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N° 1 Periodico Trimestrale Anno XIII Gennaio - Marzo 2013 “La Sorgente” 1 www.lasorgenteonlus.it Pasqua Le ombre della Quaresima si dileguano e la Pasqua del Signore si staglierà quale nuova creazione.Protesi verso quell'orizzonte di luce, al cui chiarore intere generazioni sono rinate, noi, figli della modernità, non ne ricaveremo alcun vantaggio se la viviamo senza restarne segnati. L'era attuale su cui planano ombre di una pericolosa pianificazione di vita, ci incalza a innestarci nella sua germinazione universale per non lasciare disatteso il progresso spirituale dell'umanità e per non perdere quella forza da cui prendono slancio i voli verso il futuro. L'evento interroga, reclama confronti e spinge al suo coinvolgimento perché il progresso non resti solo materiale ma sia globale. Noi siamo usi chiamare questa ricorrenza “Pasqua di Resurrezione”. Ma potremmo anche chiamarla “Pasqua di Trasformazione”, “Pasqua di Trasfigurazione”, “Pasqua di Ristrutturazione” e perfino “Pasqua di Rivoluzione”. Perché di tutto questo si tratta. L'evento pasquale si è prodotto per l' indissolubile adesione del Cristo al Padre - adesione fino al sangue - cui ha corrisposto, da parte del Padre un contrappunto di potenza che l'ha strappato dall'inerzia della morte. Quel corpo esanime faceva massa con la pietra su cui giaceva, ma è stato nuovamente vivificato in virtù di una immissione di nuova vita. L'impeto divino è esploso nelle fibre interne di quel tessuto umano attingendo i nascosti punti nevralgici ove “l'anima si congiunge con lo spirito” per finire nel profondo “io”. E' questa la nostra fede. Affacciarsi al balcone dell'evento pasquale con una “fede a buon mercato”, farebbe di noi solo spettatori incantati ma non i destinatari del messaggio. Pasqua che viene allegramente rappresentata in quelle cartoline dei tempi andati, con campanile aguzzo e sventolii di campane, tra volute di rondini su mandorli in fiore, non riproduce al meglio il senso della Pasqua cristiana. Questa potrebbe essere la risurrezione della Natura, roba pagana insomma. La Pasqua cristiana è un avvenimento da terremoto, da pietra che ruzzola Continua a pag. 7 PASQUA BENEDETTO XVI 2013 Papa Benedetto XVI, al secolo Joseph Aloisius RATZINGER è nato a Marktl il 16 aprile del 1927; a seguito del decesso di papa Giovanni Paolo II, al secolo Karol Jòzef Woityla (Wadowice 18 maggio 1920 – Citta del Vaticano 2 aprile 2005) è stato eletto al Soglio pontificio in data 16 aprile 2005 e si è insediato il 24 aprile. ll Pontefice, nella qualità di successore di Pietro e rappresentante di Gesù sulla terra, ha assunto il compito di far da “ponte” tra l'umanità cristiana e Dio. Il Concilio ecumenico Vaticano (1869-1870) sancisce, tra l'altro, l'infallibilità del Pontefice in materia di fede e di morale cristiana. Continua a pag. 2

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N° 1 Periodico TrimestraleAnno XIII Gennaio - Marzo 2013

“La Sorgente” 1

www.lasorgenteonlus.it

Pasqua

Le ombre della Quaresima si dileguano e la Pasqua del Signore si staglierà quale nuova creazione.Protesi verso quell'orizzonte di luce, al cui chiarore intere generazioni sono rinate, noi, figli della modernità, non ne ricaveremo alcun vantaggio se la viviamo senza restarne segnati. L'era attuale su cui planano ombre di una pericolosa pianificazione di vita, ci incalza a innestarci nella sua germinazione universale per non lasciare disatteso il progresso spirituale dell'umanità e per non perdere quella forza da cui prendono slancio i voli verso il futuro. L'evento interroga, reclama confronti e spinge al suo coinvolgimento perché il progresso non resti solo materiale ma sia globale. Noi siamo usi chiamare questa ricorrenza “Pasqua di Resurrezione”. Ma p o t r e m m o a n c h e c h i a m a r l a “ P a s q u a d i Trasformazione”, “Pasqua di Trasfigurazione”, “Pasqua di Ristrutturazione” e perfino “Pasqua di Rivoluzione”. Perché di tutto questo si tratta.L'evento pasquale si è prodotto per l' indissolubile adesione del Cristo al Padre - adesione fino al sangue - cui ha corrisposto, da parte del Padre un contrappunto di potenza che l'ha strappato dall'inerzia della morte. Quel corpo esanime faceva massa con la pietra su cui giaceva, ma è stato nuovamente vivificato in virtù di una immissione di nuova vita. L'impeto divino è esploso nelle fibre interne di quel tessuto umano attingendo i nascosti punti nevralgici ove “l'anima si congiunge con lo spirito” per finire nel profondo “io”. E' questa la nostra fede. Affacciarsi al balcone dell'evento pasquale con una “fede a buon mercato”, farebbe di noi solo spettatori incantati ma non i destinatari del messaggio. Pasqua che viene allegramente rappresentata in quelle cartoline dei tempi andati, con campanile aguzzo e sventolii di campane, tra volute di rondini su mandorli in fiore, non riproduce al meglio il senso della Pasqua cristiana. Questa potrebbe essere la risurrezione della Natura, roba pagana insomma. La Pasqua cristiana è un avvenimento da terremoto, da pietra che ruzzola

