4

Click here to load reader

Note al regolamento urbanistico

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Di Rossano Forassiepi.

Citation preview

Page 1: Note al regolamento urbanistico

REGOLAMENTO URBANISTICONOTE E RIFLESSIONI

di Rossano Forassiepi

Page 2: Note al regolamento urbanistico

Il nuovo strumento urbanistico impegna importanti parti del territorio comunalesottraendole necessariamente al territorio agricolo.

Sostanzialmente si tratta di numerose aree a destinazione residenziale sia dicompletamento (zone B), sia di espansione o nuova edificazione (zone N, zone diedilizia convenzionata o agevolata).

Non secondarie le zone a destinazione commerciale o generalmente destinate alterziario.

Un impegno territoriale di non poco rilievo anche in considerazione della durataquinquennale delle previsioni di Piano; vale a dire che, ogni previsione dovra'essere realizzata in tale periodo.

Si deve ragionare in termini di necessita' dei cittadini in ambito di edilizia dellaprima casa ed in ambito di dotazioni di servizi e spazi pubblici.

Piu' precisamente e' da sottolineare come la programmazione urbanistica e ildisegno del territorio non devono essere lasciati al caso o a l solo interesse deisingoli. Se la Pubblica Amministrazione pensa alla trasformazione di una parte della citta'essa stessa deve attivare ogni iniziativa perche' questo avvenga.

Questo e' purtroppo avvenuto nel lungo periodo recentemente trascorso:l’iniziativa privata ha spinto per la realizzazione delle operazioni a maggiorreddito e di piu' immediata remunerazione, mentre laddove lo strumentourbanistico prevedeva un minimo di coordinamento e di sostegno pubblico per larealizzazione contestuale di spazi e servizi comuni, esso e' venuto a mancare.

Così, mentre la citta' e' esplosa con susseguirsi di singoli interventi edilizi, non sisono seguite e realizzate le indicazioni, se vogliamo anche piu' complesse, cheprefiguravano un disegno ed un uso organico del costruito.

Il rischio dei prossimi anni (cinque dall’entrata in essere del nuovo strumentourbanistico) e' quello di riproporre il moltiplicarsi degli interventi individuali edancora una volta mancare la realizzazione di abitazioni servite da efficienti operedi urbanizzazione in modo che, nel momento in cui la comunita' spende, consumail bene territorio, riceva opere di interesse collettivo tale da poter mantenereinvariato il livello della qualita' della vita (non si passeggera' piu' nei campi, ma sipotra' disporre di spazi verdi di uso pubblico).

Il Regolamento urbanistico, come e' nella sua attuale elaborazione, non d a'risposta a questa fondamentale considerazione.

Innanzitutto perche' mancando ogni disegno delle “zoneAN” (quelle che eranochiamate “comparti edilizi”) manca l’individuazione di spazi verdi, parcheggie soprattutto nuove strade.

Page 3: Note al regolamento urbanistico

La mancanza del tracciato della viabilita' di servizio ai nuovi centri edificati e'tanto piu' significativa perche' anticipa la mancanza del raccordo con gli assi diviabilita' di livello superiore. Una mancanza non giustificabile nello strumentourbanistico pena il rischio di vedere realizzati interi quartieri senza il disegno diuna efficiente rete stradale.Gli esempi del recente passato non mancano, basti pensare ai quartieri realizzatiin Via del Serraglio o lungo la Via Provinciale (ex pretura).

C'e' da chiedersi come si e' pensato di far defluire il traffico portato dai nuoviinsediamenti a Montiscendi; il collettore sara' Via del Lago? E a Crociale, dove siprevede un consistente intervento privato ed un altrettanto consistente intervento diedilizia convenzionata, si pensa di utilizzare la stessa Via Crociale? Comefunzioneranno accesso ed uscita dai nuovi insediamenti previsti a monte dellachiesa SS. Sacramento ai Macelli? Quali soluzioni si prospettano per la zonaclassificata di “recupero urbanistico” posta tra “La buca” ed il cimitero???

