PARROCCHIA quale realt? alcuni spunti per conoscere e servire
meglio
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Parrocchia, dal greco paroika, significa "abitazione presso".
Chi abita presso qualcuno non stabile, uno che non ha l la sua
casa. Abramo, esule in Egitto, era un proikos, un forestiero, uno
che sta fuori della sua terra. Parrocchia significa dunque
"abitazione provvisoria ", "dimora temporanea" e questo si applica
molto bene alla Chiesa locale: infatti per il cristiano una comunit
di passaggio.
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comunit di pellegrini verso la vera patria La parola parrocchia
perci ci ricorda che siamo una comunit di pellegrini, che viaggiano
insieme verso la vera patria, il Cielo, e si aiutano a
raggiungerla. Un po' come il Popolo ebreo in cammino verso la Terra
Promessa.
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Quindi il termine parrocchia ci richiama il "santo viaggio",
che cerchiamo di percorrere. "Essa l'ultima localizzazione della
Chiesa, in un certo senso la C CC Chiesa stessa c cc che vive in
mezzo alla case dei suoi figli e delle sue figlie". la Chiesa che
vive sul posto. La Christifideles laici delinea cos la
parrocchia:
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"La parrocchia non principalmente una struttura, un territorio,
un edificio piuttosto la f ff famiglia di Dio, come una f ff
fraternit animata dallo s ss spirito d'unit una c cc casa di
famiglia, fraterna ed accogliente
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"la casa a aa aperta a tutti e al servizio di tutti o, come
amava dire il papa Giovanni XXIII, la fontana del villaggio alla
quale tutti ricorrono per la loro sete"
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unica Sorgente Ho visto la grande fontana del villaggio, acqua
viva dellunica Sorgente. Una sola fontana, con tanti zampilli, dove
ognuno pu dissetarsi e rinnovarsi interamente da capo a piedi, e
persino giocarci dentro e nuotare perch la grande Fontana Vita
Festa la Vita del villaggio, la Festa del villaggio, Unit lUnit del
villaggio, tutti vivono della stessa Fonte perch tutti vivono della
stessa Fonte E ciascuno trova in essa ci che cerca. Ho bevuto alla
Grande Fontana E mi sono sentito un piccolo zampillo, proprio
io.
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Non dunque la chiesa in muratura, ma una vita che trabocca, una
c cc convivenza spirituale da costruire giorno per giorno. Chiesa e
carit, agape. Viene in mente la qualifica che S. Agostino dava alla
Chiesa (e la parrocchia Chiesa nel territorio): la Chiesa e carit,
agape.
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la parrocchia un prodigio sociale, una bellezza sociale... Qui
siete uniti da una rete di rapporti spirituali, "la parrocchia un
prodigio sociale, una bellezza sociale... Qui siete uniti da una
rete di rapporti spirituali, qui vi volete bene... vi unisce il
vincolo della carit... Carit: questo il cemento che fa di una
popolazione cosi varia e cosi diversa e cosi sparsa un cuor solo e
un'anima sola". Paolo VI diceva:
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E per sentirci autentici piccoli zampilli ecco il principio dei
tre meglio da applicare al nostro lavoro ecclesiale e da
considerare programma di vita dellintera comunit. - Meglio poco ma
uniti che molto ma disuniti: cio a poco servir lorganizzazione pi
accurata se non esprimer lunit dei cuori. - Meglio il poco di molti
che il molto di pochi: cio ricercare il pi ampio coinvolgimento
possibile, suscitando disponibilit. - Meglio il possibile oggi che
lideale non si sa quando: cio rispettare il cammino di ognuno,
anche quando non lideale. Non tralasciamo il buono perch ci manca
lottimo o quello che loggetto del desiderio.
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Il nuovo Codice di Diritto canonico definisce la parrocchia:
Alcuni autori fanno derivare questa parola dal latino cum-munus:
mettere insieme i propri doni. La parrocchia la comunit dove si
vive la condivisione dei beni e dei talenti e si fa di tale
comunione un dono al mondo. "comunit" comunit di fedeli "una
comunit di fedeli".
