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P.A.I. 2018 - 2019 9° ISTITUTO COMPRENSIVO DI PADOVA PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

P.A.I. · 2020. 10. 30. · 9° ISTITUTO COMPRENSIVO DI PADOVA “G. RICCI CURBASTRO” P.A.I. PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ nostro pensiero INCLUSIVO vuole superare la logica

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P.A.I. 2018 - 2019 9° ISTITUTO COMPRENSIVO DI PADOVA

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

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n. 8 prot. 561 del 6 marzo 2013: “Indicazioni operative sulla Direttiva

Ministeriale 27 dicembre 2012 – Strumenti d’intervento per alunni

con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione

scolastica …”

” … ogni scuola è chiamata ad elaborare una proposta di Piano

Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES …”

C.M.

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PADOVA 2013

PAI – Piano Annuale d'Inclusione

PREMESSA elaborata dal CTI Patavino.

La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il

successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di

diversità, di disabilità o di svantaggio. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone:

innanzi tutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate.

(Indicazioni Nazionali per il Curriculo 2012).

La scuola diviene quindi il trampolino di lancio per l’integrazione, oggi intesa come inclusione piena

di tutti gli alunni, un valore per tutti. Essa rappresenta una comunità di apprendimento, di

socializzazione e di incontro delle differenze. Le condizioni di contesto offerte dalla scuola realmente

accogliente o inclusiva per tutti gli alunni sono anche le condizioni ideali per l'integrazione degli alunni

con bisogni educativi speciali.

Il modello concettuale e linguaggio di riferimento della scuola inclusiva è quello che ha istituito l’ICF

(Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute – OMS 2002). L’ICF è

uno strumento innovativo, perché è una classificazione delle caratteristiche della salute delle persone

che vivono nel contesto delle loro situazioni di vita personale e con determinati impatti ambientali (non

classifica le persone). Il modello concettuale dell’ICF propone un nuovo paradigma di ricerca didattica

- educativa capace di promuovere un’autentica cultura dell’integrazione, non intesa solo delle diversità,

perché oggi non c’è azione didattica che non debba confrontarsi con la sfida dell’inclusione della

diversità sociale e culturale, nel rispetto delle differenze individuali. Quello che ci riguarda più da vicino

come educatori, sono i Fattori Ambientali. Essi, infatti, riferendosi a tutti gli aspetti del mondo esterno

ed estrinseco che formano il contesto della vita di un individuo, hanno un impatto sul funzionamento

della persona: possono essere una barriera sia a causa della loro presenza (es. atteggiamenti negativi

verso le persone con disabilità) sia della loro assenza (es. la mancata disponibilità di un servizio

necessario). Ambienti diversi possono avere un impatto molto diverso sullo stesso individuo in una

certa condizione di salute. L’ambiente senza facilitatori o con barriere limiterà molto le performance, al

contrario quelli più facilitanti favorirla.

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RIFERIMENTI NORMATIVI

La Costituzione Italiana all'art.3 comma 3 e all'art. 34 attribuisce alla Repubblica Italiana il compito di

rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che possono impedire il pieno sviluppo della

persona umana, tra cui il diritto allo studio. Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può

manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi

psicologici, sociali rispetto ai quali è necessario offrire adeguate risposte personalizzate. La Direttiva

Ministeriale del 27/12/2012 e la C.M. n.° 8 del 06.03.2013 prevedono una serie di azioni raccomandate

in favore di alunni con BES, estendendo a tutti gli alunni in difficoltà, il diritto alla personalizzazione

dell’apprendimento e richiamandosi così espressamente ai principi enunciati dalla L.53/2003 nella

prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con bisogni educativi speciali da parte di ciascun docente

e di tutto il team di docenti coinvolto. La direttiva conferma le aree di svantaggio già esplicitate

attraverso la L.104/1992 (disabilità), L.170/2010, (disturbi specifici di apprendimento - D.S.A. - e/o

disturbi evolutivi specifici), e individua l’area derivante da svantaggio socio-economico, linguistico,

culturale.

○ Per quanto riguarda la Disabilità vengono previste tutte le forme di tutela sancite dalla

L104/92. Nello specifico l’art.12 ribadisce il diritto all’educazione e all’istruzione nelle sezioni di scuola

materna, nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni

universitarie e persegue l’obiettivo dell’integrazione scolastica sviluppando le potenzialità della persona

disabile nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. A garanzia di

questo vengono indicati dei documenti obbligatori, quali il profilo dinamico-funzionale e il piano

educativo individualizzato, in cui si delineano in modo puntuale le caratteristiche, le potenzialità e

il possibile percorso scolastico dell'alunno disabile. All’art. 13 viene rimarcata l’importanza del lavoro di

équipe e della partecipazione di tutti all’attività di programmazione dei servizi scolastici coordinata con

quelli “sanitari, socio–assistenziali, culturali, ricreativi, sportivi e con altre attività sul territorio gestite

da enti pubblici o privati e all’art.15 viene precisato che presso ogni scuola si devono costituire gruppi

di studio e di lavoro composti da insegnanti, operatori dei servizi, familiari e studenti con il compito di

collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo.

○ Per quanto riguarda i DSA la Legge 170 dell'8 ottobre 2010 all'art.2 si pone il fine di garantire il

diritto all'istruzione agli alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento attraverso una serie di percorsi

di prevenzione, individualizzazione e differenziazione, adottando sistemi di flessibilità didattica e forme

di collaborazione con la famiglia e servizi compatenti. Nello specifico all'art.5 dispone una serie di

misure educative e didattiche di supporto come ad esempio il Piano di Studio Personalizzato (PDP). La

L.170/2012 all'art.7 comma 1, il Decreto Interministeriale 297 del 17 aprile 2013 e la Delibera della

Giunta Regionale del 2438 del 20 dicembre 2013 sanciscono ed rendono operativo il Protocollo

d'Intesa Regionale per l'Individuazione dei casi sospetti di DSA, in cui si impongono alla scuola una

serie di azioni di osservazione, di potenziamento e di didattica preventiva al disturbo di apprendimento

e in cui viene indicata una nuova documentazione per la segnalazione di difficoltà.

