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Oggi a scuola imparo a donare PERCORSI DI EDUCAZIONE ALLA DONAZIONE *per gli studenti

Oggi imparo PERCORSI i DI EDUCAZIONE - aido.it · DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI ... COSA PUÒ ESSERE ... Per sopravvivenza si intende la percentuale di trapianti fun-zionanti a distanza

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Oggi a scuola imparo

a donare PERCORSI DI EDUCAZIONEALLA DONAZIONE

*per gli studenti

Oggi a scuola imparo

a donare PERCORSI DI EDUCAZIONE

ALLA DONAZIONEper gli studenti

Oggi a scuola imparo

a donare

Progetto educativo realizzato in collaborazione con:Vincenzo Passarelli - AIDOElisabetta Terradura - Assessorato alla salute - Regione ToscanaBarbara Bellandi, Eufrasio Girardi, Emanuele Ginori, Manuela Marchetti, Giampiero Montanelli, Alessandro Pacini, Monica Rosselli - Azienda Usl Toscana Centro

Testi di:Vincenzo Passarelli

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Responsabile di redazioneFrancesca Petrucci

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Oggi a scuola imparo

a donareIn questo libretto dedicato ai trapianti parliamo di un regalo importante che possiamo fare a qualcuno che ne ha molto bisogno.Di un regalo prezioso che può servire ad un altro per vivere ancora e vivere meglio. A volte scegliere un regalo può essere difficile e donare qualcosa di noi stessi ancora di più. Ma è una freccia che ci spinge verso il futuro, il testimone di una corsa che ci porta un poco più avanti. Potremmo essere noi ad averne bisogno: e se tutti saremo pronti a quel dono, qualcuno potrà aiutare anche noi.

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DONAZIONE DI ORGANI E

TESSUTI

Perché donarePerché chi è in attesa di un organo può contare solo sulla donazione per

continuare a vivere. Spesso evitiamo di pensare a questi problemi, ma chi

ha bisogno ci pensa ogni giorno.

Donare significa

�� salvare la vita di una persona

�� migliorare le condizione di vita di chi è costretto a fare terapie lunghe

e dolorose come la dialisi

�� permettere di riacquistare la vista a chi l’ha perduta.

Senza donazione non c’è trapiantoIl numero delle persone in lista d’attesa per un trapianto d’organi è in au-

mento e spesso è l’unica terapia capace di salvare la vita di una persona. Il

trapianto è una risorsa straordinaria della medicina moderna e le persone

trapiantate ritornano a lavorare, ad avere figli, a viaggiare, a praticare sport

e a fare progetti per il futuro.

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COSA PUÒ ESSERE DONATO

Dopo la morte tutti gli organi e tessuti possono essere donati, ad eccezio-

ne dell’encefalo e delle gonadi, ovvero gli organi riproduttivi, maschili e

femminili, le ovaie per le donne e i testicoli per uomini, dove maturano le

cellule sessuali o gameti.

Inoltre ci sono organi e tessuti che possono essere donati quando il dona-

tore è ancora in vita: il rene, parte del fegato, del pancreas, del polmone e

dell’intestino, le cellule staminali emopoietiche (da midollo osseo, sangue

periferico e sangue cordonale), la cute, la placenta e i segmenti ossei.

fegato

cuorevalovola cardiaca

pancreas

intestino

cornea

polmone

rene

vena safena

polmone

rene

epidermide

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Trapianto di cuoreÈ un trapianto salva vita. Le malattie del cuore, che rendono indispensabile il

trapianto, sono quelle che portano ad una dilatazione e a uno sfiancamento

del muscolo cardiaco, con diminuzione della capacità di pompa, dapprima

durante uno sforzo fisico e, in seguito anche a riposo (miocardiopatie di varia

origine e malattie delle valvole cardiache).

La sopravvivenza a cinque anni è di oltre l’80%, con un pieno recupero delle

condizioni generali, al punto di poter eseguire, come è successo alcuni anni

fa, una maratona, per la precisione quella di New York.

