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DISTRETTO 2090 ABRUZZO MARCHE MOLISE UMBRIA R tary IL MENSILE DEL DISTRETTO 2090 www.rotary2090.info Anno XXI - n. 171 - Settembre-Ottobre 2014

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DISTRETTO 2090 ABRUZZO MARCHE MOLISE UMBRIA

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3ROTARY 2090

Periodico del Distretto 2090Anno XXI - n. 171 - SETTEMBRE-OTTOBRE 2014

Periodico mensile fondato da Ennio Vincenti - Autorizz. Tribunale di Teramo n. 364 del27/10/1994 - Stampa LINEA GRAFICA srl - Via dell’Industria, 12/D - 63076 Centobuchi(AP) - Editore Rotary International Distretto 2090 - Rappresentante pro tempore, MarcoBellingacci Governatore 2014-2015 - Località Santa Maria in Campis, 23 - Spoleto -Tel. 0743 276135 - cell. 335 6401362 - E mail: [email protected] - Se-greteria Distrettuale Tel. 348 2252895 - Fax 0743 46944 - E mail: [email protected] Direttore responsabile Fabio Paci - Pubblicazione non in vendita ma distribuita gratui-tamente ai soci dei Rotary Club del Distretto 2090 - Poste Italiane Spa - spedizione in ab-bonamento postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1commerciale Business Ascoli Piceno. La riproduzione degli articoli, anche parziale, è per-messa citando la fonte. Gli articoli pubblicati rispecchiano soltanto il pensiero degli autorie non comportano responsabilità della direzione.

Sottocommissione rivista distrettualePresidente onorario: Ennio Vincenti, PDGPresidente: Marco Bellingacci, DGVice presidente: Sergio Basti, DGEDirettore responsabile: Fabio PaciCoordinatore editoriale: Ferruccio SquarciaComponenti: Berardo Zocaro, Bernardo Razzotti, Paolo Raschiatore,

Franco Cianci, Demetrio Moretti, Rossella Piccirilli e Armando Marinelli.

Coordinatori regionali: Carla Passacantando (Marche), Lucia Monaceli (Umbria), Demetrio Moretti (Abruzzo-Molise)

PER GLI AMICI E I COLLABORATORILa rivista deve rappresentare, sempre di più, lo strumento con cui il Distretto, i Club e i Socitutti trasferiscono informazioni utili per vivere il Rotary nel modo più opportuno. Raccomandiamo ai collaboratori semplici norme redazionali:• I contributi editoriali dovranno essere scritti in testo word (.doc) e inviati via e-mail alseguente indirizzo: [email protected]

• Limitare al massimo note sulle consuete riunioni di Club, valorizzando comunque le in-formazioni di servizio, utili a far meglio conoscere il Club e le sue azioni

• Ogni contributo editoriale non deve superare le 750/1.000 battute, spazi compresi• Si raccomanda di accompagnare il testo con immagini (foto di buona qualità) che sicu-ramente possono dire molto di più di molte righe, omettendo tutti quegli arredi dellatavola che penalizzano le tante azioni rotariane

Numero chiuso in redazione 30 ottobre 2014

In copertina, una immagine identifi-cativa di FANO, la città che ospita il30 novembre il tradizionale Semina-rio Distrettuale sulla Rotary Founda-tion. Collocata nel cuore della cittàè la piazza su cui si affaccia impo-nente il trecentesco Palazzo del Po-destà rinominato della Ragione, ora Teatro della Fortuna, la cui facciataè in stile romanico - gotico e il cui interno ricostruito nell’800 è in stileneoclassico. All’esterno domina la torre civica ricostruita dopo la guerraal posto dell’antico campanile. Sul lato occidentale della piazza c’è laFontana della Fortuna dall’ampio bacino mistilineo a marmi colorati, in-teramente rinnovato nel 1697-99. La fontana è ornata con la statuettabronzea della Dea Fortuna modellata e fusa nel 1593 dall’urbinate Don-nino Ambrosi.

S O M M A R I O

LA LETTERA DEL GOVERNATORE 4/5

GLI APPUNTAMENTI 6

DONNE E ROTARY SEMINARIO DISTRETTUALE 7

VITA NOVA: DALLA PREVENZIONE AL TRATTAMENTO 8

SCAMBIO GIOVANI: PROGRAMMA A LUNGO TERMINE 9

UN ROTARIANO METTE QUALCHE PUNTINO SULLE ...”I” 10

MASTER & JOB UN PROGETTO RIVOLTO AI GIOVANI 11

“VUOTI DI ORIGINE” E “VUOTI DI MEMORIA” 12

MULTIETNICITÀ 13

NORCIA: LEADERSHIP E VALORI 14

LEADERSHIP: REGOLE, VALORI, PROFESSIONALITÀ, IMPEGNO SOCIALE 15

GRANDE SUCCESSO PER LA PERDONANZA ROTARIANA 17

SBLOCCA ROTARY 18

ROTARY FOUNDATION: ISTRUZIONI PER L’USO 20

LA PIETRA ANGOLARE CHE SI CHIAMA FONDAZIONE ROTARY 22

È NATO IL ROTARY CLUB FRANCAVILLA AL MARE 23

ROTARY E-CLUB “DUEMONDI 2090” 23

ANCONA CONERO: 5a EDIZIONE DI “CAPOLAVORI NASCOSTI” 24

IL PREMIO MANNUCCI ALLA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO 25

INTERCLUB: DA GIOTTO A GENTILE 25

ANCONA 25-35: A SERVIZIO DEI GIOVANI 26

ARIA FRESCA NEL CLUB DI ASCOLI PICENO 26

IL RC FABRIANO PER LA COMUNITÀ LOCALE 27

MONTEGRANARO: MASTERCHEF DI SOLIDARIETÀ 27

ALTO FERMANO SIBILLINI: GLI ARTIGIANI 28

ANCONA CONERO: “SERVIZIO SPAZIO NEUTRO” 28

TERAMO EST UNIVERSITÀ-ROTARY 29

ROTARY PER TE 29

ROTARY TERMOLI: DONAZIONE 30

ROTARY 20904

Cari Presidenti e Segretari,dopo il nostro precedente appuntamento epistolare, nonostante ilperiodo feriale, molte Commissioni e molti Club hanno datoimpulso soprattutto alle attività di programmazione e preparazionedei progetti.Particolare plauso al Rotary Club Senigallia ed a tutti i Club, inparticolare a molti Club delle Marche, che hanno consentito di rac-cogliere quasi 50.000 euro per la ricostruzione di una scuola diSenigallia colpita dalla recente alluvione.Ho limitato al massimo le mie vacanze e sono riuscito a presenziaread una serie di eventi che hanno acceso la luce del Rotary nelperiodo agostano quali il "Concerto per la pace” di un gruppo di50 giovanissimi musicisti provenienti dalle Marche, da Sarajevo eda Gerusalemme organizzato dal Club Altavallesina Grotte Frasassia Sassoferrato, la Coppa del Governatore del Club di Foligno, ilconvegno sulla Perdonanza Celestiniana e rotariana organizzatodai Club di L’Aquila e L’Aquila Gran Sasso ed il 10° Campionatomondiale di tennis per rotariani organizzato dai Club di AscoliPiceno, San Benedetto del Tronto e San Benedetto del Tronto Nordal quale hanno partecipato rotariani provenienti da 14 nazioni.Settembre è il mese dedicato alla quinta via di azione rotariana“AZIONE PER LA GIOVENTÙ: ”YOUTH SERVICE“. Il più recente Consiglio di Legislazione ha infatti così modificato laprecedente definizione “AZIONE PER LE NUOVE GENERAZIONI”che voleva enfatizzare l'esigenza di creare nuove generazioni diRotariani argomentando che la parola "giovani" è più universale, e”YOUTH SERVICE” chiarisce il fatto che questi programmi incoraggianoi Rotariani a dare il supporto ai giovani.Non è stato sicuramente casuale che il nostro fondatore Paul Harrissi sia dedicato dapprima all’organizzazione del Rotary e immediata-mente dopo a promuovere e sostenere programmi rivolti ai giova-ni.L’azione per la gioventù rappresenta un nostro obiettivo primarioda enfatizzare tra i nostri soci nella certezza che le tante eccellenzeprofessionali che popolano i nostri Club, nel solco della autenticatradizione rotariana, sapranno dar vita a valide iniziative per lacrescita civile, culturale e professionale dei giovani dei nostri territoriche dovranno essere tenuti nella giusta considerazione anche in re-lazione al vitale ricambio generazionale dei Club di appartenenza.Adoperiamoci intensamente per verificare la presenza di giovani daavvicinare al nostro cammino rotariano nella convinzione dell’im-portanza per la nostra comunità di consentire una apertura dicredito a nuovi soci e socie giovani e disponibili a far valere leproprie doti indirizzandoli in un percorso che li avvicini al Rotarynella piena consapevolezza dell’importanza dei nostri ideali.I “service” rivolti ai giovani dovrebbero avere radici e obiettivi pre-valentemente nel territorio di competenza dei club per facilitarel’utilizzo di competenze di una realtà conosciuta e quotidianamentevissuta, dovrebbero altresì essere visibili e costituire un esempio fa-cilmente individuabile e adottabile dalla comunità in cui si sviluppaconsentendo di individuare il Club come “agenzia” attiva nel socia-le.Sarebbe poi molto importante coinvolgere molti soci del Club chedovrebbero sentirsi partecipi e attivi nello svolgimento dei progetti

da effettuarsi anche in partnership con altre importanti realtàterritoriali già conosciute ed esperte nel settore al fine di aumentarela visibilità dell’iniziativa e diminuire i tempi necessari per il rag-giungimento di una possibile autonomia.L’utilizzo delle competenze dei soci per l’avviamento delle iniziativegiovanili è il modo di agire rotariano per eccellenza: mettere a di-sposizione competenze più che denaro significa raggiungere con-sapevolezza della vera azione rotariana, significa ridurre le necessitàfinanziarie ed ingenerare un elevato livello di partecipazioneemozionale che sicuramente può migliorare la qualità del serviceconsentendo di far riconoscere aspetti di personale e positiva grati-ficazione.Attendiamo spesso inerti che qualche giovane sia pronto ad entrarenel club, e spesso non prestiamo molta attenzione a giovani che,nella società che ci circonda, manifestino interesse per gli idealirotariani: dobbiamo essere convinti che le giovani generazioni nondevono essere viste solo come opportunità, peraltro molto importante,per l’aumento dell’effettivo ma anche per apportare confronto, en-tusiasmo e nuove idee. Da questi incontri generazionali nascono club più attivi ed efficientima è necessario superare l’ostacolo costituito dalla difficoltà didialogo tra il Club ed i giovani, sia quelli che potrebbero entrare afarne parte, sia quelli di recente cooptazione.Gary Huang ci esorta a “non cercare scuse per non fare, ma atrovare soluzioni” ed il Rotary deve prestare continua attenzione aigiovani, mettendo a punto programmi che consentano non solo diformare rotariani e rotariane ma che favoriscano la crescita umanae professionale dei giovani coinvolti e proprio per questo è nostrodovere enfatizzare la partecipazione ai corsi residenziali dedicati aigiovani (RYLA), favorire lo Scambio Giovani, destinato a inviare inostri giovani presso famiglie di altri paesi, ospitando in contraccambioi loro figli ed aumentare le Borse e i Premi di Studio per i giovanimeritevoli.Proprio a questo riguardo voglio raccomandare la partecipazione alprossimo RYLA organizzato dalla apposita Commissione Distrettuale.Roberto e Giulia con tutti i componenti la commissione hanno or-ganizzato un corso RYLA di grande interesse per festeggiare il tren-tennale e tutti i Club sono chiamati a collaborare per la miglioreriuscita della manifestazione.Raccomando infine la vostra partecipazione al Seminario sulla lea-dership a Norcia DOMENICA 14 SETTEMBRE dove Enzo MoaveroMilanesi, Angelo Maria Petroni e Marco Milanesi e tutti gli altrirelatori, dall’alto delle loro conoscenze, ci potranno far capire a chepunto siamo con la “crisi”.Vi invito anche a salvare la data di domenica 26 ottobre per ilForum Donne e Rotary a San Benedetto del Tronto e vi ricordoinfine il prossimo appuntamento interdistrettuale, rappresentatodal convegno “Mediterraneo Unito”, organizzato da tutti i DistrettiItaliani a Marsala, dal 10 al 12 ottobre, su un tema tragicamente at-tuale.Con sincera amicizia.

La lettera del Governatore

Settembre 2014

5ROTARY 2090

Cari Amici ed Amiche,il mese di ottobre è dedicato dal Rotary International alla promozionedell’Azione Professionale che rappresenta la base della nostra As-sociazione. L’ingresso nel Rotary presuppone infatti l’appartenenzaad una categoria professionale e la disponibilità a mettere le nostrecapacità al servizio del Club per l’attuazionedei progetti.Ogni Club può costituire una copiosa riservadi risorse per il territorio di riferimento: unapotenzialità che deve essere conosciutaanche all’esterno promuovendo azioni indi-rizzate a risolvere le necessità delle nostrecomunità locali, dando, di conseguenza, no-tevole visibilità al Rotary.È nostro compito enfatizzare l’impegno pro-fessionale verso gli altri e la disponibilità adimpegnarsi per rispondere concretamentealle esigenze della nostra comunità. Proprio nel mese dedicato dal Rotary all'attivitàprofessionale desidero richiamare l'obbligodi ogni rotariano di partecipare: il valore ag-giunto della professionalità di ciascuno e lagrande forza che può sprigionare, nel 1905hanno spinto il nostro fondatore Paul Harrisa riunire i rappresentanti di diverse professioni(ingegnere, avvocato, commerciante, sarto)per dare vita ad un sodalizio che, fondato inizialmente sull'amicizia,ha costruito la sua operatività sull'impegno di uomini e donne diogni professione e di ogni razza che hanno costruito relazioni ami-chevoli e occasioni di confronto e dibattito. Come soci il Rotary ci invita ad esercitare attività professionali e im-prenditoriali uniformandosi ai principi della più alta rettitudine, nelrispetto dei doveri deontologici: la convinzione è che l’eserciziodella professione è un mezzo per servire la collettività!

L’appartenenza ad un territorio di un club efficiente si denota conl’utilizzo dell’azione professionale in iniziative che coinvolgano altreorganizzazioni attive sul territorio anche promuovendo la conoscenzadei principi del Rotary .È L’azione professionale che ha portato anche allo sviluppo del

programma dei "Volontari del Rotary":la commissione presieduta da Gino Palaha già elaborato un valido programmache ho inviato a tutti ed attende levostre adesioni.Nel mese appena trascorso abbiamodato grande enfasi ai Club visitati , con-viviali ben articolate, piacevoli "colazionidi lavoro" come momento di prima di-scussione, in amicizia. Grandi emozioni per il Governatore eper il Segretario Distrettuale Bruno Goriesperto di settore a Pietrabbondante,alla Cattedrale di San Pietro e al Paleoliticoa Isernia ed al sito di Sepino a Campo-basso per terminare a Senigallia dovegrazie ad Ernesto, agli amici del Club edi vari Club del distretto abbiamo inau-gurato la scuola San Gaudenzio di BorgoBicchia colpita dall'alluvione e magi-stralmente ristrutturata grazie al contributo

umano, professionale ed economico del Rotary.Finalmente al 30 settembre abbiamo registrato una prima inversionedi tendenza in quanto il numero dei soci attivi entrati nel distrettoha superato quello dei soci usciti e questa è una bella notizia.Vi aspetto domenica 26 ottobre 2014 al seminario distrettuale"ROTARY & DONNA" in programma a San Benedetto del Tronto.Con sincera amicizia.