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○ Per gli alunni con svantaggio certificato e per tutti gli alunni portatori di bisogno educativo

speciale riconosciuto dalla scuola la Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e successiva C.M. Del

2013 prevedono la predisposizione e l’attuazione di PDP.

○ DM n. 162 del 28 luglio 2016 relativo a ANS – partizione riservata alunni con disabilità

Aggiornamento 2017:

o DL 62 del 13/4/2017: Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel

primo ciclo ed esami di Stato,

o DL 66 del 13/4/2017: Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità

o DM n. 742 del 30/10/2017 - certificazione delle competenze

o DM n. 741 3/10/2017 - Esami finali

o DM n. 1865_10/10/17 - Valutazione esame finale - Invalsi

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9° ISTITUTO COMPRENSIVO DI PADOVA

“G. RICCI CURBASTRO”

P.A.I.

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ

nostro pensiero INCLUSIVO vuole superare la logica della differenza

a favore di una logica della diversità.

UNA DIVERSITÀ VISTA COME RISORSA, CHE FACCIA EMERGERE LA SPECIFICITÀ DI CIASCUNO

Affinché ciò si realizzi riteniamo sia necessario che ogni battito dell’impianto

scolastico, ogni relazione, vibri e si armonizzi, coinvolgendo tutti i soggetti che vi

partecipano.

Concepiamo la scuola come comunità educativa all’interno della quale le abilità

individuali trovano il loro spazio, le diversabilità e la multiculturalità divengono un

potente veicolo di un apprendimento sociale significativo di ciascun alunno.

Concepiamo una scuola che si configura come ambiente, come CONTESTO

rispondente ai Bisogni Educativi Speciali di tutti gli alunni nel rispetto delle

difficoltà, della disabilità, delle individualità, ovvero di ciascuna peculiarità,

con l’obiettivo unico della … CENTRALITÁ DELLA PERSONA.

Si potrebbe dire, esasperando il concetto, che nel 9° Istituto Comprensivo di Padova

ci sono circa 1000 persone con BES, perchè ognuno di noi è una persona con

bisogni educativi speciali!

Il

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Si legge nelle Indicazioni nazionali:

… Attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità, per fare in modo

che non diventino disuguaglianze. Le classi sono oggi caratterizzate da

molteplici diversità, legate alle differenze nei modi e nei livelli di

apprendimento, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi a

particolari stati emotivi e affettivi.

La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per

rispondere ai bisogni educativi degli allievi …

La DIVERSITÀ è dunque davvero una risorsa del contesto di apprendimento?

Si, perché è stimolo alla ricerca, alla riflessione, al confronto dei docenti.

Essa apre il ventaglio delle possibilità che l’ALTERITÁ porta in sé, a partire

dall’insieme dei diversi stili di apprendimento e, di conseguenza, dall’insieme dei

diversi stili di insegnamento.

Una classe inclusiva è voce corale di collaborazione tra gli insegnanti di team, è

presa in carico dell’alunno in difficoltà da parte di tutte le figure che operano nella

scuola, superando la logica della delega dell’inclusione al solo insegnante di

sostegno. Pertanto la collaborazione di insegnanti di sostegno, di insegnanti di

classe, di operatori socio-sanitari e di collaboratori scolastici è alla base di un’idea

di scuola nella quale corresponsabilità e condivisione sono patrimonio comune in

un processo di inclusione reciproca degli attori coinvolti, costruendo così un vero

sfondo, un vero contesto inclusivo.

Nell’ottica dell’inclusione ci si prefigge una progettualità che tenga conto dei

contesti, della struttura e delle metodologie impiegate, al fine di promuovere la

PARTECIPAZIONE SOCIALE e il DIRITTO ALLE PARI OPPORTUNITÁ di tutti.

In un clima di tranquillità e di riconoscimento delle responsabilità di ciascuno nei

confronti della condivisione e del vivere insieme, la didattica si arricchisce e si

impara meglio.

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Riconoscere agli alunni i propri Bisogni Speciali, permette loro di sentirsi persone

integre e protagoniste del processo di apprendimento, aumentando così la

motivazione e l’autostima, elementi indispensabili ad un buon rendimento

scolastico.

La scoperta dell’universo speciale dell’altro promuove l’educazione ad una

CITTTADINANZA ATTIVA, stimola la SENSIBILIZZAZIONE alle difficoltà proprie e

altrui, favorisce la CONSAPEVOLEZZA di sé e dell’altro, facilita l’accesso al

PENSIERO CRITICO e al PROBLEM SOLVING, sprona gli alunni ad una continua

ricerca di FORMAZIONE.

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Per agevolare la lettura del PAI si pone qui di seguito un GGLLOOSSSSAARRIIOO

delle sigle e di alcuni termini che si incontrano all’interno del documento

ALUNNI BES: alunni con Bisogni Educativi Speciali (alunni con disabilità, con DSA, con altri BES)

ALUNNI DSA: alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento

ALUNNI altri BES: alunni con Disturbi Evolutivi Specifici, alunni con svantaggio socio-economico,

linguistico o culturale.

ADHD: (attention deficit hyperactivity disorder) Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività

PEI: piano educativo individualizzato

PDF: profilo dinamico funzionale

PDP: piano didattico personalizzato

ICF: Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute

CLIL: Content and Language Integrated Learning. Il CLIL è una metodologia didattica che prevede

l'insegnamento di una materia curricolare in lingua straniera.

