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NOTIZIARIODELL’ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLIODONTOIATRIDELLA PROVINCIA DI VENEZIA Anno XXXVIII - n. 04 del 27 ottobre 2006 - Euro 0,90 Sped. abb. post. 45% D.L. 353/2003 (conv. L. 46/2004) art. 1, comma 1, DR Venezia - Contiene I.R. 04.06 La responsabilità del medico sul principio di equivalenza tra farmaci Questionario sui fabbisogni formativi Novità fiscali Convegno a Mirano “Comunicazione tra medici: strumento indispensabile per un percorso di cura di qualità” Il limbo delle convenzioni odontoiatriche

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NOTIZIARIO DELL’ORDINEDEI MEDICI CHIRURGHI EDEGLI ODONTOIATRI DELLAPROVINCIA DI VENEZIAAnno XXXVIII - n. 04 del 27 ottobre 2006 - Euro 0,90Sped. abb. post. 45% D.L. 353/2003(conv. L. 46/2004) art. 1, comma 1, DR Venezia - Contiene I.R.

04.06

La responsabilità del medico sulprincipio di equivalenza tra farmaci

Questionario sui fabbisogni formativi

Novità fiscali

Convegno a Mirano“Comunicazione tra medici:strumento indispensabile perun percorso di cura di qualità”

Il limbo delle convenzioni odontoiatriche

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Consiglio Direttivo dott. MAURIZIO SCASSOLA (Presidente) dott. SALVATORE RAMUSCELLO (Vice-Presidente)dott. CATERINA BOSCOLO (Segretario)dott. DAVIDE RONCALI (Tesoriere)dott. PIERLUIGI ALLIBARDI dott. STEFANO AUGUSTO BERTOdott. MORENO BREDAdott. GIUSEPPE COLLURAdott. GELLI GIUSEPPE FABRIS dott. ALESSANDRA GALLOdott. GIOVANNI LEONIdott. MALEK MEDIATIdott. GIORGIO MENEGHELLIdott. GIULIANO NICOLINdott. ALFREDO SAGGIOROdott. MORENO SCEVOLAdott. MAURIZIO SINIGAGLIA

Collegio dei Revisori dei Conti

Effettivi dott. RENATO FAMELI (Presidente)dott. PASQUALE PICCIANOdott. GIULIANO SASSI

Supplente dott. ALBERTO COSSATO

Commissioneper gli iscritti all’Albo Odontoiatri dott. COSIMO TOMASELLI (Presidente)

dott. FRANCESCO TOME’ (Segretario)dott. STEFANO AUGUSTO BERTOdott. MICHELA MORANDOdott. GIULIANO NICOLIN

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ORDINE DEI MEDICICHIRURGHI EDEGLI ODONTOIATRIDELLA PROVINCIADI VENEZIA

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Sommario

Anno XXXVIII - n. 04 del 27 ottobre 2006Aut. Tribunale di Ve n. 239 - 31.1.1958

Direttore EditorialeMaurizio Scassola

Direttore ResponsabileFranco Fabbro

Comitato di redazioneMaurizio Sinigaglia, Giuliano Sassi,Giovanni Leoni, Michela Morando,Antonio Lo Giudice, Cristiano Samueli

Sede e RedazioneVia Mestrina, 86 - 30172 Mestre (VE)Tel. 041.989479 - Fax 041.989663

EditoreMazzanti Editori s.r.l.R.O.C. 11028

Progetto GraficoFabio Targa

StampaLitocenter s.n.c. - Limena (PD)

Concessionario di pubblicitàLYBRA ADV s.r.l.Via delle Industrie, 19/B30175 Venezia - MargheraTel. 041.5383576 - Fax 041.2529525

Chiuso in redazione il 16 ottobre 2006

04050812131517192123

Errore medico.E’ il momento del confronto!

EditorialeUno sguardo al futuro

La responsabilità del medicosul principio di equivalenzatra farmaci

Gruppo di lavorodialogo tra le diversearee della professione

La comunicazione tra medicistrumento indispensabile per unpercorso di cura di qualità

Il limbo delle convenzioniodontoiatriche

Convenzioni:sono davvero convenienti?

Circoncisione maschile:parere del Consiglio OMCeO VE

Novità fiscali.Circolare informativasettembre 2006

Dottore: ti metto io in riga

2426313234363940

Questionario suifabbisogni formativi

Circolare del Garanteper la protezionedei dati personali

FEDER.S.P. e V.pensioni di reversibilità

Convegno:“Comunicazione tra medicistrumento indispensabile per unpercorso di cura di qualità”

Convegno:“L’Enpam per ilibero-professionisti”

Gruppi di lavoro

Convegno:“Il medico e l’odontoiatra.Quale ruolo oggi nelle nostrecomunità?”

ConvocazioneAssemblea Ordinariadegli Iscritti

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Non esistono inItalia dati affi-dabili sull’er-

rore medico e sembrache l’unica certezza inquesto campo sia “iltiro al piccione”! Sipubblicano articolicon dati spaventosisull’errore medico,sulle morti evitabili esulle migliaia di deces-si provocati dalla mal-practice. I dati a sostegno della tesi sono semprebasati su studi internazionali e report statunitensi(“To err is human” report statunitense: Utah andColorado Medical Practice Study; Harvard medi-cal practice study). I dati italiani non sono mai supportati da indagi-ni epidemiologiche prospettiche ma solo da revi-sioni retrospettive i cui metodi di elaborazionerimangono sostanzialmente incerti.Sino agli anni settanta la giurisprudenza e la dottri-na prevalenti consideravano l’errore professionalescusabile se non manifestamente fondato su igno-ranza grave e imperdonabile. Negli ultimi anni, inItalia come in altri paesi occidentali, le accuse diomicidio colposo hanno visto un vero boom.Ma dobbiamo riflettere anche sul fatto che ungiornale autorevole come il British MedicalJournal abbia bandito, da qualche anno, la parola“accidentale” dalle sue pagine: la maggior partedei danni conseguenti ad un errore sono conside-rati prevedibili e prevenibili.Deve essere posta con forza la necessità di inte-grare, nei Percorsi di Cura, il Sistema Qualità edil Sistema Sicurezza; deve essere fornito, a tuttigli Operatori, un Sistema di Protezione nei con-fronti del Rischio di Errore. E’ necessario porre lanostra attenzione sulla organizzazione complessi-va del lavoro.E’ tanto più importante questo ribaltamento diprospettiva quando, nell’ambito dell’Errore, 6italiani su 10 addebitano le colpe agli operatori esolo 2 su 10 all’organizzazione del lavoro! Vi è la

diffusa percezione chel’errore sia quasi sem-pre riferibile all’indivi-duo.L’errore in medicinarappresenta un formi-dabile “laboratorio” diconoscenza, di comuni-cazione e di confronto;l’analisi di questi“event i”cos t i tu isceforse il più utile degliinsegnamenti.

Le attività mediche si inseriscono in un contestoche non è solo quello della Sanità ma quello dellaSalute, la cui complessità concettuale rappresen-ta anche la complessità delle variabili in gioco esembrerebbe produttivo per il Sistema Saluteimpiegare più risorse per implementare ilSistema Sicurezza.Solo con questa metodologia di approccio saràpossibile svolgere una attività di RevisioneSistematica dell’Errore che può incentivare unametodologia corretta nella ricerca della Qualità. Il Consenso Informato poteva essere un potentestrumento “relazionale” e di “contenimento del-l’errore”; si è invece rilevato più che uno stru-mento della Dottrina, dell’Etica, dellaDeontologia e della Buona Pratica Medica unostanco rituale della Prassi.Le nostre attività devono svolgersi secondoPrincipi condivisi ed è la misura in cui noi liriconosciamo come comuni che ci permette divivere in armonia, in “simpatia” con i nostrisimili ed in particolare con i Colleghi.I principi non sono legati al nostro credo religio-so ma sono valori etici universali e trasversaliche, nell’ambito dell’umanizzazione delle cure,indicano percorsi certi, non discutibili. Nellanostra esperienza umana e professionale dobbia-mo dialogare e confrontarci su questi comuniprincipi. Una Formazione Trasversale alla Professione(tra Colleghi di vari ambiti lavorativi) sui temidella Comunicazione e della Relazione è sfida

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Editoriale Errore medico.E’ il momento

del confronto!

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per crescere professionalmente ed umanamente“insieme”ma anche per riscoprire, nel proprioambito professionale, il valore del lavoro in equi-pe e della “consapevolezza” che i buoni meccani-smi relazionali creano un ambiente di lavorofavorevole.Questo percorso ha la sua naturale ricaduta sullaqualità della Relazione Medico/Paziente e sullaAppropriatezza dell’atto medico.La tecnologia, la parcellizzazione delle attività e

delle specialità è spesso motivo di allontanamen-to, di incomunicabilità, tra medici e tra medico epaziente.Il riconoscimento dei comuni principi, l’affina-mento della nostra sensibilità e della capacità direlazionarsi agli altri avrà ripercussioni positivesulla qualità della Professione che rappresentauna dimensione ed un indicatore della qualitàdella nostra vita.

Maurizio Scassola

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Editoriale

All’Albo Odontoiatri della provincia diVenezia sono iscritti al momento 729Odontoiatri, di cui 699 sotto i 65 anni. In

tabella 1 mostriamo il numero di Odontoiatrisotto i 65 anni divisi per cluster di 5 anni.

1940-1944 221945-1949 491950-1954 1591955-1959 1941960-1964 1201965-1969 591970-1974 501975-1979 401980-1981 6

699

Tabella 1: iscritti all’albo Odontoiatri della Provincia diVenezia divisi per anno di nascita

Nella tabella e nel grafico seguenti riportiamoinvece una proiezione dell’andamento degliiscritti, ipotizzando un tasso di nuove iscrizionitra le 5 (nella colonna “iscritti min”) e le 10

(nella colonna “iscritti max”) all’anno, tenendoconto del numero attuale di iscritti al corso dilaurea in Odontoiatria dell’Università diPadova:

anno iscritti min iscritti max

2006 699 6992007 698 7032008 698 7082009 701 7162010 697 7172011 698 7232012 696 7262013 687 7222014 679 7192015 673 7182016 660 7102017 639 6942018 610 6702019 577 6422020 539 6092021 510 5852022 470 5502023 430 515

Unosguardoalfuturo

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2024 397 4872025 370 4652026 334 4342027 315 4202028 304 4142029 286 4012030 275 3952031 257 3822032 257 3872033 252 3872034 243 3832035 241 386

Tabella 2: proiezione degli iscritti all’albo Odontoiatri dellaprovincia di Venezia dal 2006 al 2035

• il numero totale di iscritti comunque restereb-be invariato fino al 2016

• tra il 2016 e il 2024 assisteremmo ad un calo dicirca 300 iscritti. Questo significa che gli studiche verranno dismessi in quegli anni non avran-no alcun valore economico, perchè l’offerta distudi da parte di colleghi che andranno in pen-sione sarà molto più elevata della domanda distudi da parte dei colleghi che subentreranno.

I dati esposti nel presente editoriale hanno loscopo di farci comprendere quale sarà il panora-ma dell’odontoiatria nella nostra provincia nelprossimo futuro. Ovviamente oltre ai dati presen-tati dovremmo tenere conto anche di:• evoluzione della patologia cariosa. La tenden-6

Editoriale

Il grafico rende in modo molto chiaro la situazio-ne che ci attendiamo per i prossimi anni. Alcuneconsiderazioni:• prendendo in considerazione solo i colleghi

sotto i 65 anni, abbiamo un rapportodentisti/popolazione, nella provincia diVenezia, di 1/1176. L’OMS indica come rap-porto ottimale quello di 1/2000.

• arriveremo ad un numero di iscritti di circa400 in provincia tra il 2024 e il 2030, con unrapporto dentisti/cittadini finalmente pariall’auspicato1/2000, sempre ammesso che lapopolazione resti stabile.

