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ORTO Manuale

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Come coltivare un orto

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In generale

Ortaggi 12

Protezione 53

Bayer perl’ambiente:questo opuscolo èstampato su cartariciclata

Finito di stampare nelGennaio 2011.® = marchio registratoCopyright © 2011 byBayer CropScience S.r.l- Testi e foto: copyright© 2011 degli autori.

MANUALE PER COLTIVARE CON SUCCESSOdi Loredano Lazzarini

il mio orto 2011Disegni diAlessandraMicheletti

RingraziamoStocker srl diLana (BZ) eTenax S.p.A. diViganò (LC) per ilmateriale fotogra-fico fornitoci

Aglio pag. 36Anguria pag. 27Carciofo pag. 29Carota pag. 43Cavoli pag. 39Cetriolo pag. 23Cicoria pag. 35Cipolla pag. 37Fagiolo pag. 46Fagiolino pag. 46Fava pag. 47Fragola pag. 50Indivia pag. 31Lattughe pag. 32Melanzana pag. 18Melone pag. 25Patata pag. 16Peperone pag. 14Pisello pag. 45Prezzemolo pag. 42Pomodoro pag. 12Radicchio pag. 33Zucca pag. 23Zucchina pag. 20

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L.Lazzarini

La protezionedelle piante puòessere effettuatacon prodotti tradi-zioneli e/o conprodotti di originenaturale; la primaè stata indicatacome“Convenzionale”,la seconda come

“Biologica”

Strutture di sostegno pag. 2Semina e moltiplicazione pag. 4Operazioni colturali pag. 8Concimazione pag. 9Attrezzi per lʼorto pag. 10

Bayer Garden quest’anno si presenta con molte novità: unmarchio rinnovato, una veste grafica più moderna, unagamma integrata con sostanze di origine naturale. Anche Ilmio orto è stato rinnovato ed è dedicato agli appassionatiorticoltori che apprezzano la natura in quanto tale, l’amano ela rispettano.Bayer Garden, con il manuale Il mio orto, vuol far avvicinaretutti al piacere dell’orto: veder crescere le piante, raccoglierele insalate quando sono ancora tenere e attendere che i po-midoro siano belli rossi, saporiti e profumati e pronti per es-sere portati in tavola!Quest’anno accanto ai consigli per la difesa con prodotti tra-dizionali Bayer Garden è stata inserita una sezione denomi-nata “agricoltura biologica” in cui la difesa delle piante èottenuta con l’impiego dei prodotti “Natria”, la nuova lineadi agrofarmaci Bayer Garden che contengono sostanze at-tive di origine naturale, come rame, zolfo e piretro, ammessiper l’impiego in agricoltura biologica.Coltivare è un hobby non semplice: le piante dell’orto sonoesseri viventi con necessità proprie e dobbiamo tener contodi molti fattori che possono essere determinanti nel risultato,come l’esposizione al sole e il tipo di terreno e dobbiamo se-guirle passo passo nella loro crescita aiutandole con i fertiliz-zanti e difendendole dai nemici con gli agrofarmaci, dati peròrazionalmente e in modo da salvaguardare l’ambiente.Alla fine saremo ricompensati ampliamente e inorgogliti daipreziosi doni del nostro orto.

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Strutture di sostegnoAlcuni ortaggi, come fagioli e cetrioli, hanno bisogno di essere sorretti inquanto hanno i fusti troppo deboli. A tale scopo si dispongono semplici inte-laiature su cui queste piante si arrampicano o vengono fissate. Possonoessere impiegati rami ricavati dalla potatura degli alberi oppure canne dibambù. Sono molto usate anche corde e reti sorrette da tutori.

Struttura di sostegno realizzata concanne di bambù legate in alto a due adue e fissate con una canna orizzon-tale.A destra, rete in corda, plastica o filo diferro sorretta da robusti pali. Questastruttura può essere utilizzata per piùanni

Struttura a tenda fatta con canne dibambù legate in alto.Al centro, i rami della potatura si pre-stano come supporti, se ben infissi nelterreno.A destra, fili di ferro o di corda dicocco fissati fra due paletti si prestanomolto bene a sostenere le piante

Il compost (terricciato, composta)Il compost è il risultato di un processo monitorato dall'uomo che con-trolla la decomposizione e l'umificazione, in presenza di ossigeno, didiverse materie organiche ad opera di macrorganismi quali insetti, lom-brichi e funghi e di microrganismi. Si impiega come fertilizzante primadella preparazione del terreno e migliora la struttura del suolo e la di-sponibilità di elementi nutritivi, quali lʼazoto. I residui organici utilizzabiliper il compost sono gli scarti vegetali di cucina, dellʼorto e del giar-dino, foglie, fondi di caffè, filtri di tè, gusci di uova e di noci, pezzi di

Compostiera

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Stocker

MiniserreMolte piante, per superarelʼinverno, per anticipare losviluppo o anche per pro-durre più a lungo necessi-tano di ripari che leproteggano dalle bassetemperature, dalle brinate edalla grandine. In commer-cio esistono piccole serrecreate proprio per lʼorto fa-miliare realizzate con delle strutture in acciaio plastificato e una coperturatrasparente. Sono molto comode perché si montano ai primi freddi e sipossono togliere in primavera.

PacciamaturaLa pacciamatura si effettua ricoprendo il terreno con uno strato di mate-riale, come paglia, segatura, foglie ecc., o con della corteccia oppure conun film plastico nero o infine anche un telo di cellulosa e amido. Gli scopisono molteplici: innanzitutto impedire la crescita delle erbe infestanti emantenere l'umidità nel suolo, ma anche evitare l'erosione e mantenere, al

livello delleradici su-perficiali,una tempe-ratura piùelevata ecostante neimesi freddi.

3Esempi di pac-ciamatura effet-tuata con filmplastico

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Tenax

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L.Lazzarini

cartone e, per finire, pezzi di tessuto di lana e di cotone.Bisogna mettere tutto questo materiale in un apposito contenitore o in cumulosotto un telo e rigirarlo con un bastone 2 o 3 volte al mese nei primi mesi; iltempo di maturazione del compost è di almeno 12 mesi. Quando è maturo ilcompost si riconosce dallʼaspetto soffice, dal colore scuro e dallʼodore grade-vole. Nellʼorto per ottenere il compost si utilizza la compostiera, un contenitorein legno o plastica appositamente realizzato per favorire l'ossigenazione e perconservare il calore durante l'inverno.

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Tenax

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Tenax

Semina e moltiplicazionedelle piante

SeminaIl modo più semplice e naturale per riprodurre le piante è la semina. I semisi trovano in commercio in bustine: bisogna fare attenzione a comprareprodotti di qualità e recenti in quanto la durata di vita di un seme dipendedalla specie e dalla sua conservazione. Citiamo due estremi: i semi delCacao sono vitali solo per alcuni giorni mentre quelli del Baobab per 10anni.

La semina può essere effettuata sia direttamente a dimora, in terra, che insemenzaio, il successo dipende innanzitutto dalla germinabilità dei semiutilizzati.La semina a dimora necessita di una accurata preparazione del letto di se-mina.Per la semina in semenzaio è fondamentale la corretta preparazione delterriccio, la giusta profondità di semina e un giusto grado di umidità e ditemperatura; la semina in semenzaio si utilizza in genere per semi moltopiccoli e quando si vuole anticipare il trapianto; si effettua normalmente inuna piccola serra coperta in cui si mantiene costante lʼumidità e la tempe-ratura.La scelta di questa piccola serra dipende da molti fattori: quantità di semida seminare, loro dimensione, dimensione delle piantine prima del tra-pianto.Occorre un minimo di terriccio per permettere alla pianta di svilupparebene le radici: generalmente è sufficiente uno spessore di 10 volte il dia-metro del seme.Le vaschette di semina si trovano nei negozi specializzati ma possono es-sere anche fatte in casa con un materiale di recupero come ad esempio levaschette del gelato, forate sul fondo, e inserite in una busta di plastica tra-sparente oppure con bicchierini di plastica in sacchetti trasparenti. Il sub-stato da utilizzare dovrebbe essere formato da terra da giardino e sabbiagrezza in parti uguali, per avere un terriccio nutriente e drenante.I semi possono essere distribuiti a spaglio o in buchette oppure a file paral-

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Tipi di seminaDa sinistra: aspaglio, adatto asemi piccoli; afila e a riga,quando si di-spongono in unsolco più omeno profondo;a postarelle,quando i semi sidepongono inpiccole buchetteequidistanti,adatto ai semipiù grossi

lele e subito interrati a una profondità proporzionale alla dimensione delseme. Occorre bagnare abbondantemente.Le piantine nate non devono restare a lungo nel semenzaio per evitare chefilino, cioè diventino troppo alte e chiare di colore.

TrapiantoLa messa definitiva a dimora delle pian-tine in contenitore viene effettuata in duemodi: mettendo nel terreno la piantinacon tutto il suo pane di terra oppure tra-piantandola a radice nuda.La prima tecnica è quella più sicura e siadatta sia alle piantine “fatte in casa” chea quelle comprate già in vasetto. Siscava una buca sufficientemente grandeda contenere lʼintero pane di terra che sidepone sul fondo; si chiude il buco conterriccio facendo attenzione a non co-prire di terra il colletto della pianta. Nelcaso le radici siano arrotolate allʼesterno del pane, contro il vasetto, è benestaccarle prima del trapianto.Se si dispone di piantine con la radice nuda, bisogna far attenzione a di-stendere accuratamente lʼapparato radicale nel buchetto, fatto con un

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Semina in se-menzaio – Sidistribuiscono aspaglio unifor-memente i semi(1) che vannocoperti da unleggero strato diterriccio (2).Bisogna poi irri-gare legger-mente (3) conun annaffiatoio agetto sottile

Semina a dimora – Mentre la semina a spaglio si esegue distribuendo uniformemente il seme sul ter-reno, per quelle a file, a righe o a postarelle occorre una preparazione preventiva. Con una zappa sitraccia un solco o si fanno le buchette, vi si depone il seme a uno a uno o a gruppetti di 3 o 4 e infine siricopre con la terra. Si pressa e si bagna leggermente

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La pianta va tra-piantata contutto il suo panedi terra avendocura che ri-manga copertafino al colletto

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piantatoio o una paletta, richiu-dendo poi con la terra e pressandobene.Dopo il trapianto è sempre neces-sario bagnare abbondantemente.

Talea e divisione dei cespiLa talea è un pezzetto di unapianta (fusto, ramo, foglia o radice)che viene tagliato e piantato nel ter-reno o messo in un vasetto con

acqua per dare vita ad un nuovo esemplare. Si utilizzano materiali sani,preferibilmente giovani e teneri, che vanno interrati o messi in acqua ri-spettando la polarità della pianta.La talea va tolta dalla pianta con un coltello molto affilato; se è di fusto o diramo, si taglia poco sotto lʼattaccatura di una foglia che peraltro va aspor-

tata unitamente ad eventuali gemme fiorali.Eʼ bene usare un prodotto per stimolare lʼemissione di radici.Il successo dellʼoperazione di taleaggio dipende molto dalle condizioni incui si opera: occorre sufficiente calore, abbondante umidità e molta luce.Non tutte le piante sono indicate per una propagazione per talea.La divisione dei cespi è una semplice operazione che si effettua su piante

Trapianto - Fare dei fori con un piantatoio e inserire la piantina col pane di terra o a radice nuda. Perfare le righe dritte aiutarsi con una cordicella. Col piantatoio compattare la terra contro la piantina. Il tra-pianto è ben eseguito se, tirando una foglia, questa si strappa ma la pianta rimane fissa nel terreno. Ba-gnare leggermente.

Quando il tra-pianto viene fattonella stagionemolto calda èutile ombreg-giare per alcunigiorni. Si pos-sono usare gior-nali o cartoni

Per fare una taleabisogna aspor-tare un getto, to-gliergli le fogliebasali, reciderloalla base con uncoltello affilato,immergerlo inuna soluzione ra-dicante e pian-tarlo. Innaffiareleggermente

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cespugliose e consiste nel tagliare a metà la pianta stessa in modo da otte-nere due parti con tutte le caratteristiche della pianta originale: radici (colpane di terra), fusto e rami. Le due parti vanno trapiantate e formeranno duepiante uguali a quella di partenza.

Picchettatura e messa a dimoraLe piantine nate in semenzaio in alcuni casi vanno trapiantate in appositivasetti non appena hanno almeno 2 foglie. Lʼoperazione, detta picchetta-tura, è delicata in quanto non si devono rovinare le radici.Lo scopo è di predisporre le piantine con il loro pane di terra per la messaa dimora nellʼorto. Eʼ consigliabile una fertirrigazione con un concime li-quido (Bayfolan® Universale, 1 tappo misurino ogni 4 litri dʼacqua) da ef-fettuarsi poco per volta. Bisogna innaffiare normalmente le piantine etenerle alla luce, mai sotto il sole.

La messa definitiva a dimora si effettua quando le radici delle nostre pian-tine hanno completamente riempito il vasetto. Si trapiantano interrandotutto il pane di terra e quindi si bagna abbondantemente. Analogamente siprocede per le piantine comprate.

La picchettaturaconsiste nel se-minare a spaglioin una seminierae quindi, quandole piantine hannoalmeno due fo-glie vere, trapian-tarle, senzarovinare le radici,in vasetti. Piùavanti, con lepiantine abba-stanza alte, sifarà la messa adimora con tuttoil pane di terra

Piantina di po-modoro inne-stata. Unatecnica perpiante più sanee uniformi (fotoHortiSuper)

L’avvicendamentoL'avvicendamento, o rotazione, delle colture è una pratica che permette di entrare in equi-librio con l'ambiente in cui si opera utilizzando il suolo nel modo più razionale. Si suddi-vide lʼorto in aiuole destinate a una sola coltura, sostituendola di anno in anno conunʼaltra, secondo schemi predefiniti.Scopo dellʼavvicendamento colturale è quello di mantenere costante il tasso di sostanzaorganica nel suolo facendo seguire una coltura miglioratrice ad una depauperante inmodo da evitare la stanchezza del terreno dovuta dalla continua presenza delle mede-sime specie.Con lʼavvicendamento si evita anche il pericolo di diffusione dei parassitie delle malattie specifiche ad alcune colture.Esempio di rotazione nel caso si sia diviso lʼorto in sei settori: 1° anno,crucifere, 2° leguminose, 3° composite, 4° liliacee, 5° cucurbitaceee 6° solanacee.

Operazioni colturaliNella descrizione delle varie piante diamo informazioni su molte operazioni

colturali specifiche per ogni coltura. Vediamo di seguito soloquelle comuni alla maggior parte di esse.Una volta allʼanno occorre rivoltare il terreno e questo puòessere fatto a mano, vangatura, oppure a macchina conuna motozappa, fresatura.La vangatura, che si effettua prima della semina o del tra-pianto, consiste nel tagliare il terreno in piccoli blocchi chevengono rivoltati e sminuzzati. La profondità della lavora-zione è in genere di 20-30 cm. Dopo la vangatura o la fresa-tura occorre rendere piano il terreno e si usa il rastrello.Unʼaltra operazione importante nellʼorto è la sarchiatura chesi effettua con lʼapposita zappetta e consiste nel tagliare erovesciare lo strato di terreno superficiale dell'interfila. Que-sta operazione permette di eliminare le erbe infestanti, senza

diserbanti, di favorire la circolazione dell'aria e del calore del sole nel ter-reno e infine di ridurre l'evaporazione dell'acqua e di trattenere l'umidità.Nellʼorto spesso occorre riportare terra dall'interfila alla base delle piante.Questa operazione si chiama rincalzatura e si esegue con la zappa o colrastrello spostando il terreno dall'interfila al piede delle piante. Viene effet-tuata in particolare per prevenire lʼinverdimento dei tuberi della patata eper effettuare lʼimbianchimento del radicchio.

IrrigazioneI sistemi di irrigazione dellʼorto sono di-versi.Il più semplice è quello a pioggia che puòessere effettuato con una lancia a mano ocon irrigatori fissi a settore, oscillanti o agirandola. Eʼ il sistema meno adatto pergli ortaggi in quanto la bagnatura delle fo-glie porta facilmente allo sviluppo di moltemalattie, come ad esempio la perono-spora.

Più complessi nella realizzazione sono i si-stemi “goccia a goccia” che consentono di

dare alla base delle piante il giusto quantita-tivo di acqua senza bagnare le foglie. Per la sua

realizzazione si può impiegare un tubo poroso che si dispone lungo lepiante oppure dei tubi appositi a cui vengono applicati dei gocciolatoi incorrispondenza delle piante. Lʼacqua che esce dal gocciola-toio penetra nel terreno interessando uno spazio via via più grande.I sistemi “goccia a goccia” consentono di risparmiare molta acqua ma nonsono adatti nei primi periodi dopo il trapianto. Questi impianti possono es-sere collegati con dei piccoli computer per lʼirrigazione automatica.

