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Anno 23 - N. 1 - FEBBRAIO 2017 numero Associazioni - Nuova serie www.comune.corbetta.mi.it
Corbetta
la voce di CorbettaPeriodico del Comune di CorbettaAnno 23, numero 1, febbraio 2017(numero delle associazioni)
Direttore responsabileMarco Ballarini
RedazioneStefania De CiechiGreta MasperiMassimo MeloniDonata NegrettiChiara Ragusa
Grafica, impaginazione e stampaSO.G.EDI. srlBusto Arsizio - via Seneca, 12Tel. [email protected]
PubblicitàSO.G.EDI. srlBusto Arsizio - via Seneca, 12Tel. [email protected]
Autorizzazione Tribunale di Milanon. 35 del 28/1/1995
Stampato in 8.300 copie, distribuito gratuitamente a tutte le famiglie residenti
Lettere e segnalazioniI lettori che volessero inviareinterventi o segnalazionisono pregati di farli pervenire a:Redazione La voce di Corbettapresso Urp, alla seguente mail: [email protected]
Tutti gli scritti dovranno recarenome, cognome, indirizzoe numero di telefono (facoltativo).
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SO.G.EDI. srltelefono
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In questo numeroDal Sindaco
3 Editoriale del Sindaco
Dalle Associazioni
4 Il Rubicone e le Idi di Marzo
rubrica a cura di Anselmo Pagani
6 Ieri, oggi e domani... chissà?
rubrica a cura di Gepi Baroni
7 Festa per l’Equipe Corbettese
8 Festa Sociale Avis Corbetta
9 Le Matite Colorate
10 Vigili del Fuoco: la svolta verso il futuro
12 Mezzo Secolo di Cbc
13 Avvisi
14 Riceviamo e pubblichiamo
Farmacia
15 La nostra Farmacia Comunale
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Dal Sindaco
n altro mese è pas-sato e questo conla Voce di Corbetta
è decisamente uno dei mieiappuntamenti preferiti. Ilmotivo è semplice: questifogli che avete tra le manisono uno dei mezzi più im-portanti che l’Amministra-zione comunale utilizzaper comunicare direttamen-te con i cittadini e non esistecosa più preziosa e impor-tante di questa.I canali di comunicazioneistituzionali, poi, sono incontinua crescita: alla pagi-na Facebook, alla newslet-ter, agli sms e al servizioWhatsapp si è aggiuntoanche il profilo Instagramdi Corbetta (lo trovate conil nome comunedicorbet-ta_mi) dove vogliamo condi-videre gli scatti e le iniziati-ve più belle della nostracittà.Una città che cresce e chediventa sempre più sicuragrazie al nuovo servizio divigilanza privata, una no-vità assoluta e che consen-tirà ai corbettesi di dormiresonni tranquilli anche in ora-rio di chiusura degli uffici diPolizia locale (orario che,comunque, grazie alla di-sponibilità degli agenti èstato ampliato). Inizialmentele pattuglie di vigilanza pri-vata gireranno tra i principa-li monumenti e punti d’inte-resse di Corbetta, prossi-mamente i cittadini avranno
la possibilità di aggiungereal percorso la propria abita-zione con un prezzo con-venzionato.La crescita di una cittàpassa soprattutto dai suoiservizi e dalla capacità dellamacchina comunale di farfronte alle esigenze dei cit-tadini. In questo senso, hafatto scalpore il licenzia-mento disciplinare di dueoperai per abbandono delluogo di lavoro e falsa tim-bratura. Non è stata unabuona notizia per nessuno,ma Corbetta deve poter cre-scere e lavorare con davan-ti agli occhi il buon esem-pio di un municipio efficien-te e operoso. Non possiamochiedere ai cittadini di esse-re coscienziosi e di pagarele tasse se poi noi per priminon adempiamo ai nostridoveri.A questo proposito, sonofelice di comunicare che letasse, a fronte di un bilanciopositivo e a un aumentodegli investimenti, resteran-no invariate; aumenteranno,invece, i servizi (come adesempio l’apertura dellosportello Tari). È aumentato,
come ho comunicato perso-nalmente a dicembre, an-che il mio stipendio: si trattadi circa 140 euro al meselordi, che avvicinano senzaraggiungerli il mio com-penso a quello degli altriamministratori dei Comunidella zona, anche più picco-li di Corbetta.Chiudo ricordando che ilavori per la riqualificazionedelle scuole medie sono ini-ziati e che contiamo di po-terli vedere terminati entrola fine del 2017. Voglia que-sto essere un saluto anchealle nuove generazioni cherenderanno ancora piùgrande e bella la nostraCorbetta.
