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"E noi abbiamo creduto all’Amore" (1Gv.4,16). OPERA CENACOLO FAMILIARE SAC. SALVATORE PAPARO Pro manuscripto

Opera Cenacolo Familiare

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  • "E noi abbiamo creduto allAmore" (1Gv.4,16).

    OPERA CENACOLO FAMILIARE

    SAC. SALVATORE PAPARO

    Pro manuscripto

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  • 3Caro Amico,

    il Documento che ti consegno, lho redatto perch tu possa comprendere, nella sua essenza, LOPERA CENACOLO FAMILIARE, e perch, se lo crederai opportuno, dedichi un po del tuo tempo alla sua divulgazione.

    Esso comprende otto parti:

    1. Sogno Profetico.2. Fraterne Confidenze del sac. Salvatore Paparo.3. Membri dellOPERA CENACOLO FAMILIARE.4. 8 Settembre: Nativit di Maria Santissima.5. Autobiografia del sacerdore Salvatore Paparo.6. Esposizione dell OPERA CENACOLO FAMILIARE.7. Fatima, Medjugorje, Opera Cenacolo Familiare.8. 5 Agosto: Festa del Santuario di Piova.

    TI AUGURO UNA FRUTTUOSA LETTURA.

    Sac. Salvatore Paparo

  • 41. SOGNO PROFETICO

    Il 24 maggio 2007, allet di 86 anni, morta la mia parrocchiana Franchina Cappa. Durante lomelia, di lei, fra laltro, ho detto:

    Franchina era unottima donna e unottima cristiana. Conobbe la sofferenza ben presto: quando aveva appena 18 anni perse la giovane mamma Laura e lei, primogenita della famiglia, si trov a dover fare da mamma ai suoi quattro fratellini, aiutando cos con generosit il pap Cesare. Sposatosi con Beniamino, uomo mite e molto religioso, si dimostr unaffettuosa sposa. Oltre che sposa ideale fu anche madre premurosa di tre figli. Dotata di unottima voce, fece parte della cantoria parrocchiale per moltissimi anni, dando un fondamentale contributo per la buona esecuzione dei canti. Franchina visse da fervente cristiana: era presente a tutti gli incontri della comunit parrocchiale. Profondamente convinta che la santa Messa il cuore della vita cristiana vi partecipava con viva fede, e non solo alla domenica, ma molto spesso anche nei giorni feriali. Debbo testimoniare che nellultimo periodo della sua vita terrena furono pochi i giorni feriali in cui non partecip alla Messa; ordinariamente vi partecip e, date le sue precarie condizioni fisiche, vi partecip con grande sacrificio: stanca e sofferente partiva dalla casa e, lentamente lentamente, si trascinava verso la chiesa parrocchiuale, accompagnata dalla brava Elena. Lultima volta che partecip alla Messa, con enorme sforzo e sofferenza fisici, fu la vigilia della sua morte.

    Oggi, 25 ottobre 2007, ringrazio Dio che mi ha gratificato di questo sogno profetico: mi apparve Franchina: aveva un viso giovanile, luminoso; gli occhi scintillanti di gioia e un sorriso dolce. Affettuosamente mi ha baciato pi volte sulla faccia e poi scomparsa. Nello stesso momento ho avuto questa luce: FRANCHINA E UNA CRISTIANA PREDILETTA DI DIO, DA LUI COSTITUITA PROTETTRICE DELLA PARROCCHIA DI CINTANO. NEL CIELO LA SUA MISSSIONE SPECIFICA E PREGARE PERCHE LOPERA CENACOLO FAMILIARE SI REALIZZI IN CINTANO.

  • 52. FRATERNE CONFIDENZE

    FRATERNE CONFIDENZE del sacerdote Salvatore Paparo,umile e spero docile strumento di Dio e di Maria Santissima, scelto dal loro amore misericordioso per annunziare al mondo lETA AUREA DEL CRISTIANESIMO, FONDATA SULLA SANTITA DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; E REDENTA CON LA MORTE E CON LA RISURREZIONE DI GESU, SPOSO DELLA CHIESA.

    Lo scopo di queste mie fraterne confidenze che tu, amico lettore, ti convinca che LOPERA CENACOLO FAMILIARE voluta da Dio e da Maria Santissima. Per facilitare la tua convinzione, il Signore e la Madonna, nel corso della mia vita, hanno operato in me, loro umile messaggero, tanti miracoli. Con semplicit te ne confido alcuni che riguardano la loro singolare protezione per salvaguardare la mia vita e liberarmi dalla morte.

    Avevo otto o nove anni e con i miei amichetti, come tante altre volte, in una strada di Bronte, giocavo al calcio con una palla confezionata con stracci. La palla calciata fin sul tetto di una casa adiacente. Io immediatamente, arrampicandomi sulla grondaia, salii sul tetto per ricuperarla. Mentre scendevo dal tetto, mia mamma dal balcone della mia casa mi sgrid severamente ed io impaurito precipitai a terra pesantemente e violentemente. Mi svegliai nel mio letto, dopo alcune ore: la stanza era piena di gente: MI AVEVANO CREDUTO MORTO.

    Allet di dieci anni mi trovavo in campagna con il mio fratello Carmelo, quando uno sciame di vespe mi assal alla faccia. Io sentivo che il loro pungiglione penetrava nella mia carne, ma non veniva iniettato veleno. Dopo circa cinque minuti dassalti e di lotta, le vespe si allontanarono: LA MIA FACCIA ERA INTATTA E NON ACCUSAVO ALCUN DOLORE.

  • 6Allet di dodici anni, ero gi seminarista, insieme al mio assistente e ad altri tre seninaristi, mi trovavo sul vulcano Etna. Il tratto che attraversavamo era ripidissimo: per evitare cadute procedevamo lentamente e a braccetto. Ad un certo punto io fui preso da una irresistibile voglia di velocit, mi staccai violentemente dagli altri e proseguii da solo. Correvo veloce veloce e non riuscivo a fermarmi. Allora sentii una voce interiore che mi disse: GETTATI A TUFFO, cosa che io eseguii immediatamente, e mi fermai. AD ALCUNI METRI DI DISTANZA CERA UN PRECIPIZIO CHE MI AVREBBE CAUSATO LA MORTE.

    Sempre allet di dodici anni ero in campagna e cavalcavo una mula insieme al mio fratello Carmelo: lui in sella e io nella parte posteriore dellanimale. La mula si imbizzarr e si mise a calciare ininterrottamente con le zampe posteriori: io scivolai di dietro MA NON FUI COLPITO DAI CALCI DELLA MULA: rimasi in piedi sulla terra: SENTII LA PROTEZIONE DI DIO E DELLA MADONNA.

    Nel maggio del 1946 (avevo 16 anni e studiavo liceo allo Studentato dei Padri Maristi sito a Cavagnolo in provincia di Torino) caddi gravemente ammalato: ero agli estremi. Una sera i due medici curanti, dopo un breve consulto, dissero, senza mezzi termini, al Superiore: NON PASSERA LA NOTTE. La bont di Dio, invece, mi guar immediatamente e perfettamente, per i suoi scopi misericordiosi. Immerso in Dio, LUCE CALORE ESTASIANTE, mi fu comunicata in embrione LOPERA CENACOLO FAMILIARE: LUMANITA VA INCONTRO ALLETA AUREA DEL CRISTIANESIMO. ALLORA IL MONDO RICONOSCERA GESU COME SUO UNICO SALVATORE E VIVRA , IN MODO STRAORDINARIO, UNERA DI PACE E DI BENESSERE. TU SARAI UN UMILE NOSTRO STRUMENTO.

    Durante le mie numerose e prolungate preghiere quotidiane, trascorse in dolce e gioiosa intimit con Dio e Maria Santissima, ho spesso ricevuto questa comunicazione celeste: PRIMA CHE LOPERA CENACOLO FAMILIARE

  • 7 ABBIA IL SUO NATURALE SVILUPPO, DOVRAI AFFRONTARE UNA MALATTIA MORTALE.

    La comunicazione divina si gi realizzata: il 28 Novembre 2005, fui sottoposto ad un delicatissimo e complicato intervento chirurgico: mi furono asportate la vescica e la prostata colpite da un tumore maligno. Il dottor Vestita, poi, la cui mano fu meravigliosamente guidata da Dio, mi ricostitu la vescica con il mio intestino.Oggi, 22 ottobre 2007, ho il dovere riconoscente di testimoniare che il Signore il 28 novembre 2005 mi ha guarito miracolosamente per la seconda volta, per i suoi scopi misericordiosi, riguardanti lOPERA CENACOLO FAMILIARE. Dopo lintervento chirurgico, infatti, non ho avuto bisogno di alcuna medicina. Sono perfettamente guarito ed in me non c alcuna traccia di cancro.

    3. MEMBRI DELLOPERA CENACOLO FAMILIARE

    E Membro dellOpera Cenacolo Familiare chi dinanzi

    ALLA FAMIGLIA TRINITARIADI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO;ALLA SACRA FAMIGLIA DI NAZARET DEI SACRATISSIMI CUORI DI GESU, DI MARIA E DI GIUSEPPE e dinanzi

    ALLA PROPRIA COSCIENZA

    SIMPEGNA: a vivere secondo lo spirito dellOpera Cenacolo Familiare, e con lesempio della propria vita personale e con le parole, si rende Apostolo dellOPERA perch Essa abbia il suoSVILUPPO NATURALE.

    Il Membro dellOpera Cenacolo Familiare, quindi, non compie alcun atto pubblico, e oltre al suddetto impegno, non ha altri obblighi particolari. E INVITATO PERO:

    A PARTECIPARE ALMENO ALLA MESSA DOMENICALE PERCHE LA MESSA E IL CUORE DELLA VITA CRISTIANA E

  • 8A RECITARE OGNI GIORNO IL ROSARIO PERCHE LA MADONNA LO RICHIEDE RIPETUTAMENTE PER OTTENERE DA DIO LA PACE MONDIALE, E LA PACE MONDIALE MESSIANICA E UNA CONSOLANTE CARATTERISTICA DELLETA AUREA DEL CRISTIANESIMO.

    4. 8 SETTEMBRE 2007 NATIVIT DI MARIA SANTISSIMA

    Lettera Aperta del sacerdote Salvatore Paparo al Papa Benedetto XVI e ai Vescovi Cattolici, nel giorno del compleanno di Maria SantissimaMADRE DELLA CHIESA.

    Amati fratelli in Ges, in questo giorno solennissimo, desidero fare il mio atto di fede dinanzi a voi, eletti di Ges:

    IO CREDO che Dio AMORE e che in quanto Amore non un solitario, ma una FAMIGLIA Trinitaria Felicissima, composta dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo.

    IO CREDO che Dio per comunicare la sua felicit a delle creature, cre luomo FAMILGIA a sua immagine e somiglianza.

    IO CREDO che luomo con il peccato frantum LAMORE FAMILIARE e da felice si rese infelice.

    IO CREDO che Ges, il Figlio UNIGENITO del Padre Celeste, si fece uomo e che con la sua Passione, Morte e Risurrezione REDENSE LA FAMIGLIA, per cui i suoi membri riebbero la capacit di amarsi reciprocamente come le Tre Persone Divine, e di riacquistare la felicit perduta con il peccato.

    IO CREDO che andiamo incontro ALLA SECONDA PENTECOSTE DAMORE, ALLETA AUREA DEL CRISTIANESIMO, FONDATA SULLA SANTITA DELLA FAMIGLIA.

  • 9IO CREDO che nella Prossima Seconda Pentecoste dAmore, Ges sar riconosciuto da tutti gli uomini come LORO UNICO SALVATORE.

    IO CREDO che perch la Seconda Pentecoste dAmore si realizzi in tutto il suo splendore E NECESSARIO CHE SI RICOSTRUISCA LUNICA CHIESA, VOLUTA DA GESU. Per cui indispensabile che tutte le Chiese Cristiane, compresa la Chiesa Cattolica, si riconoscano peccatrici, responsabili della loro attuale divisione, e si pongano in umile atteggiamento di conversione.

    IO CREDO che perch si giunga a ricostituire LUNITA DELLA CHIESA, il Papa debba indire UN CONCILIO ECUMENICO al quale tutte le Chiese Cristiane partecipino a pieno titolo; durante il suo svolgimento abbiano piena libert di parola, e nelle votazioni godano del voto deliberativo.

    IO CREDO che la Chiesa di Ges costituita da tutti i battezzati; CREDO che tutti i battezzati sono sotto lazione dello Spirito Santo, e che ciacuno di essi ha ricevuto dallo Spirito Santo dei doni particolari (carismi) a beneficio di tutta la Chiesa.

