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p. 1 n. 40 / 30 gennaio 2012 estratto da www.dday.it PEOPLE & MARKET / Arrestato in Nuova Zelanda il fondatore L’FBI chiude Megaupload L’operazione è arrivata dopo le proteste in rete contro le leggi SOPA/PIPA di P. Centofanti Il comunicato ufficiale del Diparti- mento di Giustizia degli Stati Uniti sembra arrivare direttamente da un film di Hollywood: una mega cospi- razione finalizzata all’associazione a delinquere per una violazione di massa del diritto d’autore. E visto che stiamo parlando di Megaupload, di- gital locker che ospitava un gran nu- mero di film anche prima dell’uscita cinematografica, non c’è dubbio che Hollywood abbia avuto una parte importante nell’operazione di polizia internazionale capitanta dall’FBI, che ha portato al sequestro e chiusura dei server legati ai vari domini “Mega” (tra cui Megavideo.com), nonché all’ar- resto in Nuova Zelanda di sette per- sone tra cui il fondatore Kim Schmitz (meglio noto come Kim Dotcom). Le accuse sono pesanti: associazione a delinquere, violazione su larga scala del diritto d’autore e riciclaggio. Me- gaupload avrebbe creato danni per mezzo miliardo di dollari e fruttato 175 milioni di dollari di guadagni illegali. Secondo le autorità, Megau- pload non sarebbe stato semplice- mente un digital locker, ma avrebbe allestito un sistema che incentivava di fatto il caricamento da parte degli utenti di film e musica, premiando i contenuti più popolari e gli utenti che li caricavano, mentre l’assenza di un motore di ricerca aveva l’uni- co scopo di celare la reale entità dei contenuti ospitati dal servizio. PEOPLE & MARKET / Ecco cosa abbiamo visto al salone dell’auto Ford crea l’auto del futuro Tecnologia e automobile si fondono: comandi vocali, video e audio player Applicazioni e touchscreen sono ormai un must. SYNC arriverà a metà anno di M. Monti L e auto sono sempre più ricche di contenuti hi-tech che si svi- luppano su due strade distinte ma sempre più integrate all’interno del veicolo. Da una parte la tecno- logia viene impiegata per rendere l’esperienza di guida più sicura, dall’al- tra è utilizzata per creare un ambiente altamente informatizzato, dove au- dio, video e Internet contribuiscono a migliorare la permanenza all’inter- no dell’auto. Per tastare con mano l’attuale stato delle cose nel ramo automobilistico abbiamo accettato con entusiasmo l’invito di Ford a par- tecipare, a metà gennaio, al NAIAS, il salone dell’auto di Detroit. Qui, ol- tre ad assistere alla presentazione in anteprima mondiale della nuova Fu- sion - che vedremo in Europa con il nome Mondeo molto probabilmente MOBILE 7 Il nuovo Xperia S 9 Ricarica dello smartphone con l’OLED TEST/GUIDA 18 Come ottenere il massimo dal nuovo TV 20 L’Home Theater di PanasonicJ 22 NAS Synology DS212J GAME & MOVIE 13 La prossima Xbox sarà sei volte più potente 16 Assassin’s Creed: Revelation per PS3 DDAY.it magazine 40 In questo fascicolo tra le altre cose... PEOPLE & MARKET 2 Servizi di download ed eBay, trattamenti diversi 5 Con iBooks 2 i libri di testo arrivano su iPad 6 ACTA: il responsabile per l’UE si dimette TV & VIDEO 11 DuPont stamperà gli OLED PC & MULTIMEDIA 10 Wps bucato? Netgear ha la soluzione 12 II mondo PC non innova più p. 1 EDITORIALE Acquirenti online: i trucchi del mestiere Tutti dovrebbero sapere che la garanzia di legge sui prodotti di consumo (ovviamente primi tra tutti quelli elettronici) deve essere riconosciuta dal rivenditore e non dal produttore. Quella del produttore è solo “convenzionale” e “limitata” e quindi non obbligatoria e soggetta a vari limiti; quella di legge invece ineludibile e vincolata a regole ferree. Per questo è importante decidere con attenzione da chi si compra, non certo a prescindere dal prezzo ma considerando il prezzo come uno dei fattori, non l’unico. E questo soprattutto se si compra su Web. Acquistare online è bello e comodo, ma funziona meglio se si conosce bene da chi si compra: in caso di malfunzionamenti del prodotto, il venditore del prodotto deve/dovrebbe farsi carico delle operazioni di riparazione mantenendo l’utente libero da ogni onere economico, anche di trasporto. Purtroppo ottenere davvero da molti operatori online quello che la legge prescrive in termini di garanzia è tutt’altro che facile. Ecco una serie di piccoli test da fare prima di acquistare online: verificare che l’azienda sia contattabile con un numero di telefono, sempre preferibile all’email o peggio ancora alle form Web; assicurarsi che insieme al prodotto venga spedito anche lo scontrino; cercare sul sito se è già esplicitata una policy per gli interventi di garanzia e se questa rispetta gli obblighi di legge; preferire i venditori che dispongono anche di un punto di vendita fisico; fare attenzione ai “marketplace”, in cui, dietro insegne molto note, si celano piccoli e piccolissimi rivenditori; e così via. Sempre ricordando che acquistare con fattura annulla i vantaggi previsti dal codice del consumo, portando la garanzia a un anno e con minori tutele. Nelle prossime settimane pubblicheremo una guida speciale sull’argomento, che evidentemente non è ancora chiaro a tutti. A partire da Apple, che proprio su questi argomenti ha da poco ricevuto una multa di 900.000 euro dall’Authority antitrust. Gianfranco Giardina HIFi & HOME THEATER 14 Da Dynaudio diffusori wireless a inizio 2013 - abbiamo partecipato a svariati seminari e visite ai reparti di ricerca e sviluppo delle tecnologie in- tegrate nelle ultime vetture Ford. Pri- ma di addentrarci nei video di natura più tecnica, ecco un assaggio della presentazione molto “American-style” della Fusion, avvenuta nella Joe Louis Arena di Detroit. video Il video della presentazione della Ford Fusion. segue a pag. 4 segue a pag. 2

p.1 L’FBI chiude Megaupload - media.dday.it · caricasse autonomamente i ˚le pirata e incentivasse questo tipo di impiego ... grande roccaforte della pirateria e dell’evasione

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n. 40 / 30 gennaio 2012estratto da www.dday.it

PEOPLE & MARKET / Arrestato in Nuova Zelanda il fondatore

L’FBI chiude Megaupload L’operazione è arrivata dopo le proteste in rete contro le leggi SOPA/PIPA

di P. Centofanti

Il comunicato u�ciale del Diparti-mento di Giustizia degli Stati Uniti sembra arrivare direttamente da un �lm di Hollywood: una mega cospi-razione �nalizzata all’associazione a delinquere per una violazione di massa del diritto d’autore. E visto che stiamo parlando di Megaupload, di-gital locker che ospitava un gran nu-mero di �lm anche prima dell’uscita cinematogra�ca, non c’è dubbio che Hollywood abbia avuto una parte importante nell’operazione di polizia internazionale capitanta dall’FBI, che ha portato al sequestro e chiusura dei server legati ai vari domini “Mega” (tra cui Megavideo.com), nonché all’ar-resto in Nuova Zelanda di sette per-sone tra cui il fondatore Kim Schmitz (meglio noto come Kim Dotcom). Le accuse sono pesanti: associazione a delinquere, violazione su larga scala del diritto d’autore e riciclaggio. Me-

gaupload avrebbe creato danni per mezzo miliardo di dollari e fruttato 175 milioni di dollari di guadagni illegali. Secondo le autorità, Megau-pload non sarebbe stato semplice-mente un digital locker, ma avrebbe allestito un sistema che incentivava di fatto il caricamento da parte degli utenti di �lm e musica, premiando i contenuti più popolari e gli utenti che li caricavano, mentre l’assenza di un motore di ricerca aveva l’uni-co scopo di celare la reale entità dei contenuti ospitati dal servizio.

PEOPLE & MARKET / Ecco cosa abbiamo visto al salone dell’auto

Ford crea l’auto del futuroTecnologia e automobile si fondono: comandi vocali, video e audio player Applicazioni e touchscreen sono ormai un must. SYNC arriverà a metà anno

di M. Monti

L e auto sono sempre più ricche di contenuti hi-tech che si svi-luppano su due strade distinte

ma sempre più integrate all’interno del veicolo. Da una parte la tecno-logia viene impiegata per rendere l’esperienza di guida più sicura, dall’al-tra è utilizzata per creare un ambiente altamente informatizzato, dove au-dio, video e Internet contribuiscono a migliorare la permanenza all’inter-no dell’auto. Per tastare con mano l’attuale stato delle cose nel ramo automobilistico abbiamo accettato con entusiasmo l’invito di Ford a par-tecipare, a metà gennaio, al NAIAS, il salone dell’auto di Detroit. Qui, ol-tre ad assistere alla presentazione in anteprima mondiale della nuova Fu-sion - che vedremo in Europa con il nome Mondeo molto probabilmente

MOBILE

7 Il nuovo Xperia S9 Ricarica dello smartphone

con l’OLED

TEST/GUIDA

18 Come ottenere il massimo dal nuovo TV

20 L’Home Theater di PanasonicJ

22 NAS Synology DS212J

GAME & MOVIE

13 La prossima Xbox sarà sei volte più potente

16 Assassin’s Creed: Revelation per PS3

DDAY.it magazine 40In questo fascicolo tra le altre cose...

PEOPLE & MARKET

2 Servizi di download ed eBay, trattamenti diversi

5 Con iBooks 2 i libri di testo arrivano su iPad

6 ACTA: il responsabile per l’UE si dimette

TV & VIDEO

11 DuPont stamperà gli OLED

PC & MULTIMEDIA

10 Wps bucato? Netgear ha la soluzione

12 II mondo PC non innova più

p.1EDITORIALE

Acquirenti online: i trucchi del mestiereTutti dovrebbero sapere che la garanzia di legge sui prodotti di consumo (ovviamente primi tra tutti quelli elettronici) deve essere riconosciuta dal rivenditore e non dal produttore. Quella del produttore è solo “convenzionale” e “limitata” e quindi non obbligatoria e soggetta a vari limiti; quella di legge invece ineludibile e vincolata a regole ferree. Per questo è importante decidere con attenzione da chi si compra, non certo a prescindere dal prezzo ma considerando il prezzo come uno dei fattori, non l’unico. E questo soprattutto se si compra su Web. Acquistare online è bello e comodo, ma funziona meglio se si conosce bene da chi si compra: in caso di malfunzionamenti del prodotto, il venditore del prodotto deve/dovrebbe farsi carico delle operazioni di riparazione mantenendo l’utente libero da ogni onere economico, anche di trasporto. Purtroppo ottenere davvero da molti operatori online quello che la legge prescrive in termini di garanzia è tutt’altro che facile. Ecco una serie di piccoli test da fare prima di acquistare online: verificare che l’azienda sia contattabile con un numero di telefono, sempre preferibile all’email o peggio ancora alle form Web; assicurarsi che insieme al prodotto venga spedito anche lo scontrino; cercare sul sito se è già esplicitata una policy per gli interventi di garanzia e se questa rispetta gli obblighi di legge; preferire i venditori che dispongono anche di un punto di vendita fisico; fare attenzione ai “marketplace”, in cui, dietro insegne molto note, si celano piccoli e piccolissimi rivenditori; e così via. Sempre ricordando che acquistare con fattura annulla i vantaggi previsti dal codice del consumo, portando la garanzia a un anno e con minori tutele. Nelle prossime settimane pubblicheremo una guida speciale sull’argomento, che evidentemente non è ancora chiaro a tutti. A partire da Apple, che proprio su questi argomenti ha da poco ricevuto una multa di 900.000 euro dall’Authority antitrust.

Gianfranco Giardina

HIFi & HOME THEATER

14 Da Dynaudio di�usori wireless

a inizio 2013 - abbiamo partecipato a svariati seminari e visite ai reparti di ricerca e sviluppo delle tecnologie in-tegrate nelle ultime vetture Ford. Pri-ma di addentrarci nei video di natura più tecnica, ecco un assaggio della presentazione molto “American-style” della Fusion, avvenuta nella Joe Louis Arena di Detroit.

videovideo

Il video della presentazione della Ford Fusion.

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n. 40 / 30 gennaio 2012estratto da www.dday.it

PEOPLE & MARKET / La legge che definisce il ruolo di “service provider” deve essere rivista

Servizi di download ed eBay: trattamenti diversiNel mondo chiudono i siti di sharing ma in Italia un tribunale decide che su eBay si può vendere software contra�atto

di G. Giardina

L a scure che le istituzioni giudizia-rie americane hanno fatto cadere su Megaupload (e per estensio-

ne su tutti i servizi di downloading) si fonda evidentemente su un principio sacrosanto: la tutela del diritto d’auto-re. È notorio – e non c’è bisogno di di-mostrazioni speci�che – che i servizi di upload/download sono stati utilizzati in questi anni per distribuire �le pira-ta, malgrado i gestori possano sempre trincerarsi dietro il fatto che potrebbe anche sorgere l’esigenza di ospitare su questi siti dei comuni �le “privati” non tutelati dal diritto d’autore. Nel caso speci�co di Megaupload c’è del-l’altro: pare che la società addirittura caricasse autonomamente i �le pirata e incentivasse questo tipo di impiego dell’infrastruttura da parte degli utenti, in modo da richiamare il maggior nu-mero di utenti e trarne quindi il rela-tivo guadagno. E �no qui – a patto di avere un minimo di senso etico – nulla da eccepire. Quello che non va, inve-ce, è la distinzione netta e senza zone grigie che la nostra legislazione fa tra “service provider” e “utente”: a norma di legge, il primo o�re un servizio e non può essere considerato responsa-bile di eventuali illeciti che il secondo compie utilizzando il suo servizio. An-che in questo caso nulla da eccepire, se il servizio per esempio è una casella di email: che ne può sapere il gestore della casella (a meno di violare siste-maticamente la privacy dell’utente) se questa viene usata per esempio per organizzare un attentato? Ma ci sono altri tipi di servizi che in qualche modo “mettono in società” utente e service

provider e nei quali – almeno a nostro avviso – la distinzione netta è impro-pria. L’esempio più evidente è eBay: la società, a norma di legge (sbagliata) si ritiene del tutto irresponsabile nei confronti di eventuali vendite “irrego-lari” fatte dai propri utenti. Parliamo per esempio di venditori �nto-privati che magari hanno una storia di migliaia di transazioni all’anno e che eviden-temente commerciano professional-mente in totale evasione �scale; parlia-mo di vendite di materiale contra�atto o semplicemente che non paga dazi e altri compensi (come quello SIAE). Su tutto ciò eBay non è responsabile e questo sembrerebbe anche ragione-vole. Ma il problema è che eBay è so-cia. Infatti, su ogni transazione, anche su quelle irregolari, eBay genera pro�t-to e questo la pone in una condizione inaccettabile, tanto quanto quella di Megaupload e sorelle. A dimostra-zione di quanto stiamo dicendo, una recentissima sentenza del Tribunale di

Roma che, non solo non ha chiamato in causa eBay, ma ha addirittura assolto un utente che sulla celebre piattafor-ma di e-commerce vendeva software contra�atti (leggasi pirata). E sapete perché? Perché alla �ne, come spiega qui l’avvocato difensore, eBay non può essere considerato né un notaio né un pubblico u�ciale quindi non può attestare in maniera inoppugnabile l’identità di un utente che opera dietro nickname. Ovverosia, chiunque opera su eBay in questo momento è libero di commettere illeciti senza rischiare nul-la, come nulla rischia eBay stessa, socia in a�ari dei propri utenti. Un palleggio di responsabilità kafkiano e evidente-mente da correggere. Siamo in Italia e purtroppo chi dice queste cose rischia di non essere così apprezzato: alla �ne, il sospetto è che la maggior parte dei cittadini del nostro Paese, se messi di fronte a due negozi, uno che vende regolarmente a 100 e uno che vende irregolarmente a 80, entrerebbero nel secondo. Ma a noi non piace vedere i servizi di downloading sulla gogna e nello stesso momento i “colletti bian-chi” di altri servizi non più nobili ope-rare con serenità. A questo punto è evidente che la legge che de�nisce il ruolo di “service provider” e ne deter-mina le responsabilità (e le irrespon-sabilità) debba essere rivista almeno a�nché l’essere service provider non valga come salvacondotto. Come è accaduto negli Stati Uniti e come da noi – grande roccaforte della pirateria e dell’evasione – non accade.

