149
Obiettivo Sorriso Claudio Gallone Claudio Gallone Obiettivo Sorriso REPORTAGE DA 7 MISSIONI NEL MONDO

Obiettivo sorriso

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Claudio GalloneF. Operation Smile Italia onlus Pieraldo Editore srlnovembre 2005144 paginef.to cm 24x28

Citation preview

Page 1: Obiettivo sorriso

Obiettivo Sorriso

Claudio GalloneC

laud

io G

allo

neO

biet

tivo

Sorr

iso

REPORTAGE DA 7 MISSIONI NEL MONDO

Parte del ricavato servirà a sostenere le azioni umanitarie di Operation Smile Italia

Page 2: Obiettivo sorriso

Reportage da 7 missioni nel mondo

Obiettivo Sorrisodare speranza... un sorriso alla volta

dare speranza... un sorriso alla volta

Page 3: Obiettivo sorriso

Reportage da 7 missioni nel mondo

Obiettivo Sorrisodare speranza... un sorriso alla volta

dare speranza... un sorriso alla volta

Page 4: Obiettivo sorriso

Progetto editoriale,fotografie e testi diClaudio Gallone

Grafica e impaginazioneMariangela TentoriLecco

Tutti i diritti riservati all’autore e all’editore.È vietata la riproduzione con ognimezzo e tecnica sia del testo che delle riproduzioni della presentepubblicazione nonché la traduzione in qualsiasi lingua, senza l’esplicitopermesso scritto dall’editore.I contravventori verranno perseguiti a norma del diritto italiano, della UEed internazionale che protegge i diritti d’autore.

© Pieraldo Editore s.r.l.00147 RomaViale C.T. Odescalchi, 67/[email protected] www.pieraldoeditore.it

In copertina:Mamma in attesa

KENIA

Page 5: Obiettivo sorriso

Progetto editoriale,fotografie e testi diClaudio Gallone

Grafica e impaginazioneMariangela TentoriLecco

Tutti i diritti riservati all’autore e all’editore.È vietata la riproduzione con ognimezzo e tecnica sia del testo che delle riproduzioni della presentepubblicazione nonché la traduzione in qualsiasi lingua, senza l’esplicitopermesso scritto dall’editore.I contravventori verranno perseguiti a norma del diritto italiano, della UEed internazionale che protegge i diritti d’autore.

© Pieraldo Editore s.r.l.00147 RomaViale C.T. Odescalchi, 67/[email protected] www.pieraldoeditore.it

In copertina:Mamma in attesa

KENIA

Page 6: Obiettivo sorriso

SOMMARIO

6Operation Smile. Chi siamo

7Prefazione del Dr Fabio Massimo AbenavoliPresidente Fondazione Operation Smile Italia Onlus

8 Introduzione del Card. Ersilio ToniniVescovo emerito di Ravenna

9Introduzione di Walter VeltroniSindaco di Roma

10Nota dell’autoredi Claudio Gallone

14KENIA

36GIORDANIA

54HONDURAS

74VIETNAM

87SIERRA LEONE

106AFGHANISTAN

124ETIOPIA

« SE HAI SCOPERTO

CHE TUTTI

GLI ORACOLI

INGANNANO,CHE TUTTE

LE STRADE

PORTANO

A TE STESSO,COSA FARAI

DELLE TUE

PROSSIME PAURE?

SE HAI SCOPERTO

CHE GLI ASTRI

MENTONO

- O FORSE

SI SBAGLIANO - CHE FARAI DELLE

TUE MALDICENZE?

SE HAI SCOPERTO

CHE LA VECCHIA

GITANA COL

FAZZOLETTO ROSSO

IMBROGLIA

DA SECOLI

I VIAGGIATORI,COSA FARAI

DI TANTI

MANOSCRITTI,DI TANTE

FIDANZATE CHE

ASPETTANO FIORI?

SE HAI SCOPERTO

CHE ANCHE

NELLA VITA SEI

UN SEMPLICE

PASSEGGERO

IN TRANSITO,CHE FARAI,DOVE LO FARAI,E QUANDO?.»

Fine del viaggioAlexis Diaz Pimienta

Page 7: Obiettivo sorriso

SOMMARIO

6Operation Smile. Chi siamo

7Prefazione del Dr Fabio Massimo AbenavoliPresidente Fondazione Operation Smile Italia Onlus

8 Introduzione del Card. Ersilio ToniniVescovo emerito di Ravenna

9Introduzione di Walter VeltroniSindaco di Roma

10Nota dell’autoredi Claudio Gallone

14KENIA

36GIORDANIA

54HONDURAS

74VIETNAM

87SIERRA LEONE

106AFGHANISTAN

124ETIOPIA

« SE HAI SCOPERTO

CHE TUTTI

GLI ORACOLI

INGANNANO,CHE TUTTE

LE STRADE

PORTANO

A TE STESSO,COSA FARAI

DELLE TUE

PROSSIME PAURE?

SE HAI SCOPERTO

CHE GLI ASTRI

MENTONO

- O FORSE

SI SBAGLIANO - CHE FARAI DELLE

TUE MALDICENZE?

SE HAI SCOPERTO

CHE LA VECCHIA

GITANA COL

FAZZOLETTO ROSSO

IMBROGLIA

DA SECOLI

I VIAGGIATORI,COSA FARAI

DI TANTI

MANOSCRITTI,DI TANTE

FIDANZATE CHE

ASPETTANO FIORI?

SE HAI SCOPERTO

CHE ANCHE

NELLA VITA SEI

UN SEMPLICE

PASSEGGERO

IN TRANSITO,CHE FARAI,DOVE LO FARAI,E QUANDO?.»

Fine del viaggioAlexis Diaz Pimienta

Page 8: Obiettivo sorriso

La Fondazione OperationSmile Italia Onlus èun’associazione umanitaria senza fini di lucro nata nel 2000,il cui fine è realizzare missioni di chirurgia plastica ricostruttivanei Paesi più disagiati,per restituire la dignità e il sorrisoa bambini indigenti che nonavrebbero altrimenti alcunapossibilità di essere operati per mancanza di competenze e risorse. Operation Smile ItaliaOnlus, pur essendoun’organizzazione indipendente,partecipa agli obiettivi e agli idealidi Operation Smile Internationalche ha sede a Norfolk in Virginia,fondata nel 1982 dal chirurgoplastico, Bill Magee. Le missionisono effettuate da equipe di volontari, medici e paramedici che recandosi negli ospedali di tali Paesi, portando attrezzaturee materiali idonei per realizzarequesti interventi, lavorano

allo scopo di aggiornare aglistandard internazionali i medici dei Paesi oggetto delle missioni.I volontari di Operation SmileItalia sono selezionati attraverso unComitato Scientifico presieduto dalProfessor Domenico Scopelliti -Primario Chirurgo Maxillo Faccialedell’Ospedale S. Spirito di Roma -in base alle specifiche competenze,caratteristiche umane e capacità di adattamento alle varie situazioni.Operation Smile Italia vive con ilcontributo di privati e di aziendeche partecipano, con la lorosolidarietà alla realizzazione delle varie missioni umanitarie chesi realizzano nel corso dell’anno.La missione ha una durata di circa10/12 gg e vede la partecipazionedi un numero di volontari che variatra le 15/30 persone a secondadell’impegno della missione e del numero dei bambini previstiper l’intervento chirurgico.Il follow up è poi sempre seguito

in cooperazione con le autoritàsanitarie locali. Ancora oggi,in molti Paesi in Via di Sviluppo,un neonato su 500 nasce affetto da gravi malformazioni del volto(labio palatoschisi) e un interventodi soli 45 minuti dona ai bambini la gioia del sorriso.Un’ulteriore priorità di Operation Smile ItaliaOnlus è la formazione del personale medico e paramedicolocale e la donazione di strumenti e materiale medico sanitario

dai medici locali accreditatisecondo gli standard di OperationSmile Italia. Le missioni più recentisono state realizzate in India,Giordania, Kenia, Marocco,Romania, Bielorussia, Brasile,Afghanistan,Vietnam, Nicaragua,Etiopia. Nell’ambito del territorionazionale Operation Smile Italiarealizza seminari di sensibilizzazioneper gli studenti dei maggiori istitutiscolastici al fine di rafforzare nei giovani il senso di solidarietà e gli obiettivi del volontariato.

6 ]

Presidente Dr Fabio Massimo Abenavoli (a sinistra)

Vice Presidente Avv. Beatrice dalla Chiesa (a destra)

Segretario Amministrativo Dott. Gianluca Biavati (a destra)

Responsabile Fundraising Events Dr.ssa Rosa Abenavoli (a sinistra)

Presidente Comitato Scientifico Prof. Domenico Scopelliti

Chi siamo[ 7

Il libro fotografico del nostro amico Claudio Gallone è un riconoscimento a tutti i nostri Volontari, Infermieri, Medici e Collaboratori in genere che continuamente offrono la loro disponibilità, entusiasmo ed energia per offrire un sorriso a tutti quei bambini e ai loro genitori e familiari con i quali costantemente entriamo in contatto durante le nostre missioni nei Paesi con minori risorse. Sono immagini vere, prese durante i tantimomenti che costituiscono le nostre giornate e sono scene con le quali,costantemente e in tutti i Paesi dove andiamo, conviviamo. L’emozione chedurante le prime missioni mi pervadeva e pervade tutti i volontari alle primeesperienze, attraverso queste fotografie si ripresenta e sicuramente invaderà icuori di tutti quelli che, pur non partecipando attivamente alle nostre missioni,sono però ugualmente sensibili agli stessi nostri ideali e finalità. Sappiamo tuttiche l’opera dei Volontari è sempre più valorizzata e sempre più condivisa anchese poco conosciuta e velata dalle tante immagini che riceviamo abitualmente daimass-media, molte volte violente, aggressive e inutilmente banali e tali da farcidimenticare che al di là di tutto esistono anche persone che sono disposte a rinunciare ai propri impegni, a sacrificare il proprio tempo e il proprio egoper mettere gratuitamente a disposizione la propria professionalità e sensibilitàa beneficio dei tanti meno fortunati. Questo libro rappresenta quindi un po’un resoconto di quello che facciamo e quello che viviamo e vorremmo che rappresentasse uno stimolo a vedere e comprendere una realtà differente da quella che abitualmente leggiamo, vediamo e purtroppo molte voltesubiamo.Vorremmo che fosse come uno di quei vecchi libri di favole con un finale positivo che servivano a insegnare e trasmettere il rispetto e l’amore per gli altri, l’attenzione per i problemi di tutti e il rispetto anche per noi stessi.Alcune immagini sono indubbiamente “forti” ma sono reali

e non vanno nascoste solo per paura di impressionarci o impressionare, la realtà dei fatti che ci circonda a volte è dura ed in talune circostanze sicuramenteingiusta e solo con la tenacia e la convinzione delle idee e dei propri principi,insieme alla collaborazione di tutti, è possibile renderla migliore. Come sempreè mio piacere e onore ringraziare quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo nostro libro: Claudio Gallone che con entusiasmo ed estremaprofessionalità ha realizzato le immagini presenti cogliendo in tutte le fotografiei momenti più importanti ed efficaci; Pier Aldo Vola l’Editore che oramai da anni ci aiuta con affetto e generosità, contribuendo con la sua sapiente opera a realizzare tutto il nostro materiale informativo; tutti i Volontari, alcuni deiquali peraltro “fissati” dall’obiettivo di Claudio e presenti nel libro, che hannopermesso a Operation Smile di ridare dignità e speranza a tutti i nostri piccoliPazienti; tutte le Collaboratrici e Collaboratori che con il loro instancabilelavoro ci permettono di operare con successo e di realizzare così il nostro sogno.

Dr Fabio Massimo AbenavoliPresidente Fondazione Operation Smile Italia Onlus

Prefazione del Dr Fabio Massimo Abenavoli

Page 9: Obiettivo sorriso

La Fondazione OperationSmile Italia Onlus èun’associazione umanitaria senza fini di lucro nata nel 2000,il cui fine è realizzare missioni di chirurgia plastica ricostruttivanei Paesi più disagiati,per restituire la dignità e il sorrisoa bambini indigenti che nonavrebbero altrimenti alcunapossibilità di essere operati per mancanza di competenze e risorse. Operation Smile ItaliaOnlus, pur essendoun’organizzazione indipendente,partecipa agli obiettivi e agli idealidi Operation Smile Internationalche ha sede a Norfolk in Virginia,fondata nel 1982 dal chirurgoplastico, Bill Magee. Le missionisono effettuate da equipe di volontari, medici e paramedici che recandosi negli ospedali di tali Paesi, portando attrezzaturee materiali idonei per realizzarequesti interventi, lavorano

allo scopo di aggiornare aglistandard internazionali i medici dei Paesi oggetto delle missioni.I volontari di Operation SmileItalia sono selezionati attraverso unComitato Scientifico presieduto dalProfessor Domenico Scopelliti -Primario Chirurgo Maxillo Faccialedell’Ospedale S. Spirito di Roma -in base alle specifiche competenze,caratteristiche umane e capacità di adattamento alle varie situazioni.Operation Smile Italia vive con ilcontributo di privati e di aziendeche partecipano, con la lorosolidarietà alla realizzazione delle varie missioni umanitarie chesi realizzano nel corso dell’anno.La missione ha una durata di circa10/12 gg e vede la partecipazionedi un numero di volontari che variatra le 15/30 persone a secondadell’impegno della missione e del numero dei bambini previstiper l’intervento chirurgico.Il follow up è poi sempre seguito

in cooperazione con le autoritàsanitarie locali. Ancora oggi,in molti Paesi in Via di Sviluppo,un neonato su 500 nasce affetto da gravi malformazioni del volto(labio palatoschisi) e un interventodi soli 45 minuti dona ai bambini la gioia del sorriso.Un’ulteriore priorità di Operation Smile ItaliaOnlus è la formazione del personale medico e paramedicolocale e la donazione di strumenti e materiale medico sanitario

dai medici locali accreditatisecondo gli standard di OperationSmile Italia. Le missioni più recentisono state realizzate in India,Giordania, Kenia, Marocco,Romania, Bielorussia, Brasile,Afghanistan,Vietnam, Nicaragua,Etiopia. Nell’ambito del territorionazionale Operation Smile Italiarealizza seminari di sensibilizzazioneper gli studenti dei maggiori istitutiscolastici al fine di rafforzare nei giovani il senso di solidarietà e gli obiettivi del volontariato.

6 ]

Presidente Dr Fabio Massimo Abenavoli (a sinistra)

Vice Presidente Avv. Beatrice dalla Chiesa (a destra)

Segretario Amministrativo Dott. Gianluca Biavati (a destra)

Responsabile Fundraising Events Dr.ssa Rosa Abenavoli (a sinistra)

Presidente Comitato Scientifico Prof. Domenico Scopelliti

Chi siamo[ 7

Il libro fotografico del nostro amico Claudio Gallone è un riconoscimento a tutti i nostri Volontari, Infermieri, Medici e Collaboratori in genere che continuamente offrono la loro disponibilità, entusiasmo ed energia per offrire un sorriso a tutti quei bambini e ai loro genitori e familiari con i quali costantemente entriamo in contatto durante le nostre missioni nei Paesi con minori risorse. Sono immagini vere, prese durante i tantimomenti che costituiscono le nostre giornate e sono scene con le quali,costantemente e in tutti i Paesi dove andiamo, conviviamo. L’emozione chedurante le prime missioni mi pervadeva e pervade tutti i volontari alle primeesperienze, attraverso queste fotografie si ripresenta e sicuramente invaderà icuori di tutti quelli che, pur non partecipando attivamente alle nostre missioni,sono però ugualmente sensibili agli stessi nostri ideali e finalità. Sappiamo tuttiche l’opera dei Volontari è sempre più valorizzata e sempre più condivisa anchese poco conosciuta e velata dalle tante immagini che riceviamo abitualmente daimass-media, molte volte violente, aggressive e inutilmente banali e tali da farcidimenticare che al di là di tutto esistono anche persone che sono disposte a rinunciare ai propri impegni, a sacrificare il proprio tempo e il proprio egoper mettere gratuitamente a disposizione la propria professionalità e sensibilitàa beneficio dei tanti meno fortunati. Questo libro rappresenta quindi un po’un resoconto di quello che facciamo e quello che viviamo e vorremmo che rappresentasse uno stimolo a vedere e comprendere una realtà differente da quella che abitualmente leggiamo, vediamo e purtroppo molte voltesubiamo.Vorremmo che fosse come uno di quei vecchi libri di favole con un finale positivo che servivano a insegnare e trasmettere il rispetto e l’amore per gli altri, l’attenzione per i problemi di tutti e il rispetto anche per noi stessi.Alcune immagini sono indubbiamente “forti” ma sono reali

e non vanno nascoste solo per paura di impressionarci o impressionare, la realtà dei fatti che ci circonda a volte è dura ed in talune circostanze sicuramenteingiusta e solo con la tenacia e la convinzione delle idee e dei propri principi,insieme alla collaborazione di tutti, è possibile renderla migliore. Come sempreè mio piacere e onore ringraziare quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo nostro libro: Claudio Gallone che con entusiasmo ed estremaprofessionalità ha realizzato le immagini presenti cogliendo in tutte le fotografiei momenti più importanti ed efficaci; Pier Aldo Vola l’Editore che oramai da anni ci aiuta con affetto e generosità, contribuendo con la sua sapiente opera a realizzare tutto il nostro materiale informativo; tutti i Volontari, alcuni deiquali peraltro “fissati” dall’obiettivo di Claudio e presenti nel libro, che hannopermesso a Operation Smile di ridare dignità e speranza a tutti i nostri piccoliPazienti; tutte le Collaboratrici e Collaboratori che con il loro instancabilelavoro ci permettono di operare con successo e di realizzare così il nostro sogno.

