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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 1 Esame Venatorio – Domande a quiz La presente raccolta di domande è finalizzata alla preparazione della prova teorica dell’esame di caccia altoatesino. Le risposte corrette sono contrassegnate da una crocetta. Per ciascuna domanda sono previste più risposte; possono essere esatte una o più risposte. Le risposte giuste si riferiscono al “caso norma” in riferimento alla realtà altoatesina. Risposte riferite a isolati casi eccezionali non verranno considerate corrette. In sede di esaminazione, la risposta a una domanda si intende data correttamente solo quando risultino crociate esclusivamente le voci esatte. Le domande a cui sia compiutamente data risposta sono valutate con 1 punto. Qualora oltre alla/e risposta/e esatte (o in luogo della/e stessa/e) venga crociata anche una voce errata, la risposta è considerata nulla e valutata con 0 punti. Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA MARZO 2017 HABITAT IN SUDTIROLO 1) Indichi i motivi per la biodiversità in Sudtirolo. Le notevoli differenze di altitudine e di clima. L’intensa attività edilizia da parte dell’uomo. L’agricoltura intensiva. La presenza di molteplici ambienti naturali. 2) Quante specie di animali vertebrati vivono approssimativamente in Sudtirolo? all’incirca 500 90 35 15 3) Quale è la zona con le maggiori precipitazioni in Sudtirolo? Le Alpi Sarentinesi Oltreadige e Bassa Atesina Le zone lungo la catena principale alpina nel nord della provincia. L’ovest del Sudtirolo. 4) Quale è in Sudtirolo l‘ambiente naturale con la maggiore estensione di superficie? Frutteti Boschi Prati alpini Zone urbane

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 1

Esame Venatorio – Domande a quiz

La presente raccolta di domande è finalizzata alla preparazione della prova teorica dell’esame di caccia

altoatesino. Le risposte corrette sono contrassegnate da una crocetta.

Per ciascuna domanda sono previste più risposte; possono essere esatte una o più risposte. Le risposte

giuste si riferiscono al “caso norma” in riferimento alla realtà altoatesina. Risposte riferite a isolati casi

eccezionali non verranno considerate corrette.

In sede di esaminazione, la risposta a una domanda si intende data correttamente solo quando risultino

crociate esclusivamente le voci esatte. Le domande a cui sia compiutamente data risposta sono valutate

con 1 punto. Qualora oltre alla/e risposta/e esatte (o in luogo della/e stessa/e) venga crociata anche

una voce errata, la risposta è considerata nulla e valutata con 0 punti.

Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA MARZO 2017

HABITAT IN SUDTIROLO

1) Indichi i motivi per la biodiversità in Sudtirolo.

Le notevoli differenze di altitudine e di clima.

L’intensa attività edilizia da parte dell’uomo.

L’agricoltura intensiva.

La presenza di molteplici ambienti naturali.

2) Quante specie di animali vertebrati vivono approssimativamente in Sudtirolo?

all’incirca 500

90

35

15

3) Quale è la zona con le maggiori precipitazioni in Sudtirolo?

Le Alpi Sarentinesi

Oltreadige e Bassa Atesina

Le zone lungo la catena principale alpina nel nord della provincia.

L’ovest del Sudtirolo.

4) Quale è in Sudtirolo l‘ambiente naturale con la maggiore estensione di superficie?

Frutteti

Boschi

Prati alpini

Zone urbane

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 2

5) Quale tipologia forestale predomina in Sudtirolo?

Bosco di conifere composto di abete rosso, larice, cirmolo, pino silvestre e abete bianco

Bosco ripariale

Bosco di roverella e bosco di carpino nero

Bosco ceduo

6) Cosa s’intende sotto: fascia degli arbusti contorti?

Fascia fitoaltitudinale contigua al limite superiore del bosco, dove crescono arbusti nani, pino mugo

e ontano verde.

Lo strato inferiore del bosco di conifere, dove i rami crescono contorti.

Una pecceta (bosco d’abete rosso), nella quale gli alberi crescono storti.

7) Gli ambienti umidi contano tra le categorie di habitat maggiormente a rischio. Quale valenza hanno per l’avifauna del Sudtirolo?

Sono quartieri di transito per uccelli migratori palustri e acquatici.

Sono nicchie ecologiche per particolari specie animali, che hanno bisogno di zone umide.

Sono quartieri di riproduzione per gabbiani.

Sono territori di predazione per l’aquila pescatrice.

8) I boschi di ripa sono forme forestali ecologicamente preziose, da noi in via di estinzione. Dove si possono trovare oggigiorno in quantità esigue?

Lungo le pendici dei bassi rilievi montani.

Lungo i fiumi.

Sui pendii di alta montagna, esposti a rischio valanghe.

9) Quale ambiente naturale è quasi scomparso dalla mappa del Sudtirolo, a causa dell’antropizzazione delle valli negli ultimi decenni?

I boschi cedui

I boschi di conifere

La fascia degli arbusti contorti

I boschi di ripa

10) Quale di queste specie animali é tipica per il Monte Sole (o Monte Mezzodì) in Val Venosta?

Coturnice

Francolino di monte

Beccaccia

Pernice bianca

11) Quali specie vegetali sono tipiche per il Monte Sole (o Monte Mezzodì) in Val Venosta?

Ginepro

Faggio

Roverella

Abete rosso

12) Quali specie animali sono tipiche per l’Oltradige e la Bassa Atesina?

Lepre comune

Marmotta

Capriolo

Coturnice

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 3

13) Quali specie vegetali sono tipiche per l’Oltradige e la Bassa Atesina?

Faggio

Pino cembro (o cirmolo)

Roverella

Ontano verde

14) Quali specie animali sono tipiche nelle Dolomiti?

Camoscio

Cormorano

Gallo forcello

Lepre bianca (o lepre variabile)

15) Quale specie vegetale é tipica nelle Dolomiti?

Pino mugo

Frassino

Castagno

Carpino nero

16) Quali specie animali sono tipiche per la Val Sarentino?

Stambecco

Capriolo

Lepre bianca (o lepre variabile)

Gallo cedrone e gallo forcello

17) Quali specie vegetali sono tipiche per la Val Sarentino?

Pino mugo

Castagno

Pino cembro (o cirmolo)

Faggio

Fauna selvatica e habitat

18) Quali requisiti deve avere un habitat per essere idoneo per una specie selvatica?

Pastura

Riparo

Superficie minima di 10 ettari

Possibilità di accoppiamento, riproduzione e allevamento della prole

19) Esistono specie animali, che da noi sono specializzate a determinate altitudini e habitat, i cosiddetti specialisti. Indichi esempi.

Gallo cedrone

Stambecco

Capriolo

Faina

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 4

20) Esistono specie animali, che da noi sono specializzate a determinate altitudini e habitat, i cosiddetti specialisti. Indichi esempi.

Marmotta

Gallo forcello

Cervo

Volpe

21) Esistono specie animali, che da noi sono specializzate a determinate altitudini e habitat, i cosiddetti specialisti. Indichi esempi.

Pernice bianca

Coturnice

Faina

Volpe

22) Esistono specie animali adattabili, con una distribuzione che spazia dalle diverse altitudini e ambienti naturali. I cosiddetti generalisti. Indichi esempi.

Gallo cedrone

Gallo forcello

Faina

Capriolo

23) Esistono specie animali adattabili, con una distribuzione che spazia dalle diverse altitudini e ambienti naturali. I cosiddetti generalisti. Indichi esempi.

Stambecco

Marmotta

Cervo

Volpe

24) Quale di questi due gruppi: specialisti o generalisti reagisce con maggior sensibilità ai mutamenti ambientali?

Specialisti

Generalisti

Entrambi ugualmente

25) Esistono specie selvatiche, che prediligono volentieri anche la vicinanza delle zone urbane. Vengono denominati “animali colturali”. Indichi esempi.

Francolino di monte

Rondine

Volpe

Lince

26) Esistono specie selvatiche, che prediligono volentieri anche la vicinanza delle zone urbane. Vengono denominati “animali colturali”. Indichi esempi.

Faina

Balestruccio

Francolino di monte

Lince

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 5

27) Esistono specie selvatiche, che non sopportano ed evitano la presenza dell’uomo. Questi animali non sono adattati agli ambienti colturali. Indichi esempi.

Capriolo

Volpe

Merlo

Lince

28) Esistono specie selvatiche, che non sopportano ed evitano la presenza dell’uomo. Questi animali non sono adattati agli ambienti colturali. Indichi esempi.

Faina

Rondine e Balestruccio

Tortora

Francolino di monte

29) Cosa s’intende quando si parla di home range (spazio vitale)?

Si tratta di una zona di sosta temporanea per uccelli migratori.

È il territorio che l’animale popola durante tutto l’anno.

È una zona protetta interdetta alla caccia.

30) Le aree frequentate dallo stambecco cambiano durante l’anno. Quali tipologie di ambiente predilige lo stambecco d’inverno?

Pendii ripidi, rocciosi, soleggiati e liberi da neve.

Zone boscose ricche di copertura.

Pendii ombreggiati.

Prati alpestri pianeggianti.

31) Le aree frequentate dallo stambecco cambiano durante l’anno. Quali tipologie di ambiente predilige lo stambecco d’estate?

Zone boscose ricche di copertura.

Pendii ombreggiati.

Cotici erbosi alpini e regioni rocciose.

32) Le aree frequentate dal camoscio cambiano durante l’anno. Quali tipologie di ambiente predilige il camoscio d’estate?

Pendii di alta montagna, ricchi di vegetazione alpina

Colture agricole intensive

Zone boschive rocciose e ombreggiate

I boschi ripariali

33) Le aree frequentate dal camoscio cambiano durante l’anno. Quali tipologie di ambiente predilige il camoscio d’inverno?

Zone boscose sulle pendici montane rivolte verso nord.

Pendii esposti verso sud.

Crinali montuosi liberi da neve.

Pendii montani molto innevati

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 6

34) Quali effetti si riscontrano in presenza di un’alta densità di popolazione di ungulati, in riferimento alla selvaggina e al suo habitat?

Aumento dei danni alle colture

Una migliore condizione fisica dei selvatici

Aumenta la vulnerabilità alle malattie.

Incremento ponderale dei selvatici

35) Cosa s’intende sotto: effetto linee di confine?

La zona della linea di confine tra i territori di due maschi di capriolo viene da loro evitata.

Il confine posto fra due diversi ambienti naturali offre condizioni di vita particolarmente favorevoli

con una notevole biodiversità.

In primavera gli yearling girovagano intorno irrequieti.

Esigenze ambientali

36) Quali animali dipendono particolarmente dalla presenza di prati e pascoli?

Lepre comune

Gheppio e poiana

Picchi

Astore e sparviero

37) Frutteti e vigneti coprono il 3% del territorio provinciale. Quali specie animali sono qui particolarmente presenti?

Merlo e tordo bottaccio

Lepre comune

Coniglio selvatico, starna

Fringuello

38) Anche presso gli insediamenti urbani sono presenti alcune specie selvatiche. Indichi esempi.

Balestruccio

Rondone

Riccio

Francolino di monte

39) Anche presso gli insediamenti urbani sono presenti alcune specie selvatiche. Indichi esempi.

Tortora dal collare (o tortora orientale)

Gazza

Corvo imperiale

Civetta nana

40) Quali specie animali sono tipiche nelle regioni alpine?

Ghiandaia

Camoscio

Marmotta

Allocco

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 7

41) Quali di queste specie animali sono tipiche nelle regioni alpine e glaciali?

Assiolo

Aquila reale

Civetta

Pernice bianca

42) Quali di queste specie animali sono tipiche nelle regioni alpine?

Gracchio alpino

Airone cenerino

Picchio verde

Lepre bianca (o lepre variabile)

43) Quali di queste specie vegetali sono tipiche nelle regioni alpine?

Roverella

Pino mugo

Rododendro alpino

Carpino nero

44) Quali animali dipendono particolarmente dalla presenza di prati e pascoli?

Poiana e gheppio

Francolino di monte

Martora

Arvicole e volpi

Etologia delle specie selvatiche

45) Quali di queste specie di selvatici dimostrano un comportamento territoriale?

Martora

Capriolo

Cervo

Camoscio

46) Quale di queste specie di selvatici dimostrano un comportamento territoriale?

Cervo

Lince

Camoscio

Stambecco

47) Quali di queste specie di selvatici vivono in gruppi?

Martora

Cervo

Lince

Camoscio

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 8

48) Perché animali vivono territorialmente? Quale vantaggio porta questo comportamento?

Minore concorrenza alimentare

Maggiore sicurezza contro i predatori

Migliore adattabilità ai fattori climatici

49) Perché animali vivono in gruppi? Quali vantaggi porta questo comportamento?

Minore concorrenza alimentare

Maggiore sicurezza contro i predatori

Per proteggersi meglio contro le malattie.

Per tramandare le conoscenze necessarie alla ricerca di quartieri idonei.

50) Come possono influire i disturbi ambientali sugli animali selvatici?

Aumento della frequenza cardiaca

Zone inquiete vengono evitate

Predilige maggiormente l’attività notturna.

Dimostra un’eccessiva aggressività verso gli individui della stessa specie.

51) Come possono influire i disturbi ambientali sugli animali selvatici?

Anticipazione del parto

Predilige maggiormente l’attività diurna

Gli animali consumano eccessivamente energia durante la fuga e indeboliscono.

Se i disturbi sono regolari e non comportano conseguenze negative per gli animali selvatici, questi

sono in grado di adattarsi e ad abituarsi al disturbo.

ZOOLOGIA VENATORIA

52) Caratteristiche generali di tutti i mammiferi.

Mammiferi sono onnivori

Hanno una cistifellea

Sono coperti da peli

Le femmine hanno ghiandole mammarie

53) Caratteristiche generali di tutti i mammiferi.

Tutti mammiferi sono artiodattili

Mammiferi non hanno denti incisivi nella mascella superiore.

Tutti mammiferi sono vivipari e di norma partoriscono cuccioli completamente sviluppati.

54) Quali specie appartengono all’ordine degli ungulati?

Capriolo

Stambecco

Gallo cedrone

Cinghiale

55) Quali specie appartengono all’ordine degli ungulati?

Stambecco

Daino

Francolino di monte

Lepre comune

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 9

56) Quali specie appartengono all’ordine degli ungulati?

Camoscio

Cervo

Muflone

Francolino di monte

57) Quali specie appartengono all’ordine dei predatori da pelo?

Volpe

Marmotta

Tasso

Cinghiale

58) Quali specie appartengono all’ordine dei predatori da pelo?

Martora

Ermellino

Ghiro

Cinghiale

59) Quali specie appartengono all’ordine dei predatori da pelo?

Donnola

Aquila reale

Lince

Puzzola

60) I cervidi hanno …

corna

una cistifellea

uno stomaco diviso in quattro parti

la mascella superiore sprovvista da denti incisivi

61) I cervidi hanno …

palchi (trofeo) / (di norma solo i maschi)

una cistifellea

la ricrescita dei denti incisivi

un paio di zoccoli per arto (= artiodattili)

62) bovidi hanno …

palchi (trofeo)

una cistifellea

uno stomaco diviso in quattro parti

la mascella superiore sprovvista da denti incisivi

63) I bovidi hanno ...

uno stomaco diviso in quattro parti

la ricrescita dei denti incisivi

otto denti molari sia nella mascella superiore che inferiore

un paio di zoccoli per arto (= artiodattili)

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 10

64) Quali specie fanno parte dei bovidi?