PEOPLE & MARKETSony e Panasonic declassateL’agenzia di rating Moody ha declassato di un punto sia Sony che Panasonic. La bocciatura gira sempre attorno al nodo che le aziende giapponesi non riescono a sciogliere: la profittabilità del segmento TV. Nonostante le ultime ristrutturazioni, Moody non nutre fiducia per il futuro e ha assegnato un Baa1 a Sony (il terzultimo dei 10 livelli di Moody) e un A2 a Panasonic. Per Sony è la seconda bocciatura dopo quella di Fitch del mese scorso e, secondo un analista di JPMorgan, l’azienda per uscire dalla crisi dovrebbe ristrutturare completamente tutta la visione consumer, non solo quella TV. Discorso analogo per Panasonic, il cui debito ammonta ora a 550 miliardi di yen contro i 100 miliardi dello scorso anno: in un solo anno la divisione TV avrebbe perso 420 miliardi di yen, da qui la decisione dell’azienda di tagliare 17.000 posti di lavoro e la produzione in alcune fabbriche.

L’FBI chiude MegauploadAnche se l’ordinanza del Gran Jury è stata firmata il 5 gennaio, il via libera all’operazione è arrivato proprio il giorno dopo le grandi proteste in rete contro le leggi SOPA/PIPA, dimostrando tra l’altro come le autorità americane abbiano già sufficiente potere per intervenire contro siti come Megaupload. Una provocazione comunque che ha scatenato la risposta del gruppo di hacker Anonymous che ha oscurato per qualche ora il sito del Dipartimento di Giustizia. Le autorità hanno sequestrato beni per un totale di 50 milioni di dollari, tra cui la collezione di auto di lusso di Kim Dotcom, ma gli arrestati rischiano tantissimo: 20 anni di carcere per associazione a delinquere, più altri 20 anni per riciclaggio, senza contare le varie pene per la violazione del diritto d’autore.

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Tanti sensori in favore di una guida in sicurezzaLa nuova Fusion è stata usata da Ford come viatico per mostrare le varie tecnologie sviluppate dall’azienda per elevare la guida e la multimedialità in auto. Innanzitutto abbiamo il Lane Keeping System, che grazie a una se-rie di sensori posti nella parte frontale e posteriore, rileva eventuali uscite di traiettoria dovute a un colpo di sonno o una perdita di attenzione e genera un feedback vibrante sul volante ed emette dei suoni per far ridestare il guidatore. L’Adaptive Cruise Control utilizza invece un radar frontale che, quando attivo, rallenta automatica-mente l’auto nel caso rilevi decellera-zioni delle vetture che ci precedono e intervenendo nell’assistenza della fre-nata in situazioni di emergenza. Con l’Active Parking Assist, invece, i par-cheggi diventano un gioco da ragazzi con l’auto che, se ritiene lo spazio di parcheggio su�ciente per accogliere la vettura, calcola automaticamente la traiettoria migliore di manovra e compie il tutto in totale autonomia, con il guidatore che deve solo dosa-re accelleratore e freno. In�ne, il Blind Spot Information System (BLIS), con i suoi sensori posti nella zona retro-stante della Fusion, aiuta il guidatore in tutte quelle situazioni in cui vi sono delle vetture nelle vicinanze dei cosid-detti “punti ciechi”, non coperti dagli specchietti retrovisori o non visibili attraverso il lunotto posteriore, e che potrebbero quindi costituire pericolo di contatti imprevisti o manovre az-zardate, come ad esempio quando si esce da un parcheggio in retro con la visuale ostruita da un furgone.

Il futuro è nella comunicazione vocale, ma c’è da lavorare SYNC è il sistema che sta al centro del-le funzioni di comunicazione e intrat-tenimento della Fusion e che ritrovia-mo anche in altri modelli Ford. Tra le caratteristiche più interessanti �gura il riconoscimento vocale delle istruzioni che il guidatore può impartire al vei-colo per controllare moltissimi para-metri dell’auto: comandare il sistema di intrattenimento cambiando stazio-ne radio, alzando il volume, cercando un ristorante nei paraggi con il navi-

gatore ma anche regolare il climatiz-zatore, la posizione del sedile e usare lo smartphone connesso al sistema. L’interazione del guidatore con queste funzioni avviene attraverso MyFord Touch, l’interfaccia modulare di Ford che gestisce il mix di uso vocale - ba-sta schiacciare un pulsante sul volante per impartire il comando -, mediante touchscreen o tasti convenzionali. Abbiamo �lmato (vedi video 1) un collega canadese mentre dialoga con il computer di bordo per impostare una nuova destinazione. Il sistema si è comportato abbastanza bene, an-che se è da migliorare la rapidità nelle risposte e la capacità di capire con maggiore discernimento cosa vuole il guidatore, soprattutto ora che Siri ha alzato non poco il livello qualitativo di interazione uomo-macchina.

Dietro ogni auto c’è un lavoro incredbileCome detto, oltre alla �era dell’auto, abbiamo avuto l’occasione di visitare buona parte degli studi e dei labora-tori di Detroit in cui vengono pensate, progettate e realizzate le nuove Ford. Di ognuno di questi workshop in cui siamo stati protagonisti abbiamo rea-lizzato un breve video in cui conden-sare le informazioni ricevute, anche se all’appello manca - a causa del divieto di fare foto e video - il laboratorio di modellazione con l’argilla di modellini in scala e di rappresentazioni 1:1 delle auto in fase di progettazione. Un peccato perché si tratta di un vero inno all’arte “di un volta”, con artisti-artigiani che manipolano blocchi di argilla con strumenti spesso auto-costruiti secondo il proprio stile e le proprie necessità �no a ricavare ripro-duzioni incredibilmente dettagliate

delle vetture in via di progettazione. Un lavoro a�ascinante che, nonostan-te i computer, sopravvive e si dimo-stra fondamentale per i designer per capire l’incidenza della luce e vedere e toccare con mano le forme pensate davanti a un monitor.

Design StudiosQui le idee dei designer prendono for-ma, usando workstation con software di modelling AutoDesk, collegati a un mega-monitor da oltre 12.000 pixel di risoluzione (vedi video 2).HMI SimulatorIl simulatore di interfaccia uomo-mac-china serve per capire come procede lo sviluppo dei software che governa-no i comandi vocali dell’auto e per vi-sualizzare la qualità delle informazioni presenti sul cruscotto (vedi video 3).HOPs LabUsando la stessa tecnologia di Avatar, i tecnici Ford studiano i movimenti di guidatore e passeggeri per capire la corretta abitabilità delle varie vetture (qui il video).

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Ford prova riconoscimento vocale

Eco&Green LabLa ricerca nel settore dei materiali eco-compatibili è in pieno fermento. Tan-to si sta facendo ma i miglioramenti possibili sono ancora notevoli (qui il video).Modellino interattivoUn’installazione semplice ma d’e�etto allo stand Ford che mostra in manie-ra dinamica le principali tecnologie integrate nella nuova Fusion (qui il video).

L’attesa per quanto riguarda l’Euro-pa e l’Italia è tutta rivolta al debutto di SYNC nel Vecchio Continente che avverrà, a meno di ritardi, intorno alla metà dell’anno. Non nascondiamo la forte curiosità di provare a fondo il sistema di ricono-scimento vocale nella nostra lingua, oltre alle varie tecnologie di gestione audio, video e di connettività che il binomio SYNC e MyTouch mettono a disposizione, con la grossa priorità di garantire, sopra tutto, la sicurezza di guida.

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Ford Design Studio

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Ford HMI Simulator

PEOPLE & MARKETFord, tecnologia ed entertainment nel futuro dell’auto

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n. 40 / 30 gennaio 2012estratto da www.dday.it

PEOPLE & MARKET / Ecco come la mela potrebbe entrare nelle scuole e sostituire tutti i libri con un tablet

Con iBooks 2 i libri di testo arrivano su iPadApple ha presentato una nuova piattaforma per iPad per lo sviluppo di libri di testo, scolastici e universitari

di P. Centofanti

Apple ha presentato oggi iBooks 2, una piattaforma per la realizzazione di libri in formato

digitale, arricchiti di animazioni inte-rattive e contenuti multimediali, in-dirizzata soprattutto allo sviluppo di libri di testo per gli studenti di ogni ordine e grado. Glossario e indice sempre a portata di mano, funzione di ricerca, richiami ipertestuali ad al-tre parti del testo, esercitazioni inte-rattive e multimediali per veri�care l’apprendimento, sono queste alcune delle potenzialità del nuovo formato, pensato naturalmente per il tablet di Apple iPad. E poi è ovviamente possi-bile sottolineare testi e prendere an-notazioni. Note e passaggi sottolinea-ti vengono poi raccolti in una visione unica di “study cards” che possono essere sfogliate per e�ettuare ripassi veloci, con richiami ipertestuali alle pagine del libro di testo, che potrà essere aggiornato senza doverlo riac-quistare. Apple ha aggiunto, quindi, una nuova categoria dedicata ai libri di testo nel suo iBooksstore, Textboo-ks, libri che saranno accessibili trami-te la nuova applicazione gratuita per iOS, iBooks 2. Come sarà possibile creare questi nuovi libri interattivi? Gratuitamente, con un applicativo per Mac OS X studiato appositamente e denominato iBooks Author. Ciò che rende davvero interessante questo software è che si tratta di un comple-to programma di editing e publishing con interfaccia WYSIWYG e drag & drop per la massima facilità d’uso, ma che permette di creare testi ricchissi-mi dal punto di vista multimediale e con ampio grado di customizzazione grazie alla possibilità di importare animazioni realizzate in Keynote, ma anche di importare codice HTML5 e JavaScript. Il software come diceva-mo è gratuito per aiutare gli editori a mantenere bassi i costi dei libri di testo: per le superiori infatti i libri non supereranno il costo di 14.99 dollari. Apple ha annunciato la collaborazio-ne con editori del calibro di Pearson, McGraw Hill e Houghton Mi�in Har-court che pubblicano il 90% dei libri di testo negli Stati Uniti. In più Apple ha presentato anche un’applicazione

dedicata per iTunes U, la sezione edu-cational di iTunes dedicata a lezioni, dispense e tutto il materiale accesso-rio dei corsi universitari, che ora apre anche alle scuole. Con l’applicazione i professori potranno consegnare com-piti, dispense, annotazioni per i libri di testo e quant’altro, direttamente sull’iPad degli studenti tramite questa

nuova applicazione gratuita. Tutto ciò è sicuramente interessante e po-trebbe essere un primo passo verso la sostituzione dei pesanti e numerosi libri di testo con un solo e leggero ta-blet. Ora bisognerebbe solo trovare il modo di abbasare i prezzi dei tablet a�nché gli studenti possano averne in e�etti uno.

PEOPLE & MARKET

Samsung crede nei pannelli LCD trasparentiDopo quello da 22’’, questo mese comincia la produzione dei pannelli trasparenti da 46’’

di S. Zucca

Un frigorifero con la porta tra-sparente per vedere gli alimenti contenuti all’interno? È quello che si potrebbe fare utilizzando i pannelli LCD trasparenti prodotti da Samsung. Proprio ieri, infatti, l’azienda coreana ha annunciato che sta espandendo il merca-to dei display trasparenti con la produzione, già da questo mese, di un pannello LCD da 46 pollici. Il pannello, che o�re un rappor-to di contrasto di 4.500:1 e una risoluzione di 1.366 x 768 pixel, è stato pensato per tutta una serie di applicazioni, come le vetrine di prodotti, le porte dei frigoriferi, le attrezzature mediche, i dispositivi portatili e i segnali elettronici. Nel frattempo, il pannello trasparen-te da 22 pollici, già disponibile sul mercato, è stato ben accolto nei settori dei dispositivi portatili, della gioielleria e dei beni di lusso, grazie alle dimensioni compatte, ai bassi consumi e alla qualità del-l’immagine. Secondo Younghwan Park, senior vice president del marketing LCD di Samsung, “i pan-nelli trasparenti sono un’eccitante applicazione della prossima gene-razione di display, con un illimitato potenziale di cambiare le nostre abitudini ‘visive’ nei prossimi anni”. Samsung dunque prevede di svi-luppare questa tecnologia, che pare nei prossimi anni avrà una crescita esponenziale.

PEOPLE & MARKET 41 miliardi di investimenti per SamsungIl 2012 sarà un anno di potenziamento per l’azienda coreana. Investirà per accrescere le assunzioni e lo sviluppo di tecnologia OLED

di G. Cupini

Sembra davvero imponente il piano di investimenti di Sam-sung per il 2012. Ben 41 miliar-di di dollari per consolidare il business ed accrescere la forza lavoro, che già oggi conta più di 350.000 dipendenti. Tra le priorità dell’azienda non è stato confermato se verrà dato particolare rilievo allo stabilimento di texano di Austin, in cui Samsung produce anche i chip per i prodotti Apple, anche se 1 miliardo di dollari dovreb-be essere destinato al potenziamento delle attività su suolo americano. L’asset più importante per il 2012 sarà quello della produzione di processori mobili e di schermi OLED di futura generazione; questo sarà il vero punto focale del-l’azienda coreana, in vista probabilmente del successore del Galaxy S II. Inoltre, sono previste assunzioni di circa 26.000 nuove unità. Attendiamoci quindi da Samsung un 2012 ricco di novità vista la mole importante di investimenti nel campo della ricerca e dello sviluppo.

