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Otto anni di Cosmohelp! Gli operatori Cosmohelp: prima fila seduti (da sinistra verso destra): Giuseppina Rava, Biancarosa Ragazzini, Heidi Pasi, Domenico Merendi (Segretario), Al- berto Cavina (Presidente), Manuela Casadio (Vicepresidente), Giancarlo Olivelli. Seconda fila in piedi (da sinistra verso destra): Maurizio Rava, Nevio Cicognani, Salvatore Anello, Chiara Merendi, Angiolo Monti, Paolo Placci, Luciano Sangiorgi, Davide Lega, Luciano Ragazzini, Andrea Venturini, Davide De Laurentis, Alice Giujusa Ravo (unico dipendente), Valentina Cristofani, Paolo De Laurentis, Roberto Pasi, Antonio Bagnoli. Due volontari di Cosmohelp Samuele Lucatini e Tiziana Mazzotti Il presidente Alberto Cavina ad una cerimonia di ringraziamento a Cazin in Bosnia, marzo 2009 I volontari Roberto Rava, Andrea Venturini e Stefano Bucci alla guida del furgone di Cosmohelp Il volontario Nevio Cicognani mentre prepara delle medicine da inviare ad una bambina in Bosnia Il Segretario Domenico Merendi con la Panda di Cosmohelp Sono passati otto anni dalla nascita di Cosmohelp (aprile 2004): al 31 Dicem- bre 2011, 157 bambini gravemente malati, provenienti da diverse parti del mondo sono giunti almeno una volta in Italia per essere curati e hanno fatto ritorno nei loro paesi, guariti. Tanti di questi, negli anni, sono rientrati in Italia (anche 3-4 volte all’anno) per controlli ed ulteriori esami, per un totale di più di 350 “VIAGGI DELLA SPERANZA”. Complessivamente 144 bambini (più del 90% dei casi) sono stati curati nelle strutture ospedaliere della Regione Emilia Romagna (prevalentemente a Bolo- gna, Ravenna e Faenza, ma anche a Modena, Reggio Emilia, Cesena, Ferrara). Senza il programma umanitario della Regione Emilia Romagna (che copre costi di ricovero e intervento) avremmo potuto fare ben poco. Altre regioni italiane sono state interessate da Cosmohelp per curare i piccoli pazienti: in Lombardia sono stati seguiti 8 casi (al S. Raffaele di Milano e al S. Matteo di Pavia), in Toscana 4 e 1 ciascuno in Piemonte e in Sardegna. Il tutto è comin- ciato in Bosnia-Erzegovina, in particolare nella città di Tuzla, ma col tempo la “voce” si è sparsa in tanti altri paesi: dei 157 casi affrontati, 67 provengono dalla Bosnia (43%), 48 dall’Albania (30%), 7 dal Marocco, 6 ciascuno da Kosovo ed Eritrea, 5 dall’Ucraina, 4 dall’Etiopia, 3 dal Senegal, 2 da Nigeria, Bielorussia e Moldavia e 1 ciascuno da Tanzania, Sri Lanka, Serbia, Palestina e Afganisthan. Negli ultimi anni Cosmohelp si è anche occupata di bambini italiani affetti da gravi e rare patologie. Pochissimi bimbi non ce l’anno fatta, 5 in tutto, alcuni segnalati all’associazione troppo tardi, altri perché in condi- zioni veramente disperate. Cosmohelp non ha mai guardato alla nazionalità, al colore della pelle, al credo dei bambini che le venivano man mano segnala- ti: ERANO SEMPLICEMENTE BAMBINI CHE VOLEVANO VIVERE! Il Segretario Domenico Merendi (colui che di fatto ha dato vita all’associazione e si è sempre dedicato a tempo pieno in questa attività) non si è mai tirato indietro nel dare una speranza di guarigione ad un bambino. Grazie all’aiuto dei volontari attivi, e il sostegno di tutti i soci di Cosmohelp (tutti possono essere soci, basta essere maggiorenni e versare una quota d’iscrizione annuale di euro 25), si sono affrontate tante difficoltà. Una delle maggiori è di tipo economico. Per ogni caso Cosmohelp deve pensare a coprire i costi di: - viaggio di andata e ritorno (in aereo, traghetto, auto o pulman) - ospitalità in Italia (vitto e alloggio) per bambino e genitore accompagnatore - eventuali medicinali - trasporti in Italia (dall’appartamento verso gli ospedali e viceversa) - ricariche telefoniche, vestiario, scarpe, ecc. (spesso si tratta di famiglie in condizioni veramente precarie a cui manca di tutto) Oltre a queste spese ci sono i costi per la sede (l’ufficio è sito in Via Galilei, 2 a Faenza, sopra il Centro Commerciale Le Cicogne) e per l’unica dipendente dell’associazione che lavora a tempo pieno. In un anno pertanto Cosmohelp si trova a dover raccogliere circa 180.000/200.000 euro per poter coprire tutte queste spese. Come è possibile far fronte ad una cifra del genere? La risposta sta soprattutto a Faenza e nei suoi cittadini: numerose sono le anfore sparse nei supermercati, nei negozi della città dove chiunque può lasciare un’offerta. Tante sono le iniziative (spettacoli teatrali, concerti, manifestazioni sportive) che si realizzano durante l’anno per raccogliere fondi. Un grosso aiuto viene ogni anno anche dalla campagna per il 5‰ che rappresenta per l’associazio- ne un gran respiro di sollievo. Un grazie va anche alle Aziende, Cooperative, Associazioni, Banche e Fondazioni che hanno sostenuto e speriamo continuino a sostenere Cosmohelp. Anche l’appoggio delle Istituzioni locali (Comune di Faenza e Provincia di Ravenna) è stato importante. Un GRAZIE di CUORE va a tutti coloro che hanno creduto e continuano a credere nell’Associazione: a loro è dedicato questo giornalino. n° 1 - Aprile 2012 www.cosmohelp.it I.P.

