80
La poetica delle cose Realtà, metafisica e avanguardia nella pittura archeomemoriale rurale di Patrizio Gelli

Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Catalogo delle opere dell'artista Patrizio Gelli.

Citation preview

Page 1: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

La poetica delle coseRealtà, metafisica e avanguardia

nella pittura archeomemoriale rurale di Patrizio Gelli

Page 2: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 3: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

La poetica delle cose: realtà, metafisica e avan-guardia nella pittura archeomemoriale e rurale di Patrizio Gelli

Nella poetica visiva ed in particolare nella più re-cente produzione pittorica di Patrizio Gelli l’ “arche-ologia memoriale” dell’artista si definisce con pas-saggi scultoreo-informali ed elaborate apposizioni, declinando il linguaggio verso una realtà purista ed un neofigurativo, quasi un particolare tipo di infor-male aptico, conservando al tempo stesso tutto il realismo magico delle cose cui è caratterizzata ex tunc l’opera tout court dell’artista.Da osservare, in questo nuovo ambito di espres-sione linguistica, dipinti/capolavoro quali La col-lana di corallo (2008) dove l’artista compendia, in una sintesi visiva sospesa nel tempo, gli elementi distintivi del suo percorso antologico: descrizione post-iper-realista del contesto introducendo l’effetto trompe-l’oeil in un gradevolissimo giuoco di sbalzi prospettici laddove la bianca tovaglia altorilievata in forma scultorea vada a conferire quella luminosità geometrizzante in un habitat di luce silente che fer-ma e cristallizza il colore e gli oggetti rappresentati in un tempo e in un luogo astratti. Qui è il silenzio, la luce di Morandi, la metafisica di Carrà, essen-do fortemente incidente e quasi palese, la lezione dei grandi pittori del Novecento, filtrata e rivissuta dal Gelli in un suo contesto del tutto personale e identificato, coerente con l’evoluzione del proprio percorso.Esigenze monotematiche e perfettamente compati-bili con l’estetica neofigurativa/informale compaiono in La Corrida, opera del 2009 (affresco su intonaco su tavola) ove da dietro la muleta compaiono, come in altre opere, i graffiti murali di memorie d’infanzia, o in Panno blu (sognando) opera del 2012, opera chiarista, lievemente nobilitata da tocchi di oro e blu sull’intonaco di sfondo che, comprendendo l’intera superficie del quadro al di là del panno altorilievato, produce un effetto indubbiamente metafisico, in un giuoco d’estasi formale che proietta l’osservatore nella lievità dei freschi sogni mattutini.Improvvisi tocchi, quasi un vezzo pittorico, pura-mente astratti, si rivelano d’amblais in I pomodori (2006) ove il pretesto di nuova figurazione architet-tonica richiama alla memoria la vecchia casa colo-nica assieme ad una triade cromatica lateralizzata, quasi una finestra impossibile su di un’anima di cie-lo, mare e terra.

The poetics of things: reality, metaphysics and vanguard painting archeomemoriale and rural of Patrizio Gelli

In poetic visual and particularly in the most recent pictorial production of Patrizio Gelli ‘s “archeology memorial” the artist is defined by sculptural pas-sages-informal and processed appositions, declin-ing language toward a reality purist and a neo-fig-urative, almost a particular type of Informal haptic, while retaining all the magic realism of the things which is characterized retroactive opera tout court artist.To observe, in this new field of linguistic expression, painting / masterpiece such as The Coral Necklace (2008) where the artist sums up, in a visual syn-thesis suspended in time, the hallmarks of his ca-reer anthology: description of post-hyper-realist the context of introducing the trompe-l’oeil in a pleas-ant playground swings prospective where the white tablecloth altorilievata in sculptural form go to give the brightness geometrical in a habitat of silent light that stops and crystallizes the color and the objects represented in a time and place abstract. Here is the silence, the light of Morandi, the metaphysics of Carra, being strongly accident and almost clear, the lessons of the great painters of the twentieth century, from Gelli filtered and relived in a context of very personal and identified, consistent with the evolution the right path.Single-issue demands and perfectly compatible with the aesthetic neo-figurative / informal appear in La Corrida, work of 2009 (fresco on plaster on wood) when from behind the muleta appear, as in other works, the graffiti murals of childhood mem-ories, or blue cloth (dreaming) by 2012, operates chiarista slightly ennobled by touches of gold and blue plaster background that by understanding the whole surface of the picture beyond the cloth alto-rilievato, produces a metaphysical doubt, in a game ecstatic formal projecting the observer in the light-ness of fresh morning dreams.Unexpected touches, almost a habit of painting, purely abstract, turn out of amblais in Tomatoes (2006) where the pretext of new architectural fig-uration recalls the old farmhouse along with a triad color lateralized, almost impossible on a window of a ‘soul of sky, sea and land.

di/of Giovanni Bovecchi

Page 4: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 5: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

La collana di corallo, 2008Affresco su intonaco su tavola

In questo grande e rigoroso dipin-to di cm 80 x 70, dal grande giuoco prospettico della ampia finestra balco-nata che l’artista abilmente disegna, scende, trattenuta da vasi, brocche e bricchi, una tovaglia bianca bordata da un semplice disegno a fascia di co-lore rosso altorilievato, così fornendo un gradevolissimo effetto 3d. Sul bor-do a spigolo della parete discendente, Gelli affonda ancora nelle pieghe della stoffa la sua manualità, ingentilita dal candore di un vento fermo che sembra spirare al di là della ringhiera in ferro battuto. Gli elementi e la dimensione perfetta dell’opera fa pensare alla ra-zionalità e alla matematica di un Piero della Francesca, così come le pieghe verticali parallele tra loro, parendo im-mobili, conferiscono al dipindo una splendida sensazione di romanticità. Solo un filo della memoria che lega passato e presente in un nodo centra-le, e una collana di corallo rosso, che fa immaginare la presenza incerta di una donna appena svanita nel tempo, si rivelano quali indizi di una umanità famigliare e domestica superata dalle cose che restano.