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Per vangare oc-corre effettuareuno scavo lungouno dei lati lun-ghi dell’aiuola edepositare laterra lateral-mente; quindi ro-vesciarci dentrouna porzione diterreno fino allafine dell’aiuola.Per finire si riem-pie l’ultima partedell’aiuola con laterra che erastata asportata

Impianto di irri-gazione congocciolatoi (fotoStoker)

ConcimazioneLa concimazione serve ad aumentare nel terreno la dotazione di elementinutritivi necessari allo sviluppo delle piante e quindi soddisfarne il fabbiso-gno nutrizionale: il raccolto dipende sempre solo da quanto viene rilasciatodal terreno.Concimazione di fondo - Si fa in autunno-inverno, in oc-casione della lavorazione del terreno, mediante l'ap-porto di sostanza organica e la costituzione di unascorta di elementi nutritivi poco mobili come fosforoe potassio. La concimazione di fondo prevede, neiterreni da orto sfruttati intensivamente, la distribu-zione di letame maturo (3-5 kg/m2) o di terriccioconcimato (5 litri/m2) o di una torba bionda (5litri/m2). Nei terreni sabbiosi o argillosi si distribui-scono 10 litri/m2 di torba bionda o 3-5 kg/m2 discarti vegetali compostati. Per tutti i tipi di terreno vaaggiunto un apporto di 50 g/m2 di Bayfolan Multi Ortie Giardini (durata della nutrizione 4 mesi) particolar-mente utile per quegli ortaggi, come carciofi e cavoli, cheformano un apparato radicale profondo.Concimazione d'impianto - Il fabbisogno delle piante viene poi soddi-sfatto allʼimpianto o alla semina della coltura e si utilizza un prodotto a ces-sione programmata quale Bayfolan Multi Orti e Giardini secondo leindicazioni riportate nel testo (riferite alla coltivazione nelle normali condi-

zioni ambientali, senza protezioni o coperture econ una terra da orto di medio impasto e nor-

malmente dotata di sostanza organica).Nei terreni sabbiosi o con molto schele-

tro è opportuno non superare la dosedi 30 g/m2 (3 kg/100 mq) di BayfolanMulti Orti e Giardini per volta; sesono richieste quantità maggiori,vanno suddivise in 2 interventi suc-cessivi distanziati di 2-3 settimane.Concimazione di copertura - Eʼ

necessaria durante la fase vegeta-tiva e riproduttiva della pianta: per far

fronte a richieste superiori di nutrienti(es. durante la fioritura) si deve interve-

nire con concimi a pronta cessione che ren-dano disponibili i nutrienti in un breve arco di

tempo (pochi giorni); si consiglia di usare Bayfolan PRO Universale loca-lizzato fra le file o attorno alla pianta ad una distanza di 10-15 cm.

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Attrezzi per l’ortoPer coltivare lʼorto familiare è necessario disporre di un certo numero di at-trezzi, come ad esempio la vanga o le forbici, ed è utile averne anche altri,soprattutto per rendere meno faticoso il lavoro: un esempio, la motozappa.Bisogna scegliere sempre attrezzi di qualità e, per quanto possibile, leg-geri. In genere quelli qualitativamente migliori durano più a lungo e ren-dono anche più facile il lavoro.

Piccoli attrezziVanga – Eʼ indispensabile per lavorare il terreno; una buona vanga do-vrebbe avere la lama in acciaio inossidabile, per essere più maneggevolenelle lavorazioni, e lo spigolo superiore appiattito, per non rovinare le

scarpe.Forcone – Eʼ utile per spostare rifiuti, lavorare terreni sciolti e sol-

levare gli ortaggi; i forconi a denti piatti si usano per estrarre lepatate.Rastrello – Un buon rastrello dovrebbe essere leggero, bilan-ciato e avere 10-14 denti; si impiega per spianare il terreno epreparare le aiuole.Zappa – Esistono diversi tipi di zappa: la tradizionale a lama

rettangolare serve per muovere ilterreno e togliere le infestanti;meglio se pesante. La zappaolandese ha la lama in linea colmanico e serve per diserbare. Lazappa per sarchiatura ha invecela lama piegata di 90° rispetto almanico e ha la funzione di to-gliere le erbacce; viene utilizzataanche per ope-

razioni di rincalzatura.Da ultimo vi è la zappetta a manico corto, analoga a quellatradizionale, ma adatta a lavorazioni di precisione.Paletta – Deve essere robusta ed avere un manico anatomico.Serve a scavare la terra per piantare o togliere le piante e per rin-

vasare.Piantatoio (cavicchio) – Eʼ molto utile per

trapiantare le insalate e i cavoli, ad esem-pio. Si usa per fare un buco nel terreno,

dove mettere la piantina; è utile anche per compat-tare la terra, dopo il trapianto, intorno alle radici introdu-

cendolo a lato della piantina stessa.Forbici – Sono molto utili anche nellʼorto ma devono essere di ot-

tima qualità. Occorre tenerle affilate e non farle arrugginire.

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Stocker

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Grandi attrezziCarriola - Nellʼorto occorre spesso effettuare spo-stamenti di terra o di ramaglie: è consigliabile di-sporre di una carriola a una ruota, la più adatta perquesti lavori.

Motozappa – Lamotozappa non ècerto indispensa-bile, ma è utile e permette di risparmiaremolta fatica. Può essere impiegata perrompere e rivoltare il terreno e per incor-porare il concime. Esistono motozappe incui il motore aziona direttamente le zappeche ruotano e determinano il movimento;lʼoperatore regola velocità e profondità.Alcune altre, dette motocoltivatori, hannoil motore che aziona sia le ruote che lezappe e sono adatte ad appezzamenti piùgrandi.

Gli accessoriPer irrigare – Un annaffiatoioda 8-10 litri è essenziale

quando si trapianta o si deve bagnare una determinata pianta.Eʼ utile avere anche un annaffiatoio dedicato esclusivamenteallʼimpiego dei diserbanti.Per innaffiare tutto lʼorto si deve disporre di un tubo, da teneresempre ben arrotolato, con in cima unalancia o una pistola a spruzzo regola-bile, per il controllo del flusso dellʼac-

qua.Se non si vuoleavere lʼincombenzadi dover innaffiaretutti i giorni è possi-bile montare untemporizzatore col-legato a un impiantodi irrigazione fisso.Pompa – Gli ortaggi sono attaccati da molti parassiti.Per difenderli occorre disporre di una pompa che ne-bulizzi le soluzioni con il fitofarmaco. Le pompe in ge-nere sono a pressione e possono essere piccole,contenenti un paio di litri di soluzione, o da portare aspalla, con relativa lancia, per 5-20 litri.

Motozappasenza ruote perpiccoli appezza-menti(Foto Honda)

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Stocker

Il pomodoro è originario della zona compresa tra Messico e Perù. Eʼ arri-vato in Europa nel 1540, portato dallo spagnolo Hernán Cortés e in Italianel 1596; solo nella seconda metà del XVII secolo si cominciò a coltivarlo,trovando condizioni climatiche favorevoli nel sud del paese. Il frutto origi-nariamente aveva un caratteristico colore oro, da cui il suo nome; grazie a

selezioni e innesti successivi vi è stato il viraggio all'attuale colore rosso.Il pomodoro è una pianta erbacea, eretta o ricadente, alta anche

più di un metro. Ha fiori gialli.I frutti hanno una polpa carnosa con piccoli semi e possonoavere forme e dimensioni molto diverse: tondo, ovale, allun-gato, a grappolo e a ciliegino. Tutte le parti verdi sono tossi-che, in quanto contengono solanina. Anche i frutti verdi la

contengono.Clima – Richiede climi temperati caldi; la temperatura ottimale

è di 20-24°C. Eʼ una pianta molto sensibile al freddo.Semina – Nei climi caldi si semina direttamente a dimora in marzo-

maggio. Quando le piante raggiungono i 5-6 cm occorre diradare la-sciando una sola piantina ogni 20-60 cm.

La semina in semenzaio protetto si effettua in dicembre-febbraio o inmarzo se allʼaperto, con 3-4 g di seme per m², a una profondità di 2-5 mm.

Trapianto – Normalmente si utilizzano piantine acquistate che si trapian-tano, secondo le varietà coltivate, a una distanza di 20-60 cm sulla fila e 1-1,5 m tra le file. Eʼ necessario sostenere le piante con un tutore o conunʼimpalcatura a fili. Lʼoperazione è analoga se si dispone di piantine pro-dotte direttamente.Cure colturali – Si adatta a qualsiasi tipo di terreno con pH leggermenteacido o moderatamente basico.Occorre concimare alla preparazione del terreno, in pre-trapianto, con

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SolanaceePomodoroSolanumlycopersicum(= S. esculentum)

Curiosità – Un tempo si riteneva che il pomodoro avesse proprietà afrodisiache tanto chei francesi anticamente lo definivano pomme d'amour, "pomo d'amore". Si dice anche cheSir Walter Raleigh, dopo lʼintroduzione di questa solanacea in Europa, donasse alla Re-gina Elisabetta I una piantina di pomodoro carica di frutti, battezzandola col nome di ap-ples of love (pomo d'amore).

SEMINA PICCHETTATURA TRAPIANTO CIMATURA RACCOLTA

Marzo 2 foglie vere Aprile - Maggio 4 grappoli di frutti Giugno - Ottobre

Pomodoroa grappolo

Bayfolan Multi Orti eGiardini (30 g/m²); suc-cessivamente si fannoancora tre interventi, ilprimo allʼallegagione del1° palco, cioè il primoramo che porta fiori, il se-condo alla fioritura del 4°palco (dose di 50 g/m²) eil terzo allʼallegagione del4° palco (dose di 20g/m²). In alternativa, du-rante la vegetazione, uti-lizzare il Bayfolan ProUniversale, concime acessione immediata, a25-35 g/m². Nel momentodi maggior formazionedei pomodori si può ag-giungere allʼacqua di irri-gazione il concime idrosolubile Bayfolan Idrosol Gerani &Piante Fiorite.Il pomodoro necessita di abbondanti bagnature.

Asportare i germogli ascellari; è buonapratica effettuare insieme anche la ci-matura, per impe-dire alla pianta uneccessivo sviluppoin altezza.Raccolta – I pomo-dori da sugo si rac-colgono quandosono completa-mente rossi mentrequelli da insalataquando sono an-

cora rosati. I S. Marzano destinati a fare ilsugo possono essere conservati in freezer fino al momentodellʼimpiego.Proprietà – Eʼ antiartritico, calmante e rinfrescante. Il pomodoro crudocontiene licopene per cui è un ottimo rimedio naturale contro i radicali li-beri.A tavola – Il pomodoro si mangia in insalata, alla griglia o ripieno. In cu-cina sono presenti in ogni tipo di sugo.

Malattie e parassitiAfidi, mosca bianca,dorifora, nottue fogliari eterricole, elateridi, mina-trici, Tuta absoluta, grillo-talpa, cimice verde,tripidi e acariOidio, peronospora,muffa grigia, rizoctonia,septoriosi, sclerotinia,Pythium, cladosporiosi,alternaria e batteriosi

Diverse varietàdi pomodoro:tondo, Cuore diBue e S. Mar-zano

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Potatura verde

Quando si sono formati quattrograppoli di frutti occorre cimare lepiante

Si eliminano i getti laterali, lunghi2-3 cm, che si trovano all’ascelladell’attaccatura delle foglie

La pianta del peperone è originaria del continente americano. Lo storicoBernardino de Sahagun, vissuto intorno al 1530 ci tramanda che gli Azte-

chi, all'arrivo degli Spagnoli in Messico, disponevano di dozzine di va-rietà di C. annuum. Questa pianta, arrivata in Europa nel XVI secolo,

importata dalle spedizioni nelle terre del nuovo mondo, è oggi unortaggio molto comune in cucina.

Il peperone è un arbusto perenne alto da 30 cm a un metro,coltivato come annuale. Il frutto è di colore verde all'inizio,per passare poi attraverso le varie tonalità di giallo, arancioe rosso; la sua forma è variabilissima.

Clima – Richiede climi temperati caldi; la temperaturaottimale è di 20-23°C.

Semina – La semina si effettua a spaglio in se-menzaio protetto (temperatura superiore a20°C) in febbraio-aprile, con 2-3 g di semeper m², a una profondità di 2-3 mm. Quandole piantine hanno emesso quattro foglie sitrasferiscono in vasetti di torba (picchetta-tura)dove si lasciano per un paio di mesi.Seminare direttamente a dimora non è consi-

gliabile.Trapianto – Le piantine nate in semenzaio e

trasferite nei vasetti vanno messe a dimora inaprile-maggio, quando le temperature notturne

non scendono sotto i 15°C. La distanza è di 30-50 cm sulla fila e 50-70 cm tra le file. Il colletto va lievemente interrato.Non conviene ritardare il trapianto, in quanto le piantine possono facil-mente "filare" e si aggroviglia l'apparato radicale.Eʼ consigliabile impiegare piantine acquistate già pronte per essere tra-piantate.Cure colturali – Necessita di un terreno di medio impasto e permeabile,pH leggermente acido ed esposizione soleggiata. Sono piante sensibili aiterreni salini.Si concima alla preparazione del terreno, in pre-trapianto, con Bayfolan

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Curiosità – Causa della piccantezza del peperone sono l'alca-loide capsaicina e i capsaicinoidi. Ognuno di essi ha piccan-

tezza e sapore diversi in bocca e la loro variazione nelleproporzioni determina le diverse sensazioni prodotte dalledifferenti varietà. La capsaicina provoca dolore e infiam-mazioni se consumata in eccesso. La sensazione di bru-ciore che percepiamo in realtà non esiste in quanto èsemplicemente la capsaicina che interagisce coi termore-

cettori presenti nella bocca e nello stomaco che mandanoun segnale al cervello come se "bruciassero". La piccantezza

dei peperoncini è misurata dalla scala di Scoville da 0 a 10.

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L.Lazzarini

PeperoneCapsicumannuum

Multi Orti e Giardini (30 g/m²); successivamente occorrono ancora tre in-terventi tutti alla dose di 30 g/m²: il primo allʼinizio della fioritura, il secondoallʼingrossamento dei primi frutti e il terzo allʼinizio della raccolta. In alterna-tiva, durante la vegetazione, utilizzare il Bayfolan Pro Universale, con-cime a cessione immediata, a 25-35 g/m².I peperoni necessitano di bagnature non eccessive da eseguire con rego-larità.La specie si avvantaggia della rincalzatura, che favorisce l'emis-sione di numerose radici avventizie, da effettuarsi quando la basedella piantina tende a lignificare. Si effettua anche la scacchiaturadei getti ascellari e la cimatura a due foglie sopra i frutti in forma-zione.Raccolta – Scalare; quando i frutti hanno raggiunto la colorazionee la dimensione desiderata.Proprietà – Ha elevato contenuto di vitamina B e C; il suo bassocontenuto calorico lo rende adatto alle diete dimagranti. Le varietàpiccanti favoriscono le attività digestive e stimolano la secrezionegastrica ma sono sconsigliate a chi soffre di ulcera o di iperaciditàgastrica e ai bambini.In tavola – Si mangiano crudi, in insalata o in pinzimonio, grigliati, ripieni oin peperonata.

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Malattie e parassitiAfidi, mosca bianca, do-rifora, piralide, nottue fo-gliari e terricole, Tutaabsoluta, minatrici, ela-teridi, grillotalpa, tripidi eacariOidio, muffa grigia,rizoctonia, sclerotinia,Pythium e batteriosi

Peperoncino

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L.Lazzarini

SEMINA PICCHETTATURA TRAPIANTO A DIMORA RACCOLTA

Gennaio - Aprile 4 foglie vere Aprile - Maggio Giugno - Ottobre

Sappiamo che il peperoncino piccanteera usato come alimento in Perù e inMessico già 7.500 anni fa. In Europa èarrivato con Cristoforo Colombo nel 1493ed ebbe immediato successo e diffu-sione anche perchè si acclimatò benis-simo. Da qui si diffuse anche in Africa edin Asia. Si coltiva come il peperone maha bisogno di molta acqua, senza peròcreare ristagni. Per aumentare il gustopiccante dei frutti, basta ridurre, anchedrasticamente, le innaffiature nei 2-3giorni precedenti la raccolta.

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Originaria dellʼAmerica del Sud dove già nel 2° millennio a.C. veniva utiliz-zata nelle zone più elevate delle Ande, si diffuse lentamente in Europa e inNord America dopo la scoperta del Nuovo Mondo. In Cina, Giappone e intutta lʼarea islamica non fu presa in considerazione.La patata è una pianta erbacea annuale con radici ramificate e uno stelo

che, nei primi stadi dello sviluppo, ha un portamentoeretto (altezza da 60 a 150 cm) mentre, raggiunta la

maturità, assume un portamento prostrato. La parteedule, la patata, è un fusto sotterraneo.Clima – Richiede climi miti e freschi; la temperaturaottimale è di 15°C.Piantagione – Per la riproduzione delle patate non

si usano i semi bensì i tuberi, cioè le patate stesse.Eʼ consigliabile usare per la semina tuberi non prove-

nienti dal proprio orto, ma da altre zone, meglio se dimontagna, perfettamente sani e forniti di gemme, i cosid-

detti “occhi”, ben sviluppate. I tuberi devono avere un diame-tro tra i 4 e gli 8 cm. Si effettua a dimora tra febbraio e giugno

nelle regioni settentrionali e insettembre-dicembre a sud. La di-stanza di semina è di 30 cm sullafila e 50-60 cm tra le file.Eʼ possibile impiegare anche pa-tate più grosse, tagliandole in 2-3

pezzi contenenti 2-3occhi ciascuno e lascian-dole allʼaria per 3-4 giorni.Il terreno va lavorato afondo tracciando dei sol-chi profondi 7-10 cm in cui depositare e interrare i tuberi.Cure colturali – Necessita di un terreno di medio impasto, pro-fondo, fresco e con pH leggermente acido.Due settimane dopo la piantagione bisogna effettuare la prima rin-calzatura radunando la terra sulla fila e coprendo i germogli fino alcolletto. La medesima operazione si ripete ogni 20 giorni fino aquando le piante si toccano.