Otto anni di Cosmohelp! - guariamoli.org News... · mondo sono giunti almeno una volta in Italia per essere curati e hanno fatto ritorno nei loro paesi, guariti. Tanti di questi,

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Otto anni di Cosmohelp!Gli operatori Cosmohelp: prima fila seduti (da sinistra verso destra): Giuseppina Rava, Biancarosa Ragazzini, Heidi Pasi, Domenico Merendi (Segretario), Al-berto Cavina (Presidente), Manuela Casadio (Vicepresidente), Giancarlo Olivelli. Seconda fila in piedi (da sinistra verso destra): Maurizio Rava, Nevio Cicognani, Salvatore Anello, Chiara Merendi, Angiolo Monti, Paolo Placci, Luciano Sangiorgi, Davide Lega, Luciano Ragazzini, Andrea Venturini, Davide De Laurentis, Alice Giujusa Ravo (unico dipendente), Valentina Cristofani, Paolo De Laurentis, Roberto Pasi, Antonio Bagnoli.

Due volontari di Cosmohelp Samuele Lucatini e Tiziana Mazzotti

Il presidente Alberto Cavina ad una cerimonia di ringraziamento a Cazin in Bosnia, marzo 2009

I volontari Roberto Rava, Andrea Venturini e Stefano Bucci alla guida del furgone di Cosmohelp

Il volontario Nevio Cicognani mentre prepara delle medicine da inviare ad una bambina in Bosnia

Il Segretario Domenico Merendi con la Panda di Cosmohelp

Sono passati otto anni dalla nascita di Cosmohelp (aprile 2004): al 31 Dicem-bre 2011, 157 bambini gravemente malati, provenienti da diverse parti del mondo sono giunti almeno una volta in Italia per essere curati e hanno fatto ritorno nei loro paesi, guariti. Tanti di questi, negli anni, sono rientrati in Italia (anche 3-4 volte all’anno) per controlli ed ulteriori esami, per un totale di più di 350 “VIAGGI DELLA SPERANZA”. Complessivamente 144 bambini (più del 90% dei casi) sono stati curati nelle strutture ospedaliere della Regione Emilia Romagna (prevalentemente a Bolo-gna, Ravenna e Faenza, ma anche a Modena, Reggio Emilia, Cesena, Ferrara). Senza il programma umanitario della Regione Emilia Romagna (che copre costi di ricovero e intervento) avremmo potuto fare ben poco. Altre regioni italiane sono state interessate da Cosmohelp per curare i piccoli pazienti: in Lombardia sono stati seguiti 8 casi (al S. Raffaele di Milano e al S. Matteo di Pavia), in Toscana 4 e 1 ciascuno in Piemonte e in Sardegna. Il tutto è comin-ciato in Bosnia-Erzegovina, in particolare nella città di Tuzla, ma col tempo la “voce” si è sparsa in tanti altri paesi: dei 157 casi affrontati, 67 provengono dalla Bosnia (43%), 48 dall’Albania (30%), 7 dal Marocco, 6 ciascuno da Kosovo ed Eritrea, 5 dall’Ucraina, 4 dall’Etiopia, 3 dal Senegal, 2 da Nigeria, Bielorussia e Moldavia e 1 ciascuno da Tanzania, Sri Lanka, Serbia, Palestina e Afganisthan. Negli ultimi anni Cosmohelp si è anche occupata di bambini italiani affetti da gravi e rare patologie. Pochissimi bimbi non ce l’anno fatta, 5 in tutto, alcuni segnalati all’associazione troppo tardi, altri perché in condi-zioni veramente disperate. Cosmohelp non ha mai guardato alla nazionalità, al colore della pelle, al credo dei bambini che le venivano man mano segnala-ti: ERANO SEMPLICEMENTE BAMBINI CHE VOLEVANO VIVERE!Il Segretario Domenico Merendi (colui che di fatto ha dato vita all’associazione e si è sempre dedicato a tempo pieno in questa attività) non si è mai tirato indietro nel dare una speranza di guarigione ad un bambino.

Grazie all’aiuto dei volontari attivi, e il sostegno di tutti i soci di Cosmohelp (tutti possono essere soci, basta essere maggiorenni e versare una quota d’iscrizione annuale di euro 25), si sono affrontate tante difficoltà. Una delle maggiori è di tipo economico. Per ogni caso Cosmohelp deve pensare a coprire i costi di: - viaggio di andata e ritorno (in aereo, traghetto, auto o pulman)- ospitalità in Italia (vitto e alloggio) per bambino e genitore accompagnatore- eventuali medicinali- trasporti in Italia (dall’appartamento verso gli ospedali e viceversa)- ricariche telefoniche, vestiario, scarpe, ecc. (spesso si tratta di famiglie in

condizioni veramente precarie a cui manca di tutto) Oltre a queste spese ci sono i costi per la sede (l’ufficio è sito in Via Galilei, 2 a Faenza, sopra il Centro Commerciale Le Cicogne) e per l’unica dipendente dell’associazione che lavora a tempo pieno. In un anno pertanto Cosmohelp si trova a dover raccogliere circa 180.000/200.000 euro per poter coprire tutte queste spese. Come è possibile far fronte ad una cifra del genere? La risposta sta soprattutto a Faenza e nei suoi cittadini: numerose sono le anfore sparse nei supermercati, nei negozi della città dove chiunque può lasciare un’offerta. Tante sono le iniziative (spettacoli teatrali, concerti, manifestazioni sportive) che si realizzano durante l’anno per raccogliere fondi. Un grosso aiuto viene ogni anno anche dalla campagna per il 5‰ che rappresenta per l’associazio-ne un gran respiro di sollievo. Un grazie va anche alle Aziende, Cooperative, Associazioni, Banche e Fondazioni che hanno sostenuto e speriamo continuino a sostenere Cosmohelp. Anche l’appoggio delle Istituzioni locali (Comune di Faenza e Provincia di Ravenna) è stato importante.