Coral necklace, 2008Fresco on plaster on wood

In this large and rigorous painting 80 x 70 cm, the big game of the prospecti-ve large window balcony that the ar-tist skillfully draws, falls, withheld from vases, jugs and pots, a white table-cloth edged with a simple drawing in red band altorilievato, thus providing a pleasant 3d effect. On the edge of the wall to edge downward, Gelli still sin-king into the folds of cloth his manual, softened by the whiteness of a firm that wind seems to be blowing beyond the wrought iron railing. The elements and the perfect size of the work sug-gests the rationality and mathematics of Piero della Francesca, as well as vertical folds parallel to each other, thinking real estate, give the dipindo a wonderful feeling of romance. Only a thread of memory that links past and present in a central node, and a red coral necklace, which makes you imagine the uncertain presence of a woman just vanished over time, pro-ve such indications of humanity family and domestic overcome by the things that remain.

Page 6: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 7: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 8: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 9: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Vaso sul davanzale, 2007 Affresco su intonaco su tavola

Quadro che ripercorre gli stilemi clas-sici della poetica dell’artista: di nuovo compaiono gli elementi di una liturgia delle cose alludendo allo spazio or-mai “mentale” in cui la sua realtà pit-torica si muove.Anche in questo caso i colori attingo-no dalla tradizione rinascimentale e lo spazio del fondo chiuso dalla pare-te muraria “misterizza” e surrealizza l’habitat rappresentativo. Come sem-pre avviene nel continuum stilistico di Gelli l’atmosfera è rigorosamente “fermata” come in un flash di memo-ria antica. La tovaglia bianca profilata di blu, in alto rilievo sugli sbalzi delle prospettive chiuse del davanzale pro-tetto da un’anta gigliata in ferro bat-tuto ormai consunta dal tempo, con-ferisce un senso di pulizia, candore e semplicità nobilitando il contesto segnico e scenografico.

Pot on the windowsill , 2007Fresco on plaster on wood

Framework that follows the style of the classic poetic artist : again appe-ar the elements of a liturgy of things referring to the space now “ mental “ in which his pictorial reality moves .Again colors draw on the tradition of the Renaissance and the space closed by the bottom wall of walls “ misterizza “ and surrealizza habitat representative . As always happens in the continuum of stylistic Gelli the atmosphere is strictly “ stop” as in a flash of ancient memory . The white cloth trimmed in blue , in high relief on changes outlook closed sill pro-tected by wrought iron door lilied now worn by time, it gives a sense of cleanliness , purity and simplicity ennobling the context of signs and scenic .

Page 10: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 11: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 12: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 13: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Al sole, 2007 Affresco su intonaco su tavola

Quadro di una solarità mediterra-nea eccezionale. La chiarità penetra nell’ambiente illuminandone le cose reali. Qui il raffronto del pittore è in una continua lotta tra la materia e la luce affinchè i cromatismi e gli altorilievi del panno, di un bellissimo giallo ocra, si-nergizzi con i rosa delle greche semi-sommerse dagli stucchi, in quel valore cromatico di proiezione di una calda luce silenziosa. Anche in questo caso è il silenzio e la struttura rigorosa che ci parla di un tempo fermo, di una calu-ra meriggia, quando ogni cosa si placa e gli occhi per un attimo chiudendosi si aprono a nuovi sogni. E’ un quadro d’estasi, di pace, una pittura serena, ovattata e ariosa.

The sun, 2007Fresco on plaster on wood

Framework of a Mediterranean sun outstanding. The clearness enters the environment illuminating the real thin-gs. Here the comparison of the painter is in a constant struggle between mat-ter and light for the colors and the high reliefs of cloth, a beautiful yellow ocher, pink sinergizzi with the Greek partially submerged by stucco, in the color va-lue of the projection of a hot silent light. Here too is the silence and the rigo-rous structure that tells us about a time still, a heat meriggia, when everything calms down and closing his eyes for a moment open to new dreams. It ‘a picture of ecstasy, peace, painting a serene, cozy and airy.

Page 14: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 15: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 16: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 17: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

La colonna, 2006Affresco su intonaco su tavola

Archi e colonne, unite a greche late-rali, sono da sempre gli elementi di storia e prospettiva, di colore e di-mensione temporale di Patrizio Gelli, in questo dipinto soffusamente solari, mediterranee, come se dal ritiro del-le acque fosse emerso un frammento di civiltà antica evidenziata dalla sfe-ra-simbolo centrale, un sole, un Dio dei cieli e delle acque. Come resti di un’Atlantide sommersa, ora esplosi nella luminosità di atmosfere terse e cristalline, Gelli vuole alludere pro-babilmente a civiltà vissute prima di noi. Il disegno qui si fa semiastratto, degno di una nuova figurazione, che sospende il tempo e lo spazio nella dimensione, ancora una volta, del so-gno.

The column, 2006Fresco on plaster on wood

Arches and columns, together with the Greek side, are always elements of history and perspective, color and time dimension of Patrizio Gelli, in this painting dimly solar, Mediterranean, as if by withdrawal of water was found a fragment of ancient civilization highli-ghted the ball-central symbol, a sun, a God of heaven and water. As remains of an Atlantis flooded, now exploded in the brightness of clean air and crystal clear, Gelli probably alludes to civili-zation lived before us. The drawing is done semi-abstract, worthy of a new figuration, suspending the time and space in size, once again, the dream.