Muflone

Capriolo

Camoscio

Stambecco

65) Quale di queste specie fa parte dei bovidi?

Daino

Cervo

Cinghiale

Stambecco

66) Quali specie fanno parte dei cervidi?

Cervo

Capriolo

Camoscio

Stambecco

67) Quale di queste specie fa parte dei cervidi?

Daino

Muflone

Cinghiale

Camoscio

68) Quali caratteristiche corrispondono ai palchi dei cervidi presenti in Sudtirolo?

sono composti da cellule cornee morte

vengono rinnovati ogni anno, mediante caduta e ricrescita

il basto viene sfregato al termine della crescita

i palchi sono utili a determinare l’età dell’animale

69) Quali caratteristiche corrispondono ai palchi dei cervidi presenti in Sudtirolo?

i palchi sono costituiti da tessuto osseo

dal numero degli apici sui palchi si può riconoscere l’età dell’animale

entrambe i sessi portano i palchi

la crescita strutturale e la caduta dei palchi vengono regolate da ormoni

70) Quali caratteristiche corrispondono alle corna dei bovidi?

le corna sono costituite da tessuto osseo

sono produzioni cornee, formate dalla cavicchia ossea e crescono quindi ogni anno un pezzo in più

vengono gettate ogni anno

sono utili per la determinazione dell’età

71) Quali caratteristiche corrispondono alle corna dei bovidi autoctoni presenti in Sudtirolo?

sono composte da cellule cornee morte

non vengono gettate ogni anno

il basto viene sfregato al termine della crescita

entrambe i sessi portano le corna

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 11

72) Come si adeguano gli ungulati alla scarsità di cibo durante il periodo invernale?

il fabbisogno alimentare aumenta

d’inverno gli ungulati aumentano la loro attività per produrre più calore corporeo

il metabolismo viene ridotto durante il periodo invernale

cercano i propri quartieri invernali, laddove il freddo, il vento e i disturbi si manifestino al minimo

73) Come si adeguano gli ungulati alla scarsità di cibo durante il periodo invernale?

il fabbisogno alimentare si riduce

d’inverno gli ungulati aumentano la loro attività per produrre più calore corporeo

gli ungulati sono meno attivi durante il periodo invernale

cercano i propri quartieri invernali, laddove il freddo, il vento e i disturbi si manifestino al minimo

74) Quali specie portano durante l’inverno un mantello o un piumaggio bianco?

Lepre variabile

Coturnice

Marmotta

Ermellino

75) Quale specie porta durante l’inverno un mantello o un piumaggio bianco?

Pernice bianca

Lepre comune

Coniglio selvatico

Marmotta

Il capriolo

Habitat e fabbisogno alimentare

76) Dove è presente dappertutto il capriolo?

in pianura

in bosco

al confine del bosco

nei territori aperti

77) In quale ambiente naturale il capriolo si trova maggiormente a proprio agio?

nel fitto del bosco di conifere

nei territori caratterizzati dall’alternanza di bosco e prato/coltivi, con molto sottobosco e zone

aperte con vegetazione fresca

zone ripide e rocciose al disopra del confine del bosco a 2000 m di altitudine

78) Quale fabbisogno di nutrimento ha il capriolo?

ha bisogno di nutrimento ricco di cellulosa e fibre, che rimane a lungo nel rumine

ha bisogno di cibo facilmente digeribile ad alto valore nutrizionale

bruca principalmente erba, farne e corteccia

bruca principalmente foglie, erbe e gemme

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 12

79) In quale mese il fabbisogno nutrizionale del capriolo è ridotto al minimo?

gennaio

maggio

settembre

80) Comportamento alimentare e fabbisogno nutrizionale del capriolo. Quali affermazioni sono corrette?

di tutti i ruminanti selvatici autoctoni il capriolo ha il rumine più grande

il capriolo è in grado di sfruttare bene foraggio difficilmente digeribile

il rumine è relativamente piccolo in relazione al volume corporeo

il capriolo deve brucare spesso per assorbire sufficientemente sostanze nutritive

81) Quale di questi ambiti dell’habitat è particolarmente attrattivo per i caprioli?

prati fortemente sovra concimati

posti umidi dove rotolarsi nel fango e melma

ambito di transito da bosco in prato

ghiaioni alpini al disopra del confine del bosco

Etologia, abitudini

82) Come é il comportamento sociale dei caprioli?

becchi e capriole vivono territorialmente in primavera ed in estate

becchi e capriole vivono in branchi separati

i caprioli si radunano in piccoli gruppi durante l’inverno

becchi e capriole si occupano entrambi nell’allevamento dei piccoli

83) Quali tipi di comportamento corrispondono al capriolo durante l’estate?

territoriale

prevalentemente solitario

in gruppi

84) Etologia dei becchi di capriolo. Quali affermazioni sono corrette?

i becchi si radunano in branchi durante il periodo del basto

i becchi marcano il loro territorio da marzo in poi

dal mese di maggio i yearling cercano un proprio territorio

i becchi si tollerano a vicenda nello stesso e medesimo territorio

85) Etologia dei becchi di capriolo. Quali affermazioni sono corrette?

i becchi difendono il loro territorio da aprile/maggio, gli intrusi vengono scacciati

i becchi si radunano in branchi durante il periodo del basto

i becchi difendono un branco di capriole durante il periodo degli amori dai rivali in competizione

durante l’autunno e l’inverno i becchi possono vivere anche in gruppi misti

86) Capriolo: perché i becchi yearling si possono osservare più spesso in primavera che in estate?

perché sono alla ricerca di un territorio libero

perché vengono allontanati dalla madre e dagli altri becchi

perché sono alla ricerca di capriole in amore

perché gli yearling in primavera si raggruppano in branchi di becchi

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 13

87) Come marca il suo territorio, il becco di capriolo?

pone le fatte presso i rialzamenti pronunciati del terreno

bramisce

soffrega piccoli alberi, rami ed arbusti

soffregando rilascia una sostanza odorosa escreta da una ghiandola sulla fronte

88) Come marca il suo territorio, il becco di capriolo?

soffrega piccoli alberi, rami ed arbusti

pone le fatte presso i rialzamenti pronunciati del terreno

spruzza la propria urina

raspa il suolo boschivo con le zampe anteriori

89) In quali posizioni del corpo, il becco di capriolo ha ghiandole odorifere, con le quali vengono emessi degli escreti per rilasciare segnalazioni odorose o per marcare il proprio quartiere?

allo specchio

sul torace tra le zampe anteriori

presso le zampe posteriori

sulla regione frontale in prossimità del trofeo

90) Etologia della capriola. Quali affermazioni sono corrette?

le capriole vivono in branchi, le femmine gravide si allontanano solo al momento del parto

le capriole sottili si insediano solitamente nelle vicinanze della madre

in autunno e in inverno le capriole possono vivere anche in gruppi misti

i giovani caprioli rimangono con la capriola fino al compimento del secondo anno di vita

91) .

92) .

93) Quando il becco di capriolo difende particolarmente il suo territorio?

in primavera e in estate

in uguale misura, durante tutto l’anno

d’inverno e in primavera

in autunno e d’inverno

94) I becchi di capriolo difendono il loro territorio dagli altri maschi adulti. Come si comportano i becchi adulti nei confronti dei becchi yearling, che hanno già soffregato?

i becchi adulti tollerano quelli giovani, i cosiddetti yearling, nel proprio territorio

i becchi yearling vengono attaccati dai maschi adulti se sconfinano nel loro territorio

i becchi yearling vigorosi vengono scacciati con particolare decisione

i becchi yearling deboli vengono inseguiti con particolare inventività e scacciati

95) In quali mesi cade l’epoca degli amori nei caprioli?

febbraio - marzo

aprile - maggio

luglio - agosto

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 14

96) .

97) Da cosa si riconosce, che nella riserva è in corso l’epoca degli amori nei caprioli?

le capriole vengono inseguite insistentemente dal becco

si notano più danni da scortecciamento agli alberi

si sente la capriola emettere “fippii” (tenui fischi)

si sente il becco emettere un tipico “abbaio”

98) Da cosa si riconosce, che nella riserva è in corso l’epoca degli amori nei caprioli?

nuovi getti e germogli vengono morsicati con maggior frequenza

si possono notare piccoli sentieri raspati sul terreno, a forma di otto o di cerchio (cerchi delle

streghe, giostre amorose)

si sente la capriola emettere “fippii” (tenui fischi)

si possono trovare palchi gettati

99) Cosa s’intende per “periodo amori ritardato”?

capriole, che in estate non sono state coperte, ritornano in calore da novembre

gli yearling sfregano appena in luglio e vanno tardivamente in amore

lo sviluppo dell’uovo fecondato in estate inizia appena in inverno

se le condizioni atmosferico/climatiche sono sfavorevoli il periodo degli amori parte in ritardo

Dinamica di popolazione

100) Cosa s’intende con „embriostasi“?

capriole, che in estate non sono state coperte, ritornano in calore da novembre

lo sviluppo dell’uovo fecondato in estate inizia appena in inverno

è il periodo nel quale le femmine degli uccelli covano le uova

i lagomorfi hanno un utero diviso e possono essere nuovamente fecondati prima di partorire

101) Quando termina la „embriostasi“ dei caprioli?

in ottobre

in dicembre

in febbraio

102) Quale scopo ha la „embriostasi“?

lo svezzamento dei piccoli avviene in un periodo climaticamente favorevole

tutte le femmine riproduttive, ovvero sessualmente mature, vengono coperte

molta calma e possibilmente poco movimento favoriscono il bilancio energetico durante lo sviluppo

embrionale

il metabolismo aumenta durante i mesi invernali, quando vige scarsità di foraggio

103) In quali specie selvatiche conosciamo la „embriostasi“?

Capriolo

Gallo cedrone

Lepre comune

Tasso

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 15

104) In quali specie selvatiche conosciamo la „embriostasi“?

Volpe

Martora

Ermellino

Camoscio

105) A quale età le capriole solitamente possono avere il primo estro (vanno in calore)?

14esimo mese di vita

18esimo mese di vita

22esimo mese di vita

106) Quando maturano sessualmente i caprioli?

con mezzo anno di età

con un anno di età

con due anni di età

107) Con che età, generalmente una capriola, è in grado di partorire per la prima volta?

con un anno di età

con due anni di età

con tre anno di età

108) Quali sono i mesi, che possono essere presi maggiormente in considerazione, per il parto dei caprioli?

aprile

maggio

giungo

luglio

109) Quanti piccoli partorisce di regola una capriola?

ogni secondo anno un piccolo

ogni anno due piccoli

ogni anno tre o più piccoli

110) Dove vengono prevalentemente partoriti i piccoli di capriolo?

nell’erba alta, in mezzo ai cespugli e alla vegetazione

in posti soleggiati con bassa vegetazione

in conche nel terreno, che la capriola ha raspato con le zampe anteriori

su terreno roccioso e inaccessibile

111) Comportamento dei piccoli di capriolo nelle prime settimane di vita. Quali affermazioni sono corrette?

i piccoli sono pressoché autosufficienti e seguono permanentemente la madre già dopo 1 – 2 giorni

le prime settimane di vita vengono trascorse al riparo e le capriole raggiungono i piccoli per

l’allattamento

in caso di pericolo, i piccoli di capriolo rimangono distesi e immobili

in caso di pericolo, i piccoli di capriolo fuggono immediatamente

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 16

112) Per quanto tempo vengono allattati i piccoli di capriolo?

fino in autunno

fino al parto dell’anno successivo

fino a quando i caprioletti producono il loro primo trofeo

fino a quando si sviluppano i denti da latte

113) Per quanto tempo il piccolo di capriolo ha un mantello maculato?

2 – 3 mesi dopo la nascita

5 – 6 mesi dopo la nascita

durante tutto il primo anno di vita

114) Quale é il naturale rapporto in proporzione tra i sessi (sex ratio) nei caprioli?

ci sono un po’ più capriole che becchi

capriole e becchi sono presenti in uguale misura

ci sono un po’ più becchi che capriole

115) Quale di questi fattori può regolare seriamente un popolamento di caprioli?

l’aquila reale

gli inverni rigidi

la rogna

l’orso

116) Regolazione: Quale influenza ha il clima sul popolamento di caprioli?

nessuna influenza

ogni inverno è causa di notevoli morie

maltempo umido e freddo nel tempo di parto dei piccoli è causa di perdite/morie

precoci abbassamenti di temperatura in tarda estate/autunno indeboliscono e debilitano il

popolamento di caprioli nel periodo degli amori

117) Quali conseguenze hanno alte densità di popolazione nei caprioli?

peso corporeo e trofei si riducono

Le capriole partoriscono 2 o piú piccoli

maggiori perdite dovute alla rogna

il tasso di sopravvivenza dei piccoli diminuisce

118) Che età approssimativa possono raggiungere i caprioli in libertà?

5 anni

10 anni

20 anni

119) Di quanto aumenta lo sviluppo del popolamento di caprioli in una riserva media?

dal 30 al 70 % delle capriole presenti in primavera

dal 80 al 120 % delle capriole presenti in primavera

supera il 150 % delle capriole presenti in primavera

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 17

Segni di presenza in riserva

120) Quali di queste tracce dimostrano al cacciatore, che nella riserva ci sono caprioli?

segni di scortecciamento sugli alberi

segni di soffregamento sugli alberelli e sui cespugli

pozze umide per i bagni di fango

piccole piazzole di terreno raspato (per marcare un territorio)

121) Che cosa indica la presenza di caprioli nella riserva?

impronte

pozze umide per i bagni di fango

fatte

piccole piazzole di terreno raspato (per marcare un territorio)

Sviluppo del trofeo

122) Quale fattore é determinante per le dimensioni del trofeo di un becco di capriolo?

la costituzione fisica durante il periodo di crescita del trofeo

la presenza sufficiente di novellame di larice da soffregare

il numero di capriole nel suo territorio

il clima durante il periodo degli amori

123) Capriolo: Da cosa si riconosce nel maschio yearling, che il trofeo portato è il primo in assoluto?