Un GRAZIE di CUORE va a tutti coloro che hanno creduto e continuano a credere nell’Associazione: a loro è dedicato questo giornalino.

n° 1 - Ap r i l e 2012w w w . c o s m o h e l p . i tI.P.

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Sanela a 17 anni

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La nostra storiaIl 3 Gennaio 2004 Sanela arriva in Italia, deve ancora compiere 11 anni… Tutto è nato dopo un viaggio in Bosnia-Erzegovina nel 2003: una delegazione di commercianti faentini era andata a Tuzla per verificare le possibilità di import-export e di investimento in questa città della Bosnia. Tra questi c’è anche il sig. Merendi Domenico, già in pensione da pochi anni. Trovano un Paese ancora profondamente segnato dalla guerra. Grazie ad una si-gnora italiana di una ONG, Domenico può vedere e toccare con mano la realtà di questo paese: visita i campi profughi dove molte persone vivono ancora, vede la tristezza e la solitudine dei bambini in un orfanotrofio della città, conosce l’Ass. Tuzlanska Amica che da sempre si occu-pa principalmente di donne e bambini e cerca di far fronte ai disagi enormi (sia economici che psicologici) lasciati da una guerra tremenda. Ad un certo punto una signora si attacca alla giacca di Domenico: “salva la mia bambina”, implora “devi portarla in Italia e farla curare, altrimenti morirà come sua sorella che aveva la stessa malattia”. La disperazione stampata su quel viso di madre lo colpiranno profondamente: niente sarà più come prima…La delegazione ritorna in Italia: Domenico non dimentica l’implorazione di quella mamma. Inizia così una ricerca di informazioni su come poter fare per aiutare quella bambina. Scopre che ci sono dei programmi regionali per l’assistenza sanitaria di minori extracomunitari gra-vemente malati, provenienti da Paesi poveri, privi di strutture adeguate e medici preparati per affrontare certe patologie gravi. Dopo poco tempo Sanela arriva in Italia accompagnata dalla madre, tramite un volo militare dell’Italfor-Bosnia (i militari italiani di stanza a Sarajevo come forza di pace): inizia le cure presso il Policlinico S. Orsola di Bologna. La diagnosi è: acrodermatite enteropatica (in pratica una dermatite che interessa prima le mani attraverso le unghie che si “sgretolano” piano, piano, poi prosegue fino a diventare letale). Viene seguita dall’equipe del Prof. Cicognani. Sanela verrà in Italia diverse volte, almeno una volta all’anno: grazie a una terapia costante di zinco è guarita. Adesso è una ragazzina di 17 anni.Dopo questo primo “Viaggio della Speranza” le richieste di aiuto si moltiplicano. Nasce così l’esigenza di creare una vera e propria associazione che si occupi della cura in Italia di minori che nel loro paese di origine non potrebbero avere alcuna speranza di guarigione.Cosmohelp nasce nell’aprile del 2004, come associazione di volontariato, Onlus. Le prime cariche, tutt’ora in vigore sono: Presidente Alberto Cavina di Faenza, Vicepresidente Ma-nuela Casadio di Lugo, Segretario Domenico Merendi di Faenza. Solo in quell’anno, Cosmohelp riesce a portare in Italia 22 bambini affetti da leucemie o ane-mie gravi, tumori, cardiopatie, epilessie e ritardi neurologici, problemi oculistici, problemi or-topedici, ecc. Tranne una bimba dal Marocco e uno dalla Nigeria, gli altri sono tutti bosniaci. Il contingente italiano, attraverso la cellula C.I.M.I.C. Health team, si occupa principalmente dei bambini della zona di Sarajevo; da Tuzla le pratiche sono seguite dall’Ass. Tuzlanska Amica, fondata dalla Dottoressa IRFANKA PASAGIC, medico psichiatra. I casi di bambini cardiopatici bisognosi di intervento al cuore vengono segnalati dalla Dottoressa HIDAJETA BEGIC, cardiolo-ga pediatra della Clinica di Tuzla. In poco tempo la voce di questi “Viaggi” arriva in altri paesi: il raggio d’azione di Cosmohelp si estende in altri paesi dei Balcani (Albania, Kosovo, Serbia), paesi dell’Africa (Etiopia, Eritrea, Marocco, Senegal, Tanzania), paesi dell’est (Ucraina, Bielo-russia, Moldavia), Sri Lanka, Afghanistan, Palestina. Grazie all’Ass. Mercatino della Solidarietà-Riciclare si può di Villanova di Bagnacavallo, Comohelp conosce Suor ENZA FERRARA, suora dell’organizzazione religiosa “Madonnina del Grappa” e medico internista che ha aperto a Scutari in Albania un ambulatorio di cardiologia pediatrica, insieme alla Dott.ssa ARKETA PLLUMI, cardiopediatra. Con l’Ass. Mercatino della Solidarietà si instaura una solida collaborazione e insieme in otto anni si riescono a curare in Italia una cinquantina di bambini albanesi cardiopatici. Per ogni caso che le viene segnalato Cosmohelp si occupa di:a) individuare la struttura ospedaliera italiana disponibile a realizzare l’intervento;b) raccogliere fondi necessari per sostenere le spese che ogni caso comporta (viaggio aereo di

andata e ritorno, trasporti, ospitalità in Italia per bambino e genitore accompagnatore, ecc);c) svolgere tutte le pratiche burocratiche per l’entrata in Italia del paziente e del genitore

accompagnatore (nel caso di bambini orfani viene nominato un tutore)d) seguire tutti gli aspetti logistici (trasporti) e di accoglienza in Italia (vitto e alloggio)e) occuparsi del rientro in patria dei bambini, una volta terminate le cure.

