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FEBBRAIO 2018 PARROCCHIA ARCIPRETALE S. ANDREA APOSTOLO CARUGATE (Milano) SACERDOTI Don Claudio Silva, Arciprete Piazza Manzoni 15 Fax + Tel. 029254898 e-mail: [email protected] : [email protected] sito www.parrocchiacarugate.it Don Simone Arosio, Vicario parrocchiale Via Pio XI, 36 Tel. 029 254 386 e-mail: [email protected] e-mail: Redazione Tam-Tam: [email protected] Don Egidio Boniardi, Residente con incarichi parrocchiali Via Pio XI, 11 Tel. 02 925 36 70 e-mail: [email protected] ORARI UFFICIO PARROCCHIALE Dal lunedì al venerdì: mattino ore 9.30 - 11.00 pomeriggio ore 17.00 - 18.30 ORARIO SANTE MESSE Chiesa parrocchiale Festive: ore 8.00 - 10.00 - 11.15 - 18.00 Feriali: dal lunedì al venerdì ore 7.00 - 9.00 - 18.30 sabato ore 9.00 e vigiliare festiva 18.00 Casa San Camillo Festive: ore 10.00 Feriali: Giovedì ore 10.30 CONFESSIONI Dal lunedì al venerdì prima e dopo le Ss. Messe d’orario Sabato: mattino dalle ore 10.00 alle 11.30 pomeriggio dalle ore 15.30 alle 17.30 QUARESIMA 2018 Durante il tempo quaresimale verrà proposto un cammino spirituale in riferimento ai luoghi, ai personaggi e alla memoria della Terra Santa. da Gerusalemme... fino agli estremi confini della terra

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FEBBRAIO 2018

PARROCCHIA ARCIPRETALE

S. ANDREA APOSTOLO

CARUGATE (Milano)SACERDOTI

Don Claudio Silva, ArcipretePiazza Manzoni 15Fax + Tel. 029254898e-mail:[email protected]

: [email protected] www.parrocchiacarugate.it

Don Simone Arosio,Vicario parrocchialeVia Pio XI, 36 Tel. 029 254 386e-mail: [email protected]: Redazione Tam-Tam:

[email protected]

Don Egidio Boniardi, Residente con incarichi parrocchialiVia Pio XI, 11 Tel. 02 925 36 70e-mail: [email protected]

ORARI UFFICIO PARROCCHIALEDal lunedì al venerdì: mattino ore 9.30 - 11.00pomeriggio ore 17.00 - 18.30

ORARIO SANTE MESSEChiesa parrocchiale Festive: ore 8.00 - 10.00 - 11.15 - 18.00

Feriali: dal lunedì al venerdì ore 7.00 -9.00 - 18.30sabato ore 9.00 e vigiliare festiva18.00

Casa San CamilloFestive: ore 10.00Feriali: Giovedì ore 10.30

CONFESSIONIDal lunedì al venerdì prima e dopo le Ss.Messe d’orarioSabato: mattino dalle ore 10.00 alle 11.30pomeriggio dalle ore 15.30 alle 17.30

QUARESIMA 2018Durante il tempo

quaresimale verrà proposto un

cammino spiritualein riferimento

ai luoghi, ai personaggi

e alla memoriadella Terra Santa.

da Gerusalemme... fino agli estremi

confini della terra

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INCONTRI DELLA SERAVVENERDÌENERDÌ 23 F23 FEBBRAIOEBBRAIO OREORE 21.0021.00presso il salone “Bel Alpin”, in Oratorio

«CUSTODI DELLA ME-MORIA, DEI LUOGHI EDELLE PERSONE»CON PADRE FRANCESCOIELPO, frate francescano,Commissario della Cu-stodia di Terra Santa peril Nord Italia e Anima-tore di Terra Santa.Padre Francesco ci par-lerà degli 800 anni della

presenza francescana in Terra Santa, iniziata nel 1217e portata avanti sino a oggi da generazioni di frati. La Custodia di Terra Santa nel tempo ha tenutoviva la memoria della storicità del cristianesimoe i pellegrini provenienti da tutto il mondo possonotoccare quei Luoghi che ancora oggi costituisconola testimonianza insostituibile della rivelazione diDio e del suo amore per l’uomo.La custodia dei Luoghi Santi è una missione con-creta: significa curare le liturgie nei santuari, acco-gliere i pellegrini, sostenere le comunità cristiane lo-cali con scuole e aiuti alle famiglie povere, studiaree conservare i segni materiali che questa terra offrea testimonianza di Cristo e della sua Chiesa.