è sempre arcuato all’indietro

è poroso, gli apici dei palchi sono smussi

è privo di rose

le basi ossee sotto le rose sono basse

124) In quale stagione avviene la maggior parte della crescita del trofeo nel maschio di capriolo adulto?

in primavera

d’estate

in autunno

d’inverno

125) Quando di norma, il becco di capriolo pluriennale soffrega il suo trofeo?

febbraio - marzo

marzo - maggio

giugno - luglio

dicembre - gennaio

126) Quando di norma, il becco yearling di capriolo soffrega il suo trofeo?

gennaio - febbraio

marzo - aprile

maggio - giugno

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 18

127) Quando di norma il becco di capriolo adulto perde il suo trofeo?

febbraio / marzo

settembre (dopo il periodo degli amori)

ottobre / novembre

gennaio / febbraio

128) Per mezzo di cosa, il trofeo del becco di capriolo, ottiene principalmente il suo colore scuro dopo lo sfregamento?

tramite l’afflusso di sangue

è una conseguenza dovuta al tasso d’azoto nell’aria

tramite la linfa delle pinte, battendo e soffregando il trofeo contro i rami e tronchi deboli

129) Quale affermazione é corretta, in riferimento al trofeo del becco yearling di capriolo?

becchi yearling sono sempre fusoni

becchi yearling possono formare anche un trofeo forcuto

becchi yearling non hanno mai un trofeo a sei punte

Riconoscere e valutare

130) Che cosa s’intende con il termine „grembiule“ del capriolo?

macchia bianca sopra il naso

macchia bianca sulla base del collo

ciuffo di pelo lungo che copre l’organo sessuale femminile nel manto invernale

ciuffo di pelo lungo presso lo „specchio“ bianco del capriolo maschio

131) Autunno: Si osserva un capriolo maschio giovane con trofeo a piccole punte semplici nel basto. Di che classe d’età si tratterà?

piccolo maschio

yearling maschio

capo ammalato

132) Autunno: Si osserva un capriolo maschio giovane con trofeo a piccole punte semplici pulite dal basto. Di che classe d’età si tratterà?

piccolo maschio

yearling maschio

capo ammalato

133) I periodi primaverili di muta e si soffregamento, permettono di stimare l’età di un becco di capriolo in buone condizioni. Quali affermazioni sono corrette?

muta il colore prima il becco di un anno

muta il colore prima il becco adulto

soffrega prima il becco giovane

soffrega prima il becco adulto

134) É inizio ottobre e si osservano due becchi di capriolo in buone condizioni. Uno è di colore grigio mentre l’altro è di colore rosso. Quale dei due, di norma è il più vecchio?

il becco rosso

il becco grigio

sono della stessa età

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 19

135) Un maschio di capriolo mostra un trofeo forcuto di buon sviluppo e ancora nel basto a inizio giugno. Potrebbe trattarsi di un yearling?

no, un yearling può formare al massimo un trofeo forcuto debole

sì, perchè i maschi adulti in quel periodo portano già il trofeo pulito

no, perchè il yearling non sviluppa ancora un trofeo forcuto

Caccia e direttive di salvaguardia

136) Quali obiettivi seguono le direttive di salvaguardia venatoria, per i caprioli in Sudtirolo?

devono esserci più becchi che capriole nel popolamento

le capriole vengono tutelate

proporzione equilibrata dei sessi (=sex ratio equilibrata)

i danni da selvaggina devono tenersi entro limiti tollerabili, la densità del popolamento di caprioli

deve essere adeguata al habitat

137) Quali obiettivi seguono le direttive di salvaguardia venatoria, per i caprioli in Sudtirolo?

popolamento sano

alta densità di selvaggina

trofei di qualità

138) La caccia al capriolo é permessa dal 1. maggio al 15. dicembre. Per la caccia ai becchi pluriennali vale un periodo venatorio più ristretto. Perché?

per non intervenire in modo eccessivo nella classe dei pluriennali

per non disturbare il periodo degli amori

perché da fine ottobre i becchi perdono il trofeo

perché il mutato bilancio ormonale durante la spinta del nuovo trofeo pregiudica il sapore della

carne di selvaggina

Il cervo

Descrizione

139) .

140) Quale colore hanno lo specchio e la coda del cervo?

lo specchio è chiaro

lo specchio è scuro

la coda è chiara

la coda è scura

141) Quali specie animali hanno una striscia dorsale?

capriolo

camoscio

cinghiale

cervo

142) Dove si trovano i canini (in gergo it. = vestigiali, td.= Grandeln) nel cervo?

nella mascella superiore

nella mascella inferiore

in mezzo al palchi del trofeo

è un altro termine che descrive i testicoli del cervo

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 20

143) In quale mese il cervo muta di norma dal mantello estivo a quello invernale?

agosto

ottobre

dicembre

Habitat e fabbisogno alimentare

144) Dove é presente dappertutto il cervo?

bosco di latifoglie

bosco di conifere

confine del bosco

malghe e altipiani

145) Quali habitat sono idonei, come quartiere invernale per il cervo?

ambienti a bassa quota

altipiani poco innevati

146) Cosa fa parte dello spettro alimentare del cervo?

getti e gemme

corteccia

legna decomposta

aghi, foglie, erbe

147) Cosa fa parte dello spettro alimentare del cervo?

cespugli di lamponi e more

vermi e lumache

erba e fieno

ghiande, faggiole e castagne

148) Comportamento alimentare del cervo. Quali affermazioni sono corrette?

il cervo é molto ghiotto e esigente nel brucare

il cervo quando bruca, pascola come un bovino

il cervo scorteccia tronchi d’albero con diametro medio e corteccia non troppo spessa

il cervo consuma volentieri piante acquatiche

Etologia, abitudini

149) Quali delle seguenti tipologie comportamentali sono confacenti al cervo?

difende il suo territorio

vive in gruppi

girovaga per vaste distanze

i cervi sono sempre solitari

150) Comportamento sociale del cervo. Quale affermazione è corretta?

il cervo dominante difende il branco di femmine in fregola

il cervo difende il proprio territorio

calvi e cervi maschi vivono insieme per tutto l’arco dell’anno

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 21

151) Cervo: quali classi possiamo trovare in un branco di calvi al di fuori dal periodo degli amori?

cervi vecchi

cervi giovani

cerve sottili e adulte senza cerbiatto

cerve adulte con i loro cerbiatti

152) Cervo: Chì, solitamente, conduce un branco di calve?

una femmina adulta senza cerbiatto

una femmina con cerbiatto

un cervo

una femmina sottile

153) Cervo: nel branco di calvi vige una solida gerarchia. Quali affermazioni sono corrette?

La cerva di rango superiore partorisce per prima.

Il rango sociale di una cerva madre viene trasmesso al cerbiatto.

La gerarchia dispone la precedenza per quanto concerne il cibo.

Animali adulti e sottili si occupano insieme della prole.

154) Cervo: quali conseguenze ha la perdita della madre, per cerbiatti nel primo anno di vita?

Nessuna, essi vengono adottati da altre femmine madri o sottili.

Questi cerbiatti vengono respinti dalle altre femmine e vanno incontro a gravi difficoltà.

Mantengono il rango sociale della madre.

Il loro rango sociale crolla al minimo livello.

155) Cervo: Quando vengono partoriti i cerbiatti?

marzo / aprile

maggio / giugno

luglio / agosto

156) Cervo: Etologia del cervo. Quali affermazioni sono corrette?

I cervi vivono tutto l’anno in branchi, che vengono guidati da un maschio dominante.

I cervi giovani abbandonano il branco di calvi, al più tardi con 2 – anni di vita.

I cervi maschi si aggregano in branco, dopo aver perso i palchi.

I cervi maschi partecipano allo svezzamento dei cerbiatti.

157) Cervo: Etologia del cervo. Quali affermazioni sono corrette?

I branchi di cervi si sciolgono prima del periodo degli amori.

I maschi raggiungono le cosiddette “arene”, solitamente in settembre.

I maschi rimangono insieme con il branco di calvi durante tutto l’anno e lo proteggono.

Prima degli amori, nel periodo di incremento della costituzione fisica (periodo d’ingrassamento), i

maschi maturi vivono da soli o accompagnati da cervi tollerati

158) .

159) Quando il cervo maschio si trova nel periodo d’ingrassamento?

dopo il soffregamento del trofeo fino all’inizio degli amori

nei mesi successivi al periodo degli amori

nel periodo di sviluppo del trofeo

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 22

160) Come reagisce il cervo a un’intensa pressione venatoria?

aumenta l’attività diurna

aumenta l’attività notturna

diventa timoroso

mostra un innalzata aggressività verso gli individui della stessa specie

161) In quale periodo ha luogo la „fregola“ del cervo?

da metà luglio fino a metà agosto

da metà settembre fino a metà ottobre

da metà novembre fino a metà dicembre

162) Quali sono le modalità comportamentali nella condotta amorosa del cervo, durante la fregola?

duelli sonori

belare

combattimenti / duelli, con minaccia e imposizione

scortecciamento di alberi

163) Quali sono le modalità comportamentali nella condotta amorosa del cervo, durante la fregola?

marce parallele

il maschio ara il terreno dell’arena con il trofeo e le zampe anteriori

il maschio si rotola nella sabbia

il maschio percuote con i palchi alberelli e cespugli

164) Quali sono le modalità comportamentali nella condotta amorosa del cervo, durante la fregola?

I cervi si muovono posando in parallelo sia le zampe anteriori, che quelle posteriori

i cervi spruzzano urina

i cervi bramiscono

165) Descriva gli atteggiamenti del cervo durante il periodo degli amori?

Il cervo maschio cerca un branco di calvi e lo difende.

Spesso si verificano ferite serie dovute ai combattimenti.

Dopo la fregola, a fine ottobre i cervi maschi gettano il trofeo.

I cervi maschi s’intimidiscono a vicenda con atteggiamenti d’imposizione e minaccia.

Dinamica di popolazione

166) Cervo: di norma, che età hanno le cerve quando partoriscono per la prima volta?

1 anno

3 anni

5 anni

167) Quanti cerbiatti partorisce la cerva adulta, di norma in Sudtirolo?

ogni secondo anno un cerbiatto

ogni anno un cerbiatto

ogni anno due cerbiatti

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 23

168) In quali mesi, cade prevalentemente il periodo nel quale partoriscono le cerve?

aprile

maggio

giugno

luglio

169) Regolazione: quale é il grado d’influenza che ha la volpe sul popolamento di cervi?

nessun influenza, irrilevante

scarsa influenza, poco rilevante

forte influenza, considerevole

170) Quale predatore carnivoro potrebbe essere in grado di decimare notevolmente un popolamento di cervi?

orso

aquila reale

lupo

171) Quale dei seguenti fattori può decimare notevolmente un popolamento di cervi?

inverni rigidi

volpe

lince

condizioni atmosferiche sfavorevoli durante il periodo degli amori

Segni di presenza in riserva

172) Da cosa si riconosce la presenza di cervi nella riserva?

in riserva si trovano pozze di fango, nelle quali i cervi fanno bagni di fango e melma

si notano zone dove il maschio ara il terreno boschivo con il trofeo e le zampe anteriori

tracce di soffregamento su alberelli e cespugli, nei mesi di maggio / giugno

si notano zone dove i cervi fanno bagni di sabbia

173) Da cosa si riconosce la presenza di cervi nella riserva?

tracce di soffregamento nei mesi di luglio / agosto su alberelli sino al diametro di un braccio, le

quali possono arrivare sino ad altezza d’uomo

si sente il bramito

si notano formicai distrutti

tracce di scortecciamento sugli alberi

Sviluppo del trofeo

174) Quando inizia il cervo a sviluppare il suo primo trofeo?

nell’autunno, dell’anno di nascita

nella primavera successiva, dell’anno di nascita

nell’estate successiva, dell’anno di nascita

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 24

175) É presente nel cerbiatto, similmente come nel caprioletto, un primo trofeo, il quale viene gettato ancora durante il primo anno di vita?

si

solo di rado

no

176) Cervo: Quanti mesi passano dalla perdita dei vecchi palchi fino alla pulitura (soffregamento del velluto) del nuovo trofeo?

ca. 3 mesi

ca. 5 mesi

ca. 8 mesi

177) Cervo: Quali caratteristiche corrispondono di norma, in merito al trofeo del cervo di un anno (fusone)?

Cervi di un anno sviluppano quasi sempre palchi a singola terminazione.

È dotato di pugnali.

Non ha le rose.

178) Cervo: Quali caratteristiche corrispondono di norma, in merito al trofeo del cervo di un anno (fusone)?

Viene pulito, soffregando il velluto, in luglio.

Viene pulito, soffregando il velluto, in settembre.

Ha le rose.

179) Quando il giovane cervo perde il suo primo trofeo?

nell’inverno dell’anno di nascita (con mezzo anno d’età)

nella primavera successiva all’anno di nascita (con un anno d’età)

in aprile / maggio (con due anni d’età)

180) A partire da quale “testa” il trofeo del cervo ha le rose?

dalla prima testa

dalla seconda testa

dalla terza testa

181) Cervo: Che età ha un cervo di „seconda testa“?

due anni compiuti, sta nel terzo anno di vita

tre anni compiuti, sta nel quarto anno di vita

dipende, se ha sviluppato un primo trofeo oppure no

182) In quale periodo il cervo di „seconda testa“ sviluppa il suo trofeo?

da febbraio a luglio

da maggio ad agosto

da maggio ad ottobre

183) Quando di norma, il cervo di media età perde il suo trofeo?

da novembre a gennaio

da febbraio ad aprile

da maggio a luglio

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 25

184) Quando di norma, il cervo adulto ha finito di pulire il suo trofeo (soffregamento del velluto)?

giugno

agosto

ottobre

185) Cervo: Da fine luglio hanno i palchi puliti

solo i fusoni

i cervi vecchi

tutti i cervi

Riconoscere e valutare

186) Cervo: Quali caratteristiche corrispondono di norma, in merito al cervo di „prima testa“?

i palchi normalmente sono composti da semplici stanghe

gli steli delle rose sono corti

il trofeo mantiene il velluto sino all’autunno

porta il capo (la testa) basso

187) Cervo: Quali caratteristiche corrispondono di norma, in merito ai giovani cervi dalla seconda fino alla quarta testa?

hanno una struttura relativamente snella

hanno raggiunto il massimo sviluppo corporeo

portano il capo (la testa) alto

188) Cervo: Quale caratteristica corrisponde di norma, in merito ai cervi di media età dalla quinta fino all’ottava testa?

il trofeo mantiene il velluto sino all’autunno

la criniera è completamente sviluppata

il collo e il dorso formano una linea retta

189) Cervo: Quali caratteristiche corrispondono di norma, in merito ai cervi molto vecchi?

il trofeo regredisce

il trofeo mantiene il velluto sino all’autunno

presentano una sorta di doppio mento, causato da un abbassamento della pelle sotto la gola

il collo e il dorso formano una linea retta

190) Cervo: Quali delle seguenti classi, considera il cacciatore nella valutazione dei calvi?

cerbiatti

cerve sottili

fusoni

cerve adulte

191) Per quanto tempo il cerbiatto ha il mantello punteggiato (maculato)?

fino ad agosto / settembre

fino alla formazione del primo trofeo

fino alla primavera successiva all’anno di nascita (con un anno d’età)

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 26

192) Come é possibile distinguere e riconoscere i cerbiatti, in base al sesso?

cerbiatti maschili hanno un ciuffo di peli (la falsa coda) sullo specchio anale

cerbiatti maschili urinano in avanti

Sino alla fine dell’anno è di norma difficile distinguere i due sessi in base a caratteristiche corporee

193) Cervo: Quali caratteristiche contraddistinguono una cerva sottile?

Il profilo del cranio appare piuttosto accorciato, rispetto a quello della cerva adulta.

struttura corporea snella, la testa è tenuta alta

dal momento del parto sono visibili le mammelle

ha le orecchie vistosamente lunghe

194) Cervo: Quali caratteristiche contraddistinguono una cerva adulta?

Il profilo del cranio è allungato, rispetto a quello della cerva sottile.

dal momento del parto sono visibili le mammelle

muta il colore del mantello prima della cerva sottile

Caccia e direttive di salvaguardia

195) Quale é il fine principale delle direttive di salvaguardia venatoria, per i cervi in Sudtirolo?

ci devono essere più cervi maschi che calvi

trofei di qualità (trofei massicci)

limitare la consistenza della specie nel nostro territorio

196) Quale rapporto d’abbattimento, tra cervi maschili e femminili, è previsto dalle direttive di salvaguardia venatoria in Sudtirolo?

Per ogni abbattimento di un cervo da trofeo, è prescritto il prelievo tra i due e i quattro capi

d’individui calvi.

Per ogni abbattimento di un fusone è prescritto il prelievo da uno a due capi d’individui calvi.

Per ogni abbattimento di un cervo da trofeo, è prescritto il prelievo di un fusone.