Page 18: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 19: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 20: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 21: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

I pomodori, 2006Affresco su intonaco su tavola

Siamo di fronte ad un grande quadro di cm 80 x 70, di nuova figurazione architettonica dove l’elemento del grappolo dei pomodori essiccati, an-nodati e appesi ad un chiodo, riveste esclusivamente il carattere di pretesto tecnico, coloristico e segnico per far sorgere dal fondo dell’affresco intrec-ci cromatici di rara finezza. Sempre, dominante, fortemente semantico, è l’insieme di tali elementi: il muro di una casa colonica, sempre solare, dove dalle pareti consunte dal tempo emergono entità decorative in per-fetto stato di tempi trascorsi, e nelle maglie delle quali l’artista, come un controcanto stilistico, quasi mozartia-namente, si fregia della sua bravura segnica contro quell’apparente astrat-tezza muraria che in realtà abbisogna di molta sapienza. Ancora fili tesi e, su di un lato, a sfu-mare, il giuoco di tre fasce cromatiche perfettamente geometriche e dai co-lori imprevisti: forse un vezzo pittorico che, per audacia, da solo basterebbe l’acquisto dell’intero dipinto.

Tomatoes, 2006Fresco on plaster on wood

We are facing a big picture of 80 x 70 cm, the new figuration where the ar-chitectural element of the cluster of dried tomatoes, knotted and hanging from a nail, plays solely to the pretext of technical, coloristic of signs and to rise from the bottom fresco color plots of rare finesse. Still, dominant, highly semantic, is the set of these elemen-ts: the wall of a farmhouse, always cheerful, where the walls worn by time emerge decorative entity in per-fect elapsed times, and in the meshes of which the artist, as a stylistic coun-terpoint, almost mozartianamente, he boasts of his prowess against that apparent abstractness of signs wall which actually abbisogna of much wi-sdom.Still taut wires and, on one side, to fade, the play of three bands of co-lor perfectly geometric and colors unexpected: perhaps a habit of pain-ting that, for audacity, alone would be enough to purchase the entire pain-ting.

Page 22: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 23: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 24: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 25: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

La fiaba di Pinocchio, 2006 Affresco su intonaco su tavola

Quadro di medie dimensioni, forte-mente affrescato in rilievo, dalle tona-lità acquatiche, quasi una vista a volo d’uccello, un planare sul continente della fantasia. Il citazionismo di Gelli vi ricorda alcuni personaggi del racconto di Collodi: la fata turchina, la balena, Lucignolo, ovviamente Pinocchio e Geppetto. Il mondo, visto così dall’al-to dell’immaginazione, possiede que-sti colori aerei e solo in uno sfumare d’intonaco più terreo anche, se scalda-to da tenui rosati, compare il vecchio chiodo e il vecchio filo del ricordo che collega l’autore a sapori d’infanzia.

The tale of Pinocchio , 2006Fresco on plaster on wood

Framework of medium-sized, heavily painted in relief, aquatic tones , almost a bird’s eye view , a plane on the conti-nent of fantasy. The quotations of Gelli reminds some characters of the tale of Collodi: the Blue Fairy , the whale , Candlewick , obviously Pinocchio and Geppetto. The world , as seen from the top of the imagination , has these colors and planes in only one shade of plaster even more ashen , when hea-ted to soft pink , you see the old nail and the old line of memory that con-nects to the author flavors of childho-od.

Page 26: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 27: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 28: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 29: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Panno con ricamo, 2008 Affresco su intonaco su tavola

Quadro di medie dimensioni cm 47 x 60, con un altorilievo costituito dal pan-no con ricco ricamo. Qui è così eviden-te l’abilità di Gelli nel trattare la materia pittorica e plastica che non sarà pos-sibile alcuna interpretazione di luogo o di circostanza. Le greche che affio-rano dall’intonaco diversificano i loro elementi decorativi lunari e solari con movimenti che seguono l’andamento delle pieghe accentuate del panno, dove corrono due fasce decorative ri-camate apposte tecnicamente diffici-li ad esegursi su una tale superficie, dipinta di un rosaceo rosso porpora che conferisce all’insieme sontuosità ed eleganza. La grega laterale verti-cale chiude come un nastro simbolico, come un cancello protettivo questa preziosa opera che sebbene figurati-va, è da collezione anche in contesto informale.

Cloth with embroidery, 2008Fresco on plaster on wood

Framework of medium size 47 x 60 cm, with a high relief made from cloth with rich embroidery. Here is so obvious skill of Gelli in treating pictorial materi-al and plastic that will not be possible any interpretation of place or circum-stance . The Greek that emerge from the plaster diversify their decorative elements lunar and solar movements that follow the trend of sharp bends cloth , where they run two decorative bands embroidered affixed technically difficult to esegursi on such a surface, painted a pinkish purple which gives the whole splendor and elegance . The grega vertical side closes as a symbol-ic ribbon , like a gate protecting this valuable work that although figurative, is collectible in the informal setting .

Page 30: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 31: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 32: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 33: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Corrida, 2009 Affresco su intonaco su tavola

L’elemento fulgido del rosso del pan-neggio scultoreo della muleta si inter-seca apticamente con le decorazioni arabescate del “gelliano” muro della memoria ove i ricordi d’infanzia fanno capolino con W l’Amore dei due fan-ciulli che si tengono per mano, con i due cuori di Luca e Chiara e qualche accennato elemento floreale. La sinte-si quasi avanguardista del Gelli si spo-sa con una invidiabile manualità arti-gianale. Quadro di grandi dimensioni, cm 90 x 60 incastonato con cornice anticata, da collezione museale.