Ottobre 2014

ROTARY 20906Gli appuntam

enti

Visite e manifestazioni distrettuali

Mercoledì 1 Ottobre Visita Club di Jesi

Giovedì 2 Ottobre Visita Club di Pescara

Venerdì 3 Ottobre Visita Club di Chieti - Chieti Ovest

Sabato 4 Ottobre Visita Club di Agnone

Domenica 5 Ottobre Visita Club di Larino

Martedì 7 Ottobre Visita Club di Sulmona

Mercoledì 8 Ottobre Visita Club di Aquila - Aquila Gran Sasso

Mercoledì 15 Ottobre Visita Club di Avezzano

Giovedì 16 Ottobre Visita Club di Pescara Ovest

Venerdì 17 Ottobre Visita Club di Pescara Nord

Martedì 21 Ottobre Visita Club di Terni

Mercoledì 22 Ottobre Visita Club di Novafeltria

Giovedì 23 Ottobre Visita Club di Urbino

Venerdì 24 Ottobre Visita Club di Fabriano

Mercoledì 29 Ottobre Visita Club di Ascoli Piceno

Giovedì 30 Ottobre Visita Club di Foligno

Venerdì 31 Ottobre Visita Club di Vasto Atessa

6/8 Novembre Berlino Institute

Lunedì 10 Novembre Roma-Huang

Giovedì 13 Novembre Perugia convegno

Venerdì 14 Novembre Visita Club di Gubbio

Martedì 18 Novembre Visita Club di S. Benedetto del Tr.

Giovedì 20 Novembre Visita Club di Lanciano

Venerdì 21 Novembre Visita Club di Termoli

Sabato 22 Novembre Visita Club di Ortona

Domenica 23 Novembre Visita Club di Larino

Martedì 25 Novembre Visita Club di S. Benedetto Nord

Mercoledì 26 Novembre Visita Club di Francavilla a Mare

Giovedì 27 Novembre Ryla Ancona

Venerdì 28 Novembre Visita Club di Teramo Nord

Sabato 29 Novembre Premio Sardus Tronti - Giornata del Banco Alimentare

Domenica 30 Novembre Seminario Rotary Foundation - Fano

7ROTARY 2090

DONNE E ROTARYSEMINARIODISTRETTUALE

di Francesca GaliffaDirettore EsecutivoCommissione Distrettuale

Si è tenuto il 26 ottobre a San Benedetto del Tronto ilSeminario distrettuale sul tema: “Rotary e Donna:una evoluzione nel servire”.Un evento importante, un’occasione di incontro e diformazione personale che nel mio caso, ha datocontinuità alle attività che ho già affrontato come Pre-sidente del mio Club lo scorso anno e che mi ha vistopartecipe in prima persona come Direttore Esecutivodella Commissione che ho l’onore di presiedere.Un impegno importante che stigmatizza il concetto didonna che non vuol più essere “sesso debole”; lapossibilità di scoprire e condividere l’ottica di unadonna che ricopre ruoli purtroppo in passato retaggiodi un monopolio maschile.Il tutto ovviamente in una visione che non vuol esseresessista dalla parte delle donne, ma che vuol essereuniversale, come universali sono i fondamenti dellaassociazione che rappresentiamo. Nel corso dellaserata che ha preceduto il convegno si è svolta la“conviviale dell’amicizia” presso la splendida locationdi “Bagni Medusa” sul lungomare di San Benedetto,in perfetto stile autunnale, con specialità locali eassaggi di formaggi diogni genere presentatida un “mastro casaro”chiamato per l’occasio-ne. Ma la componenteessenziale della serata,è stata la partecipazionedi molti rotariani datutto il distretto, amici,coniugi, il governatoreMarco Bellingacci e ipast governor MarioGiannola e FerruccioSquarcia. Un’ulterioresoddisfazione è statala nutrita rappresen-tanza del club di Sulmona, di supporto alla relatriceDonatella Quartuccio. La mattina successiva alle 9, con la massima puntualitàsono arrivati oltre cento soci dalle Marche, dall’Abruzzo,Molise e dall’Umbria. I lavori sono partiti con unapresentazione da parte del presidente della commissioneMario Giannola, poi i saluti di rito dell’assessore delcomune di San Benedetto del Tronto MargheritaSorge e del governatore. Il parterre era pieno di socie

e di mogli dei rotariani: queste ultime,a differenza di altri seminari in cui ven-gono “distratte” da attività esterne, do-menica hanno seguito in maniera ap-passionata tutti i lavori. Impossibile nonfarlo, in quanto le relatrici sono state aldi sopra di ogni aspettativa. A partiredalla pdg del distretto 2080 anno2011/2012 Daniela Tranquilli, che in pocheslide è riuscita a coinvolgere tutti parlandodel suo impegnativo anno da governatrice,“La mia esperienza professionale nellaprogettualità del Rotary”.

Paola Michelacci, uno dei pochi e fin troppo rariesempi di rappresentanti del nostro Cavalierato delLavoro, carica che si è guadagnata ampiamente sulcampo ci ha raccontato della sua esperienza. Unaltro punto di vista…dal lato di una non rotariana.Poi la giornalista Mediaset Alessandra Borgia ha mo-derato la tavola Rotonda con quattro esperienze aconfronto: la Dottoressa Maria Antonietta Lupi, ilnotaio Donatella Quartuccio, la scrittrice Diana Pardini

e l’imprenditrice Alessandra Col-celli. Ultimi saluti del governatoree la presentazione del primo E-club e del presidente Marco Au-gugliari. Si dice fin troppo spessoche dietro un grande uomo c’èsempre una grande donna; loscopo di questo seminario è statoquello di cercare di veicolare ilconcetto che spesso le grandidonne possono arrivare a ricoprireruoli civili e rotariani importantiper il solo fatto che valgono,senza restare “nell’ombra” di nes-suno.Non esiste una ruota maschile

ed una ruota femminile; la nostra ruota è unica, edha il dovere di mettere al suo centro le eccellenze,senza discriminazioni di sesso. Meritocrazia che dovrebbe essere il fulcro anchedella nostra società civile, ma che deve trovare laspinta determinante quantomeno negli spiriti enegli ideali rotariani che sosteniamo con il nostroassociazionismo. Il seminario ci ha dato la possibilitàdi ascoltare voci ed esperienze fuori dal coro, nuovispunti sui quali semplicemente riflettere, e perchéno, da cui trarre degli ottimi spunti concreti. Spuntiche poi potranno trovare anche una loro evoluzionenaturale nelle attività di singoli club, per dare unsenso pratico a questo spirito di cambiamento chegià da tempo si respira.Il fatto di aver avuto la possibilità di organizzarequesto evento a San Benedetto del Tronto haofferto una grande visibilità ed una importante oc-casione per la promozione del nostro territorio. Viringrazio di aver dato all’evento il sostegno chemeritava, partecipando numerosi ma soprattuttodando il giusto plauso alle bravissime relatrici.

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VITA NOVA: DALLA PREVENZIONE AL TRATTAMENTO

di Marco PozziSocio del club di Jesi

Direttore della Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita dell'Ospedale regionale" Torrette" di Ancona

Nel 2012 un gruppo di undici Clubs all’internodel Distretto 2090 ha deciso di affrontare ilproblema delle cardiopatie nella popolazione pe-diatrica dello Zambia. Con la vendita di un librofotografico sono stati raccolti fondi che hannocontribuito in modo decisivo alla organizzazionedi un Matching Grant per consentire di inziare alavorare su questo progetto. L'importo a disposi-zione, compresa la parte della Rotary Foundation,è stato di $ 50.000. I clubs partecipanti sono:Porto San Giorgio Riviera fermana, Capofila,Fermo, Alto Fermano Sibillini, Montegranaro, Ma-cerata, Macerata Matteo Ricci, Ancona Conero,Al-tavallesina Grottefrasassi, Fabriano, Jesi e Camerino.Il club contatto sul luogo, il dodicesimo, è statoidentificato in quello di Lusaka Central.Nell'ottobre 2012 sono stato nominato Direttorescientifico del progetto Vita Nova. Successivamenteè stata nominata una Task Force per seguire piùda vicino il MG e quest’anno - vista l'importanzadel progetto - il Governatore Bellingacci hacostituito un Gruppo di lavoro distrettuale, di cuifaccio parte, presieduto da Piero Chiorri perseguire gli sviluppi futuri (oltre i termini del MG)della iniziativa.Ho fatto un primo viaggioesplorativo a Lusaka nel giu-gno del 2013. Ho avuto cosìl'opportunità di evidenziareche la stragrande maggioranzadei bambini cardiopatici inZambia era affetta da valvu-lopatie su base reumatica,cioè una complicazione daripetuti episodi di febbre reu-matica. La malattia reumaticacomincia con mal di gola e febbre. Nella maggio-ranza dei casi ci troviamo di fronte a infezionivirali senza conseguenze ma in un numeroinferiore di casi si tratta di infezioni da Streptococcodi tipo A. Questa infezione può generare unareazione immunitaria anomala che causa la febbrereumatica. Questa, a sua volta, causa una rispostainfiammatoria del cuore detta “Cardite”. Con lacardite si formano delle lesioni cicatriziali dellevalvole cardiache, dette malattia reumatica cardiaca(RHD). Il ripetersi di queste infezioni da streptococco,con la conseguente febbre reumatica, produconoun effetto additivo delle lesioni alle valvolecardiache che portano ad un danno irreparabiledi queste valvole (con compromissione della lorofunzione) a cui fa seguito lo sviluppo di scompensocardiaco e di aritmie. Questa malattia cardiacareumatica è prevenibile con una prevenzione

primaria (trattamento precoce delle infezione daStreptococco con antibiotici) o con una prevenzionesecondaria: tutti i soggetti che hanno avuto unafebbre reumatica vengono trattati con una dosemensile di penicillina fino al raggiungimento dei21 anni. Quest’ultima è certamente la forma diprevenzione più realisticamente implementabile.In questo modo è possibile mantenere sani tantibambini che nascono sani e quindi risulta piùlogico e sensato intervenire con prevenzionepiuttosto che lasciare che questi bimbi si ammalinoper poi operarli, tenendo anche in considerazioneil fatto che a) con il costo di un intervento chirurgico sipossono attuare innumerevoli attività di prevenzione; b) il trattamento chirurgico prevede la sostituzionedi una o più valvole cardiache malate con delleprotesi meccaniche. Queste richiedono poi untrattamento anticoagulante per tutta la vita ed uncontinuo controllo dei valori di scoagulazione,senza tener conto che se le protesi vengonomesse in un bambino è poi probabile chedebbano essere sostituite quando il bambinocresce. Tenuto conto che i controlli ematici dei

livelli di scoagulazione nonsono facilmente disponibili(neanche nella capitale Lu-saka, per non parlare dellealtre parti dello Zambia) esono costosi, che un tratta-mento anticoagulante senon fatto appropriatamenteha un elevato rischio ditrombo-embolie o di emor-ragie, operare questi bimbidi sostituzione valvolare si-

gnifica sostituire una malattia con un’altra, proba-bilmente con una prognosi peggiore nella mag-gioranza dei casi. Quindi, sulla base di tuttequeste considerazioni, credo che sia ovvio a tuttiche la priorità assoluta sia quella della prevenzionedella malattia reumatica e delle sue conseguenze.Detto questo, il programma non ha abbandonatol’idea di realizzare quanto necessario per un trat-tamento chirurgico cardiaco a Lusaka ma questodeve avere una diversa collocazione temporalein quanto avrà senso solo quando la malattiareumatica sarà sotto controllo e quindi ci si potràdedicare al trattamento di quei bambini chenascono con una cardiopatia congenita. La malattia reumatica, ora praticamente debellatanel mondo occidentale, è diffusa in tutta l’Africa,l’America meridionale e centrale, il continente in-diano, l'Australia e la Nuova Zelanda. Nel mondo

9ROTARY 2090

ci sono circa 500.000 nuovi casi ogni anno e cisono circa 15.000.000 di pazienti affetti da valvu-lopatie reumatiche. Si stima che in Africa ci sianocirca 15 bambini ogni 1000 affetti da questa gravecardiopatia ed uno studio in Senegal ha dimostratoche questa cardiopatia è responsabile del 34%delle morti di donne durante la gravidanza. In unrapporto del 2014 la World Heart Federationstima che ci sono circa 500.000 morti ogni annodovute alle complicanze cardiache della malattiareumatica. La malattia reumatica è l’ultima dellegravi malattie prevenibili sul pianeta.Se noi pensiamo che dietro alle spaventose cifredi cui sopra ci sono donne, bambini ed adolescentiche muoiono “inutilmente” (in quanto la causa èprevenibile), credo che non si possa fuggire dal-l’impegno morale, oltre che rotariano, di priorizzarequesto problema su scala mondiale. Il nostroprogramma inizia con un MG che ci permette disostenere uno studio pilota su un’area di circa150.000 persone, auspicandosi poi di estendere

il programma su tutto il territorio dello Zambia(15.000.000 di persone) e successivamente suscala internazionale. Ovviamente per questo nonbasta l’impegno del solo Distretto 2090, ma sarànecessario un coinvolgimento di tutto il RotaryInternazional.Le finalità di questo programma in definitiva sonoquelle di:1. educare gli operatori sanitari sulla prevenzioneprimaria e secondaria;2. istituire sul posto un registro per la prevenzionesecondaria;3. introdurre l'adozione delle modalità operativeper l’uso di tamponi faringei per lo screeningdella febbre reumatica;4. distribuire Penicillina per la prevenzione primariae secondaria.Il tutto, ovviamente, in assoluta sintonia con leautorità sanitarie locali in cui si opera.In Zambia posso assicurare che già esiste unaforte collaborazione con il Rotary.

SCAMBIO GIOVANI: PROGRAMMA A LUNGO TERMINE

Uno dei mezzi più effi-caci per la promozionedella pace e della com-prensione tra i popoli è ilcontatto diretto con cul-ture diverse. Per questomotivo, il Rotary Interna-tional, attraverso il pro-gramma Scambio giovani(RYE), permette a migliaiadi ragazzi e ragazze di in-contrare altri popoli e cono-scere la loro cultura,facendo un’esperienza cheli accompagnerà per tutta lavita. Lo scambio giovani alungo termine, che prevedela frequenza di un interoanno scolastico all’estero (ge-neralmente il quarto anno discuola superiore), è il pro-gramma più significativo delprogetto e quello che ha piùricadute positive, non solo pergli studenti, ma anche per le famiglie, le classi,le comunità ed i club che li accolgono. Il programma è aperto a ragazzi e ragazze dietà compresa fra i 15 e i 19 anni. Per potersiqualificare, i candidati devono aver conseguito

risultati scolastici superiori allamedia e aver dimostrato di pos-sedere doti di leadership nell’am-bito della loro comunità. Inoltre,devono essere flessibili ed apertia nuove esperienze ed essereeccellenti ambasciatori culturali. Dopo alcune positive espe-rienze di scambi lunghi effet-tuate negli ultimi anni neldistretto , il Governatore Bel-lingacci, ha istituito un’appositasottocommissione distrettuale,proprio al fine di strutturare edare un maggiore impulso aquesto progetto rotariano.Presiede la commissioneFrancesco Montalbano Ca-racci del RC Terni, direttoreesecutivo è Carlo Perini delRC Fabriano, componentisono Gianna Prapotnich delRC Senigallia, Italo D'Oraziodel RC Pescara, Marina Bucci

del RC Larino e Filiberto Bracalente del RC Ci-vitanova Marche. Per maggiori informazioni suggeriamo di con-tattare [email protected] [email protected]

One Rotary Center

1560 Sherman Avenue

Evanston, IL 60201-3698 USA

www.rotary.org/it

755-IT—(410)

SCAMBIO

GIOVANI

A LUNGO TERMINE

GLI SCAMBI A LUNGO TERMINEhanno solitamente la durata di un anno,

durante il quale frequenterete la scuola e

vivrete con famiglie del vostro Paese ospite.