UST: Ufficio Scolastico Territoriale (ex provveditorato agli studi)

CTS: Centro Territoriale di Supporto per le tecnologie e la disabilità [per Padova > CTS.centro DARI]

CTI: Centro Territoriale per l’Inclusione [scuole del territorio in Rete. Il 9° IC di PD è in Rete con le

scuole del CTI INSIEME DI PD] GLI di Quartiere - 4 Nord-Est di PD: il GLI di Quartiere 4 Nord-Est di PD è coordinato dal

Dirigente Scolastico dell’VIII IC di PD. Il GLI di quartiere non è un tavolo di lavoro istituzionale, è

un’iniziativa spontanea ed autonoma nata in alcuni quartieri della città. Il GLI di Quartiere si riunisce

una/due volte l’anno per la condivisione di iniziative, per l’individuazione di criticità relative

all’inclusione scolastica ed extrascolastica degli alunni afferenti alle scuole del quartiere 4 Nord-Est di

PD, per la proposizione di azioni di miglioramento dell’inclusione degli alunni nella vita del territorio.

Vi partecipano:

- rappresentanti degli Ins. delle scuole del territorio

- rappresentanti dei Distretti dell’AULSS 6

- rappresentanti dei servizi territoriali [Assistenti Sociali, educatori domiciliari, … ]

- rappresentanti dei Centri riabilitativi

- rappresentanti dell’UST di PD

- rappresentanti delle Associazioni dei genitori

GLHO: Gruppo di Lavoro per l’inclusione Operativo. È composto dagli Insegnanti, dai clinici di

riferimento, dai genitori e dalle figure che intervengono nel progetto di vita dell’alunno

GLI/ Indirizzo Generale: Gruppo di Lavoro per l’Inclusione di Istituto [dettagli a pag. 17-18]

GLI/ Indirizzo Tecnico: Gruppo di Lavoro per l’Inclusione degli alunni con disabilità [ “ ]

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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione degli alunni con BES: ALUNNI CON DISABILITÀ: N. 40 > 6 INFANZIA - 28 PRIMARIA - 6 SECOND I GRADO CON DSA: N. 17 > 4 PRIMARIA - 13 SECONDARIA DI I GRADO ALTRI BES: N. 44 > 32 PRIMARIA - 12 SECONDARIA DI I GRADO

B. Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in …

Sì/No

Insegnanti di sostegno Attività della classe, attività individualizzate

e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi

aperte, laboratori ...)

SI

OPERATORI SOCIO SANITARI (OSS) L’operatore socio-sanitario agisce nell’area dell’autonomia personale, dell’autosufficienza di base, della socializzazione e della generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita della persona con disabilità. Il suo intervento rientra nel Progetto Educativo Individualizzato (PEI).

SI

Assistenti alla comunicazione

MEDIATORI E FACILITATORI LINGUISTICI collaborazione con la IV Rete del Comune di

Padova: attività individualizzate e di piccolo gruppo:

LETTORI E MEDIATORI ALLA COMUNICAZIONE della Provincia per attività di facilitazione della comunicazione per gli alunni non vedenti e non udenti.

SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni Partecipazione ai GLHO relativi agli alunni in

carico diagnostico e riabilitativo [operatori dei

Distretti AULSS e dei Centri di riabilitazione

pubblici e privati]

ESTERNI

Docenti Tutor/Mentori Collaborazione dei docenti dell’istituto con

l’Università di PD per attività di Tutoring e

Mentoring agli studenti universitari

impegnati in attività di tirocinio.

SI

Altro: - Insegnanti con specifica formazione

Informatica

- Insegnanti con specifica formazione per

l’Autismo

- Insegnanti con specifica formazione per

gli alunni con DSA e con altri BES

- Insegnanti con specifica formazione per le

disabilità sensoriali

SI

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FUNZIONI STRUMENTALI

F. S. per l’Inclusione alunni con BES: alunni con disabilità

Referente per l’Inclusione: alunni con DSA e alunni con altri BES

Supporto e coordinamento ai progetti di inclusione degli alunni con BES: supporto a Docenti ed OSS in relazione alle peculiarità educative e didattiche delle disabilità. Coordinamento Inclusione alunni con disabilità: accoglienza alunni e rapporti con le

famiglie accoglienza, informazione/formazione

agli Insegnanti di Sostegno e OSS stesura e coordinamento orari

Insegnanti di Sostegno e OSS coordinamento del GLI/Indirizzo tecnico

di Istituto e dei Gruppi di Lavoro per l’inclusione

partecipazione ad incontri dei GLHO referente per il raccordo AULSS 6 e

Cooperativa ANCORA. richiesta risorse di sostegno Ins.ti ed OSS compilazione tabulati indagine ISTAT

Revisione PAI e relativa compilazione.

Raccordo con i Distretti ULSS, con i Centri

Riabilitativi e con le Agenzie specializzate

presenti nel territorio.

Richiesta AUSILI (art. 7, comma 3, del decreto

legislativo 13 aprile 2017, n. 63)

Aggiornamento biblioteca magistrale per la didattica speciale e richiesta sussidi. Supporto all'individuazione e all'utilizzo di ausili didattici specifici.

Promozione e coordinamento dell’inclusione degli alunni con D.S.A. e con altri BES accoglienza degli alunni e delle famiglie supporto ai docenti su tematiche e

strategie relative agli alunni con DSA/altri BES

supporto ai docenti per modulistica e collaborazione alla predisposizione dei PDP

gestione dei rapporti con Istituzioni e Associazioni del territorio

SI

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FF.SS. per la Continuità: Nido-Infanzia-Primaria

Primaria – Secondaria di I grado

Le tappe del Progetto Continuità scuola

primaria – secondaria di I grado hanno

inteso coinvolgere tutti gli alunni e i genitori del nostro Istituto nell'ottica della inclusività. Negli incontri dedicati alla presentazione della scuola "Marsilio da Padova" alle famiglie degli alunni di quinta e nei laboratori predisposti per le classi terminali della scuola primaria, l'inclusione degli alunni con disabilità, degli alunni con bisogni educativi specifici e degli alunni stranieri è stata posta come punto di forza caratterizzante il 9° Istituto Comprensivo di PD, anche nel passaggio fra i due ordini di scuole. Pure la visione di un film che ha coinvolto i ragazzi di quinta e quelli di prima media, in occasione della Giornata della Memoria, ha rappresentato un momento di riflessione sulla storia e sul presente, sulla diversità come fonte di ricchezza.