Bullfight , 2009Fresco on plaster on wood

The element of brilliant red drapery sculptural of Muleta intersects hapti-cally with arabesque decorations of “gelliano” memory wall where child-hood memories peep W with the Love of the two children who hold hands with the two hearts of Luca and Chiara and mentioned some floral element. The synthesis almost avant-garde of the Gelli is combined with an enviable craftsmanship . Large painting , 90 cm x 60 embedded with antique frame, from the museum collection .

Page 34: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 35: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 36: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 37: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Panno blu (sognando), 2012Affresco su intonaco su tavola

Un panno celeste semplice, scabro, illuminato dalla luce su di un cielo di intonaco affrescato in cui compaiono tocchi di nobili azzurri, rosa e oro. La chiarità del dipinto pare rendere esta-tico l’ambiente pittorico e il panneggio del telo celeste rammenta le delicate increspature di vestali greche.Il dipinto, essenziale per linearità e cromatismo, di cm 50 x 80 su tavo-la intonacata e affrescata appartiene a categorie estetiche che sfiorano la metafisica del surreale in un gioco di estasi formale che veramente proietta l’osservatore nella lievità dei freschi sogni mattutini.

Blue cloth ( dreaming ), 2012Fresco on plaster on wood

A simple light blue cloth , rough , illu-minated by the light of a sky painted plaster in which they appear touches of noble blue , pink and gold . The cla-rity of the picture seems to make the ecstatic pictorial environment and the drapery of the cloth heavenly recalls the delicate ripples of vestal Greek .The painting , which is essential for li-nearity and coloring , 50 x 80 cm on wood plastered and painted belongs to aesthetic categories that touch of metaphysics in a surreal game of ec-stasy formal truly projects the obser-ver into the lightness of fresh morning dreams .

Page 38: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 39: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 40: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 41: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

La coppia (Panni al sole), 2009 Affresco su intonaco su tavola

Quadro di grandi dimensioni in cornice antica, con affresco ancora più mate-rico e rugoso. Anche in questo caso il pretesto figurativo della natura morta dei panni ha valore simbolico, tecnico ed informale. I panni di un bel colore aranciato, fortemente scultorei, sono distanti ed il filo che li sostiene è obli-quo. Qualcosa si è spezzato. Non a caso sul retro del quadro l’artista ha scritto “La coppia” quasi, come dice-vamo ha costruire negli oggetti, ol-tre che la rimembranza di un mondo passato, anche il riflesso delle nostre angosce, delle nostre frustrazioni, dei nostri complessi. Qui il valore seman-tico del dipinto potrebbe essere anche sociologico: la coppia che scoppia, lei che si allontana da lui o viceversa. Op-pure la coppia appesa ad un filo che si tiene in piedi per miracolo, forse una coppia che resiste, nonostante tutto. Il filo, però, teso lungo una discesa inse-orabile crea, anche grazie alle greche perpendicolari tra loro, l’idea di una di-scesa verso la lontananza. Sul muro retrostante, abbagliato dai riflessi e dalle dominanti dei color arancio an-cora l’incisione a graffito “per sempre insieme ti amo” e Cupido che scocca la freccia d’amore per tenere insieme due cuori. Dipinto di notevole intensi-tà cromatica e percettivo, rientra nelle opere ove il Gelli contonua a spostare la sua attenzione sulla apparente mo-notematicità strutturale, agendo, come un vero demiurgo, solo con la materia della luce e della terra in una moltepli-cità di variazioni aptiche.

The couple (cloths in the sun), 2009Fresco on plaster on wood

Large painting in antique frame, with fresco even more material and wrink-led. Again the pretext of figurative still life of the shoes has symbolic value, technical and informal. The role of a beautiful orange color, highly sculp-tural, are far apart and the wire that supports them is oblique. Something is broken. Not by chance on the back of the painting, the artist wrote “The couple” almost, as we said has built in objects, as well as the remembrance of a past world, also a reflection of our anguish, of our frustrations, our com-plex. Here the semantic value of the painting could be also sociological: the couple that broke, she turns away from him and vice versa. Or the couple han-ging by a thread that holds firm for mi-racle, perhaps a couple that endures, despite everything. The thread, howe-ver, stretched along a downhill inse-orabile creates, thanks to Greek per-pendicular to each other, the idea of a descent into the distance. On the wall behind it, dazzled by the reflections and the dominant orange still etching graffiti “together forever I love you” and Cupid shoots an arrow of love to hold together two hearts. Painting of consi-derable intensity and color perception, is among the works where the Gelli contonua to shift its attention to the ap-parent structural monothematic, acting as a real demiurge, only with matter and light of the earth in a multiplicity of variations haptic.

Page 42: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 43: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 44: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 45: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Vecchio straccio, 2007 Affresco su intonaco su tavola

Piccolo ma incisivo quadro dalle to-nalità affrescate brune ed azzurrate. L’elemento domestico è qui più antico: il rudere rimasto della vecchia casa contadina è magnificato dalle nuances dei toni caangianti del panno appeso al filo teso. Come se il tempo lo aves-se solidificato, in questo quadro il Gel-li, volutamente, ispessisce l’altorilievo che si stacca stavolta più compatto e greve sullo sfondo che il tempo ha a suo modo colorato.La greca azzurra, intatta, rimane il simbolo di civiltà ancora più antiche. La stratificazione temporale è in Gelli l’elemento metafisico più rilevante ed ogni cosa nei suoi quadri è parola di un passato ancora più remoto.