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n. 40 / 30 gennaio 2012estratto da www.dday.it

PEOPLE & MARKET TAR boccia numerazione LCN Si deve rifare La numerazione LCN, che stabilisce l’ordine automatico dei canali sul digitale terrestre, va rifatta. A stabilirlo è stato il TAR del Lazio, che ha annullato l’intero provvedimento dell’Agcom, dopo che lo scorso agosto ne aveva bloccato un pezzo, con successivo “sblocco” del Consiglio di Stato. Questa volta però, l’Agcom dovrà rifare tutto, o quasi. Il TAR del Lazio, ha stabilito che non è illegittimo assegnare i numeri da 1 a 9 agli ex canali nazionali che trasmettevano già sull’analogico. L’oggetto del contendere, che ha scatenato il ricorso di Sky al TAR, sono i numeri dal 10 al 19, attualmente assegnati alle TV locali. Il Tribunale ha ora sancito che questi numeri vengano assegnati agli altri canali generalisti nazionali, a prescindere dal fatto che trasmettessero già in analogico o che siano nuovi entranti nella TV digitale. In altri termini, Cielo, il canale di Sky presente anche sul digitale terrestre, potrebbe così passare dal 26 al 10, un bel vantaggio.

PEOPLE & MARKET Internet per ora vince la sua battagliaI propositori delle leggi SOPA e PIPA le ritirano dal Congresso Le proteste hanno avuto successo, ma la battaglia è solo rinviata

di R. PezzaliLa protesta scatenata in Rete contro le due proposte di legge SOPA e PIPA ha dato i suoi frutti. La grande risonanza ottenuta dagli atti dimostrativi portati avanti da siti di grandi richiamo (Wikipedia ha raggiunto 165 milioni di utenti, la petizione di Google ha raccolto 5 milioni di firme), ha fatto sì che prima di-versi sostenitori dei contestati provvedimenti, e poi gli stessi propositori faces-sero un passo indietro. E così a poche ore l’uno dall’altro il Senatore Harry Reid e il Rappresentante Lamar Smith hanno ritirato rispettivamente il Protect IP Act e il Stop Online Piracy Act. Nel corso della giornata, in seguito alle proteste in rete, anche i candidati repubblicani in lotta per le primarie, avevano espres-samente ritirato il loro appoggio, mentre l’amministrazone Obama aveva già fatto sapere che avrebbe comunque esercitato il suo diritto di veto in caso di passaggio in aula. La battaglia nelle due ale del Congresso statunitense è al momento solo rimandata, ma per lo meno l’attuale formulazione dei due dise-gni di legge è stata accantonata segnando un punto a favore per quello schie-ramento trasversale che lotta per mantenere l’attuale indisciplinato status quo di Internet. D’altra parte la retata contro Megaupload (che comunque desta non pochi interrogativi sulla sua leggitimità: il sito è stato chiuso senza che ci sia stata alcuna discussione in un tribunale) ha dimostrato che l’attuale quadro legislativo non manca di strumenti contro la pirateria anche senza intaccare la libertà e la privacy di Internet.

PEOPLE & MARKET Steve Jobs voleva Lytro nell’iPhone?Steve Jobs era a�ascinato dalla rivoluzionaria tecnologia Field Camera A rivelarlo è il giornalista di Fortune A. Lashinsky nel libro Inside Apple

di P. CentofantiLa prima Lytro Camera non è ancora dispo-nibile sul mercato ma fa già tanto parlare di sé e avrebbe conquistato anche Steve Jobs. Secondo quanto sarebbe contenuto nel libro appena uscito Inside Apple, negli ultimi gior-ni di vita, Jobs avrebbe voluto incontrare il fondatore di Lytro, Ren Ng, il quale dimostrò nel dettaglio la tecnologia da lui sviluppa-ta. Lytro ricordiamo è infatti una particolare fotocamera che non cattura semplicemente l’intensità luminosa di una scena, ma il “cam-po di luce” cioè anche la direzione con cui i vari raggi arrivano sul sensore. In pratica ciò permette di scattare prima e di mettere a fuoco il soggetto che più aggrada poi. Nonostante l’interesse di Jobs che con ogni probabilità apprezzava la tecnologia a tal punto di volerla un giorno integrare nei dispositivi Apple, siamo ancora lontani dal poterla vedere implementata in un iPhone. La Lytro Camera utilizza sensori e obiettivi strutturati in modo particolare, con un design a oggi incompatibile con quello di uno smartphone. Non a caso la Lytro ha una forma diversa da qualsiasi fotocamera oggi in commercio.

PEOPLE & MARKET / Il deputato responsabile dei negoziati si dimette e denuncia i rischi per le libertà civili

ACTA: il responsabile per l’UE si dimetteL’Europa ha �rmato, ma l’opinione pubblica sarebbe stata sistematicamente tenuta all’oscuro del dibattito

di P. Centofanti

L ’Europa ha �rmato l’ACTA, un trattato internazionale che pre-vede un’impegno da parte dei

vari governi nel mettere in piedi misure non troppo dissimili da quelle previste dalle norme americane SOPA e PIPA. Il trattato deve ancora essere rati�cato dal Parlamento Europeo, ma un forte segnale di dissenso arriva niente meno da colui che ha condotto i colloqui per l’Unione, il deputato Kader Arif, che si è dimesso in segno di protesta, lancian-do una denuncia senza mezzi termini: “Questo trattato può avere importanti conseguenze sulle vite dei cittadini e no-nostante ciò viene fatto di tutto a�nché il Parlamento Europeo non possa dire la propria sull’argomento”. L’ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement) a dif-ferenza di SOPA/PIPA non è una legge, ma una sorta di trattato commerciale internazionale promosso da enti non governativi che però impegna i Paesi a prendere provvedimenti altrettanto draconiani. Il trattato è stato più volte al centro di polemiche per il modo in cui è

stato redatto a porte chiuse, escluden-do dal dibattito la società civile, le as-semblee parlamentari e le associazioni dei consumatori. Gli oppositori hanno più volte sottolineato che, se applicato, il trattato porterà a forti limitazioni delle libertà civili e alla �ne di Internet come lo conosciamo, ma avrà e�etti sulla pro-duzione di farmaci generici, sempre in nome del diritto d’autore e della pro-prietà intellettuale. Kader Arif ha voluto ora richiamare l’attenzione dell’opinio-ne pubblica sul problema prima che il parlamento rati�chi il trattato: “Voglio denunciare nel modo più forte possibile l’intero processo che ha portato alla �rma di questo trattato: mancato coinvolgi-mento delle organizzazioni della società civile, mancanza di trasparenza �n dal-l’inizio dei negoziati, ripetuti rimandi della �rma del testo senza alcuna giusti�ca-zione, esclusione (dal testo) delle richieste del Parlamento Europeo che sono state sollevate in diverse occasioni nella nostra assemblea”. E ancora annunciando le di-missioni: “Per questo oggi, mentre presen-

to il rapporto che mi era stato commissio-nato, voglio mandare un segnale forte e segnalare all’opinione pubblica questa situazione inaccettabile. Non sarò parte di questa farsa”. Il gesto di Arif non è tardivo. Il Par-lamento Europeo si pronuncerà in maniera de�nitiva sull’argomento non prima del prossimo giugno, e le proteste contro SOPA/PIPA hanno di-mostrato che se l’opinione pubblica è informata può far sentire in modo fermo la sua voce.

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n. 40 / 30 gennaio 2012estratto da www.dday.it

MOBILE / Abbiamo giocato con il nuovo smartphone Sony Xperia S, che sarà disponibile da marzo a 499 euro

La cura Sony fa bene: il nuovo Xperia S stupisceSegni particolari: display ad altissima risoluzione, processore Dual Core da 1.5 Ghz e fotocamera da 12 Megapixel

di R. Pezzali

Sony Ericsson diventa Sony, e il pri-mo prodotto in commercio non poteva certo deludere: l’Xperia

S è uno smartphone tutto nuovo che sfoggia un design particolare. É diverso dal classico blocco nero tutto schermo: una sottile barra in plexiglass nascon-de l’antenna e una �nitura molto mor-bida e arrotondata sul lato posteriore migliora il feeling e regala piacevoli sensazioni al tatto. Sony ci ha dato l’op-portunità di giocare per un po’ con il nuovo top di gamma e dobbiamo am-mettere che ci ha piacevolmente col-pito. Xperia S è il telefono con il display più risoluto disponibile al momento in commercio: con il suo schermo LCD da 4.3” con 1280 x 720 di risoluzione dota-to di Bravia Engine raggiunge una den-sità di pixel di 342 ppi, una manciata di punti per pollice in più di sua maestà iPhone che deve ora scendere sul se-condo gradino del podio. Le di�eren-ze sono davvero minime a dire il vero, quasi impossibile distinguere il pixel a occhio nudo e il risultato è una resa vi-deo davvero eccellente. Abbiamo fat-to anche un confronto tra l’Xperia S e un Galaxy S II con il suo ottimo display OLED e l’Xperia S è risultato essere più luminoso e brillante, anche se il nero dell’OLED è imbattile. Ma forse la lumi-nosità e la brillantezza, per uno scher-mo che va usato all’aperto, sono due cose da non trascurare. Xperia S non è solo schermo: all’interno ha un pro-cessore dual core da 1.5 Ghz e 32 Gb di memoria, una dotazione questa da smartphone di lusso tuttavia Sony ha scelto di mantenere il prezzo di questo telefono molto competitivo: 499 euro. Sempre un premium price, ma ci sono smartphone che costano molto di più e sulla carta o�rono meno. Sony non

si è risparmiata neppure per le due fotocamere: la piccola fotocamera frontale da 1.3 Megapixel riprende a 720p mentre quella posteriore è basata su un sensore Exmor R Sony da 12 megapixel, riprende a 1080p e può scattare anche foto panorami-che e 3D. Sony ha curato moltissimo l’aspetto multimediale: collegando un cavetto HDMI cambia infatti l’in-terfaccia e il sistema carica una shell ottimizzata per la fruizione landscape gestibile da telecomando: si usa il te-lecomando delle TV (tutte, non solo Sony) e si possono lanciare a schermo le applicazioni. Una funzione quest’ul-tima utile se si vogliono sfruttare i ser-vizi di streaming del telefono. Xperia S fa anche da telecomando DLNA e da server per condividere i contenuti: manca all’appello purtroppo un client DLNA che permetta di prendere i con-tenuti da un NAS o da un altro server i rete per inviarli ad un dispositivo (l’ap-plicazione però c’è sui tablet) e non è escluso che arrivi quando Xperia S ver-rà aggiornato a Android 4.0 Ice Cream Sandwich. Il sistema operativo infatti caricato su Xperia S è ancora Ginger-bread, una release molto particolare di Gingerbread che già integra molte funzioni di ICS: le cartelle, il calendario, la sveglia e molte schermate sono già quelle di ICS ma Sony le ha impacchet-tate in un Gingerbread evoluto. Sony assicura comunque che entro maggio anche Xperia S verrà aggiornato così come tutti i telefoni del 2011. In ogni caso anche con il �rmware originale il telefono si è dimostrato scattante e reattivo, molto veloce nell’aprire le applicazioni e �uido, con una buona experience di navigazione web. Con l’aggiornamento ad Ice Cream Sand-wich arriverà anche la compatibilità con il controller PS3, e si potrà così gio-

care a tutti i giochi inclusi quelli PS Certi�ed. Le novità però non

si fermano qui: oltre alla compatibilità con

il sistema GPS russo Glonass Xperia S integra anche il siste-

ma NFC: Sony nella confezione

darà due piccoli tag NFC programmabili che permettono di caricare alcune funzioni del telefo-no. Se lasciamo una medaglietta sul comodino e una medaglietta in auto possiamo per esempio appoggiando lo smartphone sul comodino caricare automaticamente il pro�lo “silenzioso” o attivare la sveglia mentre in auto basta s�orare la “medaglietta” con il telefono per caricare il pro�lo vivavoce e aprire il navigatore. Le funzioni NFC sono completamente con�gurabili. Nel complesso Xperia S ci è piaciuto: non troppo ingombrante e completa-mente equipaggiato, con un proces-sore veloce e un reparto multimediale completissimo. Se a questo aggiungia-mo lo schermo più risoluto al momen-to disponibile, 32 Gb di memoria e la promessa dell’aggiornamento a ICS il nuovo Sony a 499 euro è sicuramen-te da prendere in considerazione se si sta pensando ad uno smartphone An-droid di fascia alta.

videovideo

Sony Experia S

MOBILE

Android dice addio al pulsante menùContinua lo sforzo per cercare di uniformare l’user experience e chiede agli sviluppatori di “lasciar andare” una volta per tutte il bottone menù

di P. Centofanti

Con Ice Cream Sandwich, il team di sviluppo di Android ha comin-ciato a prendere sul serio la neces-sità di uniformare l’esperienza di utilizzo sulla piattaforma: troppe applicazioni fanno un po’ quello che vogliono e con i cambiamen-ti introdotti nelle ultime versioni del sistema operativo le cose po-trebbero farsi troppo confuse. A partire da Honeycomb, Android ha eliminato la necessità dei tasti di navigazione �sici, e da quelli “touch” è scomparso il pulsante “menù”. Sul blog u�ciale ora An-droid chiede agli sviluppatori di realizzare le applicazioni tenendo conto di queste novità, eliminan-do la stessa necessità di ricorre a questo menù opzioni. In partico-lare il team sottolinea come in An-droid è stata appositamente intro-dotta a questo scopo una nuova barra delle attività e, sempre nel lodevole tentativo di uniformare la gra�ca tra le diverse applica-zioni, ha realizzato un set di icone apposito. Il post del team Android è un nuovo passo nella giusta di-rezione, che segue l’apertura di un sito apposito dedicato al design delle applicazioni. Una delle criti-che infatti rivolta all’ecosistema di Google è l’incoerenza gra�ca delle applicazioni disponibili.

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n. 40 / 30 gennaio 2012estratto da www.dday.it

p.9MOBILEiPad 3 con RetinaConferme da iBooks 2.0Nella nuova versione di iBooks sono state trovate immagini per un iPad@2x, con risoluzione doppia. È l’iPad 3 con Retina Display?

di M. DalliQuale risoluzione avrà lo scher-mo del prossimo iPad? Il tormen-tone degli ultimi mesi sembra trovare nuova benzina proprio dalle parti di Cupertino: nell’ap-plicazione iBooks 2.0, rilasciata dopo l’annuncio dell’arrivo dei testi scolastici su iBooks Store, ci sono infatti alcune immagini per dispositivi iPad@2x, dove “@2x” significa a risoluzione doppia. Queste immagini, infatti, hanno risoluzione raddoppiata rispetto alla versione iPad normale, pur mantenendo lo stesso DPI. Ciò significa che, con tutta probabi-lità, l’iPad 3 avrà una risoluzione di 2048x1536 pixel, contro gli attuali 1024x768 pixel e contro i 1920x1200 pixel dei tablet Acer e Asus in uscita in primavera. Cio-nonostante, questa risoluzione porterebbe, su uno schermo da 10,1 pollici, a 236 DPI, sotto i 300 DPI fissati per il Retina Display. Resta ora da capire se queste im-magini sono da intendersi effet-tivamente per l’iPad 3 (o come verrà chiamato), oppure per un modello futuro. La terza ipotesi, anch’essa da non escludere, è che queste immagini siano state messe apposta per creare aspet-tativa e mettere pressione sulla concorrenza. La verità, come al solito, la scopriremo proba-bilmente soltanto al momento della presentazione, attesa per il prossimo mese. Fino ad allora il “tormentone” continua...