• un numero di nuovi iscritti di 10 all’annogarantirebbe dopo tale data il mantenimentodi 400 iscritti, con 5 nuovi iscritti si arrive-rebbe invece a 200 iscritti totali entro il2040.

za generale nel mondo occidentale è di unasua diminuzione, ma devo dire che ultimamen-te ho l’impressione di una inattesa recrude-scenza: erano anni che non vedevo bambinicon tutti i denti da latte cariati, e soprattuttonon li vedevo in famiglie di ceto medio-alto.Non ho ancora visto dati che confermino que-sta mia impressione, ma ciò non mi ha impedi-to di riflettere su di un dato nuovo nelle nostresocietà, ovverosia l’aumento di famiglie sepa-rate, e di mettere questo in relazione con datiche provengono dagli USA sulla patologiaminorile: il 90 % dei senzatetto, l’85% deibambini con disturbi comportamentali, l’80%degli stupratori, l’85% degli adolescenti dete-nuti in prigione provengono da famiglie senzapadre (Fonte: Fulton Co. Georgia jail popula-tions, Texas Dept. of Corrections 1992)

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• l’evoluzione della patologia ortodontica. E’pacifica l’osservazione che molte malocclusio-ni siano in relazione con una alimentazioneinadeguata, con abitudini viziate o con distur-bi respiratori connessi con la civilizzazione.Che impatto potrà avere in futuro questa pato-logia, tuttavia, dipende anche da altri fattori:il numero totale di bambini e le disponibilitàeconomiche delle famiglie

• l’aumento di extracomunitari, clandestini o inregola, sta inoltre introducendo fenomeni finoa pochi anni fa inimmaginabili: molti clande-stini si curano presso dentisti clandestini,totalmente trasparenti a qualunque indagineconoscitiva, con situazioni igieniche di cuiveniamo a conoscenza solo all’emergere dicasi limite.

• l’introduzione di nuove figure professionali: dapoco è stato istituito l’Ordine professionaledelle Igieniste ed è presumibile che a breve lelaureate n Igiene potranno aprire partita IVA eattività in proprio. A mio modesto pareresarebbe molto negativo per la professionemedica e odontoiatrica in particolare se taleOrdine si collocasse all’esterno dell’Ordinedei Medici. Ritemgo sarebbe urgente uno sfor-zo per ricondurre all’interno del nostro Ordinetutte le professioni che ruotano attorno allacura della salute, ma temo di essere una vocenel deserto. Contemporaneamente non dobbia-mo dimenticare le spinte alla creazione del-l’odontoprotesista e dell’ortoprotesista, ma almomento è difficile prevedere una evoluzionein questi settori.

• l’impegno del pubblico nella prevenzione enella terapie delle malattie orali. Tasto doloro-so con cui proprio noi dentisti ci scontriamoquotidianamente. I pazienti che devono rinun-ciare a cure indispensabili sono sempre di piùe non assistiamo ad una presa di coscienzaadeguata da parte delle istituzioni. La legge22/2002, che pomposamente vorrebbe regola-mentare l’erogazione di cure sanitarie da partedella Regione Veneto, ha imposto agli studidentistici che hanno chiesto l’autorizzazioneun costo economico non indifferente, soprat-tutto in prospettiva futura, senza tuttavia che visia la neppure lontana ipotesi di finanziamentia favore degli studi autorizzati o delle catego-rie di cittadini disagiati.

• il modello di sanità futuro. L’attuale modellodi sanità difficilmente sopravvivrà al prossimofuturo, per la diminuzione delle risorse adisposizione e per l’aumento delle patologieda invecchiamento. E’ chiaro che se la sanità

generale dovesse passare a totale carico deicittadini, la possibilità di dover spendere percure “salvavita” (interventi chirurgici, cardio-vascolari, ortopedici...) stornerebbe risorsedall’odontoiatria. Sempre a mio modesto pare-re, è un vero peccato che del futuro della sani-tà i politici, le istituzioni e i sindacati medici nediscutano sempre senza tenere conto e senzainvitare la componente odontoiatrica.

Mi rendo conto che il quadro descritto presentamolte zone d’ombra e ben poche certezze. Forseè anche per questo che abbiamo voluto organiz-zare per il 16 Dicembre un incontro con il vicepresidente dell’ENPAM, dott. GiampieroMalagnino: se proprio il futuro è così incerto,occuparci di come vengono usati i nostri contri-buti previdenziali e che prospettive ci attendonoquando andremo in pensione è quanto maiappropriato e urgente.

Cosimo Tomaselli

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Editoriale

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L’approvvigionamento di farmaci e devices sani-tari attraverso lo svolgimento di gare d’appaltoregionali che hanno come obiettivo la razionaliz-zazione della spesa, non esonera il medico pre-scrittore dalla propria responsabilità professiona-le.Per questo motivo, su proposta dellaCommissione Etica, il Consiglio dell’Ordine haapprovato il parere che la Commissione stessaaveva richiesto al consulente legale dell’Ordinedella Provincia di Venezia, avv. Simone Zancani,circa gli aspetti relativi alla responsabilità delmedico sul principio di equivalenza fra i farmacie l’organizzazione sanitaria.

Salvatore Ramuscello

1 – Premessa.L’economia del presente contributo non consentedi tracciare, neppure riassuntivamente, il quadrodei fattori che hanno condotto all’affermazione e,successivamente, all’attuazione del principio diequivalenza nella provvista dei prodotti necessa-ri all’attività sanitaria.Si tratta di fattori ben noti che vanno dalla neces-sità di contenere la spesa per il servizio sanitarioavviando economie di scala, alla esigenza di ade-guare il sistema nazionale alle norme comunitarieche impongono di aprire il mercato dell’approv-vigionamento delle strutture sanitarie (v., in par-ticolare, la direttiva 2004/18/CE del Parlamentoeuropeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004).Un sistema siffatto, ove l’acquisto dei prodottirischia di rispondere più ad esigenze di bilancio chedi efficienza, tende – direi quasi inevitabilmente –a comprimere le scelte terapeutiche del medico,soprattutto laddove questi sia inquadrato in ambitoospedaliero: l’estensione di tale compressione èinversamente proporzionale al ruolo effettivamenteassegnato ai medici nelle procedure di acquisto. È, infatti, evidente come l’individuazione dellecaratteristiche necessarie del prodotto e la valuta-zione dell’effettiva equivalenza delle specifichetecniche dei prodotti proposti dai partecipanti allegare ed ogni ulteriore giudizio sulla idoneità delprodotto costituiscano momenti di crucialeimportanza nell’economia e nella qualità del ser-vizio offerto al paziente. Del pari, le condotte di chi è chiamato ad utiliz-zare, nella pratica clinica, i prodotti acquistatidalle Aziende finiranno per essere fortementecondizionate dall’applicazione in concreto delprincipio di equivalenza.

2 – Inquadramento del problema.Ogni considerazione sulla responsabilità delmedico per l’uso di prodotti acquistati dalla strut-

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La responsabilità delmedico sul principiodi equivalenza tra

farmaci

Attivitàdell’Ordine

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tura in ragione del principio di equivalenza pre-suppone che, in concreto, non vi sia affatto unareale “equivalenza” tra i prodotti: se, in ipotesi,un farmaco si rivelasse del tutto identico a quellosostituito, la sostituzione non spiegherebbe alcu-na influenza sulla responsabilità di chi tale far-maco prescrive ovvero utilizza.In altre parole, per potersi ipotizzare una inciden-za del prodotto “equivalente” sulla responsabilitàdel medico, occorre che tale prodotto sia di qua-lità inferiore rispetto a quello sostituito ovveronormalmente utilizzato.Del pari, pare opportuno sottolineare come l’usonecessitato di un prodotto “minusvalente” nonabbia alcun effetto assorbente ovvero “scrimi-nante” della responsabilità del medico laddovetale minusvalenza non si ponga in un rapporto disuccessione eziologica giuridicamente rilevanterispetto all’evento.Le considerazioni che seguono, dunque, presup-pongono necessariamente che il prodotto siaminusvalente e che il suo uso sia la causa (o,quantomeno, una delle cause) dell’evento danno-so.

3 – Profili di responsabilità civile e penale.Come noto, cagionare colposamente un dannoalla integrità fisica (lesioni personali) ovvero allavita (morte) costituisce un illecito tanto per ildiritto civile, quanto per il diritto penale.

Non è questa, ovviamente, la sede per tracciare iprofili distintivi delle forme di responsabilità chediscendono dalla commissione di tali illeciti.In un’ottica di estrema sintesi, pare opportunorammentare come la condotta colposa del medicoche produca una lesione personale ovvero lamorte di un paziente è un fatto generatore diresponsabilità civile e penale.Per quanto attiene al diritto civile, la responsabi-lità per l’evento dannoso cagionato dall’uso di unprodotto minusvalente, in particolare, deve rite-nersi fonte di responsabilità contrattuale tanto perla struttura sanitaria quanto per il medico(responsabilità da contatto sociale).Dalla responsabilità civile discende l’obbligazio-ne risarcitoria di contenuto patrimoniale nei con-fronti del danneggiato, eventualmente garantitada un contratto di assicurazione.La colposa causazione di lesioni personali o dellamorte in ragione dell’uso di un prodotto minu-svalente costituisce, altresì, reato ai sensi degliart. 589 e 590 c.p.: del reato rispondono personal-mente tutti coloro che hanno contribuito causal-mente, con una propria condotta colposa, allacausazione dell’evento dannoso. Tutti i medici che, dunque, cagionano una lesio-ne o la morte di un paziente a causa dell’usoimperito ovvero imprudente di un prodotto minu-svalente sono penalmente responsabili.

4 – La colpa nell’uso del prodotto minusvalen-te.Le ipotesi di colpa per l’uso di un prodotto minu-svalente, seppur variamente configurabili, posso-no essere inquadrate – sempre in un’ottica diestrema sintesi – nelle (macro) categorie dell’im-perizia e dell’imprudenza.Il primo profilo attiene, come noto, al rispettodelle leges artis: l’imperizia ricorre nei casi neiquali il prodotto minusvalente utilizzato non siacongruo rispetto alla situazione ed alle esigenzecliniche del paziente.È evidente come tale profilo di responsabilità puòconfigurarsi solo laddove il medico sia in gradodi conoscere quali sono le reali caratteristiche delprodotto utilizzato: tale conoscenza, evidente-mente, non può che derivare dalla scheda tecnicadel prodotto e dalla esperienza di utilizzo. Laddove il medico, a conoscenza delle realicaratteristiche del prodotto (e, dunque, dei profi-li di minusvalenza del device o del farmaco), loutilizzi in presenza di un quadro clinico cheimpone l’uso di un prodotto diverso e migliore,sarà configurabile un addebito di imperizia.

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Attivitàdell’Ordine

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Si tenga conto che, afronte dell’obbligo didenuncia della minu-svalenza gravante sulmedico (v. infra, par.5), tale profilo puòemergere con rilievi diparticolare gravità. Il secondo profilo attie-ne alla mancata osser-vanza delle regole diprudenza ossia delleregole che impongonodi astenersi dal tenere condotte che possano esse-re pericolose: le condotte imperite sono quellecaratterizzate da avventatezza, mancanza di pon-derazione e di adozione delle opportune cautele.Per quanto attiene ai prodotti “equivalenti” saràconsiderata imprudente la condotta di chi usa undeterminato prodotto senza una ragionevole efondata certezza delle sue caratteristiche e quali-tà (i.e. della sua efficacia rispetto all’uso che delprodotto deve essere fatto): si pensi al caso di unapprovvigionamento di un device prodotto nellaRepubblica Popolare cinese del quale il medicooperante non sia in grado di conoscere personal-mente le specifiche tecniche.In tale ipotesi potrebbe non spiegare alcun effet-to favorevole al medico il fatto che il prodottominusvalente sia stato giudicato positivamentedalla struttura che lo ha acquistato: in tali casipuò configurarsi, infatti, la c.d. colpa per assun-zione (del rischio).Da un punto di vista puramente dogmatico, a taliprofili di carattere materiale, dovrebbe aggiun-gersi anche un elemento di carattere soggettivo(rimproverabilità in concretodella condotta antidoverosa):tuttavia, è bene significarecome la giurisprudenza tendaad esaurire il giudizio sullacolpa (tanto in ambito penalequanto in ambito civile) nel-l’accertamento della mera vio-lazione della norma cautelaredi prudenza o perizia che siponga in nesso causale conl’evento dannoso.