197) Come deve essere gestito un popolamento di cervi, per limitare la consistenza della specie?

abbattere principalmente capi di cervi maschili

risparmiare le femmine

intervenire incisivamente sulla classe delle cerve adulte

Il daino

198) Quali dei seguenti caratteri sono tipici del daino?

Palchi a pala nel maschio.

Anche le femmine portano palchi.

Mantello a punti bianchi e coda lunga e nera.

Le corna sono ripiegate a spirale.

199) Come arriva occasionalmente nella nostra provincia il daino?

Per i suoi spostamenti invernali.

Per fuga da aree faunistiche recintate.

Viene introdotto per motivi venatori.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 27

Il camoscio

Habitat

200) Quali ambienti occupa il camoscio?

Aree ripide e rocciose al di sopra del limite del bosco.

Margine superiore dei boschi.

Boschi di montagna.

Boschi ripariali.

201) Dove si trovano gli areali estivi dei camosci?

Dove vi sono ricche coperture erbose al di sopra del bosco.

Boschi montani radi.

Ambienti di alternanza tra campi e prati.

Boschi ripariali.

202) Dove si trovano gli areali invernali dei camosci?

Pendici libere da neve.

Radi boschi montani.

Frutteti e vigneti.

Boschi ripariali.

203) Quali dei seguenti fattori gioca un ruolo molto importante nell’habitat del camoscio?

La presenza di aree rocciose.

La presenza di pozze fangose.

La presenza di alberi.

Comportamento

204) Comportamento delle femmine di camoscio: quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Difendono il proprio territorio da altre femmine.

Vivono in branchi.

Quelle esperte guidano il branco.

I territori d’attività dei branchi di femmine cambiano di anno in anno.

205) Comportamento delle femmine di camoscio: quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

I territori d’attività dei branchi di femmine cambiano di anno in anno.

Nel periodo del parto la femmina si allontana dal branco.

Scelgono come territori estivi zone sicure.

In estate vivono in branchi misti con i maschi.

206) Chi guida solitamente il branco femminile dei camosci?

Una femmina.

Un maschio maturo.

Un maschio giovane.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 28

207) Comportamento dei camosci: quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Maschi e femmine vivono tutto l’anno in branchi misti.

Maschi e femmine sono territoriali dalla primavera all’autunno.

Maschi e femmine vivono dalla primavera all’autunno in branchi distinti.

Gli areali estivi di maschi e femmine sono diversi.

208) Comportamento dei camosci maschi: quali dei seguenti affermazioni sono corrette?

In inverno i maschi e i branchi di femmine vivono in aree diverse.

Dalla primavera all’autunno i maschi difendono il proprio territorio.

Nei primi due anni di vita i maschi si possono vedere anche insieme al branco materno

Dalla primavera all’autunno si formano branchi di maschi.

209) Comportamento dei camosci maschi: quali dei seguenti affermazioni sono corrette?

Alcuni maschi vivono solitari.

Il branco dei maschi si scioglie prima del periodo degli amori.

In bosco i maschi vivono spesso in branchi.

In inverno i branchi di maschi e femmine vivono in ambienti differenti.

210) In che periodo cade la fregola del camoscio?

Da agosto a settembre.

Da novembre a dicembre.

Da gennaio a febbraio.

211) Descrivete il comportamento nuziale del camoscio.

A fine ottobre, i maschi si uniscono ai branchi di femmine.

I maschi in fregola riuniscono il branco di femmine e scacciano altri maschi.

Il periodo degli amori è molto tranquillo.

212) Quali comportamenti si riconoscono durante il periodo degli amori del camoscio?

Duelli vocali.

Il maschio raggruppa le femmine e scaccia i rivali.

Il maschio territoriale si cosparge della propria urina.

Marciano affiancati.

213) Quali comportamenti si riconoscono durante il periodo degli amori del camoscio?

Scortecciamento degli alberi.

Raspatura del terreno.

Dimostrazioni e rizzatura della barba dorsale.

I maschi rincorrono i rivali.

214) Quali comportamenti si riconoscono durante il periodo degli amori del camoscio?

Raspatura del terreno.

Il maschio tranquillizza la femmina.

Belato.

I Maschi di pari forza si evitano.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 29

215) .

Dinamica di popolazione

216) A che età le femmine di camoscio vengono coperte la prima volta?

A 1 anno

A 2-3 anni.

A 4-5 anni.

217) In che periodo avviene normalmente il parto nel camoscio?

Marzo-aprile.

Maggio-giugno.

Luglio-agosto.

218) Quanti piccoli partorisce di solito una femmina di camoscio?

1 piccolo ogni 2 anni.

1 piccolo quasi ogni anno.

2 piccoli ogni anno.

219) Quali di questi fattori possono sensibilmente ridurre i popolamenti di camoscio?

Aquila reale, lince.

Inverni rigidi.

Gipeto.

Malattie epidemiche.

Segni di presenza in riserva

220) Da cosa si può comprendere la presenza del camoscio in riserva?

Giacigli sotto sporgenze rocciose.

pozze umide per i bagni di fango

Fischi di allarme.

Raspature al suolo.

Sviluppo delle corna

221) Sviluppo delle corna nel camoscio: quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Le corna crescono più velocemente nei primi 4 anni di vita.

Le corna di camoscio crescono costantemente nel corso della vita dell’animale.

Le corna del maschio sono più uncinate di quelle della femmina.

Le corna vengono perse ogni anno.

222) Sviluppo delle corna nel camoscio: quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Solo i maschi portano le corna.

A partire dal 5° anno la crescita annuale delle corna è limitata.

Le corna crescono da settembre ad aprile.

Gli anelli cornei più lunghi sono quelli delle fasi del piccolo (capretto) e del capo di un anno

(“jahrling”).

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 30

Valutazione visiva

223) Da cosa si riconosce un maschio di camoscio giovane?

Dalla coda corta.

Dall’aspetto generale.

Dal comportamento rispetto ai maschi più vecchi.

Dalle redini sbiadite.

224) Da cosa si riconosce il maschio di camoscio maturo?

Dalla striscia nera.

Dal comportamento impositivo nei confronti dei più giovani.

Dal grembiule.

Dal pennello molto sviluppato ed evidente.

225) Quali caratteristiche distinguono di solito un maschio di camoscio maturo?

La striscia nera.

Le redini sbiadite.

Corpo frontalmente massiccio, in estate anche la linea della pancia incurvata verso il basso.

La barbetta.

226) Da cosa si riconosce una femmina di camoscio gravida?

Dalle mammelle.

Sta da sola.

Dal comportamento.

227) State osservando un camoscio: disegno del muso sbiadito, mantello opaco, pennello chiaramente visibile. Come lo valutereste?

Un capo di un anno (“jahrling”) malato.

Un maschio vecchio.

Una femmina adulta.

228) Da cosa si può dedurre con certezza l’età di un camoscio abbattuto?

Dall’altezza delle corna.

Dall’usura dei denti.

Dagli anelli di crescita delle corna.

Direttive di gestione venatoria e caccia

229) Quali obiettivi si prefiggono le linee direttive di gestione venatoria altoatesine per il camoscio?

Alte densità di popolamento.

Popolazioni sane.

Un buon equilibrio tra le classi di età.

230) Su quali basi vengono ripartiti gli abbattimenti di camoscio in Alto Adige?

Un terzo degli abbattuti sono femmine, un terzo maschi e un terzo capi di un anno (“jahrling”).

Un terzo degli abbattuti sono femmine, un terzo maschi e un terzo piccoli (capretti).

La metà degli abbattuti sono maschi, la metà femmine e capi di un anno (“jahrling”).

Vengono abbattuti circa la stessa quota di maschi e femmine.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 31

Lo stambecco

231) Come è giunto lo stambecco in Alto Adige?

In Alto Adige lo stambecco si era estinto; successivamente è stato reintrodotto.

Lo stambecco non è mai stato autoctono in Alto Adige, è stato introdotto decenni fa.

I popolamenti altoatesini di stambecco si sono lentamente sviluppati da individui fuggiti da parchi

faunistici.

232) Dove si trovano gli areali estivi degli stambecchi?

Pendii a praterie alpine e rocce sopra il limite del bosco.

Pendici ombrose inerbite e rocciose.

Ambienti con prati e campi alternati.

Boschi ripariali

233) Dove si trovano gli areali invernali degli stambecchi?

Pendici rocciose molto ripide e soleggiate.

Boschi ricchi di latifoglia di media montagna.

Boschi ripariali.

234) Quali di questi fattori gioca un ruolo importante negli ambienti adatti allo stambecco?

La disponibilità di rocce e pareti rocciose.

La disponibilità di pozze umide per fare i bagni di fango.

La disponibilità di alberi.

235) Comportamento dello stambecco. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Le femmine difendono il proprio territorio dalle altre femmine.

Le femmine trascorrono l’estate in branchi con le altre femmine e i piccoli.

In estate le femmine vivono in branchi misti con i maschi.

D’inverno si possono osservare branchi di stambecchi misti.

236) Comportamento dello stambecco. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

D’inverno i maschi e i branchi di femmine vivono in areali differenti.

Dalla primavera all’autunno i maschi difendono il proprio territorio.

Dalla primavera all’autunno i maschi vivono in branchi.

Alcuni maschi possono vivere solitari.

237) In che periodo cade la fregola dello stambecco?

Da agosto a settembre.

Da ottobre a novembre.

Da dicembre a gennaio.

238) Descrivete il comportamento amoroso dello stambecco.

I maschi di rango superiore stanno assieme alle femmine.

I maschi di pari forza nel periodo degli amori cercano di evitarsi.

I maschi durante il periodo degli amori si impegnano in inseguimenti lunghi e stancanti.

I maschi di stambecco stabiliscono le gerarchie già prima del periodo della fregola.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 32

239) A che età viene solitamente coperta la femmina di stambecco per la prima volta?

A un anno.

Da 2 a 3 anni.

Da 3 a 5 anni.

240) Quando e come vengono stabilite le gerarchie tra gli stambecchi?

Prima del periodo degli amori.

Durante il periodo degli amori.

Essi misurano le proprie forze in scontri con le corna.

I concorrenti vengono inseguiti e scacciati.

241) Qual è il periodo dei parti nello stambecco?

Aprile.

Giugno.

Agosto.

242) Quanti piccoli partorisce normalmente una femmina di stambecco?

1 capretto ogni 2 anni.

1 capretto ogni anno.

2 capretti all’anno.

243) Riconoscimento dello stambecco. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Per i giovani fino a 2 anni non si riesce a distinguere il sesso da lontano.

Le femmine non hanno le corna.

L’età degli stambecchi si può stimare dai segmenti di crescita delle corna.

Il muflone

244) Come è arrivato il muflone in Alto Adige?

Il muflone è stato eradicato dall’Alto Adige e poi reintrodotto.

Il muflone non è naturalmente presente in Alto Adige.

Occasionalmente arriva dalle regioni confinanti di presenza.

245) A che specie assomiglia il muflone, quanto a comportamento ed esigenze alimentari?

Camoscio e stambecco.

Capriolo e cervo.

Cinghiale.

246) Quale delle seguenti affermazione è corretta?

Il muflone non è un ruminante.

La femmina di muflone non porta mai le corna.

Il muflone può causare danni alla corteccia degli alberi.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 33

Il cinghiale

247) .

248) I canini del cinghiale possono essere pericolosi per il cacciatore. Come si chiamano?

Difese.

Uncini.

Canini vestigiali.

249) .

250) .

251) Cinghiale: Quale delle seguenti affermazione è corretta?

Il cinghiale è un carnivoro obbligato.

Il cinghiale è un erbivoro obbligato.

Il cinghiale è un onnivoro.

252) .

253) Quando avviene l’accoppiamento nel cinghiale?

Agosto-settembre.

Ottobre-dicembre.

Novembre-gennaio.

254) Le scrofe in certe condizioni possono avere due parti l’anno. In che mese nascono i primi piccoli?

Marzo.

Giugno.

Agosto.

255) Da cosa si deduce la presenza del cinghiale nella riserva?

Pozze umide per i bagni di fango.

Tracce di scavo in boschi, prati e campi.

Scortecciature degli alberi.

Segni di morso su giovani alberi e rami.

Lagomorfi e Roditori

256) Quali animali appartengono all’Ordine dei Lagomorfi?

Moscardino.

Lepre variabile.

Lepre comune.

Coniglio selvatico.

257) Quali dei seguenti animali appartengono ai Roditori?

Lepre variabile.

Ghiro.

Scoiattolo.

Tasso.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 34

258) Quali dei seguenti animali appartengono ai Roditori?

Riccio.

Marmotta.

Coniglio selvatico.

Arvicola.

259) Quali dei seguenti animali appartengono ai Roditori?

Moscardino.

Ratto.

Talpa.

Toporagno.

260) Quali caratteri sono tipici dei Muridi (topi propriamente detti)?

Grandi occhi e orecchie.

Vita sotterranea.

Coda lunga e nuda.

Sono prevalentemente diurni.

261) Quali caratteri sono tipici dei Microtini?

Occhi e orecchie piccoli.

Coda folta.

Hanno un letargo invernale.

Sono ben adattati alla vita sotterranea.

262) Quale tra questi Ordini porta nella mandibola 2 denti a perno dietro agli incisivi?

Lagomorfi.

Roditori.

Predatori.

Insettivori.

263) Quali dei seguenti caratteri compaiono nei lagomorfi e nei Roditori?

Gli incisivi sono a crescita continua per tutta la vita.

Ingeriscono sassolini per sminuzzare il cibo nel rumine.

Non hanno canini.

Non hanno incisivi nella mandibola.

264) Quali rappresentanti dei Lagomorfi sono naturalmente presenti in Alto Adige?

Moscardino.

Lepre comune.

Lepre variabile.

Coniglio selvatico.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 35

Lepre comune, lepre variabile, coniglio selvatico

Descrizione

265) Quali delle seguenti caratteristiche sono tipiche della lepre comune?

Occhi neri.

Coda nera sopra e bianca sotto.

Cambia colore in primavera ed autunno.

La coda è bianca sotto e sopra.

266) Quali delle seguenti caratteristiche sono tipiche della lepre variabile?

Cambio del colore in primavera e autunno.

Occhi neri.

Zampe posteriori larghe.

Coda nera sopra e bianca sotto.

267) Quali delle seguenti caratteristiche sono tipiche del coniglio selvatico?

Occhi neri.

Cambio del colore in primavera e autunno.

Le orecchie hanno le punte nere.

Ha orecchie più corte rispetto alle lepri.

268) .

Habitat

269) Quali ambienti predilige la lepre comune?

Zone con clima mite.

Altitudini oltre i 2000 m.

Aree prative.

Aree rocciose.

270) Quali habitat predilige la lepre variabile?

Aree prative.

Boschi di montagna.

Praterie alpine al di sopra del limite del bosco.

Aree umide.

271) Quali dei seguenti fattori gioca un ruolo molto importante nell’habitat per le giovani lepri?

Pendii assolati, asciutti e sassosi.

Formicai.

Copertura del suolo (fratte con erbe alte).

Boschi fitti.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 36

Comportamento e esigenze alimentari

272) Comportamento della lepre comune e variabile. Quali delle seguenti affermazioni corrispondono al vero?

Vivono per gran parte dell’anno solitarie.

Vivono in colonie.

Sono di preferenza crepuscolari e notturne.

Trascorrono il giorno in tunnel scavati da loro stesse.

273) Comportamento del coniglio selvatico. Quali delle seguenti affermazioni corrispondono al vero?

Vive per gran parte dell’anno solitario.

Vive in colonie.

