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Tassa rifiuti Tari invariata per i cittadini Cadoneghe pag. 9 Profughi nella ex base, proposta accantonata Vigodarzere pag. 12 pag. 8 Appalto per il cimitero i primi interrogativi A Vigonza il “Movimento Cittadini” esprime alcune perplessità sulla soluzione individuata A nche l’Italia, adeguandosi alla norma- tiva europea, si è data delle regole per incentivare il Progetto di Finanza, meglio conosciuto come “Project Finan- cing”. Si tratta di una modalità di appalto voluta dal legislatore per dare l’opportuni- tà all’Ente pubblico di realizzare le opere senza preoccuparsi di trovare il denaro per finanziarle. Il privato si finanzia gestendo l’opera pubblica, recuperando quindi i costi, compreso il finanziamento, con un canone o con una tariffa. Questa modalità di realizzare le opere pubblica inizialmente stenta decollare. C’è un’iniziale diffidenza da parte del pubblico mentre da parte privata esplodono le pro- poste in numerosi campi. Nel Veneto il “project financing” de- colla all’inizio degli anni 2000, vengono realizzate importanti opere, Le più famose sono l’Ospedale “dell’Angelo” di Mestre ed il Passante autostradale, ma anche il nuovo ospedale di Monselice - Este. Questo metodo di appalto è stato utilizzato anche nel Comune di Vigonza. “L’attuale amministrazione ha appal- tato la realizzazione dei loculi e la gestione dei cimiteri comunali – afferma Giuseppe Zanon, esponente della lista civica “Movi- mento Cittadini per Vigonza” - impegnan- do le future amministrazioni per un perio- do di ben 30 anni. Periodo lunghissimo, soprattutto per un servizio che cambierà radicalmente. Basti pensare alla crescita esponenziale delle cremazioni rispetto alle tumulazioni”. NOVENTA PADOVANA, SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO Bombe d’acqua, piene improvvise, fiumi al limite. La sicurezza idraulica del comune preoccupa sempre di più il sindaco di Noventa Padovana che insieme agli altri amministratori del territorio si batte per avere l’idrovia al più presto. pag. 13 CAPANNONI CHIUSI VIGONZA IN ALLARME Il Partito Democratico di Vigonza ha voluto svolgere di propria iniziativa un censimento di tutti i siti produttivi e commerciali del territorio Comunale e La situazione che è emersa rivela che il tasso di edifici abbandonati è cresciuto. pag. 6 Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.108 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it di Padova Nord 1994 - 2014 continua a pag. 8 Intervento L a primavera e l’anomala estate di quest’anno sono state contras- segnate da insistenti piogge che hanno funestato il territorio con le cosiddette “bombe d’acqua”. Così vengono definiti discorsivamente i nubifragi che, secondo alcuni climatologi, sono di intensità superiore ai 50 mm/ora, ovvero superiori a 50 litri di pioggia al metro quadrato in un’ora. Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio di Giuseppe Gasparetto Stori* *Direttore Consorzio di Bonifica Adige Euganeo Da oggi l’informazione locale sempre con te App Come scaricare l’App laPiazza: dal sito www.lapiazzaweb.it & COUPON del risparmio 10€ 40€ 50€ 30€ 30€ 25€ 50€ 20€ 60€ 40€ 60€ COUPON del risparmio Scarica l’App www.coupondelrisparmio.it Sanità La fiducia nel proprio medico è il primo passo verso la guarigione Salute pagg. 33-36 L’EDITORIALE La buona scuola per i cittadini di domani di Germana Urbani* D a che il Premier Renzi ha presentato agli italiani “non l’ennesima riforma” ma “un nuovo patto educativo” per disegnare tutti insieme la scuola che verrà si è scatenato un dibattito acceso ma da molti punti di vista assai sterile. Un bailame di commenti e commentatori che su Twit- ter, Facebook, blog e forum esprimono il loro pensiero a riguardo. Peccato, però, che almeno fino ad ora non si sia visto o sen- tito quasi nulla di quel viaggio intellettuale entusiasmante che aveva dipinto il giovane primo ministro nel suo discorso di presen- tazione del progetto. In questi giorni tutto vola molto più basso. Tutto si è ridotto a quanti e quali insegnanti saranno assunti. A come si valuterà il merito legato agli scatti d’anzianità. Se saranno assunti i precari o i giovani. Se le graduatorie o i concorsi… Personalmente sono molto delusa. Questa che twitta non è la buona scuola che io spero accolga i miei figli. La buona scuola che vorrei, e dovrem- mo volere tutti, dovrebbe porsi il problema di quali siano i contenuti e gli strumenti più adatti oggi a formare il cittadino e l’uomo di domani. Dovrebbe individuare i percorsi intel- lettuali più utili da proporre agli adolescenti che crescono nella fragile società in cui viviamo. *[email protected] [email protected] Il nostro Servizio per il vostro Sviluppo ESPERIENZA DECENNALE NEL SETTORE IMMOBILIARE SOLUZIONI INNOVATIVE UN UNICO INTERLOCUTORE SERVIZI INTEGRATI DI MANUTENZIONE VIA DELL’INDUSTRIE, 9 35030 CERVARESE SANTA CROCE (PD) PARTITA IVA: 04665090280 . ISCRIZIONE REA: 408256 TEL./FAX. 049/9003187 - INFO@SVILUPPOSERVICE.IT RISTRUTTURAZIONI E RIQUALIFICAZIONI ENERGETICHE DI IMMOBILI FINALIZZATE AL RECUPERO DEGLI INCENTIVI DI LEGGE. RIFACIMENTO E BONIFICA TETTI REALIZZAZIONE ISOLAMENTI TERMICI E ACUSTICI CON SOLUZIONI ALLAVANGUARDIA IMPIANTI ELETTRICI E TERMOIDRAULICI, FOTOVOLTAICI, GEOTERMICI, SOLARE SANITARIO. IMPIANTI IDROSANITARI E CARTONGESSI SERRAMENTI, PORTE E PAVIMENTI, CONTROSOFFITTI E PARETI DIVISORIE Progettazione Realizzazione Manutenzione Giardini Parchi - Terrazze Irrigazione automatica Potatura aeree con piattaforma e Tree climbing Abbattimenti Trattamenti antiparassitari con Endoterapia Via Prati bassi, 52 - 30010 Camponogara (VE) [email protected] preventivi e sopralluoghi gratuiti

Padovanord ago2014 n108

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Padovanord ago2014 n108

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Page 1: Padovanord ago2014 n108

Tassa rifiuti Tariinvariata peri cittadini

Cadoneghe

pag. 9

Profughi nellaex base, propostaaccantonata

Vigodarzere

pag. 12

pag. 8

Appalto per il cimiteroi primi interrogativiA Vigonza il “Movimento Cittadini” esprimealcune perplessità sulla soluzione individuata

Anche l’Italia, adeguandosi alla norma-tiva europea, si è data delle regole per incentivare il Progetto di Finanza,

meglio conosciuto come “Project Finan-cing”. Si tratta di una modalità di appalto voluta dal legislatore per dare l’opportuni-tà all’Ente pubblico di realizzare le opere senza preoccuparsi di trovare il denaro per finanziarle. Il privato si finanzia gestendo l’opera pubblica, recuperando quindi i costi, compreso il finanziamento, con un canone o con una tariffa.

Questa modalità di realizzare le opere pubblica inizialmente stenta decollare. C’è un’iniziale diffidenza da parte del pubblico mentre da parte privata esplodono le pro-poste in numerosi campi.

Nel Veneto il “project financing” de-colla all’inizio degli anni 2000, vengono realizzate importanti opere, Le più famose sono l’Ospedale “dell’Angelo” di Mestre ed il Passante autostradale, ma anche il nuovo ospedale di Monselice - Este. Questo metodo di appalto è stato utilizzato anche

nel Comune di Vigonza.“L’attuale amministrazione ha appal-

tato la realizzazione dei loculi e la gestione dei cimiteri comunali – afferma Giuseppe Zanon, esponente della lista civica “Movi-mento Cittadini per Vigonza” - impegnan-do le future amministrazioni per un perio-do di ben 30 anni. Periodo lunghissimo, soprattutto per un servizio che cambierà radicalmente. Basti pensare alla crescita esponenziale delle cremazioni rispetto alle tumulazioni”.

noventa padovana, salvaguardia del territorio

Bombe d’acqua, piene improvvise, fiumi al limite. La sicurezza idraulica del comune

preoccupa sempre di più il sindaco di Noventa Padovana che insieme agli altri amministratori del territorio si batte per

avere l’idrovia al più presto.pag. 13

capannoni chiusivigonza in allarme

Il Partito Democratico di Vigonza ha voluto svolgere di propria iniziativa un censimento di tutti i siti produttivi e commerciali del territorio Comunale e

La situazione che è emersa rivela che il tasso di edifici abbandonati è cresciuto.

pag. 6

Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.108 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

di Padova Nord1994 - 2014

continua a pag. 8

Intervento

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La primavera e l’anomala estate di quest’anno sono state contras-segnate da insistenti piogge che hanno funestato il territorio con le cosiddette “bombe d’acqua”. Così vengono defi niti discorsivamente

i nubifragi che, secondo alcuni climatologi, sono di intensità superiore ai 50 mm/ora, ovvero superiori a 50 litri di pioggia al metro quadrato in un’ora.

Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio

di Giuseppe Gasparetto Stori*

continua a pag. 8

Intervento

La primavera e l’anomala estate di quest’anno sono state contrasse-gnate da insistenti piogge che hanno funestato il territorio con le cosiddette “bombe d’acqua”. Così

vengono defi niti discorsivamente i nubifragi che, secondo alcuni climatologi, sono di intensità superiore ai 50 mm/ora.

Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio

di Giuseppe Gasparetto Stori*

*Direttore Consorzio di Bonifi ca Adige Euganeo

Da oggi l’informazione locale sempre con teApp Come scaricare l’App laPiazza:

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Ambulatoripediatrici, verso la nuova verifica

Sanità

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La fiducia nel proprio medico è il primo passo verso la guarigione

Salute

pagg. 33-36

L’editoriaLe

La buona scuola per i cittadini di domanidi Germana Urbani*

Da che il Premier Renzi ha presentato agli italiani “non l’ennesima riforma” ma “un nuovo patto educativo” per

disegnare tutti insieme la scuola che verrà si è scatenato un dibattito acceso ma da molti punti di vista assai sterile. Un bailame di commenti e commentatori che su Twit-ter, Facebook, blog e forum esprimono il loro pensiero a riguardo. Peccato, però, che almeno fino ad ora non si sia visto o sen-tito quasi nulla di quel viaggio intellettuale entusiasmante che aveva dipinto il giovane primo ministro nel suo discorso di presen-tazione del progetto. In questi giorni tutto vola molto più basso. Tutto si è ridotto a quanti e quali insegnanti saranno assunti. A come si valuterà il merito legato agli scatti d’anzianità. Se saranno assunti i precari o i giovani. Se le graduatorie o i concorsi…

Personalmente sono molto delusa. Questa che twitta non è la buona scuola che io spero accolga i miei figli.

La buona scuola che vorrei, e dovrem-mo volere tutti, dovrebbe porsi il problema di quali siano i contenuti e gli strumenti più adatti oggi a formare il cittadino e l’uomo di domani. Dovrebbe individuare i percorsi intel-lettuali più utili da proporre agli adolescenti che crescono nella fragile società in cui viviamo.

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IMPIANTI ELETTRICI E TERMOIDRAULICI, FOTOVOLTAICI, GEOTERMICI, SOLARE SANITARIO.IMPIANTI IDROSANITARI E CARTONGESSI

SERRAMENTI, PORTE E PAVIMENTI, CONTROSOFFITTI E PARETI DIVISORIE

Progettazione Realizzazione Manutenzione Giardini Parchi - TerrazzeIrrigazione automaticaPotatura aeree con piattaforma e Tree climbingAbbattimentiTrattamenti antiparassitari con EndoterapiaVia Prati bassi, 52 - 30010

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Padova Nord-Ovest Nordestvigonza

pag. 6

Lega Nord critical’amministrazionesu Facebook

rubano

pag. 14

Fornitura elettrica troppo cara

cadoneghe

pag. 10

Informalavororichieste boomoltre 900 accessi,molti da italiani

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Vigodarzere, Vigonza, Limena, Villafranca, Rubano per un numero complessivo di 27.079 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)Germana urbani [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 29 agosto 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

Confindustria, bene l’exportindustria padovana

in lenta ripresa

L’industria padovana esorcizza i rischi di nuovo ribasso e manda segnali di graduale, ma lenta ripresa. Dopo un

inizio d’anno piatto, la crescita annua della produzione nel secondo trimestre 2014 (+2,1%) conferma l’inversione

di tendenza registrata dalla seconda metà 2013, sia pure discontinua. Gra-zie alla spinta dell’export, specie Ue,

spiega Confindustria Padova, ma anche al recupero della domanda interna.

Qualche segnale positivo dal lavoro, primo effetto del decreto Poletti. Cauto miglioramento delle prospettive, ma la dispersione dei giudizi è alta. La risalita

sarà lenta e selettiva, il risultato va costruito nella seconda metà d’anno.

Appello degli esercenti Appe“buoni pasto, cosìci rimettiamo noi”

Appello dell’Appe di fronte al caso dei buoni pasto: “in qualità di maggiore Associazione di categoria del settore dei pubblici esercizi della provincia di

Padova, riteniamo che gli esercenti meritino il dovuto ascolto da parte delle

Autorità, perché sono gli esercenti gli unici a pagare per un meccanismo che, nel tempo, ha subìto delle distorsioni”.

Lo scopo è creare una filieradebutta a padova

associazione droni

Presentata a Padova la neonata Asso-ciazione Italiana Droni. L’Associazione

Italiana Droni nasce a livello nazionale, già con più sedi operative: in Veneto, a Padova, ed in Basilicata vicino Potenza, e con l’adesione in corso di altre Regio-ni con l’intento di costituire un Polo di

Competenze e di Collaborazione di alto livello industriale e con la vocazione alla qualità dei sistemi e servizi, tra

i vari attori della “filiera industriale”: Produttori di tecnologie e di mezzi di volo, Enti normativi, Enti di Controllo,

Operatori, Sviluppatori di software.

Posticipata la consultazioneelezioni provinciail 12 ottobre

Il vice presidente Mirko Patron ha firmato il decreto che posticipa al 12 ottobre le operazioni di voto per eleg-gere il nuovo presidente e il Consiglio provinciale. Lo spostamento si è reso necessario in applicazione alla recente circolare ministeriale sulla riforma della Pubblica amministrazione. La Provincia diventerà così un ente di area vasta di secondo livello i cui organi non saranno eletti direttamente dai cittadini, ma da-gli amministratori locali. Sono chiamati al voto 104 sindaci e 1.252 consiglieri comunali. Le candidature presentate il 21 e 22 settembre.

Lavori anche agli Scrovegnimezzo milione aimusei civici di padova

Buone notizie in arrivo da Roma per Padova: il Ministero dei Beni e delle At-tività Culturali e del Turismoha stanziato 500.000 euro a favore della Cappella degli Scrovegni e del Complesso dei Musei Civici di Padova. “La somma- spiega Giulia Narduolo, deputata del Pd in commissione cultura -servirà a realizzare lavori indifferibili e urgenti, già concordati con la Soprintendenza”.

Nell’ambito di Acquae Veneziaterme euganeead expo 2015

La salute e il benessere esclusivi del termalismo euganeo, per i quali Abano e Montegrotto sono noti nel mondo, l’esperienza sensoriale delle terme del Veneto saranno parte del contenuto del racconto che l’Italia farà di sé all’Expo 2015 e agli eventi ad esso collegati, come Aquae Venezia 2015, l’evento espositivo internazionale dedicato all’acqua promosso da Expo Venice in programma da maggio a ottobre 2015, collaterale e patrocinato da Expo Milano 2015. Il racconto del wellness e dello star bene offrirà un’esperienza sensoriale delle Terme euganee e del Veneto.

L’editoriaLe

La buona scuola per i cittadini di domaniE ancora, declinare le solite materie noiose per molti in qualcos’altro, modifi care le lezioni frontali per riuscire a suscitare ancora curiosità di sapere: quella voracità di conoscenza che orami è rarissimo incontrare tra i banchi di scuola. E tutto questo per riuscire ancora a regalare ai giovani che crescono un sogno, uno solo, una meta da raggiungere con costanza e impegno. La buona scuola dovrebbe avere il coraggio anche di dire che i programmi andrebbero differenziati, che Manzoni e Dante non sono più obbligatori per tutti, che l’obbligo scolastico per chi è in diffi coltà o vive nel disagio si può conseguire anche seguendo percorsi originali e non programmi uguali per tutti che altro non sono che “tavole della legge” incise sul bancone del Ministero quasi un secolo fa. So che per certi versi le posizioni che sto esprimendo sono estreme ma credo che per scrivere un vero, nuovo patto educativo sia necessaria una pesante dose di coraggio.

So che la scuola è un’Istituzione e, come mi ha detto uno stimabile intellettuale “non può essere ridotta ad un insieme di percorsi e piste ciclabili”, serve una via maestra. Credo però che per disegnarla l’architetto debba avere in mente un’idea reale della società odierna e di quella a venire. Ebbene. Che idea ha il legislatore della società che vuole formare sui banchi di scuola? Io non l’ho capito. Ma una cosa la so. Ho fi ducia nella classe insegnante che ogni giorno, nonostante tutto, entra a scuola con passione ed entusiasmo. Sì, qualcuno sarebbe meglio che si dedicasse ad altro. Ma la maggior parte dei “maestri” sa che quando varca la soglia della scuola va a “soffi are sulle ali” del futuro del Paese. Che sono i bambini, i nostri fi gli, mio fi glio. Perciò caro Renzi e cari sindacati tutti, vi prego, mettete al centro di questo nuovo patto per la scuola gli insegnanti e i dirigenti ma non trattateli come numeri sul libro paga del Ministero.

Sono materia preziosa, appassionata e intelligente. Ascoltiamoli nel merito, sarà utile al Paese e al futuro.

segue da pag. 1

*[email protected] - [email protected]

accuse dure

pagg. 20-21

Minori dimenticati dalla politica e dalla società

expo venice

pag. 22

Acqua e cibo protagonisti a Marghera nel 2015

politca

pag. 24

La pagella di Lucio Tiozzo alla giunta Zaia

ingressi gratuiti in collaborazione conMercoledì: speciale DONNE ingresso GRATIS

novità 2014

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4 Argomento del mese

le iniziative al mattei di conselve prosegue l’attivitÀ teatrale

Un successo il corso di lingua cinese

Scuola non signifi ca solo lezioni, interroga-zioni e compiti in classe, ma anche nuovi progetti, laboratori, stage, sperimentazioni.

I migliori istituti della provincia sono una fucina di idee, e spesso contano decine di iniziative realizzate con pochi mezzi e tanto entusiasmo. A Monselice al liceo “Cattaneo” , per fare un esempio, verranno sicuramente riproposte le le-

zioni pomeridiane di lingua cinese. “L’anno scorso - spiega il dirigente Luigi Michielon - il corso ha avuto un successo incredibile. E’ tenuto da professori, madrelingua, della scuola italo cinese di Padova, una delle poche riconosciute in Italia alla stessa Cina. Oltre una sessantina di studenti si sono cimentati con questa lingua così complessa ma affascinante per una trentina di ore. Hanno imparato i primissimi rudimenti ma è stata una bella soddisfazione. Contiamo di riproporla anche per altri studenti”. A Conselve prosegue con successo l’intensa attività teatrale che ogni anno coinvolge tanti ragazzi con gli insegnanti, così come danno soddisfazioni gli scambi con l’estero, dal comune gemello di Jaszbereny in Ungheria al liceo di Capodistria. Poi ci sono gli stage, momen-to di raccordo sempre più strategico fra mondo della scuola e del lavoro. «Dalle aziende abbiamo un importante aiuto anche per il nostri laboratori. Anche gli studenti del liceo fanno stage estivi in farmacie, studi professionali, laboratori di analisi. E non vanno certo a fare fotocopie ma imparano a confrontarsi con il mondo del lavoro”. A.A.

Sicuramente la ripresa delle lezioni a settembre è il mo-mento in cui la scuola gode di maggiore attenzione. Nel corso dell’anno scolastico poi si tende a preoccuparsi

sempre meno di quanto succede in classe, nonostante le implicazioni quotidiane sui gli studenti. Quest’anno, invece, il periodo che ha preceduto il suono della prima campanella, quasi per tutti il 15 settembre, è stato particolarmente ricco di novità, a partire dagli annunci di “riforma epocale” sull’or-ganico degli insegnanti, con la fi ne del precariato, scandalo tutto italiano, e l’avanzamento in carriera per merito e non più per anzianità. Ma al di là delle promesse, tutte da verifi care nei prossimi mesi, come è iniziato l’anno scolastico nel nostro territorio? Quali sono i problemi con cui fare i conti fi n dai primi giorni di lezione? Lo abbiamo chiesto a due dirigenti scolastici di Monselice. Giacomo Zanellato guida l’istituto Kennedy che conta oltre 980 iscritti divisi in 43 classi e strutturate in otto in-dirizzi. Fra le novità il corso enologico vitivinicolo mentre sono una solida e positiva conferma i due corsi serali per ragionieri. “Prima dell’inizio delle lezioni l’organico di base dell’istituto è stato completato con le nomine dell’Uffi cio Scolastico - spiega Zanellato - mentre noi dirigenti ci occuperemo delle supplenze

rimanenti. Siamo entrati a pieno regime ma purtroppo siamo carenti con l’organico insegnanti di sostegno, insuffi ciente di fronte al consistente numero di disabili più o meno gravi del nostro istituto. Io ed altri presidi abbiamo chiesto al dirigente regionale una deroga sul numero insegnanti per ottenere posti in più.

Il rapporto stabilito quest’anno delle ore di sostegno per ogni studente è nettamente inferiore al passato. Anche le famiglie se ne sono accorte e si stanno mobilitando. Altro capitolo dolente riguarda la gestione delle risorse disponibili. Il fondo d’istituto è calato di quasi un terzo e questo crea non poche diffi coltà nella gestione dei progetti delle attività ag-giuntive. Solo nella nostra scuola abbiamo oltre un centinaio di iniziative e nonostante la carenza dei fondi cercheremo di conservarli tutti, introducendo una sorta di spending review ma potendo contare sulla disponibilità di chi se ne occupa». Conta ben 1.250 iscritti l’istituto Cattaneo di Monselice, gui-dato dal dirigente Luigi Michielon, che comprende anche il Mattei di Conselve e il professionale ex Duca D’Aosta. Cin-quantuno le classi complessive strutturate in corsi che van-no dal liceo ai corsi professionali. Nel dettaglio a Monselice

troviamo il liceo scientifi co, il liceo di scienze applicate e il nuovo liceo delle scienze umane, il professionale chimico e il professionale dei servizi commerciali. A Conselve il liceo scientifi co, il liceo di scienze applicate, il corso di meccanica e meccatronica e quello di fi nanza e marketing. Novità di quest’anno l’unione formale fra il Cattaneo e il Mattei, ades-so un unico istituto a tutti gli effetti. “I due istituti mantengo-no le loro specifi cità - spiega Michielon - ma l’unione, dopo l’esperienza dello scorso anno scolastico, permette la speri-mentazione trasversale tra le sedi. Ferme restando le singole identità è il momento di pensare ad una scuola unica, come nel nostro territorio sta avvenendo anche per l’ospedale. Per favorire questa visione e questa potenzialità andrebbero però incrementati i servizi di trasporto e collegamento. Sogno un incremento in questo senso, con una sorta di linea “circolare” che dal conselvano porti gli studenti a Monselice e viceversa, passando i due istituti, l’ospedale e la stazione ferroviaria. Probabilmente è solo una mia fantasia ma permetterebbe di realizzare quell’unità di cui il nostro territorio ha bisogno. Pur non disponendo di risorse ingenti e di mezzi enormi riusciamo a fare un buon lavoro, grazie all’impegno di tutti”.

di Nicola Stievano

Zanellato: “E’ calato di quasi un terzo il fondo

di istituto per i progetti, ma l’entusiasmo e la vo-

glia di fare non mancano”

Michielon: “Alle prese con la sfi da di un gran-de istituto su due sedi

separate, una scelta che porterà benefi ci”

DAL MONDO DELL’ISTRUZIONERiprende un nuovo anno sui banchi,

fra annunci e qualche novità. Ne abbiamo parlato con due dirigenti

scolastici di Monselice, Luigi Michielon e Giacomo Zanellato, alla guida di due

grandi istituti superiori e alle prese con i problemi quotidiani dell’organico

da completare, specie per gli insegnanti di sostegno che scarseggiano,

e i magri bilanci da far quadrare, consapevoli della necessità di garantire servizi e opportunità ai propri studenti Le nuove sfi de della scuola alle prese con il cambiamento

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5Argomento del mese

“Regole del gioco” fi n dal primo giorno di lezione Le misure disciplinari Dalla legge antifumo al divieto dei cellulari

Non mancano le novità nemmeno sul fronte disciplinare, a partire dalla necessità di far rispettare, a tutti, il divieto assoluto di fumo, in tutto il perimetro dell’istituto, compresi i cortili. “L’anno scorso il provvedimento era sperimentale - spiega il dirigente Giacomo Zanellato - ora invece è legge nazionale che va applicata per tutti, studenti, insegnanti e personale. Per

farla rispettare serve un’adeguata sorveglianza e abbiamo pensato di installare delle telecamere di videosorveglianza e rafforzare il controllo dentro e fuori la scuola da parte dei collaboratori scolastici. Altro tema assai dibattuto è l’uso del cellulare. Prima dell’inizio delle lezioni ne abbiamo parlato a lungo con i docenti ed è innegabile che il telefono crea disturbo in classe perché molti studenti fanno i furbi e cercano di usarlo, in un modo o nell’altro. Così abbiamo deciso di acquistare delle cassettiere da mettere in classe, nelle quali gli studenti lasceranno, sotto la loro responsabilità, i cellulari spenti per riprenderli durante l’intervallo o alla fi ne delle lezioni”. Al Cattaneo di Monselice e al Mattei di Conselve il dirigente Luigi Michielon ha fatto esporre quelle che defi nisce le “regole del gioco”. Si tratta di una sintesi del regolamento d’istituto tradotta per gli studenti, anche sul fronte pratico. “In sostanza i ragazzi sapranno subito quali conseguenze avrà il non rispetto di queste regole - spiega Michielon - e come questo infl uirà sul voto di condotta. E’ tutto scritto, tutto spiegato, senza possibilità di fraintendimenti. Nel complesso comunque posso affermare che la nostra è una bella scuola sana, dove i ragazzi sono rispettosi e tolleranti. I casi di bullismo e situazioni critiche sono in percentuali bassissime, quasi trascurabili, ma l’attenzione non viene mai meno. Sotto il profi lo disciplinare adottiamo una certa severità ma sempre con l’intento di educare a certi valori e di condividerli insieme. Come abbiamo deciso di fare esponendo appunto le “regole del gioco”, in modo da responsabilizzare gli stessi ragazzi”.