5 – La responsabilità delmedico per la mancata denun-cia della minusvalenza delprodotto.Ogni medico è investito, come

noto, di una posizionedi garanzia nei con-fronti del paziente: sitratta di una posizionedi “protezione”,espressione dell’obbli-go di solidarietà costi-tuzionalmente impostoex articoli 2 e 32 dellaCarta fondamentale,che si esprime nell’ob-bligo di tutelare ilpaziente contro qualsi-

voglia pericolo che ne minacci l’integrità.Tale obbligo di protezione coinvolge l’intera atti-vità sanitaria e dura per l’intero tempo del turnodi lavoro.Una siffatta posizione di garanzia, che impone almedico di evitare ogni pericolo al paziente, si tra-duce (ma non si esaurisce) in un vero e proprioobbligo di segnalazione e denuncia alla propriastruttura di appartenenza delle fonti di pericolo diorigine organizzativa.In simile contesto giuridico, l’accertamento(ovvero il ragionevole e fondato sospetto - nearmiss) di una minusvalenza del prodotto messo adisposizione dalla struttura rispetto a quello sosti-tuito – o comunque necessario – deve essereimmediatamente segnalato alla struttura di appar-tenenza in forma esplicita (non pare sufficienteun anonimo incident report nei protocolli di riskmanagement).In difetto di denuncia, il medico commette unaomissione rilevante ai sensi dell’art. 40 c.p.: qua-lora tale condotta sia caratterizzata da colpa, ilmedico potrà essere – quantomeno in astratto –

chiamato a risponderedegli eventi dannosiche si sarebbero potu-ti evitare se la denun-cia fosse stata tempe-stiva.

6 – La responsabilitàdella struttura: profi-li di rapporti con laresponsabilità delmedico.Ancorché siano ipo-tizzabili profili diresponsabilità penaleanche in capo airesponsabili dellescelte di approvvigio-

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Attivitàdell’Ordine

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namento della struttura sanitaria, questa – comepersona giuridica – non è perseguibile penalmen-te, restando invece obbligata al risarcimento deldanno cagionato dall’uso del prodotto minusva-lente. La responsabilità, in particolare, dell’ente ospe-daliero nei confronti del paziente ha natura con-trattuale, e può conseguire all’inadempimentodelle obbligazioni direttamente a suo carico,nonché, ai sensi dell’art. 1228 c.c., all’inadem-pimento della prestazione medico - professiona-le svolta direttamente dal medico, anche inassenza di un rapporto di lavoro subordinato,sussistendo un collegamento tra la prestazioneda costui effettuata e la sua organizzazioneaziendale.Dal carattere contrattuale della responsabilità,discende che la struttura, sempre ai sensi dell’art.1228 c.c., è tenuto a fornire la prova dell’assenzadi colpa nell’operato del medico, intesa questanon come “prova negativa”, bensì come dimo-strazione del fatto che la prestazione è stata ese-guita in maniera diligente, in conformità delleregole dell’arte (principio di vicinanza dellaprova): in altre parole, nel giudizio civile nei con-fronti della struttura, il danneggiato deve provareil danno, mentre l’Azienda ha l’onere di dimo-strare che il danno non è dipeso da propria colpa(giova, a tal proposito rammentare come, invece,in ambito extracontrattuale, l’onus probandi siaposto interamente sul danneggiato, il quale devedare prova tanto dell’evento dannoso quantodella condotta colposa). Si tratta di una obbligazione solidale con quella(parimenti contrattuale) del medico: tuttaviaessendo la fonte originaria della responsabilità(scelta ed acquisto del prodotto minusvalente)propria della struttura, è possibile escludere che

la struttura possa fondatamente rivalersi nei con-fronti del medico.

7 – Quod agendum.Il medico che si trovi a dover accertare che ilnuovo prodotto è minusvalente rispetto a quellosostituito, come detto, deve immediatamentesegnalare alla propria struttura la pericolosità delfarmaco o del device.Laddove, nonostante la segnalazione, la strutturanon sostituisca immediatamente il prodotto minu-svalente, l’unico comportamento che possa esclu-dere qualsiasi addebito di colpa è l’ordine di trasfe-rimento del paziente in un’altra struttura dove vi siadisponibilità del farmaco o del device idoneo inrelazione al quadro clinico del paziente.In caso di assoluta impossibilità di un trasferi-mento, il medico potrebbe comunque andareesente da responsabilità personale per l’uso di unprodotto pericoloso, restando comunque impe-gnato a valutare attentamente l’esito dell’impiegodel prodotto ed a disporre – se possibile e neces-sario – un successivo trasferimento. Laddove, insiffatte ipotesi, si verificasse un evento dannosoriconducibile al prodotto minusvalente la respon-sabilità (meramente civilistica) permarrebbeesclusivamente in capo alla struttura sanitariaresponsabile dell’acquisto del prodotto.Un’ultima annotazione sul consenso informato: ilmedico deve comunque informare il pazientecirca i profili di rischio connessi all’utilizzo delprodotto minusvalente. Una reale informazione(ed un consenso veramente libero) presuppongo-no, infatti, la piena contezza delle implicazioniche un particolare trattamento assume nei riguar-di della salute del paziente.

Avv. Simone Zancani

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Attivitàdell’Ordine

DUPLICAZIONETESSERINO DELL’ORDINE

Il Consiglio Direttivo dell’Ordine, riunito in data 25.07.2006 ha formalizzato l’ac-quisto dell’attrezzatura necessaria per la stampa, in formato bancomat, dei nuovitesserini per gli iscritti.Tutti i Colleghi che volessero sostituire quello in loro possesso con il tesserinonuovo formato, possono inviare la richiesta alla segreteria dell’Ordine (ViaMestrina 86 - 30172 Mestre - Ve), allegando una foto formato tessera e Euro 5,00.

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Carissimi,

faccio seguito al gradito invito del Presidenteespresso nel Consiglio del 27/6 di relazionaresulla attività passata e futura del nostro gruppoanticipandovi un documento-traccia che spero sipossa discutere nel prossimo Consiglio ODM :Dopo i due Convegni di Chioggia e San Donà ireferenti congressuali stanno preparando i duedocumenti riassuntivi da pubblicare sul prossimoNotiziario ODM accompagnati da un breve com-mento del coordinatore.Traendo spunto dai due Convegni e dalle nostreriunioni interne ci pare opportuno segnalarenuovi possibili temi di attività del gruppo per il2007. Ne ho parlato in modo informale nei gior-ni scorsi anche col Presidente M. Scassola.Si individuano nel rapporto comunicativo tramedici Ospedalieri, del Territorio e Liberi profes-sionisti alcune tematiche calde che, a nostro avvi-so l’ODM avrebbe interesse ad affrontare. Le sin-tetizzo:1. La domanda di consulenze dei medici del

Territorio verso i colleghi specialisti e larisposta dei medici specialisti dell’Ospedalenon sempre seguono forme e canali appro-priati, a volte la domanda è impropria, a voltela risposta non arriva o non è adeguata.Esistono problemi di numeri (eccessi dirichiesta) e di sostanza (carichi di lavoropesanti per tutti gli operatori) che possonoavviare il malessere della domanda e dellarisposta.

2. Un grave problema del SSN sono le lungheliste d’attesa: una migliore comunicazionecon richieste e risposte appropriate può alle-viare tale difficoltà per i pazienti e per la nsprofessione.

3. Creare una nuova mentalità tra gli operatoriper evitare malintesi/contenziosi tra medici etra medici e pazienti. A volte ciò succede pro-

prio per una mala-comunicazione o anchesolo per assenza di comunicazione.

4. Emerge una chiara difficoltà di rapporto nelGoverno della Sanità tra i responsabili politi-co-amministrativi e gli operatori medici.Anche in questo caso in parte si tratta diassenza di comunicazione, in altre parolespesso i primi prendono decisioni senza con-sultare i secondi. Il risultato talvolta sonopercorsi operativi tecnicamente inadeguati oaddirittura irrealizzabili. L’ODM, rimanendonel suo ambito di difesa della qualità dellaprofessione, può assumere un ruolo concretodi positiva mediazione?

5. E’ gradito un parere, che il gruppo si impe-gnerà a seguire, da parte del Consiglio ODMsul come tradurre in pratica il lavoro teoricofin qui svolto e quello in via di sviluppo.Inoltre il Consiglio può aiutarci a scegliere inordine di priorità sui vari argomenti in ogget-to.

Posti così sinteticamente tali temi sono semplifi-cazioni di problemi ben più complessi e non solomedici-dipendenti, ma pur riconoscendo adesempio la criticità spigolosa del confronto traTerritorio e Ospedale, il nostro gruppo ha solol’intenzione di contribuire a migliorare i rapporti. La discussione nel nostro gruppo dove molte areedella medicina sono rappresentate è stata calda,ma di alto livello dato che ognuno di noi ha impa-rato e appreso dagli altri, sempre improntata allareciproca comprensione e mediazione dei diversipunti di vista. E’ nostro dovere proporre soluzio-ni etiche in linea con i criteri propri dell’ODM ein particolare dell’ODM di Venezia che ha final-mente riportato la qualità della professione alcentro della sua attività complessiva.In questo gruppo, (scusate forse è una invasionedi campo) è molto sentito il problema del“Mobbing” non solo sul versante dell’ Ospedaledove forse è più forte o appare di più, ma anche

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Gruppo di lavorodialogo tra le

diverse areedella professione

Attivitàdell’Ordine

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in altre attività mediche delle ASL. Si ha la sen-sazione di un peggioramento. Bene ha fatto ilVice-presidente ad iniziare ufficialmente l’attivi-tà in questo settore con un recente convegno-star-ter, a noi pare opportuno ritornare appena possi-bile sul tema con l’autorevolezza dell’ODM.Quale coordinatore del gruppo devo sottolinearecon soddisfazione il costante impegno dei com-ponenti, l’atmosfera serena dei confronti, l’otti-male collaborazione trovata nei componenti non

consiglieri, l’ottima organizzazione dei convegniesterni (merito di Collura, Frascati, Fabris Gelli).Naturalmente il gruppo è a disposizione delConsiglio e desideriamo collaborare attivamentealla programmazione dei due prossimi convegniin cantiere (Aulss 13 e Aulss 12).A nome del gruppo e mio personale esprimocompleta soddisfazione per il sostegno avuto dalConsiglio e dal suo Presidente.

Il coordinatore Giorgio Meneghelli.

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Attivitàdell’Ordine

Cari colleghi, il 20 maggio si è svolto il primo consigliodell’Ordine dei Medici Chirurghi e degliOdontoiatri della provincia di Venezia in sedeperiferica e Chioggia per prima ha avuto l’onoredi ospitarlo presso la sala polivalente delComune. Conclusa la seduta del Consiglio dell’Ordine èiniziato l’incontro dibattito “la comunicazione traMedici strumento indispensabile per un percorsodi cura di qualità” presso la bellissima salaAuditorium San Nicolo’.E’ iniziato un percorso che ha come obiettivo pri-mario l’ascolto delle problematiche sanitarie siadel territorio che delle strutture ospedaliere edella libera professione.Per questo progetto abbiamo coinvolto:- il Sindaco di Chioggia dott. Fortunato

Guarnieri, l’Assessore ai servizi sociali - dott. Emanuele Malusa, MMG e fiduciario

La comunicazionetra medici strumento

indispensabile per unpercorso di cura

di qualitàCHIOGGIA 20 MAGGIO 2006

AUDITORIUM S. NICOLO’

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FIMMG di Chioggia e il Direttore generaleAulss 14 dott. Arturo Orsini che ringraziamoper il loro entusiasmo e la loro attiva partecipa-zione.

Il nostro Ordine ha costituito dei gruppi di lavorocon componenti del Consiglio e componentiesterni al Consiglio affinché siano cerniera delleproblematiche etiche-deontologiche-formativedei medici.

Il gruppo di lavoro per “ il dialogo tra le variearee della professione” referente il dott. GiorgioMeneghelli ha attribuito alla comunicazione tramedici piena dignità e diritto. Già dal 1998 i MMG di Chioggia avevanoriscontrato delle criticità comunicative macrosco-piche tra territorio e ospedale e dopo estenuantiincontri tra la Fimmg locale e la intersindacalemedica ospedaliera era stato prodotto un docu-mento che conteneva norme per la regolamenta-zione delle richieste di indagini specialistiche, deirelativi referti e dei ricoveri.Oggi, tale documento, se pur valido nell’indicarele funzioni di indirizzo e coordinamento dell’atti-vità del MMG /PLS e Medici Ospedalieri, risultasuperato per il sopraggiungere di nuove norme eregolamenti.

Il dott. Angelo Frascati, MMG e coordinatore diformazione per la Medicina Generale Aulss 14nella sua relazione ha posto, come punti di rifles-sione, che:• L’Organizzazione sanitaria deve investire nel

sistema delle comunicazione tra gli operatori everso la società.

