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Resilienza delle reti elettriche & Piani di emergenza delle imprese distributrici di energia elettrica Paluzza, 29 Giugno 2018

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Resilienza delle reti elettriche & Piani di emergenza delle imprese distributrici di

energia elettrica

Paluzza, 29 Giugno 2018

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Agenda

• Introduzione e contesto

• Il quadro regolatorio/normativo in materia di resilienza• Delibera 646/2015/R/eel• Determine 6/2016 – DIUC & 2/2017 – DIEU• Delibera 127/2017/R/eel• DCO 645/2017/R/eel• Nota MiSE «Indirizzi per prevenzione e gestione di eventi meteo avversi»• Delibera 31/2018/R/eel• Verifica MiSE adempimenti previsti dalla Convenzione & Scheda rilevazione fabbisogno• I lavori del Tavolo resilienza

• I Piani di emergenza• Storia e regolazione • Le proposte del DCO 645/2017/R/eel• L’esperienza degli Operatori

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Introduzione e contesto

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Introduzione e contesto (1/6)

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Introduzione e contesto (2/6)

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Introduzione e contesto (3/6)

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Introduzione e contesto (4/6)

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Introduzione e contesto (5/6)

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Introduzione e contesto (6/6)

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Il quadro regolatorio/normativo in materia di resilienza

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Delibera 646/2015/R/eel

Focus sulle Imprese > 50.000 POD

vsRegolazione tariffaria che prevede la tariffa parametrica per le Imprese < 100.000 POD (654/2015/R/eel)

E le altre?

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Determine 6/2016 – DIUC & 2/2017 – DIEUDetermina 6/2016 - DIUC• «tavolo di lavoro mirato all’approfondimento dei seguenti temi della qualità del servizio:

i. resilienza del sistema elettrico;ii. regolazione premi-penalità delle interruzioni senza preavviso di lunga durata, anche dovute a forza maggiore;iii. riferibilità degli standard individuali per gli utenti MT a zone industrializzate;iv. forma contrattuale speciale per gli utenti MT;

• che i partecipanti al tavolo di lavoro debbano essere:a. in relazione al punto i.: Terna, le imprese distributrici con più di 50.000 utenti, il Comitato Elettrotecnico Italiano, RSE S.p.A.;b. in relazione al punto ii.: Terna e le imprese distributrici;c. in relazione ai punti iii. e iv.: Terna, le imprese distributrici e i rappresentanti degli utenti in Media Tensione;

• che ulteriori partecipanti al tavolo di lavoro possano essere individuati, anche in fasi successive»

Determina 2/2017 – DIEU • «approvare le “Linee guida per la presentazione dei Piani di lavoro per l’incremento della resilienza del

sistema elettrico – parte prima” di cui all’Allegato A al presente atto, funzionali alla presentazione dei Piani di lavoro in materia di resilienza del sistema elettrico da parte di Terna e delle imprese distributrici che servono più di 50.000 utenti»

• Contenuti in sintesi:• Elementi di costo e di beneficio• Focus su fattore critico manicotti di ghiaccio (e parzialmente sulle inondazioni in ambito urbano)• Calcolo degli indici di resilienza e degli impatti attesi

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Delibera 127/2017/R/eelCon riferimento alla regolazione delle interruzioni prolungate o estese (Titolo 7 – applicazione a tutti i DSO) a decorrere dall’1 ottobre 2017:• «opportuno prevedere un limite, pari a 72 ore, oltre il quale l’onere addizionale degli

indennizzi sia posto in capo all’impresa distributrice e/o a Terna, anche qualora la causa di innesco dell’interruzione sia attribuibile a forza maggiore; tale limite è ritenuto congruo, vista la possibilità per l’impresa distributrice o per Terna di reperire mezzi adeguati al ripristino del servizio; pertanto, decorso tale periodo (salvo quanto precisato al successivo alinea), il servizio può ragionevolmente ritenersi ripristinabile anche in presenza di una causa di innesco attribuibile a cause di forza maggiore

• necessario confermare i meccanismi vigenti di sospensione e posticipazione delle operazioni di ripristino per motivi di sicurezza; in tali periodi, debitamente circoscritti e documentati, l’indennizzo corrisposto ai clienti finali sarà posto a carico del Fondo eventi eccezionali

• opportuno chiarire che i fattori esogeni segnalati dagli operatori possono costituire motivo di ricorso alla suddetta clausola di sospensione e posticipazione delle operazioni di ripristino per motivi di sicurezza solo ove siano accertati e documentati motivi di sicurezza ostativi al lavoro degli addetti alle operazioni di ripristino; pertanto, la mera inagibilità delle strade o la caduta di alberi di alto fusto non può essere invocata quale causa esimente