Poter ridare il sorriso

ad un bambinoè ciò che spinge

tutti gli operatori di Cosmohelp

a continuare in questa attività

umanitaria.

Merendi e Sanela in

ospedale a Bologna

Hamza (Bosnia)

Il volontario Luciano Ragazzini

mentre gioca con Nermin (Bosnia)

Bana (Eritrea)

Cosmohelp collabora con numerose associazioni e fondazioni Onlus:

SENZA IL LORO AIUTO E SOSTEGNO TUTTO QUESTO NON SAREBBE STATO POSSIBILE …

• MercatinodellaSolidarietà-RiciclaresipuòdiVillanovadiBagnacavallo• ComitatolocalediFaenzadellaCroceRossaItaliana• Ass.Faenzaperte• UISPdiFaenza• ComitatoperlalottacontrolafamenelmondodiForlì

• IOR,IstitutoOncologicoRomagnolo• A.G.E.O.P.diBologna• FondazioneZanettiOnlusdiVillorba(Treviso)• FondazioneEnelCuorediRoma• FondazioneAiutareibambinidiMilano

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Alcune storie

Besjana, Nesim, Khadi, Adna e Agnesa sono tutti bambini operati al cuore.Di solito i bambini cardiopatici vengono inizialmente ricoverati presso la Pediatria di Faenza o Ravenna per eseguire tutti gli esami del caso e successivamente vengono trasferiti al Policlinico S. Orsola - Malpighi di Bologna per l’intervento (presso l’U.O. di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica del Prof. Picchio e Prof. Gargiulo). Dopo circa due mesi di degenza post-operatoria, se non ci sono complicazioni, i bambini possono far ritorno nei loro paesi.

Quella di Rasika è sicuramente una bella storia a lieto fine. Rasika è un bimbo cingalese, abbandonato all’età di circa due anni in una stazione ferroviaria. Viene accolto dalle Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta che lo crescono con amore. Rasika ha la talassemia e necessita di un trapianto che però in Sri Lanka non è possibile effettuare. Ci vuole un anno per riuscire a far arrivare Rasika in Italia, accompagnato da una tutrice, una ragazza italiana di nome Sara, che vive in Sri Lanka e lo conosce bene. Rasika vola in Sardegna nel 2007, viene ricoverato nel Centro Trapianti di Midollo dell’Ospedale Binaghi di Cagliari. Il me-dico di reparto che lo segue direttamente si affeziona talmente a questo bambino dal sorriso dolcissimo, che decide, insieme alla sua famiglia, di adottarlo. Ora Rasika si chiama Davide, vive a Cagliari dove ha trovato oltre ad una speranza di cura, anche una famiglia.

Gheorghe, di 13 anni proveniente dalla Moldavia è arrivato in Italia, accompagnato dal padre, alla fine di giugno 2010: è stato visitato presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli per una malattia genetica piuttosto rara, la NF1 (neurofibromatosi). In Moldavia non avendo diagnosticato con esat-tezza la malattia, non hanno potuto fare molto e adesso Gheorghe si trova ad avere una colonna vertebrale molto deformata. Gli è stato fornito qui in Italia un busto da portare per alcuni mesi. E’ stato poi sottoposto ad intervento chirurgico. Adesso rientra ogni sei mesi per controlli.

Cosmohelp si è impegnata per aiutare Carlotta, una bimba di Faenza, affetta dalla Sindrome di Leigh. Inizialmente i geni-tori chiedono a Cosmohelp di aiutarli a raccogliere fondi per poter permettere a Carlotta di volare negli Stati Uniti in un centro specializzato (l’Ocean Hyperbaric Neurologic Center in Florida) per la sua malattia. L’associazione lancia una campagna di raccolta fondi in dicembre 2008. Cosmohelp intanto raccoglie informazioni su questo centro america-no e prende contatti anche con l’Azienda USL di Ravenna per capire che cure esistono in Italia per questo tipo di sindrome. Si scopre che proprio a Ravenna c’è un Centro Iperbarico all’avanguardia. In marzo 2009 Cosmohelp con i genitori della bimba hanno un incontro con il Dott. Longobardi Pasquale, Direttore del Centro Iperbarico di

Ravenna il quale sta proprio lavorando per tentare di iniziare un pro-getto intergrato con l’AUSL di Ravenna a favore di bambini affetti da questo tipo di patologie. Dopo questo incontro i genitori di Carlotta decidono di restare in Italia e cominciare l’ossigenoterapia a Ravenna (associata ad una fisioterapia mirata). Fortunatamente l’Azienda USL di Ravenna si rende disponibile ad autorizzare e so-stenere questo progetto. I primi di giugno 2009, Carlotta inizia ad essere sottoposta in maniera continuativa a ore di ossigenoterapia e fisioterapia che le hanno appor-tato notevoli miglioramenti nella qualità della vita.

Per Giulia, una bimba di Bolzano, invece Cosmohelp si trova a dover organizzare un volo umanitario Italia-Stati Uniti. Per questa bambina si è mobilitata a Bolzano una catena della solidarietà promossa da Paola Mazzali, una giocatrice del Bolzano Basket. Vive attaccata alla bombola di ossigeno ed ha bisogno di assistenza costante. I soldi raccolti servono per portare la bambina negli U.S.A presso il Children’s Hospital di Philadelphia. Purtroppo nessuna compagnia aerea prende a bordo un paziente che vive at-taccato ad una bombola di ossigeno. La richiesta di aiuto arriva da Verona: Cosmohelp si mobilita e attraverso la Prefettura di Bolzano e l’Aeronautica di Roma riesce a ottenere un volo umanitario con un aereo messo a dispo-sizione dalla Presidenza del Consiglio. Il 2 dicembre 2007 Giulia vola negli Stati Uniti con i genitori: a bordo ad assistere la piccola ci sono anche l’infermiere Olivelli Giancarlo e la Dott.ssa Barbieri Mirella di Fa-enza. Esattamente 30 giorni dopo Giulia può tornare in Italia, sempre con n volo umanitario: la bambina è stata sottoposta ad un interven-to; a Verona dovrà continuare a fare una terapia che nel tempo si spera possa permetterle di non essere più dipendente dall’ossigeno.