Le nuove sfi de della scuola alle prese con il cambiamento

La parola agli studenti eccellenti

Idee chiare e ottimismo “Preferiamo studiare e lavorare in Italia”. All’estero solo per fare esperienza Ragazzi con le idee chiare dopo la maturità, nel segno della concretezza con

tanta voglia di fare e di non cedere al pessimismo. Sono alcun degli studenti che hanno concluso brillantemente gli studi superiori e ora si affacciano al

mondo dell’università oppure a quello del lavoro. Hanno superato l’esame con un bel 100 al “Mattei” di Conselve ma oltre a studiare si dedicano anche alla musica o allo sport. E i più si augurano di trovare un lavoro qui in Italia e si dicono fi duciosi, ma c’è anche chi conta sulla possibilità di fare un’esperienza signifi cativa all’estero. Mattia Martin ha le idee chiare, ormai da diversi mesi: “Mi sono iscritto ad inge-gneria aerospaziale all’Università di Padova. Penso che dopo i cinque anni di liceo l’esame di stato sia il giusto “scalino” per aiutare noi ragazzi a maturare. Porto con me l’esperienza positiva di questi anni al “Mattei”, dove ho trovato insegnanti molto preparati. Adesso speriamo bene per la nuova avventura. Certo sarei disposto a studiare all’estero e anche lavorarci”. Anche Veronica Capuzzo cercherà un lavoro ma ha un progetto ben preciso, con l’obiettivo di indossare la divisa da carabiniere. “E’ da circa tre anni che ci penso - racconta - e anche un mio cugino ha iniziato questa esprienza. Adesso mi metterò a studiare per affrontare i concorsi per l’Arma e se necessario farò anche l’anno di servizio militare. Comunque se ce la farò a diventare carabiniere ho intenzione di iscrivermi all’università, probabilmente a Giu-risprudenza. L’esame è una bella esperienza, lo pensavo più diffi cile. Invece mi sen-tivo tranquilla, soprattutto con gli scritti. In questi cinque anni mi sono trovata bene con i compagni di classe e i docenti”. Università e conservatorio invece per Luca Mastella: “Farò matematica a Padova e continuerò con lo studio di chitarra classica al conservatorio “Venezze” di Rovigo. Mi aspetto dall’università un ambiente ricco di stimoli e che possa arricchirmi. Il periodo all’estero potrebbe essere bello da questo punto di vista, ma problematico da conciliare col conservatorio che frequento. In futuro non penso ad un lavoro all’estero, mi sentieri un pesce fuor d’acqua. Il corso di matematica, malgrado le personali antipatie di molti, credo sia un indirizzo ricco di stimoli e sfi de intellettuali”. Niccolò Sturaro conserverà un buon ricordo degli anni trascorsi al “Mattei”. “Credo che l’università sarà una bella sfi da, perchè affronterò un ambiente nuovo e del tutto diverso da quello delle superiori. Mi aspetto tanta serietà, perchè Padova è una delle migliori se non la migliore città universitaria. Dopo un periodo di rifl essione ho scelto farmacia e al test sono arrivato secondo. Non penso di dover andare a studiare all’estero, vista l’ottima preparazione fornita nelle nostre università, ma se un giorno, dopo aver conseguito la laurea non potrò fare altrimenti allora per forza proverò l’esperienza lavorativa fuori dall’Italia. Per quanto riguarda il test di ingresso credo che dovrebbe essere data a tutti la possibilità di entrare nel corso desiderato, adottando però poi il metodo francese, in base al quale se non si superano tutti gli esami del primo anno si è automaticamente esclusi”.

In alto a sinistra: Luca Mastella e Mattia Martin. Sotto da sinistra Niccolò Sturaro e Veronica Capuzzo

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6 Vigonza

Una Lega Nord così attiva soprat-tutto “socialmente” parlando non si era mai vista. Come ben

sappiamo il social network Facebook ha preso piede da molti anni oramai in Italia, e viene usato in modi diversi a seconda dei propri fini. Ed è quello che ha deciso di mettere in atto la Lega Nord di Vigonza. “Usiamo il social net-work Facebook – afferma uno dei responsabili del partito leghista – perché riteniamo sia uno strumento utile ed in grado di dare la possibilità di ricevere le vere notizie dei fatti che accadono nel nostro comune a tutti i residenti”.

Sono molte infatti le vere e proprie battaglie che a suon di post la Lega Nord vigon-tina porta avanti su questa piattaforma sociale. Dallo sradicamento di alberi compiuto dall’amministrazione comunale in via Diaz a Vigonza, alla fontanella elettronica comu-nale installata a Vigonza, fino ad arrivare alla tanto annosa questione della mancata rotonda, a loro dire “fatta pa dispetto”, a Pionca di Vigonza. Ecco come tuona la Lega Nord vigontina sulla propria bacheca social a proposito di questo ultimo accaduto: “La perdita del finanziamento per la realizzazione della rotonda a Pionca è l’ennesima di-mostrazione dell’incapacità politico-amministrativa di questa giunta e della sua maggio-ranza. Un’opera importante per garantire la sicurezza delle nostre strade, che avrebbe rallentato l’accesso alla frazione e al centro abitato, e per cui grazie alla Lega Nord la provincia di Padova aveva già stanziato 300.000 euro”.

“Una somma importante, sufficiente a realizzare l’intero progetto, - si legge ancora sul profilo - che purtroppo è andata perduta a causa dell’immobilismo del sindaco e della sua giunta. Un’altra occasione mancata che avrebbe impreziosito il nostro paese e messo in sicurezza le nostre strade”. Molti i commenti e le critiche ricevute a questo messaggio da parte dei cittadini vigontini. Davvero un’opera mancata? Ai posteri l’ardua sentenza.

la polemica

Sempre più vivace il dibattito politico sul sociallega nord pungente su FacebooK

M.G.M.

Il profilo Facebook della LegaIl Partito Democratico di Vigonza ha voluto svolgere di propria iniziativa un censimento di tutti i siti produttivi e

commerciali del territorio Comunale e i dati raccolti sono stati elaborati in via analitica. La situazione che è emersa rivela che il tas-so di edifici abbandonati in tutto il territorio vigontino è mediamente del 22,5% con percentuali che in alcune aree sfiorano ad-dirittura quasi il 30%. Ciò comporta la dedu-zione che 1 capannone su tre al momento non è più utilizzato. Il censimento effettuato nel lontano 2008 ha visto raddoppiare la percentuale di abbandono e agli addetti ai lavori non sembra vi siano segnali di una probabile inversione di tendenza.

“E’ evidente che la crisi economica ha fatto strage delle attività produttive e com-merciali. – afferma Andrea Levorato, se-gretario della sezione del Partito Democra-tico vigontino - Ora però il territorio si trova a fare i conti con una miriade di edifici vuoti e di cubature inutilizzate che costituiscono un potenziale fattore di degrado delle aree

urbane vigontine. E’ evidente che l’ultimo piano regolatore, che a vigonza si chiama PAT e che è stato adottato dal Comune nel 2011 non è calibrato per far fronte a questa nuova realtà che si è prodotta negli ultimi sette anni. Gli studi e i dati su cui si fonda l’attuale PAT sono precedenti all’anno 2008”.

Continua il segretario del PD: “Vi è una grande emergenza a Vigonza, quella di rivedere al più presto i piani urbanistici in modo da stimolare e incentivare il recu-pero delle aree degradate ed abbandonate

del territorio pena un ulteriore decadimento economico e ambientale delle aree interes-sate dall’abbandono”.

“Non è più tempo di concepire l’ur-banistica – conclude Levorato - come lo strumento per creare nuova edificazione, bisogna ripensarla e utilizzarla per riqualifi-care le aree degradate con incentivi mirati. Questa situazione generalizzata potrebbe tradursi in un’occasione per rilanciare l’e-conomia del nostro Comune ed il Partito Democratico sarà in prima linea per raggiun-gere l’obiettivo”.

di Manuel Glauco Matetich

Censimento del Partito Democratico di VigonzaLevorato: “Aree degradate da recuperare”

Crisi e urbanistica Il tasso medio di edifici abbandonati continua a crescere

Vuoto un capannone su tre

Uno dei tanti edifci dismessi nel territorio comunale

La risposta del movimento politico Vi-gonza Viva, del quale anche lo stesso sindaco Nunzio Tacchetto fa parte, alla

Lega Nord vigontina arriva immediatamente anche questa tramite la pubblicazione di un “post” sul social network Facebook. “Gli amici della Lega dicono che il Sindaco per fare un dispetto a loro ha perso 300.000 euro dalla Provincia per una rotonda a Pionca. Rispondiamo loro che il Comune sta ancora aspettando i 150.000 Euro dalla stessa Provincia per la rotonda di Peraga...ricordate?...quella rotonda finita tanto tem-po fa”.

“Il Comune seriamente ha pagato tutti i lavori ed i fornitori, - si continua a leggere sul profilo pubblico - ma é ancora in attesa del contributo promesso. Se il buon giorno si vede dal mattino, é meglio procedere con tanta prudenza. Ma capiamo...se si viene

poco in Consiglio Comunale questi dettagli possono sfuggire”.

Sono queste le parole pesanti e senza mezzi termini scritte e pubblicate in primo piano dal movimento sostenitore del sinda-co Tacchetto. La rotonda in questione è que-sta volta quella sita a Peraga di Vigonza, costruita nel lontano 2011 e che ha trovato una grande approvazione anche tra le fila dell’opposizione comunale. La Rotatoria di Peraga è andata a sostituire il semaforo che nella frazione regolava il traffico all’incrocio fra le strade provinciali via Bonaventura e via Marconi.

Secca la replicadel Comune:“Aspettiamo150 mila eurodalla Provincia”

ROTONDA DI PIONCA ”PAGATO TUTTO”

M.G.M.

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8 Vigonza

Anche l’Italia, adeguandosi alla normativa eu-ropea, si è data delle regole per incentivare il Progetto di Finanza, meglio conosciuto come

“Project Financing”. Il project-financing viene in-trodotto nel nostro ordinamento con la cosiddetta Merloni ter (legge 415/1998). Si tratta di una modalità di appalto, voluta dal legislatore per dare l’opportunità all’Ente pubblico di realizzare le opere senza preoccuparsi di trovare il denaro per finanziarle. Il privato si finanzia gestendo l’opera pubblica, recuperando quindi i costi, compreso il finanziamento, con un canone o con una tariffa.

Questa modalità di realizzare le opere pubbli-ca inizialmente stenta decollare. C’è un’iniziale diffidenza da parte del pubblico mentre da parte privata esplodono le proposte in numerosi campi.

Nel Veneto il “project financing” decolla all’ini-zio degli anni 2000, vengono realizzate importanti opere, Le più famose sono l’Ospedale “dell’Ange-lo” di Mestre ed il Passante autostradale, ma an-che il nuovo ospedale di Monselice - Este. Questo metodo di appalto è stato utilizzato anche nel Co-mune di Vigonza.

“L’attuale amministrazione ha appaltato la realizzazione dei loculi e la gestione dei cimiteri comunali – afferma Giuseppe Zanon, esponente della lista civica “Movimento Cittadini per Vigon-za” - impegnando le future amministrazioni per un periodo di ben 30 anni. Periodo lunghissimo, so-prattutto per un servizio che cambierà radicalmen-te. Basti pensare alla crescita esponenziale delle cremazioni rispetto alle tumulazioni”.

Continua Zanon: “A questa gara ha partecipato una sola ditta, quindi con concorrenza zero. L’Am-ministrazione, nonostante questa anomalia ha vo-luto andare avanti caparbiamente comunque. Non poniamo dubbi sul rispetto delle norme di legge,

ma, a nostro parere, il buon senso ed una giusta cautela avrebbero dovuto far riflettere ed arrivare anche alla sospensione della procedura di gara. Il dubbio che non sia proprio un affare per il cittadino l’abbiamo quando andiamo a controllare le tariffe già approvate con la gara che la Ditta sarà autoriz-zate ad applicare”.

Ecco alcuni dati forniti dal Movimento Cittadini per Vigonza riguardo il nuovo assetto dei cimiteri del territorio vigontino: per i nuovi loculi l’aumento è di un modesto 5% ma per i vecchi è del 35%; per gli ossari l’aumento è del 23% per i nuovi e del 45% per i vecchi; per i cinerari del 60% per i nuovi e del 77% per i vecchi; per collocare un defunto in un ossario per scadenza di concessione bisogne-rà aggiungere altri 375 euro e quindi l’aumento

passa al 180%, sempre che non si debba pagare anche l’apertura e chiusura loculo e smontaggio la-pide. In questo caso dovremo aggiungere altri 220 euro. Alla fine un aumento del 214%.

“Certamente la ditta realizzerà i loculi che oggi mancano, ma a che costi per i cittadini? – conclude Giuseppe Zanon - Anche in questo caso si delega a nostro parere un privato a svolgere un servizio pubblico per mancanza di programmazio-ne e pianificazione e forse anche per incapacità organizzativa.

Ovviamente, i Cimiteri di Vigonza non si pos-sono certamente equiparare a queste grandi opere però affidare un servizio, che sicuramente cambie-rà come esigenze, per un periodo di 30 anni non mi sembra che sia un affare per i cittadini”.

di Manuel Glauco Matetich

Movimento Cittadini per Vigonza Servizio sotto la lente

Cimitero, i dubbi di Zanon

L’ingressodel cimiterodi Vigonza.GiuseppeZanondella civicadi oppo-sizione sollevanon pocheperplessitàsugli effet-tivivantaggiper i citta-dini

Appaltata la costruzione dei loculie la gestione ad una ditta che avràuna concessione trentennale

Caro tariffe

Via libera al bando per la concessione del contribu-to regionale “Buono - libri e strumenti didattici al-ternativi” per l’anno scolastico 2014/2015. Si

tratta del contributo regionale concesso a studenti residenti in Veneto per le spese relative a tasse, rette, iscrizione e frequenza dell’istruzione scolastico - forma-tiva. Il contributo verrà pagato dai vari comuni italiani, Vigonza incluso, presumibilmente nell’anno 2015, dopo aver ricevuto dallo Stato le risorse necessarie.

Possono chiederlo le famiglie che hanno studenti residenti nella Regione del Veneto, che frequentano, nell’anno 2014-2015 istituzioni scolastiche seconda-rie di I e II grado, statali, paritarie, non paritarie (in-cluse nell’Albo regionale delle “Scuole non paritarie”), istituzioni formative accreditate dalla Regione del Ve-neto, che svolgono i percorsi triennali o quadriennali di istruzione e formazione professionale, e che non ottengono dalla Regione il rimborso delle spese per

i libri di testo forniti agli studenti, o hanno un ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, (relativo ai redditi dell’anno 2013 dichiarati nell’anno 2014) inferiore od uguale ad euro 10.632,94. Per calcolare quest’ultimo gratuitamente ci si può rivolgere al Comune di Vigonza, oppure ai Centri di Assistenza Fiscale (C.A.F.) autorizzati, alle sedi INPS presenti nel territorio. In alternativa si può visitare il sito web www.inps.it – “Servizi on line”.

scuola In Comune o nei Caf si può chiedere il calcolo gratuito del reddito Iseebuono regionale libri anche a vigonza, ecco come ottenerlo

M.G.M. Anche per questo anno c’è il buono libri

segue da pag. 1Quello che più preoccupa è l’elevata frequenza delle “bom-

be”, dovute alla maggior energia delle perturbazioni per lo “scontro” tra masse atmosferiche sempre piu’ caldo-umide pro-venienti dal mare e quelle più fredde provenienti dall’entroterra.

Diversamente dalle perturbazioni primaverili ed autunnali, a cui si era “abituati” ed attrezzati, la previsione puntuale di que-ste “bombe d’acqua” così rapide e localizzati per ora può essere prevista talmente a breve, anche pochi minuti, da impedire il preavviso ai cittadini e gestire le manovre idrauliche, se possi-bili. Il defl usso degli ingenti volumi di acqua piovana precipitati in così breve tempo hanno causato allagamenti di vastissime aree agricole, ma soprattutto di aree urbanizzate, interessando abitazioni, attività produttive, strade anche per alcuni giorni di seguito, e mai prima allagate. Il perché di questi danni, per certi versi è intuitivo: gli insediamenti urbani, di cui è disseminato il territorio, sono stati concepiti e calcolati con fognature comunali per il defl usso rapido delle piogge che hanno caratterizzato la pianura padana fi no quasi alla fi ne del ‘900. Piogge seppur pro-lungate ma meno violente.

Così le reti fognarie bianche comunali non possono espellere le piogge di intensità eccezionale ora divenute paradossalmente “normali” provenienti dalle interminabili superfi ci impermeabiliz-zate di tetti, cortili, strade, piazzali, dai troppi seminterrati abita-tivi, e dai sottopassi stradali non suffi cientemente prosciugabili. Inoltre fossi rurali e stradali spesso non sono collegati ai canali demaniali, e non sono sempre regolarmente puliti e riscavati. Tutto questo concorre a rendere sempre più frequenti gli allaga-menti, in un territorio dove si alternano periodi siccitosi a periodi piovosi intensi, malgrado i ripetuti allarmi che amministratori e tecnici dei consorzi di bonifi ca da decenni segnalano a gran voce, proponendo soluzioni che sarebbero in grado di risolvere alcune emergenze ed almeno mitigare i danni.

In questi ultimi anni sono in corso e sono stati eseguiti lavori nella rete scolante demaniale, con fi nanziamenti dei consorzi, della Regione Veneto, dello Stato, creando grandi invasi per le acque di piena dei fi umi e dei canali, rinforzando gli argini e pulendo gli alvei dei fi umi, anche dalla troppa vegetazione, potenziando le idrovore. Moltissimi lavori restano da fare, pur ideati e progettati ma solo alcuni purtroppo fi nanziati

*Direttore Consorzio di Bonifi ca Adige Euganeo

Intervento

di Giuseppe Gasparetto Stori*

Bombe d’acqua, come difendere il nostro territorio

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STIAMO SELEZIONANDO

GRAFICO

pubblicitario

Page 9: Padovanord ago2014 n108

9Cadoneghe

Novità in vista a Cadoneghe per quanto riguarda la raccolta, lo smaltimento e, in particolare le tasse sui rifiuti. L’am-

ministrazione comunale ha varato il nuovo Piano Rifiuti, che segna l’entrata in vigore della Tari. La Tari è il tributo per il servizio di igiene urbana (raccolta e smaltimento dei rifiuti, spazzamento e lavaggio strade) che dal 1° gennaio scorso sostituisce la Tares.

“Va subito detto che per le famiglie non ci sarà alcun aumento – dice l’asses-sore all’Ambiente Enrico Nania –. Nono-stante i cambiamenti normativi intervenuti,

confermiamo dunque la linea seguita dalla precedente amministrazione, e cioè quella di mantenere invariati i costi per i cittadini. Abbiamo applicato la tariffa a natura cor-rispettiva, ovvero scomposta in imponibile + Iva (10%). L’importo finale del tributo che le utenze domestiche pagheranno nel 2014 sarà il medesimo del 2013. Per le utenze non domestiche, invece, ci sarà un piccolo aumento che però, poiché questi soggetti possono recuperare l’Iva, si tradur-rà a sua volta in una riduzione del 3/4% rispetto a quanto pagato con la Tares”.

Anche le modalità di pagamento sono state pensate per venire incontro alle esi-genze dei cittadini e avere il più basso impatto possibile: “Abbiamo fissato il paga-mento del corrispettivo in ben 3 rate, con scadenza 31 ottobre 2014, 31 gennaio 2015 e 28 febbraio 2015 – spiega l’as-sessore –. In questo modo il tributo sarà “smaltito” dalle famiglie e dalle imprese senza creare particolari disagi”.

Con l’obiettivo di incrementare le percentuali di raccolta differenziata, e di ridurre quindi progressivamente la quantità

di rifiuti pro capite da trattare, il Comune in-dirizzerà particolare attenzione agli aspetti legati alla collaborazione con i cittadini: “In sinergia con Etra – dice il sindaco Michele Schiavo – si investirà in comunicazione nei confronti degli utenti per coinvolgere sem-pre più da vicino i cittadini e in particolare le aziende sulla differenziazione dei rifiuti.

Dal 2006, quando è stato introdotto il nuovo sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti, la crescita di qualità del servizio è stata costante, grazie soprattutto al cre-scente grado di coinvolgimento dei singoli.

E per combattere le azioni irresponsabili di coloro (pochi per fortuna) che ancora non si rendono conto di quanto l’ambiente sia un bene comune da preservare incremen-teremo anche i controlli. Fra l’altro, ora le isole ecologiche sono costantemente video-sorvegliate, e difficilmente chi si comporta in modo irregolare non viene individuato”. Attraverso la lotta all’abbandono dei rifiuti è possibile infatti conteenere ulteriormente le spese del servizio ambientale che altri-menti ricadrebbero sugli altri cittadini atra-verso aumenti della tariffa.

di Nicoletta Masetto

Nania: “Per le famiglie nessun aumento”Si paga in tre rate, la prima il 31 ottobre

Tasse sui rifiuti Dalla Tares alla Tari, il tributo per il servizio di igiene urbana

Nuova tassa invariata

La raccolta dei rifiuti, dalla Tari nessun aumento

Sono iniziati i lavori di ripristino della carreggiata di via La Malfa, in prossimità dell’intersezione stradale con via Bedin, dove nei giorni scorsi si è aperta una voragine a

causa delle forti precipitazioni. Per consentire di svolgere age-volmente l’intervento, fino alla metà di settembre lungo il tratto

interessato dai lavori di ripristino verrà interdetta la circolazione veicolare. La ditta esecutrice dei lavori (l’impresa Gerotto Fede-rico S.r.l. di Campodarsego) dovrà comunque garantire l’uscita degli automezzi dell’Arma dei Carabinieri dall’accesso carrabile dell’autorimessa, possibilmente con immissione nella via verso le due direttrici di marcia. Alle intersezioni La Malfa/Marconi e La Malfa/Franco sarà posizionata adeguata segnaletica stra-dale di deviazione, con cartello di “strada interrotta per lavori

a mt.100”, che fornirà automobilisti la giusta informazione su come poter aggirare il punto di criticità viaria.

Per tutta la durata dell’ordinanza, nelle giornate di sabato mattina, in occasione del mercato settimanale (ore 06:00-15:00), i mezzi di trasporto pubblico percorreranno eccezio-nalmente, anziché via La Malfa interessata dall’interdizione alla circolazione, il percorso alternativo concordato con APS, formato dalle vie Marconi, Belvedere, Lauro, Franco. N.M.

voragine in via la malFaimmediato il cantiere

Lavori

segue da pag. 1Quello che più preoccupa è l’elevata frequenza delle “bom-

be”, dovute alla maggior energia delle perturbazioni per lo “scontro” tra masse atmosferiche sempre piu’ caldo-umide pro-venienti dal mare e quelle più fredde provenienti dall’entroterra.

Diversamente dalle perturbazioni primaverili ed autunnali, a cui si era “abituati” ed attrezzati, la previsione puntuale di que-ste “bombe d’acqua” così rapide e localizzati per ora può essere prevista talmente a breve, anche pochi minuti, da impedire il preavviso ai cittadini e gestire le manovre idrauliche, se possi-bili. Il defl usso degli ingenti volumi di acqua piovana precipitati in così breve tempo hanno causato allagamenti di vastissime aree agricole, ma soprattutto di aree urbanizzate, interessando abitazioni, attività produttive, strade anche per alcuni giorni di seguito, e mai prima allagate. Il perché di questi danni, per certi versi è intuitivo: gli insediamenti urbani, di cui è disseminato il territorio, sono stati concepiti e calcolati con fognature comunali per il defl usso rapido delle piogge che hanno caratterizzato la pianura padana fi no quasi alla fi ne del ‘900. Piogge seppur pro-lungate ma meno violente.

Così le reti fognarie bianche comunali non possono espellere le piogge di intensità eccezionale ora divenute paradossalmente “normali” provenienti dalle interminabili superfi ci impermeabiliz-zate di tetti, cortili, strade, piazzali, dai troppi seminterrati abita-tivi, e dai sottopassi stradali non suffi cientemente prosciugabili. Inoltre fossi rurali e stradali spesso non sono collegati ai canali demaniali, e non sono sempre regolarmente puliti e riscavati. Tutto questo concorre a rendere sempre più frequenti gli allaga-menti, in un territorio dove si alternano periodi siccitosi a periodi piovosi intensi, malgrado i ripetuti allarmi che amministratori e tecnici dei consorzi di bonifi ca da decenni segnalano a gran voce, proponendo soluzioni che sarebbero in grado di risolvere alcune emergenze ed almeno mitigare i danni.

In questi ultimi anni sono in corso e sono stati eseguiti lavori nella rete scolante demaniale, con fi nanziamenti dei consorzi, della Regione Veneto, dello Stato, creando grandi invasi per le acque di piena dei fi umi e dei canali, rinforzando gli argini e pulendo gli alvei dei fi umi, anche dalla troppa vegetazione, potenziando le idrovore. Moltissimi lavori restano da fare, pur ideati e progettati ma solo alcuni purtroppo fi nanziati

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di Giuseppe Gasparetto Stori*

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In funzione dal settembre del 2010, lo sportello Informalavoro del Comune di Cadoneghe traccia un bilancio di questi

primi anni di attività. Gli utenti unici residen-ti a Cadoneghe che si sono rivolti al servizio per ottenere informazioni e usufruire di servizi sono ad oggi circa 900. Fino ad ora sono stati aperti 553 fascicoli personali. Gli utenti sono di nazionalità diverse con pre-valenza italiana soprattutto in quest’ultimo periodo. Per quanto riguarda la domanda di lavoro, finora sono 6 le ditte del territorio ad aver utilizzato in questi anni lo sportello per ricerche di personale; a queste ditte sono state inviate le segnalazioni e le autocandi-dature che meglio rispondevano ai requisiti richiesti.

“Siamo piuttosto soddisfatti di questi primi anni di attività – dice il sindaco Mi-chele Schiavo –, perché certamente lo Sportello è uno strumento di orientamento e preselezione efficace nell’offrire al cittadino in cerca di occupazione le opportune cono-scenze per proporsi nel mondo del lavoro

con informazioni normative e professionali precise. Chi si rivolge allo sportello viene aiutato a costruire un portafoglio di compe-tenze, ad analizzare i propri bisogni forma-tivi e i propri obiettivi occupazionali, messi a confronto con i profili richiesti dal mondo del lavoro. Uno strumento utile per i cittadi-ni, in questo momento di crisi economica e occupazionale, che ci piacerebbe fosse più utilizzato anche dal lato delle imprese, che possono trovare in questa struttura un im-portante canale di diffusione gratuita delle proprie offerte di lavoro, oltre a informazioni generali sulla normativa in materia. Per le aziende lo sportello costituisce insomma un vero e proprio servizio di preselezione del personale”.

I servizi dello Sportello – iniziativa nata in seno all’omonimo progetto promosso dal-la Provincia di Padova e finanziato dal Fondo Sociale Europeo – sono rivolti soprattutto a chi cerca lavoro, al quale vengono offerte diverse opportunità, come l’iscrizione al cen-tro per l’impiego, l’inserimento nell’anagra-

fica degli iscritti in stato di disoccupazione, la dichiarazione di immediata disponibilità lavorativa, il rilascio di certificazioni relative allo stato di disoccupazione, l’inserimento nel sistema informatico regionale IDO per

l’incontro fra domanda e offerta di lavoro e l’inserimento delle segnalazioni di autocan-didature per le offerte pubblicate al centro per l’impiego. In questo periodo di evidente difficoltà nel trovare un lavoro sia come pri-mo impiego che come nuova occupazione dopo il licenziamento, spesso a causa della crisi, le domande di accesso a questo servi-zio sono in costante aumento e cresce di mese in mese il numero di chi è costretto a cercare un nuovo impiego.

10 Cadoneghe

“In occasione dei recenti eventi che l’hanno coinvolta (il monitoraggio e il controllo della chiazza oleosa

comparsa nel rio dell’Arzere e il recupero di rami e rifiuti di ogni genere da giardini e sedi stradali in seguito ai fortunali più vio-lenti), la Protezione civile di Cadoneghe ha dato ancora una volta prova di efficienza e professionalità. – dice soddisfatto il sindaco Michele Schiavo – La risposta è sempre stata pronta, e di questo ringrazio tutti i volontari”.

Della Protezione civile fanno parte una dozzina di persone residenti nel territorio, più tutti gli altri residenti nei comuni limitrofi che fanno parte del distretto (Campodarse-go, Vigonza, Vigodarzere e Noventa). In considerazione della crescente importanza del servizio, il sindaco ha delegato per il referato della Protezione civile il consigliere Edoardo La Cava.

“Va ricordato – aggiunge il sindaco – che per le emergenze esiste un numero atti-

vo 24 ore su 24, tutti i giorni, che è il 320 7410593. C’è poi un numero fisso molto facile da ricordare, attivo negli orari di uffi-cio, che fa capo alla sede della Protezione civile, in viale della Costituzione 3 (vicino alla Polizia locale), ed è lo 049 8881888”.

Per far conoscere meglio alla cittadinan-za obiettivi, mezzi e modalità di intervento della Protezione civile, in queste settimane il Comune organizzerà, oltre ai consueti incon-tri nelle scuole, un paio di serate pubbliche, nel corso delle quali chi vorrà approfondire la conoscenza del servizio o proporsi per qualche servizio volontario potrà rivolgersi alle persone competenti. Le date saranno comunicate in tempo utile attraverso il sito del comune www.cadoneghenet.it.