VVENERDÌENERDÌ 2 M2 MARZOARZO OREORE 21.0021.00presso il salone “Bel Alpin”, in Oratorio

«I CRISTIANI IN PA-LESTINA E IN TERRASANTA»CON DON GIAMPIEROALBERTI, collabora-tore per i rapporti conl’islam del servizioper l’Ecumenismo e ildialogo della Diocesidi Milano.Don Giampiero si oc-cupa del tema dei rap-

porti tra le religioni sin dagli anni Novanta, si è spe-cializzato studiando l’arabo e il Corano, ha viag-giato in diversi Paesi dove la convivenza tra fedidiversi affonda le sue radici indietro nel tempo. Ci parlerà della situazione dei cristiani in Palestinae in Terra Santa.Presenterà il progetto caritativo della quaresima:

La solidarietà all’Orfanatrofio di Betlemme

VVENERDÌENERDÌ 9 M9 MARZOARZO OREORE 21.0021.00presso il salone “Bel Alpin”, in Oratorio

«LUOGHI E PERSO-NAGGI DELLA PAS-SIONE DI GESÙ»LECTIO con mons.Vincenzo Di MauroMons. Vincenzo DiMauro, eletto ve-scovo nel 2007 èstato Segretario del-la Prefettura degliAffari Economici

della Santa Sede, vescovo della diocesi di Vigeva-no, ora è residente a Cinisello Balsamo. Monsignor Vincenzo guiderà la serata di riflessio-ne sulle vicende estreme del Signore. Il raccontodella passione secondo Matteo fa parte del TriduoPasquale (il memoriale della Pasqua è il cuore del-la celebrazione eucaristica) e fa capire che la pas-sione, la morte e la risurrezione non sono sempli-cemente l’epilogo della vita di Gesù, piuttosto, es-se danno senso pieno a tutto il vangelo.

VVENERDÌENERDÌ 16 M16 MARZOARZO OREORE 21.0021.00presso il CineTeatro don Bosco

«LAZZARO, VIENI DENTRO!» Spettacolo di teatro sacro con Marta Martinelli eCarlo PastoriRegia di Carlo Rossi“In questa casa devo sempre fare tutto io!... , la spe-sa, il pranzo, la cena, il bucato e Marta di qua eMarta di là, Marta di su e Marta di giù! E Lazzaro?Sapete che fa mio fratello Lazzaro? Da quando gliè successa quella roba lì, da quando ha sentito la

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voce del Maestro che gli ha detto: Lazzaro, vienifuori!... Lui è uscito dal sepolcro e ha deciso che,da quel momento, avrebbe continuato a vivere al-l’aperto senza fare assolutamente nulla...”Lo spettacolo, interpretato da Carlo Pastori e Mar-ta Martinelli nelle parti di Lazzaro e Marta, si pre-senta come un lavoro divertente che, attraverso ilriso, fa riflettere sui temi della vita dopo la morte edella Risurrezione. Il lavoro si muove su un dop-pio registro, comico e drammatico. Riprendendo lavicenda della risurrezione di Lazzaro vengono su-scitate una serie di domande sulla morte e sul ri-torno alla vita, aprendo uno spiraglio su quello cheper il credente è la vita piena promessa al terminedell’esistenza terrena.

MMARARTEDÌTEDÌ 20 M20 MARZOARZO OREORE 20.4520.45Parrocchia S. Giuseppe in Sesto San Giovanni

«PER RIUNIRE INSIEME I FIGLI DI DIO CHE ERANODISPERSI» (Gv 11,52)VIA CRUCIS CON L’ARCIVESCOVOper i fedeli della Zona Pastorale VIICaifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse lo-ro: “Voi non capite nulla! Non vi rendete conto cheè conveniente per voi che un solo uomo muoia peril popolo, e non vada in rovina la nazione intera!”.Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendosommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesùdoveva morire per la nazione; e non soltanto per lanazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dioche erano dispersi. Da quel giorno dunque decise-ro di ucciderlo.

Nell’anno che l’Arcivescovo chiede di dedicarea ripensare il volto della comunità cristiana af-finché diventi “Chiesa dalle genti”, in cui anchetutte le persone straniere diano il proprio contri-buto originale e siano integrate in un camminopiù ricco e fruttuoso, il tempo della Quaresima ela Via Crucis consentono di immedesimarsi nelpensiero di Cristo, che dall’alto della croce atti-ra a sé tutta l’umanità. La Via Crucis si snoderàper le vie della città di Sesto San Giovanni, conpartenza alle 20,45 dalla parrocchia di san Giu-seppe e raggiungerà la parrocchia di Santa MariaAusiliatrice.

VVENERDÌENERDÌ 23 M23 MARZOARZO OREORE 21.0021.00in Chiesa parrocchiale

«UN DIO VICINO ALLA NOSTRA DEBOLEZZA»IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIA-ZIONELa confessione è un appuntamento con la miseri-cordia senza fine, ci viene offerto il volto di un Dioche conosce come nessuno la nostra condizione u-mana e le si fa vicino con tenerissimo amore… Diquesta vicinanza tenera e compassionevole di Dioabbiamo immenso bisogno, come dimostra ancheun semplice sguardo alla nostra esistenza: ognunodi noi convive con la propria debolezza. Per quan-to possiamo desiderare di fare il bene, la fragilitàche ci caratterizza tutti ci espone continuamente alrischio di cadere nella tentazione. L’Apostolo Pao-lo ha descritto con precisione questa esperienza:“C’è in me il desiderio del bene, ma non la capa-cità di attuarlo; infatti io non compio il bene chevoglio, ma il male che non voglio” (Rom 7,18s).Ad essa risponde in modo particolare il sacramentodel perdono, che viene a soccorrerci sempre di nuo-vo nella nostra condizione di peccato, raggiun-gendoci con la potenza sanante della grazia divinae trasformando il nostro cuore e i comportamentiin cui ci esprimiamo. (Papa Francesco)

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RITRITO DELLE CENERIO DELLE CENERIIl Rito di imposizioni delle ceneri si svolgerà do-menica 18 Febbraio, dopo il vespero delle ore15.00 e lunedì 19 al termine di ogni Santa Messa(7.00/9.00/18.30) e alle ore 16.50 per Ragazzi, A-dolescenti e Giovani.