Dr Fabio Massimo AbenavoliPresidente Fondazione Operation Smile Italia Onlus

Prefazione del Dr Fabio Massimo Abenavoli

Page 10: Obiettivo sorriso

8 ] [ 9

In questo caso non è banale affermare che le fotografie “parlano”.Raccontano direttamente al nostro cuore e al nostro cervello,tutto quello che attraverso cifre e documentazioni, studi e riflessioni,non è possibile trasmettere con la stessa forza ed efficacia.

Quando le testimonianze di grandi missioni umanitarie, come quelle di Operation Smile Italia, vengono affidate a un Maestro come ClaudioGallone, il risultato non può che essere uno straordinario spaccato della realtà. Una realtà terribile, che degli angeli hanno cambiato,restituendo un sorriso e la speranza di una vita, il più possibile normale.

Testimonianze che ci aiutano a non commettere l’errore di credere di sapere già: ogni volta che ci accostiamo ai segni della povertà e dell’ingiustizia, abbiamo nuove opportunità per comprendere, nuovi modiper vedere e riconoscere in certi sguardi che ci osservano da una fotografia,l’urgenza di attenzione dell’uomo per l’uomo, quello ferito, indifeso,più debole.

Su questa attenzione deve fondarsi una società civile, rivolta ai valorietici, solidali, universali, e non fatta di esclusione, di egoismo,di individualismo esasperato, che permea gran parte dei comportamentisociali, oggi indicati come vincenti.

Cancellare il debito dei paesi più poveri e destinare a fondi di sviluppo le somme restituite, intervenire in modo organizzato, ancheeconomicamente, per permettere di produrre e distribuire gratuitamente inAfrica e nei Paesi devastati dai conflitti, vaccini, cure e mezzi diprevenzione contro malattie che li affliggono, non sono generosi optionalma doveri,

segnali caratterizzanti una società evoluta e lungimirante.Questo libro racchiude 120 opere d’arte dove artista e soggetti si fondono

e sembrano voler ringraziare altre mani sapienti, oramai invisibili,che hanno operato dei miracoli, su corpi e volti altrimenti mutilati.

Tra i miracoli quotidiani che l’uomo riesce a compiere, e chefaticosamente compensano le malvagità di cui lo stesso genere umanodetiene un triste primato, ritengo che l’attività di volontariato e di prestazione disinteressata della propria opera, ne rappresenti la forma più grandiosa. Grazie a tutti voi.

Walter VeltroniSindaco di Roma

Se mi associo alla vostra iniziativa “Smile”? Come dubitarne?Solo che una causa come questa appare subito talmente preziosa

da meritare molto di più di una semplice “adesione”. Gli è che di volti di bambini miseramente sgraziati è toccato a me di incontrarne troppi nel corso dei miei recenti viaggi in Africa, nel Burundi e in Addis Abeba.

E so fin troppo bene che cosa accade in te ad ogni incontro:ecco, hai l’impressione che quella immagine ti trafigga gli occhi per stamparsi a fuoco entro il cervello, ovunque, e di lì inseguirti,sovrapponendosi inesorabilmente su tutti i volti che incontrerai,uno struggimento senza riparo.

Verrebbe da dire: incontri da non augurare a nessuno. E invece sì, perchéè da sapere che qualche altra cosa accade che non avresti mai immaginato:talmente pregiata da tramutare quella ripugnanza in un impensabile regalo.

Si, perché a un certo punto t’accorgi che, in virtù di quello strazio,qualcosa è accaduto laggiù nelle profondità dell’intimo tuo.Difficile spiegarlo: è un po’ come se incredibilmente altri occhi fosserocomparsi dentro occhi usati fin qui, occhi nuovi che vedono al di là del visibile bellezze e sentimenti di un candore da strabilio.

E con essi è un altro io che ti è nato dentro.Tant’è che dopo il primo moto di ribellione ecco insorgere a mo’ di sfida

una gran voglia di riparare, di far nascere di nuovo.Detto alla toscana: di far “rinvivìre”.

Quando uno nasce è il volto il primo aspetto di lui a comparire e a provocare quell’infinito stupore che agli occhi di padre e madre rimarrà eternamente nuovo.

Introduzione del Cardinal Ersilio Tonini Introduzione di Walter Veltroni

Sicchè a ogni volto che da deforme che era viene restituito alla suainnocenza è sempre la stessa festa , la stessa meraviglia. E quando l’haiprovata una volta, anche i tuoi occhi si fanno nuovi come quelli delle madrie dei padri, sicché tutte le cose acquisteranno altri colori, a cominciare dal tuo stesso volto, guardando il quale ti verrà davvero di fare festapensando al giorno in cui presentandoti a Cristo ti verrà da dire:“Grazie per avermi dato un volto nuovo!”.

Certo che dare un volto a Cristo è un po’ diventar sua madre, visto che ilvolto Suo fu lei a darlo.

L’affermazione non è esagerata. Del resto non è stato proprio Gesù a dire. “Quel che farete a uno dei più piccoli lo avrete fatto a me?”.

Cardinal Ersilio ToniniArcivescovo emerito di Ravenna

Page 11: Obiettivo sorriso

8 ] [ 9

In questo caso non è banale affermare che le fotografie “parlano”.Raccontano direttamente al nostro cuore e al nostro cervello,tutto quello che attraverso cifre e documentazioni, studi e riflessioni,non è possibile trasmettere con la stessa forza ed efficacia.

Quando le testimonianze di grandi missioni umanitarie, come quelle di Operation Smile Italia, vengono affidate a un Maestro come ClaudioGallone, il risultato non può che essere uno straordinario spaccato della realtà. Una realtà terribile, che degli angeli hanno cambiato,restituendo un sorriso e la speranza di una vita, il più possibile normale.

Testimonianze che ci aiutano a non commettere l’errore di credere di sapere già: ogni volta che ci accostiamo ai segni della povertà e dell’ingiustizia, abbiamo nuove opportunità per comprendere, nuovi modiper vedere e riconoscere in certi sguardi che ci osservano da una fotografia,l’urgenza di attenzione dell’uomo per l’uomo, quello ferito, indifeso,più debole.

Su questa attenzione deve fondarsi una società civile, rivolta ai valorietici, solidali, universali, e non fatta di esclusione, di egoismo,di individualismo esasperato, che permea gran parte dei comportamentisociali, oggi indicati come vincenti.

Cancellare il debito dei paesi più poveri e destinare a fondi di sviluppo le somme restituite, intervenire in modo organizzato, ancheeconomicamente, per permettere di produrre e distribuire gratuitamente inAfrica e nei Paesi devastati dai conflitti, vaccini, cure e mezzi diprevenzione contro malattie che li affliggono, non sono generosi optionalma doveri,

segnali caratterizzanti una società evoluta e lungimirante.Questo libro racchiude 120 opere d’arte dove artista e soggetti si fondono

e sembrano voler ringraziare altre mani sapienti, oramai invisibili,che hanno operato dei miracoli, su corpi e volti altrimenti mutilati.

Tra i miracoli quotidiani che l’uomo riesce a compiere, e chefaticosamente compensano le malvagità di cui lo stesso genere umanodetiene un triste primato, ritengo che l’attività di volontariato e di prestazione disinteressata della propria opera, ne rappresenti la forma più grandiosa. Grazie a tutti voi.

Walter VeltroniSindaco di Roma

Se mi associo alla vostra iniziativa “Smile”? Come dubitarne?Solo che una causa come questa appare subito talmente preziosa

da meritare molto di più di una semplice “adesione”. Gli è che di volti di bambini miseramente sgraziati è toccato a me di incontrarne troppi nel corso dei miei recenti viaggi in Africa, nel Burundi e in Addis Abeba.

E so fin troppo bene che cosa accade in te ad ogni incontro:ecco, hai l’impressione che quella immagine ti trafigga gli occhi per stamparsi a fuoco entro il cervello, ovunque, e di lì inseguirti,sovrapponendosi inesorabilmente su tutti i volti che incontrerai,uno struggimento senza riparo.

Verrebbe da dire: incontri da non augurare a nessuno. E invece sì, perchéè da sapere che qualche altra cosa accade che non avresti mai immaginato:talmente pregiata da tramutare quella ripugnanza in un impensabile regalo.

Si, perché a un certo punto t’accorgi che, in virtù di quello strazio,qualcosa è accaduto laggiù nelle profondità dell’intimo tuo.Difficile spiegarlo: è un po’ come se incredibilmente altri occhi fosserocomparsi dentro occhi usati fin qui, occhi nuovi che vedono al di là del visibile bellezze e sentimenti di un candore da strabilio.

E con essi è un altro io che ti è nato dentro.Tant’è che dopo il primo moto di ribellione ecco insorgere a mo’ di sfida

una gran voglia di riparare, di far nascere di nuovo.Detto alla toscana: di far “rinvivìre”.

Quando uno nasce è il volto il primo aspetto di lui a comparire e a provocare quell’infinito stupore che agli occhi di padre e madre rimarrà eternamente nuovo.

Introduzione del Cardinal Ersilio Tonini Introduzione di Walter Veltroni

Sicchè a ogni volto che da deforme che era viene restituito alla suainnocenza è sempre la stessa festa , la stessa meraviglia. E quando l’haiprovata una volta, anche i tuoi occhi si fanno nuovi come quelli delle madrie dei padri, sicché tutte le cose acquisteranno altri colori, a cominciare dal tuo stesso volto, guardando il quale ti verrà davvero di fare festapensando al giorno in cui presentandoti a Cristo ti verrà da dire:“Grazie per avermi dato un volto nuovo!”.

Certo che dare un volto a Cristo è un po’ diventar sua madre, visto che ilvolto Suo fu lei a darlo.

L’affermazione non è esagerata. Del resto non è stato proprio Gesù a dire. “Quel che farete a uno dei più piccoli lo avrete fatto a me?”.

Cardinal Ersilio ToniniArcivescovo emerito di Ravenna

Page 12: Obiettivo sorriso

10 ] [ 11

Ho seguito Operation Smile in 7missioni per documentare il loromessaggio di pace e di amore.In Afghanistan, come in Kenya,in Honduras, in Vietnam o in Giordania, nella dannazionedella Sierra Leone o della regioneetiope del Tigrai, il mio obiettivo ha incontrato gli occhi dei chirurghi,dei medici, degli infermieri e dei volontari. E mi hannoraccontato storie di coraggio,passione, dedizione, abnegazione,di chi lavora in situazioni estremepur di donare un sorriso e un futuroal maggior numero di bambinipossibile. Ma ha anche incontrato gli occhi dei genitori. Sguardi gravididi dolore e di speranza. E ha scopertoche non esiste spartiacque culturale,etnico o religioso nell’universalitàdell’amore che un padre e una madresono capaci di riversare sul propriofiglio. Soprattutto se è portatore di un grave handicap che deturperàanche tutta la sua esistenza.

Ecco l’avventura dell’ultima missione.

I chirurghi del sorriso nell’inferno del Tigrai *Le mani del chirurgo volano veloci

sulle piccole labbra di Haspira.Stringono l’ultimo punto di suturacon un filo “tre zeri”, quasi invisibile.Quel piccolo nodo suggellerà la serenità del suo futuro,strappandola al mondo dei “mostri”per riconsegnarlo a quello

nella ricostruzione delle gravimalformazioni al viso che colpisconoin Africa un bambino ogni 400 nati.

Fuori, in attesa delle mani delmiracolo, sono oltre cento le madrie i padri con in grembo il lorofardello di dolore e di speranza.Molti hanno percorso centinaia di chilometri con ogni mezzo pur di arrivare al grande ospedaledella regione. Un uomo con la pellebruciata dal sole e solcata da fiumi

dei bambini felici. Haspira ha ottoanni, aveva una malformazionecongenita che le deturpava la bocca.Un giorno sarà di una bellezzaintensa, proprio come sua madre,ma soprattutto potrà mangiare senzasoffocarsi, parlare col suo ragazzo e,come lei, potrà crearsi una famiglia.È stata la prima piccola paziente a entrare nella sguarnita cameraoperatoria del decrepito ospedaleetiopico di Mekelle, capoluogo dellapoverissima regione del Tigrai.Ad attenderla c’erano i chirurghiplastici del team italiano di Operation Smile, specializzati

di sudore e di fatica, sviene.Non ha trent’anni e non ha mangiato da giorni per correre a far operare la sua piccola, prima che i chirurghiitaliani se ne vadano. FrancescaRomana Pacelli, coordinatrice della missione, mette nelle sue maniun panino al formaggio, tutta la suacolazione. La bambina, invece, nonpuò nutrirsi normalmente perché hail palato aperto. «Nei casi meno gravisi tratta di labbro leporino - spiegaFabio Abenavoli, romano, chirurgoplastico e presidente di OperationSmile. - Ma anche di schisi delpalato, ovvero della mancata chiusura

Ogni missione con OperationSmile rappresenta una sorta di catarsi dalle consuetudini artefatte della nostra opulenta società.I volontari hanno la fortuna di confrontarsi con la realtà del mondo. Quello vero.Quello in cui vivono i tre quartidell’intera umanità.Il momento più duro non èpartecipare alle missioni.Bensì tornare indietro…

Potrei raccontare centinaia di aneddoti indimenticabili che mihanno segnato profondamente nel cuore e nell’anima.

del blocco osseo facciale che nellanorma avviene attorno al quartomese di gravidanza». La causa diquesta anomalia fetale è da ricercarsinella mancanza di acido folico,che dovrebbe far parte della dietadella madre. Nei paesi civilizzaticolpisce un bambino ogni 800.Ma in Europa come negli Stati Uniti,vengono operati già al quarto mese e il problema sparisce. Nelle regionipiù povere del pianeta dovel’alimentazione è meno varia come nelle Filippine o in Indocinal’incidenza è di un bambino ogni 250, e per loro la vita sarà solotormento ed emarginazione.

L’annuncio della presenza di Operation Smile era stata datadalla televisione Etiope. La torma dei genitori in attesa si infoltiscesempre più. Il loro silenzio gravidodi attesa e del verdetto dei medicibianchi che stanno selezionando gli operabili, viene squarciatodall’urlo lontano di una donna in corsa con gli occhi fulminati dalla follia.Attraversa il piazzale

corsie l’aria rarefatta è statasopraffatta dai miasmi di corpiimmondi e delle loro deiezioni chenessuno raccoglie. Giacciono l’unoaccanto all’altro malati terminali diHIV, sieropositivi, tubercolotici,lebbrosi, malarici, portatori di graviinfezioni endemiche dell’Africa.L’intero complesso non è collegatoalla rete fognaria e non ha neppure il pozzo nero… ma neppure medici.Spiega il dottor Estifanos Kidanu,42 anni, direttore dell’Ospedale e chirurgo: «Abbiamo 200 postiletto, e ricoveriamo circa 7.300pazienti all’anno. Ma non abbiamopersonale. Il Tigrai conta 4,3 milionidi abitanti e ci sono in tutto solo 48medici, ma di questi solo quattrosono chirurghi generali. E quattrosono pediatri quando il 69 per centodei bambini è denutrito e sottopeso».