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PASQUA

BENEDETTO XVI

2013

Papa Benedetto XVI, al secolo Joseph Aloisius RATZINGER è nato a Marktl il 16 aprile del 1927; a seguito del decesso di papa Giovanni Paolo II, al secolo Karol Jòzef Woityla (Wadowice 18 maggio 1920 – Citta del Vaticano 2 aprile 2005) è stato eletto al Soglio pontificio in data 16 aprile 2005 e si è insediato il 24 aprile.ll Pontefice, nella qualità di successore di Pietro e rappresentante di Gesù sulla terra, ha assunto il compito di far da “ponte” tra l'umanità cristiana e Dio. Il Concilio ecumenico Vaticano (1869-1870) sancisce, tra l'altro, l'infallibilità del Pontefice in materia di fede e di morale cristiana. Continua a pag. 2

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2 “La Sorgente”

“…essi seguirono ciò che è vano, diventarono loro stessi vanità, hanno abbandonato me, fonte di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate che non contengono l'acqua…”.Questa denuncia del profeta Geremia è sempre attuale. Quando si ignora la Parola del Signore, ci si riempie di chiacchiere, citazioni alla buona, giudizi privi di costrutto.Diventare vanità è talvolta un passo di cui non si è coscienti, ed esso conduce ad una forma mentale che genera giudizi arbitrari, ad una ostentata religiosità, che ben poco hanno a che fare con la Fede.Diventare vanità è nel circoscriversi nel proprio io egoistico, sin'anche nelle preghiere, chiudendo ogni spazio all'io relazionale, che di contro nella preghiera cerca forza e conforto, per espandere al massimo il proprio amore attuandolo poi in una operosa carità.Un libro molto letto, oggi, nelle università americane, è Prozac Leadership di David Collinson: un titolo che dice tutto, e cioè che lo smarrimento ed il vuoto attuali sono anche figli di una cultura che anestetizzando il pensiero con mero ottimismo ha indebolito la capacità di pensare criticamente, dando alla passività e all'accettazione acritica spazi tali da condurre a non saper vedere ne distinguere ciò che è bene o male, il reale dal virtuale, e - tornando alle parole di Geremia – dando luogo ad un mondo di vanità e auto-compiacimento ovvero una sorta di paradiso per idioti. Quindi la vanità trova terreno fertile trionfando con modelli culturali ove viene privilegiato l'effimero e un ottimismo drogato, che privano l'uomo di memorie e identità rendendolo inerme preda di strumentalizzazioni e manipolazioni non finalizzate alla sua maturazione spirituale, ad un sano relazionarsi con il prossimo, ad una crescita morale, solidale e proficua. Pertanto dobbiamo essere noi “Sorgente” e non la “Sorgente” a nostra misura, affinchè sia il nostro cammino nella verità di Cristo e non nella vanità, ovvero dobbiamo cercare di varcare il confine dall' io sono e Dio è come se fossimo identità distinte e nell'abbandonarci, essere tutt'uno con e in Lui. Francesco

ESSI SEGUIRONO CIO' CHE E' VANODa pag. 1 (Benedetto XVI)

Quindi la dottrina cattolica ci insegna che il pensiero del Papa, in quanto Vicario di Cristo, è guidato dallo Spirito Santo; pertanto, noi cattolici dobbiamo riconoscere al Papa della Cristianità Apostolica e Romana l'infallibilità dei propri pronunciamenti, soprattutto quando parla con l'intento di dichiarare certa una verità. Nel qual caso il Papa parla “ ex cattedra”.

Sappiamo che Dio ha donato a tutti gli esseri umani il discernimento per saper scegliere la propria via secondo i dettami della coscienza, tale dote, nel Pontefice, è sublimata dalla costante presenza in lui dello Spirito Santo che ne illumina il cammino nella funzione di pastore di anime e reggitore della Chiesa. Nel concistoro ordinario dell'11 febbraio 2013 ha annunciato la sua rinuncia <<al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro>>, quindi, dalle ore 20,00 del 28 febbraio 2013 Benedetto XVI sarà “Papa Emerito” in ritiro isolato di preghiera a favore di tutta l'umanità.Accogliamo, con filiale devozione e fiducia le parole dell'Arcivescovo Bruno Forte : << Papa Banedetto XVI pregherà per tutti noi e noi tutti lo porteremo fedelmente nella preghiera e nel cuore, invocando sin da ora lo Spirito Santo su chi sarà chiamato ad eleggere il nuovo Pontefice e su chi dovrà assumere il peso delle chiavi di Pietro.>>_Ricordiamo che nella storia del papato, fino ad oggi, altri papi hanno rinunciato al ministero petrino, e celebriamo con rispetto e devozione le opere teologiche e le azioni che ha compiuto papa Benedetto al fine di riavvicinare tutte le Chiese e le religioni.La sua modernità si è estrinsecata attraverso le riforme della Curia, di cui si è sempre occupato.Inoltre, sin dall'inizio del pontificato, ha esaminato i temi del Concilio Vaticano II nell'ottica della rivalutazione dei valori tradizionali della Chiesa: Continua a pag. 7