Promozione e coordinamento delle attività per la continuità educativa e didattica con il Nido "Il bruco" e le scuole Primarie dell'Istituto, nella prospettiva della verticalità curricolare e della trasversalità metodologica.

Coinvolgimento nelle attività e nel passaggio di informazioni della scuola dell'infanzia paritaria del territorio.

Organizzazione degli incontri del gruppo Continuità e dei docenti dei due ordini di scuola per il passaggio delle informazioni e la formazione delle sezioni.

Predisposizione delle schede di passaggio Infanzia-Primaria e della relativa documentazione; richiesta di compilazione delle schede alle scuole di provenienza dei bambini fuori Istituto ed eventuale invio per i bambini in uscita dall'Istituto.

Promozione degli incontri con le famiglie dei nuovi iscritti all'Infanzia (giornate di Scuola Aperta e incontri pre-frequenza).

Partecipazione all'incontro con le educatrici dei nidi comunali per la consegna delle schede di passaggio.

Coordinamento del concerto natalizio in continuità con la scuola Secondaria di I grado Marsilio da Padova.

Promozione e coordinamento delle attività per la continuità educativa e didattica tra la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado: supporto ai docenti per il passaggio delle

informazioni e la formazione delle sezioni.

scuola aperta ai genitori: visita guidata all’interno dei laboratori, possibilità di assistere alle lezioni

accoglienza classi quinte: laboratori aperti di tecnologia,arte, scienze motorie, matematica, musica, concerto CIM

progettazione attività comuni per la continuità

SI

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F. S. per l’Orientamento Scolastico

Promozione e coordinamento delle attività per l’orientamento scolastico: gestione dei rapporti con Enti e Scuole del

territorio; monitoraggio esiti scolastici dopo l’uscita. pre-orientamento nelle classi seconde, sc.

Secondaria di I grado incontro con genitori e allievi sul tema

dell’orientamento relazione di esperti esterni sui temi

dell’orientamento

somministrazione di questionari

allestimento di stand all’EXPOSCUOLA

sportello orientamento da dicembre a

gennaio

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F.S. per l’Attenzione alla Dispersione Scolastica

Promozione e coordinamento delle attività di prevenzione della dispersione scolastica: gestione dei rapporti con Enti ed

Associazioni del territorio; supporto ai docenti per la rilevazione dei

bisogni formativi e per le modalità

didattiche e organizzative più funzionali

alla promozione del successo formativo.

F.S. per l’Inclusione alunni stranieri

Promozione e coordinamento delle attività di compensazione e di inclusione per gli alunni stranieri: gestione dell’accoglienza degli alunni

stranieri; funzione di referente d’Istituto per la IV

Rete (progetto in collaborazione con il Comune di Padova);

gestione dei rapporti con Enti e Associazioni del territorio;

coordinamento iniziative di didattica interculturale:

C. COINVOLGIMENTO DOCENTI CURRICOLARI Attraverso … Sì/

No

Coordinatori di classe Partecipazione al GLI/indirizzo tecnico SI

Partecipazione al GIT (Gruppo di Lavoro per

l’Inclusione territoriale UST di PD)

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi per la promozione

di una didattica inclusiva

SI

Altro: Partecipazione a corsi di formazione per la

creazione di classi inclusive.

SI

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Docenti con specifica formazione Partecipazione alle attività del GLI, del GIT,

del GLI di Quartiere - 4 Nord-Est di PD

SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi dedicati per la

promozione di una didattica inclusiva

SI

Attività di auto-formazione e aggiornamento ai

docenti dell’Istituto

SI

Docente Animatore Digitale Promuove la competenza digitale dei docenti

dell’Istituto; attiva progetti di formazione;

promuove il miglioramento e l’innovazione

digitale della scuola

SI

D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili: nelle scuole con

presenza di alunni con disabilità, laddove

necessario, i Collaboratori Scolastici

intervengono e/o coadiuvano le Ins. nella

gestione delle autonomie personali degli

alunni.

SI

E. Coinvolgimento famiglie

collaborazione con il

Comitato Genitori Scuole Guizza

Coinvolgimento dei genitori nei progetti di

inclusione, attraverso la partecipazione ai

GLHO e attraverso la condivisione delle attività

educative didattiche espresse nei PEI, nei PDF,

nei PDP.

SI

Coinvolgimento delle famiglie nelle iniziative

del plesso

SI

Partecipazione di un genitore dell’Istituto al

GLI /Indirizzo Generale

Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante

I genitori del Comitato GSG Genitori Scuole

Guizza sono attivi nelle scuole:

- con i progetti di Legambiente,

NONTISCORDARDIME, Operazione scuole

pulite … altre iniziative

- con la promozione di attività formative

rivolte ai genitori e alla comunità territoriale

SI

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F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali

Scuole in RETE

Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

AULSS 6-UST di PD-Centri di Riabilitazione per

l’inclusione alunni con BES

Protocolli di intesa UST di PD- Comune di PD

per la lotta al disagio (bullismo/cyberbullismo)

e all’antidispersione

SI

Progetti integrati a livello di singola scuola con i

Centri: LA NOSTRA FAMIGLIA DI PD, CENTRO OIKIA,

CENTRO DI FONIATRIA, ASSOCIAZIONE DADI, POLO BLU

SI

Progetti territoriali integrati per la formazione

dei docenti [AMBITO 21]

Progetti territoriali integrati: partecipazione a

bandi/PON condivisa con scuole della rete;

specifiche attività educativo-didattiche

individuate nei PON e realizzate a seguito della

vincita dei bandi.

SI

Collaborazione con il CTS.centro DARI di PD.

Partecipazione con il proprio referente alle

attività della rete di scuole del CTI Insieme di

PD.

