Ontologia della PAarchive.forumpa.it/forumpa2006/convegni/relazioni/... · e condivisa e concordata con altri progetti di e-government, e con alcune regioni e comuni non partecipanti

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Ontologiadella PAElemento chiave di un cambiamento sostenibile


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Forum P.A. 200610 Maggio 2006 • ore 9.30

Ontologia della PA:elemento chiave

di un cambiamentosostenibile

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Agenda

• Premessa• L’e-governance• Obiettivi politici• Approccio strategico• Costruire l’Ontologia della PA• Accelerare il processo di rinnovamento della

PA• Favorire la riqualificazione del settore ICT


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Premessa

• Siamo all’inizio della XV Legislatura ed il Presidente del Consiglio in pectore sta costruendo la squadra di governo.

• Il tema dell’Innovazione è uno dei punti fondamentali che il governo si troverà ad affrontare. Esso è un tema trasversale a tutto il programma.

• L’innovazione, oggi, passa fondamentalmente attraverso la trasformazione della società, che deve evolvere da Società post-industriale verso la Società della Conoscenza.

• Porre le basi per lo sviluppo della Società della Conoscenza è quindi un obiettivo primario dell’azione di governo.

• L’e-government, in questo contesto, acquisisce un ruolo di fondamentale importanza, in quanto fornisce il braccio operativo per l’implementazione del Programma di Governo: è infatti attraverso l’e-government che è possibile gestire la diffusione dell’innovazione, azzerando la distanza tra i cittadini, le imprese e la PA.


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L’e-governance

• Oggi però non ha più molto senso parlare di e-government, poichél’introduzione e l’utilizzo delle tecnologie della rete al servizio della PA è un concetto largamente diffuso ed accettato, anche se molto resta da fare per arrivare ad un loro reale e pervasivo dispiegamento sul territorio;

• E’ necessario pensare seriamente alla governance, ragionando su soluzioni politiche ed organizzative che rappresentino una discontinuità rispetto al passato

• Qualunque sia la struttura del nuovo governo, sia in termini di Ministeri che di Deleghe, è necessaria la presenza di un Organismo di Supporto alla Governance della Società della Conoscenza, posto al di fuori dalle logiche di mercato ed al di sopra delle parti.

• Questo organismo, come già accade nei paesi cui è riconosciuta l’eccellenza nel campo, avrà lo scopo fondamentale di favorire la crescita e la diffusione della cultura dell’innovazione nel paese, identificando le strategie e coordinando tutte le iniziative e le attività messe in atto, in tal senso, dai diversi soggetti della PA.


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Obiettivi politici

• In sintesi, dovrà promuovere il successo della transizione dell’Italia verso la Cultura dell’Innovazione– Accelerando il processo di rinnovamento della Pubblica

Amministrazione;– Favorendo lo sviluppo e la competitività del sistema paese.

• Data la vastità e la complessità di tale compito è fondamentale – Disporre di una forte volontà politica di perseguire gli obiettivi, condivisa

dalle forze politiche di governo;– Dotarsi di un modello condiviso di governance del processo, a garanzia

del raggiungimento degli obiettivi, rispettoso dell’autonomia organizzativa interna di tutti i partecipanti;

– Operare in una struttura reticolare favorendo l’identificazione e la diffusione dei necessari meccanismi di relazione tra i diversi soggetti.


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Approccio strategico

Per raggiungere gli obiettivi politici citati, che sono enormemente ambiziosi, èimportante individuare la strategia ed il percorso di lavoro più efficaci. A tale riguardo è necessario:

– Acquisire il necessario consenso politico;– Mettere a punto la governance dell’intero sistema;

– Recuperare e valorizzare le radici culturali del paese;

– Ridurre il digital divide• Diffondere la banda larga;• Ridurre il content divide;• Allargare la base d’utenza;

– Costruire l’Ontologia della Pubblica Amministrazione– Accelerare il processo di rinnovamento della Pubblica Amministrazione

• Favorire lo sviluppo e la competitività del sistema paese;• Favorire il Change Management degli Enti;• Razionalizzare la spesa ICT della PAL/PAC;

– Favorire la riqualificazione del settore ICT.


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Costruire l’Ontologia della PA

• Il rinnovamento della Pubblica Amministrazione va visto integrato in un processo più generale di supporto allo sviluppo del sistema paese e della società civile e deve coinvolgere tutti i diversi settori della PA, sia centrale che periferica, senza essere limitato alla sola Funzione Pubblica.

