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NORME NAZIONALI SULLA TUTELA DEGLI ANIMALI D'AFFEZIONE E LOTTA AL RANDAGISMO COMPETENZE E RESPONSABILITÀ

Norme nazionali sulla tutela degli animali d'affezione e lotta al

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Page 1: Norme nazionali sulla tutela degli animali d'affezione e lotta al

NORME NAZIONALI SULLA TUTELADEGLI ANIMALI D'AFFEZIONEE LOTTA AL RANDAGISMO

COMPETENZE E RESPONSABILITÀ

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PREMESSA

Nel nostro Paese la tutela degli animalie la lotta al randagismo sono principifondamentali sanciti dal punto di vistanormativo sin dal 1991, anno in cui èstata emanata la legge quadro 14agosto 1991, n. 281, che enuncia ilprincipio generale secondo il quale “loStato promuove e disciplina la tuteladegli animali d’affezione, condanna gliatti di crudeltà contro di essi, imaltrattamenti ed il loro abbandono alfine di favorire la corretta convivenzatra uomo e animale e di tutelare lasalute pubblica e l’ambiente”.

IL PRESENTE OPUSCOLO

INFORMATIVO SI PREFIGGE

L’OBIETTIVO DI RENDERE

FACILMENTE INDIVIDUABILI

I COMPITI E LE RESPONSABILITÀ

CHE LA NORMATIVA VIGENTE

ATTRIBUISCE A CIASCUNA

ISTITUZIONE PUBBLICA NONCHÉ

DI CHIARIRE IN MANIERA

SEMPLICE E SCHEMATICA

I DOVERI CHE COMPETONO

AI PROPRIETARI E DETENTORI

DEGLI ANIMALI D’AFFEZIONE

NORME NAZIONALI SULLA TUTELA DEGLI ANIMALI D'AFFEZIONE E LOTTA AL RANDAGISMO

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Attraverso tale provvedimentolegislativo è stato compiuto unimportante passo in avanti dal punto divista etico-culturale, riconoscendo aglianimali d’affezione il diritto alla vita evietando la soppressione di quelli senzaproprietario rinvenuti vaganti sulterritorio.

Alle Regioni e Province autonome èstato demandato il compito di rendereapplicative le norme nazionaliemanando propri provvedimenti,mentre specifici compiti eresponsabilità sono stati attribuiti allediverse Istituzioni ed Autorità dicontrollo competenti nella materia,nonché ai proprietari degli animali.

Negli ultimi anni ulterioriprovvedimenti, quali l’Accordo tra loStato, le Regioni e le Provinceautonome di Trento e Bolzano del 6febbraio 2003 e le recenti ordinanzeministeriali, hanno integrato edarricchito il quadro normativoprevedendo nuovi adempimenti sia perle pubbliche amministrazioni che per iproprietari e detentori di animali.

COMPETENZE E RESPONSABILITÀ

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COMPITI DELLO STATO

� Ripartizione annuale del fondo istituitoper garantire l’attuazione della Legge281/91.

� Attivazione dell’anagrafe caninanazionale e gestione del sistemainformatico.

� Promozione di programmi di informazioneed educazione per favorire il rispetto deglianimali e la tutela del loro benesserenonché l’utilizzazione degli animali dacompagnia nella pet therapy.

� Individuazione dei criteri ed emanazionedi linee guida per la programmazione deicorsi di formazione per i proprietari dicani.

� Registrazione dei produttori e distributoridi microchip, attribuzione agli stessi delleserie numeriche dei codici identificativielettronici e aggiornamento del relativoelenco nazionale.

COMPITI DELLE REGIONIE PROVINCE AUTONOME

� Emanazione di leggi e regolamentiapplicativi delle norme nazionali.

� Istituzione dell’anagrafe canina regionale,interoperativa con quella nazionale.

� Individuazione dei criteri per ilrisanamento dei canili e la costruzione deirifugi per cani.