Per ottenere una maggiore comprensione della

cultura del posto, voi abiterete con almeno

due, preferibilmente tre, famiglie ospitanti

durante l’intero soggiorno all’estero. Per

garantire la vostra sicurezza, il Rotary club

ospitante effettua una selezione coscienziosa

delle famiglie ospitanti.

CHE COS’È IL ROTARY?

Il Rotary è un network globale di volontari della

comunità. I soci del Rotary club sono leader nel campo

degli affari, liberi professionisti e personalità di spicco

nell’ambito della comunità che si adoperano per offrire

servizi umanitari, incoraggiare l’applicazione di elevati

standard etici e aiutare a costruire buona volontà e pace

nel mondo. Esistono oltre 33.000 club che svolgono

progetti per rispondere alle sfide di ogni giorno, inclusa

l’alfabetizzazione, le malattie, la fame, la povertà, la

mancanza di acqua potabile e problematiche legate

all’ambiente. Per maggiori informazioni, contattate

lo staff del Rotary International all’indirizzo

[email protected].

ROTARY 209010

UN ROTARIANODEL DISTRETTOMETTE QUALCHE PUNTINO SULLE ….”I”

Ennio Vincenti

Cari amici rotariani mi sento in dovere di scrivere le noteche seguono a parziale commento della presentazionedel bilancio consuntivo del PDG Mauro Bignami inoccasione del magnifico Congresso Distrettuale del Go-vernatore Luigi Falasca, Congresso in cui si è visto l’affettoche i Presidenti hanno rivolto a Luigi. Non poteva esserediversamente attese la signorilità, la tolleranza e ladisponibilità del Governatore, il quale ha preso il Distrettoin un momento difficile. Il DNA di Luigi Falasca mi ricordaquello del cugino Berardo Zocaro anche lui portato più asedare che ad attizzare focolai di tensione.Per non creare un clima più acceso, pur avendo commentatoin sede congressuale pubblicamente e negativamenteuna voce del bilancio consuntivo, ho preferito nondilungarmi oltre. Lo faccio ora!Il Bilancio consuntivo è stato prima illustrato su larghelinee dal PDG Bignami e poi dettagliatamente chiarito dalTesoriere Distrettuale Lamberto Petri il quale, però, si èespresso anche con considerazioni per così dire... politicheche non sarebbero spettate a lui bensì a chi era intervenutoprecedentemente vale a dire allo stesso Bignami. Soltantoquest’ultimo avrebbe infatti dovuto approfondire a serviziodell’uditorio il suo modus operandi sulla conduzioneeconomica del Distretto. Dopo l’intervento di Mauro ilTesoriere Distrettuale avrebbe dovuto fare una conse-guenziale e succinta illustrazione mettendo a disposizionedi chiunque l’avesse desiderata la documentazioneinerente. Questo e basta! Quindi nessun commento daparte di Lamberto più o meno velato di critica sui bilancidegli ultimi quattro o cinque anni vale a dire sui bilanci(andando a ritroso) dei PDG Francesco Ottaviano, MarioStruzzi, Ferruccio Squarcia, Giorgio Splendiani e MassimoMassi Benedetti. Come rotariano del nostro DistrettoLamberto Petri avrebbe potuto avanzare puntualizzazionial riguardo in occasione della presentazione dei bilanciconsuntivi degli indicati PDG. Non lo ha fatto!Perchè lo fa ora? I Rotariani potrebbero intendere questapresa di posizione come un soffiare sul fuoco o come ildesiderio di instillare nelle menti dei soci qualcheragionevole dubbio.nLa calunnia …….è un venticello,come si canta, o è una piccolissima brezza che potrebbeperò diventare un tornado se non si opera cum grano sa-lis.Io conosco Lamberto Petri essendo stato Presidente, nelmio anno di governatorato, del suo Club Ancona-Conero.Fu un bravo Presidente, simpatico, aperto e soprattuttointelligente. Mi consta anche che professionalmente si siafatto apprezzare. Ma dopo il “nostro” anno non l’ho piùvisto neanche in occasione di incontri organizzati dai Pre-sidenti marchigiani del mio anno. Né l’ho più sentito senon per qualche sporadica telefonata con richiesta di ap-poggi.nMa si sa che molti presidenti dopo il loro annopreferiscono quasi dimenticare il Rotary oppure prendereun lungo tempo sabbatico.Amici, forse mi sono un pò dilungato ma mi correval’obbligo di fare una doverosa e/o quanto meno esaustivapremessa sulla voce in questione relativa al bilancio con-suntivo. Mi riferisco alla spesa di circa Euro 46.000,00 perla Segreteria distrettuale. Alla critica da me subito avanzataavendola trovata eccessiva, Lamberto ha risposto che ilDistretto ha bisogno di una Segreteria operativamenteefficiente, anche se costosa e che, pertanto, è giustificabilel’esborso di circa Euro 28.000,00 per due impiegate e per

l’affitto di necessari locali. Al riguardo intendo far presente: = che nel mio anno (1994-1995) spesi soltanto Lire2.400.000 circa (ora circa Euro 1.200,00);= che utilizzai a mio totale carico il telefono di casa e delmio studio, le mie impiegate elargendo ad una soltantodi loro Lire 800.000 per quattro mesi di ... straordinariorotariano;= che Luciano Brandimarte, Segretario distrettuale, miseanche a disposizione gratuitamente il suo studio e la bel-lissima meccanizzazione di cui era fornito;= che Berardo e Mariella Zocaro con spirito di amicizia econ puro service crearono tutti i numeri del giornale, esa-minando uno per uno gli articoli che arrivavano inredazione, collazionandoli e predisponendo l’impaginatura,il tutto nella loro casa e con il loro piccolo Macintosch;= che nonostante le spese che dovetti sostenere (acquistodi un’autoambulanza e di una Panda 4X4 di pronto inter-vento per gli alluvionati del Piemonte, Lire 50.000.000per il programma VITA PER L’ALBANIA di GIORGIOROSSI, allestimento del Giornale Distrettuale, raddoppiodei contributi distrettuali per il Premio D’Andrea e per ilCampus Disabili, il primo congresso internazionale relativoallo “scambio giovani”), sebbene non avessi aumentatodi una lira i contributi da parte dei soci, ebbi un avanzo diLire 75.000.000 che prontamente versai alla R.F. nonessendo stati i Club molti “generosi” verso questa nostraprestigiosa Istituzione;= che il mio bilancio fu per la prima volta pubblicizzato (enon mandato ai Presidenti dei Club che spesso non nefanno cenno ai loro soci per dimenticanza o altro) suquattro pagine del Giornale distrettuale (formato quotidiano),almeno quattro mesi prima del Congresso di FrancoCianci e ciò per permettere ai rotariani del Distretto diprenderne visione ed avanzare, se del caso, opportunecritiche;= che a Zurigo fu spedito il “tomo” completo del bilancio,la cui documentazione è tuttora gelosamente e diligente-mente conservata dal Tesoriere Distrettuale Giancarlo DiCurzio. Ricordato quanto sopra, desidero concludere con questepersonali osservazioni:= fin quando mi sarà possibile esaminerò con maggioreattenzione i bilanci consuntivi che saranno presentati, sìda poter offrire suggerimenti alla luce della rigorosagestione economica di denaro altrui da me semprevoluta con fermezza (quando fui Presidente del mioClub organizzai per tre anni una regata velica per rotarianie al termine della manifestazione il tesoriere lasciò in“eredità” agli ignari soci la somma di Lire 22.000.000come posta residua dalle sponsorizzazioni che io eroriuscito ad ottenere);= non c’è malanimo da parte mia ma soltanto il desideriodi esprimere la mia opinione seppure confutabile;= il Club che desidera presentare un proprio socio qualeGovernatore gli deve poter assicurare una forte collabo-razione gratuita, anche logistica, se del caso, da parte deisoci dello stesso Club.Non ho altro da aggiungere. Come sempre da quandomi venne in mente di creare questo giornale distrettuale,sarei felice se qualcun altro si esprimesse al riguardo, macon quel “tatto“ che dovrebbe contraddistinguere ciascunodi noi. An

notazioni rotariane

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MASTER & JOB UN PROGETTODEL DISTRETTO2090 RIVOLTOAI GIOVANI

I giovani sono il futuro, il futuro del nostroterritorio. Per questo il Distretto ha deciso dioffrire 20 borse di studio per l’accesso gratuitoal Master in Comunicazione, Impresa, Bancheed Assicurazioni. Il corso, di alto valoreformativo, si caratterizzata per a) concretezza e pragmatismo, che comportanoun beneficio immediato alla PERSONA che siinterfaccia con il mondo del lavoro. Come?con il contatto diretto con imprenditori, fun-zionari e dirigenti di società durante le lezionie con lo stage in azienda a fine master. b) visione più ampia che determina cambia-mento di stile e progettualità, per saper leggereed interpretare l’attuale contesto economicosociale, certo complesso, ma sicuramente af-frontabile con un buon bagaglio formativo. Come ? cogliendo il lavoro fecondo dei labo-ratori, vere fucine di idee e progetti, unitamentealle variegate occasioni culturali messe a di-sposizione dall’ente formativo. Le lezioni si terranno a Pisa in una full im-mersion dal 21 febbraio al 21 marzo 2015; aseguire un periodo di stage non inferiore atre mesi per ciascun partecipante.

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ROTARY 209012

È curiosa, ma anche gradita, la circostanza chenel numero 169 di giugno 2014 della nostrarivista il PDG Franco Cianci prenda in considera-zione le problematiche legate alla “procreazioneassistita” e Don Decio, con il suo “vuoto diorigine”, esterni tutte le preoccupazioni per lenuove generazioni e per l'inesorabile sfaldamentodel matrimonio. Al centro del problema, nell'unoe nell'altro caso, sono i figli, quelli di ieri e quellidi oggi, ma, soprattutto, “i figli di chi”. I figli di ieriavevano una madre certa ed un padre, a volte,incerto, viste anche le cronache nazionali; poiveniva l'educazione impartita dai genitori, dainonni e dalle istituzioni e tutti vivevano, si fa perdire, felici e contenti.Oggi c'è la stessa situazionedi sempre, ma in più, ci sono i figli nati da padrisconosciuti, a volte da padri e madri sconosciute(eterologhe) e figli di ogni nazionalità, educatida genitori adottivi, maschi, femmine, ed omo-sessuali. A tal merito, per principio, ed ancheperché indispettito dal fatto che queste purlegittime divisioni (maschio-femmine-omosessuali)troppo spesso vengono usate a sproposito e conintenti omofobi, non parlerò più di tali categorieed adopererò solo la parola: umanità-genitori-educatori. Cosa è cambiato rispetto a molti annifa? 1) la quantità di bambini già nati ma senzagenitori, perché morti o “assenti”, quest'ultimi,per le più disparate ragioni 2) la quantità enormedi ovuli e spermatozoi congelati in azoto edepositati fuori dalle loro sedi naturali con l'aiutodella tecnologia 3) l'inevitabile riconoscimento(Ed è questo il “vuoto di memoria” che bisognariempire) di una “identità” psico-fisica diversa, inquanto il 5%, circa, dell'umanità non è, némaschio né femmina, almeno nel senso in cui ladivisione viene fatta da Don Decio ed in genereda tutta la Chiesa, in ritardo storico su queste te-matiche) 4) L'eccessiva facilità con cui moltecoppie interrompono la loro unione civilmentee/o cristianamente sancita 5) La degenerazioneeconomica che condiziona, trasversalmente, ognicostume sociale. Dentro tutti questi cambiamenti(Le cui motivazioni non si possono certo affrontarein tale sede), si muove ed esiste l'umanità interacon un bisogno innato, inalienabile e straordinario:il perseguimento della felicità. Nessuno adotta oconcepisce un figlio perché non sia, poi, felice e,se a volte la vita germoglia senza nessunarazionale volontà programmatica o grazie alletecnologie, questo si verifica perché la procreazioneè sempre e comunque un mistero che riguardail nostro destino escatologico (ancor più importantedelle origini), e, sotto il profilo della bellezza, è,anche, una prorompente opera d'arte che, in-spiegabilmente, accade; quando le famiglie met-tevano al mondo 4-5 figli, molti vivevano di

stenti ma, i rapporti sessuali, cristianamente intesi,dovevano essere finalizzati solo a questo e laprevenzione delle nascite era un tabù. Quandoci si è resi conto che far morire di fame moltibambini non era altrettanto etico, si è tornati in-dietro, ci si è attestati ad una crescita zero e tantipiccoli fiori non sono più sbocciati. Altro enigma:è meglio far vivere di stenti quattro bambini ofarne vivere uno al meglio? Cristo ha esortato, non certo per non esserefrainteso su un eventuale disturbo, “lasciate chei bambini vengano a me” (Matteo 19); attenzione,tutti i bambini: quelli nati da padri e madriconosciuti o sconosciuti, quelli adottivi, quellinati da inseminazione eterologa ed anche quellinon nati. I bambini (che in questo caso rappre-sentano il Prossimo) debbono avere l'opportunitàdi venire al mondo e, sottolineo, quando ilmondo è ospitale, per conoscere Cristo, glioceani, le montagne innevate, le stelle ma, so-prattutto, per conoscere chi si prende cura diloro. Perché, solo chi, amorevolmente, si prenderàcura di loro, può cancellare dal cuore la solitudineesistenziale e riempire quel “vuoto di origine” dicui parla Don Decio, consapevoli che ci aspetta,quando saranno adulti e maturi, una risposta dadare ed un insegnamento ed un precetto daconsegnare: non è tanto importante quale sper-matozoo ed ovocita abbia avuto successo nellacorsa generativa in utero o in vitro, piuttosto il ri-spetto verso coloro che si sono fatti carico dellacrescita, insegnando quei principi che diventerannogli strumenti per attraversare con serenità il maresempre mosso della vita. Che si chiamino padree madre, zii, nonni, che si definiscano precettori,sacerdoti o maestri, non cambia molto: per ilmio modo di vedere i figli sono sempre statidella società ed è la società, certo diversa dallaattuale, che dovrebbe, adeguatamente, crescerlinel proprio grembo. Alle motivate preoccupazionidell'amico Franco Cianci, rispondo solo che aTullio Hermil de “L'innocente” di D'Annunzio,potremmo contrapporre l'Augusto di “Va doveti porta il cuore” della Susanna Tamaro.Ma, al di là di questi personali punti di vista, èoggettivamente in atto un cambiamento epocaledove tutti siamo chiamati a ricollocarci su nuoveposizioni, evitando di rimanere imbalsamati neinostri sarcofagi mentali, sacrificando quelle nozioniche ci sembravano e ci sembrano intoccabilicome le origini parentali ed altro; iniziando,magari, dal cancellare certe banali modulistichedove ancora, stupidamente, siamo chiamati abarrare la casella di maschio o femmina, consa-pevoli che così facendo tralasciamo, con arroganzae supponenza, una parte considerevole del-l'umanità intera.