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essere nel mondo luogo della comunione segno e strumento della
vocazione di tutti alla comunione La sua originaria vocazione e
missione "essere nel mondo luogo della comunione dei credenti, e
insieme segno e strumento della vocazione di tutti alla
comunione
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La parrocchia comunit se, come in una famiglia, - s ss si fanno
circolare i beni, - si mettono in comune le proprie capacit, - si
vive l'uno per l'altro, - ci si aiuta e ci si ama
scambievolmente.
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La parola "comunit sottolinea l'esigenza di una spiritualit
collettiva, che stimoli a vivere la reciprocit e la comunione sul
modello della vita della Trinit.
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" necessario - che tutti riscopriamo il vero volto della
parrocchia, ossia il mistero stesso d dd della chiesa presente e
operante in essa". La Chiesa Cristo che continua nei secoli, il Suo
Corpo mistico! Ancora leggiamo nella Christifideles laici
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Parrocchia dunque presenza di Cristo fra gli uomini. una
porzione di popolo di Dio, che gode della presenza di Ges e del suo
Spirito, perch unita nel suo nome.
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"La p pp parrocchia attua la Sua (di Ges) presenza in mezzo ai
fedeli, e in tal modo lo stesso p pp popolo cristiano diventa, si
pu dire, sacramento, segno sacro d ella presenza del Signore".
Scriveva Paolo VI
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E Giovanni Paolo II spiegava: "Voi siete una parrocchia prima
di tutto grazie al fatto che C CC Cristo qui, in mezzo a voi, con
voi, in voi
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A questo proposito dice un biblista focolarino: La c cc comunit
cristiana "costituisce per il mondo degli uomini la p pp presenza
visibile della persona del Risorto". "la comunit cristiana , sulla
terra, il modo attuale di G GG Ges Risorto avere relazioni con gli
uomini di avere relazioni con gli uomini, entrare in contatto con
l'umanit di entrare in contatto con l'umanit, agire nella storia di
agire nella storia".
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Comunit cristiana chiamata a testimoniare lamore di Dio per
luomo come ha affermato recentemente papa Benedetto XVI ad
Aquileia. Ma quale uomo? Il Papa ha fatto riferimenti concreti:
Innanzitutto ha citato le persone pi deboli, fragili, indifese, non
autosufficienti, come i poveri, gli anziani, i malati, i disabili,
quelle che san Paolo chiamava le parti pi deboli del corpo
ecclesiale (cfr 1Cor 12,15-27)
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E poi ha continuato: Abbiate cura di mettere al centro della
vostra attenzione la famiglia, culla dellamore e della vita,
cellula fondamentale della societ e della comunit ecclesiale
promuovendo una feconda cultura fatta di amore alla vita, dal
concepimento fino al suo termine naturale, di promozione della
dignit della persona, di esaltazione dellimportanza della famiglia,
fondata sul matrimonio fedele e aperto alla vita
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E ha continuato: in un contesto di pluralismo culturale e
religioso necessario che i cristiani, sostenuti da una speranza
affidabile, propongano la bellezza dellavvenimento di Ges Cristo,
Via, Verit e Vita, ad ogni uomo e ad ogni donna, in un rapporto
franco e sincero con i non praticanti, con i non credenti e con i
credenti di altre religioni.
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Come cristiani siamo chiamati a vivere con quellatteggiamento
carico di fede che viene descritto dalla Lettera a Diogneto: non
rinnegate nulla del Vangelo in cui credete, ma state in mezzo agli
altri uomini con simpatia, comunicando nel vostro stesso stile di
vita quellumanesimo che affonda le sue radici nel Cristianesimo,
tesi a costruire insieme a tutti gli uomini di buona volont una
citt pi umana, pi giusta e solidale.
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Quale apertura allora per le nostre comunit e parrocchie? Con
Chiara Lubich diciamo che la parrocchia dovrebbe essere una comunit
viva Regno di Dio vissuto nel mondo e aperto al mondo. Con Chiara
Lubich diciamo che la parrocchia dovrebbe essere una comunit viva,
Regno di Dio vissuto nel mondo e aperto al mondo.
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Una comunit dove tanti potranno scoprire in essa il castello
esteriore, tutto luce, dove Ges vive in mezzo al suo popolo