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Editoriale del Sindaco
Il nostro Segretario Co-munale Selene FrancescaLupacchino, insediatasiin data 17 ottobre 2016, èla più giovane d’Italia deicomuni sopra i 15.000abitanti.
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Rubrica a cura di Anselmo Pagani
Il Rubicone e le Idi di MarzoDifficilius se principem ci-vitatis a primo ordine insecundum quam ex se-
cundo in novissimum detrudi”,cioè “è più difficile per uno che sitrova al primo posto dello statoessere sospinto al secondo, chedal secondo all’ultimo”. Se non èil famoso “...il potere logora chinon ce l’ha...” del “divo Giulio”del nostro ’900, poco ci manca!Eppure, secondo lo storico Sve-tonio, questa caparbia dichiara-zione d’attaccamento al poterefu a varie riprese pronuncia-ta oltre duemila anni fa da unaltro “divo Giulio”, che però dinome faceva Gaio Cesare. Dopo gli otto anni trascorsi inGallia come proconsole dellarepubblica romana a combatte-re, fino alla loro completa sotto-missione, i bellicosi popoli diquel grande paese, Cesare siera ben presto reso conto che,con lui tanto lontano, a Roma lenotizie dei suoi trionfi non face-vano che generare invidie erisentimenti nella fazione politi-ca a lui avversa, quella cioèdegli “optimates”, che si eranostretti intorno a Pompeo colquale Cesare aveva condiviso iltriumvirato, mettendo in mino-ranza e rendendo irrilevanti i tri-buni che invece difendevano inSenato gli interessi dei “cesa-riani”. Nel dicembre del 50 a.C.l’aria nell’Urbe si era fatta pe-sante ed i più già paventavanolo scoppio di una guerra civile.In Senato pertanto fu messa aivoti una proposta in base allaquale sia Cesare che Pompeoavrebbero dovuto congedare irispettivi eserciti, a pena diessere dichiarati nemici pubblicise non l’avessero fatto. Giunto
alla testa di circacinquemila uomini etrecento cavalieri neiprimissimi giorni del49 a.C. a Ravenna,allora città della Gal-lia Cisalpina, dopoaver lasciato il gros-so delle sue truppein Gallia, Cesare,sebbene intimamen-te avesse già decisoil da farsi perché, come avrebbedetto dopo la sua vittoria a Far-salo sui pompeiani: “se non fos-si ricorso ai miei soldati, sareistato trascinato davanti ad un tri-bunale e condannato”, per alcu-ni giorni si comportò come nullafosse, per non dare nell’occhio.Così il 10 gennaio del 49 a.C.,saputo che i senatori avevanocalpestato il diritto di voto deisuoi fedeli tribuni scacciandoliaddirittura dall’Urbe, mandò lesue truppe ai confini del territo-rio romano, allora delimitato dalcorso del fiume Rubicone. Luiinvece trascorse la giornata nor-malmente, studiando il progettodi una scuola per gladiatori darealizzarsi a Rimini, poi andandoa teatro ed infine cenando innumerosa compagnia. Calato ilbuio però prese a nolo il carrettodi un mugnaio trascinato da duemuli, per passare il più possibileinosservato, e si mise in viaggioseguendo un sentiero sconosciu-to per raggiungere i suoi soldati,ma finì col perdersi. Solo all’albadell’11, imbattutosi in un pastorepratico dei luoghi, poté finalmen-te ricongiungersi alle sue coortiche lo attendevano sul Rubiconeda più di un giorno, timorose or-mai che non arrivasse più.Per risollevare il morale di quegli
uomini molto dubbiosisul da farsi ed in par-te propensi a ritorna-re sui loro passi pernon scatenare unaguerra civile, escogitòuna sorta di “colpo diteatro”, facendo im-provvisamente appa-rire un giovane di sta-tura imponente e dibell’aspetto che, se-