“VUOTI DI ORIGINE” E “VUOTI DI MEMORIA”

Giuseppe Centanni R.C. Civitanova Marche

Dibattito

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Il pensiero di...

L’Italia è divenuta una realtà multietnica,multireligiosa, multiculturale e, pertanto,c’è bisogno di dialogare per cercare diedificare una Società capace di garantireil bene di tutti in maniera equanime. Perquanto attiene alla multietnicità dobbiamoriconoscere che è e sarà sempre più ri-levante dato che, per l’intenso flussomigratorio, gli stranieri saranno semprepiù numerosi ma anche più indispensabilipoichè la stragrande maggioranza degliItaliani non sembra disponibile, anzivuole evitare, qualunque rapporto condeterminati lavori. Da quanto sopra noiRotariani, abituati a dedicare la nostraattenzione ai problemi delle comunità,dovremo aprirci, senza remore, a questache non è più una novità per cercare dicontribuire a risolvere i problemi di co-mune interesse. Occorrerà impegnaretutte le nostre risorse per far capire chele grandi trasformazioni degli usi, deicostumi, delle abitudini avranno bisogno,innanzi tutto, di un mutuo rispetto, saràindispensabile rifiutare con fermezza l’in-giustizia, la parzialità ed adoperarsi perintegrare i nuovi venuti nel nostro tessutosociale favorendone la distribuzioneequamente, per quanto possibile, intutto il territorio nazionale. Sarà oltremodonecessario cercare di combattere la de-linquenza e garantire sicurezza e lavoroin un momento in cui si accavallanosvariati e non facili problemi anche peri nostri giovani i quali,come ha scritto ilp.d.g. Ottaviano, ”si ritrovano, semprepiù spesso, a confrontarsi con un futuroche li disorienta”. Infatti disoccupazione,emarginazione, povertà, violenza sonoall’ordine del giorno, frutto si della im-migrazione e della urbanizzazione in-controllate ma pure della difficile situazioneeconomica di cui non si vede la fine. Ildramma è ancora più forte poiché nonsi capisce se si avvierà una ripresa no-nostante gli sforzi per aumentare l’effi-cienza, per contenere la spesa pubblica,la lotta contro gli sprechi e all’evasionefiscale. Si dovrà, pertanto, sforzarci dicambiare e far cambiare l’atteggiamentonaturale (che ci spinge a pensare primadi tutto a noi stessi) e confrontarci conla realtà e divenire sensibili ed attentinei confronti degli altri e delle loro ne-

cessità. In poche parole, come ha scrittoil past Presidente Internazionale Banerijee,“abbracciare l’umanità“, rifuggire da ogniindividualismo, utilizzare il patrimoniodell’etica senza mai tentare di prevaricareed inserendoci, il più possibile, nel con-testo in cui viviamo. Sarà essenziale ri-spettare i diritti di tutti ma pure richiamareognuno al proprio dovere anche perchésiamo circondati da ostilità di ogni generee soprattutto da una lunghissima fase diristagno non soltanto economico. La Na-zione in verità,sembra aver perduto fi-ducia,anelito e vitalità ed appare ripiegatasu se stessa e come rassegnata.Sarebbe da irresponsabili non rifletteree non adoperarsi per superare un fran-gente così difficile con normative checontrastino il fenomeno della immigra-zione clandestina ma, altresì, con l’as-sunzione di responsabilità piena. Ci sidovrà far carico, con fermezza, delle esi-genze collegate all’immigrazione regolareche presenta diversi aspetti a secondadei Paesi di provenienza ma anche deimeriti e delle capacità individuali facilitandoil loro ambientamento ed organizzando,in modo prioritario, corsi per apprenderela nostra lingua. La serietà della situazioneimpone uno straordinario equilibrio perresistere ad ogni tentazione di discrimi-nazione ed ostracismo e restare dallaparte della legalità e della giustizia riflet-tendo che siamo stati un popolo di for-tissima emigrazione per cui, ripensandoal passato, dovremo essere più com-prensivi e più attenti alle difficoltà che,chi ha dovuto lasciare il luogo ove ènato, è costretto ad affrontare.Rifuggendo da ogni possibile riflusso diqualunquismo e di personalismo, biso-gnerà cercare di vivere, in uno spaziocollettivo, le responsabilità individualionde edificare una Società in cui non cisia posto per soprusi e sopraffazioni,bensì regni una dimensione umana,solidale e valoriale che , come un terrenoroccioso, costituisca la base su cui costruireil Paese che verrà. Ciò nonostante nonpotremo mai rinunciare al nostro passato,anche quello religioso, che dovrà esseretenuto in gran conto e rispettato pureda quanti sono venuti e verranno da noiin cerca di una vita migliore.

MULTIETNICITÀ

PDG Maurizio Maurizi

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NORCIA:LEADERSHIP E VALORI

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Norcia ha accolto con il suggestivo paesaggioe la sua storica spiritualità i numerosi rotarianiche hanno partecipato al 1° seminario di-strettuale dedicato a “leadership e valori: ilRotary si confronta con la crisi”. L’evento si è confermato una straordinariaoccasione per affrontare un tema fonda-mentale del Rotary con il contributo diillustri relatori. Angelo Maria Petroni si è in-terrogato sulla crisi di “Leadership e Rotary”mentre Enzo Moavero Milanesi, già Rap-presentante Distrettuale del Rotaract ed

anche Ministro delle politiche comunitarieha analizzato la presunta crisi di “leadershipe valori”. Momento importante le testimo-nianze recate da Francesco Filippi Rotarianoed operatore turistico, Andrea Sisti presidentenazionale degli agronomi, Francesco Mon-talbano Caracci avvocato e già rappresentanteDistrettuale Rotaract e Zefferino Monini im-prenditore. Lasciamo spazio ad un interessante interventodel Past Governor Marco Milanesi, delegatozona 12 alla leadership

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Se siamo entrati nel rotary perché siamo, o dovremmoessere, leader nei nostri ambiti di riferimento pro-fessionale, dobbiamo sapere che dobbiamo esseredelle guide, degli esempi.Forse mai come oggi c’è stato bisogno di esempied il rotary ce ne ha forniti e ci da’ la possibilità diesserlo noi stessi. Esempi di coraggio, di capacità dicambiare, di capacità di saper adattare le nostreregole ai nostri valori. L’accelerazione ed il relativocambiamento sono opportunità solo per chi li sadominare ridefinendo le regole del passato edadattandole ai valori di sempre.E’ importante che qualsiasi regola si scelga nondiventi anacronistica rispetto alla realtà esistente,altrimenti si rischia di scrivere un libretto dellebuone intenzioni, fioretti del mese mariano. D’altrocanto qualsiasi regola, scritta o no, dovrà misurarsicon i valori scelti quali riferimenti per il futuro e, nelcaso di conflitto stridente, la stessa regola andràmodificata e a volte, sia pure dopo lunghe edolorose battaglie, cancellata inesorabilmente.E noi dobbiamo adattare ed aggiornare le regole diuna leadership che è invecchiata al punto tale danon riconoscersi spesso più nelle trasformazioniche ci circondano, anche utilizzando nuove giovanileve di elevato spessore professionale. Se vogliamoallargare la nostra famiglia (intesa come momentodi aggregazione progettuale) dobbiamo saper indi-viduare i leader in proiezione futura e favorirne lacrescita, ci sono tanti giovani leader interessati arendere il mondo un posto migliore e in grado difarlo. Ma per imparare a scommettere su quei35/40enni di cui abbiamo bisogno, dobbiamoadattare il nostro linguaggio; dobbiamo annullarel’impatto negativo causato da chi è paralizzato dal-l’attenzione all’abitudine, nella convinzione chetutto si risolva in un incontro settimanale, preferi-bilmente conviviale, con l’obbiettivo di ascoltareuna bellissima conferenza, nei casi più illuminati difare un po’ di beneficenza, ma senza spunti di veramotivazione rotariana su cui riflettere. La nostraleadership richiede semplicemente che abbando-niamo o riduciamo fortemente la vita rotariana de-legata alle regole consuetudinarie. È il momento incui i leader rotariani debbono riappropriarsi deldiritto di gestire con responsabilità e discrezionalitàla loro fetta di rotary. Discrezionalità e responsabilitànon aumentano il lavoro che dobbiamo fare, anzicreano più interesse e, nel contempo, questo au-mentato interesse diverte le persone. La tristezzaorganizzativa deriva dall’ottusa e talvolta ridondanteapplicazione di regole e norme frequentementeobsolete ed inutili. La nostra non è un’organizzazionefatta per pensare e guardare il passato, è un’orga-nizzazione che si basa sul futuro. Non si tratta peròdi rinegare il passato, si tratta di saperne prendereed utilizzare ciò che ha funzionato, ancora funzionae potrà funzionare e lasciare nel passato quello chenon può più funzionare, consci che, comunque, lenostre esperienze vengono dal passato ed in qualche

modo impattano sul nostro futuro, per cui si trattasolo di trasformare le modalità che non ci vedonopiù in linea con le nuove necessità e di nonpeggiorare quelle che invece vanno bene. Operandocon pazienza. E’ utopistico pensare di scardinareun sistema radicato nei comportamenti con unsolo atto di imperio. Occorre semplicemente operaresul versante del cambiamento culturale con pazienza,ma con determinazione. Dobbiamo costruire ilnostro futuro utilizzando le esperienze passate,senza però farci porre vincoli dal passato. Se noncambiamo le modalità con cui operiamo non cam-bieremo i risultati che otteniamo ed i nostri clubcontinueranno a svuotarsi di significati e di persone.I club devono essere palestre di confronto e dirispetto, dove grazie a questi valori, assenti nelmondo civile e politico odierno, si costruisca unaleadership diffusa, una leadership che induca a su-perare le differenze, a focalizzarsi sui problemi esul modo di risolverli, una leadership di personecapaci di elaborare concetti profondi ed esprimerlialla velocità della luce, per essere nel sistema e nondel sistema. Per smettere di non avere alcunaricaduta civica, per farci riconoscere come personepensanti ed impegnate socialmente.In un’associazione dove siamo tutti volontari edove la leadership non è figlia di gerarchia, mamoto dell’intelletto, questo è un esercizio complesso,perché è individuale ed al tempo stesso collettivo,perché è globale ed al tempo stesso locale , ma noisiamo l’esempio di questi valori, in apparenzaantitetici, ma in realtà con valori con il resto dellasocietà. Per cui dobbiamo fare politica, occuparcidella polis, del bene comune, in una logica chesupera quella della rappresentanza partitica. Inspirito di volontariato, mettendo insieme risorse in-tellettuali e materiali che sono l’esclusivo fruttodella leadership che abbiamo sviluppato nelleriunioni di club. Nei nostri club si combina unmosaico di situazioni, esperienze, testimonianzeprofessionalità, in grado di dare al rotary un’immaginetutt’altro che subalterna, ma, al contrario, in gradodi abbattere il pregiudizio e ridare la percezionegiusta della nostra organizzazione. Un mosaico chediventa concretamente diffusivo dei nostri valori,che ci fa riconoscere e ci connota come partnervalidi ai quali dare aiuto da parte di chi ha i mezzieconomici e come riferimento di consultazione perle istituzioni, grazie alla nostra manifestata capacitàprofessionale. Quella capacità professionale che ènostro valore fondante. Se vogliamo continuare adesprimere presenza nella società e che deve essereil vero strumento per immettere intelligenza e lea-dership nei nostri club.Assistiamo allo sfacelo di una cultura confusa chepermea tutta la nostra società, allora è più che maiil momento di usare la nostra leadership per farascoltare la voce del rotary. Fissiamo il rotary nellastoria del nostro secolo con la splendida forzad’urto del nostro coraggio e della nostra tenacia.

LEADERSHIP: REGOLE, VALORI, PROFESSIONALITA’,IMPEGNO SOCIALE

Marco MilanesiGovernatore Distretto 2040 A.R.2012-2013

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GRANDE SUCCESSO PER LA PERDONANZA ROTARIANA 2014

Emanuela Fiamma

La Perdonanza Celestiniana rappresenta da sempreper gli aquilani, laici o cristiani che siano, un segnaledi speranza. Anche quest’anno, nella ricorrenza della720ma edizione, si è rinnovato il rito giubilare con ilcorteo storico che dallo splendido Palazzo Fibbioni,appena consegnato alla città come nuova sede co-munale, attraverso il centro ferito dal terremoto, ègiunto alla Basilica di Collemaggio. È proprio questo,infatti, il luogo simbolo dell’intera manifestazione findal 29 agosto del 1294, data in cui l’eremita Pietrodel Morrone sceglie la Basilica di Santa Maria di Col-lemaggio come luogo per la sua incoronazione aPapa, la prima avvenuta fuori dalle mura apostoliche,con il nome di Celestino V, concedendo l’indulgenzaplenaria a tutti i presenti confessati e comunicati, an-ticipando di ben 6 anni il Giubileo universale del1300. Da allora, ogni anno, dai vespri del 28 a quellidel 29 agosto, si rinnova il rito della Perdonanza Ce-lestiniana. E al rito della Perdonanza si unisce la ma-nifestazione fortemente voluta dai due club cittadini,il Rotary L’Aquila e il Rotary Gran Sasso, occasione incui promuovere, in piena armonia con i principi ro-tariani, i valori, la consapevolezza e le potenzialitàdel territorio. A queste finalità risponde l’istituzionedi un apposito comitato incaricato di progettare sulpiano tecnico-operativo la celebrazione, individuandonetematiche, personalità e location, nel tentativo di co-niugare le aspirazioni celestiniane con le finalitàrotariane. Il comitato Rotary Perdonanza può ritenersisoddisfatto dell’ampio consenso di pubblico registratoin occasione delle manifestazioni organizzate nell’ambitodella Perdonanza Celestiniana 2014. Il Comitato

Rotary Perdonanza ha infatti contribuito, conla sua azione, ad arricchire il panorama del-l’intera manifestazione culturale, fornendoun utile contributo al sostegno per la rico-struzione della città. La Perdonanza Rotarianaè entrata nel vivo nella mattinata del 28Agosto, in occasione del convegno “La coo-perazione come strumento di pace e sviluppotra i popoli”, con la consegna del PremioRotary Perdonanza. La presenza delle autoritàcivili cittadine, insieme al saluto delle autoritàrotariane, nella persona del Governatore delDistretto Marco Bellingacci, del Governatoreincoming Sergio Basti e del Governatoreeletto Paolo Raschiatore, ha fornito la misuradello spessore culturalee dell’importanza rico-nosciuta all’evento. In

apertura, l’intervento del Prof.Luigi Pellegrini, già Ordinario diStoria Medievale e Storia dellaChiesa presso l’Università diChieti, ripercorrendo la storiadegli ordini mendicanti dell’epo-ca, ha tracciato un excursus sullafigura di Celestino V delineandoun avvincente ritratto di un vec-chio eremita divenuto Papa con-tro ogni ragionevole previsione,

avulso com’era dalle logiche di palazzo della Curiaromana. Alle certezze storiche delle fonti invocatedal Prof. Pellegrini hanno fatto seguitov i dubbi esi-stenziali sollevati dall’appassionante intervento delProf. Giannino Di Tommaso, Ordinario di FilosofiaMorale presso l’Università degli Studi di L’Aquila. Ilcontraltare delle evidenze documentate è stato rap-presentato dal tentativo di spiegare le categoriemorali di “egoismo” e “generosità” in relazione allanatura umana, che Hegel definiva “eternamentealtro rispetto al suo concetto”. Proprio da questa im-possibilità di definizione scopriamo come la nostraessenza si determini come risultanza di ciò chefacciamo, ogni qualvolta scegliamo tra infinitepossibilità, e come tutto ciò che mettiamo in attocontribuisca a definire ciò che siamo. Nelle parole diSartre, “siamo condannati ad essere liberi”, e dunquea realizzare una sola delle infinite possibilità che ci sipongono, rinunciando contestualmente alla totalitàdelle altre; non esiste, dunque, un’essenza umanaprecostituita che si possa definire poiché essa sipone come il risultato di azioni progressive, anchequando vengono toccati abissi di degenerazionecome quelli cui assistiamo in Afghanistan, Iraq, SierraLeone, laddove bambini innocenti vengono falciatida guerre e atrocità indissolubilmente legate al volereumano. Testimone di eccellenza delle barbarie edegli orrori nelle zone di conflitto è l’ONG EMERGENCY,che quest’anno, in occasione del ventennale dellasua fondazione, è stata insignita con il Premio RotaryPerdonanza, per l’importante e continuativa operadi cooperazione svolta in favore di Paesi e personein difficoltà a causa di eventi bellici o di perduranticrisi di natura socioeconomica. Il Presidente delComitato Rotary Perdonanza, Sergio Basti, ha tenutoa sottolineare come il Rotary trovi nell’operato diEmergency molteplici assonanze, per il suo ruolo disostegno per i popoli in difficoltà e per l’impegnoprofuso nel tentativo di promuovere una cultura dipace nel mondo. Alessandro Bertani, Vice Presidentedell’ONG, ritirando personalmente il premio, una ri-produzione della facciata della Basilica di Collemaggioopera del Laboratorio OroArt di Laura Caliendo, hacoinvolto i presenti raccontando della costruzionedegli ospedali ad opera di Emergency in Afghanistane Iraq e del ruolo che essi svolgono in questecomunità dilaniate dalla guerra.

