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a cura di Paolo Rugarli NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI INTEGRATE CON LA CIRCOLARE APPLICATIVA D.M. 14 gennaio 2008, Circolare 2 febbraio 2009 n. 617, C.S.LL.PP Con il software NTCSISMA che determina i parametri sismici data la latitudine e longitudine del sito di interesse (Tabella 1 dell’Allegato B) avvalendosi anche di una lista di 33.600 comuni e frazioni. Immagine dell’interpolazione eseguita, ID dei quattro punti di riferimento, tabulato di verifica del calcolo, tutti associabili alle relazioni tecniche a cura di Paolo Rugarli

NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI …€“ 178 – – 4 COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALI – NTC D.M. 14 gennaio 2008 e CIRCOLARE C.S.LL.PP. 2 febbraio 2009 n. 617 4.2.1.2 Saldature

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a cura di Paolo Rugarli

NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI

INTEGRATE CON LA CIRCOLARE APPLICATIVA

D.M. 14 gennaio 2008, Circolare 2 febbraio 2009 n. 617, C.S.LL.PP

Con il software NTCSISMA che determina i parametri sismici data la latitudine

e longitudine del sito di interesse (Tabella 1 dell’Allegato B) avvalendosi anche

di una lista di 33.600 comuni e frazioni. Immagine dell’interpolazione eseguita, ID dei quattro punti

di riferimento, tabulato di verifica del calcolo, tutti associabili alle relazioni tecniche

a cura di Paolo Rugarli

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617INDICE GENERALE

PREMESSA ............................................................................................................................... 5

SOMMARIO DELLA NORMA ............................................................................................... 7

SOMMARIO DELLA CIRCOLARE .................................................................................... 17

INDICE DELLE TABELLE DELLA NORMA.................................................................... 31

INDICE DELLE TABELLE DELLA CIRCOLARE........................................................... 37

INDICE DELLE FIGURE DELLA NORMA ....................................................................... 41

INDICE DELLE FIGURE DELLA CIRCOLARE .............................................................. 43

DECRETO 14 GENNAIO 2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni e CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, n. 617 - C.S.LL.PP. ............................................. 47

GUIDA ALL’USO DEL PROGRAMMA............................................................................ 829Installazione .......................................................................................................................... 829Registrazione ......................................................................................................................... 829Trasferimento della licenza da un computer a un altro ......................................................... 832Successive versioni, aggiornamenti, comunicazioni ............................................................. 832Funzionamento del programma ............................................................................................. 833Come trovare un punto note latitudine e longitudine (GOOGLETM)..................................... 841

NOTA DEL CURATORE ..................................................................................................... 843

INDICE ANALITICO ........................................................................................................... 845

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– PREMESSA –

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617PREMESSA

Questa seconda edizione delle Norme Tecniche per le Costruzioni si è resa necessaria dopo laemissione da parte del Ministero della Circolare esplicativa al testo pubblicato nel 2008, unaCircolare che ha visto la luce nel febbraio del 2009. L’iter delle Norme ha subito una accelera-zione che le ha messe al centro della scena dopo il terremoto de l’Aquila, il quale ha dato l’occa-sione di sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica la necessità di adeguate norme tecnicheper prevenire gli effetti del sisma. Anche da qui la esigenza squisitamente politica di rendereimmediatamente cogenti nuove norme che, sin dal 2003, dopo il terremoto del Molise, erano sta-te elaborate e rielaborate in varie forme, dando luogo ad articolati e diffusi dibattiti sulle luci esulle ombre associate ai vari testi.

Questa edizione presenta in un unico testo sia il D.M. del 14 gennaio 2008 (le “NTC2008”) siala corrispondente Circolare Ministeriale (del 2 febbraio 2009, n° 617 C.S.LL.PP.), organizzatein un unico testo strutturato in modo che, paragrafo per paragrafo, al testo della Norma seguail testo della Circolare, opportunamente evidenziato e tipograficamente distinto. Ciò per renderemaggiormente semplice la consultazione ed il raffronto di entrambi i testi, condizione che ci pareindispensabile per una corretta applicazione. Si suggerisce al Lettore anche di utilizzare il testodei pertinenti Eurocodici in tutti i casi in cui ciò risulti opportuno, ed in particolare se certe partidelle NTC+Circolare dovessero, per ipotesi, risultare oscure.

Dato che proprio durante e dopo la creazione del software NTCSISMA 1.0 allegato alla primaedizione di questo testo, chi scrive si era accorto ed aveva segnalato (in un articolo pubblicatosu Ingegneria Sismica, n° 1, 2008, dal titolo Zone Griglie o…Stanze) un importante problemanelle regole enunciate dalle NTC 2008 in merito alla determinazione dei parametri dello spettrodi risposta per i calcoli sismici, problema ora risolto dalla Circolare, anche il software NTCSI-SMA è stato doverosamente aggiornato per inglobare al suo interno la sostanza della correzioneMinisteriale stessa. Tale correzione coincide sostanzialmente con quanto ipotizzato nell’articolocitato. Si ritiene opportuno specificare in questa sede che la soluzione proposta nell’articolo - lainterpolazione bilineare sulla maglia di riferimento - serviva unicamente al fine di eliminare ilroom effect, vale a dire il sorprendente effetto per cui seguendo la Norma alla lettera l’inputsismico poteva variare passando da una camera all’altra del medesimo edificio. Questa propostanon costituiva certo la soluzione dei problemi elencati nell’articolo citato. Infatti tutto l’articolomuoveva una critica di fondo all’impianto della Norma nella parte relativa alla determinazionedell’input sismico, una critica che resta inalterata anche dopo la emissione della Circolare: lainutile complessità di un calcolo basato su un reticolo sismico con maglia di pochi chilometri chenon può portare ad alcuna maggior precisione rispetto a procedure di ben più immediata appli-cazione, stanti le enormi incertezze nei dati di partenza. Sotto questo profilo, ironicamente, lenecessarie correzioni per eliminare il room effect (cfr. il paragrafo C.A della Circolare a pag.

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17 774 di questo testo) hanno ulteriormente complicato un calcolo che sembra puramente illusorio,in quanto lavora su tre o quattro cifre significative partendo da metodi e dati affetti da un erroresulla prima. In effetti noi non possiamo conoscere con quel grado di precisione la severità delsisma, e ciò anche mettendo in campo complicate formule e indagini statistiche. Tutti i metodiche usiamo sono affetti da errori assai maggiori di quelli desumibili dal fatto di fornire la acce-lerazione sismica di riferimento ag con tre o quattro cifre significative . Questa considerazione,peraltro, porterebbe ad osservazioni di merito assai più estese, e coinvolgenti ben più che lamodalità di calcolo dell'input sismico. Ma non è questa la sede opportuna, e quindi si rimandanoi Lettori interessati a qualche opportuna ricerca in merito all'ampio dibattito attualmente in cor-so su queste nuove Norme Tecniche, e sul modo giusto di applicarle.

Come nella prima edizione la spiegazione del funzionamento del software NTCSISMA (ora inversione 2.0) è alla fine del testo, a questa si rimanda per i dettagli operativi.

Per facilitare la consultazione di queste quasi ottocento pagine di testo normativo, è stato ripresoed aggiornato anche l’indice analitico, aggiungendo ulteriori voci relative alla Circolare.L’indice analitico così messo a punto dovrebbe facilitare il reperimento delle informazioni neces-sarie al lavoro.

Dato che si sono abbondantemente superate le 900 pagine solo così, questa seconda edizionenon contiene gli allegati alle NTC2008, ed in particolare non contiene l'elenco dei punti dellagriglia che compone il reticolo sismico di riferimento. In questa edizione questo elenco si trovasul CD allegato.

Buona consultazione.

Il curatore

Ing. Paolo Rugarli

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6174.2 COSTRUZIONI DI ACCIAIO

Formano oggetto delle presenti norme le opere strutturali di acciaio per le quali non esista unaregolamentazione apposita a carattere particolare.I materiali e i prodotti devono rispondere ai requisiti indicati nel § 11.3.

CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, N. 617 - C.S.LL.PP.

C4.2 COSTRUZIONI DI ACCIAIO

E’ stata introdotta una classificazione delle sezioni in termini di resistenza e capacità di rota-zione, conforme all’Eurocodice 3, cosicché l’individuazione dei metodi di analisi strutturale edei criteri di verifica applicabili risulta fortemente semplificata.Particolarmente innovativa è la possibilità di impiegare, per l’analisi globale delle strutture,oltre al classico metodo elastico, anche il metodo plastico, il metodo elastico con ridistribu-zione o il metodo elastoplastico, purché siano soddisfatte certe condizioni.Le unioni chiodate, bullonate, ad attrito con bulloni AR, saldate a piena penetrazione e saldatea cordoni d’angolo o a parziale penetrazione sono trattate diffusamente; novità sostanzialeè la possibilità di verificare le saldature a cordoni d’angolo o a parziale penetrazione siamediante il classico approccio nazionale che considera la sezione di gola del cordone ribaltatasui lati del cordone stesso, sia mediante l’approccio dell’Eurocodice 3, che considera la sezio-ne di gola nell’effettiva posizione.Le suddette regole generali di progettazione ed esecuzione per le Costruzioni in acciaio sonopoi opportunamente integrate, nel §7.5 delle NTC, per l'impiego in zona sismica.

4.2.1 MATERIALI

CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, N. 617 - C.S.LL.PP.

C4.2.1 MATERIALI

Per quanto attiene le costruzioni di acciaio si segnala che la gamma degli acciai da carpenterialaminati a caldo e formati a freddo normalmente impiegabili è stata estesa dall’acciaio S235fino all’acciaio S460.

4.2.1.1 Acciaio laminato

Gli acciai di uso generale laminati a caldo in profilati, barre, larghi piatti, lamiere e profilati cavi(anche tubi saldati provenienti da nastri laminati a caldo) devono appartenere ai gradi da S235 adS460 compresi e le loro caratteristiche devono essere conformi ai requisiti di cui al § 11.3.4 dellepresenti norme.I valori della tensione di snervamento fyk e della tensione di rottura ftk da adottare nelle verifichequali valori caratteristici sono specificati nel § 11.3.4.1 delle presenti norme.Per le applicazioni nelle zone dissipative delle costruzioni soggette ad azioni sismiche sonorichiesti ulteriori requisiti specificati nel § 11.3.4.9 delle presenti norme.

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17 4.2.1.2 Saldature

I procedimenti di saldatura e i materiali di apporto devono essere conformi ai requisiti di cui al §11.3.4 delle presenti norme.Per l’omologazione degli elettrodi da impiegare nella saldatura ad arco può farsi utile riferimentoalla norme UNI 5132:1974.Per gli altri procedimenti di saldatura devono essere impiegati i fili, flussi o gas di cui alle provedi qualifica del procedimento.Le caratteristiche dei materiali di apporto (tensione di snervamento, tensione di rottura, allunga-mento a rottura e resilienza) devono, salvo casi particolari precisati dal progettista, essere equi-valenti o migliori delle corrispondenti caratteristiche delle parti collegate.

4.2.1.3 Bulloni e chiodi

I bulloni e i chiodi per collegamenti di forza devono essere conformi ai requisiti di cui al § 11.3.4delle presenti norme.I valori della tensione di snervamento fyb e della tensione di rottura ftb dei bulloni, da adottarenelle verifiche quali valori caratteristici sono specificati nel § 11.3.4.6 delle presenti norme.

4.2.2 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA

La valutazione della sicurezza è condotta secondo i principi fondamentali illustrati nel Cap. 2.I requisiti richiesti di resistenza, funzionalità, durabilità e robustezza si garantiscono verificandoil rispetto degli stati limite ultimi e degli stati limite di esercizio della struttura, dei componentistrutturali e dei collegamenti descritti nella presente norma.

CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, N. 617 - C.S.LL.PP.

C4.2.2 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA

Alcune problematiche specifiche, quali l’instabilità, la fatica e la fragilità alle basse tempera-ture sono trattate nelle NTC in termini generali, approfondendo soltanto gli aspetti applicativimaggiormente ricorrenti e rimandando, per questioni di dettaglio o molto specialistiche, anormative di comprovata validità.

4.2.2.1 Stati limite

Gli stati limite ultimi da verificare, ove necessario, sono:- stato limite di equilibrio, al fine di controllare l’equilibrio globale della struttura e delle sue

parti durante tutta la vita nominale comprese le fasi di costruzione e di riparazione;- stato limite di collasso, corrispondente al raggiungimento della tensione di snervamento

oppure delle deformazioni ultime del materiale e quindi della crisi o eccessiva deformazionedi una sezione, di una membratura o di un collegamento (escludendo fenomeni di fatica), oalla formazione di un meccanismo di collasso, o all’instaurarsi di fenomeni di instabilitàdell’equilibrio negli elementi componenti o nella struttura nel suo insieme, considerandoanche fenomeni locali d’instabilità dei quali si possa tener conto eventualmente con riduzionedelle aree delle sezioni resistenti.

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617- stato limite di fatica, controllando le variazioni tensionali indotte dai carichi ripetuti in rela-

zione alle caratteristiche dei dettagli strutturali interessati.Per strutture o situazioni particolari, può essere necessario considerare altri stati limite ultimi.

Gli stati limite di esercizio da verificare, ove necessario, sono:- stati limite di deformazione e/o spostamento, al fine di evitare deformazioni e spostamenti che

possano compromettere l’uso efficiente della costruzione e dei suoi contenuti, nonché il suoaspetto estetico;

- stato limite di vibrazione, al fine di assicurare che le sensazioni percepite dagli utenti garan-tiscano accettabili livelli di confort ed il cui superamento potrebbe essere indice di scarsarobustezza e/o indicatore di possibili danni negli elementi secondari;

- stato limite di plasticizzazioni locali, al fine di scongiurare deformazioni plastiche che gene-rino deformazioni irreversibili ed inaccettabili;

- stato limite di scorrimento dei collegamenti ad attrito con bulloni ad alta resistenza, nel casoche il collegamento sia stato dimensionato a collasso per taglio dei bulloni.

4.2.3 ANALISI STRUTTURALE

Il metodo di analisi deve essere coerente con le ipotesi di progetto. L’analisi deve essere basatasu modelli strutturali di calcolo appropriati, a seconda dello stato limite considerato.Le ipotesi scelte ed il modello di calcolo adottato devono essere in grado di riprodurre il compor-tamento globale della struttura e quello locale delle sezioni adottate, degli elementi strutturali, deicollegamenti e degli appoggi.Nell’analisi globale della struttura, in quella dei sistemi di controvento e nel calcolo delle mem-brature si deve tener conto delle imperfezioni geometriche e strutturali di cui al § 4.2.3.5.

CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, N. 617 - C.S.LL.PP.

C4.2.3 ANALISI STRUTTURALE

Nell’analisi strutturale si devono considerare, se rilevanti, tutti gli effetti che possono influenzarela resistenza e/o la rigidezza della struttura e il suo comportamento, quali, ad esempio, imperfe-zioni, effetti del secondo ordine, fenomeni d’instabilità locale, effetti di trascinamento da taglio.

4.2.3.1 Classificazione delle sezioni

Le sezioni trasversali degli elementi strutturali si classificano in funzione della loro capacità rota-zionale Cθ definita come:

essendo ϑr e ϑy le curvature corrispondenti rispettivamente al raggiungimento della deformazio-ne ultima ed allo snervamento. Si distinguono le seguenti classi di sezioni:classe 1 quando la sezione è in grado di sviluppare una cerniera plastica avente la capacità rota-

zionale richiesta per l’analisi strutturale condotta con il metodo plastico di cui al §4.2.3.2 senza subire riduzioni della resistenza. Possono generalmente classificarsicome tali le sezioni con capacità rotazionale Cϑ ≥ 3

(4.2.1)Cϑ = ϑr/ϑy-1

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17 classe 2 quando la sezione è in grado di sviluppare il proprio momento resistente plastico, macon capacità rotazionale limitata. Possono generalmente classificarsi come tali lesezioni con capacità rotazionale Cϑ ≥ 1,5

classe 3 quando nella sezione le tensioni calcolate nelle fibre estreme compresse possono rag-giungere la tensione di snervamento, ma l’instabilità locale impedisce lo sviluppo delmomento resistente plastico;

classe 4 quando, per determinarne la resistenza flettente, tagliante o normale, è necessario tenerconto degli effetti dell’instabilità locale in fase elastica nelle parti compresse che com-pongono la sezione. In tal caso nel calcolo della resistenza la sezione geometrica effet-tiva può sostituirsi con una sezione efficace.