Trascorre il giorno in tunnel scavati da sé.

Trascorre il giorno in una conca del terreno (covo).

274) Cosa rientra nello spettro alimentare dei Leporidi?

Piante erbacee.

Germogli verdi e gemme.

Cortecce di cespugli e piccoli alberi.

Insetti.

275) Quando inizia il primo periodo di accoppiamento nella lepre comune?

Gennaio.

Marzo.

Maggio.

La lepre comune ha un periodo d’accoppiamento continuo tutto l’anno.

276) Quando inizia il primo periodo di accoppiamento nella lepre variabile?

Gennaio.

Marzo.

Maggio.

La lepre variabile ha un periodo d’accoppiamento continuo tutto l’anno.

277) .

278) Quanti piccoli partorisce di regola la femmine di lepre comune?

Da 2 a 5.

Da 6 a 9.

Da 10 a 12.

279) Quanto volte l’anno partorisce di norma una femmina di lepre comune?

Una volta.

Tre volte.

Cinque volte.

280) Quante volte l’anno partorisce di norma una femmina di lepre variabile?

Una volta.

Due volte.

Cinque volte.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 37

281) Quando raggiungono la maturità sessuale le lepri?

Verso i 3 mesi.

Verso i 6 mesi.

A 1 anno.

A 2 anni.

282) In che periodo vengono partoriti i primi leprotti di lepre comune?

Gennaio.

Febbraio/Marzo.

Aprile/Maggio.

Giugno/Luglio.

283) Quale delle seguenti particolarità si osserva nelle lepri?

L’utero delle lepri è bipartito e possono essere nuovamente fecondate prima del parto.

Lo sviluppo delle cellule uovo fecondate in inverno inizia solo a primavera (embriostasi).

I leprotti trascorrono le prime settimane di vita in una sacca ventrale della madre.

Vanno in letargo invernale.

284) Da cosa si può distinguere una lepre dell’anno da una lepre adulta?

Dalla lunghezza delle orecchie.

Dalla muta del pelo.

Da un ingrossamento nell’articolazione della zampa anteriore.

Dal colore della coda.

285) Quali delle seguenti tracce di alimentazione possono essere ricondotte a una lepre?

Pigne di conifere rosicchiate.

Rosicchiature delle radici di alberi.

Danni da morso su giovani alberi.

Rosicchiature sulla corteccia di cespugli e piccoli alberi.

La marmotta

286) Quali dei seguenti ambienti predilige la marmotta?

Praterie alpine al di sopra del limite del bosco.

Arbusteti fitti.

Boschi montani radi.

Ripide pareti rocciose.

287) Quali dei seguenti fattori giocano un ruolo importante per l’habitat delle marmotte?

Buona visuale.

Terreni morbidi.

Copertura per i piccoli (erbe alte e arbusti nani).

Formicai.

288) Di cosa si compone prevalentemente la dieta della marmotta?

Pino mugo.

Insetti e larve.

Piante erbacee.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 38

289) Comportamento delle marmotte. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Le marmotte vivono solitarie per la maggior parte dell’anno.

Le marmotte vivono in comunità familiari.

Sono di preferenza crepuscolari e notturne.

Vivono in tane scavate da loro.

290) Comportamento delle marmotte. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Le marmotte difendono il proprio territorio.

In inverno, durante il giorno si seppelliscono nella neve.

Trascorrono il giorno in una conca del terreno (covo).

Fischiano in caso di pericolo.

291) Comportamento delle marmotte. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Vanno in letargo da ottobre ad aprile.

Trascorrono il letargo una o due per tana.

I giovani lasciano la tana dopo circa 10 giorni dalla nascita.

Tra i componenti familiari esiste una gerarchia.

292) Comportamento delle marmotte. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

I discendenti rimangono per tutta la vita nella tana in cui sono nati.

Seppelliscono noci e semi come scorta per l’inverno.

I piccoli nascono nudi e ciechi.

Gruppi più numerosi resistono meglio all’inverno rispetto a gruppi piccoli.

293) Quando avviene l’accoppiamento delle marmotte?

Gennaio-febbraio.

Aprile-maggio.

Giugno-luglio.

Settembre-ottobre.

294) .

295) Quando nascono i piccoli di marmotta?

Febbraio.

Aprile.

Giugno.

Agosto.

296) .

297) .

298) .

299) .

300) Quali dei seguenti fattori di regolazione hanno rilevanza per la marmotta?

Disturbo da parte di sci-alpinisti in inverno.

Aquila e volpe.

Recupero energetico dopo il letargo.

Rogna.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 39

301) Quali tracce possono indicare al cacciatore la presenza in zona della marmotta?

Scavi freschi presso una tana.

Tracce nella neve in primavera.

Rosicchiature degli alberi.

Percorsi con erba calpestata all’uscita delle tane.

Lo scoiattolo

302) Comportamento degli scoiattoli. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Sono prevalentemente diurni.

In inverno vanno in letargo.

Costruiscono i nidi nella chioma degli alberi.

Vivono in tane scavate da loro stessi.

303) Comportamento degli scoiattoli. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Seppelliscono noci e semi come scorta invernale.

In inverno si seppelliscono nella neve.

Fischiano in caso di pericolo.

Trascorrono il letargo in uno o due per tana.

304) Cosa rientra nello spettro alimentare degli scoiattoli?

Lombrichi.

Semi e noci.

Uova di uccelli.

Nidiacei.

305) Quali tracce di alimentazione si possono ricondurre allo scoiattolo?

Pigne di conifere rosicchiate.

Numerosi germogli di abete morsicati sotto agli alberi.

Danni da morso ai giovani alberi.

Cortecce staccate dalla base dei fusti e radici degli alberi.

I gliridi

306) Quali specie appartengono ai Gliridi?

Marmotta.

Driomio.

Arvicola rossastra.

Moscardino.

307) Quali specie appartengono ai Gliridi?

Arvicola rossastra.

Topo quercino.

Ghiro.

Scoiattolo.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 40

308) Comportamento dei Gliridi. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Seppelliscono noci e semi come scorta invernale.

Fischiano in caso di pericolo.

Vanno in letargo invernale.

Sono prevalentemente notturni.

309) Quali habitat sono più adatti alla presenza dei Gliridi?

Giardini e frutteti.

Boschi misti ricchi di arbusti.

Arbusti nani al di sopra del limite superiore del bosco.

Praterie alpine.

310) Quali delle seguenti tracce di alimentazione sono riferibili a un Gliride?

Danni alla corteccia nella parte superiore di giovani alberi.

Rosicchiature alle radici.

Morsicature sui frutti.

311) Cosa compare nello spettro alimentare dei Gliridi?

Gemme e foglie.

Semi e noci.

Uova di uccelli.

Frutta.

I Carnivori

312) Quali delle seguenti specie appartengono alla famiglia dei Canidi?

Volpe

Lince.

Lupo.

Tasso.

313) Quali delle seguenti specie appartengono alla famiglia dei Canidi?

Volpe.

Sciacallo dorato.

Tasso.

Puzzola.

314) Quali delle seguenti specie appartengono alla famiglia dei Mustelidi?

Lontra.

Sciacallo.

Tasso.

Martora e faina.

315) Quali delle seguenti specie appartengono alla famiglia dei Mustelidi?

Puzzola.

Donnola.

Ermellino.

Castoro.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 41

316) Quali delle seguenti queste specie appartengono alla famiglia dei Felidi?

Orsetto lavatore (procione).

Sciacallo dorato.

Lince.

Puzzola.

317) Quali delle seguenti queste specie vivono in clan familiari?

Lince.

Puzzola.

Tasso.

Volpe.

318) Quali delle seguenti specie vivono in prevalenza come solitarie e territoriali?

Lince.

Martora.

Tasso.

Lupo.

319) Quali delle seguenti specie vivono in comunità che cacciano collettivamente e difendono il territorio?

Lupo.

Orso.

Faina.

Lince.

La volpe

320) Habitat della volpe. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

La volpe si trova più di frequente in ambienti con alternanza tra boschi e campi.

La volpe evita gli insediamenti urbani.

La densità di volpe è più alta in aree boschive contigue.

La volpe è presente ovunque, dai fondovalle al limite superiore del bosco.

321) Comportamento delle volpi. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Abitano in tane nel terreno o tra le rocce.

Tra ottobre e marzo vanno in letargo.

I cuccioli sono subito attivi e seguono la madre dopo i primi giorni.

Sono attive prevalentemente di notte.

322) Comportamento delle volpi. Quali affermazioni sono corrette?

Vivono solitarie o in gruppi familiari (clan).

Depositano volentieri i loro escrementi in punti rilevanti del territorio.

Tra ottobre e aprile vanno in letargo.

La volpe è un carnivoro obbligato.

323) Quale delle seguenti affermazioni è corretta?

La volpe e il tasso possono occupare la stessa tana contemporaneamente.

La volpe e il tasso non occupano mai contemporaneamente la stessa tana.

Le volpi scacciano sempre i tassi dalla tana.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 42

324) Quali delle seguenti affermazioni sulla volpe sono corrette?

Le volpi raggiungono la maturità sessuale già nel primo anno di vita.

Le volpi sono sessualmente mature solo a partire dal secondo anno di vita.

Le volpi possono essere sessualmente mature già a 3-4 mesi di vita.

Il maschio partecipa all’allevamento dei cuccioli.

325) .

326) Quando avviene il periodo degli amori nella volpe?

Ottobre/Novembre.

Gennaio/Febbraio.

Aprile/Maggio.

Luglio/Agosto.

327) Quali delle seguenti affermazioni sulla volpe sono corrette?

I cuccioli nascono a gennaio.

I cuccioli nascono ad aprile.

I cuccioli sono seguiti dai genitori fino giugno-luglio.

Il parto delle femmine è regolato attraverso una sospensione dello sviluppo embrionale

(embriostasi).

328) Come reagisce un popolamento di volpi ad una riduzione (per la caccia o per malattia)?

Vengono partoriti più cuccioli.

Vengono partoriti meno cuccioli.

Aumenta la migrazione di volpi.

Non c’è alcun effetto sull’accrescimento della popolazione.

329) Cosa rientra nello spettro alimentare della volpe?

Frutta.

Carcasse e rifiuti.

Gemme e germogli.

Topi.

330) Quali dei seguenti caratteri sono tipici della predazione da volpe?

Cranio e spina dorsale della preda sono spezzati.

Si notano tanti piccoli buchi da morso nella pelle.

Si trovano sparpagliate sul territorio parti della spoglia della preda

Le interiora non vengono mangiate.

331) Quali carnivori possono predare talvolta la volpe?

Nessuno.

L’aquila reale.

Il gipeto.

La lince.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 43

Il lupo

332) Quali delle seguenti affermazioni sul lupo sono corrette?

In Alto Adige non ci sono mai stati i lupi.

In Alto Adige il lupo si è estinto.

I lupi vivono solitari.

Il lupo è una specie rigidamente protetta.

333) Quali delle seguenti affermazioni sul lupo sono corrette?

In Alto Adige transitano occasionalmente singoli esemplari provenienti dalle regioni vicine.

I lupi vivono in branchi con gerarchie molto rigorose.

In Alto Adige i lupi sono cacciabili con decreto dell’assessore competente.

Tutte le lupe di un branco rimangono gravide ogni anno e partoriscono nelle tane.

Il tasso

334) A quale famiglia animale appartiene il tasso?

Piccoli ursidi.

Mustelidi.

Canidi.

Felidi.

335) Habitat del tasso. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Il tasso predilige ambienti rocciosi.

Il tasso è maggiormente presente negli ambienti con alternanza di bosco e prati/campi.

Il tasso si insedia fino a 1800 m di quota.

Il tasso si insedia perlopiù al di sopra del limite superiore del bosco.

336) Comportamento del tasso. Quali affermazioni sono esatte?

I tassi occupano tane nel terreno.

Il tasso non scava la tana da sé ma occupa quelle vecchie di volpe.

I tassi sono di preferenza diurni.

I tassi vivono in gruppi familiari.

337) Ecologia e comportamento del tasso. Quali delle seguenti affermazioni sono esatte?

Il tasso trascorre il giorno nella tana.

Va in riposo invernale.

Deposita le feci in piccole buche scavate a terra.

I giovani sono subito attivi e seguono la madre già dopo qualche giorno.

338) Tasso: in quali mesi nascono prevalentemente i cuccioli?

Febbraio-Marzo.

Maggio-Giugno.

Luglio-Agosto.

339) .

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 44

340) Alimentazione del tasso. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?

Il tasso è un carnivoro obbligato.

Il tasso è un erbivoro obbligato.

Il tasso è un onnivoro.

Il tasso ingerisce sassolini per migliorare la digestione.

341) Quali delle seguenti particolarità riconosciamo nel tasso?

Le femmine di tasso hanno una gestazione interrotta e possono essere rifecondate prima del parto.

Il parto viene regolato da una embriostasi di durata variabile.

I cuccioli trascorrono le prime settimane di vita in una sacca ventrale della madre.

Il periodo degli accoppiamenti non è fisso.

342) Da cosa si riconosce un cranio di tasso?

Da un dente mancante nella mascella tra gli incisivi e i molari.

Dalla massiccia cresta sagittale sul cranio.

Dietro gli incisivi, sulla mascella, c’è un piccolo dente a perno.

L’osso occipitale ha una forma appiattita.

343) Da cosa si deduce la presenza del tasso in riserva?

Dallo scavo fresco presso la tana.

Da tanti piccoli buchi nella pelle di una preda.

Si trovano sparpagliate sul territorio parti della spoglia della preda.

Si trova corteccia rosicchiata nella parte inferiore di alberi giovani.

344) Quali delle seguenti caratteristiche corrispondono alle tracce e impronte del tasso?

Cinque dita visibili.

Quattro dita visibili.

Impronta lunga delle unghie, soprattutto nelle zampe anteriori

Traccia con impronte appaiate.

Martora e faina

345) Di che mustelide si tratta se la macchia golare è bianca e biforcuta??

Puzzola.

Faina.

Martora.

Ermellino.

346) Quali sono i caratteri distintivi della martora?

Macchia golare gialla.

Macchia golare bianca e biforcata.

Coda folta, naso nero.

Macchia golare non biforcata.

347) Quali nascondigli diurni utilizza frequentemente la martora?

Cavità su alberi.

Nidi di rapaci.

Mucchi di paglia nei fienili.

Solai.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 45

348) Quale mustelide vive frequentemente nei fienili?

Ermellino.

Martora.

Faina.

Tasso.

349) Alimentazione di martora e faina. Quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

Martora e faina sono carnivori obbligati.

Martora e faina sono erbivori obbligati.

Mangiano perlopiù carne ma anche frutta e bacche.

Per l’inverno apprestano scorte di cibo.

350) Ecologia e comportamento di martora e faina. Quali delle seguenti affermazioni sono esatte?

Vanno in letargo invernale.

Depositano spesso le feci in punti in rilievo del territorio.

I cuccioli sono nidifughi e seguono la madre dopo qualche giorno.

Sono attive prevalentemente di notte e al crepuscolo.

351) Quando avviene l’accoppiamento della martora e della faina?

Febbraio/Marzo.

Maggio/Giugno.

Luglio/Agosto.

Dalla primavera all’autunno.

352) .

353) Quali delle seguenti particolarità si riscontrano nei Mustelidi?

Le femmine hanno una gestazione interrotta e prima del parto possono essere nuovamente

fecondate.

La nascita è regolata da una embriostasi variabile.

I cuccioli trascorrono le prime settimane di vita in una sacca ventrale della madre.

