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PARANCHI E MANOVRE DEL FORMULA 18

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Al lasco possono superare i 25 nodi di velocità e non sono dei maxi cat, ma più semplicemente i Formula 18, una classe di multiscafi che sta avendo un successo in continua crescita

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PARANCHIE MANOVRE DEL FORMULA 18

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Al lasco possono superare i 25 nodi di velocità e non sono deimaxi cat, ma più semplicemente i Formula 18, una classe relativa-mente recente che sta avendo un successo in continua crescita

PARANCHI E MANOVRE DELL’F18

PARANCHI E MANOVRE DELL’F18

Imbarcazioni affidabili e robuste,d'elevato contenuto tecnico per leregate di triangolo e perfette per i

fantastici ed emozionanti raid costieri. Stiamo parlando deiCatamarani Formula 18, una classein forte ascesa nel mondo dei multiscafi dove il giusto mix di prestazioni, tecnica e longevità nehanno decretato il successo. In Italiasi contano 80 iscritti alla classe(www.formula18.it), in Francia eGermania si raggiungono i 100 e leregate nazionali vedono la partecipazione di oltre 30 imbarcazioni. Per non parlare poi deigrandi raid Internazionali comeL'Eurocat, con oltre 300 regatanti dicui la metà sono Formula 18, o ilCampionato Mondiale (nel 2004 si èsvolto in Italia ed ha visto la partecipazione record di 158 team). Ma veniamo alla barca: 17 mq diranda, 4,15 mq di fiocco e 21 mq digennaker su 18 piedi di lunghezza e180 Kg di peso per due uomini d'equipaggio. Quindi un'ampiasuperficie velica che permette diesprimere potenza e velocità anchein arie leggere. Da qui la necessità diottimizzare al meglio l'attrezzaturaper gestire al meglio l'elevata energia a disposizione.

Ma quale deve essere l'attrezzatura?Una domanda a cui i numerosi cantieri produttori di F18 rispondonocon soluzioni diverse e che spesso iregatanti modificano ed adeguano infunzione della propria visione personale, ma che hanno in comunela ricerca della qualità. Lo testimoniail fatto che i migliori articoli dellaHarken siano sempre presenti sututte le imbarcazioni. Ritengo che icriteri principali per migliorare lapropria attrezzatura siano l'efficienzadelle manovre e la loro semplicità.Più è libero e pulito il trampolino,migliore sarà la vivibilità a bordo, piùveloci risulteranno le operazioni eminori i problemi derivanti dall'incattivirsi di cime e scotte. Per raggiungere questi obiettivi è indispensabile fare riferimento a prodotti d'alta qualità che garantiscano, oltre ad una resistenzaadeguata agli alti carichi di lavoro,anche un'ottima scorrevolezza ed unbasso attrito. Queste potrebberosembrare banalità, ma la necessità diadottare paranchi con rapporti 16:1rendono l'idea della difficoltà nel trovare sistemi realmente efficienti.

La randaLa tendenza degli ultimi anni è di

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scotta, che arrivano ad avere un rapporto almeno 8:1 con carichisuperiori di lavoro che si aggiranosui 350Kg. Harken offre una gammadi prodotti realizzati in modo specifico ed in grado di soddisfareegregiamente queste nuove esigenze. Il paranco composto dall'abbinamento dei modelli quadrupli H2631 ed H2632 (figura1) è una soluzione perfetta per laloro eccellente scorrevolezza, specieai bassi carichi. Di grande utilità ilmeccanismo d'innesto automaticodel cricco, che permette di renderesempre fruibile al meglio il sistemaanche in condizioni d'estrema variabilità dell'intensità del vento.Per diminuire gli attriti è consigliabile scalzare la parte finaledella scotta e lasciare scorrere nellecarrucole solo il nudo Spectra.I più sofisticati ed esigenti realizzanosistemi con rapporti di 10:1 o 12:1.

realizzare vele "square top", contanto tessuto spostato all'altezzadelle prime stecche, ma di difficilecontrollo; da qui la necessità diaumentare la potenza dei paranchi di

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Il problema diventa la scorrevolezzadovuta alla scotta di grande diametro (cima grossa = grandeattrito) abbinata ad un elevato numero di rinvii. Allora è necessarioseparare la scotta, che lavora solocon un rapporto 2:1, dal parancodemoltiplicatore vero e proprio.Quest'ultimo ha un rapporto 5:1 o6:1 ed è parzialmente sistematoall'interno del boma con una cimascalzata di 4 mm su pulegge per cavid'acciaio (figura 2).Solitamente è il prodiere ad occuparsi di questa manovra, sia perl'elevato sforzo fisico necessario,che richiede l'utilizzo di entrambe lemani, sia per la continua e costantevariazione della regolazione, indispensabile per rendere al meglio.Nei triangoli solitamente il carrellonon è molto utilizzato. Di fatto anchenelle andature larghe, sotto gennaker, la barca viene portatamolto all'orza per sfruttare il ventoapparente ed il carrello rimane alcentro con la scotta relativamente

cazzata. Con questa andatura l'assieme "randa+paranco" svolgeanche la funzione di paterazzo, evitando una flessione eccessivadella parte alta dell'albero che è sottoposta al carico del gennaker.Nei raid invece le andature al traverso con vento sostenuto nonsono rare; qui allora è necessariofare largo uso del carrello che devenecessariamente essere a ricircolo disfere, come il tipo H2737.Il cunningham ha una funzione assolutamente fondamentale per ilcontrollo della forma della vela edella curvatura dell'albero. E' lamanovra più potente della barcadove si arrivano a adottare rapporti

