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[email protected] pagina 1 di 27 per lavori di durata Solo per lavori di durata >7gg. Segnaletica orizzontale temporanea 2 gg. coni 2 gg. delineatori flessibili 30 m 60 60 m 45 m 45 m 45 m 30 m 7,5 m 30 m 30 m max 50 m 200 m 60 60 m 45 m 45 m 45 m 30 m 30 m 200 m 7,5 m 7,5 m 45 m 30 m 30 m zona lavori 25 REV. 002 DATA EMISSIONE 18/09/2008 MOD. SCHEDA QUADERNO DELLE PROCEDURE STRADALI Francesco Botte Lucca 10 ottobre 2008 Norme tecniche di riferimento sui cantieri stradali e segnalazione dei cantieri temporanei e mobili

Norme tecniche di riferimento sui cantieri stradali e ... · in ogni momento la sicurezza e la fluidità della ... come si può leggere nella successiva mappa concettuale. CAUSA EFFETTO

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per lavori di durataSolo per lavoridi durata >7gg.

Segnaleticaorizzontaletemporanea

≤2 gg. coni

≥2 gg. delineatoriflessibili

30 m

60

60 m

45 m

45 m

45 m

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m

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7,5 m

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30 m

30 m

zonalavori

25REV. 002 DATA EMISSIONE 18/09/2008MOD. SCHEDA QUADERNO DELLE PROCEDURE STRADALI

Francesco Botte

Lucca 10 ottobre 2008

Norme tecniche di riferimento sui cantieri stradali e segnalazione dei cantieri temporanei e mobili

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Il cantiere stradale che cos’é?

Il cantiere stradale rappresenta un elevato pericolo sia per l’utenza veicolare e pedonale sia per i lavoratori addetti.

La legislazione attualmente vigente in Italia sulla circolazione stradale richiede esplicitamente che il flusso di traffico non subisca – se non in presenza di necessità inderogabili – un’interru-zione. In alternativa prevede, in presenza di attività lavorative svolte sulla sede stradale e sulle sue pertinenze, la sola possibilità di riduzione del flusso di traffico e, se motivata dallo stato dell’arte della strada interessata dai lavori, l’esecuzione di una o più deviazioni su altre di-rettrici di traffico. Tutto ciò mediante l’adozione, a carico dell’organizzazione lavorativa che esegue i lavori, di tutti i necessari accorgimenti per la sicurezza e la fluidità della circolazione (art.21 Codice della Strada Chiunque esegue lavori o deposita materiali sulle aree destinate alla circo-lazione o alla sosta di veicoli e di pedoni deve adottare gli accorgimenti necessari per la sicurezza e la fluidità della circolazione e mantenerli in perfetta efficienza sia di giorno che di notte. Deve provvedere a rendere visibile, sia di giorno che di notte, il personale addetto ai lavori esposto al traffico dei veicoli. Il regolamento stabilisce le norme relative alle modalità ed ai mezzi per la delimitazione e la segnalazione dei cantieri, alla realizzabilità della visibilità sia di giorno che di notte del personale addetto ai lavori, nonché agli accorgimenti necessari per la regolazione del traffico, nonché le modalità di svolgimento dei lavori nei cantieri stradali).

La necessità di garantire comunque la fruizione delle corsie di traffico determina gravi situa-zioni di pericolo in più momenti della giornata, anche in assenza di attività lavorative. Infatti, i maggiori pericoli, in tal caso per l’utenza stradale, si evidenziano durante le ore notturne e/o festive quando il cantiere non è presidiato.