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Tutti siamo consapevoli che l’Italia è bloccata da unaserie infinita di ritardi e pastoie burocratiche e ammini-strative che ne impediscono la ripresa e lo sviluppo;non passa giorno che questi argomenti non occupinole prime pagine nei giornali e nei telegiornali nazionali;praticamente siamo riusciti a restare fermi e ad “incartarci”da soli mentre il resto del mondo correva, con gli ovviirisultati sotto gli occhi di tutti.Non tutti i soci sono invece consapevoli che anche ilnostro Rotary è bloccato, resta fermo e guarda alpassato, cioè si è “incartato” da solo per una serie diconsolidate cattive consuetudini che ne determinanoil declino, frenano lo sviluppo e appannano l’immaginepubblica; queste sono note da tempo ma nessunosembra porvi mano in maniera risoluta.Perché la maggior parte dei Club Rotary perde soci equindi scivola in un lento o veloce declino? Mi limito ad illustrare solo qualche cattiva consuetudine,tra le tante:A – La collaudata tecnica di fare melina.Spesso si frappongono resistenze per l’ammissione diogni nuovo socio; al confronto gli uffici pubblici sonomodelli di efficienza e celerità. Di potenziali soci ne ab-biamo sempre meno, ciononostante quasi sempreriusciamo a “sfiancare” anche quei pochi che siaffacciano al Club con le più buone intenzioni ma peri quali la procedura corrente è quella del rinvio … edel rinvio del rinvio con la scusa che il potenziale sociomaturi, conosca le regole, approfondisca le conoscenzerotariane, ecc …: in pratica tutti atteggiamenti dilatoriper fare melina, tirare in lungo la situazione e per na-scondere i chiari intenti ostruzionistici ed i veti incrociatiall’espansione del Club.Al di fuori della retorica di facciata, molti Club sonorestii a far entrare i giovani e le donne con la scusa chei giovani non sono maturi, che devono aspettare

ancora qualcheanno per affer-marsi nella pro-pria professionementre le donne,purtroppo, …sono donne e piùsi tengono alla

larga del Club meglio è. Anche qui si continua a faremelina e tirare in lungo la situazione per nascondere ichiari intenti ostruzionistici e si allontanano i giovanipiù preparati e le migliori risorse femminili del territo-rio.Negli ultimi anni, a causa di queste tristi consuetudini,non abbiamo consentito l’accesso ai Club, forse, ad al-meno 500 potenziali soci in possesso di tutti i giustititoli e caratteristiche; cioè abbiamo rinunciato a quelnumero di persone e a quelle differenze di genere cheoggi avrebbero fatto la differenza e consentito diaffrontare il futuro con più serenità.B – Che importa se l’età media dei soci cresce.Se non si governano i flussi in entrata, l’età media deisoci, ovviamente, aumenta di un anno ogni anno eper molti Club si sta velocemente avvicinando ai 70

anni; i “vuoti” lasciati dai tanti soci dimissionari e daidefunti vengono solo parzialmente sostituiti e anchecon signori di età di molto superiore a quella mediadei soci del Club e quindi se ne velocizza il declino de-mografico. Continuando con questa politica non tra-scorreranno ancora molti anni e qualche Club inizieràa stabilire la propria sede direttamente nella Casa diriposo della sua Città; il progressivo aumentare l’etàmedia dei soci è l’ovvia conseguenza della malagestione dei due punti precedenti.C – Guardare al passato.E’ numerosa e molto influente la categoria dei sociche vivono dentro la favola della “Bella addormentatanel bosco” e che sono convinti che il mondo siaimmobile e fermo a 30-40 anni fa e a quel periododebba far riferimento il Club; purtroppo non passerànessun principe azzurro a risvegliarli.Esiste un generalizzato rifiuto ad applicare le oramainon più nuove ma correnti tecnologie anche conpretesti infantili o evocando gravi rischi completamentecampati per aria, che proiettano, nel territorio, una im-magine anacronistica e penosa del Club e tengono allalarga del Club le potenziali migliori menti del territorio;una prova, ad esempio, è che nella pagina Facebookdel Distretto 2090 sono iscritti al Gruppo chiuso 220soci del Distretto, cioè meno del 7% dei circa 3.200soci: e l’altro 97% come si informa delle attività rotarianee che propongono i Club più attivi e dinamici? L’altrodato è che il 100% dei rotaractiani sono presenti su fa-cebook. Questi due dati a confronto indicano che si ègià andati e da tempo “fuori mercato”. Un’altra prova,ad esempio, è che al 31 Agosto 2014, 18 (diciotto)Club non erano ancora riusciti ad inserire nell’ AnagraficaDistrettuale informatizzata del Club i nominativi deinuovi dirigenti nominati entro Dicembre 2013 ed incarica dal 1 Luglio 2014, impedendo l’approntamentodell’Annuario Distrettuale 2014-2015.D – La continua perdita della memoria.Se il Presidente di un Club ha fatto un buon annorotariano, un anno mediocre, un anno insignificante oha portato il Club quasi alla rovina, per il successorenon cambia niente perché il primo atto del "suo"nuovo anno rotariano consisterà nel fare il RESETdell'anno precedente ed i problemi passati del Clubnon saranno più i suoi ne di nessun altro. I dati deglianni precedenti resteranno normalmente chiusi neifaldoni a casa dei vari past President e non piùconsultabili. Cioè ogni anno si perde la memoriadell’anno e degli anni precedenti: è come se un nuovoPresidente del Consiglio ignorasse l’ammontare deldebito pubblico e si comportasse come se non esi-stesse.E – Le critiche a prescindere.Siamo pieni di “sapienti”, che nel colorito vocabolariopopolare vengono indicati con un altro termine piùpertinente, che non hanno mai mosso un dito perqualche utile attività, ma che frequentano il Club soloper mettere i bastoni tra le ruote a qualunque cosapropongano o facciano quei pochi che lavorano, chequindi, per quieto vivere, sono costretti a fare il meno

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possibile.F – Le conviviali - banchetto. Tutti i soci di un Club dovrebbero riunirsi settimanalmenteper programmare iniziative e fare il punto sull’avanzamentodei progetti; qualche volta la riunione può anche concludersicon una veloce conviviale che mai dovrebbe prolungarsioltre le 23,30: ovviamente sto parlando di fantascienza.Nella realtà, mentre è meglio sorvolare sulla cadenza, laparola riunione è stata sostituita con la parola conviviale-banchetto sulla quali aleggia una fama sinistra perchégeneralmente sontuosa, noiosa e così lunga da stroncarela resistenza di chiunque pur dotato di tanta pazienza ebuona volontà; fama sinistra in grado di tenere alla largadal Club tanti potenziali nuovi soci. G – La puntualità.La puntualità nell’inizio delle riunioni e dei convegnidovrebbe essere un fatto distintivo e qualificante delRotary, mentre dovrebbe essere più che scontato che unsocio avvisi della sua partecipazione o meno e si presentipuntuale: ovviamente sto parlando di fantascienzaH – l’indifferenza dei soci.Forse 1/5 dei soci collabora in qualche modo a mandareavanti il Club, gli altri sono completamente assenti o in-differenti alle attività del Club, alcuni remano anchecontro. Anche questo articolo, insieme ovviamente a tuttiquelli presenti in ogni numero della Rivista distrettuale,sarà letto da pochi soci se inviato in formato elettronico,perché la maggioranza non è in grado di scaricarlo,come sarà letto da pochi soci se la rivista verrà inviata acasa in formato cartaceo perché altrimenti non si capiscecome mai le riviste rotariane sono presenti ancora “ince-lofanate” nelle sale di attesa degli studi di tanti professionistirotariani, insieme ai settimanali di gossip, questi si tuttibel spaginati; forse l’involucro in plastica viene tolto soloal momento della raccolta differenziata della carta,nel timore che l’indirizzo possa far risalire al pro-prietario dei rifiuti. Evidentemente o il contenutodella Rivista distrettuale è pessimo, ma per deciderlo,bisognerebbe almeno sfogliarla, o la maggior partedei soci è completamente indifferente alle proble-matiche rotariane.Dovrebbe essere scontato, ma purtroppo spessonon lo è, che:Non può esistere più un Club senza sito o con unsito abbandonato o in perenne allestimento: percui o finalmente si apre e mantiene un sito efficienteo il Club chiude.Non si può più fare il Dirigente di Club ed amaggior ragione il Presidente senza una purmodesta conoscenza informatica e non esserecollegato in rete. Che fare? E’ noto da tempo e insito in quanto elencato; ope-rativamente, se vogliamo veramente fare qualcosaper invertire la tendenza e iniziare a sbloccare ilRotary, occorrerebbe inserire nei regolamenti deiClub queste proposte:La prima priorità del Club è il mantenimento del-l’effettivo e l’aumento del numero dei soci.I nuovi soci di ogni anno rotariano devono essere

in ugual numero uomini e donne: cioè non si potràcooptare un secondo nuovo socio uomo se prima non èstata cooptata una prima nuova socia donna.Ogni anno, la somma dell’età complessiva dei nuovi socidivisa per il numero dei nuovi soci, deve essere inferiorealmeno di cinque anni a quella media dei soci del Clubin quell’anno: cioè se l’età media dei soci del Club è 62anni, l’età media dei nuovi soci non potrà superare i 57anni e se si vuole comunque cooptare l’amico di 75 annioccorrerà farne entrare contemporaneamente un altro dietà non superiore a 39 anni; se in tutto il territorio non siriesce a individuare un giovane con meno di 39 anni coni giusti requisiti, l’amico di 75 non entra.Hanno priorità d’accesso le persone della società civile dicategoria diversa da quelle predominanti nel Club.Ogni comunicazione cartacea con i soci va abilita imme-diatamente e per sempre.Si dovranno intervallare una riunione senza cibo e unariunione con una “sobria e veloce” conviviale. Il Consiglio del Club deve dare tassativamente la rispostaentro 30 giorni dalla presentazione da parte di un sociodi una proposta di cooptazione di un nuovo socio, senzapossibilità di adottare la nota scappatoia di fare melina;se il socio proposto è di età inferiore ai 40 anni o unadonna, trascorso inutilmente tale termine, il socio siconsidera accettato dal Consiglio e verrà inviata la propostadi affiliazione ai soci per il proprio parere.Si può seguitare anche a far finta che tutto vada bene e agiudicare provocatorie e improponibili le proposte, matra pochi anni i Club che non avranno la forza di auto ri-generarsi e superare gli arcaici pregiudizi, avranno conclusoil proprio ciclo e si auto scioglieranno per consunzione; aquel punto si potranno rifondare su basi nuove e piùaderenti alla realtà del territorio.

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ROTARYFOUNDATION:ISTRUZIONI PER L’USO

Il nostro Governatore ci ha riconfermato l’incarico ela responsabilità della sottocommissione “RaccoltaFondi Rotary Foundation” anche per quest’anno. Inun certo senso ci sentiamo dei ripetenti, rimandatiall’anno per non aver raggiunto l’obiettivo: Riprova-te!Bene. Parliamo allora dell’obiettivo non raggiunto,richiesto dal Governatore Luigi Falasca e indicatodal Rotary International: era quello di raggiungere alivello DISTRETTUALE un importo di versamenti dialmeno 100 dollari a rotariano per ottemperare almotto