CASA BETANIA

Anche quest'anno l'Associazione “La Sorgente” è riuscita a compiere gli sforzi necessari per sostenere l'attività di supporto svolta da “Casa Betania”, piccola organizzazione d'accoglienza che opera con la finalità di dare alloggio ai famigliari dei malati che provengono da altre città.Le richieste spesso sono tante mentre i posti-letto disponibili sono: 8 in Chieti Alta e 4 in Chieti Scalo, certamente insufficienti a soddisfare tutte le richieste che pervengono ai responsabili.Da 2 anni vengono accolti, per molti mesi, parenti di pazienti degli ospedali cittadini affetti da gravi patologie; questi famigliari, come possiamo immaginare, han Continua a pag 8

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3“La Sorgente”

L'attività associativa de “La Sorgente” ancora una volta mi ha offerto un’occasione di pregnante comunione grazie al ritiro spirituale, organizzato per i giorni 26 e 27 gennaio, presso il Centro di Spiritualità “N. D'Onofrio” di Bucchianico.Il contesto è quello di un luogo di pace e serenità, di umana fratellanza cristiana; la mia innata timidezza si stempera in un rapporto di rispetto e stima reciproca che genera la soddisfazione nel vivere lo spirito della cristiana carità proprio dell'Associazione.L'incontro in argomento, svoltosi sotto la guida del padre spirituale de “La Sorgente”, P. Gaetano, sintetizza quelli bisettimanali a cui assisto con i gruppi di catechesi di Chieti e di Francavilla al Mare, e ha offerto il giusto supporto per avvicinarmi alla comprensione della Parola di Dio.La frequentazione dell'Associazione mi sta aiutando a compiere il cammino di riconversione della Fede che, spero, farà di me un Sorgentino, nonostante sia stato, per gli anni dell'attività lavorativa, soltanto un “cattolico praticante” secondo la moderna indicazione che si riferisce a chi assiste alla celebrazione della sola S. Messa ogni festa comandata e poco più. Il programma prevedeva, oltre a momenti intensi di preghiera: ora media, adorazione, vespri, rosario, lodi, celebrazione eucaristica domenicale, due conferenze nel corso delle quali abbiamo avuto modo di ascoltare il mentore dell'Associazione, che ha sviluppato il tema dell'”Obbedienza” attraverso uno spunto di meditazione intitolato << Dallo spazio concesso a Dio alla soluzione agli enigmi passando per Maria>>.Il tema in argomento si può solo associare a quello cattolico-liturgico, visto che la filosofia conclamata della odierna esistenza laica induce alla trasgressione, alla contestazione ed alla obbedienza negata denominata autodeterminazione.Infatti, oggi, si susseguono e si celebrano le manifestazioni del dissidio culturale con l'etica religioso-sociale; si sono rimossi molti vincoli, remore, censure e tabù. Si sente, spesso, parlare di Assemblee spontanee dei Dissenzienti, Indignati, Disubbidienti e di altri seguaci delle più dissennate ribellioni al buon senso!Tutto nasce con l'annullamento dell'autorità dei genitori e degli educatori operata in nome di una equivocata forma di democrazia che tale non è; siamoall'anarchia istituzionalizzata, al permissivismo ad

Continua a pag 6

RITIRO SPIRITUALE

Se solo noi riuscissimo a guardare il mondo con gli occhi di un bambino, ci accorgeremmo come esso sia meraviglioso ma noi diamo tutto per scontato anche l'amore che Dio ha per noi e non facciamo nulla. Non ci impegniamo a scoprire, non ci stupiamo delle cose stupende che ogni giorno il Signore ci offre, viviamo sulla terra senza pensare che siamo dei viandanti e che come tali dovremmo pensare al nostro futuro eterno.

IL BAMBINO NASCOSTO

davanti a Dio e riscopriamo i valori veri della vita, per arrivare a crescere nella fede come un bambino cresce giorno per giorno nelle sue conquiste. Essere piccoli significa lasciarsi guidare dalla mano del papà e della mamma, e noi che abbiamo un grande Padre e una grande Madre nei cieli non possiamo non chiedere il loro aiuto per vivere al meglio la nostra vita. Così potremmo scoprire che se ci lasciassimo plasmare da Dio avremmo acquisito un tesoro sulla terra, racchiuso nello scrigno del nostro cuore, custodito gelosamente e pronto per essere donato. Rosetta

L'eternità sarà data a chi avrà l'anima p u r a c o m e u n bambino; lo stesso Gesù non ci ha sempre detto << Siate semplici e p u r i c o m e bambini>> oppure <<il più piccolo entrerà nel regno dei cieli>>? Allora sentiamoci piccoli