L’estrema povertà in cui vivebuona parte della popolazione,la mancanza di acqua potabile,l'infezione da HIV che colpisce il 7per cento delle persone, l’ignoranzadelle minime norme igieniche

Negli ospedali pubblici in Etiopia i malati pagano il posto letto. Costa10 Ethiopian Birr al giorno, pari acirca 1 euro. Le medicine, le siringhemonouso e ciò che è necessario al medico per curare il paziente sonoa parte.Tali cifre sembrano irrisorie,ma non lo sono se paragonate ai salari: un manovale a Mekellè,guadagna 100 Birr al mese, pari a 10euro. Se per stabilire la diagnosi è necessaria una radiografia e ilpaziente non ha i soldi per pagarla,viene rimandato a casa senza terapia.

Quando entrano nella casa dei dannati, medici e infermieri di Opertation Smile, perdono il sorriso. Sono 20 volontari chelavorano gratuitamente. Chirurghi,anestesisti, infermieri, pediatri,intensivisti, il meglio del meglio che Abenavoli ha saputo raccogliereattorno a sé, perché non c’è mai un minuto da perdere. Nel lorovocabolario la parola errore è stataforzatamente depennata.Alcuni negli ultimi 5 anni lo hannogià seguito in 21 Paesi.

E quasi tutti hanno maturato una lunga esperienza di missioni insituazioni estreme. In India, Kenya,Giordania,Afghanistan, Bielorussia,che ancora paga in termini di malfomazioni neonatali il disastronucleare di Chernobyl. In moltihanno gli occhi lucidi e la voce che silacera tra le corde vocali in unacommozione disperata. La situazioneigienica è grave non solo nellecorsie, ma anche nel bloccooperatorio. Rossella Di Vittorio eDomenico Gennaro, infermierichirurgici, non perdono tempo e organizzano i lavori di pulizia.

alla quale si associano numerosemalattie infettive della pelle, rende la vita di questo popolo così precariache solo 10 persone su 100 arrivanoa 45 anni e solo tre superano lasoglia dei 65. I prodomi di questoscenario, e delle condizioni di vitadella popolazione del Tigray, vannoricercati negli ultimi vent’anni di guerra e nella drammaticacarestia, la più grave avvenuta tra il 1984 e l’85. Queste hannoportato, come conseguenza,al deterioramento delle condizioni di vita della popolazione e a un’instabilità crescente.

di terra e sassi dell’ospedale seguita dal ruggito di un uomo che si alzaverso il cielo fetido di Mekelle.Il loro figlio di 11 anni è morto:di meningite. Nel reparto pediatricodove si trovava sono in molti che nonavranno mai la gioia di amare,baciare, vivere. Un fremito di angoscia scuote gli animi, perchégià all’Ospedale dei Mekelle sonovenuti vincendo paure ataviche,pur di incontrare i chirurghi del sorriso.Tutti sanno che questoospedale è la porta dell’inferno.Chi viene ricoverato, in realtà, entraper morire. Nelle camerate e nelle

Nota dell’autore

Claudio Gallone con i suoi piccoli amici dell’Ospedale di Lunsar

Page 13: Obiettivo sorriso

10 ] [ 11

Ho seguito Operation Smile in 7missioni per documentare il loromessaggio di pace e di amore.In Afghanistan, come in Kenya,in Honduras, in Vietnam o in Giordania, nella dannazionedella Sierra Leone o della regioneetiope del Tigrai, il mio obiettivo ha incontrato gli occhi dei chirurghi,dei medici, degli infermieri e dei volontari. E mi hannoraccontato storie di coraggio,passione, dedizione, abnegazione,di chi lavora in situazioni estremepur di donare un sorriso e un futuroal maggior numero di bambinipossibile. Ma ha anche incontrato gli occhi dei genitori. Sguardi gravididi dolore e di speranza. E ha scopertoche non esiste spartiacque culturale,etnico o religioso nell’universalitàdell’amore che un padre e una madresono capaci di riversare sul propriofiglio. Soprattutto se è portatore di un grave handicap che deturperàanche tutta la sua esistenza.

Ecco l’avventura dell’ultima missione.

I chirurghi del sorriso nell’inferno del Tigrai *Le mani del chirurgo volano veloci

sulle piccole labbra di Haspira.Stringono l’ultimo punto di suturacon un filo “tre zeri”, quasi invisibile.Quel piccolo nodo suggellerà la serenità del suo futuro,strappandola al mondo dei “mostri”per riconsegnarlo a quello

nella ricostruzione delle gravimalformazioni al viso che colpisconoin Africa un bambino ogni 400 nati.

Fuori, in attesa delle mani delmiracolo, sono oltre cento le madrie i padri con in grembo il lorofardello di dolore e di speranza.Molti hanno percorso centinaia di chilometri con ogni mezzo pur di arrivare al grande ospedaledella regione. Un uomo con la pellebruciata dal sole e solcata da fiumi

dei bambini felici. Haspira ha ottoanni, aveva una malformazionecongenita che le deturpava la bocca.Un giorno sarà di una bellezzaintensa, proprio come sua madre,ma soprattutto potrà mangiare senzasoffocarsi, parlare col suo ragazzo e,come lei, potrà crearsi una famiglia.È stata la prima piccola paziente a entrare nella sguarnita cameraoperatoria del decrepito ospedaleetiopico di Mekelle, capoluogo dellapoverissima regione del Tigrai.Ad attenderla c’erano i chirurghiplastici del team italiano di Operation Smile, specializzati

di sudore e di fatica, sviene.Non ha trent’anni e non ha mangiato da giorni per correre a far operare la sua piccola, prima che i chirurghiitaliani se ne vadano. FrancescaRomana Pacelli, coordinatrice della missione, mette nelle sue maniun panino al formaggio, tutta la suacolazione. La bambina, invece, nonpuò nutrirsi normalmente perché hail palato aperto. «Nei casi meno gravisi tratta di labbro leporino - spiegaFabio Abenavoli, romano, chirurgoplastico e presidente di OperationSmile. - Ma anche di schisi delpalato, ovvero della mancata chiusura

Ogni missione con OperationSmile rappresenta una sorta di catarsi dalle consuetudini artefatte della nostra opulenta società.I volontari hanno la fortuna di confrontarsi con la realtà del mondo. Quello vero.Quello in cui vivono i tre quartidell’intera umanità.Il momento più duro non èpartecipare alle missioni.Bensì tornare indietro…

Potrei raccontare centinaia di aneddoti indimenticabili che mihanno segnato profondamente nel cuore e nell’anima.

del blocco osseo facciale che nellanorma avviene attorno al quartomese di gravidanza». La causa diquesta anomalia fetale è da ricercarsinella mancanza di acido folico,che dovrebbe far parte della dietadella madre. Nei paesi civilizzaticolpisce un bambino ogni 800.Ma in Europa come negli Stati Uniti,vengono operati già al quarto mese e il problema sparisce. Nelle regionipiù povere del pianeta dovel’alimentazione è meno varia come nelle Filippine o in Indocinal’incidenza è di un bambino ogni 250, e per loro la vita sarà solotormento ed emarginazione.

L’annuncio della presenza di Operation Smile era stata datadalla televisione Etiope. La torma dei genitori in attesa si infoltiscesempre più. Il loro silenzio gravidodi attesa e del verdetto dei medicibianchi che stanno selezionando gli operabili, viene squarciatodall’urlo lontano di una donna in corsa con gli occhi fulminati dalla follia.Attraversa il piazzale

corsie l’aria rarefatta è statasopraffatta dai miasmi di corpiimmondi e delle loro deiezioni chenessuno raccoglie. Giacciono l’unoaccanto all’altro malati terminali diHIV, sieropositivi, tubercolotici,lebbrosi, malarici, portatori di graviinfezioni endemiche dell’Africa.L’intero complesso non è collegatoalla rete fognaria e non ha neppure il pozzo nero… ma neppure medici.Spiega il dottor Estifanos Kidanu,42 anni, direttore dell’Ospedale e chirurgo: «Abbiamo 200 postiletto, e ricoveriamo circa 7.300pazienti all’anno. Ma non abbiamopersonale. Il Tigrai conta 4,3 milionidi abitanti e ci sono in tutto solo 48medici, ma di questi solo quattrosono chirurghi generali. E quattrosono pediatri quando il 69 per centodei bambini è denutrito e sottopeso».

L’estrema povertà in cui vivebuona parte della popolazione,la mancanza di acqua potabile,l'infezione da HIV che colpisce il 7per cento delle persone, l’ignoranzadelle minime norme igieniche

Negli ospedali pubblici in Etiopia i malati pagano il posto letto. Costa10 Ethiopian Birr al giorno, pari acirca 1 euro. Le medicine, le siringhemonouso e ciò che è necessario al medico per curare il paziente sonoa parte.Tali cifre sembrano irrisorie,ma non lo sono se paragonate ai salari: un manovale a Mekellè,guadagna 100 Birr al mese, pari a 10euro. Se per stabilire la diagnosi è necessaria una radiografia e ilpaziente non ha i soldi per pagarla,viene rimandato a casa senza terapia.

Quando entrano nella casa dei dannati, medici e infermieri di Opertation Smile, perdono il sorriso. Sono 20 volontari chelavorano gratuitamente. Chirurghi,anestesisti, infermieri, pediatri,intensivisti, il meglio del meglio che Abenavoli ha saputo raccogliereattorno a sé, perché non c’è mai un minuto da perdere. Nel lorovocabolario la parola errore è stataforzatamente depennata.Alcuni negli ultimi 5 anni lo hannogià seguito in 21 Paesi.

E quasi tutti hanno maturato una lunga esperienza di missioni insituazioni estreme. In India, Kenya,Giordania,Afghanistan, Bielorussia,che ancora paga in termini di malfomazioni neonatali il disastronucleare di Chernobyl. In moltihanno gli occhi lucidi e la voce che silacera tra le corde vocali in unacommozione disperata. La situazioneigienica è grave non solo nellecorsie, ma anche nel bloccooperatorio. Rossella Di Vittorio eDomenico Gennaro, infermierichirurgici, non perdono tempo e organizzano i lavori di pulizia.

alla quale si associano numerosemalattie infettive della pelle, rende la vita di questo popolo così precariache solo 10 persone su 100 arrivanoa 45 anni e solo tre superano lasoglia dei 65. I prodomi di questoscenario, e delle condizioni di vitadella popolazione del Tigray, vannoricercati negli ultimi vent’anni di guerra e nella drammaticacarestia, la più grave avvenuta tra il 1984 e l’85. Queste hannoportato, come conseguenza,al deterioramento delle condizioni di vita della popolazione e a un’instabilità crescente.

di terra e sassi dell’ospedale seguita dal ruggito di un uomo che si alzaverso il cielo fetido di Mekelle.Il loro figlio di 11 anni è morto:di meningite. Nel reparto pediatricodove si trovava sono in molti che nonavranno mai la gioia di amare,baciare, vivere. Un fremito di angoscia scuote gli animi, perchégià all’Ospedale dei Mekelle sonovenuti vincendo paure ataviche,pur di incontrare i chirurghi del sorriso.Tutti sanno che questoospedale è la porta dell’inferno.Chi viene ricoverato, in realtà, entraper morire. Nelle camerate e nelle

Nota dell’autore

Claudio Gallone con i suoi piccoli amici dell’Ospedale di Lunsar

Page 14: Obiettivo sorriso

12 ] [ 13

KENIA

GIORDANIA

HONDURAS

VIETNAM

SIERRA LEONE

AFGHANISTAN

ETIOPIA

E mentre i medici visitano i loropiccoli pazienti in due giorni lavano,ramazzano, disinfettano.Due camerate vengono fattesgomberare per accogliere i bambinicon le loro famiglie. Una è per quelliche dovranno essere operati, l’altraviene trasformata in un’improvvisataterapia intensiva dopo l’interventochirurgico.

Anche le condizioni dei bambinisono impressionanti.Tutti indossanoun vestitino, sempre quello, mailavato, da sempre. Urge un bagnettoprima di metterli sul tavolooperatorio. “Sono pieni di scabbia”ci informano Paola Lancianese e Lucia Zaino, intensiviste neonatali.Il primo incontro con l’acqua per loro è ancora più traumaticodell’intervento che dovranno subire.

Anche il dottor Kidanu indossaguanti e mascherina. Chiede dipartecipare alla sessione operatoria.Lui, unico vero chirurgo sul frontedel Tigrai, vuole apprendere anchequesta tecnica di fine chirurgia.Potrebbe tornare utile, una volta

opera tra Firenze e Roma,dove insegna all’Università dellaSapienza. Ha il fisico di ungiocatore di rugby. Attraversarapido il corridoio con due lacrimeche potrebbero entrare in duesecchie. Ha appena raccolto la gratitudine dagli occhi di unuomo che sembra una figura biblicauscita da un presepe di pastorietiopi. È il padre del ragazzo che haoperato di labbro bilaterale.

Le due camere operatorie sonoormai una catena di montaggio.Via un piccolo, sotto l’altro.Non c’è tempo da perdere.I giorni sono contati. Si taglia e si cuce con una precisionemicroscopica per dieci ore al giorno.Fuori le richieste di intervento si accumulano. Nicola Freda,è appena rientrato in Italia dal Perù e dagli Stati Uniti, dove ha maturatola sua esperienza di chirurgo plasticoricostruttivo.Accanto a lui si avvicendano Mario Pagnoni e Bruno Lorè, specializzandi in maxillo-facciale. Giuseppe Virgili

Le ragazze del post-op lo mettono in una scatola di cartone avvoltodall’alluminio e da una coperta pulita.Lo battezzeranno col nome del chirurgo che lo ha salvato:Nicola.

In una settimana di attività MarinaSammartino e Carmela Imperialeanestesiste, con Francesca Vitale e Federica Piana, specializzanderomane, hanno addormentato e risvegliato 64 persone, trabambini e adulti, mentre i chirurghiitaliani ricostruivano un sorriso euna ragione in più per vivere.In dieci giorni Maria Luisa Campoche ha coordinato lo screening,ossia la selezione dei candidatiall’intervento, ne ha visitati 104,con quel suo viso solare, cercandodi dare una speranza anche a chi non ne ha mai conosciuto il significato. Quelli che restanoverranno operati la prossima voltacon i fondi che i volontaririusciranno a raccogliere in Italia,perchè il costo tecnico di ciascunintervento è di 800 euro.

è invece un’autorità nel campo della plastica al seno.Ma è anche e soprattutto unospecialista di ustioni.Tuttavia qui a Mekelle di ustionati non nearrivano molti perché le scarsecondizioni igieniche e le graviinfezioni non danno molte speranzedi vita alle vittime del fuoco.

Ogni tanto la routine operatoriaviene interrrotta da qualcheemergenza. C’è un cesareo da fare.Urgentissimo. Un chirurgo esteticosi improvvisa ostetrico.Taglia.Tira fuori un morettino urlante e sgambettante. È sano.

Sarà molto presto, quando il team di Operation Smile, tornerà nellamalsana aria del Tigrai, rinunciando a ferie ed affetti per compiere la loro missione.

Claudio Gallone

* Pubblicato dal settimanale“Oggi” il 31 agosto 2005

di più, per la sua gente. Impara in fretta. Del resto l’addestramento dei medici locali fa parte degliobiettivi di Operation Smile.Soddisfatto, porta lui stesso fuori dal blocco un “bambino nuovo”.La madre si nasconde il volto tra lemani, quasi fosse stata folgoratadalla visione di un miracolo.Suo figlio è normale, la sua boccanon è più sfregiata da una naturainfame. Lui potrà andare a giocarecon gli altri suoi coetanei.E forse, un giorno, andare a scuola.Gabriele Borghini, è un chirurgoestetico molto apprezzato che

Page 15: Obiettivo sorriso

12 ] [ 13

KENIA

GIORDANIA

HONDURAS

VIETNAM

SIERRA LEONE

AFGHANISTAN

ETIOPIA

E mentre i medici visitano i loropiccoli pazienti in due giorni lavano,ramazzano, disinfettano.Due camerate vengono fattesgomberare per accogliere i bambinicon le loro famiglie. Una è per quelliche dovranno essere operati, l’altraviene trasformata in un’improvvisataterapia intensiva dopo l’interventochirurgico.

Anche le condizioni dei bambinisono impressionanti.Tutti indossanoun vestitino, sempre quello, mailavato, da sempre. Urge un bagnettoprima di metterli sul tavolooperatorio. “Sono pieni di scabbia”ci informano Paola Lancianese e Lucia Zaino, intensiviste neonatali.Il primo incontro con l’acqua per loro è ancora più traumaticodell’intervento che dovranno subire.