Le sezioni di classe 1 e 2 si definiscono compatte, quelle di classe 3 moderatamente snelle e quelledi classe 4 snelle. Per i casi più comuni delle forme delle sezioni e delle modalità di sollecitazione,le seguenti Tab. 4.2.I, 4.2.II e 4.2.III forniscono indicazioni per la classificazione delle sezioni.

La classe di una sezione composta corrisponde al valore di classe più alto tra quelli dei suoi ele-menti componenti.

Tabella 4.2.1 - Massimi rapporti larghezza spessore per parti compresse

Parti interne compresse

Inflessione intorno all’asse

Inflessione intorno all’asse

Classe Parte soggetta a

flessione

Parte soggetta a

compressione

Parte soggetta a flessione e a

compressioneDistribuzione delle tensioni

nelle parti (compressione

positiva)

+

-c

yf

yf

+

-

c

yf

yf

+

-c

yf

yf

ac

1 c � t � 72� c � t � 33� quando

113

396t/c:5,0

−αε≤�α

quando α

ε≤≤α 36t/c:5,0

2 c � t � 83� c � t � 38� quando 113

456t/c:5,0

−αε≤�α

quando α

ε≤≤α 5,41t/c:5,0

Distribuzione delle tensioni

nelle parti (compressione

positiva)

+

-

yf

yf

cc/2 + c

yf +

-

yf

yψ f

c

3 c � t � 124� c � t � 42� quando ψ+

ε≤−�ψ33,067,0

42t/c:1

quando )()1(62t/c:1 ψ−ψ−ε≤−≤ψ •

ykf 235 275 355 420 460 yk235/ fε =

ε 1,00 0,92 0,81 0,75 0,71

1) −≤ψ• si applica se la tensione di compressione yk� f≤ o la deformazione a trazione y yk� >f /E

fyk

fykfyk

fyk fyk

fyk

fyk

fyk

fyk fyk

fyk

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617Tabella 4.2.II - Massimi rapporti larghezza spessore per parti compresse

Tabella 4.2.1II - Massimi rapporti larghezza spessore per parti compresse

Piattabande esterne

Profilati laminati a caldo Sezioni saldate

Piattabande esterne soggette a flessione e a

compressione

Classe Piattabande

esterne soggette a

compressione Con estremità in

compressione

Con estremità in

trazione Distribuzione delle tensioni nelle parti

(compressione positiva)

1 c � t � 9�αε≤ 9

t/cαα

ε≤ 9t/c

2 c � t � 10�α

ε≤ 10t/c

ααε≤ 9

t/c

Distribuzione delle tensioni nelle parti

(compressione positiva)

3 c � t � 14�ek21t/c ε≤

Per ek vedere EN 1993-1-5

ykf 235 275 355 420 460 yk235/ fε =

ε 1,00 0,92 0,81 0,75 0,71

Angolari

Riferirsi anche alle piattabande esterne (v. Tab 4.2.II) Non si applica agli angoli in contatto continuo con altri componenti

Classe Sezione in compressione

Distribuzione delle tensioni sulla sezione

(compressione positiva)

++

ykf

3 / 15 11,52

b hh t

tε ε+≤ ≤

Sezioni Tubolari

t d

Classe Sezione inflessa e/o compressa

1 250t/d ε≤

2 270t/d ε≤

3 290t/d ε≤ (Per d/t >902ε vedere EN 1993-1-6)

ykf 235 275 355 420 460

ε 1,00 0,92 0,81 0,75 0,71 yk235/ fε =2ε 1,00 0,85 0,66 0,56 0,51

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C4.2.3.1 Classificazione delle sezioni

La classificazione delle sezioni ricorrenti è riportata nel §4.2.3.1 delle NTC (Tabella 4.2.I).Scopo della classificazione delle sezioni in acciaio è quello di quantificare l’influenza dei feno-meni di instabilità locale sulla resistenza e sulla capacità deformativa delle sezioni in acciaio.Le tabelle 4.2.1÷III delle NTC forniscono indicazioni per definire se una sezione appartiene alleclassi 1, 2 o 3; il metodo di classificazione proposto dipende dal rapporto tra la larghezza elo spessore delle parti della sezione soggette a compressione, per cui nel procedimento diclassificazione devono essere considerate tutte quelle parti completamente o parzialmentecompresse.La sezione è in genere classificata secondo la classe più sfavorevole delle sue parti compres-se.In alternativa, è possibile procedere ad una classificazione separata delle flange e dell'animadella sezione, limitando localmente, all'interno della sezione, le capacità plastiche delle singo-le parti. Le sezioni che non soddisfano i requisiti imposti per la classe 3 sono di classe 4.Oltre che mediante il procedimento semplificato proposto nelle tabelle 4.2.I÷III delle NTC, èpossibile classificare una sezione strutturale anche tramite la determinazione della sua capa-cità rotazionale e quindi delle sue proprietà plastiche complessive, facendo riferimento ametodologie di calcolo di riconosciuta validità.Ad eccezione delle verifiche di stabilità, che devono essere condotte con stretto riferimentoalla classificazione della Tabella 4.2.I delle NTC, una parte di sezione di classe 4 può esseretrattata come una parte di sezione di classe 3 se è caratterizzata da un rapporto larghez-

za/spessore entro il limite previsto per la classe 3, incrementato di ,

essendo σc,Ed la massima tensione di compressione indotta nella parte considerata dalle azio-ni di progetto.Il calcolo delle sezioni di classe 4 può essere effettuato in riferimento alle metodologie di cal-colo descritte nei successivi §§C4.2.5 e C4.2.6.

4.2.3.2 Capacità resistente delle sezioni

La capacità resistente delle sezioni deve essere valutata nei confronti delle sollecitazioni di tra-zione o compressione, flessione, taglio e torsione, determinando anche gli effetti indotti sullaresistenza dalla presenza combinata di più sollecitazioni.La capacità resistente della sezione si determina con uno dei seguenti metodi.

Metodo elastico (E)Si assume un comportamento elastico lineare del materiale, sino al raggiungimento della condi-zione di snervamento.Il metodo può applicarsi a tutte le classi di sezioni, con l’avvertenza di riferirsi al metodo dellesezioni efficaci o a metodi equivalenti, nel caso di sezioni di classe 4.

Metodo plastico (P)Si assume la completa plasticizzazione del materiale. Il metodo può applicarsi solo a sezioni di tipo compatto, cioè di classe 1 e 2.

k

yk

M0 c,Ed

fk =

γ ⋅σ(C4.2.1)

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617Metodo elasto-plastico (EP)

Si assumono legami costitutivi tensione-deformazione del materiale di tipo bilineare o più com-plessi.Il metodo può applicarsi a qualsiasi tipo di sezione.

4.2.3.3 Metodi di analisi globale

L’analisi globale della struttura può essere condotta con uno dei seguenti metodi: Metodo elastico (E)

Si valutano gli effetti delle azioni nell’ipotesi che il legame tensione-deformazione del materialesia indefinitamente lineare.Il metodo è applicabile a strutture composte da sezioni di classe qualsiasi.La resistenza delle sezioni può essere valutata con il metodo elastico, plastico o elasto-plasticoper le sezioni compatte (classe 1 o 2), con il metodo elastico o elasto-plastico per le sezioni snelle(classe 3 o 4).

Metodo plastico (P)Gli effetti delle azioni si valutano trascurando la deformazione elastica degli elementi strutturalie concentrando le deformazioni plastiche nelle sezioni di formazione delle cerniere plastiche.Il metodo è applicabile a strutture interamente composte da sezioni di classe 1.

Metodo elasto-plastico (EP)Gli effetti delle azioni si valutano introducendo nel modello il legame momento-curvatura dellesezioni ottenuto considerando un legame costitutivo tensione-deformazione di tipo bilineare opiù complesso.Il metodo è applicabile a strutture composte da sezioni di classe qualsiasi.Le possibili alternative per i metodi di analisi strutturale e di valutazione della capacità resistenteflessionale delle sezioni sono riassunte nella seguente Tab. 4.2.IV.

CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, N. 617 - C.S.LL.PP.

C4.2.3.3 Metodi di analisi globale

I metodi di analisi globale sono indicati al §4.2.3.3 delle NTC.

Tabella 4.2.IV - Metodi di analisi globali e relativi metodi di calcolo delle capacità e classi di sezioni ammesse

Metodo di analisi globale Metodo di calcolo della capacità resistente della sezione Tipo di sezione

(E) (E) tutte (*)

(E) (P) compatte (classi 1 e 2)

(E) (EP) tutte (*)

(P) (P) compatte di classe 1

(EP) (EP) tutte (*)

(*) per le sezioni di classe 4 la capacità resistente può essere calcolata con riferimento alla sezione efficace.

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17I metodi di analisi globale elastico (E) o elastoplastico (EP) possono essere utilizzati persezioni di classe qualsiasi, come indicato nella Tabella C4.2.IV delle NTC.II metodo di analisi globale plastico (P) può essere impiegato se sono soddisfatte alcune con-dizioni, in particolare se si possono escludere fenomeni di instabilità e se le sezioni in cui sonolocalizzate le cerniere plastiche, in cui, cioè, il momento flettente è uguale a

hanno sufficiente capacità di rotazione. Nella (C4.2.2) Wpl è il modulo plastico della sezione,fyk è la tensione di snervamento caratteristica e γM0=1,05 (V. Tabella 4.2.V delle NTC).Le porzioni di trave in corrispondenza ed in prossimità delle cerniere plastiche devono essereassicurate nei confronti dei fenomeni di instabilità flesso-torsionale e dell’equilibrio in gene-rale, disponendo, se necessario, appositi ritegni torsionali e controllando la classificazionedella sezione trasversale del profilo lungo tale porzione. In tal modo è possibile garantire lacapacità rotazionale in tutte le sezioni in cui si possano formare delle cerniere plastiche sottoi carichi di progetto.Se la cerniera è localizzata in una membratura, la sezione della membratura deve essere sim-metrica rispetto al piano di sollecitazione; se la cerniera è localizzata in una giunzione, la giun-zione deve avere una capacità di rotazione, valutata secondo metodologie di riconosciutavalidità, maggiore di quella richiesta. Nel caso in cui la cerniera plastica si sviluppi all’internodella membratura, la giunzione deve essere comunque dotata di un livello di sovraresistenzatale da evitare che la cerniera plastica possa interessare la giunzione.In assenza di più accurate determinazioni,- in membrature a sezione costante, la capacità di rotazione richiesta si intende assicurata

se la sezione in cui si forma la cerniera plastica è di classe 1 secondo il §4.2.3.1 delle NTC;inoltre, qualora nella sezione il rapporto tra il taglio di progetto e la resistenza plastica ataglio della sezione risulti maggiore di 0,1, si devono disporre irrigidimenti trasversalid’anima a distanza non superiore a 0,5 h dalla cerniera, essendo h l’altezza della trave;

- in membrature a sezione variabile, la capacità di rotazione richiesta si intende assicuratase la sezione in cui si forma la cerniera plastica è di classe 1 per un tratto pari ad a*,

da ciascun lato della cerniera, essendo d l’altezza netta dell’anima in corrispondenza dellacerniera e L0,8Mp la distanza tra la cerniera in cui il momento flettente assume il valore pla-stico di calcolo, Mpl,Rd, e la sezione in cui il momento flettente vale 0,8 Mpl,Rd, e se, inoltre,risulta che lo spessore dell’anima si mantiene costante nell’intervallo [-2d, 2d] centratosulla cerniera plastica, e che, contemporaneamente, al di fuori delle zone sopra menzio-nate, la piattabanda compressa è di classe 1 o 2 e l’anima non è di classe 4.

Le zone tese indebolite dai fori, poste a distanza dalla cerniera plastica minore di a*, debbonocomunque soddisfare il principio di gerarchia delle resistenze indicato al §4.2.4.1.2 delle NTC

dove A è l'area lorda, Anet è l’area netta, ftk è la resistenza a rottura caratteristica e γM2=1,25.È ammesso il ricorso al metodo di analisi elastico con ridistribuzione purché l’entità deimomenti da ridistribuire sia non superiore a 0,15·Mpl,Rd, il diagramma dei momenti sia stati-camente ammissibile, le sezioni delle membrature in cui si attua la ridistribuzione siano di clas-se 1 o 2 e siano esclusi fenomeni di instabilità.

pl ykpl,Rd

M0

W fM =

γ (C4.2.2)

( )p

*0,8Ma max 2d; L= (C4.2.3)

yk net tk

M0 M2

A f 0,9 A f⋅ ⋅ ⋅≤γ γ

(C4.2.4)

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Accelerazione massima ............................................................................................................................ 83Accelerazione massima al sito ag (Circ. 617/09) .................................................................................... 74Accelerazione orizzontale massima attesa ............................................................................................. 73Accelerazione sismica spettrale (Circ. 617/09) ..................................................................................... 803Accelerogramma ................................................................................................................................ 83, 90

- artificiale ..............................................................................................................................................91- coerenza ...............................................................................................................................................90- durata ...................................................................................................................................................90- registrato ..............................................................................................................................................91

Accelerogramma (Circ. 617/09) .............................................................................................................. 91Accelerogrammi (Circ. 617/09) ............................................................................................................... 74Accelerogrammi artificiali (Circ. 617/09) ............................................................................................ 586Acciai, certificati (Circ. 617/09) ............................................................................................................. 677Acciaio, formato a freddo (Circ. 617/09) .............................................................................................. 682Accumuli in corrispondenza di sporgenze (Circ. 617/09) ................................................................... 114Accumulo (Circ. 617/09) ........................................................................................................ 112, 113, 114Adeguamento sismico (Circ. 617/09) .................................................................................................... 780Affidabilità (Circ. 617/09) ...................................................................................................................... 780ag (Circ. 617/09) ...................................................................................................................................... 773Aggregati edilizi

- analisi preliminare (Circ. 617/09) ......................................................................................................799- definizione (Circ. 617/09) .................................................................................................................799- interazioni strutturali (Circ. 617/09) ..................................................................................................800- unità strutturale (US) (Circ. 617/09) .................................................................................................799- US (Circ. 617/09) ..............................................................................................................................800

Aliquota dei momenti da ridistribuire (Circ. 617/09) ......................................................................... 133Altezza libera, ponti ferroviari .............................................................................................................. 369Ammorsamenti (Circ. 617/09) ............................................................................................................... 810Ampiezza fessure, calcolo diretto (Circ. 617/09) ................................................................................. 155Ampiezza fessure, calcolo indiretto (Circ. 617/09) .............................................................................. 158Amplificazione cresta-base (Circ. 617/09) .............................................................................................. 82Amplificazione massima (Circ. 617/09) .................................................................................................. 84Amplificazione stratigrafica, coefficiente di ........................................................................................... 87Amplificazione topografica, coefficiente di ............................................................................................ 87Amplificazioni stratigrafica (Circ. 617/09) ............................................................................................ 84Amplificazioni topografica (Circ. 617/09) .............................................................................................. 84Analisi cinematica non lineare (Circ. 617/09) ...................................................................................... 806Analisi delle sollecitazioni (Circ. 617/09) .............................................................................................. 487Analisi di risposta sismica locale (Circ. 617/09) .................................................................................... 83Analisi dinamica non lineare (circ. 617/09) .......................................................................................... 479Analisi globale non lineare completa (Circ, 617/09) ............................................................................ 191Analisi modale (Circ. 617/09) ................................................................................................................ 473Analisi multiple (Circ. 617/09) .............................................................................................................. 784

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17 Analisi pseudo-statica (Circ. 617/09) ............................................................................................597, 600Analisi stabilità globale (Circ. 617/09) ..................................................................................................191Analisi storico-critica (Circ. 617/09) .....................................................................................................607Appendici nazionali (Circ. 617/09) ........................................................................................................767Appoggi strutturali, requisiti (Circ. 617/09) .........................................................................................717Approcci progettuali .................................................................................................................................64Approcci progettuali (Circ. 617/09) ................................................................................................66, 405Approccio 1 (Circ. 617/09) .....................................................................................................................602Approccio prestazionale (Circ. 617/09) ................................................................................................607Approccio progettuale 1 (Circ. 617/09) ...................................................................................................66Approccio progettuale 2 (Circ. 617/09) ...................................................................................................66Area della sezione efficace (Circ. 617/09) .............................................................................................213Area efficace di calcestruzzo teso (Circ. 617/09) ..................................................................................156Argini (Circ. 617/09) ...............................................................................................................................442Armatura di “confinamento” (Circ. 617/09) ........................................................................................525Aspetti urbanistici (Circ. 617/09) ..........................................................................................................618Aste composte calastrellate (Circ. 617/09) ............................................................................................202Aste composte tralicciate (Circ. 617/09) ...............................................................................................201Aste composte tralicciate, rigidezza equivalente (Circ. 617/09) .........................................................202Aste composte, forza normale di progetto (Circ. 617/09) ...................................................................201Aste compresse composte (Circ. 617/09) ...............................................................................................200Attacchi biologici di funghi e/o insetti xilofagi (Circ. 617/09) .............................................................328Attacco elastico (Circ. 617/09) ...............................................................................................................384Attacco indiretto di tipo K tradizionale (Circ. 617/09) .......................................................................384Attestato di denuncia di attività (Circ. 617/09) ....................................................................................726Attestato di qualificazione (Circ. 617/09) .............................................................................................726Attrito ......................................................................................................................................................127Azione ........................................................................................................................................................62Azione sismica ...............................................................................................................................59, 73, 83