MOBILEIn Corea l’eBook si sfoglia come un libroAl Korea Advanced Institute of Science and Technology si sta cercando di colmare il divario tra libri cartacei ed eBook. In particolare, l’ultima innovazione dell’Istituto riguarda la possibilità di sfogliare i libri elettronici come se fossero di carta, andando quindi a cercare nelle pagine successive tenendo un dito come segnalibro, oppure sfogliando più pagine contemporaneamente, come si può vedere nel video qui sotto. L’idea è sicuramente carina, anche se forse poco intuitiva senza consultare prima le istruzioni; per vederla all’opera, però, bisognerà attendere un po’, visto che la dimostrazione è stata sì e�ettuata su un iPad, ma utilizzando delle librerie private, non ammesse sull’App Store.

MOBILE / Una ricerca fa immaginare che gli smartphone del futuro saranno in grado di auto-ricaricarsi

Ricarica dello smartphone con l’OLEDUn team inglese recupera energia usando celle solari nel pannello OLED per raccogliere la luce spuriadi M. Dalli

L a batteria degli smartphone dura poco? Un team di ricercatori in-glesi ha trovato il modo per re-

cuperarne un po’ di energia riconver-tendo la luce spuria dei display OLED. Il gruppo, guidato da Arokia Nathan, ha infatti scoperto che un pannello OLED medio spreca circa il 64% della luce che produce, la maggior par-te della quale fuoriesce dai lati dello schermo. Utilizzando un prototipo di pellicola sottile con celle fotovoltaiche poste sia sopra il pannello che ai lati, il team di Nathan è riuscito a generare circa 165 µW per centimetro quadrato. Applicandolo a uno smartphone con display da 3,7 pollici, si otterrebbero circa 5-6 mW; poca cosa in confronto alla sete di energia che ha uno smar-tphone moderno, ma è bene ricordare che si tratta di energia gratuita e che il prototipo ha ancora un’e�cienza

molto bassa, dell’11%. Una ricerca si-curamente da tenere d’occhio, nella speranza che gli smartphone del fu-turo siano in grado di auto-ricaricarsi,

anche solo di qualche ora. Sempre che qualcuno non trovi il modo per ridurre lo spreco direttamente alla fonte, forse la soluzione più logica.

MOBILE LG Optimus Pad, più LTE meno 3DLG ha annunciato la nuova versione del tablet Android Optimus Pad Il 3D sparisce ma arriva la connettività LTE. Per ora solo in Corea

di P. CentofantiSi chiama sempre Optimus Pad, ma si tratta di un tablet tutto nuovo. LG lo ha per il momento annunciato solo in Corea e rispetto al modello dello scor-so anno ci sono diverse novità. In-nanzitutto, come prevedibile, il 3D sembrerebbe esse-re passato di moda, e così non troviamo più la doppia fotocamera posteriore. In compenso arriva l’LTE, che in patria è ormai una realtà consolidata, da cui il nome di Optimus Pad LTE. Il display è sempre da 8.9 pollici ed è un LCD in tecnologia IPS con risoluzione di 1280x768 pixel. Il tablet, che al lancio monta Android 3.2, è ora anche più sottile (9.34 mm) e soprattutto più leggero, 479 grammi contro i 630 gr del modello precedente. Per quanto riguarda le altre specifiche si segnalo il processore Dual Core Qualcomm da 1.5 GHz, l’uscita HDMI, la batteria da 8300 mAh e 32 GB di memoria a bordo per applicazioni e file personali.

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n. 40 / 30 gennaio 2012estratto da www.dday.it

MOBILE / Microsoft ha rilasciato ai produttori i requisiti di sistema per tablet basati su Windows 8

Windows 8: ecco i requisiti per tabletTra i requisiti troviamo cinque tasti �sici, Wi-Fi e Bluetooth 4.0, schermo da 1366x768 pixel e multitouch

di M. Dalli

Come per Windows Phone 7, Microsoft ha rilasciato ai pro-duttori stringenti vincoli per la

realizzazione di PC e tablet basati su Windows 8. Le tavolette col nuovo sistema operativo di Redmond do-vranno così avere obbligatoriamente 5 tasti �sici (alimentazione, blocco rotazione, tasto di Windows e volume su/giù), oltre al Wi-Fi e al Bluetooth 4.0 con pro�lo Low Energy. Tra gli altri requisiti, troviamo l’adozione del �rmware UEFI, 10 GB di spazio dispo-nibile dopo la prima accensione del dispositivo e schede gra�che DirectX 10. Interessanti invece i vincoli sul-lo schermo: la dimensione minima del display dovrà essere di 1366x768 pixel, con supporto al multi-touch con almeno 5 punti simultanei. In�ne non può mancare una fotocamera

capace di riprendere video ad alme-no 720p, sensore di luce ambienta-le, magnetometro, accelerometro, giroscopio e almeno una porta USB

MOBILE Jailbreak per iPhone 4S e iPad 2Non c’è ancora una data di uscita, ma una promessa: il jailbreak per iPhone 4S e iPad 2 è quasi pronto, restano solo i “ritocchi �nali”. Il jailbreak, che prenderà il nome di “Corona A5”, è stato sviluppato con uno sforzo congiunto di @pod2g assieme a membri dell’iPhone Dev Team e del Chronic Dev Team e consentirà, dopo mesi di attesa, di sbloccare i dispositivi con processore Apple A5, ovvero iPad 2 e iPhone 4S. Gli smanettoni potranno così installare applicazioni u�cialmente non supportate da Apple, oltre a fare cose un po’ meno legali. Corona A5 supporterà le versioni iOS 5.0 e 5.0.1, anche se per avere maggiori possibilità di successo il team consiglia caldamente di restare al 5.0 sull’iPhone 4S, se non si è già aggiornato; gli utenti iPad 2, invece, non dovrebbero avere problemi con il 5.0.1. Il team di sviluppo ha inoltre promesso applicazioni per Windows e Mac, per facilitare il jailbreak, oltre a una versione a linea di comando. Una versione di Corona A5 dovrebbe arrivare anche nel tool redsn0w..

MOBILE È di Nissan la custodia che si rigeneraNissan, famosa casa automobilistica giapponese, ha presentato alla stampa una tecnologia chiamata Scratch Shield, grazie alla quale è riuscita a realizzare una custodia (per iPhone, in questo caso) capace di auto-ripararsi. La cover è stata prodotta grazie all’ABS, a cui è stata associata la stessa vernice autoriparante che viene proposta di serie sulle auto Nissan. La composizione, a base di una molecola chiamata polyrotaxane, consente di far scomparire gra� super�ciali in circa un’ora e solchi piu profondi con tempi di riparazione pari ad una settimana. Una novità che sicuramente potrebbe cambiare il mondo della custodie e dei case, che per de�nizione sono esposti a gra� e cadute.

2.0. Con questi vincoli Microsoft si dovrebbe assicurare un ecosistema coerente e su�cientemente stabile. Basterà a convincere gli utenti?

PC & MULTIMEDIA / I consigli sono applicabili anche ad altri marchi, ecco come fare per arginare il problema

WPS bucato? Netgear ha la soluzioneDopo la scoperta di una falla nel sistema di connessione sicura al Wi-FI WPS, arriva la risposta di Netgear

di M. Dalli

Q ualche settimana fa un ricer-catore di sicurezza, tale Stefan Viehbock, ha scoperto una

falla nel sistema WPS, il sistema che permette di connettersi a una rete Wi-Fi protetta semplicemente pre-mendo un bottone sul dispositivo. Questa falla consente a chiunque di connettersi alla rete, utilizzando un tool (poi rilasciato al pubblico dallo stesso Viehbock) in poche ore.Dopo questa notizia è giunta in reda-zione la risposta u�ciale di Netgear al problema, indicando alcune ope-razioni che gli utenti possono fare per arginare il problema in attesa di una soluzione de�nitiva. Ecco il testo integrale:Il Wi-Fi Protected Setup (WPS) è un me-todo per con�gurare un nuovo dispo-stivo wireless nella propria rete, con-sentendo agli utenti di realizzare il set up della rete tramite un registro interno o esterno. La vulnerabilità scoperta nel sistema WPS rende l’identi�cazione

tramite PIN estrema-mente suscettibile a tentativi di accesso non autorizzato. Pre-cisiamo che i router NETGEAR sono in gra-do di autoproteggersi dopo diversi tentativi di autenticazione fallita in modalità di registrazione esterna, entrando in uno stato di blocco.Il metodo WPS attivato con la sola pressione del pulsante dedicato può continuare ad essere utilizzato per i collegamenti di rete wireless, anche nei periodi di blocco del router. Dato che la vulnerabilità riscontrata riguarda soltanto il sistema con identi�cazione tramite PIN, NETGEAR consiglia di di-sabilitare la funzione, per proteggere al meglio la propria rete da possibili attacchi. Come fare:Accedere al sito di gestione del router

www.routerlogin.net. Note: per le cre-denziali di default consultare la guida del prodotto.Cliccare sul menù Advanced Setup e selezionare Wireless Settings.Sotto la voce WPS settings, segnare la casella Disable Router’s PINCliccare sul pulsante Apply per salvare le impostazioni.Queste indicazioni di massima, pe-raltro, sono applicabili anche ad altri marchi che supportino il WPS e la possibilità di disabilitare l’autentica-zione tramite PIN. Come sempre, se utilizzate il WPS conviene seguirle; prevenire è meglio che curare!

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n. 40 / 30 gennaio 2012estratto da www.dday.it

TV & VIDEO / Scenderà il costo di produzione dei TV OLED?

DuPont “stamperà” gli OLED L’azienda aprirà negli Stati Uniti (Delaware) la prima fabbrica pilota Il colosso chimico sperimenterà la “stampa” su larga scala dei pannelli

di R. Pezzali

I prodotti più interessanti del CES 2012 sono stati indubbiamente i primi esemplari di TV OLED da

55 pollici di LG e Samsung. Ma la domanda è sempre la solita, quan-to costeranno? Tanto, ma i costi di produzione potrebbero scendere rapidamente se DuPont manterrà la sua promessa. Nel 2010 il colosso chimico aveva annunciato lo svilup-po di una tecnologia di stampa che permetteva di realizzare un pan-nello OLED da 50 pollici in due mi-nuti. Ora DuPont ha annunciato la prossima realizzazione della prima fabbrica pilota per l’affinamento di questa tecnologia negli Stati Uniti a Newark (Delaware), con un inve-stimento di 30 milioni dollari (a cui si aggiunge quasi un altro milione di dollari di finanziamenti da parte dello stesso stato del Delaware). Lo scorso novembre DuPont comu-nicava di aver stretto un accordo di licenza per lo sfruttamento della

propria tecnologia con un impor-tante produttore asiatico. Che LG o Samsung vogliano utilizzare la solu-zione di DuPont per la produzione dei propri TV?

TV & VIDEO

Philips “razzista” La soundbar è per Android

Philips lancia la nuova soundbar Wi-Fi dedicata ai dispositivi Android, ma basata su DLNA. Siamo sicuri che non funziona anche con iOS?

di R. PezzaliIl popolo di Android è stanco di vedere docking e dispositivi con il bollino “made for iPhone”: come mai se Android è più di�u-so, i dispositivi fatti per Android si contano sulle dita di una mano? Fortunatamente Philips si è presa a cuore la situazione e ha lancia-to un’intera gamma di docking e accessori destinati ad Android. Al gruppo si unisce ora anche il mo-dello CSS5123, una soundbar tra-dizionale con subwoofer che però garantisce la compatibilità con i dispositivi Android per inviare �le audio e video in streaming via Wi-Fi usando il protocollo DLNA. La soundbar ha anche ingressi USB, HDMI, analogico e ottico per le connessioni più “tradizionali” e include un media player interno compatibile con i formati più dif-fusi. La potenza è di 30 Watt per due canali, ai quali si aggiungono 90 Watt per il subwoofer. Resta un solo dubbio: se è una soundbar DLNA non dovrebbe funziona-re con tutti i client DLNA, quindi anche iPhone, computer e altri di-spositivi? Perché solo Android? È una pura questione di marketing o davvero Philips ha inibito il fun-zionamento con gli altri client?

PEOPLE & MARKETHitachi dice addio ai TVHitachi uscirà dal mercato dei TV. Se nel nostro Paese la distribuzione dei TV Hitachi si era interrotta già da anni, in patria l’azienda era presente con gamme sia LCD che Plasma con il marchio Wooo. Da settembre però Hitachi stopperà la produzione e la sua ultima fabbrica di display, quella della prefettura di Gifu, verrà convertita alla produzione di proiettori e semiconduttori. Hitachi è vittima, come altri produttori giapponesi, del crollo dei prezzi dei TV, che ha fatto perdere di competitività il “made in Japan”. E così un altro storico marchio del sol levante se ne va, mentre quelli che rimangono faticano a tenere il passo dell’agguerrita concorrenza coreana.

TV & VIDEOLoewe più smart con VideoNet App

Loewe lancia VideoNet App, una nuova applicazione per iPad che espande le possibilità della piattaforma di Smart TV integrata nei TV del produttore tedesco. In pratica, è possibile sfogliare la libreria di contenuti del portale MediaNet dei TV Loewe direttamente da tablet e di riprodurre quindi podcast e video sull’iPad. Ma l’utente può anche utilzzare il tablet per scegliere i contenuti da riprodurre e inviarli al TV per sfruttare le maggiori dimensioni dello schermo del TV. L’applicazione consente anche di sincronizzare i preferiti tra i due dispositivi rendendo di fatto l’iPad una sorta di estensione del TV. L’applicazione è gratuita ed è già disponibile sull’App Store di iTunes e supporta i TV delle serie Art, Connect e Individual con portale MediaNet e dimensione superiore ai 32 pollici.

TV & VIDEO Sony Dot Switch, prova a indovinare cos’è!Sorpresa Sony: il 21 febbraio 2012 rilascerà qualcosa di importante Per ora c’è solo il nome e un video apparso sul sito dell’azienda

di R. PezzaliLa data scelta, 21-02-2012, lascia intende-re che si tratta di qualcosa di importante. È infatti una data palindroma, che può essere letta da destra a sinistra e viceversa senza che cambi nulla. Il 21 febbraio sarà il giorno di Dot Switch, una nuova tecnologia Sony della quale conosciamo solo il nome e un teaser, apparso sul sito dell’azienda. Caricata su uno smartphone Android Xperia Arc c’è una particolare applicazione che accende tutto, un TV, un grammofono, quattro macchinette lancia-coriandoli e un braccio robotico. Di cosa si tratti si fa fatica a capirlo, probabilmente un sistema di controllo universale basato

sull’IR, tecnologia che Sony non ha an-cora abbandonato (come dimostra l’ag-giunta di un trasmettitore IR sui tablet). Ma potrebbe essere anche un sistema di controllo domotico realizzato da Sony. Spazio all’immaginazione, al 21 febbraio non manca poi molto.