Anche il dottor Kidanu indossaguanti e mascherina. Chiede dipartecipare alla sessione operatoria.Lui, unico vero chirurgo sul frontedel Tigrai, vuole apprendere anchequesta tecnica di fine chirurgia.Potrebbe tornare utile, una volta

opera tra Firenze e Roma,dove insegna all’Università dellaSapienza. Ha il fisico di ungiocatore di rugby. Attraversarapido il corridoio con due lacrimeche potrebbero entrare in duesecchie. Ha appena raccolto la gratitudine dagli occhi di unuomo che sembra una figura biblicauscita da un presepe di pastorietiopi. È il padre del ragazzo che haoperato di labbro bilaterale.

Le due camere operatorie sonoormai una catena di montaggio.Via un piccolo, sotto l’altro.Non c’è tempo da perdere.I giorni sono contati. Si taglia e si cuce con una precisionemicroscopica per dieci ore al giorno.Fuori le richieste di intervento si accumulano. Nicola Freda,è appena rientrato in Italia dal Perù e dagli Stati Uniti, dove ha maturatola sua esperienza di chirurgo plasticoricostruttivo.Accanto a lui si avvicendano Mario Pagnoni e Bruno Lorè, specializzandi in maxillo-facciale. Giuseppe Virgili

Le ragazze del post-op lo mettono in una scatola di cartone avvoltodall’alluminio e da una coperta pulita.Lo battezzeranno col nome del chirurgo che lo ha salvato:Nicola.

In una settimana di attività MarinaSammartino e Carmela Imperialeanestesiste, con Francesca Vitale e Federica Piana, specializzanderomane, hanno addormentato e risvegliato 64 persone, trabambini e adulti, mentre i chirurghiitaliani ricostruivano un sorriso euna ragione in più per vivere.In dieci giorni Maria Luisa Campoche ha coordinato lo screening,ossia la selezione dei candidatiall’intervento, ne ha visitati 104,con quel suo viso solare, cercandodi dare una speranza anche a chi non ne ha mai conosciuto il significato. Quelli che restanoverranno operati la prossima voltacon i fondi che i volontaririusciranno a raccogliere in Italia,perchè il costo tecnico di ciascunintervento è di 800 euro.

è invece un’autorità nel campo della plastica al seno.Ma è anche e soprattutto unospecialista di ustioni.Tuttavia qui a Mekelle di ustionati non nearrivano molti perché le scarsecondizioni igieniche e le graviinfezioni non danno molte speranzedi vita alle vittime del fuoco.

Ogni tanto la routine operatoriaviene interrrotta da qualcheemergenza. C’è un cesareo da fare.Urgentissimo. Un chirurgo esteticosi improvvisa ostetrico.Taglia.Tira fuori un morettino urlante e sgambettante. È sano.

Sarà molto presto, quando il team di Operation Smile, tornerà nellamalsana aria del Tigrai, rinunciando a ferie ed affetti per compiere la loro missione.

Claudio Gallone

* Pubblicato dal settimanale“Oggi” il 31 agosto 2005

di più, per la sua gente. Impara in fretta. Del resto l’addestramento dei medici locali fa parte degliobiettivi di Operation Smile.Soddisfatto, porta lui stesso fuori dal blocco un “bambino nuovo”.La madre si nasconde il volto tra lemani, quasi fosse stata folgoratadalla visione di un miracolo.Suo figlio è normale, la sua boccanon è più sfregiata da una naturainfame. Lui potrà andare a giocarecon gli altri suoi coetanei.E forse, un giorno, andare a scuola.Gabriele Borghini, è un chirurgoestetico molto apprezzato che

Page 16: Obiettivo sorriso

Al Moi Teaching and Referral Hospital

di Eldoret oltre 300 famiglie sono venute

da ogni dove per portare i loro bambini

dai chirurghi di Operation Smile

KENIA

14 ]

« SE IO POTRÒ

IMPEDIRE A UN CUORE

DI SPEZZARSI

NON AVRÒ VISSUTO

INVANO -SE ALLEVIERÒ IL DOLORE

DI UNA VITA

O ALLEVIERÒ UNA PENA -O AIUTERÒ

UN PETTIROSSO CADUTO

A RIENTRARE NEL NIDO

NON AVRÒ VISSUTO

INVANO.»

Emily Dickinson

Page 17: Obiettivo sorriso

Al Moi Teaching and Referral Hospital

di Eldoret oltre 300 famiglie sono venute

da ogni dove per portare i loro bambini

dai chirurghi di Operation Smile

KENIA

14 ]

« SE IO POTRÒ

IMPEDIRE A UN CUORE

DI SPEZZARSI

NON AVRÒ VISSUTO

INVANO -SE ALLEVIERÒ IL DOLORE

DI UNA VITA

O ALLEVIERÒ UNA PENA -O AIUTERÒ

UN PETTIROSSO CADUTO

A RIENTRARE NEL NIDO

NON AVRÒ VISSUTO

INVANO.»

Emily Dickinson

Page 18: Obiettivo sorriso

16 ]

L’intervento èappena terminato.«È andato benissimo» dice la sua rianimatriceirlandese

KENIA

[ 17

Nel repartopost operatorio

pediatrespecializzate

in terapia intensivae rianimatrici

assistono i loropiccoli pazientiappena operati

KENIA

Page 19: Obiettivo sorriso

16 ]

L’intervento èappena terminato.«È andato benissimo» dice la sua rianimatriceirlandese

KENIA

[ 17

Nel repartopost operatorio

pediatrespecializzate

in terapia intensivae rianimatrici

assistono i loropiccoli pazientiappena operati

KENIA

Page 20: Obiettivo sorriso

18 ]

Fabio Abenavoli,Presidente di Operation SmileItalia, visita un piccolo pazientetra le bracciapreoccupate del padre.E lo rassicura:«...verrà operato»

KENIA

« PRENDI UN SORRISO,REGALALO A CHI

NON L’HA MAI AVUTO.PRENDI UN RAGGIO

DI SOLE,FALLO VOLARE

LÀ DOVE REGNA

LA NOTTE.SCOPRI UNA SORGENTE,FA BAGNARE

CHI VIVE NEL FANGO.PRENDI UNA LACRIMA,POSALA SUL VOLTO

DI CHI NON HA PIANTO.PRENDI IL CORAGGIO,METTILO NELL’ANIMO

DI CHI NON SA LOTTARE.SCOPRI LA VITA,RACCONTALA A CHI

NON SA CAPIRLA.PRENDI LA SPERANZA,E VIVI NELLA SUA LUCE.PRENDI LA BONTÀ,E DONALA A CHI

NON SA DONARE.SCOPRI L’AMORE,E FALLO CONOSCERE

AL MONDO.»

Un donoMahtma Gandhi

Page 21: Obiettivo sorriso

18 ]

Fabio Abenavoli,Presidente di Operation SmileItalia, visita un piccolo pazientetra le bracciapreoccupate del padre.E lo rassicura:«...verrà operato»

KENIA

« PRENDI UN SORRISO,REGALALO A CHI

NON L’HA MAI AVUTO.PRENDI UN RAGGIO

DI SOLE,FALLO VOLARE

LÀ DOVE REGNA

LA NOTTE.SCOPRI UNA SORGENTE,FA BAGNARE

CHI VIVE NEL FANGO.PRENDI UNA LACRIMA,POSALA SUL VOLTO

DI CHI NON HA PIANTO.PRENDI IL CORAGGIO,METTILO NELL’ANIMO

DI CHI NON SA LOTTARE.SCOPRI LA VITA,RACCONTALA A CHI

NON SA CAPIRLA.PRENDI LA SPERANZA,E VIVI NELLA SUA LUCE.PRENDI LA BONTÀ,E DONALA A CHI

NON SA DONARE.SCOPRI L’AMORE,E FALLO CONOSCERE

AL MONDO.»

Un donoMahtma Gandhi

Page 22: Obiettivo sorriso

Su 5 tavolioperatori lavorano contemporaneamenteesperti chirurghi venuti da Brasile,Egitto, Marocco, Italia,Irlanda, Stati Uniti,assistiti dal personalemedico locale

KENIA

21 ]

« MOLTI VIVONO

COME ANGELI IN MEZZO

AL MONDO.»

San Josè Maria Escrivà de Balaguer

Page 23: Obiettivo sorriso

Su 5 tavolioperatori lavorano contemporaneamenteesperti chirurghi venuti da Brasile,Egitto, Marocco, Italia,Irlanda, Stati Uniti,assistiti dal personalemedico locale

KENIA

21 ]

« MOLTI VIVONO

COME ANGELI IN MEZZO

AL MONDO.»

San Josè Maria Escrivà de Balaguer

Page 24: Obiettivo sorriso

22 ]

Questo bambino è già tornato a sorridere.Operato di palatoschisi durante la missionedi Operation Smiledell’anno precedente è tornato dai suoichirurghi per lavisita di controllo

KENIA

[ 23

Nel corso delle missioni si presentano

spesso casi disperati cui

si cerca di daresempre

e comunque una risposta

e un aiuto

KENIA

Page 25: Obiettivo sorriso

22 ]

Questo bambino è già tornato a sorridere.Operato di palatoschisi durante la missionedi Operation Smiledell’anno precedente è tornato dai suoichirurghi per lavisita di controllo

KENIA

[ 23

Nel corso delle missioni si presentano

spesso casi disperati cui

si cerca di daresempre

e comunque una risposta

e un aiuto

KENIA

Page 26: Obiettivo sorriso

Dolore e speranzanegli occhi di questi genitoriMasai in attesadella visita per la selezione dei bambini cheverranno operati.Le loro preghieresaranno esaudite

KENIA

25 ]

« C’È UN SORRISO D’AMORE,E C’È UN SORRISO D’INGANNO,E C’È UN SORRISO DEI SORRISI

IN CUI QUESTI DUE SORRISI

SI INCONTRANO.

E C’È UNO SGUARDO D’ODIO,E C’È UNO SGUARDO DI DISPREZZO,E C’È UNO SGUARDO DEGLI SGUARDI,CHE TENTATE DI SCORDARE INVANO;

PERCHÉ SI PIANTA

NEL PROFONDO DEL CUORE,E SI PIANTA NEL PROFONDO

DELLA SCHIENA,E NESSUN SORRISO CHE MAI FU SORRISO,MA UN SOLO SORRISO SOLTANTO,

CHE FRA LA CULLA E LA TOMBA

SI PUÒ SORRIDERE SOLTANTO UNA VOLTA;MA, QUANDO È SORRISO UNA VOLTA,C’È UNA FINE A TUTTA L’ANGOSCIA.»

Il SorrisoWilliam Blake

Page 27: Obiettivo sorriso

Dolore e speranzanegli occhi di questi genitoriMasai in attesadella visita per la selezione dei bambini cheverranno operati.Le loro preghieresaranno esaudite

KENIA

25 ]

« C’È UN SORRISO D’AMORE,E C’È UN SORRISO D’INGANNO,E C’È UN SORRISO DEI SORRISI

IN CUI QUESTI DUE SORRISI

SI INCONTRANO.

E C’È UNO SGUARDO D’ODIO,E C’È UNO SGUARDO DI DISPREZZO,E C’È UNO SGUARDO DEGLI SGUARDI,CHE TENTATE DI SCORDARE INVANO;

PERCHÉ SI PIANTA

NEL PROFONDO DEL CUORE,E SI PIANTA NEL PROFONDO

DELLA SCHIENA,E NESSUN SORRISO CHE MAI FU SORRISO,MA UN SOLO SORRISO SOLTANTO,

CHE FRA LA CULLA E LA TOMBA

SI PUÒ SORRIDERE SOLTANTO UNA VOLTA;MA, QUANDO È SORRISO UNA VOLTA,C’È UNA FINE A TUTTA L’ANGOSCIA.»

Il SorrisoWilliam Blake

Page 28: Obiettivo sorriso

26 ]

Stupore e gioia.Il giovane e precisochirurgo brasilianopresenta l’incredibile risultato del suo intervento

KENIA

[ 27

KENIA

Un anestesista di origine Masai

addormenta il suo piccolo

paziente prima dell’intervento

Molti bambiniarrivano deboli

e malati.Per alcunisi possono

presentare alcunecomplicazioni.

Specialistain pediatria

questo anestesista,

venutodall’Irlanda,

intervienecon urgenza

« CHE PROVERESTI

TU SE TI FIORISSE

LA TERRA

SOTTO I PIEDI,ALL’IMPROVVISO?»

Gabriele D’Annunzio

Page 29: Obiettivo sorriso

26 ]

Stupore e gioia.Il giovane e precisochirurgo brasilianopresenta l’incredibile risultato del suo intervento

KENIA

[ 27

KENIA

Un anestesista di origine Masai

addormenta il suo piccolo

paziente prima dell’intervento

Molti bambiniarrivano deboli

e malati.Per alcunisi possono

presentare alcunecomplicazioni.

Specialistain pediatria

questo anestesista,

venutodall’Irlanda,

intervienecon urgenza

« CHE PROVERESTI

TU SE TI FIORISSE

LA TERRA

SOTTO I PIEDI,ALL’IMPROVVISO?»

Gabriele D’Annunzio

Page 30: Obiettivo sorriso

28 ]

Dalla prima missione diOperation Smile in Kenia, nel 1987,sono stati operati4.350 bambini e oltre 8.000hanno ricevutocure mediche

KENIA

[ 29

Senza l’interventodi plastica

ricostruttiva,il futuro di

questa bambinasarebbe segnato:

emarginazione dal villaggio,

abbandono e violenza

KENIA

Page 31: Obiettivo sorriso

28 ]

Dalla prima missione diOperation Smile in Kenia, nel 1987,sono stati operati4.350 bambini e oltre 8.000hanno ricevutocure mediche

KENIA

[ 29

Senza l’interventodi plastica

ricostruttiva,il futuro di

questa bambinasarebbe segnato:

emarginazione dal villaggio,

abbandono e violenza

KENIA

Page 32: Obiettivo sorriso

In attesa di entrare all’interno del blocco chirurgico doveverrranno operatiinsieme ad altri150 bambini

KENIA

31 ]

« SOLE ILLUMINA IL MIO CUORE,VENTO DISPERDI LE MIE PENE

E I MIEI LAMENTI!PIACERE PIÙ PROFONDO

NON CONOSCO SULLA TERRA

SE NON DI ANDARE LONTANO.

PER LA PIANURA SEGUO IL MIO CORSO,IL SOLE DEVE ARDERMI,IL MARE RINFRESCARMI

PER CONDIVIDERE LA VITA

DELLA NOSTRA TERRA

DISCHIUDO FESTOSO I MIEI SENSI.

E COSÌ OGNI NUOVO GIORNO MI DEVE

NUOVI AMICI, NUOVI FRATELLI INDICARE,FINCHÉ LIETO POSSO

TUTTE LE FORZE CELEBRARE,E DI OGNI STELLA DIVENTARE

OSPITE E AMICO.»

Canzone di viaggioHermann Hesse

Page 33: Obiettivo sorriso

In attesa di entrare all’interno del blocco chirurgico doveverrranno operatiinsieme ad altri150 bambini

KENIA

31 ]

« SOLE ILLUMINA IL MIO CUORE,VENTO DISPERDI LE MIE PENE

E I MIEI LAMENTI!PIACERE PIÙ PROFONDO

NON CONOSCO SULLA TERRA

SE NON DI ANDARE LONTANO.

PER LA PIANURA SEGUO IL MIO CORSO,IL SOLE DEVE ARDERMI,IL MARE RINFRESCARMI

PER CONDIVIDERE LA VITA

DELLA NOSTRA TERRA

DISCHIUDO FESTOSO I MIEI SENSI.

E COSÌ OGNI NUOVO GIORNO MI DEVE

NUOVI AMICI, NUOVI FRATELLI INDICARE,FINCHÉ LIETO POSSO

TUTTE LE FORZE CELEBRARE,E DI OGNI STELLA DIVENTARE

OSPITE E AMICO.»