• Gli operatori devono sentire come centrale illoro ruolo di comunicatori verso i cittadini, icolleghi e verso la società.

• I cittadini e le loro organizzazioni devono farsiparte interattiva di questo sistema di comunica-zione e non solo sentirsi soggetti portatori didiritti.

• Ruolo dei Mass- Media come strumento dicomunicazione.

Il dott. Stefano Vianello, coordinatore deiDistretti Aulss 14, ha presentato il ruolo deldistretto come cerniera tra medici convenzionatie medici ospedalieri portando alcuni esempi con-creti di attività svolte:• Riunioni di confronto con i dirigenti UO ospe-

dalieri • Definizione ed applicazione dei RAO ( gruppi

di lavoro misti ospedale – territorio )• Protocollo per le dimissioni protette

• Valutazioni in UCAD ( ufficio di coordina-mento attività distrettuale ) delle segnalazionidei MMG finalizzate al miglioramento dellequalità organizzative.

• Valorizzazione dell’UCAD – Terminale disegnalazioni Territorio Ospedale e viceversa;non sostituisce l’indispensabile confrontodiretto tra professionisti ma raccoglie dellesegnalazioni di problemi “ sistematici “, orga-nizzativi ( es. completezza nella compilazionedelle richieste di indagini specialistiche, man-cata distribuzione diretta dei farmaci alladimissione, errato utilizzo delle note AIFAnelle lettere di dimissioni)

I problemi aperti sono:• La comunicazione telefonica tra MMG /PLS e

specialisti ospedalieri (in alcune Aziende sonostati definiti degli spazi orari dedicati)

• La e-mail non è ancora una modalità da tutti(sia MMG che colleghi ospedalieri ) utilizzatacon una frequenza giornaliera.

Potenzialità future:• Portale aziendale per i MMG • Collegamento con la cardiologia di Chioggia

per le consultazioni via web degli esami effet-tuati dai propri assistiti.

• Entro il 2006 ad ogni episodio di ricovero pres-so gli ospedali di Chioggia e Piove di Saccoverrà generata una e-mail o un sms che avver-tirà il MMG /PLS dell’avvenuto ricovero delpaziente ( previo consenso dell’interessato )

L’incontro dibattito si è concluso con l’augurio el’auspicio che ogni Aulss diventi laboratorio diidee e la risposta della Aulss 14 sarà la produzio-ne di un nuovo protocollo di norme e regolamen-ti per ottimizzare i canali di comunicazione diret-ti tra i vari operatori e livelli di assistenza.Sarà nostro impegno continuare la strada intra-presa affrontando le criticità con il coinvolgimen-to degli operatori sanitari interessati e organiz-zando incontri formativi.

Giuseppe Collura

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Attivitàdell’Ordine

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Attivitàdell’Ordine

Il limbo delleconvenzioni

odontoiatricheIl limbo (altro posto non v’è ove collocare un argo-mento così incerto come quello delle convenzioni),per definizione, non permette alcuna via di uscita:non risolve, non assolve, non evolve. Solo il grande guaritore (il tempo con la sua sag-gezza) potrà, forse, un giorno, aver ragione di que-sta annosa diatriba economico-deontologico-legi-slativa.Ricordiamo, in due stringate parole, cosa sono leconvenzioni sanitarie. Per “convenzione” si inten-de un contratto tra un ente privato di assistenzasanitaria integrativa ed un medico e/o odontoiatraove quest’ultimo offre servizi professionali ad unpool di pazienti iscritti. Può essere diretta, quandoè l’ente che liquida, senza intermediazioni, la pre-stazione dell’odontoiatra, oppure indiretta, quan-do il paziente salda interamente la parcella al pro-fessionista dopodiché viene rimborsato, totalmenteo parzialmente, dall’ente assistenziale.Per comprendere a fondo lo stato attuale della legi-slazione riguardo le convenzioni sanitarie nonchél’accreditamento, le assicurazioni, i fondi integrati-vi ecc. dobbiamo introdurre il concetto di antitrust.Bisogna a questo punto fare una precisazione:cos’è e come funziona l’“Autorità garante dellaconcorrenza e del mercato” detta “antitrust”(parola che come sappiamo deriva dal latino...!). E’ una autorità indipendente istituita dalla legge287 del 10 ottobre del 1990 che comprende tuttauna serie di norme per la tutela della concorrenza edel mercato. Con il termine “autorità indipendente”si fa riferimento ad un’Amministrazione Pubblicache prende le proprie decisioni sulla base dellalegge senza alcuna possibilità di ingerenza da partedel Governo o del Parlamento. L’autorità è un orga-no collegiale, composto da un presidente e da altriquattro membri, nominati di comune accordo daiPresidenti del Senato e della Camera dei Deputati .Tale collegio dura in carica sette anni senza possi-bilità di un secondo mandato. L’Autorità ha il com-pito di applicare la legge del ‘90 vigilando: su tuttele intese che siano restrittive della concorrenza,sugli abusi di posizione dominante, su tutte le ope-razioni di concentrazione che comportino la costi-tuzione od il rafforzamento di una posizione domi-

nante in modo tale da eliminare o ridurre in manie-ra sostanziale e duratura la concorrenza. Può inol-tre irrogare diffide ed applicare sanzioni pecuniariefino ad un massimo del 10% del fatturato dell’eser-cizio incriminato.Non bastasse, con il decreto Bersani del 4 luglio2006 sono stati inseriti l’art. 14-bis e 14-ter cherecitano: “…l’autorità garante può, d’ufficio, oveconstati ad un sommario esame la sussistenza diun’infrazione, deliberare l’adozione di misure cau-telari…” ecc. “… l’ Autorità può d’ufficio riaprireil procedimento …” ecc. ecc. In pratica l’antitrust è dotato di pieni poteri e svin-colato da qualsiasi controllo.Facciamo adesso un passo indietro al novembre del1985 quando, con una delibera, la FNOMCeO sta-bilisce i seguenti punti: deve essere privilegiato ilrapporto diretto tra medico e paziente, anche sottoil profilo economico, e la predeterminazione deglionorari non viene considerata di per sé illecita pur-ché venga rispettato il tariffario minimo nazionalee si escluda l’accaparramento di clientela e la slea-le concorrenza con i colleghi. L’associazionemutualistica deve dichiarare all’Ordine di accetta-re: a) la possibilità per tutti i medici di accedere allaconvenzione (sistema degli elenchi aperti), consen-tendo agli assistiti la più ampia libertà di scelta delcuranteb) di corrispondere ai medici l’onorario prestabili-to dall’Ordine. Nell’ottobre del ‘97 aggiunge:l’Ordine deve avere una funzione di controllo dellostatuto e del regolamento degli Enti mutualisticiper la loro valutazione deontologica. Inoltre decre-ta l’impossibilità da parte delle mutue di effettuareuna selezione tra i professionisti disponibili perchèè solo la Legge che stabilisce gli unici requisiti perl’esercizio professionale (ma, come abbiamo visto,l’antitrust, forte della 287 del ‘90, se ne fa un baffodi una normativa, basilare affinché l’Ordine possareggere il timone della libera professione). Arriviamo al dicembre del 1999. L’antitrust avviaun’istruttoria nei confronti della FNOMCeO edegli Ordini di Ancona, Genova, Novara, Firenze e

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Como e nell’aprile del 2000 estende il procedimen-to ad altri 33 Ordini provinciali nonché alle sezioniprovinciali di Trento di ANDI e AIO. Le motiva-zioni addotte dall’antitrust comprendono due punti:il primo denuncia la restrizione ingiustificata dellaconcorrenza tra medici e dei rapporti tra medici eassociazioni di mutualità volontaria; il secondoafferma la natura giuridica d’impresa degli studimedici e di associazione di imprese di Ordini eFederazioni. E’ ovvia la gravità del secondo puntoin quanto riduce i nostri studi professionali al meroruolo di impresa commerciale con le caratteristichedi azienda.Il 5 ottobre del 2000 l’antitrust decreta:1) viene accertata la violazione dell’art. 2 L. n.287

del 10 ottobre 1990 per aver posto in essereintese volte a falsare in maniera consistente laconcorrenza sui mercati delle prestazioni ero-gate da professionisti;

2) irroga alla FNOMCeO la sanzione di lire122.637.994;

3) ordina alle parti di cessare immediatamente laattuazione e continuazione delle infrazioniaccertate.

Il tutto con le seguenti motivazioni: migliori condi-zioni contrattuali con i professionisti come “acqui-renti collettivi”, selezione dei medici con standardpiù elevati a parità di tariffe, possibilità di monito-raggio del comportamento dei medici legato allimitato numero di convenzionati. La Federazione si difende citando l’art. 15 DLCPSdel 13.09.1946 n. 233: spetta alla Federazione lavigilanza sul decoro e indipendenza della profes-

sione; denuncia la carenza del quadro normativosulla mutualità volontaria; sottolinea l’impossibili-tà di riconoscere ai medici e agli Ordini la natura diimprese e di associazioni d’Impresa, in quantol’esercizio professionale non è solo ricerca di pro-fitto. Gli elenchi aperti sono garanzia di libertà enon di monopolio. La FNOMCeO ricorre al TAR del Lazio e con la

sentenza 5486 del 9 maggio 2001 viene conferma-ta la decisione dell’antitrust ma è annullata la san-zione pecuniaria. Al momento attuale è ancorapendente la sentenza d’appello del Consiglio diStato sull’ulteriore ricorso proposto dallaFederazione Nazionale. Concludendo: allo stato attuale di caos legislativogli ordini professionali possono solo dare delleindicazioni di massima ai propri iscritti. 1) Non è possibile negare in via di principio la sti-pula di una convenzione tra un ente di assistenzasanitaria integrativa privata e gli iscritti all’ordine. 2) Pur confermando e difendendo il principio dipotere di scelta del cittadino, non è possibile impor-re questa clausola in pendenza della pronunzia delConsiglio di Stato. 3) E’ doveroso imporre il rispetto del tariffariominimo nazionale per gli onorari libero-professio-nali stabilito dalla Legge n. 244 del 21 febbraio1963 e dal DPR 17 febbraio 1992 nonché dall’art.52 del codice deontologico (anche se ad oggi que-sto viene invalidato dall’applicazione in data 4luglio 2006 del decreto Bersani che annulla il tarif-fario minimo ordinistico, sempre che non vengasuccessivamente ratificato in modo diverso ) .

4) E’ legittimo verificare il profilodeontologico degli statuti e regola-menti relativi al funzionamento dellemutue volontarie, in rapporto a pos-sibili situazioni di violazione dell’in-dipendenza, decoro e dignità dellaprofessione (art. 4 e 67 C.D.). L’art.4, infatti, recita: “l’esercizio dellamedicina è fondato sulla libertà esull’indipendenza della professio-ne”.Il decreto Bersani ha ulteriormenteristretto le possibilità dell’Ordine diregolamentare la materia in oggettoin quanto stravolge l’Art. 53 (pubbli-cità in materia sanitaria) che recita-va: sono vietate al medico tutte leforme, dirette o indirette, di pubbli-cità personale o a vantaggio dellastruttura, pubblica o privata, nellaquale presta la sua opera. Ogni com-mento, a questo punto, è superfluo.