    IO CREDO che il Papa e i Vescovi sono stati posti da Ges come garanti del Deposito Rivelato e a guide delle Comunit Cristiane. Essi, per, come ci attesta la storia, commettono anche degli errori, restano con i limiti di tutti gli uomini, e talvolta insegnano e impongono cose non volute da Dio. Da ci la necessit CHE IL PAPA ED I VESCOVI RISPETTINO IL PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE.IO CREDO che il Papa ed i Vescovi debbano essere modelli di carit fraterna e di misericordia. Perci, secondo il comando di Ges, vogliano evitare DI GIUDICARE, CONDANNARE E CASTIGARE I FRATELLI:

    COLUI CHE GIUDICA E SOLO IL SIGNORE (1Cor. 4,4 ).

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    5. A U T O B I O G R A F I A del sacerdote Salvatore Paparo

    P R E M E S A

    Scrivo SCHEMATICAMENTE la mia vita per rendere nota al mondo la misericordia della Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo che si degnata scegliere me, il pi piccolo uomo, il pi piccolo cristiano, il pi piccolo prete, per manifestare i suoi piani grandiosi per lumanit che sta partorendo, guidata da Dio, LETA AUREA DEL CRISTIANESIMO. Io mi sento confuso, ma dal mio cuore sgorga riconoscente il Magnificat del Cuore Immacolato di Maria.Pensando alla mia pochezza e alla mia elezione faccio mie le parole dellApostolo Paolo:Dio ha scelto quelli che gli uomini considerano ignoranti, per coprire di vergogna i sapienti; ha scelto quelli che gli uomini considerano deboli, per distruggere quelli che si credono forti. Dio ha scelto quelli che nel mondo non hanno importanza e sono disprezzati o considerati come se non esistessero, per distruggere quelli che pensano di valere qualcosa. COSI NESSUNO POTRA VANTARSI DAVANTI A DIO (1Cor, 1,27-28).Mi considero proprio una nullit nelle mani della Famiglia Trinitaria di Dio che in me compir grandi cose per la sua gloria ed il bene della Chiesa, Sposa di Ges. Non posso davvero vantarmi di nulla dinanzi a Dio, ma mi confondo per le mie ingratitudini ed i miei peccati.Invoco la luce e lassistenza della Famiglia Trinitaria di Dio, della Famiglia Trinitaria di Nazaret, di tutti i miei Santi Patroni perch io possa scrivere solo la verit e nel modo pi idoneo acch i miei lettori ricavino copiosi frutti spirituali e diventino Apostoli dellEt Aurea del Cristianesimo che agli albori anche se non possiamo conoscere il tempo preciso del suo splendore.

    PRIMO CAPITOLO: LA MIA FAMIGLIA E LA MIA NASCITA.

    Dio mi ha mostrato la sua benevolenza innanzi tutto donandomi dei genitori di una vita interiore non comune: il loro cristianesimo lo vivevano intimamente: pap pu definirsi uno sposo attaccatissimo alla propria moglie, un genitore cristiano tutto dedito alla casa, al

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    lavoro e alla chiesa.Anche mamma voleva tanto bene a pap, si dedicava anima e corpo per il bene dei sei figlioli doni di Dio alla famiglia di Paparo Giuseppe e di Travaglianti Maria Angela. Quasi tutti i giorni partecipava alla santa Messa ed ogni sera ci faceva recitare il rosario. Aveva tre fratelli sacerdoti.

    Io sono il quartogenito della famiglia. Sono nato la sera del 14 Agosto 1929 mentre le campane annunziavano festosamente la Solennit di Maria Santissima Assunta in Cielo.

    Quando pap la sera rientr dal lavoro mi strinse tra le mani, alz le braccia verso il Cielo e lieto pronunzi a gran voce le parole: LO CHIAMEREMO SALVATORE. CHE SALVI LA FAMIGLIA E IL MONDO. Generosit del cuore di un padre cristiano! Ma io non sono il salvatore del mondo; lunico Salvatore del mondo Ges; io sono solo un piccolo strumento di salvezza nelle mani di Ges, REDENTORE DELLUNIVERSO.

    SECONDO CAPITOLO: I MIEI PRIMI ANNI DI VITA.

    Ero un bambino piuttosto vivace.Giocavo e mi divertivo come ogni bambino della mia et. E qui debbo ricordare un fatto che segn definitivamente la mia vita.Avevo gi raggiunto i dieci anni di et e mamma si trovava a letto in preda ad un fortissimo dolore di testa. Seduto presso il suo letto,io stavo sempre accanto a mamma perlamore che le volevo, mamma allimprovviso mi fece questa proposta: SALVATORE, VUOI FARTI SACERDOTE?. Per la prima volta sentii veramente Dio, fui preso da Lui con una immensa gioia e prontamente e con slancio le risposi:SI . Dopo alcuni giorni ero gi nel Piccolo Seminario di Bronte, provincia di Catania.Essere sacerdote per me divent lo scopo di vita. Presi sul serio la mia vita seminaristica. Dio e Maria Santissima si facevano sentire nel mio piccolo cuore ed una notte ebbi un sogno che io considero molto pi che un sogno.

    Mi sembr di vedere Maria Santissima sospesa in aria allaltezza di circa cinque metri. Era seduta su di un maestoso trono ed indossava un mantello azzurro: A vederla io gridai: MAMMA, MAMMA! e volai verso di lei. La Madonna allarg il suo mantello con tutte e due le mani. Io poggiai la mia testa sulle sue ginocchia. E Lei coprendomi

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    lentamente lentamente con il suo mantello mi disse dolcemente: SALVATORE, FIGLIOLINO MIO.

    A questa et ho da ricordare un altro fatto che io reputo miracoloso. Mi trovavo in campagna con il mio fratello Carmelo quando uno sciame di vespe mi assal alla faccia. Io sentivo che il loro pungiglione penetrava nella mia carne ma non veniva iniettato veleno. Dopo circa cinque minuti dassalto e di lotta le vespe si allontanarono: la mia faccia era intatta e non accusavo alcun dolore.

    TERZO CAPITOLO : LA MIA VITA DAI 14 AI 18 ANNI.

    A 14 anni, dopo le scuole medie, passai dal Piccolo Seminario di Bronte al Seminario Maggiore di Catania. Fui preso da un vivissimo desiderio di farmi missionario. Quando avevo 16 anni un padre missionario Marista, padre Caporali, tenne a noi seminaristi un corso di Esercizi Spirituali. Preso intimamente da Dio sentii la sua voce ENTRA NELLA SOCIETA DI MARIA. Ne parlai con il direttore spirituale che con mio immenso gaudio mi rispose: SEGUI LA VOCE DI DIO. Cos senza badare a coloro che contrastavano la mia decisione, l8 Dicembre del 1945 lasciai la Sicilia e mi portai allo Studentato dei Padri Maristi, collocato in Cavagnolo, provincia di Torino.

    Nel Maggio del 1946 caddi gravemente ammalato: ero agli estremi. Una sera i due medici curanti, dopo un breve consulto, dissero, senza mezzi termini, al Superiore: NON PASSERA LA NOTTE. La bont di Dio, invece, per i suoi scopi misericordiosi, mi guar improvvisamente.Immerso in Dio, LUCE-CALORE ESTASIANTE, mi fu comunicato quanto segue:LUMANITA VA INCONTRO ALLETA AUREA DEL CRISTIANESIMO. ALLORA IL MONDO RICONOSCERA GESU COME SUO UNICO SALVATORE E VIVRA, IN MODO STRAORDINARIO, UNERA DI PACE E DI BENESSERE. TU SARAI UN UMILE NOSTRO STRUMENTO.I Superiori vollero accertarsi della mia guarigione e mi inviarono allOspedale Molinette di Torino per delle radiografie. Risultai completamento sano. Allospedale mi accompagn il mio direttore

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    spirituale che mi disse: TI VOGLIO FAR CONOSCERE UNA SANTA SUORA CHE LEGGE NEI CUORI, e mi condusse al Carmelo di Moncalieri. Quando mi trovai dinanzi alla suora, Madre Agostina, Essa esclam a gran voce: LA MISSIONE CHE DIO LE HA AFFIDATO E GRANDIOSA, SARA DEFINITA LOPERA. IO LE SARO MADRE. E Madre Agostina mi fu veramente Madre. Per lunghi anni io mi aprii fiduciosamente a lei ed essa mi fu prodiga di utili consigli. Ora si trova in Cielo e protegge il suo figliolo Salvatore e lOpera .

    Dal momento della comunicazione celeste in occasione della mia guarigione miracolosa, LETA AUREA DEL CRISTIANESIMO domina la mia vita. Ne parlai con il direttore spirituale e con i superiori. Essi evidentemente mi consigliarono di procedere nei miei studi fino allordinazione sacerdotale. NOI, mi dissero, NON OSTACOLEREMO LA VOLONTA DI DIO.

    QUARTO CAPITOLO: LA MIA VITA DAI 18 AI TRENTANNI.

    Nel 1948 feci il Noviziato e pronunziai i voti temporanei nella Societ di Maria.Quando nel 1951 si tratt di emettere i voti perpetui il Padre Provinciale Umberto Giannini mi impose perentoriamente: PER EMETTERE I VOTI PERPETUI DEVI RINUNZIARE ALLOPERA CHE VUOI FONDARE. Tutto considerato non potei che accettare limposizione del Padre Provinciale. SI, gli risposi, PERO NON POSSO IMPEDIRE A DIO DI COMPIERE IN ME LA SUA VOLONTA. COMUNQUE LE PROMETTO CHE USCIRO DALLA SOCIETA DI MARIA SOLO QUANDO I SUPERIORI MI CONCEDERANNO IL PERMESSO DI USCIRE E MI BENEDIRANNO,Il 21 Febbraio del 1954 fui ordinato sacerdote e qui debbo presentare il Padre Marista Bartolomeo Bardessono che fu per me luomo della Provvidenza. E Lui infatti che , divenuto Provinciale della Provincia Marista Italiana, mi chiam a Roma per conseguire la Licenza in Teologia presso luniversit dellAngelicum; Lui che nel 1957 mi invi allo Studentato Teologico Marista in qualit di professore di Teologia Morale; Lui che mi concesse il permesso di uscire dalla Societ di Maria per inziare lOpera. Ma a questo punto necessario

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    che parli anche delle mie relazioni con il famoso Padre Riccardo Lombardi, apostolo profeta del Mondo Migliore, definito microfono di Ges.Sospinto irresistibilmente da Dio scrissi al Padre una lettera in cui esposi a grandi linee lOpera e chiesi il suo illuminato consiglio. Si instaur fra me e Lui un contatto epistolare finch, nel Luglio 1958, dietro suo invito, partecipai ad un Corso di Esercitazione per un Mondo Migliore, tenutosi a Mondragone, presso Roma. NELLOCCASIONE POTEI PARLARE A LUNGO CON IL PADRE LOMBARDI. LUI, a conclusione, mi disse: CHIEDA AI SUPERIORI DI FARLE INIZIARE LOPERA. Riportai la frase del Padre Lombardi al Provinciale P. BARTOLOMEO BARDESSONO, E Lui, con mia immensa gioia, mi rispose: VA VENE, TI PREGO PERO DI ATTENDERE ANCORA UN ANNO PERCHE IO ABBIA IL TEMPO DI TROVARE IL TUO SOSTITUTO NELLINSEGNAMENTO DELLA MORALE.Passato lanno, CON LA BENEDIZIONE DI PADRE BARDESSONO, uscii dalla Societ di Maria per essere, a suo tempo, incardinato nella diocesi di Ivrea, provincia di Torino.

    QUINTO CAPITOLO: LA MIA VITA DAL 1959

    Uscito dalla Societ di Maria ed accettato nella diocesi di Ivrea da Mons. Rostagno, passai quattro anni a Filia, frazione di Castellamonte provincia di Torino, come Cappellano del Tabor, fondazione di Madre Agostina, per aspiranti Suore.Nel 1963 il Vescovo di Ivrea Mons. Albino Mensa mi design parroco di Cintano, piccola parrocchia di 250 anime, dove tuttora vivo.

    SESTO CAPITOLO : LANNO 1967.