A questo proposito c'e' da sottolineare che la “perequazione urbanistica” e' lostrumento idoneo a bilanciare, nello stesso ambito, il valore delle aree edificabilicon il valore delle aree destinate a servizi pubblici; ne deriva che la progettazionedeve individuare le diverse destinazioni specialmente se si tratta di serviziindispensabili, non solo ai nuovi insediamenti, ma anche per trovare soluzioni asituazioni di disagio non piu' sostenibile.

Si e' invece inteso la perequazione come una sorta di rapporto tra privati eamministrazione comunale, un sistema per far cassa da parte del Comune. Per cuitale strumento si e' esteso anche alle zone di completamento edilizio c he,teoricamente, non dovrebbero aver bisogno di infrastrutture: la perequazione intesacome tassa ulteriore sull’edificabilita'. Questa impostazione e' assolutamentesbagliata dal punto di vista concettuale, ma e' ancor piu' sbagliato sommareun’altra imposizione oltre agli oneri di urbanizzazione ed al costo di costruzione.

A proposito di viabilita' molte soluzioni sono gia' contenute nell’attuale strumentourbanistico, lì giacenti da anni senza che si sia data loro la doverosa attuazione;perché non si e' tenuto conto del gia' previsto??? Perche' si e' sentita la necessita'di cancellare strade e raccordi viari senza trovare soluzioni alternative???

Anche ad un primo sommario esame e' evidente che non sono stati presi inconsiderazione punti nevralgici ai quali si doveva gia' da tempo aver dato lesoluzioni operative:il collegamento tra la Via Sarzanese e l’ospedale Versilia;la Via Aurelia alle Focette nel suo incrocio con la Via Arginvecchio;una qualche soluzione per decongestionare il nodo della “Madonnina”;il sistema di innesto Via Pontenuovo-Aurelia;l’asse di congiunzione Via Provinciale Via Unita' d’Italia, tracciato appenasegnato, ma non definito nelle sue dimensioni e caratteristiche;l’innesto della Via Del Lago con la Via Aurelia.

Page 4: Note al regolamento urbanistico

Si potrebbe continuare ed entrare ancora piu' nel dettaglio, ma gia' questecarenze fanno pensare ad una incomprensibile fretta di portare all’approvazioneil Regolamento; la mancanza di un approfondimento delle tematiche; la scarsaconoscenza del territorio sia per quanto riguarda le aree che l’edificato ( sipensi agli innumerevoli edifici classificati, senza alcuna ragione, di valorearchitettonico o ambientale o storico).

La stessa normativa sembra essere carente in piu' punti (gli edifici non destinatiall’agricoltura in zone agricole non sono neppure stati presi in considerazione),normativa di difficile interpretazione, non raccordata con le norme regionali, nonprecisa nelle definizioni (e' stata di nuovo introdotto il concetto di altezza mediache ha permesso di alzare oltre i limiti gli edifici e che tanto e' stata contestata aspecialmente a Marina.

La sensazione che si avverte anche solo ad un primo esame e' che siamo di frontead un prodotto reso in maniera affrettata, che non offre risposte alle problematichepresenti sul territorio, di difficile realizzazione per le parti piu' complesse dove lefunzioni devono essere complementari e risolvere problemi di assetto urbanistico.

Sono poi estese in maniera spropositata le zone di nuova edificazione impegnandoparti pregiate del territorio (Motrone, Via Del Barcaio, pianura sub urbana,pianura di Montiscendi) senza che si prefiguri alcun beneficio di ritorno per lepopolazioni residenti, ma anzi un aggravio delle gia' precarie condizioni divivibilita'.

Riteniamo doveroso un approfondimento delle tematiche e delle scelte conseguentiperche' il Regolamento urbanistico divenga un effettivo strumento di sviluppo intermini economici, ma anche di qualita' del vivere per le popolazioni attualmenteresidenti e per coloro che vorranno stabilirsi a Pietrasanta occupando i volumiresidenziali e di altro genere che, in maniera generosa il Piano permettera' direalizzare.

Il Consigliere ComunaleRossano Forassiepi