• il maggior onere per le imprese distributrici e per Terna derivante dalle misure sopraindicate concorra alla verifica dei limiti già fissati dalla regolazione vigente per l’esposizione al rischio, secondo quanto previsto dall’articolo 57 del TIQE…ivi incluse le modalità già previste in caso di superamento di tali limiti

• opportuno prevedere un nuovo limite massimo agli indennizzi, espresso in modo unitario per tutte le tipologie di utenza come numero massimo di ore di disalimentazione; e che tale nuovo limite massimo possa essere individuato in corrispondenza di 240 ore di disalimentazione»

Mi devo dare da fare per evitare impatti economici (fino a 2% ricavo annuo distr.) !

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DCO 645/2017/R/eel (1/3)

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DCO 645/2017/R/eel (2/3)• Incentivi reputazionali attraverso forme di pubblicazione:• «sezioni dei piani di sviluppo focalizzate sulla resilienza e relative schede intervento per le

imprese distributrici di maggiori dimensioni • disposizioni attuative … potrebbero essere applicate inizialmente solo alle imprese

distributrici con più di 300.000 clienti, che complessivamente servono oltre il 95% dei clienti finali in bassa tensione; sulla base della prima applicazione tale soglia potrebbe essere successivamente abbassata fino a 50.000 o 100.000 clienti»

Se sono Impresa < 25k POD ?

• Incentivi economici per la tenuta alle sollecitazioni:• «L’Autorità intende limitare, per quanto possibile, la sovrapposizione di effetti tra eventuali nuovi incentivi

(premialità/penalità) per la resilienza e i diversi meccanismi incentivanti già disciplinati dai vigenti Testi integrati della regolazione output-based e delle tariffe:

• a) Opzione TE-0: limitarsi agli incentivi reputazionali … questa opzione potrebbe comunque includere provvedimenti regolatori nel caso di introduzione di eventuali obblighi di bonifica e ammodernamento tecnologico di parti vetuste e non adeguate che potrebbe derivare da azioni del Ministero dello Sviluppo Economico (secondo quanto prospettato nella consultazione sulla SEN), in modo che il mancato adempimento di tali eventuali obblighi sia sanzionabile dall’Autorità ai sensi della legge 481/95.

• b) Opzione TE-1: introdurre un meccanismo incentivante in forma di penalità nel caso in cui l’impresa distributrice non effettui, in un tempo opportunamente stabilito, almeno gli interventi “ad alta priorità” che presentano maggior rischio in base all’indice di resilienza pre-intervento. Tali interventi critici dovrebbero essere definiti dall’Autorità a seguito della presentazione dei Piani di sviluppo

• c) Opzione TE-2: in aggiunta alle penalità dell’opzione precedente TE-1 in caso di mancata o ritardata realizzazione degli interventi “ad alta priorità”, introdurre anche un meccanismo incentivante in forma di premialità (soggette ad alcune condizionalità) per la realizzazione di ulteriori interventi che presentino benefici maggiori dei costi.»

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DCO 645/2017/R/eel (3/3)• Incentivi economici per l’efficacia del ripristino

• «Opzione RI-0: mantenere gli attuali obblighi regolatori in tema di gestione dell’emergenza, che prevedono aggiornamento (e miglioramento) periodico dei piani di emergenza delle imprese distributrici;

• Opzione RI-1: introdurre un meccanismo incentivante per favorire una maggiore efficacia delle azioni di ripristino in condizioni di emergenza, con un premio ex-ante annuale commisurato a un meccanismo “a punti” basato sull’assessment di specifiche “azioni qualificate” (per un orizzonte inizialmente biennale, successivamente anche quadriennale) previste dalle imprese distributrici, con opportune verifiche di effettiva adozione delle azioni previste in occorrenza di eventi eccezionali;

• Opzione RI-2: introdurre un meccanismo incentivante per favorire una maggiore efficacia delle azioni di ripristino in condizioni di emergenza, con un riconoscimento di costi ex-post in caso di occorrenza di eventi eccezionali, nei limiti di costi predeterminati previsti per azioni speciali di ripristino.

