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Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 1
Interazioni adroniche ad alto pT
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 2
Interazioni adroniche ad alto pT - sommario
• quark-parton model (QCD improved);• funzioni di struttura;• i partoni “spettatori”;• uso delle variabili trasverse.• esempi (scoperta di W± e Z).
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 3
cinematica DIS
• ℓ N ℓ ’ X [ “deep inelastic scattering” leptone-nucleone];• k, k’, q, P : 4-momenti (LAB sys);• variabili Lorentz - invarianti :
= q · P / M = Eℓ - Eℓ’ [= energia perduta dal leptone, LAB sys] ;
Q2 = -q2 = 2(E E’ - k · k’) - mℓ - mℓ’ =
4 Eℓ Eℓ’ sin2 (/2)[= - modulo del 4-impulso trasferito] ;
x = Q2 / (2M)[= frazione del momento dell’adrone posseduta dal partone
interagente] ;
y = (q · P) / (k · P) = / Eℓ ;[= frazione dell’energia ceduta dal leptone] ;
W2 = (P + q)2 = M2 + 2 M - Q2
[= (massa)2 del sistema adronico dello stato finale].
[NB - i 3-vettori sono sottolineati;
- il “·” indica prodotto scalare]
k k’
q
P, M
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 4
interazioni adroniche ad alto pT
).ˆ;(ˆ),(),()( 21,22
21 xsxsjmikQxFQxFdxdxjetjetppki k
pki
piki
p
p
“spettatori”
“spettatori”
xi
xk
^
D
D
adroni dello stato
finale (singoletti di colore)
(–)
jet1
jet2
j
m
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 5
quark-parton model - partoni di stato iniziale
• le collisioni adroniche ad alto pT (=piccola distanza) sono studiabili come un succedersi di processi che “fattorizzano” (= si svolgono uno dopo l’altro);
• durante le collisioni, i partoni si comportano come particelle puntiformi quasi-libere (cfr. gli elettroni in e+e-);
• ad alto pT gli adroni sono sovrapposizioni incoerenti di partoni elementari (= quark e gluoni della QCD);
• il “numero” di partoni contenuto in un adrone non è ben definito : esistono infiniti gluoni + quark del “mare”;
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 6
qpm - funzioni di struttura
• all’interno dell’adrone, in prima approssimazione i partoni hanno solo momento longitudinale (= il “moto di Fermi” dei partoni nell’adrone è piccolo);
• ciascun partone possiede una frazione x del momento longitudinale dell’adrone a cui appartiene : ppartone = x · padrone ;
• le distribuzioni Fip(x,Q2) (“funzioni di struttura”), che definiscono la
distribuzione in momento del partone “i” nell’adrone, sono funzioni dell’impulso trasferito Q;
• l’evoluzione in (x, Q2) delle funzioni di struttura è regolata in QCD non perturbativa dall’equazione di Gribov-Lipatov-Altarelli-Parisi;
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 7
qpm - collisione partonica
• le collisioni tra partoni elementari sono processi a quattro corpi (“a b c d”) studiabili in QCD perturbativa; il quadrato dell’energia efficace nella collisione elementare è ŝ = sx1x2;
• la maggior parte dei partoni contenuti negli adroni di partenza non partecipano alla collisione (“partoni spettatori”); essi continuano nel loro percorso in direzione (quasi-) parallela agli adroni dello stato iniziale;
• dopo la collisione, i partoni di stato finale “adronizzano” (“frammentano”) in adroni di stato finale; questi emergono dall’interazione come getti collimati (“jets”) di particelle di alto pT;
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 8
qpm - frammentazione
• si definiscono “funzioni di frammentazione” Di(z,Q2), che definiscono la distribuzione degli adroni “i” nella variabile zEpartone.
• le funzioni di frammentazione dipendono, in buona approssimazione, dai partoni di stato finale e non dallo stato iniziale o dalla collisione elementare;
• tuttavia, a differenza dei partoni della collisione elementare, gli adroni di stato finale sono singoletti di colore; ciò implica che nel processo di frammentazione, particelle adroniche di differenti jet interagiscano;
• le collisioni adroniche a basso pT (= grande distanza, Q2 < [qualche GeV]2 ) corrispondono ad interazioni tra adroni non puntiformi, che si comportano in modo coerente; la QCD perturbativa non è in grado di fare predizioni.
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 9
QCD perturbativa - 1
conseguenze (passato) :
incl(pbar pjet X) calcolabile, buon accordo con i dati;
incl(pbar pW), incl(pbar pW X) calcolabile, ottimo accordo con i dati;
tot(pbar p) dominata da bassi pT, non calcolabile;
elast(pbar ppbar p) e elast(pppp) dominate da bassi pT, non calcolabili (cfr. teorema ottico).
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 10
QCD perturbativa - 2
conseguenze (futuro) :
• i processi di LHC ad alto pT (ex pp Higgs, pp Susy) sono calcolabili con buona approssimazione predizioni ragionevoli;
• la frammentazione, in prima approssimazione, non dipende da s e dal processo elementare modelli fenomenologici semi-quantitativi (“Lund”, “Isajet”), incorporati in programmi numerici, non ideologicamente soddisfacenti, ma in discreto accordo con i dati disponibili.