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Attivitàdell’Ordine

FACCIAMO DEGLI ESEMPI …

Negli Stati Uniti d’America, ad esempio, è statosvolto uno studio dopo 10 anni di convenziona-mento voluto dall’antitrust. All’inizio si pensava sìad una diminuzione delle entrate, a causa dellariduzione delle parcelle, ma si ipotizzava che ciòsarebbe stato compensato da un notevole aumentodel numero dei pazienti a fronte di un’accettabileestensione delle ore lavorative. La realtà si è rivela-ta ben diversa. Considerando che nelle nostre parcelle circa il75% sono costi, i colleghi americani hanno sco-perto che, per mantenere invariati gli introiti, aduna diminuzione della parcella del 5% deve cor-rispondere un aumento del 25 % di ore lavorati-ve, al 15% del 150%, al 20% addirittura del400%. In Italia più realisticamente un modellovirtuale riporta: “ad una diminuzione della par-cella del 20% corrisponde un aumento delle orelavorative dal 44% al 67%” (noi per praticità cal-coliamo 50%). A questo punto, poiché la richie-sta minima di sconto di un ente mutualistico è del20%, è facile calcolare che, per mantenere lestesse entrate (e non un euro in più) e fermorestando ovviamente il medesimo standard quali-tativo-professionale, bisognerebbe lavorare 12ore al giorno. Mi pare che si commenti da solo. Facciamo due considerazioni sui principi fonda-mentali che ispirano il finanziamento della salutedel cittadino:

A) Principio di solidarietàB) Principio di sussidiarietàIl secondo esprime il dovere dello Stato (e quindidi tutti noi) di supportare le frange più deboli dellapopolazione: nulla da eccepire, ma il primo recita:“I contributi di tutti i cittadini (sani ed ammalati)servono a pagare il fabbisogno terapeutico dei cit-tadini ammalati”. Se questo, però, va bene adesempio per il diabete, non è così nel nostro caso,in quanto non ha senso cercare di spalmare sumolti utenti le spese sanitarie di pochi poiché lapatologia odontoiatrica, seppur in diversa misura,prima o poi colpisce tutti. In pratica la quota partecontributo di ogni cittadino non sarà mai sufficien-te a pagare le cure di ciascuno.Ancora, la convenzione o la mutualizzazionediventano un amplificatore di spesa poiché peressere applicate necessitano di un costoso appara-to di controllo burocratico-amministrativo e quin-di dell’inserimento del “terzo interlocutore” oltreal paziente e all’odontoiatra (anche perché in certesituazioni, non si capisce il perché, i soldi hanno lacaratteristica di volatilizzarsi, mah…). A questo punto limitiamoci ad affermare ciò:ogni decisione che interviene sulla salute del cit-tadino non può prescindere da un assunto fonda-mentale: la qualità della prestazione intesa come“prestazione non iatrogena”. Non è accettabileprovocare al paziente un danno soltanto per spen-dere poco.

Stefano Berto

Le convenzioni sono contratti tra uno o più pro-fessionisti e un ente o impresa che garantisconoagli iscritti al medesimo ente un trattamento difavore nell’usufruire delle prestazioni dei profes-sionisti convenzionati.Il vantaggio per i professionisti consiste in unaumento della clientela a fronte in genere di unosconto. Dal punto di vista economico si pone ilproblema se l’aumento di pazienti compensi losconto.

L’aumento di reddito connesso con l’aumento dipazienti è in relazione con l’ammortamento dellespese fisse.Le spese fisse sono tutte quelle spese che un’atti-vità deve sostenere indipendentemente dal volu-me di lavoro. Di converso, variabili sono invecele spese sostenute in proporzione con il volumedi lavoro.Esempi di spese fisse sono: le attrezzature, gliaffitti, le imposte (tassa rifiuti, iscrizione

Convenzioni:sono davvero

convenienti?

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Attivitàdell’Ordine

all’Ordine, quote sindacali, aggiornamento, etc.),gli ammortamenti etc.Le spese variabili sono date dal materiale di con-sumo, il laboratorio è da considerare una spesaviva da imputare solo alla prestazione cui si rife-risce.I dipendenti sono una spesa semifissa, nel sensoche può variare in base al volume di lavoro masolo a grossi scaglioni, cioè se c’è un grossoaumento di lavoro si può pensare di aumentare ilnumero di dipendenti, e viceversa, ma per picco-le variazioni si cerca un accomodamento. Percomodità di calcolo comunque i dipendenti pos-sono essere considerati spese variabili.Il prezzo di una prestazione deve tenere conto ditutte queste voci, cui vanno sommate le spesevive imputabili solo a quella prestazione (labora-torio, impianti, consulenti, etc.) e il guadagno“sperato”.La difficoltà sta nel divisore di tale operazione,cioè il numero delle prestazioni effettuate in undeterminato tempo.Il numero di pazienti per odontoiatra nellanostra provincia è attorno a mille, più meno chepiù. Grosso modo un odontoiatra generico apieno regime è plausibile che segua tra i mille ei millecinquecento pazienti in un anno: se èmolto meno conviene che chiuda, se è molto dipiù è difficile che possa seguirli con una quali-tà sufficiente.Nel grafico seguente rappresentiamo l’evoluzio-ne dei costi di una prestazione al variare delnumero delle stesse, prendendo come base di cal-colo approssimativa il costo di una poltrona e unaassistente. Sulla carta la cosa può sembrare faci-le, ma il problema è che ciascuno di noi deve

dichiarare un prezzo prima di sapere quante pre-stazioni eseguirà entro la fine dell’anno. Come inogni situazione nella quale si devono fare dellescelte basandosi su avvenimenti futuri, anche quila matematica vale ben poco: ciascuno di noideve decidere se sperare di avere un certo nume-ro di prestazioni o un cert’altro. Credo che a questo proposito si possa decidere diessere ottimisti (avrò più prestazioni dell’annoscorso) o pessimisti (avrò meno prestazioni).Tuttavia è chiaro che oltre un certo volume dilavoro l’aumento delle prestazioni incide moltopoco: il costo generico per prestazione, passandoda 1000 a 1500, diminuisce di 10 euro (da 90 a80). Tralasciamo altre interessanti considerazioni chesi potrebbero fare su questo argomento e limitia-moci all’effetto di una convenzione.Supponiamo di avere un odontoiatra con pocheprestazioni, che spera così di aumentarle.Supponiamo quindi uno studio con 600 presta-zioni, il cui costo base per prestazione dovrebbeessere di 110 euro. Nel fissare il proprio tariffariocome si è regolato il collega? In modo realistico(110 euro) ottimistico (90 euro) o pessimistico(120 euro)?Supponiamo che sia stato realista, con uno scon-to ai pazienti convenzionati del 10% andrà a pra-ticare una tariffa di 99 euro a prestazione, comun-que superiore a quella di uno studio con un parcodi 1000 pazienti (90). Ora, se la convenzionedovesse aumentare il suo parco pazienti del 33%e arrivasse a 800 prestazioni, andrebbe in pareg-gio, cioè a guadagnare lo stesso che avrebbe gua-dagnato con 600 prestazioni a 110 euro. Per avereun guadagno reale deve avere un aumento supe-

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Attivitàdell’Ordine

riore al 33%, il che francamente mi pare impro-babile.Il caso descritto è ovviamente un caso limite:• uno studio con pochi pazienti• che comunque pratica prezzi alti• sui quali prezzi fa uno sconto che per molti enti

che cercano convenzioni viene ritenuto basso(10%)

• con un grande successo della convenzione sti-pulata.

Nonostante tutti questi fattori la convenzione nonrisulta in alcun modo conveniente. Se poi pensiamo che il collega potrebbe comun-que aver deciso di tenere un tariffario più basso(atteggiamento ottimista, nell’ipotesi di unaumento di prestazioni), che l’ente chieda unosconto superiore o che l’aumento di pazienti siainferiore a quello prospettato, la stipula di unaconvenzione risulta un affare in perdita sotto ogniprospettiva.

Conclusioni

La presente rapida analisi dei costi è nata dal con-statare che molti colleghi chiedono che l’Ordineautorizzi le convenzioni che essi vanno stipulan-do con vari enti. Alcuni arrivano ad affermare divoler praticare sconti del 30% ai pazienti iscrittia tali convenzioni. In altra parte del Notiziariosviluppiamo alcune riflessioni deontologiche egiuridiche sull’argomento.In questa sede abbiamo preso in considerazioneesclusivamente il punto di vista economico perconcludere che tali convenzioni appaiono tutt’al-tro che ragionevoli e tutt’altro che convenienti. Inuna situazione come l’attuale di libero mercato,riteniamo che il costo delle prestazioni odontoia-triche a pari qualità sia già il più basso possibile.

Pietro ValentiCosimo Tomaselli

Parere del Consiglio dell’Ordine dei Medici edegli Odontoiatri della Provincia di Venezia inmerito alla pratica chirurgica della circoncisionemaschile per motivi connessi al credo religioso enon a patologia, a richiesta del Dott. NicolaTommasoni, medico iscritto all’Ordine diVenezia.

Premesse:

La circoncisione è un intervento chirurgico checonsiste nella rimozione della pelle che ricopre ilglande, ben codificato nelle sue indicazioni tera-peutiche (fimosi del prepuzio, frenulo corto edaltre più rare indicazioni) e deve essere conside-rato tutt’altro che banale richiedendo fra l’altrospesso anche un breve periodo di ricovero ospe-daliero.Il tasso delle complicanze varia nella letteraturainternazionale fra lo 0,2-3% (Ross, 1995) ed ildolore post operatorio può risultare talvolta di

difficile controllo per cui in alcuni casi sembraindicato il blocco del nervo dorsale del pene permezzo di lidocaina o bupivacaina (Ryan e coll.,1994). L’intervento di circoncisione è però assai diffusoanche in certe culture per motivi essenzialmenterituali e così ad esempio i bambini ebrei vengonocirconcisi già ad 8 giorni dalla nascita ed anche lareligione islamica prevede la circoncisione deimaschi in tenera età.Altra motivazione secondo alcuni sarebbe poiquella di natura igienica, ma quest’ultima nonsembrerebbe essere giustificata poiché una cor-retta igiene personale sembrerebbe essere ingrado di prevenire infezioni od infiammazionianche con il prepuzio integro. Il conflitto tra leggi e coscienza è d’altro cantoantico quanto la storia dell’uomo ed in questocontesto l’obiezione di coscienza, come noi oggila conosciamo, è invece relativamente moderna,collocandosi entro coordinate socio-politichedeterminate che consentono una valorizzazione

Circoncisionemaschile: parere del

Consiglio OMCeO VE

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Attivitàdell’Ordine

pubblica di quel che in passato rimaneva unica-mente un dramma del singolo.D’altro canto soltanto in una società nella qualevi sia pieno riconoscimento dei diritti di libertàdei cittadini, al di là delle decisioni della maggio-ranza, potrà delinearsi un effettivo spazio ancheper il rispetto di un dissenso comunque fondatosu valori etici.Il 25 settembre 1998 il Comitato Nazionale diBioetica si era pronunciato in questo modorispetto alle pratiche sessuali mutilanti per ilsesso femminile: “…il CNB è ben consapevoledel rispetto che è doveroso prestare alla pluralitàdelle culture, anche quando queste si manifestinoin forme estremamente lontane da quelle dellatradizione occidentale...ritiene non di meno, econsapevolmente contro il parere di pur illustriantropologi, che nessun rispetto sia dovuto a pra-tiche, ancorché ancestrali, volte non solo a muti-lare irreversibilmente le persone, ma soprattuttoad alterarne violentemente l’identità psicofisica,quando ciò non trovi una inequivocabile giustifi-cazione nello stretto interesse della salute dellapersona in questione…è evidente che le pratichedi circoncisione femminile non sono poste inessere per ovviare a problemi di salute né fisica,né psichica delle donne che le subiscono, anziesse comportano gravi conseguenze negativesulla salute delle donne che a esse vengono sotto-poste…non può quindi che ritenerle eticamenteinammissibili sotto ogni profilo ed auspicare chevengano esplicitamente combattute e proscrit-te...”.Oggi l’interruzione volontaria di gravidanza èl’unico caso (nel passato vi era anche il serviziomilitare, ora non più obbligatorio) nel qualel’obiezione di coscienza viene prevista per legge

e tuttavia il Codice di Deontologia medica vigen-te sembra voler configurare il rapporto medico-cittadino come rapporto fra pari che deve essereimprontato al rispetto reciproco delle convinzio-ni etiche e religiose.L’articolo 19 del Codice Deontologico (rifiutod’opera professionale) infatti recita: Il medico alquale vengano richieste prestazioni che contra-stino con la sua coscienza o con il suo convinci-mento clinico, può rifiutare la propria opera, ameno che questo comportamento non sia di graveed immediato nocumento per la salute della per-sona assistita.

In questa sede desideriamo da ultimo ricordarecome le sfere della libertà, autonomia ed indipen-denza siano rappresentate da principi costituzio-nali che sembrano essere posti proprio a tutela siadel cittadino che del medico in un rapporto di paridignità e diritto.

Conclusioni:

Non vi sono normative specifiche che riguardi-no l’intervento di circoncisione maschile permotivi religiosi, ciononostante il Codice diDeontologia Medica all’articolo 19 ribadiscecome il medico possa legittimamente opporreil rifiuto a prestare la propria opera per inter-venti che contrastino con il suo convincimentoclinico, purché l’astensione da questi non siadi grave ed immediato nocumento per la salu-te della persona assistita.