- accelerogramma ...................................................................................................................................73- amplificazione dello spettro, fattore di ................................................................................................73- fattore di amplificazione dello spettro .................................................................................................73- forma spettrale .....................................................................................................................................73- periodo di inizio ...................................................................................................................................73- periodo di riferimento ..........................................................................................................................73- spettro di risposta elastico ....................................................................................................................73

Azione sismica (Circ. 617/09) ...................................................................................................................73Azione termica

- coefficienti di dilatazione termica ......................................................................................................117- fondamentale ......................................................................................................................................117- precauzioni .........................................................................................................................................117- trasmissione calore .............................................................................................................................117

Azione variabile ........................................................................................................................................62- categorie ...............................................................................................................................................63- dominante .............................................................................................................................................62

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617Azioni ......................................................................................................................................................... 61

- dinamiche ............................................................................................................................................61- dirette ...................................................................................................................................................61- eccezionali ...................................................................................................................................62, 118

danni ............................................................................................................................................... 118definizioni ....................................................................................................................................... 118esplosioni ........................................................................................................................................ 118incendi ............................................................................................................................................ 118urti ................................................................................................................................................... 118

- eccezionali (Circ. 617/09) .................................................................................................................118- indirette ................................................................................................................................................61- laterali, imperfezioni ............................................................................................................................69- nominali ...............................................................................................................................................69- permanenti .....................................................................................................................................61, 69- pseudo statiche .....................................................................................................................................61- sismiche .........................................................................................................................................62, 66- statiche .................................................................................................................................................61- variabili ................................................................................................................................................62

Azioni convenzionali, classi di durata (Circ. 617/09) .......................................................................... 326Azioni sismiche (Circ. 617/09) ................................................................................................................. 51

BB450A (Circ. 617/09) .............................................................................................................................. 681B450C, requisiti (Circ. 617/09) .............................................................................................................. 680B450C (Circ. 617/09) .............................................................................................................................. 680Barre di acciaio

- nervato (Circ. 617/09) .......................................................................................................................693- dentellate (Circ. 617/09) ....................................................................................................................694

Beam-test (Circ. 617/09) ......................................................................................................................... 693Bishop, metodo di (Circ. 617/09) ............................................................................................................ 447Bishop e Morgenstern, metodo di (Circ. 617/09) .................................................................................. 447Blocchi collaboranti (Circ. 617/09) ....................................................................................................... 167Blocchi non collaboranti (Circ. 617/09) ................................................................................................ 167Blocchi rigidi (Circ. 617/09) ................................................................................................................... 802Bulloni

- coppie serraggio (Circ. 617/09) .........................................................................................................250- serraggio (Circ. 617/09) .....................................................................................................................250

CC28/35 C32/40 (Circ. 617/09) ................................................................................................................. 130Calcestruzzo di aggregati leggeri

- caratteristiche meccaniche (Circ. 617/09) .........................................................................................173

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17 Segue - Calcestruzzo di aggregati leggeri - dettagli costruttivi (Circ. 617/09) .......................................................................................................176- SLE (Circ. 617/09) .............................................................................................................................175- SLU (Circ. 617/09) ............................................................................................................................174

Calcestruzzo di aggregati leggeri (Circ. 617/09) ..................................................................................172Calcolo ampiezza fessure (Circ. 617/09) ...............................................................................................155Calcolo automatico .................................................................................................................................643Calcolo, validazione ................................................................................................................................647Camicie

- azione di confinamento (Circ. 617/09) ..............................................................................................817- strumento resistenza a taglio (Circ. 617/09) ......................................................................................817

Camicie (Circ. 617/09) ............................................................................................................................816Capacità di rotazione richiesta (Circ. 617/09) ......................................................................................184Caratteri geostrutturali generali (Circ. 617/09) ...................................................................................399Caratteristiche generali (Circ. 617/09) .................................................................................................644Caratterizzazione dei terreni (Circ. 617/09) .........................................................................................411Caratterizzazione e modellazione geotecnica (Circ. 617/09) ..............................................................402Caratterizzazione geotecnica (circ. 617/09) ..........................................................................................400Carichi

- atipici ...................................................................................................................................................72- definizione ...........................................................................................................................................69- distribuzione .........................................................................................................................................69- permanenti non strutturali ....................................................................................................................69- permanenti non strutturali (Circ. 617/09) ............................................................................................70- uniformi ...............................................................................................................................................69- variabili ..........................................................................................................................................69, 71

tabella ................................................................................................................................................71- variabili (Circ. 617/09) ........................................................................................................................72

Carichi della neve su barriere paraneve ...............................................................................................115Carichi per stabilizzazione (Circ. 617/09) ............................................................................................189Carichi variabili orizzontali .....................................................................................................................73Carico, impronta di ...................................................................................................................................71Carico d’incendio specifico ....................................................................................................................119Carico neve (Circ. 617/09) ......................................................................................................................110Carico, percorsi .......................................................................................................................................646Carote, requisiti (Circ. 617/09) ..............................................................................................................662Caserme (Circ. 617/09) ...........................................................................................................................780Cassificazione sezioni (acciaio) (Circ. 617/09) ......................................................................................182Categoria di sottosuolo (Circ. 617/09) .....................................................................................................84Categorie di esposizione, definizione delle .............................................................................................98Categorie di sottosuoli, tabella ................................................................................................................80Categorie di sottosuolo .............................................................................................................................79Categorie di sottosuolo (Circ. 617/09) .....................................................................................................82Categorie di sottosuolo, tabella ................................................................................................................79

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617GUIDA ALL’USO DEL PROGRAMMA

Installazione

Figura 1. Setup

L’installazione del programma si fa eseguendo il programma “setup.exe” presente sul CD. Alla suaesecuzione compare il dialogo della figura, che consente sia di installare che di disinstallare il pro-gramma. Premendo il pulsante “Installa” il programma verrà installato. Poiché vengono modificatealcune chiavi del registro (HKEY_CURRENT_USER\Software\Castalia e sottochiavi), è necessa-rio che l’utente che installa abbia i privilegi di amministratore. L’installazione del programma noncomporta alcuna modifica o manomissione di dll o componenti di sistema, fatta salva la modificaalle chiavi di registro necessarie alla comparsa del programma nel menu di partenza.

Si raccomanda di verificare, dopo aver installato la versione sul CD, se esistono versioni più aggior-nate disponibili come spiegato nel paragrafo successive versioni, aggiornamenti, comunicazioni apag. 832.

Registrazione

Una volta installato il programma è possibile eseguirlo senza registrazione per un mese o in alter-nativa 100 esecuzioni. Trascorso tale periodo è indispensabile registrare il programma per poter-lo far funzionare. Si consiglia di registrare il programma nella immediatezza dell’acquisto.

Per registrare il programma occorre collegarsi alla seguente pagina web:

http://www.castaliaweb.com/ita/a/ntc/subscribe.asp

digitandone l’indirizzo nel browser. La pagina è illustrata in figura 2. In essa compare un formnel quale è necessario fornire una serie di dati, parte dei quali sono dati anagrafici, mentre altraparte è costituita da tre codici: SIC, MID e SN.

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17 L’utente presta implicitamente il proprio consenso al trattamento dei dati, che verranno conser-vati da Castalia srl e da EPC srl, unicamente al fine di informare gli utenti di successive versionidel prodotto o di prodotti similari. I dati forniti non saranno forniti a terze parti.

Figura 2. Pagina di registrazione

Il codice SN è reperibile stampato sul volume acquistato, ed identifica univocamente il volumestesso: solo un utente può registrarsi con quel dato SN, e per farlo deve essere in possesso delvolume con il relativo SN. Ogni abuso accertato verrà perseguito a termini di legge. Un esempiodi SN potrebbe essere il seguente:

58B4220C

I codici SIC e MID sono forniti dal programma quando viene eseguito: si consiglia di riportarlinel form usando copia e incolla per evitare errori: i codici devono essere riportati esattamente. Siconsiglia, altresì, di conservare memorizzati in un file tali codici, per maggiore sicurezza.

Una volta completato il form ed inviatolo si deve attendere uno o due giorni lavorativi, poi si rice-verà per e-mail, all’indirizzo indicato, il “codice di attivazione” (che anche converrà conservarememorizzato). Il codice di attivazione è necessario a registrare il programma, secondo le moda-lità ora chiarite.

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Figura 3. Dialogo all’avvio (non registrato)

Finché il programma non è registrato è possibile eseguirlo, nei limiti chiariti, scegliendo “avviail programma” come nella finestra precedente eppoi “Continua”. Quando si provvede a registrar-lo si deve scegliere “Sblocca il programma” ed inserire (sempre meglio mediante copia e incolla)il “codice di attivazione” ricevuto per e-mail, poi “Continua”.

Figura 4. Dialogo all’avvio (in corso di registrazione)

A questo punto il programma è registrato e potrà essere eseguito indefinitivamente sul computerprescelto.Nel caso in cui, per qualche motivo, il programma abbia a disattivarsi, occorre spiegare il proble-ma per email contattattando Castalia all’indirizzo [email protected]. E’ conveniente, in

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17 questo caso, inviare per email il nuovo SIC e MID fornito dal programma (non sotto forma diimmagine ma come testo copiato e incollato). E’ indispensabile specificare che la versione diNTCSISMA è la 2.0. La pagina web usata a suo tempo per la prima registrazione non serve incaso di disattivazione per richiedere un nuovo codice.

Trasferimento della licenza da un computer a un altroIl programma funziona normalmente su un certo computer. Potete comunque trasferire la licenzada un computer all’altro seguendo la seguente procedura.

1) Il programma è installato e registrato al momento sul computer A.2) Installate il programma sul computer B.3) Eseguite il programma sul computer B e prendete nota del codici SIC e MID.4) All’avvio del programma sul computer A scegliete “Trasferisci la licenza”, comparirà il dia-

logo della figura seguente.5) A questo punto inserite il codice di attivazione del computer A, quello che avete messo da

parte a suo tempo, eppoi inserite il codice “New SIC” (o “Nuovo SIC”), ovvero il codice SICdel computer B.

6) Premete il tasto continua.7) A questo punto il programma risulta non più eseguibile sul computer A, ma riceverete a

schermo il codice di attivazione per il computer B. Non avete che da inserire questo codicedi attivazione sul computer B per completare lo sblocco del programma sul computer B.

8) La licenza è passata dal computer A al computer B.

Figura 5. Dialogo all’avvio (in corso di trasferimento)

Successive versioni, aggiornamenti, comunicazioniLa disponibilità di eventuali patch e aggiornamenti sarà segnalata nel sito www.castaliaweb.comalla seguente pagina:

www.castaliaweb.com/ita/a/assistenza.aspe si riferirà al prodotto “NTCSISMA”.

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617Si raccomanda, dopo aver installato il prodotto, di verificare la eventuale disponibilità di ver-

sioni più aggiornate consultando la pagina web di assistenza al prodotto.

Funzionamento del programma

Figura 6. Interfaccia di NTCSISMA

Appena eseguito il programma questo si presenta con la interfaccia della figura 6. Scopo del pro-gramma è fornire i risultati elencati nel riquadro Risultati, vale a dire:

• Il periodo di riferimento della costruzione (in anni).

• Il periodo di ritorno dell’evento sismico (in anni).

• La accelerazione di riferimento del terreno (ag, in unità g).

• Il fattore di amplificazione spettrale massima (Fo, numero puro).

• Il periodo di inizio del tratto dello spettro a velocità costante (Tc*, secondi).

I dati di ingresso da fornire al programma sono:

• La classe d’uso della costruzione (par. 2.4.2.).

• La vita nominale della costruzione (par. 2.4.1.).

• La probabilità di superamento nel periodo di riferimento, in pratica la probabilità che nel cor-

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17 so della vita di riferimento avvenga un sisma. La severità del sisma aumenta al diminuire dellaprobabilità di superamento. In pratica la norma fornisce i valori delle probabilità di supera-mento alla tabella 3.2.I, per ogni possibile stato limite. La pressione dei bottoni contrasse-gnanti un certo stato limite (SLO, SLD, SLV, SLC) comporta l’automatico aggiornamentodella probabilità. Questa può tuttavia anche essere specificata liberamente (con un numerocompreso tra 0,00001 e 1).

• La latitudine e la longitudine del sito ove è collocata la costruzione. Queste vanno date in gra-di utilizzando la notazione decimale (un numero seguito da un punto e da una serie di cifredecimali, ad esempio 44.23487). Nello specificare la latitudine e la longitudine può essere digrande aiuto premere il tasto Lista località, in modo da poter scegliere la località di interesseda una lista di 33600 nomi. Se si digitano manualmente tali coordinate, premendo il tastoAggiorna si ha un immediato ricalcolo coi dati appena introdotti.

Il programma calcola come prima cosa il periodo di riferimento mediante la formula (par. 2.4.3.):

Essendo CU il coefficiente d’uso, definito in funzione della classe d’uso (cfr. Tab. 2.4.II). Poi vie-ne calcolato il periodo di ritorno TR mediante la formula seguente (allegato A):

essendo PVR la probabilità di superamento. Se tale periodo di ritorno rientra tra quelli tabellatinell’allegato B (30 anni, 50 anni, 72 anni, 101, 140, 201, 475, 975, 2475) non è necessaria unainterpolazione nel dominio del tempo, altrimenti sì, impiegando la formula 2 dell’allegato A:

In tale formula p è la grandezza da calcolare, p1 e p2 sono le grandezze note ai due periodi di ritor-no TR1 e TR2, mentre TR è il periodo di ritorno relativo alla grandezza p (compreso tra TR1 e TR2).La formula si applica a ag, Fo e Tc*.

Se il periodo di ritorno è inferiore a 30 anni il programma lo pone comunque eguale a 30 anni.Se il periodo di ritorno è superiore a 2475 anni il programma lo pone comunque eguale a 2475anni. Ciò in accordo a quanto specificato nella Norma nella nota a pie’ di pagina di allegato A.

Nota la latitudine e la longitudine del punto indicato il programma cerca nel reticolo di riferimen-to la maglia elementare entro la quale si trova il punto indicato. Quindi vengono determinate legrandezze nei nodi della maglia al periodo di ritorno desiderato (con una interpolazione nel domi-nio del tempo come spiegato, se questa è necessaria), ed infine si esegue una interpolazione nello

UNR CVV =

)1ln( VR

RR P

VT−

−=

)log(

)log()log()log()log(

1

2

11

2

1

R

R

R

R

TT

TT

pp

pp +=

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617spazio mediante le seguente formula di interpolazione (allegato A, formula [3]):

Figura 7. Esempio di interpolazione su maglia elementare

Nella precedente formula p è il numero cercato (ag, Fo o Tc*) nel punto di cui si è indicata la lati-tudine e la longitudine, pi sono i numeri noti sui quattro punti del reticolo di riferiemento e di sonole distanze dai punti del reticolo di riferimento. Le distanze sono calcolate dal programma in chi-lometri.Dato che, come mostrato nell’articolo di P. Rugarli “Zone Griglie o…Stanze”, pubblicato sulnumero 1/2008 della rivista Ingegneria Sismica, la formula di interpolazione prevista dal testodella norma dà luogo a discontinuità tra maglia e maglia (room effect), la Circolare Ministerialedel Febbraio 2009 ha introdotto - modificando di fatto la norma - la possibilità di eseguire unainterpolazione con formula bilineare (ovvero con una superficie rigata), al posto di quella indi-cata nella NTC 2008. A causa di ciò il programma NTCSISMA è stato modificato per consentire di adottare questo tipodi interpolazione al posto di quella originariamente prevista dal testo della norma. Per far esegui-re al programma una interpolazione bilineare è necessario apporre un segno di spunta sul con-trollo “superficie rigata”.Se il punto non appartiene ad alcuna maglia del reticolo di riferimento (punti fuori confine) o seil programma non è riuscito a trovare la maglia di riferimento il programma segnala il problemaed usa i quattro punti più vicini al punto specificato.