Schiavo: “servizioutile per gli utentima anche per le imprese delnostro territorio”

PROTEZIONE CIVILE INCONTRI PUbbLICI

N.M.

Di fronte agli allagamenti è prezioso il lavoro dei volontari

di Nicoletta Masetto

Domande in aumento, in maggioranza da parte di cittadini italianile ditte che lo usano sono sei

Lo sportello comunale Soddisfatto il sindaco: “E’ uno strumento di orientamento”

Informalavoro, oltre 900 accessi

Lo sportello informalavoro registra l’aumento di richieste

Ogni settimana Informalavoro pub-blica e rende disponibili alla con-sultazione le offerte di lavoro nella

provincia di Padova e le notizie aggiorna-te sui corsi di formazione. Informalavoro non è l’unica iniziativa attuata dal Comu-ne in tema di occupazione. “Nelle ultime settimane si moltiplicano le richieste di aiuto da parte di chi è momentaneamen-te espulso o si è allontanato dal mondo del lavoro – dice l’assessore ai Servizi sociali Augusta Parizzi –. Tutte queste persone non chiedono sussidi o aiuti eco-nomici, ma conoscenze e contatti per po-ter ripristinare una situazione occupazio-nale soddisfacente. Per questo la nostra attenzione massima è quella di favorire e definire progetti di accompagnamento all’autonomia: non servono risposte di tipo assistenzialistico, ma veri e propri percorsi di inserimento professionale. È il caso della terza edizione del Progetto Etra, che attualmente comprende una ventina di progetti di reinserimento lavo-rativo per cittadini con meno di trent’an-ni, nel quale il Comune si è impegnato bandendo ora una nuova selezione”.

sociale

L’assessore Augusta Parizzi“percorsi diinserimento”

N.M.

Con la ripresadelle scuole cisaranno anchegli appuntamenticon gli studenti

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12 Vigodarzere

C’ è anche il deposito missilistico di Vigodarzere dentro l’operazione che riguarda la dismissione di caserme nel territorio padovano. Si tratta di

cinque caserme in vendita, 72 milioni di euro di valo-re. Stando ad alcune stime sommarie potrebbe essere questo l’introito per le casse del governo dall’operazione dismissioni nel Padova. Sono cinque infatti i plessi mili-tari tra Padova e provincia che il demanio ha già deciso di mettere in vendita. Tre sono in città e due in provincia. Oltre a Vigodarzere ci sono: Palazzo Rinaldi a Padova, ubicato in via Rinaldo Rinaldi: la Caserma Piave, con en-trate sia da Riviera Paleocapa 18 che da Via Cristoforo Moro 63; la Caserma Romagnoli, nel cuore del quartiere Chiesanuova, lato sud della strada, poco distante dalla Caserma Pierobon, che si trova sul lato nord. In provin-cia ci sono: l’ex base aerea di via Galilei, a Bagnoli di Sopra, dove tanti anni fa c’erano anche i missili «Nike Hercules» e il Settimo Deposito Centrale, in via Roma, a Vigodarzere, a pochi passi dal confine comunale con Padova. Ma partiamo proprio dal deposito missilistico di Vigodarzere. Si tratta del sito militare più piccolo. Sono infatti 28.711 i metri quadri di superficie. Il valore totale si aggira sul milione di euro. Un mese fa il governo, in collaborazione con la Prefettura di Venezia, istituzione

competente per l’accoglienza dei profughi nel Veneto, lo aveva individuato come “hub” per i migranti che, proprio in queste settimane, stanno arrivando a valanga attraverso l’operazione Mare Nostrum e vengono ospitati anche in alcune strutture ricettive di Battaglia Terme e di Montagnana. Ma il progetto non è andato in porto anche per la contrarietà espressa dalle istituzioni locali.

Per quanto riguarda le altre caserme, Palazzo Ri-naldi si può definire il gioiello di famiglia dell’esercito italiano. Dotato di 45.276 metri quadri, attualmente, nel mercato immobiliare cittadino vale 20 milioni di euro. Suddiviso in tre piani, con affreschi ben tenuti, il palazzo è conservato abbastanza bene. Non ha bisogno di tanti soldi per un restauro radicale e complessivo. Ubi-cato in pieno centro, potrebbe essere utilizzato sia per residenze di lusso che per uso commerciale e direziona-le. Dal 1953 e sino a poco tempo fa è sta to la sede del Tribunale Militare.

Caserma Piave. I metri quadri disponibili sono 121.877. Vale minimo 40 milioni. Attualmente è an-cora sede del Comando Forze di Difesa Interregionale Nord, ma, sino a non tanto tempo fa, era conosciuta in tutto il Veneto come sede interprovinciale del Distretto Militare di Leva Obbligatoria, abolita nel 2004. All’inter-

no ha un’area scoperta molto vasta, dove, una volta, venivano effettuate anche le esercitazioni militari.

Caserma Romagnoli. E’ grande 35.836 metri qua-dri. Vale 8 milioni. E’ la caserma dove una volta svolge-vano il servizio militare gli artiglieri e dove c’era anche la sede della Banda della Contraerea, oggi a Sabaudia, in provincia di Latina.

Base Aerea di Bagnoli di Sopra. Abbastanza fuori dal paese della Bassa Padovana. Gode di spazi immensi, ma, al massimo, ha un valore immobiliare di 3 milioni.

di Nicoletta Masetto

Il deposito missilistico di via Roma era stato inzialmenteinserito fra le possibili destinazioni

Emergenza In provincia di Padova ci sono cinque siti militari dismessi

Base ai profughi, nulla di fatto

La base missilistica di Vigodarzere

A Ferragosto differenziata mia non ti conosco. Anche quest’anno puntualmente sono stati segnalati rifiuti abbandonati fuori da piazzole

ed ecocentri in mezzo a prati e a ridosso dei fossati. Una cattiva e incivile abitudine che riguarda cittadini che, evidentemente a ferragosto, fanno un po’ di pulizia in casa e gettano ciò che non serve più. A Vi-godarzere gli agenti delle guardie ambientali Gadit hanno trovato in via Palladio, nascosti in un fosso e in un campo di granoturco, diversi sacchi conte-nenti rifiuti domestici, cavi elettrici, tubi in gomma, calcinacci, un aspirapolvere e altri elettrodomestici. In via San Rocco sono stati recuperati, invece, un fri-gorifero e un paio di sacchi contenenti erba e foglie. E pensare che sono tante le novità in arrivo proprio per incentivare la raccolta corretta dei rifiuti.

Fra le altre novità in programma nel corso del 2014, in accordo con Etra, sarà razionalizzato e ottimizzato il servizio di raccolta differenziata pres-so le scuole e gli edifici comunali, così come sarà implementata la raccolta del cartone nelle isole eco-logiche con il completamento della posa in opera di campane apposite. In alcune zone del territorio sarà anche adeguato il sistema di raccolta dell’umido al fine di migliorane la qualità.

Lungo le strade e nei fossatiancora riFiuti dispersipersino un FrigoriFero

N.M.

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13Noventa Padovana

L’ufficio Tributi del Comune di No-venta Padovana è a disposizione dei cittadini per il calcolo della Tasi

nelle giornate di martedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30; il giove-dì al pomeriggio dalle 15 alle 18. L’uf-ficio è disponibile esclusivamente per le informazioni sui fabbricati destinati ad abitazione principale con le relative pertinenze.

Il calcolo della Tasi può essere consegnato al proprietario o al titolare dei diritti reali dell’immobile adibito ad abitazione principale o, in alternativa, a una persona diversa munita di delega e fotocopia del documento di identità.

neWs

Porte aperte ai cittadinicalcoliamo la tasi insieme

Bombe d’acqua, piene improvvise, fiumi al limite. La sicurezza idraulica del comune preoccupa sempre di più

il sindaco di Noventa Padovana Luigi Bisato che ha partecipato, insieme all’assessore Pietro Galiazzo all’incontro “I punti critici dei fiumi” organizzato al ponte di Stra alla congiunzione del Piovego e Brenta con il Na-viglio e il Cunetta. L’incontro, era stato orga-nizzato dal comitato intercomunale Brenta Sicuro, ma erano presenti anche il sindaco di Stra, Caterina Cac-ciavillani e l’assessore Mario Ferraresso. I due sindaci si dicono molto preoccupati dal-lo stato dell’assetto idrogeologico dei loro territori. Troppe sono oramai le piene legate ad eccezionali condizioni metereologiche. I primi cittadini e gli assessori di riferimento mettono al primo posto degli interventi per arginare il pericolo esondazionei e allaga-menti, il completamento dell’Idrovia che

ha visto recentemente la presentazione del progetto preliminare oltre che, naturalmente una costante e corretta manutenzione delle rive dei fiumi. Ma è soprattutto l’idrovia l’o-pera che può garantire la prevenzione delle alluvioni e, dunque, l’opera più necessaria.

Tutti d’accordo sulla necessità di lavora-re in rete per portare a casa risultati impor-tanti per la salvaguardia del territorio. Anche Legambiente e confederazione agricoltori (Cia) hanno appoggiato l’incontro e le sue

finalità.Sul progetto idro-

via stanno premendo e lavorando anche altre amministrazioni comunali interessate all’opera oltre che i

cittadini che si battono per la salvaguardia del territorio tra Brenta e Bacchiglione. Il Comitato che si è costituito ha già raccolto migliaia di firme e ha già manifestato in Regione con un sit in di protesta davanti a palazzo Balbi in cui è stata fatta una sola

richiesta: il completamento dell’Idrovia Pa-dova Venezia, da utilizzare come valvola si sfogo delle acque durante le sempre più frequenti piene nel territorio tra le province di Padova e Venezia.

Intanto alcuni comuni hanno già sotto-

scritto il documento per realizzare l’opera (9 della Riviera del Brenta, Padova, Veg-giano, Ponte San Nicolò, Albignasego), ma l’azione coordinata sta andando avanti coinvolgendone altri.

Il rischio allagamenti ed esondazioni è sempre più alto. Gli amministratori si uniscono per chiedere l’apertura dei lavori dell’idrovia Pdova-Venezia

Emergenza idraulica Migliaia di firme raccolte dal comitato e portate in Regione

Salvaguardia del territorio: il sindaco è in prima fila

Tutti d’accordo sulla necessità di lavorare in rete per portare a casa risultati importanti Il sindaco Luigi Bisato

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14 Rubano

Per gli studenti del Veneto la campanella è

suonata il 15 settem-bre e a Rubano, ad accogliere gli scolari della primaria Leonar-do Da Vinci di Viale Po a Sarmeola, c’era una scuola migliora-ta nelle strutture sanitarie dei servizi igienici, che con i lavori di ristrutturazione di questa estate è stata sistemata e messa a norma.

Giovedì 27 agosto il sindaco Sabrina Doni e il dirigen-te scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale Buonarrot-ti, Rocco Bello, hanno dato il via al primo degli incontri che serviranno a delineare, entro il mese di ottobre, il piano dei progetti scolastici, in linea con le esigenze e le richieste da parte del mondo scuola, che dovranno trovare eco nell’amministrazione locale. Se il programma vero e proprio è ancora in fase embrionale, ciò di cui si è discusso, per giungere ad una progettualità condivisa, sono state le linee guida attraverso le quali predisporre le future iniziati-ve. L’amministrazione destina una quota del bilancio per fi-nanziare i progetti e sostenere l’istituto comprensivo nelle spese di funzionamento e gestione degli edifici scolastici. L’approccio scelto e in base al quale si stileranno i progetti è all’insegna della coesione dei gruppi classe.

L’obiettivo è creare aggregazione tra gli alunni all’in-terno della stessa classe e tra le varie sezioni, per pro-muovere la socializzazione e l’accettazione del prossimo. La scelta dei progetti scolastici seguirà quindi la linea di condivisione dei valori e dell’unione.

Tante le attività previste per il nuovo anno scolastico. “Una delle iniziative che amministrazione e scuola inten-dono riproporre e che giunge alla sua seconda edizione è Legalmente – spiega il sindaco – per porre ancora una volta l’accento su legalità, educazione civica e cittadinanza attiva, enfatizzando la collaborazione con le istituzioni e renderle veicolo di cultura e di educazione, in qualità di at-tori operanti nel territorio. La volontà è quella di strutturare alcuni momenti didattici con i ragazzi delle scuole medie nei quale trattare tutti questi aspetti, anche in collaborazio-ne con la questura e la parrocchia”.

Sul piatto anche Sportivando, promozione delle atti-vità sportive, con l’impegno di celebrare le due giornate dello sport, una dedicata alla scuola primaria e l’altra secondaria di primo grado, nel mese consueto di mag-gio. Inoltre, sembra delinearsi l’idea di riproporre anche il Social Day, organizzato nel Comune due anni fa, che prevede il coinvolgimento delle classi della secondaria di primo grado in un’esperienza di cittadinanza attiva e di volontariato.

Scuolaun anno all’insegna della coesione e dell’aggregazione per gli studenti

in breve

N.V.S.

Una bolletta troppo cara che ha destato sospetti a Roma. A Raffaele Cantone e Carlo Cottarelli, commissari governativi straordinari dell’autori-

tà nazionale, sono apparsi troppi i 250 mila euro spe-si dal Comune di Rubano, che conta 15 mila abitanti e che, quindi, non giustifica il salato costo per l’illumi-nazione pubblica. C’è da dire che l’amministrazione si è recentemente rinnovata e che la nuova Giunta, capitanata da Sabrina Doni, eredita uno scomodo lascito, ma l’amministrazione chiarisce in un comu-nicato stampa, pubblicato nel sito del Comune, la massima collaborazione per le verifiche dei contratti pubblici, in concerto con le autorità governative.

“L’amministrazione comunale - si legge - ha forni-to con assoluta tempestività tutta la documentazione richiesta in merito alla procedura di acquisto della for-nitura di energia elettrica per l’illuminazione pubblica nell’anno 2013. Con atteggiamento di massima col-laborazione e trasparenza gli uffici competenti hanno provveduto a chiarire le modalità di affidamento del contratto per l’anno 2013”.

E per quanto riguarda la richiesta di verifica del contratto di fornitura elettrica da parte del commis-sario straordinario, il sindaco chiarisce: “Si tratta di una doverosa attività di controllo avviata nei confronti delle amministrazioni pubbliche sull’approvvigio-namento di alcune categorie merceologiche tra cui l’energia elettrica per l’illuminazione pubblica. Nella lettera inviata al nostro Comune nessun riferimento viene fatto a sprechi legati a quella specifica fornitura ma soltanto, ribadisco, la richiesta di documentazio-

ne. Restiamo a disposizione dell’autorità per ogni ulteriore chiarimento qualora lo si ritenesse necessa-rio. La responsabilità di operare per offrire un servizio migliorativo del servizio alla cittadinanza, nella totale trasparenza, sarà sempre guida del nostro mandato”.

Ed è scaduto il 25 agosto il termine per la conse-gna dei moduli di richiesta danni per l’alluvione. Ora il Comune sta elaborando l’istruttoria da presentare alla Regione, dopodiché si dovrà attendere la disposizione per la destinazione dei fondi ai cittadini alluvionati. Unica certezza sono i 27 milioni di euro in mano alla Regione per fronteggiare l’emergenza, ma ancora

sono sconosciuti i criteri con cui verranno ripartite le risorse nei confronti delle singole amministrazioni. “I cittadini sono stati puntuali, compilando rigorosa-mente tutti i documenti e consegnandoli in tempo – spiega il sindaco Sabrina Doni - adesso attenderemo l’esito delle scelte regionali. Il progetto dell’idrovora prosegue e ci siamo presi l’incarico di stendere l’ac-cordo di programma che andrà a definire le modalità con cui ciascun Comune interverrà sull’acquisto delle idrovore. Il termine è il 30 settembre mentre ad ot-tobre il Consorzio presenterà il progetto definitivo”.

Amministrazione Fornitura elettrica nel 2013

Troppi 250mila euro, Cottarelli chiede chiarimenti, il sindaco: “A disposizione”

Il municipio di Rubano, in alto il sindaco Sabrina Doni

Uno scambio di culture, lingue, tradizioni e sapori tra due popoli diversi, ma vicini e accomunati dalla cultura europea. Si parla di gemellaggio,

uno scambio che coinvolge il comune di Rubano e la cittadina francese di Notre Dame de Gravenchon, in Normandia dal 1990. “E’ un momento di valorizza-zione del momento partecipativo nello spirito di un pro-cesso di unificazione europea – dice il sindaco Sabrina Doni che si appresta a vivere la sua prima esperienza nell’ambito di tale progetto e che verrà ospitata dalla neo eletta sindaco della cittadina francese. Insieme a lei partiranno altri 40 cittadini di Rubano, oltre a Francesca

Dall’Aglio, assessore al Comune di Rubano con delega al Gemellaggio. Un’iniziativa che consolida legami tra famiglie italiane e francesi iniziati più di una decina di anni fa e che vede l’alternanza di ospitalità tra il comu-ne padovano e quello della regione della Normandia. “L’intenzione è quella di estendere l’esperienza non solo alle famiglie – siega Doni – ma anche ai ragazzi delle scuole, in modo da arricchire ulteriormente l’offer-ta formativa e culturale dei nostri istituti e trasferire ai nostri ragazzi conoscenze sempre più ampie, oltre che consolidare in loro il senso di appartenenza a una realtà più estesa, come può essere quella europea”.

Soddisfatta dell’imminente partenza anche l’asses-sore Dall’Aglio: “Un viaggio che sarà particolarmente bello e significativo per un motivo in più, sia a Ruba-no che a Notre Dame de Gravenchon, si sono svolte le elezioni amministrative e, in entrambi i Comuni, la responsabilità di primo cittadino è stata affidata ad una giovane donna. In virtù di questo grande rinnovamento dialogheremo con i nostri amici francesi per cercare di coinvolgere nuove famiglie, possibilmente giovani, con la speranza di far crescere e alimentare il legame tra i due paesi”.

neWs Un progetto che si vuole estendere anche ai ragazzi delle scuole del territorioin partenza 40 Famiglie di rubano per l’annuale gemellaggio in normandia

N.V.S.

di Nicol Veronica Stefani

Sabrina Doni e la sua giunta hanno garantito la massima collaborazione: “Si tratta di una doverosa attività di controllo, ci è stata chiesta solo la documentazione”

Lo scorso 15 settembre è cominciato un nuovo anno

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Page 15: Padovanord ago2014 n108

Studenti pronti a rientrare. Dal 15 settembre le scuole hanno riaperto i battenti e a Limena tutto sembra essere pronto, come assicura l’as-

sessore all’Istruzione Stefano Tonazzo. “Si sono eseguite le manutenzioni ordinarie

(sfalcio e sistemazione degli spazi esterni), - dice l’assessore - con l’acquisto dei nuovi arredi e/o stru-menti didattici, che annualmente l’Istituto Compren-sivo richiede”.

L’intervento più sostanzioso ha riguardato la scuola primaria Petrarca, con i lavori di efficienta-mento energetico dell’intero edificio, che hanno comportato la copertura, con materiale isolante, delle superfici, la sostituzione di tutti i serramenti con finestre e porte composte da vetrocamera ad alto coefficiente di isolamento, l’installazione di un aereatore per il ricambio continuo dell’aria all’interno di tutte le classi e degli spazi comuni, la tinteggiatura dei locali e l’installazione di controsoffitti fonoassor-benti. Sono stati anche eseguiti i lavori per la messa a norma dell’edificio, secondo le normative vigenti sull’antisismica.

Alla scuola dell’infanzia Andersen è stata finan-ziata la progettazione del Certificato Prevenzione

Incendi, attualmente in corso. A dicembre 2014 partiranno i lavori. L’intervento più importante ri-guarderà la sistemazione della rampa per l’utenza diversamente abile.

Alla scuola materna Il Melograno si è operato con tre interventi: l’installazione di una rampa sul marciapiede in corrispondenza della nuova porta di sicurezza, la sostituzione del pavimento della cucina di servizio e il rinnovo dell’arredo degli ambienti del-la cucina, compresa la sostituzione di tutte le matto-nelle del pavimento.

Per quanto riguarda la primaria Manzoni è stato eseguito l’ampliamento della mensa, con l’imple-mentazione di 20 posti che hanno aumentato la capacità totale degli spazi, portandola a disporre di 120 coperti. Per accedere al bando per i finanzia-menti agli interventi di efficientamento energetico alla scuola secondaria di primo grado Beato Arnaldo, l’Amministrazione ha proceduto con la procedura di inoltro di richiesta alla Regione Veneto. In vista degli stessi, sono stati prodotti lo studio di fattibilità e il quadro economico per i lavori previsti. Tonazzo precisa che i predetti lavori sono costati al Comune all’incirca 400.000 euro, metà dei quali è stata co-

perta da contributi statali o regionali e che, a fine set-tembre, scadrà la terza edizione dell’asta pubblica per la vendita di 5.500 mq di terreno pubblico, vin-colato al residenziale, nel quartiere delle Rane. Se l’asta andasse a buon fine il Comune ne ricaverebbe 1.200.000 euro da investire a lavori di ampliamen-to dei plessi scolastici.

Novità anche per la scuola materna parroc-chiale Flippini. Spiega Tonazzo: “Con l’ultimo Con-siglio sono stati sdemanializzati 300 mq a ridosso dell’asilo parrocchiale, per permettere di ampliare le pertinenze esterne della scuola materna. L’Ammi-nistrazione riconoscendo il valore pubblico dell’am-pliamento dell’asilo ha ritenuto di cedere l’area alla Parrocchia a titolo gratuito. Tale appezzamento ha un valore di 5.500 euro”.

di Nicol Veronica Stefani

L’amministrazione cede all’asilo parrocchiale 300mq a titolo gratuito

Scuola Edifici e manutenzione l’assessore Tonazzo

“Scuole, tutto è pronto per ripartire”

15Limena

L’assessore Stefano Tonazzoa lato la scuola primaria Petrarca

Un accordo tra il Comune di Limena e due compagnie di assicurazioni, Aviva e Unipol, che prevede la copertura di

danni derivanti da eventi atmosferici, quali: temporali, vento, grandine, allagamenti pro-vocati da piogge intense, etc. Sarà possibile stipulare polizze assicurative a condizioni vantaggiose per i privati cittadini, fino a una copertura dei danni a 95 mila euro. La con-venzione prevede il pagamento di 150 euro annui, per la soluzione di massima copertu-ra, mentre con la quota di 110 euro si può ottenere quella base.

Per chi ha un reddito che arriva a 15 mila euro, il Comune coprirà una spesa pari a 50 euro. Per la fascia compresa tra i 15 ai 35 mila euro, il contributo comunale sarà di 15 euro, mentre per i redditi superiori è prevista una riduzione di 10 euro. La polizza non prevede l’applicazione della franchigia consentendo un risarcimento del danno in toto.

“Quest’anno il nostro Comune, fortuna-tamente, non ha subito danni, a causa di eventi climatici avversi – spiega il sindaco Giuseppe Costa – ma grazie a questo accordo, con un impegno economico con-tenuto, sarà possibile coprire interamente eventuali daneggiamenti”.

In sede di consiglio comunale è stato approvato il Paes, ovvero il piano di azione per l’energia sostenibile, facente capo al famoso Patto dei Sindaci. Con questo docu-mento anche il Comune di Limena prenderà parte al progetto 3L - less energy, less cost, less impact, che prevede la messa in opera

di tutte quelle azioni atte a ridurre le emis-sioni di anidride carbonica nell’atmosfera, oltre che a un efficientamento energetico degli edifici e ad un investimento in termini di fonti rinnovabili. Lo scopo è garantire un sistema energetico ad impatto minore su ambiente e sistema. La Provincia di Pado-va ha ottenuto un platfond da 50 milioni di euro, da ripartire tra le varie amministrazioni aderenti al progetto.

Spiega Costa: “Come prima azione eseguiremo interventi per l’efficientamento degli edifici pubblici, come i cappotti isolan-ti per scuole e palestre. L’intenzione è poi quella di sostituire negli edifici pubblici gli impianti delle caldaie obsolete con dei si-stemi di regolazione che utilizzino il sistema delle vavole termostatiche e l’inserimento di impianti di teleriscaldamento per quelle aziende agricole che si avvalgono della tec-nologia del biogas. Infine siamo intenzionati ad integrare gli impianti fotovoltaici che nel nostro Comune sono ancora poco diffusi”.

AMMINISTRAZIONE: POLIZZA ASSICURATIVA E IL PAES

N.V.S.

Riccardo Zanon, capogruppo di Limenattiva e Democratica, auspicherebbe un clima più sereno durante i consigli comunali, anche se, a suo dire, nulla sembra presagire un simile scenario,

considerate le ultime vicissitudini. “Sono amareggiato - commenta - che non si riesca a dialogare

in maniera tranquilla e costruttiva e che si siano verificati episodi spia-cevoli”. Per quanto riguarda l’operato del suo gruppo, Zanon riporta l’interpellanza presentata dalla collega consigliera Nadia Celeghin, in sede di Consiglio, con oggetto la “Tragedia dei Migranti”. In relazione alle drammatiche vicende avvenute nell’arco degli ultimi mesi nel Mar Mediterraneo, a scapito dei migranti che, cercando una via di fuga, tentano la traversata per raggiungere le coste italiane, Limenat-tiva chiede un atto di pietà: dare possibilità di sepoltura nel cimitero comunale. I comuni siciliani si ritrovano investiti dal problema di ga-rantire degna sepoltura a tutte le vittime del Mediterrano.

“La nostra disposizione potrà anche non essere utilizzata dalle autorità competenti ma resterà un segno tangibile per attestare che i cittadini di Limena non sono indifferente alle stragi che si stanno compiendo nel Mediterraneo”. A detta di Zanon, la maggioranza non ha dimostrato interesse sull’argomento. Il gruppo di Limenattiva pone alcuni dubbi rispetto alla cessione gratuita, da parte dell’am-ministrazione alla Parrocchia, del terreno di 290 mq adiacente la Scuola dell’Infanzia Andersen per l’allargamento degli spazi verdi della stessa. Zanon spiega: “In periodi di ristrettezze economiche non considero opportuno cedere gratuitamente uno spazio comunale. Credo sia una mancanza di rispetto nei confronti dei contribuenti alle prese con la crisi”.

Consiglio comunale. Minoranzazanon (limenattiva e democratica): “perplessi sulla cessione gratuita del terreno alla scuola dell’inFanzia”

in breve

N.V.S.

Page 16: Padovanord ago2014 n108

16 Villafranca

Nuovi investimenti per quanto riguarda la scuola nel territorio di Villafranca. Dal 2008 al 2014 sono aumentati del 3 %

gli investimenti in questo settore nonostante il taglio di 2.500.000 euro sul bilancio, relativa-mente al periodo 2011-14. “L’attenzione per la scuola è rimasta costante - afferma il primo cittadino Luciano Salvò – abbiamo aumen-tato anche gli investimenti in questo settore: dai 416.000 euro del 2008 siamo arrivati ai 428.500 del 2013. Il bilancio che si andrà ad approvare dimostra una costante attenzione verso la scuola: dalle materne fino alle scuole medie“. Nel territorio le scuole sono così distri-buite: per quanto riguarda la scuola materna ci sono quattro istituti paritari gestiti dalla Parroc-chia; sono presenti poi quattro scuole primarie e due scuole secondarie di primo grado. Il Polo scolastico di Taggì di Sotto, che comprenden-te elementari e medie, verrà ampliato per la parte relativa alla scuola primaria. Verranno inoltre eseguite delle manutenzioni ordinarie nei plessi per rendere il medesimo polo sco-lastico maggiormente funzionale. L’importo complessivo è di 350.000 euro. Il Polo sco-lastico è in funzione con l’inizio dell’anno. La struttura scolastica, inaugurata nel 2007, era stata costruita senza tenere conto delle riforme normative: per questa ragione si sono resi ne-cessari lavori di ampliamento degli spazi per l’attività didattica.

La scuola media di Taggì di Sotto, inti-tolata recentemente a “Italo Calvino“ verrà ristrutturata per quanto riguarda il settore caldaie: verrà anche sostituito l’impianto di riscaldamento per una spesa totale di 50 mila euro. Per quanto riguarda la scuola elementare “Guido Negri“ sempre a Taggì di Sotto, verrà sostenuta una spesa di 40 mila euro per sigilla-re i punti in cui sono presenti delle infiltrazioni d’acqua.