Il cantiere stradaleSenza preventiva autorizzazione o concessione della competente autorita' … e' vietato eseguire opere o depositi e aprire cantieri stradali, anche temporanei, sulle strade e loro pertinenze, nonche' sulle relative fasce di rispetto e sulle aree di visi-bilita'. Chiunque esegue lavori o deposita materiali sulle aree destinate alla circola-zione o alla sosta di veicoli e di pedoni deve adottare gli accorgimenti necessari per la sicurezza e la fluidita' della circolazione e mantenerli in perfetta efficienza sia di giorno che di notte. Deve provvedere a rendere visibile, sia di giorno che di notte, il personale addetto ai lavori esposto al traffico dei veicoli. …

Dalla lettura del Codice della Strada (art. 21) si evince che i cantieri stradali devono garantire in ogni momento la sicurezza e la fluidità della circolazione dei veicoli e dei pedoni. Questa esigenza rappresenta un problema di difficile soluzione in quanto: lo standard di sicurezza ipotizzato dal legislatore non prevede lacune nel sistema di gestione del cantiere ma richie-de risorse, organizzazione e mezzi specifici da impiegare al fine di garantire sempre la continuità del servizio stradale.

il cantiere stradale

è

eseguire lavori e depositare materiali

le aree di visibilità

le fasce di rispetto

sulle strade

destinate alla circolazione e alla

sosta dei veicoli e dei pedoni

quali

e loro pertinenze

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Se si considera il pericolo come una fonte o una situazione con un potenziale di danno in ter-mini di lesioni o di malattie, di danni all’ambiente e il rischio una combinazione della proba-bilità di danno e delle conseguenze di uno specifico evento pericoloso, il grafico causa-effetto, sopra riportato, detto a spina di pesce, strumento di lavoro introdotto nei sistemi di controllo dei processi di produzione da Kauro Ischikawa, evidenzia che il rischio (di potenziale) danno è di fatto un “prodotto” - NON DESIDERATO - dell’attività produttiva.

Nel caso specifico si osserva che il cantiere stradale rappresentando un ulteriore elemento di discontinuità nel traffico stradale (deviazione degli standard prefissati), scatena da parte degli utenti possibili comportamenti non conformi al Codice della Strada. Da osservare invece che la deviazione degli standard, nel caso dei processi di produzione si manifesta sempre se a monte vi è un errore progettuale, come si può leggere nella successiva mappa concettuale.

CAUSA EFFETTO

MANO D'OPERA

METODO DI LAVORO

MACCHINEMATERIE

PRIME

QUALITA'(MISURA)

UTENZA STRADALE

1PRODOTTO

3POSSIBILE

INCIDENTE CON DANNO E/O SENZA

DANNO

2 DEVIAZIONE DEGLI

STANDARD STRADALI

PROCEDURE DI LAVORO

FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO

ISTRUZIONI DI LAVORO

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

PROGRAMMAZIONE

VARIABILITA' DEI SOGGETTI

NECESSITA' DI SPOSTAMENTO

NECESSITA' DI DEPOSITO

AFIDABILITA'

GESTIONE

PROGETTAZIONE

AMBIENTE DI LAVORO

INTERFERENZE CON IL

CONTESTO

SOTTOSERVIZI

RETI TECNOLOGICHERIFIUTI ED

EMISSIONI

VARIABILITA' DEL TRAFFICO

UNA DEVIAZIONE

DELLO STANDARD

ERRORE UMANO

INTENZIONALE

NON

INTENZIONALE

VI E' UN CONFLITTO TRA LE

CARATTERISTICHE DEL LAVORO DA ESEGUIRE E LE INFORMAZIONI

RICEVUTE

CHE SORGE

PERCHE'

I COMPITI SONO

COMPLESSI

L'ATTIVITA' NON E' A

PROVA DI ERRRORE

IL SISTEMA E' CORRETTO MA IL

RISULTATO NON E' QUELLO DESIDERATO

CHE PUO' ESSERE

SI MANIFESTA

QUANDO

LA PROGETTAZIONE E' ERRATA ...