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n. 40 / 30 gennaio 2012estratto da www.dday.it

PC & MULTIMEDIA

Il mondo PC non innova piùIl CEO di Razer, produttore hardware per il gaming, si scaglia contro il mondo dei PC e propone un’alternativa, Project Fiona. Sarà valida?

di G. CupiniIn una recente intervista, il CEO di Razer (società di hardware per il ga-ming), Min-Liang Tan, si è scagliato contro il mondo del PC, colpevole a suo dire di non essere più in grado di innovare. Secondo il suo giudizio, infatti, innovazione signi�ca neces-sariamente rottura con gli schemi precedenti, cosa che il mondo PC sarebbe ormai troppo spaventato per fare. Ricordiamo che durante il CES di quest’anno, Razer ha pro-posto Project Fiona, un tablet che ha de�nito “high-end” su cui è stata dimostrata una demo di Skyrim. La peculiarità di questo tablet sta nella sua con�gurazione hardware capace di far girare nativamente i giochi per PC senza necessità di porting. Prezzo di vendita previsto 999 euro. Riuscirà a farcela?.

PC & MULTIMEDIA / Arriverà prima in Windows 8 Server, poi nel client

ReFS sarà il futuro di NTFS Arriverà con Windows 8 ServerLa sua caratteristica principale è la “resistenza” a danni e corruzione di dati

di M. Dalli

W indows 8 porterà con sé molte novi-tà, sia di interfaccia

grafica che sotto al cofano. Una di queste è un nuovo file system, chiamato ReFS (Resilient File System, ovve-ro file system “resistente”). La caratteristica principale di quello che, nel corso dei prossimi anni andrà a sosti-tuire l’attuale NTFS, è pro-prio la “resistenza” ai danni sui file, causati sia da errate scritture che da degrado del mezzo di supporto. ReFS è stato sviluppato da zero mi-gliorando, a detta di Microsoft, le attuali caratteristiche di Windows 8. Il nuovo file system porterà con sé l’auto-riparazione dei dati, quando possibile, effettuata senza necessità di disconnettere il disco. Viste le sue caratteristiche di fascia alta, però,

il nuovo file system arriverà per primo con Windows 8 Server, per poi espandersi nel tempo anche ai client, dapprima per dischi secon-dari, poi anche per quelli di avvio. Non lo vedremo quindi al lancio di Windows 8 sui nostri PC, ma con-fidiamo che in poco tempo possa andare a sostituire NTFS, dopo qua-si un ventennio di onorato servizio. Il futuro, per Microsoft, è proprio ReFS.

PC & MULTIMEDIA IPv6, previsto il lancio per il 6 giugno 2012Gli indirizzi IPv4 sono agli sgoccioli, ma a giugno l’IPv6 diventerà realtà Questa iniziativa è necessaria per scongiurare il collasso della Rete

di M. DalliIl 2012 sarà (anche) l’anno degli switch off. Dopo la TV analogica, il 6 giugno 2012 inizierà un’altra importante transizione: dall’IPv4 all’IPv6. La Internet Society ha infat-ti stabilito che, dopo il test dello scorso anno, il 6 giugno 2012 verranno attivati permanentemente alcuni indirizzi IPv6. Questa iniziativa è stata dettata dal completo esau-rimento degli indirizzi IPv4, distribuiti agli inizi del 2011, rendendo così una necessità dover passare alla nuova ver-sione del protocollo Internet, che garantisce 2128 indirizzi (340 miliardi di miliardi di miliardi di miliardi) contro i 232 indirizzi dell’IPv4 (circa 4,3 miliardi); un numero di fatto infinito che dovrebbe garantire l’esplosione della cosiddet-ta “Internet delle cose”, dove ogni apparecchio ha accesso alla Rete e pos-siede un proprio indirizzo IP. All’iniziativa parteciperanno alcuni importanti siti Web, responsabili della maggior parte del traffico Internet, come Google, Facebook, Microsoft e Yahoo!, oltra a produttori di hardware di rete (D-Link e Cisco, per il momento) e Internet Service Provider americani. Abbiamo chie-sto informazioni ai maggiori provider italiani, siamo in attesa di conoscere cosa succederà nel nostro Paese.

Estratto dal quotidiano onlinewww.dday.it

Registrazione Tribunale di Milanon. 416 del 28 settembre 2009

direttore responsabileGianfranco Giardina

editingCristina Dainese Fiammetta Regis

EditoreScripta Manent Servizi Editoriali srl

via Gallarate, 76 - 20151 MilanoP.I. 11967100154

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PC & MULTIMEDIA

Windows 8 strizza l’occhio alle Internet KeyNel nuovo sistema operativo è stata migliorata la gestione delle reti mobili, sia Wi-Fi che cellulari

di M. DalliIl futuro dei PC è sempre più mobile. A chi possiede un portatile sarà già capitato di connettersi a reti pubbli-che Wi-Fi, se non alla rete cellulare sfruttando una Internet Key o un modem 3G integrato. Windows 8 renderà queste operazioni più sem-plici e sarà più facile tenere sotto controllo il tra�co generato, per evitare di “sforare” il limite imposto dagli operatori mobili.Nel prossimo sistema di Microsoft, infatti, le gestione delle reti cellulari è stata integrata assieme a quella delle reti Wi-Fi e i driver delle In-ternet Key compatibili saranno già presenti nel sistema operativo. In questo modo basterà collegare la chiavetta a un PC con Windows 8 per essere subito in linea, senza passi intermedi. Windows 8, inoltre, terrà traccia delle proprie reti prefe-rite, per cui se ci si troverà in presen-za di una rete Wi-Fi nota, il sistema si collegherà automaticamente ad essa, in caso contrario (o in caso di disconnessione manuale da una rete Wi-Fi) Windows 8 provvederà a connettersi autonomamente alla rete mobile. In Windows 8 sarà inol-tre possibile tenere sotto controllo la quantità di dati scaricati, sia dalle reti “senza limiti” (Wi-Fi personali) che da quelle limitate, come le reti 3G o gli hotspot pubblici; un avviso avvertirà gli utenti del raggiungi-mento della soglia, ma sarà sempre possibile tenere sotto controllo l’uti-lizzo della banda con dettaglio alla singola applicazione. Per i program-matori sarà in�ne possibile sapere se il PC è connesso a una rete limi-tata o illimitata e scegliere di con-seguenza quanti dati scaricare; per esempio, un client email potrà sca-ricare solo le intestazioni quando in modalità 3G, un programma di foto potrebbe accedere alle versioni in bassa risoluzione delle immagini e Windows Update non scaricherà gli aggiornamenti, se non quelli critici di sicurezza.

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n. 40 / 30 gennaio 2012estratto da www.dday.it

GAME & MOVIEWii U in arrivo per NataleA margine della presentazione dei risultati �scali, il presidente di Nintendo Satoru Iwata ha promesso una data di lancio per la Wii U, la console di prossima generazione della casa giapponese. Wii U arriverà in Europa per �ne anno, giusto in tempo per le festività natalizie.La neonata console è però ancora avvolta da una nube di mistero: quali sono le sue speci�che complete? Quali giochi arriveranno al momento del lancio? Ne sapremo sicuramente di più il prossimo giugno, quando all’E3 2012 Nintendo toglierà i veli, per la seconda volta dopo lo scorso E3 2011, alla Wii U. Nel frattempo non resta che attendere e sperare che gli sviluppatori, che avrebbero già in mano i primi prototipi, facciano un buon lavoro.

GAME & MOVIEResident Evil 6 in uscita novembreLa campagna virale non è ancora conclusa, ma Capcom ha deciso di non indugiare oltre e ha annunciato u�cialmente Resident Evil 6, con la pubblicazione del primo trailer u�ciale e una data di uscita (per le versioni per Xbox 360 e PS3): 20 novembre 2012. Il nuovo capitolo vedrà il ritorno di Leon S. Kennedy e Chris Red�eld insieme a nuovi personaggi alle prese con nuovi attacchi bio-terroristici e secondo i produttori rappresenterà un notevole salto in avanti a livello di qualità per la saga di Resident Evil. In ogni caso, come negli episodi precedenti, ci saranno sia la modalità single player che quella cooperativa e il primo trailer o�re un’anteprima del tipo di minaccia che possiamo aspettarci...

GAME & MOVIE / Continua la serie di indiscrezioni sulla futura console di Microsoft che arriverà nel 2013

La prossima Xbox sarà sei volte più potenteAvrà una scheda gra�ca sei volte più potente dell’attuale, lettore Blu-Ray, nuovo Kinect e sistema anti-giochi usati

di R. Pezzali

L a nuova console di Microsoft (per il momento denomina-ta Xbox 720), uscirà nel 2013:

questo sembra essere l’unico dato di fatto di tutti i rumour che emergono in questi giorni. La rivista giapponese Kotaku, una delle più note nel mondo dei videogiochi, a�erma però di avere avuto so�ate abbastanza sicure sulla nuova console che Microsoft stareb-be progettando. Ciò che inizierà già nel 2012 è la produzione della sche-da gra�ca per dare la possibilità agli sviluppatori di cominciare a mettere le mani su un SDK il prima possibile. La GPU sarà targata AMD e sarà basa-ta sulla serie 6000; in particolare sarà simile come features alla Radeon HD 6670, quindi con supporto DirectX 11, 3D e 1080p. La nuova scheda gra�ca non è forse quel salto generazionale che ci si aspettava, ma dovrebbe ga-rantire comunque una potenza sei volte superiore a quella dell’attuale Xbox 360. Altre indiscrezioni riguar-dano la presenza di un drive Blu-ray

all’interno. Microsoft non ab-bandonerà un supporto �sico, questo è certo, ma il DVD Dual Layer inizia a stare stretto. Il Blu-ray potrebbe essere la soluzio-ne migliore e, secondo Kotaku, Microsoft avrebbe proprio scel-to i dischi da 50 GB per la Xbox 720. Non ci sentiamo però di escludere una possibilità: HD DVD. Un formato morto, per il quale non esistono masterizza-tori e che comunque avebbe 30 GB di capacità. Microsoft ha già le licenze, può far produrre i drive a basso costo e non avrebbe il problema “pirateria” vista l’impossibilità di duplicare i di-schi. Quello che però più preoccupa è il sistema anti-usato: sappiamo che le software house non vedono di buon occhio il sistema dell’usato, e pro-prio per questo è sempre più di�uso l’online pass da acquistare se si vuole giocare nuovamente online con una copia di seconda mano. Pare che Mi-crosoft sia intenzionata ad acconten-

tare le software house inserendo nelle nuove console un sistema di collega-mento univoco tra il gioco e la conso-le stessa. La prima volta che si inseri-sce un gioco nuovo un identi�cativo unico viene registrato dalla console e non si potrà più usare su un’altra con-sole, ma questa è solo una interpreta-zione. Una cosa è certa: dopo l’iPhone, il Galaxy S III e l’iPad 2, la Xbox 720 è diventata la nuova miniera di rumor: la verità però si saprà solo tra cinque mesi, se è vero che Microsoft la farà vedere alla E3.

GAME & MOVIE / Il CEO della software house di giochi esprime la sua opinione senza mezzi termini

Per Paradox il DRM è uno spreco di soldi Il sistema di protezione dei contenuti sui videogiochi è una perdita di soldi: lo rivela Fred Wester a Game Spy

di M. Dalli

I videogiocatori sono i primi a odiare i sistemi anti-copia dei loro titoli pre-feriti, ma quando ad aggiungersi al coro sono gli addetti ai lavori, le cose si fanno più interessanti. Le parole non proprio al miele per il DRM arrivano da Fred Wester, CEO della piccola softwa-re house di giochi strategici Paradox che, in un’intervista a GameSpy, non usa mezzi termini per descrivere il DRM:La gente che compra un gioco dovrebbe avere la stessa esperienza di chi pirata il gioco, altrimenti è un disincentivo a comprare una copia legale. E non vedo perché la gente usi ancora il DRM. Se prendiamo un cosa come il DRM di Sony, SecuROM, è uno spreco di soldi. Ti protegge per tre giorni, genera un sacco di supporto tecnico e non aumenta le vendite. E lo so per certo, visto che l’ab-

biamo provato anche noi otto anni fa, e non ha mai funzionato per noi. Per due motivi: costa soldi e ti fa perdere soldi, inoltre è così scomodo per i clienti.Interessante anche la spiegazione che Wester dà sul perché le altre software house continuino a usare il DRM, no-nostante l’evidente fallimento:Non so, penso ci sia un sacco di politica, specie per le case più grandi. [...] Se sei un CEO, devi avere le spalle coperte. E la gente che chiede, il consiglio di ammini-strazione, non sa nulla di giochi. Sono lì perché sono una banca di investimenti o simile e chiedono “Allora, cosa stiamo fa-cendo per proteggere il nostro gioco dai pirati?” e il CEO può rispondere “Stiamo comprando questa soluzione da Sony”. [...] Per cui penso che sia stato un modo per coprirsi le spalle, in passato. Ora non vedo una spiegazione ragionevole per

usarlo. Specialmente quel tipo che ti costringe a stare online tutto il tempo, come Ubisoft. Per me fa così 2003.Nel complesso, quindi, una posizione molto netta che, siamo sicuri, molti di voi condivideranno: che senso ha implementare un sistema che, oltre a non essere e�cace, costa parecchi soldi e si ritorce spesso come un boo-merang contro gli stessi acquirenti onesti? Purtroppo il mondo dei videogio-chi non è l’unico a essere a�etto da questo morbo: si pensi ai �lm, per cui chi scarica illegalmente un �lm può vederlo dove e quante volte vuole, mentre chi lo acquista legalmente è costretto a sottostare alle ferree regole delle major, o al mondo della musica. Riusciranno i piani alti di queste azien-de a capire l’antifona in tempo?

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n. 40 / 30 gennaio 2012estratto da www.dday.it

HIFI & HOME THEATEROnkyo e TEAC assieme per sopravvivereDopo l’acquisizione da parte di Gibson, Onkyo ha annunciato un’alleanza strategica con TEAC, per cui le due aziende acquisteranno circa il 10% delle rispettive azioni, con un esborso di 1 miliardo di yen da parte di Onkyo e 700 milioni di yen da parte di TEAC. L’alleanza è volta alla condivisione delle fabbriche, dei centri logistici e della ricerca e sviluppo. Il presidente di TEAC, Yuji Hanabusa, ha a�ermato che l’alleanza “renderà entrambe le aziende più competitive in un mercato in continuo movimento”. Da parte di Onkyo, invece, il presidente Munenori Otsuki ha a�ermato che l’accordo consentirà a entrambe le aziende di “far leva a vicenda sulla considerevole forza di fornire ai clienti prodotti innovativi e in grado di cambiare la vita”.