Trapianto di fegatoAnche questo è un trapianto salva vita. Infatti molte malattie epatiche (epatiti

croniche aggressive, cirrosi biliari primarie, cirrosi alcoliche, tumori primitivi,

atresia delle vie biliari) che evolvono verso una grave insufficienza epatica e

che non si possono curare con le terapie mediche tradizionali, hanno come

unica alternativa il trapianto, per rimpiazzare il fegato seriamente danneggiato.

La sopravvivenza media, è di circa l’85%. Il reinserimento sociale e lavorativo

è di qualità eccellente.

Trapianto di pancreasDi questa terapia possono giovarsi pazienti affetti da diabete giovanile insulino

dipendente e che presentano spesso anche insufficienza renale cronica.

Questo tipo di trapianto è spesso associato al trapianto di rene.

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Trapianto di intestino

È indicato in tutti i pazienti che

abbiano subito la quasi totale re-

sezione dell’intestino tenue e che

sopravvivono solo grazie alla nutri-

zione artificiale totale.

Trapianto di rene

Ogni anno circa 5.000 perso-

ne vengono colpite da insuffi-

cienza renale cronica. Questa

malattia è contrassegnata da

una serie di alterazioni meta-

boliche che possono mettere

immediatamente in pericolo

la vita oppure produrre dan-

ni ad organi o disturbi al pa-

ziente, che sono comunque,

a lungo termine, potenzial-

mente fatali. La dialisi risolve

con buona approssimazione

il primo gruppo di problemi

mantenendo la vita a prezzo

di grossi disagi.

Il trapianto di rene è in gra-

do di guarire o tenere sotto

controllo anche il secondo

gruppo di problemi. In altre

parole, la dialisi permette la

sopravvivenza, il trapianto

restituisce la persona ad una

vita normale.

Circa il 95% dei trapianti ese-

guiti è funzionante a distanza

di 5 anni.

Trapianto di polmone

È possibile il trapianto di polmo-

ne singolo, dei due polmoni o del

blocco cuore - polmoni contem-

poraneamente. Di questa terapia

possono giovarsi i pazienti con

insufficienza polmonare irreversi-

bile o con malattie combinate del

polmone e del cuore.

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COME DIVENTARE DONATORE

Tutti coloro cha hanno raggiunto la maggiore età possono esprimere il con-

senso o il diniego alla donazione dei propri organi e tessuti e modificare in

qualunque momento la volontà espressa.

Esprimere in vita il consenso alla donazione degli organi è una scelta con-

sapevole.

La dichiarazione della volontà di donare gli organi è regolamentata dalla

Legge n. 91 del 1° aprile 1999 e dal decreto ministeriale 8 aprile 2000.

È possibile informarsi, parlarne in famiglia per condividere la decisione ed

essere sicuri che essa sarà rispettata.

In presenza di una dichiarazione di volontà (positiva o negativa) alla do-

nazione, i familiari non possono opporsi alla scelta fatta in vita dal loro

congiunto.

Nel caso di dichiarazione di volontà positiva, i sanitari procedono al pre-

lievo di organi e tessuti mentre in assenza di una dichiarazione di volontà

esplicita sulla donazione, i sanitari prelevano organi e tessuti se non c’è

opposizione da parte dei familiari.

La volontà di donare o non donare organi e tessuti può essere manifestata

attraverso le seguenti modalità:

�� presso gli appositi sportelli dell’Azienda sanitaria di appartenenza

�� presso l’ufficio anagrafe dei Comuni che hanno già attivato il servizio

di registrazione della dichiarazione di volontà

�� iscrivendosi all’Associazione italiana per la donazione di organi, tes-

suti e cellule (A.I.D.O.) per la sola volontà positiva

�� compilando il tesserino blu inviato dal Ministero della salute nel 2000

o le tessere predisposte dalle Associazioni di donatori e di pazienti

�� con una dichiarazione in carta libera completa di tutti i dati personali,

datata e firmata.