    LOpera Cenacolo Familiare prese la sua completa fisionomia nel 1967 in un Corso di Esercizi Spirituali, passato in una ineffabile continua estasi, La misericordia divina mi rivel che Dio AMORE e che in quanto Amore non un Solitario ma una FAMIGLIA FELICISSIMA composta da Tre Persone: da Dio Padre, da Dio Figlio e da Dio Spirito Santo. Mi rivel anche che Dio cre luomo a sua immagine e somiglianza e lo cre FAMIGIA. LETA AUREA DEL

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    CRISTIANESIMO, concluse la Rivelazione, SARA ANCHE LETA AUREA DELLA FAMIGLIA. LOBBLIGATORIETA DEL CELIBATO SACERDOTALE SARA ABOLITA E LE FAMIGLIE DEI VESCOVI E DEI PRETI SPOSATI SARANNO FARI LUMINOSI PER LE ALTRE FAMIGLIE CRISTIANE.

    SETTIMO CAPITOLO: GLI ANNI 1996 E 1998

    Nel 1996 sotto ispirazione della Famiglia Trinitaria di Dio scrissi il testo base dellOpera Cenacolo Familiare. Nel 1998 lo pubblicai e il fascicolo lo spedii a tutti i Vescovi e a tutti i parroci d Italia. Le reazioni furono varie. Mi scrissero e mi telefonarono una sessantina di parroci: la maggioranza approv lOpera ma non mancarono coloro che mi criticarono duramente. Io sono contento perch il seme stato gettato e germoglier e fruttificher a suo tempo.

    6. ESPOSIZIONE DELL O P E R A CENACOLO FAMILIARE.

    E NOI ABBIAMO CREDUTO ALLAMORE (1Gv. 4,16). CAPITOLO PRIMOETA AUREA DEL CRISTIANESIMO

    L Opera Cenacolo Familiare nata in embrione nel Maggio del 1946 nel silenzio di un Seminario del Piemonte. Dallora iniziata lodissea della sua storia. Oggi pu mostrare il suo vero volto COME PROFEZIA del prossimo avvenire della Chiesa. A base di tutto si pone LETA AUREA DEL CRISTIANESIMO CHE E IMMINENTE, PUR CONSIDERANDO CHE I TEMPI DI DIO NON SONO I NOSTRI TEMPI.Allora il mondo intero:

    A. RICONOSCERA GESU COME SUO UNICO SALVATORE, E SI CONVERTIRA A LUI.

    B. VIVRA, IN MODO STRAORDINARIO, UNERA DI PACE E DI BENESSERE MESSIANICI.

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    1ANELLETA AUREA DEL CRISTIANESIMO IL MONDO INTERO RICONOSCERA GESU COME SUO UNICO SALVATORE, SI CONVERTIRA A LUI E FARA PARTE DELLUNICA CHIESA.

    Questa certezza ci proviene dalla Sacra Scrittura. Fra i numerosi testi biblici scegliamo i pi significativi:1. Dice il Signore: Questo il mio servo ( GESU ) lho riempito del mio Spirito perch diffonda la mia legge FRA TUTTI I POPOLI. Egli far conoscere la Legge Vera. Non perder n la speranza, n il coraggio FINCHE NON AVRA STABILITO LA MIA LEGGE SULLA TERRA (Is.42,2-7).2. Il Signore regner su tutta la terra, tutti onoreranno e riconosceranno Lui come Dio (Zac. 14, 6 ).3. Il Signore dice: verr il tempo in cui raduner gli uomini di tutti i popoli e di tutte le nazioni, NONOSTANTE I LORO PENSIERI E LE LORO AZIONI. Cos mostrer loro la mia gloria (Is.66,18).Non ci sfugga che la conversione del mondo intero a Ges opera della misericordia di Dio: ESSA AVVERRA NONOSTANTE I PENSIERI E LE AZIONI DEGLI UOMINI, OSSIA NONOSTANTE LA MALVAGITA DEGLI UOMINI.4. Tutti i popoli della terra si convertiranno e saranno veramente fedeli al Signore (Tobia 14,6 ).5. Ho anche altre pecore che non sono in questo recinto. Anche di quelle devo diventare Pastore. UDRANNO LA MIA VOCE E DIVENTERANNO UN UNICO GREGGE CON UN UNICO PASTORE (Gv.10,16).6. Il mondo si convertir a Ges SOLO QUANDO I CRISTIANI, superando le loro scandalose divisioni, TORNERANNO ALLUNITA: Fa che siano una sola cosa come Tu, o Padre, sei in Me ed Io sono in Te; anchessi ( I CRISTIANI ) siano una sola cosa in Noi. COSI IL MONDO CREDERA CHE TU MI HAI MANDATO ( Gv. 17. 20-23 ).7. ANCHE GLI EBREI FINALMENTE SI COVERTIRANNO A GESU E RICONOSCERANNO IN LUI IL MESSIA ATTESO: Gli Ebrei hanno inciampato. Ma io mi domando: la loro rovina definitiva? No, di certo. La loro caduta ha favorito la salvezza degli

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    altri popoli, e questo avvenuto per spingere gli Ebrei alla gelosia. Se la loro caduta ha gi arricchito il mondo e il loro fallimento ha avvantaggiato gli altri popoli, QUALE MAGGIORE BENEFICIO SI AVRA QUANDO TUTTI LORO ACCETTERANNO IL CRISTO? (Rm. 11, 11-12). Gli Ebrei si convertiranno a Ges solo dopo la conversione a Ges di tutto il mondo: Fratelli, io voglio farvi conoscere il misterioso disegno di Dio, perch non diventiate presuntuosi: UNA PARTE DI ISRAELE CONTINUERA NELLA SUA OSTINAZIONE FINO A CHE TUTTI GLI ALTRI POPOLI NON SARANNO GIUNTI ALLA SALVEZZA (Rm. 11, 25-32 ). 1B

    NELLETA AUREA DEL CRISTIANESIMO TUTTA LUMANITA VIVRA, IN MODO STRAORDINARIO, UNERA DI PACE E DI BENESSERE MESSIANICI.

    Quando Dio assume un uomo a suo Profeta, lo ispira in modo che gli uomini suoi contemporanei possano comprendere il messaggio divino, anche se parzialmente e in modo imperfetto. E poich al tempo biblico si viveva in un mondo agricolo e pastorizio, e si combatteva con archi, scudi, lance e spade, il linguaggio dei Profeti vi si adegu. Noi, per, per comprendere il pensiero di Dio, dobbiamo adattare i testi biblici alla nostra cultura e soprattutto pensare alle armi con cui oggi si combattono o possibile combattere le guerre: carri armati, apparecchi, bombe atomiche Senza questo adattamento, non riusciamo a percepire il sublime preannuncio DELLA PACE E DEL BENESSERE UNIVERSALI MESSIANICI.

    A. PACE UNIVERSALE MESSIANICA.

    1. ( I popoli ) trasformeranno le loro spade in aratri e le lance in falci. Le nazioni non saranno pi in lotta tra di loro e cesseranno di prepararsi alla guerra (Is. 2. 1-5 ).2. E NATO UN BAMBINO PER NOI SARA CHIAMATO PRINCIPE DELLA PACE. DIVENTERA SEMPRE

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    PIU POTENTE ED ASSICURERA UNA PACE CONTINUA (Is. 9.5-6).3. ( Ges ) RISTABILERA LA PACE FRA LE NAZIONI e regner da mare a mare, dal fiume Eufrate ai confini della terra(Zac. 4.3-4).4. GUARDATE che cosa ha compiuto il Signore, quali prodigi ha fatto sulla terra: IN TUTTO IL MONDO PONE FINE ALLE GUERRE (Salmo 46.9-11).5. Finalmente si realizzer la profezia DELLA PACE UNIVERSALE MESSIANICA annunziata e cantata dagli Angeli sulla grotta di Betlem: Gloria a Dio in Cielo, E PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA (Lc.2,14). B. BENESSERE UNIVERSALE MESSIANICO.

    La pace universale messianica, frutto dellamore per Dio e per il prossimo, recher immensi benefici a tutti: si rispetter la natura, si favorir lo sviluppo di tutti gli uomini, i soldi finora sprecati per la costruzione delle armi, saranno investiti per debellare la fame, le malattie, le disuguaglianze sociali. IN CONSEGUENZA LA VITA UMANA SARA LONGEVA E FELICE : Dice il Signore: NON MORRANNO PIU BAMBINI, E GLI ADULTI AVRANNO UNA LUNGA VECCHIAIA. MORIRA GIOVANE CHI MORIRA A CENTANNI. SE UNO NON ARRIVERA A CENTANNI, VORRA DIRE CHE IO LHO PUNITO. (Is. 65, 16-24).

    CAPITOLO SECONDO

    LETA AUREA DEL CRISTIANESIMO, ERA DI AMORE TRA GLI INDIVIDUI E TRA LE NAZIONI; ERA DI PACE E DI BENESSERE MESSIANICI, COINCIDERA CON LETA AUREA DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO; E REDENTA CON LA MORTE E CON LA RISURREZIONE DI GESU, SPOSO DELLA CHIESA.

    PRECISIAMO

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    1. DIO E UNA FAMIGLIA TRINITARIA

    Solo Dio esiste da sempre, e DIO E AMORE.In quanto AMORE Dio non un solitario, ma una Famiglia Felicissima composta da Tre Persone: dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo.Lamore dono, ricambio del dono, unione del dono e del ricambio del dono, felicit.Il Padre Sommo Bene dona tutto SE stesso al Figlio, GENERANDOLO; Il Figlio Sommo Bene Ricevuto dal Padre, ricambia il Dono Ricevuto donandosi, a sua volta, al Padre; lo Spirito Santo PROCEDE dal Padre DONO e dal Figlio RICAMBIO DEL DONO, unisce in S il Padre Dono al Figlio Ricambio del Dono, e il Figlio Ricambio del Dono al Padre Dono; Egli Stesso il Dono e il Ricambio del Dono UNIFICATI.DIO E UNO perch in Lui il Dono e il Ricambio del Dono sono la stessa realt.DIO E IN TRE PERSONE perch il Padre non il Figlio, il Figlio non il Padre; e lo Spirito Santo non n il Padre, n il Figlio.DIO E FELICISSIMO perch la felicit proviene dal bene coscientemente posseduto; e il Dono e il Ricambio del Dono che si verificano in Dio E IL SOMMO BENE.

    2. DIO CREO LUOMO FAMIGLIA.

    DIO AMORE decise di comunicare la sua felicit a delle creature, e cre luomo FAMIGLIA a sua immagine e somiglianza: luomo e la donna sposati sono limmagine del Padre Celeste SIA COME SPOSO E SPOSA SIA COME PADRE E MADRE. E qui dobbiamo fare un rilievo di particolare importanza: il Padre Celeste E INSIEME SPOSO E SPOSA, PADRE E MADRE. Creando la famiglia umana il Padre Celeste SI SDOPPIO: comunic alluomo la sua immagine di sposo e di padre; e comunic alla donna la sua immagine di sposa e di madre.Evidentemente limmagine del FIGLIO Unigenito del Padre Celeste, nella famiglia umana fu comunicata al figlio della coppia uomo-donna.

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    Nella famiglia umana limmagine dello Spirito Santo AMORE ( dono e ricambio del dono ) PERSONIFICATO, lamore che unisce gli sposi tra di loro, i genitori al figlio e il figlio ai genitori. Per essere felici, scopo della loro creazione, i membri della famiglia umana debbono quindi vivere damore, debbono vivere reciprocamente di dono e di ricambio del dono.Da notare che Dio cre la famiglia fondata sul matrimonio che un dono di amore reciproco TOTALE, ESCLUSIVO E DEFINITIVO tra un uomo ed una donna. La famiglia, secondo il volere di Dio, monogamica e indissolubile.

    3. PECCATO. Purtroppo nella vita umana intervenne il peccato che il tradimento dellamore verso Dio eludendo losservanza dei suoi comandamenti; ed il tradimento dellamore verso il prossimo facendo agli altri non del bene ma del male. Conseguenza del peccato fu la perdita della felicit perch perdendo lamore luomo perse anche il bene che lamore possedeva; e la perdita della vita perch lamore vita e il peccato morte. Come effetto nefasto del peccato si registr pertanto la dissoluzione della famiglia: i suoi membri divennero infelici perch anzich amarsi e scambiarsi il bene, incominciarono ad odiarsi e a farsi reciprocamente del male; il matrimonio perse le caratteristiche della monogamia e dellindissolubilit. FU UN DISASTRO!