SI

G. Rapporti con il territorio, con il volontariato sociale e privato

Progetti territoriali integrati: collaborazione

con le associazioni attive nel quartiere Guizza

per attività di doposcuola e attività ludico

ricreative: Janadaia, la Bricola, La Scuola della

Pace, Trein de Vie

SI

H. Formazione docenti

- strategie e metodologie educativo-didattiche

- a corsi di aggiornamento/formazione sulla

gestione di classi difficili:

- formazione Ambito 21 di PD

- formazione per la prevenzione al bullismo:

UAT di PD

- Formazione promossa dall’Uff. scolast. reg.:

DM n. 797

- formazione per le competenze digitali

- formazione CLIL

SI

Didattica speciale e progetti educativo-didattici

specifici:

- partecipazione ai corsi promossi dall’UAT di

PD, dal CTS di PD, corsi proposti da altri

soggetti statali e privati.

- formazione di Docenti Coordinatori di

Inclusione (Nota MIUR 19.11.2015, prot. n.37900)

SI

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Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, …): partecipazione a corsi promossi dall’UAT di PD/CTS di PD e dal CTI - Formazione per Referenti DSA dell’USVR - AID veneto: “I DISTURBI SPECIFICI DI

APPRENDIMENTO (DSA), UNA DIDATTICA PER TUTTA LA

CLASSE”.

SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Disab. Intellett., sensoriali, autismo …)

- formazioni specifiche offerte dalla scuola polo Ambito 21 di PD

- Formazione Docenti referenti delle scuole del

territorio per l’autismo - D.M. 435/2015 (c/o

CTS -Sportello Autismo di PD)

- formazione di Istituto per gli alunni con

disturbi dello spettro dell’autismo

SI

I. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel progetto inclusivo

La responsabilità dell’efficacia del progetto inclusivo coinvolge tutte le figure professionali

dell’Istituto: Dirigente Scolastico, personale ATA, Funzioni Strumentali, Docenti, OSS,

ognuno con il proprio ruolo e funzione specifica

LE COMMISSIONI per la FORMAZIONE delle CLASSI operano affinché la formazione delle classi sia eterogenea nella loro composizione. I CONSIGLI DI CLASSE E I TEAMS-DOCENTI promuovono azioni affinché:

- la scuola conosca e si avvalga delle risorse presenti nel territorio di appartenenza:

spazi e servizi come biblioteche, auditorium, impianti sportivi, teatro ...

- tra gli alunni, le famiglie, lo staff, i membri del Consiglio di Istituto e quelli della comunità nascano

forme di collaborazione e un senso di appartenenza alla scuola

- gli alunni sviluppino un sentimento di appartenenza alla loro classe

- si effettuino azioni di accoglienza per tutti i nuovi alunni:

le azioni di accoglienza tengano conto delle caratteristiche personali, delle differenze culturali e

linguistiche degli alunni. [allegato n. 2 _ VADEMECUM azioni per la continuità – iniziative descritte

nel PTOF]

IL GLI/ INDIRIZZO GENERALE [Gruppo di Lavoro per l’Inclusione di Istituto] è istituito e presieduto dal Dirigente

Scolastico ed è composto da: - rappresentanti delle funzioni strumentali - rappresentanti degli Insegnanti curricolari, - rappresentanti degli Insegnanti per le attività di sostegno, - rappresentanti degli OSS, - un genitore dell’Istituto

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IL GLI/ INDIRIZZO GENERALE si riunisce, di norma, due volte l’anno e: - promuove e sostiene progetti che accrescano la capacità della scuola di rispondere ai bisogni della

diversità e che siano orientati all’interesse degli alunni - favorisce politiche di supporto dirette a prevenire gli ostacoli all’apprendimento e alla

partecipazione degli alunni alla vita scolastica - promuove una politica di attenzione al disagio - segnala la ricchezza delle risorse presenti nel territorio: associazioni, centri ricreativi, centri

d'ascolto … altro.

IL GLI/INDIRIZZO TECNICO [Gruppo di Lavoro per l’Inclusione degli alunni con disabilità] è istituito dal Dirigente

Scolastico ed è coordinato dalla FS per l’Inclusione. È composto: - da tutti gli Insegnanti di sostegno, - da un docente curricolare/PLESSO - da un rappresentante degli OSS operanti nell’Istituto.

IL GLI/INDIRIZZO TECNICO indirizza, informa e verifica che:

- l’operato dei GLHO si svolga in modo corretto, efficace e coerente - tutte le iniziative siano coordinate in modo da inserirsi nei programmi di classe, di plesso e di

Istituto in un’ottica inclusiva - gli operatori socio sanitari coordinino il loro intervento con quello degli Insegnanti con riferimento

ai PEI e alle iniziative scolastiche programmate

IL GLI promuove e propone attività di formazione e di autoformazione. La FS per l’Inclusione alunni con disabilità e la Referente per gli alunni con DSA e con altri BES informano i docenti del materiale specifico (compresi i moduli da compilare per il rilevamento e la segnalazione degli alunni con BES) e della sua ubicazione nelle varie scuole.

[sito web dell’Istituto http://www.nonoicpadova.it/] in corso di aggiornamento

desktop computer insegnanti

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Parte II

Obiettivi di incremento dell’Inclusività per il prossimo anno

IL GLI/INDIRIZZO TECNICO si riunirà in commissione nei tre incontri annuali previsti.

Il GLI valuterà all'inizio del prossimo anno se programmare ulteriori incontri, eventualmente suddivisi per Gruppi di Lavoro.