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4 “La Sorgente”

Il mio mattino: una breve preghiera… e via, a sfaccendare. Tutto va avanti discretamente finché non accendo il televisore. immediatamente un subisso di cattive notizie mi si riversa addosso: c'è chi ruba cibo ai supermercati perché non ha più soldi per comprare l'indispensabile; c'è chi ha visto finire nel nulla la piccola impresa per cui aveva tanto lavorato e si è tolto la vita; i giovani cercano invano un posto di lavoro … mi sento prendere dallo sconforto e, come sempre in questi casi, devo sfogarmi con qualcuno: << San Benedetto, embhè? Sei patrono d'Europa e che fai? Sei italiano e non ci aiuti? Datti una mossa!>> Può sembrare un linguaggio irriverente, ma noi ci conosciamo da tanti anni … lo so, mi perdonerà.Ed ecco un pensiero, quasi una risposta: << C'è di peggio, c'è di peggio … gente che non ha altro che la sofferenza e che viene dimenticata dai più. Per questi bisogna chiedere, per questi bisogna agire. >>È vero ahimè spesso tendiamo a dimenticare chi veramente sta molto più male di noi forse perché la loro è una voce assai debole. Ed allora, per i più deboli, per i più sofferenti, per i più ignorati, un pensiero, una riflessione, una ricerca di aiuto …

Noi siamo la voce sommersa, la voce non ascoltatadi chi, chiamato alla vita,nient'altro conosce che la sofferenza.

Non abbiamo occhi per assorbire la bellezzadelle cose di ogni giorno. Chiusi in isole di silenzio,non sappiamo se la magia del suonosia grido o risa o musica.

Nella nostra immobilitàdesideriamo essere – ma invano – continuo, gioioso movimento.Il dolore ci invade e ci estranea …eppure vogliamo la vita.

Siamo un debole ma costante riflessodell'amore perfetto di Dioe perciò vi chiediamo:non dimenticateci,aiutateci a vivere.

Emma di Iorio

LA VOCE SOMMERSAAccresci in noi la fede (Lc. 17,5 )Ho sempre pensato la fede ferma e stabile così come ci è stata donata. Da conservare e non dimenticare. Come un qualcosa cui attingere nei momenti di bisogno, come un abito da indossare in determinate occasioni.Ma la fede è una forza dinamica che, se accolta con gioia, ci accompagna in un cammino nel quale si scopre il gusto di nutrirci della Parola di Dio e del Pane di vita. Dobbiamo accoglierla sì come dono, ma dobbiamo custodirla, coltivarla, approfondire, vivere, professare, celebrare e comunicare. Solo così cresce, permea la nostra vita, trasforma il nostro modo di pensare, di sentire, di agire, di essere.In ogni ambito della nostra vita: nel matrimonio ci insegna a considerare il nostro amore reciproco come segno dell'amore di Dio. Come genitori ci insegna a rappresentare la paternità e la maternità di Dio, ci guida nel crescere i nostri figli, a guidarli con la parola e soprattutto con l'esempio. Come insegnanti ci guida ad orientare ogni libertà, a sviluppare ogni potenzialità, a scoprire talenti da far fruttare.In un mondo come il nostro, dove conta solo il denaro, la fede ci impegna a vivere il lavoro come spazio di fraternità in cui riaffermare la centralità della persona.Spinge i giovani a coltivare la speranza che non delude, ideali alti e nobili sì da costruire un futuro secondo il disegno di Dio.Alla donna la fede fa risaltare il senso dell'accoglienza, della delicatezza della propria dignità e, nella propria casa, consente di vivere nella quotidianità una missione spesso sottovalutata dagli altri, ma così preziosa agli occhi di Dio.E se poi gli uomini di governo la accolgono, ecco che l'etica trova il suo fondamento, la politica trova un'anima e di conseguenza, non si lascia l'uomo in balia delle leggi di mercato e non si generano disastri sociali.In conclusione, con gli occhi della fede si riscopre la dimensione relazionale, il dialogo e.... Cristo nei poveri, nei malati, negli emarginati, nei carcerati.“La fede può compiere miracoli!”Dio non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza! Custodiamo il bene prezioso che ci è stato affidato! (lett. S.Paolo a Timoteo ) Lucia Frasca

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5“La Sorgente”

