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Pancreatite acuta Patolgia: Malattia infiammatoria acuta del pancreas. E’ un’infiammazione acuta del pancreas che riconosce diverse cause:patologie delle vie biliari ed alcolismo sono responsabili dell’80% dei casi.Altre cause: farmaci infezioni,trigliceridi superiori a 1000 mg/dl,ipercalcemia,interventi chirurgici delle vie biliari. L’autodigestione del parenchima ghiandolare per attivazione enzimatica è la teoria primaria della patogenesi.Obbiettivi:Mantenimento del peso corporeo,Minimizzare le perdite proteiche-Riduzione amilasemia e lipasemia -Evitare o migliorare la comparsa di complicanze-Prevenire l’instaurarsi di uno stato di malnutrizione (pesare i pazienti). Superata la fase acuta della PA grave, è consigliabile nelle fasi iniziali di rialimentazione un’integrazione tra NE e NP. Consigli dietetici/comportamentali: Pancreatite cronica Patologia:Malattia infiammatoria cronica del pancreas.Condizione caratterizzata da modificazioni strutturali della ghiandola frequentemente dovute all’alcolismo o a cause idiopatiche.Altre cause sono riconducibili a microlitiasi o all’iperparatiroidismo, alla pancreatite ereditaria.L’assorbimento è generalmente conservato per la secrezione di amilasi ghiandolare e duodenale.Alterazioni metaboliche:INSUFFICIENZA PANCREATICA ESOCRINA ED ENDOCRINA,RIDOTTA TOLLERANZA GLUCIDICA,DIFFICOLTà DI DIGESTIONE DI PROTEINE E LIPIDI,MALASSORBIMENTO (STEATORREA E CREATORREA),DIABETE MELLITO (1/3 dei casi), Malnutrizione dovuta a: dolore addominale postprandiale, malassorbimento lipidico, malassorbimento proteico, riduzione dell’ingesta per anoressia, coesistente alcolismo.,Steatorrea(grassi nelle feci): se maggiore di 7g/die si associa a malassorbimento delle vitamine liposolubili. Deficit vitaminici: tiamina, acido folico, vit B12, vitamina E, vitamina A, calcio, magnesio,rame, zinco e selenio. Nel momento in cui i sintomi e gli esami migliorano abbiamo una rialimentazione per bocca del paziente. Anche con amilasi e lipasi ancora alterate comunque c’è un miglioramento. Consigli dietetici/comportamentali:Dieta con alimenti di facile digeribilità,Apporto energetico: 35- 40 kcal/peso corporeo desiderabile/die,Lipidi non superiori a 25% delle kcal totali ,Utilizzo di olio MCT se necessario,Quota proteica : 15% delle kcal tot--à 1,5gr/kg pc desiderabile/die ,Quota CHO: 60% delle kcal tot --> di cui Solubili: 12% kcal/tot ,Apporto di fibra intorno ai 15-20 gr/die,Frazionamento dei pasti,Incrementare apporto di vit B12, vit D e calcio,Astensione completa dall’alcol. Dieta e pancreatite acuta:In caso di pancreatite acuta si procede ad periodo di digiuno (da qualche giorno a qualche settimana, in base alla gravità), mentre l’alimentazione riprende non appena il paziente è stabile, con appetito e privo dei sintomi che caratterizzano la fase acuta; gli alimenti vengono reintrodotti gradualmente, una volta ogni uno o due giorni, secondo la tolleranza individuale.All’inizio è una dieta liquida, acqua o passati di verdure, che vengono presto seguiti da alimenti ricchi di carboidrati:patate,riso,pasta,purè di frutta non acida,pane arrostito.Sembra che tali cibi permettano di regolarizzare le secrezioni pancreatiche, va detto però che molto spesso i pazienti soffrono anche di diabete, perciò la qualità degli zuccheri va regolata di conseguenza.Se questa alimentazione è tollerata dal paziente, si passa ad aggiungere un minimo quantitativo di proteine, all’inizio sotto forma di pesce. È una fase delicata, se le analisi del sangue e delle urine daranno esito negativo si deve tornare alla fase precedente per stabilizzare il pancreas, altrimenti si può andare avanti.In un’ulteriore fase possono essere reintrodotte anche le verdure cotte e la carne cotta o grigliata:prima si reintroduce il pollo,poi altre carni bianche,solo alla fine le carni rosse.È importante sottolineare che in tutte le fasi i pasti devono essere frazionati durante la giornata (cinque o sei pasti al giorno), inoltre i grassi devono essere sempre regolarizzati e, se si nota una difficoltà nel digerirli, si può fare uso dei cosiddetti oli MCT (grassi a catena media), più assimilabili e meno problematici da digerire.In fase di remissione dalla malattia la dieta sarà, rispetto ad un regime alimentare normale:normocalorica (apporto calorico pari alle necessità del paziente);iperglicidica (abbondante apporto di carboidrati complessi);ipolipidica (scarso apporto di grassi);normoproteica (apporto equilibrato di proteine);con la totale esclusione dell’alcol, questo è fondamentale.