Dall’opposizione, Roberto Muraro (Lista civica “Villafranca che vorrei”) interviene sul tema della scuola.

“Salvò ha parlato di cifre e sta mettendo mano a ristrutturazioni già pensate dal nostro gruppo - osserva - : in campagna elettorale, sia cinque anni fa, sia recentemente propose l’idea di realizzare un Polo scolastico e stanziò una somma di 2 milioni di euro ma i soldi non ci sono: per far fronte a questa situazione è stato messo in vendita anche un terreno, in origine destinato ad una casa di riposo, a 1.400.000 euro ma i due bandi d’asta sono andati deserti. Quella somma sarebbe stata utile anche per equilibrare il bilancio: purtroppo

di Massimiliano Granato

Dall’opposizione Muraro: “Alla fine il sindaco ha dovuto rinunciare al Polo scolastico e puntare sui lavori da destinare all’esistente. Meglio così”

Dallo scorso 29 luglio Giusep-pe Bergamin,

titolare della ditta Sunglass, assieme a Roberto Bonetto, ha creato una nuova società per mantenere vivo il calcio Padova, dopo la retrocessione in Lega Pro alla fine dell’ultima stagione ed il conseguente fal-limento.

“La mia discesa in campo è la conse-guenza di una situazione che è stata dram-matica per tutti i tifosi - racconta Bergamin -. Aspettare fino all’ultimo per capire che nessuno si prendesse l’onere di ricostruire una società, importante per l’immagine della città e per il popolo padovano! Mi sono preso questo impegno perché sono animato da grande passione: io seguo il Padova dagli anni ’60 ed il tifoso ha pre-valso, con il suo grande amore per lo sport e la squadra. Quando si agisce con questo spirito si valutano meno le avversità“.

“Risalire dalla D è dura - prosegue - è una realtà nuova, sconosciuta. Si può parlare di una forma di professionismo mascherato ma è sempre un calcio dif-ferente: sono nove gironi e solamente le prime vengono promosse in Lega Pro; i playoff ci sono ma chi vince si prende il posto delle squadre che non sono riuscite ad iscriversi“.

“Il nostro compito - continua - è più impegnativo di quel che pensassi. Bisogna guardare al livello economico, alle relazioni e anche alla pressione dei media che sono molto presenti in questo territorio. Il mio auspicio è che la gente si affezioni a questa nuova società: per il momento dobbiamo rimanere con il nome di Biancoscudati Padova: per riprendere la denominazione originale si dovrà attendere l’anno prossi-mo. I tifosi si aspettano un campionato di vertice e il nostro obiettivo dichiarato è la promozione”.

neWs

La protesta degli abitanti giuseppe bergamin con roberto bonetto rilevano il calcio padova per “mantenere in vita” i biancoscudati

Massimiliano Granato

Lavori pubblici Il sindaco Salvò: “Nonostante i tagli da Roma, la scuola rimane una priorità”

Scuola, aumentati gli investimenti per la manutenzione

in quel caso ha pesato in maniera decisiva sia la sopravvalutazione del terreno, sia la crisi dell’edilizia”.

Poi prosegue: “Con i lavori di ristruttura-zione alle scuole andrà a decadere la promes-sa fatta di costruire il Polo scolastico nuovo. A questo proposito è stata inoltrata una richiesta alla Regione di un milione di euro per la realiz-zazione del Polo scolastico ma questa somma viene elargita solo in presenza di un progetto esecutivo. Siamo contenti tuttavia che venga-no realizzati i lavori di ristrutturazione delle scuole: il fatto di avere delle risorse è sicura-mente un successo. Si possono così apportare migliorie per quanto riguarda il riscaldamento, gli infissi e l’acqua calda“.

Il sindaco Luciano Salvò e Roberto Muraro

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Nel 1997 il World Heritage Committee ha ammesso l’Orto Botanico patavino della prestigiosa lista dell’Unesco in

quanto “origine di tutti gli orti botanici del mondo”, “culla della scienza, degli scambi scientifi ci e della comprensione delle relazio-ni tra la natura e la cultura”. Oggi l’antica – la sua fondazione risale al 1545 – e illustre istituzione torna alla ribalta con l’inaugura-zione, lo scorso 16 settembre, di nuova in-novativa sezione dedicata alla biodiversità, a ribadire la sua millenaria vocazione.

Dalla sua nascita sono passate dentro le mura dell’Orto patavino semi di piante all’e-poca sconosciute in Italia e in Europa e poi da qui diffuse nel continente sino a diventa-re comuni: la patata, il sesamo, il girasole, tra le molte. Ancora oggi nello storico sito prosperano rigogliose specie rare, minaccia-te dall’estinzione, in alcuni casi tra i pochis-simi esemplari ancora esistenti al mondo. Si stima che ogni giorno siano centinaia le specie vegetali che si estinguono sena essere state neppure conosciute dall’uomo,

d’altra parte solo il 10% di quelle presenti sulla terra è noto ai botanici. La necessità di salvaguardare le biodiversità nel mondo vegetale attraverso la loro conoscenza è il messaggio alla base dell’avveniristico pro-getto fi rmato dall’architetto Giorgio Strap-pazzon (studio Vs Associati). In un’area di 15mila metri quadrati sono state costruite cinque serre, inserite in una galleria di vetro e acciaio, che riproducono altrettanti biomi, zone della Terra caratterizzate da uniformità climatica e vegetale.

Seguendo un percorso nord- sud, a rap-presentare l’itinerario lungo un meridiano terrestre, il visitatore attraversa i principali ecosistemi del pianeta, dai tropicali ai subar-tici, per terminare con le condizioni estreme: la vita vegetale nello spazio, dove la tecno-logia può sopperire all’assenza dei requisiti minimi per la sopravvivenza. Accanto alla relazione tra pianta e ambiente, verrà evi-denziata anche quella tra pianta e uomo: l’utilizzo economico dei vegetali nei diversi ambiti storici e geografi ci sarà illustrato in

un percorso specifi co. Al di là della ricchezza e spettacolarità

delle collezioni botaniche che vi si possono conoscere, il nuovo Giardino della Biodiver-sità si presenta unico al mondo per l’inno-vazione dell’impianto, per la totale autosuf-fi cienza di acque e energia, per e soluzioni tecnologiche qui sperimentate anche con il

concorso della Nasa. In riconoscimento di questo progetto e della lunga storia che l’Ateneo di Padova vanta nella diversa co-noscenza delle biodiversità nel mondo vege-tale, è nata anche una partnership con Expo 2015 che ha offerto uno spazio espositivo all’ateneo e all’Orto botanico nel Padiglione Italia.

L’Orto Botanico, il più antico del mondo, apre le serre dedicatealle specie vegetali rarissime

L’inaugurazione Conta quasi 500 anni di storia e ora si rinnova con un grande e avvenieristico padiglione

Il “gioiello” della biodiversità

Uno scorcio delle nuove serre dell’Orto Botanico di Padova

Dal 12 settembre al 2 novembre una mostra a Palazzo Zuckermann ripercorre il percorso artistico di Gustavo

Millozzi, uno dei più signifi cativi autori del Neorealismo italiano, attivo dal 1957 a Ve-nezia e nella nostra città dal 1961, ideatore e già presidente del Fotoclub Padova e del Gruppo Fotografi co Antenore e Vicepresidente onorario della FIAP (Fédération Internationale de l’Art Photographique). Primo fotografo italiano a ricevere la distinzione di Maitre FIAP per i suoi meriti artistici fotografi ci, è ancora oggi tra i “top 100” della fotografi a italiana per le premiazioni e segnalazioni a concorsi fotografi ci nazionali ed internazionali. La mo-stra presenta la sua attività in più di ottanta scatti in bianco e nero suddivisi tra suggestivi vintage dagli anni Cinquanta e nuove stampe digitali realizzate a partire da inediti negativi d’epoca riscoperti dall’autore.

allo zuckermann

L.O.

Neorealismo italianofi rmato da Millozziin mostra a Padova

Gustavo Millozzi

27Cultura provinciale

di Laura Organte

Il riconoscimento Assegnato il certifi cato di eccellenza di Trip Advisor

Non sarà come un’elezione a Patrimo-nio dell’Umanità da parte dell’Une-sco, ma il certifi cato di eccellenza di

Trip Advisor, il noto sito di viaggi in cui si possono trovare le recensioni dei visitatori a strutture e siti turistici, è al giorno d’oggi un riconoscimento più che ambito. Ad otte-nerlo, tra le attrazioni del padovano, è stata quest’anno la Casa del Petrarca ad Aquà, sui Colli Euganei.

Il certifi cato di eccellenza, si legge nel sito, «premia una selezione di alloggi, attra-zioni turistiche e ristoranti che dimostrano con costanza il proprio impegno nell’eccel-lenza del servizio» e per ottenerlo bisogna mantenere un punteggio complessivo di almeno quattro su cinque, ed avere un certo numero di recensioni da parte dei viaggia-tori.

Una bella soddisfazione per il buen retiro del sommo poeta, che qui trascorse gli ultimi giorni della sua vita dedicandosi alla conclusione della sua monumentale opera De viris illustri bus - che non riuscì a fi nire - e al giardinaggio, suo grande hob-by, circondato dall’affetto dei suoi cari, la fi glia Francesca, il genero Francescuolo, la nipotina Eletta. In queste stanze Petrarca esalò l’ultimo respiro, la notte tra il 18 e il 19 luglio 1374, e fu sepolto come da sue

volontà nella chiesa di Santa Maria Assunta ad Arquà. Sei anni dopo la sua morte venne realizzata per volere dei familiari l’arca mo-numentale che ancora oggi si vede davanti alla chiesa.

La struttura originale, già modifi cata dal poeta, è stata ulteriormente manipo-lata nel cinquecento, quando ne divenne proprietario il nobile padovano Pietro Paolo Valdezocco: è lui a far dipingere le pareti con tempere rappresentati scene ispirate al Canzoniere, ai Trionfi e all’Africa, tutte ope-re petrarchesche, che rendono oggi il sito ancora più evocativo. Restaurato nel corso

del secolo scorso, conserva lo studiolo con la sua libreria e la sedia (pare) originali, e la curiosa gatta imbalsamata in una nicchia all’esterno, che secondo la leggenda avreb-be tenuto compagnia al poeta durante i giorni sereni della sua vecchiaia euganea.

Certo,oltre al fascino “letterario” del luogo avrà agito sui viaggiatori il fascino che da sempre emana il bellissimo borgo medievale di Arquà, che d’altra parte vanta un riconoscimento forse meno alla moda del certifi cato TripAdvisor ma certamente di grande prestigio, la Bandiera arancione del Touring Club Italiano.

Casa del Petrarca di Arquà premiata dagli internauti

La Casa del Petrarca, simbolo del borgo medievale di Arquà

Laura Organte

eventi e mostre

“NESSUN LUOGO E’ LONTANO”Fino al 5 ottobre il suggestivo spazio espositivo dell’Ex Macello di via Cornaro ospita la mostra “Nessun luogo è lontano” con opere di veronica de Giovannelli, Andrea Grotto, Cristiano Menchini, Stefano Moras. I quattro giovani artisti da diversi anni si occupano di approfondire il senso del paesaggio e dell’immaginario paesaggistico, osservando il quotidiano attraverso l’arte. I quadri e le installazioni, realizzati appositamente per questa mostra, trattano il paesaggio come qualcosa che non è mai così come lo si vede, ma al contempo come dimensione relazionale frutto della mediazione tra stato di natura ed esigenze umane.

CONCORSO LIRICO CORRADETTI Sabato 11 ottobre il Teatro Verdi di Padova ospiterà la serata fi nale della XXVII edizione del Concorso Lirico Internazionale dedicato alla fi gura del grande soprano milanese ma padovana di adozione Iris Adami Corradetti. I fi nalisti si esibiranno accompagnati dall’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto e al termine della serata avverrà la proclamazione dei vincitori..

GLI SCATTI DI MAINARDIAlla Galleria Cavour la mostra personale di Claudio Mainardi conduce alla scoperta dell’A-vana attraverso 150 fotografi e in bianco e nero realizzate dal 2002 al 2013, che raccontano con stile realistico l’affascinante e fragile città caraibica. Frutto di un progetto iniziato nel 2002 questa esposizione propone un’inedita riscoperta della capitale cubana su e giù per i quattro luoghi cardinali dell’Avana, i suoi quattro fantasmi tenuti insieme dal Malecón: il porto, la città coloniale, il centro e il Vedado.

a cura di Laura Organte

18 Cultura

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26 Sport provinciale

Torna a battere l’indomito cuore bianco-rosso e lo fa in maniera entusiasmante nel centro della città invasa da una folla

festante e appassionata. Il Monselice 1926 era sparito due anni fa travolto da una crisi fi nanziaria insanabile, ma la fede di alcuni irriducibili, su tutti Stefano Loverro, hanno operato il miracolo sportivo costruendo una compagine che partirà dalla terza categoria con il chiaro proposito di ritornare in pochi anni ai fasti di un tempo.

La presentazione avvenuta in un palco allestito in piazza Mazzini ha vissuto mo-menti di esaltante entusiasmo: ha aperto la banda cittadina eseguendo l’inno naziona-le, poi dopo l’esibizione delle majorette le parole del sindaco Stefano Lunghi, accom-pagnato dall’assessore allo sport Andrea Ta-sinato: ”dopo due anni di sofferenza sono felice della rinascita di questa società che parte con uno spirito nuovo nel nome dello sport che resta un elemento fondamentale per la nostra comunità, auspico che tutti i cittadini diano supporto a questa bella nuo-va realtà”.

E’ stato poi il momento dell’amarcord quando sono saliti sul palco alcuni giocatori protagonisti a fi ne anni 70 dell’approdo in C2, tra loro il mister Mauro Gatti, indimenti-

cato terzino biancoscudato, alla guida della storica compagine: “i ricordi sono lontani nel tempo ma l’entusiasmo che trovo qui è sempre lo stesso, in bocca al lupo a questi ragazzi”.

L’entusiasmo dei 400 presenti ha rag-giunto l’apice quando in contatto telefonico gli autoparlanti hanno diffuso il vocione di Edy Reja, tecnico friulano che proprio in quelli anni cominciò a Monselice la carriera di allenatore: “saluto con affetto augurando grandi successi il battesimo di questa nuova avventura”.

E’ stata poi la volta della presentazione

dei giocatori, quasi tutti monselicensi, saliti uno alla volta sul palco chiamati dallo spiker tra gli olè degli ultras e lo sventolio delle bandiere biancorosse cosi capitan Loverro: “una serata così mi era apparsa in sogno, ma la realtà è ancora più bella grazie a tutti. ”Presentate anche le maglie rigorosamente bianche con strisce verticali rosse, mentre la maglia di riserva sarà blù, il perché è spie-gato da un vecchio tifoso: “ai tempi della C2 ci toccò un girone di coppa con Padova e Lanerossi Vicenza, entrambe biancorosse, dovemmo inventarci un’altra maglia, portò bene”.

Batte il cuore biancorossomemorial

I biancorossi del Maserà si sono imposti, su Azzurra Due Carrare e Albignasego nel triangolare dedicato alla memoria di Gianluca Servadio, atleta scomparso dopo un incidente stradale e che nella sua giovane carriera aveva indossato le maglie dei tre

club. Era la 5. edizione dell’evento, andato in scena come di consueto al comunale di via Pontemanco a Due Carrare, con la formula dei tre tempi di 45 minuti. I ragazzi di mister Brocca, apparsi già pimpanti sul piano fi sico, ma soprattutto convincenti nella coralità della manovra, dopo aver impattato (0-0) soccombendo ai calci di rigore contro l’Albignasego di Pippo Maniero, hanno operato lo scatto decisivo battendo (2-0) i locali dell’Azzurra, con gol di Leustan e Keità. Al secondo posto i locali di mister Alessandro Garbin che nell’ultimo incontro hanno auto la meglio (2-1) sull’Albignasego grazie ai gol realizzati da Andrea Bergamasco e Enrico Rigoni, per i granata in gol all’ultimo minuto Simone Lotto.

Attimi di commozione alle premiazioni operate dal presidente di casa Massimo Carraro alla presenza dei genitori e sorella dell’ atleta ricordato.

il maserÀ vince e ricorda gianluca servadio

Walter Lotto

Al via la preparazione per l’Asd Cartura iscritto al prossimo campionato di 2. Categoria. La novità più rilevante è

l’arrivo in panchina di Fabrizio Bortoli, ex grande bomber di un recente passato che prende il posto di Claudio Magni passato a ruoli dirigenziali. “E’ una destinazione che mi soddisfa pienamente – ha detto il neo tecnico- personalmente coltivo l’ambizione di diventare un buon allenatore, qui ho trova-to un ambiente tranquillo e soprattutto per-sone genuine, per quel che concerne la rosa che avrò a disposizione, fermo restando lo zoccolo duro dello scorso campionato sono stati fatti degli innesti che ne migliorano la qualità, l’obiettivo è quello di gravitare vicino alle parti nobili della classifi ca”.

Sono otto le facce nuove: Marco Tra-marin e Piergiorgio Pupi ex Conselve 1926, Emanuele Cortese arrivato dal Due Monti; Eugenio Bronzato prelevato dal Galzignano;

Marco Masin ex Pernumia; Mattia Minelle arrivato dall’Atletico Terrassa; Simone Boc-cardo e Matteo Di Luccia rispettivamente ex Trebaseleghe e S.Agostino. Questo per quel che riguarda la prima squadra, per il settore giovanile continua la collaborazione con l’Atletico Conselve e Canossa per la categoria Juniores, le altre categorie fi no ai piccoli amici verranno gestiti autonomamen-te. Confermata anche la squadra a 5- serie D che sotto la guida di mister Marco Bordin tenterà la conquista dei play off sfi orati lo scorso campionato.

SECONDA CATEGORIA. L’ex grande bomber al posto di Magnibortoli sulla panchina dell’asd cartura

W.L.

Monselice 1926 La squadra rinasce dopo la crisi fi nanziaria di due anni fa

Gli atleti schierati la sera della presentazione della squadra

Grande soddisfazione, per il Moto club del Conselvano per l’ottima riuscita del 34. Moto-raduno dell’Assunta . Partecipazione record con oltre 300 motociclisti che hanno invaso il piazzale del municipio di Cartura, per uno spettacolo davvero unico. Non solo moto,

ma anche tante auto d’epoca in bella vista per la felicità degli appassionati. Dopo il raduno dove tutti hanno potuto ammirare, fotografare motori e carrozzerie luccicanti bikers, il classico giro turistico attraverso i colli Euganei, sposalizio perfetto tra sport e turismo, la passione per i motori e la valorizzazione del territorio. La manifestazioneha avuto il suo felice epilogo con una conviviale al ristorante Distillerie Clandestine di Cagnola, con le premiazioni di gruppi e auto più vecchie, premi speciali per i gruppi giunti da più lontano (Bergamo). Alla fi ne i ringraziamenti del presidente del Motoclub Conselvano Alfredo Bazzacco.

piÙ di 300 biKers al motoraduno dell’assunta

Fabrizio Bortoli

il capitano Keità con il presidente carrarese e i genitori di Gianluca

W.L.

di Walter Lotto

19Sport

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IL VENETOin PRIMO PIANO

“Bambini e adolescenti sono fi niti nel cono d’ombra della politica e degli investimenti istituzionali”. Sono durissime le parole che

il Pubblico tutore dei minori del Veneto Aurea Dissegna ha pronunciato in consiglio regionale durante la presen-tazione della relazione annuale sull’attività dell’uffi cio regionale garante dell’infanzia conclusasi con un appello al presidente del Consiglio regio-nale Clodovaldo Ruffato perché l’assemblea legislativa del Veneto individui politiche che mettano al centro l’infanzia e l’adolescenza “come investimento sul futuro”.

“Conto sulla sua sensibilità e collaborazione – ha scritto il tutore a nome degli 828 mila minori del Veneto – perché i bambini, le bambine e gli adolescenti siano presenti nell’agenda politica di questa Regione e perché siano promosse le condizioni di ascolto e partecipazione effettiva nelle questioni e de-cisioni che riguardano”. “I dati demografi ci dimostrano il continuo calo della natalità in Italia e nella nostra Re-gione e in parallelo l’aumento delle fasce di popolazione anziana con età sempre più avanzate. É uno dei segnali a cui la politica dovrebbe prestare attenzione – è stato il richiamo del Pubblico Tutore - favorendo in tutti i modi la natalità e i servizi per la prima infanzia a supporto delle

famiglie, superando logiche di interventi spot, ma con interventi strutturali e di sistema”.

Solo nel 2013 l’uffi cio del Pubblico Tutore ha se-guito 422 minori, formato 274 tutori legali volontari e fornito tutela legale a 131 minori stranieri non accom-pagnati.

Numeri dietro ai quali stanno volti segnati da sto-rie dense di sofferenza. E sarà per questo che Aurea Dissegna ha voluto offrire ai politici anche una valutazione sullo stato dei servizi per l’infanzia.

“Non solo si riscontra un limi-tato investimento per i minori e le

famiglie a livello istituzionale nazionale, regionale e locale – ha sottolineato Aurea Dissegna - ma si può parlare di un vero e proprio disinvestimento. Si sta as-sistendo, infatti, ad una generale e drastica riduzione di risorse economiche e di capitale umano in ambito scolastico, sociale e sociosanitario”.

“Nel dettaglio – ha spiegato Dissegna - la scuola sta investendo meno per i suoi alunni (vedi precariato, impoverimento della ricerca, riduzione delle ore di so-stegno) contribuendo così ad aumentare la dispersione scolastica; i Comuni e i servizi sociali investono sempre meno nella prevenzione primaria e secondaria, riducen-

do o eliminando servizi e azioni di supporto ai minori e alle famiglie più vulnerabili, e la sanità appare privile-giare gli interventi di diagnosi e cura, mentre riduce gli interventi di presa in carico terapeutica o di accompa-gnamento dei minori e delle loro famiglie, in particolare nelle situazioni di abuso, maltrattamento o di semplice carenza delle funzioni genitoriali”.

Parole dure come massi che il Pubblico tutore pronuncia con gran-de coraggio, facendosi paladina di un mondo ai margini che solo nel momento della disgrazia o dello scandalo conquista le prime pagine dei quotidiani nazionali.

Invece, chi lavora e vive con i minori sa bene che sostenerli a dovere nel periodo di crescita è essenziale per la loro formazione e realizzazione futura.

“Non intervenire in modo appropriato nel supporto alle famiglie più fragili e ai minori – ha dichiarato il Pubblico tutore – comporterà la necessità di interventi ben più radicali in futuro, con maggiori costi in termini di sicurezza, salute, benessere sociale”.

La società che cambia necessita di visioni politiche e scelte di lunga gittata. Se così non è, allora il futuro sarà problematico. Bastano pochi dati esposti sempre dal Pubblico Tutore Aurea Dissegna a dipingere uno

scenario per nulla roseo che riguarda proprio le nuove generazioni.

L’incremento delle separazioni altamente confl ittua-li, la crescente vulnerabilità delle famiglie “aggredite e aggredibili dal fenomeno della povertà economica” stanno determinando un aumento dei minori allontanati dalla loro famiglia e affi dati a nuclei affi datari o a comu-

nità (in totale sono 3145, dei qua-li 1573 in comunità, la maggior parte adolescenti ultraquindicenni) e un parallelo aumento delle se-gnalazioni all’autorità giudiziaria “che hanno determinato, di fatto – ha puntualizzato il Tutore -l’in-

gresso di tanti bambini e ragazzi (1017 nel 2012) in percorsi giudiziari senza che vi sia possibilità, da parte dei servizi sociali, di una loro effettiva presa in carico per la realizzazione dei necessari percorsi di protezione e cura”. Il Pubblico tutore richiama l’attenzione, infi ne, sull’alta percentuale (circa il 25 per cento) degli adole-scenti (15-17enni) che rimangono in comunità per oltre tre anni, ultima tappa di un percorso di allontanamento dalla famiglia d’origine spesso accidentato e sfortuna-to: sono un segnale dei “fallimenti dell’affi do” – ha sottolineato Aurea Dissegna - che dovrebbe interpellare istituzioni e rete dei servizi.

di Germana Urbani

Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto, denuncia una realtà preoccupante e chiede alla politica un’inversione di rotta con interventi strutturali e di sistema

La relazione Una denuncia a tutti gli effetti di politiche lontane dai bisogni reali

L’atto d’accusa del tutore: “Minori dimenticati dalla politica e dalla società”

A fi anco, Aurea Dissegna, Pubblico tutore dei minori del Veneto

Invece di investire si taglia là dove le famiglie hanno più bisogno di essere seguite

La sanità privilegia gli interventi di diagnosi e cura, riducendo la presa in carico terapeutica

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Novità 2014

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11Il Veneto in primo piano

E proprio sulla rete di servizi l’autorità di garanzia dei minori ha dato un giudizio fortemente nega-tivo. Secondo Dissegna l’intera rete dei servizi

appare lacunosa, “insuffi ciente”, “disomogenea”, addirittura poco strutturata come si evince dai nuovi piani aziendali delle Ulss. La condizione sociale dei bambini e degli adolescenti in Veneto, invece – se-condo l’osservatorio del Pubblico Tutore – richiede-rebbe più attenzione e reti di protezione più effi caci. Non sono mancate le repliche a quest’intervento ricco di spunti e particolarmente duro per la realtà descritta nella rendicontazione dell’attività 2013 dell’organo di garanzia istituito nel 1988 (prima

regione in Italia) per tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e che dallo scorso anno ha assunto anche le funzioni di Garante dei detenuti, in vista dell’istituzione (dal 2015) della fi gura unica del Ga-rante regionale dei diritti alla persona. Certo è che ciò che ha detto in Consiglio il Tutore non è tutto. “Il Tutore dei minori – spiega Claudio Sinigaglia consi-gliere Pd e vicepresidente della commissione Sanità e sociale - e Garante della popolazione carceraria, da metà ottobre si troverà senza personale e senza risor-se per espletare le sue importanti funzioni”. “Dall’in-contro con Aurea Dissegna – continua Sinigaglia – è emerso che a settembre 2014 l’uffi cio non ha ancora

ricevuto lo stanziamento per l’anno in corso e che la dotazione organica dell’uffi cio, già ridotta al minimo, è del tutto insuffi ciente per occuparsi anche della po-polazione carceraria del Veneto. Inoltre – prosegue Sinigaglia – l’uffi cio del Garante continua a dipende-re dalla Giunta regionale, mentre le altre fi gure con ruoli istituzionali di garanzia, come il Difensore Civico o il Corecom, sono più correttamente incardinate presso il Consiglio regionale, massimo organo demo-cratico della Regione”. “Evidentemente – conclude Sinigaglia – i presidenti Zaia e Ruffato condividono la medesima insensibilità verso il sociale”.

di Germana Urbani

Sotto la lente I nuovi piani aziendali delle Ulss

“Lacunosa l’intera rete dei servizi”

l’appello

I malati di Parkinson fanno appello alla Regione Veneto perché continui a fi nanziare le attività riabilitative continuative offerte dai fi siatri delle Ulss. Cure che alleviano e rallentano tremori, rigidità e diffi coltà di movimento

causati dalla malattia degenerativa del sistema nervoso centrale che interessa il 3 per cento della popolazione, circa 300 mila persone in Italia, di cui il 25 per cento con meno di 50 anni. A portare in viva voce la richiesta di rivedere le linee guida del Veneto per la cura del morbo di Parkinson è stata Maria Origano, presidente

dell’Unione parkinsoniani di Verona, che ha incontrato – a nome anche delle altre associazioni provinciali dei malati di Parkinson – la commissione Sanità del Consiglio veneto. “Le associazioni dei malati di Parkinson del Veneto – ha spie-gato – ritengono insuffi cienti gli interventi previsti dalla normativa attuale e richia-mano l’attenzione del legislatore regionale sull’esigenza di affi ancare alle cure farmacologiche anche l’attività motoria rieducativa e riabilitativa. La riabilitazione precoce e continuativa permette al malato di conservare le abilità residue più

a lungo, evitando il rapido aggravamento della propria condizione psico-fi sica”. L’Unione parkinsoniani di Verona denuncia in particolare la soppressione dei corsi di attività motoria e riabilitativa gestiti dai fi siatri dell’Ulss 20 a Verona e Illasi e il progressivo disinvestimento, anche da parte delle altre Ulss del Veneto, nelle attività riabilitative per i malati nella fase iniziale o intermedia: proprio quando l’attività motoria di gruppo, sottolineano i rappresentanti dei parkinsoniani, sareb-be più necessaria ed effi cace.