∑= 4

1

4

1

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i

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17 Nel riquadro grafico il programma disegna:

• Il punto prescelto in colore rosso, sempre al centro del quadrato;

• I quattro punti della maglia impiegata del reticolo di riferimento con i loro identificatori(2-ID24757 vuol dire secondo punto più vicino al punto dato, il punto della griglia di riferi-mento di identificatore 24757).

• La località più vicina al punto indicato (punto e scritta in colore azzurro).

Una volta eseguito il calcolo si possono produrre i seguenti output:

• Immagine a stampa del riquadro grafico con il comando Stampa

• Copia negli appunti della immagine del riquadro grafico con il comando Copia (tale imma-gine potrà poi essere incollata in qualsiasi documento come qui fatto per la immagine di figura7).

• Listato in formato TXT con il comando Crea Listato.

Di seguito si dà un esempio di tale listato:

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617Nell’impiegare il programma si tengano presenti i seguenti importanti aspetti.

Quando si preme il bottone Lista Località si ha accesso al dialogo della figura seguente.

Figura 8. Dialogo caricamento lista località

La successiva pressione del bottone Carica Lista dà avvio al caricamento dei dati nella lista.Durante il caricamento un contatore dà una idea del progressivo riempirsi della lista e consente distimare il tempo residuo. Dato che si devono caricare ben 33600 località questa operazione puòrichiedere qualche cinquina di secondi. Nella figura 9 si vede la finestra nel corso del caricamento.

Figura 9. Lista delle località nel corso del caricamento

Figura 10. Lista delle località al termine del caricamento

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17 Al termine del caricamento la lista si presenta come nella figura 10. Scorrendo la lista è possibilescegliere la località di interesse selezionando la riga corrispondente. Si fa presente che all’internodella lista delle 33600 località ci sono anche le località corrispondenti alle isole descrittenell’allegato B, tabella 2 (Arcipelago Toscano, Isole Egadi, Pantelleria, Sardegna, Lampedusa,Linosa, Ponza, Palmarola, Zannone, Ventotene, Santo Stefano, Ustica, Tremiti, Alicudi, Filicudi,Panarea, Stromboli, Lipari, Vulcano, Salina), che sono fuori dal reticolo di riferimento e per lequali il programma non può quindi essere applicato. Per tali isole i valori vengono dati in chiaro,senza bisogno della interpolazione nel dominio delle distanze, nel citato Allegato B, tabella 2. Altermine, se si esce con OK, i dati di latitudine e di longitudine della località selezionata compa-riranno al posto di quelli precedenti nella finestra principale del programma. Inoltre, il calcoloverrà automaticamente aggiornato.

Si consiglia di controllare sempre usando GoogleTM (come spiegato a pag. 841) che la latitudinee la longitudine suggerite dal programma siano esattamente quelle di interesse. Ciò perché seb-bene la lista sia stata presa da una fonte assolutamente autorevole errori possono sempre esser-cene. Il primo controllo da fare, quindi, è che usando GoogleTM con la latitudine e la longitudineindicate dal programma (e coerenti con la lista utilizzata dallo stesso) si ritrovi la località deside-rata. L’uso di GoogleTM può anche servire a raffinare le coordinate geografiche in modo dameglio determinare l’esatto punto di interesse, nello spirito di quanto richiesto dalla Norma. Sinoti infatti che la maglia di riferimento ha una dimensione di circa 5Km e che quindi è con taleprecisione che si deve stabilire la latitudine e la longitudine.

Figura 11. Roma Prenestina

Si debba fare un lavoro al Policlinico Umberto I, a Roma. Si consideri dapprima la coppia dicoordinate di Roma Prenestina, così come fornite dal programma NTCSISMA:

(41.9, 12.53).

Con GoogleTM ritroviamo Roma e precisamente la zona in prossimità della Via Prenestina. Cor-reggendo manualmente la latitudine e la longitudine, troviamo le coordinate del PoliclinicoUmberto Primo:

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Figura 12. Policlinico Umberto I, Roma

Ciò ci porta a correggere le coordinate geografiche arrivando alla coppia:

(41.906, 12.511)

I risultati che si ottengono nei due casi non sono identici. Infatti nel primo caso troviamo questirisultati:

Figura 13. Roma Prenestina: (41.9, 12.533333)

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17 Mentre nel secondo caso troviamo questi altri:

Figura 14. Roma, Policlinico Umberto I: risultati con (41.906, 12.511)

Le differenze in questo caso di esempio, scelto in una locazione assolutamente casuale, sonolegate alla ag.

Roma Prenestina ag=0.1266

Roma Policlinico ag=0.1216

Differenza percentuale: 4%

Peraltro se si easminano i quattro punti di riferimento si trovano queste accelerazioni nel raggiodi 5 Km (per TR=475 anni):

Primo punto: ID=28290 Lat.=41.930000 Long.=12.482000 Distanza=3.588774 Km

Secondo punto: ID=28512 Lat.=41.880000 Long.=12.483000 Distanza=3.705363 Km

Terzo punto: ID=28291 Lat.=41.931000 Long.=12.549000 Distanza=4.196798 Km

Quarto punto: ID=28513 Lat.=41.881000 Long.=12.550000 Distanza=4.260094 Km

ID 28290 ag=0.1044g

ID 28512 ag=0.1201g

ID 28291 ag=0.1213g

ID 28513 ag=0.1443g

con differenze fino al 40% !

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617Tale differenza percentuale (del 4%) non sembra peraltro trascurabile: ci si chiede solo, in questa

sede, se tale errore sia inferiore o superiore all’ordine di grandezza degli errori commessi nellamessa a punto del reticolo stesso, e si propende per considerare questi di gran lunga maggiori.Prescindendo per ora da ogni giudizio di merito circa la attendibilità di una simile valutazione,tale da distinguere tra due Vie del medesimo comune, pare evidente – data la specifica richiestadella Norma di interpolare sulla maglia elementare- che un passaggio da GoogleTM per raffinarela collocazione geografica debba sempre e comunque essere fatto, pena il rischio di vedersi con-testare, da qualche solerte controllore, variazioni non trascurabili della ag di riferimento.

Come trovare un punto note latitudine e longitudine (GOOGLETM)

Aprire la pagina web seguente:http://maps.google.it/maps

nella casella di ricerca digitare la latitudine seguita dalla longitudine, separandole con una virgola

Premere il tasto invio.

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Ridurre la scala cliccando sulla scala graduata in alto a sinistra.

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617SOMMARIO DELLA NORMA

DECRETO 14 gennaio 2008Applicazione delle nuove misure tecniche per le costruzioni .................................................. 47

PREMESSA ............................................................................................................................. 51

1 OGGETTO ....................................................................................................................... 51

2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE ................................................................... 552.1 PRINCIPI FONDAMENTALI ...................................................................................... 552.2 STATI LIMITE ............................................................................................................. 56

2.2.1 Stati limite ultimi (SLU)......................................................................................... 562.2.2 Stati limite di esercizio (SLE) ................................................................................ 562.2.3 Verifiche................................................................................................................. 57

2.3 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA ...................................................................... 572.4 VITA NOMINALE, CLASSI D’USO E PERIODO DI RIFERIMENTO .................... 58

2.4.1 Vita nominale ......................................................................................................... 582.4.2 Classi d’uso............................................................................................................ 592.4.3 Periodo di riferimento per l’azione sismica .......................................................... 60

2.5 AZIONI SULLE COSTRUZIONI ................................................................................ 612.5.1 Classificazione delle azioni ................................................................................... 612.5.2 Caratterizzazione delle azioni elementari ............................................................. 622.5.3 Combinazioni delle azioni ..................................................................................... 632.5.4 Degrado ................................................................................................................. 64

2.6 AZIONI NELLE VERIFICHE AGLI STATI LIMITE ................................................. 642.6.1 Stati limite ultimi.................................................................................................... 642.6.2 Stati limite di esercizio........................................................................................... 66

2.7 VERIFICHE ALLE TENSIONI AMMISSIBILI .......................................................... 66

3 AZIONI SULLE COSTRUZIONI ................................................................................. 693.1 OPERE CIVILI E INDUSTRIALI ................................................................................ 69

3.1.1 Generalità .............................................................................................................. 693.1.2 Pesi propri dei materiali strutturali....................................................................... 693.1.3 Carichi permanenti non strutturali........................................................................ 693.1.4 Carichi variabili .................................................................................................... 71

3.2 AZIONE SISMICA ....................................................................................................... 733.2.1 Stati limite e relative probabilità di superamento ................................................. 753.2.2 Categorie di sottosuolo e condizioni topografiche ................................................ 793.2.3 Valutazione dell’azione sismica............................................................................. 833.2.4 Combinazione dell’azione sismica con le altre azioni........................................... 913.2.5 Effetti della variabilità spaziale del moto.............................................................. 92

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17 3.3 AZIONI DEL VENTO ...................................................................................................933.3.1 Generalità............................................................................................................... 933.3.2 Velocità di riferimento............................................................................................ 933.3.3 Azioni statiche equivalenti...................................................................................... 953.3.4 Pressione del vento................................................................................................. 963.3.5 Azione tangenziale del vento .................................................................................. 963.3.6 Pressione cinetica di riferimento............................................................................ 963.3.7 Coefficiente di esposizione ..................................................................................... 963.3.8 Coefficiente dinamico ............................................................................................. 993.3.9 Particolari precauzioni progettuali........................................................................ 99

3.4 AZIONI DELLA NEVE ..............................................................................................1063.4.1 Carico neve........................................................................................................... 1063.4.2 Valore caratteristico del carico neve al suolo ..................................................... 1063.4.3 Coefficiente di esposizione ................................................................................... 1083.4.4 Coefficiente termico.............................................................................................. 1093.4.5 Carico neve sulle coperture.................................................................................. 109

3.5 AZIONI DELLA TEMPERATURA ............................................................................1153.5.1 Generalità............................................................................................................. 1153.5.2 Temperatura dell’aria esterna ............................................................................. 1153.5.3 Temperatura dell’aria interna.............................................................................. 1163.5.4 Distribuzione della temperatura negli elementi strutturali.................................. 1163.5.5 Azioni termiche sugli edifici ................................................................................. 1173.5.6 Particolari precauzioni nel progetto

di strutture soggette ad azioni termiche speciali.................................................. 1173.5.7 Effetti delle azioni termiche.................................................................................. 117

3.6 AZIONI ECCEZIONALI .............................................................................................1183.6.1 Incendio ................................................................................................................ 1183.6.2 Esplosioni ............................................................................................................. 1233.6.3 Urti ....................................................................................................................... 124

4 COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALI ................................................................ 1294.1 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO ......................................................................129

4.1.1 Valutazione della sicurezza e metodi di analisi ................................................... 1314.1.2 Verifiche agli stati limite ...................................................................................... 1364.1.3 Verifiche per situazioni transitorie....................................................................... 1594.1.4 Verifiche per situazioni eccezionali...................................................................... 1594.1.5 Verifiche mediante prove su strutture campione e su modelli ............................. 1594.1.6 Dettagli costruttivi................................................................................................ 1604.1.7 Esecuzione ............................................................................................................ 1624.1.8 Norme ulteriori per il calcestruzzo armato precompresso................................... 1634.1.9 Norme ulteriori per i solai.................................................................................... 1654.1.10 Norme ulteriori per le strutture prefabbricate ..................................................... 168

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6174.1.11 Calcestruzzo a bassa percentuale di armatura o non armato ............................. 171

4.1.12 Calcestruzzo di aggregati leggeri........................................................................ 1714.1.13 Resistenza al fuoco............................................................................................... 176

4.2 COSTRUZIONI DI ACCIAIO .................................................................................... 1774.2.1 Materiali .............................................................................................................. 1774.2.2 Valutazione della sicurezza ................................................................................. 1784.2.3 Analisi strutturale ................................................................................................ 1794.2.4 Verifiche............................................................................................................... 1914.2.5 Verifiche per situazioni progettuali transitorie ................................................... 2454.2.6 Verifiche per situazioni progettuali eccezionali .................................................. 2454.2.7 Progettazione integrata da prove ........................................................................ 2454.2.8 Unioni .................................................................................................................. 2454.2.9 Requisiti per la progettazione e l’esecuzione ...................................................... 2544.2.10 Criteri di durabilità ............................................................................................. 2564.2.11 Resistenza al fuoco............................................................................................... 256

4.3 COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO ............................. 2724.3.1 Valutazione della sicurezza ................................................................................. 2724.3.2 Analisi strutturale ................................................................................................ 2734.3.3 Resistenze di calcolo ............................................................................................ 2794.3.4 Travi con soletta collaborante ............................................................................. 2804.3.5 Colonne composte................................................................................................ 2934.3.6 Solette composte con lamiera grecata ................................................................. 3034.3.7 Verifiche per situazioni transitorie ...................................................................... 3084.3.8 Verifiche per situazioni eccezionali ..................................................................... 3084.3.9 Resistenza al fuoco............................................................................................... 308

4.4 COSTRUZIONI DI LEGNO ....................................................................................... 3094.4.1 Valutazione della sicurezza ................................................................................. 3094.4.2 Analisi strutturale ................................................................................................ 3104.4.3 Azioni e loro combinazioni .................................................................................. 3114.4.4 Classi di durata del carico................................................................................... 3114.4.5 Classi di servizio .................................................................................................. 3124.4.6 Resistenza di calcolo............................................................................................ 3134.4.7 Stati limite di esercizio......................................................................................... 3144.4.8 Stati limite ultimi.................................................................................................. 3164.4.9 Collegamenti ........................................................................................................ 3234.4.10 Elementi strutturali .............................................................................................. 3244.4.11 Sistemi strutturali................................................................................................. 3254.4.12 Robustezza ........................................................................................................... 3274.4.13 Durabilità............................................................................................................. 3274.4.14 Resistenza al fuoco............................................................................................... 3284.4.15 Regole per l’esecuzione ....................................................................................... 329

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17 4.4.16 Controlli e prove di carico ................................................................................... 3314.5 COSTRUZIONI DI MURATURA ..............................................................................333

4.5.1 Definizioni ............................................................................................................ 3334.5.2 Materiali e caratteristiche tipologiche ................................................................. 3334.5.3 Caratteristiche meccaniche delle murature ......................................................... 3344.5.4 Organizzazione strutturale ................................................................................... 3354.5.5 Analisi strutturale ................................................................................................. 3364.5.6 Verifiche ............................................................................................................... 3364.5.7 Muratura armata .................................................................................................. 3414.5.8 Verifiche per situazioni transitorie....................................................................... 3424.5.9 Verifiche per situazioni eccezionali...................................................................... 3424.5.10 Resistenza al fuoco ............................................................................................... 342

4.6 COSTRUZIONI DI ALTRI MATERIALI ..................................................................343

5 PONTI.............................................................................................................................. 3455.1 PONTI STRADALI .....................................................................................................345

5.1.1 Oggetto ................................................................................................................. 3455.1.2 Prescrizioni generali ............................................................................................ 3465.1.3 Azioni sui ponti stradali........................................................................................ 3485.1.4 Verifiche di sicurezza ........................................................................................... 3595.1.5 Strutture portanti .................................................................................................. 3665.1.6 Vincoli................................................................................................................... 3665.1.7 Opere accessorie .................................................................................................. 367

5.2 PONTI FERROVIARI .................................................................................................3685.2.1 Principali criteri progettuali e manutentivi ......................................................... 3685.2.2 Azioni sulle opere ................................................................................................. 3705.2.3 Particolari prescrizioni per le verifiche ............................................................... 391

6 PROGETTAZIONE GEOTECNICA........................................................................... 3976.1 DISPOSIZIONI GENERALI .......................................................................................397

6.1.1 Oggetto delle norme ............................................................................................. 3976.1.2 Prescrizioni generali ............................................................................................ 397

6.2 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO .......................................................................3986.2.1 Caratterizzazione e modellazione geologica del sito ........................................... 3986.2.2 Indagini, caratterizzazione e modellazione geotecnica........................................ 3996.2.3 Verifiche della sicurezza e delle prestazioni ........................................................ 4036.2.4 Impiego del metodo osservazionale...................................................................... 4086.2.5 Monitoraggio del complesso opera-terreno ......................................................... 409