RITIRO DI QUARESIMA

Domenica 3 marzo 2013 i soci de“La Sorgente” hanno partecipato, in prossimità della S. Pasqua, al ritiro quaresimale per un cammino spirituale di preparazione. La Parrocchia di S. Giovanni Battista e S. Benedetto di Pescara Colli ci ha ospitato con grande disponibilità e la Conferenza, tenuta dal P. Stefano Salviucci, ha destato vivamente la nostra attenzione illustrando il tema quaresimale in tutti i suoi aspetti.Come nell'Esodo, viene ricordato il cammino nel deserto del popolo eletto d'Israele verso la Terra Promessa, similmente il tempo dei 40 giorni della Quaresima rappresenta il cammino dell'umanità verso l'incontro con il Cristo Risorto.E' questo un tempo molto forte e significativo perché trasmette una realtà costituita essenzialmente da 3 segni sacramentali: il primo “segno della nostra conversione”, che si realizza nel Battesimo, perché in questo Sacramento Dio, liberandoci dalla schiavitù del peccato originale, ci inonda della Sua Grazia divinizzandoci in creature nuove che si mettono al suo seguito. Dobbiamo, quindi, crescere nella nostra conversione giorno dopo giorno sostituendo al nostro Io il Noi della comunità perché Dio ci dona tutto ma non ci regala niente. Il nostro impegno deve essere un'adesione totale a Lui e alla missione del Figlio.Il secondo segno sacramentale: “la conoscenza del mistero di Cristo”, mistero per eccellenza. L'Incarnazione, l'umanità di Gesù è segno sacramentale della realtà di Dio e non si può arrivare a Lui scavalcando l'uomo, per questo il nostro gruppo di volontariato deve vedere nel malato il Corpo Continua a pag. 8

Nel quadro della formazione permanente, il giorno 20 febbraio c.a., il Dr. Francesco RICCI, invitato daLa Sorgente, ha tenuto una conferenza sul tema: Modi comportamentali di fronte a malattie infettive, presso la sala riunioni del Centro Servizi Volontariato di Chieti. La conferenza si è aperta con i rituali saluti e presentazioni alle ore 17,00. La lezione si è svolta con l'aiuto di immagini da supporto informatico la cui pagina di copertina riportava: “ D.Lgs. 626/94”.Il Relatore ha spiegato quanto c'è di nobile e socialmente valido nell'attività che i volontari svolgono negli ospedali. Quanto sia confortevole per gli ammalati essere accompagnati da un sorriso di bontà e carità cristiana nel proprio cammino di sofferenza. Ci ha illustrato le caratteristiche delle malattie che nei luoghi di degenza si possono incontrare e quanto sia difficile individuarne il grado di infettività, le varie patologie e la trasmissibilità di esse. Ha sottolineato che il contagio, più spesso di quanto possiamo immaginare, colpisce il personale sanitario che presta servizio in tali reparti. Ci ha, quindi, fornito consigli utili per evitare il contagio, dicendoci quanto l'igiene sia indispensabile sia per la tutela delle molte persone malate che incontriamo nel corso della nostra attività di volontariato, sia per la conservazione del nostro stato di persona sana. Sono convinto che anche i più distratti hanno lasciato il giardino annesso al Centro più ricchi di sapere e convinti che anche le precauzioni più semplici, quali il lavaggio delle mani dopo ogni intervento e la sostituzione dei guanti siano misure igieniche da adottare sempre.La spiegazione fornitaci dal dottore, infatti, ci ha portato a considerare che il paziente con il quale entriamo in contatto per lo svolgimento del compito volontario è l'elemento debole dell'incontro, quindi il p i ù e s p o s t o a l p e r i c o l o d i c o n t a g i o ; conseguentemente ogni precauzione presa è senza dubbio rivolta al suo interesse primario, oltre che alla tutela del nostro stato di salute. Gianni

Conferenza sulla Sicurezza

AUGURI DI BUONA PASQUA

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6 “La Sorgente”

A VALENTINAUna gioia piena per i genitori sarebbe oggi venire qui in

Chiesa e leggere l'annuncio: ” Valentina non è qui, è risorta!”

si guarderebbero intorno con occhi stupiti, una gioia

immensa li pervaderebbe e, poi, correrebbero fuori ad

annunciarlo a tutti, cominciando dai primi incontrati, anche

se sconosciuti. Sarebbe una rivelazione per

tutti! Telecamere e Tg

Speciali andrebbero in onda

per raccontare quanto è

successo ma ai genitori

questo poco importerebbe;

non è importante la risonanza di un evento quando questo coinvolge intensamente; per

contro tutti vorrebbero, invece, sapere : “è vero?”, “è

veramente risorta?”, “l'hanno vista?”.

Il Vangelo racconta che il Signore non è più nel sepolcro

“non è qui” (Mr. 15.6) ed è questa una realtà; vuol dire non

potete vederlo ma certamente è vivo, è risorto, “per sempre”.

Perciò dobbiamo impegnarci già da ora a cercarlo, per

avvicinarlo nell'ascolto della sua Parola e nel vivere il

Comandamento dell'Amore, certi che un giorno lo

incontreremo, non sappiamo né dove né quando, ma

certamente accadrà nella luce del Paradiso.

Maria Maddalena, andando al sepolcro, si accorse che era

vuoto, la pietra era scostata e vide un uomo lì vicino a cui

chiese, con angoscia e trepidazione, dove fosse il suo Gesù,

non avendolo riconosciuto in quello sconosciuto, sebbene

fosse proprio Lui.

Quando Maria lo riconobbe le disse “Non mi trattenere

perché non sono ancora salito al Padre ma va' dai miei fratelli

e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio

vostro” (Gv.20.17). Ecco la seconda consegna di Gesù: la

prima la fece sulla croce quando affidò a Giovanni sua

Madre Maria Santissima, vedendo in lui l'umanità intera.