Hanno solo quattro dita nelle zampe anteriori.

354) Martora e faina. Quando vengono partoriti i piccoli?

Febbraio/Marzo.

Aprile/Maggio.

Giugno/Luglio.

Agosto/Settembre.

355) Martora e faina. Quando i giovani diventano autonomi?

I piccoli sono subito attivi e seguono la madre dopo pochi giorni.

Da luglio.

Da ottobre.

Dal 2° anno di vita.

356) Quali caratteristiche hanno le impronte e le tracce della maggior parte dei Mustelidi?

Impronte delle unghie allungate.

Le orme sono appaiate.

Le impronte sono allineate come una collana di perle.

Le zampe posteriori vengono posate anteriormente alle zampe anteriori.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 46

Puzzola, donnola, ermellino

357) Quali delle seguenti affermazioni sulla puzzola sono corrette?

La puzzola occupa nidi di scoiattolo.

Preda spesso rane, pesci, insetti e vermi.

D’inverno diventa bianca.

È prevalentemente attiva la notte.

358) Quali delle seguenti affermazioni sulla puzzola sono esatte?

Ama arrampicarsi.

Vive in biotopi umidi ricchi di copertura, fino a quote di mezza montagna in inverno

È cacciabile in inverno.

Vive talvolta in tane di volpe e nei fienili.

359) Quali delle seguenti affermazioni sull’ermellino sono esatte?

L’ermellino si nutre soprattutto di topi e di altri piccoli roditori.

La punta della coda rimane nera anche in estate.

Si trova spesso nei sottotetti.

È una specie cacciabile.

360) Quali delle seguenti affermazioni sull’ermellino sono esatte?

È un animale prevalentemente notturno.

Vive principalmente in paesaggi aperti.

Si nutre di preferenza di rane ed altri piccoli anfibi.

D’inverno è bianco.

361) Quali delle seguenti affermazioni sulla donnola sono esatte?

Vive solamente in boschi fitti.

Vive spesso in tane di microtini (arvicole).

Preda soprattutto topi.

È un erbivoro.

362) Quali delle seguenti affermazioni sulla donnola sono esatte?

La punta della sua coda rimane nera anche in estate.

Si nutre quasi esclusivamente di topi.

Non è cacciabile.

È esclusivamente un animale notturno.

La lince

363) Quali delle seguenti affermazioni sulla lince sono esatte?

Vive in gruppi sociali.

Ritorna più volte sulle prede più grandi.

È un onnivoro.

Abbisogna di estese superfici forestali contigue.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 47

364) Quali delle seguenti affermazioni sulla lince sono esatte?

In Alto Adige la lince non trova sufficienti prede per insediarsi stabilmente.

La lince uccide la preda con un morso alla gola o al collo.

Le linci sono territoriali e solitarie.

La lince vive in una tana di tasso abbandonata.

365) Qual è la preda principale della lince?

Caprioli.

Uccelli.

Topi.

Carogne.

366) Da cosa si deduce la presenza di una lince sul territorio?

Le impronte sono della dimensione di un piattino da caffè e non mostrano i segni delle unghie.

Quadro predatorio: gli organi e le interiora vengono consumati.

Quadro predatorio: la lince consuma soprattutto la muscolatura.

Scavo fresco presso la tana.

L‘orso bruno

367) Quali delle seguenti affermazioni riguardanti l’orso bruno sono esatte?

Trascorre l’inverno in una tana abbandonata di tasso.

La femmina partorisce per la prima volta verso i 3-5 anni di età.

I cuccioli rimangono fino a 2 anni con la madre

La femmina partorisce ogni anno da tre a quattro cuccioli.

368) Quali di queste affermazioni riguardanti l’orso bruno sono esatte?

È un carnivoro puro.

È un onnivoro.

Va in letargo invernale.

Uccide le sue prede con un morso alla gola.

369) Quali dei seguenti caratteri sono tipici di una predazione da orso?

Il cranio o la spina dorsale sono spezzati.

Diversi piccoli segni di morsi nella pelle.

L’orso trascina parti del corpo recise.

L’orso consuma le interiora.

UCCELLI

370) In quali dei seguenti gruppi i pulcini sono nidifughi?

Anatre.

Rapaci.

Passeriformi.

Galliformi.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 48

371) In quali dei seguenti gruppi i pulcini sono nidicoli?

Anatre.

Rapaci.

Scolopacidi.

Galliformi.

372) In quali delle seguenti specie di uccelli i pulcini sono nidicoli?

Corvo imperiale.

Fagiano di monte.

Gheppio.

Gallo cedrone.

373) In quali delle seguenti specie di uccelli i pulcini sono nidicoli?

Astore.

Picchio rosso maggiore.

Quaglia.

Beccaccia.

374) Quali delle seguenti specie avicole sono migratrici?

Corvo imperiale.

Francolino di monte.

Falco pecchiaiolo.

Quaglia.

375) Quali delle seguenti specie avicole sono migratrici?

Fagiano di monte.

Beccaccia.

Upupa.

Picchio rosso maggiore.

376) Quali delle seguenti specie sono stanziali in Alto Adige?

Nocciolaia.

Quaglia.

Alzavola.

Folaga.

377) Quali delle seguenti specie sono stanziali in Alto Adige?

Francolino di monte.

Cornacchia.

Beccaccia.

Rondine comune.

378) Come si definisce il periodo degli amori nei galliformi?

Estro

Parata nuziale

Frega

Bramito

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 49

379) Cosa si intende con il termine di “muta”?

Un rapace che caccia in silenzio.

Il cambio del piumaggio negli uccelli.

Un gruppo di cani.

La caccia silenziosa della volpe.

380) Quali delle seguenti queste specie avicole sono di norma nidificanti a terra?

Beccaccia.

Fagiano.

Tortora dal collare orientale.

Sparviere.

381) Quali delle seguenti specie avicole sono di norma nidificanti a terra?

Starna.

Astore.

Poiana.

Gallo cedrone.

382) Quali delle seguenti specie avicole sono di norma nidificanti a terra?

Airone cenerino.

Pernice bianca.

Quaglia.

Picchio rosso maggiore.

Tetraonidi

383) Quali delle seguenti specie appartengono ai Tetraonidi?

Pernice bianca.

Coturnice.

Quaglia.

Fagiano di monte.

384) Quali delle seguenti specie appartengono ai Tetraonidi?

Fagiano.

Starna.

Francolino di monte.

Gallo cedrone.

385) Quale delle seguenti specie presenta d’inverno un piumaggio bianco?

Gallo cedrone.

Fagiano di monte.

Pernice bianca.

Francolino di monte.

386) Quali delle seguenti affermazioni sui Tetraonidi sono esatte?

I tetraonidi possono sfruttare anche alimenti poco digeribili (aghi di conifera, gemme).

Nidificano in cavità.

Nidificano a terra.

I giovani sono nidicoli.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 50

387) Quali caratteristiche dei Tetraonidi dimostrano che essi sono bene adattati ai climi freddi?

Tarsi e zampe sono piumati o hanno scudetti cornei.

Sono migratori.

Nidificano due volte l’anno.

Le pernici bianche d’inverno hanno un piumaggio mimetico bianco.

388) Quali delle seguenti affermazioni si adattano ai Tetraonidi?

Non sono grandi volatori.

D’inverno, alcune specie si rifugiano sotto la neve per proteggersi dal freddo.

Tutti i tetraonidi sono monogami.

I tetraonidi rigurgitano i resti indigeriti sotto forma di borre.

389) In inverno i Tetraonidi si nutrono prevalentemente di aghi di conifere e germogli. Cosa li aiuta nella digestione?

Gli acidi gastrici molto forti.

Lo stomaco ripartito per la ruminazione.

Un ventriglio muscoloso con sassolini.

Il rigurgito di resti alimentari indigeriti (borre).

390) Quali dei seguenti Tetraonidi necessita dei boschi come habitat?

Pernice bianca.

Quaglia.

Francolino di monte.

Gallo cedrone.

391) Quali delle seguenti specie sono poligame?

Gallo cedrone.

Fagiano di monte.

Pernice bianca.

Francolino di monte.

392) In quale periodo si ha il culmine della parata nuziale del gallo cedrone e del fagiano di monte?

Febbraio-marzo.

Aprile-maggio.

Giugno-luglio.

Agosto-settembre.

393) Tetraonidi: quando covano normalmente le femmine?

Marzo-aprile.

Maggio-giugno.

Luglio-agosto.

Cambia di anno in anno.

394) Tetraonidi: quando schiudono normalmente le uova?

Aprile.

Giugno.

Agosto.

Settembre.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 51

395) Tetraonidi: di che tipo di alimento necessitano i pulcini nelle prime settimane di vita?

Bacche.

Foglie e germogli.

Insetti.

Topi.

396) Tetraonidi: quali condizioni sono idonee alla sopravvivenza dei pulcini?

Soffici coperture nevose.

Tempo caldo e asciutto.

La possibilità di ingerire sassolini.

Tanti insetti e larve.

397) Che significato hanno gli arbusti nani per il gallo cedrone ed il gallo forcello?

Proteggono i pulcini dai rapaci e mimetizzano il nido.

I galli si posano su di essi per la parata nuziale.

I germogli sono usati come alimento.

Il gallo cedrone e il fagiano di monte cacciano topi che si nascondono volentieri sotto gli arbusti

nani.

Il gallo cedrone

398) Quale ambiente predilige il gallo cedrone?

Boschi fitti e chiusi con elevata presenza di latifoglie.

Boschi vecchi e radi di conifere.

Alpeggi senza alberi.

Boschi ripali.

399) Quali delle seguenti componenti deve avere un ambiente buono per il gallo cedrone?

Pendici e pareti rocciose.

Formicai.

Boschi radi.

Spessine fitte.

400) Quali delle seguenti componenti deve avere un ambiente buono per il gallo cedrone?

Ghiaioni.

Arbusti di mirtillo nero e rosso.

Conifere adulte e mature.

Cespugli di lampone e rovo.

401) Quali piante indicano se un ambiente è idoneo al gallo cedrone e al fagiano di monte?

Lampone e rovo.

Mirtillo nero e rosso.

Nocciolo e sorbo degli uccellatori.

Quercia e ginepro.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 52

402) Quali delle seguenti piante hanno grande importanza per l’alimentazione estiva del gallo cedrone?

Rovo.

Mirtillo nero.

Sorbo.

Bacche di ginepro.

403) Di cosa si nutre principalmente il gallo cedrone in inverno?

Frutti di mirtillo nero.

Cortecce d’albero.

Aghi di conifere.

Gemme e germogli.

404) Quali delle seguenti affermazioni si adattano al gallo cedrone?

I galli cedroni non volano molto agilmente e a lungo.

Le femmine nidificano in posizioni protette di pareti rocciose.

I galli cedroni difendono i propri territori di parata.

Maschi e femmine allevano insieme la covata.

405) Dove pernottano i galli cedroni?

A terra, preferibilmente in radure del bosco.

Su alberi con rami robusti.

In spessaie di 10-20 anni di età.

In nicchie protette su pareti rocciose o sotto ceppi di alberi caduti.

Il fagiano di monte

406) Quali dei seguenti ambienti sono adatti al fagiano di monte?

Boschi ripariali di fondovalle.

Estese superfici di torbiera.

Boschi radi nella fascia superiore del bosco.

Ambienti boscati nella fascia climatica dei vigneti.

407) Quali delle seguenti affermazioni si adattano al fagiano di monte?

Il maschio e la femmina sono molto simili.

I galli, durante il periodo della parata nuziale, occupano delle arene sulle quali possono esservi

diversi altri galli.

Con il lungo becco, il fagiano di monte ricerca le sue prede animali nel fango.

I fagiani di monte cantano a terra e sugli alberi.

Il francolino di monte

408) Quali dei seguenti ambienti sono adatti al francolino di monte?

Bosco misto di conifere con latifoglia.

Pendici rocciose e aride.

Formazioni di ontano verde in canali di valanga.

Praterie alpine.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 53

409) Quali delle seguenti affermazioni si adattano al francolino di monte?

Il maschio e la femmina sono molto simili.

Il maschio e la femmina rimangono insieme per la stagione riproduttiva.

Nidifica in cavità abbandonate di picchio.

Occupa gli stessi habitat del fagiano di monte

La pernice bianca

410) Quali dei seguenti ambienti sono adatti alla pernice bianca?

Bosco misto ricco in latifoglia e copertura arbustiva.

Pendici ad arbusti nani al di sopra del limite superiore del bosco.

Fitte foreste di conifere.

Praterie alpine o ghiaioni al di sopra del limite del bosco.

411) Quali delle seguenti affermazioni sulla pernice bianca sono corrette?

Le pernici bianche vivono in coppia, e in autunno-inverno anche in gruppo.

Il loro piumaggio è bianco tutto l’anno.

La pernice bianca ha tarsi e dita piumate.

Il maschio è grande circa il doppio della femmina.

Fasianidi

412) Quale delle seguenti specie appartiene alla famiglia dei fasianidi?

Francolino di monte

Quaglia

Fagiano

Beccaccia

413) Quale delle seguenti specie appartiene alla famiglia dei fasianidi?

Pernice

Coturnice

Starna

Beccaccino

414) Quale delle seguenti affermazioni sui fasianidi è corretta?

Le zampe dei fasianidi sono piumate

I fasianidi nidificano al suolo

I pulcini sono nidifughi

I fasianidi sono ben adattati ai climi montani freddi

La coturnice

415) Quali di questi habitat sono preferiti dalla coturnice?

Pendii erbosi, soleggiati e ricchi di rocce

Fitte foreste

Pascoli richiusi dal bosco e dai cespugli

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 54

416) Quali di queste affermazioni sulla coturnice sono corrette?

Le coturnici vivono in coppia e spesso in brigate

Il piumaggio diviene candido nel periodo invernale

I due sessi conducono insieme la nidiata

La coturnice è un uccello migratore ed è molto rara in Alto Adige

La starna

417) Quali di queste affermazioni sulla starna sono corrette?

Le starne vivono in coppia, salvo formare brigate in autunno

Il piumaggio diviene candido nel periodo invernale

La starna non è cacciabile in Alto Adige

La starna è in Alto Adige estremamente rara

418) Quali di questi ambienti preferisce la starna?

Fitte foreste di conifere

Ontanete e altri boschi alluvionali

Campi e aree prative con sufficiente copertura

Praterie alpine

Il fagiano

419) Quali di questi ambienti preferisce il fagiano?

Foreste di conifere con molte piante stramature

Aree con siepi, boscaglia

Boschi radi al limite superiore del bosco (2000 m)

Pendi erbosi soleggiati e rocciosi

La quaglia

420) Quali di queste affermazioni sulla quaglia sono corrette?

La quaglia è un uccello migratore

La quaglia predilige ambienti prativi

La quaglia si rinviene soprattutto oltre il limite superiore della foresta (2000 m)

La quaglia ha un becco molto lungo con cui ricerca invertebrati nel fango

Limicoli

421) Quali specie appartengono ai limicoli?

Beccaccino

Quaglia

Beccaccia

Fagiano

422) Quali delle seguenti affermazioni sui limicoli sono corrette?

Sono migratori

Ricercano nel terreno invertebrati con il loro lungo becco

Si trovano soprattutto in aree ricche di mirtillo

Nidificano in vecchie cavità di picchi

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 55

423) Quale di questi habitat predilige la beccaccia?

Boschi misti

Praterie alpine

Pendi erbosi soleggiati e ricchi di rocce

424) Quali delle seguenti affermazioni sulla beccaccia sono corrette?