Le associazioni dei malati sono preoccupate dei tagli“la regione mantenga le cure riabilitative dei malati di parKinson”

Sono sempre di più le separazioni confl ittuali in cui i bambini sono “strattonati” e soffrono. Aumentano anche le famiglie che devono fare i conti con la povertà economica

21Il Veneto in primo piano

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22 Il Veneto in primo piano12 Il Veneto in primo piano

Acquae è questo il nome del padiglio-ne veneziano dell’Expo di Milano che sorgerà nell’area del parco tecnologico

e scientifi co di Marghera Vega 2. Insomma l’Expo Venice punta tutto sul rapporto fra acqua e cibo e acqua e ambiente, in una perfetta sinergia armonica con la città lagunare che emerge dalle barene poco distanti, dopo il ponte della Libertà. Expo Venice avrà perciò una grande “area food” in cui si proporranno piatti di pesce di tut-ti i tipi e origini, dalle “sarde in saor” e il baccalà mantecato, fi no alle infi nite va-rianti gastronomiche con cui il pesce viene cucinato e mangiato nel resto del mondo. Nell’area del Vega 2, tra il ponte della Li-bertà e la laguna, il padiglione espositivo principale sarà circondato da altre struttu-re più piccole, destinate a uso ricettivo e commerciale, il tutto su un’area di 40 mila metri quadri bonifi cata e riedifi cata con un progetto che ha richiesto un investimento

dal valore complessivo di 30 milioni sui 50mila metri quadri complessivi. Il tutto nel segno della riqualifi cazione e senza ulterio-re sfruttamento del territorio. Va ricordato infatti che il padiglione sorgerà proprio in una zona in cui un tempo c’erano terreni che ospitavano le industrie chimiche di Por-to Marghera. ”Expo Venice 2015 - spiega

Bruno Polesel vicepresidente e delegato alle attività produttive della Municipalità di Marghera - sarà un’altra occasione per riqualifi care un territorio nel tempo da sem-pre segnato da inquinamento e problemi legati alla crisi del Petrolchimico. Speriamo che i prossimi amministratori che saranno

eletti a Venezia, puntino su questi temi che in questi tempi offrono più opportunità occupazionali che i classici stabilimenti che tante brutte conseguenze hanno avuto sulla nostra salute. Stavolta non si tratterà del solito capannone, ma di una sorta di mo-derna cattedrale che continuerà ad essere una grande area espositiva di qualità e di grande respiro. Una struttura che resterà in eredità a Venezia e Marghera per i de-cenni a venire”. E i numeri importanti non mancheranno davvero in questo progetto. Secondo le stime degli esperti a Venezia in arrivo sono previsti 800mila visitatori da tutto il mondo, mentre le aziende espositri-ci (nazionali e internazionali) saranno circa 500. L’apertura del padiglione è fi ssata per i il 1° maggio 2015 quando prenderà uffi -cialmente il via l’Expo 2015 di Milano. Da ottobre, una volta esaurita l’esposizione, nell’area sarà possibile organizzare conve-gni o spettacoli per 3.500 posti a sedere

di Alessandro Abbadir

Previsti, nel 2015, 800mila visitatori in arrivo da tutto il mondo. Le aziende espositrici nazionali e estere saranno circa 500

Marghera Lavori a ritmo serrato per consegnare le strutture entro dicembre

Expo Venice punta su acqua e cibo

e 7mila persone in piedi. Nelle dettaglio: ci saranno tre percorsi connotati da altrettanti colori. Ci sarà il blu per “Acqua da bere”, verde per “Acqua e alimentazione”, bianco “Acqua e lavoro”. Non mancheranno così le aziende che operano nell’ambito delle bonifi che, delle depurazioni e, più in gene-rale, del trattamento delle acque. Ci sarà anche il percorso “Pianeta Aquae”, dedica-to alle tematiche ambientali. Nei sei mesi di esposizione al Vega 2 si terranno inoltre eventi specifi ci dedicati al wellness, all’uso dell’acqua in ambiente domestico, al tempo libero, all’economia e alla fi nanza.

E’ in programma anche un evento di carattere prettamente culturale dedicato alle religioni e alle culture sorte sulle rive dei grandi fi umi. Nel dettaglio i numeri della struttura: il padiglione di Expo Venice che al centro avrà una struttura avveniristica di zinco e titanio, sospesa a un’altezza di 14 metri per una superfi ci di circa un ettaro, so-stenuta solo da quattro pilastri, con l’imma-gine tridimensionale dell’acqua che sembra

cadere a cascata dal cielo. Il progetto è sta-to messo a punto dagli architetti veneziani Giovanni Caprioglio e Michele De Lucchi e prevede anche una porta d’accesso da terra ma anche una dall’acqua, per creare colle-gamenti acquei con Venezia e l’aeroporto. Qualche timore comunque c’è. “Speriamo - spiega il delegato alla viabilità di Marghera Valdino Marangon - tutto sia monitorato con estrema attenzione dal punto di vista viabilistico, in modo da non arrecare disagi con ingorghi e rallentamenti al territorio. Disagi provocati dall’affl usso imponente dei visitatori a Marghera”. Dal punto di vista ambientale sono previste vasche e specchi d’acqua, gruppi di betulle, macchie vegetali, prati fi oriti e pergolati, mentre gli spazi coperti ospiteranno esposizioni, atti-vità esperienziali e convegni, opportunità di business e workshop. L’impegno degli organizzatori è quello di concludere la rea-lizzazione delle strutture per il prossimo 23 dicembre, alla vigilia di Natale. Insomma sarà proprio un bel regalo per Venezia.

Il connubio tra cibo e natura insegnato ai bam-bini. E’ questo il senso

di “Sgulp! La città del gioco” l’appuntamento in programma che dal 7 al 10 novembre torna alla Fiera di Padova. Di cosa si trat-ta? L’iniziativa si rivolge ai bambini dai 3 agli 11 anni, sotto forma di una grande città del gioco: una vasta area sarà allestita in Fiera per stimolare l’estro infanti-le, per coinvolgere nel gioco anche i genitori, per invitare a scoprire il magico ed entusiasmante mon-do del gioco. I temi saranno precisi. Questa seconda edizione, sarà dedicata al riciclo, all’agricoltura biologica, alla riscoperta della cultura dell’orto, del mangiare sano e del vivere all’aria aperta attraverso attività ludi-che, ricreative e di socializzazione. Per coin-volgere di più le associazioni e le cooperati-ve del territorio Sgulp! ha lanciato una “call for proposal” con la richiesta di presentare le proprie proposte di partecipazione all’edizio-

ne 2014. C’è stata una buona risposta. E’ stato un modo effi cace per coinvolgere tutto il mondo del volontariato e delle associazio-ni legate all’infanzia che su questi temi han-no esperienze decennali . Gli organizzatori si aspettano da questo evento un buon riscon-tro in termini di pubblico. Sempre più infatti sono i genitori interessati ad educare i fi gli ad una alimentazione corretta slegata dai modelli indotti dalle pubblicità che i bambini subiscono da tv ed internet

A NOVEMbRE ALLA FIERA DI PADOVAARRIVA SGULP PER EDUCARE AL bIOLOGICO

Nell’area del Vega 2 il padiglione espositivo “Aquae” su un’area di 40 mila metri quadrati

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IL DIRITTO DI CAMBIARE

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23Il Veneto in primo piano

“Questa è una decisione per la vita, non per la morte; per dare una possibilità alle persone che desi-

derano generare una nuova vita; per evitare costosi e purtroppo a volte truffaldini viaggi della speranza verso l’estero. Diamo un colpo decisivo ad un business sempre più diffuso, che sfrutta la sofferenza delle coppie”.

Sono le parole di soddisfazione, rivolte anche a quei settori del mondo cattolico che si sono espressi criticamente, che il presiden-te della Regione del Veneto Luca Zaia ha pronunciato nell’annunciare l’approvazione da parte della Conferenza dei Presidenti di Regione e delle Province Autonome, lo scor-so 4 settembre, delle linee guida per l’e-rogazione da parte delle strutture pubbliche della fecondazione eterologa.

Linee guida che la Giunta regionale del Veneto, nella seduta del 9 settembre, ha re-cepito per partire subito nei 36 centri veneti

accreditati dove si pratica già l’omologa.“In Veneto - ha quindi annunciato

Zaia - partiremo il primo ottobre, dopo aver concordato con le altre Regioni il costo del ticket, che vorremmo fosse assolutamente popolare e che naturalmente dev’essere uguale in tutta Italia”.

A metà settembre i direttori generali

delle Regioni procederanno alla definizione del ticket e per il 24 è prevista una riunione del Coordinamento degli assessori che do-vrebbe ufficializzare il costo della compar-tecipazione”.

“Saranno applicate - ha detto il Gover-natore veneto - le linee guida più attente ed equilibrate del mondo, con un esplicito no

all’eugenetica, la totale gratuità della dona-zione per evitare l’indecoroso business che si verifica in tanti Paesi esteri, la garanzia dell’anonimato del donatore, il ragionevole limite di età tenendo anche conto delle infer-tilità causate da svariate patologie o da cure impattanti come la chemioterapia”.

“Per simmetria giuridica con la feconda-

zione omologa - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, coordi-natore degli assessori colleghi italiani - l’ete-rologa dovrà assolutamente essere inserita nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), perché è divenuta diritto costituzionalmente riconosciuto, e finanziata dallo Stato all’in-terno del Fondo Sanitario Nazionale”.

“Di fronte ad una infertilità incurabile l’eterologa è un fatto di civiltà” ha osser-vato l’assessore auspicando che le linee guida come quelle messe a punto dalle Regioni italiane “possano essere una vera e propria buona pratica adottabile anche a livello europeo” considerato che “più le regole saranno omogenee a livello interna-zionale, meglio sarà per tutti, a cominciare dai pazienti”.

Nel Veneto, questa è la stima della Regione, l’incidenza della nuova terapia do-vrebbe attestarsi attorno ai 500 casi l’anno.

di Ornella Jovane

Sanità Ora le coppie infertili troveranno risposte anche in regione

Eterologa, in Veneto si parte a ottobreLe Regioni hanno approvato all’unanimità le linee guida, la giunta regionale del Veneto le ha recepite. Zaia: “Partiremo, a prescindere da Roma, nei 36 centri già accreditati per l’omologa”

Il governatore del Veneto Luca Zaia e l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto

Emerge anche dalla delibera con cui la Giunta regionale del Veneto ha rece-pito le linee guida sulla fecondazione

eterologa. “In Veneto - ha detto il Gover-natore Luca Zaia - forniremo anche un ac-compagnamento psicologico per le coppie che decideranno di farla perché vogliamo che l’assistenza sanitaria non si fermi all’a-spetto meramente tecnico-scientifico, ma si occupi anche della persona”.

L’implicazione psicologica di una scelta così complicata per la coppia - che matura peraltro dopo un percorso sofferto di presa di coscienza e quindi di metabolizzazione di una “sentenza” così severa, com’è quella di infertilità incurabile - rappresenta un aspetto non secondario della questione.

“Il primo punto da prendere in conside-razione è di carattere sociale e psicologico del giudizio o meglio del pre-giudizio che dall’esterno può essere espresso nei confronti della coppia che decide di ricorrere alla fecon-dazione eterologa per avere un figlio” spiega

lo psicologo e psicoterapeuta Lino Busato fa-cendo riferimento a quella pratica di emettere sentenze, del tipo “perché forzare la natura se vi sono anche altri modi per diventare genitori come ad esempio l’adozione?”, “senza avere coscienza delle ferite profonde – fa osservare - che una coppia vive sulla propria pelle prima di arrivare alla decisione di sottoporsi ad un per-corso di procreazione medicalmente assistita”.

“Ci sono - spiega lo psicoterapeuta - diver-si modi di reagire delle coppie nel momento in cui prendono coscienza del fatto di non poter avere figli: c’è chi non si preoccupa di approfondire la problematica dal punto di vista medico, per capire se si tratti di infertilità tran-sitoria o di sterilità, e ricorre all’adozione che è un modo bellissimo di diventare genitore. Altri invece sentono il bisogno di approfondire. Decidono di ricorrere alla medicina avvalendosi dei progressi nel campo della scienza”.

“Una società che evolve deve aiutare chi è in difficoltà e deve consentire all’individuo la libertà, ovviamente regolamentata, - osserva

lo specialista - di poter diventare genitore se ci sono i mezzi scientifici per farlo. Avere un figlio è una scelta intima della coppia che va compiuta, in ogni caso, in piena libertà”.

“Dal punto di vista psicologico - prosegue il dottor Busato - la fecondazione eterologa, più che una cura all’infertilità, rappresenta una scelta profonda e consapevole di affrontare un percorso impegnativo, stressante e non sem-pre di sicuro successo. Una scelta non semplice che necessariamente presuppone una grande motivazione a diventare genitori”.

“L’approccio psicologico, una volta che la coppia ha deciso di ricorrere alla fecondazione eterologa, - spiega - serve come momento propedeutico utile a far emergere tutto quello che c’è sotto pelle: i fantasmi, le paure, le con-vinzioni e le pressioni sociali. Aiuta la coppia a confrontarsi sulla scelta, ad affinare complicità e intesa necessarie in una così forte esperienza emotiva, con picchi di felicità alternati a mo-menti di paura e disagio”.

C’è un altro punto cruciale con il quale i

genitori che ricorrono alla fecondazione etero-loga si devono confrontare ed è quello relativo alle informazioni da dare ai figli. Va detta o no ai figli nati da fecondazione eterologa, la verità? E se sì, quando e come?

“La paura più ricorrente dei genitori - spie-ga lo psicoterapeuta - è che la verità possa ri-flettersi negativamente e quindi compromette-re il rapporto con il figlio. In un rapporto basato sulla fiducia e sulla sincerità tuttavia è opportu-no dire al proprio figlio com’è stato concepito. Qual è il momento giusto? E’ soggettivo. Ciascun genitore capisce qual è il momento opportuno e da sè trova le parole. Se il com-pito non dovesse essere così naturale, allora è bene ricorrere ad un aiuto e farsi consigliare su come gestire al meglio la situazione. E’ innata nell’essere umano la necessità di conoscere le proprie radici, le origini: un’esigenza che può manifestare il figlio che è adottato e che può essere anche del figlio nato dalla fecondazione eterologa. Si tratta di un passaggio che viene vissuto con grande emozione nella famiglia

ma che può essere condiviso e “assorbito” se il rapporto di coppia dei genitori è forte e quello con i figli è sano. L’importante è che il figlio non arrivi ad idealizzare il genitore biologico, considerandolo come qualcuno che avrebbe potuto cambiare in meglio la propria esisten-za. Un rischio che può verificarsi nei soggetti in difficoltà”.

“Detto questo - conclude - per qualsiasi padre e madre, essere genitori è una missione impossibile e comunque meravigliosa, a pre-scindere da come lo si diventa”.

Focus Parola di specialista. Lo psicologo e psicoterapeuta Lino busato le delicate questioni del cuore e dell’anima nelle coppie che decidono di avere un Figlio con la Fecondazione eterologa

O.J.

Lino Busato

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24 Voci da palazzo

A marzo i veneti tornano alle urne per votare la nuova Giunta del Veneto. Che voto date voi del Pd al lavoro del presidente Zaia?

“Mi è capitato in questi giorni di chiedere ad alcuni cittadini se ricordavano un provvedimento importante varato della giunta Zaia. Qualcuno non ha saputo rispon-dere, qualcun altro si è ricordato la questione dell’in-dipendenza. Questo per dire che è stata una stagione in cui grandi interventi, grandi opere, grandi progetti di cambiamento per la nostra regione non ci sono stati.

Zaia è stato il continuatore della vecchia politica, ha gestito la coda degli interventi messi in campo da Galan. E’ stato un commentatore capace di interveni-re su tutto e polemizzare col Governo centrale su ogni provvedimento. Ma è mancato totalmente di visone sui grandi temi della trasformazione della nostra regione”.

Il Consiglio regionale ha lavorato meglio?“C’è stato un discreto lavoro

su alcuni temi che reputo impor-tanti e dove il Pd ha giocato la sua parte all’interno del Consiglio Regionale. Usciamo con l’approva-zione di una nuova legge elettorale e uno Statuto equilibrato e frutto di una mediazione politica importante tra le forze di maggioranza e opposizione. Anche se, proprio per colpa della Lega, il Veneto è stata l’ultima regione d’Italia a darsi uno statuto.

Importantissimo è stato anche licenziare il Piano so-cio sanitario dopo tantissimi anni d’attesa. E nel merito il Pd ha avuto un ruolo molto importante perché per la prima volta non si è parlato solo di ospedali ma anche di strutture territoriali diffuse e dei servizi ad esse connessi.

Importantissima e sempre varata dal Consiglio, è la legge sul turismo nata da un lavoro di concerta-zione e dialogo con le categorie del mondo turistico, un comparto strategico per il futuro. Se riuscissimo a mettere in rete il nostro patrimonio naturale, culturale ed enogastronomico, è mia convinzione che i 100mila posti di lavoro che abbiamo perso nel settore industriale e manifatturiero dall’inizio della crisi ad oggi, potrem-mo recuperarli in altri cinque anni, rilanciando proprio il comparto turistico”.

Dove ha fallito davvero Zaia?“Zaia è stato il presidente delle polemiche. Parole

invece che fatti. Sembra che lui goda quando può dire che il potere romano si dimentica del Veneto perché gli permette di far polemica. Invece dovrebbe cercare di avere un potere di interlocuzione e dialogo col potere centrale a tutto vantaggio dei cittadini veneti.

Il grande fallimento di Zaia è il federalismo e l’au-tonomia. Va detto che Zaia mentre sollecita l’ipotesi del referendum indipendentista, bocciato dal governo perché palesemente incostituzionale come avevamo denunciato noi del Pd, non utilizza l’unica vera leva pre-vista dalla nostra Costituzione, cioè l’articolo 116-117 sull’autonomia differenziata”.

Veniamo al Pd che si prepara alle elezioni con qualche acciacco dopo l’inchiesta Mose.

Galan e Chisso sono sicuramente i grande pro-tagonisti della tangentopoli del Mose ma anche il Pd non ci ha fatto una bella figura.

“I reati sono reati, e vanno perseguiti in qualsiasi caso. E nes-suno si deve nascondere dietro im-munità di sorta. Attenzione però.

Per quanto riguarda il Pd siamo di fronte a dei casi isolati di illecito finanziamento ai partiti. Comportamenti sicu-ramente da sanzionare senza difesa, infatti Marchese è uscito da tempo dal Pd e si è anche dimesso. Ben più complessa, se sarà dimostrata, tutta la vicenda legata alla gestione del potere del centro destra e del prece-dente presidente della nostra regione, Giancarlo Galan.

Ma queste vicende ci pongono il tema sempre più urgente della costruzione dei gruppi dirigenti futu-ri. Quando non c’è ricambio e alternanza sia per chi governa che per chi resta all’opposizione prevale una logica consociativa che può produrre anche i risultati che abbiamo visto”.

La cifra vincente per rinnovare il Veneto e la società sta, dunque, nel cambiamento.

“Sono dell’idea che si debba cambiare spesso. I Veneti, stavolta, dovrebbero scegliere con il voto di dare una svolta. Zaia è il continuatore delle vecchie giunte di centrodestra. La Lega è lì dal 2000. Zaia, già vicepre-

sidente di Galan, una volta divenuto presidente ha con-fermato Chisso in continuità con lo stesso assessorato che aveva prima.

Inoltre, non ho ancora visto nessun provvedimento di proget sugli ospedali o sulle infrastrutture bloccato da Zaia. Eppure si cominciano già a vedere gli effetti negati-vi di queste scelte. Solo sull’ospedale di Padova (grazie ad un emendamento presentato dal Pd) era passata la linea di finanziarlo con i soldi pubblici: 50 milioni per tre anni”.

Quali saranno i temi su cui il Pd cercherà di con-quistare i veneti?

“Primo: Sanità. Come attrezziamo il territorio oltre agli ospedali per acuti. Dove mandiamo l’anziano che esce dall’ospedale, dove collochiamo la lungodegenza e strutturiamo i servizi territoriali. Su questo riteniamo ci sia molto da proporre vista l’assenza totale dell’attuale assessore, interessato solamente agli ospedali di Verona.

Secondo: Organizzazione, va-lorizzazione e tutela del territorio.

Le emergenze e i danni cau-sati dai fenomeni atmosferici sono i frutti della massiccia cementifi-cazione. Crediamo che dire no al consumo ulteriore di suolo sia il grande teme su cui la classe politica dovrà misurarsi nei prossimi anni. Noi su questo abbiamo già fatto battaglia presentando proposta di legge che sarà presto dibattuta in sede di commissione e poi in consi-glio.

Terzo: Lavoro. Per far ripartire l’economia serve una strategia più organica e strutturata. Accanto a turismo e cultura occorre investire sulla logistica. Il Veneto è la piattaforma logistica per eccellenza italiana e europea. Qui sta uno dei porti più importanti d’Italia, c’è il terzo scalo aereo italiano e arriva l’alta velocità ferroviaria. Peccato che i tre sistemi non siano per nulla intercon-nessi.

Ripensando la logistica potremmo diventare una piattaforma straordinaria di arrivi e partenze di merci e persone e far decollare così un altro pezzo di sviluppo occupazionale importante.

Quanto alle nostre aziende. Alcune, straordinarie,

sono cresciute da sole a livello internazionale ma ades-so dobbiamo aiutarle a restare sui mercati mondiali. La sfida sarà mettere in campo una rete di servizi che le supportino sul tema dell’innovazione del prodotto e della qualità per essere più competitive sul piano inter-nazionale”.

Fatto il programma vi serve un leader. Lo sce-glierete nel Pd o ancora fuori…

“Il prossimo candidato Presidente dev’essere del Pd! Anche se perdiamo io devo avere un leader che sta lì all’opposizione. Se no ogni volta diamo l’impressione di non avere un gruppo dirigente che lavora per costruire un’alternanza vera per il futuro. Uno che non abbando-na il campo ma sta lì dimostrando che ha un progetto politico da realizzare”.

Primarie sì o primarie no?“Sono per fare le primarie se servono. Non sempre

a tutti i costi. Se ci fosse un candi-dato condiviso a tutti i livelli, frutto di una partecipazione di tutti gli organi dirigenti e lo avessimo già subito, oggi, si partirebbe. Con le primarie regaliamo tre mesi a Zaia sui giornali che sarebbe l’unico can-

didato in campo che parla ai veneti”.Ciò significa che un candidato ce l’ha in mente!“Il candidato migliore oggi è quello che ha capacità

di entrare velocemente in empatia con i veneti. Il nodo è che Zaia pur avendo fatto quasi niente ha un indice di popolarità molto alto”.

Allora le primarie del Pd i veneti le hanno già fatte e la Moretti è il candidato in pectore.

“Non a caso io quando ho visto il suo risultato alle Europee ho pensato che quei voti fossero indice di una verifica che il Pd ha fatto su una possibile candidata a presidente. Soprattutto perché la campagna elettorale sarà corta abbiamo bisogno di qualcuno che sia già conosciuto e apprezzato. E lei lo è. Inoltre è una don-na e visto che dobbiamo impegnarci per aumentare la rappresentanza femminile in Regione, magari con una modifica alle legge elettorale per introdurre la doppia preferenza di genere, non sarebbe male come candidato presidente”.

di Germana Urbani

La pagella di Lucio Tiozzo: “Boccio Zaia, promuovo il consiglio”

Bilancio Cinque anni di lavoro in Regione tra mediazioni difficili, proclami e qualche scandolo

“Il Pd ha bisogno di un candidato presidente interno al Pd e che sia rapidamente in grado di parlare ai veneti, meglio se donna. La Moretti, secondo me, è sicuramente una candidata in campo”

“I veneti questa volta con il loro voto dovrebbero scegliere di dare una svolta”

“Zaia è stato il presidente delle polemiche con Roma, invece dovrebbe cercare di dialogare col potere centrale”

Lucio Tiozzo

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Page 26: Padovanord ago2014 n108

15Voci da palazzo

Il gioco d’azzardo in tempo di crisi è una piaga che dilaga e, invece che diminuire aumenta. L’illusione di fare soldi affi dandosi alla fortuna cattura, parados-

salmente, soprattutto chi non riesce ad arrivare a fi ne mese aggravando una situazione già precaria. Da tempo il Consiglio regionale sta lavorando per regolamentare il settore del gioco d’azzardo e per garantire cure adegua-te alle vittime.

Ora, Il testo al vaglio dell’organo consiliare guidato da Leonardo Padrin (FI) fa sintesi di cinque diverse ini-ziative legislative: una a fi rma del Pd, primo fi rmatario Claudio Sinigaglia, una della Lega presentata da Cristia-no Corazzari, altre due presentate rispettivamente da Stefano Valdegamberi (Futuro popolare, ex Udc) e da Stefano Peraro (Udc) e infi ne una di Italia dei Valori, primo fi rmatario il capogruppo Antonino Pipitone. Il nuo-vo testo coniuga la prevenzione dei danni causati dalla ‘febbre da gioco’ con le azioni di contrasto al proliferare di sale da gioco e scommesse, sino a sanzioni verso chi installa apparecchi illeciti o ‘truccati’. Gli interventi prin-cipali di contrasto al gioco d’azzardo delineati nel ‘testo unico’ sono: l’introduzione di un marchio ‘slot free’, sgravi Irap per i locali che non ospitano slot machines

e apparecchi da gioco, aumento dell’addizionale regio-nale Irap per chi invece li mantiene, distanze minime delle sale gioco da scuole, patronati, centri sportivi e case di riposo, un numero verde con relativo indirizzo mail per avere informazioni e consigli, programmi di prevenzione ad ampio spettro per tutte le età. Il ‘cuore’ dell’intervento normativo della Regione – secondo il te-sto in discussione – sta nella modulazione dell’imposta regionale per le attività produttive (Irap) che verrebbe alleggerita per gli esercenti che rinunciano ad installare le macchinette mangia-soldi e invece resa più gravosa per i locali che sceglieranno di ospitare slot, videopoker e giochi vari.

Oltre ad incentivi e disincentivi fi scali, la proposta in discussione punta ad allontanare i punti-scommessa e le sale giochi dai luoghi di aggregazione, scuole, ospedali ed edifi ci pubblici imponendo una distanza minima di 300 metri, pena salate sanzioni. Parallelamente il pro-getto di legge investe sulla prevenzione, potenziando i servizi per le dipendenze delle Ulss perché siano in grado (attraverso interventi educativi e presa in carico dei casi patologici) di porre un argine alle ludopatie e di evitare tanti drammi umani e familiari. La bozza di leg-

ge in discussione prevede un piano triennale regionale per ridurre il rischio della dipendenza da gioco, istituisce l’Osservatorio regionale, un numero verde e un indirizzo di posta elettronica per fornire i primi orientamenti, dise-gna un rapporto di collaborazione organica tra Comuni, Ulss e associazioni del terzo settore sia sul fronte della prevenzione che su quello del trattamento, cura e riabi-litazione delle persone dipendenti dal gioco compulsivo. In rappresentanza di circa 800 concessionari attivi nel territorio nazionale, la Federazione Sistema Gioco Ita-lia, che realizza 17 mld di euro di fatturato annuo (di cui 8 vanno allo Stato), si è dichiarata sostanzialmente d’accordo con la proposta di legge in discussione in Ve-neto in tema di contrasto al gioco d’azzardo illegale e di prevenzione delle ludopatie.

I gestori di sale gioco e punti scommessa sono invece critici sul limite dei 300 metri di distanza dai luoghi ‘sensibili’: “Là dove è stato introdotto ha creato un effetto boomerang, facilitando i giochi clandestini – hanno osservato i rappresentanti della Federazione confi ndustriale - Nel 2013 a fronte di 7300 punti le-gali di scommessa si calcolano siano attivi circa 7 mila punti illegali, privi di ogni controllo, nei quali secondo

la Guardia di Finanza vengano giocati ‘in nero’ almeno 23 miliardi l’anno. Piemonte ed Emilia Romagna hanno infatti rinunciato ad introdurre la distanza ‘minima’ nelle rispettive leggi regionali”.