dutosi accanto a loro, si mise asuonare soavi melodie col flauto. Tutto ad un tratto però il tacitur-no suonatore tolse ad un trom-bettiere dell’esercito il suo stru-mento e, svuotando tutta l’ariache aveva nei polmoni, diedeil segnale della battaglia lan-ciandosi di corsa sull’altra rivadel fiumiciattolo. Colto il genera-le momento d’euforia Cesareesclamò: “Andiamo dove ci chia-mano i prodigi degli dei e l’ingiu-stizia degli uomini. Iacta aleaest!” (“anerrifzo kubos”, “sia get-tato il dado”, come scrive ingreco Plutarco nelle sue “ViteParallele”). E con quella traver-sata di sponda davvero il dadoera stato gettato perché in quelpreciso momento Cesare, insie-me ad Alessandro il Macedoneuno dei più geniali condottieri espregiudicati politici che abbianomai calcato le scene mondiali,alla testa di poche migliaia di sol-dati si avviò a vincere tutto. La sua incredibile vicenda terre-na, si sa, avrebbe poi avuto ilsuo epilogo il 15 marzo del 44a.C., giorno delle Idi di marzo,quando fu colpito a morte dalleventitré pugnalate infertegli daisuoi assassini. Malaugurata fula scelta, operata poco tempoprima, di rinunziare alla sua
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Rubrica
guardia del corpo personale,tant’è che Svetonio ne deduceche egli abbia in un certo modo“voluto” morire (“suspicionemquibusdam suorum Caesar reli-quit neque voluisse se diutiusvivere”, cioè: “fece sorgere il so-spetto in alcuni dei suoi di nonaver voluto vivere più a lungo”) operché ormai stanco ed amma-lato, o per affrontare una voltaper tutte le insidie dalle quali erastanco di doversi guardare incontinuazione. Per uno stranoscherzo del destino proprio lasera prima, durante una conver-sazione a casa di amici sul te-ma della morte, Cesare avevaaffermato di preferire un “finemvitae repentinum inopinatum-que” (“subitaneo ed imprevisto”). L’indomani, nonostante un son-no agitato da incubi premonitorie gli auspici contrari, dopo uniniziale tentennamento il congiu-
rato Decimo Bruto, che avevaaccesso a casa godendo dellasua familiarità, lo esortò a noncedere alla superstizione, ma amantenere fede all’impegno pre-so e recarsi in Senato come pre-visto. Cesare così uscì di casa,in tal modo segnando la sua finee dando il via al piano minuzio-samente messo a punto dai con-giurati. Infatti, appena sedutosisul suo scranno in Senato, que-sti lo accerchiarono per omag-giarlo. Tillio Cimbro, con la scusadi presentargli una supplica, glisi avvicinò più di tutti afferrando-gli la toga ed a quel precisosegnale Casca sferrò la primapugnalata che lo ferì sotto lagola. Cesare gridò allora: “Istaquidem vis est!” (“Ma questa èviolenza!”), ma fu subito sopraf-fatto dagli altri congiurati che, inun furioso impeto assassino, vol-lero tutti prendere parte alla mat-
tanza, ognuno infierendo colproprio pugnale. Dopo un’inizia-le resistenza Cesare si accasciòstremato al suolo per abbando-narsi alla morte, ma quando siaccorse che fra i suoi assassinic’era anche quel Marco Brutoche, come figlio della sua vec-chia amante Servilia, egli ritene-va fosse anche suo, si dice ab-bia esclamato il famoso “tu quo-que, fili mi” (“anche tu, o figlio!”). Da quel momento in avanti il suonome si sarebbe identificato conquello del poter: i sostantivi“Kaiser” o “Zar”, ma anche lostesso titolo di “Cesare”, che dalì a poco sarebbero stati utilizza-ti nel mondo per designare gliImperatori, ne sono la dimostra-zione. Consiglio per la lettura:“Giulio Cesare, il dittatore demo-cratico”, del prof. Luciano Can-fora, Ed. Laterza.