Old rag, 2007Fresco on plaster on wood

Small but powerful portrait painted in shades of brown and bluish. The do-mestic element here is the oldest: the ruins of the old farmhouse has been magnified by the nuances of tone ca-angianti cloth hanging on the tightro-pe. As if time had solidified, in this framework the Gelli, deliberately, it thi-ckens the high relief that comes off this time more compact and heavy back-ground that time has in his colorful way.The Greek blue, untouched, remains the symbol of even more ancient civi-lizations. The temporal stratification is the metaphysical element in Gelli more relevant and everything in his paintings is the word of a yet more remote past.

Page 46: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 47: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 48: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 49: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Frammenti (con panno arancio), 2009 Affresco su tela intonacata

Dipinto tipicamente “gelliano” in cui predomina il grande panno arancio accompagnato da frammenti di ricordi a graffito. Il dipinto materico e altori-lievato conserva le incisioni dei ricordi della scuola, dei primi amori e la tela sfrangiata ai bordi conferisce all’ope-ra il valore del reperto. Come sempre Gelli attribuisce al cromatismo un va-lore simbolo e agli oggetti di sfondo un valore semantico di stratificazione temporale. Il ruvido fondo ‘a fresco’ dai colori ferrosi si contrappone armonica-mente con la luminosità aranciata del panno steso mentre entra in perfetta sinergia, quasi un assist, per la fascia decorativa inferiore che ne riprende le tonalità scure.

Fragments (with orange cloth), 2009Fresco painting plastered

Painting typically “gelliano” in which predominates the big orange cloth accompanied by fragments of memo-ries in graffiti. The painting material and altorilievato preserves recordings of memories of school, first loves and canvas frayed at the edges gives the work the value of the find. As always Gelli assigns a value to the colors and symbols to background objects of a semantic temporal stratification. The rough bottom ‘to cool’ colors ferrous contrasts harmoniously with the bright-ness of the orange cloth stretched out as it comes in perfect synergy, almost one assist for the lower decorative fa-scia that takes all the dark shades.

Page 50: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 51: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 52: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 53: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Panno con ricamo, 2009 Affresco su intonaco su tavola

Questo quadro va fatto vedere con cornice. E’ un bellissmo pezzo in cui tutta la maestria dell’artista spinge in avanti ogni elemento della poetica pit-torica. Le fisse geometrie delle greche che si incrociano quasi si sovrappon-gono con l’abile ricamo del panno ste-so e lo sfilacciarsi dello spago attorno al chiodo arrugginito dal tempo torna-no a coesistere con la architettura sim-metricamente implacabile dell’opera. Quadro da collezione.

Cloth with embroidery, 2009Fresco on plaster on wood

This framework needs to be done to see framed. It ‘a bellissmo piece in which all the mastery of the artist pu-shes forward each element of poetic painting. The fixed geometry of the Greek cross almost overlap with the clever embroidery cloth stretched and the unraveling of the string around the rusty nail from the time they return to coexist with the architecture symmetri-cally relentless work. Framework col-lectibles.

Page 54: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 55: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 56: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 57: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Vecchia tenda, 2009 Affresco su intonaco su tavola

Quadro stupendo ove l’artista speri-menta la molteplicità delle interseca-zione delle fasce del panno, risolto con celesti chiarissimi e avorii trasparenti mentre sull’intonaco ‘a fresco’ stucchi gialli e greche consunte dal tempo fan-no da sfondo al tendaggio altorilievato.Opera da collezione.

Old drape, 2009Fresco on plaster on wood

Framework stupendous when the ar-tist experiences the multiplicity of in-tersecting bands of cloth, solved with celestial ivories very clear and tran-sparent while the plaster ‘fresco’ yel-low stucco and Greek worn by time backdrop to drape altorilievato.Opera collectibles.

Page 58: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 59: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 60: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 61: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Vecchio libro (Ricordi), 2012 Affresco su intonaco su tavola

Quadro di grandi dimensioni cm 80 x 90 in cornice antica, con affresco su tela intonacata. Rappresenta un punto di sintesi ove l’artista riunisce gli ele-menti della sua poetica in una attualità che vede l’inserirsi dell’”apposizione” del tessuto che il Gelli non maschera affatto assieme gli oggetti della “sua” memoria: i vecchi chiodi arrigginiti da cui pendono i fili dei legami con la Storia, i pomi di frutta, il vecchio libro, quasi un breviaro diaristico sacrale, la tovaglia, il vaso blu klein. Come in altri quadri ove compia una tavola di appoggio il contesto è “liturgico”, si transustanzia il ricordo per renderlo presente, e le cose visibili rimandano a quelle invisibili. Il drappo è finemente lavorato e conferisce al dipinto un ‘toc-co’ di femminilità. Ancora graffi elicoi-dali sul fondo dell’affresco: rotte che si incrociano tra le coordinate psichiche dei ricordi ora evocati dalla presenza della rappresentazione pittorica.Non vi sia disattenzione circa la data, 2012, del quadro, poichè qui il pittore sente il bisogno di riproporre la sua metafisica degli oggetti senza invertire il percorso già iniziato verso il nuovo figurativo più concettuale.

Old book (remember), 2012Fresco on plaster on wood

Large painting 80 x 90 cm in antique frames, with fresco on canvas plas-tered. It represents a synthesis where the artist brings together the elements of his poetry in a current which sees the fit of ‘”affixing” tissue that not Gel-li mask at all with the objects of “his” memory: the old nails from arrigginiti which hang the wires ties with histo-ry, the apples fruit, old book, almost a diary breviaro sacral, tablecloth, vase blue klein. As in other paintings where fulfilled a support table, the context is “liturgical”, you transubstantiates the memory to make this, and that is seen refer to the invisible. The cloth is finely crafted and gives the painting a ‘touch’ of femininity. Still scratching coil on the bottom of the fresco: routes that cross between the coordinates psychic mem-ories now evoked by the presence of pictorial representation.There is carelessness about the date, 2012, of the framework, as here the artist feels the need to revive its meta-physical objects without reversing the path already started towards the new figurative more conceptual.