INCAPACITA' DEL

LAVORATORE

SI

MANIFESTA IN PRESENZA

DI UN

La relazione tra le cause e gli effetti (non desiderati)

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La segnaletica stradale e i principi del segnalamento temporaneoIn presenza di una discontinuità degli standard stradali la segnaletica stradale riveste una notevole importanza. Il legislatore con il Decreto Ministeriale 10 luglio 2002 Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento tem-poraneo il legislatore ha regolamentato la i criteri di un segnalamento temporaneo per informa-re, guidare e convincere l’utente a tenere un comportamento adeguato rispetto ad una situa-zione non abituale, al fne di salvaguardare la loro sicurezza e quella di chi opera sulla strada mantenendo un’adeguata fluidità nella circolazione

Il decreto ha lo scopo di rappresentare attraverso numerosi esempi pratici le modalità di ap-plicazione delle norme inerenti la segnaletica temporanea definita all’art. 21 del nuovo Codice della Strada e regolamentate dagli artt. da 30 a 43 del Regolamento di esecuzione e di attuazio-ne dello stesso Codice. Il dispositivo di legge contiene:

Istruzioni esplicative degli elementi principali del segnalamento temporaneo con richiami 1.

delle norme regolamentari.

Caratteristiche dei segnali e dispositivi temporanei.2.

Schemi di segnalamento temporaneo corrispondenti a diversi casi come: cantieri fissi, can-3.

tieri mobili, incidenti.

Purtroppo gli 87 schemi proposti contenuti nel dispositivo di legge, che analizzano casistiche per le varie tipologie di strade presenti sul teritorio nazionale, ivi comprese le autostrade e le strade urbane, (si citano le frasi del legislatore) hanno valore di esempi senza la pretesa di risolvere tutti i possibili casi.

L’installazione della segnaletica richiede quindi necessariamente una corretta progettazione (a mio avviso da definire analitica, ovvero coerente con la realtà del contesto analizzando tutte le possibili varibili presenti: caratteristiche dei siti produttivi e residenziali, flussi di traffico, ecc. e il rispetto dei seguenti 4 principi:

Adattamento.1.

Coerenza2.

Credibilità3.

Visibilità e di leggibilità4.

Adattamento

La segnaletica deve essere adattata alle circostanze che la impongono. Gli elementi di cui tene-re conto per la messa in opera sono i seguenti:

Tipo di strada.• Natura e durata della situazione (cantiere fisso, cantiere mobile, deviazione della circolazio-• ne).Importanza del cantiere (in funzione degli effetti sulla circolazione e dell’ingombro sulla • strada).Visibilità legata agli elementi presenti sulla strada (vegetazione, opere d’arte, ecc.).• Visibilità legata a particolari condizioni ambientali (pioggia, neve, nebbia, ecc).• Localizzazione (ambito urbano od extraurbano, strade a raso o su opere d’arte, punti singo-•

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lari come ad esempio intersezioni o svincoli).Velocità e tipologia del traffico (la loro variabilità durante la vita del cantiere può essere • origine di collisioni a catena).

Coerenza

Ogni segnale installato deve essere coerente con la situazione per cui ne è disposto l’impiego. Non possono permanere in opera segnali temporanei e segnali permanenti in contrasto fra loro. Per evitare contraddizioni bisogna oscurare provvisoriamente o rimuovere i segnali per-manenti.

Credibilità

La segnaletica deve essere anzitutto credibile. Essa deve informare l’utente della situazione di cantiere, della sua localizzazione, della sua importanza e delle condizioni di circolazione in prossimità e lungo lo stesso.

Occorre dunque che la situazione del cantiere sia effettivamente quella che egli si aspetta dopo aver letto i segnali. è necessario accertarsi, in particolare, che: le prescrizioni imposte siano effettivamente giustificate; la segnaletica segua, nel tempo e nello spazio, l’evoluzione del cantiere; la segnaletica temporanea sia rimossa appena il cantiere è terminato e la segnaletica permanente messa o riposizionata in opera.

Visibilità e di leggibilità

Per essere visibili e leggibili, i segnali devono:avere forma, dimensioni, colori, simboli e caratteri regolamentari;• essere in numero limitato (non devono essere posti sullo stesso supporto o affiancati più di • due segnali);essere posizionati correttamente (giusto spazio di avvistamento, orientamento e cura della • verticalità);essere in buono stato (non devono essere impiegati segnali deteriorati o danneggiati).•

Per garantire la visibilità dei segnali è consigliabile, in alcune condizioni, ripeterli in sinistra.