Canzone di viaggioHermann Hesse

Page 34: Obiettivo sorriso

32 ]

KENIA

[ 33

Esiste una forma di trasmissionegenetica acquisita.Chi viene colpitodalla malformazionepuò trasmetterel’anomalia ai figli.Ecco il frutto della violenza subita da questagiovane madreemarginata

KENIA

Operati lo stessogiorno ora lei ha la sicurezza

che il suo bambinonon dovrà subire il suo medesimo

destino

Page 35: Obiettivo sorriso

32 ]

KENIA

[ 33

Esiste una forma di trasmissionegenetica acquisita.Chi viene colpitodalla malformazionepuò trasmetterel’anomalia ai figli.Ecco il frutto della violenza subita da questagiovane madreemarginata

KENIA

Operati lo stessogiorno ora lei ha la sicurezza

che il suo bambinonon dovrà subire il suo medesimo

destino

Page 36: Obiettivo sorriso

34 ]

Gioia e incredulità.Questi genitoristanno per tornarea casa con il lorobambino “nuovo”

[ 35

Senza fatica e senza soffocarsi.Dodici ore dopo

l’intervento al labbro la prima

vera poppata della sua vita

KENIAKENIA

« IL GIORNO PIÙ BELLO? OGGI.L’OSTACOLO PIÙ GRANDE? LA PAURA.LA COSA PIÙ FACILE? SBAGLIARSI.L’ERRORE PIÙ GRANDE? RINUNCIARE.LA RADICE DI TUTTI I MALI? L’EGOISMO.LA DISTRAZIONE MIGLIORE? IL LAVORO.LA SCONFITTA PEGGIORE? LO SCORAGGIAMENTO.I MIGLIORI PROFESSIONISTI? I BAMBINI.IL PRIMO BISOGNO? COMUNICARE.LA FELICITÀ PIÙ GRANDE? ESSERE UTILI AGLI ALTRI.IL MISTERO PIÙ GRANDE? LA MORTE.IL DIFETTO PEGGIORE? IL MALUMORE.

LA PERSONA PIÙ PERICOLOSA? QUELLA CHE MENTE.IL SENTIMENTO PIÙ BRUTTO? IL RANCORE.IL REGALO PIÙ BELLO? IL PERDONO.QUELLO INDISPENSABILE? LA FAMIGLIA.LA ROTTA MIGLIORE? LA VIA GIUSTA.LA SENSAZIONE PIÙ PIACEVOLE? LA PACE INTERIORE.L’ACCOGLIENZA MIGLIORE? IL SORRISO.LA MIGLIOR MEDICINA? L’OTTIMISMO.LA SODDISFAZIONE PIÙ GRANDE? IL DOVERE COMPIUTO.LA FORZA PIÙ GRANDE? LA FEDE.LE PERSONE PIÙ NECESSARIE? I SACERDOTI.LA COSA PIÙ BELLA DEL MONDO? L’AMORE»

Madre Teresa

Page 37: Obiettivo sorriso

34 ]

Gioia e incredulità.Questi genitoristanno per tornarea casa con il lorobambino “nuovo”

[ 35

Senza fatica e senza soffocarsi.Dodici ore dopo

l’intervento al labbro la prima

vera poppata della sua vita

KENIAKENIA

« IL GIORNO PIÙ BELLO? OGGI.L’OSTACOLO PIÙ GRANDE? LA PAURA.LA COSA PIÙ FACILE? SBAGLIARSI.L’ERRORE PIÙ GRANDE? RINUNCIARE.LA RADICE DI TUTTI I MALI? L’EGOISMO.LA DISTRAZIONE MIGLIORE? IL LAVORO.LA SCONFITTA PEGGIORE? LO SCORAGGIAMENTO.I MIGLIORI PROFESSIONISTI? I BAMBINI.IL PRIMO BISOGNO? COMUNICARE.LA FELICITÀ PIÙ GRANDE? ESSERE UTILI AGLI ALTRI.IL MISTERO PIÙ GRANDE? LA MORTE.IL DIFETTO PEGGIORE? IL MALUMORE.

LA PERSONA PIÙ PERICOLOSA? QUELLA CHE MENTE.IL SENTIMENTO PIÙ BRUTTO? IL RANCORE.IL REGALO PIÙ BELLO? IL PERDONO.QUELLO INDISPENSABILE? LA FAMIGLIA.LA ROTTA MIGLIORE? LA VIA GIUSTA.LA SENSAZIONE PIÙ PIACEVOLE? LA PACE INTERIORE.L’ACCOGLIENZA MIGLIORE? IL SORRISO.LA MIGLIOR MEDICINA? L’OTTIMISMO.LA SODDISFAZIONE PIÙ GRANDE? IL DOVERE COMPIUTO.LA FORZA PIÙ GRANDE? LA FEDE.LE PERSONE PIÙ NECESSARIE? I SACERDOTI.LA COSA PIÙ BELLA DEL MONDO? L’AMORE»

Madre Teresa

Page 38: Obiettivo sorriso

36 ]

Un team di 70volontari di Operation Smile è appena arrivatoall’opsedale di Irbid, 170 chilometri a nord di Amman

GIORDANIA

[ 37

Il volto di questobambino presenta

un caso che i chirurghi plastici

considerano complesso.

Alla sua giovanemamma verrà

riconsegnato conun vero sorriso

GIORDANIA

Page 39: Obiettivo sorriso

36 ]

Un team di 70volontari di Operation Smile è appena arrivatoall’opsedale di Irbid, 170 chilometri a nord di Amman

GIORDANIA

[ 37

Il volto di questobambino presenta

un caso che i chirurghi plastici

considerano complesso.

Alla sua giovanemamma verrà

riconsegnato conun vero sorriso

GIORDANIA

Page 40: Obiettivo sorriso

38 ]

È venuta da Baghdad questapiccola vittimadella guerra in Iraq.Le cicatrici da ustione non le consentono di flettere i piedinie camminare.Verrà operata da due chirurghi uno italiano e uno marocchino.Tornerà a camminare

GIORDANIA

[ 39

I bambini,prima di essere

operati vengonovisitati e valutati

attentamente da un team

internazionale di medici e pediatri

GIORDANIA

Page 41: Obiettivo sorriso

38 ]

È venuta da Baghdad questapiccola vittimadella guerra in Iraq.Le cicatrici da ustione non le consentono di flettere i piedinie camminare.Verrà operata da due chirurghi uno italiano e uno marocchino.Tornerà a camminare

GIORDANIA

[ 39

I bambini,prima di essere

operati vengonovisitati e valutati

attentamente da un team

internazionale di medici e pediatri

GIORDANIA

Page 42: Obiettivo sorriso

40 ]

Il risveglio, subitodopo l’inteventotra le braccia di Raniero Orsinispecialista di chirurgia plastica ricostruttiva e maxillo facciale

GIORDANIA

[ 41

Il suo bambinonon è stato

ancora operato.Ma, per questa

mamma, suo figlioche presenta

una grave deformazione

al viso è sempre bellissimo

GIORDANIA

Page 43: Obiettivo sorriso

40 ]

Il risveglio, subitodopo l’inteventotra le braccia di Raniero Orsinispecialista di chirurgia plastica ricostruttiva e maxillo facciale

GIORDANIA

[ 41

Il suo bambinonon è stato

ancora operato.Ma, per questa

mamma, suo figlioche presenta

una grave deformazione

al viso è sempre bellissimo

GIORDANIA

Page 44: Obiettivo sorriso

42 ]

Dall’Iraq conamore. Questadonna con altretrenta ha affrontatoun difficile viaggioper venire a Irbid e portare i loropiccoli colpiti da palatoschisi

GIORDANIA

[ 43

GIORDANIA

All’ingresso dell’ospedale

la tenda dell’accoglienza

È difficile mantenere

la disciplina e i genitori

in coda.Tutti premono

per cercare di entrare

nella speranza di essere i primi

a far visitarei propri figli

Page 45: Obiettivo sorriso

42 ]

Dall’Iraq conamore. Questadonna con altretrenta ha affrontatoun difficile viaggioper venire a Irbid e portare i loropiccoli colpiti da palatoschisi

GIORDANIA

[ 43

GIORDANIA

All’ingresso dell’ospedale

la tenda dell’accoglienza

È difficile mantenere

la disciplina e i genitori

in coda.Tutti premono

per cercare di entrare

nella speranza di essere i primi

a far visitarei propri figli

Page 46: Obiettivo sorriso

Colori e piccoledistrazioni durante

lo screening medico aiutano

a far superare la paura prima

di entrare incamera operatoria

GIORDANIA

44 ]

« LA GENTILEZZA DELLE PAROLE

CREA FIDUCIA.LA GENTILEZZA DEI PENSIERI

CREA PROFONDITÀ.LA GENTILEZZA DEL DONARE

CREA AMORE.»

Lao Tze

Page 47: Obiettivo sorriso

Colori e piccoledistrazioni durante

lo screening medico aiutano

a far superare la paura prima

di entrare incamera operatoria

GIORDANIA

44 ]

« LA GENTILEZZA DELLE PAROLE

CREA FIDUCIA.LA GENTILEZZA DEI PENSIERI

CREA PROFONDITÀ.LA GENTILEZZA DEL DONARE

CREA AMORE.»

Lao Tze

Page 48: Obiettivo sorriso

46 ]

Disperazione e perplessità per molti genitori.Ma il labbro leporino bilateraleche deforma il visodel loro bimboverrà operato

GIORDANIA

[ 47

Pietà e compassione.

In attesa di esserechiamati prima di andare sotto

i ferri del chirurgo

GIORDANIA

Page 49: Obiettivo sorriso

46 ]

Disperazione e perplessità per molti genitori.Ma il labbro leporino bilateraleche deforma il visodel loro bimboverrà operato

GIORDANIA

[ 47

Pietà e compassione.

In attesa di esserechiamati prima di andare sotto

i ferri del chirurgo

GIORDANIA

Page 50: Obiettivo sorriso

48 ]

Venuta dall’IraqIman ha 12 anni.Vorrebbe fare la mamma,un giorno.Ma ha una schisidel blocco osseofacciale e vieneemarginata dai suoi coetanei.Verrà operata

GIORDANIA

[ 49

In tutti i paesi arabiil fuoco, attornoil quale si svolge

la vita domestica,fa ogni anno

centinaia vittime.Soprattutto

tra i bambini

GIORDANIA

Page 51: Obiettivo sorriso

48 ]

Venuta dall’IraqIman ha 12 anni.Vorrebbe fare la mamma,un giorno.Ma ha una schisidel blocco osseofacciale e vieneemarginata dai suoi coetanei.Verrà operata

GIORDANIA

[ 49

In tutti i paesi arabiil fuoco, attornoil quale si svolge

la vita domestica,fa ogni anno

centinaia vittime.Soprattutto

tra i bambini

GIORDANIA

Page 52: Obiettivo sorriso

50 ]

Il chirurgo ha appena terminato la sua opera.Tolti i punti,dopo pochi giorni, la suadeformità sarà solo un bruttoricordo

GIORDANIA

[ 51

Precisione millimetrica

e lavoro di squadra

sono il risultato di anni

di pratica,studio

e dedizione

GIORDANIA

Page 53: Obiettivo sorriso

50 ]

Il chirurgo ha appena terminato la sua opera.Tolti i punti,dopo pochi giorni, la suadeformità sarà solo un bruttoricordo

GIORDANIA

[ 51

Precisione millimetrica

e lavoro di squadra

sono il risultato di anni

di pratica,studio

e dedizione

GIORDANIA

Page 54: Obiettivo sorriso

MarinaSammartino e Francesca Ciano,anestesiste, intentea rianimare il loro paziente

GIORDANIA

53 ]

« MENTRE TU

HAI UNA COSA,QUESTA PUÒ

ESSERTI TOLTA.MA QUANDO TU

LA DAI, ECCO,L’HAI DATA.NESSUN LADRO

TE LA PUÒ RUBARE.E ALLORA È TUA

PER SEMPRE.»

James Joyce

Page 55: Obiettivo sorriso

MarinaSammartino e Francesca Ciano,anestesiste, intentea rianimare il loro paziente

GIORDANIA

53 ]

« MENTRE TU

HAI UNA COSA,QUESTA PUÒ

ESSERTI TOLTA.MA QUANDO TU

LA DAI, ECCO,L’HAI DATA.NESSUN LADRO

TE LA PUÒ RUBARE.E ALLORA È TUA

PER SEMPRE.»

James Joyce

Page 56: Obiettivo sorriso

54 ]

La chiamano la “Dama Bianca”.Aguas Maduro,moglie del presidente della Repubblicadell’Honduras,è amata per la suaopera di recuperodei bambini di strada. Qui invisita alla missionedi Operation Smile

HONDURAS

[ 55

All’Ospedale di Tegugigalpa

sono stati visitatioltre 200 bambini provenienti dalle

regioni più poveredel Paese. E ne

sono stati operati140, riparando labbri leporini,

palati aperti e altredeformità del viso

HONDURAS

Page 57: Obiettivo sorriso

54 ]

La chiamano la “Dama Bianca”.Aguas Maduro,moglie del presidente della Repubblicadell’Honduras,è amata per la suaopera di recuperodei bambini di strada. Qui invisita alla missionedi Operation Smile

HONDURAS

[ 55

All’Ospedale di Tegugigalpa

sono stati visitatioltre 200 bambini provenienti dalle

regioni più poveredel Paese. E ne

sono stati operati140, riparando labbri leporini,

palati aperti e altredeformità del viso

HONDURAS

Page 58: Obiettivo sorriso

56 ]

Il momento di massima felicità.Il ritorno dalla suamamma. Alle lorospalle, due studentiquattordicenni che partecipanocome volontari alle missioni

HONDURAS

[ 57

Al sicuro, tra lebraccia della sua

infermiera.Tranquillizzato,

si è addormentatoprima di entrare incamera operatoria

HONDURAS

Page 59: Obiettivo sorriso

56 ]

Il momento di massima felicità.Il ritorno dalla suamamma. Alle lorospalle, due studentiquattordicenni che partecipanocome volontari alle missioni

HONDURAS

[ 57

Al sicuro, tra lebraccia della sua

infermiera.Tranquillizzato,

si è addormentatoprima di entrare incamera operatoria

HONDURAS

Page 60: Obiettivo sorriso

58 ]

Il sogno di un padre...che sarà prestorealtà...

HONDURAS

[ 59

... la speranza di un figlio

che un giorno sarà padre...

HONDURAS

Page 61: Obiettivo sorriso

58 ]

Il sogno di un padre...che sarà prestorealtà...

HONDURAS

[ 59

... la speranza di un figlio

che un giorno sarà padre...

HONDURAS

Page 62: Obiettivo sorriso

60 ]

Al San FelipeHospital di Tegugigalpa ha operato un teamdi 65 volontariprovenienti da 6diverse nazioni

HONDURAS

[ 61

Operation Smilearruola i suoi

chirurghi selezionando

i migliori specialistiin plastica

ricostruttiva di tutto il mondo

HONDURAS

Page 63: Obiettivo sorriso

60 ]

Al San FelipeHospital di Tegugigalpa ha operato un teamdi 65 volontariprovenienti da 6diverse nazioni

HONDURAS

[ 61

Operation Smilearruola i suoi

chirurghi selezionando

i migliori specialistiin plastica

ricostruttiva di tutto il mondo

HONDURAS

Page 64: Obiettivo sorriso

Questo infermiere americano,specialista in tecniche di rianimazione,ha assistito e consegnato ai genitori oltre100 bambini.E ogni volta non ha saputo trattenere la propria commozione...

HONDURAS

63 ]

« IL SEGRETO

DELL’ESISTENZA

UMANA NON STA

SOLTANTO NEL VIVERE,MA ANCHE NEL SAPERE

PER CHE COSA SI VIVE.»

F. Dostoievski

Page 65: Obiettivo sorriso

Questo infermiere americano,specialista in tecniche di rianimazione,ha assistito e consegnato ai genitori oltre100 bambini.E ogni volta non ha saputo trattenere la propria commozione...

HONDURAS

63 ]

« IL SEGRETO

DELL’ESISTENZA

UMANA NON STA

SOLTANTO NEL VIVERE,MA ANCHE NEL SAPERE

PER CHE COSA SI VIVE.»

F. Dostoievski

Page 66: Obiettivo sorriso

64 ]

La ricostruzione di un giovane voltonon ammette né errori né incertezze.E richiede la sincronia di un perfetto lavoro di squadra

HONDURAS

[ 65

L’anestesista sta intubando

un bambino per consentirne

la respirazionedurante

l’intervento

HONDURAS

Page 67: Obiettivo sorriso

64 ]

La ricostruzione di un giovane voltonon ammette né errori né incertezze.E richiede la sincronia di un perfetto lavoro di squadra

HONDURAS

[ 65

L’anestesista sta intubando

un bambino per consentirne

la respirazionedurante

l’intervento

HONDURAS

Page 68: Obiettivo sorriso

[ 67

Altri continueranno

a sorridereper tutta la vita.

Come questabambina alla quale

verrà donatoun altro sorriso

HONDURAS

« UN SORRISO

NON COSTA NIENTE

E PRODUCE MOLTO

ARRICHISCE CHI

LO RICEVE,SENZA

IMPOVERIRE CHI LO DÀ.DURA UN SOLO ISTANTE,MA TALVOLTA IL SUO

RICORDO È ETERNO.NESSUNO È COSÌ RICCO

DA POTER FARNE A MENO,NESSUNO È ABBASTANZA

POVERO DA NON

MERITARLO.