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di riduzione 16:1. Qui si parla di carichi dinamici che in certe condizioni possono superare i400Kg. Se il rapporto di riduzionerende relativamente "morbido" l'usodella manovra nel cazzare, l'elevatonumero di giri della cima nel paranco rende spesso inefficientel'operazione opposta. Da qui l'assoluta esigenza di adottare ilmeglio che si possa trovare sul mercato ed Harken non è seconda anessuno coi bozzelli della serieMicro e Bullet con pulegge su sfere(figura 3). La manovra è quindi rinviata dalla base alberosugli scafi, tramite due torretteorientabili come il tipo H291, inmodo da consentirne l'utilizzo ancherimanendo fuori al trapezio.

Il fioccoDi normale adozione è il fiocco autovirante che toglie al prodiere, giàgravato di tante responsabilità,un'incombenza importante, aggiungendo anche un netto

guadagno in termini di prestazioni.In virata la scotta fiocco non devepiù essere toccata e come si cambiamura, la vela è già a segno.Si tratta di un sistema costituito dauna rotaia con un adeguato raggio dicurvatura, fissata alla traversa anteriore ed un carrello Micro Cbtipo H2703 su sfere. Su quest'ultimoe sulla bugna del fiocco vengonomontati bozzelli del tipo Carbo 352per un primo paranco 2:1 (figura 4)che viene rinviato sul tangone all'altezza dei due stralletti. Quipassa in un bozzello tipo 417 oMicro 292. Il rapporto finale è un 4:1e la scotta viene quindi rinviata aidue lati opposti della traversa ante-riore dove vengono fissati due strozzatori su torretta girevole.La drizza è in Spectra da 4 o 5 mmed ha anche la funzione di cunningham. Scorre parallela allostrallo, su cui è inferito il fiocco etermina su un bozzello con arricavo(figura 5). Il tutto deve rimanereracchiuso nella tasca del fiocco e

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quindi la puleggia deve essere estremamente piccola, comel'AirBlock 405. Viene quindi realizzato un paranco con un rapporto finale 4:1, che scorrendolungo uno degli stralletti, viene rinviato e strozzato sulla traversaanteriore.

Il gennakerE' la vela che consente di sfrecciareal lasco a velocità prossime ai 25nodi, rendendo la conduzione dellabarca una pura emozione. Le manovre d'issata ed ammainatacostituiscono un momento crucialee fondamentale per l'esito dellaregata. Oggi tutte le imbarcazionisono dotate di snuffer: un tubo, rigido o di tessuto, che viene applicato lungo il tangone e che permette di agevolare notevolmentel'operazione.Ma non vi sono solo vantaggi. Il giroa circuito chiuso della drizza passain numerosi rinvii e pulegge chegenerano molti attriti e rendono talvolta troppo dura l'operazione. Inquesta situazione non si ha solo unaperdita di prestazioni a causa deltempo necessario alla manovra, maanche una notevole usura e

deformazione della vela che vienebrutalmente strattonata per esseremessa a segno. Se il circuito non èefficiente si possono formare dellevere e proprie bruciature, o addirittura dei buchi, dove il tessutoviene sfregato tra il retriver e labocca dello snuffer durante l'ammainata.Vi sono di base due scelte per attrezzare la propria barca: il circuitounico e quello dove drizza e murasono indipendenti. Personalmentepreferisco la seconda soluzione perché si può anticipare la messa asegno della mura già al termine deltraverso, per poi dedicarsi all'issatavera e propria in fase di poggiata,con una diminuzione degli attriti ingioco e miglioramento della velocitàd'esecuzione.

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Giovanni Formica

milanese, 40 anni, haregatato fino al 2003 con

l’Hobie Cat 16 raccogliendo buoni risultati. E’

poi passato al Formula 18 finendo terzo all’Italiano 2003 e

terzo nella Coppa Italia 2004.

Lo sdoppiamento viene realizzatoseparando il braccio in Spectra, cheparte dalla mura del gennaker eviene rinviato in un bozzello postosull'estremità del tangone.Quest'ultimo deve essere di materiale particolarmente resistenteall'effetto "sega" della cima che, sfregando occasionalmente sulleguance del bozzello, ne può causareuna precoce usura. Il tipo Bullet 098(figura 6) è adeguato all'impiego. Da qui viene rinviato suuno strozzatore supplementare fissato sulla traversa anteriore.Per quanto riguarda l'albero, in testasi cercano prodotti di peso minimoed il bozzello della serie Carbo 351 è perfetto per farvi scorrere ladrizza (figura 7).Il giro di scotta richiede due bozzelli

Carbo Ratchamatic H2625 (figura 8)che offrono il grande vantaggio dell'inserimento automatico del cricco in funzione del carico. Acausa dello sforzo elevato necessario a regolare la vela, spessovengono aggiunti due Carbo H2650(figura 9) per costringere la scotta afasciare con una superficie maggiore il Ratchamatic e diminuendo così notevolmente lafatica sulle mani del prodiere. A questo proposito, consiglio sempre l'uso di guanti debitamenterinforzati, come ad esempio i duemodelli prodotti da Harken, che viaiuterà a soffrire meno e manovrarein tutta sicurezza.

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