Pertanto, pur soffrendo l'immensa perdita di Valentina, ma

fortificati nella fede in Cristo Risorto, dobbiamo annunciare

agli altri che esiste una vita eterna meritata e guadagnata se

nel nostro cammino terreno avremo fatto la volontà del

Padre.

Questo deve essere di consolazione e spronarci ad andare

avanti amando i nostri fratelli perché in ognuno di loro

vediamo l'immagine di Gesù.

Ci resti la “certezza pura” che la vera felicità non è quella che

noi genitori possiamo dare o ricevere dai nostri figli, pur nel

nostro incommensurabile amore per loro, ma quella vera è

soltanto quella eterna da vivere “per sempre”.

E' quella che Valentina vive e che noi vivremo quando il

Signore ci chiamerà a goderne.

Lucia Valentini

PROCESSIONE DEL BAMBINO GESU’La Parola di Dio chiede, quale espressione della fede dei credenti, segni tangibili di fratellanza e gesti di condivisione ed amore tra gli uomini, in particolare diretti verso i più deboli e coloro che soffrono.Il cappellano dell'Ospedale “SS.Annunziata”, Padre Gaetano, nel pomeriggio del 5 gennaio ha dedicato il proprio messaggio d'amore ai degenti del nosocomio teatino. La processione, condotta dal cappellano, coadiuvato da padre Dieudonne Dipama, originario del Burkina Faso, accompagnata da canti natalizi, salmi e orazioni, innalzate al Cielo dagli associati de “ La Sorgente “, ha percorso tutte le corsie dell'Ospedale. Il Divino Bambino è stato esposto in ogni stanza affinchè pazienti lo adorassero ed ha impartito, per le mani del Sacerdote, la Santa Benedizione agli ammalati, ai parenti che li a s s i s t e v a n o e a l p e r s o n a l e s a n i t a r i oAbbiamo vissuto una realtà molto emozionante per noi, ma soprattutto per i degenti che hanno accolto con tanta gioia e devozione questo “ Ospite Speciale “ al quale rivolgere con tanta fede le loro silenziose grida di aiuto.

Da pag. 3 (Ritiro spirituale)

oltranza, mascherate da modernizzazione! Anche i

giuramenti fatti a Dio sull'altare, con il nostro matrimonio

sono svuotati di significato e di impegno reciproco.

E' la negazione totale dell'autorità; tutti esaminano e

criticano tutti; ciascuno ha la propria soluzione per i

problemi sociali, la propria infallibile ricetta; le linee guida

abolite, l'obbedienza negata e la sottomissione impensabile!

Tutto è rivisitato ma l'obbedienza cristiana ha origine in ciò

che Dio ha detto: “Se mi ami, osserva i miei

Comandamenti”.

Ormai si pone in discussione anche il più bel miracolo che

Dio ha concesso agli esseri umani, anzi, alle donne: la

maternità; questa viene gestita senza eticità; a seconda di

valutazioni arbitrarie ed utilitaristiche viene rifiutata,

programmata, assistita e gestita in conto terzi; ora anche

contro natura!

Tutti ritengono di dover essere necessariamente logici e

positivi, trasformando ed adattando il pensiero e la cultura al

pragmatismo, perseguendo la sola utilità individuale,

dimentichi dell'eticità umana e cristiana. Siamo

perennemente ispirati al Materialismo sensistico dei padri

della rivoluzione bolscevica, che, negando Dio, di fatto ha

indotto il radicalismo antireligioso che è proprio dei

Continua a pag. 8

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7“La Sorgente”

Continua da pag. 2 (Benedetto XVI)07/07/2007 – ha promulgato il motu proprio Summorum Pontificum. Si è occupato della moralizzazione del clero e della lotta alla pedofilia già dal 1998.Il Papa ha compiuto numerosi viaggi apostolici in tutti i continenti; ha presieduto 5 concistori per la nomina di nuovi cardinali provenienti da tutto il mondo; si è occupato di alcune controversie da tempo pendenti. Quale insigne teologo si è espresso nell'insegnamento e nella spiegazione della fede cattolica.Si è pronunciato, già da cardinale, contro la dittatura del relativismo nell'omelia della “Missa pro eligendo Romano Pontefice”; tema ripreso da Papa con il Messaggio per la celebrazione della XLV Giornata Mondiale della Pace, nel quale ha trattato anche i temi del matrimonio, del sesso e dell'aborto.Ha ripreso il tema della Fede e della ragione a Ratisbona con la Lectio magistralis del 12/09/06 sul tema Fede, ragione e università, sul cui tema ha intrapreso un lungo cammino culminato con la proclamazione dell'Anno della Fede dall'11/10/2012 al 24/11/2013. Ha scritto molti saggi e durante il pontificato ha promulgato 3 lettere encicliche: Deus caritas est, Spe salvi e Caritas in veritate. Inoltre, ha pubblicato 4 esortazioni apostoliche: Sacramentum caritatis (2006), Verbum Domini (2010), Africae munus (2011) e Ecclesia in Medio Oriente (2012). Ha trattato la figura di Gesù Cristo in 3 libri: Gesù di Nazareth (2007), Gesù di Nazareth – dall'ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione (2011) e L'infanzia di Gesù (2012). Nel 2010 Peter Seewald ha pubblicato un libro-intervista: Luce del mondo.Vasto è stato l'impegno ecumenico nel corso del relativamente breve pontificato di Benedetto XVI; ha dialogato con il Patriarcato di Costantinopoli e la Chiesa ortodossa, con gli anglicani, con i cattolici tradizionalisti, con i cattolici della Cina e con i mussulmani. Ha invitato tutti i popoli della terra al rispetto di tutte le religioni ed ha visitato la Terra Santa e i campi di sterminio di Auschwitz- Birkenau, dove, da tedesco, con umiltà ha ricordato la Shoah.Nei messaggi ha chiamato l'umanità al risveglio spirituale, alla pace ed ai principi a difesa della vita e della famiglia fondata sul matrimonio; si è detto con t ra r i a to da l l a g loba l i zzaz ione pe rché <<…. I conflitti per la supremazia economica e l'accaparramento delle risorse energetiche, idriche e delle materie prime rendono difficile il lavoro di quanti, ad ogni livello, si sforzano di costruire un mondo giusto e solidale>>. Gianni