CACATECHESI DOMENICATECHESI DOMENICA POMERIGGIOPOMERIGGIOOgni domenica pomeriggio alle ore 15.00 in chie-sa parrocchiale si svolgerà la celebrazione deiVespri, la Riflessione e la Benedizione eucari-stica. Le riflessioni prenderanno spunto dal di-scorso alla città dell’arcivescovo Mario Delpini“Per un’arte del buon vicinato”.Domenica 25 Febbraio - “La cura della pro-

pria famiglia in ognietà della vita” - donClaudio

Domenica 4 Marzo - “Una rete di attenzio-ne e solidarietà”, donClaudio

Domenica 11 Marzo - “Dedicare tempo percostruire un buon vi-cinato”, don Claudio

Domenica 18 Marzo - “La presenza di Dioaccompagna il deside-rio di bene”, don Clau-dio

SACRAMENTSACRAMENTO DELLAO DELLA RICONCILIARICONCILIA --ZIONEZIONEOgni sabato al mattino (dalle 10.00 alle 11.30) eal pomeriggio (dalle 15.30 alle 18.00) sarannopresenti in chiesa i sacerdoti per il Sacramentodella Riconciliazione.

PREDICAZIONE MERCOLEDÌ MAPREDICAZIONE MERCOLEDÌ MATTINATTINALa Santa Messa del mercoledì mattina delle ore9.00 sarà contraddistinta dalla predicazione apartire dalle letture proposte dalla liturgia delgiorno. La riflessione sarà guidata da monsignorVincenzo Di Mauro.

VENERDÌ DI QUARESIMAVENERDÌ DI QUARESIMANella tradizione della Chiesa i venerdì di Quaresi-ma sono giorni di silenzio, di digiuno e di preghierain ricordo della morte di Gesù. Nella liturgia am-brosiana questa giornata è aneucaristica (senza lacelebrazione dell’eucarestia) e riservata alla ado-razione della croce. Ogni venerdì in parrocchiaverrà proposta la celebrazione della via crucis al-le 9.00 e la preghiera dei vesperi alle 18.30.

LALA PREGHIERAPREGHIERA PER GLI PER GLI ADULADULTITIDa domenica 11 Marzo, in fondo alla chiesa, sa-ranno in vendita i sussidi per la preghiera quoti-diana e per la VIA CRUCIS del venerdì mattina.

NORME SULNORME SUL DIGIUNODIGIUNOIl precetto della Chiesa nel tempo di quaresima ciinvita all’astinenza dalla carne nei giorni di ve-nerdì e al digiuno il primo venerdì e il venerdìsanto (dai 18 anni ai 60 non compiuti).

QUARESIMAQUARESIMA DI CARITÀ DI CARITÀ Aiutiamo l’Orfanatrofio di Betlemme: La Cre-che (la “culla”)L’orfanotrofio è una presenza storica di Betlem-me, svolge con scelte accurate e lungimiranti ac-coglienza, assistenza, educazione ai bambini or-fani.L’Orfanatrofio, per non lasciare i bambini isolati,separati dal mondo esterno e aprire la vita quoti-diana dei piccoli a contatti con l’esterno, ha un a-silo aperto a tutti i bambini di Betlemme e dei vil-laggi vicini. Le famiglie lasciano durante la gior-nata i loro bimbi che svolgono le attività educati-ve e i giochi insieme ai bambini dell’orfanotrofio,permettendo un reciproco scambio di arricchi-mento e condivisione. Al fine di sviluppare tuttele attitudini dei bambini e di stimolarli nel giocoe nell’apprendimento, l’orfanotrofio è dotato dinumerose strutture quali laboratori, spazi gioco,giardini e anche di una piscina per le attività ria-bilitative. La Creche si sostiene grazie alle donazioni. La no-stra Comunità parrocchiale, durante la Quaresimacontribuirà ad aiutare La Creche per proseguire asvolgere i propri servizi ai suoi piccoli ospiti.

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LO SCRIGNO DELLA MEMORIAUna mostra fotografica che percorre 800 anni dipresenza francescana in Terra Santa.Immagini che contengono il rimando alla me-moria, che raffigurano oggetti, luoghi, volti edevocano in chi le guarda emozioni e suggestio-ni, trasmettono un punto di vista soggettivo, crea-no un collegamento tra chi ha voluto consegna-re alla memoria questi oggetti, luoghi, volti edeventi e chi oggi osserva gli stessi luoghi profon-damente trasformati.