Raccontare le storie di tutti i bambini che abbiamo conosciuto in questi anni sarebbe impossibile. Ve ne raccontiamo alcune…

Cosmohelp negli ultimi anni si è occupata anche di bambini italiani bisognosi di cure…

Besjana (Albania)Nesim (Albania) Khadi (Senegal)

Adna (Bosnia)

Agnesa (Kosovo)

Rasika (Sri Lanka)

Gheorghe (Moldavia)

Carlotta (Faenza)

Giulia (Bolzano)

Volo umanitario Italia-Stati Uniti per la piccola Giulia con i volontari della C.R.I. di Faenza l’infermiere Giancarlo Olivelli e la Dott.ssa Barbieri Mirella e i piloti dell’Aeronautica.

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Dicono di noi... dalla Bosnia all’Albania...“è impossibile descrivere e nemmeno misurare il dolore per la perdita definitiva di un bambino. E la Bosnia ed Erzegovina ne ha perduti tanti. Per tutti noi che lavo-riamo nell’associazione Tuzlanska Amica, dopo tante morti inutili nell’inferno della guerra, confrontarsi anche in tempi di pace con le perdite che potrebbero essere evitate è davvero un incubo. Venire a conoscenza della malattia grave del proprio figlio, porta con se l’orrore dietro il quale poi appare la speranza. Il dolore anche se incommensurabile inizia a diventare più sopportabile se esiste una qualsiasi possibilità che il peggio si possa evitare e che sia la vita a portare vittoria. Il dolore però diventa insopportabile se sai che è possibile fare di più, che la fine non è ne-cessariamente inevitabile e che però tutto ciò ha un prezzo che tu non sei in grado di pagare. Anche Sanela era una delle bambine senza speranza...

L’arrivo del Sig. Merendi a Tuzla nel 2003 ha portato di colpo nuove speranze per questa bambina... E cosi, Sanela è stata la prima ad ave-re la possibilità di curarsi, quella stessa che a sua sorella più grande era mancata. Oggi ha 17 anni e tanti desideri e tanti progetti tipici di tutti gli adolescenti del mondo. Da quel giorno più di 50 bambini bosniaci grazie a Cosmohelp, hanno continuato a giocare, gioire ed a sognare sogni più belli. Insieme a loro

anche tanti altri bambini del mon-do. Alcuni bambini purtroppo per-dono la battaglia. Ho notato, però,

che la tristezza dei genitori dopo la morte dei figli era diversa, hanno portato il loro dolore con meno ama-rezza, con minor senso della propria impotenza, perché sapevano che non poteva andare diversamente.

Sogno un giorno in cui tutti i bam-bini del Mondo avranno lo stesso diritto alla vita, il giorno in cui il posto dal quale provieni e quanto sei ricco non potranno decidere della vita e della morte, il giorno in cui la vita di un bambino sarà la cosa più importante e sogno un luogo dove la loro felicità ed il loro sorriso varranno più di tutte le ricchezze del Mondo.Quello che sta facendo Cosmohelp è percorrere la strada verso un Mondo nuo-vo, un Mondo nel quale vivranno persone buone e bambini felici, un Mondo con meno dolore ed un Mondo dove la speranza sarà ultima a morire.”

Tuzla (Bosnia Erzegovina), anno 2010

Festa presso l’Ass. Tuzlanska Amica con tutti i bimbi bosniaci curati in Italia. Dicembre 2005

“Mi emoziono ogni volta che parlo dei nostri bambini bosniaci e di Cosmohelp perché sono testimone di tante storie tristi, diventate poi favole a lieto fine, favole però di vita vera… Nel nostro paese dal 1992 al 1995 c’è stata una guerra molto brutta. Per lungo tempo dopo la guerra nel nostro Paese abbiamo avuto grossi problemi nel trattamento di bambini affetti da cardiopatie congenite. Il primo problema è la mancanza di strutture e attrezzature di cardiochirurgia e cardiologia invasiva. Io sono cardiologa pediatra a capo di un piccolo team che si occupa della cura dei bambini del Cantone di Tuzla. Le patologie congenite del cuore erano la prima causa di morte infantile. Noi medici insieme con i genitori ci sentivamo impotenti. Questa situazione era resa ancora più tragica perché, tutti sapevamo che a solo poche centinaia di chilometri di distanza, nei paesi europei, era possibile fare interventi di cardiochi-rurgia pediatrica. Quando fui informata dall’Associazione Tuzlanska Amica che era possibile operare questi bambini in Italia grazie all’Associazione umanitaria Cosmohelp, è stata una grande gioia! Inizia così nel 2004 il progetto “Viaggi della Speranza”.Ogni bambino ha una sua storia, alcune hanno dell’incredibile… come quella del piccolo Adin. Adin, nato con trasposizione dei grossi vasi sen-za D.I.V., era in ventilazione meccanica. Viste le gravi condizioni, Cosmohelp organizza in collaborazione con l’Ambasciata italiana in Sarajevo e

l’ITALFOR Bosnia, un volo umanitario con un aereo della Presidenza del Consiglio: a bordo dell’aereo ci sono an-che gli infermieri della CRI di Faenza Giancarlo Olivelli e Luciana Graziani con il Dott. Placci Angelo (cardiologo dell’ospedale di Ravenna). Viene caricata anche una culla termica per il trasporto del neonato. Nonostante tutte le difficoltà Adin arriva a Bologna con la mamma e viene subito operato con urgenza al S. Orsola di Bologna. Oggi Adin è un bambino felice e contento.Salvare la vita ad un bambino è davvero una missione grandiosa. Per me è un immenso piacere conoscere queste persone che ogni giorno si dedicano a questa importantissima attività umanitaria, e nello stesso tempo è una grande onore essere una piccola parte di questo grande progetto.”