L’eventuale introduzione della distanza minima di 300 metri da luoghi sensibili – calcola la Federazione Sistema gioco – provocherebbe la chiusura del 75 per cento delle sale gioco attualmente in attività. Il Veneto risulta essere la quinta regione in Italia per scommesse e giocate, con 5 miliardi e mezzo di euro di puntate nel 2013 tra videopocker e slot machines, Gratta e vinci e schedine del lotto e dell’Enalotto. E’ inoltre la prima regione in Italia, insieme all’Emilia Romagna, nell’in-dustria di produzione di slot machines e software per scommesse.

di Germana Urbani

Meno tasse ai locali che non mettono le slotGioco d’azzardo La commissione Sanità discute la proposta di testo unico

Il Veneto risulta essere la quinta regione in Italia per scommesse e giocate, con 5 miliardi e mezzo di euro di puntate

L’opinione

“La commissione - ha dichiarato Leonardo Padrin, presidente della commissione Sanità – interpellerà direttamente il questore di Genova, per verifi care gli effetti prodotti dal regolamento comunale di Genova che ha introdotto la distanza minima di 300 metri

tra i punti scommesse e scuole, case di riposo, chiese, ospedali. I rappresentanti dei gestori dei punti scommesse denunciano l’esplosione del gioco illegale, a seguito di tale norma. Credo sia opportuno verifi care con la massima autorità di pubblica sicurezza del capoluogo ligure la ricaduta effettiva di questa regola di distanza”.

Leonardo Padrin (FI) gioco d’azzardo, attenzione sulla regola della distanza minima

“Sul nuovo ospedale di Padova si sta creando una situazione paradossale che lascia i cittadini piuttosto sconcertati”, ha detto il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato a seguito delle notizie e dei commenti che si succedono

quasi quotidianamente sul tema. L’inseguirsi di progetti e controprogetti, ipotesi e nuove tesi di localizzazione “mostra di sicuro che il mondo politico sta cercando di assumere decisioni defi nitive e affi dabili, ma rischia di arrivare ai cittadini di Padova, della regione e anche di tutto il Paese – vista l’importanza del polo sanitario padovano – come un insieme di messaggi a volte contraddittori, che rischiano soprattutto di aumentare le diffi denze che la società civile già ha maturato nei confronti della politica e di favorire la fuga dei clinici più preparati e della ricerca medico-scientifi ca”. Per que-sto, ricorda il presidente del Consiglio, “è necessario che la politica regionale e locale faccia lo sforzo di rimettere al centro del dibattito il tema salute e assistenza sanitaria in modo trasparente, evitando gli scontri pretestuosi. Ricordo che uno degli interventi più signifi cativi sul tema è stato quello del presidente dell’Ordine dei medici di Padova, che ha ricordato pochi giorni fa che più che i contenitori sono importanti i contenuti, e che quindi più dei mattoni e delle pareti sono importanti la qualità dei servizi. Mi sento quindi di chiedere con energia – ha concluso Ruffato - che tutti coloro sono coinvolti negli indirizzi, nelle decisioni e nelle operatività si mettano nell’ottica del bene comune: ripensare e riqualifi care la sanità attraverso il nuovo ospedale signifi ca soprattutto progettare risposte migliori, più effi caci e più vicine ai cittadini, ai malati e alle loro famiglie, confermando allo stesso tempo che miglior clinica e la ricerca più avanzata devono rimanere all’interno del polo padovano e non emigrare altrove. Questi devono essere i valori che guidano l’attuale dibattito”.

“sì a migliore sanitÀ, no alle polemiche”Clodovaldo Ruffato (Ncd). Nuovo ospedale Padova

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Il gioco d’azzardo in tempo di crisi è una piaga che dilaga e, invece che diminuire aumenta. L’illusione di fare soldi affi dandosi alla fortuna cattura, parados-

salmente, soprattutto chi non riesce ad arrivare a fi ne mese aggravando una situazione già precaria. Da tempo il Consiglio regionale sta lavorando per regolamentare il settore del gioco d’azzardo e per garantire cure adegua-te alle vittime.

Ora, Il testo al vaglio dell’organo consiliare guidato da Leonardo Padrin (FI) fa sintesi di cinque diverse ini-ziative legislative: una a fi rma del Pd, primo fi rmatario Claudio Sinigaglia, una della Lega presentata da Cristia-no Corazzari, altre due presentate rispettivamente da Stefano Valdegamberi (Futuro popolare, ex Udc) e da Stefano Peraro (Udc) e infi ne una di Italia dei Valori, primo fi rmatario il capogruppo Antonino Pipitone. Il nuo-vo testo coniuga la prevenzione dei danni causati dalla ‘febbre da gioco’ con le azioni di contrasto al proliferare di sale da gioco e scommesse, sino a sanzioni verso chi installa apparecchi illeciti o ‘truccati’. Gli interventi prin-cipali di contrasto al gioco d’azzardo delineati nel ‘testo unico’ sono: l’introduzione di un marchio ‘slot free’, sgravi Irap per i locali che non ospitano slot machines

e apparecchi da gioco, aumento dell’addizionale regio-nale Irap per chi invece li mantiene, distanze minime delle sale gioco da scuole, patronati, centri sportivi e case di riposo, un numero verde con relativo indirizzo mail per avere informazioni e consigli, programmi di prevenzione ad ampio spettro per tutte le età. Il ‘cuore’ dell’intervento normativo della Regione – secondo il te-sto in discussione – sta nella modulazione dell’imposta regionale per le attività produttive (Irap) che verrebbe alleggerita per gli esercenti che rinunciano ad installare le macchinette mangia-soldi e invece resa più gravosa per i locali che sceglieranno di ospitare slot, videopoker e giochi vari.

Oltre ad incentivi e disincentivi fi scali, la proposta in discussione punta ad allontanare i punti-scommessa e le sale giochi dai luoghi di aggregazione, scuole, ospedali ed edifi ci pubblici imponendo una distanza minima di 300 metri, pena salate sanzioni. Parallelamente il pro-getto di legge investe sulla prevenzione, potenziando i servizi per le dipendenze delle Ulss perché siano in grado (attraverso interventi educativi e presa in carico dei casi patologici) di porre un argine alle ludopatie e di evitare tanti drammi umani e familiari. La bozza di leg-

ge in discussione prevede un piano triennale regionale per ridurre il rischio della dipendenza da gioco, istituisce l’Osservatorio regionale, un numero verde e un indirizzo di posta elettronica per fornire i primi orientamenti, dise-gna un rapporto di collaborazione organica tra Comuni, Ulss e associazioni del terzo settore sia sul fronte della prevenzione che su quello del trattamento, cura e riabi-litazione delle persone dipendenti dal gioco compulsivo. In rappresentanza di circa 800 concessionari attivi nel territorio nazionale, la Federazione Sistema Gioco Ita-lia, che realizza 17 mld di euro di fatturato annuo (di cui 8 vanno allo Stato), si è dichiarata sostanzialmente d’accordo con la proposta di legge in discussione in Ve-neto in tema di contrasto al gioco d’azzardo illegale e di prevenzione delle ludopatie.

I gestori di sale gioco e punti scommessa sono invece critici sul limite dei 300 metri di distanza dai luoghi ‘sensibili’: “Là dove è stato introdotto ha creato un effetto boomerang, facilitando i giochi clandestini – hanno osservato i rappresentanti della Federazione confi ndustriale - Nel 2013 a fronte di 7300 punti le-gali di scommessa si calcolano siano attivi circa 7 mila punti illegali, privi di ogni controllo, nei quali secondo

la Guardia di Finanza vengano giocati ‘in nero’ almeno 23 miliardi l’anno. Piemonte ed Emilia Romagna hanno infatti rinunciato ad introdurre la distanza ‘minima’ nelle rispettive leggi regionali”.

L’eventuale introduzione della distanza minima di 300 metri da luoghi sensibili – calcola la Federazione Sistema gioco – provocherebbe la chiusura del 75 per cento delle sale gioco attualmente in attività. Il Veneto risulta essere la quinta regione in Italia per scommesse e giocate, con 5 miliardi e mezzo di euro di puntate nel 2013 tra videopocker e slot machines, Gratta e vinci e schedine del lotto e dell’Enalotto. E’ inoltre la prima regione in Italia, insieme all’Emilia Romagna, nell’in-dustria di produzione di slot machines e software per scommesse.

di Germana Urbani

Meno tasse ai locali che non mettono le slotGioco d’azzardo La commissione Sanità discute la proposta di testo unico

Il Veneto risulta essere la quinta regione in Italia per scommesse e giocate, con 5 miliardi e mezzo di euro di puntate

L’opinione

“La commissione - ha dichiarato Leonardo Padrin, presidente della commissione Sanità – interpellerà direttamente il questore di Genova, per verifi care gli effetti prodotti dal regolamento comunale di Genova che ha introdotto la distanza minima di 300 metri

tra i punti scommesse e scuole, case di riposo, chiese, ospedali. I rappresentanti dei gestori dei punti scommesse denunciano l’esplosione del gioco illegale, a seguito di tale norma. Credo sia opportuno verifi care con la massima autorità di pubblica sicurezza del capoluogo ligure la ricaduta effettiva di questa regola di distanza”.

Leonardo Padrin (FI) gioco d’azzardo, attenzione sulla regola della distanza minima

“Sul nuovo ospedale di Padova si sta creando una situazione paradossale che lascia i cittadini piuttosto sconcertati”, ha detto il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato a seguito delle notizie e dei commenti che si succedono

quasi quotidianamente sul tema. L’inseguirsi di progetti e controprogetti, ipotesi e nuove tesi di localizzazione “mostra di sicuro che il mondo politico sta cercando di assumere decisioni defi nitive e affi dabili, ma rischia di arrivare ai cittadini di Padova, della regione e anche di tutto il Paese – vista l’importanza del polo sanitario padovano – come un insieme di messaggi a volte contraddittori, che rischiano soprattutto di aumentare le diffi denze che la società civile già ha maturato nei confronti della politica e di favorire la fuga dei clinici più preparati e della ricerca medico-scientifi ca”. Per que-sto, ricorda il presidente del Consiglio, “è necessario che la politica regionale e locale faccia lo sforzo di rimettere al centro del dibattito il tema salute e assistenza sanitaria in modo trasparente, evitando gli scontri pretestuosi. Ricordo che uno degli interventi più signifi cativi sul tema è stato quello del presidente dell’Ordine dei medici di Padova, che ha ricordato pochi giorni fa che più che i contenitori sono importanti i contenuti, e che quindi più dei mattoni e delle pareti sono importanti la qualità dei servizi. Mi sento quindi di chiedere con energia – ha concluso Ruffato - che tutti coloro sono coinvolti negli indirizzi, nelle decisioni e nelle operatività si mettano nell’ottica del bene comune: ripensare e riqualifi care la sanità attraverso il nuovo ospedale signifi ca soprattutto progettare risposte migliori, più effi caci e più vicine ai cittadini, ai malati e alle loro famiglie, confermando allo stesso tempo che miglior clinica e la ricerca più avanzata devono rimanere all’interno del polo padovano e non emigrare altrove. Questi devono essere i valori che guidano l’attuale dibattito”.

“sì a migliore sanitÀ, no alle polemiche”Clodovaldo Ruffato (Ncd). Nuovo ospedale Padova

26 Voci da palazzo

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16 Cultura veneta

Sui tre piani dell’edifi cio, oltre un centinaio di opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografi e e abiti da collezioni private e musei internazionali

Un tuffo all’inizio del secolo scorso con una delle più note protagoniste della vita mondana ed artistica dell’epoca. Venezia rievoca la fi gura e il mito di Luisa Casati Stampa,

la donna che affascinò d’Annunzio e con le sue follie divenne la musa dei più grandi artisti del tempo da Boldini a Bakst, da Ma-rinetti a Balla, da Man Ray ad Alberto Martini, da Van Dongen a Romain e Brooks. La mostra che ha un titolo chiarissimo ed esplicativo “La Divina Marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque agli anni folli”, sarà ospitata a Palazzo Fortuny a Venezia, uno dei luoghi più amati dalla “Divina Marchesa”, che diventerà la sede della prima straordinaria mostra interamente a lei dedicata. Tre piani di Palazzo Fortuny “immergeranno” il visitatore nell’atmosfera in cui visse la “Divina Marchesa” che, per mezzo secolo, fu una leggenda vivente, una dark lady, un’importante collezionista d’arte e mecenate, musa di sim-bolisti, fauves, futuristi e surrealisti: un mito che ispira ancora oggi gli artisti e le grandi maison dell’alta moda. La mostra sarà aperta il 3 ottobre 2014 e terminerà l’8 marzo 2015. “Questa donna – spiegano i curatori della mostra- a inizio Novecento, con il trucco esagerato, le trasgressive ed eccentriche performance e una vita sopra le righe, fu capace di trasformare se stessa in opera d’arte, leggenda vivente, conturbante e sorprendente rappresentazione di modernità e avanguardia” . L’esposizione, ideata da Daniela Ferretti, curata da Fabio Benzi e Gioia Mori, è coprodotta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e da” 24ore

Cultura – Gruppo 24 Ore”, conta oltre un centinaio opere tra dipinti, disegni, gioielli, sculture, fotografi e e abiti provenienti da collezioni private e da musei internazionali. Della straordinaria collezione di opere d’arte e di ritratti che le furono dedicati o da lei commissionati, in mostra saranno esposti pezzi provenienti da collezioni private : la testa di ceramica policroma opera di Renato Bertelli, “La Marchesa Casati”di Romain e Brooks, e la scultura di Paolo Troubetzkoy “Ritratto della marchesa Casati con un levriero”. Si affi ancano poi capolavori assoluti provenienti da musei di tutto il mondo come “Ritratto della marchesa Casati” di Giovanni Boldini della Gnam di Roma, “Marchesa Casati” di Augustus Edwin John dell’Art Gallery of Ontario, i molti ritratti che le dedicò Alberto Martini, “Linee di forza di paesaggio ma-iolicato” di Giacomo Balla e i gioielli di Cartier a lei ispirati. Poi

la sezione fotografi ca ricchissima anch’essa: gli scatti di Adolphe Gayne de Meyer, Man Ray e Mariano Fortuny, a quelli rubati, quando viveva in miseria a Londra, di Cecil Beaton. “Il percorso della mostra- continuano i curatori - attraverso continui rimandi, ricostruisce le relazioni sociali e artistiche che attraversarono la vita di Luisa Casati Stampa: dalla gabbia dorata dell’alta società all’incontro con Gabriele d’Annunzio. Un incontro che la cambiò per sempre e che divenne un legame d’amore e amicizia che durò tutta la vita, dalle stravaganze ai travestimenti, alla pratica dell’occulto per arrivare al periodo “futurista” in cui incontra Filip-po Tommaso Marinetti e sposa la causa del movimento artistico, promuovendone gli artisti e collezionando le loro opere, per con-cludersi con la rovina economica e l’esilio nella capitale britannica dove muore nel luglio 1957”.

di Alessandro Abbadir

Venezia Dal 3 ottobre esposizione dedicata a Luisa Casati Stampa protagonista della Bella Epoque

La “Divina Marchesa” a Palazzo Fortuny

Teatro Stabile del Veneto e Fondazione Musei Civici di Venezia inaugurano l’attivi-tà autunnale con una nuova convenzione,

a vantaggio di visitatori e spettatori. Secondo il nuovo accordo gli abbonati alla stagione di Prosa 2014-2015 di Teatro Goldoni e Teatro Verdi possono, infatti, acquistare la Muve Friend Card a tariffa ridotta presso le bigliette-rie di tutte le sedi museali, mentre i possessori della Muve Friend Card hanno diritto alla ta-riffa di ingresso ridotta per gli spettacoli della stagione 2014-2015 di entrambi i teatri. Si tratta di un’ulteriore strategia di co-marketing che si inserisce nello spirito di una crescente collaborazione tra le istituzioni cittadine, rivol-gendosi al pubblico degli spettatori e dei visita-tori, sia residenti che turisti, con l’obiettivo di incentivare la conoscenza e la frequentazione del patrimonio culturale della città, di cui il te-atro e il sistema museale civico rappresentano due componenti fondamentali.

teatro e musei

una convenzione per la cultura

A.A.

Ritratti e foto-grafi e dell’e-sposi-zione

29Cultura veneta

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Luoghi da scoprire 13

L’inaugurazione della mostra “Veronese e Padova: l’artista, la committenza e la sua fortuna”, ai Musei Civici agli Eremitani, apre

un autunno ricchissimo d’arte ed eventi che coinvolgerà tutto il Veneto con l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico uno dei protagoni-sti della pittura veneziana del Cinquecento: Paolo Caliari, detto il Veronese (Verona, 1528-Vene-zia, 19 aprile 1588). Egli fu un artista di primis-simo piano che si formò nella Verona di Giovanni Caroto, Antonio Badile e soprattutto Michele Sanmicheli, per poi trasferirsi e svolgere la parte centrale della sua carriera a Venezia, della cui scena artistica fu uno dei principali protagonisti insieme a Tiziano Vecellio e Jacopo Tintoretto. Guidò un’operosa bottega, assistito, tra gli altri, dal fratello Benedetto e dai fi gli Carlo e Gabriele, che portarono avanti l’attività dopo la sua morte. Ma quella padovana è solo una delle 5 grandi mostre sul Veronese messe in rete dalla Regio-ne nell’ambito del progetto “Scopri il Veneto di Paolo Veronese” e che prevede la realizzazione di diversi eventi espositivi e un itinerario in 32 luoghi che testimoniano l’arte o l’infl uenza del grande pittore. Il ricco programma espositivo si è aperto a Luglio con l’inaugurazione delle mostre di Verona e Vicenza e continuerà nelle prossime stagioni coinvolgendo Padova, Bassano e Castel-franco Veneto. A Verona l’esposizione, allestita nel monumentale Palazzo della Gran Guardia, ospita circa 100 opere, fra dipinti e disegni, provenienti dai più prestigiosi musei italiani ed internazionali. E’ una monografi ca che presenta Paolo Veronese attraverso sei sezioni espositive: la formazione a Verona, i fondamentali rapporti dell’artista con l’architettura e gli architetti (da

>> Grandi mostre. Un itinerario in 32 luoghi che testimoniano la maestria del pittore veneto

Michele Sanmicheli a Jacopo Sansovino a An-drea Palladio), la committenza, i temi allegorici e mitologici, la religiosità, e infi ne le collabora-zioni e la bottega, importanti fi n dall’inizio del suo lavoro. Oltre ad un’ampia scelta di capola-vori dell’artista, la mostra comprende numerosi disegni di eccezionale qualità e varietà tematica e tecnica, con l’obiettivo di testimoniare il ruolo della progettazione e rifl essione grafi ca non solo nel percorso creativo di Paolo ma anche nella dinamica produttiva del suo atelier.

Imperdibile, per l’eccezionalità dei ritro-vamenti, la mostra Vicentina che chiuderà il 5 ottobre: “Quattro Veronese venuti da lontano. Le allegorie ritrovate”, presso il Palladio Museum di Vicenza, mostra realizzata in collaborazione con l’Università di Padova e il Consorzio La Venaria Reale di Torino. In questa occasione vengono pre-sentate quattro opere di Veronese appartenute probabilmente a un palazzo pubblico veneziano e disperse già in epoca antica. I dipinti, presubil-mente realizzati intorno al 1553, facevano parte di un ciclo documentato da varie copie, tra cui le quattro oggi conservate al Musée des Beaux-Arts di Chartres. Nel 1974 due delle quattro tele originali, emerse nel frattempo sul mercato antiquario, furono acquistate dal Los Angeles County Museum of Art. Le due ancora mancanti all’appello (l’allegoria della Scultura e quella dell’Astronomia) sono state scoperte nei mesi scorsi in una villa del Lago Maggiore, a Verbania Pallanza, da una studentessa universitaria. Gli itinerari e le mostre in corso sono davvero molti e interessanti, ogni informazione generale è sul sito www.mostraveronese.it con fi lmati, date e richieste turistiche per visitare le esposizioni.

di Germana Urbani

Fu un grande maestro del Rinascimento che ebbe un ruolo di primo piano nelle più belle località vente: Bassano del Grappa, Vicenza, Verona e Padova

La Marca Trevigiana propone un

itinerario che, da Castelfranco Veneto (patria del Giorgione), vi porterà nella Possagno di Antonio Canova, passan-do attraverso le migliori espressioni delle Ville Venete del territorio: Villa Chiminelli e le palladiane Villa Emo e Villa di Maser. Ecco, dunque, una nuova, occasione per visitare la provincia di Treviso, scoprirne i borghi storici, i paesaggi, l’arte e l’architettura! Dal 12 set-tembre 2014 al 11 gennaio 2015, Museo Casa Giorgione a Castelfranco Veneto.

itinerario veronese nel trevigiano

Sulle vie dell’arte di Paolo Veronese

“La Regione del Veneto – ha sot-tolineato Marino

Zorzato, Vicepresidente della Regione - ha voluto mettere in campo un progetto articolato, nell’ambito di una cornice unitaria, per condi-videre l’emozione della scoperta di un grande maestro del Rinascimento. Il progetto coinvol-ge davvero tutto il Veneto in una vera e propria rete virtuosa che valorizzi l’arte e la qualifi chi sempre di più anche come elemento fonda-mentale dell’attrazione turistica. Ogni città deve vivere queste iniziative con la forte con-vinzione che la sinergia è una scelta vincente”.

zorzato: “la sinergia È una scelta vincente”

31Luoghi da scoprire

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A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Cari lettrici e lettori, in questo numero affronto la delicata questione inerente il maltrattamento e l’uccisione di animali, che, si sa, con l’arrivo dell’estate aumentano notevolmente con vanto, in molti casi anche pubblico su Facebook, di queste spregievoli e gravissime condotte da parte degli autori.quale la disciplina applicabile in questi casi? di quale reato rispondono gli autori del fatto?Con la legge n. 189/2004 è stato introdotto nel codice penale il Titolo IX bis rubricato “Dei delitti contro il sentimento degli animali”.Con tale titolo si vogliono punire tutte quelle condotte che, con intensità diversa, offendono la sensibilità degli esseri umani nei confronti degli animali cagionando lesioni o fi nanco la morte di questi.Le fattispecie di reato introdotte dalla legge n. 189/2004 sono, rispettivamente:1) Uccisione di animali ex art. 544 bis c.p.2) Maltrattamento di animali ex art. 544 ter c.p.3) Spettacoli e manifestazioni vietati ex art. 544 quater c.p.4) Combattimenti tra animali ex art. 544 quinquies c.p. Quali sono gli atti che costituiscono maltrattamento di animali?Essenzialmente il reato di maltrattamento previsto e punito dall’art. 544 ter c.p. si ritiene integrato ogni

qual volta l’animale viene sottoposto, per crudeltà o senza necessità e con coscienza e volontà da parte del soggetto agente, a sevizie (intese come comportamenti che procurano una lesione all’animale) o comportamenti o fatiche o lavori insopportabili per le sue caratteristiche, quando gli vengono somministrate sostanze stupefacenti o vietate (es. sostanze dopanti o eccitanti) o sottoposto a trattamenti che procurino un danno per la sua salute. Questo reato è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. Se da tali condotte segue la morte non voluta dell’animale, della quale cioè l’agente neppure ha accettato il rischio, il colpevole risponderà anche dell’aggravante ad effetto speciale prevista dall’art. 544 ter comma III c.p. con un aumento della pena della metà. Diversamente, ovvero se la morte dell’animale era voluta dal soggetto agente, si confi gura il reato di uccisione di animali di cui all’art. 544 bis c.p.che cos’è l’animalicidio?L’animalicidio altro non è che l’uccisione volontaria di animali; condotta che può essere posta in essere da un soggetto agente con qualsiasi modalità per crudeltà o senza necessità nei confronti di un animale cagionandone la morte e che integra la fattispecie di reato p. e p. (p. e p= prevista e punita) dall’art. 544 bis del codice penale.La pena per chi si rende responsabile di tale reato,

procedibile di uffi cio, è della reclusione da da quattro mesi a due anni.La ratio evidente di questa norma è quella di tutelare l’esistenza in vita di qualsiasi animale domestico, selvatico o addomesticato, ponendolo al riparo da atti di crudeltà o senza necessità che l’essere umano possa porre nei suoi confronti.Come poc’anzi esposto l’uccisione dell’animale deve avvenire per crudeltà o senza necessità. Evidente quindi che non rientra nel delitto in esame l’uccisione di animali per la macellazione o per la sperimentazione.cosa si intende per “crudeltà” e “senza di necessità”?I menzionati concetti sono stati individuati dalla Corte di Cassazione. Per crudeltà si intende una condotta “di per sé caratterizzata dalla spinta di un motivo abbietto o futile”. Rientrano nella fattispecie le condotte che si rivelino espressione di particolare compiacimento o di insensibilità» (così Cass. Pen. n. 9668/1999).In altre parole gli atti di crudeltà consistono nell’infl izione di gravi sofferenze fi siche senza giustifi cato motivo.Per assenza di necessità si fa riferimento a tutte quelle condotte di uccisione che sono poste in essere e non sono giustifi cate dalla necessità dii evitare un pericolo imminente o un danno giuridicamente apprezzabile (così Cass. Pen. n. 1010/1997).Si evidenzia alla Vs attenzione di come l’uccisione di un animale può essere causata tanto da un’azione

quanto da un’omissione. E’ ininfl uente, al fi ne della rilevanza penale dell’atto, il mezzo impiegato per cagionare il decesso.l’uccisione da parte di un altro animale sfuggito a chi ne aveva la custodia, quale responsabilità penale genera?Non rientra nella fattispecie in esame l’uccisione di un animale da parte di un altro animale sfuggito al custode, trattandosi di evento colposo, che può generare solo una forma di responsabilità civile ai sensi dell’art. 2052 c.c. Diverso il caso di uccisione di un animale a seguito di un combattimento con altro animale. In tal caso vi sarà concorso tra i reati di cui agli artt. 544 bis (uccisione di animali) e 544 quinquies c.p. (divieto di combattimenti tra animali). Concludo esortando ciascuno di VOI a segnalare, anche tramite la sottoscritta ogni caso di maltrattamento di animali cui sia seguita o meno la morte degli stessi onde poter procedere alla giusta denuncia avanti l’Autorità competente nei confronti di chi si è reso responsabile di una siffatta ignobile, vergognosa e criminale condotta.

AFFARI DI FAMIGLIA

Maltrattamento ed uccisione di animali (animalicidio) investimento di animale e omissione di soccorso

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

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i nostri Esperti

IL DIRITTO PER IL CITTADINO

Le detrazioni IRPEF per le ristrutturazioni edilizieDott. Avv. Notaio Matteo Ceolin

DOTT. AVV. NOTAIO MATTEO CEOLIN [email protected]

La l. 22 dicembre 2011, n. 214 ha reso defi nitive una volta per tutte le agevolazioni IRPEF relativamente agli interventi di recupero edilizio già previste per la prima volta con la l. n. 449/1997 e successivamente più volte prorogate. In linea generale hanno diritto alla detrazione il proprietario dell’immobile (compreso anche il comproprietario) e coloro che ne hanno in qualche modo la disponibilità (es. comodatario, inquilino), oltreché il familiare convivente del possessore a condizione che sostenga le spese e le fatture ed i bonifi ci bancari o postali siano a lui intestati.La detrazione è ammessa per una serie di interventi molto ampia: manutenzione ordinaria e straordinaria,

restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, interventi di realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, cablatura degli edifi ci, interventi per il contenimento dell’inquinamento acustico, per la realizzazione di opere fi nalizzate al risparmio energetico, per gli interventi di bonifi ca dell’amianto e per quelli volti all’adozione di misure antisismiche.La detrazione spetta nella misura del 36% delle spese sostenute; l’importo massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione di imposta è fi ssato in via generale in 48.000,00 euro; la detrazione va poi ripartita in dieci rate annuali di pari importo. In concreto

questo signifi ca che il contribuente potrà “scontare” (detrarre appunto) annualmente la quota spettante nei limiti dell’imposta dovuta per l’anno in questione. Se ad esempio la quota annua detraibile per le opere effettuate è di 1.000 euro in 10 anni e l’IRPEF nell’anno in questione ammonta a 3.000 euro, l’importo (residuo) da pagare sarà di 2.000 euro.Di grande interesse è la possibilità di prevedere, in caso di trasferimento dell’unità immobiliare per la quale ci si è avvalsi della detrazione IRPEF, che l’acquirente subentri nelle quote annue di detrazione, non ancora utilizzate al momento del trasferimento; chi compra, quindi, potrà usufruire della detrazione non ancora “consumata” da

chi vende. Le parti possono ovviamente accordarsi nel senso di evitare tale subentro, con conseguente riserva a favore dell’alienante della detrazione non ancora “consumata”. Infi ne va ricordato che, in via transitoria, si è previsto che per le spese sostenute fi no al 31 dicembre 2014, la detrazione spetti nella maggior misura del 50%,

fi no ad un ammontare massimo di 96.000 euro; per le spese sostenute dal 1.1.2015 e fi no al 31.12.2015, la detrazione spetterà nella maggior misura del 40%, fi no ad un ammontare massimo di 96.000 euro. Dal 1.1.2016 si dovrebbe tornare alla misura ordinaria del 36% su un importo massimo di 48.000 euro.