«QUELLO CHE TU EREDITI DAI TUOI PADRI, RI-GUADAGNATELO, PER POSSEDERLO»Ottocento anni fa, nel 1217, a Santa Maria degliAngeli presso Assisi, durante la celebrazione delprimo Capitolo Generale dei Frati Minori, SanFrancesco decise di mandare i suoi frati in tutte

le nazioni. Il mondo fu, per così dire, diviso inProvince. Per Francesco la perla di tutte le mis-sioni è ovviamente la terra di Gesù, dove il gran-de amore di Dio si è fatto carne, ha vissuto, pre-dicato, risanato e redento tutta la creazione. I primi frati giunsero in Terra Santa nello stessoanno 1217, guidati da fra Elia da Cortona. Era-no inviati in missione nel segno della Pentecostee giungevano oltremare col sogno di annuncia-re il Vangelo e di dare la vita per Gesù Cristo.Due anni dopo, nel 1219, era lo stesso France-sco d’Assisi a imbarcarsi per San Giovanni d’A-cri per arrivare poi a Damietta in piena Quintacrociata, mosso dal desiderio di attraversare lelinee di guerra per incontrare il sultano Malekel-Kamel e potergli parlare di Gesù Cristo. E inquell’occasione finalmente - lui uomo dotato del-la concretezza del mercante, amante del vedere

ESPOSIZIONE DELLA MOSTRA«LA TERRA PIÙ AMATA DA DIO. LA CUSTODIA DI TERRA SANTA»

24 FEBBRAIO - 2 MARZOpresso il salone in Oratorio

Dedicata agli 800 anni di presenza francescana in Terra Santa1217 - 2017

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e del toccare - poteva vedere e toccare i luoghidella nostra redenzione.

PELLEGRINAGGIO VIRTUALELui che aveva sentito la chiamata a «seguire leorme del Signore nostro Gesù Cristo» (san Fran-cesco, Lettera all’Ordine) poteva finalmente cam-minare sulle strade sulle quali «l’unico Maestro»aveva camminato. Lui amante del Dio che pernoi si è fatto «minore» e piccolo, poteva vederela mangiatoia nella quale la Vergine Maria ave-va adagiato il Figlio di Dio fatto bambino. Lui amante dell’Eucaristia e del servizio potevafinalmente vedere la sala nella quale Gesù si e-ra consegnato a noi nel suo corpo e nel suo san-gue eucaristici, il luogo dove ci aveva insegna-to a lavarci i piedi gli uni gli altri, dove era ap-parso la sera di Pasqua donando lo Spirito e ilministero della riconciliazione. Lui amante del Cristo crocifisso poteva final-mente prostrarsi sul Calvario e recitare lì la pre-ghiera che lo aveva accompagnato fin dalla con-versione «Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, quie in tutte le tue chiese che sono nel mondo inte-ro e ti benediciamo, perché con la tua santa cro-ce hai redento il mondo» (S. Francesco, Testa-mento).

Lui che avrebbe cantato «Laudato sii, mi’ Si-gnore, per sora nostra morte corporale, da la qua-le nullo homo vivente po’ skappare» (san Fran-

cesco, Cantico di Frate Sole), e che avrebbe sa-lutato la morte come «la porta della vita» pote-va finalmente venerare «il Sepolcro in cui perqualche tempo giacque il corpo del Signore» (sanFrancesco, Lettera all’Ordine) e toccare la pie-tra che lo aveva visto risorgere.Le immagini della mostra offrono anche a noi lapossibilità di un «pellegrinaggio virtuale», cheandrebbe fatto con lo stesso spirito di Francescod’Assisi, con gli occhi e il cuore del credente. Eallora diventa comprensibile il collegamento trai luoghi e la liturgia: i luoghi spingono - uno do-po l’altro - all’adorazione e alla lode «dell’altis-simo, onnipotente e buon Signore» (san France-sco, Cantico di Frate Sole), che in quei luoghi èvissuto, ha operato, ha parlato, ha realizzato lanostra redenzione. I luoghi e le loro immagini ci chiedono di met-terci davanti alla Grotta di Nazaret con la dispo-nibilità libera e responsabile di Maria, di guar-dare la mangiatoia di Betlemme con la capacitàdi cura accogliente di Giuseppe e Maria e lo stu-pore dei pastori e dei Magi, di lasciarci come Pie-tro e Tommaso educare da Gesù nel Cenacolo,di imparare dal Battista a indicare Gesù e nonnoi stessi, di attraversare il lago di Tiberiade -con tutto ciò che evoca - assieme a Gesù, di sin-tonizzarci come Lui sulla lunghezza d’onda delPadre al Getsemani, di stare davanti alla crocecon la fermezza della Madre, di arrivare al se-polcro col cuore della Maddalena e del discepo-lo amato.