� Ripartizione dei contributi statali fra gli

LE NORMEPRINCIPALI

Legge 14 agosto 1991 n° 281“Legge quadro in materia dianimali d’affezione e prevenzionedel randagismo”

Accordo 6 febbraio 2003tra il Ministero della Salute, leRegioni e le Province autonomedi Trento e Bolzano in materia di“benessere degli animali dacompagnia e pet therapy”recepito con D.P.C.M. 28 febbraio2003

Ordinanza 6 agosto 2008“Ordinanza contingibile edurgente concernente misure perl’identificazione e la registrazionedella popolazione canina”

Ordinanza 18 dicembre 2008 esuccessive modifiche“Norme sul divieto di utilizzo e didetenzione di esche o di bocconiavvelenati”

Ordinanza 3 marzo 2009“Ordinanza contingibile edurgente concernente la tuteladell’incolumità pubblicadall’aggressione dei cani”

N O RM E N A Z I O N A L I S U L L A T U T E L A D E G L I A N I M A L I D ' A F F E Z I O N E E L O T T A A L R A N D A G I SM O

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enti locali.� Realizzazione di un programma di

prevenzione del randagismo che prevedasia informazione ed educazione nellescuole, che formazione ed aggiornamentodel personale delle Regioni, degli Entilocali delle Aziende Sanitarie Locali (ASL)che operano in questo ambito.

� Promozione di iniziative mirateall’accoglienza temporanea di cani e gattipresso strutture di villeggiatura turistica.

� Promozione delle attività di pet therapy.� Indennizzo agli imprenditori agricoli per

le perdite di capi di bestiame causate dacani selvatici o inselvatichiti, accertatedal Servizio Veterinario dell’ASL.

� Rilascio dell'autorizzazione (ai sensidell’art. 24 del D.P.R. 8 febbraio 1954, n.320) per le attività commerciali conanimali, di allevamento, addestramento ecustodia.

� Regolamento dei cimiteri per gli animalida compagnia.

COMPITI DEI COMUNI(SINDACO)

� Attuazione di piani di controllo dellenascite di cani e di gatti.

� Risanamento dei canili comunali ecostruzione di rifugi per cani.

� Gestione dei canili e gattili direttamenteo tramite convenzioni con associazionianimaliste e zoofile o con soggetti privati.

� Organizzazione, congiuntamente alle ASL,di percorsi formativi per i proprietari di canicon conseguente rilascio di specificaattestazione denominata “patentino”,anche in collaborazione con gli ordiniprofessionali dei medici veterinari, le

facoltà di medicina veterinaria, leassociazioni veterinarie, quelle diprotezione degli animali e gli educatoricinofili.

� Individuazione, in collaborazione con iservizi veterinari, dei proprietari di canisoggetti all’obbligo di svolgimento deipercorsi formativi.

� Identificazione e registrazione in anagrafecanina, tramite il Servizio Veterinariopubblico, dei cani rinvenuti sul territorio edi quelli ospitati nei rifugi e nellestrutture di ricovero convenzionate.

� Dotazione alla Polizia locale, di almenoun dispositivo di lettura di microchipiso-compatibile.

� In caso di avvelenamento di un animale dispecie domestica o selvatica, il sindacodeve:� Impartire immediate disposizioni per

l’apertura di un’indagine incollaborazione con le altre Autoritàcompetenti;

� Provvedere, entro 48 oredall’accertamento della violazione, adattivare tutte le iniziative necessariealla bonifica dell’area interessatadall’avvelenamento;

� Far segnalare con appositacartellonistica, l’area di pericolo;

� Predisporre e intensificare i controllida parte delle Autorità preposte.

C OM P E T E N Z E E R E S P O N S A B I L I T À

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COMPITI DEL SERVIZIOVETERINARIO DELL’ASL

� Vigilanza e controllo dello stato sanitariodi canili, gattili e rifugi.

� Identificazione e contestuale registrazionedei cani in anagrafe canina e verifica dellapresenza del microchip.

� Sterilizzazione dei randagi e dei caniospitati nei canili.

� Vigilanza e ispezione dei locali e delleattrezzature utilizzate per attività dicommercio, allevamento, addestramento ecustodia degli animali d’affezione.

� Organizzazione, d’intesa con i Comuni, deipercorsi formativi previsti per i proprietaridi cani.

� Attivazione, a seguito di morsicature oaggressioni, di un percorso miratoall'accertamento delle condizionipsicofisiche dell'animale e della correttagestione da parte del proprietario.

� Individuazione, in caso di rilevazione dielevato rischio di aggressività, delle misuredi prevenzione ivi inclusa la necessità di unintervento terapeutico da parte di mediciveterinari esperti in comportamentoanimale.

� Tenuta ed aggiornamento del registro deicani a rischio elevato di aggressività.