La F.S. per l’Inclusione, che coordina il GLI/INDIRIZZO TECNICO, dota il Gruppo di Lavoro di un

VADEMECUM che: - informa e orienta gli Ins.ti di sostegno e gli OSS nello svolgimento delle attività, - informa e orienta sull’utilizzo della modulistica e sulle prassi da seguire durante l’anno scolastico

Il materiale è posto in una cartella digitale (consegnata ai docenti e agli OSS) contenente la modulistica e i documenti necessari all’espletamento del lavoro dei docenti per le attività di sostegno e degli OSS. Gli Insegnanti per le attività di sostegno compilano una Scheda Descrittiva sintetica per gli alunni con disabilità rilevante, al fine di permettere, agli insegnanti e OSS supplenti, una veloce lettura del profilo dell’alunno e dei tratti salienti dell’attività didattica. La scheda sia posta all’interno della classe in luogo riservato, ma facilmente reperibile dal personale supplente. [allegato 1]

La Referente per gli alunni con DSA - alunni con altri BES è di supporto ai colleghi nelle azioni: - di rilevazione (ed eventuale osservazione) di situazioni con BES, - di segnalazione di alunni con difficoltà agli Enti preposti [Distretti ULSS – Centri accreditati] per una

adeguata trasmissione delle informazioni - di suggerimento di documenti e materiali specifici

Promuove la conoscenza e l’applicazione di buone prassi: - per una accurata ed efficace definizione dei PDP (formalizzati e non formalizzati) - per la programmazione ed organizzazione delle attività didattiche personalizzate

PROGETTI SCUOLA DOMICILIARE

L’Istituto promuove, organizza e attiva, qualora le condizioni fisiche e/o psicologiche degli

studenti lo richiedano, progetti di SCUOLA DOMICILIARE al fine di:

garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti

favorire la continuità del rapporto insegnamento/apprendimento

Anche per quest’anno scolastico è prevista l’attivazione di progetti di scuola domiciliare.

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI

Il Dirigente Scolastico, le Funzioni Strumentali e IL COLLEGIO DOCENTI promuovono corsi di aggiornamento che rispondano ai bisogni formativi degli Insegnanti.

Attivati nell’anno scolastico in corso:

aggiornamento all’utilizzo delle nuove tecnologie per l’apprendimento:

- partecipazione ai corsi attivati dall’ ITI “Severi” di PD: PON - FSE 6076 “Formare all'innovazione”

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formazione sulle abilità sociali, sulla comunicazione, sulle difficoltà specifiche di apprendimento, approfondimenti su test di valutazione: - CORSO DI FORMAZIONE INTERNO ALL’ISTITUTO: “PROGRAMMARE UNA DIDATTICA PER COMPETENZE”

- CORSO PER L’ORIENTAMENTO “SIAMO PROTAGONISTI DEL NOSTRO FUTURO”

- CORSO SULLE PROVE INVALSI

- FORMAZIONE AMBITO 21: STRATEGIE EDUCATIVE PER I SOGGETTI DELLO SPETTRO DELL’AUTISMO

AUTOAGGIORNAMENTO DI ISTITUTO: - D.M. 62 E D.M. 66 - APRILE 2017: NUOVI ORDINAMENTI PER VALUTAZIONE E L’INCLUSIONE - LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE: COMMISSIONI DI STUDIO PER LA STESURA DI UNA RUBRICA VALUTATIVA DI ISTITUTO.

PROPOSTE DI FORMAZIONE PER L’A.S. 2018/19

Questo punto del PAI sarà aggiornato al Collegio Docenti di settembre 2018.

PROPOSTE:

1. DESTINATO AI DOCENTI DI CLASSE 4/5 PRIMARIA E 1/2 SECOND. DI I GRADO

“IMPARO A METTERMI NEI TUOI PANNI” A partire dalla TEORIA DELLA MENTE, a partire cioè dalla capacità di capire il perché dei comportamenti comunicativi ed interattivi dell’altro, per promuovere nei ragazzi la capacità di comprendere maggiormente il sentire dell’altro e di coglierne pensieri e motivazioni del suo agire, in particolare nella relazione con compagni in difficoltà, con compagni con disabilità, con compagni con autismo … in eventuali situazioni di bullismo. Questa migliorata capacità permetterà ai nostri studenti di accogliere maggiormente l’individualità e l’unicità dell’altro in vista della più grande prospettiva inclusiva del tutti dentro. Il Progetto “Imparo a mettermi nei tuoi panni” si collega perfettamente al più ampio progetto della lotta al bullismo e al cyber bullismo presente nella nostra scuola.

FORMAZIONE DOCENTI: APRILE/MAGGIO 2019 + SETTEMBRE 2019

ATTIVAZIONE DEL PROGETTO NELLE CLASSI: SETTEMBRE 2019/GIUGNO 2020

2. DESTINATO AI DOCENTI NON SPECIALIZZATI INCARICATI SU POSTI DI SOSTEGNO

PARTECIPAZIONE AI “CORSI HELP” PROMOSSI DALL’UFFICIO INCLUSIONE DELL’UST /CTI INSIEME DI PADOVA

3. DESTINATO AI DOCENTI DEL GLI/TECNICO

AUTOFORMAZIONE DI ISTITUTO: ANALISI E RIFLESSIONI SUI D.L. 62 E 66/APRILE 2017 E

SUCCESSIVE C.M.

4. DESTINATO AI DOCENTI DI SOSTEGNO, DOCENTI CURRICOLARI, OSS CHE HANNO NELLA PROPRIA

CLASSE ALUNNI CON AUTISMO [NEW ENTRY DOCENTI E ALUNNI, NO CHI HA GIÀ FATTO PRECEDENTI FORMAZIONI

SULL’AUTISMO]

AUTOFORMAZIONE DI ISTITUTO - 2 INCONTRI PER CONOSCERE I NOSTRI RAGAZZI CON AUTISMO 1. incontro di 2h: L’alunno con disturbo dello spettro dell’autismo Le strategie educative 2. incontro di 2h: trasmissione di informazioni e strategie specifiche per gli alunni del nostro

istituto. L’incontro sarà suddiviso in 4 gruppi: in ciascun gruppo un relatore [docente del precedente a.s.] presenterà le caratteristiche degli alunni e le strategie utilizzate lo scorso anno scolastico.