A SERVIZIO DI OGNI UMANA CREATURAE allora le immagini ci mostrano le forme con-crete in cui il servizio e l’evangelizzazione si so-no incarnate lungo questi otto secoli e continua-no a incarnarsi: l’accoglienza dei pellegrini, ilservizio pastorale nelle parrocchie, la carità e-ducativa attraverso le scuole, le istituzioni cul-turali e accademiche, la comunicazione. E anco-ra le opere di misericordia corporali nell’aiuto aipoveri e ai sofferenti e l’impegno per la promo-zione e lo sviluppo integrale delle persone, chepassa attraverso la creazione di posti lavoro e ilfavorire una microeconomia di cui beneficia lacomunità locale. Per non dimenticare la vicinanzaalle popolazioni e alle comunità ferite dalla guer-ra, ma anche il servizio di accoglienza dei mi-granti e la loro integrazione nel corpo ecclesia-le. Tutto ciò nasce dalla semplice indicazione diFrancesco, di mettersi a servizio «di ogni uma-na creatura per amore di Dio».

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Il tema scelto da papa Francesco per la XXVI Gior-nata Mondiale del Malato che si svolgerà il prossi-mo 11 febbraio è racchiuso nelle parole che Gesù,innalzato sulla croce, rivolge a sua madre Maria ea Giovanni: “Ecco tuo figlio ... Ecco tua madre”. Eda quell’ora il discepolo l’accolse con sé”. “Queste parole del Signore – commenta il Pontefice– illuminano profondamente il mistero della Croce.Essa non rappresenta una tragedia senza speranza,ma il luogo in cui Gesù mostra la sua gloria, e la-scia le sue estreme volontà d’amore, che diventanoregole costitutive della comunità cristiana e dellavita di ogni discepolo”.Per il Papa è importante la “vocazione materna diMaria nei confronti di tutta l’umanità”. “Il doloreindicibile della croce trafigge l’anima di Maria –puntualizza papa Francesco – ma non la paralizza.Al contrario, come Madre del Signore inizia per leiun nuovo cammino di donazione. Sulla croce Ge-sù si preoccupa della Chiesa e dell’umanità intera,e Maria è chiamata a condividere questa stessapreoccupazione”.La seconda figura centrale nel Messaggio è Gio-vanni, l’“amato discepolo di Gesù”. “Egli deve riconoscere Maria come propria madre

– osserva il Papa – in questo riconoscimento è chia-mato ad accoglierla, a contemplare in lei il model-lo del discepolato e anche la vocazione materna cheGesù le ha affidato, con le preoccupazioni e i pro-getti che ciò comporta: la Madre che ama e generafigli capaci di amare secondo il comando di Gesù.Perciò la vocazione materna di Maria, la vocazio-ne di cura per i suoi figli, passa a Giovanni e a tut-ta la Chiesa. La comunità tutta dei discepoli è coin-volta nella vocazione materna di Maria”.Per il Papa questa vocazione materna della Chiesaverso le persone bisognose e i malati si è “concre-tizzata, nella sua storia bimillenaria, in una ric-chissima serie di iniziative a favore dei malati. Que-sta storia di dedizione non va dimenticata. Essa con-tinua ancora oggi, in tutto il mondo”. “La Chiesalavora per offrire alla gente quanto più è possibileper la cura della salute - tiene a precisare France-sco- è quell’Ospedale da Campo “accogliente pertutti quanti sono feriti dalla vita”. È l’ “eredità delpassato che aiuta a progettare il futuro”. E la Chie-sa “ovunque cerca di curare, anche quando nonè in grado di guarire”.“L’intelligenza organizzativa e la carità – continuail Papa – esigono che la persona del malato vengarispettata nella sua dignità e mantenuta sempre al

Il tema di quest'anno ci è dato dalle parole che Gesù,

innalzato sulla croce,rivolge a sua madre Maria

e a Giovanni:""Ecco tuo figlio … Ecco tua madre".

E da quell'ora il discepolol'accolse con sé"

(Gv 19,26-27)

Alle ore 16.00 in Chiesa ParrocchialeCelebrazione Eucaristica con l'amministrazione del Sacramento

dell'Unzione degli infermi

DOMENICA 11 FEBBRAIO 2018XXVI Giornata Mondiale del Malato

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centro del processo di cura. Questi orientamenti de-vono essere propri anche dei cristiani che operanonelle strutture pubbliche e che con il loro serviziosono chiamati a dare buona testimonianza del Van-gelo”.Per ultimo Francesco richiama l’attenzione sulla pa-storale della salute ricordando che “Gesù ha lasciatoin dono, la sua potenza guaritrice”, dono a cui cor-risponde il compito della Chiesa: “portare sui ma-lati lo stesso sguardo ricco di tenerezza e compas-sione del suo Signore”. E ricorda che la testimo-nianza straordinaria di questo amore è la tenerezzae la perseveranza con cui molte famiglie seguono ipropri figli, genitori e parenti, malati cronici o gra-vemente disabili. Le cure che sono prestate in fa-miglia – dice il Papa – sono una testimonianzastraordinaria di amore per la persona umana e van-no sostenute con adeguato riconoscimento e con po-litiche adeguate. Pertanto – conclude – medici e in-fermieri, sacerdoti, consacrati e volontari, familia-ri e tutti coloro che si impegnano nella cura dei ma-lati, partecipano a questa missione ecclesiale”. U-