HIFI & HOME THEATER / Prezzo più popolare, ma ancora alto

B&O lancia un brand per tutti In tempi di crisi anche B&O si adegua e lancia una linea economica, B&O Play

di M. Dalli

Dopo le indiscrezioni di qualche mese fa, B&O conferma che lancerà una linea di accessori e apparecchi stand-alone (niente TV o sistemi, quindi), caratterizzati da un prezzo più accessibile rispetto al resto de-gli apparecchi B&O. La nuova gamma, chiamata B&O Play, debutterà in febbraio con il Beolit 12 AirPlay, un Hi-Fi portatile con supporto ad AirPlay.Beolit 12, il cui design è stato curato da Cecille Manz, è un omaggio alle radio degli anni ‘60 del secolo scor-so, quelle a transistor. È composto da una griglia in alluminio colorato, mentre il corpo è in plastica verni-ciata; il tutto può essere facilmente trasportato grazie a una maniglia in pelle, mentre l’utilizzo in mobilità è assicurato da una batteria integrata. All’interno del Beolit 12 ci sono un woofer da 4 pollici e 2 tweeter full range da 2 pollici, in grado di ero-

gare una potenza massima di 120 Watt. Il collegamento ai dispositivi Apple avviene sia tramite AirPlay, in modalità Wi-Fi o Ethernet, sia trami-te USB.Beolit 12 sarà disponibile a febbraio online e in alcuni negozi specializ-zati, in quattro colorazioni: grigio scuro, grigio, blu e giallo. Il prezzo, nonostante sia più “po-polare” rispetto ad altri prodotti del marchio danese, rimane comunque alto: 699 euro.

HIFI & HOME THEATER / Presentata la nuova serie Xeo del costruttore danese, prezzi elevati

Da Dynaudio diffusori wireless per audio�liI modelli sono disponibili anche da soli con telecomando perché possono formare un sistema completo multiroom

di R. Faggiano

Si chiama Xeo la nuova serie di di�usori attivi e senza �li, stret-tamente derivati dagli eccellen-

ti di�usori Dynaudio realizzati per gli studi di registrazione. I due modelli si chiamano Xeo 3 (1.499 euro la cop-pia) e Xeo 5 (2.900 euro la coppia), il primo da sca�ale, il secondo da pa-vimento e hanno in comune un pic-colo trasmettitore che funziona sulla frequenza dei 2,4 GHz. I segnali sono trasmessi �no alla frequenza di 48 kHz/16 bit e quindi non sono compa-tibili con le migliori registrazioni FLAC ad alta risoluzione. I di�usori sono anche disponibili da soli con un te-lecomando, perché possono formare un completo sistema multiroom �no a tre stanze diverse, con portata del segnale �no a 50 metri. Il trasmetti-tore può ricevere segnali analogici (1 ingresso RCA e un mini jack) e digitali

(1 ottico e un mini USB), utilizzando l’ingresso USB non serve nemmeno l’ali-mentazione esterna; un telecomando permette di scegliere la sorgente e regolare il volume. Ogni di�usore attivo ha un selettore per determina-re se deve riprodurre il canale destro, il sinistro oppure entrambi in mo-nofonia. Il di�usore da sca�ale Xeo 3 è un due vie con ac-cordo re�ex posteriore e altoparlanti realizzati direttamente da Dynaudio (tweeter con cupola da 27 mm e woofer da 14,5 cm) e ampli�cazio-ne da 50 Watt per ogni altoparlante; sono disponibili con �nitura laccata bianca o nera, la risposta in frequenza dichiarata è da 48 a 22.000 Hz. Il dif-

fusore da pavimento Xeo 5 aggiunge un secondo woofer agli stessi altopar-lanti dello Xeo 3, sempre con accor-do re�ex posteriore ma la risposta in frequenza scende �no a 36 Hz grazie al mobile più grande. L’ampli�cazione è sempre da 50 Watt per altoparlante. Entrambi i modelli saranno disponibi-li dal prossimo marzo.

GAME & MOVIE Skyrim, in arrivo il cerotto anche per PS3Bethesda annuncia il rilascio della patch 1.4 per tutte le piattaforme Tra i problemi risolti anche i rallentamenti sulla console di Sony di P. CentofantiBethesda ha rilasciato un aggiornamento sulla fase di testing della patch 1.4 di Skyrim che introdurrà su PC il supporto a Creation Kit e Steam Workshop per la personalizzazione del gioco. Ma al di là della nuove funzionalità, l’aggiornamento è atteso soprattutto perché cercherà di risolvere una lunga serie di problemi che affliggono ancora Skyrim. E tra gli aspetti su cui andrà a intervenire ci sarà anche il problema dei rallentamenti che affliggono i giocatori su PlayStation 3. La fase di testing, si legge nell’annuncio, sarà completata nei prossimi giorni e la patch sarà inviata dunque per la certificazione ai produttori delle console. L’aggiornamento sarà rilasciato in-fatti per tutte le piattaforme: PC, Xbox 360 e Play-Station 3. Per consultare l’elenco dei cam-biamenti apportati dalla patch, riman-diamo all’articolo integrale pubblica-to su DDay.it.

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n. 40 / 30 gennaio 2012estratto da www.dday.it

di P. Centofanti

Una delle saghe di maggiore successo degli ultimi anni è senza dubbio Assassin’s Creed,

che tra videogiochi “canonici”, versioni mobile, libri, fumetti e cortometraggi ha praticamente toccato qualsiasi tipo di media. Assassin’s Creed: Reve-lations, sempre sviluppato e prodot-to da Ubisoft, è il quarto capitolo del �lone principale e terzo e conclusivo della trilogia legato al personaggio di Ezio Auditore. Per la verità Revelations dà al giocatore la possibilità di tornare a interpretare anche Altair, il protago-nista del primo Assassin’s Creed, gioco tra l’altro incluso nella versione PS3 oggetto di questa recensione.

A spasso per l’Impero OttomanoLa storia inizia esattamente dove l’avevamo lasciata in Brotherood: Desmond dopo aver ucciso inconsa-pevolmente Lucy Stillman si risveglia con la coscienza intrappolata nell’Ani-mus: il suo corpo è in coma e l’unico modo per uscirne è completare gli ultimi ricordi chiave di Ezio Auditore e Altair, le cui vite sono legate dalla Mela dell’Eden, il manufatto alieno conteso da secoli da Templari e Assas-sini. La trama principale segue ancora una volta la vicenda di Ezio Auditore, intento a cercare l’accesso alla biblio-teca di Altair di Masyaf. Per farlo deve recuperare cinque chiavi nascoste a Costantinopoli, dove Ezio si troverà

GAME & MOVIE / L’ultimo capitolo della saga permette di tornare a interpretare Altair, il protagonista del primo Assassin’s Creed

Assassin’s Creed: Revelations invade Istanbul (PS3) Quarto capitolo della saga degli Assassini e conclusione del ciclo di Ezio Auditore. Storia e ambientazione di grande fascino, ma la formula è un po’ ripetitiva

suo malgrado invischiato nella guer-ra sotterranea per la successione al trono dell’Impero Ottomano. E così Revelations è quasi interamente am-bientato nell’antica Istanbul, ricreata con ricchezza di dettagli in questo nuovo episodio, contraddistinto an-cora una volta da un �nale aperto. E la storia non �nisce qui Il “solito” Assassin’s Creed o quasiCome al solito l’aspetto più a�asci-nante della serie è costutuito proprio

dall’ambientazione anche se dob-biamo dire che rispetto alla varietà o�erta dalle location rinascimentali italiane dei precedenti episodi, in questo caso comincia a notarsi un notevole appiattimento. D’altra par-te il ritmo auto-imposto di un’uscita all’anno non lascia molto tempo per notevoli sviluppi tecnici. Per ovviare a una formula che per le stesse ragioni rischia di scivolare nell’estrema ripeti-tività, Ubisoft ha cercato ancora una volta di arricchire il gameplay con alcune novità. Come già in Brothe-

rhood, avremo la possibilità di assol-dare nuovi Assassini, di addestrarli e di partecipare in missioni di conqui-sta di altre regioni: se in Brotherood era l’Europa, in questo caso ci sono varie località sul Mediterraneo. I covi degli Assassini conquistati in città però possono infatti essere attaccati dai Templari, il che innesca un mecca-nismo di gioco di tipo “tower defense” di cui francamente non si sentiva la mancanza e che sa un po’ troppo di posticcio. A parte questo e alle nuo-ve armi, il gameplay rimane del tutto

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invariato e anzi il gioco appare ancora più facile dei precedenti, specie per quanto riguarda i combattimenti. Vie-ne riproposto anche il multiplayer di Brotherood, con l’aggiunta di nuove location e nuove modalità, tra cui un �lone narrativo, deathmatch e “cat-

tura la bandiera”. Per accedere alla sezione multiplayer occorre il codice per UPlay incluso nella confezione e non riutilizzabile.

Più dettagli ma la PS3 arrancaA livello tecnico, come dicevamo,

non ci sono grandissime novità nel motore di gioco, anche se la gra�ca e la ricreazione delle ambientazioni continuano ad essere davvero no-tevoli. Certo avremmo preferito una maggiore varietà di costumi e alcune vie di Costantinopoli si somigliano un po’ troppo le une con le altre, ma il fascino rimane notevole. Purtroppo la versione per PlayStation 3 non è ottimizzata al meglio e a tratti la con-sole Sony arranca: tearing e rallen-tamenti emergono quando ci sono troppi personaggi sullo schermo o elementi dinamici come il fumo o polvere nelle strade. L’audio è invece al pari degli ultimi due capitoli con un ottimo utilizzo del 5.1, anche se alcuni e�etti sonori avrebbero potuto essere più spettacolari (le granate in particolare). Nel complesso continua il ra�namento rispetto ad Assassin’s Creed II, ma non si può ancora parlare

di un vero e proprio salto in avanti dal punto di vista tecnico.

In sostanzaConcludendo chi ha amato tutti gli episodi della serie, non potrà che apprezzare anche questo Revelations, almeno dal punto di vista della nar-razione, anche se lo schema di gioco comincia a dare segni di stanchezza. Ubisoft questo lo sa bene se a ogni episodio aggiunge elementi in più, anche se a nostro avviso quello che servirebbe sarebbe un filo di diffi-coltà in più. Ma d’altra parte Assas-sin’s Creed fa parte di quel filone di giochi “di massa” capace di attirare anche i videogiocatori più occasio-nali. Dei quattro capitoli però Reve-lations è forse quello meno a fuoco e, nonostante il ridotto numero di location, quello un po’ più dispersi-vo e frammentato

GAME & MOVIE Assassin’s Creed: Revelations

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Prezzo: 69.98 euro (PS3)Studio: UbisoftDistributore: UbisoftGiocatori: 1 Multiplayer: sìDLC: sìPEGI dichiarato: 18Disponibile per:PC, Xbox 360, PS3

Longevità

Tra trama principale e side quest siamo dalle parti dei precedenti episodi. In più c’è anche il multiplayer per chi proprio non riesce stare lontano dalla lama celata.

Curva di apprendimento

Per chi si avvicina la prima volta al mondo di Assassin’s Creed all’inizio le meccaniche di gioco potrebbero apparire troppe, ma si impara alla svelta.

AmbientazioneRicca di fascino ma anche un po’ ripetitiva

TV o monitor?

Gli scenari di Costantinopoli meritano un grande schermo. Per i plasma occhio agli elementi �ssi dell’OSD (possono essere disattivati).

Stereo o 5.1? Il 5.1 non è fondamentale ma arricchisce non poco l’esperienza di gioco.

Acquisto usatoNessun problema per il single player, ma per il multiplayer dovrete comprare anche un nuovo codice.

Chiaro o scuro?L’ambientazione alterna giorno e notte, città all’aperto e sotterranei: un buon display è consigliato.

Qualità/Prezzo

Il prezzo “day one” è elevato. Se non siete fan della saga, vista la mancanza di novità signi�cative, potete tranquillamente aspettare che il prezzo scenda. E scenderà.

Acquisto usato

Nessun problema per il single player, ma per il multiplayer dovrete comprare anche un nuovo codice.

PEGI: 18

La violenza non manca, d’altra parte impersonate un assassino, ma il PEGI 18 è un �lo esagerato. Non c’è nulla che possa turbare un sedicenne.

Per lui o per lei?

La trama è a�ascinante e per tutti ma ha un indubbio taglio maschile.

La scheda di DDay.it

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GUIDA / Ci siamo messi nei panni dell’acquirente quando, dopo aver tolto dall’imballo il TV, deve installarlo. Ecco una breve guida

Come ottenere il massimo dal nuovo televisore Il momento è giunto, siamo pronti a installare il TV e metterlo in funzione: vediamo quali sono i passi da fare per non compiere errori

di C. Stellari

Su DDAY.it abbiamo pubblica-to diversi approfondimenti e guide riguardanti i TV, analiz-

zando le tecnologie utilizzate e i cri-teri di scelta. Questa volta abbiamo deciso di a�rontare l’argomento da un punto di vista diverso, quello di chi ha acquistato il TV e si trova a toglierlo dall’imballo e metterlo in funzione per la prima volta; esami-neremo quindi modalità di collega-mento, posizionamento e in genere tutto quello che c’è da sapere per ottenere il meglio dal nostro nuovo TV, partendo da semplici consigli che sono però spesso e volentieri trascurati.

Primo: leggere le istruzioni Leggere il manuale d’uso può essere noioso, la voglia di mettere subito in funzione il nuovo TV saltando i “pre-liminari” può però indurre nell’erro-re: meglio perdere qualche minuto e dedicarsi almeno alla lettura della guida di installazione rapida. Il ma-nuale completo in forma cartacea può non essere fornito con il TV ma di solito è sempre disponibile sul sito Internet del costruttore, il consiglio è quello di procurarselo e leggerlo: è il sistema migliore per conoscere a fondo le caratteristiche dell’appa-recchio e per prendere con�denza con le funzioni del nuovo TV.

Dove metto il TV? Lo schermo nero del TV va a nozze con i ri�essi, se possibile è meglio

quindi collocare il televisore in una posizione in cui fonti intense di luce non arrivino direttamente sullo schermo. Per migliorare la visione talvolta può bastare un corretto orientamento, utilizzando la base girevole o una sta�a a muro con braccio estensibile.

Meglio guardare il TV di fronteIl TV andrebbe guardato di fronte, in asse con lo schermo, posizioni di visione angolate possono compor-tare un peggioramento della qualità di visione. I TV di buona qualità di-chiarano angoli di visione orizzontali anche di 170°, ma in realtà stando “di lato” l’immagine può risultare meno incisiva, con colori meno brillanti: più è angolata la posizione di visio-ne e tanto più il fenomeno risulta evidente. Nel caso di immagini 3D mettersi di fronte al TV è ancora più importante, da posizioni angolate l’e�etto 3D potrebbe perdersi.