CREA LA FELICITÀ

IN CASA,È IL SEGNO TANGIBILE

DELL’AMICIZIA,UN SORRISO DÀ RIPOSO

A CHI È STANCO,RENDE CORAGGIO

AI PIÙ SCORAGGIATI,NON PUÒ ESSERE

COMPRATO, NÈ PRESTATO,NÈ RUBATO,PERCHÈ È QUALCOSA

DI VALORE SOLO

NEL MOMENTO IN CUI

VIENE DATO.

E SE QUALCHE VOLTA

INCONTRATE QUALCUNO

CHE NON SA PIÙ

SORRIDERE,SIATE GENEROSO,DATEGLI IL VOSTRO,PERCHÈ NESSUNO

HA MAI BISOGNO

DI UN SORRISO QUANTO

COLUI CHE NON PUÒ

REGALARNE AD ALTRI.»

Anonimo

Page 69: Obiettivo sorriso

[ 67

Altri continueranno

a sorridereper tutta la vita.

Come questabambina alla quale

verrà donatoun altro sorriso

HONDURAS

« UN SORRISO

NON COSTA NIENTE

E PRODUCE MOLTO

ARRICHISCE CHI

LO RICEVE,SENZA

IMPOVERIRE CHI LO DÀ.DURA UN SOLO ISTANTE,MA TALVOLTA IL SUO

RICORDO È ETERNO.NESSUNO È COSÌ RICCO

DA POTER FARNE A MENO,NESSUNO È ABBASTANZA

POVERO DA NON

MERITARLO.

CREA LA FELICITÀ

IN CASA,È IL SEGNO TANGIBILE

DELL’AMICIZIA,UN SORRISO DÀ RIPOSO

A CHI È STANCO,RENDE CORAGGIO

AI PIÙ SCORAGGIATI,NON PUÒ ESSERE

COMPRATO, NÈ PRESTATO,NÈ RUBATO,PERCHÈ È QUALCOSA

DI VALORE SOLO

NEL MOMENTO IN CUI

VIENE DATO.

E SE QUALCHE VOLTA

INCONTRATE QUALCUNO

CHE NON SA PIÙ

SORRIDERE,SIATE GENEROSO,DATEGLI IL VOSTRO,PERCHÈ NESSUNO

HA MAI BISOGNO

DI UN SORRISO QUANTO

COLUI CHE NON PUÒ

REGALARNE AD ALTRI.»

Anonimo

Page 70: Obiettivo sorriso

68 ]

Per esorcizzare il timore della camera operatoria...

HONDURAS

[ 69

E vengono operatianche i più piccoli.

L’età minimaè di sei mesi

HONDURAS

Page 71: Obiettivo sorriso

68 ]

Per esorcizzare il timore della camera operatoria...

HONDURAS

[ 69

E vengono operatianche i più piccoli.

L’età minimaè di sei mesi

HONDURAS

Page 72: Obiettivo sorriso

70 ]

Durante la missione questo chirurgorusso opera in media 7 bambini al giorno

HONDURAS

[ 71

Terminato un intervento ecco

un altro paziente.La camera

operatoria è comeuna fucina dove

il lavoro si fa frenetico,

per operare,nei pochi giorni

disponibili,il maggior numero

di bambini

HONDURAS

Page 73: Obiettivo sorriso

70 ]

Durante la missione questo chirurgorusso opera in media 7 bambini al giorno

HONDURAS

[ 71

Terminato un intervento ecco

un altro paziente.La camera

operatoria è comeuna fucina dove

il lavoro si fa frenetico,

per operare,nei pochi giorni

disponibili,il maggior numero

di bambini

HONDURAS

Page 74: Obiettivo sorriso

72 ]

Non sempre il risveglio è sereno.E allora, ecco le cure amorevolidelle sue rianimatrici

HONDURAS

[ 73

I chirurghi di Operation Smile

si autocertificanotra loro.

E si controllano tra loro,

confrontando lerispettettive

tecniche e abilitàchirurgiche

HONDURAS

Page 75: Obiettivo sorriso

72 ]

Non sempre il risveglio è sereno.E allora, ecco le cure amorevolidelle sue rianimatrici

HONDURAS

[ 73

I chirurghi di Operation Smile

si autocertificanotra loro.

E si controllano tra loro,

confrontando lerispettettive

tecniche e abilitàchirurgiche

HONDURAS

Page 76: Obiettivo sorriso

74 ]

Al Loi Hospital di Vung Tau la prima visita dall’otorino-laringoiatra

VIETNAM

[ 75

VIETNAM

Finalmente potranno sorridere

insieme

Ecco il miracolo,il suo nome è sulla

lista dei bambinifortunati che

verranno operati

Page 77: Obiettivo sorriso

74 ]

Al Loi Hospital di Vung Tau la prima visita dall’otorino-laringoiatra

VIETNAM

[ 75

VIETNAM

Finalmente potranno sorridere

insieme

Ecco il miracolo,il suo nome è sulla

lista dei bambinifortunati che

verranno operati

Page 78: Obiettivo sorriso

76 ]

I pazienti vengonovalutati durante lo screening da molti specialisti.In Vietnam è attivaun’ottima scuola di medicina

VIETNAM

[ 77

Lo sguardo gonfiodi dolore

per le condizioni dei propri figli unisce i padri

di tutto il mondo

VIETNAM

Page 79: Obiettivo sorriso

76 ]

I pazienti vengonovalutati durante lo screening da molti specialisti.In Vietnam è attivaun’ottima scuola di medicina

VIETNAM

[ 77

Lo sguardo gonfiodi dolore

per le condizioni dei propri figli unisce i padri

di tutto il mondo

VIETNAM

Page 80: Obiettivo sorriso

78 ]

Un delicato intervento di ricostruzione del palato molle

VIETNAM

[ 79

Lam Hoai Phuong

team leader dellamissione nella

stessa missionechirurgicaha operato

50 bambini

VIETNAM

Page 81: Obiettivo sorriso

78 ]

Un delicato intervento di ricostruzione del palato molle

VIETNAM

[ 79

Lam Hoai Phuong

team leader dellamissione nella

stessa missionechirurgicaha operato

50 bambini

VIETNAM

Page 82: Obiettivo sorriso

80 ]

Una breve siestanel cortile dell’ospedaleaspettando il proprio turnoprima di entrare in camera operatoria

VIETNAM

[ 81

Il sonno dopo la fatica

dell’intervento e la veglia con gli

occhi ancoraincreduli del suo

giovane papà

VIETNAM

Page 83: Obiettivo sorriso

80 ]

Una breve siestanel cortile dell’ospedaleaspettando il proprio turnoprima di entrare in camera operatoria

VIETNAM

[ 81

Il sonno dopo la fatica

dell’intervento e la veglia con gli

occhi ancoraincreduli del suo

giovane papà

VIETNAM

Page 84: Obiettivo sorriso

82 ]

Si è gettata nel fuoco per salvare sua figlia.Entrambe gravemente ustionate verranno curate

VIETNAM

[ 83

VIETNAM

Di fronte al tabellone

della speranza che reca i nomi

dei bambini prescelti

Appenaaddormentato

dagli anestesistie pronto

per il bisturi

Page 85: Obiettivo sorriso

82 ]

Si è gettata nel fuoco per salvare sua figlia.Entrambe gravemente ustionate verranno curate

VIETNAM

[ 83

VIETNAM

Di fronte al tabellone

della speranza che reca i nomi

dei bambini prescelti

Appenaaddormentato

dagli anestesistie pronto

per il bisturi

Page 86: Obiettivo sorriso

Questo bambinofiglio di pescatorivietnamiti è statooperato un anno

prima di palatoschisi.Era deforme

ed emarginato.Oggi è considerato

una star dal suovillaggio e sogna

di potersi fidanzarecon la sua amichetta

del cuore.

VIETNAM

84 ]

Page 87: Obiettivo sorriso

Questo bambinofiglio di pescatorivietnamiti è statooperato un anno

prima di palatoschisi.Era deforme

ed emarginato.Oggi è considerato

una star dal suovillaggio e sogna

di potersi fidanzarecon la sua amichetta

del cuore.

VIETNAM

84 ]

Page 88: Obiettivo sorriso

86 ]

Il risveglio.Il momento piùdelicato è passato.Ma soprattutto i bambini piccolihanno bisogno di molte cure dai loro anestesisti

VIETNAM

[ 87

Ospedaledi Lunsar.

Il chirurgo è frate Emanuel,

un missionario dei Fatebenefratelli.Opera una giovane

di 19 anni.Isterectomia totale

per aver subitouna pratica

abortiva devastante

SIERRA LEONE

Page 89: Obiettivo sorriso

86 ]

Il risveglio.Il momento piùdelicato è passato.Ma soprattutto i bambini piccolihanno bisogno di molte cure dai loro anestesisti

VIETNAM

[ 87

Ospedaledi Lunsar.

Il chirurgo è frate Emanuel,

un missionario dei Fatebenefratelli.Opera una giovane

di 19 anni.Isterectomia totale

per aver subitouna pratica

abortiva devastante

SIERRA LEONE

Page 90: Obiettivo sorriso

Il Saint JosephHospital di Lunsar,prima della guerra,era il miglioredella regione.

SIERRA LEONE

89 ]

« DILIGE ET

QUOD VIS FAC.»

AMA E FA’CIÒ CHE VUOI

In Io. Ep. tr. 7, 8

Page 91: Obiettivo sorriso

Il Saint JosephHospital di Lunsar,prima della guerra,era il miglioredella regione.

SIERRA LEONE

89 ]

« DILIGE ET

QUOD VIS FAC.»

AMA E FA’CIÒ CHE VUOI

In Io. Ep. tr. 7, 8

Page 92: Obiettivo sorriso

90 ]

È uno tra i paesi più poveridell’AfricaOccidentale.Il reddito pro capite è di 140 dollari all’anno.La vita media 34 anni. Il 64%della popolazione è analfabeta.E mancano lestruttre sanitarie

SIERRA LEONE

[ 91

Questa giovanemamma

è preoccupata.Dovrà nutrire

i suoi due gemellini.Di 1000 bambini

nati vivi, 280 non arrivano al

quinto anno di vita

SIERRA LEONE

Page 93: Obiettivo sorriso

90 ]

È uno tra i paesi più poveridell’AfricaOccidentale.Il reddito pro capite è di 140 dollari all’anno.La vita media 34 anni. Il 64%della popolazione è analfabeta.E mancano lestruttre sanitarie

SIERRA LEONE

[ 91

Questa giovanemamma

è preoccupata.Dovrà nutrire

i suoi due gemellini.Di 1000 bambini

nati vivi, 280 non arrivano al

quinto anno di vita

SIERRA LEONE

Page 94: Obiettivo sorriso

92 ]

In attesa di unavisita medica.Ma al momento ci sono solo duedottori. OperationSmile Italia interviene ancheper portare il suoaiuto in situazioniestreme

SIERRA LEONE

[ 93

Per tutta la Sierra Leone

l’ospedale di Lunsar

rappresental’ultima speranza

SIERRA LEONE

Page 95: Obiettivo sorriso

92 ]

In attesa di unavisita medica.Ma al momento ci sono solo duedottori. OperationSmile Italia interviene ancheper portare il suoaiuto in situazioniestreme

SIERRA LEONE

[ 93

Per tutta la Sierra Leone

l’ospedale di Lunsar

rappresental’ultima speranza

SIERRA LEONE

Page 96: Obiettivo sorriso

94 ]

Ha 18 anni e sta per partorireil suo terzo figlio...

SIERRA LEONE

Quest’uomo è stato appena operato dal fratelloEmanuel, l’unicochirurgo dellaregione

[ 95

È difficile trovarepersonale sanitario

preparato. Negliocchi di questa

ostetrica la faticadopo 12 ore

di lavoro non stop

SIERRA LEONE

Page 97: Obiettivo sorriso

94 ]

Ha 18 anni e sta per partorireil suo terzo figlio...

SIERRA LEONE

Quest’uomo è stato appena operato dal fratelloEmanuel, l’unicochirurgo dellaregione

[ 95

È difficile trovarepersonale sanitario

preparato. Negliocchi di questa

ostetrica la faticadopo 12 ore

di lavoro non stop

SIERRA LEONE

Page 98: Obiettivo sorriso

96 ]

Malata terminale di Aids ha sorrisoper posare per il suo ritratto.Il giorno dopo il suo letto era vuoto...

SIERRA LEONE

[ 97

SIERRA LEONE

Maria era un’imprenditrice.

Poi i giovani ribellidel Ruf le hanno

amputato il braccioper rappresaglia

contro la popolazione civile.

È stata salvata daCamil, la sua

bambina che hachiamato i soccorsi

I bambini che si incontrano

sembrano tutti sani.

Qui la naturaimpone

le sue leggi.Chi ha

un handicap è perduto.

Se un bambinonasce col labbro

leporino vieneabbandonato nella savana

Page 99: Obiettivo sorriso

96 ]

Malata terminale di Aids ha sorrisoper posare per il suo ritratto.Il giorno dopo il suo letto era vuoto...

SIERRA LEONE

[ 97

SIERRA LEONE

Maria era un’imprenditrice.

Poi i giovani ribellidel Ruf le hanno

amputato il braccioper rappresaglia

contro la popolazione civile.

È stata salvata daCamil, la sua

bambina che hachiamato i soccorsi

I bambini che si incontrano

sembrano tutti sani.

Qui la naturaimpone

le sue leggi.Chi ha

un handicap è perduto.

Se un bambinonasce col labbro

leporino vieneabbandonato nella savana

Page 100: Obiettivo sorriso

98 ]

L’Ospedale ricovera attualmente un centinaio di pazienti.Ma potrebbe ospitarne fino a 250. Un tempoc’era anche la foresteria per le famiglie cheli accompagnavanodopo lunghi viaggi

SIERRA LEONE

Non mancano solomedici ma anchemateriale medico e chirurgico di base. In cameraoperatoria ci siarrangia sempre e comunque

[ 99

Le vittime dellafollia dei ribelli

si aiutanoa vicenda nei campi

per amputati.I ribelli hanno

tagliato oltre 30mila mani durante

la guerra. Sonosopravvissute solo

1.600 persone

SIERRA LEONE

Page 101: Obiettivo sorriso

98 ]

L’Ospedale ricovera attualmente un centinaio di pazienti.Ma potrebbe ospitarne fino a 250. Un tempoc’era anche la foresteria per le famiglie cheli accompagnavanodopo lunghi viaggi

SIERRA LEONE

Non mancano solomedici ma anchemateriale medico e chirurgico di base. In cameraoperatoria ci siarrangia sempre e comunque

[ 99

Le vittime dellafollia dei ribelli

si aiutanoa vicenda nei campi

per amputati.I ribelli hanno

tagliato oltre 30mila mani durante

la guerra. Sonosopravvissute solo

1.600 persone

SIERRA LEONE

Page 102: Obiettivo sorriso

Una mamma giovanissima attende l’esito del responso dei medici per la sua bambinaammalata.Sua figlia ha giàdieci anni

SIERRA LEONE

101 ]

Page 103: Obiettivo sorriso

Una mamma giovanissima attende l’esito del responso dei medici per la sua bambinaammalata.Sua figlia ha giàdieci anni

SIERRA LEONE

101 ]

Page 104: Obiettivo sorriso

102 ]

La popolazione diffida dell’organizzazionesanitaria statale.Ed è così che siregistra il più altotasso di mortalitàperinatale del mondo.Ogni 100 milaparti muoiono1.800 gestanti per complicazioni

SIERRA LEONE

[ 103

Ha 26 anni.I ribelli del Ruf

gli hanno tagliatoentrambe le mani

per dissuaderlo ad andare a votare

alle elezioni politiche. I suoi

aguzzini avevanotra i 14 e i 16 anni

SIERRA LEONE

Page 105: Obiettivo sorriso

102 ]

La popolazione diffida dell’organizzazionesanitaria statale.Ed è così che siregistra il più altotasso di mortalitàperinatale del mondo.Ogni 100 milaparti muoiono1.800 gestanti per complicazioni

SIERRA LEONE

[ 103

Ha 26 anni.I ribelli del Ruf

gli hanno tagliatoentrambe le mani

per dissuaderlo ad andare a votare

alle elezioni politiche. I suoi

aguzzini avevanotra i 14 e i 16 anni

SIERRA LEONE

Page 106: Obiettivo sorriso

104 ]

La conta delle pillole. I farmaciscarseggiano evanno razionati

SIERRA LEONE

[ 105

Questa ferristamostra i suoi

vecchi attrezzi chirurgici

dei quali va fiera

SIERRA LEONE

Page 107: Obiettivo sorriso

104 ]