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Rubrica a cura di Gepi Baroni
Ieri, oggi e domani… chissà?el lontano 1952, mentre ero in terzaelementare, vinsi un concorso indet-to dalla Cassa di Risparmio che
impegnava le scolaresche con un tema daltitolo: “Parla della località dove risiedi”. Il pre-mio in palio consisteva in una cassettina sal-vadanaio metallica con un libretto di rispar-mio recante una piccola somma in denaro.Il mio elaborato vincente cominciava così:“Corbetta, dove sono nata e risiedo, è unridente paese immerso nel verde dellaPianura Padana e ha per sentinelle lunghifilari di pioppi e di betulle...”. Una bella imma-gine certo ma la mia non più verde età mi hapermesso, fortunatamente, divivere la mia amatissima cittàcon tutti gli inevitabili e neces-sari cambiamenti avvenuti daallora. Comunque per le betul-le non saprei ma quanto aipioppi basta ancor oggi pren-dere la bici e pedalare versoBelgioioso per trovarne ancoramolti e, se proprio se ne sentela mancanza, ci sono semprequelli del nostro bellissimoparco imponenti, vetusti e tut-ti in fila come un colonnato.Ma come fa una vecchia exscolara come me a non ricor-dare la Corbetta di allora sem-pre bella, ricca di storia e distorie, con le sue figure carat-teristiche, le situazioni curiose e tutto ciò chenon esiste più. Io ogni tanto ci penso, così,con una sorta di tenera nostalgia, per torna-re un poco indietro nel tempo come fanno ivecchi talvolta. Ma pensate che io ho vissutoquando per le strade del centro storico, in viaMadonna e in via Cavour, si poteva sentireancora l’odore pregnante di qualche stalla e,nel mese di maggio, i carri carichi all’invero-simile di fieno caracollavano per le vie delpaese con i ragazzini che li seguivano furti-vi per rubarne manciate portafortuna. Dal fornaio di fronte a casa mia ogni settima-
na veniva una cavallina con il suo carro cari-co di fascine per il forno a legna ed imman-cabilmente rimaneva incastrata sotto l’arcatadel portone tanto era alto il carico e bisogna-va sempre aiutarla a superare l’ostacolo.D’estate noi bambini si aspettava eccitati l’ar-rivo del “daquadur”, un camion verde provvi-sto sul paraurti anteriore di due grosse sara-cinesche d’ottone che mandavano grossigetti d’acqua a raggera per lavare e raffre-scare le strade nella calura del tardo pome-riggio estivo. Per noi era un piacere im-menso, nonostante i perentori divieti materni,farci bagnare di proposito i piedi, le gambe
e magari anche i vestiti!...Ogni piccolo avvenimentodallo sciamare delle api suitigli della piazza del Santuarioalla fuga occasionale, coninevitabile corrida sul corso, diun manzo afflitto da oscuripresentimenti nei confron-ti del suo macellaio da tutticonosciuto come “al Giu(v)a-noeu”, portava movimento,chiacchiere e commenti pergiorni e giorni tra le contradee “foeura da Mèsa”. Oggi certo è tutta un’altra co-sa e si vive in modo piùcomodo anche se un po’ con-vulso con la tecnologia che cisupporta in tutto anche se ce
ne sentiamo a volte un po’ assediati. Devodire però che anche oggi qualche diversivonon manca come quando a volte un Tir stra-niero, con autista straniero che non legge icartelli o viene tradito dal navigatore, finisceinevitabilmente incastrato sul corso. Ma tuttoè bene quel che finisce bene: c’è sempre miomarito pronto a salire in cabina di guida peraccompagnarlo in sicurezza e senza ulterioripatemi linguistici fino alla salvezza della sta-tale 11 o della circonvallazione!E domani che cosa sarà?... Come dice lavecchia canzone: sarà quel che sarà!!!…
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Dalle Associazioni
Festa per l’Equipe Corbettesel pranzo sociale di Equipe Corbettese siè tenuto il 27 novembre a Cerello diCorbetta.