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GRUPPO A: INFANZIA + CORNARO E ORIANI CL.1e

GRUPPO B: 4 MARTIRI CL. 1^ E CL. 2^ -

GRUPPO C: RICCI CL. 1^ [+ ALCUNI DOCENTI SOST. NEW ENTRY]

GRUPPO B: CORNARO CL. 3 B [+ ALCUNI DOCENTI SOST. NEW ENTRY]

… ALTRI DA AGGIUNGERE

PROPOSTE FORMAZIONE PER L’A.S. 2018/19 - Aggiornamento del Collegio Docenti del 11/9/2018

Adesione individuale a:

1. PROPOSTE DELLA SCUOLA POLO PER LA FORMAZIONE AMBITO 21 “DUCA DEGLI ABRUZZI”

2. PROPOSTE DELLA PIATTAFORMA SOFIA

3. PARTECIPAZIONE AI “CORSI HELP” PROMOSSI DALL’UFFICIO INCLUSIONE DELL’UST/CTI INSIEME DI

PADOVA DESTINATO AI DOCENTI NON SPECIALIZZATI INCARICATI SU POSTI DI SOSTEGNO

4. AUTOFORMAZIONE DI ISTITUTO: ANALISI E RIFLESSIONI SUI D.L. 62 E 66/APRILE 2017 E SUCCESSIVE

C.M. DESTINATO AI DOCENTI DEL GLI/TECNICO

Il GLI/Tecnico ha deciso di attivare ulteriori 4 incontri di autoformazione, con adesione libera, per realizzazione uno schema/griglia di Programmazione Individualizzata in linea con gli indicatori ICF. Questi incontri saranno considerati come formazione docente (I 4 INCONTRI SONO IN AGGIUNTA AI 3

INCONTRI PREVISTI COME GRUPPO DI LAVORO – ATTIVITÀ INSERITA NELLE ORE RESIDUE DELLE ATTIVITÀ AGGIUNTIVE

ALL’INSEGNAMENTO)

5. AUTOFORMAZIONE DI ISTITUTO: PER CONOSCERE I NOSTRI RAGAZZI CON AUTISMO

incontro di 2h - L’alunno con disturbo dello spettro dell’autismo

- Le strategie educative Relatori: 2 Ins.ti dell’Istituto con expertise sui disturbi dello spettro dell’autismo e operatori dello Sportello Autismo di PD.

DESTINATO ALLE NEW ENTRY DOCENTI DI SOSTEGNO, DOCENTI CURRICOLARI, OSS DESTINATO AI DOCENTI CHE HANNO ISCRITTI NELLA PROPRIA CLASSE ALUNNI CON AUTISMO

Questo incontro sarà considerato come formazione docente.

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Adozione di strategie di valutazione coerenti con le prassi inclusive • I Criteri di valutazione sono condivisi e generati da una riflessione inclusiva di tutti gli alunni.

[vedasi PTOF - aggiornato anno scolastico 2018/19 - alla voce VALUTAZIONE] • Il Consiglio/Team di classe concorda i criteri di valutazione, in particolar modo per gli alunni con BES

[segnalati nelle relazioni di classe]: - per gli alunni con certificazione di DSA e con relazione di BES si fa riferimento agli obiettivi e ai criteri

descritti nei PDP; - per gli alunni con certificazione di disabilità si fa riferimento agli obiettivi e ai criteri descritti nel PEI.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione

di percorsi formativi inclusivi.

L’insegnamento è progettato tenendo conto dei profili di funzionamenti, delle capacità di apprendimento e

degli stili cognitivi di tutti gli alunni (progetti, laboratori, classi aperte, apprendimento cooperativo …).

Gli Insegnanti si avvalgono della documentazione e dei materiali specifici in dotazione all’Istituto [c/o: sito

web dell’Istituto, cartelle poste nei desktop dei computer delle aule Insegnati, biblioteche …] e delle figure

esperte presenti nell’Istituto per la formulazione di programmazioni e attività inclusive.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno

presenti all’interno e all’esterno della scuola.

Il Dirigente Scolastico, la FS per l’Inclusione e i GLI operano affinché: - le risorse umane destinate alle attività di sostegno siano equamente distribuite al fine di garantire a

tutti gli alunni la miglior inclusività possibile - le attività di sostegno siano finalizzate ad attuare il Progetto Educativo degli alunni - il personale scolastico sia a conoscenza dei servizi disponibili atti a promuovere l’apprendimento e la

partecipazione degli alunni alle attività della scuola.

Organizzazione PIANI DI EMERGENZA

Ogni scuola provvede alla stesura, o all’aggiornamento, del PIANO DI EMERGENZA per l’evacuazione degli

alunni con grave disabilità e di un Piano di Emergenza per alunni che versano in particolari stati di salute,

ad es. alunni con necessità di farmaci salvavita.

[vedasi piani di emergenza agli atti di ogni scuola]

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A MOTIVO DEL DIMENSIONAMENTO DEL 9° IC DI PD E L’ACCORPAMENTO DI ALCUNE SCUOLE: PRIMARIA 4 MARTIRI, PRIMARIA

LUZZATI/SALBORO E SECOND. DI I GRADO MARSILIO/SALBORO (SCUOLE PRECEDENTEMENTE INCLUSE NEL X IC DI PADOVA), IL

COLLEGIO DEI DOCENTI HA RITENUTO DOVEROSO RIMANDARE L’APPROVAZIONE DEFINITIVA DEL PAI ALL’INIZIO DELL’ANNO

SCOLASTICO 2018/19.

Approvato in forma di bozza dal Collegio dei Docenti il 23 maggio 2018

Approvato in forma definitiva dal Collegio dei Docenti l’ 11 settembre 2018

Valorizzazione delle risorse esistenti.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili

per la realizzazione dei progetti di inclusione.