La patata ha elevata necessità di concime: occorre concimare allʼimpiantocon Bayfolan Multi Orti e Giardini (50 g/m²); successivamente occorronoancora due interventi alla dose di 40 g/m², il primo allʼemergenza della

Curiosità – Quando la patata arrivò in Europa si riteneva che ilsuo consumo diffondesse la lebbra mentre più tardi, nell'Encyclo-pédie del 1765, veniva definita "cibo flatulento".Le patate quando giunsero in Italia ebbero una buona accoglienzae vennero chiamate "tartuffoli".“I mangiatori di patate” di Vincent Van Gogh

Malattie e parassitiAfidi, mosca bianca,dorifora, piralide, nottuefogliari e terricole,minatrici, Tuta absoluta,elateridi, grillotalpa, tri-pidi e acariOidio, peronospora,muffa grigia, rizoctonia,sclerotinia, Pythium ebatteriosi

IMPIANTO 1A RINCALZATURA

Nord: Febbraio - GiugnoSud: Settembre - Dicembre Dopo 2 settimane

50 cm

30cm

PatataSolanumtuberosum

chioma, tra le file e il secondo allʼinizio della suberificazione ai lati della rin-calzatura. In alternativa, durante la vegetazione, utilizzare il Bayfolan ProUniversale, concime a cessione immediata, a 15-25 g/m².Nella fase di germogliamento la patata ha modesteesigenze idriche e le irrigazioni vanno fatte nei mo-menti di carenza per mantenere la freschezza del ter-

reno. Inseguito le ir-rigazioni de-vono restarecostanti fa-cendo atten-zione a nonprovocare ri-stagni.Raccolta –Si effettuatra metà lu-

glio e settembre, normalmente quando la pianta è ap-passita. Prima di procedere alla raccolta è benetagliare e asportare la vegetazione aerea.Le patate vanno fatte asciugare qualche giorno equindi possono essere conservate molti mesi al buio,ad una temperatura di 6-10°C.Eʼ bene ricordare che le parti verdi della patata con-tengono la solanina, sostanza velenosa, per cui nondevono essere mangiate.Proprietà – Il decotto di foglie fresche della piantadella patata (20 g di foglie/litro dʼacqua) con aggiuntadi miele contrasta la tosse secca mentre senza mieleaiuta nelle infiammazioni delle vie urinarie.In cucina – Le patate sono un alimento che non manca mai sulla tavola etanti sono i modi di cucinarle: lesse, fritte, arrosto, sulla brace, schiacciatein purea o come sformati. E come non ricordare gli gnocchi!

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a – Si tracciano dei solchi nel terrenoe si depongono i tuberib – Si effettua una prima rincalzaturadopo 15 giornic – Dopo un mese si effettua la se-conda rincalzature in modo da for-mare dei fossetti tra le file

Coltivazione in-dustriale e ama-toriale di patate

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L.Lazzarini

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L.Lazzarini

2A RINCALZATURA RACCOLTA

Dopo un mese Luglio - Settembre

a

b

c

Fasi della coltivazionedella patata

La melanzana è originaria dellʼIndia. In Italia la melanzana si ritrova sulletavole a partire dal XV secolo.Eʼ una pianta erbacea, eretta, alta da 30 cm a poco più di un metro. Ha fiori

violacei o anche bianchi e frutti grandi, allungati o rotondi, normalmenteviolacei. I frutti, contenendo solanina, sono tossici e di sapore sgrade-vole ma divengono commestibili e molto gradevoli dopo la cottura.Clima – Richiede climi temperati caldi; la temperatura ottimale è di 21-29°C e la crescita si arresta quando scende sotto i 12°C.Semina – Nei climi caldi direttamente a dimora in marzo-aprile mettendouna decina di semi in buchette profonde 5 cm. La distanza di semina è di30-50 cm sulla fila e 70-100 tra le file. Quando le piante raggiungono i 4-5

cm occorre diradare lasciandone una sola per buchetta.La semina in semenzaio protetto si effettua in gennaio-marzo a spaglio,con 2-4 g di seme per m², a una profondità di 0,5-1 cm. Quando le piantinehanno raggiunto i 6-7 cm e hanno emesso la quinta foglia si trapiantano invivaio o in vasetti di torba dove si lasciano per un paio di mesi.Trapianto – Le piantine nate in semenzaio vanno messe a dimora tra feb-braio e maggio, quando non vi è più il pericolo di gelate tardive. La di-stanza è quella riportata per la semina. Eʼ in ogni caso consigliabileimpiegare piantine acquistate già pronte per essere trapiantate.

Cure colturali – Il terreno deve essere di medio impasto, profondo, bendrenato e con pH leggermente acido. Le melanzane necessitano rincalza-ture ogni 20-30 giorni. Quando le piante raggiungono i 25 cm occorre ci-marle e le varietà alte necessitano di sostegni.

Occorre concimare alla preparazione del terreno con BayfolanMulti Orti e Giardini (50 g/m²); successivamente necessitano an-cora tre interventi, tutti alla dose di 30 g/m², alla ripresa vegetativa,allʼallegagione dei primi frutti e allʼinizio della raccolta. In alterna-tiva, durante la vegetazione, utilizzare il Bayfolan Pro Universale.Le melanzane richiedono bagnature costanti: tre volte la settimanaprima dellʼallegagione e successivamente una, facendo sempre at-tenzione a non bagnare le foglie.Raccolta – Si effettua scalarmente dalla primavera allʼautunno quandoi frutti non sono ancora completamente maturi e sono ancora compatti.Proprietà – Eʼ ipotensiva e diuretica.

In cucina – La melanzana deve essere consumata solamente cotta. Ha laproprietà di assorbire molto bene i grassi alimentari, tra cui l'olio, consen-tendo la preparazione di piatti fra i più gustosi.

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Malattie e parassitiAfidi, mosca bianca, dori-fora, piralide, nottue fo-gliari e terricole, minatrici,Tuta absoluta, elateridi,grillotalpa, cimice verde,tripidi e acariOidio, muffa grigia,rizoctonia, sclerotinia,Pythium e batteriosi

Marzo - Aprile Altezza 4-5 cm Giugno - OttobrePiante alte 25 cm70 cm

30cm

MelanzanaSolanummelongena

SEMINA DIRADAMENTO CIMATURA RACCOLTA

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1 - Afidi, controllati con Confidor200 SL oppure Neemazal T/S2 - Tuta absoluta, controllata conSuccess3 - mosca bianca, controllata conConfidor 200 SL oppure DecisEnergy O-TEQ oppure NeemazalT/S oppure Piretro AcriGreen4 - dorifora, controllata con Con-fidor 200 SL oppure NeemazalT/S5 - minatrici fogliari, controllatecon Success6 e 7 - nottue, controllate conDecis Jet oppure Success8 - tripidi, controllati con DecisJet oppure Success9 - elateridi, controllati con Per-shing10 - ragno rosso, controllato conun acaricida specifico11 - muffa grigia, controllata conun antibotritico specifico; Cupra-vit Blu WG ha azione collaterale12 - peronospora, controllata conFolicur SE oppure Cupravit BluWG

Le solanacee possono esserecolpite anche dapiralide, grillotalpa, cimice verde,oidio, rizoctonia, sclerotinia, Py-thium, cladosporiosi, alternaria ebatteriosi

Per i dettagli sulle malattie e suiparassiti si veda da pag. 54 apag. 64.

Per il corretto impiego dei pro-dotti si rimanda a quanto ripor-tato in etichetta sulle confezioni

1- afidi

9 - elateride

5 - minatrici

2 - Tuta absoluta

4 - larve di dorifora3 - mosche bianche

10 - ragno rosso

8 - danno da tripidi

11 - muffa grigia

6 - nottua 7 - danno da nottue

Solanacee: malattie e parassiti

Foto

Bayer

Salvo diversa indicazione, foto di R. Angelini

12 - attacco di peronospora

La zucchina (o zucchino o zucchetta) è una zucca il cui frutto viene utiliz-zato immaturo; se si lascia crescere il frutto diventa molto grosso, lungo

anche oltre mezzo metro. Eʼ una pianta originaria del-lʼAmerica centrale ed è la specie più coltivata in Italia.Eʼ una pianta erbacea annuale, gracile, con un fusto stri-

sciante o rampicante, ramificato, piuttosto lungo. I fiorigialli hanno sesso diverso sulla stessa pianta: sono com-

mestibili e assai apprezzati.Il frutto è più o meno cilindrico e la sua grossezza dipende uni-

camente dal momento della raccolta; il colore è verde e la polpadi regola è verdina.

Clima – Vuole un clima temperato caldo poco ventoso. Il terreno deveessere soleggiato e la temperatura ottimale è di 20-28°C.

Semina – In semenzaio si semina in marzo, utilizzando vasetti del diame-tro di 10 cm, mettendo 2 semi per ciascuno. In aprile-maggio si semina di-rettamente a dimora in buchette profonde 5-7 cm, distanti tra loro un metrosulla fila e tra le file; in ogni buchetta si mettono 4 semi.Occorre diradare lasciando 2 piante ogni metro. Anche le branche vanno

diradate, se il cespuglio è troppo folto. La cimatura dei tralci late-rali può essere effettua quando questi sono lunghi una sessantinadi cm.Trapianto – Il trapianto delle piantine, con 4-5 foglie, va effettuato,col pane di terra, in aprile.Cure colturali – Il terreno deve essere di medio impasto, ricco dihumus, con pH tendenzialmente acido.Eʼ abbastanza esigente in fatto di concimazione: alla prepara-zione del terreno, in pre-semina, si distribuiscono 30 g/m² di Bay-folan Multi Orti e Giardini; occorrono poi altre due concimazioni

con 20 g/m² di prodotto, la prima allʼinizio della fruttificazione e la secondaallʼinizio della raccolta. In alternativa, durante la vegetazione, utilizzare ilBayfolan Pro Universale, concime a cessione immediata, a 15-20 g/m².Per la coltivazione sono utili tutori alti un metro e piantati accanto allapianta che andrà legata su di essi con dei fili di rafia. È una pratica consi-

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CucurbitaceeZucchinaCucurbita pepo

Malattie e parassitiAfidi, mosca bianca,nottue fogliari e terricole,elateridi e acariOidio, peronospora,muffa grigia, sclerotinia,Pythium, cladosporiosi ebatteriosi

SEMINA DIRADAMENTO RACCOLTA

Aprile - Maggio 5 - 6 foglie Luglio - Settembre

gliabile perché favorisce la circolazione dellʼaria tra le foglie e leoperazioni di raccolta.Bagnare normalmente allʼinizio del periodo vegetativo o subitodopo il trapianto mentre successivamente, fino allʼingrossamentodei frutti, è sufficiente tenere umido il terreno. Eʼ preferibile non ba-gnare le foglie.Raccolta – La produzione di zucchine è di 3-5 kg/m². Le zucchine

si raccolgono ta-gliandole con uncoltello affilato nellʼarco di2-3 mesi quando hannoraggiunto la dimensionevoluta (in genere 12-15cm).In frigorifero possono es-sere conservate fino a unpaio di settimane.Proprietà – specie poveradi sale, di vitamine e di en-zimi è facilmente digeribile

e rinfrescante: adattissima per le diete.In cucina – Le zucchine si consumano crude, grigliate, fritte, cotte al fornoripiene. Sono un ingrediente della zuppa di verdura.

Originario dellʼIndia, è una pianta annuale con fusto erbaceo che può rag-giungere i 4 metri di lunghezza e ha portamento strisciante o rampicante.Ha fiori maschili e femminili sulla stessa pianta. I frutti sono allungaticon delle tipiche protuberanze, di colore in genere verde scuro,ma ne esistono anche di chiari. La polpa è dolce, fresca e croc-cante.Clima – Temperato caldo e umido.Semina – Si effettua in aprile-maggio direttamente a di-mora. Le file devono essere distanti un metro lʼuna dal-lʼaltra distanziando le piantine di 50 cm sulla fila. Eʼconsigliabile mettere 3 semi per ogni buchetta dira-dando e lasciando solo le più robuste quando lepiantine hanno 7-8 foglie. Non è opportunocoltivare nuovamente i cetrioli sullo stessoterreno prima di 3-4 anni.Cure colturali – Necessita di un terrenodi medio impasto, profondo e con pHleggermente acido. Richiede una posi-

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A sinistra: le zuc-chine si raccolgonocorrettamentetagliandole con uncoltello affilato

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L.Lazzarini

CetrioloCucumis sativus

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zione in pieno sole.Occorre concimare più volte con Bayfolan Multi Orti e Giardini (30 g/m²prima della semina, 20 g/m² dopo 2-3 settimane,20 g/m² allʼinizio della fruttificazione e altri 20g/m² a metà raccolta). In alternativa, durante lavegetazione, utilizzare il Bayfolan Pro Univer-sale, concime a cessione immediata, a 10-20g/m².Eʼ indispensabile irrigare soprattutto nelle primefasi del ciclo colturale, in seguito innaffiare conregolarità avendo cura di non lasciare asciugaretroppo il terreno.Lʼapice vegetativo va spuntato sopra la quarta foglia per stimolare la pro-duzione di getti laterali con fiori femminili.Quando la pianta ha raggiunto una certa dimensione può essere fatta sa-

lire su dei tutori, siano essi bastoni o reti.Raccolta – Dopo due mesi dalla piantagione si possono cominciare araccogliere i cetrioli che devono essere ben sodi. Si conservano sot-tʼaceto.Proprietà – Eʼ un frutto molto dissetante, rinfrescante, depurativo.Non ha colesterolo e solo 11 calorie ogni 100 g. Contiene la vitaminaC. Alcune persone, e in particolare i bambini, hanno problemi a dige-rirlo.Ricetta – In Grecia si usa il “tzatziki”: si taglia il cetriolo a cubetti e sicondisce con olio, limone, yogurt, foglioline di menta e aglio.

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Tzatziki

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L.Lazzarini

Malattie e parassitiAfidi, mosca bianca,nottue fogliari e terricole,elateridii e acariOidio, peronospora,muffa grigia, sclerotinia,Pythium, cladosporiosi ebatteriosi

SEMINA CIMATURA RACCOLTA

Aprile - Maggio 7 - 8 foglie Eliminare piante deboli Giugno - Settembre

TRAPIANTOO DIRADAMENTO

Curiosità – Il cetriolo raccoltoimmaturo, quando è ancora dipiccole dimensioni ed è dettocetriolino, può essere messosotto aceto e consumato, adesempio, come antipasto.

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L.Lazzarini

Le zucche sono originarie dellʼAmerica centraledove erano coltivate in epoca assai re-

mota: in Messico si sono ritro-vate testimonianze datate

8750 a.C. (valle di Oaxaca)e 7000 a.C. (grotte diOcampo a Tamaulipas). InEuropa arrivarono allʼiniziodel XVI secolo e vi è una te-

stimonianza in un dipinto diGiovanni da Udine del 1517

(Roma, villa Farnesina). Lazucca ha sempre rappresentato una

importante fonte alimentare nelle zone povere.Eʼ una pianta erbacea annuale, vigorosa, con un fusto strisciante, ramifi-cato, lungo diversi metri o anche relativamente breve. Molte varietà sonoadatte alla coltivazione nellʼorto. Le foglie ed i piccioli sono ricoperti di peli,i grandi fiori gialli hanno sesso diverso sullastessa pianta; si riconoscono dal peduncoloche nei fiori maschili è assai più lungo; oltreal frutto, anche i fiori sono commestibili eassai apprezzati.Il frutto, secondo le varietà, è più o menosferico o schiacciato, e più o meno volumi-noso; la scorza è coriacea e molto dura; ilcolore va dal giallo chiaro al verde allʼaran-cio al bruno e spesso è chiazzato. La polpadi regola è di colore arancio. Al centro vi èuna cavità fibrosa contenente un numeroelevato di semi.Per uso alimentare sono utilizzate la Cucur-bita maxima, che produce le grandi zucche invernali, e la C. moscata,detta zucca popone.Clima – Vuole un clima temperato caldo con temperature di 18-24°C.Semina – In marzo-maggio, quando la temperatura minima supera i 15°C,

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ZuccaCucurbita maxima,C. moscata

Fiore di zucca

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L.Lazzarini

Curiosità – Alcune varietà della specie Cucurbita lage-naria a maturazione sono quasi prive di polpa e hannobuccia e polpa durissime; venivano coltivate un tempoin campagna per ricavarne, dopo averle svuotate, bor-racce, fiaschi e recipienti vari in grado di accogliere emantenere vino o acqua.

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L.Lazzarini

Zucca prontaper la raccolta.A destra, zuccaall’inizio dellosviluppo, allafine della fiori-tura

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L.Lazzarini

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L.Lazzarini

SEMINA TRAPIANTO RACCOLTA

Marzo - Maggio Aprile - Maggio Luglio - Ottobre

1,5- 2 m

si semina direttamente a dimora in buchette distanti tra loro 1,5-2 m siasulla fila che tra le file, profonde 2-3 cm, in cui si mettono 3-4 semi. La ci-matura del tralcio primario, peraltro non indispensabile, si effettua sopra leprime 2 o 4 foglie vere. Occorre diradare lasciando 1-2 piante per bu-chetta.Trapianto – Il trapianto, nel caso si disponga di piantine in contenitore, vaeffettuato in aprile-maggio.Cure colturali – Va bene qualsiasi tipo di terreno anche se ne preferisceuno di medio impasto, sciolto, con pH tendenzialmente acido.Eʼ molto esigente in fatto di concimazione: alla preparazione del terreno, inpre-semina, si interviene con Bayfolan Multi Orti e Giardini (30 g/m²); oc-

corrono poi altre tre concimazioni (sempre con 30 g/m² di prodotto),la prima al diradamento, la seconda dopo un mese e lʼultima primache la vegetazione ricopra completamente il terreno. In alternativa,durante la vegetazione, utilizzare il Bayfolan Pro Universale, con-cime a cessione immediata, a 10-20 g/m².Occorre innaffiare normalmente allʼinizio del periodo vegetativo osubito dopo il trapianto mentre successivamente, fino allʼingrossa-mento dei frutti, richiede molta acqua. Eʼ bene evitare di bagnare lefoglie.Per ottenere frutti di grandi dimensioni bisogna lasciarne solo 2 perpianta e 5 per le varietà a frutto piccolo.