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L’Editoriale

Continua a pag. 34

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odonto-iatri ha come fine istituzionale la tutela della salute dei cittadini garantendo l’

indipendenza,l’ autonomia, la dignità ed il decoro dei professionisti. Proprio perché la nostra professione coinvolge la vita delle per-sone, riteniamo sia impensabile non avvalerci di un Codice deontologico che per noi medici risale al V° secolo a.c. quando Ippocrate di Cos trasformò di fatto la professione medica avvicinandola alla natura delle cose e dei corpi, allontanandola vieppiù da una visione ieratica secondo cui le malattie provenivano dalla collera delle divinità, e dettando le prime regole per i Medici nell’esercizio della loro pro-fessione. Il nostro Codice deontologico infatti indica al Medico i principi etici cui deve ispirarsi la sua condotta e detta le regole di compor-tamento da quei principi derivate. Aspetti, questi, fondamentali anche per il medico stesso la cui professionalità vive soprattutto della considerazione e della fiducia di chi si rivolge a lui.

Quest’anno gli Ordini dei Medici hanno licenziato un nuovo Codice, inserendovi delle novità come la medicina potenziativa degli atleti e la medicina in pace e in guerra. Nel nostro Ordine il Codice viene consegnato a tutti i nuovi medici rodigini che si affacciano alla professione nel corso di una cerimonia in cui sono chiamati a pronunciare solenne giu-ramento alla professione Medica davanti alla società e alle autorità ma soprattutto davanti alla propria coscienza.

di Francesco Noce*

OccOrre riStabilire una fOrte alleanza medicO-Paziente

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Siamo felici davvero se stiamo bene

Prevenire le malattie e curarsial meglio è una buona regola.

Il consiglio giusto?Rivolgersi a medici esperti

vicini a casa nostra

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L’EditorialeSegue da pag. 33

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Un disallineamento dentale puo´comportare difficolta´nel relaziona-re con altri soggetti, influenzando la tua

sicurezza, il tuo aspetto, la tua vita. Ottenere il sorriso che hai sempre sognato non è affatto difficile, in quanto ha un impatto quasi nullo sulla vita quotidiana. Ottenere movimenti den-tali predicibili e´sempre stato l´obiettivo prin-cipale dell´ortodonzia e, di fronte a confort e ottimi risultati, Invisalign si è posta l’obiettivo di sviluppare una soluzione in grado di aprire nuove possibilità in questo campo. Gli aligner sono mascherine estetiche che rappresentano un´alternativa traspa-rente all´apparecchio tradizionale.

Invisalign risolve malocclusioni con affollamento, spaziature e recidive ortodonitche, avvalendosi di una serie di mascherine tra-sparenti, create esclusivamente su misura per i tuoi denti, in modo da ottenere settimana dopo settimana i risultati previsti per risolvere la malocclusione dentale.

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Il dr. Andrea Betteto

StuDiO DENtiStiCODott. andrea BettetoVia Perosi 5 Robegano di Salzano VE tel 041 5740054 - Via Barche 47/D Mirano VE - tel 041 431262Convenzionato con Previmedical

E’ una cerimonia pubblica in cui questi giovani si prendono un impegno morale per la vita.

Vorrei che i cittadini ci pensassero e riconsiderassero l’importanza di questi gesti e impegni e che tornassero a darci fiducia come fino a non molto tempo fa.

Purtroppo i tempi in cui viviamo sono particolar-mente complessi. In campo medico, poi, si verifica un fenomeno nuovo e non del tutto positivo,tale da indurre molte persone,sempre più informate attraverso Internet o giornali e televisioni, (e questo è positivo), a contrat-tare con il medico una diagnosi o un percorso diagnostico-terapeutico senza avere le basi per poter decodificare i messaggi ricevuti ponendosi in un clima di diffidenza,(e questo è negativo) e, risulta spesso se non di danno, certamente non utile allo stesso paziente.

Ecco perché l’Ordine lavora seriamente per rifondare quel rapporto di fiducia finaliz-zato a creare quell’ alleanza terapeutica che unisce il medico ed il paziente nella lotta alla malattia.

Oggigiorno questo settore è in continua evoluzione e, purtroppo, risente molto anche delle scelte economiche di Governo e Regione. I continui tagli ai finanziamenti, i ritardi nella riorganizzazione dei servizi territoriali…rallentano e, a volte, ostacolano le scelte puramente mediche. In tutto questo, per il buon funzionamento della sanità, anche il cittadino deve esser chiamato a fare la sua parte utilizzando bene il sistema, evitando di appesantire il bilancio sanitario con richieste inappropiate, generando così un dispendio di risorse che potrebbero, invece, mancare quando ne avesse davvero bisogno.

Come Ordine di Rovigo abbiamo deciso da tempo di favorire il colloquio con i citta-dini al fine di agevolare la tutela della salute. Per questo abbiamo istituito lo “Sportello del Cittadino” dove vengono ricevuti coloro che ritengono di esporre situazioni che certo non vanno nella direzione di tutela della loro salute. Spesso,per fortuna, si tratta di incomprensioni o di lamentele di comportamenti, e ancor più spesso di problematiche legate all’ organizzazione di una sanità complessa e malata di troppa burocrazia. Tutti ricevono ascolto e ci si prende cura delle problematiche esposte e a tutti viene assicurata una risposta che , e lo dico con orgoglio,fino ad oggi è risultata quasi sempre positiva.

Ritengo sia indispensabile che cittadino torni ad aver fiducia nel medico che sceglie spezzando così quel circolo vizioso che può costringere i medici ad attuare una medici-na difensiva prescrivendo esami inutili per mettersi al riparo da eventuali ripercussioni future. Questa spirale di sfiducia, da un lato, e tutela preventiva, dall’altro, va interrotta per il bene di tutti.

Occorre sapere che all’Ordine è stato affidato il compito di certificare il percorso formativo dei propri iscritti attraverso un processo di aggiornamento e formazione con-tinua con cui viene garantita la professionalità ed il continuo studio che per il medico dura tutta la vita.

Ogni medico, infatti, deve adempiere ad obblighi formativi che avranno sempre più peso per il loro rapporto di lavoro, senza sottovalutare un riscontro economico sui premi assicurativi ed un possibile riflesso in ambito giudiziario in cui,il mancato adempimento potrebbe costituire un aggravante.

Ma devo dire che chi ha scelto questa professione con lo spirito ippocratico ha nel suo DNA i cromosomi rivolti allo studio continuo ed al suo paziente; e, ricordo con commozione che alla fine della cerimonia del giuramento solenne da parte dei giovani colleghi mi rivolgo loro con questo auspicio:” che se alla fine della loro vita professionale riusciranno a rileggere il giuramento che hanno appena pronunciato senza dover mai abbassare lo sguardo,allora e solo allora potranno dire di essere stati dei buoni medici. Sono certo che per la maggior parte, per fortuna, è così.

OccOrre riStabilire una fOrte alleanza medicO-Paziente

di Francesco Noce*

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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Dr.ssa alessia Marcato Psicologa-Psi-coterapeuta specializzata in terapie di coppia/famigliari ed individuali Studio atma via Pozzuoli 13/b Spinea (Ve) - Cell. 3493610094

E non è raro che una delle ragioni principali riguardi l’ultima opzione, ossia un tradimento svolto a favore della coppia. E’ come se, l’azione infedele, non sia altro che un tentativo estremo e “violento” di espri-mere un messaggio di disagio che per troppo tempo è rimasto inascoltato o non compreso.

Certamente nella costruzione del tra-dimento concorrono anche l’attrazione, la fi sicità e l’emotività che sono gli aspetti più

visibili e consci, ma il fattore principale alla base di tutto è che in tante coppie, l’uno o l’altra non conoscono la grammatica dei sentimenti. E’ in questa ignoranza che va cercata la vera radice del tradimento, in quell’analfa-betismo sentimentale e comunicativo che è una costante presente sia nei colloqui terapeutici che in molte lettere inviate alle rubriche giornalistiche.

C’è molto amore che si perde, per l’incapacità di trovare le parole giuste. Quando si comunica davvero, il Noi nato dalla coppia non si lascia travolgere!Per ulteriori informazioni o appuntamenti la dott.ssa Marcato è disponibile al 349 3610094.

Il rientro dopo il periodo estivo comporta sempre momenti di disorientamento. Dall’estate ci aspettiamo tutti molto:

spensieratezza, legami, amicizie, gioco, di-vertimento e perché no, sesso. Ed è proprio in questa stagione calda, in un clima di maggio-re senso di libertà che molte coppie entrano in crisi e s’interrogano su quale sia il reale confi ne fra fedeltà, infedeltà e tradimento.

Tra i sostenitori di “la scappatella può ca-pitare” e quelli di “no, la scappatella è reale tradimento e rompe il patto della coppia” cerchiamo di capire cosa la letteratura e gli esperti esprimono a riguardo.

“L’infedeltà innanzitutto è una sbandata, il tra-dimento è la messa in crisi di un rapporto. La fedeltà, di per sé, non è un valore. Il valore è l’amore ad essa collegato.” (U. Galimberti)

Al di là della scissione tra amore e sessualità, che porta a defi nire come l’uomo traditore abbia un investi-mento ed una motivazione più sessuale, mentre la don-na traditrice più emotiva, il vero problema dell’infedele sta nel fatto che non tradisce il me. L’infedele tradisce il Noi, l’entità della coppia, un Noi che, forse, gli impedisce di evolversi.

A tal ragione, una delle domande basilari che spesso rivolgo alle coppie che si presentano in terapia a seguito di un tradimento, riguarda il defi nire quanto, in percen-tuale, il tradimento sia stato commesso per se stesso, quanto contro l’altro e quanto per la coppia.

Quanto conta l’(in)fedeltà?Galimberti: “La fedeltà, di per sé, non è un valore. Il valore è l’amore ad essa collegato”

Dott. Alessia Marcato

Studio dentisticoDental team s.r.l del dott. Diego longhinCampagna lupia (VE) - 30010tel. 0415140094

• Privo di raggi X: viene acquisita un’immagine del dente illuminato senza utilizzare raggi X.• Affi dabile: il dentista archivia le immagini e può seguire l’avanzamento della carie.Consigli per la cura dentaleMantenere i denti sani è l’obiettivo della moder-na odontoiatria, ma serve l’aiuto dei pazienti. Lavatevi i denti almeno due volte al giorno con lo spazzolino giusto per tre minuti con dentifrici

fl uorurati, usando un collutorio con clorexidina . Abituate i vostri fi gli a ricorrere al dentista, durante e dopo l’eruzione dei denti devono essere eseguite visite regolari; se sono spuntati i primi denti permanenti, questi dovrebbero essere sigillati come parte della prevenzione della carie. Rispettare una dieta equilibrata a basso contenuto di zucchero. Farsi visitare dal dentista almeno una volta l’anno, o ancora me-glio, ogni sei mesi. L’igiene dentale professionale eseguita regolarmente migliora la salute orale. La prevenzione, intesa come profi lassi regolare dal dentista e come cura dentale a casa propria, offre la migliore protezione contro la carie.Nei prossimi articoli svilupperemo l’argomento del-la prevenzione.

Cos’è la carieLa carie è una delle malattie infettive più fre-quenti. Quasi tutti ne soffrono nel corso della propria vita. Inizia quando i minerali dello smal-to vengono rimossi da acidi di origine batterica. Tra i denti restano spesso residui di cibo, e gli spazi interdentali sono quindi un ottimo nascon-diglio per i batteri. Proprio come negli iceberg, il 90% della carie si nasconde sotto la superfi cie. Il dente viene danneggiato dall’interno, spesso dall’esterno non si vede nulla. Con DIAGNOcam le carie possono essere individuate subito, in modo effi cace e poco invasivoCome funziona DIAGNOcam?Il principio è molto semplice: DIAGNOcam illumina il dente rendendo visibili come punti scuri le zone colpite da carie. Il dente è usato come un cristallo che conduce la luce, mentre la videocamera digitale cattura le immagini e le trasmette su uno schermo. Il tutto senza raggi X! Così le immagini possono essere acquisite più volte nel corso delle visite di controllo. Di ciò benefi ciano soprattutto i bambini, le donne in stato di gravidanza o i pazienti per i quali è bene evitare l’esposizione alle radiazioni.I vantaggi di una rilevazione precoce della ca-rie conDIAGNOcam:• Semplice: il dente è illuminato rendendo visibili le zone colpite da carie.• Tempestivo: la carie viene riconosciuta precocemente, riducendo l’uso del trapano.

la carie c’è o no? Diagnocam, la nuova luce per scoprirloEliminati per sempre i pericolosi raggi X

Il dott. Diego Longhin

Forse pochi sanno che l’ipoacusia, ossia la riduzione più o meno grave dell’udito, è uno dei problemi più diffusi al mondo. Più del 10% degli italiani ne soffre

e la causa è da attribuire a vari fattori quali l’invecchia-mento, esposizione a forti rumori e infezioni. La sordità se non affrontata in tempo si accompagna ad un veloce ed irreversibile decadimento delle funzioni cognitive e mnemoniche. Per le persone anziane la modifi cazione dell’umore e dell’affettività che si accompagna a diffi col-tà di comunicazione e ritiro sociale, sono da affrontare con un semplice controllo dell’udito per escludere o ac-certare l’eventuale esistenza di un defi cit uditivo. I Centri Dimensione Udire offrono un servizio professionale con la presenza di Audioprotesisti qualifi cati, per risolvere ogni problema di udito, mettendo al primo posto la centralità del paziente/utente, il suo stato di salute e la qualità nell’erogazione delle prestazioni.

Attraverso un colloquio con l’Audioprotesista sarà semplice capire le necessità della persona, tenendo conto della sua storia passata e dello stile di vita del pre-sente, per trovare la soluzione più adeguata alla propria perdita uditiva. Dimensione Udire si prende cura della persona in un vero e proprio percorso programmato per il recupero della perdita dell’udito, fatto di:

- tempestività nel servizio e controllo dell’udito gratuito

- tecnologie avanzate per la prova audiologica, con stanze silenti insonorizzate, per determinare la funzio-nalità uditiva

- scelta della protesi acustica digitale wireless, con design quasi invisibile

- prova di 30 giorni per trovare l’adattamento ideale- un servizio di assistenza continuo di post-vendita- apparecchi acustici tramite ASL INAIL (per aventi

diritto la protesi è gratuita)- un servizio a domicilio per chi ha diffi coltà a recarsi

nelle varie sedi I Centri Dimensione Udire offrono, competenza ed

esperienza, un rapporto con il paziente votato all’a-scolto e all’instaurarsi di una relazione di fi ducia. Ma soprattutto offrono la straordinaria possibilità di tornare a sentire e ritrovare, fi n da subito, un po’ di felicità!

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Sottomarina (Ve): Viale Mediterraneo, 452tel. 041 5544458 chioggiaDimensione udire Bovolenta (Pd): Via g. D’annunzio, 35 tel. 049 8804078Monselice (Pd): Via Zanellato, 17 tel. 0429 700091

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rovigo

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Per screening oncologico si intende un in-tervento di Sanita’ Pubblica che consiste in un percorso organizzato di diagnosi pre-

coce rivolto ad una popolazione asintomatica che aderisce volontariamente, con l’obbiettivo di individuare il tumore, se presente, in fase iniziale, o i suoi precursori.

Tale procedimento è garantito gratuita-mente cosi’ pure l’eventuale percorso diagno-stico e terapeutico successivo in tutte le sue fasi.

La diagnosi precoce è una delle modalità di prevenzione che ha lo scopo di individuare le malattie nelle sue fasi iniziali grazie agli esami clinici consigliati per età e sesso.

Da molti anni sono attivi programmi di prevenzione organizzati dalle Regioni e dai Co-muni in tutta Italia che tramite lettere, invitano i cittadini ad aderire per effettuare il test.

Il cancro della cervice uterina, della mam-mella, e del colon-retto sono i tre principali tu-

mori che colpiscono la popolazione italiana e se vengono diagnosticati in fase precoce possono essere trattati adeguatamente e tempestiva-mente aumentando così in maniera tangibile la percentuale di guarigione.

Grazie a questi screening ed alla sensibiliz-zazione della popolazione per merito anche del lavoro dei Medici di Medicina Generale, degli operatori dei Distretti Sanitari, delle Associazio-ni e degli organi di informazione, in Italia ven-gono individuati allo stato iniziale 3.500-4000 nuovi casi di tumore al collo dell’utero, 36.000 di tumore del seno e di 40.000 circa di tumore del colon-retto.

Il Pap test , che prende il nome dal me-dico greco-americano Georgios Papanicolau è un esame semplice, non doloroso che consiste nel prelevare una piccola quantità di materiale presente nel collo dell’utero che verrà poi ana-lizzato in laboratorio.

Viene eseguito nelle donne tra i 25 ed i 64

anni ogni tre anni.La mammografi a, per il tumore della mam-

mella, viene eseguito nelle donne fra i 50 ed i 69-74 anni una volta ogni due anni .

L’esame delle feci, per la ricerca del sangue occulto (SO), per il tumore del colon-retto si esegue nella popolazione di ambo i sessi di età tra i i 50 ed i 69 anni.

Il tumore del colon-retto è la seconda cau-sa di morte per tumori sia per gli uomini che per le donne e, lo screening si è dimostrato in grado di ridurre la mortalità per tale neoplasia del 25%.

Gli screening oncologici rappresentano per-tanto, un complesso investimento per la salute ed hanno come risultato una diagnosi precoce e di conseguenza una riduzione della mortalità.

Occorre, pertanto, che l’autorità Politica Regionale individui i programmi di screening come sistema di programmazione, intervento e valutazione della realtà sanitaria.

l’importanza dello screening nella prevenzione oncologicaIl cancro della cervice uterina, della mamella, e del colon-retto sono i tre principali tumori che colpiscono la popolazione. Se diagnosticati in fase precoce possono essere trattati tempestivamenete aumentando la percentuale di guarigione

Dott. Francesco Sacco -Medico ChirurgoSpecialista in Ostetricia e ginecologia Via F. Borromini, 11 - Mira (Ve)tel. 041 421836 - [email protected]

Dott. Francesco Sacco

La protesi Avvitata su 4 ( ALL ON FOUR ) 0 6 ( ALL ON SIX ) Impianti, è un tipo di dispositivo che negli ultimi tempi ha spopolato tra gli studi Odontoiatrici

riscuotendo un discreto successo nelle riabilitazioni IM-PLANTO-PROTESICHE. Vediamo più da vicino di cosa si tratta. In primo luogo è necessario inserire gli impianti, il medico creerà gli alloggiamenti per le viti implantari nell’osso mandibolare o mascellare a seconda che la riabilitazione sia inferiore o superiore, verrà poi posizio-nato un provvisorio, che rimarrà per il tempo necessario affi nché le viti implantari si integrino nell’osso, una volta avvenuta l’integrazione si procederà con la presa dell’impronta per costruire la protesi defi nitiva che po-trà essere fatta con diversi materiali, metallo ceramica, zirconia, resina, composito.Di seguito sono riportate le foto con i rispettivi materiali, la prima a dx metallo ce-ramica, sotto a dx zirconia, la prima a sx resina, sotto a sx composito. Tutte queste protesi sono ben tollerate dai pazienti e se ben fatte hanno una durata che va molto

E’ indispensabile affidarsi a medici esperti e personale qualificato che indirizzino il paziente verso la riabilitazione di cui ha più bisogno

Protesi avvitata su impianti

avanti nel tempo soprattutto per quanto riguarda quelle in zirconia e metallo ceramica, anche l’aspetto economi-co è vantaggioso, con una modesta spesa, in particolare per la protesi avvitata su 4 impianti, il paziente si assi-cura una riabilitazione funzionale, estetica e duratura. E’ sempre comunque indispensabile affi darsi a medici esperti e personale qualifi cato che indirizzino il paziente verso la riabilitazione di cui ha più bisogno, non si può infatti proporre estrazioni di tutti gli elementi dentali na-turali per sostituirli con degli impianti, a meno che non

ve ne sia certa indicazione, e per saperlo devono essere fatte le dovute indagini radiologiche specifi che per ogni singolo caso. Per quanto riguarda la protesi avvitata su sei impianti valgono le stesse regole di valutazione, bi-sogna dire che è un po’ più costosa della prima visto che ci sono due impianti in più, e proprio per questo diventa anche più sicura e stabile . consiglio vivamente, visto che la differenza di prezzo non sarà abissale, di optare per questo tipo di protesi, naturalmente se l’equipe me-dica ve ne darà indicazione.

Lo studio dentistico Salus 2.0 di Chioggia specializzato in cure odontoiatriche, grazie ad un personale qualifi cato offre una vasta gamma di servizi garantendo massima

qualità ad un costo contenuto. Tipologia di interventi denti-stici presso i nostri ambulatori: •Igiene orale professionale •Odontoiatria pediatrica •Chirurgia odontoiatrica •Conser-vativa •Endodonzia •Implantologia odontoiatrica •Protesi dentaria. Gli ambulatori polispecialistici Salus 2.0 forniscono prestazioni odontoiatriche, ortodontiche e cure specialistiche in ambulatorio per 6 giorni la settimana. Occupa attualmente 4 addetti, oltre a diversi collaboratori medici ed odontoiatri liberi professionisti. Tutti i collaboratori e i dipendenti dello stu-dio operano con integrità , qualità e professionalità per fornire ai pazienti soluzioni preventive e terapeutiche in linea con le conoscenze scientifi che attuali. Obiettivo per tutti i professio-nisti, ciascuno nella propria area di competenza, è identifi care gli strumenti più opportuni per anticipare e minimizzare i ri-schi e massimizzare l'effi cacia delle cure erogate. Con la con-sapevolezza di far parte di una organizzazione complessa capace di fondere qualità e responsabilità nella propria pratica clinica. Lo Studio opera nel campo dell'Assistenza Sanitaria Odontoiatrica Privata in regime libero professionale, non è convenzionato con il SSN ma con altri Enti Privati.

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Direttore Sanitario: Dott. Ferrari Ruffino Salvatoreaut. San Nr. 85 del 21.05.2013

Una questione di rilevante attualità riguarda il rapporto tra le scoperte neuroscientifiche e i processi relazio-

nali implicati nel setting psico-terapeutico che, in ultima analisi, può essere visto an-che come strategia di creazione di equilibri chimici nelle reti neurali del cervello. Per il cervello in via di sviluppo del bambino, l’ambiente fornisce le esperienze più signi-ficative influenzando l’espressione della sua dotazione genica. Tali esperienze de-terminano il modo in cui i neuroni si collegano tra loro nella costruzione delle reti neuronali che danno origine all’attività mentale. Il contributo delle neuroscienze, quindi, arricchisce la prospettiva sul formarsi dell’esperienza umana, sulle basi neurobiologiche che influenzano le nostre modalità relazio-nali con noi stessi e con gli altri. Queste prospettiva, a mio parere, dà centralità all’esperienza relazionale nell’incontro tra lo psicoterapeuta e il paziente. L’ incontro terapeutico può rappresentare un’esperienza ripartiva a più livelli: in terapia abbiamo, infatti, il coinvolgimento sia della memoria esplici-ta che, ad un livello più profondo di cambiamento, di quella implicita, inconscia. Nella relazione e nell’apprendimento, secondo l’assioma di Hebb, vale il principio della plasticità e cioè che “le cellule nervose che si attivano rafforzando il collegamento tra loro, in futuro si attiveranno assieme e ciò

equivale a cambiare anche l’espressione di determinate reti neuronali. Come psico-terapeuta ritengo pertanto fondamentale considerare tali concetti in una dimensione interpersonale in quanto è proprio l’interio-rizzazione della relazione terapeutica e la co-costruzione di nuovi significati che con-duce al cambiamento e alla cura. Il premio Nobel Eric R. Kandel afferma: “Di fatto, se i cambiamenti indotti dalla psicoterapia si mantengono nel tempo, sarebbe ragio-

nevole concludere che essa porti a differenti modificazioni strutturali nel cervello, così come avviene in altre forme di apprendimento” e, rispetto al connubio tra neuroscienza e psicoterapia conclude asserendo: “è questo dopotutto, l’obiettivo ultimo della scienza del cervello: connettere gli studi fisici e biologici del mondo naturale e dei suoi abitanti a una comprensione delle trame più profonde della mente e dell’esperienza umana” .

la relazione psicoterapeutica e le neuroscienzeRecenti ricerche sostengono che anche la psicoterapia possa modificare strutturalmente il cervello portando alla cura e alla guarigione

Dott. Fabrizio Boscolo - Psicologo, Psicoterapeutaadria: Corso Vittorio Emanuele ii, 5 Rovigo: Vicolo Castello, 3e-mail: [email protected] cell. 329 1483038

Il dr. Fabrizio Boscolo

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Il dottor Francesco Pellegrini, spe-cialista in chirurgia toracica con perfezionamento in senologia,

visita presso 5 poliambulatori tra le Provincie di Ferrara e Rovigo.

“L’attività diagnostica contempla oltre alle visite senologiche, anche esami quali ecografi e mammarie, ago-aspirato, agobiopsia della mammella e di linfonodi - dice il dottor Pellegrini -. Ho collaborazioni con studi privati e pubblici, per poter gestire tutte le ne-cessità in questo ambito ed eseguire anche, per esem-pio, biopsie stereotassiche e risonanze magnetiche.

Nell’ambito dei tumori della mammella vi è una fascia di popolazione esclusa dallo screening che ne-cessita di accertamenti, mi riferisco in particolare ad un 25% di donne che sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Il consiglio è di iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni, soprattutto in caso di possibile coinvolgimento familiare-genetico”.

Presso la casa di cura S. Maria Maddalena di Oc-chiobello (Ro) il dottor Pellegrini concentra tutta l’atti-vità chirurgica senologica.

Partecipando ad un lavoro multidisciplinare e candidando la struttura di Santa Maria a diventare un punto senologico della rete sanitaria della Provincia,

si occupa di tumori mammari benigni, maligni, e delle linfoadenopatie.

In collaborazione con la dottoressa Olivia Capozzi, specialista in chirurgia plastica, esegue circa 100 interventi/anno tra radicali, conservativi, ricostrut-tivi e chirurgia radioguidata per l’apor-tazione del linfonodo sentinella.

Volontario ANDOS (associazione nazionale donne operate al seno), dal 2012 entra a far parte del comitato scientifi co provinciale, collabora con

il gruppo di Rovigo per l’organizzazione di iniziative quali ”Ottobre rosa” e diversi incontri divulgativi itine-ranti sul territorio provinciale incentrati sulla patologia mammaria .