Quali sono i risultati ottenuti? Eccoli nella tabella quiaccanto, la famosa classifica emessa dalla RotaryFoundation.Innanzitutto il totale: anziché aumentare, i contributidel distretto sono scesi: da $ 297.673 dell’anno2012-13 a $ 288.859: ben 10,000 dollari di versamentiin meno da parte dei club e la media dei soli club èscesa sotto quota 70.Ma questa inesorabile statistica mette in luce duecose:1.Ci sono club virtuosi che sanno raccogliere, sisentono fortemente appartenenti al Rotary, ne capi-scono i meccanismi e devolvono cifre anche impor-tanti.2.Altri semplicemente si dimenticano di fare partedella famiglia Rotary e della Rotary Foundation.Infatti, crediamo che sia stata solo una dimenticanza- se pur grave - di quei club ai quali non risultaalcun versamento, l’anno scorso. Se i 7 club avesseroversato lo stesso importo dell’anno precedente, ildistretto avrebbe raggiunto l’obiettivo dei 100 dollari!Bene, lasciamo ad ognuno di voi l’analisi dellastatistica e le considerazioni sui versamenti delproprio e degli altri club. Ovviamente, tutti noi dob-biamo guardare parte alta della classifica, esprimendoinnanzitutto i complimenti ai primi 3 club, Fabriano,Loreto e Atessa, ma anche a tutti i 15 club chehanno raggiunto e superato l’obiettivo.E ora cominciamo a parlare di quest’anno. Squadravincente non si cambia: noi non abbiamo vinto, mala squadra il Governatore Marco Bellingacci l’havoluta mantenere intatta. Così anche quest’annofanno parte di questa sottocommissione:Stefano Clementoni (presidente e responsabile delleprovince Macerata, Fermo e Ascoli),Anna Maria Latini (responsabile delle provincie mar-

chigiane nordiche: Ancona e Pesaro),Lisa Minelli (Umbria),Ettore del Grosso (Abruzzo)Ugo Puca (Molise).A onor del vero, l’obiettivo dei cento dollari suggeritodalla Rotary Foundation sarebbe per i versamenti alFondo Annuale, quelli che poi ci ritornano dopoqualche anno in forma di contributi per i progettiGlobal Grant e per le sovvenzioni distrettuali. Inaccordo con il presidente della Commissione RotaryFoundation, Mario Giannola, abbiamo puntato in-nanzitutto a raggiungerlo considerando tutti i versa-menti, includendo quindi i versamenti per il progettoPolio Plus, per il fondo permanente e per i GlobalGrant, ma con l’impegno di mantenere un rapportodi due terzi dei versamenti verso il Fondo annuale.Ma perché al Fondo Annuale? Perché è quello chemoltiplica i nostri service e ci permette di raggiungeregli obiettivi più importanti.Ogni club fa i suoi programmi annuali di service.Alcuni sono rivolti al territorio in cui il club esercita,altri a livello distrettuale e mondiale. Uno dei servicepiù belli che i club del nostro distretto svolgonoinsieme a livello regionale è il Campus estivo perdiversamente abili, esaltante gesto di solidarietà edi service attivo per tutti i Rotariani impegnati.Alcuni di questi progetti sono finanziati con i fondiche ci ritornano dal Fondo Annuale: alcuni ricevonola Sovvenzione Distrettuale, e altri, d’importanza in-ternazionale e superiori a $ 30.000, sono finanziatitramite le Sovvenzioni Globali (Global Grant), cheprovengono anche questi da quel salvadanaio nelquale abbiamo versato i nostri contributi al FondoAnnuale 3 anni prima.Di fatto, anche quest’anno la commissione distrettualedella Rotary Foundation ha rotto il salvadanaio, maha dovuto costatare che i fondi versati nell’anno2011-12 (l’anno del Governatore Francesco Ottaviano)non erano sufficienti per soddisfare tutte le richiestedei nostri club. Ciò nonostante, sono stati assegnati€ 24.200 di Sovvenzioni Distrettuali a 9 club e $57.000 di Sovvenzioni Globali per 7 progetti a cuipartecipano anche in forma aggregata 12 club delnostro distretto.Un po’ d’imbarazzo nell’assegnazione c’è stata nel-l’esaminare la richiesta pervenuta da un club chel’anno scorso non ha versato nulla al Fondo Annuale.Speriamo che non succeda più!Ci auguriamo, invece, che i nuovi consigli direttiviabbiano fatto tesoro dei risultati di raccolta raggiuntiin precedenza e che abbiano provveduto a inserirenel proprio piano direttivo (e quindi nel proprio bi-lancio) una raccolta fondi per il progetto Polio Pluse una cifra consistente al Fondo Annuale. Tali versa-menti non devono essere effettuati alla fine dell’anno(e magari solo se ci sono residui di cassa), ma co-stantemente durante l’anno rotariano, come giàfanno molti club virtuosi che fanno girare la classificae tenere fede ai nostri progetti e obiettivi.

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Rank .NbulC soci TOTALE ProCapita N. soci TOTALE ProCapita TOTALE ProCapita1 Fabriano 62 6.000,00 96,77 61 13.751,35 225,43 6.000,00 98,36 2 Loreto 30 5.580,00 186,00 32 6.109,82 190,93 3.451,14 107,85 3 Atessa-Media Val di S. 29 1.000,00 34,48 29 5.400,00 186,21 - - 4 Ancona Conero 93 19.173,52 206,17 90 16.679,73 185,33 1.679,73 18,66 5 Urbino 73 7.298,70 99,98 69 10.071,37 145,96 6.756,75 97,92 6 Montegranaro 31 2.577,92 83,16 33 4.735,81 143,51 3.060,81 92,75

86,42302enongA7 16,23 21 2.897,30 137,97 2.897,30 137,97 8 Pescara Nord 51 1.948,05 38,20 53 6.530,26 123,21 5.046,11 95,21 9 54 5.625,00 104,17 50 6.013,51 120,27 6.013,51 120,27

10 Macerata 75 4.800,00 64,00 69 8.231,09 119,29 3.650,00 52,90 11 Civitanova Marche 42 4.155,84 98,95 41 4.878,38 118,98 3.378,38 82,40 12 Porto San Giorgio, Riv.F. 35 1.887,57 53,93 36 3.975,00 110,42 1.400,00 38,89 13 Macerata- Ricci 34 2.650,00 77,94 32 3.380,00 105,63 - - 14 Orvieto 26 1.500,00 57,69 25 2.618,00 104,72 2.618,00 104,72 15 Novafeltria-Alto MonteF. 37 2.597,40 70,20 36 3.720,70 103,35 2.702,70 75,08

29,753.667aliuqA'L61 83,66 76 7.472,00 98,32 7.472,00 98,32 17 Assisi 52 2.641,00 50,79 50 4.700,00 94,00 4.700,00 94,00 18 Ancona 105 8.000,00 76,19 103 9.000,00 87,38 - - 19 Jesi 89 10.394,80 116,80 90 7.755,40 86,17 4.054,05 45,05 20 Spoleto 51 3.946,75 77,39 51 4.371,62 85,72 3.378,38 66,24 21 Altavallesina-Gr.Fr. 43 2.780,00 64,65 44 3.675,68 83,54 2.000,00 45,45 22 Amelia-Narni 43 3.564,86 82,90 41 3.418,92 83,39 3.418,92 83,39 23 Pesaro 73 10.576,63 144,89 72 5.756,76 79,96 5.756,76 79,96 24 Ovest 32 3.596,00 124,00 29 2.297,30 79,22 2.297,30 79,22 25 Teramo Nord-Centenario 31 2.496,73 80,54 32 2.513,51 78,55 2.513,51 78,55 26 Gubbio 54 100,00 1,85 52 4.039,19 77,68 2.127,03 40,90 27 Fermo 79 5.473,00 69,28 83 6.373,40 76,79 5.373,40 64,74 28 62 4.000,00 64,52 57 4.275,00 75,00 4.275,00 75,00 29 Ancona 25-35 27 2.597,40 96,20 30 2.027,03 67,57 2.027,03 67,57 30 San del T. Nord 38 2.337,66 61,52 37 2.432,43 65,74 2.432,43 65,74 31 Todi 36 1.701,20 47,26 30 1.959,28 65,31 1.621,62 54,05 32 Campobasso 47 2.270,27 48,30 49 3.128,38 63,84 2.317,57 47,30 33 Pesaro-Rossini 53 6.089,00 114,89 53 3.355,30 63,31 2.680,30 50,57 34 Lanciano 45 3.716,22 82,58 44 2.702,70 61,43 2.702,70 61,43 35 Senigallia 69 5.740,00 83,19 69 4.189,19 60,71 4.189,19 60,71 36 G.Leopardi 27 1.080,00 40,00 27 1.500,00 55,56 1.500,00 55,56 37 Pescara 76 5.233,79 68,87 72 3.960,81 55,01 3.960,81 55,01 38 Perugia Est 78 4.990,00 63,97 73 4.013,51 54,98 4.013,51 54,98 39 Osimo 55 2.086,52 37,94 51 2.650,01 51,96 2.650,01 51,96 40 Fano 65 5.050,00 77,69 67 3.378,38 50,42 3.378,38 50,42 41 Perugia Trasimeno 41 2.289,19 55,83 35 1.750,00 50,00 1.750,00 50,00 42 Ascoli Piceno 77 4.025,97 52,29 83 4.104,95 49,46 4.104,95 49,46 43 Camerino 43 1.000,00 23,26 41 2.000,00 48,78 1.000,00 24,39 44 Pescara Ovest D'Annunzio 79 4.000,00 50,63 80 3.809,46 47,62 3.809,46 47,62 45 L'Aquila-Gran Sasso 44 2.944,00 66,91 43 2.028,33 47,17 2.028,33 47,17 46 Termoli 35 1.716,22 49,03 30 1.313,51 43,78 1.313,51 43,78 47 Alto Fermano-Sibillini 55 1.248,65 22,70 55 2.200,00 40,00 1.200,00 21,82 48 Gualdo Tadino 45 1.025,00 22,78 40 1.210,00 30,25 950,00 23,75 49 Cagli Terra Catria Nerone 34 1.000,00 29,41 34 1.018,27 29,95 - - 50 Norcia-San o 33 1.002,08 30,37 35 1.000,00 28,57 - - 51 Teramo Est 35 - - 35 1.000,00 28,57 1.000,00 28,57 52 San del T. 57 1.500,00 26,32 54 1.500,00 27,78 1.500,00 27,78 53 Avezzano 41 1.039,00 25,34 43 1.148,65 26,71 - - 54 Terni 82 700,00 8,54 73 1.850,00 25,34 1.850,00 25,34 55 Larino 21 649,35 30,92 21 443,24 21,11 443,24 21,11 56 Ortona 46 961,04 20,89 42 631,00 15,02 - - 57 Isernia 46 1.974,38 42,92 50 700,00 14,00 700,00 14,00 58 di Castello 71 3.246,76 45,73 66 - - - - 59 Falconara a 46 4.415,58 100,35 44 - - - - 60 Foligno 77 6.038,30 78,42 67 - - - - 61 Perugia 97 4.545,45 46,86 97 - - - - 62 Sulmona 39 1.000,00 25,64 38 - - - - 63 Teramo 47 4.987,01 106,11 45 - - - - 64 Vasto 44 12.000,00 272,73 43 - - - - 65 Francavilla al 0eraM -

TOTALE (solo club) 3333 237.246,41 71,18 3253 227.645,53 69,98 151.143,82 46,46

District 34,724.060902 61.213,49 46.268,26 TOTALE (con ) 3333 297.673,84 89,31 3253 288.859,02 88,80 196.762,73 60,49

13-14 Annual Funds12 - 3131 - 14

ROTARY 209022

LA PIETRA ANGOLARE CHE SI CHIAMA FONDAZIONE ROTARY

Lisa Ruhe MinelliRotary Club GubbioMembro della SottocommisioneRaccolta Fondi(responsabile per l’Umbria)

Nel guardare le statistiche finali e i risultati pocobrillanti per AR 2013-14, la prima domanda cheviene in mente è "Perché risultati così mediocri?"Mentre molti pensano che sia importante, comeRotariano, contribuire ad una causa così nobilealtri pensano, ovviamente, il contrario o, additura,che sia una tassa aggiuntiva estranea alle quotedei club.Ho parlato a lungo con un amico Rotariano daldistretto 6540 e con altri Rotariani di tutto ilmondo, via LinkedIn, per quanto riguarda le loromotivazioni per contribuire alla Fondazione emolti hanno affermato quanto seque: "Invece dichiedere il perché di donare o non alla Fondazione,dovremmo girare la domanda ai stessi membrichiedendo loro: "Quale è il vero motivo per cuiti sei iscritto al Rotary?” Se l’addesione è stata so-lomente per il 'prestigio' di appartenere a unatale organizzazione o per il solo scopo di networkingper promuovere la propria attività, allora, in realtà,essi non sono veri Rotariani. Dai 25 commentiprovenienti da diverse realtá quasi tutti hannoquesto da dire: "Come si può non essere fieri diappartenere ad una organizzazione collettiva cheha un enorme impatto positivo nel mondo graziea coloro che donano il loro tempo, il loro talentoe il loro tesoro disinteressatamente?" È semprepiù facile donare a qualche organizzazione cari-tatevole senza conoscere realmente dove lesomme raccolte vanno a finire. Con il Rotary, ildenaro viene donato a una organizzazione cheprende tali fondi e li moltiplica, facendo attenzioneche vengano utilizzati per gli scopi previsti. Tuttoció si puó paragonare all’effetto palla di neve,dove un solo piccolo fiocco di neve cade su unacollina e comincia, unendosi ad altri fiocchi, acreare una palla di neve che aumenta in dimensionee acquista momento rotolando verso valle. I con-tributi alla Fondazione non solo servono per iprogetti in tutto il mondo, ma finanziano anche inostri progetti distrettuali locali. Per ogni $ 1donato a RF nel Fondo annuale 0,50 dollari tornaai distretti dopo 3 anni sotto forma di FODD.Grazie ai FODD vengono finanziati i progetti deisingoli club. Gli altri 0,50 dollari vanno al FondoMondiale che finanzia il fondo di sovvenzioniglobali a cui i club attingono per i loro progetti.

Per ogni $ 1 che il distretto assegna dai FODD, laRF corrisponderà un’importo pari al 100%. Tuttii contributi in denaro provenienti dai singoli clubdarano origine al contributo pari al 50% dalla RF.Si deve fare notare che nessuna tassa ha maiprodotto tali risultati. Secondo il Charity NavigatorRating System, il Rotary International ha il piúalto rating (pari a 4 stelle) con il 100% ditrasparenza rispetto ad altre organizzazioni diservizio. Ben l’88,4% dei contributi vanno versoi progetti e i servizi che il Rotary Internationaloffre. Un numero molto ristretto di organizzazionioffre tali garanzie di trasparenza (a seguito del-l’effetto palla di neve).Tutti i Rotariani che hanno contribuito alla di-scussione hanno aggiunto che "la FondazioneRotary è la pietra angolare della nostra Organiz-zazione e che ogni Rotariano dovrebbe contribuire"e la maggior parte di loro hanno avuto esperienzesignificative nel passato con i progetti MatchingGrant e Global Grant. Quando si vede dove ildenaro è effettivamente utilizzato e, soprattutto,come viene utilizzato, non è più possibile rimanereneutrali, ma, al contrario, si diventa partecipantiattivi in un'organizzazione di servizio in tutto ilmondo. In questi tempi di difficoltá economiche, é semprepiù difficile contribuire a favore di progetti in cuicrediamo. Forse dovremmo ri-esaminare le mo-dalità di contribuzione. Invece delle solite raccoltafondi con metodi tradizionali, potrebbe esseremeglio incrementare i fondi raccolti dalle quoteannuali facendo uno sforzo di sensibilizzazione emantenendo un basso costo per gli incontri Ro-tariani. Qualunque sia il metodo scelto dai club su comeraccogliere i fondi per la Fondazione Rotary,deve essere comunque basato su una scelta dicoscienza, dei soci motivati e dedicati al raggiun-gimento dei obbiettivi non per essere “il Solo”che fa un piccolo impatto positivo nel mondo,ma uno “dei Tanti" la cui forza non è da sottova-lutare affatto. In tutti i distretti, in particolare ilnostro, dobbiamo ri-chiederci perché ci siamoiscritto al Rotary per essere in grado di giungerealla positiva soluzione per un adeguato finanzia-mento della Fondazione Rotary.

&

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L’attività dei Club

È NATO IL ROTARY CLUB FRANCAVILLA AL MAREGino Pala

Lo scorso 7 settembre il Past Governor LuigiFalasca, alla presenza del Governatore Marco Bel-lingacci, ha consegnato nelle mani del PresidenteUgo Iezzi la Carta Costitutiva rilasciata il 3 giugnodell'anno corrente.È un club che si insedia in una città che non é piùsoltanto una ridente località balneare, ma che coni suoi oltre venticinquemila abitanti ha ormaiassunto una sua chiara identità e personalità. Ilterritorio di riferimento del Rotary Club di Francavillaal Mare non si limita però ai confini urbani dellacittà, ma si estende nell'area solcata dalle due im-portanti direttrici stradali della Fondovalle Alentoe della Fondovalle Foro, fino a raggiungere lalocalità di Guardiagrele: un territorio sede di nu-merose piccole attività imprenditoriali, dove ilRotary Club può sicuramente trovare nuovi soci.