• il 2018 sarebbe, auspicabilmente, anche il momento in cui consolidare le linee guida, quanto meno sull’aspetto “tenuta alle sollecitazioni”. Il consolidamento sull’aspetto “ripristino” potrebbe richiedere tempi più lunghi, principalmente in relazione alle analisi da parte del Tavolo Resilienza»

• l’adozione di incentivazioni economiche prospettate … si prevede al momento una seconda consultazione con la formulazione dei relativi orientamenti finali da parte dell’Autorità

Incentivi economici a quando ?

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Nota MiSE «Indirizzi per prevenzione e gestione di eventi meteo avversi» (1/5)• Lettera del 30/11/2017 ai

concessionari del servizio di distribuzione di energia elettrica

• Viene richiamata l’adozione della SEN: decreto interministeriale 10 novembre 2017

• «attuazione di iniziative idonee a fronteggiare … nuovi livelli di rischio, riducendone la probabilità del verificarsi di nuovi disservizi o minimizzandone l’impatto con approcci predittivi, e comunque garantendo una rapida capacità di intervento sul territorio e di ripristino del servizio»

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Nota MiSE «Indirizzi per prevenzione e gestione di eventi meteo avversi» (2/5)

Come individuo le aree ad «alta priorità» ? Se ne parla solo nel DCO 645/17 …

Indipendenza dalle utenze impattate si concilia con CBA ?

Interventi entro 36 mesi ? E le autorizzazioni ?

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Nota MiSE «Indirizzi per prevenzione e gestione di eventi meteo avversi» (3/5)

Focus sul fenomeno wetsnow, ma le mappe meteo ci sono ?

Devo rendere conto della replicabilità delle soluzioni ?

Scouting tecnologico ?

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Nota MiSE «Indirizzi per prevenzione e gestione di eventi meteo avversi» (4/5)

Ok rafforzamento degli sforzi per i disservizi, ma gli OPEX sono coperti ?

Devo coordinarmi con le amministrazioni locali ed altri soggetti deputati ad intervenire in caso di emergenza !

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Nota MiSE «Indirizzi per prevenzione e gestione di eventi meteo avversi» (5/5)

CONCLUSIONI:CONCLUSIONI:

Gli indirizzi MiSE, vincolanti per tutti i DSO (la cui concessione è rilasciata dal MiSE) si sposano con i dettami della regolazione (es: individuazione delle aree ad «alta priorità») ?

Come posso organizzarmi già per il 2018 a budget chiusi ?

Devo attivarmi sia lato resistenza alle sollecitazioni che lato ripristino della fornitura …

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Delibera 31/2018/R/eel (1/3)• «Le imprese distributrici predispongono un piano, con orizzonte almeno triennale,

finalizzato all’incremento della resilienza del sistema di distribuzione dell’energia elettrica (Piano resilienza).

• L’inclusione [degli interventi] nel Piano è valutata sia in ragione dell’aumento atteso in termini di tenuta della rete alle sollecitazioni meccaniche sia in relazione all’aumento atteso dell’efficacia delle attività di ripristino attraverso attività di prevenzione, inclusa la gestione dell’allerta, o di mitigazione

• Esempi di fattori critici di rischio che possono essere esaminati nei Piani resilienza sono:a) precipitazioni nevose di particolare intensità in grado di provocare la formazione di manicotti di ghiaccio o neve (wet snow);b) allagamenti dovuti a piogge particolarmente intense o frane ed alluvioni provocate da dissesto idrogeologico;c) ondate di calore e prolungati periodi di siccità;d) tempeste di vento e effetti dell’inquinamento salino in prossimità delle coste;e) cadute di alberi di alto fusto su linee aeree, al di fuori della fascia di rispetto.

• Al fine di garantire la massima efficacia ed efficienza degli interventi, le imprese distributrici sviluppano il proprio Piano resilienza in modo coordinato con Terna, se interconnesse con la rete di trasmissione nazionale, e con le imprese distributrici interconnesse e sottese

• Le principali imprese distributrici pubblicano sul proprio sito internet la sezione dedicata alla resilienza, corredata degli elenchi come sopra indicato, entro il 30 giugno di ciascun anno (con avanzamento al 31 dicembre dell’anno precedente l’orizzonte del piano)

Come si garantisce il coordinamento ?

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Delibera 31/2018/R/eel (2/3)

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Delibera 31/2018/R/eel (3/3)• PERIMETRO DI APPLICAZIONE:

• sono considerate “principali imprese distributrici”:a) dal 2018, le imprese distributrici con numero di utenti superiore a 300.000;b) dal 2019, le imprese distributrici soggette all’obbligo di pubblicazione del proprio piano di sviluppo ai sensi del Testo Integrato delle Connessioni Attive;c) dal 2020, le imprese distributrici di cui alla lettera b) e quelle direttamente connesse alla rete di trasmissione nazionale.