Page 62: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 63: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 64: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 65: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Vaso con margherite, 2012Affresco su intonaco su tela

Qui è l’elemento romantico a preva-lere in un dipinto teso tra il sapore toscano e quello inglese. Il libro sul-la mensola di legno e i pennelli nel vasetto di coccio dal sapore antico sono elementi simbolici dello studio mentale e del lavoro del pittore cui fa da contrappunto coloristico il vaso blu cangiante del mazzo di margherite, sapientemente “illustrate” con abilità anche qui scultorea. lo strappo della tela conferisce al quadro di cm 70 x 35 quel un sapore archeologico che fa parte del retroterra culturale del pit-tore e che si perde tra sogno e realtà.

Vase with daisies, 2012Fresco on plaster on canvas

Here is the romantic element to pre-vail in a painting stretched between the Tuscan flavor and English. The book on the wooden shelf and brush-es in the crock pot antique flavor are symbolic elements of the study of the mind and work of the painter which contrasts with coloristic the iridescent blue vase of bouquet of daisies, care-fully “discussed” with skills even here sculptural. ripping the canvas gives the picture of 70 x 35 cm that tastes archaeological that is part of the cul-tural background of the artist and that is lost between dream and reality.

Page 66: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 67: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 68: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 69: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

La brocca sul davanzale, 2010 Affresco su intonaco su tavola

Quadro di grandi dimensioni a volta. I marroni, i gialli, il blu del mare, ancora questo cielo murario che sembra co-stringere in un interno ogni spazio pos-sibile. Qui Gelli sfiora la metafisica del silenzio. E’ un dipinto esistenzialista. Solitario. Apparentemente, solo ap-parentemente, di genere; in realtà v’è una grande impressione di solitudine. Anche la curva parabolica stringe l’ae-re verso il basso in una bidimensiona-lità/tridimensionale dove i tre elementi dell’albero, dello stecco e della brocca non comunicano più, essendo la più vicina distanza l’unica distanza che a volte non possiamo colmare.

The jug on the windowsill, 2010Fresco on plaster on wood

Large picture at a time. The brown, the yellow, the blue of the sea, the sky still this wall in an interior that seems to compel every possible space. Gelli here borders on the metaphysical si-lence. It ‘a painting existentialist. Lone-ly. Apparently, only apparently, gender; in reality there is a great feeling of lone-liness. Even the parabolic curve tight-ens the air down in a two-dimensional / three-dimensional where the three elements of the tree, the stick and the pitcher no longer communicate, being the closest distance the only distance that sometimes we can not fill.

Page 70: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 71: Patrizio Gelli - La poetica delle cose
Page 72: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Patrizio Gelli non disdegna scoprirsi come un romantico, allorché i più nascosti gli elementi del mondo entro il proprio intimissimo domestico diventano la personifica-zione dell’immaginario.

Cantore dei sommessi dettagli, assumono - questi - valori del particolare innamo-ramento delle piccole cose: esaltandone la priorità dell’esistere come le apparen-ti, negligenti, fisse oggettualità dell’incantamento costante del proprio ravvicinato, soggettivo paesaggio come per misteriosa loro emmersione dalla dimenticata mi-nutaglia del giornaliero individuano nel loro insieme una precisa mirata voglia di carezzarne, perpetuandole, le silenziose utilità.

La tazza fiorita la brocca turchese, il vecchio libro un po’ consumato, il vasetto blu con margheritine per esempio, si affacciano con rispettoso orgoglio: qualcuno ne può riconoscere la identificazione delle umane fusioni fra funzioni semplici e ne-cessità proprie.Così il mondo di Gelli è abitato da umiltà certamente dichiaranti della natura sem-plice del narratore; che preleva senza atteggiamenti di ricercatezze archeologiche o di raffinate antiquariati e memorabili presenze da consolle o teca, raccoglitrici di cose già sancite di autorevolezza.Nasce così il senso dell’indulgere con una propria autobiografia, come un deposi-tario riconoscente di un ruolo ricavato da raccolte modestie; ma che, inseguendo il racconto attraverso la saggistica della (natura morta), con un suo piglio cromatico, ben si lega alla cultura di chi, un passato dal genere pittorico qui rilevato, ha dato un ventaglio di possibilismi inventivi di provata importanza.Accattivante, in questo peregrinare della descrizione, risulta pure la pigmentazione del fondo da cui si stacca; oppure su cui si sfonda un al di là scoperto; un “muro strappato” ingentilito da grumosità propria delle case di campagna.Si avvalora la particolarità del Gelli che da Bonelle ci richiama alla osservazione del piccolo mondo che ciascuno appartiene e dedicarsi un po’ tutti a soffermarsi con silenziosi meditativi riposi al proprio insieme delle memorie conservate; e dedicarsi anche ad indulgere su quelle, non si perde identità: anzi il proprio spazio si dilata come prodotto di un pensiero umile ma di alta significazione civile.L’invenzione, anche, di ricreazione di dettagli architettonici - portali, bicromismi, capitelli rovesci - sono da leggere nelle continuità della prevalenza del tema della natura morta: a conferma di peregrinazioni dall’interiorità scaturite.

GIOVANNI BATTISTA BASSI

Page 73: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Patrizio Gelli does not mind as discover a romantic, when the hidden elements of the world by their most intimate domestic become the personification of the imagi-nary.