Una festa con 150 presenti, tra atleti, iscrit-
ti, partners e autorità comunali. Un momen-to di festa, preludio alla presentazione dellesquadre agonistiche che si terrà a Corbettail 18 febbraio 2017.
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Dalle Associazioni
Festa Sociale Avis Corbettaomenica 23/10/2016 siè tenuta la tradizionaleFesta Sociale dell’Avis
Comunale di Corbetta, in unagiornata piuttosto uggiosa, marallegrata dallo spirito dei socidonatori e simpatizzanti.Al fine di rimarcare la vicinanzadi questa Associazione alla cit-tadinanza di Corbetta e persensibilizzare sempre più per-
sone alla donazione di sanguee derivati, è stato effettuato ilcorteo per le vie centrali dellacittà con la presenza dei laba-ri ed alfieri delle altre Avisdella zona, dell’Arma dei Ca-rabinieri di Corbetta e dei sociavisini.Nel suo itinerario il corteo hatoccato i punti sensibili all’Avis:partendo dal Largo del Do-
natori di Sangue, fermandosiper la posa dei fiori al monu-mento al Donatore in PiazzaCorbas, al saluto agli avisinidefunti in cimitero e alla SantaMessa. Dopo la partecipazione allaSS Messa nella ParrocchiaS. Vittore Martire celebrata dalparroco Don Giuseppe Angiari,si è tenuto il conviviale pranzosociale presso il salone BeatoPaolo VI in Corbetta, con cir-ca 180 persone, allietati dal-la musica del duo Alessandroe Flavio.
Una giornata che ha vistoun’alta partecipazione della cit-tadinanza, nel voler fare festainsieme e condividere la mis-sion solidale che questa asso-ciazione da ormai 67 anni portaavanti con abnegazione e spiri-to umanistico.
Un salutoConsiglio Avis Comunale
di Corbetta
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Dalle Associazioni
L’Associazione Le Matite Colorate sta organizzando
una nuova mostra!
Durante il periodo pasquale e laFesta del Perdono, sarà allestitauna mostra che avrà come prota-goniste le cartoline d’epoca, chie-diamo aiuto a tutti i corbettesi: cer-care vecchie cartoline con paesag-gi e corbettesi e portarle, al piùpresto, presso la Sala Mostre “Cor-betta di una volta”, quando aperta,o presso l’Ufficio Urp del Comunedi Corbetta. È necessario consegnare il ma-teriale in busta con i propri recapiti.