DESCRIZIONEIntervento di manutenzione delle canalette e delle cunette da eseguire sulle strade di tipo “C”.Durante i lavori dovrà essere predisposta una corsia di emergenza – permanentemente libera – per il possibile passaggio di mezzi di soccorso.Eseguire nel giorno stabilito le operazioni di posa della segnaletica stradale temporanea con un minimo di tre operai, secondo il seguente ordine:1)Tutti i segnali stradali che interferiscono con la nuova segnaletica temporanea da posizionare, presenti sulla strada, devono essere oscurati.2) Si accosta il mezzo di trasporto sulla banchina della strada in prossimità (massimo 50 metri) del tratto interessato ai lavori;3) Un operaio, in funzione di moviere, munito di bandierina arancione arretra di ca. 50 metri, camminando sul lato della strada con lo sguardo rivolto sempre verso i veicoli in arrivo al fine di segnalare agli utenti la presenza di lavoratori.4) Gli altri restanti due operai, protetti dall’autocarro, inizieranno la posa della segnaletica, il primo segnale posato sarà sempre quello di “LAVORI IN CORSO”, al quale seguiranno gli altri necessari (in base allo schema del disegno 05). Posati i primi segnali, sempre con la presenza del moviere, avanzeranno con l'automezzo e proseguiranno nella posa dei restanti segnali sulla medesima corsia avanzando con l’autoveicolo all’interno della corsia chiusa, gli operai dovranno posare i coni in gomma, delimitando la chiusura longitudinale del cantiere per tutta la lunghezza necessaria allo svolgimento dei lavori. L'ultimo segnale posato sarà quello di “FINE LAVORI”; terminata completamente la posa della segnaletica verranno posizionate la luci gialle scorrevoli (cascata) in corrispondenza dei segnali di chiusura della corsia.5)Terminata la posa dei segnali nella corsia interessata, procederanno alla posa dei segnali nella corsi opposta alle aree di lavoro. Verrà in questo caso adottata la medesima procedura di protezione con la presenza del

moviere con la bandierina rossa che si posizionerà nella banchina della corsia, ora interessata dalla posa della segnaletica temporanea.

Disegno 1 – Fase di posa della segnaletica con moviere.Disegno 2 – Fase di posa della segnaletica temporanea. Il moviere deve essere sempre presente.Disegno 3 – Indicazione della segnaletcia stradale in fase di posizionamento. Il moviere deve essere sempre presente.Disegno 4 – Indicazione della segnaletica stradale da adottare durante le fasi lavorative di manutenzione.Disegno 5 – segnali stradali oscurati.

REV. 001 DATA EMISSIONE 04/09/2008QUADERNO DELLE PROCEDURE STRADALI - 02

02disegno

05disegno

45 m

30a

100 m

200 m

45 m

45 m

7,5 m

22,5 m

60

40

60

45 m

45 m

200 m

60

45 m

60 m

45 m

30 m

200m

45 m

45 m

7,5 m

22,5 m

max50 m

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7,5 m

30 m

40

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zona diintervento

zona diintervento

01disegno03disegno

02tavola

04disegno

www.deltaconsulting feltre.eu - info@deltaconsulting feltre.eu

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1° obiettivo

2° obiettivo

che significa

idea

no danni ai

lavoratori

nessun incidente

nessuna variazione degli standard

prefissati

REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO

no danni agli

utenti (pedoni e

su veicoli)

mantenendo comunque una adeguata fluidità della

circolazione, e per far questo occore adottare un segnalamento

temporaneo che deve

convincere l'utenza stradale a tenere un comportamento adeguato ad una situazione

non abituale

guidare l'utenza stradale

informare l'utenza stradale

quindi

La progettazione, quindi, deve avere due obiettivi:realizzare il prodotto desiderato dalla committenza con i vincoli che essa ha sta-1. bilito: economici e temporali;non determinare danni ai lavoratori e agli utilizzatori della strada.2.

