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Via Carlo Poerio 39 / 20129 Milano tel +39.02.277.441 / fax +39.02.277.44.222 www.ambienteitalia.it [email protected] AMBIENTE ITALIA S.R.L. PAESC Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia Proposta operativa PAESC

PAESC PropostaOperativa A3 Interno - Ambiente Italia · 2010-Piano Nazionale per le Energie Rinnovabili. ... cioè un documento di ... Distribuzione di materiale divulgativo presso

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Via Carlo Poerio 39 / 20129 Milano

tel +39.02.277.441 / fax +39.02.277.44.222

www.ambienteitalia.it

[email protected]

AMBIENTE ITALIA S.R.L.

PAESCPatto dei Sindaci per il Clima e l’Energia

Proposta operativaPAESC

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Icon sources: Paul te Kortschotthe, Ryan Canning, Eugene Maksymchuk, Norbert Kucsera, Pham Thi Dieu Linh from the Noun Project

LE POLITICHE ENERGETICHELe politiche energetiche europee durante gli ultimi anni si sono poste soprattutto tre obiettivi: contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico e l'inquinamento atmosferi-co, ridurre la dipendenza dall’estero e mantenere l'energia a prezzi accessibili per i consumatori e le imprese.

2007-Strategia 20-20-20. L’Europa si impegna, entro il 2020, a ridurre le emissioni di gas a e�etto serra del 20% rispetto al valore dell’anno 1990, aumentare la quota di energie rinnovabili ad almeno il 20% del consumo e ottenere un risparmio energetico del 20%.

2014 - Quadro per il clima e l’energia 2030. L’UE si pone i seguenti obiettivi:Riduzione almeno del 40% delle emissioni nazionali di gas a e�etto serra rispetto ai livelli del 1990;Utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili per il 27% dei consumi;Miglioramento dell’e�cienza energetica non inferiore al 27%.

Anche in Italia si è sviluppata un’attività di indirizzo strategico e normativo notevole e variegata. Da un lato sono stati de�niti precisi obiettivi di razionalizzazione energetica o di riduzione delle emissioni, dall'altro si è lavorato a�nché il raggiungimento di tali obiettivi fosse incentivato.

2010-Piano Nazionale per le Energie Rinnovabili. Sono state de�nite linee d’azione che considerano le fonti rinnovabili associate ai consumi �nali per riscaldamento/ra�rescamento, ai consumi di carburante nel settore dei trasporti e ai consumi �nali di energia elettrica.

2012-Decreto ministeriale del 15 marzo. De�nisce il cosiddetto burden sharing, che �ssa gli obiettivi per ciascuna Regione relativamente alla produzione di energia da fonti rinnovabili.

2013-Strategia Energetica Nazionale. Rappresenta lo strumento di indirizzo e di program-mazione a carattere generale della politica energetica nazionale.

2014-Piano d’Azione per l’E�cienza Energetica. De�nisce gli obiettivi nazionali di riduzione dei consumi di energia e speci�ca i risparmi negli usi �nali di energia attesi al 2020 per singolo settore economico e per principale strumento di promozione dell’e�cienza energetica.

CONTESTO DI RIFERIMENTO IL PATTO DEI SINDACI PER IL CLIMA E L’ENERGIA

LA STRATEGIA DI ADATTAMENTOIl quadro di riferimento della strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, la cui sempre maggiore attenzione muove dalle attività svolte a livello internazionale da IPPC (United Nations, Intergovernmental Panel on Climate Change), trova riscontro nella redazione di diversi documenti, di analisi e di programmazione, redatti dall’Unione Europea e dall’Italia.

Per quanto riguarda l’Unione Europea, tra i vari documenti prodotti, si considera il più recente:

2013-Strategia Europea di Adattamento ai cambiamenti climatici. Persegue i seguenti biettivi:

Promuovere e supportare l’azione da parte degli Stati Membri (Patto dei Sindaci/Mayors adapt);Assicurare processi decisionali informati;Promuovere l’adattamento nei settori particolarmente vulnerabili.