    4. REDENZIONE. Dio Amore Misericordioso, Famiglia Trinitaria Felicissima, per, non ci abbandon alla nostra triste sorte di peccatori condannati allodio, al dolore, alla malattia e alla morte, ma ci venne incontro con la mirabile invenzione DELLINCARNAZIONE: Dio Figlio, fattosi uomo in Ges di Nazaret, con la sua passione, morte e risurrezione distrusse il nostro odio, la nostra morte, e ci ridon la vita dellamore. La famiglia umana stata redenta da Ges: gli sposi, i genitori, i figli hanno, pertanto, nuovamente la possibilit di ricostruire in s limmagine della Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo. Anzi, alla luce della Parola di Dio, dobbiamo affermare che gradualmente arriver lEt Aurea del Cristianesimo:

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    Essa si realizzer quando Dio incatener satana per mille anni (PER UN LUNGHISSIMO PERIODO DI TEMPO) nel mondo sotterraneo: allora le famiglie redente da Ges, brilleranno di santit riflessa della santit della Famiglia Trinitaria di Dio; allora la Chiesa, in particolare la Gerarchia Cattolica, vedr finalmente leccelsa dignit della famiglia, abolir lobbligatoriet del celibato del clero e le famiglie dei Vescovi Sposati e dei Preti Sposati saranno un fulgido esempio per le altre famiglie cristiane.

    5. FAMIGLIA DI NAZARET

    Dio, Famiglia Trinitaria, nel suo ineffabile piano provvidenziale cre UNA SINGOLARE FAMIGLIA TRINITARIA UMANA: LA FAMIGLIA DI NAZARET COMPOSTA DA GESU, DA MARIA SANTISSIMA E DA SAN GIUSEPPE: LE FAMIGLIE CRISTIANE HANNO NELLA FAMIGLIA DI NAZARET UN PERFETTO MODELLO DI FAMIGLIA DA IMITARE.GESU lo stesso Figlio Unigenito del PADRE CELESTE fattosi Uomo, e nella sua natura umana rende visibile la perfezione FILIALE che si esprime nella perfezione dellamore: am il Padre facendo della volont di Lui il suo cibo quotidiano fino alla morte e alla morte di croce; am i suoi genitori Maria Santissima e San Giuseppe stando loro sottomesso e ricolmandoli di delicatezze; am noi suoi fratelli minori dandoci per redimerci il supremo gesto dellamore: il sacrificio della sua vita.MARIA SANTISSIMA la Sposa del Padre Celeste e di San Giuseppe; la Madre di Ges Fisico e di Ges Mistico, quindi anche la nostra Madre. Essa am il Padre Celeste vivendo per tutta la vita il SI a Lui, pronunziato al momento dellIncarnazione; am al massimo grado il Suo Figlio Ges, il suo Sposo Giuseppe; ed am immensamente anche noi accettando, fra laltro, la sofferenza per generarci e per partorirci figli suoi e figli del Padre Celeste; per nostro amore accett di essere LA REGINA DEI MARTIRI.SAN GIUSEPPE, SINGOLARE IMMAGINE DEL PADRE CELESTE, veramente Sposo di Maria e Padre di Ges. Am il Padre Celeste eseguendo sempre la volont DI LUI con prontezza e generosit; am con somma perfezione la sua Vergine Sposa e il suo Verginale Figlio Ges.

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    CAPITOLO TERZO

    SPIRITUALITA DEI MEMBRI DELLOPERA CENACOLO FAMILIARE.

    A. LA VITA DI FAMIGLIA DEI MEMBRI DELLOPERACENACOLO FAMILIARE.

    I membri della famiglia, redenta da Ges, possono nuovamente amarsi, scambiarsi il bene dono di Dio, e riacquistare la felicit perduta con il peccato.Bisogna per affrontare la realt non in modo idilliaco, ma con tutte le sue difficolt pratiche: ciascun membro della famiglia conserva certo i doni ricevuti da Dio e da donare principalmente ai suoi familiari; ma, purtroppo, conserva anche i suoi limiti, le sue carenze, i suoi difetti. Per mantenersi nellamore, pertanto, ciascun membro della famiglia goda s del bene che riceve dagli altri membri della famiglia; sappia, per, nello stesso tempo, sopportare con pazienza il negativo dello sposo o della sposa, dei genitori o dei figli o dei fratelli. Per cui indispensabile che nessuno pretenda che il familiare condivida le proprie convinzioni; tutti, invece, rispettino il punto di vista del congiunto. Ci difficile: le forze umane sono impotenti: SENZA DI ME NON POTETE FARE NULLA (Gv. 15,5). La propria impotenza, per, pu essere debellata con mezzi spirituali appropriati. Fra questi dobbiamo annoverare LA PREGHIERA: i membri della famiglia, perci, preghino insieme durante la giornata. Cos condivideranno lesperienza dellApostolo Paolo: TUTTO POSSO IN GESU CHE MI AIUTA .

    Perch i membri della famiglia vivano lamore della Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo indispensabile non solo che preghino INSIEME, ma anche e soprattutto che INSIEME PARTECIPINO ALLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA E SI CIBINO DEL CORPO E DEL SANGUE DI GESU. GESU, INFATTI, ISTITUI LA SANTA MESSA, cuore della vita della Chiesa, per trasformare in SE i singoli cristiani e i

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    singoli membri della famiglia in quanto famiglia. Essi, partecipando alla Santa Messa con fede viva, raggiungeranno la vetta spirituale di San Paolo: NON SONO PIU IO CHE VIVO, MA E CRISTO CHE VIVE IN ME (Gal. 2,20). E tutti sappiamo che la vita di Ges una vita di amore.

    E da sottolineare anche che nellEucarestia Ges misteriosamente e mirabilmente si rende presente nella sua Passione, nella sua Morte, nella sua Risurrezione e nella sua Gloriosa Ascensione al Cielo perch i vari membri del Corpo Mistico, cibandosi di LUI, affrontino come Ges e con Ges la loro passione, portando con pazienza la loro croce quotidiana; muoiano santamente come Ges; risuscitino come Ges con un corpo glorioso e con Ges vivano eternamente felici in Paradiso.

    B. I MEMBRI DELLOPERA CENACOLO FAMILIARE E LA CARITA FRATERNA.

    I membri dellOpera, secondo linsegnamento del Divino Maestro, non escludono nessuno dal loro amore: essi amano tutti, ma fanno cadere la loro preferenza su coloro che soffrono: ad essi donano il loro aiuto materiale e spirituale secondo le loro possibilit, lasciandosi guidare dalla convinzione di fede che chi aiuta il fratello in necessit, aiuta Ges: IN VERITA VI DICO, QUALUNQUE COSA AVETE FATTO AL PIU PICCOLO DEI MIEI FRATELLI, LAVETE FATTO A ME (Mt.25,40).I membri dellOpera si guardano bene dal giudicare e dal condannare il fratello che pecca perch COLUI CHE GIUDICA E SOLO IL SIGNORE (1 COR. 4,4). Certo, se un fratello compie unopera malvagia, non si pu dire che compie unazione buona; OGGETTIVAMENTE egli compie unazione non retta, ma il giudizio SULLA SUA RESPONSABILITA SOGGETTIVA, I MEMBRI DELLOPERA LO LASCIANO ESCLUSIVAMENTE A DIO.

    I membri dellOpera amano i fratelli peccatori con lo stesso AMORE MISERICORDIOSO con cui li ama il Sacratissimo Cuore di Ges; per quanto possono, li beneficano e lottano perch essi non vengano discriminati e disprezzati dagli altri: Ges venuto nel mondo non per condannare ma per salvare i peccatori; Ges non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e che viva; Ges, se fosse necessario,

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    sarebbe disposto a subire nuovamente la sua passione e la sua morte ANCHE PER SALVARE UN SOLO PECCATORE.

    C. I MEMBRI DELLOPERA CENACOLO FAMILIARE E LA SOFFERENZA.

    La nostra vita deve essere impostata TUTTA su questa ineffabile VERITA: NOI SIAMO FIGLI DI DIO PADRE AMORE MISERICORDIOSO. Come figli di Dio eravamo destinati solo alla felicit. Il peccato, per, ha introdotto nel mondo linfelicit, la sofferenza, la malattia e la morte. Dio Padre ha guardato noi suoi figli peccatori con sguardo misericordioso e per ridonarci la felicit e la vita, ha inviato nel mondo il Suo Unigenito Figlio Ges, il Quale, per nostro amore, fece suoi i nostri peccati, e per espiarli e distruggerli, accett LIBERAMENTE la sua passione e la sua morte in croce, risuscitando, per, il terzo giorno: CON LA SUA MORTE DISTRUSSE LA NOSTRA MORTE, CON LA SUA RISURREZIONE CI HA RIDATO LA VITA.E qui dobbiamo inserire il piano provvidenziale di Dio: noi non siamo stati creati da Dio e abbandonati al nostro destino, no. Ciascuno di noi, invece, E UN CAPOLAVORO DI DIO UNICO ED IRRIPETIBILE, ed ha un compito specifico e singolare da realizzare gradualmente in tutta la sua esistenza terrena. E da notare anche che il compito che Dio affida al singolo uomo, non fine a se stesso, ma mira alla costruzione di un misterioso capolavoro che ha Ges come punto di riferimento. LApostolo San Paolo, particolarmente illuminato dallo Spirito Santo, lo esprime nelle sue Lettere con la dottrina DEL CORPO MISTICO DI CRISTO: noi e Ges formiamo UN SOLO CORPO DI CUI GESU E IL CAPO E NOI LE MEMBRA. Tutto il Corpo Mistico vivificato da Ges Capo con la sua vita divina. Come nel nostro corpo ci sono varie membra, ciascuno delle quali ha un compito particolare rivolto a beneficio di tutto il corpo; cos nel Corpo Mistico vi sono varie membra ciascuno delle quali ha una funzione specifica a vantaggio di tutto il Corpo Mistico. Come poi il nostro corpo nasce piccolo e gradualmente cresce e si perfeziona fino alla maturit delluomo; cos il Corpo Mistico nato come infante con la morte-risurrezione di Ges, si sviluppa lungo i secoli fino alla fine del mondo, e raggiunger la sua perfezione e la

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    sua maturit nel Cielo, dopo la risurrezione dei corpi. Il Corpo Mistico Glorificato vivr eternamente felice nel Paradiso.Soffermiamoci su un punto importantissimo: ciascun membro del Corpo Mistico, quindi ciascuno di noi, in questo mondo deve esperimentare la sofferenza entrata nel mondo con il peccato e redenta dalla Passione e dalla Morte di Ges. Sono due i motivi per cui siamo raggiunti dalla sofferenza: il primo trova la sua causa nel peccato personale da espiare e da purificare. Il secondo motivo per cui siamo raggiunti dalla sofferenza molto nobile: purificati, con laiuto di Dio e per i meriti di Ges, dai nostri peccati, diventiamo giusti e come giusti partecipiamo alla sofferenza Redentrice di Ges INNOCENTISSIMO. San Paolo esprime cos questa verit: COMPIO IM ME CIO CHE MANCA ALLA PASSIONE DI CRISTO PER LEDIFICAZIONE DEL SUO CORPO CHE E LA CHIESA (Col. 1,24).Approfondiamo largomento. E Dio che ha concepito e deciso il grandissimo piano del Corpo Mistico; Dio che attua gradualmente il Corpo Mistico di Ges determinando il compito di ciascun uomo ed agendo in modo tale che ciascun uomo realizzi la sua specifica e singolare missione. Anche le sofferenze che ciascuno di noi deve sapere accettare per ledificazione del Corpo Mistico di Ges, sono stabilite da Dio. E Dio le ha stabilite considerando tutte le vicende storiche degli uomini di tutti tempi e di tutti i luoghi. Dal fatto che solo Dio ha la visione globale della storia del Corpo Mistico di Ges, deduciamo che solo Dio comprende il motivo per cui i singoli uomini sono raggiunti da determinate sofferenze e non da altre. Una conseguenza logica che noi, ignorando i motivi delle decisioni di Dio nei nostri riguardi, possiamo rimanere sconcertati di fronte alle nostre sofferenze, ed essere addirittura tentati di accusare Dio di ingiustizia. E necessario allora compiere un illimitato atto di fiducia in Dio: le nostre sofferenze, infatti, sono state decise da un Dio AMORE, MISERICORDIOSO E SAPIENTE.Cerchiamo di capire: Dio, PER NATURA E FELICISSIMO; ma creando luomo che con il peccato si rese infelice, MISTICAMENTE, ACCETTO LA PROPRIA SOFFERENZA: infatti, non concepibile un DIO IMPASSIBILE mentre i suoi figli amatissimi SOFFRONO: CHI AMA, E DIO E AMORE, SOFFRE CON LA PERSONA AMATA SOFFERENTE. Dio rese visibile la sua sofferenza per noi

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    suoi figlioli sofferenti, facendosi uomo in Ges, il Quale per sconfiggere la nostra infelicit e ridonarci la felicit perduta con il peccato, accett di subire unatroce passione e uninfamante morte in croce. Un Dio che per nostro amore sceglie per SE LA SOFFERENZA, MERITA TUTTA LA NOSTRA FIDUCIA. Tanto pi che questo Dio, oltre che AMORE, E ANCHE SAPIENZA INFINITA. Con la sua Sapienza Infinita Dio HA SAPUTO E SA DISTRIBUIRE LA SOFFERENZA GIUSTAMENTE. Da qui la necessit che nei nostri dolori diciamo: PADRE NOSTRO che sei Cieli SIA FATTA LA TUA VOLONTA.Certo, come Ges nel Getsemani, possiamo chiedere al Padre Celeste che ci liberi da determinate sofferenze; ma come Ges dobbiamo anche concludere cos la nostra supplica: PADRE, SE LA MIA ATTUALE SOFFERENZA E NEL TUO PIANO PROVVIDENZIALE PER LEDIFICAZIONEDEL CORPO MISTICO DI GESU, IO LACCETTO.