Tuzla (Bosnia Erzegovina), anno 2012

Dott.ssa Begic Hidajeta, Clinica di Pediatria - Centro Clinico Universitario di Tuzla Bosnia-Erzegovina

“Grazie ai nostri Amici dell’Ass. “Mercatino della solidarietà - Riciclare si può” di Villanova Bagnacavallo (Ravenna), abbiamo avuto la bella possibilità di conoscere l’Associazione di COSMOHELP. Negli anni, abbiamo costruito un buon rapporto di collaborazione e di amicizia a beneficio dei bambini affetti da grave malformazione cardiaca diagnosticati nel nostro centro ambulatoriale quì a Scutari. Presso il nostro Ambulatorio di Cardiologia pediatrica di diagnosi e di “Follow up” del Centro Sanitario “Madonnina del Grappa” si presentano bambini provenienti da tutto il territorio dell’Albania. La maggior parte di loro sono portatori di gravi malformazioni cardiache congenite i quali hanno l’indicazione ad essere sottoposti prima possibile alla correzione della loro patologia. Alcuni bambini presentavano una situazione clinica molto complessa e grave e per questo è stato necessario programmare il trasporto sicuro con un medico a bordo. Grazie a COSMOHELP e al MERCATINO DELLA SOLIDARIETà RICICLARE SI PUò, 42 neonati e bambini portatori di gravi Cardiopatie congenite incompatibili con la vita, hanno avuto la possibilità di correggere la patologia e migliorare la qualità della loro vita. Un ringraziamento speciale viene a nome delle mamme che hanno accompagnato i loro piccoli in Italia in questi viaggi di speranza. Esse sono grate a COSMOHELP per l’amore offerto sin dal momento dell’accoglienza

all’aeroporto di Bologna, all’accompagnamento in Ospedale e all’ospitalità in appartamento per bimbo e mamma. Siamo contenti di continuare a collaborare con Cosmohelp per aiutare i piccoli cardiopatici albanesi anche nel futuro.”

Scutari (Albania), anno 2012

Dr.ssa Arketa Pllumi (cardiopediatra)

Dr.ssa Enza Ferrara (suora italiana e medico

internista)

Dott.ssa Irfanka Pasagic - Responsabile del’Ass. Tuzlanska Amica

Aereo della Presidenza del Consiglio

I volontari della CRI di Faenza mentre caricano in ambulanza la culla termica per il piccolo Adin

Adin e la mamma in appartamento a Faen-za dopo l’intervento, insieme all’infermiera Luciana Graziani della CRI di Faenza

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“Suona la sveglia, inizia un nuovo giorno di lavoro. Il nostro è fatto di tante storie che normalmente non dipingono il vivere quotidiano con colori forti, ma spesso avvolgono il trascorrere delle ore in una nebbiolina indefinita. Dipende dall’abitudine, dal non voler farci coinvolgere, dall’intensità che riusciamo a mettere nei rapporti con chi incon-triamo: talora un po’ di vocazione, spesso solo fredda professione, o peggio una piccola dose di cinismo. E si fa sera... Ci vogliono occasioni particolari per dare una pennellata di un colore radioso al nostro vivere. Una di queste mi è stata offerta da “Cosmohelp”. Ho avuto la fortuna di incontrarli quando nel 2005 sono tornato a lavorare nella Pediatria di Faenza. Queste persone con tanta semplicità, senza mostrarsi o farsene vanto, riescono a dare risposte sanitarie ed umane a chi ha dei problemi impossibili a risolversi nella propria patria. Danno affetto, sostegno e risolvono situazioni con problematiche sanitarie molto gravi. Sono poche gocce di acqua in un oceano di richieste di aiuto, ma questo gruppo di coraggiosi che vivono in mezzo a noi, in modo discreto, con i nostri stessi problemi, sono capaci in più di essere generosi e di contagiarci con la loro bontà. Li ringrazio di cuore, tutto il nostro Reparto di Pediatria è loro affezionato. “Ha telefonato il Sig. Merendi...” e subito ci si movimenta per poter portare il nostro piccolo spruzzo di acqua in questo mare di bisogni. Grazie, con affetto vi abbraccia tutta la Pediatria di Faenza.”

Dott. Andrea Zucchini - Direttore della Pediatria di Faenza

“Tutto è iniziato nel lontano 2003, quando, terminata la mia avventura universitaria bolognese ho deciso di rientrare nella mia amata terra, la Romagna. Giovane cardiologo appena trentenne, mi affidai ad un primario esperto, il dr Casanova Roberto. Con la sua gentilezza e bravura riuscì a convincermi e scelsi, tra le possibilità che mi venivano offerte, Faenza come porto per il mio rientro “in patria”. Subito il dr Casanova, dotato di una sensibilità rara e sempre attento ai problemi umanitari, mi disse che c’era la necessità di aiutare dei piccoli bambini bosniaci. Questa segnalazione era stata fatta da una associazione faentina no-profit, Cosmohelp. Ricordo ancora uno dei primi bimbi, Kenan, abbandonato dai genitori in un orfanotrofio perché gravemente malato di cuore. A pochi mesi di vita venne portato in ospedale a Tuzla e poi, tramite Cosmohelp, venne trasportato in Italia. Dopo un periodo di cure presso l’ospedale faentino venne operato dall’equipe del Prof. Gargiulo del S. Orsola Bologna con un delicato intervento al cuore e guarito completamente. A distanza di tempo mi ha fatto un immenso piacere sapere che Kenan ora è un bellissimo bimbo che è stato adottato da una famiglia tedesca e che conduce una vita normale.