6.3 STABILITÀ DEI PENDII NATURALI ......................................................................4096.3.1 Prescrizioni generali ............................................................................................ 4096.3.2 Modellazione geologica del pendio...................................................................... 4106.3.3 Modellazione geotecnica del pendio .................................................................... 4106.3.4 Verifiche di sicurezza ........................................................................................... 411

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6176.3.5 Interventi di stabilizzazione ................................................................................. 412

6.3.6 Controlli e monitoraggio ..................................................................................... 4136.4 OPERE DI FONDAZIONE ......................................................................................... 413

6.4.1 Criteri generali di progetto.................................................................................. 4136.4.2 Fondazioni superficiali ........................................................................................ 4156.4.3 Fondazioni su pali ............................................................................................... 418

6.5 OPERE DI SOSTEGNO ............................................................................................. 4276.5.1 Criteri generali di progetto.................................................................................. 4276.5.2 Azioni ................................................................................................................... 4286.5.3 Verifiche agli stati limite...................................................................................... 428

6.6 TIRANTI DI ANCORAGGIO .................................................................................... 4346.6.1 Criteri di progetto ................................................................................................ 4346.6.2 Verifiche di sicurezza (SLU) ................................................................................ 4356.6.3 Aspetti costruttivi ................................................................................................. 4376.6.4 Prove di carico..................................................................................................... 437

6.7 OPERE IN SOTTERRANEO ..................................................................................... 4376.7.1 Prescrizioni generali............................................................................................ 4386.7.2 Caratterizzazione geologica ................................................................................ 4396.7.3 Caratterizzazione e modellazione geotecnica...................................................... 4396.7.4 Criteri di progetto ................................................................................................ 4396.7.5 Metodi di calcolo ................................................................................................. 4406.7.6 Controllo e monitoraggio .................................................................................... 441

6.8 OPERE DI MATERIALI SCIOLTI E FRONTI DI SCAVO ..................................... 4416.8.1 Criteri generali di progetto.................................................................................. 4426.8.2 Verifiche di sicurezza (SLU) ................................................................................ 4436.8.3 Verifiche in condizioni di esercizio (SLE) ........................................................... 4446.8.4 Aspetti costruttivi ................................................................................................. 4446.8.5 Controlli e monitoraggio ..................................................................................... 4446.8.6 Fronti di scavo ..................................................................................................... 444

6.9 MIGLIORAMENTO E RINFORZO DEI TERRENI E DELLE ROCCE .................. 4476.9.1 Scelta del tipo di intervento e criteri generali di progetto .................................. 4486.9.2 Monitoraggio ....................................................................................................... 448

6.10 CONSOLIDAMENTO GEOTECNICO DI OPERE ESISTENTI .............................. 4486.10.1 Criteri generali di progetto.................................................................................. 4486.10.2 Indagini geotecniche e caratterizzazione geotecnica .......................................... 4486.10.3 Tipi di consolidamento geotecnico ...................................................................... 4496.10.4 Controlli e monitoraggio ..................................................................................... 449

6.11 Discariche controllate di rifiuti e depositi di inerti ...................................................... 4506.11.1 Discariche controllate ......................................................................................... 4506.11.2 Depositi di inerti .................................................................................................. 451

6.12 Fattibilità di opere su grandi aree ................................................................................ 451

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17 6.12.1 Indagini specifiche................................................................................................ 452

7 PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE ......................................................... 4557.1 REQUISITI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE ...........................................4567.2 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE E MODELLAZIONE ......................458

7.2.1 Criteri generali di progettazione.......................................................................... 4587.2.2 Caratteristiche generali delle costruzioni ............................................................ 4627.2.3 Criteri di progettazione di elementi strutturali “secondari”

ed elementi non strutturali.................................................................................... 4647.2.4 Criteri di progettazione degli impianti................................................................ 4667.2.5 Requisiti strutturali degli elementi di fondazione ................................................ 4677.2.6 Criteri di modellazione della struttura e azione sismica...................................... 469

7.3 METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA ...................................................4707.3.1 Analisi lineare o non lineare ................................................................................ 4707.3.2 Analisi statica o dinamica .................................................................................... 4727.3.3 Analisi lineare dinamica o statica ........................................................................ 4727.3.4 Analisi non lineare statica o dinamica ................................................................. 4767.3.5 Risposta alle diverse componenti dell’azione sismica

ed alla variabilità spaziale del moto .................................................................... 4807.3.6 Criteri di verifica agli stati limite ultimi .............................................................. 4817.3.7 Criteri di verifica agli stati limite di esercizio ..................................................... 482

7.4 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO ......................................................................4837.4.1 Generalità............................................................................................................. 4847.4.2 Caratteristiche dei materiali ................................................................................ 4847.4.3 Tipologie strutturali e fattori di struttura............................................................. 4857.4.4 Dimensionamento e verifica degli elementi strutturali ........................................ 4877.4.5 Costruzioni con struttura prefabbricata............................................................... 4967.4.6 Dettagli costruttivi................................................................................................ 501

7.5 COSTRUZIONI D’ACCIAIO .....................................................................................5067.5.1 Caratteristiche dei materiali ................................................................................ 5077.5.2 Tipologie strutturali e fattori di struttura............................................................. 5087.5.3 Regole di progetto generali per elementi strutturali dissipativi .......................... 5117.5.4 Regole di progetto specifiche per strutture intelaiate .......................................... 5137.5.5 Regole di progetto specifiche per strutture

con controventi concentrici .................................................................................. 5167.5.6 Regole di progetto specifiche per strutture

con controventi eccentrici .................................................................................... 5177.6 COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO ..............................520

7.6.1 Caratteristiche dei materiali ................................................................................ 5217.6.2 Tipologie strutturali e fattori di struttura............................................................. 5217.6.3 Rigidezza della sezione trasversale composta...................................................... 5227.6.4 Criteri di progetto e dettagli per strutture dissipative ......................................... 5227.6.5 Regole specifiche per le membrature ................................................................... 528

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6177.6.6 Regole specifiche per strutture intelaiate ............................................................ 532

7.6.7 Regole specifiche per strutture con controventi concentrici ............................... 5347.6.8 Regole specifiche per strutture con controventi eccentrici ................................. 534

7.7 COSTRUZIONI DI LEGNO ....................................................................................... 5357.7.1 Aspetti concettuali della progettazione................................................................ 5357.7.2 Materiali e proprietà delle zone dissipative ........................................................ 5357.7.3 Tipologie strutturali e fattori di struttura ............................................................ 5367.7.4 Analisi strutturale ................................................................................................ 5387.7.5 Disposizioni costruttive........................................................................................ 5387.7.6 Verifiche di sicurezza........................................................................................... 5397.7.7 Regole di dettaglio ............................................................................................... 539

7.8 COSTRUZIONI DI MURATURA ............................................................................. 5407.8.1 Regole generali .................................................................................................... 5407.8.2 Costruzioni in muratura ordinaria ...................................................................... 5477.8.3 Costruzioni in muratura armata .......................................................................... 5497.8.4 Strutture miste con pareti in muratura ordinaria o armata ................................ 5507.8.5 Regole di dettaglio ............................................................................................... 551

7.9 PONTI ......................................................................................................................... 5527.9.1 Campo di applicazione ........................................................................................ 5527.9.2 Criteri generali di progettazione ......................................................................... 5527.9.3 Modello strutturale .............................................................................................. 5547.9.4 Analisi strutturale ................................................................................................ 5557.9.5 Dimensionamento degli elementi......................................................................... 5577.9.6 Dettagli costruttivi per elementi in calcestruzzo armato..................................... 561

7.10 COSTRUZIONI E PONTI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE .................. 5637.10.1 Scopo.................................................................................................................... 5637.10.2 Requisiti generali e criteri per il loro soddisfacimento ....................................... 5667.10.3 Caratteristiche e criteri di accettazione dei dispositivi ....................................... 5677.10.4 Indicazioni progettuali......................................................................................... 5687.10.5 Modellazione e analisi strutturale ....................................................................... 5717.10.6 Verifiche............................................................................................................... 5797.10.7 Aspetti costruttivi, manutenzione, sostituibilità ................................................... 5827.10.8 Accorgimenti specifici in fase di collaudo........................................................... 582

7.11 OPERE E SISTEMI GEOTECNICI ............................................................................ 5837.11.1 Requisiti nei confronti degli stati limite............................................................... 5837.11.2 Caratterizzazione geotecnica ai fini sismici ........................................................ 5847.11.3 Risposta sismica e stabilità del sito ..................................................................... 5847.11.4 Fronti di scavo e rilevati...................................................................................... 5937.11.5 Fondazioni ........................................................................................................... 5957.11.6 Opere di sostegno ................................................................................................ 599

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17 8 COSTRUZIONI ESISTENTI........................................................................................ 6078.1 OGGETTO ...................................................................................................................6088.2 CRITERI GENERALI .................................................................................................6088.3 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA ....................................................................6108.4 CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI .............................................................614

8.4.1 Intervento di adeguamento ................................................................................... 6158.4.2 Intervento di miglioramento ................................................................................. 6168.4.3 Riparazione o intervento locale............................................................................ 616

8.5 PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E LA REDAZIONE DEI PROGETTI .........................................................................617

8.5.1 Analisi storico-critica ........................................................................................... 6178.5.2 Rilievo................................................................................................................... 6188.5.3 Caratterizzazione meccanica dei materiali .......................................................... 6198.5.4 Livelli di conoscenza e fattori di confidenza ........................................................ 6198.5.5 Azioni .................................................................................................................... 620

8.6 MATERIALI ................................................................................................................6208.7 VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE IN PRESENZA

DI AZIONI SISMICHE ...............................................................................................6208.7.1 Costruzioni in muratura ....................................................................................... 6208.7.2 Costruzioni in cemento armato o in acciaio......................................................... 6318.7.3 Edifici misti........................................................................................................... 6318.7.4 Criteri e tipi d’intervento...................................................................................... 6328.7.5 Progetto dell’intervento........................................................................................ 633

9 COLLAUDO STATICO ................................................................................................ 6359.1 PRESCRIZIONI GENERALI ......................................................................................6359.2 PROVE DI CARICO ...................................................................................................638

9.2.1 Strutture prefabbricate ......................................................................................... 6399.2.2 Ponti stradali ........................................................................................................ 6409.2.3 Ponti ferroviari ..................................................................................................... 640

10 REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO ...................................................................... 643

10.1 CARATTERISTICHE GENERALI .............................................................................64310.2 ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L’AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO .646

11 MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE ....................................... 65111.1 GENERALITÀ .............................................................................................................65111.2 CALCESTRUZZO .......................................................................................................656

11.2.1 Specifiche per il calcestruzzo ............................................................................... 65611.2.2 Controlli di qualità del calcestruzzo .................................................................... 65711.2.3 Valutazione preliminare della resistenza ............................................................. 65711.2.4 Prelievo dei campioni........................................................................................... 65811.2.5 Controllo di accettazione ..................................................................................... 659

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61711.2.6 Controllo della resistenza del calcestruzzo in opera........................................... 662

11.2.7 Prove complementari ........................................................................................... 66411.2.8 Prescrizioni relative al calcestruzzo confezionato

con processo industrializzato............................................................................... 66411.2.9 Componenti del calcestruzzo ............................................................................... 66611.2.10 Caratteristiche del calcestruzzo........................................................................... 66811.2.11 Durabilità............................................................................................................. 671

11.3 ACCIAIO ..................................................................................................................... 67211.3.1 Prescrizioni comuni a tutte le tipologie di acciaio .............................................. 67211.3.2 Acciaio per cemento armato ................................................................................ 68011.3.3 Acciaio per cemento armato precompresso......................................................... 69611.3.4 Acciai per strutture metalliche e per strutture composte .................................... 703

11.4 MATERIALI DIVERSI DALL’ACCIAIO UTILIZZATI CON FUNZIONE DI ARMATURA IN STRUTTURE DI CALCESTRUZZO ARMATO .................... 715

11.5 SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST-TESI E TIRANTI DI ANCORAGGIO ................................................................................ 715

11.5.1 Sistemi di precompressione a cavi post tesi......................................................... 71511.5.2 Tiranti di ancoraggio........................................................................................... 716

11.6 APPOGGI STRUTTURALI ........................................................................................ 71711.7 MATERIALI E PRODOTTI A BASE DI LEGNO .................................................... 717

11.7.1 Generalità ............................................................................................................ 71711.7.2 Legno massiccio................................................................................................... 72011.7.3 Legno strutturale con giunti a dita ...................................................................... 72111.7.4 Legno lamellare incollato .................................................................................... 72211.7.5 Pannelli a base di legno....................................................................................... 72311.7.6 Altri prodotti derivati dal legno per uso strutturale ............................................ 72311.7.7 Adesivi.................................................................................................................. 72411.7.8 Elementi meccanici di collegamento ................................................................... 72411.7.9 Durabilità del legno e derivati............................................................................. 72411.7.10 Procedure di qualificazione e accettazione ......................................................... 725

11.8 COMPONENTI PREFABBRICATI IN C.A. E C.A.P. .............................................. 72811.8.1 Generalità ............................................................................................................ 72811.8.2 Requisiti minimi degli stabilimenti e degli impianti di produzione ..................... 72911.8.3 Controllo di produzione....................................................................................... 73011.8.4 Procedure di qualificazione................................................................................. 73111.8.5 Documenti di accompagnamento......................................................................... 732

11.9 DISPOSITIVI ANTISISMICI ..................................................................................... 73411.9.1 Tipologie di dispositivi......................................................................................... 73411.9.2 Procedura di qualificazione................................................................................. 73611.9.3 Procedura di accettazione ................................................................................... 73911.9.4 Dispositivi a comportamento lineare................................................................... 74011.9.5 Dispositivi a comportamento non lineare............................................................ 743

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17 11.9.6 Dispositivi a comportamento viscoso ................................................................... 74511.9.7 Isolatori elastomerici............................................................................................ 74911.9.8 Isolatori a scorrimento ......................................................................................... 75411.9.9 Dispositivi a vincolo rigido del tipo a “fusibile”................................................. 75511.9.10 Dispositivi (dinamici) di vincolo provvisorio....................................................... 756

11.10 MURATURA PORTANTE .........................................................................................75811.10.1 Elementi per muratura ......................................................................................... 75811.10.2 Malte per muratura .............................................................................................. 76111.10.3 Determinazione dei parametri meccanici della muratura ................................... 762

12 RIFERIMENTI TECNICI............................................................................................. 767

ALLEGATO AAlle norme tecniche per le costruzioni: pericolosità sismica (consultabile nel CD-Rom allegato)

ALLEGATO BAlle norme tecniche per le costruzioni: tabelle dei parametri che definiscono l’azione sismica(consultabile nel CD-Rom allegato)

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617SOMMARIO DELLA CIRCOLARE

CIRCOLARE 2 FEBBRAIO 2009, N. 617 C.S.LL.PP.Istruzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche per le costruzioni”di cui al D.M. 14 gennaio 2008 ................................................................................................ 51

INTRODUZIONE ............................................................................................................... 51

C.2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESEC2.4.1 VITA NOMINALE ............................................................................................................. 58C2.4.2 CLASSI D’USO ................................................................................................................ 59C2.4.3 PERIODO DI RIFERIMENTO PER L’AZIONE SISMICA ........................................................... 60C2.6.1 STATI LIMITE ULTIMI ...................................................................................................... 65

C2.7 VERIFICHE ALLE TENSIONI AMMISSIBILI ............................................................................... 67

C.3 AZIONI SULLE COSTRUZIONIC.3.1 OPERE CIVILI ED INDUSTRIALIC3.1.3 CARICHI PERMANENTI NON STRUTTURALI ..................................................................... 70C3.1.4 CARICHI VARIABILI ......................................................................................................... 72

C3.2 AZIONE SISMICA ................................................................................................................... 73C3.2.1 STATI LIMITE E RELATIVE PROBABILITÀ DI SUPERAMENTO ........................................... 76C3.2.2 CATEGORIE DI SOTTOSUOLO E CONDIZIONI TOPOGRAFICHE ......................................... 82C3.2.3 VALUTAZIONE DELL’AZIONE SISMICA ............................................................................ 83

C3.2.3.2.1 Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali .................................................................................................. 88C3.2.3.2.2 Spettro di risposta elastico in accelerazione della componente verticale ........... 89

C3.2.3.6 Impiego di accelerogrammi ......................................................................................91C.3.3 AZIONI DEL VENTO

C3.3.2 VELOCITÀ DI RIFERIMENTO ............................................................................................ 94C3.3.10 COEFFICIENTE DI FORMA (O AERODINAMICO) ........................................................... 100