    CAPITOLO QUARTTO

    I SEGNI DEI TEMPI CI ANNUNZIANO CHE SIAMO PROSSIMI ALLERA DELLAMORE, DELLA PACE E DEL BENESSERE UNIVERSALI MESSIANICI, ALLERA DELLA FAMIGLIA CRISTIANA E DELLA CONVERSIONE DEL MONDO A GESU SALVATORE.

    La storia guidata da Dio verso lattuazione del suo piano salvifico: nulla di ci che succede casuale, ma tutto provvidenziale, anche quando, senza il dono della fede, ci sospingerebbe allo scandalo, come ad esempio il dolore e la morte dellinnocente, le guerre, i disastri naturali: Dio permette il male solo in vista di un maggiore bene nellambito della salvezza individuale e della redenzione universale. La prossimit dellEt Aurea del Cristianesimo ce la mostrano, per, i tanti fattori positivi che riscontriamo nel mondo contemporaneo, anche se molti di essi apparentemente sembrano autonomi ed estranei al piano salvifico di Dio.Citiamone alcuni.

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    a. I MEZZI DI COMUNICAZIONE SOCIALE come la stampa, la radio, la televisione, internet ci informano come se avvenissero sotto i nostri occhi, di tutti i pi importanti avvenimenti che si verificano nel pi remoto angolo del mondo, e ci coinvolgono per la soluzione dei problemi che sempre pi da locali e nazionali diventano universali ed internazionali. Fra questi problemi certamente un posto preminente loccupa la piaga della fame. b. I MEZZI DI TRASPORTO come i treni, gli aerei e le navi ci consentono spostamenti veloci da un capo allaltro del mondo, per interessi personali, per convegni a livello internazionale, per scambi commerciali, per effettuare soccorsi I suddetti ed altri sviluppi scientifici e tecnici accelerano lavvento dellEt Aurea del Cristianesimo in quanto riducendo le distanze e unificando il mondo facilitano la sua evangelizzazione.c. I PROGRESSI NELLA MEDICINA E NELLA CHIRURGIA ci convincono che siamo avviati alla realizzazione della seguente promessa di Dio per lEt Aurea del Cristianesimo: NON MORRANNO PIU NEONATI E GLI ADULTI AVRANNO UNA LUNGA VECCHIAIA. MORIRA GIOVANE CHI MORIRA A CENTANNI. SE UNO NON ARRIVERA A CENTANNI VORRA DIRE CHE IO LHO PUNITO (Is. 65,16-25).d. Dopo quasi duemila anni di dispersione, gli Ebrei sono finalmente riusciti a tornare nella Terra Promessa e a ricostituirsi in Stato: questa realt importantissima profetizza il prossimo riconoscimento del Messia Ges da parte del popolo eletto che secondo San Paolo avverr dopo la conversione a Ges di tutto il mondo (Rm. 11,25-26).e. UNO DEI PRINCIPALI SEGNI DEI TEMPI E LECUMENISMO. Le molteplici Chiese Cristiane che nel passato si sono dilaniate offrendo al mondo il triste spettacolo di un Cristianesimo diviso, OGGI, PER OPERA DELLO SPIRITO SANTO, SI SONO FINALMENTE RESO CONTO DELLASSURDITA DEL LORO COMPORTAMENTO, ed hanno intrapreso un comune sforzo per ricostruire LUNICA CHIESA DI GESU, meta obbligatoria perch il Regno di Amore di Ges si estenda nel mondo intero: Padre, che siano una sola cosa, come Io e Tu siamo una sola cosa. COSI IL MONDO CREDERA CHE TU MI HAI MANDATO (Gv. 17,21).

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    Le difficolt non mancano poich ogni Chiesa tende a conservare la sua identit, frapponendo cos un grosso ostacolo tra il desiderio di ritrovare lunit e lumile, disinteressato, costruttivo dialogo. Cinonostante lo Spirito Santo sta agendo perch tutte le Chiese Cristiane si pongano in uno stato di sincera conversione e di riforma. Anche la Chiesa Cattolica non deve far tacere la voce dello Spirito che la sollecita ad essere coerente con laffermazione Conciliare: MENTRE CRISTO, SANTO, INNOCENTE, IMMACOLATO (Ebr.7,27) NON CONOBBE IL PECCATO (2Cor.5,21), LA CHIESA CHE COMPRENDE NEL SUO SENO I PECCATORI, SANTA INSIEME E SEMPRE BISOGNOSA DI PURIFICAZIONE, MAI TRALASCIA LA PENITENZA E IL SUO RINNOVAMENTO (Lumen Gentium n.8 ). La Chiesa Cattolica che la Chiesa Madre, ha il dovere indilazionabile di offrire in SE alle altre Chiese Cristiane un modello di Riforma Umile, Reale e Concreta. PUR ESIGENDO LUNITA NELLE COSE ESSENZIALI, ESSA DEVE LASCIARE PIENA LIBERTA NELLE COSE DUBBIE OD OPINABILI, ED ESERCITARE IN TUTTO LA CARITA .E secondo lo spirito Conciliare di purificazione e di rinnovamento che la Chiesa Cattolica deve affrontare i seguenti ed altri attuali scottanti problemi:

    1. PAPA.

    A. Compito del Papa costatare con gioia le meraviglie che lo Spirito Santo compie nelle Singole Chiese Locali Diocesane, incoraggiare le legittime diversit e favorire LA COMUNIONE delle Singole Chiese Locali Diocesane CHE INSIEME COSTITUISCONO LA CHIESA UNIVERSALE.B. IL MINISTERO PRINCIPALE DEL PAPA E CONFERMARE LA CHIESA NELLA FEDE : Simone, ho pregato per te perch la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, CONFERMA i tuoi fratelli (Lc.22,23).Il Papa, assistito dallo Spirito Santo, SI RENDE GARANTE DELLAVERITA RIVELATA, CONTENUTA NELLA SACRA SCRITTURA E TRAMANDATA DALLA TRADIZIONE.

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    In casi particolari il Papa, con il consenso antecedente e concomitante della Chiesa, COMUNITA DEI CRISTIANI, GRADUALMENTE guidata dallo Spirito Santo alla comprensione di tutta la Verit, pu dichiarare IN MODO DEFINITIVO vero e vincolante per tutti UN DATO RIVELATO. E indispensabile sottolineare che perch il Papa si renda GARANTE IN MODO DEFINITIVO DI UNA VERITA RIVELATA, si richiede il consenso antecedente e concomitante della Chiesa, perch E ESSA LA DEPOSITARIA DELLA VERITA RIVELATA. LO SPIRITO SANTO VI CONDURRA A TUTTA LA VERITA (Gv.16,13).LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO CONTRO DI ESSA (Mt.16,16). Pertanto il Papa prima di definire una Verit Rivelata deve accertarsi CHE LA CHIESA UNIVERSALE LA PROFESSI GIA. Lo stesso verbo che Ges ha usato CONFERMA i tuoi fratelli, esprime quanto abbiamo detto: infatti CONFERMARE significa rendere PIU fermo o saldo, rafforzare, rinvigorire.

    2. CELIBATO SACERDOTALE.

    Riporto quanto ho scritto al Papa Benedetto XVI:

    Pongo come punto fermo che il celibato per il Regno di Dio un carisma proclamato solennemente da Ges. E sono convinto che questo dono Dio, nella bimillenaria storia del Cristianesimo, lha concesso ad una immensa schiera di sacerdoti che lhanno fatto fruttificare operando un incalcolabile bene per ledificazione del Corpo Mistico di Cristo che la Chiesa.Ma il carisma doveva rimanere CARISMA, cio un dono gratuito di Dio che SOLTANTO I PRESCELTI potevano accogliere e vivere. Purtroppo, per, la Gerarchia Cattolica ha, senza dubbio, commesso uno dei pi gravi ERRORI PASTORALI IMPONENDO LOBBLIGATORIETA DEL CELIBATO al clero cattolico di Rito Latino. E cos, anche se animati da sincero amore per il Regno di Dio, tantissimi giovani si sono impegnati ad osservare il celibato, credendo FALSAMENTE di avere ricevuto da Dio il suddetto carisma; ma essendone privi, non sono stati in grado di rimanere fedeli alla promessa. Da qui i tanti scandali sacerdotali di cui tutti siamo stati e

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    siamo impotenti testimoni; da qui la schiera di sacerdoti che hanno abbandonato ed abbandonano il ministero sacerdotale per amore di una donna. Io sono sicuro che la Cerarchia Cattolica finalmente si render conto dellerrore pastorale commesso e che ai suoi sacerdoti lascer piena libert di scelta tra la vita celibataria e la vita matrimoniale, sospinta anche dal fatto che limposizione del celibato al clero cattolico di Rito Latino contrasta con il diritto naturale: NON E BENE CHE LUOMO SIA SOLO (Gn. 2,18), e con il diritto evangelico: le Lettere Pastorali, infatti, come condizione indispensabile allordinazione DI UN VESCOVO-PRESBITERO, esigevano che il candidato si fosse sposato una sola volta (1Tm. 3,1-6; Tito 1,6). San Paolo poi, nella Prima Lettera ai Corinzi ci notifica che gli Apostoli erano sposati e che le loro mogli li accompagnavano nei viaggi apostolici: NON ABBIAMO ANCHE NOI IL DIRITTO DI PORTARE CON NOI UNA MOGLIE CREDENTE COME LHANNO GLI ALTRI APOSTOLI E I FRATELLI DEL SIGNORE E PIETRO? (1Cor. 9,5).

    3. MATRIMONIO-SESSO.

    Dio cre luomo e la donna perch nel loro reciproco amore TOTALE, ESCLUSIVO E DEFINITIVO divenissero marito e moglie, e cos costituissero la famiglia. Quindi luomo e la donna diventano marito e moglie se si scambiano un amoreTOTALE: Io, mia moglie, dono TUTTO me stesso a Te. Io, mio marito, dono TUTTA me stessa a te.ESCLUSIVO: Io, mia moglie, dono tutto me stesso SOLO a te. Io, mio marito, dono tutta me stessa SOLO a te.DEFINITIVO: Io, mia moglie, dono tutto me stesso a te PER SEMPRE. Io, mio marito, dono tutta me stessa a te PER SEMPRE.

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    Le tre caratteristiche dellamore reciproco TOTALE, ESCLUSIVO E DEFINITIVO debbono esistere SIMULTANEAMENTE perch si verifichi UN VERO matrimonio. Se manca anche una sola delle suddette tre caratteristiche, il matrimonio NON ESISTE, E NULLO.

    Latto intimo E PROPRIO degli sposi perch esso lespressione del triplice suddetto amore. Quindi luomo pu esercitare il sesso solo con la propria moglie, e la donna pu esercitare il sesso solo con il proprio marito. Di fronte a questa realt AI NON SPOSATI sorge la difficolt di conservare la propria castit. Dio, per, viene incontro alla debolezza umana: chi non sposato ha lobbligo di non esercitare il sesso. Ma sappiamo che il corpo umano stato corrotto dal peccato: in esso resta un potentissimo impulso verso lorgasmo. Come risolvere il problema secondo Dio? E CASTO colui che fa tutto il possibile per evitare il piacere genitale. Ma se, malgrado la sua buona volont e i suoi sinceri sforzi, non vi riesce, dobbiamo affermare che leventuale ricerca dellorgasmo dovuta allimpulso invincibile degli ormoni, per cui LINDIVIDUO E SCUSATO DAL PECCATO: INFATTI NON SI PUO ESSERE OBBLIGATI AL PECCATO: chi non vuole lorgasmo ma dalla natura corrotta violentemente necessitato ad esso, NON PECCA SOGGETTIVAMENTE, pur restando latto un DISORDINE OGGETTIVO.