La conta delle pillole. I farmaciscarseggiano evanno razionati

SIERRA LEONE

[ 105

Questa ferristamostra i suoi

vecchi attrezzi chirurgici

dei quali va fiera

SIERRA LEONE

Page 108: Obiettivo sorriso

I chirurghi italianidi Operation Smile

sono riuscitia entrare negli

ospedali di Kabule organizzare unaserie di missioni,

vincendola diffidenza della

popolazione e dellaburocrazia locale

AFGHANISTAN

106 ]

Page 109: Obiettivo sorriso

I chirurghi italianidi Operation Smile

sono riuscitia entrare negli

ospedali di Kabule organizzare unaserie di missioni,

vincendola diffidenza della

popolazione e dellaburocrazia locale

AFGHANISTAN

106 ]

Page 110: Obiettivo sorriso

108 ]

Female Hospital di Kabul.Un bambino appena operato da un team di chirurghi plasticiafghani. OperationSmile ha anche il compito di insegnare ai chirurghi localile più modernetecniche operatorie

[ 109

Oltre il 50% delle donne

è soggetta allalegge tribale della

Bad, per cui moltegiovani spose

diventano schiave evengono sottoposte

a umiliazioni corporali, sfregi

e mutilazioni

AFGHANISTANAFGHANISTAN

Page 111: Obiettivo sorriso

108 ]

Female Hospital di Kabul.Un bambino appena operato da un team di chirurghi plasticiafghani. OperationSmile ha anche il compito di insegnare ai chirurghi localile più modernetecniche operatorie

[ 109

Oltre il 50% delle donne

è soggetta allalegge tribale della

Bad, per cui moltegiovani spose

diventano schiave evengono sottoposte

a umiliazioni corporali, sfregi

e mutilazioni

AFGHANISTANAFGHANISTAN

Page 112: Obiettivo sorriso

110 ]

Una mina giocattolo ha colpito ancora.Occorrerannonumerosi interventidi plastica ricostruttiva perridare mani e voltoa questo bambino

[ 111

... ma nonostantele campagne

di informazionee l’intensa opera

di sminamentocompiuta

dalle NazioniUnite, sono ancora

molte le vittimetra i bambini

AFGHANISTANAFGHANISTAN

Page 113: Obiettivo sorriso

110 ]

Una mina giocattolo ha colpito ancora.Occorrerannonumerosi interventidi plastica ricostruttiva perridare mani e voltoa questo bambino

[ 111

... ma nonostantele campagne

di informazionee l’intensa opera

di sminamentocompiuta

dalle NazioniUnite, sono ancora

molte le vittimetra i bambini

AFGHANISTANAFGHANISTAN

Page 114: Obiettivo sorriso

112 ]

È arrivatadalle montagnedel Tagykistancon in gremboil suo neonatobisognoso di cureper farlo visitaredai medicidi OperationSmile Italia

[ 113

Molti profughirientrano

dal Pakistanin Afghanistan.

Ma giovani donnee bambini

sopravvivonodimenticati

nei campi improvvisati

tra le pietraie alle porte

di Jalalabad

AFGHANISTANAFGHANISTAN

Page 115: Obiettivo sorriso

112 ]

È arrivatadalle montagnedel Tagykistancon in gremboil suo neonatobisognoso di cureper farlo visitaredai medicidi OperationSmile Italia

[ 113

Molti profughirientrano

dal Pakistanin Afghanistan.

Ma giovani donnee bambini

sopravvivonodimenticati

nei campi improvvisati

tra le pietraie alle porte

di Jalalabad

AFGHANISTANAFGHANISTAN

Page 116: Obiettivo sorriso

114 ]

I bambini sonosempre stati le vittime sacrificalidi ogni guerra.In Afghanistanhanno pagato un tributo di sangue altissimo.Qui c’è moltissimolavoro per i medicidi Operation Smile

[ 115

Ancora oggi,nonostante le

numerose missioniumanitarie organizzate

dalle NazioniUnite, molti

di loro necessitanodi cibo oltre a ogni

tipo di cura

AFGHANISTANAFGHANISTAN

Page 117: Obiettivo sorriso

114 ]

I bambini sonosempre stati le vittime sacrificalidi ogni guerra.In Afghanistanhanno pagato un tributo di sangue altissimo.Qui c’è moltissimolavoro per i medicidi Operation Smile

[ 115

Ancora oggi,nonostante le

numerose missioniumanitarie organizzate

dalle NazioniUnite, molti

di loro necessitanodi cibo oltre a ogni

tipo di cura

AFGHANISTANAFGHANISTAN

Page 118: Obiettivo sorriso

116 ]

L’ingresso al Female Hospitaldi Kabul dove sonoentrati i medici italiani

AFGHANISTAN

Nei casi più gravisono sempre i padri a prendersicura dei loro bambini

« LENTAMENTE MUORE

CHI DIVENTA SCHIAVO DELL’ABITUDINE,RIPETENDO OGNI GIORNO GLI STESSI PERCORSI,CHI NON CAMBIA LA MARCIA,CHI NON RISCHIA E CAMBIA COLORE DEI VESTITI,CHI NON PARLA A CHI NON CONOSCE.MUORE LENTAMENTE

CHI EVITA UNA PASSIONE,CHI PREFERISCE IL NERO SU BIANCO

E I PUNTINI SULLE “I”PIUTTOSTO CHE UN INSIEME DI EMOZIONI,PROPRIO QUELLE CHE FANNO BRILLARE GLI OCCHI,QUELLE CHE FANNO DI UNO SBADIGLIO UN SORRISO,QUELLE CHE FANNO BATTERE IL CUORE

DAVANTI ALL’ERRORE E AI SENTIMENTI.LENTAMENTE MUORE

CHI NON CAPOVOLGE IL TAVOLO,CHI È INFELICE SUL LAVORO,CHI NON RISCHIA LA CERTEZZA PER L’INCERTEZZA

PER INSEGUIRE UN SOGNO,CHI NON SI PERMETTE ALMENO UNA VOLTA

NELLA VITA DI FUGGIRE AI CONSIGLI SENSATI.LENTAMENTE MUORE

CHI NON VIAGGIA, CHI NON LEGGE,CHI NON ASCOLTA MUSICA,CHI NON TROVA GRAZIA IN SE STESSO.MUORE LENTAMENTE

CHI DISTRUGGE L’AMOR PROPRIO,CHI NON SI LASCIA AIUTARE;CHI PASSA I GIORNI A LAMENTARSI DELLA

PROPRIA SFORTUNA O DELLA PIOGGIA INCESSANTE.LENTAMENTE MUORE

CHI ABBANDONA UN PROGETTO PRIMA DI INIZIARLO,CHI NON FA DOMANDE SUGLI ARGOMENTI

CHE NON CONOSCE, CHI NON RISPONDE

QUANDO GLI CHIEDONO QUALCOSA CHE CONOSCE.EVITIAMO LA MORTE A PICCOLE DOSI,RICORDANDO SEMPRE CHE ESSERE VIVO

RICHIEDE UNO SFORZO DI GRAN LUNGA MAGGIORE

DEL SEMPLICE FATTO DI RESPIRARE.SOLTANTO L’ARDENTE PAZIENZA PORTERÀ

AL RAGGIUNGIMENTO DI UNA SPLENDIDA FELICITÀ.»

Pablo Neruda

Stuporee gratitudine.Di fronteal suo dottore che lo ha appenavisitato

Page 119: Obiettivo sorriso

116 ]

L’ingresso al Female Hospitaldi Kabul dove sonoentrati i medici italiani

AFGHANISTAN

Nei casi più gravisono sempre i padri a prendersicura dei loro bambini

« LENTAMENTE MUORE

CHI DIVENTA SCHIAVO DELL’ABITUDINE,RIPETENDO OGNI GIORNO GLI STESSI PERCORSI,CHI NON CAMBIA LA MARCIA,CHI NON RISCHIA E CAMBIA COLORE DEI VESTITI,CHI NON PARLA A CHI NON CONOSCE.MUORE LENTAMENTE

CHI EVITA UNA PASSIONE,CHI PREFERISCE IL NERO SU BIANCO

E I PUNTINI SULLE “I”PIUTTOSTO CHE UN INSIEME DI EMOZIONI,PROPRIO QUELLE CHE FANNO BRILLARE GLI OCCHI,QUELLE CHE FANNO DI UNO SBADIGLIO UN SORRISO,QUELLE CHE FANNO BATTERE IL CUORE

DAVANTI ALL’ERRORE E AI SENTIMENTI.LENTAMENTE MUORE

CHI NON CAPOVOLGE IL TAVOLO,CHI È INFELICE SUL LAVORO,CHI NON RISCHIA LA CERTEZZA PER L’INCERTEZZA

PER INSEGUIRE UN SOGNO,CHI NON SI PERMETTE ALMENO UNA VOLTA

NELLA VITA DI FUGGIRE AI CONSIGLI SENSATI.LENTAMENTE MUORE

CHI NON VIAGGIA, CHI NON LEGGE,CHI NON ASCOLTA MUSICA,CHI NON TROVA GRAZIA IN SE STESSO.MUORE LENTAMENTE

CHI DISTRUGGE L’AMOR PROPRIO,CHI NON SI LASCIA AIUTARE;CHI PASSA I GIORNI A LAMENTARSI DELLA

PROPRIA SFORTUNA O DELLA PIOGGIA INCESSANTE.LENTAMENTE MUORE

CHI ABBANDONA UN PROGETTO PRIMA DI INIZIARLO,CHI NON FA DOMANDE SUGLI ARGOMENTI

CHE NON CONOSCE, CHI NON RISPONDE

QUANDO GLI CHIEDONO QUALCOSA CHE CONOSCE.EVITIAMO LA MORTE A PICCOLE DOSI,RICORDANDO SEMPRE CHE ESSERE VIVO

RICHIEDE UNO SFORZO DI GRAN LUNGA MAGGIORE

DEL SEMPLICE FATTO DI RESPIRARE.SOLTANTO L’ARDENTE PAZIENZA PORTERÀ

AL RAGGIUNGIMENTO DI UNA SPLENDIDA FELICITÀ.»

Pablo Neruda

Stuporee gratitudine.Di fronteal suo dottore che lo ha appenavisitato

Page 120: Obiettivo sorriso

118 ]

Il suo bambino è appena nato.Piacerà a suo marito?Quale destino perlei e per suo figlioal loro rientro in casa?

[ 119

Il taglio del nasocome sfregio per le mogli sospettedi infedeltà è una

pratica ancoraconsueta. A Kabuli chirurghi plastici

hanno molto lavoroda compiere

AFGHANISTANAFGHANISTAN

Page 121: Obiettivo sorriso

118 ]

Il suo bambino è appena nato.Piacerà a suo marito?Quale destino perlei e per suo figlioal loro rientro in casa?

[ 119

Il taglio del nasocome sfregio per le mogli sospettedi infedeltà è una

pratica ancoraconsueta. A Kabuli chirurghi plastici

hanno molto lavoroda compiere

AFGHANISTANAFGHANISTAN

Page 122: Obiettivo sorriso

Nonostante la sconfitta

dei talebani,le donne

continuanoa ricoprirsi

con il burqa.Temono

la violenza degli uomini che possono

abusare dei lorocorpi restando

sempre impuniti

AFGHANISTAN

120 ]

Page 123: Obiettivo sorriso

Nonostante la sconfitta

dei talebani,le donne

continuanoa ricoprirsi

con il burqa.Temono

la violenza degli uomini che possono

abusare dei lorocorpi restando

sempre impuniti

AFGHANISTAN

120 ]

Page 124: Obiettivo sorriso

122 ]

Non è unaMadonna ma unanonna col nipotinoin attesa di essereoperato di labbroleporino bilaterale

[ 123

AFGHANISTANAFGHANISTAN

Alberto Cairo,direttore del

centro ortopedicodella Croce Rossa

Internazionale.Il suo giovane

paziente ha persosu una mina

entrambe le braccia,una gamba e unocchio. A Kabul

Cairo ridà legambe a 14 milaafghani all’anno

Nella corsia della maternità

dove viene allestital’assistenza

post operatoria

Page 125: Obiettivo sorriso

122 ]

Non è unaMadonna ma unanonna col nipotinoin attesa di essereoperato di labbroleporino bilaterale

[ 123

AFGHANISTANAFGHANISTAN

Alberto Cairo,direttore del

centro ortopedicodella Croce Rossa

Internazionale.Il suo giovane

paziente ha persosu una mina

entrambe le braccia,una gamba e unocchio. A Kabul

Cairo ridà legambe a 14 milaafghani all’anno

Nella corsia della maternità

dove viene allestital’assistenza

post operatoria

Page 126: Obiettivo sorriso

Ospedale di Mekelle, Bruno

Lorè specializzandoin chirurgia

maxillo facciale,visita un piccolo

paziente, sotto gli occhi grati

della madre e del suo fratellino

ETIOPIA

124 ]

Page 127: Obiettivo sorriso

Ospedale di Mekelle, Bruno

Lorè specializzandoin chirurgia

maxillo facciale,visita un piccolo

paziente, sotto gli occhi grati

della madre e del suo fratellino

ETIOPIA

124 ]

Page 128: Obiettivo sorriso

126 ]

Nello sguardo di questo adolescente in attesa di incontrare i medici italiani,tutta l’angoscia per il suo destino

[ 127

Una madre marciaverso l’ospedale.

Una volta operatosuo figlio potrà

nutrirsi senza soffocarsi

ETIOPIAETIOPIA

« SE ANCHE PARLASSI LE LINGUE DEGLI UOMINI E DEGLI ANGELI, MA NON AVESSI LA CARITÀ,SONO COME UN BRONZO CHE RISUONA O UN CEMBALO CHE TINTINNA. E SE AVESSI IL DONO DELLA PROFEZIA

E CONOSCESSI TUTTI I MISTERI E TUTTA LA SCIENZA, E POSSEDESSI LA PIENEZZA DELLA FEDE COSÌ DA TRASPORTARE

LE MONTAGNE, MA NON AVESSI LA CARITÀ, NON SONO NULLA. E SE ANCHE DISTRIBUISSI TUTTE LE MIE SOSTANZE

E DESSI IL MIO CORPO PER ESSER BRUCIATO, MA NON AVESSI LA CARITÀ, NIENTE MI GIOVA.LA CARITÀ È PAZIENTE, È BENIGNA LA CARITÀ; NON È INVIDIOSA LA CARITÀ, NON SI VANTA, NON SI GONFIA,NON MANCA DI RISPETTO, NON CERCA IL SUO INTERESSE, NON SI ADIRA, NON TIENE CONTO DEL MALE

RICEVUTO, NON GODE DELL’INGIUSTIZIA, MA SI COMPIACE DELLA VERITÀ.TUTTO COPRE, TUTTO CREDE, TUTTO

SPERA, TUTTO SOPPORTA. LA CARITÀ NON AVRÀ MAI FINE. LE PROFEZIE SCOMPARIRANNO; IL DONO DELLE LIN-GUE CESSERÀ E LA SCIENZA SVANIRÀ. LA NOSTRA CONOSCENZA È IMPERFETTA E IMPERFETTA LA NOSTRA PROFE-ZIA. MA QUANDO VERRÀ CIÒ CHE È PERFETTO, QUELLO CHE È IMPERFETTO SCOMPARIRÀ.QUAND’ERO BAMBINO, PARLAVO DA BAMBINO, PENSAVO DA BAMBINO, RAGIONAVO DA BAMBINO. MA, DIVENUTO

UOMO, CIÒ CHE ERA DA BAMBINO L’HO ABBANDONATO. ORA VEDIAMO COME IN UNO SPECCHIO, IN MANIERA

CONFUSA; MA ALLORA VEDREMO A FACCIA A FACCIA. ORA CONOSCO IN MODO IMPERFETTO, MA ALLORA CONO-SCERÒ PERFETTAMENTE, COME ANCH’IO SONO CONOSCIUTO. QUESTE DUNQUE LE TRE COSE CHE RIMANGONO:LA FEDE, LA SPERANZA E LA CARITÀ; MA DI TUTTE PIÙ GRANDE È LA CARITÀ!»

Inno alla CaritàSan Paolo

Page 129: Obiettivo sorriso

126 ]

Nello sguardo di questo adolescente in attesa di incontrare i medici italiani,tutta l’angoscia per il suo destino

[ 127

Una madre marciaverso l’ospedale.