Raccolta – Le zucche si raccolgono quando la vegetazione è appassita eil peduncolo disseccato; più si ritarda la raccolta verso lʼinizio delle pioggeautunnali e più le zucche si conservano facilmente per tutto il periodo in-

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Malattie e parassitiAfidi, mosca bianca,nottue fogliari e terri-cole, elateridi e acariOidio, peronospora,muffa grigia, scleroti-nia, Pythium, cladospo-riosi e batteriosi

vernale in ambiente buio, fresco e asciutto. La tradizione vuole che si man-gino entro carnevale.La zucca cruda a pezzi, avvolta nella pellicola trasparente, si conserva infrigorifero per pochi giorni mentre, tagliata a pezzetti, eventualmente scot-tati in acqua bollente, può essere anche congelata.Proprietà – La polpa di colore giallo intenso contiene sali minerali, le vita-mine A, B e C e fibre.Ricette - Per eliminare i punti neri, e pulire e levigare la pelle, specie segrassa, si prepara una maschera di bellezza per il viso con la polpa dellazucca. Si schiaccia una fettina di zucca cruda e un pugnetto di semi e simescola il tutto con del miele, lʼimpasto si applica sul viso e si lascia perqualche minuto.

Di origine africana o persiana, il melone fu introdotto nel bacino del medi-terraneo a partire dal V secolo a.C. dagli egizi. Anticamente fu consideratosimbolo di fecondità.Eʼ una pianta erbacea annuale a portamento strisciante o rampicante. Leradici sono fibrose e molto estese e il fusto, ricco di peluria, è ramificatocon cirri. Ha fiori maschili e femminili, gialli a 5 lobi; normalmente compaio-no prima quelli maschili riuniti in gruppi di 3 o 4. I fiori femminili sono soli-tari. Il frutto è ovale, tondeggiante e più o meno voluminoso; la buc-cia si presenta con delle divisioni “a spicchi” ed è quasi liscia orugosa, il colore va dal giallo chiaro al verde. La polpa in ge-nere è arancio ma vi sono varietà bianche o verdastre; amaturazione è succosa e molto profumata. Al centro vi èuna cavità fibrosa contenente un numero elevato disemi.Clima – Ama il clima temperato caldo e necessita dimolta luminosità.Semina – In marzo-aprile, quando la temperatura mi-nima supera i 20°C, si semina direttamente a dimora inbuchette profonde 2 cm in cui si mettono 2-5 semi. La di-stanza tra una buchetta e lʼaltra deve essere di 1 m sullafila e mezzo tra le file.Trapianto – Il trapianto, nel caso si disponga di piantine in conteni-tore, va effettuato in marzo-aprile, quando hanno 6 foglie. Le distanzesono le medesime della semina.Cure colturali – Occorre un terreno di medio impasto, sciolto, ricco di so-stanza organica, permeabile e senza ristagni dʼacqua. Richiede pH neutro.La concimazione anticipata deve essere abbondante: si impiega BayfolanMulti Orti e Giardini (50 g/m² prima della semina o del trapianto); occor-rono altre due concimazioni con 25 g/m² di prodotto ciascuna, una allacomparsa dei fiori e una quando i frutti sono a metà dimensione. In alter-nativa, durante la vegetazione, utilizzare il Bayfolan Pro Universale, con-

MeloneCucumis melo

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cime a cessione immediata, a 10-20 g/m².Bagnare abbondantemente allʼinizio del periodo vegetativo o subito dopo iltrapianto. Teme lʼumidità vicino alla raccolta.Quando le piante hanno messo 5-6 foglie si cima sopra le prime 2 foglie veree si effettua il diradamento lasciando 1-2 piante per buchetta. I due germogli

che nasceranno, una volta emesse 5 foglie, si cimeranno dopo laterza e questo fino a ottenere piante con 6 rami.Più avanti occorre cimare anche sopra la prima foglia spuntata dopoil frutto e bisogna anche eliminare i frutti più grossi e più piccoli.Raccolta – si effettua a scalare tra maggio e ottobre, tagliando ilpeduncolo a 4 cm dallʼinserzione del frutto, quando questo è ma-turo (empiricamente si può dire che sul peduncolo si cominciano aevidenziare delle screpolature nel senso della lunghezza). Puòessere conservato in frigorifero a una temperatura di 5°C.

Proprietà – Il melone ha una elevata percentuale dʼacqua per cui è moltodissetante e anche digeribile; al contrario, mangiato con il prosciutto, ri-chiede almeno 4 ore per la digestione. Contiene sali minerali e le vitamineA e C. Stimola il rinnovamento della pelle. Grazie allʼadenosira, una so-stanza che inibisce lʼaggregazione delle piastrine, contribuisce a prevenirele malattie cardiocircolatorie. Dopo aver effettuato fatiche fisiche è un ot-timo integratore, dato lʼalto contenuto in potassio.Ricette – Ottimo il melone col Porto. Si prende un melone piccolo, si tagliaa metà e si tolgono accuratamente tutti o semi. Si versa nella cavità delporto o del marsala secco, si aggiungono dei cubetti di melone preparatiprima, si lascia riposare unʼora e si serve fresco.

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Malattie e parassitiAfidi, mosca bianca,nottue fogliari e terricole,elateridi, minatrici e acariOidio, peronospora,muffa grigia, sclerotinia,Pythium, cladosporiosi ebatteriosi

SEMINA CIMATURA DIRADAMENTO RACCOLTA

Marzo - Aprile Maggio - Ottobre5 - 6 foglie

Curiosità – Durante lʼimpero romano i meloni, pur essendo relativamente piccoli, rag-giunsero una tale popolarità che lʼimperatore Diocleziano emise un editto per tassarequelli più grossi e ricercati il cui peso andava oltre i 200 grammi.

Oggi i meloni hanno ben altra dimensione e vengono col-tivati in numerose varietà; le più importanti sono: il canta-lupo, di media grandezza, con superficia liscia e polpagiallo-arancio; il reticolato, o meloni retati, di media gran-dezza, con superficie reticolata e polpa bianca o giallo-verde; lʼinodore, meloni dʼinverno, polpa biancastra orosata con buccia liscia.

Eliminare i frutti piùgrossi e più piccoli

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Lʼanguria, detta anche cocomero nel centro-sud Italia, è il frutto di unapianta rampicante originaria dellʼAfrica, e in particolare della zona del de-serto del Kalahari.Il frutto, ricco dʼacqua, rosso allʼinterno, è molto zuccherino.Clima – Ama il clima temperato caldo e necessita di molta luminosità.Semina – Direttamente a dimora in buchette profonde 2-3 cm in cui si met-tono 2-4 semi. La distanza tra una buchetta e lʼaltra deve esseredi 1-1,5 m sulla fila e un paio di metri tra le file.La semina va fatta quando la temperatura minima supera i20°C. Quando le piante hanno raggiunto i 3-4 cm di al-tezza si effettua il diradamento lasciando 1-2 piante perbuchetta.Trapianto – Il trapianto, anche nel caso si disponga dipiantine in contenitore, va effettuato tra metà marzo, asud, e maggio, a nord.Cure colturali – Il terreno più adatto è di medio impasto,sciolto, ricco di sostanza organica, permeabile e con pH areazione acida (5,5-7).Occorre unʼabbondante concimazione anticipata con BayfolanMulti Orti e Giardini (30 g/m²) prima della semina o del trapianto ealtre due concimazioni distanziate di 4 settimane con 20 g/m² diprodotto. In alternativa, durante la vegetazione, utilizzare il Bayfo-lan Pro Universale, concime a cessione immediata, alla dose di10-20 g/m².Bagnare abbondantemente durante il periodo vegetativo; in prossi-mità della raccolta, ridurre lʼapporto dʼacqua perché teme lʼumidità.Eʼ necessario cimare le piante dopo la quarta foglia per stimolarela crescita di altri tralci e ottenere così una produzione superiore.Raccolta – Si effettua a scalare durante lʼestate, quando il frutto èmaturo (empirica-mente si può direquando il viticcio delpeduncolo è secco esul frutto si evidenziala caratteristicapruina). Lʼanguria puòessere conservata a15-25°C per una setti-mana.Proprietà – Lʼanguria ha un buon quantitativo di zuccheri e una elevatapercentuale dʼacqua (circa il 95%) per cui è un frutto scarsamente nutritivoma energetico e può quasi sostituire un pasto (pranzo o cena). Svolge unabuona azione diuretica. Contiene le vitamine A e C.In tavola – Normalmente si gusta al naturale ma può essere anche impie-gata nelle macedonie e col gelato.

Malattie e parassitiAfidi, mosca bianca, not-tue fogliari e terricole,elateridi, tripidi e acariOidio, peronospora,muffa grigia, sclerotinia,Pythium e batteriosi

SEMINAO TRAPIANTO

CIMATURA RACCOLTA

Marzo - Maggio 5 - 6 foglie Luglio - Settembre

AnguriaococomeroCitrullus lanatus(= C. vulgaris)

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1 - Afidi, controllati con Con-fidor 200 SL oppure Neema-zal T/S2 - mosca bianca, controllatacon Confidor 200 SL oppureNeemazal T/S3 - nottue fogliari, controllatecon Decis Jet oppure Suc-cess4 - elateridi, controllati conun insetticida specifico5 - minatrici fogliari, control-late con Success oppureNeemazal T/S6 - ragno rosso, controllatocon un acaricida specifico7 - oidio, controllata con Fo-licur SE8 - muffa grigia, controllatacon un antibotritico specifico;Cupravit Blu WG ha azionecollaterale9 - peronospora, controllatacon Melody Compact op-pure Cupravit Blu WG

Le cucurbitacee possonoessere colpite anche dasclerotinia, Pythium, clado-sporiosi e batteriosi.

Per i dettagli sulle malattie esui parassiti si veda da pag54 a pag. 64.

Per il corretto impiego deiprodotti si rimanda a quantoriportato in etichetta sulleconfezioni.

1- afidi

3 - nottue2 - mosche bianche

6 - ragno rosso

8 - muffa grigia 9 - peronospora

4 - elateride 5 - minatrici

7 - oidio

Cucurbitacee: malattie e parassiti

Salvo diversa indicazione, foto di R. Angelini

Foto

A.P

ollini

CompositeIl carciofo è una pianta erbacea perenne di origine mediterranea, cono-sciuta nella sua forma selvatica fin dallʼantichità dai greci e dai romani. Dadocumentazioni storiche, sembra che a partire dal I secolo sia avvenuta inSicilia la domesticazione del carciofo (Cynara scolymus) dal suo progeni-tore selvatico (Cynara cardunculus).Il fusto è robusto, cilindrico e carnoso, striato longitudinalmente. Le foglie,spesso spinose, sono grandi e di colore verde lucido overde-grigiastro sulla pagina superiore e verde-ce-nere in quella inferiore. Può raggiungere 1,5 m di al-tezza e dal centro della rosetta finale parte un fustoramificato con allʼapice i capolini fiorali, ossia i car-ciofi, che appunto sono i boccioli della pianta.Clima – Ama il clima mite e asciutto. Si può adattareanche a climi relativamente freddi ma è sensibile allebrinate e agli sbalzi di temperatura per cui, in questezone, le giovani piante necessitano di una protezione.Semina – La semina, che si fa a dimora in maggio, non èconsigliabile perché si ottengono carciofi piccoli e spinosi.Messa a dimora – Normalmente si effettua utilizzando parti di pianta, i“carducci” (polloni provvisti di radici e di almeno 4 foglie) e pezzetti di fustocon gemme detti “ovuli”.I carducci si prelevano in aprile o in settembre-novembre e gli ovuli in giu-gno-agosto. I primi si piantano subito in buche larghe e profonde una tren-tina di centimetri, alla distanza di un metro circa tra e sulla filamentre gli ovuli, prima di piantarli, vanno fatti germogliare per 2giorni ammassati e inumiditi.Cure colturali – Va bene ogni tipo di terreno, purché non vi sianoristagni dʼacqua, preferibilmente con pH leggermente acido.Il carciofo è una pianta perenne che, una volta piantata, può vi-vere per 10-15 anni ma, dopo due-tre anni, è consigliabile rinno-varla. La tendenza attuale è quella di utilizzarla solo nel primoanno dʼimpianto.

CarciofoCynara [cardun-culus subsp.]scolymus

Curiosità – Il carciofo prende il nome da una bella ragazza con icapelli color cenere, di nome Cynara, che non volle farsi sedurre daGiove e questi, per punizione, la trasformò in una pianta spinosa.Più recentemente ricordiamo che nel 1949 Marilin Monroe fu laprima ad essere eletta “Regina del carciofo” al “Festival del Car-ciofo” che si tiene ogni anno in California, a Castroville.Pablo Neruda, il famoso poeta cileno premioNobel nel 1971, scrisse lʼ“Oda a la Alcachofa”(Ode al Carciofo).

Marilin Monroe

MMaallaattttiiee ee ppaarraassssiittii Afidi, nottue fogliari, minatrici, depressaria,cassida e acariOidio, peronospora ebatteriosi

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30

Occorre unʼabbondante concimazione con Bayfolan Multi Orti e Giardini(50 g/m² allʼimpianto dei carducci o degli ovuli); trattandosi di una piantaperenne, negli anni successivi allo sviluppo della nuova vegetazione oc-corrono 40 g/m² di concime. Alla comparsa dei capolini distribuire ancora50 g/m² di Bayfolan Multi Orti e Giardini e successivamente, dopo la rac-colta, effettuare altre due concimazioni, distanziate fra loro di 3-4 setti-mane, con 40 g/m² di prodotto. In alternativa, durante la vegetazione,utilizzare il Bayfolan Pro Universale, concime a cessione immediata, a15-25 g/m². Eʼ necessario irrigare regolarmente, in particolare dopo lʼimpianto, possibil-mente senza bagnare le foglie e senza eccedere, per ridurre le possibili in-

fezioni di patogeni.Prima dellʼarrivo dellʼinverno si tagliano igambi raso terra e si ricoprono con paglia.Raccolta – si effettua a scalare quando icapolini sono maturi, ancora con le bratteeben chiuse. Per prolungare la durata del carciofo è ne-cessario recidere i capolini con almeno 25cm di gambo.Del carciofo vengono utilizzate anche altreparti: i carducci, i gobbi (carducci incurvatie interrati alla base della pianta madre) e ifondi (carciofi di cui si conserva soltanto ilfondo).

Proprietà – Il carciofo ha un basso contenuto calorico che ne fa un ali-mento indicato nelle diete dimagranti. Dalle sue foglie viene ricavato unamaro impiegato come depurativo del fegato e come digestivo. Il carciofodiminuisce la produzione di colesterolo e di trigliceridi endogeni.Ricette – Per fare lʼamaro al carciofo si lasciano macerare per 2 giorni inun contenitore a chiusura ermetica una bottiglia di brandy o di cognac, 5foglie di carciofo, una infiorescenza di Achillea e un chiodo di garofano,agitando 3-4 volte al giorno. Quindi si aggiunge una bottiglia di vino biancosecco e si ripetete lʼoperazione per altri 2 giorni al termine dei quali si filtrae imbottiglia. Si lascia riposare per almeno 4 mesi e quindi lʼamaro al car-ciofo è pronto.

Per produrrenuove piante sitagliano in aprilei polloni più vi-gorosi (carducci)e si ripiantano.L’operazionepuò essere fattaanche a novem-bre, ma il tra-pianto va fattoprovvisoria-mente in cas-sone freddo

IMPIANTO ASPORTAZIONE TESTE RACCOLTA TAGLIO AL PIEDE

Novembre Quando compaiono A maturazione Ottobre - Novembre

1 m

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IndiviaCichorium endivialatifolium, C. endivia crispum

Di originedelle nostre zone, le indivie, dette anche endivie, si presentano indue varietà: le classiche crispum dette “ricce” e le latifolium, chiamate sca-rola.Il prodotto è costituito dal “cespo”, cioè dalla rosetta di foglie che coronanoil fusto e che nellʼaccrescimento si sovrappongono le une alle altre dandoorigine alla caratteristica pianta dʼinsalata dal “cuore” più o meno com-patto.Clima – Temperato tendente al freddo. Temono lasiccità.Semina – In semenzaio tra marzo e maggio e traluglio e settembre. Le indivie possono essere se-minate direttamente a dimora tra aprile e set-tembre. Profondità di semina: 0,5-1 cm. Trapianto - Il trapianto si effettua 30-40 giornidopo la semina in semenzaio, quando le piantinesono alte una decina di centimetri e hanno 5-6 fo-glie, ponendole distanti 25-30 cm sulle file e 40-50 tra lefile.Cure colturali – Necessita di un terreno molto fertile, ben drenato e conpH tendente allʼacido. Occorre concimare prima della semina o del tra-pianto con Bayfolan Multi Orti e Giardini (30 g/m²). In alternativa, durantela vegetazione, utilizzare il Bayfolan Pro Universale, concime acessione immediata, a 15-25 g/m².Irrigare spesso; quando le piante sono ben sviluppate è possibile ri-durre lʼinnaffiamento.Raccolta – Le piante si raccolgono dopo 80-120 giorni dalla messa

a dimora, tra settembre emarzo; la raccolta è sca-lare man mano che i cespihanno raggiunto la dimen-sione voluta. Si taglianoalla base con un coltello epossono essere conservati percirca due settimane in frigorifero.Le indivie possono subire il pro-cesso di imbiancatura che ha loscopo di rendere tenere, chiare e

piuʼ dolci le foglie del centro del cespo. Consiste nel legare le foglie con unfilo di rafia, rincalzare e avvolgere i cespi con plastica scura una decina digiorni prima della raccolta; prima della legatura bisogna controllare che lapianta sia asciutta.Proprietà – Hanno un buon contenuto in vitamina A e C e in ferro, calcio efosforo. Il valore calorico è basso. Evitare un eccesso di concimazioneazotata in prossimità della raccolta e preferire, in questo periodo, i concimia cessione programmata.