    4. OMOSESSUALITA COSCIENZA INDIVIDUALE

    Senza dubbio la famiglia, creata a sua immagine e somiglianza DALLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO, fondata sul matrimonio che trae la sua origine e la sua stabilit dall AMORE TOTALE, ESCLUSIVO E DEFINITIVO che si scambiano UN UOMO ED UNA DONNA. Nella realt umana, per, costatiamo anche LA CONVIVENZA, NON IL MATRIMONIO, OMOSESSUALE; ossia LA CONVIVENZA DI DUE UOMINI O DI DUE DONNE. Detta convivenza OGGETTIVAMENTE contro la volont di Dio. Forse, per, il peccato, di generazione in generazione, ha corrotto il corpo degli omosessuali in modo tale che essi SONO COSTRETTI, CONTRO LA LORO VOLONTA, ad esercitare il sesso in modo innaturale. In questo caso chiaro che mancherebbe IL PECCATO

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    SOGGETTIVO. Sta di fatto che gli omosessuali si GIUSTIFICANO E SI CREDONO NELLA LINEA DELLA VOLONTA DI DIO. Come comportarsi PASTORALMENTE con loro?CERTAMENTE SULLA REALE RESPONSABILITA SOGGETTIVA DEGLI OMOSESSUALI DOBBIAMO LASCIARE A DIO LULTIMO GIUDIZIO. LA CHIESA PERO DOVREBBE TRATTARE GLI OMOSESSUALI CON IL CUORE MISERICORDIOSO DI DIO; DOVREBBE CIOE RISPETTARE IL PRIMATO DELLA LORO COSCIENZA INDIVIDUALE. La coscienza CERTA, infatti, anche se ERRONEA, OBBLIGA SEMPRE: TUTTO CIO CHE E IN CONTRASTO CON LA CONVINZIONE DELLA COSCIENZA, E PECCATO (Rm.14,33).Anche lattuale Papa Benedetto XVI a proposito, nel 1966, quando era gi uno stimato professore di Teologia, si espresse in termini inequivocabili: LA COSCIENZA E IL TRIBUNALE SUPREMO ED ULTIMO DELLA PERSONA UMANA, ANCHE AL DI SOPRA DELLA CHIESA UFFICIALE; ED E AD ESSA CHE DOBBIAMO UBBIDIRE.LATTEGGIAMENTO PASTORALE MISERICORDIOSO DELLA CHIESA PERTANTO DOVREBBE PERMETTERE AGLI OMOSESSUALI, SE LORO SI SENTONO IN PACE CON DIO, LESERCIZIO DI TUTTA LA VITA ECCLESIALE, COMPRESA LA PARTECIPAZIONE AL BANCHETTO EUCARISTICO, IN MODO PERO DA EVITARE LO SCANDALO.

    Nel giorno in cui tutta la Chiesa: Papa,Vescovi, Sacerdoti, Fedeli riconosceranno e rispetteranno IL PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE, SI REGISTRERA UN CAMBIAMENTO EPOCALE, ricco di inestimabili frutti nella osservanza della carit fraterna. Allora assumeranno valore in tutta la loro pienezza gli ordini di Ges:NON GIUDICATE, E DIO NON VI GIUDICHERA (Lc.6,17).NON CONDANNATE E DIO NON VI CONDANNERA (Lc. 6,17).SIATE MISERICORDIOSI E TROVERETE MISERICORDIA (Mt. 5,7 ).

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    Certo la Chiesa, ed in modo particolare la Gerarchia, dovr continuare a conservare IL DEPOSITO RIVELATO, dovr continuare a predicare in tutta la sua interezza LA VERITA RIVELATA, MA DINANZI ALLE PERSONE SINGOLE SI ASTERRA DA OGNI GIUDIZIO E DA OGNI CONDANNA O CASTIGO DATO CHE COLUI CHE GIUDICA E SOLO IL SIGNORE (1Cor.4,4).

    Una conseguenza pratica sar che LA GERARCHIA RISPETTERA LA RICERCA TEOLOGICA E SI ASTERRA DALLE TANTO ODIOSE CONDANNE DEI TEOLOGI PIU AVANZATI. Anche le relazioni ordinarie tra le singole persone saranno improntate al massimo rispetto reciproco.

    5. INDISSOLUBILITA DEL MATRIMONIO.

    Senza dubbio, secondo la volont di Dio, il matrimonio E INDISSOLUBILE. La sua indissolubilit deriva dal fatto che il matrimonio un patto damore DEFINITIVO tra un uomo ed una donna. Per mi sembra che la Chiesa contemporanea debba riflettere accuratamente sulla indissolubilit del matrimonio, non per mettere in discussione la sua validit, MA PER APPROFONDIRE LA SUA NATURA. Io, pertanto, con umilt, espongo il frutto delle mie riflessioni perch la Chiesa lo valuti alla luce di Dio.Lindissolubilit del matrimonio fondata sullamore reciproco dei coniugi come sullamore reciproco fondata lindissolubilit delle Tre Persone Divine e lindissolubilit del matrimonio tra Ges, LO SPOSO DELLA CHIESA e la Chiesa, LA SPOSA DI GESU. Se, per impossibile, le Tre Persone Divine cessassero di amarsi, si spezzerebbe la loro unit e si dissolverebbe lo stesso Dio; se, per impossibile, Ges non amasse pi la Chiesa e la Chiesa non amasse pi Ges, Ges e la Chiesa romperebbero la loro unit sponsale. Ci che non possibile nella Trinit Divina e in Ges e la Chiesa, si pu, invece, verificare e spesso si verifica, tra i coniugi cristiani e non cristiani. Come lesperienza ci attesta, avviene che dei coniugi dissolvano IRRIMEDIABILMENTE il loro matrimonio per colpa di uno solo o di entrambi. Ci ci induce ad affermare che lindissolubilit del matrimonio E DI ORDINE MORALE E NON FISICO; OSSIA: I

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    CONIUGI, PUR ESSENDO TENUTI IN COSCIENZA A RIMANERE UNITI PER TUTTA LA VITA, HANNO LA TRISTE COLPEVOLE POSSIBILITA DI ROMPERE IL LORO MATRIMONIO. Alla medesima conclusione ci porta la riflessione sulla natura DEI PRECETTI NEGATIVI: Dio ordina alluomo di NON compiere un determinato atto perch luomo in grado di compierlo BENCHE COLPEVOLMENTE. Se luomo non avesse la possibilit di compiere un determinato atto PECCAMINOSO, Dio non glielo vieterebbe: cos non gli vieterebbe di rubare , se luomo non potesse rubare. Allo stesso modo Ges non avrebbe imposto agli sposi il precetto: LUOMO NON DIVIDA CIO CHE DIO HA UNITO (Mt. 19,6), se i coniugi non potessero separarsi. Una conseguenza pratica molto importante che i coniugi che colpevolmente si dividono, restano due persone distinte LIBERE; quindi sono nella possibilit fisica di fare una nuova esperienza matrimoniale. I tanti coniugi cristiani divorziati e risposati ci inducono a credere che Dio, NELLA SUA MISERICORDIA, PERMETTA LORO LE SECONDE NOZZE. Pertanto, sembra PASTORALMENTE SAGGIO che la Chiesa nei confronti dei coniugi colpevoli divorziati e risposati con una terza persona, oggi debba usare maggiore misericordia che non nel passato. Come perdona lomicida veramente pentito, pur essendo nellimpossibilit di ridare la vita al fratello ucciso, cos voglia la Chiesa perdonare ed ammettere ai Sacramenti della Confessione e dellEucarestia i coniugi divorziati, se veramente pentiti, anche se si trovano nellimpossibilit di ricostituire la loro unit e si sono sposati con un altro uomo o con unaltra donna. UNO STUDIO ACCURATO DI GIOVANNI CERETI PROVA CHE NEI PRIMI SECOLI LA CHIESA, AI DIVORZIATI RISPOSATI, CONCEDEVA DI CONTINUARE A VIVERE CON IL NUOVO CONIUGE, SE ERANO VERAMENTE PENTITI E SI SOTTOMETTEVANO AD UNA ADEGUATA PENITENZA.

    6. ASSOLUZIONE COLLETTIVA.

    GESU HA SCELTO LA CHIESA come strumento della sua misericordia affidandole il Sacramento del Perdono dei peccati : A

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    CHI RIMETTERETE I PECCATI, SARANNO PERDONATI ( Gv. 20.23 ).Il modo di esercitare questa sublime missione Ges non lha voluto stabilire, ma lha lasciato alla discrezione pastorale della sua Chiesa. E la Chiesa lha capito pienamente: nellarco della sua bimillenaria storia, infatti, lo ha modificato varie volte: basta pensare alla Confessione Pubblica dei primi secoli prescritta per i peccati pi gravi, e alla confessione auricolare inizialmente SOLO DEVOZIONALE sorta fra i monaci irlandesi del sesto secolo, e poi ratificata e prescritta per tutti i Cattolici dal Concilio di Trento.OGGI vige ancora lobbligo della confessione auricolare, ma i Cristiani la disertano: questa diserzione, in molti casi, sintomo di condiscendenza verso il peccato, ma soprattutto UNO DEI SEGNI DEI TEMPI che interpella la Gerarchia e la sospinge ad interventi sommamente innovativi: certo non giustificabile labolizione della confessione auricolare, dati i benefici spirituali che apporta ai penitenti; la sua pratica per bisognerebbe lasciarla libera e renderla obbligatoria solo per lassoluzione di alcuni peccati particolarmente gravi come il peccato dellaborto.INOLTRE SI DOVREBBE ESTENDERE LUSO DELLASSOLUZIONE COLLETTIVA E CONFERIRE VALORE SACRAMENTALE AL RITO PENITENZIALE POSTO ALLINIZIO DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA. Questo gesto di misericordia favorirebbe la conversione dei Cristiani e non il lassismo: infatti, il Cristiano in peccato ma di buona volont e sinceramente pentito dei suoi peccati, se potr ricevere lassoluzione delle colpe al principio della Messa, sar invogliato a partecipare alla Celebrazione Eucaristica in modo integrale, si ciber del Corpo e del Sangue di Ges, e sperimenter in s lefficacia della promessa del Salvatore: CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO SANGUE VIVRA PER SEMPRE (Gv. 6,53-58).FACILITARE lassoluzione dei peccati uno DEI SEGNI DEI TEMPI che la Gerarchia Cattolica dovrebbe accogliere con gratitudine e docilit allo Spirito. LA GERARCHIA CATTOLICA segua lesempio del SUO DIVINO MAESTRO che quando si trovava dinanzi ad un peccatore pentito NON ESIGEVA LACCUSA DEI PECCATI, MA LO ASSOLVEVA IMMEDIATAMENTE: QUANDO GESU VIDE LA FEDE DI QUELLE PERSONE DISSE

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    AL PARALITICO: CORAGGIO, FIGLIO MIO, I TUOI PECCATI TI SONO PERDONATI (Mt.9,2).

    7. DIO VUOLE CHE TUTTI GLI UOMINI SIANO SALVI (1TIM. 2,4).

    Se per il delitto di uno solo tutti gli altri sono morti, a pi forte ragione la Grazia di Dio e il dono della Grazia, che ci viene da un Uomo Solo, Ges Cristo, si diffuso SU TUTTI in abbondanza (Rm.5,15).Se per il peccato di uno solo la morte ha regnato per ragione di un uomo solo, a pi forte ragione quelli che hanno ricevuto labbondanza della giustificazione regneranno nella vita per mezzo del SOLO Ges Cristo. E quindi come per il peccato di uno solo venuta su tutti gli uomini la condanna, cos anche per ladempimento della giustizia da parte di uno solo, VIENE SU TUTTI GLI UOMINI LA GIUSTIFICAZIONE CHE DA LA VITA. Infatti, siccome per la disubbidienza di un solo uomo TUTTI SONO COSTITUITI PECCATORI, cos per lubbidienza di uno solo TUTTI SARANNO COSTITUITI GIUSTI (Rm. 5,12-19).

    San Paolo quindi parla molto chiaramente: TUTTI, SENZA NOSTRO DEMERITO PERSONALE, SIAMO NATI PECCATORI A CAUSA DEL PECCATO DI ADAMO; TUTTI, SENZA NOSTRO MERITO PERSONALE, SIAMO GIUSTIFICATI A CAUSA DI GESUCRISTO. Le conseguenze pratiche sono meravigliose: TUTTI GLI UOMINI, COMPRESI I NON BATTEZZATI, A CAUSA DI GESU SARANNO SALVI, a meno che uno non rifiuti la salvezza MORENDO IMPENITENTE. IL LIMBO DEI BIMBI QUINDI NON ESISTE.

