ORATORI ESTIVI, NUOVO RECORD DI ISCRIZIONI

«QUI NE FACCIAMODI TUTTI I COLORI»

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UN FENOMENO IN CRESCITAIN TUTTA ITALIA: CIRCA6 MILA LE STRUTTURECOINVOLTE, FREQUENTATEDA 2 MILIONI TRA BAMBINIE ADOLESCENTI , SEGUITIDA 400 MILA ANIMATORI.L'ESEMPIO MULTIETNICODI CINISELLO BALSAMO

di Antonio Sanfrancescofoto di Ugo Zamborlini

imenticate i confini. Dauna parte, corre la tan-genziale che collega laMilano-Torino alla Mi-lano-Venezia. Dall'altra,c'è viale Fulvio Testi cheporta dritto dritto in città.Nel corpaccione della pe-

riferia nord milanese l'oratorio dellaparrocchia San Pietro Martire di Cini-sello Balsamo è in un lembo di peri-feria senza confini se non il traffico elo sfrecciare continuo dì auto.

Una "Galilea delle genti, direbberoquei cronisti ante litteram degli evan-

gelisti. Gabriel , uno degli animatori.è di origine peruviana, come SilviaGiuseppina , invece, arriva dal CileConstanlin , 7 anni, musulmano delSenegal, ha fretta e vuole giocare a pal-lone. «Mi diverto un sacco», dice, «mipiace il calcio e tifo Inter». José arrivadall'Egitto, ha ii anni, e non parla mol-to bene l'italiano. Lo aiuta Gabriella,dal Senegal, arrivata qui tre anni fa,che va matta per il gioco del tam-tam.

Alessio è cristiano copto. Sara hala mamma italiana, di Napoli, e il papàarabo, di Tunisi. «In casa», racconta,«ora che è iniziato il Ramadan le 9

4 preghiere si mescolano». Dennis,cristiano evangelico, si diverte da mat-ti tra una partitella di calcetto e unasfida a carte con gli amici. Intanto, conla maglia del Milan,arrivaStefano, dalPerù. I compagni lo prendono in giro einiziano a intonare: «Ju-ve, )u-ve!».

!I.I.CGRIII [: coriVIv NzA. Spesso le pe-riferie sono "rammendi" pericolosi egonfi di rabbia, qui a Cinisello Balsa-mo ci si imbatte nel sorriso allegro disuor Daniela Sirocchi che da tre annisi occupa dell'oratorio di via Canzioche è un crogiuolo di razze, etnie e reli-gioni diverse. I ragazzi iscritti sono cir-ca un centinaio. Un'Expo dei popoli - èproprio il caso di dire - meno impet-tita e più caciarona. Dove si scherza, siprovano le danze («daiii, ragazze, piùa ritmo...», si sgolano le animatrici),si preparano i pacchi per la Caritas esi fanno i murales. Su uno c'è il motto

llilriffl 1 S I: SVACI0In alto a sinistra : alcuneragazze lavorano al muralecon il motto dei 2015e, in basso , varie attività deiragazzi . Sopra: suor Danielacon alcuni bambini prima diandare a giocare a pallone.

scelto per quest'anno: " Tutti a tavo-la". In omaggio ovviamente al temadell'Expo. E Luca a tavola ci andreb-be subito, anche se sono le undici delmattino, perché, rivela, «ho già moltafame». E, si sa, non c'è luogo di condi-visione più concreto di un tavolo dovesi mangia assieme. In cucina, le volon-tarie solerti sono già ai fornelli. Sullamaglietta degli educatori campeggiaun altro slogan: "Affamali di vita buo-na". «Quasi una provocazione», spiegasuor Daniela mentre un ragazzino le siavvicina sornione per ricevere il via

«C'È GIOIAE RISPETTORECIPROCO.l'IMPORTANTEÈ FARSI COMPAGNIDI VIAGGIO DI TUTTICON AI.I.I-.GRIA

libera ad andare a giocare: «Suora, hofinito i compiti».

Una provocazione, come dice suorDaniela, perché ognuno collabori allatessitura di una comunità. Plurale,colorata, composita, ma comunità. Egli strappi? «Pochi», replica. «Ai mo-menti di preghiera comune parteci-pano tutti i ragazzi, anche chi non ècristiano. Magari qualcuno non fa ilsegno della croce ma c'è rispetto re-ciproco. La nostra proposta è chiara,basta sapersi fare compagni di viaggidi tutti con allegria».

AMA Clii: RELU.AItA//A DI ANIMATORIOltre che fra i ragazzi,

anche tra gli animatorivolontari dell 'oratorioci sono molli giovani

che arrivano dall'Americalatina, in particolare

dal Perir e dal Cile.

I numeri ufficiali dicono che la par-rocchia conta circa 18 mila anime mauna stima esatta è difficile da azzecca-re visto i moltissimi immigrati, ancheirregolari, che abitano nel quartiere. Laparrocchia è un riflesso di tutto que-sto: ci sono 72 etnie diverse, dall'A-merica latina (soprattutto Ecuador,Perù e Bolivia) all'Asia (Sr¡ Lanka eFilippine), dall'Africa all'Europa. Pernon parlare delle religioni: «Ci sono icristiani delle Chiese riformate con lequali abbiamo ottimi rapporti e mo-menti di condivisione», racconta suorDaniela, «i cristiani copti e i musul-mani, ovviamente».

Gli animatori volontari non man-cano. «Non c'è attività sportiva per-ché non abbiamo adulti che possanoguidarle», spiega la suora. Silvia, 14anni, è al debutto come animatrice:«L'italia? È bellissima ma il mio Perùce l'ho nel cuore».