Per quanto attiene all’Italia, tra i documenti prodotti, si considerano i seguenti:

2010-Strategia nazionale per la biodiversità (MATTM). Include misure di adattamento ai cambiamenti climatici.

2011-Libro bianco-S�de ed opportunità dello sviluppo rurale per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici" (MIPAAF). Contiene indicazioni sulle misure da adottare nei settori agricolo, zootecnico e forestale.

2013-Linee guida per preparare piani di sorveglianza e risposta verso gli e�etti sulla salute di ondate di calore anomalo (MS). Contiene indicazioni �nalizzate a far fronte agli e�etti sulla salute delle ondate di calore anomalo.

2015-Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, SNAC (MATTM). Sono indicati i principi e le misure per ridurre al minimo i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, proteggere la salute, il benessere e i beni della popolazione, preservare il patrimonio naturale, mantenere e migliorare la resilienza e la capacità di adattamento dei sistemi e trarre vantaggio dalle eventuali opportunità derivanti dai cambiamenti climatici.

Il 15 Ottobre 2015 la Commissione Europea ha lanciato l’iniziativa “Nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia” che integra e accorpa le precedenti iniziative del Patto dei Sindaci e del cosiddetto Covenant Adapt, quest’ultima avente la �nalità di coinvolgere i Comuni sul tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici a partire dalla de�nizione di un piano di adattamento riguardante il proprio territorio. La nuova iniziativa, di tipo volontario, impegna le città aderenti a supportare i nuovi obiettivi europei al 2030, in particolare la riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 40%, e ad adottare una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici a salvaguardia del proprio territorio. Al �ne di tradurre il loro impegno politico in misure e progetti concreti, i �rmatari si impegnano a redigere ed approvare in consiglio comunale, entro 2 anni dall’adesione, un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima - PAESC (Sustainable Energy and Climate Action Plan - SECAP), cioè un documento di programmazione nel quale sono selezionate e analizzate le azioni strategiche che essi intendono avviare per raggiungere gli obiettivi assunti. Il Piano dovrà contenere un Inventario Base delle Emissioni per tracciare le azioni di mitigazio-ne e una valutazione dei rischi climatici e della vulnerabilità.

Comuni aderenti al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia (PAESC)

LEGENDA

Comuni aderenti al Patto dei Sindaci per l’Energia (PAES) - Obiettivo 2020

Comuni aderenti al Patto dei Sindaci per l’Energia (PAES) (con Piano d’azione realizzato da Ambiente Italia)

Comuni aderenti al Patto dei Sindaci per l’Energia (PAES) - Obiettivo 2030

Comuni aderenti al Patto dei Sindaci per il clima (Covenant Adapt)

Biennale, a partire dall’approvazione del PAESC da parte del consiglio comunale, che richiede la valutazione dello stato di implementazione delle azioni che:

Speci�chi eventuali cambiamenti della strategia di PianoEvidenzi lo stato di implementazione delle azioni e dei loro e�etti

Quadriennale, a partire dall’approvazione del PAESC da parte del consiglio comunale, che, in aggiunta alle speci�che del monitoraggio bienna-le, contenga un nuovo Inventario delle Emissioni (Monitoring Emission Inventory - MEI).

PIANO DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Analisi del sistema territoriale ed ambientale: prevede l’identi�cazione e la raccolta sistematica delle informazioni disponibili funzionali all’elaborazione di un quadro rappresentativo delle caratteristiche climatiche, territoriali-ambientali e del sistema socio economico, con particolare riguardo alle componenti ambientali e ai settori di attività che, in maggiore misura, in�uenzano o possono essere in�uenzati dai possibili e�etti del cambiamento climatico.

Identi�cazione delle vulnerabilità (già in atto o attese) dovute al cambiamento climatico e caratterizzazione dei fattori di rischio ad esse associati. La restitu-zione dei potenziali impatti rilevati o attesi e fornirà nuove informazioni sulle principali vulnerabilità del territorio e quindi di rischio.