Le dichiarazioni di volontà, anche quelle raccolte da A.I.D.O., sono regi-

strate all’interno del Sistema informativo trapianti (SIT); fanno eccezione la

dichiarazione in carta libera, il tesserino blu e le DonorCard. Tutte le dichia-

razioni, anche quelle non registrate nel SIT, sono comunque considerate

valide ai sensi di Legge.

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QUANDO AVVIENE LA DONAZIONE

Il prelievo di organi e tessuti a scopo di trapianto avviene solo dopo che sia

stata accertata la morte di una persona.

I donatori di organi sono persone di qualunque età che muoiono in ospeda-

le nelle unità di rianimazione a causa di una lesione irreversibile del cervel-

lo (dovuta a emorragia, trauma cranico, aneurisma ecc.) o di un prolungato

arresto cardiaco, che abbiano prodotto la totale distruzione delle cellule

cerebrali. Quando la morte avviene per la cessazione di tutte le attività

cerebrali, è possibile mantenere artificialmente la circolazione del sangue

e la respirazione della persona deceduta conservando attivi, per un tempo

limitato, i suoi organi.

La certificazione di avvenuta morte viene effettuata, a termini di legge, da

una commissione formata da tre specialisti: un medico legale, un rianima-

tore e un neurologo che eseguono accertamenti clinici per stabilire, per

almeno sei ore consecutive, la contemporanea assenza di riflessi cerebrali

quali reazioni agli stimoli dolorifici, respiro spontaneo, stato di coscienza,

qualsiasi attività elettrica del cervello.

Gli organi prelevati vengono assegnati in base alle condizioni di urgenza

e alla compatibilità clinica e immunologica delle persone in attesa di tra-

pianto.

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DONAZIONE DA VIVENTE

DI ORGANI E TESSUTI

Il rene e parte del fegato, polmone, pancreas e intestino, le cellule stami-

nali emopoietiche (da midollo osseo, sangue periferico e sangue cordona-

le), la cute, la placenta e i segmenti ossei possono essere donati da una

persona in vita.

Tutti gli altri organi e tessuti possono essere donati solo dopo la morte.

ANONIMATO GRATUITÀ RISPETTO

Non è possibile conoscere il nome del donatore né quello del ricevente in

quanto la Legge garantisce l’anonimato di entrambi.

È illegale comprare o vendere organi umani: la donazione è sempre volon-

taria, gratuita e anonima.

I costi del trapianto sono a carico del Servizio sanitario nazionale.

Gli organi e i tessuti sono prelevati nel più grande rispetto del defunto.

Dopo il prelievo, il corpo del defunto è a disposizione della famiglia per le

procedure relative alla sepoltura.

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LE RELIGIONI

Le principali confessioni reli-

giose sono favorevoli alla dona-

zione degli organi. Tutte racco-

mandano che la donazione sia

frutto di una libera scelta e non

di una costrizione.

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Il trapianto di organi è ormai uscito dalla fase sperimentale,

per cui, come per ogni altra cura, è necessario valutarne

l’efficacia in termini di sopravvivenza.

Per sopravvivenza si intende la percentuale di trapianti fun-

zionanti a distanza di tempo dall’intervento operatorio di im-

pianto.

È bene chiarire che se l’organo trapiantato non è sostituibile,

come nel caso di fegato, cuore o polmone, la sopravvivenza

del trapianto coincide con la vita della persona, mentre per

il rene, la cui funzione può essere svolta dalla macchina di

dialisi, il paziente con il trapianto non più funzionante ha la

possibilità di rientrare in dialisi e, di conseguenza, di restare

in vita in attesa di un nuovo trapianto.

LA SOPRAVVIVENZA

DEI TRAPIANTI

RENE

Qualità del trapianto del rene - cuore - fegato100

80

60

40

20

00 10 20 30 40 50 60

FEGATOCUORE

Mesi

Per

cent

uale

di s

opra

vviv

enza

Oggi a scuola imparo

a donare

INFOwww.regione.toscana.it/cittadini/salute/donazione

www.aido.it

Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule (ONLUS)

www.aido.it Organizzazione Toscana Trapianti

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