Qual è la distanza ottimale di visione?Dimensione dello schermo e distan-za di visione sono legate tra loro dal-la capacità di risoluzione del nostro occhio. Per i TV Full HD, lo standard a partire da schermi da 32 pollici, la distanza di visione ottimale dovreb-be essere pari a circa a 1,5 - 2 volte la diagonale del TV: allontanandosi dallo schermo infatti non si percepi-sce tutta la risoluzione, avvicinando-si i pixel cominciano a diventare evi-

denti. Il calcolo si basa sugli standard suggeriti dal SMPTE e da THX, che propongono rispettivamente un an-golo ottimale di visione pari rispet-tivamente a 30° e 26°. Lo schermo dovrebbe essere quindi posto più vicino rispetto a quello che siamo soliti fare, è possibile allungare un poco questa distanza, senza esage-rare: un buon compresso tra visione cinematogra�ca e le esigenze “do-mestiche” potrebbe essere quello di posizionare il TV a una distanza pari a tre volte la diagonale. Nella tabella in basso a sinistra riportiamo i calcoli della distanza di visione consigliata per schermi da 32 a 50 pollici.

I collegamentiLa dotazione di connessione dei TV o�re in genere tre o quattro ingressi HDMI e un paio di uscite, un ingres-so component e una o due SCART, ingressi e uscite audio, presa cu�a, USB, Ethernet e alcune prese acces-sorie. Per collegare al TV sorgenti esterne (lettore Blu-ray. DVD, deco-der satellitare) è consigliabile uti-lizzare gli ingressi HDMI, perché of-frono semplicità e la miglior qualità; per le sorgenti HD l’utilizzo dell’HD-MI è una scelta obbligata. La con-nessione HDMI può inviare anche i segnali di comando da un appa-recchio all’altro, in questo modo gli apparecchi collegati (TV, lettori Blu-ray, lettori DVD, sistemi audio) pos-

sono essere controllati con un solo telecomando. Le altre connessioni si rivelano utili per collegare apparati analogici privi di uscita HDMI (VHS, vecchi DVD). L’uscita HDMI del TV può disporre di funzione ARC (Au-dio Return Channel), ciò consente di inviare, con un solo cavo e senza necessità di altri collegamenti, il se-gnale audio del TV a un dispositivo compatibile (soundbar, sistema HT). In questo modo è possibile ascoltare l’audio dei programmi TV attraverso il sistema esterno, ottenendo una migliore qualità di riproduzione.

Sintonia e numerazione canaliCollegata la presa d’antenna si passa alla sintonia dei canali. I TV possono e�ettuare la ricerca automatica dei canali, è possibile scegliere se sinto-nizzare i canali della TV digitale ter-restre, quelli analogici o entrambi: se vi trovate in una zona in cui è già avvenuto lo switch-o� (passaggio al digitale e spegnimento dei canali analogici) è inutile e�ettuare la sin-tonia delle frequenze analogiche. Al termine il TV propone una lista delle emittenti sintonizzate secondo un ordine prestabilito: le prime otto posizioni sono riservate nell’ordine ai tre canali Rai, seguono i tre Me-diaset, LA7 e MTV. Le posizioni suc-cessive sono riservate alle emittenti

Diagonale schermo (pollici)

Distanza massima di visione SMPTE

(metri)

Distanza massima di visione THX

(metri)

Distanza massima di visione (metri)

32 1,3 1,6 2,4

37 1,6 1,8 2,8

40 1,7 1,9 3

42 1,8 2,1 3,2

46 1,9 2,2 3,5

50 2,1 2,4 3,8 segue a pag. 18

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GUIDACome ottenere il massimo dal nuovo TV

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locali, dal 20 in poi troviamo gli altri canali nazionali. Se trovate questa numerazione scomoda è possibile de�nire delle liste personalizzate, or-dinando le emittenti nel modo più comodo. In caso di aggiornamenti e risintonizzazione alcuni modelli di TV mantengono in memoria le emit-tenti secondo l’ordine preferito, altri purtroppo no.

Per la pay TV ci vuole la CAMPer accedere ai programmi criptati è necessaria una CAM, ovvero un mo-dulo di accesso condizionato: una scheda elettronica da acquistare a parte che va inserita nell’apposito slot posto in genere di lato sul TV, in posizione facilmente accessibile. La CAM a sua volta ospita la smart card con le credenziali dell’abbonamen-to ai programmi a pagamento. La CAM con standard CI+ in particolare è utilizzata dai provider di servizi per o�rire programmi digitali Premium HD con un elevato livello di prote-zione da copia.

Il TV “va in Rete”I TV sono dotati di presa di rete Ethernet e sempre più spesso di connessione Wi-Fi, integrata o at-traverso un piccolo adattatore da collegare alla presa USB. La con�gu-razione della rete è estremamente semplice: nella maggioranza dei casi tutto si riduce ad attivare la moda-lità DHCP, per la connessione Wi-Fi può essere necessario introdurre la password di accesso alla propria rete wireless. L’accesso alla rete e ad Internet o�re diverse possibilità: è utile per aggiornare direttamente online il software di funzionamento

del TV e soprattutto apre le porte ai contenuti disponibili via web, la cosiddetta Smart TV o Internet TV. I servizi resi disponibili comprendono l’accesso ai principali social network, si può navigare in rete sullo scher-mo del TV o e�ettuare videochia-mate con Skype, visualizzare video e contributi aggiuntivi gratis e a paga-mento. Nuove funzionalità possono essere gradualmente aggiunte con il meccanismo delle App, piccole applicazioni software da scaricare e installare in modo semplice sul TV.

DLNA, facile streaming audio-videoLa sigla DLNA (Digital Living Network Association) indica la rispondenza a uno standard che assicura l’intero-perabilità in rete locale dei dispo-sitivi audio e video. Un TV “DLNA” collegato alla rete può riprodurre i contenuti condivisi in rete (foto, au-dio e video) in streaming: cioè senza spostare o copiare i �le ma sempli-cemente accedendovi e leggendo-li direttamente da altri dispositivi (computer, NAS) connessi alla stessa rete locale.

Calibrazione, la regolazione dei parametri videoI TV o�rono funzioni automatiche di impostazione iniziale e setup, pro-cedure guidate e sempli�cate. Per ottimizzare la qualità delle immagini nel nostro ambiente di visione può essere necessaria una regolazione �ne, per ottenere ottimi risultati oc-corre utilizzare immagini di test e se-guire una procedura ben precisa; chi intende cimentarsi in questa pratica può utilizzare la nostra guida, acces-

sibile a questo link. I TV o�rono impo-stazioni prede�nite in grado comunque di o�rire un buon equilibrio generale, senza troppe com-plicazioni, a patto di scegliere quella giu-sta: generalmente le più equilibrate sono le modalità standard o naturale, ci-nema o �lm.

No alle immagini schiacciate e tagliateI TV hanno schermi con rapporto di forma 16/9 (rapporto tra larghezza e altezza dello schermo), le immagini trasmesse possono tuttavia avere formati di�erenti: 4/3 (1,33:1) ad esempio per le vecchie trasmissio-ni, stretto e allungato (2,35:1) per i �lm girati su pellicola. I TV possono adattare le immagini per riempire lo schermo, eliminando le bande nere sopra e sotto le immagini o ai loro lati, queste intervengono a secon-da dei casi zoomando e tagliando le immagini ai lati o deformando il formato originale. Meglio non utilizzare queste funzio-ni ed evitare soprattutto le immagi-ni schiacciate, rispettando il formato originale e accettando la presenza delle bande nere.

Filtri: attenti a non esagerareI TV o�rono �ltri digitali per miglio-rare la qualità delle immagini: �ltri di riduzione del rumore, di nitidezza per aumentare il contrasto. Questi migliorano alcune caratteristiche vi-deo ma possono rendere innaturali le immagini e introdurre artefatti e pertanto vanno utilizzati con mode-razione, valutando il risultato otte-nuto e regolando il loro intervento al minimo indispensabile.

Immagini “più fluide”Durante la visione capita talvolta di rilevare dei piccoli scatti nelle imma-gini in movimento, specie nei �lm, ciò è dovuto al numero di fotogram-mi con cui sono registrate le imma-gini, il cosiddetto frame rate. Il ma-teriale di origine cinematogra�ca è registrato a 24 fotogrammi al secon-

do, questo frame rate relativamente basso sul pannello dei TV digitali dà origine al problema. Per o�rire mo-vimenti più �uidi sono stati svilup-pati sistemi di interpolazione delle immagini: il processore video del TV esamina i contenuti dei fotogrammi e secondo speci�ci algoritmi genera dei fotogrammi intermedi da ag-giungere agli originali. Le immagini in questo modo scor-rono più �uide ma possono risultare meno naturali, in qualche caso a�it-te da artefatti. Ogni costruttore uti-lizza un proprio algoritmo di interpo-lazione, alcuni funzionano meglio di altri, il loro intervento nella maggior parte dei casi è regolabile, volendo è possibile escluderli.

3D, occhialini, crosstalkLe immagini 3D sono ottenute vi-sualizzando fotogrammi diversi de-stinati all’occhio destro e sinistro: gli occhialini fanno in modo che il corretto fotogramma giunga a cia-scuno dei nostri occhi. A seconda della tecnologia utilizzata si parla di 3D attivo (le lenti degli oc-chiali si oscurano in modo sincroniz-zato con i fotogrammi trasmessi) o passivo (le immagini sono polarizza-te mediante un �ltro e “recuperate” dagli occhiali). Può capitare che il fotogramma de-stinato a uno dei nostri occhi giunga anche all’altro creando un’interferen-za nota come crosstalk, il cui e�etto è visibile sotto forma di doppi bordi delle immagini e un ridotto e�etto di profondità. In alcuni casi i TV hanno menù de-dicati che permettono di regolare profondità e prospettiva dell’e�etto 3D, per migliorare la resa. Un sistema di elaborazione può inoltre trasfor-mare le immagini 2D in 3D, anche in questo caso l’e�etto è regolabile.

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TEST / Abbiamo messo alla prova l’interessante Panasonic SC-HTB15, l’Home Cinema che diventa soundbar. Ecco come si comporta

L’Home Theater di Panasonic si trasforma in soundbarÈ un sistema 2.1 che con un semplice accorgimento si trasforma in una soundbar sottile e di minimo ingombro. Molto interessante il rapporto qualità/prezzo

di R. Faggiano

Nella gamma Home Theater Pa-nasonic abbiamo trovato un’in-teressante soluzione per chi

desidera ascoltare dignitosamente i programmi televisivi e le colonne sono-re dei �lm, con la massima semplicità e senza svuotare il portafogli. Il sistema HT-B15 è un semplice 2.1 collegabile a qualsiasi sorgente digitale come TV o lettori Blu-ray, in grado di decodi�care colonne sonore Dolby Digital e DTS oltre a convertire segnali digitali ste-reo PCM �no a 96 kHz. La caratteristica più interessante del sistema Panasonic HT-B15 è la possibilità di con�gurarlo come soundbar oppure come classico sistema 2.1: in dotazione infatti trovia-mo un giunto metallico che permette di unire i due di�usori destro e sinistro, formando quindi la soundbar, ma ci sono anche due basette per chi prefe-risse la classica soluzione con di�usori separati. In dotazione ci sono poi gli accessori per il montaggio a parete.In versione soundbar il di�usore unico misura 80 cm in larghezza e quindi si adatta a televisori da 32 o 37 pollici, in versione separata invece i di�usori hanno uno spessore molto ridotto (75 mm) e quindi sono facilmente colloca-bili anche su piccoli ripiani. In comune alle due soluzioni il subwoofer attivo, di dimensioni non trascurabili e con altoparlante che di�onde verso il bas-so. Gli unici comandi disponibili sono tutti concentrati sul subwoofer ma non esiste un display: per il controllo delle funzioni ci sono solo spie luminose che segnalano la sorgente e il tipo di segnale in ingresso; per il volume è im-possibile sapere il livello perché il LED segnala solo la ricezione dell’impulso. Il piccolo telecomando permette di scegliere la sorgente, variare il volume e il livello del subwoofer, c’è anche un comodo tasto mute per zittire subito il sistema.

Finiture abbastanza curateLa costruzione è abbastanza curata, così come la �nitura; meglio però i di�usori del subwoofer, dove emergo-no particolari in plastica economica e alcune zone in una specie di cartone non proprio all’altezza della situazione. Nel subwoofer trovano posto tutti gli

Panasonic SC-HTB15 - 299 EURO

Quality Longevity Design Simplicity D-Factor Value

8 7 7 8 8 8

ampli�catori, la potenza dichiarata è di 120 Watt per il subwoofer e altri 120 Watt complessivi per i due di�usori (distorsione al 10%). Gli altoparlanti im-piegati nei di�usori sono molto piccoli, si tratta di un woofer ellittico da 10 x 3,5 cm e un tweeter con semicupola da 25 mm. Nel subwoofer invece troviamo un robusto altoparlante da 16 cm che lavora in un accordo re�ex, entrambe le emissioni sono verso il pavimento, con un opportuno distanziale nel mobile. Questa soluzione dovrebbe rendere meno critico il posizionamento del sub, ma vedremo che proprio questo aspetto è il punto debole del sistema.

Niente ingressi analogici Gli ingressi del sistema sono esclusiva-mente digitali, due con presa HDMI e uno per un cavo digitale ottico; in usci-ta ci sono le prese per i di�usori destro e sinistro con connettore a prova di er-rore e un’altra presa HDMI con funzio-ne ARC (canale audio di ritorno) per il collegamento al televisore. La scelta di non avere nessun ingresso analogico è discutibile ma sempli�ca l’elettronica; utilizzando un lettore Blu-ray con fun-zioni di network player comunque si può aggirare l’ostacolo per chi ha mu-sica su compact disc e al tempo stesso si potrà riprodurre musica liquida.

Buon sistema 2.1, meglio coi di�usori separatiPer testare il sistema Panasonic ab-biamo utilizzato un lettore Blu-ray come sorgente e abbiamo veri�cato le prestazioni sonore in entrambe le modalità soundbar e di�usori separati. In pratica non c’è nulla da fare per le impostazioni, il sistema sceglie auto-maticamente in base al tipo di segnale in ingresso: con segnali stereo PCM si rimane in modalità stereo standard, con segnali Dolby o DTS multicanale viene invece attivato il Dolby Virtual Surround, arricchito con ulteriori e�etti e un e�etto per i dialoghi; volendo è possibile escluderlo ma la modalità è complicata.Iniziamo l’ascolto con di�usori separati e segnali stereo, ma immediatamente si presenta il problema del subwoofer, il cui livello è sproporzionato all’emis-

sione dei canali frontali. Per trovare un ascolto accettabile dobbiamo metter-lo al minimo e anche così il suo livello sembra ancora eccessivo. Abbiamo provato diverse posizioni, ma il risul-tato non cambia, la soluzione drastica può essere quella di “tappare” il con-dotto re�ex (magari con una spugna, dato che il condotto ha forma rettan-golare) per tentare di placare il sub, almeno per l’ascolto musicale. Un pec-cato perché il resto del sistema fornisce prestazioni superiori alle aspettative. Nella con�gurazione con di�usori se-parati le prestazioni sono ottime e non sembra proprio di ascoltare di�usori così piccoli, seppure emerga il taglio troppo in alto verso il subwoofer, le voci sono molto equilibrate, non man-ca la dinamica e non manca nemme-no una buona tridimensionalità. Con le colonne sonore multicanale il coinvol-gimento è buono, ma l’e�etto virtuale dei canali surround è minimo, pur no-tando un ampliamento della scena e una corretta distribuzione di suoni ed

e�etti sul fronte anteriore. Con la con�-gurazione soundbar le impressioni non cambiano di molto, a parte l’inevitabile restringimento della scena nell’ascol-to di colonne sonore. Probabilmente bisognava prevedere una modalità soundbar per aumentare l’e�etto del Dolby Virtual. Inoltre nella con�gurazio-ne a di�usore unico emerge una certa direzionalità dei tweeter che sconsiglia di porre il di�usore troppo al di sotto del punto di ascolto. Anche il sempli-ce collegamento a un TV compatibile ARC ha dato buoni risultati, inoltre in questo caso il TV riconosce il sistema audio e zittisce automaticamente gli altoparlanti interni; in questa con�-gurazione il volume può essere va-riato dal comando del televisore.Nel complesso un buon sistema 2.1 dall’ottimo rapporto qualità/prez-zo; quando possibile ci sentiamo di consigliare la con�gurazione a dif-fusori separati, quella in grado di far emergere le notevoli qualità sonore del sistema.