Venezia 10/6/2006

AVVISO AI LETTORIPer questioni tecniche i verbali del Consiglio dell’Ordine non saranno più

pubblicati nel Notiziario, ma saranno consultabilisul nuovo sito web: www.ordinemedicivenezia.it

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Con la presente intendiamo fornirVi alcune delleprincipali novità fiscali e tributarie introdotte conla c.d. manovra Prodi.Con la stesura definitiva del decreto legge e conla emanazione delle Circolari dell’agenzia delleEntrate numeri 27 e 28 del 4 agosto 2006, possia-mo avere un quadro più definito delle nuovenorme introdotte.

Immobili e Iva

Immobili abitativi (di categoria catastale A,esclusa A10, cioè uffici e studi)La loro Locazione è sempre esente Iva; È sempre dovuto il versamento dell’imposta pro-porzionale di registro, in misura del 2%.La loro Cessione, del pari, è sempre esente, ma siammette l’unica eccezione: il caso di immobiliceduti, entro 4 anni dalla data di fine lavori, dalleimprese che li hanno costruiti o ristrutturati.

Immobili strumentali Le Cessioni e le Locazioni sono ora, come per gliimmobili abitativi, “normalmente” escluse Iva,ma sono ammesse e disciplinate le seguenti ecce-zioni, che rientrano quindi in regime Iva:a) il caso di cessioni di immobili effettuate,

entro 4 anni dalla data di fine lavori, dalleimprese che li hanno costruiti o ristrutturati,come per gli abitativi;

b) il caso di cessioni o locazioni nei confronti dicessionari che detraggono l’Iva sugli acquistiin misura non superiore al 25% (Es la quasitotalità dei Medici, che continuano a soppor-tare l’onere fiscale);

c) il caso di cessioni o locazioni nei confronti disoggetti consumatori finali, non operanti inregime di impresa, arte o professione;

d) il caso in cui i soggetti interessati all’opera-zione dichiarino di optare per il regime Iva.

Nel caso della Locazione, viene però in ogni casorichiesto il versamento dell’imposta proporziona-le di registro, senza riguardo a che la locazionesia o non sia soggetta ad Iva, nella misura del 1%. Nel caso di Cessione, sono richiesti tanto il versa-

mento dell’imposta di registro, in misura fissa perun importo pari a 168 euro se la cessione è sogget-ta ad Iva o in misura proporzionale del 7%, quan-to il versamento delle imposte ipotecarie e catasta-li, in ogni caso dovute per un totale del 4%.

Recupero della detrazioneIn forza delle mutate disposizioni di legge, alcu-ni soggetti potrebbero trovarsi nella condizionedi aver operato detrazioni Iva che – sulla basedella nuova disciplina – non sarebbero oggi con-sentite. Viene chiarito che non vi è obbligo diprocedere a rettifiche nel caso in cui:a) si tratti di immobili abitativi posseduti alla

data del 4 luglio 2006;b) si tratti di immobili abitativi posseduti dalle

imprese che li hanno costruiti o ristrutturatiper i quali al 4 luglio 2006 siano trascorsioltre 4 anni dal termine lavori;

c) si tratti di immobili strumentali, salvo non sisia scelto di applicare l’Iva nel primo atto sti-pulato successivamente al 4 luglio 2006.

Registrazione dei contratti di LocazioneTutti i contratti dovranno essere registrati, con ver-samento dell’imposta di registro come sopra spe-cificato. Questo vale anche per i contratti già inessere alla data del 4 luglio 2006, anche se sogget-ti ad Iva, per i quali dovrà essere anche comunica-ta la eventuale scelta di rimanere nel campo diapplicazione dell’Iva e dovranno essere registrati.

Accertamenti su compravendite immobiliariVengono previsti nuovi parametri di accertamen-to e rettifica di valore, riferiti al valore normaledel bene immobile trasferito (che possiamo tra-durre nel “valore di mercato”) e non più al valo-re catastale.Nel caso di trasferimento assistito da mutuo ofinanziamento bancario, il valore normale sarà pre-sunto essere almeno pari all’importo finanziato.

Compravendite di abitazioniLa misura, già prevista nella legge Finanziariaper il 2006, viene integrata e ampliata: vi è l’ob-

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Novità fiscali.Circolare informativa

settembre 2006

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bligo di indicare in atto, a pena di decadenza delbeneficio fiscale e conseguente irrogazione dimaggiori imposte e sanzioni:- il reale corrispettivo pattuito e le modalità di

pagamento;- l’eventuale ricorso ad una attività di mediazione;- le eventuali spese per la suddetta attività di

mediazione e il codice fiscale o la partita Ivadel mediatore o agente immobiliare e l’am-montare della provvigione corrisposta, a penadi rilevanti sanzioni.

È prevista una ulteriore riduzione degli onorarinotarili, in misura del 30%.È inoltre prevista la possibilità di detrarredall’Irpef, in sede di dichiarazione dei redditi, il19% delle spese per l’attività di mediazione, finoad un massimo di mille euro.

AutoveicoliCon intento restrittivo, verranno identificati conprovvedimento dell’agenzia delle Entrate gliautoveicoli che, a prescindere dalla categoria diomologazione, devono essere considerati auto-vetture che permettono anche il trasporto privatodi persone, con tutte le conseguenti limitazionifiscali.Già da questo periodo d’imposta 2006, non saràpiù possibile, per gli autoveicoli usati nell’attivi-tà di impresa e per uso privato, dedurre le quotedi ammortamento anticipato; anche per gli even-tuali relativi canoni di leasing di contratti sotto-scritti dopo il 3 agosto 2006, la durata minima delcontratto al fine di garantirne la deducibilitàfiscale è stabilita in misura pari all’intero periododi ammortamento (quattro anni, prima ne bastavala metà).

Professionisti e lavoratori autonomiIncassi e pagamenti su c/c bancarioCome preannunciato, per i professionisti e lavo-ratori autonomi vi sarà in sostanza l’obbligo ditenere un conto corrente dedicato, sul quale fartransitare tutti gli incassi e tutti i pagamenti rela-tivi all’attività professionale, con “strumentifinanziari tracciabili”: assegni non trasferibili,bonifici, altre modalità di pagamento bancario opostale (MAV, RAV, Vaglia, Bollettini c/c posta-le, addebiti vari diretti su c/c, etc.), sistemi dipagamento elettronico (Bancomat, Carte diCredito).Il limite sotto il quale sarà consentito il pagamen-to/incasso a mezzo contante è stabilito in:- 1.000 euro, fino al 30 giugno 2007;- 500 euro dal 1° luglio 2007 al 30 giugno 2008;- 100 euro dal 1° luglio 2008.

All’incasso di denaro contante dovrà in ogni casoseguire il versamento delle somme sul conto cor-rente. Importante ricordare che il limite – già invigore dal 4 luglio u.s. – sarebbe riferito non allasingola transazione, ma alla prestazione nel suocomplesso; così, per esempio, non sarà ritenuto anorma un incasso (o pagamento) per contantieffettuato in più soluzioni per importi singolar-mente inferiori al limite, ma unitariamente ricon-ducibili ad una unica fatturazione, o a più fattureriferite alla stessa prestazione, di importo com-plessivamente superiore al limite.

Altre disposizioni fiscaliNon concorrono a formare il limite del 2% deiricavi, per la deducibilità fiscale delle spese divitto e alloggio, le spese pagate dal committenteper conto del professionista e da questi riaddebi-tate in fattura: il documento di spesa dovrà esse-re intestato al committente con la specifica indi-cazione del professionista che ha usufruito deiservizi.Anche per i lavoratori autonomi divengonofiscalmente rilevanti le minusvalenze e - soprat-tutto - le plusvalenze realizzate dalla cessione deibeni strumentali.

Ristrutturazioni EdilizieÈ prorogata a tutto il 2006 l’agevolazione inmateria di ristrutturazioni edilizie, con alcunenovità:- le fatture emesse dall’impresa che esegue i

lavori dovranno evidenziare dettagliatamente ilcosto della manodopera utilizzata;

- per le fatture emesse fino al 30 settembre 2006,l’aliquota Iva era stata riportata (leggeFinanziaria per il 2006) al 20% e la misuradella detrazione al 41%;

- per le fatture emesse dal 1° ottobre 2006 e finoal 31 dicembre 2006, ritornano l’aliquota Iva al10% e la misura della detrazione al 36%;

- il limite di spesa, per il periodo dal 1° ottobre al31 dicembre 2006, diventa 48.000 euro com-plessivi per abitazione, eventualmente da sud-dividersi tra i comproprietari dell’immobile.

Riporto perditeViene unificata, anche per i soggetti titolari dilavoro autonomo o imprese minori, l’unica possi-bilità di riporto e compensazione delle perditecon redditi della stessa categoria nei successiviperiodi d’imposta, ma non oltre il quinto, esclu-dendone quindi la possibilità di compensazionecon redditi di altre nature, all’interno dello stessoperiodo d’imposta.

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Studi di Settore e accertamentiPer tutti i contribuenti l’accertamento potrà legit-timamente scattare anche in presenza di scosta-mento dalle risultanze degli studi per una solaannualità.

Elenco Clienti e FornitoriÈ confermato l’obbligo di trasmettere, in via tele-matica entro il 29 aprile dell’anno successivo,l’elenco dei soggetti Clienti o Fornitori verso iquali è stata emessa o dai quali si è ricevuta fat-tura, e l’ammontare dei relativi importi fatturati.

Versamenti telematiciDal giorno 1 ottobre 2006, tutti i titolari di parti-ta Iva sono obbligati ad effettuare i versamentifiscali e previdenziali (Modello F24) esclusiva-mente attraverso modalità telematiche, o tramiteil modello F24 On Line o per il tramite di inter-mediari abilitati.

a cura dello Studio Associato dei dottoricommercialisti Cagnin Piero, Cavallin Rossella,

Matteo Martignon, Chiara RovolettoCazzago di Pianiga

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Caro presidente,

nella calda e tarda mattinata di giovedì 6luglio 2006 alle ore 11.30 ho ricevuto una“curiosa” telefonata dal datore di lavorodel mio assistito xxx xxx, che avevo visto ilgiorno precedente in ambulatorio per unalombo-sciatalgia sx e al quale avevo certi-ficato 2 giorni di malattia.Questo datore di lavoro, di cui non so ilnome, ma del quale mi è rimasto il n° tele-fonico nella memoria del cellulare miinformava che avrebbe trasmessoall’Ordine dei Medici le foto del suodipendente che, pur in malattia, passeg-giava per il paese e la segnalazione sulmio operato professionale poiché dispen-savo giorni di malattia senza neanche fareuna radiografia prima!Mi sono limitato a rispondere, educata-mente e senza polemiche, che era un suodiritto fare questa segnalazione ma cheaveva uno strumento più elegante e lega-le per verificare lo stato di salute deldipendente: la visita fiscale!Pensavo di lasciare perdere, ma poi horitenuto che non era giusto poiché questoepisodio non offende il singolo iscritto matutta la categoria. Inoltre dalla vicendaemerge una problematica, che personal-mente ho già segnalato più volte all’INPS,ma inutilmente: i dati del medico e quindila sua rintracciabilità sulla copia del certi-ficato di malattia per il datore di lavoro, ciespone a intromissioni non opportune senon talora francamente intimidatorie,come quella per la quale sono costretto adisturbarti.

Non so se arriverà lasegnalazione, di cui sonostato minacciato, in ognicaso mi rendo disponibi-le sia per chiarimenti suquesta triste vicenda, siaper trovare orientamentiche ci permettano dioperare con serenità: dopo che è scemata lagratificazione professio-nale, dopo che si è ridot-ta quella economica,dopo che è aumentato ilcarico burocratico, dopoche è aumentata la ten-sione conflittuale con gliassistiti, ci mancherebbesolo che dovessimo fare i conti conl’ignoranza e la maleducazione di unqualsiasi imprenditore che ha deciso dimettere in riga i medici!

Ti saluto cordialmente e ti auguro buonlavoro.

Ennio Caggiano

Dottore: ti metto io in riga

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La Commissione per la Formazione, a seguito delprogramma che si è posta dal momento del suoinsediamento, ha raggiunto il convincimento chequalunque programma formativo non possa cheessere il risultato di un approfondito dibattito suifabbisogni.