C3.3.10.1 Edifici a pianta rettangolare con coperturepiane, a falde, inclinate, curve .............................................................................................. 100C3.3.10.2 Coperture multiple ............................................................................................... 102C3.3.10.2.1 Vento diretto normalmente alle linee di colmo................................................102C3.3.10.2.2 Vento diretto parallelamente alle linee di colmo..............................................102

C3.3.10.3 Tettoie e pensiline isolate .................................................................................... 102

C3.3.10.3.1 Elementi con spioventi aventi inclinazione sull’orizzontale α 0° ................ 102

C3.3.10.3.2 Elementi con spioventi aventi inclinazione sull'orizzontale α= 0°................... 103C3.3.10.4 Travi ad anima piena e reticolari .......................................................................... 103C3.3.10.4.1 Travi isolate .................................................................................................... 103C3.3.10.4.2 Travi multiple.................................................................................................. 103

C3.3.10.5 Torri e pali a traliccio a sezione rettangolare o quadrata .................................... 104

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17C3.3.10.6 Corpi cilindrici ...................................................................................................... 104C3.3.10.7 Corpi sferici .......................................................................................................... 104C3.3.10.8 Pressioni massime locali ...................................................................................... 104

C3.3.11 COEFFICIENTE DI ATTRITO ......................................................................................... 106C.3.4 AZIONI DELLA NEVE

C3.4.5 CARICO NEVE SULLE COPERTURE ................................................................................ 109C3.4.5.1 Coefficiente di forma per le coperture .................................................................. 110C3.4.5.4 Coperture a più falde ............................................................................................. 111C3.4.5.5 Coperture cilindriche .............................................................................................. 112C3.4.5.6. Coperture adiacenti o vicine a costruzioni più alte ............................................... 112C3.4.5.7 Effetti locali ........................................................................................................... 113C3.4.5.7.1 Accumuli in corrispondenza di sporgenze ........................................................ 114C3.4.5.7.2 Neve aggettante dal bordo di una copertura ................................................... 114C3.4.5.7.3 Carichi della neve su barriere paraneve ed altri ostacoli .................................. 115

C3.6 AZIONI ECCEZIONALI .......................................................................................................... 118C3.6.1.2 Richieste di prestazione ........................................................................................... 120C3.6.1.4 Criteri di progettazione ............................................................................................ 121

C3.6.1.5.3. Analisi del comportamento meccanico .............................................................. 122C3.6.1.5.4. Verifica di sicurezza........................................................................................... 123

C.4. COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALIC4.1 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO ....................................................................................... 130

C.4.1.1 valutazione della sicurezza e metodi di analisiC4.1.1.1 Analisi elastica lineare ............................................................................................ 132C4.1.1.1.1 Ridistribuzione nelle travi continue................................................................... 133C4.1.1.1.2 Ridistribuzione nelle travi continue dei telai ..................................................... 134

C.4.1.2 VERIFICHE AGLI STATI LIMITEC.4.1.2.1 Verifiche agli stati limite ultimi

C4.1.2.1.1.4 Tensione tangenziale di aderenza acciaio-calcestruzzo ........................... 138

C.4.1.2.1.2. Resistenza a sforzo normale e flessione (elementi monodimensionali)C4.1.2.1.2.4 Analisi della sezione ................................................................................. 141

C4.1.2.1.5 Resistenza di elementi tozzi, nelle zone diffusive e nei nodi ......................... 147

C.4.1.2.2 Verifica agli stati limite di esercizioC4.1.2.2.2 Verifica di deformabilità ................................................................................. 151

C4.1.2.2.4 Verifica di fessurazioneC4.1.2.2.4.6 Verifica allo stato limite di fessurazione .................................................. 155

C4.1.2.2.5 Verifica delle tensioni di esercizio.................................................................. 158

C.4.1.6 DETTAGLI COSTRUTTIVIC4.1.6.1.1 Armatura delle travi............................................................................................ 160C4.1.6.1.3 Copriferro e interferro ...................................................................................... 161C4.1.6.1.4 Ancoraggio delle barre e loro giunzioni ............................................................ 162

C4.1.9 NORME ULTERIORI PER I SOLAI .................................................................................... 165C4.1.9.1 Solai misti di c.a. e c.a.p. e blocchi forati in laterizio............................................. 166C4.1.9.1.1 Regole generali e caratteristiche minime dei blocchi........................................ 166C4.1.9.1.2 Limiti dimensionali ............................................................................................ 166

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617C4.1.9.1.3 Caratteristiche fisico-meccaniche..................................................................... 167

C4.1.12 CALCESTRUZZO DI AGGREGATI LEGGERI .................................................................... 172C4.1.12.1 Norme di calcolo .................................................................................................. 173C4.1.12.1.1 Caratteristiche meccaniche del calcestruzzo ................................................. 173

C4.1.12.1.1.1 Resistenza a trazione................................................................................ 173

C4.1.12.1.1.2 Modulo di elasticità ................................................................................... 174

C4.1.12.1.2 Verifiche agli stati limite ultimi ....................................................................... 174C4.1.12.1.2.1 Resistenza a sforzo normale e flessione (elementi monodimensionali).... 174

C4.1.12.1.2.2 Resistenza nei confronti di sollecitazioni taglianti .................................... 174

C4.1.12.1.2.2.1 Elementi senza armature trasversali resistenti al taglio ..................... 174

C4.1.12.1.2.2.2 Elementi con armature trasversali resistenti al taglio......................... 175

C4.1.12.1.2.3 Resistenza nei confronti di sollecitazioni torcenti .................................... 175

C4.1.12.1.3 Verifiche agli stati limite di esercizio.............................................................. 175C4.1.12.1.3.1 Verifiche di deformabilità.......................................................................... 175

C4.1.12.1.4 Dettagli costruttivi ......................................................................................... 176C4.1.12.1.4.1 Diametro massimo delle barre e dei trefoli ............................................ 176

C4.1.12.1.4.2 Raggio di curvatura delle barre .............................................................. 176

C4.1.12.1.4.3 Ancoraggio delle barre e sovrapposizioni............................................... 176

C4.2 COSTRUZIONI DI ACCIAIO ................................................................................................... 177C4.2.1 MATERIALI .................................................................................................................... 177C4.2.2 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA ................................................................................ 178C4.2.3 ANALISI STRUTTURALE ................................................................................................ 179

C4.2.3.1 Classificazione delle sezioni ................................................................................... 182C4.2.3.3 Metodi di analisi globale ......................................................................................... 183C4.2.3.4 Effetti delle deformazioni ....................................................................................... 185C4.2.3.5 Effetti delle imperfezioni ........................................................................................ 187C4.2.3.6 Analisi di stabilità di strutture intelaiate ................................................................ 190C4.2.3.7 Lunghezza stabile della zona di cerniera di plastica .............................................. 191

C4.2.4 VERIFICHEC.4.2.4.1.3. Stabilità delle membrature

C4.2.4.1.3.1 Stabilità di aste compresse composte ........................................................ 200

C4.2.4.1.3.1.1 Calcolo della forza normale di progetto agente in un corrente............. 201

C4.2.4.1.3.1.2 Calcolo della forza di taglio agente negli elementi di collegamento...... 201

C4.2.4.1.3.1.3 Verifiche di aste composte tralicciate .................................................. 201

C4.2.4.1.3.1.4 Verifiche di aste composte calastrellate............................................... 202

C4.2.4.1.3.1.5 Sezioni composte da elementi ravvicinati collegati con calastrelli o imbottiture........................................................................................... 203

C4.2.4.1.3.2 Stabilità delle membrature inflesse........................................................... 205

C4.2.4.1.3.3 Membrature inflesse e compresse ............................................................ 206

C4.2.4.1.3.3.1 Metodo A............................................................................................... 206

C4.2.4.1.3.3.2 Metodo B............................................................................................... 207

C4.2.4.1.3.3.3 Metodo generale per la verifica ad instabilità laterale e flesso-torsionale............................................................................................. 209

C4.2.4.1.3.4 Stabilità dei pannelli .................................................................................... 210

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17C4.2.4.1.3.4.1 Stabilità dei pannelli soggetti a taglio ................................................... 210

C4.2.4.1.3.4.2 Stabilità dei pannelli soggetti a compressione...................................... 213

C4.2.4.1.3.4.3 Larghezza collaborante......................................................................... 215

C4.2.4.1.3.4.4 Pannelli con irrigiditori longitudinali ....................................................... 217

C4.2.4.1.3.4.5 Instabilità di colonna ............................................................................. 218

C4.2.4.1.3.4.6 Instabilità di piastra............................................................................... 220

C4.2.4.1.3.4.7 Requisiti minimi per gli irrigiditori trasversali......................................... 222

C4.2.4.1.3.4.8 Verifiche semplificate............................................................................ 222

C4.2.4.1.3.4.9 Requisiti minimi per gli irrigiditori longitudinali ...................................... 223

C4.2.4.1.4 Stato limite di fatica ......................................................................................... 226C4.2.4.1.4.1 Spettri di carico .......................................................................................... 226

C4.2.4.1.4.2 Spettri di tensione e metodi di conteggio .................................................. 226

C4.2.4.1.4.3 Coefficienti parziali di sicurezza γMf ............................................................ 228

C4.2.4.1.4.4 Curve S-N.................................................................................................... 229

C4.2.4.1.4.5 Curva S-N per connettori a piolo ................................................................ 239

C4.2.4.1.4.6 Metodi di verifica ........................................................................................ 240

C4.2.4.1.4.6.1 Verifica a vita illimitata ......................................................................... 240

C4.2.4.1.4.6.2 Verifica a danneggiamento ................................................................... 240

C4.2.4.1.4.6.3 Metodo dei coefficienti λ ...................................................................... 240

C4.2.4.1.4.6.4 Verifica sotto carico combinato............................................................ 241

C4.2.4.1.4.7 Influenza dello spessore.............................................................................. 241

C.4.2.8 UNIONIC.4.2.8.1.1 Unioni con bulloni e chiodi

C4.2.8.1.1.1 Bulloni ad alta resistenza precaricati per giunzioni ad attrito..................... 249

C4.2.12.1 Materiali ............................................................................................................... 256C4.2.12.2 Effetto della formatura a freddo sulla resistenza dell’acciaio ............................. 256C4.2.12.2.1 Valori limite dei rapporti larghezza - spessore ............................................... 257C4.2.12.2.2 Inflessione trasversale delle ali ....................................................................... 257C4.2.12.2.3 Classificazione delle sezioni, instabilità locale e distorsione delle sezioni trasversali....................................................... 258C4.2.12.2.4 Verifiche di resistenza.................................................................................... 262

C4.2.12.2.4.1 Verifiche di resistenza a trazione ............................................................. 262

C4.2.12.2.4.2 Verifiche di resistenza a compressione .................................................... 262

C4.2.12.2.4.3 Verifiche di resistenza a flessione ............................................................ 262

C4.2.12.2.4.4 Verifiche di resistenza a presso-tenso flessione ...................................... 263

C4.2.12.2.4.5 Verifiche di resistenza a taglio ................................................................. 263

C4.2.12.2.5 Verifiche di stabilità........................................................................................ 264C4.2.12.2.5.1 Verifiche di stabilità di aste compresse.................................................... 264

C4.2.12.2.5.2 Verifiche di stabilità di aste inflesse......................................................... 264

C4.2.12.2.5.3 Verifiche di stabilità di aste presso-inflesse ............................................. 264

C4.2.12.2.6 Unioni.............................................................................................................. 265C4.2.12.2.6.1 Chiodi ciechi.............................................................................................. 266

C4.2.12.2.6.1.1 Chiodi ciechi soggetti a taglio ......................................................... 266

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617C4.2.12.2.6.2 Viti autofilettanti e automaschianti .......................................................... 267

C4.2.12.2.6.2.1 Viti autofilettanti o automaschianti soggette a taglio .................... 267

C4.2.12.2.6.2.2 Viti autofilettanti o automaschianti soggette a trazione ................ 268

C4.2.12.2.6.3 Chiodi sparati ............................................................................................ 268

C4.2.12.2.6.3.1 Chiodi sparati soggetti a taglio ....................................................... 268

C4.2.12.2.6.4 Bulloni (per impiego con spessori minori di 4 mm)................................... 269

C4.2.12.2.6.4.1 Bulloni soggetti a taglio................................................................... 269

C4.2.12.2.6.4.2 Bulloni soggetti a trazione............................................................... 269

C4.2.12.2.6.5 Cordoni d’angolo (per impiego con spessori minori di 4 mm) .................. 270

C4.2.12.2.6.6 Saldature per punti (a resistenza o per fusione) ...................................... 270

C4.2.12.2.6.6.1 Saldature per punti soggette a taglio ............................................. 270

C4.2.12.2.6.7 Bottoni di saldatura .................................................................................. 270

C4.2.12.2.6.7.1 Bottoni di saldatura soggetti a taglio.............................................. 270

C4.3 COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO ...................................................... 272C4.3.1 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA .................................................................................. 273C.4.3.2 ANALISI STRUTTURALE

C4.3.2.1 Classificazione delle sezioni ...................................................................................... 274C4.3.2.3 Larghezze efficaci .................................................................................................... 278

C.4.3.3 RESISTENZA DI CALCOLOC.4.3.4 TRAVI CON SOLETTA COLLABORANTE

C4.3.4.2 Resistenza delle sezioni ............................................................................................ 281C4.3.4.3.1 Connessioni a taglio con pioliC4.3.4.3 Sistemi di connessione acciaio-calcestruzzo ......................................................... 283C4.3.4.3.1.1 Disposizioni e limitazioni................................................................................ 285C4.3.4.3.1.2 Resistenza dei connettori a sollecitazioni combinate.................................... 288

C4.3.4.3.3 Valutazione delle sollecitazioni di taglio agenti sul sistema di connessione......................................................................................... 288C4.3.4.3.5 Armatura trasversale (delle travi composte) ..................................................... 290

C4.3.4.4 Instabilità flesso-torsionale delle travi composte. .................................................... 291C4.3.5 COLONNE COMPOSTE

C4.3.5.3 Resistenza delle sezioniC4.3.5.3.1 Resistenza a compressione della sezione della colonna composta................... 295

C4.3.5.4 Stabilità delle membratureC4.3.5.4.3 Colonne pressoinflesse ..................................................................................... 299C4.3.5.4.4 Effetti dei fenomeni a lungo termine................................................................ 300

C4.3.6 SOLETTE COMPOSTE CON LAMIERA GRECATAC4.3.6.2 Verifiche di resistenza allo stato limite ultimo (solette composte) ......................... 305

C4.4 COSTRUZIONI DI LEGNO ..................................................................................................... 309C4.4.1 LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA .......................................................................... 309C4.4.2 ANALISI STRUTTURALE ................................................................................................ 310C4.4.3 AZIONI E LORO COMBINAZIONI ..................................................................................... 311C4.4.4 CLASSI DI DURATA DEL CARICO .................................................................................. 312C4.4.5 CLASSI DI SERVIZIO ...................................................................................................... 313C4.4.6 RESISTENZA DI CALCOLO ............................................................................................. 314C4.4.7 STATI LIMITE DI ESERCIZIO ........................................................................................... 315

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17C.4.4.8 STATI LIMITE ULTIMI

C4.4.8.1 Verifiche di resistenza ........................................................................................... 317C4.4.8.2 Verifiche di stabilità ............................................................................................... 321

C4.4.9 COLLEGAMENTI ............................................................................................................ 323C4.4.10 ELEMENTI STRUTTURALI ............................................................................................ 325C4.4.11 SISTEMI STRUTTURALI ............................................................................................... 326C4.4.12 ROBUSTEZZA ............................................................................................................. 327C4.4.13 DURABILITÀ ............................................................................................................... 328C4.4.14 RESISTENZA AL FUOCO ............................................................................................. 328C4.4.15 REGOLE PER L’ESECUZIONE ....................................................................................... 330C4.4.16 CONTROLLI E PROVE DI CARICO ................................................................................ 331

C4.4.16.1 Controlli in fase di costruzione ............................................................................ 331C4.4.16.2 Controlli sulla struttura completa ........................................................................ 332C4.4.16.3 Controlli della struttura in esercizio ..................................................................... 332

C.4.5 COSTRUZIONI DI MURATURAC.4.5.6 VERIFICHE

C4.5.6.2 Verifiche agli stati limite ultimi .............................................................................. 340C4.5.6.4 Verifiche alle tensioni ammissibili .......................................................................... 341

C5. PONTI ................................................................................................................................... 345

C5.1 PONTI STRADALIC5.1.2.4 Compatibilità idraulica .......................................................................................... 347