na “responsabilità condivisa che arricchisce il va-lore del servizio quotidiano di ciascuno”.Il servizio della nostra comunità cristiana di Caru-gate ai malati e a coloro che se ne prendono curaanche con le associazioni di volontariato presentisul territorio deve continuare con rinnovato im-pegno, nella fedeltà al mandato del Signore (cfr Lc9,2-6; Mt 10,1-8; Mc 6,7-13) e seguendone il suoconcreto esempio.Alla Celebrazione Eucaristica di Domenica 11 feb-braio ore 16.00 in Chiesa Parrocchiale sono invita-ti in particolar modo i malati, gli assistenti religio-si, i ministri straordinari della Comunione e le as-sociazioni degli operatori sanitari e pastorali delmondo della salute.Sarà l’occasione per invocare Maria, Salute dei ma-lati, la garante della tenerezza di Dio, affinché “so-stenga tutti i malati nella speranza” e perché “ognimembro della Chiesa possa vivere con amore la vo-cazione al servizio della vita e della salute”.

[email protected]

CC AA LL EE NN DD AA RR II OO PP AA RR RR OO CC CC HH II AA LL EE

FF EE BB BB RR AA II OO 2018DOMENICA 4 Penultima dopo l’Epifania detta «della

divina clemenza»Dalla liturgia del giorno: Uno dei farisei in-vitò il Signore Gesù a mangiare da lui. Unadonna, una peccatrice di quella città, sapu-to che si trovava nella casa del fariseo, portòun vaso di profumo; stando dietro, presso ipiedi di lui, piangendo, cominciò a bagnar-li di lacrime, poi li asciugava con i suoi ca-pelli, li baciava e li cospargeva di profumo.Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invi-tato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è ladonna che lo tocca: è una peccatrice!».... Si dice che quando è in gioco l’amore non servano molte parole, che dell’amore nonbisogna parlare, ma viverlo, farne esperienza. L’amore non ha bisogno di tante pa-role… Così sembra insegnarci anche la donna peccatrice del vangelo: non dice nien-te, non dice nulla, ma Gesù riconosce che ha molto amato. Di lei a parlare è altro…Sono i suoi movimenti, i suoi gesti, le sue lacrime a raccontarci il suo grande amo-re, capaci di comunicare molto…La nostra capacità di amare deve passare attraverso il nostro corpo, diventando stru-mento di amore dato e ricevuto. La gratuità è capace di rinnovare e trasfigurare lenostre relazioni di amore quotidiane, tra fidanzati, sposi, amici, dentro la famiglia,nel lavoro, a scuola. Di renderle belle, sciolte, normali, a immagine di Dio, secondola sua volontà e il suo progetto.

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40a Giornata per la vita «IlVangelo della vita, gioia per ilmondo». dal Messaggio dei Ve-scovi: “L’amore dà sempre vita”:quest’affermazione di papa Fran-cesco, che apre il capitolo quin-to dell’Amoris laetitia, ci intro-duce nella celebrazione dellaGiornata della Vita 2018, incentrata sul tema “Il Vangelo della vita, gioia per ilmondo”. Vogliamo porre al centro della nostra riflessione credente la Parola di Dio,consegnata a noi nelle Sacre Scritture, unica via per trovare il senso della vita, frut-to dell’Amore e generatrice di gioia. La gioia che il Vangelo della vita può testi-moniare al mondo, è dono di Dio e compito affidato all’uomo; dono di Dio in quan-to legato alla stessa rivelazione cristiana, compito poiché ne richiede la responsa-bilità... La grazia della gioia è il frutto di una vita vissuta nella consapevolezza diessere figli che si consegnano con fiducia e si lasciano “formare” dall’amore diDio Padre, che insegna a far festa, figli che vivono nel timore del Signore, comeinsegnano i sapienti di Israele: «Il timore del Signore allieta il cuore e dà conten-tezza, gioia e lunga vita» (Siracide 1,10). ore 16.30 Battesimi

Lunedì 5 Festa di S. Agata: alla celebrazione delle Sante Messe delle ore 9.00 e 18.30 sonoinvitate tutte le donne in particolare l’Associazione C.I.F (Centro Italiano Femmi-nile).

Mercoledì 7 ore 14.30 Catechesi Terza etàGiovedì 8 ore 21.00 Gruppi di Ascolto della Parola

– Incontro nelle famiglie«Fede nel Dio dei Padri»Libro dell’Esodo 3,16-4,17 – pa-gina 63. Dio non si vede eppurelo si incontra! La storia d’Israe-le non è una dottrina, bensì unarelazione. Mosè oppone la suaresistenza e Dio tenta di vincer-la, una prova della fede che difatto attraversa tutto il dialogofra Mosè e il Signore; emergonola fatica, le paure e le resistenzedi Mosè.