Da pag. 1 (Pasqua)

come foglia al vento, da guardie che fuggono spaventate e da gente frastornata. Pasqua è un atto di potenza. Trasforma il vinto in vincitore, il morto in vivo, l'umiliato in glorioso. E' un duello all'ultimo sangue. E noi chiamiamo tutto questo Pasqua di Trasformazione. Ma l'urto trasformante porta il Risorto ancora più in alto. Il Dio che ha fatto irruzione negli interni spazi umani di Cristo, dopo aver reso vita a quel corpo esanime, l'ha trasformato in corpo di luce, di beatitudine, di immortalità, di gloria. Cristo non è più riconoscibile da coloro con cui ha lungamente vissuto. Al primo incontro i suoi gridano: “E' un fantasma”. “No, sono io, risponde il Risorto. Toccatemi”. E poi fa loro intendere che qualcosa di irreversibile è intervenuto. “Quando ero in mezzo a voi…”. Il piano della vita è capovolto. La potenza di Dio ha spinto il Cristo ancora più in alto, divinizzandone il corpo, assumendone anche schemi espressivi . Sono questi i lidi del nuovo mondo, ancora inediti, a cui tutti dovremmo approdare. Pasqua è infine una Ristrutturazione e di conseguenza una Rivoluzione. Il mondo angelico è stato ricollocato nell'ordine e nella pace originaria e riposto nella sottomissione a Dio. Gli spazi umani, liberati dalla caducità, ritrovano la natura sanata e il retto senso delle cose. L'uomo viene liberato dalle varie schiavitù. Mente e cuore sono rimodellati e resi capaci di ideazioni, di espressioni e di orientamenti nuovi. Anche la storia entra in una fase selettiva. D'ora in poi diverrà “Spazio di grazia” e “Storia della Salvezza”. Sorgente di Dio, se vuoi che il tuo volto sia percepibile anche da chi è cieco e la tua voce sia udibile anche da orecchio distratto, entra in questa complessa Pasqua cristiana. Fatti diversa e potrai battere il tuo colpo. Esci dalle ombre, liberati dalla pietra che ti opprime. Il tuo gesto sarà credibile perché garantito e il tuo volto luminoso incuriosisce. E se la trasfigurazione avvenuta in te ti renderà irriconoscibile ai tuoi vecchi amici, sappi che anche questo è un vantaggio. Solo il mercante che viene da lontano con prodotti esotici riesce a interessare il cliente stanco dei mercati rionali. La gente attende segretamente che vengano ristrutturati pensieri, parole, azioni, rapporti, gesti e che le strutture di peccato cedano una buona volta a quelle giuste e umane. Attende insomma una Rivoluzione. P. Gaetano

II CONVEGNO - L'AGIRE UMANO

Bucchianico 28 Aprile 2013 Centro di spiritualità "N. D'Onofrio"

Page 8: Pasqua 2013 - lasorgenteonlus.it · Anno XIII Gennaio - Marzo 2013 “La Sorgente” 1 Pasqua Le ombre della Quaresima si dileguano e la Pasqua del Signore si staglierà quale nuova

“La Sorgente”8Direttore responsabile: Gianluca De Rosa - Aut. Trib. Chieti n.15/05 del 24.11.05

Da pag. 7 (Ritiro spirituale)

comunisti del XX secolo (fino al 2° dopoguerra e/o alla fine

della “1^ Repubblica” italiana).

Si potrebbe pensare che l'umanità ha assunto la funzione

delle zolle del deserto: ha conservato il seme per un secolo

ed oggi, finito di fatto il Comunismo, innaffiata da copiosa,

equivoca democrazia, lascia germogliare piante velenose

sia per gli aspetti laici della vita quotidiana sia per la

spiritualità degli esseri umani.