Foto L. Lazzarini

MMaallaattttiiee ee ppaarraassssiittii Afidi, mosca bianca, pira-lide, nottue fogliari e terri-cole, elateridi, minatrici,grillotalpa, tipula e acariOidio, peronospora, rug-gine, muffa grigia, rizoc-tonia, antracosi,sclerotinia, Pythium, al-ternaria e batteriosi

A tavola – Le indivie sono ottime insalate da mangiare crude. Bollitehanno sapore amarognolo.Composita annuale originaria dellʼ Asia centro meridionale e del vicino

oriente che presenta un “cespo” costituito da foglie a spa-tola o tondeggianti inserite in un breve fusto. La lattugaè la più nota tra le insalate e in Italia viene molto colti-vata. Ne esistono un grande numero di varietà, le piùimportanti sono:a) “a cappuccio”. Eʼ la lattuga più caratteristica, hafoglie grandi e carnose;b) “iceberg”. Pianta compatta e foglie croccanti, di

colore chiaro e sapore delicato;c) “romana” dalla caratteristica forma allungata e

con sapore deciso;d) “lattughino”, detto anche a cespo morbido, da taglio,

con foglie ondulate di colore verde intenso o rossiccio.Clima – Temperato. Teme il freddo intenso e il caldo secco.

Semina e trapianto – Durante tutto lʼanno in semenzaio. Il trapiantosi effettua un mese dopo la semina ponendo le piantine distanti 25 cmsulle file e 40 cm tra le file. Le lat-tughe possono essere seminateanche direttamente a dimora trafebbraio e aprile e a settembre-ottobre. Occorrono 2 g di semeper m². Profondità di semina: 1-2cm. Il lattughino invece si seminaa spaglio a 0,3-0,5 cm di profon-dità impiegando circa 5 g di semeper m².Cure colturali – Necessita di ter-reno sciolto, ben drenato e soleggiato; pH neutro o tendente allʼacido. Siconcima prima della semina o del trapianto con Bayfolan Multi Orti eGiardini (10 g/m²); dopo due settimane dal trapianto occorre distribuire an-cora 20 g/m² del medesimo concime. In alternativa, durante la vegeta-zione, utilizzare il Bayfolan Pro Universale, concime a cessioneimmediata, a 15-25 g/m².Irrigare spesso anche quando le piante sono ben sviluppate.

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Curiosità – Se le piante non si raccolgono e si lasciano svilupparesi avrà la sorpresa di vedere che il fusto si allunga e forma unoscapo fiorale alto anche un metro; le piante passano infatti allo sta-dio riproduttivo. Le infiorescenze sono capolini composti da18-20fiori bluastri e i frutti piccoli acheni allungati.La lattuga prende questo nome dal fatto che la pianta secerne un li-quido lattiginoso. I romani – racconta Plinio – la piantavano non ap-pena conquistavano nuovi territori per aver a disposizione unalimento sano e fresco.

SEMINA 1° DIRADAMENTO 2° DIRADAMENTO

Secondo le specieQuando le piantine pos-sono essere maneggiate 5 - 6 foglie

40 cm 10 cm

Lattuga elattughinoLactuca sativa

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Radicchio o cicoriaCichorium intybus

Raccolta – Si effettua una raccolta scalare dei cespi man mano che sonoben formati, prima della comparsa dello stelo fiorale, tagliandoli alla basecon un coltello ben affilato; in media il raccolto è di 1,5 kg di lattuga per m².Il lattughino invece è consigliabile tagliarlo non troppo basso usando le for-bici; nel corso dellʼanno è possibile effettuare 2-3 tagli in quanto le piantetagliate ricacciano; si raccolgono da 500 g a 2 kg di insalatina per m².Proprietà – Le foglie della lattuga hanno proprietà diuretiche e stimolano

lʼintestino pigro; contengono le vi-tamine A, C e quelle del gruppo B.Hanno basso valore calorico: 20cal/100g. A tavola – Le lattughe e il lattu-ghino si mangiano in insalata: leloro foglie hanno un sapore frescoe delicato. Le prime possono es-sere consumate anche saltate inpadella o fritte.

Pianta erbacea originaria delle nostre zone, ad ampia diffusione in Italia. Èricercata per le foglie basali, dal caratteristico sapore amarognolo, ottimein insalata. Ne esistono moltissime varietà, alcune da taglio e altre dacespo. Hanno aspetto e colore molto diverso e, secondola loro provenienza, prendono anche nomi differenticome ad esempio il radicchio rosso di Treviso, il radic-chio variegato di Castelfranco e la cicoria di Verona.Clima – Pianta da clima temperato, ma molto resi-stente; non soffre sia il freddo intenso che il caldo esopporta anche lʼumidità.Semina – Le varietà da taglio si possono seminare a spaglio tuttolʼanno, inverno escluso. Le varietà da cespo si seminano a dimora, dallametà di aprile ad agosto, a una distanza di 25 cm sulle file e 30 cm tra lefile. La profondità di semina è di 0,5-1 cm.

Foto L. Lazzarini

Foto L. Lazzarini

2° DIRADAMENTO RACCOLTA

5 - 6 foglie Giugno - Novembre

25 cm

***

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Curiosità – Come dalla comune cicoria si è arrivati al prelibatoradicchio rosso? Vi sono molte storie che raccontano i contadinidi Dosson, il luogo considerato dʼorigine del radicchio. Per alcunifurono degli uccelli a lasciar cadere il seme di questa pianta sulcampanile del paese; per altri un contadino che aveva dimenti-cato una carriola piena di questa insalata in un angolo dellastalla. Certamente lʼorigine è incerta, il radicchio appare in pro-vincia di Treviso nel XVI sec., ma se ne ha notizia sicura solo nel1862, quando se ne parla nellʼ”Agricolo Almanacco”. Radicchio rosso lungo

Foto L. LazzariniSi può anche procedere al trapianto utilizzando piantine già bensviluppate, alte 10 cm e con 8 foglie; bisogna fare attenzione anon interrare il colletto della piantina.Cure colturali – Non ha problemi di terreno purché non visiano ristagni dʼacqua; preferisce un pH leggermente acido. Occorre concimare prima della semina o del trapianto con Bay-folan Multi Orti e Giardini (40 g/m²); sono necessarie altre dueconcimazioni, la prima con 20 g/m² allo stadio di 3-4 foglie oalla ripresa dopo il trapianto e la seconda, alla stessa dose,dopo un mese. In alternativa, durante la vegetazione, utilizzareil Bayfolan Pro Universale, concime a cessione immediata, a15-25 g/m². Irrigare regolarmente in quanto ha elevate esi-genze idriche: evitare ristagni dʼacqua e secchezza del terreno.Alcune varietà vanno forzate (vedi box).

Raccolta – Si effettua nella stagione fredda: da novembre alla fine dellʼin-verno il radicchio di Treviso e di Verona, fino a fine febbraio quello di Ca-

stelfranco, da ottobre a marzoquello di Chioggia e la cicoria diVerona.Le piante di radicchio vanno con-servate in frigo, coperte da carta,per evitare che lʼumidità rovini lefoglie.Produzione media: 1,5-3 kg/m².Proprietà – I radicchi hanno pro-prietà depurative, stimolano lʼin-testino pigro e facilitano ladigestione; contengono le vita-mine A e C e, in minor quantità,B1, B2 e PP. Hanno basso valorecalorico per cui si impieganonelle diete dimagranti. In cucina – Si usa crudo in insa-lata oppure alla griglia o in pa-della. Col risotto è ottimo e puòessere impiegato anche per fareil gelato.

Forzatura – In autunno si estrae il radicchio dal terrenocon un forcone, si taglia il fogliame a 3 cm dalla radice, siriducono le radici a 20 cm di lunghezza, si tolgono i getti la-terali e quindi si mettono alcune radici in un vaso. Si irriga esi copre con un altro vaso. Dopo un mese le cicorie sa-ranno alte una quindicina di centimetri e saranno pronteper essere usate.

Foto L. Lazzarini

Pianta di radic-chio in coltiva-zione

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1 - Afidi, controllati con Confi-dor 200 SL oppure NeemazalT/S 2 - mosca bianca, controllatacon Piretro AcriGreen oppureNeemazal T/S3-4 - piralide e nottue fogliari,controllate con Success op-pure Decis Jet5 - elateridi, controllati con uninsetticida specifico6 - minatrici fogliari, controllatecon Success oppure Neema-zal T/S7 - oidio, controllata con Foli-cur SE8 - peronospora, controllatacon Melody Compact oppureCupravit Blu WG9 - ruggine, controllata conFolicur SE oppure CupravitBlu WG10 - muffa grigia, controllatacon un antibotritico specifico;Cupravit Blu WG ha azionecollaterale 11 - alternaria, controllata conCupravit Blu WG

Le composite possono esserecolpite anche dagrillotalpa, depressaria, cassida,tipula, acari, rizoctonia, antrac-nosi, sclerotinia, Pythium e bat-teriosi.

Per i dettagli sulle malattie e suiparassiti si veda da pag. 54 apag. 64.

Per il corretto impiego dei pro-dotti si rimanda a quanto ripor-tato in etichetta sulle confezioni.

1- afidi 2 - mosche bianche

5 - elateride 6 - minatrici fogliari

4 - nottue fogliari

7 - oidio 8 - peronospora

9 - ruggine 10 - muffe grigia 11 - alternaria

Composite: malattie e parassiti Salvo diversa indicazione, foto di R

. Ang

elini

Foto A

. Pollini

3 - piralide

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Liliacee

I bulbilli nonvanno interraticompletamente

Originario probabilmente delle steppe del Kazakistan, lʼaglio venivausato da egizi, greci e romani. È uno degli aromi fondamentali della

cucina italiana.Lʼaglio è una pianta perenne rustica, bul-

bosa, coltivata come annuale. Ha un fusto li-scio e lunghe foglie verdi. Il fiore è una

infiorescenza dalla forma sferica ed è formato dapiccoli fiorellini bianchi. La parte edule è il bulbo -detto capo o testa - costituito da diversi bulbilli,gli spicchi (fino ad una dozzina). Esistono nu-merose cultivar di aglio distinte in aglio a tunicabianca e aglio a tunica rossa; questi ultimi hannoun ciclo di coltivazione più breve di circa unmese, bulbi molto più grossi e sono più adatti alconsumo immediato.Clima - Vuole un clima temperato caldo.Semina - La moltiplicazione va fatta mettendo ibulbilli direttamente a dimora, scegliendo i piùgrossi, tra ottobre (zone a clima mite), per avereaglio da consumarsi fresco a primavera, e febbraio (zone a clima freddo)per quello da conservare. Vanno prima conservati separati a 7°C in am-biente umido e quindi interrati. La temperatura ottimale per il germoglia-mento è di 15-19°C.Cure colturali - Il terreno deve essere leggero, fertile, senza ristagniidrici e in pieno sole. Si concima alla semina con Bayfolan Multi Orti eGiardini (15 g/m²) ripetendo la concimazione (30 g/m²) allʼinizio dellʼin-grossamento del bulbo. In alternativa a questʼultima impiegare BayfolanPro Universale (15-20 g/m²). Sono assolutamente da evitare concimi or-ganici in quanto potrebbero provocare marciumi radicali.Normalmente le piogge sono sufficienti a soddisfare le richieste idriche; in

maggio-giugno qualche annaffiatura favorisce losviluppo. Evitare bagnature da quando le foglieiniziano a piegarsi e a seccare.Raccolta - Quando le foglie sono quasi secche siestirpano le piante e si lasciano ad essiccare beneal sole per una settimana. Si conserva in un luogofresco ed areato, non in cucina.Proprietà - Oltre a molte vitamine, lʼaglio contienelʼallicina, sostanza responsabile del tipico odore econ forte valenza battericida, frutto di una rea-zione chimica che avviene nel momento in cui uno

spicchio viene tagliato o schiacciato.Curiosità - Secondo la tradizione lʼaglio andava tenuto addosso la notteche precede il 24 giugno per proteggersi dalle streghe che in quella data siriteneva celebrassero il loro grande sabba annuale.

SEMINA RACCOLTA

Primavera - EstateOttobre - Febbraio

Foto L. Lazzarini

AglioAllium sativum

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Originaria dellʼAsia centro-occidentale; nell'antichità le cipolle erano usatecome cibo: resti di queste liliacee sono stati trovati negli insediamenti ca-nanei (XV-XIII secolo a.C.) dell'età del bronzo anche se si ritiene che lacoltivazione vera e propria abbia avuto inizio più tardi. La cipolla è caratterizzata da apparato radicale fascicolato e foglie chenella parte basale si ingrossano e formano la parte commestibile. Eʼ colti-vata come annuale ma in natura ha ciclo biennale. Ha fiori ombrelliformi dicolore bianco-giallastro o rosa. Le cipolle sono formate da diversi strati ric-chi di sostanze di riserva, allʼesterno ricoperti da una sottile membrana.Clima – Vuole un clima temperato caldo con temperature di 15-23°C,anche se riesce ad adattarsi al freddo.Semina – Il periodo varia secondo la destinazione delle cipolle. Le cipolle da sottaceto si seminano a spaglio o in file direttamente a di-mora in febbraio-marzo. Le cipolle da consumo fresco vanno seminate in semenzaio in settembre-novembre o in febbraio-marzo e quindi trapiantate in ottobre-dicembre o inmarzo-aprile, alla distanza di 15-20 cm sulla fila e 30 cm tra le file. La profondità di semina è di 0,5-1 cm.Trapianto – Il trapianto va effettuato quando le piantine hanno emesso 4-5foglie; quello autunnale interrando le piantine fino al colletto, mentre perquello primaverile è sufficiente deporle in piccoli solchetti.Cure colturali – Richiede un tipo di terreno molto leggero, sciolto, esenteda ristagni dʼacqua e con pH lievemente acido. Eʼ molto esigente in fatto di concimazione, in particolare potassica e fosfo-rica: alla preparazione del terreno si interviene con Bayfolan Multi Orti eGiardini (30 g/m²); occorrono poi altre due concimazioni (con 20 g/m² diprodotto ciascuna), la prima allo stadio di 2-3 foglie, la seconda allʼingros-samento del bulbo. In alternativa, durante la vegetazione, utilizzare il Bay-folan Pro Universale, concime a cessione immediata, a 15-20 g/m².Eʼ da evitare lʼuso di letame.Occorre bagnare spesso ma moderatamente in quanto la pianta è sensi-bile sia alla mancanza che allʼeccesso di acqua. Prima della raccolta, quando le foglie ingialliscono, va fatta la piegatura

CipollaAllium cepa

Curiosità – I solfossidi sono composti aromatici presenti nelle cipolleche ne determinano lʼodore caratteristico e sono anche la causa dellalacrimazione degli occhi perché si combinano con un enzima che vienerilasciato abbondantemente a causa del taglio, la allinasi, producendoacidi solfenici e propilenossido, un gas volatile, che si trasforma inacido solforico a contatto con l'umore acquoso presente sul bulbo ocu-lare. Con la produzione di lacrime lʼocchio si difende dallʼacido solfo-rico, peraltro non dannoso per lʼocchio stesso per la sua bassissima concentrazione. Il segreto per non lacrimare? Tagliare le cipolle sotto l'acqua corrente.

Foto Tenax

Esempio di pac-ciamatura effet-tuata con filmplastico

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1 - tignola 2 - mosca

4 - tripide3 - nottua

5 - antracnosi 6 - alternaria 7 - peronospora

Foto A. B

runelli

Foto B

ayer

Foto B

ayer

delle stesse e successivamente vanno smosse le radici (vedi box).Raccolta – Tra aprile e luglio si raccolgono le cipolle da con-sumo fresco mentre, in luglio-agosto, quando si sono seccatele foglie, quelle autunno-vernine da conservazione. Le cipolleper i sottaceto da luglio a settembre. Per conservare le cipolle durante lʼinverno si fanno essiccareal sole i bulbi con le loro foglie, poi si lasciano al coperto, inluoghi caldi e aerati, per 10-15 giorni e infine si appendono inun luogo asciutto con temperatura di 3-4°C.Proprietà – Ha azione antibatterica e antinfettiva e stimola lafunzionalità renale favorendo l'eliminazione delle scorie azo-tate. Contiene sali minerali e le vitamine A, B1, B2 e C. Ricette - Il suo utilizzo principale è quello di condimento.

Liliacee: malattie e parassiti

1-2-3 - tignola, mosca e not-tua, controllate con Decis Jet4 - tripide, controllato conSuccess oppure Decis Jet5 - antracnosi, controllata conCupravit Blu WG6 -alternaria, controllate conRamital 7 - peronospora, controllatacon Melody Compact oppureCupravit Blu WG

Le liliacee possono esserecolpite anche da elateridi, mi-natrici, botrite e fusariosi.

Per i dettagli sulle malattie e sui pa-rassiti si veda da pag. 54 a pag. 64.

Per il corretto impiego dei prodotti sirimanda a quanto riportato in eti-chetta sulle confezioni.

Scalogno (A. ascaloni-cum) - Eʼ più piccolo dellacipolla, ha forma più affu-solata e colore scuro. Lecure colturalisono si-mili allacipolla.

Foto S. G

hezzi

SEMINA TRAPIANTO PIEGATURA PREPARAZIONE RACCOLTA

RACCOLTA

Ott. - Dic.Mar. - Apr. A ingiallimento foglie Dopo 15 giorni Dopo altri 15 giorniSett. - Nov.

Febr. - Mar. 15

cm

Salvo diversa indicazione, foto di R. Angelini

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I cavoli sono originari dellʼEuropa e dellʼAsia occidentale.Alla specie B. oleracea fanno riferimento numerose varietà di cavoli: cavol-fiore, cavolo broccolo, cavolo cappuccio e cavolo verza.