AVVISO:
VENDITAcapsule compatibili per sistema Nespresso,
capsule originali e compatibili per sistemi Nescafè Dolce Gusto,Lavazza A Modo Mio, Lavazza Blue, Lavazza Point,
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Dalle Associazioni
Vigili del Fuoco:la svolta verso il futuro
arissimi lettori, desidero iniziare questonuovo anno parlandovi dell’Associazionedei Vigili del Fuoco di Corbetta, presente
da oltre un secolo nella nostra città, che offre assi-stenza H24 a ben sette comuni limitrofi (SantoStefano Ticino, Arluno, Vittuone, Cisliano, Sedrianoe Bareggio) e ha scelto di chiudere l’anno 2016 conun evento importante.Questa mirabile associazione, lo scorso 18 dicem-bre 2016, ha inaugurato la rimessa in via della Re-pubblica, ampliata in seguito ad interventi di ristrut-turazione necessari per offrire maggior efficienza aisuoi volontari, che si traduce in maggior disponibi-lità di mezzi e risorse in caso di soccorso tecnicourgente, data l’introduzione di un nuovo mezzoambivalente, poiché è dotato di tutte le attrezzaturenecessarie per interventi in caso di incendio, maanche per dispersioni idriche.Il progetto di ristrutturazione è stato seguito e dise-gnato dall’Ingegnere Stefano Garbagnati, volon-tario all’interno del distaccamento di Corbetta; l’ideanacque durante la festività di S. Antonio, nell’anno2014, quando presso la rimessa, ci fu una conver-sazione con la vecchia Amministrazione comunale,che chiese al capo distaccamento quali erano leesigenze della caserma, per ottimizzare il prontointervento; da allora, iniziarono a mettere nero subianco il disegno, una volta ultimato, fu fatto visio-nare ai Sindaci dei vari Comuni che hanno contri-buito, infine approvato dall’Amministrazione comu-nale - con a capo l’Ex Sindaco Antonio Balzarotti - il23 maggio 2016 che sposò il progetto dando inizioai lavori. Il progetto economico è stato affidatoall’associazione “Amici dei Pompieri”.
A oggi l’ampliamento della rimessa è visibile a tuttala cittadinanza durante il turno della domenica,soprattutto alle famiglie con bambini, affascinati daquesta realtà; è inoltre meta per le visite didattichescolastiche, sempre nel 2016 è stata visitata, trami-te giornate preposte, per far conoscere ai bambiniprovenienti da asili e scuole elementari il ruolo delpompiere, ringraziando il Capo Squadra S. Boldriniper la costante presenza e soprattutto collaborazio-ne durante le giornate didattiche.Un sentito ringraziamento va all’Ex SindacoBalzarotti e all’Amministrazione, per il tempo de-dicato alla realizzazione del tutto, ora l’eredità è inmano all’attuale Sindaco M. Ballarini, che sta soste-nendo l’associazione “Amici dei pompieri” ed è atti-vamente presente nella realtà del distaccamento.All’inaugurazione era presente il Capo-distacca-mento Carlo Porta, diverse autorità civili e non, ilnostro Sindaco Marco Ballarini, cui è spettato ildiscorso di apertura della cerimonia, con relativotaglio del nastro, a seguire è stata data la parola alDeputato F. Prina e infine al Consigliere RegionaleF. Cecchetti; tutte le autorità hanno ringraziato per-sonalmente i volontari del distaccamento, per laloro costante disponibilità, perché ogni giornoaffrontano questo impegno, sfidando tutti i pericoli ele avversità, per soccorrere coloro chi si trovano incondizioni di lieve ed estrema emergenza.Una mattinata ricca ed emozionante, che oltre all’a-peritivo inaugurale, ha creato un’atmosfera cheripercorreva le tappe del passato, con pannelli cheesponevano le foto da quando la caserma venne
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Dalle Associazioni