• E’ necessario identificare un approccio che consenta di perseguire il rinnovamento della Pubblica Amministrazione, rispettando rigorosamente l’autonomia di ciascun Ente.

• L’approccio proposto è quello della creazione di una Ontologia della Pubblica Amministrazione che consenta di governare in maniera trasparente le interazioni tra gli enti, i cittadini e le imprese.

• Tale ontologia è un elemento chiave per la costruzione della Società della Conoscenza, in quanto dovrà raccogliere la descrizione di tutte le cose e di tutti i fatti relativi agli eventi della vita delle Istituzioni, delle amministrazioni, dei cittadini e delle imprese.

• Ad essa dovrà essere garantito accesso in forma gratuita da parte di tutta letipologie di utenti (cittadini, imprese ed altri enti).


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Costruire l’Ontologia della PA

• A tale proposito è già attiva in Italia un’esperienza molto significativa in tal senso, che è stata presentata anche in diversi convegni internazionali dove ha riscosso un notevole successo. La costruzione di questa Ontologia, che afferma con forza la centralità della conoscenza rispetto alle soluzioni tecnologiche, è stata avviata con il Progetto People, una dalle esperienze più significative nel panorama dei progetti di e-government del primo avviso, e condivisa e concordata con altri progetti di e-government, e con alcune regioni e comuni non partecipanti al progetto (più di 10 milioni di cittadini coinvolti).

– Questa ontologia oggi contiene la descrizione di oltre 500 servizi (erogabili dai comuni ai cittadini ed alle imprese) relativi ad alcune aree tematiche (fiscalità, demografia, scuola, etc.), di cui oltre 250 completamente dettagliati e descritti in maniera formale.

– La Regione Marche ha iniziato un percorso per l’integrazione dell’approccio basato sull’Ontologia, attraverso la costruzione di un Catalogo che consenta la classificazione e che supporti la valutazione qualitativa dei servizi erogati agli utenti.

– Nell’ambito di un gruppo di lavoro promosso dal Progetto People, la componente Demografia è stata fatta evolvere e condivisa con i progetti A2C e Comune Amico.

– Si è successivamente costituito un gruppo di lavoro in Assinform, cui hanno partecipato le aziende fornitrici di software per le PA che hanno concordato sui contenuti condividendo il modello architetturale di riferimento e, limitatamente alla componente Demografica, le specifiche del contenuto degli interscambi applicativi.


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Costruire l’Ontologia della PA: Approccio proposto• L’approccio utilizzato è di tre tipi:

– L’approccio organizzativo si basa sulla condivisione della descrizione degli elementi di conoscenza da parte di tutti i partecipanti al progetto People, ed a tutti gli altri progetti ed enti via via coinvolti.

– L’approccio semantico, basato sulla costruzione di un modello concettuale dei servizi della Pubblica Amministrazione orientato alla formalizzazione ed al riuso della conoscenza, alla semplificazione ed alla standardizzazione sia procedurale che di servizio;

– L’approccio basato sulla ricerca e sull’utilizzo spinto delle tecnologie emergenti, con l’obiettivo di facilitare la costruzione di soluzioni specifiche necessarie per supportare le fasce di utenza più deboli (diversamente abili, stranieri, anziani, etc);

• L’approccio complessivo è importante perché pone al centro dell’attenzione alcuni temi normalmente abbondantemente tralasciati:

– La definizione di uno standard condiviso derivato dalle esigenze reali emerse dal basso, in contrapposizione ad uno standard imposto dall’alto;

– La costruzione di un modello formale per la rappresentazione della conoscenza, modello dal quale è possibile derivare in maniera automatica una serie di viste logiche specifiche per ciascuna tipologia di utente;

– La riduzione significativa dei tempi e dei costi necessari per realizzare, personalizzare, mettere in esercizio e manutenere le soluzioni informatiche di front office;

– La concentrazione degli sforzi e degli investimenti verso l’innovazione delle applicazioni di back office e il BPR degli Enti.