Per questo motivo è stato ideato questo questio-nario, del quale comprendiamo le possibili man-chevolezze, ma che riteniamo un utile punto dipartenza per iniziare a costruire “assieme” unpossibile percorso formativo che sia di ausilio“vero” alla nostra professione.

Vi pregheremmo pertanto:• Di rispondere numerosi• Di rispondere possibilmente entro la fine del

mese di novembre al fine di consentire un’ana-

lisi e un incontro programmato successivo• Di selezionare fra gli items proposti le tre pre-

ferenze considerate più attuali (e scrivendosopra 1-2 o 3 nell’ordine di gradimento)

• Di indicare liberamente ulteriori argomentiche ritenete utili

• Di consegnarlo con sollecitudine, inviandoloper posta a:- Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della

Provincia di Venezia, via Mestrina, 8630172 Venezia-Mestre

- o per fax 041.989663- o compilando direttamente ed inviarlo a

[email protected]’attenzione del Dott. Alfredo Saggioro

Cari saluti a tutti.

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Questionario suifabbisogni formativi

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Sesso❐ Maschio❐ Femmina

Età ...............

Anni di professione .............................................

❐ Medico-chirurgo❐ Odontoiatra

❐ MMG❐ Specialista in ................................................................................................. (scrivere solo specialità praticata)

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1. Management – Organizzazione❐ Percorsi diagnostico-terapeutici ed

assistenziali❐ Linee guida, protocolli, procedure❐ Urgenza clinica e urgenza

diagnostica

2. Pianificazione – Programmazionesanitaria❐ Appropriatezza fra domanda e

offerta in ambito socio-sanitario❐ Economia sanitaria❐ Integrazione ospedale-territorio❐ Risk management

3. Legislazione❐ I contratti di lavoro❐ Decentralizzazione del SSN

(devolution)❐ Norme comunitarie di interesse

sanitario

4. Metodologia della ricercascientifica❐ Epidemiologia e statistica applicata

❐ Medicina basata sull’evidenza(EBM)

❐ Ricerca e revisione bibliografica

5. Relazione interpersonale ecomunicazione❐ Operatore-utente❐ Operatore-operatore (MMG-

Specialista-Ospedale)

6. Sicurezza lavorativa❐ Gestire e combattere lo stress

lavorativo❐ Rischio (biologico, chimico, fisico,

radiologico)

7. Etica e deontologia❐ Bioetica e genetica❐ Il consenso informato❐ Il rapporto con l’utenza

multietnica❐ La sperimentazione clinica

8. Clinica sanitaria (argomenti trattidal piano sanitario nazionale)

TEMI PROPOSTI

Campo libero per suggerimenti o proposte da parte degli iscritti

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Leggi ecircolari

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

DIPARTIMENTODELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA

DIREZIONE DELLA CASACIRCONDARIALE DI BELLUNO

Questa Direzione ha necessità di stipulare con urgenza convenzione libero-pro-fessionale per Guardia Medica e Servizio Integrativo di Assistenza Sanitaria.La convenzione prevede la prestazione di un minimo di 96 ore mensili ed unmassimo di 168 ore.Il servizio è organizzato su 6 ore nei giorni feriali (dalle ore 16.00 alle ore 22.00)e 24 ore su 24 nei giorni festivi.La retribuzione oraria lorda è di euro 21,15.Il modulo per la presentazione delle istanze per l’inserimento nelle graduatoriepuò essere ritirato presso la segreteria della Casa Circondariale, via Baldenich n°11 – 32100 Belluno.

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Per aiutare a capire la frequente,desolante realtà pensionistica inogni suo particolare aspetto, vit-tima della più completa latitanzapolitica a tutela dei diritti nonrispettati, basta pensare ai 48casi di richieste al Fondo diSolidarietà nel 2005, per uncomplessivo impegno finanzia-rio di 74.000,00 ? limitato dallestriminzite risorse alimentatedalle sole 500 delle vecchie liremensili versate dagli iscritti. E poi? E poi chiedono spazio ladignità e l’orgoglio, protagonistidi un mal celato squallore deimeno fortunati, le cui pensionidi reversibilità dovrebbero esse-re il riconoscimento pieno di una vita di serviziocondivisa giorno dopo giorno e non umiliate conl’abbattimento impietoso sino al 30% del loro valo-re.L’abolizione della decurtazione di queste pensioni,in particolare sono colpite le vedove che abbiano

una loro pensione e un lororeddito patrimoniale, è un dirit-to fatto inutilmente oggetto daconvegni e disegni di legge,calpestato da sentenze negativeper esigenze di bilancio.È un errato convincimentogeneralmente diffuso, che que-sto problema riguardi solamen-te le donne. Si riporta quanto emerso al 43°Congresso di Palermo dal 23 al27 aprile di quest’anno e com-parso nel Corriere Medico digiovedì 18 maggio 2006 n°15,con l’augurio che non sia unapsicoterapia,ma l’auspicatosalvataggio di un patrimonio

che non deve essere un’elargizione più o menoscontata a seconda del tempo e degli umori, ma unaconquista adeguata e ben precisa, acquisita confatica e intoccabile.

Giuliano Sassi

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FEDER.S.P. e V.FederazioneSanitariPensionati eVedove

FEDER.S.P. e V.PENSIONI DI

REVERSIBILITÀIntolleranza all’ingiustizia e

volontà di cambiamento

Dal Corriere Medico - giovedì 18 maggio 2006 n°15

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Con il Patrocinio ORDINE DEI MEDICI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA

Convegno

“COMUNICAZIONE TRA MEDICI: STRUMENTO INDISPENSABILE PER

UN PERCORSO DI CURA DI QUALITA’“

Sabato 4 novembre 2006 dalle ore 8.30 alle ore 13.30

Nuovo Teatro “Le Cime”via Vittoria, 75 – MIRANO – VE

Convegni OMCeO VeneziaOrdine Provinciale

dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri

A.Ulss n. 13Mirano - VE

Il Consiglio dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della Provincia di Venezia intendeincontrare tutti i propri iscritti nel corso del 2006 organizzando, in più parti dellaProvincia, degli incontri sui temi cruciali della professione. Si desidera infatti ascolta-re i problemi ed i suggerimenti dei colleghi per trovare insieme delle soluzionipossibili.Il Convegno organizzato a Mirano il 4 novembre 2006, accolto con entusiasmo dal Dott.Pietro Lavezzo, Direttore Generale dell’Azienda Ulss. n. 13 di Mirano, ha come tema lacomunicazione tra medici.Siamo convinti che la comunicazione tra medici sia alla base di un percorso di cura diqualità.E’ assolutamente evidente come una parte del contenzioso tra medico e paziente nascaspesso dalla mancanza, all’interno della classe medica, di un confronto costruttivo basa-to su una corretta ed efficace comunicazione.Una corretta ed efficace comunicazione tra medici ha una ricaduta positiva su un rap-porto medico-paziente basato sulle capacità d’ascolto e sull’offerta di percorsi di curacondivisi.Una categoria medica solidale, consapevole dei propri bisogni formativi, pienamenteinserita nel tessuto sociale può e deve rappresentare un valore aggiunto per le nostreComunità. Alla fine di questa giornata individueremo e condivideremo iniziative di ricerca che unGruppo di Lavoro dovrà elaborare e presentare nell’immediato futuro.E’ nostro desiderio che in ogni Azienda ULSS. della Provincia, in collaborazione con leComunità locali, nascano laboratori d’idee per favorire una più ampia comunicazioneinterdisciplinare.

Maurizio ScassolaPresidente dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri

della Provincia di Venezia

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8.00 - 8.30 Registrazione partecipanti

8.30 - 9.00 Saluto del Direttore GeneraleAzienda Ulss. n. 13 di Mirano- Vedr. P. Lavezzo Saluto del Presidente dell’Ordine deiMedici ed Odontoiatri Veneziadr. M. Scassola

Introduzione all’evento dr. E. Rupeni

9.00 - 9.30 INTERFACCIA FRA POLITICA EPROFESSIONE; LA MEDICINA DIGRUPPO COME CRESCITA PER UNARISPOSTA PIU’ ADEGUATA DR C. ZALUNARDO

9.30 - 9.50 RUOLI E COMPETENZEPROFESSIONALI; LA COMUNICAZIONECOME RISORSADR P. ALLIBARDI

9.50 - 10.10 COMUNICAZIONI E QUALITA’ DICURA IN AREA PEDIATRICADR E. FRISON

10.10 - 10.30 DIALOGO FRA LE DIVERSEPROFESSIONI MEDICHE; QUALISTRUMENTI PER NUOVI OBIETTIVIDR M. SCEVOLA

10.30 - 10.50 LA COMUNICAZIONE FRA AREESPECIALISTICHE IN OSPEDALEDR T. MAGGINO

10.50 - 11.10 LA COMUNICAZIONE FRA AREESPECIALISTICHE AL DI FUORIDELL’OSPEDALE - DR D . LICORI

11.10 - 11.30 LA COMUNICAZIONE FRA MEDICI EDODONTOSTOMATOLOGIDR M. BREDA

11.30 – 11.45 Coffee Break

11.45 - 13.15 TAVOLA ROTONDA PLENARIA conpartecipazione anche di unagiornalista stampa localeDR L. GIANTINDR C. ZALUNARDODR P. ALLIBARDIDR E. FRISONDR M. SCEVOLADR T. MAGGINODR D. LICORIDR M. BREDADR RUPENI

13.15 - 13.30 QUESTIONARIO DI VALUTAZIONEDELL’EVENTO E TEST FINALE DIVERIFICA DELL’APPRENDIMENTO.TERMINE CONVEGNO.

33

Convegni

RUPENI ENZODirettore Sanitario

A.Ulss. n. 13 Mirano (Ve)

ZALUNARDO CARLOMedico Medicina GeneraleA.Ulss. n. 13 Mirano (Ve)

FRISON EZIOPediatra di Libera SceltaA.Ulss. n. 13 Mirano (Ve)

ALLIBARDI PIERLUIGIDirigente medico – Dipartimento Cardiologia

A.Ulss. n. 13 Mirano (Ve)

SCEVOLA MORENODirigente medico – U.O. Medicina

A.Ulss. n. 13 Mirano (Ve)

MAGGINO TIZIANODirigente medico – U.O. Ostetricia/Ginecologia

Medicina A.Ulss. n. 13 Mirano (Ve)

BREDA MORENOMedico Medicina Generale, Odontoiatra

A.Ulss. n. 13 Mirano (Ve)

LICORI DANIELADirigente Medico SUMAIA.Ulss. n. 13 Mirano (Ve)

PROGRAMMA

RELATORI

MENEGHELLI GIORGIOPediatra di Libera Scelta

GIANTIN LUISAGiornalista de “Il Gazzettino”

Destinatari: Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provinciadi Venezia

Numero di partecipanti: tot. 100

L’iscrizione è gratuita

ECM:Il corso è accreditato presso il Centro Regionale ECMVeneto - rif. evento VEN-FOR8424.

Responsabile scientifico:Dr. Moreno Scevola

Segreteria organizzativa:Area Formazione e QualitàAzienda Ulss. n. 13 Mirano-VETel. 041/ 5795141 - Fax 041/5795149E-mail: [email protected]

Segreteria scientifica:Dr. P. Allibardi – M.Breda – M.Scevola

MODERATORI

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L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri organizza il giorno:

16 dicembre 2006presso Istituto Salesiano San Marco

Via dei Salesiani, 15 - MESTRE-VENEZIA

Il convegno

“L’ENPAM PER I LIBERO-PROFESSIONISTI”

Il congresso ha come obiettivo la revisione dell’attività professionale nella prospettivaprevidenziale. Verranno discussi i seguenti argomenti: fonti di finanziamento

dell’ENPAM, la gestione dei fondi, il rapporto contribuenti / contributi e le prospettiveper il prossimo futuro.