Sabato 10 ore 21.00 Inizio Itinerario in preparazione al Sacramento del Matrimonio, in O-ratorio

Domenica 11 Ultima dopo l’EPIFANIADalla liturgia del giorno: «Due uomi-ni salirono al tempio a pregare: uno e-ra fariseo e l’altro pubblicano. Il fari-seo, stando in piedi, pregava così trasé: “O Dio, ti ringrazio perché non so-no come gli altri uomini, ladri, ingiu-sti, adùlteri, e neppure come questopubblicano... Il pubblicano invece, fer-matosi a distanza, non osava nemme-no alzare gli occhi al cielo, ma si bat-

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teva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a dif-ferenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà u-miliato, chi invece si umilia sarà esaltato».La parabola insegna che si è giusti o peccatori non per la propria appartenenzasociale, ma per il modo di rapportarsi con Dio e per il modo di rapportarsi con ifratelli. La superbia compromette ogni azione buona, svuota la preghiera, allon-tana da Dio e dagli altri. Se Dio predilige l’umiltà non è per avvilirci: l’umiltà èpiuttosto condizione necessaria per essere rialzati da Lui, così da sperimentare lamisericordia che viene a colmare i nostri vuoti. Se la preghiera del superbo nonraggiunge il cuore di Dio, l’umiltà del misero lo spalanca. Dio ha una debolezza:la debolezza per gli umili. Davanti a un cuore umile, Dio apre il suo cuore total-mente. (Papa Francesco)ore 11.15 Messa con le Coppie che iniziano l’Itinerario in preparazione al Sa-

cramento del Matrimonio.Giornata Mondiale del Malato

ore 16.00 Celebrazione Eucaristica per i Malati, Sofferenti e AnzianiLunedì 12 ore 21.00 Lectio con padre Beppe Lavelli, gesuita, superiore della Comunità

di Villapizzone in Milano.Sulla persona di PIETRO: Apostolo di Gesù, Colonna della Chiesa,Uomo fragile e incerto.«Uomo di poca fede» Vangelo secondo Matteo 14,22-34Gesù sembra dire: Eccomi! Sono qui. Sono sempre stato qui ...perchénon vi fidate di me? A ogni tempesta il Signore ritorna in prossimitàdella barca: per mettersi a disposizione, per gestire il panico di un ma-nipolo di discepoli sempre al bivio tra il credere e il dubbio, tra la fi-ducia e il sospetto, tra l’abbandono e la compagnia.

ore 21.00 Itinerario in preparazione al Sacramento del MatrimonioMercoledì 14 ore 14.30 Catechesi Terza etàSabato 17 CarnevaleDomenica 18 Prima di Quaresima

Dalla liturgia del giorno: “In queltempo. Il Signore Gesù fu condottodallo Spirito nel deserto, per esseretentato dal diavolo…”.Gesù subito dopo il battesimo nel fiu-me Giordano è pronto per iniziare lasua missione; e poiché essa ha un ne-mico dichiarato, cioè Satana, Lui loaffronta subito, “corpo a corpo”. Ildiavolo fa leva proprio sul titolo di“Figlio di Dio” per allontanare Gesùdall’adempimento della sua missione: «Se tu sei Figlio di Dio…», e gli proponedi fare gesti miracolosi - di fare il “mago” - come trasformare le pietre in paneper saziare la sua fame, e buttarsi giù dalle mura del tempio facendosi salvare da-gli angeli. A queste due tentazioni, segue la terza: adorare lui, il diavolo, per a-vere il dominio sul mondo. Satana vuole distogliere Gesù dalla via dell’obbedienza e dell’umiliazione – per-ché sa che così, per questa via, il male sarà sconfitto – e portarlo sulla falsa scor-ciatoia del successo e della gloria. Ma le frecce velenose del diavolo vengono tut-te “parate” da Gesù con lo scudo della Parola di Dio che esprime la volontà delPadre. Gesù non dice alcuna parola propria: risponde soltanto con la Parola di

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Dio. E così il Figlio, pieno della forza dello Spirito Santo, esce vittorioso dal de-serto.Durante i quaranta giorni della Quaresima, come cristiani siamo invitati a segui-re le orme di Gesù e affrontare il combattimento spirituale contro il Maligno conla forza della Parola di Dio. La Parola di Dio: ha la forza per sconfiggere Satana,se avessimo la Parola di Dio sempre nel cuore, nessuna tentazione potrebbe al-lontanarci da Dio e nessun ostacolo ci potrebbe far deviare dalla strada del bene;sapremmo vincere le quotidiane suggestioni del male che è in noi e fuori di noi;ci troveremmo più capaci di vivere una vita risuscitata secondo lo Spirito, acco-gliendo e amando i nostri fratelli, specialmente quelli più deboli e bisognosi. (Pa-pa Francesco) ore 15.00 Vespri, Riflessione e Rito delle imposizione delle ceneri

Lunedì 19 ore 21.00 Itinerario in preparazione al Sacramento del MatrimonioMercoledì 21 ore 14.30 Catechesi Terza etàSabato 24 ore 21.00 Itinerario in preparazione al Sacramento del MatrimonioDOMENICA 25 Seconda di Quaresima