Identi�cazione della strategia di adattamento: la procedura che s’intende seguire è quella di de�nire, assumendo il quadro ottenuto mettendo in relazione i diversi aspetti a�erenti ai settori considerati con le ricadute attese e derivanti dai cambiamenti climatici, gli obiettivi da perseguire, associando e facendo derivare, da ognuno di questi, le strategie ed i singoli interventi da attuare.

COINVOLGIMENTO DEL TERRITORIO E DELLA COMUNITA’ LOCALE NELLO SVILUPPO DEL PAESC Consultazione con i portatori di interessi locali:

Consultazione interna alle Amministrazioni con il coinvolgimento dei decisori politici e dei diversi u�ci/settori comunali;Consultazione esterna alle Amministrazioni attraverso il confronto con le diverse categorie di portatori di interesse a livello locale e i cosiddetti bene�ciari di�usi.

L’attività di informazione sui temi trattati e sulle iniziative messe in campo, potrà essere svolte da uno o più strumenti tra i quali:Sezione dedicata al Piano sul sito internet dei comuniDistribuzione di materiale divulgativo presso strutture pubbliche o ad uso pubblicoOrganizzazione di eventi di presentazione del Piano e di sensibilizzazione verso i temi trattati

MONITORAGGIO

PIANO DI AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE

Analisi del sistema energetico comunale:Quanti�cazione dei consumi energetici;Analisi della ripartizione dei consumi �nali fra le diverse fonti energetiche, fra i settori di impiego e gli usi �nali;Analisi dell’o�erta locale di energia; Ricostruzione dell’inventario delle emissioni di gas serra.

Valutazione dell’evoluzione del sistema energetico locale e dei potenziali di intervento, al �ne di individuare i più realistici obiettivi di e�cientamento al 2030 sulla base della fattibilità tecnica e della sostenibilità economico-ambientale. La valutazione riguarda sia l'aspetto della domanda che l'aspetto dell'o�erta di energia.

De�nizione della strategia di Piano attraverso l’individuazione degli ambiti prioritari di intervento e del mix ottimale di azioni e strumenti in grado di garantire una riduzione, al 2030, delle emissioni di gas climalteranti pari ad almeno il 40%.

Alterazione delle caratteristiche chimico/�siche delle acque

Alterazione dei cicli idrologici (eventi di piena/siccità)

Riduzione della disponibilità idricaAumento del rischio di inondazioni/alluvioni

Riduzione dell’umidità del suoloAumento dell’instabilità del territorio (frane/smottamenti)

Ondate/Isole di calore

Rischio di estinzione di specie autoctoneIntroduzione di specie alloctone/parassiti

Aumento degli incendi boschivi

Reintroduzioni/ripopolamenti di specie autoctoneAbbattimenti/tagli selettivi di specie alloctone invasiveLotta biologica a parassiti/organismi nociviRimboschimenti

VULNERABILITA’ POSSIBILI STRATEGIEAMBITO DI APPLICAZIONE

Aree Urbane Aree Agricole Aree MontaneCOMPONENTE AMBIENTALE

Risorse idriche

Territorio

Biodiversità

Miglioramento del sistema di depurazione

Rinaturalizzazione �uvialeRealizzazione di vasche di laminazione/Casse di espansioneMaggiore e�cienza dei sistemi di irrigazioneAumento della permeabilità del territorioDiversi�cazione delle coltureOpere di manutenzione dei versantiMessa in sicurezza delle aree a maggior rischio idrogeologicoIncremento delle super�ci a verde

Città di BolognaProgetto LIFE 11 ENV/IT/119

Comuni, singoli o associati, che hanno sviluppato un Piano di Azione per l’Energia e/o per il clima

Comuni con Piano d’Azione realizzato da Ambiente Italia

(Aggiornamento Aprile 2016)

3.532

150

4,2%