C.5.1.3 AZIONI SUI PONTI STRADALIC.5.1.3.3 Azioni variabili da traffico

C5.1.3.3.5 Definizione delle corsie .................................................................................. 353

C5.1.3.3.6 Schemi di carico ............................................................................................. 354

C5.1.3.3.7 Disposizioni dei carichi mobili per realizzare le condizioni di carico più gravose.................................................................................... 354

C5.1.3.3.7.1 Carichi verticali da traffico su rilevati e su terrapieni adiacenti al ponte . 354

C5.1.3.3.7.2 Carichi orizzontali da traffico su rilevati e su terrapieni adiacenti al ponte .................................................................................. 355

C.5.1.4 VERIFICHE DI SICUREZZAC5.1.4.3 Verifiche allo stato limite di fatica ......................................................................... 364C5.1.4.9 Ponti di 3a categoria .............................................................................................. 365C5.1.4.9.1 Modelli dinamici per ponti di 3a categoria......................................................... 365

C5.2 PONTI FERROVIARIC5.2.1.2 Compatibilità idraulica ............................................................................................ 369

C.5.2.2 AZIONI SULLE OPEREC5.2.2.3 Azioni variabili da traffico ...................................................................................... 371C5.2.2.6 Effetti di interazione statica treno-binario-struttura ............................................. 384

C.5.5.3 PARTICOLARI PRESCRIZIONI PER LE VERIFICHEC5.2.3.3 Verifiche agli SLU e SLE C5.2.3.3.1 Requisiti concernenti gli SLU ............................................................................ 394

C6. PROGETTAZIONE GEOTECNICA ....................................................................................... 397

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617C.6.2 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO

C6.2.1 CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL SITO ................................... 399C6.2.2 INDAGINI, CARATTERIZZAZIONE E MODELLAZIONE GEOTECNICA ................................ 400

C6.2.2.5 Relazione geotecnica ............................................................................................. 403C6.2.3 VERIFICHE DELLA SICUREZZA E DELLE PRESTAZIONI ................................................... 404

C6.2.3.1 Verifiche nei confronti degli stati limite ultimi (SLU) ............................................. 405C6.2.3.3 Verifiche nei confronti degli stati limite di esercizio (SLE) .................................... 408

C6.3 STABILITÀ DEI PENDII NATURALI ....................................................................................... 409C6.3.2 MODELLAZIONE GEOLOGICA DEL PENDIO .................................................................... 410C6.3.3 MODELLAZIONE GEOTECNICA DEL PENDIO .................................................................. 411C6.3.4 VERIFICHE DI SICUREZZA .............................................................................................. 412C6.3.5 INTERVENTI DI STABILIZZAZIONE ................................................................................. 412

C6.4 OPERE DI FONDAZIONE ...................................................................................................... 413C6.4.1 CRITERI GENERALI DI PROGETTO .................................................................................. 414C6.4.2 FONDAZIONI SUPERFICIALI ........................................................................................... 415

C6.4.2.1 Verifiche agli stati limite ultimi (SLU) .................................................................... 416C6.4.2.2 Verifiche agli stati limite di esercizio (SLE) ........................................................... 418

C6.4.3 FONDAZIONI SU PALI .................................................................................................... 419C6.4.3.1 Verifiche agli stati limite ultimi (SLU) .................................................................... 421C6.4.3.7 Prove di carico ....................................................................................................... 425

C6.5 OPERE DI SOSTEGNO ......................................................................................................... 427C.6.5.3 VERIFICHE AGLI STATI LIMITE

C6.5.3.1. Verifiche di sicurezza (SLU)C6.5.3.1.1 Muri di sostegno ............................................................................................... 430C6.5.3.1.2 Paratie............................................................................................................... 432

C6.5.3.2 Verifiche di esercizio (SLE) .................................................................................... 433C6.6 TIRANTI DI ANCORAGGIO ................................................................................................... 434

C6.6.2 VERIFICHE DI SICUREZZA (SLU) .................................................................................... 436C6.7 OPERE IN SOTTERRANEO ................................................................................................... 437

C6.7.4 CRITERI DI PROGETTO .................................................................................................. 439C6.7.4.1 Metodi di scavo ...................................................................................................... 440C6.7.4.2 Verifica del rivestimento ........................................................................................ 440

C6.7.6 CONTROLLO E MONITORAGGIO .................................................................................... 441C6.8 OPERE DI MATERIALI SCIOLTI E FRONTI DI SCAVO ............................................................ 441

C6.8.1 CRITERI GENERALI DI PROGETTOC6.8.1.1 Rilevati e rinterri ..................................................................................................... 442C6.8.1.2 Drenaggi e filtri ...................................................................................................... 442

C6.8.6 FRONTI DI SCAVO ........................................................................................................ 444C6.8.6.1 Indagini geotecniche e caratterizzazione geotecnica ............................................ 445C6.8.6.2 Criteri generali di progetto e verifiche di sicurezza ............................................... 446

C6.11 DISCARICHE CONTROLLATE DI RIFIUTI E DEPOSITI DI INERTI ........................................... 450C6.12 FATTIBILITÀ DI OPERE SU GRANDI AREE

C6.12.1. INDAGINI SPECIFICHE ................................................................................................. 452C6.12.2 VERIFICHE DI FATTIBILITÀ .......................................................................................... 452

C6.12.2.1 Emungimento da falde idriche ............................................................................. 453

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17 C7. PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE ......................................................................... 455

C7.1 REQUISITI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE ................................................................. 457C7.2 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE E MODELLAZIONEC7.2.1 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE ........................................................................ 459C7.2.2 CARATTERISTICHE GENERALI DELLE COSTRUZIONI ..................................................... 464C7.2.3 CRITERI DI PROGETTAZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI "SECONDARI" ED ELEMENTI NON STRUTTURALI ............................................................................................. 466C7.2.4 CRITERI DI PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ................................................................ 467C7.2.6 CRITERI DI MODELLAZIONE DELLA STRUTTURA E AZIONE SISMICA ............................. 470

C7.3 METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA ......................................................................... 470C.7.3.3 ANALISI LINEARE DINAMICA O STATICA

C7.3.3.1 Analisi lineare dinamica .......................................................................................... 473C7.3.3.2 Analisi lineare statica ............................................................................................. 476

C.7.3.4 ANALISI NON LINEARE DINAMICA O STATICAC7.3.4.1 Analisi non lineare statica ...................................................................................... 477C7.3.4.2 Analisi non lineare dinamica ................................................................................... 479

C7.3.5 RISPOSTA ALLE DIVERSE COMPONENTI DELL’AZIONE SISMICA ED ALLA VARIABILITA' SPAZIALE DEL MOTO .......................................................................... 480C7.3.6 CRITERI DI VERIFICA AGLI STATI LIMITE ULTIMI

C7.3.6.3 Verifiche degli elementi non strutturali e degli impianti ........................................ 481C7.3.7 CRITERI DI VERIFICA AGLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO .................................................. 482

C7.4 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO ....................................................................................... 483C7.4.4. DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI ................................ 487

C 7.4.4.1.1 Sollecitazioni di calcolo .................................................................................... 489C7.4.4.2.1 Sollecitazioni di calcolo ..................................................................................... 490C 7.4.4.5.1 Sollecitazioni di calcolo .................................................................................... 494

7.4.5.1 Tipologie strutturali e fattori di struttura ................................................................ 497C7.4.5. COSTRUZIONI CON MURATURA PREFABBRICATA

7.4.5.1 Tipologie strutturali e fattori di struttura ................................................................. 497C7.4.5.1.1 Strutture a telaio .............................................................................................. 497C7.4.5.1.2 Strutture a pilastri isostatici............................................................................. 498

C7.4.6. DETTAGLI COSTRUTTIVI7.4.6.2 Limitazioni geometricheC7.4.6.1.2 Pilastri ............................................................................................................... 502C7.4.6.2.1 Travi.................................................................................................................. 504

C7.5 COSTRUZIONI D’ACCIAIO .................................................................................................... 507C.7.5.2 tipologie strutturali e fattori di struttura

C7.5.2.1 Tipologie strutturali ............................................................................................... 510C.7.5.3 REGOLE DI PROGETTO GENRALI PER ELEMENTI STRUTTURALI DISSIPATIVIC7.5.3.3 Collegamenti in zone dissipative .......................................................................... 512

C.7.5.4 REGOLE DI PROGETTO SPECIFICHE PER STRUTTURE INTELAIATEC7.5.4.5 Pannelli nodali ...................................................................................................... 515

C7.5.5 REGOLE DI PROGETTO SPECIFICHE PER STRUTTURE CON CONTROVENTI CONCENTRICI ........................................................................................ 517C7.5.6 REGOLE DI PROGETTO SPECIFICHE PER STRUTTURA CON CONTROVENTI ECCENTRICI ................................................................ 519

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617C7.6 COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO ...................................................... 521

C.7.6.4. CRITERI DI PROGETTO E DETTAGLI PER STRUTTURE DISSIPATIVEC7.6.4.3 Collegamenti composti nelle zone dissipative ....................................................... 524C7.6.4.3.1 Modelli resistenti per la soletta soggetta a compressione ............................... 524C7.6.4.3.2 Resistenza dei pannelli d'anima delle colonne composte.................................. 527

C7.6.6 REGOLE SPECIFICHE PER STRUTTURE INTELAIATE ....................................................... 532C7.6.7 CONTROVENTI CONCENTRICI ....................................................................................... 534C7.6.8 CONTROVENTI ECCENTRICI .......................................................................................... 534

C7.8 COSTRUZIONI DI MURATURA .............................................................................................. 540C7.8.1 REGOLE GENERALI

C7.8.1.1 Premessa ................................................................................................................ 540C7.8.1.5 Metodi di analisiC7.8.1.5.1 Generalità.......................................................................................................... 543C7.8.1.5.4 Analisi statica non lineare ................................................................................. 544

C7.8.4 STRUTTURE MISTE CON PARETI IN MURATURA ORDINARIA O ARMATA ....................... 551C7.10 COSTRUZIONI E PONTI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE

C7.10.1 SCOPO ....................................................................................................................... 563C7.10.2 REQUISITI GENERALI E CRITERI PER IL LORO SODDISFACIMENTO ............................... 566C7.10.3 CARATTERISTICHE E CRITERI DI ACCETTAZIONE DEI DISPOSITIVI .............................. 567C7.10.4 INDICAZIONI PROGETTUALI

C7.10.4.1 Indicazioni riguardanti i dispositivi ....................................................................... 568C7.10.4.2 Controllo di movimenti indesiderati ..................................................................... 569C7.10.4.3 Controllo degli spostamenti sismici differenziali del terreno ............................... 570C7.10.4.4 Controllo degli spostamenti relativi al terreno ed alle costruzioni circostanti ............................................................................................... 571

C.7.10.5 MODELLAZIONE E ANALISI STRUTTURALEC7.10.5.1 Proprietà del sistema di isolamento ..................................................................... 572C7.10.5.2 Modellazione ........................................................................................................ 574C7.10.5.3 Analisi .................................................................................................................. 574C7.10.5.3.1 Analisi lineare statica...................................................................................... 577C7.10.5.3.2 Analisi lineare dinamica................................................................................... 578

C.7.10.6 VERIFICHEC7.10.6.1 Verifiche agli stati limite di esercizio ................................................................... 579C7.10.6.2 Verifiche agli stati limite ultimiC7.10.6.2.1 Verifiche allo SLV ........................................................................................... 580C7.10.6.2.2 Verifiche allo SLC ............................................................................................ 581

C7.10.7 ASPETTI COSTRUTTIVI, MANUTENZIONE, SOSTITUIBILITÀ ......................................... 582C7.10.8 ACCORGIMENTI SPECIFICI IN FASE DI COLLAUDO ...................................................... 583

C.11 OPERE E SISTEMI GEOTECNICIC.7.11.3 RISPOSTA SISMICA E STABILITÀ DEL SITO

C7.11.3.1 Risposta sismica locale ........................................................................................ 585C7.11.3.1.1 Indagini specifiche .......................................................................................... 585C7.11.3.1.2 Analisi numeriche di risposta sismica locale ................................................... 585

C7.11.3.1.2.1 Scelta della schematizzazione geometrica e definizione del modello geotecnico di sottosuolo .............................................................................. 585

C7.11.3.1.2.2 Definizione delle azioni sismiche di ingresso............................................. 586

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17C7.11.3.1.2.3 Scelta della procedura di analisi................................................................ 586

C7.11.3.4 Stabilità nei confronti della liquefazione ............................................................ 588C7.11.3.5 Stabilità dei pendii ............................................................................................. 590

C7.11.4 FRONTI DI SCAVO E RILEVATI ................................................................................. 593C7.11.5 FONDAZIONI ............................................................................................................ 595C.7.11.5.3 Verifiche allo Stato Limite Ultimo (SLU) e allo Stato Limite di Danno (SLD)

C7.11.5.3.1 Fondazioni superficiali .................................................................................. 597

C.7.11.6 OPERE DI SOSTEGNOC7.11.6.2 Muri di sostegno ................................................................................................ 600C7.11.6.3 Paratie ............................................................................................................... 602

C8. COSTRUZIONI ESISTENTI .................................................................................................. 607

C8.1 OGGETTO ........................................................................................................................... 608C8.2 CRITERI GENERALI .............................................................................................................. 609C8.3 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA ..................................................................................... 611C8.4 CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI ................................................................................ 615

C8.4.1. INTERVENTO DI ADEGUAMENTO ................................................................................. 615C8.4.2 INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO ................................................................................ 616C8.4.3 RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE ......................................................................... 617

C8.5 PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E LA REDAZIONE DEI PROGETTI

C8.5.1 ANALISI STORICO-CRITICA ........................................................................................... 617C8.5.2 RILIEVO ........................................................................................................................ 618C8.5.3 CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI MATERIALI ....................................................... 619C8.5.4 LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA .................................................. 619

C8.7 VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE ............................... 620C8.7.1 COSTRUZIONI IN MURATURA ........................................................................................ 621

C8.7.1.1 Requisiti di sicurezza.............................................................................................. 622C8.7.1.2 Azione sismica ....................................................................................................... 622C8.7.1.3 Combinazione delle azioni ...................................................................................... 622C8.7.1.4 Metodi di analisi globale e criteri di verifica ........................................................... 622C8.7.1.5 Modelli di capacità per la valutazione di edifici in muratura ................................... 623C8.7.1.6 Metodi di analisi dei meccanismi locali ................................................................... 624C8.7.1.7 Edifici semplici ....................................................................................................... 624C8.7.1.8 Criteri per la scelta dell’intervento ........................................................................ 625C8.7.1.9 Modelli di capacità per il rinforzo di edifici in muratura ......................................... 625

C8.7.2 COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO O IN ACCIAIO ..................................................... 625C8.7.2.1 Requisiti di sicurezza ............................................................................................. 625C8.7.2.2 Azione sismica ....................................................................................................... 626C8.7.2.3 Combinazione delle azioni ...................................................................................... 626C8.7.2.4 Metodi di analisi e criteri di verifica ....................................................................... 626C8.7.2.5 Modelli di capacità per la valutazione di edifici in cemento armato ....................... 629C8.7.2.6 Modelli di capacità per il rinforzo di edifici in cemento armato ............................. 630C8.7.2.7 Modelli di capacità per la valutazione di edifici in acciaio ...................................... 630

C8.7.3 EDIFICI MISTI ................................................................................................................ 631C8.7.4 CRITERI E TIPI D’INTERVENTO ...................................................................................... 633

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617C8.7.5 PROGETTO DELL’INTERVENTO ..................................................................................... 634

C.9 COLLAUDO STATICOC9.1 PRESCRIZIONI GENERALI ..................................................................................................... 636C9.2 PROVE DI CARICO ............................................................................................................... 638

C9.2.1 STRUTTURE PREFABBRICATE ....................................................................................... 639C9.2.2 PONTI STRADALI .......................................................................................................... 640C9.2.3 PONTI FERROVIARI ....................................................................................................... 641C9.2.4 PONTI STRADALI E FERROVIARI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE ....................... 641

C10. REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO ........................................................................................... 643

C10.1 CARATTERISTICHE GENERALI .......................................................................................... 644C10.2 ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L’AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO ............................ 648

C.11 MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE ...................................................... 651

C11.1 GENERALITÀ .................................................................................................................... 653C11.2 CALCESTRUZZO

C.11.2.1 SPECIFICHE PER IL CALCESTRUZZO ........................................................................... 657C11.2.3 VALUTAZIONE PRELIMINARE DELLA RESISTENZA ...................................................... 658C11.2.4 PRELIEVO DEI CAMPIONI ............................................................................................ 658C11.2.5 CONTROLLO DI ACCETTAZIONE ................................................................................. 659