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 11
cinematica dei processi partonici
stato iniziale :
p1 = [½s, ½s, ~0, ~0]; pi = [½xis, ½xis, ~0, ~0];
p2 = [½s, -½s, ~0, ~0]; pk = [½xks, -½xks, ~0, ~0];
somma :
CM12 : [½s(xi + xk), ½s(xi - xk), ~0, ~0];
CMik : [ŝ, 0, 0, 0] ŝ = [½s(xi + xk)]2 – [½s(xi - xk)]2 = s xi xk.
i
m
j
k
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 12
processi partonici - variabili di Mandelstam
pi = [½ŝ, ½ŝ, 0, 0];
pk = [½ŝ, -½ŝ, 0, 0];
pj = [½ŝ, ½ŝ cos, ½ŝ sin,0];
pm = [½ŝ, -½ŝ cos, -½ŝ sin,0];
ŝ = (pi + pk)2 = (pj + pm)2 = s xi xk;
t^ = (pi - pj)2 = (pm - pk)2 = - ½ŝ (1 - cos);
û = (pi - pm)2 = (pk - pj)2 = - ½ŝ (1 + cos);
ŝ + t^ + û = 0 ( nel CM 2 variabili indipendenti).
i
m
j
k
i
m
jk*
NB - in approssimazione di massa nulla per tutti i partoni [per il caso m0, PDG § 34.5, pag 212].
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 13
misura delle funzioni di struttura
LAB : [½s(xi + xk), ½s(xi - xk), ~0, ~0];
CMik : [ŝ, 0, 0, 0] ŝ = [½s(xi + xk)]2 – [½s(xi - xk)]2 = s xi xk.
xi
xk
piklongLAB = costante
mik2 = costante
misura
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le funzioni di struttura
• nel qpm elementare, gli adroni sono dei fasci “wide-band” di partoni elementari;• in prima approssimazione, le funzioni di struttura non dipendono da Q2 :
Fi(x, Q2) / Q2 = 0; u, Q2 = (5 GeV)2
.00
.08
.0001 .001 .01 .1 1.
.04
.12
.16
[cteq2m]
u, Q2 = (100 GeV)2
g, Q2 = (100 GeV)2
ū, Q2 = (5 GeV)2
ū, Q2 = (100 GeV)2
x
x2 P
DF
(x,Q
2)
• in realtà, all’aumentare di Q2, violazioni di scaling [aumentano i problemi per LHC] :
diminuisce la “distanza” dell’interazione;
qvalenza diminuiscono; qsea e g aumentano per
x piccoli :
www.zebu.uoregon.edu
/~parton/partongraph.html
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 15
“luminosità differenziale”
dLi / dŝ
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 16
i partoni spettatori - l’energia trasversa
• i partoni spettatori hanno impulso (quasi-) parallelo agli adroni dello stato iniziale;
• essi portano la maggior parte dell’energia del fascio (ŝ << s), e non danno luogo a processi “interessanti”;
• inoltre, le particelle derivanti dalla loro frammentazione hanno angoli polari () prossimi a 0° o a 180°, che per lo più sfuggono nella camera del fascio, senza essere rivelate;
• pertanto, in quasi tutte le interazioni, l’energia rivelata è una (piccola) frazione di quella nominale, e pertanto la condizione cinematica di conservazione del quadriimpulso non è applicabile;
• tuttavia, le particelle a grande angolo ( 0°, 180°) sono rivelabili;• pertanto, nelle dimensioni trasverse (x, y), la conservazione dell’energia è
fenomenologicamente osservabile : si parla pertanto di “ETM” nel caso di .
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 17
esempio : decadimento W e (UA1, UA2) - 1
• produzione : ūd W- e-; [tutto l’argomento è valido anche per W+]
• pT(W±) << pL(W±); non rivelato;• analisi :
trigger in ET elettromagnetica (elettrone) : ET > 8 GeV [UA2];
selezione richiede alta ETM ( );
ricostruire : pTe, pT
(da ETM), ET
tot, pTtot ;
calcolare : mT2 (ET
tot)2 - (pTtot)2
[“massa trasversa”]; mT è correlabile a m(W), ex. via
montecarlo;
ū d
W
e
e
ETM
stato iniziale
st.intermedio
stato finale
rivelatore
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 18
esempio : decadimento W e (UA1, UA2) - 2
• metodo alternativo (“picco jacobiano”) :[l’impulso trasverso del leptone è lo stesso nel W-sys e nel LAB]
pe* = ½mW ; [ “ * ” = W ref sys]
pTe* = ½mW sin * = pT
e;
cos * = [1- (2pTe/ mW)2 ]½
d N / d pTe = [dN / dcos*] × [d cos*/ dpT
e] =
= ƒ(pTe / mW) × [1 - (2pT
e/ mW)2 ]-½
se ƒ ha un andamento “buono”, la distribuzione del momento trasverso del leptone ha un massimo (modulato da W+rivelatore) per pT
e = ½ mW.C.Rubbia,
Nobel lecture
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT 19
Fine - interazioni adroniche ad alto pT