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Pancreatite acutaPatolgia: Malattia infiammatoria acuta del pancreas. E uninfiammazione acuta del pancreas che riconosce diverse cause:patologie delle vie biliari ed alcolismo sono responsabili dell80% dei casi.Altre cause: farmaci infezioni,trigliceridi superiori a 1000 mg/dl,ipercalcemia,interventi chirurgici delle vie biliari. Lautodigestione del parenchima ghiandolare per attivazione enzimatica la teoria primaria della patogenesi.Obbiettivi:Mantenimento del peso corporeo,Minimizzare le perdite proteiche-Riduzione amilasemia e lipasemia -Evitare o migliorare la comparsa di complicanze-Prevenire linstaurarsi di uno stato di malnutrizione (pesare i pazienti). Superata la fase acuta della PA grave, consigliabile nelle fasi iniziali di rialimentazione unintegrazione tra NE e NP.Consigli dietetici/comportamentali:Pancreatite cronicaPatologia:Malattia infiammatoria cronica del pancreas.Condizione caratterizzata da modificazioni strutturali della ghiandola frequentemente dovute allalcolismo o a cause idiopatiche.Altre cause sono riconducibili a microlitiasi o alliperparatiroidismo, alla pancreatite ereditaria.Lassorbimento generalmente conservato per la secrezione di amilasi ghiandolare e duodenale.Alterazioni metaboliche:INSUFFICIENZA PANCREATICA ESOCRINA ED ENDOCRINA,RIDOTTA TOLLERANZA GLUCIDICA,DIFFICOLT DI DIGESTIONE DI PROTEINE E LIPIDI,MALASSORBIMENTO (STEATORREA E CREATORREA),DIABETE MELLITO (1/3 dei casi), Malnutrizione dovuta a: dolore addominale postprandiale, malassorbimento lipidico, malassorbimento proteico, riduzione dellingesta per anoressia, coesistente alcolismo.,Steatorrea(grassi nelle feci): se maggiore di 7g/die si associa a malassorbimento delle vitamine liposolubili. Deficit vitaminici: tiamina, acido folico, vit B12, vitamina E, vitamina A, calcio, magnesio,rame, zinco e selenio. Nel momento in cui i sintomi e gli esami migliorano abbiamo una rialimentazione per bocca del paziente. Anche con amilasi e lipasi ancora alterate comunque c un miglioramento.Consigli dietetici/comportamentali:Dieta con alimenti di facile digeribilit,Apporto energetico: 35-40 kcal/peso corporeo desiderabile/die,Lipidi non superiori a 25% delle kcal totali ,Utilizzo di olio MCT se necessario,Quota proteica : 15% delle kcal tot-- 1,5gr/kg pc desiderabile/die ,Quota CHO: 60% delle kcal tot --> di cui Solubili: 12% kcal/tot ,Apporto di fibra intorno ai 15-20 gr/die,Frazionamento dei pasti,Incrementare apporto di vit B12, vit D e calcio,Astensione completa dallalcol.Dieta e pancreatite acuta:In caso di pancreatite acuta si procede ad periodo di digiuno (da qualche giorno a qualche settimana, in base alla gravit), mentre lalimentazione riprende non appena il paziente stabile, con appetito e privo dei sintomi che caratterizzano la fase acuta; gli alimenti vengono reintrodotti gradualmente, una volta ogni uno o due giorni, secondo la tolleranza individuale.Allinizio una dieta liquida, acqua o passati di verdure, che vengono presto seguiti da alimenti ricchi di carboidrati:patate,riso,pasta,pur di frutta non acida,pane arrostito.Sembra che tali cibi permettano di regolarizzare le secrezioni pancreatiche, va detto per che molto spesso i pazienti soffrono anche di diabete, perci la qualit degli zuccheri va regolata di conseguenza.Se questa alimentazione tollerata dal paziente, si passa ad aggiungere un minimo quantitativo di proteine, allinizio sotto forma di pesce. una fase delicata, se le analisi del sangue e delle urine daranno esito negativo si deve tornare alla fase precedente per stabilizzare il pancreas, altrimenti si pu andare avanti.In unulteriore fase possono essere reintrodotte anche le verdure cotte e la carne cotta o grigliata:prima si reintroduce il pollo,poi altre carni bianche,solo alla fine le carni rosse. importante sottolineare che in tutte le fasi i pasti devono essere frazionati durante la giornata (cinque o sei pasti al giorno), inoltre i grassi devono essere sempre regolarizzati e, se si nota una difficolt nel digerirli, si pu fare uso dei cosiddetti oli MCT (grassi a catena media), pi assimilabili e meno problematici da digerire.In fase di remissione dalla malattia la dieta sar, rispetto ad un regime alimentare normale:normocalorica (apporto calorico pari alle necessit del paziente);iperglicidica (abbondante apporto di carboidrati complessi);ipolipidica (scarso apporto di grassi);normoproteica (apporto equilibrato di proteine);con latotale esclusione dellalcol, questo fondamentale.Dieta e pancreatite cronicaIn caso di pancreatite cronica si ha un malassorbimento cronico (gli enzimi pancreatici servono ad assorbire gli alimenti, soprattutto quelli grassi), quindi gli obiettivi sono quelli di migliorare la nutrizione e controllare il diabete.Viene quindi indicata una dieta ipercalorica (pi calorie del necessario, rispetto ad un soggetto sano) dato il malassorbimento, con una elevata concentrazione di proteine e un pi basso contenuto di grassi, da aumentare a seconda della risposta del paziente, eventualmente anche qui utilizzando oli MCT.Vanno inoltre evitate tutte le bevande eccitanti come t o caff evanno banditi lalcole ilfumo.Potrebbe essere necessario, inoltre, provvedere a unintegrazione delle vitamine liposolubili e di minerali come calcio,magnesioe zinco, a causa del malassorbimento intestinale.Anche in questo caso i pasti devono essere numerosi durante la giornata: la maggiore quantit di introito calorico deve essere raggiunta con laumentare del numero di pasti perch un pasto di oltre 500 kcal non ha effetti benefici sulle secrezioni pancreatiche.