Questa esperienza del tutto gratuita e volontaria mi ha fatto crescere come uomo e come medico, ricompensandomi largamente di tutti i sacrifici fatti. Il sorriso di un bimbo e la riconoscenza di una madre sono la più grande soddisfazione che ho ricevuto nel mio difficile lavoro.”

Dott. Angelo Placci - Cardiologo pediatra dell’Ospedale S. Maria della Croci di Ravenna

“A Bologna i trapianti di Midollo Osseo sono cominciati nel 1985, dopo una momentanea chiusura nel 1991 si ricominciò a fare sul serio. Al momento attuale l’Unità Trapianto è composta di 6 spaziose camere singole, ciascuna dotata di bagno. L’intera struttura è condizionata con aria ultra filtrata che garantisce l’isolamento dagli agenti esterni. La sicurezza e l’integrità dei pazienti è garantita e monitorata 24 ore al giorno. Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla generosità di A.G.E.O.P e della “Fondazione Seràgnoli” a cui l’intera struttura è dedicata. Ma l’AGEOP non è l’unica Associazione con cui questa Istituzione collabora. Negli anni è stata instaurata una lunga e proficua col-laborazione con l’Associazione Cosmohelp, ONLUS della ridente terra di Romagna che si prende cura di bambini affetti da patologia Oncologica, oncoematologica ed ematologica provenienti da aree geografiche particolarmente sguarnite di assistenza sanitaria in questi settori e men che meno con la possibilità di poter usufruire di una terapia trapiantologica. La collaborazione, lunga perché cominciata nell’ormai lontano 2004, è risultata essere proficua soprattutto per gli oltre 30 piccoli pazienti che hanno potuto essere curati presso la nostra Istituzione grazie all’interessamento, all’assistenza e alle cure extraospedaliere che Cosmohelp ha saputo e potuto fornire. 13 di questi pazienti sono stati sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche e ben più della metà sono completamente guariti e sono tornati in Patria, ai loro cari ed ai loro affetti. Grazie di cuore da parte del Prof. Pession, da parte mia e di tutto lo staff della Oncologia ed Ematologia Pediatrica “Lalla Seràgnoli” dell’Università degli Studi di Bologna.”

Dott. Arcangelo Prete - Responsabile SS di Trapianto di CSE e Terapia Cellulare nel bambino - U.O. Pediatria/Pession • Dipartimento di Scienze della Salute della Donne, del Bambino e dell’Adolescente • Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna • Policlinico S. Orsola-Malpighi, Bologna

Alcune testimonianze di medici italiani con i quali da tempo collaboriamo e che non smetteremo mai di ringraziare per la loro disponibilità, professionalità e umanità…

Kenan appena giunto in Italia con una tutrice dell’orfanotrofio

Kenan a 9 anni in Germania

Senahid, proveniente dalla Bosnia, è stato sottoposto a trapianto di midollo autologo nel 2004. Dopo 5 anni di follow-up e controlli periodici con esito positivo, il bambino è completamente guarito.

“Non sono faentino, ma lavoro e vivo qui da più di 20 anni. Due cose mi hanno colpito di questa città: la cura dedicata alla splendida campagna e le innumerevoli iniziative di solidarietà. Ho avuto la fortuna di conoscere e collaborare con due di queste realtà che svolgono un ruolo per certi versi complementare: Ruvuma è una associazione che ha come scopo l’assistenza della popolazione tanzaniana presso un ospedale costruito a 20 km da Dar es Salam e si avvale della costante presenza di medici e cittadini faentini, mentre Cosmohelp, nata proprio a Faenza, completa l’opera sanitaria assistenziale ai più deboli, permettendone l’arrivo presso i nostri ospedali. Per chi, come me, collaborando con la prima associazione, ha conosciuto la realtà locale di uno dei paesi più poveri al mondo, è un imperativo fornire assistenza ai piccoli pazienti che vengono segnalati a Cosmohelp. La nostra collaborazione è recente, ma, fin dal primo istante, sono rimasto molto colpito dall’entusiasmo dei promotori, che, superando ogni ostacolo, hanno fatto giungere una piccola bambina serba affetta da gravissimi problemi oculari e fra pochi giorni faranno arrivare una bambina senegalese. Purtroppo non sempre è possibile ottenere i risultati sperati, poiché i quadri clinici sono molto complessi e, pertanto, non facilmente recuperabili. Certamente posso dire che è motivo di orgoglio collaborare con Cosmohelp e insieme al personale della Pediatria, tutta l’equipe di Oculistica dell’Ospedale di Faenza continuerà ad offrire la propria completa disponibilità all’opera assistenziale intrapresa.”