È stata felice, nell'individuare tale ambito territoriale,l'intuizione del Rotary Club di Chieti che ha patro-cinato il nuovo club, soprattutto per azione delsuo Past President Gino Pala.Il Rotary Club di Francavilla al Mare è un clubgiovane, non soltanto perché di recentissima fon-dazione, ma perché i suoi ventitre soci sono perla gran parte di età giovanissima e tutti alla primaesperienza nel Rotary (con la sola eccezione delPresidente), ma molto motivati e sensibili ai principirotariani di amicizia, solidarietà e comprensionereciproca.La nascita del nuovo club rappresenta sicuramenteun bel segno di vitalità del Rotary, anche nellaobiettiva difficoltà del momento che tutti stiamovivendo: un ottimo auspicio per il nostro Distrettoe per il Rotary tutto.

ROTARY E-CLUB“DUEMONDI2090”

Il 26 ottobre a San Benedettodel Tronto, in occasione delSeminario Distrettuale dedicatoal tema “Rotary e Donna“ ilGovernatore Marco Bellingacciha consegnato la carta costi-tutiva del primo Eclub del Di-stretto 2090 al suo Presidente,Marco Agujari. Nel Suo discorso di aperturail Presidente Agujari, dopoaver ringraziato tutti coloroche hanno contribuito a sostenere la nascitadi questo nuovo Club ed in particolare ilClub sponsor Rotaryeclubroma, ha ricordatoche il club è costituito da “un insieme di Per-sone che hanno deciso di vivere l’esperienzaRotariana condividendone in pieno principie finalità; per questo, riconoscendoci neivalori del servizio, amicizia, integrità e leadership,desideriamo mettere a disposizione deglialtri le nostre competenze e professionalità

certi che in tal modo si possa contribuire fat-tivamente a promuovere la comprensionereciproca, la cooperazione e la pace a livellointernazionale“. Il nuovo Club prende il nome di Rotaryeclub-duemondi, dove due mondi significa contattocon il territorio ed apertura al mondo web;per conoscere i suoi nuovi 34 soci ed i loroprimi progetti è sufficiente digitare su internetl’indirizzo: www.rotaryeclubduemondi.

ROTARY 209024

ANCONA CONERO:QUINTA EDIZIONEDI "CAPOLAVORINASCOSTI

L.C.

Questa è stata certamente l'edizione più riuscitadi questo Service che la Squadra “capolavori”oramai ben amalgamata e entusiasticamenteefficiente abbia realizzato nei cinque anni dioperatività. Dal 12 al 17 maggio hanno partecipatosoci rotariani provenienti, oltre che da 13 clubitaliani dalla Sicilia al Piemonte, anche da StatiUniti, Austria, Germania, Olanda, Romania eUngheria. Il gruppo degli ospiti, una quarantinain tutto, ha subito trovato affinità culturali esociali, come capita sempre nel Rotary, trascor-rendo insieme una settimana di vera vacanza.Le mete scelte dalla apposita commissione delClub con la supervisione del Presidente GianfrancoPaci - tutte di grande interesse e attualità -hanno riscosso il consenso di tutti partecipanti,meravigliati ed entusiasti di questa nostraRegione, così poco conosciuta e così interessantee ricca di sontuosi tesori d'arte, di meravigliosisereni paesaggi e gustosissime tradizioni eno-gastronomiche.Le magiche città di Ascoli Piceno, Urbino e An-cona, le grotte di Frasassi, i merletti di Offida, ivini più nobili dei nostri territori, il Planetario di

Saltara, le coste del Conero osservate dal bel-vedere di Sirolo come dal mare con un battelloin escursione dedicata, il calore della serataconviviale riservata dal Club agli ospiti nellacornice unica del Fortino napoleonico di Porto-novo, sono stati tutti portati via nel cuore dainostri amici. Tutti, ma proprio tutti, hanno avutoil pensiero di scriverci, una volta tornati a casa,per esprimerci la loro gratitudine, per avereloro offerto questo particolarissimo "Tour".Ogni loro escursione è stata curata e seguitapersonalmente da un nostro socio e quasi tuttele visite ai monumenti più importanti della Re-gione sono state illustrate da soci rotariani delposto: grazie a Valerio Borzacchini ad Ascoli Pi-ceno, Antonio Luccarini ad Ancona, a ClaudioPetrelli a Saltara.La conclusiva gita in battello lungo le splendidecoste del Conero ha messo davvero la cilieginasulla torta, lasciando negli occhi dei nostri“Amici Touristi“ uno splendido, radioso ricordodi questa terra sincera, pronta ad accoglieresempre più caldamente i visitatori rotariani ditutto il mondo.

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IL PREMIO MANNUCCI ALLA GIORNATADEL CONTEMPORANEOPiero Agostini

Il Servizio Educativo della Sovrintendenza per iBeni Archeologici delle Marche, in collaborazionecon il Rotary Club Altavallesina Grottefrasassi e ilComune di Arcevia, nell’ambito della 9a Giornatadel Contemporaneo, ha presentato, l’11 ottobrescorso, l’opera vincitrice del XXI Premio Internazionaledi Scultura Edgardo Mannucci.Il curatore del Premio Mannucci, Prof. StefanoPapetti, ha illustrato il grande valore educativo eculturale alla base del Premio, ideato e organizzatodal Rotary Club Altavallesina Grottefrasassi conl’obiettivo di far emergere giovani talenti nell’artedella scultura. L’opera vincitrice dell’edizione XXI, dell’artistaLedian Roci, dell’Accademia di Tirana, è espostanel prestigioso Museo Archeologico Nazionaledelle Marche di Ancona a partire dall’11 ottobre

2014 per due anni.La Direttrice del Museo, Dott.ssaNicoletta Frapiccini, ha sottoli-neato l’iniziativa, finalizzata avalorizzare e rendere visibili leopere di giovaniscultori pressouna istituzionemuseale moltofrequentata an-che dal pubblico

scolastico e che, pertanto, potrà fa-cilitare l’avvicinamento dei giovaniall’arte contemporanea anche attra-verso la conoscenza delle opere delpassato delle quali il Museo è moltoricco.Alla inaugurazione erano presenti

anche i giovani allievi delle ultime classi dell’Istitutod’Arte Edgardo Mannucci di Ancona, dalle cuiaule sono usciti giovani che sono stati premiati invarie edizioni della manifestazione.Paolo Giuseppetti, Presidente del Rotary Club Al-tavallesina Grottefrasassi, ha ricordato la storiadel Premio ed il successo riscosso da alcuni artistiche hanno esposto le loro opere ad Arcevia neglianni scorsi.La Presidente della Commissione del Premio Man-nucci, Simonetta Burattini, ha presentatoi programmi per la prossima edizione del Premio,sempre più ambito ed apprezzato da diverse Ac-cademie d’Arte, italiane ed estere. Il Comune di Arcevia, come ha testimoniato LauraCoppa, Assessore alla Cultura, Turismo e Politichegiovanili, darà il massimo contributo affinché ilPremio venga sempre più valorizzato, sia dalpunto di vista degli spazi espositivi sia per quantoriguarda la realizzazione di un museo permanentedove esporre le migliori opere presentate nelcorso degli anni.

INTERCLUB:DA GIOTTO A GENTILE

Quattro Rotary Club della provincia di Ancona eprecisamente Altavallesina Grottefrasassi, Fabriano,Jesi e Senigallia, quest'anno coordinati dall'Assistentedel Governatore Siro Tordi, hanno organizzatouna riunione interclub per visitare la mostra “DaGiotto a Gentile” che si sta tenendo, con ungrande successo di pubblico, a Fabriano.

L'appuntamento era per il po-meriggio di sabato 11 ottobrequando i 150 convenuti sisono ritrovati al Teatro Gentileper assistere alla presentazionedella mostra tenuta dal cura-tore Prof. Stefano Papetti, ro-tariano del Club di Fermo,che con la sua consueta abilità

oratoria ha invogliato ancora di più i presenti avisitare la mostra. La visita è stata accompagnatada guide preparate e molto professionali chehanno spiegato nei minimi dettagli le operepittoriche e le sculture lignee del due e trecentoospitate nei locali della Pinacoteca Civica fabrianesee nelle chiese di San Venanzio e San Domenico.L'interclub si è concluso con la conviviale organizzatapresso lo Janus Hotel Fabriano, dove i presidentidei quattro Club hanno manifestato tutto il loroentusiasmo per la bella serata trascorsa insieme.E' infatti il tema dell'amicizia uno dei capisaldi sucui si fonda l'attività dei Rotary Club, una attivitàvolta al servizio per il bene comune, che senzaamicizia tra i soci non porterebbe sicuramente airisultati di livello da sempre raggiunti.

Da sinistra: Roberto Coppola presidente incoming RC Senigallia, Maurizio Marchegianipresidente RC Fabriano, Paolo Crognaletti presidente RC Jesi, il Prof. Stefano Papetti e PaoloGiuseppetti presidente RC Altavallesina Grottefrasassi.

ROTARY 209026

ANCONA 25-35: A SERVIZIO DEI GIOVANI

Fabio Paci

Il progetto “Start me up” nasce da un’idea del ClubAncona 25-35 che, sotto la Presidenza di Mario Fu-sario nell’a.r. 2013-2014 e con il supporto della Pre-sidente per l’a.r. 2014-2015 Fabiola Fuggetti, ha decisodi avviare un’iniziativa volta a supportare i giovanidel territorio della Provincia di Ancona. Tra gli obiettividel Club c’è, infatti, quello di diffondere i valori rota-riani tra le nuove generazioni attraverso progetti mi-rati, destinati ai giovani della realtà locale. Taleorientamento, unito ad un contesto caratterizzato dauna profonda e prolungata crisi hanno spinto a pen-sare ad un progetto finalizzato a fornire un supportoconcreto, e non solo economico, a dei giovani chesiano in procinto di intraprendere una nuova attivitàimprenditoriale. Nel tempo, all’iniziativa hanno ade-rito diverse associazioni di giovani professionisti localiche hanno offerto il loro rilevante contributo per l’or-

ganizzazione e la concretizzazione delprogetto (Aiga - Sezione di Ancona,Unione Giovani Commercialisti ed EspertiContabili – Sezione di Ancona, GiovaniColdiretti di Ancona, Pepe Lab). La colla-borazione intrapresa ha condotto anchealla formazione di un tavolo di analisi per-manente finalizzato a studiare le dinami-che economiche e del mondo del lavoroin atto nel contesto della Provincia di An-cona. Start Me Up è un progetto volto allosviluppo di competenze imprenditoriali,finalizzato a supportare talenti di Anconae provincia e a stimolare l’occupazioneattraverso la costituzione di una nuovaimpresa. I destinatari del progetto sono i

giovani della Provincia di Ancona che non abbianoancora compiuto 36 anni alla data del 13 settembre2014 e che siano intenzionati ad intraprendere un’at-tività imprenditoriale nel territorio della Provincia diAncona (maggiori info sul sito www.bandostar-tmeup.it). Per tutti i partecipanti al progetto sarà or-

ganizzato un corso gratuito col quale saranno formatisu tematiche giuridiche, fiscali e aziendali rilevantiper chi intende intraprendere un’attività d’impresa.Sarà, inoltre, prevista una sessione incentrata sull’ela-borazione di un business plan per la nuova idea. At-traverso l’analisi delle idee e dei relativi business plan,un comitato tecnico appositamente selezionato per-verrà alla determinazione dell’idea imprenditorialevincitrice che verrà premiata con una somma in de-naro del valore di Euro 2.500 e il supporto profes-sionale dei soci del Rotary Club Ancona 25-35, degliassociati delle associazioni promotrici e di altri pro-fessionisti (del valore figurativo complessivo di Euro12.500) per tutto il primo anno successivo alla costi-tuzione. La disponibilità dei rotariani e dei soci dellealtre associazioni aderenti rappresenterà il vero va-lore aggiunto del progetto. Essi, infatti, supporte-ranno la nuova impresa per tutto il primo anno,normalmente quello più critico, mettendo a serviziodei vincitori le proprie competenze. Ciò con l’intentodi guidare i nuovi imprenditori nell’assunzione di de-cisioni complesse: dalla scelta della forma giuridicaall’identificazione della struttura organizzativa e pro-duttiva più adatta per le finalità perseguite, dal sup-porto su questioni fiscali a quello relativo ad aspettilegati alla contabilità, al controllo di gestione, al mar-keting, ecc. Start Me Up è un progetto importanteche mira a rafforzare le potenzialità di sviluppo e l'at-trattività del nostro territorio puntando sull’entusia-smo, l’energia e le idee delle nuove generazioni. IlRotary Club Ancona 25-35, collaborando con le altreassociazioni, si impegna a sostenere i giovani e leidee innovative, che rappresentano la linfa per lacompetitività del nostro Paese. Il bando Start me upè stato presentato il 13 Settembre 2014 con una ma-drina d’eccezione: la campionessa olimpionica di fio-retto femminile individuale e a squadre Elisa DiFrancisca. Nell’occasione Elisa è anche stata nomi-nata socia onorario del Rotary Club Ancona 25-35.

ARIA FRESCA NEL CLUB DIASCOLI PICENO

Cristiano Nicolucci

La freschezza dettata dalla dinamicità mostratada un nuovo corso.La simpatica ed allo stesso importante seratadel 19 settembre ha dimostrato come l’azionedi gruppo ben concertata sia la viamaestra da seguire per il raggiun-gimento di quegli obbiettivi chesembravano in passato difficilmenteraggiungibili. Ogni intervenuto hacontribuito, ognuno nella propriamisura, a porre insieme, pietra dopopietra, quell’edificato di comunanzache porta sul territorio, ed a favoredei meno abbienti, un tangibile se-gnale di solidarietà. Respiriamoquindi a pieni polmoni nella spe-ranza che il vento di dinamicità,tipico rotariano, continui a spirare

raggiungendo i bisognosi. Il successo dell’iniziativa,avviata dalla disponibilità della UnipolSai Assi-curazioni S.p.A, potrebbe aprire possibilità afuturi sviluppi sempre nello spirito di servizio.

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IL RC FABRIANOPER LA COMUNITÀ LOCALE

Si è tenuta venerdì 26 settembre la consuetariunione annuale del Rotary Club Fabriano in cui siriassumono i progetti svolti a favore della ComunitàLocale.Una folta rappresentanza di ospiti facenti partedelle istituzioni e delle associazioni sono intevenutiper portare la propria testimonianza di quantorealizzato insieme nell'anno sociale 2013-2014 sottola presidenza di Graziella Pacelli.Il nuovo Presidente del Club per l'anno 2014-2015,Maurizio Marchegiani, dopo un breve saluto inizialeha ceduto la parola a Barbara Pallucca, Assessore

alla Cultura e alla Pubblica Istruzione delComune di Fabriano, che ha sottolineatocome la stretta colaborazione tra entipubblici e associazioni private può portarea risultati altrimenti impensabili, comeper esempio al restauro del Polittico“Madonna con Bambino e Santi” di Al-legretto Nuzi, alla installazione della reteinternet wireless tra i complessi San Do-menico e San Benedetto e alla conferenzadel Rabbino Capo della comunità ebraicadi Roma Dott. Di Segni. E' toccato quindial Presidente della Fondazione Carifac,

Guido Papiri, ricordare le principali attività svolteinsieme, come l'assegnazione delle Borse di Studio“Abramo Galassi” a ragazzi meritevoli delle scuolesuperiori fabrianesi e il corso per l'utilizzo dei defi-brillatori ad oltre 100 persone del corpo scolasticodi tutte le scuole della città (progetto questo cheha visto la partecipazione anche dell'altra associazione“service” di Fabriano, il Lions Club).