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Costruire l’Ontologia della PA:Approccio proposto (1)• L’approccio ontologico e l’Ontologia già sviluppata devono

quindi essere acquisiti dalla PA e portati a livello di sistema con l’obiettivo di:– Fornire una base operativa immediata, da valorizzare,

promuovere e far evolvere in quanto asset strategico per il Paese;– Favorire la semplificazione amministrativa promuovendo la

condivisione ed il riuso della conoscenza specificata e descritta nell’ontologia;

– Favorire la standardizzazione delle modalità di interazione tra i diversi soggetti della PA, centrale e locale;

– Far crescere la base di servizi considerati, ampliandola su altre aree attualmente non trattate (sanità, lavoro, ambiente, etc.);

– Ampliare la base di conoscenza con i modelli di Business Process(Re)engineering e le definizioni delle best practice organizzative degli Enti, per favorire la diffusione di esperienze di successo;

– Proporre la diffusione dell’Ontologia e dell’approccio in altri ambiti

• progetti finanziati, progetti europei, iniziative di diffusione dell’e-government verso i paese in via di sviluppo, etc


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Costruire l’Ontologia della PA:Approccio proposto (2)• Integrare nell’Ontologia i processi di applicazione degli

standard– Contrattualistica, requisiti, metriche, preventivazione, stima,

validazione dei risultati, suite di test, etc.• Stimolare la concorrenza sul mercato dei fornitori delle

soluzioni applicative, con l’obiettivo di migliorare qualitativamente l’offerta e di favorire l’interoperabilità delle soluzioni;

• Facilitare lo sviluppo delle personalizzazioni necessarie per garantire pari opportunità di accesso ai diversamente abili, agli stranieri non ancora integrati, agli anziani;

• Far evolvere l’organizzazione dell’ontologia verso le nuove notazioni ontologiche oggi emergenti: – OWL, l’inclusione di regole (government rule), i modelli di

workflow (ebXML);• Estendere l’approccio, in prospettiva, anche per il

rinnovamento delle applicazioni di back-office.


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Accelerare il processo di rinnovamento della PA (1)• La costruzione dell’Ontologia è l’elemento chiave per

accelerare il processo di rinnovamento della Pubblica Amministrazione, attraverso un approccio integrato che garantisca l’interoperabilità dei servizi e favorisca il ridisegno dei processi organizzativi interni della PAL e della PAC, anche attraverso la diffusione delle best practice, rispettando rigorosamente l’autonomia organizzativa interna di ciascun Ente partecipante.

• Questa iniziativa, facilitando gli Enti nel rendere disponibili i propri servizi on-line, di fatto può indurre:

– Un cambiamento della logica di servizio che diviene focalizzata sulle esigenze dell’Utente e non più sull’organizzazione dell’Ente erogatore;

– Un miglioramento complessivo delle prestazioni di servizio erogate dal sistema paese verso i propri utenti (cittadini, imprese, altre PA);


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Accelerare il processo di rinnovamento della PA (2)• La costruzione dell’Ontologia favorisce di fatto:

– L’evoluzione dei distretti industriali e l’internazionalizzazione delle attivitàproduttive;

– Il Change Management degli Enti• Formazione e crescita professionale del personale;• …

– La razionalizzazione della spesa ICT della PAL/PAC• Avviando un processo di razionalizzazione delle soluzioni informatiche delle

PA, che passi attraverso un processo di definizione di standard di interoperabilità condivisi ed accettati dagli Enti perché non imposti dall’alto ma sviluppati a partire dalle esigenze degli Enti stessi.

• Favorendo un riposizionamento sul mercato di tutte le aziende fornitrici di soluzione per la PA, azzerando rendite di posizione acquisite e consentendo l’accesso al mercato delle new entry, su una base esclusivamente qualitativa.

• Definendo modelli formali che consentano agli Enti di esprimere requisiti non equivoci, restituendo loro il ruolo di cliente rispetto ai propri fornitori di fiducia.

• Favorendo il recupero delle soluzioni di back-office degli Enti, garantendone, laddove possibile, il riutilizzo attraverso operazioni di incapsulamento tecnologico.


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Favorire la riqualificazione del settore ICTAttraverso un approccio strategico di medio periodo:

• Evitando interventi di tipo assistenziale o a pioggia;

• Spostando la domanda dallo sviluppo del software alla sua integrazione attraverso l’utilizzo dei più evoluti standard tecnologici, favorendo lo sviluppo di servizi a valore aggiunto.

• Ciò implica la necessità da parte delle aziende del settore ICT di rivedere i loro modelli di business, trasformandosi da sviluppatori di programmi software ad erogatori di servizi.

– Riconversione del personale,– Miglioramento dell’efficienza e quindi riduzione dei costi di intervento;– Miglioramento dell’efficacia e quindi riduzione dei tempi di intervento.


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Per saperne di più …

• Al Forum P.A. 2006– Presso gli stand del Comune di Roma, del

Comune di Firenze e della Regione Marche• Sul Web

– www.diviana.net– Arianna.diviana.net

• E-mail– [email protected]

Un esempio: Arianna


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