La liturgia del giorno ci presenta il dia-logo di Gesù con la Samaritana: se tu sa-pessi chi sono io, e il dono che ho per te,saresti tu a chiedere e io ti darei “acquaviva”, un’acqua che sazia ogni sete e di-venta sorgente inesauribile nel cuore dichi la beve.L’acqua che dona la vita eterna è stataeffusa nei nostri cuori nel giorno del no-stro Battesimo; allora Dio ci ha trasfor-mati e riempiti della sua grazia. Ma puòdarsi che questo grande dono lo abbia-mo dimenticato, o ridotto a un mero da-to anagrafico; e forse andiamo in cerca di “pozzi” le cui acque non ci dissetano.Quando dimentichiamo la vera acqua, andiamo in cerca di pozzi che non hannoacque pulite. Allora questo Vangelo è proprio per noi! Non solo per la samarita-na, per noi. Gesù ci parla come alla Samaritana. Certo, noi già lo conosciamo, maforse non lo abbiamo ancora incontrato personalmente. Sappiamo chi è Gesù, maforse non l’abbiamo incontrato personalmente, parlando con Lui, e non lo abbia-mo ancora riconosciuto come il nostro Salvatore. Questo tempo di Quaresima èl’occasione buona per avvicinarci a Lui, incontrarlo nella preghiera in un dialo-go cuore a cuore, parlare con Lui, ascoltare Lui; è l’occasione buona per vedereil suo volto anche nel volto di un fratello o di una sorella sofferente. In questomodo possiamo rinnovare in noi la grazia del Battesimo, dissetarci alla fonte del-la Parola di Dio e del suo Santo Spirito; e così scoprire anche la gioia di diventa-re artefici di riconciliazione e strumenti di pace nella vita quotidiana. (Papa Fran-cesco)

Lunedì 26 ore 21.00 Itinerario in preparazione al Sacramento del MatrimonioMercoledì 28 ore 14.30 Catechesi Terza età

MM AA RR ZZ OO 2018Sabato 3 ore 16.30 Incontro con i Genitori e Padrini/Madrine dei bambini che saranno

battezzati nel mese di Marzo, in chiesa parrocchiale.ore 21.00 Itinerario in preparazione al Sacramento del Matrimonio

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AA NN AA GG RR AA FF EE PP AA RR RR OO CC CC HH II AA LL EE«Nati dall’acqua e dallo Spirito,siate sempre e dovunquemembra vive del suo popolo» (dalla liturgia)BATTESIMI del 6 Gennaio 20181. Graci Veronica di Giuseppe e Nava Valentina

BATTESIMI del 14 Gennaio 20182. Di Nunno Emma di Stefano e Leo Francesca

«Ai tuoi fedeli, o Padre di misericordia,la vita non è tolta ma trasformatae a chi muore in pace con te è dato il possessodi una gioia senza fine.» (prefazio)DEFUNTI1. Casiraghi Teresa

ved. Pirola anni 90 dec. 05/01/2018

2. Castelli Ettorina ved. Galbiati anni 79 dec. 17/01/2018

3. Zappa Carlo anni 86 dec. 17/01/2018

4. Godino Antoniettaved. Grandinetti anni 94 dec. 19/01/2018

5. Tresoldi Lorenzo anni 71 dec. 19/01/2018

6. Ciani Orianaved. Baggio anni 90 dec. 21/01/2018

7. Risoli Giulianacgt. Cavaliere anni 66 dec. 21/01/2018

8. Villa Felice anni 84 dec. 24/01/2018

9. Gemmo Agostino anni 76 dec. 24/01/2018

In occasione dei Battesimi Euro 30,00In occasione dei Funerali Euro 1.200,00

Apostolato della Preghiera Euro 350,00Pro Parrocchia Euro 1.100,00

OO FF FF EE RR TT EE MM EE SS EE dd ii GGGG EEEE NNNN NNNN AAAA IIII OOOO 22 00 11 88

DOMENICA 4 Terza di QuaresimaDalla liturgia del giorno: Disse loroGesù: «Se Dio fosse vostro Padre, cer-to mi amereste, perché da Dio sono u-scito e vengo; non sono venuto da mestesso, ma lui mi ha mandato. Perchénon comprendete il mio linguaggio?».Ci si crede credenti in viaggio dietrola voce di Dio, come Abramo, ma avolte siamo immobili. Ci si dice cre-denti, uomini e donne che danno il pri-mato a Dio, ma a volte diamo il pri-mato a noi stessi, il nostro io, l’autosufficienza che porta a celebrare la nostra im-magine. Gesù ci dice: «apritevi all’«Io Sono» di Dio, all’«Io Sono» della mise-ricordia. Solo così riscoprirete il vostro vero volto: un volto umile, un volto diperdonati!”. Camminiamo allora per passare dalla durezza dell’autosufficienzaalla tenerezza dei perdonati.

ore 16.30 BattesimiLunedì 5 ore 21.00 Itinerario in preparazione al Sacramento del Matrimonio