Siamo oltre l'ateismo; l'uomo non si limita a negare

l'esistenza di Dio, ne svuota la sacralità, ne umilia la divinità

ed a Lui si sostituisce! Il segno di tale regalità folle ed

usurpata è la ricchezza e la derivante potenza; solo ad essa è

riconosciuto rispetto, obbedienza e soggezione. Dimentichi

della nostra caducità umana riteniamo che il “Timore di

Dio” sia una sorta di vecchia superstizione della quale,

quasi, vergognarsi!

La società è malata perché la famiglia è malata, moralmente

senza regole ed auto-disciplina; la presunta, conquistata,

falsa libertà mette in evidenza quanto, in realtà, sia debole

l'uomo! L'essere umano inventa temi dialettici per

nascondere la propria mancanza di volontà ad accettare la

voce della propria coscienza quale l'effettivo imperio della

Parola di Dio e…. rifiuta di rispondere “Sì!”

La negazione della divinità nella coscienza cristiana, che

oggi alberga in noi, va annullata ad opera della Chiesa; i

ministri di culto, accompagnati dai credenti, debbono dare

esecuzione al loro mandato e, nel proclamato anno della

Fede, guidare questo gregge falsamente “Illuminato” verso

l'Ovile Celeste; convincere di nuovo gli esseri umani che

“la promessa di Dio non è venuta meno”, sono gli esseri

umani che, allontanatisi da Lui, non ne odono più la Parola e,

quindi, vivono una deriva con il buio nel cuore e l'ignoranza

nella mente.

L'abilità dialettica, la mancanza del timore di Dio, la

rifiutata accettazione dei dogmi della Fede dei nostri avi

sostengono la nuova rivoluzione che ha, tra le altre

denominazioni, quella di razionalizzazione, mediante la

quale si rigetta la sottomissione e ci si sottrae all'obbedienza.

Oggi noi, figli di Maria, fratelli di Cristo in Cristo stesso,

disconosciamo l'insegnamento della nostra Madre Celeste e

ci asteniamo dal pronunciare la formula gradita a Dio:

<<…..Avvenga in me quello che hai detto!>>

L'alibi è chiamato tentazione….debolezza umana.

Immemori dell'affermazione di S. Paolo <<Dio non

permette che siate tentati oltre le vostre forze>>.

L'ultimo invito che ci rivolge la conferenza ci riporta alla

figura del Cristo nostro fratello maggiore che non disdegna

di prendere per mano noi peccatori; con essa p. Gaetano ci

invita a rinnovare l'amore per Dio e per Cristo “ che si è fatto

nostra via e altro non chiede se non di essere seguito”.

Gianni

Da pag. 5 (Ritiro di quaresima)sofferente di Cristo stesso. Nella cura del malato, soprattutto sul piano spiritale dobbiamo scorgere l'umanità redenta e divinizzata.Il terzo segno: “una degna condotta di vita”. Vivere il nostro quotidiano considerando che tutto è dono di Dio nella realtà del nostro presente che può essere banale, fortunata e anche drammatica e guardare a Cristo suppone libertà interiore e pace che è un dono di Gesù (Gv.14-25.31)La nostra testimonianza di Fede viene esplicata con tre forme essenziali: preghiera, elemosina e digiuno. La Preghiera è stare davanti al Padre in un anelito intimo di dialogo con Lui e sentirsi completamente attratti dalla Luce del suo Amore.L'elemosina è il servizio di carità nelle sue specificità verso i fratelli, esercitando così il rapporto di solidarietà verso di loro con un aiuto sia spirituale che materiale.Il Digiuno non è solo astinenza dal cibo, ma anche da tutte le realtà che più ci attraggono, allontanandoci così dal nostro cammino di riflessione interiore; è un astenersi dai nostri istinti e un controllo e dominio della propria volontà.Quindi è necessario riordinare la nostra vita secondo il disegno di Dio e la Quaresima ci conferma che la conversione è sempre un ridimensionamento di sé a favore di un bene più coinvolgente che abbraccia tutta l'umanità cristiana.A seguito della conferenza è iniziato un dibattito nel corso del quale sono state formulate diverse domande inerenti ai temi svolti, a cui sono state date esaurienti e chiare risposte.La giornata si è conclusa con la S. Messa celebrata daP. Gaetano, durante la quale si è svolta la cerimonia della “Prima Tappa”. In comunione di preghiera, con sincera commozione dei partecipanti, abbiamo accolto nella nostra grande famiglia, otto nuovi Sorgentini. Giuliana

da pag 2 (Casa Betania)bisogno anche di un sostegno morale perché, lo stare fuori casa per tanto tempo, logora fortemente anche le loro risorse psicologiche oltre alle forze fisiche. Malgrado lo stato di disagio, questi fratelli in difficoltà danno una bella lezione di vita e di carità cristiana: infatti, pur di portare conforto ai loro cari congiunti sofferenti, tutti i giorni, con qualsiasi tempo, non disdegnano di recarsi in autobus alla clinica che ospita il caro malato con forza, coraggio ed abnegazione, che solo lo Spirito Santo può donare. Anna Maria

L'ASSOCIAZIONEè vicina a

Fernanda per la perdita del suo caro papà e a Lucia per la perdita della sua cara cugina Rita.