Destinatari : medici / odontoiatri

Numero di partecipanti: 300

L’Iscrizione è gratuita e dovrà pervenire entro il 01.12.2006 presso la segreteriadell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Venezia tramite fax 041.989663

o tramite e-mail: [email protected]

PROGRAMMA

8.30 – 8.45 Registrazione Partecipanti

8.45 – 9.00 Saluto del Presidente Commissione Odontoiatri dott. Cosimo Tomaselli

9.00 – 11.00 L’ENPAM E I LIBERI PROFESSIONISTIDocente dott. GIOVANNI PIETRO MALAGNINO

Sostituto dott. COSIMO TOMASELLI

11.00 – 11.15 Coffee Break

11.15 – 12.45 L’ENPAM E I PENSIONATIDocente dott. IGNAZIO BASILE

Sostituto dott. COSIMO TOMASELLI

12.45 – 13.15 Discussione - Tavola rotonda con domande diretteDocente dott. GIOVANNI PIETRO MALAGNINO

dott. IGNAZIO BASILESostituto dott. COSIMO TOMASELLI

13.15 – 14.00 Questionario di valutazione dell’evento e Test finale di valutazione del-l’apprendimento

La partecipazione al Convegno permette l’acquisizione dei crediti ECM. L’evento è infase di accreditamento presso il Centro Regionale Veneto per l’Educazione Continua inMedicina.

COD. EVENTO VEN-FOR 9200

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Convegni

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Convegni

ORGANIZZATORE:ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI VENEZIA

Via Mestrina, 86 – 30172 Mestre (Ve)Tel 041/989479 – Fax 041/989663 – e-mail: [email protected]

TITOLO EVENTO:L’ENPAM PER I LIBERO PROFESSIONISTI - COD. EVENTO: VEN-FOR 9200

DATA DELL’EVENTO: 16 dicembre 2006

SCHEDA DATI ANAGRAFICI PARTECIPANTI (da compilare ed inviare entro il 01.12.2006)

NOME

COGNOME

COD. FISCALE

PROFESSIONE

DISCIPLINA

PROVINCIA IN CUI OPERA PREVALENTEMENTE

ISCRITTO ALL’ORDINE DELLA PROVINCIA DI

PROFILO LAVORATIVO ATTUALE: ❐ Dipendente del SSN❐ Convenzionato del SSN❐ Libero Professionista in ambito sanitario

❐ Altro (specificare)

Dichiaro di essere informato, ai sensi e per gli effetti del D.Lgs n. 196 del 30.06.2003 che i dati personali sarannotrattati, anche con strumenti informativi, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presentedichiarazione viene resa.

Data Firma ✂

ENPAMRISCATTI E RICONGIUNZIONI PIÙ ONEROSI

A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2007

Il Consiglio di Amministrazione dell’Enpam in data 21.04.2006 ha deliberatol’adozione di nuovi coefficienti di trasformazione sui quali viene calcolato l’im-porto di riscatto e ricongiunzione e che si basano sulle tabelle Istat.Le precedenti tabelle facevano riferimento al 1983; le attuali, che tengono contodella maggiore aspettativa di vita, si riferiscono al 2002. Non è prevista nessunavariazione per i riscatti e le ricongiunzioni in corso e per le domande protocolla-te entro il 31.12.2006.Dal 1.1.2007 gli importi subiranno un incremento variabile tra il 12 e il 37% aseconda dell’età del richiedente.

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Attivitàdell’Ordine Gruppi di lavoro

AREA DI ATTIVITA’

GRUPPO DI LAVOROINFORMAZIONE

E COMUNICAZIONE(NOTIZIARIO E SITO WEB)

GRUPPO DI LAVOROSCIENZA - ETICA E

DEONTOLOGIA

GRUPPO DI LAVOROPER IL DIALOGO TRA LE VARIE

AREE DELLA PROFESSIONE

GRUPPO DI LAVOROPER LA FORMAZIONE

GRUPPO DI LAVOROPER LA RESPONSABILITA’

PROFESSIONALE

GRUPPO DI LAVOROPER LO STUDIO E LA

VALUTAZIONE DELLE CRITICITA’ DEIBILANCI PREGRESSI

GRUPPO DI LAVORO PER LAPUBBLICITA’

COMMISSIONE PARI

OPPORTUNITA’

COMPONENTI DEL CONSIGLIOE COMMISSIONE ODONTOIATRI

DOTT. SINIGAGLIA MAURIZIODOTT. LEONI GIOVANNIDOTT. SASSI GIULIANODOTT. FABBRO FRANCO (supervisor)

DOTT. RAMUSCELLO SALVATOREDOTT. ALLIBARDI PIERLUIGIDOTT. BERTO AUGUSTO STEFANODOTT. SAGGIORO ALFREDODOTT. MENEGHELLI GIORGIO (referente per la stampa)

DOTT. RAMUSCELLO SALVATOREDOTT. GALLO ALESSANDRA (referente per la stampa)DOTT. SAGGIORO ALFREDODOTT. COLLURA GIUSEPPEDOTT. MENEGHELLI GIORGIO

DOTT. PICCIANO PASQUALE (referente per la stampa)DOTT. SCEVOLA MORENO DOTT. SAGGIORO ALFREDO

DOTT. NICOLIN GIULIANODOTT. BREDA MORENODOTT. RONCALI DAVIDEDOTT. RAMUSCELLO SALVATOREDOTT. FAMELI RENATODOTT. ALLIBARDI PIERLUIGI (referente per la stampa)DOTT. TOMASELLI COSIMO

DOTT. MEDIATI MALEKDOTT. NICOLIN GIULIANODOTT. RONCALI DAVIDEDOTT. RAMUSCELLO SALVATOREDOTT. MENEGHELLI GIORGIODOTT. BREDA MORENODOTT. FAMELI RENATO

DOTT. BERTO AUGUSTO STEFANODOTT. BOSCOLO CATERINA DOTT. MEDIATI MALEK DOTT. FABRIS GELLI GIUSEPPE

DOTT. BOSCOLO CATERINA

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Attivitàdell’Ordine

REFERENTE DEL GRUPPO

SINIGAGLIA MAURIZIO

RAMUSCELLO SALVATORE

MENEGHELLI GIORGIO

-

BREDA MORENO

RONCALI DAVIDE

BOSCOLO CATERINA

BLUNDETTO EMANUELA

PROPOSTA DI COMPONENTIESTERNI AL CONSIGLIO

DOTT. SAMUELI CRISTIANODOTT. LO GIUDICE ANTONIODOTT. MORANDO MICHELA

DOTT. ZAFFIN MICHELEDOTT. POLESSO ROBERTODOTT. TOME’ FRANCESCODOTT. MARUSSO TIZIANADOTT. RESCH GIUSEPPEDOTT.MASIERO LUCIANODOTT. PASSARELLA LUCADOTT. DONATINI ALFREDODOTT. BRUSCAGNIN ALBERTODOTT. DIECI DARIODOTT. VENDITTI QUINTINO

DOTT. POLESSO ROBERTODOTT. VALENTI PIETRODOTT. ZAFFIN MICHELEDOTT. FABRIS GELLI GIUSEPPEDOTT. SPERONELLO MARIA ROSADOTT. ZENNARO CRISTINA

DOTT. FRASCATI ANGELODOTT. DORIA MATTIADOTT. SCANFERLA FLAVIODOTT. MICHIELETTO MARCODOTT. BACCICHETTO RENZODOTT. COIN ANGELODOTT. PAGAN VITTORE DOTT. OSTI FRANCO DOTT. ROMEO ANTONELLA

DOTT. DELL’OLIVO IVANODOTT. PASSARELLA LUCADOTT. PARISI ROBERTODOTT. RESCH GIUSEPPE

DOTT. ANGONESE IRMANNADOTT. BATTISTON LETIZIADOTT. BLUNDETTO EMANUELADOTT. CALLEGARO M. TERESADOTT. CHINELLATO MAURADOTT. D’INCA’ MARIA CRISTINADOTT. MORESSA MARIA PIADOTT. PIAI MANUELADOTT. SPOLAOR MARINADOTT. TURCHETTO ANTONELLADOTT. VENDITTI QUINTINO

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Il sito web dell’Ordineè in fase di ristrutturazione.

Inviateci TUTTI la vostra e-mailcompleta di nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono

(lavoro e/o cellulare) ed eventuale fax a:

[email protected] la costruzione/aggiornamento di un completo archivio informatico che ci

servirà per l’invio delle e-mail, dei fax e delle informazioni per l’accesso alForum dedicato.

Ci sentiamo in rete…

Cari saluti a tutti ed a presto.

Il Gruppo di Lavoro Informazione e ComunicazioneGiovanni Leoni, Antonio Lo Giudice, Michela Morando,

Cristiano Samueli, Giuliano Sassi, Maurizio Sinigaglia, Franco Fabbro.

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Convegno:“Il medico e l’odontoiatra.

Quale ruolo oggi nelle nostrecomunità?”

2 dicembre 2006Istituto Salesiano San Marco

Via dei Salesiani, 15 - Mestre-Venezia

* * * * * * * * * *L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Venezia, ha il piacere di invitarTi alConvegno dal titolo “Il Medico e l’Odontoiatra. Quale ruolo oggi nelle nostreComunità” che vedrà la partecipazione di esponenti della vita politica e di organizza-zioni internazionali e nazionali che hanno al centro del loro interesse i “determinanti”della Salute (l’evento è in fase di accreditamento presso il Centro RegionaleVeneto per l’Educazione Continua in Medicina).

PROGRAMMA

8.00 – 8.15 Registrazione Partecipanti8.15 – 8.30 Saluto del Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli

Odontoiatri di Venezia dott. Maurizio Scassola8.30 – 9.10 IL RUOLO DEL MEDICO NELLA RICERCA DEI DETERMINANTI

DELLA SALUTE - dott. Maurizio ScassolaPresidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri diVenezia

9.10 – 9.50 IL MEDICO DENTRO O FUORI QUESTA SOCIETA’? AI MARGINI dott. Salvatore RamuscelloVicepresidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri diVenezia

9.50 – 10.30 SALUTE E RIDURRE LE INEQUITÀ DI STATO DI SALUTEdr. Erio ZilioUfficio Europeo per gli Investimenti, per la Salute e lo Sviluppo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

10.30 – 10.50 Coffee Break10.50 – 11.30 MEDICINA E SOCIETÀ - prof. Massimo Cacciari

Sindaco del Comune di Venezia11.30 – 12.10 Discussione - Tavola rotonda con domande dirette12.10 – 12.50 Questionario di valutazione dell’evento e Test finale di valutazione

dell’apprendimento

Al termine del convegno verranno premiati i Colleghi che festeggiano i 50 annidi laurea e il più giovane neolaureato leggerà, a nome di tutti i neoiscritti, ilGiuramento Solenne di Ippocrate; nell’occasione, a tutti i Nuovi Iscritti verràconsegnato il Codice Deontologico.

Un buffet sarà offerto a tutti i partecipanti

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Convegni

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CONVOCAZIONEASSEMBLEA ORDINARIA

DEGLI ISCRITTIA norma dell’art. 23 del D.P.R. 05.04.1950 N. 221, l’Assemblea annuale degli iscrittiall’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Venezia è indetta in primaconvocazione Venerdì 01.12.2006 alle ore 23.00 presso l’Ordine dei Medici – Via Mestrina 86Mestre e, se non viene raggiunto il numero legale pari ad un quarto degli iscritti, in secon-da convocazione (valida qualunque sia il numero degli intervenuti)

SABATO 02.12.2006 alle ore 14.00presso l’ISTITUTO SALESIANO “S. MARCO” Mestre (Ve) - Via dei Salesiani 15

ORDINE DEL GIORNO:1. Relazione del Presidente; 2. Relazione del Tesoriere;3. Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti;4. Variazioni al bilancio di previsione anno 2006;5. Approvazione bilancio Preventivo 2007;

A norma dell’art. 24 del D.P.R. 05.04.1950 N. 221 l’iscritto potrà delegare un collegamediante l’uso dell’originale del modulo in calce. Ogni iscritto non potrà essere portatore di più di due deleghe.

Venezia – Mestre 11.10.2006 Prot. 3294 Tit. 1108

Il Consigliere Segretario Il Presidentedott. Caterina Boscolo dott. Maurizio Scassola

N.B. Le variazioni al bilancio di Previsione 2006 ed il bilancio Preventivo 2007, verrà depo-sitato presso la segreteria dell’Ordine per la consultazione dei colleghi dal 15.11.2006.

Il sottoscritto dott. delega

con pieni poteri il dott. a rappresentarlo

all’Assemblea Ordinaria annuale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri diVenezia il 02.12.2006.

data firma

N.B. Il presente avviso ha validità di convocazione a tutti gli effetti ai sensi dell’art. 23 delD.P.R. 05.04.1950 N. 221.

Le indicazioni per raggiungere l’Istituto Salesiano si trovano nel foglietto allegato al noti-ziario oppure nel sito internet www.ordinemedicivenezia.it

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