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TEST / Utile come soluzione per chi desidera entrare nel mondo cloud senza appoggiarsi a un servizio esterno. Prezzo abbordabile

Cloud “in casa”? Si può fare col Synology DS212jAccedere ai contenuti (multimediali e non) del proprio NAS, ovunque ci si trovi. Ecco cosa o�re Synology con il nuovo NAS a due dischi DS212j da noi testato

di M. Dalli

C hi ha necessità di accedere ai propri �le (documenti, foto, musica, e via dicendo) dalla rete,

ovunque si trovi nel mondo, ha sostan-zialmente due opzioni: caricare i �le su un servizio cloud pubblico (ce ne sono ormai a bizze�e) oppure realizzare in casa un piccolo cloud. In questa prova ci concentreremo su questa seconda opzione, analizzando nello speci�co il Synology DS212j, l’ultimo NAS a due dischi di Synology che o�re una serie di applicazioni (web e per smartphone) che consentono proprio di realizzare una piccola “nuvola” personale.

Cloud pubblico o privato?Di recente si sono moltiplicati i servizi cloud che consentono, dietro paga-mento, di caricare la propria vita digita-le in rete e accedervi in remoto. Questi servizi, secondo alcuni, sono il futuro dell’archiviazione dei �le, ma, per quan-to siano molto interessanti, presentano ancora dei limiti, come:· Prezzo - Dopo i primi GB gratuiti, i ser-vizi richiedono un pagamento di un ca-none annuale per GB; in alcuni casi, se si ha una vasta libreria musicale o di foto o video, il prezzo può arrivare a qualche centinaia di euro all’anno;· Upload - I dati vanno copiati dal pro-prio computer locale a un server re-moto; con una connessione ADSL, se i dati sono molti, il tempo richiesto può essere frustrante;· Privacy - Sebbene i servizi cloud ga-

rantiscano le più basilari regole di ri-servatezza, caricare un �le su un server remoto può dare la sensazione a molti di perdere il controllo su chi può avere accesso a quel �le e chi no.Il cloud privato creato con un NAS, per contro, ha un prezzo sostanzialmente “una tantum” che, rispetto a quello dei cloud pubblici, si ammortizza nel giro di un anno o poco più, non presenta pro-blemi di upload, in quando i �le vengo-no caricati dalla rete locale (il problema dell’upload sussiste solo quando si vuo-le scaricare un documento da remoto) e non presenta nemmeno problemi di privacy, dal momento che i dati risiedo-no in casa del suo proprietario. Soluzione de�nitiva, quindi? Non pro-prio, visto che per realizzare un cloud privato servono alcuni “requisiti” e un minimo di dimestichezza con le reti lo-cali, in particolar modo con il router.

Cosa o�re il NAS SynologyPrima di tu�arci nella prova dei servizi cloud, diamo un rapido sguardo al NAS in prova. Il Synology DS212j, come già detto, è un NAS che può ospitare �no a 2 dischi SATA II, con possibilità di con-�gurarli come dischi singoli, aggregati (JBOD), o in RAID (0 o 1); è supportata inoltre la tecnologia Synology Hybrid RAID, un sistema di ridondanza ibrido in grado di massimizzare la capacità del-l’archivio. Il DS212j o�re inoltre due por-te USB 2.0 per il collegamento a dischi esterni USB e stampanti da condividere

in rete. L’interfaccia di rete è invece Gigabit, a singola porta. Il tutto è fatto funzionare da un processore da 1,2 GHz con 256 MB di RAM.Per quanto riguarda invece il software, sono supportati i più comuni protocolli di condivi-sione �le, come CIFS/SMB, AFP (Apple File Protocol) e NFS, a cui si aggiunge il DLNA e, opzionalmente, iTunes Server e lo Squeezebox Server.

I servizi cloudCosa si può dunque fare con un NAS Synology? Le funzioni cloud sono abi-litate, nel DS212j così come in tutti i più recenti NAS Synology, dal �rmware DSM 3.2 o superiore; noi abbiamo te-stato il NAS con il �rmware beta DSM 4.0, che eredita le funzioni delle versio-ni precedenti, ma migliora l’interfaccia gra�ca. In questo sistema sono integra-te alcune applicazioni come Audio Sta-tion e Photo Station, che permettono agli utenti di accedere alla propria mu-sica e alle proprie foto in maniera facile e intuitiva. Queste due funzioni, inoltre, sono accessibili anche da smartphone, come vedremo tra poco. La maggior parte delle funzioni dei NAS Synology sono controllabili da un “desktop re-moto”, che consente di accedere a un browser di �le, così come a tutte le fun-zioni del NAS; è inoltre possibile creare un link breve da dare all’esterno per condividere un determinato �le, senza dare accesso all’intero archivio, ma an-diamo con ordine.

Audio StationL’Audio Station è un vero e proprio player audio capace di riprodurre la maggior parte dei �le audio (FLAC e ALAC compresi) direttamente dall’in-terfaccia Web. Per accedervi da remoto è quindi su�ciente accedere al “desk-top” o�erto dal DSM. Da smartphone, invece, è disponibile un’apposita app, per iOS e Android, che consente di accedere alla musica da 3G o Wi-Fi; è

evidente che, per e�ettuare corretta-mente lo streaming, serve una buona connessione con banda su�ciente in upload: se non è un problema per �le MP3 a basso bitrate, può diventarlo con i �le FLAC che, a volte, posso arrivare e persino superare, 1 Mbps, per cui una ADSL non è più su�ciente.Sia da web che da smartphone, inoltre, è possibile selezionare come riprodut-tore audio il dispositivo in uso (PC o smartphone) oppure un dispositivo compatibile AirPlay; in quest’ultimo caso è possibile, tramite transcodi�ca del �le audio, inviare un brano FLAC a dispositivi AirPlay, come ad esempio lo Zeppelin Air di B&W. L’unica pecca riscontrata riguarda i �le FLAC che, seppur dichiarati compatibili, non sono stati riprodotti correttamente da Audio Station. Il problema potrebbe però es-sere imputabile alla natura “beta” del �rmware, dato che lo stesso �rmware, su un altro NAS Synology, riconosce perfettamente i �le FLAC.

Photo StationPhoto Station è l’interfaccia Web di Sy-nology per la condivisione di fotogra�e, una sorta di Picasa o Flickr privato. Una volta con�gurata, è accessibile diretta-mente tramite un indirizzo dedicato; sta all’utente scegliere se lasciare tutti i contenuti pubblici oppure quali album fotogra�ci proteggere (il sistema per-mette la con�gurazione di più utenti con permessi diversi). Anche in questo

segue a pag. 21

Audio Station

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TESTNAS Synology DS212j

segue da pag. 20

caso l’applicazione per smartphone consente di avere un’interfaccia sempli-�cata per l’accesso da dispositivi mobili, a cui si aggiunge l’interessante opzione per caricare immagini sul NAS diretta-mente dallo smartphone, utile se si è in viaggio e si vuole tenere aggiornato l’album delle foto mano a mano che si scattano. Il caricamento delle foto è

possibile anche da Web, così come la

creazione di nuovi album fotogra�ci. Sia smartphone che Web, in�ne, sup-portano il geotagging, mostrando sul-la mappa di Google la posizione dove sono state scattate le foto, con visua-lizzazione sia per singola foto che per album.

File StationIl terzo programma di condivisione proposto da Synology è File Station che, come suggerisce il nome, con-sente di gestire i �le salvati sul NAS. An-

che File Station è accessibile da Web o

smartphone, con possibilità di caricare e scaricare �le in locale. Da dispositivi Apple, inoltre, è possibile accedere ai �le salvati su iCloud, per poi sportarli su NAS Synology (o viceversa). L’interfac-cia Web consente in�ne di avere una rapida anteprima delle immagini, oltre a una funzione chiamata “Condividi col-legamenti �le” che permette di condivi-dere all’esterno un singolo �le (non una cartella) tramite URL breve; questo me-todo permette di dare accesso a una persona esterna a quel �le, senza dover creare un account sul sistema e dargli accesso al NAS, soluzione pratica se lo scopo è solo quello di condividere un singolo �le con persone poco esperte.

ConclusioniIl Synology DS212j si è dimostrato un ottimo prodotto, sia per la semplice creazione di un archivio centralizzato (multimediale e non) all’interno della rete domestica, sia come centro del Cloud privato. Le numerose funzioni preinstallate, unite alla possibilità di scaricare pacchetti aggiuntivi, sia da Sy-nology che da terze parti, ne fanno un

NAS ideale per l’ambiente casalingo. Il DS212j è però adatto solo a piccoli vo-lumi di tra�co, mentre chi ha necessità di scambiare dati con un ampio nume-ro di utenti farebbe meglio a conside-rare altri prodotti con CPU più potente e un quantitativo superiore di RAM; questo DS212j, ad esempio, impiega circa 15 minuti per importare in Photo Station 200 foto da 2 Megapixel l’una. Un occhio in�ne ai consumi: il Syno-logy DS212j consuma circa 10 Watt in funzione con un solo disco, mentre con due dischi il consumo dovrebbe salire a circa 15 Watt. Il consumo dipende ov-viamente dai dischi installati e dal pro�-lo energetico scelto (c’è la possibilità di mettere in sospensione i dischi quando non utilizzati), ma si tratta in ogni caso di un valore contenuto. Nel comples-so il DS212j è un piccolo NAS che può tornare utile a chi desidera entrare nel mondo Cloud senza appoggiarsi a un servizio esterno. Il costo del prodotto senza dischi, 150 euro più IVA (circa 180 euro), ne fa una soluzione abbordabile ed è sicuramente un buon rapporto prezzo prestazioni.

File Station

La notizia prosegue su DDAY.it...MOBILE HTC: nel 2012 arriveranno pochi telefoni ma buoniHTC negli ultimi due anni ha annunciato una quantità spropositata di modelli, quasi al ritmo di uno al mese. Una strategia che a quanto pare non ha ripagato più di tanto. In un’intervista a Mobile, il leader della �liale britannica, Phil Roberson, annuncia che per il 2012 HTC ha intenzione di ridurre sensibilmente l’o�erta, in modo tale da proporre una gamma di smartphone decisamente più mirata.

PEOPLE & MARKETAnche Filesonic molla Moriranno tuttiMegaupload era solo la punta dell’iceberg, e come previsto dopo la sua chiusura per non rischiare le stesse pene anche tutti gli altri siti si stanno adeguando e iniziano a cancellare account scomodi e �le protetti da copyright. Il primo a muoversi (ma ne seguiranno altri) è Filesonic: non sarà possibile condividere un �le ma solo caricare e scaricare �le personali con l’account dall’utente

MOBILE Tetto della macchina OLED? Grazie BASFLa tecnologia OLED applicata ai TV rappresenta una piccola percentuale delle possibilità o�erte dal LED organico. BASF, con la collaborazione di Philips, ha messo a punto un rivestimento per i tetti delle auto che integra uno strato OLED che una volta acceso è in grado di proteggere dal sole e illuminare l’abitacolo. Spento è totalmente trasparente e si comporta come un normale tetto panoramico da auto. .

PEOPLE & MARKET Un 2011 in perdita per Sony Ericsson Il 2011 si chiude con perdite nette di 247 milioni di euro, 207 milioni solo nell’ultimo trimestre che ha visto una �essione del 20% rispetto a un anno fa. L’azienda, che nel corso del 2012 diventerà una divisione Sony a tutti gli e�etti con la fuoriuscita di Ericsson, elenca tra le cause di questa situazione

la crisi economica, la ristrutturazione in corso per il passaggio a Sony e i danni subiti a causa delle inondazioni in Tailandia.

MOBILE Il Lumia 900 in Europa senza LTE La notizia non è di quelle inaspettate: il Lumia 900, il nuovo smartphone Windows Phone che Nokia ha presentato al CES di Las vegas, arriverà anche in Europa, seppure senza la connettività LTE. A suo modo lo conferma Carphone Warehouse che ha aperto (e già rimosso) una pagina di prenotazione per il telefono, che dovrebbe arrivare nei negozi a giugno. Negli Stati Uniti il Lumia 900 arriverà con supporto alle reti LTE, in Europa il modello ne sarà alleggerito.

MOBILE Galaxy S III? C’è chi lo avrebbe già provatoIldar Murtazin è un personaggio della blogsfera russa che sembra avere gli agganci giusti (anche se ogni tanto le spara grosse). Questa volta avrebbe fatto intendere su Twitter di essere già entrato in possesso per qualche tempo del Samsung Galaxy S III, il nuovo smartphone top di gamma che l’azienda dovrebbe presentare al prossimo MWC, rivelandone alcuni dettagli.

MOBILE Il primo Quad Core di LGSi avvicina il Mobile World Congress e arrivano le prime indiscrezioni. In rete sono comparse le prime immagini dell’LG X3, quello che dovrebbe essere il nuovo smartphone top di gamma del produttore coreano. Le caratteristiche sono quelle che possiamo aspettarci dalla prossima infornata di nuovi modelli: processore Quad Core (NVIDIA Tegra 3 in questo caso), display con risoluzione 720p da ben 4.7 pollici, Android 4 Ice Cream Sandwich..

DIGITAL IMAGINGÈ questa la nuova Canon 5D Mark III?Un tecnico Canon è stato “pizzicato” in Kenya con una sconosciuta re�ex di fascia alta. Si tratta della nuova 5D Mark III o forse della 7D Mark II? Il fotografo autore dello scoop ha notato non tanto le lenti quanto la macchina che stava dietro: joystick sulla batteria supplementare, pulsante “Q” a destra della ruota sul dorso, display ampio e nessun �ash integrato. Non è la 5D Mark II, non è la 7D. Di quale macchina si tratta?