edificata nel 1966 con i suoi primi volontari (ora inpensione, però sempre presenti nella realtà deldistaccamento) a oggi con l’arrivo di nuovi e volen-terosi pompieri, che si spera dia voglia ai giovani dioggi di investire in questo percorso; è inoltre statoesposto l’intero progetto architettonico dell’Ing. Gar-bagnati, dove si può prendere visione della piantadel primo disegno e una volta confrontato con ilsecondo, balza all’occhio la nuova struttura conspazi più agili per i nuovi mezzi, ben visibili trattan-dosi di 77 metri quadrati.Grazie all’impegno dei volontari di Corbetta chedurante i quattro giorni che li vedono impegnatinella loro festa di settembre “Balem par i pumper”,che ha sempre dato riscontro positivo, con l’obietti-vo di raccogliere fondi a sostegno dei pompieri ecoinvolgendo per la prima volta il gruppo teatrale “ILegnanesi”, il ballo liscio per gli appassionati dan-zatori, i giovani con la festa della birra e la musicaRock, per terminare, dulcis in fundo, il divertimentoper i più piccoli, con “Da grande farà il pompiere”. Ricordiamo la composizione dell’organico dei nostriquarantadue volontari, di cui un ufficiale, nove capisquadra che solo nell’anno 2016 hanno effettuatoben 391 interventi, di soccorso tecnico urgente.Il capo distaccamento Carlo Porta ringrazia tutto ilpersonale volontario, che con la passione, il sacrifi-cio e l’impegno, garantisce un servizio sempre
pronto e attivo a tutti i cittadini.Ringrazio personalmente per la disponibilità l’Am-ministrazione comunale, che mi ha permesso di scri-vere questo articolo, il capo distaccamento C. Portaper aver reperito il materiale utile per le statistichesopra citate, infine i volontari del distaccamento, chehanno contribuito a rendere la mia infanzia ricca diricordi, dati i lunghi sette anni di residenza che vede-vano la mia famiglia coinvolta nelle realtà dellacaserma come custodi e volontari, quando ancoranon esistevano le attuali tecnologie che garantisco-no maggior rintracciabilità dei pompieri.
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L’Associazione Sportiva Dilettantistica CBC SHOW CAMP BASKETSCHOOL da anni sta sviluppando sul Territorioun importante “Progetto Giovani”, divenuto ormai un punto di riferimento sportivo, sociale ed educativo pet centi-naia di Famiglie utilizzando uno degli Sport ritenuti a livello motorio tra i più completi, ovvero la PALLACANESTRO,quale mezzo educativo e di Crescita per i Giovani sia in Campo Agonistico che Sociale... il Progetto è stato denominato:«PROGETTO CBC BASKETSCHOOL» un Progetto per i Giovani.P.iva e CF 03682800960 - CODICE FIP 047882 - REGISTRO CONI 176756CONTATTO MAIL: [email protected] - WEB SITE: www.lovebasket.net
Abbiamo da poco realizzato il nuovo Sito Internet dell’intero Progetto CBC BasketSchool e potrete accedervi digitando: www.lovebasket.net
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Ricordiamo che per richiedere la “DoteScuola” di Regione Lombardia (sarà
possibile farlo, indicativamente, dal mese dimarzo) è necessario avere una certificazioneISEE rilasciata dopo il 15.01.2017.Invitiamo i cittadini a richiedere la suddetta cer-tificazione, agli uffici preposti, in tempo utile.
AVVISO:
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Dalle Associazioni
Grande successo
per l’iniziativa “Dona un dono”Scrive la lettera a fianco ripor-tata Camillo de Milato, presi-dente di Fondazione Asilo Ma-riuccia, ringraziando per il suc-cesso dell’iniziativa “Dona undono”, promossa dal Comunedi Corbetta durante il periodonatalizio, che ha contribuito arendere più gioioso il Natale ditanti bambini.
SANTO STEFANO TICINO Piazza Pertini, 17 (accanto alla Posta) • Tel. 02.97.27.43.00 - 02.97.27.13.26E-mail: [email protected] • AGENZIA TECNORETE SANTO STEFANO TICINO
CORBETTA Via Cavour, 7 • Tel. 02.97.48.01.29 • E-mail: [email protected] • TECNORETE CORBETTA
di Lorenzo GATTI e Orietta BARBAGLIA
Affiliato: Studio Santo Stefano Ticino snc
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