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QUINDI STABILIRE

INZIO

DEFINIRE GLI STANDARD

PRODUTTIVI

NOTELA DESCRIZIONE DEVE CONTENERE GRAFICI E SCHEMI FUNZIONALI

INDIVIDUARE I PERICOLI

INDIVIDUARE I RISCHI RESIDUI

CONFORMITA' ALLA LEGGE E ALLE NORME

TECNICE

SINO

NOTE

PER OGNI PERICOLO INDIVIDUATO INDICARE LE CARATTERISTICHE E

LE CAUSE SCATENANTI IL POSSILE RISCHIO CONSEGUENTE

LA DEVIAZIONE

DEGLI STANDARD

VALUTARE IL RISCHIO

GRAVITA' DEL DANNO POTENZIALE

INDIVIDUARE I LAVORATORI

INTERESSSATI

PROBABILTA'DEL DANNO POTENZIALE

STABILIRE LA

QUINDI

INDIVIDUARE LE AZIONI

CONSEGUENTIMISURE DI PREVENZIONE

E PROTEZIONE

TECNOLOGICHE

ORGANIZZATIVE

SISTEMA DI GESTIONE

RESPONSABILITA' GESTIONALI (ANCHE DEI

LAVORATORI)

PROCEDURE OPERATIVE

FINE

MISURE (QUALITA' - STANDARD

PRODUTTIVI, ECC.)

AL FINE DI GESTIRE ANCHE I RISCHI OCCULTI

LE MISURE PREVENZIONE E PROTEZIONE

DEVONO ESSERE PREDISPOSTE NELL'AMBITO

DI UN SISTEMA DI GESTIONE CHE GARANTISCA

IL MANTENIMENTO, L'EFFICACIA DELLE AZIONI

CORRETTIVE E IL MIGLIORAMENTO DEI LIVELLI

DI EFFICIENZA (CICLO PDCA)

ADOTTARE UN

CON CUI VENGONO

DEFINITE LE

CONTENENTE LE

ISTRUZIONIE LE

L’impresa dovrà dotatarsi, in risposta ai bisogni progettuali ed ai vincoli imposti dalla committenza, di un sistema di gestione al fine di ottenere standard produttivi e un forte coinvolgimento di tutti i prota-gonisti dell’opera, lavoratori inclusi. Il riferimento è a quanto in merito viene previsto dall’art.30 del D. Lgs. 81/2008, che è stato -riepilo-gato nella sucessiva mappa concettuale e a cui si rimanda per una attenta lettura.

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7

in cui sono

esso

con obiettivo

che è

quindi

modello di organizzazione

a) rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge

relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro,

agenti chimici, fisici e biologici

b) attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti

c) attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei

rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza d) attività di

sorveglianza sanitaria

e) attività di informazione e formazione dei

lavoratori.

f) attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni

di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori

g) acquisizione di documentazioni e

certificazioni obbligatorie di legge

h) periodiche verifiche dell'applicazione e dell'efficacia delle

procedure adottate.

deve essereidoneo

ogni impresa deve

adottare un

definiti i compiti e le responsabilità di

tutti i soggeti dell'impresa

capace di raggiungere i risultati desiderati

indipendendemente delle risorse disponibili

ISO 9001:2000

efficace

un sistema di gestione aziendale

di adempiere a tutti gli obblighi giuridici in tema di sicurezza e

salute sul lavoro

lavoratori inclusi

L'efficacia dei processi deve essere verificata attraverso riesami, interni o esterni, valutandone anche, su una scala di

valori, la relativa maturità. Queste scale individuano normalmente un grado di maturità compreso tra la "assenza di SGQ formale" e la "prestazione da

primi della classe". Uno dei vantaggi di questo approccio è che i risultati possono essere documentati e monitorati periodicamente a fronte degli obiettivi di miglioramento.

è un obiettivo del

che sono suddivisi in 8

punti

Mappa concettuale sul contenuto dell’art.30 del D. Lgs.81/2008

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7Codifica delle strade rif. DM 10 luglio 2002

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I pericoli riconducibili alla strada e le caratteristiche degli utenti

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01tavola

DESCRIZIONEIntervento di manutenzione delle canalette e delle cunette da eseguire sulle strade di tipo “C”.