C11.2.5.3 Prescrizioni comuni per entrambi i criteri di controllo ......................................... 661C11.2.6 CONTROLLO DELLA RESISTENZA DEL CALCESTRUZZO IN OPERA ............................. 662C11.2.7 PROVE COMPLEMENTARI ............................................................................................ 664C11.2.8 PRESCRIZIONI RELATIVE AL CALCESTRUZZO CONFEZIONATO CON PROCESSO INDUSTRIALIZZATO .............................................................. 665

C11.3 ACCIAIOC11.3.1 PRESCRIZIONI COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI ACCIAIO

C11.3.1.1 Controlli ............................................................................................................... 672C11.3.1.2 Controlli di produzione in stabilimento e procedure di qualificazione .................. 674C11.3.1.5 Forniture e documentazione di accompagnamento ............................................. 677

C11.3.2 ACCIAIO PER CEMENTO ARMATOC11.3.21 Acciaio per cemento armato B450C .................................................................... 680C11.3.2.2 Acciaio per cemento armato B450A ................................................................... 681C11.3.2.3 Accertamento delle proprietà meccaniche .......................................................... 682C11.3.2.4 Caratteristiche dimensionali e di impiego ............................................................ 683C11.3.2.5 Reti e tralicci elettrosaldati ................................................................................. 684C11.3.2.10 Procedure di controllo per acciai da cemento armato ordinario - barre e rotoliC11.3.2.10.3 Controlli nei centri di trasformazione. .......................................................... 689C11.3.2.10.4 Controlli di accettazione in cantiere............................................................. 692C11.3.2.10.5 Prove di aderenza......................................................................................... 693

C11.3.4 ACCIAI PER STRUTTURE METALLICHE E PER STRUTTURE COMPOSTEC11.3.4.6 Bulloni e chiodi ..................................................................................................... 707C.11.3.4.11.2 Controlli nei centri di trasformazione

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17C11.3.4.11.2.1 Centri di produzione di lamiere grecate e profilati formati a freddo ...... 712

C11.4 MATERIALI DIVERSI DALL'ACCIAIO UTILIZZATI CON FUNZIONE DI ARMATURA IN STRUTTURE DI CALCESTRUZZO ARMATO ....................................................... 715C11.5 SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST-TESI E TIRANTI DI ANCORAGGIO

C11.5.1 SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST TESI ..................................................... 716C11.5.2 TIRANTI DI ANCORAGGIO ........................................................................................... 716

C11.6 APPOGGI STRUTTURALI ................................................................................................... 717C11.7 MATERIALI E PRODOTTI A BASE DI LEGNO

C.11.7.1 GENERALITÀ ............................................................................................................. 718C11.7.2 LEGNO MASSICCIO ..................................................................................................... 721C11.7.3 LEGNO STRUTTURALE CON GIUNTI A DITA ............................................................... 722C11.7.4 LEGNO LAMELLARE INCOLLATO ................................................................................ 722C11.7.6 ALTRI PRODOTTI DERIVATI DAL LEGNO .................................................................... 724C11.7.10 PROCEDURE DI QUALIFICAZIONE E ACCETTAZIONE ................................................. 725

C11.8 COMPONENTI PREFABBRICATI IN C.A E C.A.P.C11.8.1 GENERALITÀ .............................................................................................................. 728C11.8.3 CONTROLLO DI PRODUZIONE ..................................................................................... 730

C11.9 DISPOSITIVI ANTISISMICI .................................................................................................. 734C11.9.1 TIPOLOGIE DI DISPOSITIVI .......................................................................................... 735C11.9.2 PROCEDURA DI QUALIFICAZIONE ............................................................................... 738C11.9.3 PROCEDURA DI ACCETTAZIONE ................................................................................. 739C11.9.4 DISPOSITIVI A COMPORTAMENTO LINEARE ............................................................... 740

C11.9.4.2 Prove di qualificazione sui dispositivi ................................................................... 742C11.9.5 DISPOSITIVI A COMPORTAMENTO NON LINEARE ....................................................... 744

C11.9.5.1 Prove di accettazione sui materiali ...................................................................... 745C11.9.5.2 Prove di qualificazione sui dispositivi ................................................................... 745C11.9.5.3 Prove di accettazione sui dispositivi ................................................................... 745

C11.9.6 DISPOSITIVI A COMPORTAMENTO VISCOSO .............................................................. 747C11.9.6.2 Prove di qualificazione sui dispositivi ................................................................... 748

C11.9.7 ISOLATORI ELASTOMERICI ......................................................................................... 750C11.9.7.1 Prove di accettazione sui materiali ...................................................................... 751C11.9.7.2 Prove di qualificazione sui dispositivi ................................................................... 753C11.9.7.3 Prove di accettazione sui dispositivi ................................................................... 753

C.11.10 MURATURA PORTANTEC11.10.1 ELEMENTI PER MURATURA ....................................................................................... 759

C11.10.1.1 Prove di Accettazione ....................................................................................... 759C11.10.1.1.1 Resistenza a compressione degli elementi resistenti artificiali o naturali ....................................................................... 760

C11.10.3 DETERMINAZIONE DEI PARAMETRI MECCANICI DELLA MURATURA .......................... 762C11.10.3.2 Resistenza caratteristica a taglio in assenza di tensioni normaliC11.10.3.2.1 Determinazione sperimentale della resistenza a taglio ................................ 765

C12. RIFERIMENTI TECNICI ...................................................................................................... 767

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617CA - ALLEGATO A ALLE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI:

PERICOLOSITÀ SISMICA ............................................................................................................ 773

C7A (APPENDICE AL § C7) ........................................................................................................ 777C7A.10. (APPENDICE AL § C7.10) COSTRUZIONI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE ............. 777Glossario ................................................................................................................................... 777

C7A.10.1 SCOPO .................................................................................................................. 779C7A.10.2 REQUISITI GENERALI E CRITERI PER IL LORO SODDISFACIMENTO .......................... 780C7A.10.3 CARATTERISTICHE E CRITERI DI ACCETTAZIONE DEI DISPOSITIVI ......................... 780C7A.10.4 INDICAZIONI PROGETTUALI ................................................................................... 781C7A.10.4.1 Indicazioni riguardanti i dispositivi e il sistema dissipativo .............................. 782C7A.10.4.2 Controllo di movimenti indesiderati ................................................................. 782

C7A.10.5 MODELLAZIONE E ANALISI STRUTTURALE ............................................................ 783C7A.10.5.1 Proprietà del sistema di dissipazione di energia .............................................. 784C7A.10.5.2 Analisi .............................................................................................................. 784

C7A.10.5.2.1 Analisi Lineari .......................................................................................... 784

C7A.10.5.2.2 Analisi non lineari .................................................................................... 785

C7A.10.6 VERIFICHE ............................................................................................................. 785C7A.10.6.1 Verifiche agli stati limite di esercizio .............................................................. 785C7A.10.6.2 Verifiche agli stati limite ultimi ........................................................................ 785

C7A.10.7 ASPETTI COSTRUTTIVI, MANUTENZIONE, SOSTITUIBILITÀ .................................... 786C7A.10.8 ACCORGIMENTI SPECIFICI IN FASE DI COLLAUDO ................................................. 786

C8A (APPENDICE AL CAP. C8) ................................................................................................... 787C8A.1 STIMA DEI LIVELLI DI CONOSCENZA E DEI FATTORI DI CONFIDENZA ............................ 787

C8A.1.A COSTRUZIONI IN MURATURA: DATI NECESSARI E IDENTIFICAZIONE DEL LIVELLO DI CONOSCENZA .............................................................................................. 787C8A.1.A.1 Costruzioni in muratura: geometria ................................................................... 787C8A.1.A.2 Costruzioni in muratura: dettagli costruttivi ..................................................... 787C8A.1.A.3 Costruzioni in muratura: proprietà dei materiali ................................................ 788C8A.1.A.4 Costruzioni in muratura: livelli di conoscenza ................................................... 789

C8A.1.B COSTRUZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATO O IN ACCIAIO: DATI NECESSARI PER LA VALUTAZIONE ............................................................................... 790C8A.1.B.1 Costruzioni in calcestruzzo armato e in acciaio: generalità .............................. 790C8A.1.B.2 Costruzioni in calcestruzzo armato o in acciaio: dati richiesti ........................... 790C8A.1.B.3 Costruzioni in calcestruzzo armato o in acciaio: livelli di conoscenza ............... 791C8A.1.B.4 Costruzioni in calcestruzzo armato o in acciaio: fattori di confidenza .............. 795C8A.1.B.5 Indicazioni supplementari per edifici in calcestruzzo armato ............................ 795C8A.1.B.6 Indicazioni supplementari per edifici in acciaio .................................................. 796

C8A.2. TIPOLOGIE E RELATIVI PARAMETRI MECCANICI DELLE MURATURE .............................. 796C8A.3. AGGREGATI EDILIZI ....................................................................................................... 799

C8A.3.1 VERIFICA GLOBALE SEMPLIFICATA PER GLI EDIFICI IN AGGREGATI EDILIZI ............. 800C8A.4. ANALISI DEI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO IN EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA .......................................................................................... 801

C8A.4.1 ANALISI CINEMATICA LINEARE ................................................................................ 802C8A.4.2 ANALISI CINEMATICA NON LINEARE ....................................................................... 802C8A.4.2.1 Relazione tra il moltiplicatore α e lo spostamento .............................................. 802C8A.4.2.2 Valutazione della curva di capacità (oscillatore equivalente) ............................. 803C8A.4.2.3 Verifiche di sicurezza .......................................................................................... 804

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17C8A.5. CRITERI PER GLI INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO DI EDIFICI IN MURATURA ............. 806

C8A.5.1 INTERVENTI VOLTI A RIDURRE LE CARENZE DEI COLLEGAMENTI ........................... 807C8A.5.2 INTERVENTI SUGLI ARCHI E SULLE VOLTE .............................................................. 808C8A.5.3 INTERVENTI VOLTI A RIDURRE L'ECCESSIVA DEFORMABILITÀ DEI SOLAI ............... 809C8A.5.4 INTERVENTI IN COPERTURA .................................................................................... 809C8A.5.5 INTERVENTI CHE MODIFICANO LA DISTRIBUZIONE DEGLI ELEMENTI VERTICALI RESISTENTI .......................................................................................................... 810C8A.5.6 INTERVENTI VOLTI AD INCREMENTARE LA RESISTENZA NEI MASCHI MURARI .................................................................................... 810C8A.5.7 INTERVENTI SU PILASTRI E COLONNE ..................................................................... 812C8A.5.8 INTERVENTI VOLTI A RINFORZARE LE PARETI INTORNO ALLE APERTURE .............. 812C8A.5.9 INTERVENTI ALLE SCALE ........................................................................................ 812C8A.5.10 INTERVENTI VOLTI AD ASSICURARE I COLLEGAMENTI DEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI ................................................................................................................ 812C8A.5.11 INTERVENTI IN FONDAZIONE ................................................................................ 812C8A.5.12 REALIZZAZIONE DI GIUNTI SISMICI ........................................................................ 813

C8A.6. VALUTAZIONE DELLE ROTAZIONI DI COLLASSO DI ELEMENTI DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO E ACCIAIO ................................................................................... 814

C8A.6.1 ELEMENTI DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO .......................................... 814C8A.6.2 ELEMENTI DI STRUTTURE IN ACCIAIO ..................................................................... 815

C8A.7. MODELLI DI CAPACITÀ PER IL RINFORZO DI ELEMENTI IN CALCESTRUZZO ARMATO .................................................................................................... 816

C8A.7.1 INCAMICIATURA IN C.A. .......................................................................................... 816C8A.7.2 INCAMICIATURA IN ACCIAIO .................................................................................... 817C8A.7.2.1 Aumento della resistenza a taglio ..................................................................... 817C8A.7.2.2 Azione di confinamento .................................................................................... 817C8A.7.2.3 Miglioramento della giunzioni per aderenza ...................................................... 818

C8A.7.3 PLACCATURA E FASCIATURA IN MATERIALI COMPOSITI ......................................... 818C8A.8. INDICAZIONI AGGIUNTIVE RELATIVE AI PONTI ESISTENTI ......................................... 818C8A.8.1 AZIONE SISMICA ...................................................................................................... 818C8A.8.2 CRITERI GENERALI ................................................................................................... 818C8A.8.3 CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI ..................................................................... 819C8A.8.4 LIVELLO DI CONOSCENZA E FATTORE DI CONFIDENZA .......................................... 819C8A.8.5 MODELLO STRUTTURALE ........................................................................................ 819C8A.8.6 METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA .............................................................. 820C8A.8.6.1 Analisi lineare (statica o dinamica) ................................................................... 820C8A.8.6.2 Analisi lineare statica ........................................................................................ 820C8A.8.6.3 Analisi non lineare statica .................................................................................. 820C8A.8.6.4 Verifica dei meccanismi duttili .......................................................................... 821C8A.8.6.5 Verifica dei meccanismi fragili ........................................................................... 821

C8A.8.7 FONDAZIONI E SPALLE ............................................................................................ 822C8A.9. INDICAZIONI AGGIUNTIVE PER GLI ELEMENTI NON STRUTTURALI E GLI IMPIANTI SOGGETTI AD AZIONI SISMICHE ........................................................................ 822C8A.9.1 INDIVIDUAZIONE DEI COMPONENTI NON STRUTTURALI CHE RICHIEDONO UNA VALUTAZIONE SISMICA ............................................................................................... 822C8A.9.2 CRITERI DI PROGETTAZIONE E AZIONI DI VERIFICA ............................................... 823C8A.9.3 RACCOMANDAZIONI AGGIUNTIVE PER LA LIMITAZIONE DEL RISCHIO DI FUORIUSCITE INCONTROLLATE DI GAS A CAUSA DEL SISMA .................... 823

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617NOTA DEL CURATORE

Si ribadisce, credendo di fare cosa utile per i fruitori della Norma, quanto già espresso diffusa-mente nell’articolo “Zone Griglie o…Stanze”, Ingegneria Sismica, 1/2008, frutto di accurati stu-di e riflessioni.La valutazione dei parametri dello spettro con la precisione richiesta dalla Norma e sostanzial-mente ribadita dalla Circolare è del tutto illusoria. Ciò è confermato dalla stessa Circolare, che alpunto di pag. 774 dichiara che ag ha una precisione di 0,01 g, mentre i numeri tabellati nell’alle-gato B della Norma arrivano a 0,0001 g in molti casi, e 0,001 g nella parte restante, con una dif-ferenza di uno o due ordini di grandezza nella (presunta) precisione dei dati di partenza rispettoa quanto poi dichiarato nella Circolare.Il progettista non si deve far fuorviare da tutta questa precisione e tenere bene a mente che è rea-listico assumere non più due cifre significative per tali parametri di progetto. Ogni accanimentonumerico dovuto alla applicazione pedissequa delle formule di normativa deve pertanto ritenersidel tutto fuori luogo. Il progettista, a nostro parere, si limiterà ad applicare le formule di norma-tiva allo scopo di determinare i valori dei parametri degli spettri impiegando opportuni valoriarrotondati per eccesso (ag ed Fo), si ritiene alla seconda cifra significativa (ad esempio 0.28g,0,33g). E’ bene non dimenticare che i calcoli strutturali sono tutti affetti da errori ed incertezze che ren-dono vano e fuorviante l’uso (per di più normato) di valori aventi una precisione di fatto irrag-giungibile, non solo per le inevitabili imprecisioni dei parametri e dei metodi propri del calcolostrutturale, ma anche perché la sismologia storica e le metodologie correntemente impiegate perdeterminare la sismicità dei luoghi sono affetti da errori ben superiori a quelli desumibili daivalori tabellati nell’allegato B della norma, valori che, con ogni evidenza, non sono stati filtraticome sarebbe stato necessario.A riprova di ciò basta osservare che il mero fatto di scegliere un tipo di interpolazione o un altrotipo - così come ora necessariamente consentito dalla Circolare - può portare a variazioni di sva-riati punti percentuali nei risultati, tali quindi da elidere sul nascere ogni velleità di maggior pre-cisione, ed a tacere di tutte le ulteriori numerose cause di errore ed imprecisione “originarie” deidati tabellati dal nostro Normatore.Si suggerisce quindi di applicare quanto prescritto dalla normativa con il necessario grado dicompetenza e di consapevolezza, senza lasciarsi intimidire né fuorviare dalla lettera della norma,in questo caso, sinceramente, non condivisibile.

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