• Le imprese distributrici soggette agli obblighi … a partire dal 2019 o dal 2020 hanno facoltà di anticipare il rispetto degli obblighi

• Le rimanenti imprese distributrici individuano le modalità con cui comunicare il proprio Piano resilienza alle amministrazioni locali e ad altri soggetti interessati, tra cui Terna, se interconnesse con la rete di trasmissione nazionale, e le imprese distributrici interconnesse o sottese. Tali imprese hanno facoltà di uniformarsi, su base volontaria e anche parzialmente, alle disposizioni»

• Per il 2018, le imprese distributrici [principali] possono presentare istanza all’Autorità entro il 31 marzo 2018 per deroghe limitate e motivate agli obblighi»

ARERA mi lascia molto libero, ma mi devo conformare alle indicazioni MiSE !

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Verifica MiSE adempimenti previsti dalla Convenzione & Scheda rilevazione fabbisogno (1/2)

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Verifica MiSE adempimenti previsti dalla Convenzione & Scheda rilevazione fabbisogno (2/2)

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I lavori del Tavolo resilienza (1/2)• STATUS QUO:

• In fase di completamento/miglioramento i lavori relativi all’aggiornamento delle Linee Guida – l’attività è curata e promossa da Utilitalia:

• Manicotti di ghiaccio – capofila e-distribuzione (già presente nella determina 2/2017 – DIEU )

• Caduta piante – capofila SET• Allagamenti – capofila areti

• Azioni Federali:• Stipula accordi di programma con RSE per condivisione dei dati disponibili• Confronto con la Protezione Civile per sensibilizzazione e azioni sinergiche

• TO DO:• Condividere una metodologia per l’analisi del fattore critico ondate di calore

à nel GdL costituito dagli Operatori (1 step) e vs altri stakeholder del Tavolo ed ARERA (2 step)

• Condividere proposte per la gestione delle emergenze e le fasi di ripristinoà nel Tavolo Resilienza

• Provvedimento ARERA di aggiornamento della determina con le Linee Guida, a valle del consolidamento delle metodologie

• Completamento delle attività realizzazione dataset di rianalisi meteorologica (a cura RSE con la collaborazione dei DSO, Terna e Utilitalia)

• DCO in materia di aggiornati orientamenti circa le forme incentivanti gli interventi di resilienza, sia con riferimento alla tenuta alle sollecitazioni che al ripristino

In attesa delle nuove Linee Guida come decido gli interventi ?!

Dovrò rivedere il piano ?

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I lavori del Tavolo resilienza (2/2)

Senza il datasetdevo affidarmi a metodologia semplificate …

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I Piani di emergenza

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Storia dei piani di emergenza (1/2)

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Storia dei piani di emergenza (2/2)

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Le proposte del DCO 645/2017/R/eel (1/3)• Assessment delle “azioni qualificate” di ripristino (vedi Appendice 4):• «Per accedere al meccanismo premiante appare indispensabile che le imprese soddisfino preliminarmente

alcuni requisiti, disponendo di “Linee guida plus per la gestione delle emergenze”

• Condizionalità:• La principale condizione consiste, per entrambe le ipotesi, nell’effettiva messa in atto delle azioni

(“qualificate” o “speciali”) dichiarate dalle imprese, con riferimento sia alle azioni di predisposizione (indipendenti dalla effettiva occorrenza degli eventi eccezionali) sia alle azioni di gestione dell’emergenza (da effettuarsi in occasione degli eventi eccezionali).

• Pre-requisiti:a. Informazioni alla clientela: deve essere dimostrabile in sede di ispezione di disporre di un sistema adeguato alla rilevazione in tempo reale delle interruzioni almeno MT e del numero di clienti ad esse associatib. Rapporti con le Istituzioni: deve essere dimostrabile in sede di ispezione che sono stati adottati protocolli specifici con le Istituzioni interessatec. Formazione del personale: deve essere dimostrabile in sede di ispezione che sono stati effettuati addestramenti specificid. Aggiornamento del piano di emergenza: deve essere dimostrabile in sede di ispezione che si è dato luogo a una review del piano (verificabile) dopo l’accadimento di un evento significativo

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Le proposte del DCO 645/2017/R/eel (2/3)• Riduzione del rischio (risk reduction):