L’esempio, di seguito predisposto, è stato realizzato ipotizzando una durata del cantiere stradale non superiore ai due giorni.

Il Capo Squadra prima dell’inizio dei lavori deve procedere alla verifica delle possibili interferenze con i sottoservizi (linee elettriche, tubazioni gas, ecc.).

Si rammenta che è vietato eseguire lavori a distanza inferiore a metri 5 dalle linee aeree.

In caso di riscontro positivo: presenza di linee elettrica adottare tutte le misure necessarie per eliminare i rischi evidenziati.

Durante i lavori dovrà essere predisposta una corsia di emergenza – permanentemente libera – per il possibile passaggio di mezzi di soccorso.

Disegno 1 - Indicazione della zona di intervento.

Disegno 2 – Indicazione della segnaletica stradale da adottare durante il sopralluogo.

Disegno 3 – Indicazione della segnaletica stradale da adottare durante le fasi lavorative di manutenzione.

Disegno 4 – Fase di soprallugo.

Disegno 5 – Moviere.

Il moviere deve posizionarsi – per quanto è possibile – all'interno della banchina. Deve utilizzare in questa fase (installazione del cantiere e sopralluogo) la bandiera arancione al fine di segnalare la presenza di lavoratori sulla strada.

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01disegno

max50 m

30a

100 m

45 m

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60 m

45 m

30 m

200m

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45 m

7,5 m

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15 m

7,5 m

30 m

40

40

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zona diintervento

zona diintervento

02disegno

04disegno 05disegno

03disegno

Tutti gli addetti ai lavori devono indossare i seguenti DPI: casco, scarpe di sicurezza e indumenti ad alta visibilità (minima Classe 2). E' vietato indossare indumenti svolazzanti: giacce, sciarpe, ecc.

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A

B

C

A

B

C

Zona della segnaletica di avvicinamento

Zona della segnaletica di posizione(area di intervento)

Zona della segnaletica di fine prescrizione

A

B

C

A

A

BB

C

C

A

A

BB

C

C

Zona della segnaletica di avvicinamento

Zona della segnaletica di posizione(area di intervento)

Zona della segnaletica di fine prescrizione

A

B

C

Il cantiere mobile

Il cantiere fisso

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La collocazione e la rimozione dei segnali

La posa e la successiva rimozione dei segnali temporanei costituiscono due distinte fasi lavorative dal futuro cantiere che richiedono precisi standard produttivi e, inoltre, la segnale-tica deve restare coerente in ogni momento, di modo che svolga il suo ruolo sia nei confronti degli utenti che del personale impegnato nella sua posa in opera e/o della rimozione e che l’esposizione del personale al lavoro nella zona di circolazione deve essere ridotta al minimo.

Di seguito vengono proposti due metodi di posa della segnaletica temporanea, verticale e orizzontale, questo anche per ribadire la necessità di un’attenta riflessione nella progettazione del sistema produttivo.Il Decreto 10 luglio 2002, invita ogni ente proprietario di strade a dotarsi di un dispositivo (il Quaderno delle procedure) contenente istruzioni e modalità operative per l’esecuzione di tali operazioni. Risulta ovio che all’interno del Quadreno delle procedure possono essere ripor-tate anche le istruzioni riguardanti le varie tipologie di cantiere possibile sulle strade di cui l’Ente ha la titolarietà della gestione.

Infine, .è necessario, ribadire, che i lavoratori chiamati ad effettuare questi compiti devono ricevere una formazione ed un’addestramento specifico con verifica costante delle loro capa-cità e competenza.

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Esempio di quaderno delle procedure

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[email protected]

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BOZZA

Esempio di quaderno delle procedure

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[email protected]

pagi

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RESTRINGIMENTODOPPIO SENSO DI

CIRCOLAZIONE

CARREGGIATA RESIDUA

UGUALE O SUPERIORE A

5,60 MT

A VISTA

MOVIERE

SEMAFORO

SENSO UNICO DI

CIRCOLAZIONE

CARREGGIATA RESIDUA

< A 5,60 MT

cantieri stradali

soluzioni da adottare

Esempio di cantiere con restringimento della carreggiata

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A VISTA

50 MT

Da impiegarsi se gli estremi del cantiere sono distanti non più di 50 m e con traffico modesto.

per lavori di durataSolo per lavoridi durata >7gg.