La beccaccia è particolarmente attiva durante le ore crepuscolari

La beccaccia nidifica al suolo

Il capo della beccaccia presenta strie longitudinali

La beccaccia si nutre esclusivamente di vegetali

Columbidi

425) Quale di queste affermazioni sui columbidae è corretta?

Sono esclusivamente vegetariani

Ricercano con il becco insetti nel fango

Sono monogami

Sono prevalentemente notturni

426) Quali tra queste specie non hanno bisogno di alimentarsi di insetti nelle prime fasi di vita?

Coturnici

Columbidi

Fagiani di monte

Pernici bianche

Anatre

427) Quali di queste anatre sono di superficie?

Germano reale

Marzaiola

Moretta

Moriglione

428) Quali di queste anatre sono di superficie?

Marzaiola

Moretta

Moriglione

Alzavola

429) Quali di queste caratteristiche riguardano le anatre di superficie?

Le anatre di superficie ricercano alimento in acque basse o sulla terraferma

Devono prendere la rincorsa per involarsi

Quando nuotano la coda risulta ben visibile

Possono immergersi per qualche minuto

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430) Quale di queste informazioni sulle anatre tuffatrici è corretta?

Possono involarsi dall’acqua senza alcuna rincorsa

Durante il nuoto la coda tocca la superficie dell’acqua

Possono ricercare il nutrimento sott’acqua per minuti

Durante il volo tengono il collo ripiegato a S

431) Quale di queste affermazioni sulle anatre selvatiche risulta corretta?

Mutano il piumaggio due volte l’anno

Durante la muta non riescono quasi a volare

Le anatre di superficie sono in grado di involarsi solo dopo lunga rincorsa sulla superficie dell’acqua

I pulcini sono in grado di nuotare subito dopo la schiusa

432) Come si chiama la banda, il più delle volte colorata, sulle ali delle anatre?

Coda

Specchio

Fianco

Groppone

Rallidi

433) Quali di queste specie appartengono ai rallidi?

Quaglia

Folaga

Gallinella d’acqua

Fagiano

434) Quali di queste specie appartengono ai rallidi?

Beccaccia

Oca selvatica

Porciglione

Re di quaglie

435) Quale ambiente predilige la maggior parte dei rallidi?

Ambienti umidi e aree riparie

Pendii soleggiati e rocciosi

Boschi misti ricchi di latifoglie

Fascia degli arbusti contorti

Aironi, cicogne e cormorani

436) Quale delle seguenti affermazioni sulla cicogna bianca è corretta?

Si nutre esclusivamente di rane

La cicogna bianca si nutre prevalentemente di topi, insetti, lombrichi, anfibi e rettili

E' un migratore e trascorre la cattiva stagione in Africa

La cicogna bianca predilige ambienti aperti, con prati umidi

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 57

437) Quale specie di uccello si contraddistingue per il collo tenuto piegato a S durante il volo?

Cicogna bianca

Airone cenerino

Cigno reale

438) Quale ambiente prediligono gli aironi?

Corsi d'acqua e zone umide

Pendii soleggiati e rocciosi

Boschi misti ricchi di latifoglie

In cerca di cibo anche prati e fossati

439) Cosa rientra nello spettro alimentare dell'airone cenerino?

Topi

Pesci e rane

Uova di uccelli che nidificano al suolo

Frutta

440) Di cosa si nutre il cormorano?

Esclusivamente di pesci

Di pesci, pulcini di anatre e di altri uccelli acquatici

Di anfibi e uova di uccelli

441) Quale di queste specie nidifica in colonie?

Corvo imperiale

Colombaccio

Cormorano

Passeriformi

442) Quali di questi gruppi appartengono ai passeriformi?

Picchi

Turdidi

Rallidi

Storni

443) Quali di questi gruppi appartengono ai passeriformi?

Fringillidi

Limicoli

Columbidi

Cince o paridi

444) Quali di questi gruppi appartengono ai passeriformi?

Civette

Rondini

Corvidi

Martin pescatore

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 58

445) Qual di queste affermazioni sui passeriformi sono corrette?

I nidiacei sono nidicoli

Sono tutti migratori

Sono ad attività per lo più notturna

I maschi hanno canto spesso melodico

446) Quali di questi uccelli nidificano per lo più in cavità?

Turdidi

Fringillidi

Cince

Limicoli

447) Quali di questi uccelli nidifica in nidi di fango?

Turdidi

Fringillidi

Rondini

Storni

448) Quali uccelli formano grandi assembramenti nel periodo fine estate-autunno?

Storno

Tordo bottaccio

Balestruccio

Codirosso spazzacamino

Corvidi

449) Quali delle seguenti specie fanno parte dei corvidi?

Corvo imperiale

Cornacchia

Martin pescatore

Upupa

450) Quali delle seguenti specie fanno parte dei corvidi?

Gazza

Ghiandaia

Cormorano

Storno

451) Quali delle seguenti specie fanno parte dei corvidi?

Nocciolaia

Gracchio alpino

Corvo comune

Storno

452) Quali di queste specie sono frequenti nei fondovalle?

Cornacchia

Ghiandaia

Gazza

Gracchio alpino

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 59

453) Quali delle seguenti specie si rinviene spesso in alta montagna?

Corvo imperiale

Ghiandaia

Gazza

Gracchio alpino

454) I corvidi sono onnivori. In quale specie prevale un’alimentazione di origine animale?

Corvo imperiale

Nocciolaia

Cornacchia

In tutte le specie

455) Quale di queste affermazioni sulla gazza è corretta?

È migratrice

Appartiene ai corvidi

L'alimentazione consta in numerosi piccoli animali e nel periodo riproduttivo anche in uova e nidiacei

La gazza evita i centri abitati

456) Dove nidifica la gazza?

Al suolo

In cavità degli alberi

In nicchie delle rocce

Su alberi

457) Quali di queste affermazioni sulle cornacchie (nera e grigia) sono corrette?

La cornacchia, come onnivoro, si nutre anche di covate, nidiacei, leprotti e carcasse

La cornacchia evita i centri abitati

La cornacchia contribuisce alla diffusione del pino cembro

La cornacchia è cacciabile

458) Quali delle seguenti affermazioni sul corvo imperiale sono corrette?

E' il più grande passeriforme in Alto Adige

E' un uccello migratore

Nidifica al suolo

La silhouette di volo si distingue da quella degli altri corvidi grazie alla coda a cuneo

459) Dove nidifica il corvo imperale?

Sul terreno

In cavità degli alberi

In nicchie della roccia

Su alberi

460) La nocciolaia contribuisce alla diffusione dei semi degli alberi. Qual è la specie arborea nostrana maggiormente interessata?

Larice

Quercia

Pino cembro

Abete rosso

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 60

461) Qual è la principale fonte trofica della nocciolaia?

Topi

Pinoli e semi di alberi

Leprotti

Lombrichi

462) Quali delle seguenti specie di uccelli approntano depositi alimentari e possono quindi contribuire alla rinnovazione naturale del bosco?

Corvo comune

Gracchio alpino

Ghiandaia

Nocciolaia

463) Quali affermazioni sulla ghiandaia sono corrette?

Appartiene ai passeriformi

Appartiene ai corvidi

E' esclusivamente vegetariana

464) La ghiandaia nel bosco…

si incontra molto raramente

è utile in quanto contribuisce alla rinnovazione del bosco stesso

è nociva perché mangia le ghiande

è nociva perchè preda nidi e nidiacei

Picchi

465) Quali affermazioni sui picchi sono corrette?

Nidificano in cavità delle rocce

Si nutrono in particolar modo di insetti

Picchio verde e cenerino ricercano il cibo spesso al suolo

Le cavità scavate dai picchi sono utilizzate anche da molte altre specie

466) Quale picide è migratore?

Picchio rosso maggiore

Picchio tridattilo

Torcicollo

Picchio nero

467) Quali delle seguenti specie utilizza i nidi di picchio?

Ghiro

Faina

Gufo comune

Picchio verde

468) Com’è possibile favorire la presenza dei picchi nel bosco?

Favorire la presenza nel bosco di adeguata necromassa (legno morto)

Mantenere alberi vetusti

Piantare arbusti bacciferi

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 61

Altre specie

469) Dove si rinviene il martin pescatore?

In climi freddi

In prossimità di corsi d'acqua

In aree prative

In prossimità del margine superiore della foresta

470) Quale specie di uccello scava e nidifica in cavità scavate su rive ripide?

Tordela

Gazza

Martin pescatore

Quaglia

Uccelli rapaci

471) Quali rapaci uccidono la preda con una beccata alla nuca?

Falchi

Accipitriformi

Gipeto

472) Quali uccelli rapaci uccidono le prede con il becco?

Falco pellegrino

Astore

Gheppio

Sparviere

473) Come uccidono gli accipitriformi le loro prede?

Con una beccata alla nuca

Sollevano la preda in volo e la lasciano precipitare al suolo

Con gli artigli

474) Quali dei seguenti uccelli rapaci uccidono la preda con gli artigli?

Aquila reale

Astore

Gheppio

Falco pellegrino

475) Cosa s’intende per borra?

Il resto di una spiumata di un rapace notturno

Le parti non digerite dai rapaci che vengono rigurgitate

I resti di pelo di una lepre uccisa e consumata da una volpe

La lanuggine che si trova in prossimità del foro di entrata in una lepre abbattuta in inverno

476) I rapaci espellono borre con materiale non digerito. In quali gruppi si osservano con regolarità resti ossei?

Falchi

Strigiformi

Accipitriformi

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 62

477) In quali uccelli la femmina è considerevolmente più grossa del maschio?

Astore

Poiana

Falco pellegrino

Gallo cedrone

478) Uccelli rapaci: in quali specie la femmina è considerevolmente più grossa del maschio?

Sparviere

Falco pellegrino

Poiana

Gheppio

479) Uccelli rapaci: in quali specie la femmina è considerevolmente più grossa del maschio?

Nelle specie che si nutrono, in particolare, di topi

Nelle specie che si nutrono, in particolare, di insetti

Nelle specie che si nutrono, in particolare, di uccelli e prede di medie dimensioni

Negli uccelli rapaci maschio e femmina hanno sempre le stesse dimensioni

480) Uccelli rapaci: Come mai in alcune specie la femmina risulta di maggiori dimensioni rispetto al maschio?

Per riscaldare meglio le uova

Per garantire alla coppia un più ampio spettro alimentare

Per difendere meglio la covata da predatori

Per contrastare il maschio

481) Quali di questi uccelli rapaci sono migratori?

Gipeto

Falco pecchiaiolo

Nibbi

Gheppio

L’aquila reale

482) In quali ambienti in Alto Adige si può trovare l'aquila reale?

Fondovalli planiziali, con molte latifoglie

Frutteti e vigneti

Limite superiore del bosco e foreste di montagna

Regione alpina

483) In quali ambienti caccia l'aquila reale?

Sopra il limite del bosco

In foreste molto chiuse

Nei frutteti

In prossimità di masi con pollai

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 63

484) Di cosa si nutre l'aquila reale?

Marmotte e lepri

Caprioletti e camoscetti

Carcasse

Pesci

485) Come uccide le proprie prede l'aquila reale?

Con un colpo del suo forte becco alla nuca della preda

Con gli artigli

Cattura la preda con gli artigli, la solleva in volo e la lascia precipitare al suolo

486) Dove nidifica di solito l'aquila reale?

Oltre il limite del bosco

Su cenge rocciose o su alberi nel bosco

In fondovalle

In vecchi nidi di corvidi

Il gipeto

487) Quali delle seguenti affermazioni sul gipeto sono corrette?

E' il più grande passeriforme dell'Alto Adige

L'alimentazione consta in particolare in ossa e carcasse

Vive in aree d'alta quota

Nidifica su alberi

Astore e sparviere

488) Quali specie di uccelli rapaci si somigliano per aspetto e modo di cacciare ma si distinguono per dimensioni?

Astore e poiana

Astore e gheppio

Astore e sparviere

489) Qual è l'habitat preferito da astore e sparviere?

Prati alpini oltre il limite del bosco

Foreste miste e di conifere

Campi e coltivi

490) Quali caratteristiche indicano che astore e sparviere hanno un volo molto agile e maneggevole?

Ali corte e larghe

Ali larghe e lunghe

Coda corta e a ventaglio

Coda lunga

491) Dove nidificano astore e sparviero?

Su alberi

In cavità di picchi

In fessure sulle rocce

In legnaie, in prossimità dei pollai

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 64

492) Un rapace si lancia da un albero e, volando velocemente e vicino al suolo lungo il margine del bosco, abbatte al suolo un colombaccio. Di che rapace potrebbe trattarsi?

Gheppio

Astore

Aquila reale

Gipeto

493) Di cosa si nutre di regola lo sparviere?

Di giovani lepri

Di topi

Di piccoli uccelli

Di rane e rospi

494) Quali due categorie di prede, tra quelle sotto elencate caccia prevalentemente l’astore?

Mammiferi di medio piccole dimensioni

Uccelli

Rane e rospi

Insetti

495) Quale rapace è in grado di catturare le proprie prede sia in aria che al suolo?

Gheppio

Poiana

Astore

Falco pellegrino

Poiane

496) Dove nidifica solitamente la poiana?

Al suolo

In cavità di picchi

Su alberi

In fessure delle rocce

497) Un rapace sta in agguato su un palo in un campo e da questo posatoio caccia topi. Di che rapace potrebbe trattarsi?

Falco pellegrino

Poiana

Astore

Aquila reale

Nibbi

498) Dove nidificano di solito i nibbi?

Al suolo

In cavità di picidi

Su alberi

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 65

Falconi

499) Come si distingue il becco (mandibola superiore) di un lodolaio da quella di uno sparviere?

Il becco (mandibola superiore) è più fortemente piegato

Il becco (mandibola superiore) dei falchi ha una colorazione tendente dal rossiccio

Il becco (mandibola superiore) nei falchi è provvista di una sorta di “dente”

500) Quali delle seguenti affermazioni sui falchi sono corrette?

Hanno occhi scuri

Hanno artigli molto forti

Non fanno veri nidi

Hanno un’ intaccatura nella coda

501) In quale falconiforme i micromammiferi giocano, nella dieta, il ruolo principale?

Falco pellegrino

Lodolaio

Gheppio

502) Quale di queste specie nidifica spesso in nicchie di edifici?

Astore

Gheppio

Lodolaio

Sparviere

503) Quali delle seguenti specie attuano frequentemente lo spirito santo?

Falco pellegrino

Gheppio

Lodolaio

Sparviere

504) Di cosa si nutre prevalentemente il gheppio?

Di topi e grossi insetti

Di uccelli

Di serpenti

Di mustelidi

505) Quali delle seguenti affermazioni sui falconiformi sono correte?

Prediligono ambienti aperti

Vivono in fitte foreste

Il falco pellegrino cattura le prede in volo ed è un veloce volatore

Il gheppio costruisce sempre il proprio nido su alti alberi

Rapaci notturni

506) Quali affermazioni su gufi e civette sono corrette?

Il loro volo è del tutto silenzioso

Le principali prede sono uccelli

Catturano le prede esclusivamente in volo

Molte specie si sono specializzate nella caccia ai micromammiferi

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 66

507) Cosa ci fa pensare che una borra rinvenuta appartenga ad uno strigiforme?