Pianta caratterizzata da un fusto molto breve e dalle “teste”, la partebianca che si mangia, composta dalle infiorescenze unite fra loro.Clima – Fresco-umido, a mezzʼombra. Semina – Tra maggio e luglio in semenzaio o anche direttamente a di-mora. Trapianto – Quando le piantine hanno raggiunto unʼaltezzadi 20 cm si trapiantano in pieno campo distanziandole di50-60 cm sia sulla fila che tra le file.Cure colturali – Necessita di un terreno di medio impa-sto, ricco di humus. Occorre concimare con Bayfolan Multi Orti e Giardini(50 g/m²) prima del trapianto. Eʼ indispensabile irrigare soprattutto nelle prime fasi delciclo colturale, fino alla prefioritura; in seguito non lasciareasciugare troppo il terreno.Raccolta – Dallʼinizio dellʼautunno alla primavera. Si può con-servare qualche giorno in frigorifero, in un sacchetto di carta, op-pure in congelatore per un intero anno, avendo cura di dividerlo a pezzetti. Proprietà – Eʼ ricco delle vitamine A, B e C, di amminoacidi e di sali mine-rali.In cucina – Si usa lessato o gratinato ed è molto appetitoso anche fritto inpadella o come condimento della pasta. Eʼ adatto ad essere messo sot-tʼolio o sottʼaceto.

Le foglie di questo cavolo, sempre lisce, lucide e cerose, si sovrappongonomolto strettamente tanto che la “testa” risulta sferica. Eʼ di colore bianco,verde o rosso. Altezza 30 cm. Eʼ molto comune in Italia.Clima – Preferisce un clima umido e fresco. Semina – In semenzaio, ma anche direttamente a dimora, in agosto-set-tembre quelli primaverili, tra gennaio e maggio quelli estivo-autunnali e inmaggio-giugno quelli invernali. Occorre 1 g di seme/m² e la profondità disemina è di 1-2 cm.Trapianto – Dopo la 3ª foglia le piantine si picchettano e, quindi, quandohanno emesso altre 3 foglie si trapiantano in piena terra distanziandole di50 cm sulla fila e tra le file.

Crucifere CavoliBrassica oleracea

CavolfioreB. oleracea botrytis

CavolocappuccioB. oleracea capitata

***

***

40

Cure colturali – Necessita di un terreno fresco e conottimo drenaggio. Occorre concimare con Bayfolan Multi Orti e Giar-dini (50 g/m² prima del trapianto, 30 g/m² dopo unmese, 30 g/m² allʼinizio della formazione del fiore ealtri 30 g/m² dopo 2 settimane). In alternativa, du-rante la vegetazione, utilizzare il Bayfolan Pro Uni-versale, concime a cessione immediata, a 15-25g/m².Eʼ indispensabile irrigare periodicamente, soprattuttonelle prime fasi del ciclo colturale.

Raccolta – Va effettuata quando la “testa” è abbastanza grande. Va con-servato in un luogo fresco e ventilato.Proprietà – Come il cavolfiore. In cucina – I crauti sono le foglie del cavolo cappuccio tagliate a striscesottili e fermentate nel metodo tradizionale, cotti con aceto e pancetta inquello moderno. Questo cavolo è ottimo crudo in insalata.

Le foglie di questo cavolo sono increspate con nervature molto evidenti: la“palla” risulta sferica ma non compatta come quella del cavolo cappuccio.Le foglie interne sono verde chiaro, quasi bianche. Altezza 30 cm. Eʼ moltocomune nel nord Italia, specialmente in Piemonte e in Lombardia.Clima – Temperato freddo e umido. Semina – La semina a dimora non è consigliabile. Quella in semenzaio sieffettua a spaglio tra gennaio e febbraio se protetto e tra marzo e settem-bre allʼaperto. Profondità di semina 0,5-1 cm e quantità di seme 2,5 g/m².Trapianto – Quando le piantine sono alte 15 cm e hanno 5 foglie si tra-piantano in piena terra distanziandole di 60-80 cm sulla fila e tra le file.Cure colturali – necessita di un terreno fresco, ben aerato e con ottima

Cavoloverza(Cavolo

di Milano)B. oleracea sabauda o bullata

Cavolo cappuccio

Foto L. Lazzarini

SEMINA TRAPIANTO RACCOLTA

CavolfioreCav. cappuccio primav.Cav. cappuccio est. - aut.Cav. cappuccio invernaleCavolo verza

Maggio - LuglioAgosto - SettembreGennaio - MaggioMaggio - Giugno

Marzo - Settembre

Luglio - Agosto6 foglie6 foglie6 foglie

5 foglie / h 15 cm

Ottobre - AprileAprile - GiugnoLuglio - Ottobre

Novembre - FebbraioApr. - Giu / Sett. - Dic.

50 - 8

0 cm

50 - 80 cm

***

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capacità di ritenzione idrica. Occorre concimare con Bayfolan Multi Orti e Giardini(50 g/m²) prima del trapianto. Eʼ indispensabile irrigare periodicamente, soprattuttonelle prime fasi del ciclo colturale.Raccolta – Si effettuata nei periodi di aprile-giugno esettembre-dicembre quando la “testa” ha raggiunto la di-mensione caratteristica della cultivar. La conservazionepuò essere effettuata in un luogo fresco e ventilato.Proprietà – Come il cavolfiore. In cucina – Si utilizza bollito o saltato in padella e si pos-sono fare anche ottimi involtini.

Foto L. Lazzarini

Cavolo verza

Curiosità – Prima dei loro soliti banchetti luculliani, gli antichi romani mangiavano cavolicrudi per aiutare lʼorganismo a smaltire più rapidamente lʼalcol.

1 - afidi 2 - mosca bianca

3 - adulto di cavolaia3 - larve di cavolaia

4 - peronospora 5 - ruggine 6 - alternaria

1 - Afidi, controllati con Con-fidor 200 SL oppure Neema-zal T/S2 - mosca bianca, controllatacon Decis Energy O-TEQoppure Decis Jet 3 - Cavolaia, controllata conSuccess oppure Decis Jet4-5-6 - Peronospora, rug-gine e alternaria, controllateda Cupravit Blu WG

Le crucifere possono esserecolpite anche da nottue fogliarie terricole, elateridi, acari, lu-mache, muffa grigia, batteriosi.

Per i dettagli sulle malattie e suiparassiti si veda da pag. 54 apag. 64.Per il corretto impiego dei pro-dotti si rimanda a quanto ripor-tato in etichetta sulle confezioni.

Crucifere: malattie e parassiti

Foto A. P

ollini

Salvo diversa indicazione, foto di R. Angelini

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Il prezzemolo è una pianta erbacea originaria delle regioni orientali delbacino del Mediterraneo, conosciuta ed utilizzata da almeno 2000 anni.

Eʼ diffusamente coltivata in Italia. Allo stato selvatico è perenne, ma è trat-tata come biennale. La radice è grossa e fittonante; i fusti sono eretti, altifino a 50 cm. Fiorisce nellʼestate del secondo anno e i fiori sono bianchi ogiallo-verdi. I semi sono piccolissimi e tossici.

Clima – Ama il clima temperato. Semina – Direttamente a dimora da febbraio a settembre im-

piegando 1-2 g di seme per m², distribuiti a spaglio e in-terrati alla profondità di pochi millimetri. La semina

può avvenire anche in file distanti 20 cm.Cure colturali – Occorre un terreno fertile, di

medio impasto e ben drenato. Si effettua unaconcimazione alla semina con BayfolanMulti Orti e Giardini (15 g/m²); necessitanodi altre due concimazioni con 25 g/m² diprodotto, la prima un mese dopo la seminae lʼaltra dopo il primo taglio. In alternativa,durante la vegetazione, utilizzare il Bayfo-lan Pro Universale, concime a cessione

immediata, a 15-25 g/m². Richiede bagnature regolari per avere il terreno sem-

pre umido. Raccolta – Si tagliano i gambi con le forbici ad al-

cuni centimetri dal terreno. La pianta è in grado diricacciare anche più volte durante lʼanno.Proprietà – Eʼ molto ricco di vitamina C. Con-

tiene anche le vitamine A e B, sali minerali, potas-sio, calcio, fosforo, manganese e ferro. Stimola la funzione depurativa del

fegato. Eʼ considerato un rimedio omeopatico per i gonfiori addo-minali. In cucina – Si utilizza tritato per dare gusto alle ricette.

Apium petrose-linum (= Petroselinum sativum)

Malattie e parassitiAfidi, minatriciSeptoriosi, alternaria

Prezzemolo

Foto L. Lazzarini

SEMINA DIRADAMENTO RACCOLTA

Feb.- Apr. (raccolto estivo)Giu.- Sett. (raccolto invernale)

1° ogni 7 - 8 cm

2° ogni 25 cm

Giugno - OttobreNovembre - Maggio

Ombrellifere

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Ombrellifere CarotaDaucus carota

La carota è una pianta erbacea biennale originaria delle zone temperatedellʼ Europa, dellʼAsia e del Nord Africa, si trova in tutte le aree temperatedel globo. Eʼ coltivata per la radice, un lungo fittone cilindrico o fusiforme oanche tondo di colore giallo-arancio ma anche bianco o violetto. Antica-mente il colore era bianco e lʼarancio è dovuto a selezioni effettuate inOlanda in onore della famiglia reale, gli Orange. Lo sviluppo della radice siha nel primo anno mentre nel secondo cresce un fusto erettoe ramificato, alto anche un metro, che porta sulla cima unabella infiorescenza a forma di ombrella, di colore rosa vivo.La fioritura può avvenire da maggio allʼautunno inoltrato. Clima – Ama il clima temperato ed è molto adattabile, la tem-peratura ottimale è di 16-18°C; può essere coltivata in tutta Italia.Semina – Direttamente a dimora; in semenzaio non è consigliabile. La se-mina deve avvenire, possibilmente su prode (aiuole) rialzate di 10-15 cm,in file distanti 20-25 cm a una profondità di 1 cm, occorrono 0,5-1 g di semiper m². La semina può essere effettuata a partire dal mese di marzo,quando la temperatura minima supera gli 8°C, ripeten-dola ogni mese fino a giugno, per avere un raccoltosempre fresco. Una semina effettuata a fine luglio-inizioagosto consente di ottenere un raccolto autunnale.Cure colturali – Occorre un terreno sciolto, di medioimpasto ma anche sabbioso o calcareo-argilloso e bendrenato. Il pH più adatto è leggermente acido. La prepa-razione del terreno è preferibile sia effettuta lʼautunnoprecedente la semina. Si effettua una concimazione alla lavorazione del ter-reno, in pre-semina, con Bayfolan Multi Orti e Giardini(30 g/m²); necessitano altre tre concimazioni con 20g/m² di prodotto, la prima quando la pianta ha 4-5 foglie e le successiveogni 4-6 settimane. In alternativa, durante la vegetazione, utilizzare il Bay-folan Pro Universale, concime a cessione immediata, alla dosedi 15-25 g/m².Dopo la fase di germogliamento ha modeste esigenze idricheanche se la siccità può rallentare lo sviluppo del fittone che di-venta duro e legnoso. Raccolta – Esistono varietà precoci a radice corta che possono es-sere raccolte già un mese e mezzo dopo la semina mentre altre, a radicelunga, impiegano molto più tempo. Le carote che sono “mature” in autunnovanno raccolte prima dellʼinverno. La conservazione a 1°C può durare anchesei mesi; molto meno a 4°C.

Proprietà – La carota potenzia la vista, in particolare quella not-

Foto L. Lazzarini

Carote in un ortoprivato

Malattie e parassitiAfidi, elateridi, minatrici,grillotalpa, moscaRizoctonia, alternaria

Curiosità – Le biforcazioni presenti in molte carote sono cau-sate dal fatto che sono state seminate in un terreno sassoso.Eʼ curioso osservare come le infiorescenze, dopo la feconda-zione dei fiori, si chiudano a nido dʼuccello.

Foto F. S

alvadei

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1 - afidi

2 - larva di elateride

3 - mosca

4 - minatrici 5 - alternaria

Ombrellifere: malattie e parassiti

turna. Inoltre protegge la pelle dai raggi del sole e ne combatte lʼinvecchia-mento. Attenua anche le infiammazioni di stomaco e intestino, stimola ladiuresi e depura lʼorganismo. Eʼ molto usata in cosmesi per le sue pro-prietà antiossidanti e perché ricca di betacarotene: stimola l'abbronzaturaprevenendo la formazione di rughe e curando la pelle secca.A tavola – Si mangia cruda in insalata o in pinzimonio. Sono ottime cotte,sia bollite che passate in padella. Anche le torte di carote sono deliziose.

1 - Afidi, controllati con Nee-mazal T/S2 - elateridi, controllati conPershing3 - mosca, controllata conDecis Jet4 - minatrici, controllate conSuccess5 - alternaria, controllata conRamital oppure Cupravit BluWG

Le ombrellifere possono es-sere colpite anche da septo-ria e rizoctonia.

Per i dettagli sulle malattie esui parassiti si veda da pag.54 a pag. 64.

Per il corretto impiego deiprodotti si rimanda a quantoriportato in etichetta sulleconfezioni.

SEMINA DIRADAMENTO RACCOLTA

Marzo - Agosto Piantine maneggiabili Da Luglio

20 - 25 cm

10-15 cm

Foto Bayer

Foto Bayer

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Salvo diversa indicazione, foto di R. Angelini

LeguminosePiselloPisum sativum

l pisello, originario dellʼarea mediterranea e dellʼAsia sud-occidentale, èuna pianta annuale nana o rampicante caratterizzata dallʼavere alcune fo-glie mutate in cirri, organi di sostegno. I frutti sono dei baccelli contenentisemi in genere verdi, più o meno sferici, eduli, i cosiddetti piselli.Esistono delle varietà con il baccello completamente edule: le “taccole”.Clima – Temperato fresco. Vanno piantati in luogo luminoso. La tempera-tura ottimale è sui 20°C e mal sopportano il caldo eccessivo.Semina – Direttamente a dimora, a sud da settembre a novembre e a nordda febbraio a maggio e, nelle zone fresche, anche a luglio. La semina insemenzaio è sconsigliabile. La distanza di semina varia con lo sviluppodelle varietà: le varietà nane richiedono 5-10 cm sulla fila e 25-30 tra le file;le rampicanti 30-50 cm sulla fila e 60-100 tra le file. Profondità di semina:3-5 cm. Cure colturali – Necessita di un terreno di medio impasto, profondo,ben drenato e con pH leggermente acido. Occorre concimare alla semina con Bayfolan Multi Orti e Giar-dini (30 g/m²); quando le piante sono alte 20 cm distribuire an-

cora 20 g/m² di prodotto. In alternativa,durante la vegetazione, utilizzare il Bayfo-lan Pro Universale, concime a cessioneimmediata, a 15-25 g/m².I piselli richiedono un terreno sempre umido per cui bi-sogna innaffiare regolarmente, anche se moderata-mente.Raccolta – I baccelli vanno raccolti man manoche sono abbastanza grossi. Si conservanosecchi o in congelatore, dopo essere stati sbol-lentati.Proprietà – Hanno elevato valore nutritivo e

sono ricchi di proteine nobili, di sali minerali (ferro, sodio, potassioe calcio) e di vitamine (B1, C e PP). Con i piselli si possono faremaschere di bellezza rassodanti e, per il loro contenuto di fitoestrogeni,fanno diminuire i sintomi legati alla menopausa. Poveri di lipidi e di amido,sono più digeribili degli altri legumi.

TaccoleLe taccole si colti-vano come i piselli.Si seminano inmarzo-aprile e siraccolgono quandoil baccello è ancoratenero. Necessitanodi abbondanti annaf-fiature dopo lʼallega-gione.

Malattie e parassitiAfidi, nottue fogliari eterricole, minatrici, cimiceverde, ragnetto rosso. Muffa grigia, oidio, pero-nospora, rizoctonia, an-tracnosi, batteriosi

Curiosità – Gregor Mendel, precursore della genetica, nellaseconda metà dellʼ800, per 7 anni fece esperimenti sulla tra-smissione dei caratteri utilizzando ben 28.000 piante di pi-sello. La successiva elaborazione dei dati lo impegnarono un biennio e lo portarono a due generalizzazioni che divennero in

seguito famose come “Leggi dell'Ereditarietà di Mendel”.

Stami

Genitori

Generaz. F1

Generaz. F2

Carpello

Curiosità – Nelle radici vi sono degli ingrossamenti sede di microrganismi che fissanolʼazoto atmosferico aumentando il contenuto di tale nutriente nel terreno.

In cucina – Cotti sono ottimi anche da soli, nelle minestre o nei risotti. Siusano con le seppie o con la carne in spezzatino.

Eʼ originario del Perù e di altre regioni calde della terra.Le varietà di fagiolo possono essere nane come il Borlotto e il Cannellinooppure rampicanti come il Vigevano e il Lima. Il frutto è un baccello checontiene allʼinterno i fagioli (semi). Alcune varietà hanno un baccello duroche si apre facilmente per fare uscire i fagioli mentre altre, le cosiddette“mangiatutto”, hanno un baccellocommestibile, come i piattoni e ifagiolini.Clima – Temperato caldo. Non tol-lera le gelate e le precipitazioni ec-cessive.Semina – Direttamente a dimora ainizio primavera a sud e in mag-gio-inizio giugno a nord. Le varietànane richiedono file distanti 60 cmcon piantine sulla fila ogni 6-7 cm,mentre per le varietà rampicanti le

file devono essere distantiun metro lʼuna

dallʼaltra e ladistanza tra

le piantine 20 cm. Pro-fondità di semina: 3-5cm. Cure colturali – Ne-

cessita di un terreno di medioimpasto, profondo, ben drenato e con pH leggermente acido.