Cantor of subdued details, take - these - the particular values falling in love of the little things: enhancing the priority of existence as the apparent lax, fixed objectivi-ty constant enchantment of its close, subjective landscape as mysterious to them emmersione forgotten by the small fry daily identify together a precise targeted desire to caress, perpetuandole, the silent utility.

Cup flowered pitcher turquoise, old book a bit ‘consumed, the blue jar with daisies for example, overlook with respectful pride: someone they can recognize the iden-tification of human mergers between simple functions and their needs.So the world of Gelli is inhabited by humility certainly registrants of the simple nature of the narrator; which draws no attitudes of refinement archaeological or refined antique and memorable appearances by console or shrine, pickers things already sanctioned authority.Thus it was born the sense dell’indulgere with his autobiography, as a custodian of a grateful role proceeds collected from modesty; but that, following the story through the essays of the (still life), with a manner of his color, it binds well to the culture of those who passed by a pictorial genre found here, he has given a range of inventive possibilismi proven importance.Eye-catching, in this wandering of the description, it is also the pigmentation of the fund which comes off; or on which it breaks through a hereafter discovered; a “wall ripped” refined by its lumpiness of country houses.It validates the uniqueness of Gelli from Bonelle that reminds us of observation of the little world that everyone belongs and devote a little ‘all to linger with silent meditative rest to their own set of memories preserved; and devote himself to indulge on those, you do not lose identity: indeed their own space expands as the product of a thought humble but high signification civil.The invention, also, recreation of architectural details - portals, bicromismi, capi-tals rain - are to be read in the continuity of the prevalence of the theme of still life: a confirmation of wandering interiority sprang.

Page 74: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

L’arte di Patrizio Gelli rimanda necessariamente a scenari nazionali ben noti anche all’occhio di un osservatore distratto. A partire dalla tecnica utilizzata, l’affresco o murale come lui ama definirla, si riesce a percepire una forte conno-tazione s torica nel suo lavoro, soprattutto legata ad un’usanza popolare, intesa nella sua duplice accezione di operazione conosciuta ed allo stesso tempo vici-na alla coscienza di una comunità. E’ innegabile il fatto che l’artista conosca la storia della nostra arte nazionale: dai blu profondi di Giotto ai cimeli etruschi di Campigli; dalle composizioni equi-librate di Morandi agli ornamentali geometrici bizantini. Quello che ne risulta è una struttura decisamente pulita, costruita secondo rigide regole personali che l’artista adotta da sempre e che permettono una pittura sincera ed immediata. Le sue rappresentazione ruotano attorno a due macro tematiche, ovvero quelle di interni di abitazioni e di oggetti di uso quotidiano. Queste proiettano l’osserva-tore in una dimensione domestica che emana una forte sensazione di serenità. Sono gli oggetti e le atmosfere di un passato non troppo lontano che, però, nello stesso momento evocano una condizione umana distante anni luce. Negli ultimi 50 anni, infatti, il progresso e l’avvento della tecnologia hanno modificato radi-calmente l’essenza dell’uomo ed il suo rapporto con la realtà che lo circonda: se una volta le priorità di ogni individuo erano legate ad una costante ricerca di stabilità e felicità, in questo momento storico viviamo una necessaria condizione di mobilità dovuta ad una sempre più fulminea realtà sociale. In quest’ottica gli obiettivi personali hanno il sopravvento su qualsiasi intenzione di condivisione, pertanto Gelli avverte fortemente la necessità di un “ritorno all’ordine”, di un passo indietro verso una condizione meno superficiale.Questa semplicità di vivere, che Gelli manifesta e ricorda con entusiasmo e con un po’ di malinconia, è trasmessa nell’opera attraverso visioni e scorci che tutti noi conserviamo gelosamente nel rifugio che è la memoria. Il tutto è reso in termini pittorici attraverso l’utilizzo di colori caldi e un di tratto netto, che rico-struisce ambienti riconducibili alle esperienze del movimento esclusivamente italiano di Novecento, quando i vari Carrà, Funi e Oppi, sotto la guida teorica di Margherita Sarfatti, intrapresero un recupero degli stilemi tardo medievali impo-nendo alla composizione una semplicità e un rigore che anticiparono il nascere della Metafisica dechirichiana. In questo contesto di recupero, i fondali materici assumono la doppia valenza di significato e significante, ovvero se da una parte rappresentano il mezzo attra-verso il quale Gelli dà forma all’universo, dall’altra sono certamente il soggetto dell’indagine pittorica. In queste opere si percepisce, dunque, un duplice valore formale dello sfondo, ora parte integrante della composizione, ora cornice idea-le, funzionale ad un più netto inquadramento del momento rappresentato. Graffiati, scorticati e lacerati, gli stucchi che compongo gli sfondi di tutte le opere hanno il fondamentale compito di far percepire allo spettatore l’intervento del tempo che modifica irrimediabilmente l’esistenza umana. Attraverso la sua arte Patrizio Gelli riesce così nell’intento di fermare lo scorrere del tempo per rega-larci un piacevole momento che non si ripeterà altrimenti se non qui e ora.