Le Funzioni Strumentali stendono un elenco aggiornato delle risorse dell’Istituto e del territorio che sostengono l’insegnamento e l’apprendimento. I GLI (GLI/Indirizzo Generale e GLI Indirizzo Tecnico) si attivano affinché:

- la distribuzione delle risorse nella scuola sia equa e trasparente. - il personale scolastico sia a conoscenza delle risorse a disposizione della scuola per il sostegno agli

alunni con Bisogni Educativi Speciali. - le risorse per il sostegno siano dirette a prevenire gli ostacoli all’apprendimento e alla

partecipazione alla vita scolastica. - il personale scolastico operi una regolare revisione delle risorse materiali ed umane aggiuntive

affinché possano essere utilizzate in modo flessibile per rispondere alle necessità degli alunni.

Continuità fra Ordini di Scuola

I GLI chiedono che sia posta la dovuta attenzione alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso degli alunni nel sistema scolastico, promuovendo la continuità fra i diversi ordini di scuola: redazione di un protocollo relativo ai passaggi di grado e di ordine di scuole. [allegato 2] Il GLI/indirizzo tecnico propone che, laddove sia opportuno e possibile, gli Insegnanti per le attività di sostegno possano accompagnare gli alunni presso la scuola di afferenza nelle attività dei primi giorni di scuola e nelle fasi di avvio della programmazione didattica dell’anno scolastico, al fine di affiancare i nuovi insegnanti nella conoscenza dell’alunno /dello studente.

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9° ISTITUTO COMPRENSIVO DI PADOVA

SCHEDA

DESCRITTIVA

SINTETICA

La SCHEDA è pensata in modo particolare per

gli alunni con disabilità rilevante,

per i quali è necessario che Insegnanti ed OSS supplenti conoscano,

fin da subito e in tempi rapidi,

quali sono le informazioni importanti che permettono di garantire,

per quanto possibile,

il benessere dell’alunno

e lo svolgimento delle attività scolastiche

ALLEGATO 1

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L’ALUNNO (sintesi elementi salienti) …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… FARMACI (eventuali).…………………. ARRIVO a scuola: ………………………………………………................................................................ …………………………………………………………………………………………………………… Per la COMUNICAZIONE con l’alunno: …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… ATTIVITA’ …………………………………………………………............................................................... …………………………………………………………………………………………………………… SPAZI SCOLASTICI: ……………………………………………............................................................... …………………………………………………………………………………………………………… MERENDA / MENSA: ……………………………………………............................................................. …………………………………………………………………………………………………………… COMPORTAMENTI_PROBLEMA: …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… USCITA da scuola: …………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………

DOCUMENTO da conservare in modo riservato in classe

All’attenzione di Insegnanti ed OSS supplenti

Informazioni ed Elementi per l’attività educativo – didattica

dell’alunno ____________________ Classe ____

Scuola________________

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9° ISTITUTO COMPRENSIVO di Padova

VADEMECUM

AZIONI PER IL PASSAGGIO DI ALUNNI CON DISABILITA’

AI DIVERSI ORDINI DI SCUOLA

Il VADEMECUM è destinato in modo particolare al passaggio di scuola

degli alunni con disabilità rilevante e, in particolare,

agli alunni con caratteristiche ascrivibili allo spettro dell’autismo.

Le azioni suggerite qui di seguito, possono naturalmente essere di

riferimento anche per tutti quegli alunni (con disabilità non rilevante, DSA,

ADHD, svantaggio, stranieri …) per cui si ravvisi la necessità di una particolare

attenzione nella fase di passaggio ad un successivo ordine di scuola.

ALLEGATO 2

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Al termine delle iscrizioni, quando sono state individuate le Scuole alle quali gli

alunni afferiranno, si procederà indicativamente nel modo seguente:

fase 1. Un Insegnante-referente* della scuola che licenzia l’alunno contatterà un

insegnante-referente della scuola che accoglierà l’alunno, per concordare un primo

incontro con i docenti curricolari [anche solo alcuni rappresentanti] delle due scuole ed il

nuovo docente di sostegno [se già individuato], finalizzato a:

fornire le prime informazioni sul percorso scolastico dell’alunno concordare una iniziale ipotesi di progetto di accoglienza ipotizzare una/alcune visite di rappresentanti dei nuovi insegnanti alla attuale

scuola frequentata dall’alunno, affinché egli possa incontrare I nuovi insegnanti in uno spazio per lui familiare e rassicurante,

ipotizzare una o due visite dell’alunno alla nuova scuola, affinché conosca e prenda

confidenza con il nuovo ambiente. E' importante pianificare con cura queste visite

affinché l'impatto con il nuovo ambiente sia il più sereno possibile. Le visite vanno

organizzate e coordinate anche con i genitori e gli specialisti per preparare al meglio il bambino a questo evento.

*[ Entro il mese di aprile: può essere l’Ins.te di sostegno o un insegnante del team della classe o, qualora

venga richiesta perché se ne ravvisa l’opportunità, la F.S. per l’Inclusione. Ad una parte di questo primo incontro, o ad un incontro successivo, sarebbe opportuno partecipassero anche i genitori e gli specialisti]

fase 2. Attuazione delle azioni concordate nel primo incontro.

fase 3. Partecipazione congiunta degli Ins.ti dei due ordini di scuola [o di alcuni insegnanti

referenti] all’incontro per la definizione del PDF al quale naturalmente partecipano gli specialisti, i genitori e tutte le figure di cui si ritenga importante la partecipazione.

fase 4. (auspicabile) Incontro degli insegnanti [o di alcuni insegnanti referenti] dei due

ordini di scuola, a settembre prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, per un’ultima messa a punto del Progetto di Inclusione dell’alunno nella nuova scuola e per l’organizzazione dei primi giorni di scuola: orari, organizzazione degli spazi, prime attività da ipotizzare anche in termini di continuità didattica.

Gli Operatori Socio Sanitari [OSS] di riferimento partecipano all’organizzazione e all’attuazione delle fasi del progetto.

Nei casi in cui lo si riterrà opportuno, si richiederà la partecipazione dei Collaboratori Scolastici della scuola che accoglierà l’alunno ad almeno uno degli incontri.