Segnaleticaorizzontaletemporanea

≤2 gg. coni

≥2 gg. delineatoriflessibili

60

40

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60 m

45 m

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60

40

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7,5 m

7,5 m

45 m

200 m

30 m

zonalavori

max50 m

14REV. 002 DATA EMISSIONE 18/09/2008MOD. SCHEDA QUADERNO DELLE PROCEDURE STRADALI

BOZZA

Esempio di cantiere con traffico alternato a vista

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CON MOVIERE

Esempio di cantiere con traffico alternato con moviere

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CON SEMAFORO

Esempio di cantiere con traffico alternato con semaforo

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particolare della pellicola riflettente caratte-ristica della Classe 2

particolare di un cartello di Classe 1

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Mappa concettuale sul contenuto delle istruzioni di lavo-ro, pate integrante del Piano Operativo di Sicurezza

struttura delle

istruzioni di

lavoro

il documento è composto da quattro

capitoli

4) le misure di

prevenzione e protezione

1) le attività da eseguire

2) le macchine, la mano d'opera, le materie prime, i

metodi di lavoro, ecc.

3) le analisi e le valutazioni

dei rischi

prima dell'inizio dei

lavori

durante i lavori

al termine dei lavori

i rischi ambientali

i rischi lavorativi

i compiti

le verifiche

i dpi

la segnaletica

il direttore di cantiere

il capo cantiere

il lavoratore

gli elenchi

le istruzioni operative

delle macchine

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Documento di valutazione dei rischi

L’intervento di manutenzione di canalette e cunette

DVR 001 - ISC 004

Rev. 0 14 luglio 2008 Pagina 1 di 19

Indice

1. LA VALUTAZIONE DEI RISCHI...................................................................................... 2

1.1 Le opere provvisionali utilizzate.................................................................................... 2

1.2 Le sostanze chimiche impiegate ................................................................................... 2

1.3 Le attrezzature utilizzate ............................................................................................. 2

1.4 Le necessità produttive e i pericoli................................................................................ 2

1.5 I rischi ....................................................................................................................... 2

1.6 La valutazione dei rischi .............................................................................................. 6 1.6.1 Le variabili agli standard produttivi: il comportamento del lavoratore e il traffico stradale ......................................................................................................................... 7

2. LE ISTRUZIONI OPERATIVE......................................................................................... 8

2.1 Obblighi a carico del Capo Squadra e dei lavoratori........................................................ 8 2.1.1 Il capo squadra ..................................................................................................... 8 2.1.2 I lavoratori ........................................................................................................... 9

2.2 Prima dell’inizio dei lavori ...........................................................................................10 2.2.1 Allestimento della segnaletica stradale ...................................................................10 2.2.2 Misure adottate per ridurre i danni causati da un incendio .......................................12 2.2.3 Misure adottate per la gestione degli interventi di pronto soccorso ...........................13

2.3 Durante i lavori..........................................................................................................13 2.3.1 Uso dei prodotti chimici ........................................................................................14 2.3.2 Realizzazione dei getti ..........................................................................................14 2.3.3 Gestione delle interferenze....................................................................................14 2.3.4 Uso dei prodotti chimici ........................................................................................15 2.3.5 Movimentazione dei carichi ...................................................................................16 2.3.6 Carico e scarico autocarri ......................................................................................17

2.4 Al termine dei lavori ...................................................................................................17

2.5 Uso delle macchine e delle attrezzature .......................................................................17 2.5.1 Apparecchiature azionate da motore a scoppio .......................................................18 2.5.2 Uso delle macchine operatrici (mezzi d’opera).........................................................18

2.6 Dispositivi di protezione individuale .............................................................................19

2.7 Segnaletica di sicurezza..............................................................................................19

Esempio contenente il sommario di una istruzione operativa

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Esempio di istruzione operativa