1. Effettuazione di esercitazioni e/o simulazioni mirate in coordinamento con le Istituzioni preposte2. Campagne specifiche di comunicazione agli utenti per zone particolarmente a rischio con suggerimenti pratici (da collegare alle forme di informazione ai clienti durante l’emergenza vd punto 8)3. Collaborazioni con le Istituzioni per la sensibilizzazione della cittadinanza e dei gestori dei servizi pubblici4. Consultazione con soggetti interessati di analisi specifiche di mitigazione del rischio con azioni previste di approntamento da adottare in caso di rischio imminente5. Disponibilità di app smartphone per la comunicazione da parte dei clienti di interruzioni con possibile origine BT

• Prontezza (readiness)6. Integrazione di sistemi, procedure, risorse ed informazioni con gli organismi di Protezione civile per il miglioramento della collaborazione e della capacità di risposta sia in ordinario che in emergenza (integrazione di reti ICT, radio TETRA, dati GIS, collegamenti in fibra ottica, dati di contatto, dati di esercizio)7. Utilizzo delle previsioni meteo a 3-2 giorni di per l’approntamento di misure di mitigazione nel caso di formazione di fronti perturbati o di potenziale insorgenza di rischi (es Reperimento dei mezzi speciali)8. Allerta agli utenti, con indicazione dei Comuni maggiormente a rischio, delle possibili conseguenze degli eventi meteo e dei possibili pericoli per l’incolumità delle persone (possibile veicolazione dell’allerta tramite i mass-media)9. Allerta agli altri servizi di pubblica utilità e adozione di misure di approntamento (es. gruppi di generazione precollocati presso scuole/presidi sanitari/servizi di sicurezza etc.)10. Facilitazione del raccordo tra le rispettive articolazioni territoriali delle imprese distributrici e del sistema di Protezione Civile Provinciale con particolare riferimento alla pianificazione di protezione civile e collaborazione nel superamento di emergenze di varia natura (es.: mutua ospitalità d’infrastrutture, piani di contingenza carburanti per garantire la continuità del servizi)

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Le proposte del DCO 645/2017/R/eel (3/3)• Gestione dell’emergenza (response)

11. Aggiornamento delle informazioni (es.: tempo stimato per la ripresa del servizio) agli utenti via radio/canali smartphone o altri mezzi per i quali sono sufficienti terminali alimentati a batteria12. Utilizzo di mezzi non convenzionali per lo sgombero delle strade in caso di neve o per accedere agli impianti in caso di allagamenti13. Utilizzo di generazione distribuita per funzionamento in isola intenzionale (limitato a zone/clienti critici)14. Coordinamento continuo con Terna, previsto da apposita procedura riscontrabile15. Gestione dell’emergenza per utenti di distributori di energia elettrica “embedded”16. Azioni di gestione dell’emergenza mirate agli altri servizi di pubblica utilità elettro-dipendenti

• Ritorno alla normalità (recovery)17. Pubblicazione tempestiva di una relazione sull’evento contenente prime valutazioni di miglioramento delle procedure di ripristino a seguito di quanto successo18. Indagine specifica sulla soddisfazione dei gestori degli altri servizi pubblici impattati, per valutare come sono andate le cose prima e durante l’emergenza

• Dal DCO:• «una volta raggiunto il consenso su quelle più efficaci e a cui possa essere data più rapida attuazione, sentito

il Tavolo Resilienza, con successiva consultazione possa essere definito il punteggio da attribuire ad ogni azione qualificata e le modalità di erogazione dei premi. Trattandosi di una iniziativa assai innovativa, dovrebbe essere previsto un tuning dei criteri di punteggio dopo i primi eventi»

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L’esperienza degli Operatori (1/2)

Seguo scrupolosamente

opzioni migliorative …

Seguo scrupolosamente la Guida CEI 0-17 e valuto le migliori opzioni migliorative …

Page 36: Paluzza, 29 Giugno 2018 - SECAB€¦ · Slide 2 di 37 Agenda • Introduzione e contesto • Il quadro regolatorio/normativo in materia di resilienza • Delibera 646/2015/R/eel •

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L’esperienza degli Operatori (2/2) Condivido un protocollo di Condivido un protocollo di intesa con la Protezione Civile e stipulo accordi con le autorità pubbliche !Assicuro il funzionamento delle comunicazioni …Mi coordino col DSO di riferimento !Metto in campo azioni di miglioramento continuo !!

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Grazie per l’attenzione

Settore Energia: Reti e Tecnologie / Area [email protected] / [email protected]: 06 945282 40/41