Occorre concimare con Bayfolan Multi Orti e Giardini (30 g/m² alla lavo-

Foto L. Lazzarini

A destra, piantadi fagiolino

SEMINA PRIMO SOSTEGNO SOSTEGNO PRINCIPALE RACCOLTA

Sud: Settembre - NovembreNord: Febbraio - Maggio Alte 7 - 8 cm In piena crescita A maturazione

FagioloFagiolinoPhaseolus vulgaris

***

46

47

FavaVicia faba (= Faba vulgaris)

razione del terreno e 20 g/m² allo stadio di 3-4 foglie). Eʼ indispensabile irrigare soprattutto nelle prime fasi del ciclo col-turale e al momento della formazione dei baccelli.Le varietà rampicanti, quando hanno raggiunto una certa dimen-sione, vanno sorrette da tutori, siano essi bastoni o reti.Raccolta – I fagioli da sgranare vanno raccolti con i baccelli quasisecchi se si vogliono conservare mentre, per cucinarli freschi osurgelarli, i baccelli devono essere morbidi. I fagiolini e i piattoni invece vanno raccolti giornalmente freschi enon molto ingrossati perché altrimenti diventano filamentosi.Proprietà – Eʼ riconosciuto avere attività ipotensiva, diuretica eantiinfiammatoria.In cucina – Si usano lessi in minestre e minestroni.

La fava è originaria dellʼarea mediterranea e medio-orientale.Nellʼambito della specie si distinguono tre varietà botaniche in base alla di-mensione dei semi di cui una, la fava grossa, che produce semi appiattiti egrossi (1-1,5 g ciacuno), è impiegata per lʼalimentazione umana e le altredue, favino o fava piccola e favetta o fava cavallina sʼimpiegano per semi-nare erbai e nellʼalimentazione del bestiame. La fava è una pianta annuale, a rapido sviluppo e portamento eretto (inmedia alta circa 1 metro), di colore grigio-verde. La radice è fittonante,ricca di tubercoli voluminosi. Le foglie sono alterne, composte da due o trepaia di foglioline e con la fogliolina terminale trasformata in una specie dicirro. I fiori, in numero da 1 a 6, hanno petali bianchi o violacei con spessouna caratteristica macchia scura sui petali laterali, detti ali.Clima – Temperato tendente al caldo. Non tollera temperature sotto i -5°C.Semina – In autunno a sud e a fine inverno a nord, direttamente a dimora auna distanza di 60-70 cm tra le file e 15-25 sulle file. Profondità di semina:5-10 cm. Cure colturali – Necessita di un terreno di medio impasto, profondo, ben

Malattie e parassitiAfidi, tripidi, cecidomia,nottue fogliari e terricole,cimice verde, ragnettorosso.Ruggine, muffa grigia,peronospora, oidio, an-tracnosi, batteriosi

Varietàrampicanti

SEMINA DIRADAMENTO IRRORAZIONE ACQUA RACCOLTA

Marzo - Giugno Togliere piante deboli Giornalmente con siccità Maggio - Settembre

1 m

20 cm

***

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drenato e con pH leggermente acido. Occorre concimare con Bayfolan Multi Orti e Giardini (30 g/m² alla lavo-

razione del terreno); la presenza di batteriazoto-fissatori nei tuberi radicali consente dinon effettuare altre concimazioni. In alterna-tiva, durante la vegetazione, utilizzare il Bay-folan Pro Universale, concime a cessioneimmediata, a 15-25 g/m².Occorre irrigare solo nei periodi di siccità.Una cimatura in maggio consente di accele-rare la maturazione dei baccelli.Raccolta – I baccelli vanno raccolti man manoche sono abbastanza grossi. Le fave si con-servano secche o in congelatore, dopo esserestate sbollentate.Proprietà – Ricche di proteine, contengonosali minerali e molte vitamine (A, B, C, E, K ePP) e hanno unʼazione di drenaggio dellʼappa-rato urinario. Fresche le fave hanno solo 37calorie ogni 100 g mentre secche ben 370.

Ricetta – si mangiano crude unitamente al formaggio pecorino e a unbuon bicchiere di vino.

Curiosità – Se si trova un baccello contenente settefave, secondo una credenza popolare diffusa in Ita-lia, si avrà un periodo di grande fortuna.

Malattie e parassitiAfidi, tripide, cecidomia, nottuefogliari e terricole, cimice verde,ragnetto rosso. Peronospora, oidio, muffa grigia,antracnosi, batteriosi

SEMINA CIMATURA RACCOLTA

Sud: autunnoNord: Febbraio - Marzo

Quando i baccelli pù bassisono lunghi 7 - 8 cm Da Maggio in poi

60 cm

Foto Bayer

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Foto A. P

ollini

Foto A. P

ollini

1 - afidi, controllati con Confi-dor 200 SL oppure DecisEnergy O-TEQ oppure Nee-mazal T/S oppure Piretro Ac-tiGreen2 - antracnosi, controllatacon Cupravit Blu WG oppureRamital 3 - mal bianco, controllatocon Zolfo Bagnabile Bayer4 - ruggine e peronospora,controllate con Cupravit BluWG

Le leguminose possono es-sere colpite anche da mosca,nottue, tortrice, tripide, ceci-domia, tonchio e muffa gri-gia.

Per i dettagli sulle malattie esui parassiti si veda da pag.54 a pag. 64.

Per il corretto impiego deiprodotti si rimanda a quantoriportato in etichetta sulleconfezioni.

Salvo diversa indicazione, foto di R. Angelini

1 - afidi

3 - mal bianco

5 - peronospora

2 - antracnosi

4 - ruggine

Leguminose: malattie e parassiti

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La fragola è il frutto che simboleggia il ritorno della primavera. Nel linguag-gio dei fiori sta a significare stima e amore. Nella simbologia medioevale lafragola è associata alle sofferenze del Cristo e dei Martiri.Le fragole sono erbacee perenni alte 10-20 cm, munite di lunghi stoloniche danno origine a nuove piantine, hanno piccoli fiori bianchi a 5 petali. I“frutti” sono piccoli e profumatissimi: le fragoline di bosco!

Le fragole coltivate derivano da due specie giunte dall'America.Dalla Virginia è stata importata la F. virginiana a partire dalXVII secolo mentre dal Cile è giunta nel XVIII secolo la F.chiloensis. Entrambe producono i cosiddetti “fragoloni” cheperò hanno un sapore e un profumo non paragonabili aquelli della nostra specie selvatica.Clima – Richiede climi temperati e ventilati; cresce beneanche in zone fresche e ad altezze di 700-1000 m. Resisteai freddi invernali ma è molto sensibile ai ritorni di freddo ealle gelate tardive.Propagazione – La fragola è una pianta che emette deglistoloni che danno origine a nuove piantine. Per disporre dinuove piante è sufficiente bagnare una giovane aiuola dopo la

raccolta. Le piante emetteranno gli stoloni che poi verranno re-cisi e trapiantati.Per favorire lʼattecchimento delle piantine appena trapiantate è consiglia-bile irrigare a pioggia.In commercio sono disponibili piantine già pronte per il trapianto.

Cure colturali – Predilige il terreno del sottobosco per cui vive bene su un

Piccoli fruttiFragolaFragaria vesca

Fam. Rosaceae

Fragolone

Fragola di bosconel suo ambientenaturale

Foto L. Lazzarini

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terreno soffice e fresco. Richiede un pH acido (5-6), anche se non è indi-spensabile. Concimare alla preparazione del terreno, in pre-trapianto, con BayfolanMulti Orti e Giardini (50 g/m²); successivamente a inizio fruttificazione eogni 2 mesi sulle varietà rifiorenti si distribuisce il prodotto alla dose di 20

g/m². Dal secondo anno si effettuauna prima concimazione a iniziovegetazione con 20 g/m² di Bayfo-lan Multi Orti e Giardini, una se-conda alla stessa dose a iniziofruttificazione e una terza (dose di30 g/m²) a fine estate. In alterna-tiva, durante la vegetazione, utiliz-zare il Bayfolan Pro Universale,concime a cessione immediata, a10-20 g/m².La fragola richiede moderate annaf-fiature ma

continuative; è molto sensibile ai ristagni dʼacqua.A fine inverno alle fragole si effettua la cosiddetta“toelettatura” in quanto vanno tolte le foglie e glistoloni secchi e si lasciano solo 2-3 germogli perpianta.Raccolta – A partire da aprile-maggio si raccol-gono settimanalmente le fragole mature. La rac-colta si può protrarre fino a settembre nelle varietàrifiorenti. Le fragole vanno staccate col picciolo.Proprietà – Le fragole sono ricche di vitamine A,gruppo B e C; contengono anche sali minerali di

IMPIANTO PACCIAMATURA RACCOLTA RIMOZIONI STOLONI

Luglio - Agosto20 giorni prima della raccolta Aprile - Giugno Giugno - Settembre

A sinistra: gli sto-loni possono es-sere fissati alterreno o in un va-setto interrato perottenere nuovepiante

Foto L. Lazzarini

Pacciamatura

Curiosità – Il frutto è in realtà un falso frutto:è costituito dal ricettacolo fiorale che si accre-sce e si fa succulento e presenta sulla super-ficie dei piccoli punti neri, gli acheni, chesono poi i frutti veri.

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calcio, fosforo e ferro mentre hanno pochi zuccheri per cui sono fra i pochifrutti adatti ai diabetici. I rizomi delle fragole hanno azione astringente, de-purativa e diuretica. Ricetta – Le foglie, raccolte prima della fioritura, si utilizzano per prepa-rare una bevanda sostitutiva del thé dal delicato aroma e possono ancheessere aggiunte a minestre e frittate.

1 - attacco di acari

2 - nottua 3 - tripide

4 - muffa grigia 5 - batteriosi

Fragola: malattie e parassiti

1 - acari, controllati con unacaricida specifico2-3 - nottua e tripide, con-trollati con Success oppureNeemazal T/S4 - muffa grigia, controllatacon un antibotritico specifico.Cupravit Blu WG haunʼazione collaterale 5 - batteriosi, controllata conprodotti rameici

Le fragole possono esserecolpite anche da afidi,mosca bianca, nottue terri-cole e oidio.

Per i dettagli sulle malattie esui parassiti si veda da pag.54 a pag. 64.

Per il corretto impiego deiprodotti si rimanda a quantoriportato in etichetta sulleconfezioni.

Salvo diversa indicazione, foto di R. Angelini

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DDeeddiiccaattoo aallll’’oorrttoo

LLaa ggaammmmaa ddii pprrooddoottttii aammmmeessssii iinn aaggrriiccoollttuurraa bbiioollooggiiccaa**

Numerosi agrofarmaci oggi comune-mente impiegati contengono sostanzeattive di origine naturale e sono am-messi per lʼimpiego in agricoltura biolo-gica. Fra questi quelli noti allʼhobbistasono il rame, lo zolfo e il piretro.Lʼuso di questi prodotti ha da semprerappresentato per il consumatore finaleuna soluzione nota e di comune im-piego, spesso preferita proprio perchében radicata nella cultura dellʼhobbista edellʼagricoltore. Riguardo allʼefficaciadegli agrofarmaci di origine “naturale”,se utilizzati seguendo le istruzioni dʼuso,si può ottenere un buon livello di prote-zione delle piante in linea con le attesedi un utilizzatore consapevole delle ca-ratteristiche dei prodotti.*principi attivi riportatinellʼallegato II del rego-lamento CEE 834/2007e successive modifichee/o integrazioni

PPrrootteezziioonnee ddaaii ppaarraassssiittiiLe piante orticole sono colpite da un gran numero di parassiti che causanospesso gravi danni. Eʼ sempre opportuno gestire la sanità delle piante indue modi:- prevenendo quelle malattie che si sanno essere sempre presenti, comead esempio la peronospora o lʼoidio, con trattamenti preventivi,- intervenendo subito quando si riscontra la presenza di insetti.In questo modo si ottengono ortaggi sani e allo stesso tempo si limitano alminimo i trattamenti con fitofarmaci.

AfidiGli afidi, detti anche pidocchi delle piante, sono piccoli insetti di colore va-

riabile dal verde al bruno al nero al rossastro, che attaccano le piante orti-cole determinando il deperimento della vegetazione e compromettendo ilraccolto. Causano spesso decolorazione e arricciamento delle foglie e tra-smettono virosi. A causa della presenza di afidi la vegetazione diventa ap-piccicosa per la deposizione delle loro escrezioni zuccherine (melata) e si

ha il successivo sviluppo di fumaggine (funghi saprofiti che sisviluppano su sostanze zuccherine ed anneriscono la superficiefogliare impedendo lafotosintesi).ProtezioneConvenzionale: trattare con Confidor 200 SL nellʼacqua di irri-gazione (1 ml in 10 litri dʼacqua per irrigare 10 m²) su coltureappena trapiantate, o con applicazioni spray (5 ml), su colturegià sviluppate. In alternativa usare Decis Energy O-TEQ alladose di 10-12,5 ml.

Biologica: trattare con Neemazal T/S (20-30 ml) op-pure con Piretro Actigreen (15 ml).

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La protezione delle piantepuò essere effettuata conprodotti tradizioneli e/o conprodotti di origine naturale;la prima è stata indicatacome

“Convenzionale”,la seconda come

“Biologica”

Da sinistra:Aphis fabae,Aphis gossypii eMyzus persicae

In questo capitolo, salvo diversa indica-zione, foto di Renzo Angelini

Parassiti animali

Le dosi degli agro-farmaci consigliativengono espres-se, se non diver-samente indicato,in millilitri ogrammi da diluirein 10 litri d’acqua.

Mosca bianca (aleirododi)Le mosche bianche, dette anche aleirodidi, sono piccoli insettidi colore bianco che vivono soprattutto sulla pagina inferioredelle foglie. Quando si muovono le foglie gli adulti volano via. Idanni maggiori sono provocati dalle forme giovanili quasi immo-bili, rivestite di secrezioni cerose polverulente che sono ingrado di produrre abbondante melata su cui si sviluppa fumag-gine (vedi afidi).ProtezioneConvenzionale: trattare con Confidor 200 SL nellʼacqua di irriga-zione su colture appena trapiantate (1 ml in 10 litri dʼacqua per ir-rigare 10 m²), o con applicazioni spray (7,5 ml/10 litri dʼacqua) su colture giàsviluppate. In alternativa usare Decis Energy O-TEQ alla dose di 15-17,5 ml.

Biologica: trattare con Neemazal T/S (20-30 ml/10 litri dʼacqua).

DoriforaQuesto coleottero vive a carico delle solanacee ein particolare della patata. Gli adulti, di coloregiallo con 10 strisce nere, svernano nel terreno ein primavera raggiungono le foglie; depongono leuova in ooplacche di colore giallo-arancio sullapagina inferiore delle foglie. Le larve sono di co-lore rosso arancio. Il danno è dovuto al fatto chequesto insetto divora letteralmente il fogliame.ProtezioneConvenzionale: trattare alla comparsa dei primiadulti o in presenza delle uova con Confidor 200 SL alla dose di 7,5 ml. Inalternativa impiegare Decis Energy O-TEQ a 10-12,5 ml.

Biologica: trattare con Neemazal T/S alla dose di 20-30 ml e ripe-tere il trattamento se necessario dopo 7-10 giorni oppure con Pi-retro Actigreen (16-20 ml) ripetendo il trattamento dopo 3-5

giorni.

PiralideEʼ un lepidottero che sverna come larva matura ein primavera si incrisalida e sfarfalla. Compie 2generazioni allʼanno.Su peperone e melanzana le larve penetrano neifrutti e, analogamente, sui fagiolini si ritrovano al-lʼinterno dei baccelli. I danni maggiori sono provocati dalle rosure dellelarve dopo la raccolta del mais, la pianta di elezione di questo parassita.ProtezioneConvenzionale: si deve intervenire prima della penetrazione delle larve nei frutticon Decis Energy O-TEQ alla dose di 10-12,5 ml oppure con Decis Jet (5ml).

Biologica: trattare con Success alla dose di 6-8 ml.

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Adulti di Trialeu-rodes vaporario-rum

Adulti e uova di Leptinotarsa decemnineata

Ostrinia nubilalis

Cavolaia e altre nottue fogliari Sono diversi generi di lepidotteri facilmente riconoscibili per la presenzasulla vegetazione di larve più o meno grosse, della lunghezza anche di al-cuni centimetri. Il danno è rappresentato da erosioni fogliari e gallerie sca-vate allʼinterno dei frutti che deperiscono rapidamente.Le larve possono avere colori diversi secondo le specie: giallo-verdastro,verde scuro, marroncino e altroProtezioneConvenzionale: trattare alla comparsa del parassita con Decis Energy O-TEQ alla dose di 10-12,5 ml oppure con Decis Jet (5ml).

Biologica: trattare con Success alla dose di 8-10 ml oppure conPiretro Actigreen o con Neemazal T/S.

AgrotidiLe agrotidi sono larve di colore grigio scuro che, dopo unprimo periodo di attività sulla parte aerea delle piante, diven-tano lucifughe e vanno a vivere nel suolo. Durante le ore not-turne fuoriescono dal terreno e compiono erosioni appenasopra al colletto delle piante, causandone lo stroncamento e

relativa morte.ProtezioneConvenzionale: distribuire sul terreno Pershing (35-40g/10 m²). Con attacchi in atto si può intervenire anchecon Decis Jet (5- 8 ml) spruzzandolo sulle piante nelle

ore serali con elevati volumi dʼacqua.

ElateridiCol nome di elateridi si intendono normalmente coleotteri allungati,di colore scuro, lunghi poco più di un centimetro le cui larve, di co-lore giallo-rossiccio, possono erodere gravemente le radici e gli altriorgani sotterranei delle piante; attaccano anche le giovani piantenella regione del colletto provocandone un forte deperimento finoalla morte. Gli attacchi avvengono generalmente in primavera e inautunno, quando il terreno è abbastanza umido. In estate gli elate-ridi compaiono soprattutto in concomitanza di piogge o irrigazioni.ProtezioneConvenzionale: si distribuisce sul terreno prima della semina Per-shing (35-40 g/10 m²) e lo si interra.

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Foto A. P

ollini

Foto A. P

ollini

Da sinistra: Chry-sodeixis chalci-tes, adulto diAutographagamma e Spo-doptera exigua

Sopra e a destra:Larve di Agrotisspp.

Sotto: larva diAgriotes spp.