� Invio all’Istituto ZooprofilatticoSperimentale (IZS) competente perterritorio, delle spoglie degli animalidomestici o selvatici, deceduti per sospettoavvelenamento, e di ogni altro campioneutile ai fini della conferma diagnostica.

COMPITI E OBBLIGHIDEL VETERINARIO LIBEROPROFESSIONISTA

� Verifica della presenza dell'identificativoelettronico (microchip).

� Informazione al proprietario o detentoredegli obblighi di legge, in caso di assenza oilleggibilità del codice identificativo.

� Identificazione degli animali medianteapplicazione di microchip e contestualeregistrazione in anagrafe canina regionale,se abilitato ad accedervi.

� Informazione ai proprietari di cani inmerito alla disponibilità di percorsiformativi.

� Segnalazione ai Servizi Veterinari dellaASL, della presenza, tra i loro assistiti, dicani che richiedono una valutazionecomportamentale.

� Rispetto del divieto di effettuareinterventi chirurgici destinati a modificarela morfologia di un cane se non finalizzatia scopi curativi, con particolareriferimento a:� recisione delle corde vocali;� taglio delle orecchie;� taglio della coda (fatta eccezione per i

cani appartenenti alle razze caninericonosciute alla F.C.I. con caudotomiaprevista dallo standard);

� estirpazione delle unghie.� Rilascio di apposito certificato medico-

legale attestante le finalità curative degliinterventi chirurgici effettuati su cordevocali, orecchie e coda.

� Segnalazione al Sindaco e al ServizioVeterinario dell’ASL competente perterritorio in caso di diagnosi di sospettoavvelenamento di un esemplare di specieanimale domestica o selvatica.

� In caso di decesso di un animale per

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sospetto avvelenamento, invio delle spogliee ogni altro campione utile, con relativoreferto anamnestico, all’IstitutoZooprofilattico Sperimentale per il tramitedel Servizio Veterinario dell’ASL.

RESPONSABILITÀE DOVERI DEL PROPRIETARIOE DEL DETENTORE

� Divieto di abbandono dei cani, gatti oqualsiasi altro animale d’affezionecustodito.

� Responsabilità sia civile che penale perdanni o lesioni a persone, animali e coseprovocati dal proprio cane.

� Obbligo di segnalare alle Autoritàcompetenti il decesso del proprio cane acausa di esche o bocconi avvelenati.

� Obbligo di:� Far identificare con microchip e

iscrivere il proprio cane nell’anagraferegionale nel secondo mese di vita.

� Fornire al proprio animale:- il cibo e l’acqua regolarmente e in

quantità sufficienti;- le necessarie cure sanitarie ed un

adeguato livello di benessere fisicoed etologico;

- idoneo esercizio fisico;- una regolare pulizia degli spazi di

dimora.� Prendere ogni possibile precauzione per

impedire la fuga del proprio animale.� Garantire la tutela di terzi da

aggressioni.� Utilizzare sempre il guinzaglio ad una

misura non superiore a mt 1,50, durantela conduzione dell’animale nelle areeurbane e nei luoghi aperti al pubblico.

� Portare con sè una museruola, rigida o

morbida, da applicare al cane in caso dirischio per l’incolumità di persone oanimali o su richiesta delle Autoritàcompetenti.

� Affidare il cane a persone in grado digestirlo correttamente.

� Acquisire un cane assumendoinformazioni sulle sue caratteristichefisiche ed etologiche nonché sullenorme in vigore.

� Assicurare che il cane abbia uncomportamento adeguato alle specificheesigenze di convivenza con persone eanimali rispetto al contesto in cui vive.

� Provvedere a stipulare una polizza diassicurazione di responsabilità civileper danni contro terzi, qualora ilproprio cane sia stato inserito nelRegistro dei cani a rischio elevato diaggressività tenuto dai ServiziVeterinari.

È VIETATO A CHIUNQUE

� Abbandonare un animale da compagnia.� Utilizzare in modo improprio, preparare,

miscelare e abbandonare esche e bocconiavvelenati o contenenti sostanze tossicheo nocive, compresi vetri, plastica, metalli emateriale esplodente.

� Detenere, utilizzare e abbandonarealimenti preparati in maniera tale da potercausare intossicazioni o lesioni al soggettoche li ingerisce.

C OM P E T E N Z E E R E S P O N S A B I L I T À

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Direzione generale della Sanità animale e del Farmaco VeterinarioDirezione generale della Comunicazione e Relazioni Istituzionali