    8. LA CHIESA, CORPO MISTICO DI GESU, E UNA FAMIGLIA.

    PADRE DELLA CHIESA E IL PADRE CELESTE. MADRE DELLA CHIESA E MARIA SANTISSIMA.

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    GESU E IL FIGLIO PRIMOGENITO del Padre Celeste e di Maria Santissima; ed anche il NOSTRO FRATELLO MAGGIORE.I BATTEZZATI siamo i figli di Dio Padre e di Maria Santissima, i fratelli minori di Ges.LO SPIRITO SANTO Colui che santifica i membri umani della Chiesa: ossia Colui che coltiva e perfeziona nei battezzati la vita divina che vita di amore, la quale si esprime nel dono di chi ama, nel ricambio del dono di chi amato, nellunione di coloro che si amano e si scambiano il dono, e nella conseguente felicit degli amanti.IL PAPA, GLI ALTRI VESCOVI E I PARROCI DEBBONO ESSERE CON IL LORO STILE DI VITA, LIMMAGINE E I TESTIMONI DELLAMORE MISERICORDIOSO DI DIO PADRE, e conseguentemente dellamore misericordioso di Ges, di Maria Santissima e dello Spirito Santo, RISPETTIVAMENTE NELLA CHIESA UNIVERSALE, NELLA CHIESA DIOCESANA E NELLA CHIESA PARROCCHIALE.Tutte le suddette affermazioni vanno certamente chiarite e spiegate nelle loro implicanze pratiche.Qui, per, mi preme accentuare alcuni aspetti importantissimi:Il Papa ed i Vescovi insieme al Papa hanno ricevuto da Dio la missione di conservare integro il Deposito Rivelato e di insegnarlo autorevolmente. Il Papa, a determinate condizioni, pu anche definire una VERITA RIVELATA IN MODO DEFINITIVO E VINCOLANTE PER TUTTA LA COMUNITA CRISTIANA. Il Papa e i Vescovi sono i responsabili della parte di Chiesa destinata al loro ministero: per non debbono dimenticare che anche loro restano uomini esposti allerrore e agli sbagli, e che la storia ci insegna che spesso hanno sbagliato. Pertanto i battezzati, pur mantenendosi ordinariamente docili al Magistero e alle direttive del Papa e dei Vescovi, IN CASI PARTICOLARI possono dissentire dal Papa e dai Vescovi E SEGUIRE LA LORO COSCIENZA. Il Papa e i Vescovi allora debbono rispettare IL PRIMATO DELLA COSCIENZA INDIVIDUALE CHE OBBLIGA SEMPRE, e trattare i dissenzienti CON MISERICORDIA, tenendo presenti le seguenti norme di Ges, GIA DA ME CITATE SOPRA, che riguardano lesercizio della carit fraterna e che obbligano tutti, COMPRESA LA GERARCHIA:NON GIUDICATE GLI ALTRI E DIO NON VI GIUDICHERA (Lc. 6,17).

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    NON CONDANNATE GLI ALTRI E DIO NON VI CONDANNERA (Lc. 6,17).SIATE MISERICORDIOSI E TROVERETE MISERICORDIA (Mt. 5,7 ).COLUI CHE GIUDICA E SOLO IL SIGNORE (1Cor, 4,4).

    9. LA GERARCHIA E LA MISERICORDIA.

    I cristiani che nella Chiesa costituiscono la Gerarchia devono essere limmagine della misericordia del Padre Celeste. La loro misericordia devono dimostrarla verso tutti, ma soprattutto VERSO I PECCATORI. Certo non possono scendere a compromessi: debbono annunziare, secondo la missione affidata loro da Ges, con chiarezza la Verit Rivelata, ma debbono anche dimostrare grande comprensione verso i peccatori; non DEBBONO GHIUDICARLI, poich Colui che giudica SOLO il Signore; e soprattutto NON DEBBONO CONDANNARLI E CASTIGARLI per esempio proibendo loro di accostarsi alla Mensa Eucaristica. Ogni uomo, infatti, un mistero e custodisce nel suo cuore la storia di tutta la sua vita, tenendo presente che Dio lo ama come se fosse lunico uomo al mondo, lo segue passo passo nel corso della sua esistenza, suggerendogli il bene da compiere ed il male da evitare. Solo il singolo uomo conosce se stato fedele o infedele alla voce di Dio che si identifica con la voce della coscienza. Luomo deve ubbidire alla COSCIENZA CERTA cio quando essa gli suggerisce, senza esitazione, il bene da fare e il male da evitare, e ci anche quando, a sua insaputa, glielo suggerisce in modo errato. Il fatto che si deve seguire LA COSCIENZA CERTA ANCHE SE E ERRONEA, impone alluomo il dovere di fornarsi UNA COSCIENZA VERA ossia una coscienza che scelga il bene e il male non solo SOGGETTIVAMENTE ma anche OGGETTIVAMENTE; ossia che il bene che sceglie sia REALMENTE BENE e che il male che commette sia REALMENTE MALE. La via per formarsi una coscienza VERA, varia da persona a persona: dipende dalle sue capacit mentali, dalla rettitudine del suo

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    cuore, dalle circostanze di vita che essa esperimenta. Il Cristiano, PURCHE NON SI LEDANO I DIRITTI ALTRUI E NON SI TRATTI DI UNA VERITA RIVELATA GARANTITA DAL PAPA IN MODO DEFINITIVO E VINCOLANTE PER TUTTI, deve seguire la convinzione della sua coscienza, anche se in contrasto con il Magistero Ordinario della Gerarchia. E quanto ha insegnato anche lattuale Papa Benedetto XVI, nel 1966, quando era gi uno stimato professore di Teologia: LA COSCIENZA E IL TRIBUNALESUPREMO ED ULTIMO DELLA PERSONA UMANA, ANCHE AL DI SOPRA DELLA CHIESA UFFICIALE; ED E AD ESSA CHE DOBBIAMO UBBIDIRE.

    7. FATIMA, MEDJUGORJE, OPERA CENACOLO FAMILIARE. 1. 1. F A T I M A .

    IL MESSAGGIO DI FATIMA

    Trascrivo parte del documento emesso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, il 26 Giugno 2000.

    PRESENTAZIONE

    Nel passaggio dal secondo al terzo millennio il Papa Giovanni Paolo II ha deciso di rendere pubblico il testo della terza parte del segreto di Fatima. Gli eventi drammatici e crudeli del secolo XX , uno dei pi cruciali della storia delluomo, culminato con lattentato cruento al dolce Cristo in terra ci apre dunque un velo su di una realt che fa storia e che la interpreta in profondit, secondo una dimensione spirituale a cui la mentalit moderna, spesso venata di razionalismo, refrattaria.Apparizioni e segni soprannaturali punteggiano la storia, entrano nel vivo delle vicende umane e accompagnano il cammino del mondo, sorprendendo credenti e non credenti. Queste manifestazioni, che non possono contraddire il contenuto della fede, debbono convergere verso loggetto centrale dellannuncio di Cristo: lamore del Padre che

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    suscita negli uomini la conversione e dona la grazia per abbandonarsi a Lui con devozione filiale. Tale anche il messaggio di Fatima che, con laccorato appello alla conversione e alla penitenza, sospinge in realt al cuore del Vangelo.

    Fatima senza dubbio la pi profetica delle apparizioni moderne. La prima e la seconda parte del segreto che vengono pubblicate nellordine per completezza di documentazione riguardano innanzi tutto la spaventosa visione dellinferno, la devozione al Cuore Immacolato di Maria, la seconda guerra mondiale, e poi la previsione dei danni immani che la Russia, nella sua defezione dalla fede cristiana e nelladesione al totalitarismo comunista, avrebbe recato allumanit.

    Nessuno nel 1917 avrebbe potuto immaginare tutto questo: i tre pastorinhos di Fatima vedono, ascoltano, memorizzano, e Lucia, la testimone sopravvissuta, nel momento in cui riceve il comando del Vescovo di Leiria e il permesso di Nostra Signora, mette per iscritto.

    Per quanto riguarda la descrizione delle prime due parti del segreto, peraltro gi pubblicato e perci conosciuto, stato scelto il testo scritto da Lucia nella terza memoria del 31 Agosto 1941; nella memoria dell8 dicembre 1941 vi aggiunge poi qualche annotazione.

    La terza parte del segreto fu scritta per ordine di Sua Eccellenza il Vescovo di Leiria e della Santissima Madre il 3 gennaio 1944.

    Esiste un solo manoscritto, che viene qui riprodotto fotostaticamente. La busta sigillata fu custodita dapprima dal Vescovo di Leiria. Per meglio tutelare il segreto, la busta fu consegnata il 4 aprile 1957 allArchivio Segreto del SantUffizio. Suor Lucia fu avvertita di ci dal Vescovo di Leiria.

    Secondo appunti dArchivio, daccordo con lEm.mo Card. Alfredo Ottavini, il 17 agosto 1959 il Commissario del SantUffizio, Padre Pierre Paul Philippe,O.P., port a Giovanni XXIII la busta contenente la terza parte del segreto di Fatima. Sua Santit dopo talune

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    esitazioni disse: Aspettiamo. Pregher. Le far sapere ci che ho deciso.In realt Papa Giovanni XXIII decise di rinviare la busta sigillata al SantUffizio e di non rivelare la terza parte del segreto.

    Paolo VI lesse il contenuto con il Sostituto Sua Ecc.za Mons. Angelo dellAcqua il 27 marzo 1965. e rinvi la busta allArchivio del SantUffizio, con la decisione di non pubblicare il testo.

    Giovanni Paolo II, da parte sua, ha richiesto la busta contenente la terza parte del segreto dopo lattentato del 13 maggio 1981. Sua Eminenza il Card. Franjo Seper, Prefetto della Congregazione, consegn a Sua Ecc.za Mons. Edoardo Martinez Somalo, Sostituto della Segreteria di Stato, il 18 luglio 1981, due buste: una bianca, con il testo originale di Suor Lucia in lingua portoghese; - unaltra colore arancione, con la traduzione del segreto in lingua italiana. L11 agosto seguente Mons. Martinez ha restituito le due buste allArchivio del santuffizio.

    Come noto Papa Giovanni Paolo II pens subito alla consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria e compose egli steso una preghiera per quello che defin Atto di affidamento da celebrarsi nella Basilica di Santa Maria Maggiore IL 7 GIUGNO 1981, solennit di Pentecoste, giorno scelto per ricordare il 1600 anniversario del primo Concilio Costantinopolitano, e il 1550 anniversario del Concilio di Efeso. Essendo il Papa forzatamente assente venne trasmessa la sua allocuzione registrata. Riportiamo il testo che si riferisce esattamente allatto di affidamento.

    O Madre degli uomini e dei popoli, Tu conosci tutte le loro sofferenze e le loro speranze, Tu senti maternamente tutte le lotte tra il bene ed il male, tra la luce e le tenebre che scuotono il mondo, accogli il nostro grido rivolto nello Spirito Santo direttamente al Tuo Cuore e abbraccia con lamore della Madre e della Serva del Signore coloro che questo abbraccio pi aspettano, e insieme coloro il cui affidamento Tu attendi in modo particolare: Prendi sotto la Tua protezione materna lintera famiglia umana che, con affettuoso trasporto, a Te, o

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    Madre, noi affidiamo.. Savvicini per tutti il tempo della pace e della libert, il bene della verit, della giustizia e della speranza.

    Ma il Santo Padre, per rispondere pi pienamente alle domande di Nostra Signora volle esplicitare durante lAnno Santo della Redenzione latto di affidamento del 7 giugno 1981, ripetuto a Fatima il 13 maggio 1982. Nel ricordo del fiat pronunciato da Maria al momento dellAnnunciazione, il 25 marzo 1984 in piazza San Pietro, in unione spirituale con tutti i Vescovi del mondo, precedentemente convocati, il Papa affida al Cuore Immacolato di Maria gli uomini e i popoli, con accenti che rievocano le accorate parole pronunciate nel 1981:

    E perci, o Madre degli uomini e dei popoli, Tu che conosci tutte le loro sofferenze e le loro speranze, Tu che senti maternamente le lotte tra il bene il male, tra la luce e le tenebre, che scuotono il mondo contemporaneo, accogli il nostro grido che, mossi dallo Spirito Santo, rivolgiamo direttamente al Tuo Cuore: abbraccia con amore di Madre e di Serva del Signore, questo nostro mondo umano, che Ti affidiamo e consacriamo, pieni di inquietudine per la sorte terrena ed eterna degli uomini e dei popoli.