Minatrici fogliariSi tratta di numerose specie di ditteri le cui femmine,con lʼovodeposizione, effettuano ripetute punture sullefoglie e danneggiano i tessuti. Le larve scavano gallerieallʼinterno delle foglie – le cosiddette mine – che, se nu-merose, provocano il disseccamento delle foglie colpitee compromettono lʼattività vegetativa della pianta.Protezione

Biologica: alla comparsa delle prime punture diovodeposizione intervenire con Neemazal T/S (20-30 ml) oppurecon Success (20-30 ml); in presenza di mine è consigliabile im-

piegare la dose più elevata.

Tuta absolutaSi tratta di un lepidottero, detto tignoladel pomodoro, che si diffonde prevalen-temente in serra, le cui larve si nutronoa spese della parte epigea delle sola-nacee e in particolare del pomodoro.Lʼadulto è una farfallina grigio-argenteadi 6-7 mm. Le larve scavano mine nellefoglie e nei casi più gravi si ha la distru-zione dellʼintero parenchima; le gallerie,che inizialmente sono bianco-argentee,imbruniscono. Le larve attaccanoanche sia i fusti che i frutti dove provo-cano necrosi sul calice oppure dei foridi uscita in superficie.Protezione

Biologica: alla comparsa dellelarve intervenire con Successalla dose di 8-10 ml, ripetendo

il trattamento dopo 10 giorni.

GrillotalpaSi tratta di un insetto di grosse dimensioni, lungo4-5 cm, a ciclo biennale, che trascorre la mag-gior parte della sua vita interrato. Le femminedepongono le uova nella primavera del 3° annodi vita. Scavando le sue gallerie compie erosionisugli organi sotterranei delle piante provocandoavvizzimenti; i tuberi delle patate, ad esempio,

possono essere danneggiati gravemente.Convenzionale: si distribuisce sul terreno Pershing alla dose di 32-40 g/10m² e si interra.

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Mine su pepe-rone di Liriomyzaspp.

Foto R. S

picuzza

A sinistra: adultodi Gryllotalpagryllotalpa

Tuta absoluta:larva, adulto edanno su pomo-doro

Foto M

. Mochetti

TripidiI tripidi sono insetti molto piccoli, lunghi 1,2-1,3 mm,con femmine di colore bruno. Le punture di nutrizionesono la causa della comparsa di numerose punteggia-ture argentate e necrotiche sui tessuti che determinanola riduzione di sviluppo delle piante e la malformazionedei frutti. Sono parassiti che possono trasmettere di-versi virus.ProtezioneConvenzionale: si deve intervenire alla comparsa degliadulti con Decis Jet (5 ml) bagnando bene tutta la ve-getazione e soprattutto i fiori. Ripetere il trattamentodopo 7-10 giorni alternando il prodotto con Success.

Biologica: trattare con Neemazal T/S (20-30ml) oppure con Success (8 ml). Bagnarebene la vegetazione e i fiori e ripetere il trat-

tamento dopo 7-10 giorni, meglio se alternando i dueprodotti.

TignolaEʼ un piccolo lepidottero le cui larve, lunghe circa uncentimetro, scavano gallerie nei fusti, nelle ramificazionie in particolare nei tuberi di patata affioranti. In questiultimi continuano la loro attività anche dopo la raccolta,in magazzino.In alcuni casi riescono anche a scavare gallerie nei pe-duncoli delle bacche, come ad esempio in quelle delpomodoro, causando la caduta della bacca stessa.ProtezioneConvenzionale: si deve intervenire sulle forme giovanili

con Decis Energy O-TEQ (7,5-10 ml) o con Decis Jet (8 ml) ripetendoeventualmente il trattamento dopo 2 settimane.

Biologica: trattare con Neemazal T/S (20-30 ml) oppure Success(2 ml in 4-6 litri dʼacqua).

DepressariaInsetto specifico del carciofo, la depressaria è un lepi-dottero la cui larva, lunga un paio di centimetri, erode leparti esterne dei germogli e scava gallerie, in partico-lare nello scapo dei capolini e quindi penetra nel car-ciofo dove compie erosioni.ProtezioneConvenzionale: si deve intervenire alla comparsa dellelarve con Decis Jet alla dose di 8 ml.

Biologica: trattare con Success alla dose di8-10 ml.

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Danno da Phthorimaea operculella

Foto A. P

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Foto A. P

ollini

Depressaria erinaceella

Foto A. P

ollini

Danno da Trips tabaci

Tipula degli ortiLa tipula è conosciuta come“zanzarone” per i suoi adultiche somigliano a grosse zan-zare. Le larve, di colore grigioscuro, sono lunghe 30-35 mme durante le ore notturne com-piono erosioni sulle foglie chetoccano il suolo. I maggioridanni li fanno in primavera, neiterreni umidi. Si possonoavere attacchi anche sui frutti di fragola.ProtezioneConvenzionale: i trattamenti effettuati in primavera con Decis Jet (8 ml)contro le agrotidi sono efficaci anche contro la tipula.Ragno rosso comuneAcaro che ama le specie erba-cee e, con il suo elevato po-tenziale riproduttivo, è in gradodi causare notevoli danni; du-rante la stagione si susse-guono 7-10 generazioni. Lesue forme mobili attaccano lapagina inferiore delle fogliecon punture di alimentazioneche sottraggono i succhi e ipigmenti clorofilliani. Il dannosi evidenzia con ingiallimenti, fitte ragnatele, caduta delle foglie e, nei casipeggiori, con la morte delle piante.ProtezioneConvenzionale: trattare alla comparsa del parassita con un acaricida spe-cifico.

LumacheLe chiocciole e le limacce si nutrono aspese di tutte le parti della pianta, dalle fo-glie ai frutti. Si sviluppano prevalentementedurante i periodi caratterizzati da pioggefrequenti; alcune specie rimangono inattivedurante lʼinverno e in estate mentre altresono presenti durante lʼintera annata.

ProtezioneConvenzionale: trattare con Mesurol M plus (10-30 g/10 m² oppure 2-3 g -pochi granuli – attorno alle singole piante).

Biologica: distribuire a spaglio o lungo le file Ferramol (2,5-5g/m²).

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Adulto e, a sini-stra, larve di Ti-pula spp.

Danni dovuti ad attacco di Tetranychus orti-cae

A sinistra: lumaca

FormicheLe formiche sono insetti sociali. Hanno dimensioniche vanno da pochi millimetri a oltre un centimetro euna colorazione non appariscente. Vivono in societàpermanenti, i formicai.La formica più diffusa nellʼorto e nel giardino è la“formica nera” (Lasius niger); è possibile trovareanche la “formica argentina” (Linepithema humile) eil Tapinoma melanocephalus.La “formica nera” vive nel terreno in piccoli nidi con15-30000 individui e si adatta a tutti gli ambienti. Eʼ

di colore nero o bruno scuro; le operaie sono lunghe dai 2 ai 5 millimetri. Ininverno vanno in letargo per alcuni mesi. Sono ghiotte di sostanze zucche-rine in particolare della melata rilasciata da afidi e cocciniglie; hanno la ca-ratteristica di avere un addome estensibile che permette loro diimmagazzinare liquidi zuccherini per cui sono veramente insaziabili. Lacosa curiosa è che queste formiche “allevano” gli afidi per poter disporredelle loro secrezioni zuccherine! Invadonole case alla ricerca di miele, marmellata edolci.La “formica argentina” è fra le più dannose,si nutre di ogni tipo di sostanza commesti-bile e può diffondere germi patogeni tantoche ne è prevista la lotta obbligatoria. Predi-lige il caldo umido. Nidifica nel suolo, sotto

le pietre e nelle cavità dei muri. Le operaie sonodi color castano chiaro, lunghe 2-2,5 mm, ingrado di infilarsi dovunque. Hanno lʼabitudine dispostarsi in lunghe file per la ricerca del cibo e inparticolare di sostanze zuccherine.Il Tapinoma melanocephalus si adatta molto facil-mente a differenti habitat. Il nido si può trovaresia allʼinterno che allʼesterno degli edifici. Infestafacilmente tappeti erbosi, cavità, fusti di piante epiante in vaso e serre. Eʼ comune anche allʼin-terno delle abitazioni invadendole dallʼesterno.ProtezioneConvenzionale: distribuire Pershing uniforme-mente sul terreno ( 35-40 g/10 m²) oppure loca-

lizzato (10-16 g/10 m²).Fuori dallʼorto, possono essere utilizzati i prodotti Bayer Garden specificiper le formiche degli ambienti domestici.

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Formica nera

Lasius niger inpreparazione en-tomologica

Un chicco d’uvapreso d’assaltodalle formiche at-tratte dalle so-stanzezuccherine

Foto

Univ. M

IFo

toUniv. M

I

Mal bianco o oidioIl mal bianco è una patologia fungina che attacca le foglie formandochiazze biancastre pulverulente (che poiconfluiscono fra loro fino a coprire lʼintera foglia),ingiallimenti, deformazioni e disseccamenti. Neicasi più gravi vengono colpiti dal fungo anche ilfusto, i piccioli fogliari e i peduncoli dei frutti. Gli at-tacchi sono favoriti da temperature medie e umiditàelevata; in genere si verificano in primavera e afine estate-autunno.ProtezioneConvenzionale: trattare in maniera preventiva ogni7-10 giorni con Folicur SE alla dose di 29 ml.

Biologica: trattare ogni 5-6 giorni conZolfo Bagnabile Bayer (15-20 g).

PeronosporaLa malattia colpisce prevalente-mente le foglie su cui compa-iono delle macchie traslucide(tipo macchia dʼolio) di dimen-sioni variabili che successiva-mente divengono scure. Incorrispondenza di queste, sullapagina inferiore, si evidenzianoefflorescenze bianco-grigiastre.Le macchie confluiscono fino aprovocare il disseccamento del-lʼintera foglia.Anche i fusti possono essereinteressati. I frutti immaturi colpiti dalla peronospora, dopo aver evidenziatomacchie irregolari acquose dapprima grigie e poi scure, marciscono.ProtezioneIntervenire quando si presentano le condizioni favorevoli allo sviluppo dellamalattia o alla comparsa dei primi sintomi.Convenzionale: trattare con Melody Compact (30-40 g) ogni 7 giorni op-pure con R6 Bordeaux (40 g/6,5-10 litri dʼacqua).

Biologica: trattare con Cupravit Blu WG (25-35 g) che svolgeunʼazione fungicida anche su alternariosi di pomodoro e patata.Ripetere il trattamento ogni 7 giorni.

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Malattie fungine

Oidio

Bremia lactucaeA sinistra: Phyto-phthora infestans

In questo capitolo, salvodiversa indicazione, foto diRenzo Angelini

RuggineSu entrambe le pagine delle foglie più vecchie delleinsalate compaiono pustole bruno-rossastre del dia-metro di 0,5-1 mm. Le foglie colpite accartocciano edisseccano. La malattia si sviluppa più facilmente inautunno, con elevati tassi di umidità relativa.ProtezioneConvenzionale: trattare nel momento di maggiore sen-sibilità alla malattia con Folicur SE alla dose di 29 ml.

Biologica: trattare con Cupravit Blu WGalla dose di 25-35 g.

Muffa grigia (botrite)Patologia fungina molto diffusache determina danni e può col-pire tutte le parti della pianta.Sulle insalate attacca il collettosu cui provoca imbrunimenti esuccessivamente determina lamarcescenza delle foglie che siricoprono della classica muffagrigia. Su cucurbitacee e solana-cee penetra attraverso ferite oanche attraverso i fiori appassiti,si sviluppa e quindi infetta tuttala pianta e in particolare i fruttideterminando marciumi molli

che si ricoprono della caratteristica muffa grigia.ProtezioneConvenzionale: intervenire preventivamente con antibotritici specifici.

Biologica: lʼimpiego del Cupravit Blu WG (25-35 g) contro altremalattie permette di ottenere unʼazione collaterale sulla botrite.

RizoctoniaLa malattia può colpire le piante giovani o già svi-luppate attaccandole al colletto o sulle radici, provo-cando delle necrosi. Sulla patata alla base del fustosi forma un manicotto bianco e su insalata si ha lamarcescenza del colletto e delle foglie. Il pomodoropuò essere attaccato anche sui frutti. La malattia simanifesta più facilmente in presenza di umidità nelterreno e di temperature miti.ProtezioneEvitare elevate densità dʼimpianto, eccessivi apportidi fertilizzanti azotati e ristagni idrici. Estirpare e di-struggere le piante colpite dalla malattia.

Intervenire preventivamente con prodotti specifici contro la rizoctonia.

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Puccinia cichori

Foto Bayer

Botrytis cinereasu pomodoro einsalata

Rhizoctonia so-lani su pomodoro

AlternariaIl fungo attacca le piante in tutti gli stadi di sviluppo causandosulle foglie macchie brune rotondeggianti e una muffa verde-ne-rastra sulla pagina inferiore. Possono essere interessati anche ifusti e le infiorescenze che, sui cavolfiori, rappresentano laparte edule.ProtezioneConvenzionale: trattare con Ramital (30-50 ml) a intervalli di 7-10 giorni (lʼintervallo più breve in condizioni di umidità elevata).

Biologica: impiegare Cupravit Blu WG (25-35 g) dʼac-qua.

AntracnosiLa malattia si manifesta generalmente a inizio autunno sulle foglie piùesterne delle insalate con macchie circolari di pochi millimetri, brune con

interno giallo e con tacche allun-gate grigie sulle coste fogliari. Itessuti colpiti si lacerano e le fo-glie si perforano e si deformano.Anche i frutti e i tuberi possonoessere colpiti.ProtezioneEffettuare, dalla comparsa deiprimi sintomi, 2 trattamenti a di-stanza di 7- 10 giorni.Convenzionale: trattare con Ra-mital (30-50 ml 10 litri dʼacqua).

Biologica: impiegare Cupravit Blu WG (25-35 g/10 litri dʼacqua).

Septoriosi del pomodoroAttacca le foglie causando macchie roton-deggianti di 2-3 mm di diametro e coloregrigio scuro. Possono essere interessatidallʼinfezione anche i fusti, i piccioli e i ca-lici fiorali con macchie più piccole e scure.ProtezioneConvenzionale: alla comparsa dei primisintomi si interviene con Ramital (30-50ml). Il trattamento va ripetuto.

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Alternaria spp. supomodoro

A sinistra: Mar-ssonina panatto-niana su insalata

Septoria lycoper-sici su pomodoro

Pythium (moria delle piantine)Sono microrganismi fungini che sviluppano infezioni nei semenzaicausando necrosi al colletto delle piantine (generalmente nei primi15 giorni di vita) con conseguente morte. In alcuni casi lʼinfezionepuò interessare anche le bacche del pomodoro e i frutti di anguria ecetriolo con processi di marcescenza localizzati nella zona pedunco-lare o in quella a contatto col terreno. Nei semenzai la diffusionedella malattia è molto rapida e avviene ad opera di ife che riescono apassare da una pianta allʼaltra, soprattutto se la semina è fitta.Protezione

Convenzionale: si tratta in semenzaio con Previcur Energy (6 ml/m2 oppurea 3 ml/m2 effettuando 2 interventi distanziati di 2 settimane. Utilizzare 2-4litri dʼacqua per m2) oppure subito dopo il trapianto (2 ml/m2 in 20 litri dʼac-qua).

BatteriosiLe batteriosi sono causate da diverse specie di batteri che colpiscono lamaggior parte delle piante dellʼorto. Alcuni colpiscono a livello delle fogliecausando macchie e colorazioni varie oltre ad appassimenti, altri provo-

cano danni ai frutti causando mac-chie necrotiche, altri ancorapossono danneggiare le parti sot-terranee e in particolar modo i tu-beri di patata. Le insalate colpitepresentano macchie necroticheche causano il collasso delle fo-glie e marcescenze.ProtezioneIntervenire alla comparsa dei sin-tomi. Convenzionale: trattare con Rami-

tal (30-50 ml) ripetendo il trattamento. R6 Bordeaux impiegato contro la pe-ronospora (40 g/6,5-10 litri dʼacqua) ha una buona azione preventivacontro le batteriosi.

Biologica: impiegare Cupravit Blu WG (25-35 g/litro).

Le erbe infestanti devono essere tenute sotto controllo perché, se si svilup-pano troppo, entrano in competizione con i nostri ortaggi e li danneggianosottraendo loro elementi nutritivi e acqua. Spesso in breve tempo le ma-lerbe sono in grado di invadere tutte le aiuole. Le infestanti generalmentevengono tolte a mano oppure utilizzando la zappetta che, avendo il manicolungo, è facile e rapida da maneggiare. Questa operazione va fatta preferi-bilmente in giornate calde e asciutte.Pratiche utili per diminuire la presenza di infestanti sono il diserbo in prese-

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Pseudomonassyringae su po-modoro e a destra Pseu-domonas cichoriisu lattuga

Strozzature delfusticino all’al-tezza del collettoda Pythium spp.

Foto Bayer

Protezione dalle erbe infestanti

mina e la falsa semina. Il primo consistenel distribuire sul terreno il diserbantegranulare Bluecontact alla dose di 20-40g/10 m2, irrigare e trapiantare dopo 2-3giorni in buchette. La sua azione resi-duale antigerminello consente di control-lare le infestanti annuali (attenzione, nonseminare dopo applicazione di Blucon-tact).La falsa semina è una tecnica anticache consiste nel preparare con moltoanticipo il terreno per la semina e irri-garlo senza peraltro seminare. In questomodo si ottiene la germinazione delle in-festanti presenti nel terreno che si elimi-nano con il diserbante totale RasikalQuick (5-10 ml/10 m2 in 3 litri dʼacqua).Dopo 2-3 giorni è possibile seminare otrapiantare. Le infestanti nate si possonoeliminare anche con una fresatura.

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1 - Raphanusspp.2 - Chenopo-dium album3 - Sorghum halepense4 - Portulaca oleracea

Foto L. Lazzarini

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