Una volta operatosuo figlio potrà

nutrirsi senza soffocarsi

ETIOPIAETIOPIA

« SE ANCHE PARLASSI LE LINGUE DEGLI UOMINI E DEGLI ANGELI, MA NON AVESSI LA CARITÀ,SONO COME UN BRONZO CHE RISUONA O UN CEMBALO CHE TINTINNA. E SE AVESSI IL DONO DELLA PROFEZIA

E CONOSCESSI TUTTI I MISTERI E TUTTA LA SCIENZA, E POSSEDESSI LA PIENEZZA DELLA FEDE COSÌ DA TRASPORTARE

LE MONTAGNE, MA NON AVESSI LA CARITÀ, NON SONO NULLA. E SE ANCHE DISTRIBUISSI TUTTE LE MIE SOSTANZE

E DESSI IL MIO CORPO PER ESSER BRUCIATO, MA NON AVESSI LA CARITÀ, NIENTE MI GIOVA.LA CARITÀ È PAZIENTE, È BENIGNA LA CARITÀ; NON È INVIDIOSA LA CARITÀ, NON SI VANTA, NON SI GONFIA,NON MANCA DI RISPETTO, NON CERCA IL SUO INTERESSE, NON SI ADIRA, NON TIENE CONTO DEL MALE

RICEVUTO, NON GODE DELL’INGIUSTIZIA, MA SI COMPIACE DELLA VERITÀ.TUTTO COPRE, TUTTO CREDE, TUTTO

SPERA, TUTTO SOPPORTA. LA CARITÀ NON AVRÀ MAI FINE. LE PROFEZIE SCOMPARIRANNO; IL DONO DELLE LIN-GUE CESSERÀ E LA SCIENZA SVANIRÀ. LA NOSTRA CONOSCENZA È IMPERFETTA E IMPERFETTA LA NOSTRA PROFE-ZIA. MA QUANDO VERRÀ CIÒ CHE È PERFETTO, QUELLO CHE È IMPERFETTO SCOMPARIRÀ.QUAND’ERO BAMBINO, PARLAVO DA BAMBINO, PENSAVO DA BAMBINO, RAGIONAVO DA BAMBINO. MA, DIVENUTO

UOMO, CIÒ CHE ERA DA BAMBINO L’HO ABBANDONATO. ORA VEDIAMO COME IN UNO SPECCHIO, IN MANIERA

CONFUSA; MA ALLORA VEDREMO A FACCIA A FACCIA. ORA CONOSCO IN MODO IMPERFETTO, MA ALLORA CONO-SCERÒ PERFETTAMENTE, COME ANCH’IO SONO CONOSCIUTO. QUESTE DUNQUE LE TRE COSE CHE RIMANGONO:LA FEDE, LA SPERANZA E LA CARITÀ; MA DI TUTTE PIÙ GRANDE È LA CARITÀ!»

Inno alla CaritàSan Paolo

Page 130: Obiettivo sorriso

128 ]

Fuori dal bloccooperatorio questamamma prega per il suo bambino

[ 129

Molti hannoattraversato

le regionidesertiche

dell’Etiopiaper arrivare

fino a Makalle

ETIOPIAETIOPIA

Page 131: Obiettivo sorriso

128 ]

Fuori dal bloccooperatorio questamamma prega per il suo bambino

[ 129

Molti hannoattraversato

le regionidesertiche

dell’Etiopiaper arrivare

fino a Makalle

ETIOPIAETIOPIA

Page 132: Obiettivo sorriso

130 ]

La “sala d’attesa”dell’ospedale.La Tv ha annunciatol’arrivo dei medicidi Operation Smilee intere famiglie si sono messe in marcia

[ 131

ETIOPIAETIOPIA

Hanno appenasaputo chel’indomani

ci sarebbe statol’intervento

I chirurghi hanno terminato.

Ecco un bambino nuovo

Page 133: Obiettivo sorriso

130 ]

La “sala d’attesa”dell’ospedale.La Tv ha annunciatol’arrivo dei medicidi Operation Smilee intere famiglie si sono messe in marcia

[ 131

ETIOPIAETIOPIA

Hanno appenasaputo chel’indomani

ci sarebbe statol’intervento

I chirurghi hanno terminato.

Ecco un bambino nuovo

Page 134: Obiettivo sorriso

132 ]

Rossella DiVittorio, ferrista,assiste e vigila i suoi chirurghi

[ 133

Carmela Imperiale anestesista, ausculta

il torace di questo adolescente operato

il giorno prima.Nel pomeriggio

lui potrà tornare a casa...

ETIOPIAETIOPIA

Un bambino giunge sereno sul tavolo operatorio e aiutala sua rianimatrice a praticare l’anestesia

Page 135: Obiettivo sorriso

132 ]

Rossella DiVittorio, ferrista,assiste e vigila i suoi chirurghi

[ 133

Carmela Imperiale anestesista, ausculta

il torace di questo adolescente operato

il giorno prima.Nel pomeriggio

lui potrà tornare a casa...

ETIOPIAETIOPIA

Un bambino giunge sereno sul tavolo operatorio e aiutala sua rianimatrice a praticare l’anestesia

Page 136: Obiettivo sorriso

134 ]

Il dubbio e la fede.In 10 giornisono stati visitati104 bambini comequesto e ne sonostati operati 64.Gli altri si sono giàprenotati per laprossima missione

[ 135

Le condizionidi vita in Etiopiasono durissime.

Non esistonostrutture sanitarie

adeguate.La malattia

o l’infortunio possono

diventare letali

ETIOPIAETIOPIA

Page 137: Obiettivo sorriso

134 ]

Il dubbio e la fede.In 10 giornisono stati visitati104 bambini comequesto e ne sonostati operati 64.Gli altri si sono giàprenotati per laprossima missione

[ 135

Le condizionidi vita in Etiopiasono durissime.

Non esistonostrutture sanitarie

adeguate.La malattia

o l’infortunio possono

diventare letali

ETIOPIAETIOPIA

Page 138: Obiettivo sorriso

136 ]

È arrivata da solaa Makalle,con i suoi piccoli.Uno in braccioe l’altro sullaschiena.Ha 20 annie la forzadell’amore

[ 137

Come in una fiaba,ma questa volta

sarà realtà...Al suo risvegliopotra sorridere

diversamente alla vita

ETIOPIAETIOPIA

Page 139: Obiettivo sorriso

136 ]

È arrivata da solaa Makalle,con i suoi piccoli.Uno in braccioe l’altro sullaschiena.Ha 20 annie la forzadell’amore

[ 137

Come in una fiaba,ma questa volta

sarà realtà...Al suo risvegliopotra sorridere

diversamente alla vita

ETIOPIAETIOPIA

Page 140: Obiettivo sorriso

138 ]

Non ha mangiatoper giorni per correree portare la suabimba dai chirurghiitaliani primache se ne andassero

ETIOPIA

Attesa e speranza.Sta per giungereil verdetto dei medici che potrebbe cambiare tutta una vita

« DAMMI IL

SUPREMO CORAGGIO

DELL’AMORE,QUESTA È LA MIA

PREGHIERA,CORAGGIO

DI PARLARE,DI AGIRE,DI SOFFRIRE,DI LASCIARE

TUTTE LE COSE,O DI ESSERE

LASCIATO SOLO.TEMPERAMI CON

INCARICHI RISCHIOSI,ONORAMI CON

IL DOLORE,E AIUTAMI AD

ALZARMI OGNI VOLTA

CHE CADRÒ.DAMMI LA SUPREMA

CERTEZZA

NELL’AMORE,E DELL'AMORE,QUESTA È LA MIA

PREGHIERA,LA CERTEZZA

CHE APPARTIENE

ALLA VITA

NELLA MORTE,ALLA VITTORIA

NELLA SCONFITTA,ALLA POTENZA

NASCOSTA NELLA PIÙ

FRAGILE BELLEZZA,A QUELLA DIGNITÀ

NEL DOLORE, CHE

ACCETTA L’OFFESA,MA DISDEGNA

DI RIPAGARLA

CON L'OFFESA.DAMMI LA FORZA

DI AMARE SEMPRE

E AD OGNI COSTO.

Tagore

Page 141: Obiettivo sorriso

138 ]

Non ha mangiatoper giorni per correree portare la suabimba dai chirurghiitaliani primache se ne andassero

ETIOPIA

Attesa e speranza.Sta per giungereil verdetto dei medici che potrebbe cambiare tutta una vita

« DAMMI IL

SUPREMO CORAGGIO

DELL’AMORE,QUESTA È LA MIA

PREGHIERA,CORAGGIO

DI PARLARE,DI AGIRE,DI SOFFRIRE,DI LASCIARE

TUTTE LE COSE,O DI ESSERE

LASCIATO SOLO.TEMPERAMI CON

INCARICHI RISCHIOSI,ONORAMI CON

IL DOLORE,E AIUTAMI AD

ALZARMI OGNI VOLTA

CHE CADRÒ.DAMMI LA SUPREMA

CERTEZZA

NELL’AMORE,E DELL'AMORE,QUESTA È LA MIA

PREGHIERA,LA CERTEZZA

CHE APPARTIENE

ALLA VITA

NELLA MORTE,ALLA VITTORIA

NELLA SCONFITTA,ALLA POTENZA

NASCOSTA NELLA PIÙ

FRAGILE BELLEZZA,A QUELLA DIGNITÀ

NEL DOLORE, CHE

ACCETTA L’OFFESA,MA DISDEGNA

DI RIPAGARLA

CON L'OFFESA.DAMMI LA FORZA

DI AMARE SEMPRE

E AD OGNI COSTO.

Tagore

Page 142: Obiettivo sorriso

140 ]

È il primo bagnodella sua vita.Necessario primadi entrare in cameraoperatoria.Per i bambiniil contatto con l’acquarappresenta un trauma peggioredell’interventoal quale verrannosottoposti

[ 141

Suo figlioè stato operato

il giorno prima.Il suo palato

è stato ricostruito.Ma ora bisogna

nutrirlo.Delicatamente...

con tutto l’amoreche solo un padre

responsabile sa dare

ETIOPIAETIOPIA

Page 143: Obiettivo sorriso

140 ]

È il primo bagnodella sua vita.Necessario primadi entrare in cameraoperatoria.Per i bambiniil contatto con l’acquarappresenta un trauma peggioredell’interventoal quale verrannosottoposti

[ 141

Suo figlioè stato operato

il giorno prima.Il suo palato

è stato ricostruito.Ma ora bisogna

nutrirlo.Delicatamente...

con tutto l’amoreche solo un padre

responsabile sa dare

ETIOPIAETIOPIA

Page 144: Obiettivo sorriso

142 ]

Il giorno prima...

[ 143

...il giorno dopo

ETIOPIAETIOPIA

Page 145: Obiettivo sorriso

142 ]

Il giorno prima...

[ 143

...il giorno dopo

ETIOPIAETIOPIA

Page 146: Obiettivo sorriso

finito di stampare nel mese di novembre 2005

da I.G.E.R. srl Istituto Grafico Editoriale Romano - ROMA

Claudio Gallone

Giornalista, fotografo ed editore, è stato scelto dal Ministero della Saluteper descrivere in una grande mostra fotografica le attività del Policlinico di Milano, il più antico e importante ospedale europeo per la ricercascientifica. Presentata alla Fondazione Trussardi in Palazzo Marino alla Scala,la mostra fotografica si compone di 120 opere in grande formato dal titolo“Il Policlinico di Milano - volti e uomini della ricerca”.Gallone ha portato il suo obiettivo oltre le corsie, nei centri di ricerca e nelle camere operatorie. La mostra, di cui è stato pubblicato il libro,ora è itinerante e viene presentata a Genova, Roma, Napoli, Bari e Torino.

Da alcuni anni, Claudio Gallone si è dedicato alle esplorazioni in Oriente e in Africa e a reportage di missioni umanitarie. Negli ultimi 12 mesi harealizzato documenti nello Zanskar (Himalaya indiano), in Kenia, Giordania,Palestina-West Bank, Honduras, Sierra Leone,Vietnam, Norvegia, Polinesiae Afghanistan dove ha anche operato come “embedded photographer” con leForze Armate Italiane. Collabora come inviato e fotoreporter per alcuni tra imaggiori periodici italiani e stranieri. Di recente pubblicazione i suoi reportage nelle aree dello Tsunami come Banda-Aceh a Sumatra.

Gallone ha lavorato come giornalista professionista per il gruppo editorialeRCS in testate quali Capital, il Mondo, la Domenica del Corriere e nel quotidiano economico Italia Oggi. È stato direttore della comunicazionein Europa per la multinazionale americana UPS. Ha quindi fondato l’agenziadi comunicazione integrata Centro Europeo di Comunicazione e la ClaudioGallone Editore, dedicata alla pubblicazione di studi filosofici e libri d’arte,affermandosi tra i primi editori europei per qualità e contenuti.

Collaboratori della sua casa editrice sono stati Emanuele Severino con la “Scuola” veneziana di Ca’ Foscari, Armando Torno, Padre Sorge,Monsignor Gianfranco Ravasi, Franco Cardini ed Elèmire Zolla,recentemente scomparso, col quale aveva stabilito un sodalizio ideale.

Specializzato in reportage e ritrattistica, ma anche in architettura eautomobili, ha realizzato le copertine per periodici come Dove, AutoDove,Gentleman. Quando è a Milano lavora come fotografo e creativo per campagne pubblicitarie.

Canon Europa lo ha recentemente riconosciuto tra i migliori fotografidell’anno.

Page 147: Obiettivo sorriso

finito di stampare nel mese di novembre 2005

da I.G.E.R. srl Istituto Grafico Editoriale Romano - ROMA

Claudio Gallone

Giornalista, fotografo ed editore, è stato scelto dal Ministero della Saluteper descrivere in una grande mostra fotografica le attività del Policlinico di Milano, il più antico e importante ospedale europeo per la ricercascientifica. Presentata alla Fondazione Trussardi in Palazzo Marino alla Scala,la mostra fotografica si compone di 120 opere in grande formato dal titolo“Il Policlinico di Milano - volti e uomini della ricerca”.Gallone ha portato il suo obiettivo oltre le corsie, nei centri di ricerca e nelle camere operatorie. La mostra, di cui è stato pubblicato il libro,ora è itinerante e viene presentata a Genova, Roma, Napoli, Bari e Torino.

Da alcuni anni, Claudio Gallone si è dedicato alle esplorazioni in Oriente e in Africa e a reportage di missioni umanitarie. Negli ultimi 12 mesi harealizzato documenti nello Zanskar (Himalaya indiano), in Kenia, Giordania,Palestina-West Bank, Honduras, Sierra Leone,Vietnam, Norvegia, Polinesiae Afghanistan dove ha anche operato come “embedded photographer” con leForze Armate Italiane. Collabora come inviato e fotoreporter per alcuni tra imaggiori periodici italiani e stranieri. Di recente pubblicazione i suoi reportage nelle aree dello Tsunami come Banda-Aceh a Sumatra.

Gallone ha lavorato come giornalista professionista per il gruppo editorialeRCS in testate quali Capital, il Mondo, la Domenica del Corriere e nel quotidiano economico Italia Oggi. È stato direttore della comunicazionein Europa per la multinazionale americana UPS. Ha quindi fondato l’agenziadi comunicazione integrata Centro Europeo di Comunicazione e la ClaudioGallone Editore, dedicata alla pubblicazione di studi filosofici e libri d’arte,affermandosi tra i primi editori europei per qualità e contenuti.

Collaboratori della sua casa editrice sono stati Emanuele Severino con la “Scuola” veneziana di Ca’ Foscari, Armando Torno, Padre Sorge,Monsignor Gianfranco Ravasi, Franco Cardini ed Elèmire Zolla,recentemente scomparso, col quale aveva stabilito un sodalizio ideale.

Specializzato in reportage e ritrattistica, ma anche in architettura eautomobili, ha realizzato le copertine per periodici come Dove, AutoDove,Gentleman. Quando è a Milano lavora come fotografo e creativo per campagne pubblicitarie.

Canon Europa lo ha recentemente riconosciuto tra i migliori fotografidell’anno.

Page 148: Obiettivo sorriso

Obiettivo Sorriso

Claudio Gallone

Cla

udio

Gal

lone

Obi

ettiv

o So

rriso

REPORTAGE DA 7 MISSIONI NEL MONDO

Parte del ricavato servirà a sostenere le azioni umanitarie di Operation Smile Italia

Page 149: Obiettivo sorriso

Obiettivo Sorriso

Claudio Gallone

Cla

udio

Gal

lone

Obi

ettiv

o So

rriso

REPORTAGE DA 7 MISSIONI NEL MONDO

Parte del ricavato servirà a sostenere le azioni umanitarie di Operation Smile Italia