    In modo speciale Ti affidiamo e consacriamo quegli uomini e quelle nazioni, che di questo affidamento e di questa consacrazione hanno particolarmente bisogno.

    Sotto la Tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio! Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova!

    Poi il Papa continua con maggiore forza e concretezza di riferimenti, quasi commentando il Messaggio di Fatima nei suoi tristi avvenimenti. Ecco, trovandoci davanti a te, Madre di Cristo, dinanzi al tuo Cuore Immacolato, desideriamo, insieme con tutta la Chiesa, unirci alla consacrazione che, per amore nostro, il Figlio Tuo ha fatto di se stesso al Padre: Per loro - Egli ha detto io consacro me stesso, perch siano anchessi consacrati nella verit (Gv.17,19). Vogliamo unirci al nostro Redentore in questa consacrazione per il mondo e per gli

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    uomini, la quale, nel suo Cuore divino, ha la potenza di ottenere il perdono e di procurare la riparazione.

    La potenza di questa consacrazione dura per tutti i tempi ed abbraccia tutti gli uomini, i popoli e le nazioni, e supera ogni male, che lo spirito delle tenebre capace di ridestare nel cuore delluomo enella sua storia e che, di fatto, ha ridestato nei nostri tempi.

    Oh, quanto profondamente sentiamo il bisogno di consacrazione per lumanit e per il mondo: per il nostro mondo contemporaneo, in unione con Cristo stesso! Lopera redentrice di Cristo, infatti, deve essere partecipata dal mondo per mezzo della Chiesa.

    Lo manifesta il presente Anno della Redenzione: il Giubileo straordinario di tutta la Chiesa.

    Sii benedetta, in questo Anno Santo, sopra ogni creatura Tu, Serva del Signore, che nel modo pi pieno obbedisti alla Divina chiamata!

    Sii salutata Tu, che sei interamente unita alla consacrazione redentrice del Tuo Figlio!

    Madre della Chiesa! Illumina il popolo di Dio sulle vie della fede, della speranza e della carit! Illumina specialmente i popoli di cui Tu aspetti la nostra consacrazione e il nostro affidamento. Aiutaci a vivere nella verit della consacrazione di Cristo per lintera famiglia umana del mondo contemporaneo.

    AffidandoTi, o Madre, il mondo, tutti gli uomini e tutti i popoli, Ti affidiamo anche la stessa consacrazione del mondo, mettendola nel Tuo Cuore materno.

    Oh, Cuore Immacolato, aiutaci a vincere la minaccia del male, che cos facilmente si radica nei cuori degli uomini di oggi e che nei suoi effetti incommensurabili gi grava sulla vita presente e sembra chiudere le vie verso il futuro!

    Dalla fame e dalla guerra, liberaci!

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    Dalla guerra nucleare, da unautodistruzione incalcolabile, da ogni genere di guerra, liberaci!

    Dai peccati contro la vita delluomo sin dai suoi albori, liberaci!

    Dallodio e dallavvilimento della dignit dei figli di Dio, liberaci!

    Da ogni forma di ingiustizia nella vita sociale, nazionale ed internazionale, liberaci!

    Dalla facilit di calpestare i comandamenti di Dio, liberaci!

    Dal tentativo di offuscare nei cuori umani la verit stessa di Dio, liberaci!

    Dallo smarrimento della coscienza del bene e del male, liberaci!

    Dai peccati contro lo Spirito Santo, liberaci! Liberaci!

    Accogli, o Madre di Cristo, questo grido carico della sofferenza di tutti gli uomini! Carico della sofferenza di intere societ!

    Aiutaci con la potenza dello Spirito Santo a vincere ogni peccato : il peccato delluomo e il peccato del mondo, il peccato in ogni sua manifestazione.

    Si riveli, ancora una volta, nella storia del mondo linfinita potenza salvifica della Redenzione: potenza dellAmore misericordioso! Che esso arresti il male! Trasformi le coscienze! Nel Tuo Cuore Immacolato si sveli per tutti la luce della speranza.

    Suor Lucia conferm personalmente che tale atto solenne e universale di consacrazione corrispondeva a quanto voleva Nostra Signora: S, stata fatta, cos come Nostra Signora laveva chiesto, il 25 marzo 1984: lettera dell8 novembre 1989. Ogni discussione perci ed ogni ulteriore petizione sono senza fondamento.

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    Nella documentazione che viene offerta si aggiungono ai manoscritti di Suor Lucia quattro altri testi: 1) le lettera del Santo Padre a Suor Lucia in data 19 aprile 2000; 2) una descrizione del colloquio avuto con Suor Lucia in data 27 aprile 2000; 3) la comunicazione letta per incarico del Santo Padre, a Fatima il 13 maggio c.a. da Sua Eminenza il Card. Angelo Sodano, Segretario di Stato; 4) il commento teologico di Sua Eminenza il Card. Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

    Unindicazione per linterpretazione della terza parte del segreto era gi stata offerta da Suor Lucia in una lettera al Santo Padre del 12 maggio 1982. In essa dice:

    La terza parte del segreto si riferisce alle parole di Nostra Signora: Se no (la Russia) sparger i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avr molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte (13-VII-1917).

    La terza parte del segreto una rivelazione simbolica, che si riferisce a questa parte del Messaggio, condizionato dal fatto se accettiamo o no ci che il Messaggio stesso ci chiede: Se accetteranno le mie richieste, la Russia si convertir e avranno pace; se no, sparger i suoi errori per il mondo, ecc..

    Dal momento che non abbiamo tenuto conto di questo appello del Messaggio, verifichiamo che esso si compiuto, la Russia ha invaso il mondo con i suoi errori. E se non costatiamo ancora la consumazione completa del finale di questa profezia, vediamo che vi siamo incamminati a poco a poco a larghi passi. Se non rinunciamo al cammino di peccato, di odio, di vendetta, di ingiustizia violando i diritti della persona umana, di immoralit e di violenza, ecc.

    E non diciamo che Dio che cos ci castiga; al contrario sono gli uomini che da se stessi si preparano il castigo. Dio premurosamente ci avverte e ci chiama al buon cammino, rispettando la libert che ci ha dato; perci gli uomini sono responsabili.

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    La decisione del Santo Padre Giovanni Paolo II di rendere pubblica la terza parte del segreto di Fatima chiude un tratto di storia, segnata da tragiche volont umane di potenza e di iniquit, ma permeata dallamore misericordioso di Dio e dalla premurosa vigilanza della Madre di Ges e della Chiesa.

    Azione di Dio, Signore della storia, e corresponsabilit delluomo, nella sua drammatica e feconda libert, sono i due perni sui quali si costruisce la storia dellumanit.

    La Madonna apparsa a Fatima ci richiama a questi valori dimenticati, a questo avvenire delluomo in Dio, di cui siamo parte attiva e responsabile. Tarciso Bertone, SDB, Arcivescovo emerito di Vercelli, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede.

    IL SEGRETO DI FATIMA. PRIMA E SECONDA PARTE DEL SEGRETO NELLA REDAZIONE FATTANE DA SUOR LUCIA NELLA TERZA MEMORIA DEL 31 AGOSTO 1941, DESTINATA AL VESCOVO DI LEIRIA-FATIMA.

    Dovr perci parlare un po del segreto e rispondere al primo punto interrogativo.

    Cos il segreto. Mi pare di poterlo dire, perch dal Cielo ne ho gi il permesso. I rappresentanti di Dio in terra mi hanno pure autorizzata, varie volte in varie lettere, una delle quali credo sia conservata dallEcc. V. Rev.ma, quella del p. Giuseppe Bernardo Gonzales, nella quale mi ordina di scrivere al Santo padre. Uno dei punti che mi indica, la rivelazione del segreto. Qualcosa ho detto, ma per non allungare troppo quello scritto, che doveva essere breve, mi limitai allindispensabile lasciando a Dio lopportunit dun momento pi favorevole.

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    Ho gi esposto nel secondo scritto, il dubbio che mi torment dal 13 giugno al 13 luglio, e che in questa apparizione spar.

    Bene. Il segreto consta di tre cose distinte, due delle quali sto per rivelare.

    La prima dunque fu la visione dellinferno.

    La Madonna ci mostr un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nellincendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso n equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione dur un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo (nella prima apparizione), altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore.

    In seguito alzammo gli occhi alla Madonna che ci disse con bont e tristezza:

    Avete visto linferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore immacolato: Se faranno quello che vi dir, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio, sotto il pontificato di Pio XI ne comincer unaltra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che il grande segno che Dio vi d che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verr a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le mie richieste, la Russia si convertir e avranno pace; se no, sparger i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e

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    persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avr molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il mio Cuore Immacolato trionfer. Il Santo Padre mi consacrer la Russia, che si convertir. E sar concesso al mondo un periodo di pace.

    TERZA PARTE DEL SEGRETO

    LA TERZA PARTE DEL SEGRETO RIVELATO IL 13 LUGLIO 1917 NELLA COVA DI IRIA-FATIMA

    Scrivo in atto di obbedienza a Voi mio Dio, che lo comandate per mezzo di sua Ecc.za Rev.ma il signor Vescovo di Leiria e della Vostra e mia Santissima Madre.

    Dopo le due parti che gi ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco di pi in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo, ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui. LAngelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che Dio qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti un Vescovo vestito di Bianco abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre. Vari altri vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale cera una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attravers una grande citt mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce cerano due angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali

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    raccoglievano il sangue dei martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio. Tuy-3-1-1944.

    INTERPRETAZIONE DEL SEGRETO

    LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II A SUOR LUCIA

    Reverenda Suor Lucia Convento di Coimbra.

    Nel tripudio delle feste pasquali Le porgo laugurio di Ges Risorto ai discepoli: La pace sia con voi.Sar lieto di poterla incontrare nellatteso giorno della beatificazione di Francesco e Giacinta che, a Dio piacendo, proclamer il 13 maggio p.v.

    Siccome per in quel giorno non ci sar il tempo per un colloquio, ma solo per un breve saluto, ho incaricato appositamente di venire a parlare con Lei Sua Eccellenza Monsignor Tarcisio Bertone, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede. E la Congregazione che collabora pi strettamente con il Papa per la difesa della vera fede cattolica, e che ha conservato, come Lei sa, dal 1957, la Sua lettera manoscritta contenente la terza parte del segreto rivelato il 13 luglio 1917 nella Cova di Iria, Fatima.

    Mons. Bertone, accompagnato del Vescovo di Leiria, Sua Eccellenza Monsignor Serafin de Sousa Ferriera e Silva, viene a mio nome per fare qualche domanda sullinterpretazione della terza parte del segreto.

    Reverenda Suor Maria Lucia, parli pure apertamente e sinceramente a Monsignor Bertone, che riferir direttamente a me le Sue risposte.

    Prego ardentemente la Madre del Risorto per lei, per la Comunit di Coimbra e per tutta la Chiesa. Maria, Madre dellumanit pellegrina, ci tenga sempre stretti a Ges, Suo Figlio Diletto e nostro fratello, Signore della vita e della gloria.

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    Con una speciale benedizione apostolica.

    GIOVANNI PAOLO II

    Vaticano, 19 aprile 2000.

    COLLOQUIO AVUTO CON SUOR LUCIA DE JESUS E DO CORACAO IMACULADO

    Lappuntamento di Suor Lucia con Sua Ecc.za Mons. Tarcisio Bertone, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, incaricato dal Santo Padre, e Sua Ecc.za Mons. Serafin de SousaFerriera e Silva, Vescovo di Leiria-Fatima, avvenuto gioved 27 aprile u.s., nel Carmelo di Santa Teresa di Coimbra.

    Suor Lucia era lucida e serena; era molto contenta dellandata a Fatima del Santo Padre per la beatificazione di Francesco e Giacinta,da lei tanto attesa.

    Il Vescovo di Leiria-Fatima lesse la lettera autografa del Santo Padre che spiegava i motivi della visita. Suor Lucia se ne sent onorata e la rilesse personalmente contemplandola nelle proprie mani. Si disse disposta a rispondere francamente a tutte le domande.

    A questo punto Sua Ecc,za Mons. Tarcisio Bertone le presenta le due buste: quella esterna e quella con dentro la lettera contenente la terza parte del segreto di Fatima ed essa dice subito, toccandola con le dita: E la mia carta, e poi leggendola: la mia scrittura.

    Con laiuto del Vescovo di Leiria-Fatima, viene letto ed interpretato il testo originale, che in lingua portoghese. Suor Lucia condivide linterpretazione secondo