Dott. Giuseppe Gaiba - Direttore dell’U.O di Oculistica Ospedale Civile di Faenza

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Nata all’inizio del 2010 da un’idea del CIMIC Health Team, la cellula sanitaria del contingente militare italiano in missione di pace in Kosovo, GUARIAMOLI.ORG è ormai una realtà operativa che, basandosi esclusivamente sull’iniziativa e sul senso di responsabilità delle Associazioni coinvolte, permette di ottimizzare

l’organizzazione delle singole entità, sfruttando le potenzialità del gruppo e ponendo al centro dell’attenzione le esigenze del bimbo da curare.GUARIAMOLI.ORG rappresenta l’esperienza di collaborazione e coordinamento, che coinvolge al-cune Associazioni di Volontariato italiane operative nell’ambito dei progetti sanitari di solidarietà internazionale.Attraverso gli strumenti tecnologici ed informatici di cui il network si è dotato, è possibile trovare la soluzione di cura più veloce possibile per ciascun bambino, ottimizzando i tempi di localizza-zione delle strutture ospedaliere più idonee alla cura, delle risorse economiche necessarie agli interventi e permettendo lo scambio tempestivo di documentazione tra tutti gli attori coinvolti nel processo. Ciascuna delle Associazioni è responsabile dei casi presi in carico dall’inizio delle cure fino all’ultimo ciclo di controlli in Italia, che documenta accuratamente al fine di poter permettere un’accurata gestione anche di tipo statistico. Ne è un esempio la gestione in tempo reale dei ricoveri in corso per tutte le Associazioni del network.

Per ulteriori informazioni: www.guariamoli.org, [email protected]

Associazione Ana Moise ONLUSAosta - www.anamoise.orgAssociazione Kim ONLUSRoma - www.associazionekim.itAssociazione Cosmohelp ONLUSFaenza (RA) - www.cosmohelp.itCasa di Nonna Anna Capranica (RM) - www.guariamoli.org/_it/associazioni/nonnaanna.asp

Famiglia DovutaBari - www.famigliadovuta.itFondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin ONLUSTrieste - www.fondazioneluchetta.orgMinistri degli Infermi - Religiosi CamillianiRoma - www.camilliani.orgUn cuore un mondo ONLUSMontepepe (MS) - www.uncuoreunmondo.org

E’ nato un network umanitario: GUARIAMOLI.ORG

Le Associazioni fondatrici della rete:

Febbraio 2012, aeroporto di Pristina – Kosovo: il presidente Albero Cavina e la dipendente Alice Giujusa Ravo insieme ai

rappresentanti delle associazioni italiane che daranno vita alla Rete Guariamoli.

UN PULMINO PER COSMOHELP

Via Fornarina, 12 - Faenza - Aperto venerdì e sabato

PER RITIRO MATERIALI E SGOMBERI chiamare:339-3584648 (Roberto) 348-0661134 (Andrea) 327-1520002 (Stefano)

ABBIGLIAMENTO - MOBILI - ANTIQUARIATO - MODERNARIATO - OGGETTISTICA…

I volontari Giancarlo Olivelli, Luciano Ragazzini, Domenico Merendi, Nevio Cicognani all’inaugurazione ufficiale del pulmino il 19 marzo 2012 in Piazza del Popolo a Faenza.

Poco tempo fa l’Ass. Cosmohelp è riuscita finalmente ad acquistare un automezzo per il trasporto dei bambini che segue direttamente e anche per offrire un servizio alla cittadinanza (soprattutto bambini e anziani bisognosi di recarsi in ospedali, case di cura, ecc.). I volontari di Cosmohelp non dovranno più utilizzare le proprie auto per i trasporti, ma potranno usufruire di un bellissimo pulmino Opel Vivaro nove posti. La campagna di raccolta fondi è durata più di un anno: i primi ad aderire sono stati LIONS e LIONESS CLUB FAENZA che in giugno 2011 hanno devoluto un importante contributo. Successivamente hanno aderito anche ASCOM Scarl Servizi, Confartigianato, Antarex e C.I.L.A.

Cosmohelp ha anche allestito un

MERCATINO dell’USATO PER DONARE UN SORRISOper sostenere i propri progetti

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Riconoscimenti

Attestato di merito ricevuto nel 2011 da parte della Presidenza dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna

Aprile 2009 – Bosnia ErzegovinaConsegna a Cosmohep della “Targa di Tuzla” da parte del Sindaco della città come riconoscimento del lavoro svolto a favore dei bambini bosniaci affetti da gravi patologie

Sindaco di Tuzla, Alberto Cavina, Alice Giujusa Ravo, Maurizio Rava, Domenico Merendi

In occasione della Cerimonia organizzata dal Resto del Carlino a Bologna per il Premio Marco Biagi, Cosmohelp è stata premiata nel 2011 con una Targa di riconoscimento e nel 2012 con un contributo di 1.000 euro che è stato devoluto a favore di un progetto per 4 ragazzini diversamente abili della Scuola agraria di Persolino di Faenza che prevede ore di nuoto, di orientamento e riconoscimento delle piante.Marzo 2012: il capocronista della redazione del Resto del Carlino di Ravenna consegna il Premio Marco Biagi a Cosmohelp

Cosmohelp è una ONLUS di diritto, iscritta al Registro Regionale di Volontariato della Regione Emilia Romagna (provvedimento n° 194 del 18.11.2004).Le erogazione liberali a favore delle ONLUS effettuate sia da persone fisiche che da società di capitali, possono beneficiare di agevolazioni fiscali ai fini delle imposte sui redditi, come previsto dalla normativa vigente.

Vuoi diventare volontario di Cosmohelp?

Con una semplice DONAZIONE puoi donare un SORRISOSe vuoi aiutarci con una donazione è possibile farlo:

- tramite BOLLETTINO POSTALE conto corrente N° 89518070 intestato a Cosmohelp Associazione Onlus

- tramite BONIFICO BANCARIO alle seguenti coordinate: conto corrente intestato a “Comitato Cuore Solidale” c/o COSMOHELP Associazione Onlus Banca di Credito Cooperativo Ravennate Imolese Codice IBAN: IT 33 L 08542 23705 011000129996

…abbiamo bisogno

anche del tuo aiuto!!!Vienici a trovare nella nostra sede in Via G. Galilei, 2 - Faenza(sopra il Centro Commerciale Le Cicogne, 1° piano)Chiamaci al numero dell’ufficio 0546 622661(lun-ven: 9.00-13.00/15.00-18.30)Scrivici un email a questo [email protected]

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