Nel territorio deltizio il dott. Pellegrini visita ogni 15 giorni presso il poliambulatorio polispecialistico “MEDICA PORTO VIRO”. Sito web:www.docvadis.it/francesco-pellegrini/index.html

le nuove frontiere della senologiaLe visite di controllo sono importantissime: un 25% di donne sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Meglio iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni

Dott. Federico Pellegrini- Santa Maria Maddalena Rovigo (0425 76 84 11) - Porto Viro (Presso Medica Porto Viro 0426 32 10 70) - Ferrara (0532 74 75 11)

Dott. Francesco Pellegrini

L’ULTRASCREEN o BI-TEST è un esame in grado di segnalare alcune even-

tuali malformazioni fetali, genetiche e cromosomiche. La translucenza nucale (NT) ha uno spessore variabile a seconda della settimana in cui viene eseguito l’esame ed in genere ha un valore compreso tra 1 e 2,5. L’esame viene effettuato tra l’11° settimana e 4 giorni e la 13° settimana e 6 giorni. In questa epoca la lunghezza del feto è compresa tra i 45 e gli 84 mm. L’aumento della NT fetale è associato con:- Trisomia 21, 13, 18;- Più di 50 malformazioni fetali e genetiche;- Aumento rischio morte endouterina del feto.Una volta effettuata la diagnosi di NT aumentata, l’o-biettivo principale risiede nel differenziare in maniera tempestiva e accurata i feti che presenteranno delle anomalie cromosomiche o strutturali da quelli che avranno uno sviluppo normale (Foto NT 1,7 mm).E’ presente una relazione tra l’incremento della NT e il rischio di malattie cromosomiche o altra patologia. Il Test è a basso rischio se inferiore a 2,5 (< 2,5), a rischio medio/alto se il valore è compreso tra 2,5 e 3,4, ad alto rischio se supera il valore 3,4. Alla misurazione della NT bisogna aggiungere il prelievo

con dosaggio della PapA e freeBeta-hCg (il primo valore rappresenta una pro-teina che è legata alla gra-vidanza, mentre il secondo valore è prodotto dalla pla-centa; essi subiscono delle alterazioni durante il I° tri-mestre di gravidanza nelle trisomie 13, 18 e 21). Si defi nisce positivo un test con cut-off maggiore di 1 su

300. Ciò signifi ca che elaborando con un programma (sca-test) i dati derivanti da: NT, età materna, dosag-gio della PapA, freeBeta hCg se il rischio è maggiore di 1:300 il test è positivo. A questo punto si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio rela-tivo alla presenza di anomalie cromosomiche. Ulteriori soft-markers ecografi ci da valutare che possono au-mentare l’attendibilità del test sono: lo studio dell’os-so nasale, il profi lo della tricuspide e dotto venoso, lo stomaco, il 5° dito della mano, il profi lo addominale e il rachide.

l’ultrascreen, un esame serio Quando il test è positivo si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio relativo alla presenza di anomalie cromosomiche

ambulatorio Salus 2.0Via Don Eugenio Bellemo, 14 30015 Chioggia (Ve)tel: 041 40 50 06

Dott. Roberto alfiero – Medico Chirurgo con specializzazione in CardiologiaMedica Porto Viro s.n.c.Piazza Repubblica, 15445014 Porto Viro (Ro)0426/[email protected]

cazione e quantifi cazione di quelle modifi cazioni della pressione arteriosa in senso temporale, è possibile l’applicazione di una prevenzione e più corretti criteri di cura; oggi possiamo quindi defi nire che la cura del-la pressione deve essere fatta in modo cronoterapico.

Com’ è noto, l’ipertensione arteriosa è uno dei più importanti problemi di salute pubblica in tutto il mondo.

L’impatto dell’ipertensione arteriosa è de-stinato a crescere ulteriormente a seguito di vari fattori tra i quali l’aumento della vita media e la riduzione della mortalità infan-tile in vari paesi del mondo. Le linee guida nord-americane ed europee raccomandano di ridurre la P.A. al di sotto dei valori di 140\90 mmhg con obiettivi più ambizio-si(<130\80) nei pazienti diabetici ed in quelli con insuffi cienza renale cronica. Il Cardiologo oggi ha come aiuto effi cace per far diagno-si di ipertensione arteriosa uno strumento importante che si chiama: Monitoraggio Ambulatoriale della pres-sione arteriosa (Holter pressorio). Oggi con l’uso di questo esame abbiamo la possibilità di far diagnosi nei soggetti di ipertensione arteriosa e di verifi care se la terapia dia copertura sulla pressione per 24.h. Attual-mente quindi è importante conoscere la cronobiologia della pressione arteriosa determinando in tal modo la terapia più appropriata ad ogni soggetto. Il corretto approccio quindi alla cura dell’ipertensione non può non avvalersi di tale test ove è possibile conoscere l’ampiezza dei valori pressori circadiani identifi cando la terapia ad hoc in ogni soggetto. Cosi con l’identifi -

il punto sull’ipertensione arteriosaLa cura della pressione dev’essere fatta in modo cronoterapico e il cardiologo ha a sua disposizione gli strumenti giusti per diagnosi e valutazioni della cura più adatta al paziente

Poliambulatorio Medica Porto Viro s.n.c.Corso Risorgimento 15445014 Porto Viro (Ro)tel: 0426 32 10 70

Permettono inoltre, in am-bito ginecologico, di individuare eventuali malformazioni uterine.

La quarta dimensione dell’ecografi a in 3D è rappresen-tata dal tempo in cui vengono acquisiti i volumi in cui si defi ni-scono le strutture in movimento. Attraverso il 4D è quindi pos-sibile visualizzare i movimenti degli arti o le espressioni del volto, ed è sorprendente, quanto emozionate per i genitori, notare

come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare. Questa metodologia innovativa di concepire l’ecografi a permette alla futura mamma, ma anche al papà, di rafforzare il bonding prenatale, ovvero il rapporto genitore-nascituro che pare già essere positivamente in-fl uenzato dall’ecografi a e che, a maggior ragione, sarà ancora più intenso nel caso dell’ecografi a tridimensionale e quadrimensionale.

L’ecografa in 3D e in 4D permette ai futuri genitori di avere una visione com-

pleta e tridimensionale del feto. Nello specifi co si tratta di una procedura che permette, attra-verso l’uso di ultrasuoni, di rile-vare in un secondo momento il volume attraverso l’elaborazio-ne di più piani bidimensionali. L’esame viene effettuato attra-verso delle sonde esterne che permettono di acquisire prima e di studiare poi, attraverso il pc, il volume del feto scom-ponendolo nei tre piani dello spazio, attraverso un processo che prende il nome di rendering ed evidenzia la superfi cie fetale, le strutture ossee o la vascolarizzazione di alcuni organi facendo venire alla luce alcune sezioni che non sa-rebbero altrimenti visibili con la sola ecografi a tradizionale. Oltre all’elaborazione 3D che scatta una foto tridimensio-nale del feto, è inoltre possibile osservare il nascituro in 4D ottenendo quindi l’effetto del movimento all’interno del grembo nel tempo, come avviene per i video.

Si tratta di strumenti che permettono di andare ad osservare in modo più puntuale e con maggior precisione le malformazioni venute alla luce con l’ecografi a bidimen-sionale.

l’ecografia 3D e 4DUno strumento puntuale per approfondire eventuali problemi ginecologici. E Per i futuri genitori è emozionate notare come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare

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Il dottor Francesco Pellegrini, spe-cialista in chirurgia toracica con perfezionamento in senologia,

visita presso 5 poliambulatori tra le Provincie di Ferrara e Rovigo.

“L’attività diagnostica contempla oltre alle visite senologiche, anche esami quali ecografi e mammarie, ago-aspirato, agobiopsia della mammella e di linfonodi - dice il dottor Pellegrini -. Ho collaborazioni con studi privati e pubblici, per poter gestire tutte le ne-cessità in questo ambito ed eseguire anche, per esem-pio, biopsie stereotassiche e risonanze magnetiche.

Nell’ambito dei tumori della mammella vi è una fascia di popolazione esclusa dallo screening che ne-cessita di accertamenti, mi riferisco in particolare ad un 25% di donne che sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Il consiglio è di iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni, soprattutto in caso di possibile coinvolgimento familiare-genetico”.

Presso la casa di cura S. Maria Maddalena di Oc-chiobello (Ro) il dottor Pellegrini concentra tutta l’atti-vità chirurgica senologica.

Partecipando ad un lavoro multidisciplinare e candidando la struttura di Santa Maria a diventare un punto senologico della rete sanitaria della Provincia,

si occupa di tumori mammari benigni, maligni, e delle linfoadenopatie.

In collaborazione con la dottoressa Olivia Capozzi, specialista in chirurgia plastica, esegue circa 100 interventi/anno tra radicali, conservativi, ricostrut-tivi e chirurgia radioguidata per l’apor-tazione del linfonodo sentinella.

Volontario ANDOS (associazione nazionale donne operate al seno), dal 2012 entra a far parte del comitato scientifi co provinciale, collabora con

il gruppo di Rovigo per l’organizzazione di iniziative quali ”Ottobre rosa” e diversi incontri divulgativi itine-ranti sul territorio provinciale incentrati sulla patologia mammaria .

Nel territorio deltizio il dott. Pellegrini visita ogni 15 giorni presso il poliambulatorio polispecialistico “MEDICA PORTO VIRO”. Sito web:www.docvadis.it/francesco-pellegrini/index.html

le nuove frontiere della senologiaLe visite di controllo sono importantissime: un 25% di donne sviluppano neoplasie in epoca pre-menopausale. Meglio iniziare i controlli dall’età di 25-30 anni

Dott. Federico Pellegrini- Santa Maria Maddalena Rovigo (0425 76 84 11) - Porto Viro (Presso Medica Porto Viro 0426 32 10 70) - Ferrara (0532 74 75 11)

Dott. Francesco Pellegrini

L’ULTRASCREEN o BI-TEST è un esame in grado di segnalare alcune even-

tuali malformazioni fetali, genetiche e cromosomiche. La translucenza nucale (NT) ha uno spessore variabile a seconda della settimana in cui viene eseguito l’esame ed in genere ha un valore compreso tra 1 e 2,5. L’esame viene effettuato tra l’11° settimana e 4 giorni e la 13° settimana e 6 giorni. In questa epoca la lunghezza del feto è compresa tra i 45 e gli 84 mm. L’aumento della NT fetale è associato con:- Trisomia 21, 13, 18;- Più di 50 malformazioni fetali e genetiche;- Aumento rischio morte endouterina del feto.Una volta effettuata la diagnosi di NT aumentata, l’o-biettivo principale risiede nel differenziare in maniera tempestiva e accurata i feti che presenteranno delle anomalie cromosomiche o strutturali da quelli che avranno uno sviluppo normale (Foto NT 1,7 mm).E’ presente una relazione tra l’incremento della NT e il rischio di malattie cromosomiche o altra patologia. Il Test è a basso rischio se inferiore a 2,5 (< 2,5), a rischio medio/alto se il valore è compreso tra 2,5 e 3,4, ad alto rischio se supera il valore 3,4. Alla misurazione della NT bisogna aggiungere il prelievo

con dosaggio della PapA e freeBeta-hCg (il primo valore rappresenta una pro-teina che è legata alla gra-vidanza, mentre il secondo valore è prodotto dalla pla-centa; essi subiscono delle alterazioni durante il I° tri-mestre di gravidanza nelle trisomie 13, 18 e 21). Si defi nisce positivo un test con cut-off maggiore di 1 su

300. Ciò signifi ca che elaborando con un programma (sca-test) i dati derivanti da: NT, età materna, dosag-gio della PapA, freeBeta hCg se il rischio è maggiore di 1:300 il test è positivo. A questo punto si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio rela-tivo alla presenza di anomalie cromosomiche. Ulteriori soft-markers ecografi ci da valutare che possono au-mentare l’attendibilità del test sono: lo studio dell’os-so nasale, il profi lo della tricuspide e dotto venoso, lo stomaco, il 5° dito della mano, il profi lo addominale e il rachide.

l’ultrascreen, un esame serio Quando il test è positivo si consiglia di eseguire l’amniocentesi per dirimere il dubbio relativo alla presenza di anomalie cromosomiche

ambulatorio Salus 2.0Via Don Eugenio Bellemo, 14 30015 Chioggia (Ve)tel: 041 40 50 06

Dott. Roberto alfiero – Medico Chirurgo con specializzazione in CardiologiaMedica Porto Viro s.n.c.Piazza Repubblica, 15445014 Porto Viro (Ro)0426/[email protected]

cazione e quantifi cazione di quelle modifi cazioni della pressione arteriosa in senso temporale, è possibile l’applicazione di una prevenzione e più corretti criteri di cura; oggi possiamo quindi defi nire che la cura del-la pressione deve essere fatta in modo cronoterapico.

Com’ è noto, l’ipertensione arteriosa è uno dei più importanti problemi di salute pubblica in tutto il mondo.

L’impatto dell’ipertensione arteriosa è de-stinato a crescere ulteriormente a seguito di vari fattori tra i quali l’aumento della vita media e la riduzione della mortalità infan-tile in vari paesi del mondo. Le linee guida nord-americane ed europee raccomandano di ridurre la P.A. al di sotto dei valori di 140\90 mmhg con obiettivi più ambizio-si(<130\80) nei pazienti diabetici ed in quelli con insuffi cienza renale cronica. Il Cardiologo oggi ha come aiuto effi cace per far diagno-si di ipertensione arteriosa uno strumento importante che si chiama: Monitoraggio Ambulatoriale della pres-sione arteriosa (Holter pressorio). Oggi con l’uso di questo esame abbiamo la possibilità di far diagnosi nei soggetti di ipertensione arteriosa e di verifi care se la terapia dia copertura sulla pressione per 24.h. Attual-mente quindi è importante conoscere la cronobiologia della pressione arteriosa determinando in tal modo la terapia più appropriata ad ogni soggetto. Il corretto approccio quindi alla cura dell’ipertensione non può non avvalersi di tale test ove è possibile conoscere l’ampiezza dei valori pressori circadiani identifi cando la terapia ad hoc in ogni soggetto. Cosi con l’identifi -

il punto sull’ipertensione arteriosaLa cura della pressione dev’essere fatta in modo cronoterapico e il cardiologo ha a sua disposizione gli strumenti giusti per diagnosi e valutazioni della cura più adatta al paziente

Poliambulatorio Medica Porto Viro s.n.c.Corso Risorgimento 15445014 Porto Viro (Ro)tel: 0426 32 10 70

Permettono inoltre, in am-bito ginecologico, di individuare eventuali malformazioni uterine.

La quarta dimensione dell’ecografi a in 3D è rappresen-tata dal tempo in cui vengono acquisiti i volumi in cui si defi ni-scono le strutture in movimento. Attraverso il 4D è quindi pos-sibile visualizzare i movimenti degli arti o le espressioni del volto, ed è sorprendente, quanto emozionate per i genitori, notare

come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare. Questa metodologia innovativa di concepire l’ecografi a permette alla futura mamma, ma anche al papà, di rafforzare il bonding prenatale, ovvero il rapporto genitore-nascituro che pare già essere positivamente in-fl uenzato dall’ecografi a e che, a maggior ragione, sarà ancora più intenso nel caso dell’ecografi a tridimensionale e quadrimensionale.

L’ecografa in 3D e in 4D permette ai futuri genitori di avere una visione com-

pleta e tridimensionale del feto. Nello specifi co si tratta di una procedura che permette, attra-verso l’uso di ultrasuoni, di rile-vare in un secondo momento il volume attraverso l’elaborazio-ne di più piani bidimensionali. L’esame viene effettuato attra-verso delle sonde esterne che permettono di acquisire prima e di studiare poi, attraverso il pc, il volume del feto scom-ponendolo nei tre piani dello spazio, attraverso un processo che prende il nome di rendering ed evidenzia la superfi cie fetale, le strutture ossee o la vascolarizzazione di alcuni organi facendo venire alla luce alcune sezioni che non sa-rebbero altrimenti visibili con la sola ecografi a tradizionale. Oltre all’elaborazione 3D che scatta una foto tridimensio-nale del feto, è inoltre possibile osservare il nascituro in 4D ottenendo quindi l’effetto del movimento all’interno del grembo nel tempo, come avviene per i video.

Si tratta di strumenti che permettono di andare ad osservare in modo più puntuale e con maggior precisione le malformazioni venute alla luce con l’ecografi a bidimen-sionale.

l’ecografia 3D e 4DUno strumento puntuale per approfondire eventuali problemi ginecologici. E Per i futuri genitori è emozionate notare come il nascituro all’interno del grembo possa sorridere o sbadigliare

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Rimanendo in tema di prevenzione, in relazione all’articolo precedente ove si parlava dell’importanza della pre-

venzione della salute della bocca tramite la seduta di igiene orale, voglio sofferma-mi sull’importanza del ruolo dei sigillanti non solo applicato ai giovani ma anche nei pazienti di età adulta.

La prevenzione deve quindi prevedere un programma integrato di interventi, al quale i sigillanti offrono un contributo de-terminate.Ma che cosa sono i sigillanti?

Sono materiali da restauro, detti vetroionomeri sotto-forma di gel liquido fotopolimerizzabili, che vengono oppor-tunamente applicati sui solchi profondi del dente. Il sigillo è una barriera, uno scudo che impedisce la formazione della carie in zone che per la loro conformazione anatomica, sono diffi cilmente raggiungibili con le normali manovre di spazzo-lamento e contemporaneamente impediscono l’invasione batterica delle anfrattuosità delle superfi ci occlusali.

Il primo intervento si fa verso i 6 anni di età, poco dopo l’uscita dei primi molari permanenti e successivamente verso i 12 anni quando fuoriescono anche i secondi molari.

L’intervento si fa in studio dentistico su denti integri e sani prima che siano intaccati dalla carie. Proprio per questo

motivo è un trattamento indicato e consi-gliato nei bambini.

Va sottolineato che il trattamento non è riservato ai soli pazienti di età pediatri-ca, anzi! Già da oltre 10 anni, nel nostro studio, abbiamo intrapreso il protocollo dei sigillanti anche nei pazienti adulti.

La prevenzione della carie attraverso i sigillanti sta ottenendo un elevato successo nel nostro studio considerando che l’appli-cazione di un sigillante costa la metà di una futura otturazione, non è una pratica invasi-va, quindi non necessita di anestesia poichè

non è dolorosa. Durante questi anni di attività ho potuto appurare personalmente che solo una minina percentuale dei denti trattati con sigillante va incontro a carie.

i sigillanti: l’utilizzo nei bambini ma anche nei soggetti adulti comporta un maggiore controllo della malattia cariogenaApplicati sui solchi profondi del dente sono uno scudo valido

Studio dentistico “Dott. Ottavo Franco Bellucco”igiene e profilassi, trattamenti sbiancanti, con-servativa ed endodonzia, chirurgia e parodon-tologia, protesi mobile e fissa, implantologia, ortondonzia pedodonziaVia Contarini, 54 – Porto Viro (Ro)tel. 0426 632640

Il dr. Ottavo Franco Bellucco medico chirurgo specialista

odontostomatologia

tamente riconoscibile dall’esterno. Lo conferma anche Daniele Drago, esperto audioprotesista, che da anni si occupa di adattare dispositivi appositamente creati per contrastare l’ipoacusia. Tale disturbo, consiste in una di-minuzione, o perdita dell’udito ed è dovuta a un’altera-zione dell’apparato uditivo. Ciò, può accadere in seguito a diversi fattori come malattie, esposizione a rumori for-ti, malformazioni di origine genetica, traumi, assunzio-ne di farmaci. Molto spesso l’ipoacusia viene associata a persone anziane, dimenticando che, invece, i problemi legati all’udito interessano talvolta anche i più piccoli. In Italia, ogni anno nascono circa 600 bambini affetti da sordità neurosensoriale profonda. La causa genetica è presente in una percentuale importante, circa il 60%, mentre negli altri casi è dovutaa cause prenatali, neonatali o post-natali. Per quanto riguarda i giovani, invece, stando a recenti ricerche, è in aumento il numero di ragazzi che riscontrano disturbi dell’udito legati all’uso costante e prolungato nel tempo dell’mp3. Una delle principalicause della sordità precoce è, infatti, proprio l’impiego

eccessivo delle cuffi ette che “sparano” la musica in maniera assordante.Oggi, la ricerca medica studia nuove soluzioni sempre più effi caci, avva-lendosi delle ultime tecnologie dispo-nibili. Apparecchi acustici e protesi uditive possono risolvere i problemi legati a questo disturbo, che interes-sano sempre più tutta la popolazione indipendentemente dall’età. In questo

settore, Daniele Drago, da 26 anni, offre prodotti acusti-ci all’avanguardia, che consentono di

migliorare le condizioni di vita di chi soffre di ipoacusia. Una tradizione di famiglia all’insegna della professiona-lità e dell’esperienza. Nel punto vendita di Cadoneghe è possibile ricevere una consulenza personalizzata ed effettuare prove audiometriche gratuite, ricercando così la soluzione migliore per le esigenze del cliente.I cinque sensi permettono di rapportarci con il mondo

esterno e di comunicare con gli altri. Quando uno di questi viene a mancare, ci sentiamo sperduti e pri-

vati di un equilibrio prezioso che prima veniva dato per scontato. L’ipoacusia, più comunemente conosciuta con il termine sordità, viene defi nita come “L’handicap della comunicazione”: un defi cit presente, ma non immedia-

Daniele Drago

Sentire bene per sentirsi meglioOggi, la ricerca medica studia nuove soluzioni sempre più efficaci, avvalendosi delle ultime tecnologie disponibili

apparecchi acustici - Daniele DragoVia gramsci a., 10 – Cadoneghe (Pd)tel. 349 4297959mail: [email protected]

Le cause non sono sempre di natura genetica

Studio Dentistico Dott. giuseppe Bertolinilargo Cappellini 1 – Rovigo0425-1680170 [email protected]

Nessuno mi auguro; e allora perché correre in urgenza da un dentista con la faccia gonfi a e un male insop-portabile?La carie dentale è una malattia diffusa in tutto il mondo ed è ben lungi dall’essere debellata in modo defi nitivo. E’ una malattia semplice; ma nessuna cosa semplice è per forza banale. Lo sconfi namento della lesione dai limiti dello strato di smalto del dente, porta ai ben noti disagi e dolori sia clinici che di spesa!Prevenire è meglio che curare e una visita non costa nulla!

Si, tutti i piccoli sono destinati a crescere: chi più, chi meno. Anche quei piccoli buchetti che

alterano l’integrità dei denti. Quante volte abbiamo sentito

pronunciare la frase “Ma non mi ha mai dato fastidio!”; oppure “So che c’è ma non si vede e non mi fa male”. E quante volte ci siamo trovati improvvisamente a passeggiare per casa durante la notte perché incapaci a prendere sonno a causa di un mal denti!

E tutto perché quella piccola iniziale screziatura è, nel tempo, cresciuta e ti fa notare la sua presenza proprio nel momento meno opportuno. Di notte, prima di una gita programmata o nella prossimità di un im-portante impegno di lavoro. E perché no? A Natale, a Ferragosto….Come evitare che ciò accada? I controlli regolari dal dentista sono principalmente intesi a scovare e risolve-re il piccolo problema alla nascita. Si torna quindi al già trattato tema della prevenzione, che risulta indispensabile per conservare una buona salute e risparmiare in termini di tempo, e denaro. Avere cura di se stessi non signifi ca porre rimedio a un problema già esistente, ma adoperarsi affi nchè il problema non si presenti. Quanti di voi si accorgono di essere senza olio nell’au-tovettura solo quando hanno fuso il motore?

tutti i piccoli buchetti cresconoI controlli regolari dal dentista sono preziosi per scovare e risolvere i problemi quando sono piccoli e non ancora in fase acuta

Dott. Giuseppe Bertolini

ok

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Terme Krka, SloveniaT: +386 8 20 50 310E: [email protected]

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Page 38: Padovanord ago2014 n108

38 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ALTI E BASSI IN

ARRIVO IN CAMPO SENTI-MENTALE. SARETE CONTRADDIT-

TORI: ORA PASSIONALI E GRINTOSI ORA INCERTI SALUTE NON STRAPAZZATEVI TROPPO ANCHE SE VI SENTITE IN FORMA. UNA SANA ALIMENTAZIONE VI AIUTERÀ A STAR BENE

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO LA

MORBIDEZZA UNITA AD UNA BELLA DOSE DI

SENSUALITÀ VI AIUTERANNO A CONQUIS-TARE CHIUNQUE. SIATE LEGGERI SALUTE SE DOVRETE RIPRENDERVI DA UN PROB-LEMA SAPPIATE CHE LA CONVALESCENZA SARÀ BREVE. OTTIMO QUADRO ASTRALE

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12FASCINO VOGLIA DI SE-

DURRE E GIOCARE CON GLI SGUARDI CHE VI GA-RANTIRANNO IL SUCCESSO

NEGLI AFFARI DI CUORE SALUTE SE DOVRETE RIPRENDERVI DA UN PROBLEMA SAPPIATE CHE LA CON-VALESCENZA SARÀ BREVE. OTTIMO QUADRO ASTRALE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01FASCINO I CON-TRASTI TACIUTI NEL

CUORE DI CHI AMATE METTONO RADICI: CORRETE AI RIPARI E CONCEDETEVI UN CHIARIMENTO SALUTE NON SCEGLIETE IL CIBO COME MEZZO CONSOLATORIO. DOVETE AVERE UNA BUONA SCORTA DI PAZIENZA. EVITARE GLI ECCESSI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO SARETE APPAS-SIONATI E AUDACI, PRONTI A

SPAZZARE VIA ANTICHI RESI-DUI DEL PASSATO. IN AR-RIVO NOVITÀ IMPORTANTI SALUTE I PIANETI INCOR-

AGGIANO LO SPORT E LA MUSCOLATURA PER SMALTIRE PESO E DELINEARE LA SILU-ETTE UN PO’ APPESANTITA

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO LE BRACCIA DI CUPIDO SONO AP-

ERTE E TI ASPETTANO. OCCORRE, PERÒ, CHE TU ABBIA FIDUCIA E TI LASCI AN-DARE SALUTE AMMINISTRATE BENE LE VOSTRE FORZE PERCHÉ ARRIVATE UN PO’ STANCHI E ALL’ORIZZONTE NON C’È UNA RIPRESA COMPLETA

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO QUALCHE CONTRADDIZIONE FA-

MILIARE POTREBBE RENDERVI LA VITA DIFFICILE. SIATE PAZIENTI CON CHI AM-ATE SALUTE SARETE MOLTO NERVOSI, IRRITABILI, SCONTENTI. SI FARANNO SENTIRE I CLASSICI ACCIACCHI DI STAG-IONE

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO SIETE

PERSONE DI-VERSE: I PROBLEMI

CHE AVETE AFFRONTATO IN PASSATO VI HANNO RESO PIÙ FORTI SALUTE LA FORMA FISICA SARÀ SOGGETTA A QUAL-CHE CALO IMPROVVISO, MA IL BILANCIO SARÀ POSITIVO

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO RICHIESTE IRRITANTI IN FAMIGLIA,

BATT I- BECCHI CON GLI AMICI, EQUIVOCI E AMBIGUITÀ: TOLLERANZA SALUTE RAFFREDDORI E CLASSICI MALANNI DI STAGIONE STANNO IN AG-GUATO: ATTENTI AI COLPI DI FREDDO ALLE VIE RESPIRATORIE

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO MOLTE LE CONTRADDIZIONI CHE AGITANO

I RAPPORTI PERSONALI. SIATE CAUTI E NON PRETENDETE DI IM-

PORRE IL VOSTRO PARERE SALUTE LE DIFESE IMMUNITARIE BASSE VI FANNO SENTIRE FIACCHI E SVOGLIATI. DOVETE SFORZARVI DI ESSERE PIÙ ATTIVI

LEONEDAL 23/07AL 23/08

FASCINO TANTA VOGLIA DI VIAGGIARE, DIVER-TIRSI E CONOSCERE GENTE NUOVA. FINAL-MENTE SI ESCE DAL LETARGO CRONICO

SALUTE SE SIETE SPORTIVI QUESTO È IL MOMENTO DI RAGGIUNGERE TRAGUARDI IMPORTANTI. SE NON LO SIETE INIZIATE ORA

VERGINEDAL 24/08AL 22/09

FASCINO SARETE PIÙ CHE MAI ATTRAENTI E BENDISPOSTI NEI CON-FRONTI DEL PARTNER E DI PROBABILI NUOVI INCONTRI SALUTE SONO CONSI-GLIATE CURE MIRATE ALL’OTTIMIZZAZIONE DELLA BELLEZZA NATURALE. CURATE LA PELLE DEL VISO

OroscopoE’ TEMPO DI GRANDI CAMBIAMENTI:

ABBIATE CORAGGIO E NON GUARDATEVI

PIÙ INDIETRO

28

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