Sono ben visibili resti ossei

Non si vedono resti ossei

E' più grande della borra di un rapace diurno

Le borre non sono mai dei rapaci notturni

508) Quali tra queste specie non nidificano in cavità?

il gufo comune

l’upupa

la civetta nana

il gufo reale

Il gufo reale

509) Dove nidifica prevalentemente il gufo reale?

Su alberi

In cavità della roccia

Al suolo

In cavità di picchi

510) Quali habitat predilige il gufo reale?

Boschi e loro margini, con rocce e aree aperte per la caccia

Boschi molto chiusi

Aree d'alta quota

Il gufo comune

511) Dove nidifica il gufo comune?

In cavità di picchi

In vecchi nidi di corvidi

In fessure delle rocce

Al suolo

Civette

512) Dove nidificano principalmente le diverse specie di civetta?

In cavità negli alberi

In vecchi nidi di corvidi

In fessure nelle rocce

Al suolo

513) Quali di queste specie utilizza le cavità negli alberi?

Civetta nana

Puzzola

Martora

Gipeto

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 67

514) Quali sono le prede principali delle civette?

Uccelli

Anfibi e rettili

Topi

515) Quali di queste specie vivono di preferenza nei boschi misti delle vallate a clima maggiormente mite?

Allocco

Civetta capogrosso

Civetta nana

Civetta

516) Quali di queste specie prediligono le foreste di montagna sino al limite superiore del bosco?

Allocco

Civetta capogrosso

Civetta nana

Civetta

517) Quali di questi animali sono frequenti prede della civetta nana?

Piccoli uccelli

Topi

Anfibi

Lombrichi

518) Quale specie di strigiforme caccia spesso anche nelle ore diurne?

Civetta nana

Gufo comune

Allocco

519) Quali sono le principali prede del barbagianni?

Vermi

Topi

Insetti

Passeriformi

MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA

520) La fauna selvatica è occasionalmente soggetta a malattie che nella norma non costituiscono un problema. Tuttavia quali dei fattori sotto elencati aumentano il rischio che una malattia assuma un carattere epizootico?

forte prelievo venatorio

elevata densità di popolazione

malattia altamente contagiosa

prolungato disturbo turistico

521) Quale dei seguenti fattori aumenta la possibilità di trasmissione di una malattia infettiva?

contatti frequenti

alta densità di predatori

calo della resistenza immunitaria degli animali

cani vaganti che trasportano gli agenti patogeni da un animale all'altro

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 68

522) Il cacciatore è la prima persona che valuta la presenza di malattie. A cosa deve fare attenzione prima e dopo lo sparo?

particolarità del comportamento

particolarità dell‘aspetto

lesioni organiche evidenti durante l‘eviscerazione

anomalie del trofeo

523) Quali delle seguenti malattie sono trasmissibili all’uomo e molto pericolose?

carbonchio

cimurro

rabbia

pedaina

524) Quali delle seguenti malattie sono trasmissibili all’uomo e molto pericolose?

disturbi ormonali

brucellosi

stafilococcosi

rogna

525) Quali dei parassiti sotto riportati sono molto pericolosi anche per l’uomo?

strongili polmonari

echinococco multiloculare

zecche in funzione delle malattie che possono trasmettere

larve di estridi

526) Quali di queste malattie della volpe possono essere mortali per l’uomo?

cimurro

rabbia

echinococcosi

rogna

527) Carbonchio: quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

il carbonchio colpisce gli unghioni dei bovidi

la malattia ha un decorso rapido ed è spesso mortale

il carbonchio compare solo in inverno

il carbonchio è una malattia batterica altamente contagiosa (per contatto cutaneo, inalazione delle

spore e ingestione di carne infetta)

528) Quale delle seguenti lesioni induce il sospetto di carbonchio ?

gonfiore degli organi genitali

sangue di colore nero e non coagulato

aree cutanee prive di pelo

alterazione degli zoccoli

529) Brucellosi: quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

un camoscio affetto da brucellosi si riconosce dallo scolo oculare purulento

le brucelle causano infezioni purulente e ascessi agli organi

la brucellosi è frequente nelle lepri, ma può interessare anche gli altri mammiferi e l‘uomo

le carni di animali ammalati sono commestibili

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 69

530) Quale delle seguenti lesioni visibili su una lepre cacciata fanno sospettare la brucellosi?

organi genitali ingrossatii

sangue nero e non coagulato

esoftalmo

grave infestazione da zecche

531) Rabbia silvestre: quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

la rabbia può colpire tutti i mammiferi e l‘uomo

i virus raggiungono il midollo spinale ed il cervello, la malattia è letale

i virus della rabbia provocano la perdita delle piume negli uccelli

i cadaveri di animali selvatici sospetti rabidi vanno seppelliti molto accuratamente.

532) Quale specie selvatica è più importante per la trasmissione della rabbia?

tasso

cinghiale

volpe

lepre

533) Cosa si deve fare quando, osservando una volpe, si sospetta la rabbia?

evitare ogni contatto

informare il guardiacaccia, la polizia, gli uffici comunali o il veterinario ufficiale.

se c’è solo il sospetto non occorre fare niente

tenere un bastone davanti alla volpe per vedere se ha una maggiore tendenza a morderlo

534) Cosa si deve fare se si rinviene una volpe morta, in cui si sospetta la rabbia?

portare il cadavere a casa per poterlo mostrare all‘occorrenza

seppellire la volpe il prima possibile perchè non costituisca più un pericolo

informare il guardiacaccia, la polizia, gli uffici comunali o il veterinario ufficiale.

Evitare ogni contatto con il cadavere; utilizzare guanti monouso e raccogliere la carcassa in doppio

sacco di plastica, inserendovi anche i guanti utilizzati; consegnare la volpe così confezionata

all’Istituto zooprofilattico per le analisi.

535) Perchè l’echinococco può essere pericoloso per l’uomo?

Le cisti idatidee dell’echinococco distruggono il fegato, gli organi o il cervello

la tenia provoca una grave enterite con diarrea

ll virus echinococco distrugge i polmoni

536) L’uomo come può contagiarsi con l’echinococco?

inalando le uova del cestode durante la manipolazione del manto

ingerendo alimenti : le uova del cestode possono essere adese a bacche e frutti di bosco, funghi e

piante

mangiando carne di selvaggina

537) Come ci si può proteggere dal contagio con l’ecchinococco?

indossare guanti monouso e mascherina alla bocca durante la scuoiatura e la manipolazione del pelo

profilassi vaccinale

congelare il cadavere prima di scuoiarlo

sverminare regolarmente il cane, dato che anche il cane potrebbe essere portatore del parassita

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 70

538) Come ci si può proteggere dal contagio con l’ecchinococco?

indossare guanti monouso e mascherina alla bocca e lavare accuratamente le mani e l’attrezzatura

dopo lo scuoiamento

cuocere frutti di bosco e funghi provenienti da zone a rischio

congelare frutti di bosco e funghi prima di mangiarli

assumere un vermifugo

539) Quali delle seguenti malattie, talvolta letali, possono essere trasmesse da zecche?

Meningoencefalite primaverile-estiva (TBE)

Rogna

Borreliosi di Lyme

Echinococcosi

540) Quali accorgimenti servono ad evitare la meningoencefalite trasmessa da zecche?

controllare di non avere zecche al ritorno da una gita

vaccinazione preventiva

asportare il più rapidamente possibile le zecche fissate

aspettare fino a che le zecche ingorgate si staccano da sole

541) Quali accorgimenti servono ad evitare la borreliosi trasmessa da zecche?

asportare il prima possibile le zecche fissate e controllare la zona del morso

andare dal medico se a distanza di tempo attorno al morso della zecca compare un arrossamento

disposto a cerchio

aspettare fino a che la zecca ingorgata si stacca da sola

vaccinare la selvaggina

542) Strongilosi polmonare: quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

i cisticerchi degli strongili polmonari distruggono il fegato, gli organi o il cervello

gli strongili polmonari colpiscono in prevalenza camosci e caprioli,e maggiormente i soggetti giovani

la strongilosi polmonare porta quasi sempre a morte gli animali selvatici

una lieve presenza di strongili polmonari, quando l’animale è in buone condizioni di nutrizione, non

pregiudica la commestibilità delle carni

543) Quali delle seguenti affermazioni riguardo alla pasteurellosi sono corrette?

i camosci affetti soffrono di una grave congiuntivite agli occhi

la pasteurellosi colpisce in prevalenza camosci giovani

I batteri provocano una grave polmonite, gli animali muoiono in pochi giorni

la carne di animali malati è libera al consumo

544) Quali delle seguenti affermazioni riguardo alla paratubercolosi sono corrette?

gli animali ammalati soffrono di una grave polmonite

la malattia colpisce in prevalenza i bovini, ma anche il cervo

la malattia produce una grave diarrea acquosa

la malattia è tipica dei canidi

545) Cimurro: quali delle seguenti affermazioni sono corrette?

il cimurro colpisce prevalentemente canidi, tassi e furetti

il cimurro è una malattia epidemica degli uccelli

gli animali ammalati hanno difficoltà a camminare, sono sonnolenti e perdono la naturale diffidenza

la trasmissione del virus avviene tramite secreti corporei, feci e urina

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 71

546) Cheratocongiuntivite infettiva: quale affermazione è corretta?

la cheratocongiuntivite infettiva colpisce tutti i bovidi

gli animali ammalati rimangono ciechi

la malattia è sempre mortale

547) Cheratocongiuntivite infettiva: quale affermazione è corretta?

la cheratocongiuntivite infettiva compare prevalentemente nei mesi estivi

la cheratocongiuntivite infettiva colpisce solo cervi e caprioli

la cheratocongiuntivite infettiva ha un decorso raramente mortale se gli animali vengono lasciati

tranquilli

548) Pedaina: quali affermazioni sono corrette?

la pedaina può essere trasmessa agli stambecchi dal bestiame al pascolo

gli animali ammalati hanno una tosse forte

gli animali ammalati brucano spesso in ginocchio o distesi e deperiscono

l’infezione avviene tramite il suolo

549) Quali accorgimenti possono prevenire la pedaina?

curare ovini e caprini prima di portarli al pascolo

evitare di rifornire le saline ai primi casi di pedaina nel branco

vaccinare gli animali selvatici

intensificare il prelievo venatorio

550) Quali parassiti colpiscono frequentemente il capriolo?

larve di estridi

acari della rogna

strongili polmonari

551) In quali specie selvatiche si rinvengono larve di estridi?

volpe

capriolo

cinghiale

cervo

552) Miasi nasale: quali di queste affermazioni sono corrette?

Gli estridi sono insetti simili ai calabroni

gli animali ammalati presentano croste e aree prive di pelo

gli estridi depongono le loro uova nelle narici degli animali selvatici

le larve degli estridi intasano le cavità nasali e le vie aeree

553) Qual’è l’agente patogeno della rogna del camoscio?

una tenia

un acaro scavatore

un virus

un batterio

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 72

554) Come si trasmette la rogna sarcoptica nel camoscio?

per contatto diretto

tramite il foraggio

tramite i liquidi corporei

è ereditaria

555) Quale di questi fattori favorisce l’espansione della rogna del camoscio?

elevato prelievo venatorio

elevata densità di popolazione

buona condizione fisica della selvaggina

ereditarietà

556) In quale delle seguenti specie animali la rogna può assumere un carattere epidemico?

capriolo

volpe

camoscio

lepre

557) Entrando nella tana di una volpe il cane da caccia può contrarre la rogna?

no

558) A quali circostanze sono riconducibili i palchi „a parrucca“?

ferite agli arti

ferite agli organi genitali

borreliosi

ereditarietà

559) In occasione di quale anomalia il capriolo non perde il trofeo?

trofeo a turacciolo

corno supplementare

trofeo „a parrucca“

corno morto per inverni troppo freddi

Riconoscere le malattie della fauna selvatica

560) Il cacciatore osserva un camoscio che tossisce. Quale malattia potrebbe avere?

rogna sarcoptica

strongilosi polmonare

pasteurellosi

cheratocongiuntivite

561) Il cacciatore osserva un capriolo che tossisce. Quale malattia potrebbe avere?

cimurro

strongilosi polmonare

miasi nasale

parassiti intestinali

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 73

562) Il cacciatore osserva uno stambecco che bruca stando in ginocchio; di cosa potrebbe soffrire?

brucellosi

pedaina

cheratocongiuntivite

rogna

563) Quali atteggiamenti mostra un animale affetto da rogna?

è aggressivo nei confronti degli animali conspecifici

è agitato, si gratta e si sfrega

ha la schiuma alla bocca

perde la naturale paura nei confronti dell‘uomo

564) A inizio estate il cacciatore dall’altana osserva un capriolo che tossisce frequentemente, sbruffa e scuote il capo: cosa deduce da un tale comportamento?

il capriolo è ferito alla testa in seguito ad incidente stradale

il capriolo è affetto da miasi nasale

il capriolo è in ipotermia

il capriolo ha la rogna

565) Quali di queste lesioni inducono a sospettare che un camoscio ha la rogna?

emorragie agli organi

imbrattamento fecale

grosse croste grigie e aree prive di pelo sulla cute

Malattie della fauna selvatica e idoneità al consumo delle carni di selvaggina

566) Un cacciatore intende vendere un capriolo cacciato, che alla eviscerazione non presentava alcuna alterazione, direttamente ad un ristoratore. Può farlo senza sottoporre il capo a visita ispettiva da parte di una persona autorizzata?

no

567) Quali parti devono essere presentate alla persona formata per poter vendere un capo cacciato?

gli organi: cuore, fegato, reni, polmoni e milza

l'intero corpo animale compresi gli organi e l'intestino

il corpo animale eviscerato e pulito

la testa e i cinque organi cuore, fegato, reni, polmoni e milza

568) Quali accorgimenti sono previsti per un ungulato destinato ad essere venduto per il consumo?

dev’ essere eviscerato entro 5 ore dall‘abbattimento

dev’essere presentato alla persona formata entro 36 ore

dev’essere eviscerato entro 3 ore dall‘abbattimento

dev’essere presentato alla persona formata entro 24 ore

569) Una lepre cacciata presenta pus agli organi genitali, agli organi interni e sottopelle. Come ci si deve comportare?

Si asportano i focolai di pus, la carne è commestibile

la carne non è commestibile, ma la carcassa può essere data in pasto alle volpi o ai cani

la carcassa va raccolta in doppio sacco di plastica e consegnata all’Istituto zooprofilattico o ad un

posto di raccolta: c’è il sospetto di brucellosi.

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Parte 1: HABITAT – ZOOLOGIA VENATORIA – MALATTIE DELLA FAUNA SELVATICA Pagina 74

570) Quali dei seguenti capi non sono idonei ad essere venduti per il consumo?

capi fortemente deperiti con diarrea acquosa

capi con sviluppo abnorme delle corna

capi incidentati

capi ritrovati morti con cane da recupero al mattino successivo alla caccia

571) Quali lesioni organiche del capo abbattuto pregiudicano la commestibilità delle carni?

focolai purulenti sulla carcassa

miasi nasale

lieve strongilosi polmonare

grave diarrea acquosa

572) Quali delle seguenti alterazioni pregiudicano la commestibilità delle carni di selvaggina?

polmonite acuta

diarrea lieve

grave dimagramento in animale con malattia acuta in corso

animale con deformazione del palco

573) La miasi nasale del capriolo condiziona la commestibilità delle carni?

no

574) Le carni di una femmina di capriolo sono libere per il proprio consumo senza visita ispettiva da parte della persona formata quando all’eviscerazione si sia evidenziata solo una lieve strongilosi polmonare ed il peso dell’animale sia normale?

no