Altre testimonianze di riconoscimento per l'operasvolta dal Rotary Club Fabriano sono arrivate dalDirigente Scolastico Francesco Maria Orsolini, anome di tutte le scuole superiori della città, daAnna Massinissa di InArte, da Roberta Mancinidella Società Ginnastica Fabriano-Cerreto, dal pastpresident del Lions Club Fabriano Alfredo DellaPenna e da Alessandra Bartoccetti e FedericoFerretti, i ragazzi che, grazie al progetto ScambioGiovani, hanno avuto l'opportunità di trascorrereun anno di studio negli Stati Uniti ospiti del Rota-ry.Il Presidente Marchegiani ha anche voluto ricordareil Rotary Campus Marche, che ogni anno ospitaper una settimana di vacanza a Porto PotenzaPicena cento ragazzi diversamente abili (quattrodei quali dalla nostra città) ed altrettanti famigliariaccompagnatori. Momento importantissimo aconclusione dell'incontro è stata l'assegnazionedella massima onorificenza rotariana - il PaulHarris Fellow - alla benemerita Scuola di MusicaBartolomeo Barbarino che da oltre 30 anni formala sensibilità artistica di tanti ragazzi fabrianesi.A ritirare l'attestato è stato chiamato il MaestroLorenzo Sbaffi, membro del direttivo della scuolae stimatissimo Direttore d'Orchestra, che ha spesoparole di ringraziamento per il prestigioso ricono-scimento ricevuto.Al “suono della campana” che concludeva laserata, il Presidente Marchegiani ha dato appun-tamento alla fine di giugno 2015, quando sirenderà conto di quanto fatto dal Club nel correnteanno sociale.

MONTEGRANARO:MASTERCHEF DI SOLIDARIETÀ

Grande successo della serata di beneficenza or-ganizzata dal Rotary Club Montegranaro “A cenacon Luca Manfè”, sabato scorso, nella splendidalocation di Villa Serita in Contrada Aiello di PennaSan Giovanni, circa 300 persone hanno accolto,con grande entusiasmo, il vincitore dell’ultimaedizione di Masterchef USA, primo italiano aportarsi a casa il prestigioso trofeo della serietelevisiva più seguita. Uno Chef che ha portatonel territorio marchigiano la sua passione per la

cucina ideando un menù originale per laserata, valorizzando i prodotti tipici delnostro territorio. Diviso tra la cucina e lasala, Luca ha dato una presentazione esau-riente di ogni pietanza mettendo in risaltogli ingredienti, le caratteristiche di qualitàe le modalità di preparazione per dare ilgiusto equilibrio di sapori che si racchiudein un piatto. Con la sua simpatia e l’accentospiccatamente friulano, Luca ha saputointrattenere fino a tarda ora i numerosiospiti che non hanno lesinato i complimenti

allo chef ed all’organizzazione mostratisi tutti al-l’altezza delle aspettative. A seguire un Talk Show,“Conosciamo Luca”, uno chef che non si definiscechef, bensì un cameriere con la passione per lacucina, i cui valori e convinzioni si riflettono nellesue azioni, sul suo modo di pensare e nei suoisentimenti. Ha dato testimonianza del percorsonella competizione Masterchef, mostrando ungiovane, forte e sicuro del suo talento che esprimela sua capacità creativa, esponendosi continuamenteal rischio di momentanei insuccessi presentandopiatti innovativi, anche nei momenti decisivi dellacompetizione ma che alla fine, con grande merito,il successo gli arride e consegue l’ambito titolo diMasterchef. Il Rotary Club Montegranaro, impegnatoattivamente nella realizzazione di progetti diservices nel territorio destina interamente il fruttodella serata al sostegno della “P.A. Croce Gialla diMontegranaro”. Nei prossimi giorni verrà convocatauna conferenza stampa nel corso della qualesaranno illustrati i risultati conseguiti con laconsegna del ricavato.

Il Presidente Marchegiani (a sinistra) con-segna la massima onorificenza Rotarianaal Maestro Lorenzo Sbaffi che la ritira anome della Scuola di musica BarolomeoBarbarino di Fabriano.

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ALTO FERMANO SIBILLINI:GLI ARTIGIANI

Chiara Fermani

Una serata dedicata agli artigiani locali, quella che siè svolta al ristorante San Marco di Servigliano nellaconviviale del Rotary Club Alto Fermani Sibillini. Allapresenza del presidente della Cna di Fermo PaoloSilenzi, il padrone di casa Sergio Lucarini, timonieredel Club, ha consegnato i riconoscimenti ai quattroartigiani della provincia che si sono distinti per lafedeltà al lavoro, coloro che con la passione e l’amoreper il proprio mestiere hanno segnato la storia e letradizioni del territorio e ora ne sono gli scudi difensividella memoria e dell’identità. A ricevere il riconoscimentodue artisti del legno: Serafino Lupi di Amandola eFulvio Concetti, che tra le sue opere vanta anche laristrutturazione del Rosone del Duomo di Fermo.

Con loro, premiati anche due barbierivecchia scuola: Antonio Ilari, ex sin-daco e storico barbiere di Falerone,e Guido Gennaro, titolare dellastorica barberia Personal di Fermo,per anni punto d’incontro del salottobuono della provincia. Un premiospeciale è stato consegnato “all’ar-tigiano della penna”, come l’ha de-finito il presidente Lucarini, BrunoSquarcia, decano dei giornalistaascolani, classe 1915, testimone diun secolo di storia del territorio enon solo. Storia che ha vissuto eraccontato per anni e che ora abita

le pagine del libro, presentato nel corso della serata,“Bruno Squarcia, Cronista da marciapiede”, scritto

da Raffaele Vitali, direttore del quotidiano d’informazionewww.laprovinciadifermo.com. A separare Bruno eRaffaele ci sono 62 anni di differenza, ma a unirli c’è,non solo lo stesso mestiere, ma l’idea del giornalista.Non quello che riempie le pagine chiuso nellaredazione, ma quello che consuma le suole dellescarpe, colui che, come scrive Raffaele di Bruno“non conosce il riposo, non sa cosa sia il silenzio,che indaga, chiede, osserva, verifica e alla finescrive”. Il libro, che si sviluppa attraverso un’intervistadi trenta domande, “nasce come un dialogo -racconta Vitali – dopo aver convinto Bruno dellamia idea, abbiamo iniziato a parlare e non abbiamopiù smesso”. E non è difficile crederlo perché Brunoè un fiume in piena, di storie, ricordi, aneddoti, havoglia di raccontare la sua professione e non appenaprende la parola non si può che restare in ascolto,ammirati e divertiti dalle sue parole, dalla suapassione e dalla sua memoria, perché Bruno ricordatutto, nomi, date, luoghi e non perde occasione persottolineare che per il libro, scritto a quattro manicon Vitali, non ha avuto bisogno di nessun appunto.La serata si chiude con i suoi immancabili raccontisu Mina, Claudio Villa e Fausto Coppi. Fu proprioBruno Squarcia per primo a divulgare lo scoop dellaDama Bianca sulla Gazzetta dello Sport; e poi c’èl’Ascoli calcio, della quale Bruno potrebbe parlareper ore. E’ inevitabile, dei suoi racconti non si è maisazi, ma Bruno è generoso e il presidente Lucariniriesce a strappargli una promessa per un’altra seratain sua compagnia.

ANCONA CONERO:“SERVIZIO SPAZIO NEUTRO”

Gianfranco Paci Presidente R.C. Ancona Conero a.r. 2013-2014

La possibilità di incontrarsi,consentendo così - seppuretemporaneamente - il ricon-giungimento famigliare, tragenitori e bambini separatida condizioni di disagio divaria natura (per es. per al-lontanamento dei primi inseguito a provvedimento giu-diziario), si è ora concretiz-zata nelle migliori condizioni ad Ancona, grazie adun fattivo contributo del locale Club Rotary AnconaConero: dallo scorso giugno, infatti, è disponibile unappartamento situato in punto centrale e tranquillodella città, adeguatamente attrezzato, in modo chel’incontro avvenga sotto la tutela di operatori co-munali esperti nelle problematiche educative e psi-cologiche. Un appartamento dai colori vivaci, pienodi giochi, ma fornito anche di una cucina perché ge-nitori e piccoli possano consumare insieme una me-renda: una struttura necessaria ed attesa da tempo,come hanno sottolineato il Sindaco e l’Assessorealle Politiche sociale del Comune il giorno del tagliodel nastro, il 20 giugno scorso, la cui realizzazioneè stata resa possibile grazie al Rotary Conero che,anche con l’aiuto della Rotary Foundation e del Di-stretto R. 2090, ha sostenuto il progetto coprendo

buona parte delle spese ne-cessarie all’allestimento. Mipiace riportare le parolestesse dell’Assessore alle Po-litiche sociali del ComuneEmma Capogrossi che inuna lettera indirizzatami aconclusione dei lavori,scrive: «La recente inaugura-zione dello ‘Spazio Neutro’

ha concluso un percorso di collaborazione tra il Ro-tary Club Ancona Conero e il Comune di Ancona,finalizzato al completamento di un progetto di fon-damentale importanza per la tutela dei minori e peril riconoscimento di un diritto sancito dalla Conven-zione di New York. Con l’auspicio che tale collabo-razione possa proseguire nel tempo, esprimo il piùsentito ringraziamento mio personale e dell’Ammi-nistrazione per l’attenzione e la sensibilità con laquale il Rotary Club Ancona Conero ha condiviso icontenuti del progetto e per il prezioso contributoeconomico che ha voluto garantire al Comune eche ha permesso la realizzazione di un nuovo ser-vizio». La struttura consentirà di attuare decine di in-contri mensili tra bambini e genitori, provenienti siada Ancona sia dal territorio delle Marche centro-set-tentrionali.

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Presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Universitàdi Teramo si è tenuto un Convegno, accreditatoECM, sul tema “Doping ed Attività Sportiva: AspettiEtici e Giuridici”. L’evento, organizzato dal Consigliodell’Ordine degli Avvocati di Teramo presiedutodall’Avv. Guerino Ambrosini e dal Rotary Club Te-ramo Est ha visto due relatori d’eccezione: il Prof.Piero Sandulli e l’Avv. Gianfranco Iadecola. Per “doping” s’intende letteralmente “l’assunzione(o abuso) di sostanze o medicinali con lo scopodi aumentare artificialmente il rendimento fisicoe le prestazioni dell’atleta”. A tal proposito esisteattualmente un elenco di sostanze proibite, la cuiesclusiva acquisizione espone il soggetto allarelativa sanzione da parte della Giustizia Sportiva.

Ciò che colpisce negativamente del fenomeno èla molteplicità farmacologica (dagli ormoni allamielostimolazione), la relativa facilità di approvvi-gionamento e la giustificazione morale di chi nefa uso, incuranti degli effetti deleteri sulla salute.Infatti, i soggetti interessati lasciano intuire unacerta obbligatorietà al doping in virtù della suaampia diffusione. Si tratterebbe quindi non diuna totale mancanza di etica sportiva quanto del

solo mezzo per ripristinare una scala di valori o dicapacità. È ovvio come il disconoscere i più ele-mentari principi di liceità e lealtà sociale nonpotesse non avere ripercussioni in ambito giuri-sprudenziale. L’argomento della Giustizia Sportivarisulta di evidente attualità ed interesse, alla lucedella riforma approvata dal Consiglio Nazionaledel Coni lo scorso dicembre la quale prevedel’abolizione di alcuni organi (Alta Corte e TNAS) ela creazioni di altri (il Collegio di Garanzia e laProcura Generale dello Sport, anche detta “SuperProcura”). L’intendimento sembra essere quellodi concepire un rinnovato sistema normativo, cheda un lato elimini la flebile linea di demarcazionetra le competenze attribuite al TNAS e all’AltaCorte di Giustizia e dall’altro renda più pressante,certo e non soggetto a sconto alcuno il complessivoassetto sanzionatorio. Come per tutte le riformenon sono mancate note di dissenso, manifestatein particolare dalla Federcalcio, probabilmentelegate alla rilevante incidenza degli interventi daparte della Giustizia Sportiva nel mondo del “pal-lone”, espressi sia in termini di numero di proce-dimenti (spesso con rilevante risonanza mediatica)sia in termini di ripercussioni a carattere economico.Soprattutto, viene lamentato un possibile “rischiodi violazione del principio di autonomia dellesingole federazioni” presupponendo questioni dilegittimità delle nuove norme sotto il profilo del-l’ingerenza della Super Procura nei procedimentidelle Procure Federali. Il Rotary, facendosi promotore di simili iniziative,intende sensibilizzare ad una rinnovata coscienzacivica fatta di rispetto per l’essere umano nellesue variegate espressioni.

TERAMO EST UNIVERSITÀ-ROTARY

Duilio Divisi

ROTARY PER TE

Continua con successo l’azione del Club RotaryTeramo Est, per sensibilizzare la cittadinanza versola individuazione delle malattie cardiache e allaricerca di una migliore qualità di vita unita ad

una cosciente prevenzione dei fattori di rischiocardiovascolari. In occasione della Notte Biancadi Giulianova, il Club teramano, in collabora-zione con la ASL locale, ha organizzato l’en-nesimo evento “Rotary per te” finalizzato,appunto, alla prevenzone delle malattie car-diovascolari. L’iniziativa, istituita da tempo nell'ottica dellospirito di servizio proprio del Rotary, si ri-pete ormai da diversi anni con il lodevolescopo di offrire alla popolazione screeningmedici gratuiti al fine di sensibilizzare i cit-tadini alla prevenzione delle varie patolo-gie. Negli appositi stand allestiti per l’oc-casione, l’équipe dei medici specialisti haricevuto i cittadini disponibili alla visita

cardiologica di base sul posto, supportata ancheda un elettrocardiogramma. Nel corso della serata,sono state effettuate, in 4 ore, 49 visite durantele quali a diversi pazienti sono state riscontrateanomalie da approfondire nell'ottica di una buonaprevenzione. Evidenti i casi di ipertensione arteriosamisconosciuta e di scarsa conoscenza delle pro-blematiche correlate alla presenza di fattori dirischio come ipertensione, colesterolo e trigliceridielevati, diabete e sovrappeso corporeo. Il Presidentedel Rotary Teramo Est, dott. Luigi Di Filippo evi-denzia i numerosissimi attestati di gratifica per lamanifestazione, tanto che nel corso dell'annoverrà sicuramente ripetuta in altra occasione,oltre a quella abituale già programmata per laNotte Bianca del prossimo anno. Lo stesso Presi-dente ringrazia la ASL di Teramo e il lavoro svoltodal Dr. Ugo Minuti promotore dell'evento e deidott.ri, Donatello Fabiani e Alberto Lavornia perla loro grande disponibilità e professionalità.

ROTARY 209030

ROTARY TERMOLI: DONAZIONE

Il Rotary club Termoli, il 26 settembre, in unaserata all’insegna della beneficenza venerdì27 settembre, nella sede sociale CIAN, hadonato alla Preside Maria Maddalena Chimissodell’Istituto Omnicomprensivo del vicino co-mune di Guglionesi, due strumenti musicali.Sono stati consegnati un sassofono e un cla-

rinetto, che saranno a disposizione degli stu-denti di musica dell’Istituto. Il presidente delClub, Michele Di Tomasso, alla presenza dinumerosi soci rotariani, ha consegnato i duestrumenti alla Dirigente della scuola, che haringraziato il Presidente e il Club Rotary perla donazione.

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