Niccolò Bonechi

Page 75: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

The Art of Patrick Gelli necessarily refers to scenarios domestic well-known even to the eye of the casual observer. Since the technique used, the fresco or mural as he likes to call it, you can feel a strong historical connotation in his work, especially related to a popular custom, understood in its double meaning of operation known and at the same time close to the consciousness of a com-munity.It ‘true that the artist knows the history of our national art: from Giotto to the deep blue of Etruscan relics Campigli; the balanced composition of Morandi with ornamental geometric Byzantines. What results is a very clean, built according to strict rules of personal that the artist has always adopted and which allow a painting sincere and immediate.Its representation revolve around two main topics, namely those of domestic dwellings and everyday objects. These project the viewer into a domestic di-mension emanating a strong feeling of serenity. These are the objects and at-mosphere of a not too distant past that, however, at the same time evoke a human condition light years away. Over the past 50 years, in fact, the progress and the advent of technology have radically changed the essence of man and his relationship with the world around him: if once the priorities of each indivi-dual were linked to a constant search for stability and happiness, at this historic moment we live a necessary condition of mobility due to an increasingly swift social reality. From this personal goals have precedence over any intention of sharing, therefore Gelli felt strongly the need for a “return to order” a step back to a condition less superficial.This simplicity of life, which manifests and Gelli recalls with enthusiasm and a bit ‘of melancholy, is transmitted through visions and views in the work that we all jealously preserve the shelter that is memory. Everything is made in terms of painting through the use of warm colors and a stretch of the net, which recon-structs environments due to the experiences of exclusively Italian movement of the twentieth century, when various Carra, Ropes and Oppi, under the theore-tical guidance of Margherita Sarfatti, They embarked on a recovery of the late medieval styles requiring a simple composition and a penalty which anticipated the birth of Metaphysics de Chirico.In this context of recovery, the depths of matter take on the double meaning of meaning and significance, or if on the one hand are the means by which Gelli shapes the universe, on the other are certainly the subject of the investigation pictorial. In these works is felt, therefore, a twofold formal value of the back-ground, now an integral part of the composition, now ideal, functional need for a clearer framework of time represented.Scratched , scraped and torn , the stucco that compose the backgrounds of all the works have the crucial task of making the viewer feel the intervention of time amending hopelessly human existence . Through his art Patrizio Gelli succeeds so in order to stop the flow of time to give us a pleasant moment that will not be repeated unless otherwise here and now .

Page 76: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

Una grande passione sostiene Patrizio Gelli in un percorso insidioso come quello dell’operatore nell’ambito delle tecniche della comunicazione visiva, in questi tem-pi, ma soprattutto per chi intraprende una tale scelta partendo dal confronto imme-diato e diretto con il fare.Certo l’artista è sempre autodidatta, ciò non vuol dire però che si debba esserlo anche dal punto di vista della tecnica: per Patrizio possiamo invece percepire un approccio ove l’impatto dell’entusiasmo per la destituzione del-la lettura di atmosfere e suggestioni risulta centrale proprio traverso procedimenti “inventati”. Il rischio dell’ambiguità di tante opere definite “naif” per inserire nelle favorevoli ondate delle mode è distruttivo nei confronti di artisti che al contrario intendono creare senza infingimenti un linguaggio adeguato alle loro ricerche. Per la figurazione di Patrizio correttamente, a mio avviso, si è citato il realismo magi-co come consonanza di rapporto con le cose, ma soprattutto è testimonianza di una ricerca autonoma tutta attenta alle proprie esigenze senza compiacimenti a soluzioni “facili” e sorvegliata in un continuo confronto con il pubblico. E anche in questo rischi vi sono, giacché spesso il pubblico non è sufficientemente preparato a cogliere la complessità di un mondo come quello delle arti visive in questo scorcio di secolo: mostre, musei, riviste erubricano operazioni anche incoffessate (o arro-gantemente sbandierate) mercantili. Patrizio ha voluto affrontare a tutto campo una vera e propria sfida animata appunto da un grande entusiasmo che lo ha confortato e gli ha permesso di ottenere risultati di grande interesse.Le opere più recenti appaiano infatti giocate su un nesso di confronto tanto forte da apparire un ossimoro fra l’amore prorompente per superfici scabre, intensamente materiali, sbreccate, quanto evocatrici di vissuto, memorie... Un lento manifestarsi dell’avventura dell’esistere costituisce e graffia bassorilievi che finiscono per di-ventare gorghi spazio temporali. Oggetti indagati con puntigliosa analisi istitutiva emergono dall “troppo finito” di muri che paiono in realtà un “continuum”. La di-mensione tutta romantica della necessità della storia, di un misurarsi con l’altro sviluppa in Patrizio un dialogo indubbiamente intessuto dalla fantasia del ricordo e il muro diventa uno schermo di funzioni di echi, una griglia e un codice di un lessico, misterioso e universale come rito arcaico con affiorano radici antichissime quanto vere. Ecco il rapporto con gli oggetti, questo curioso sbizzarrirsi delle capa-cità virtuosistiche della manualità: addirittura la rivendicazione chiara e forte, di un “mestiere” ormai acquisito, acquistano spessore della soglia di un mondo di sottile, insinuante e provocatoria poesia. Non è però l’umiltà degli oggetti di un’antica e ormai desueta quotidianità, è piuttosto un elemento onirico, visionario che rivela la consistenza e l’insistenza su uno o due oggetti definiti nel disegno, la luce, il colo-re, la forma rispetto un contesto ermeticamente ambiguo, offerto nell’intervento del fruitore. Accanto ai bricchi di ferro smaltati, alle inferriate tinte di verde, ai mazzetti di peperoni, alle catenelle, ai panni alle finestre e ai mattoni appaiono anche ma-schere, birilli, palle, dadi, carte da gioco… L’impaginazione degli oggetti, il taglio delle aperture rimanda quasi ad una connessione fra spazio empirico e spazio teo-rico, ribalta e reinventa le tesi della “pop art”, acquisisce dall’iperrealismo soluzioni tecniche cogliendo anche consonanze surrealiste. Questa densità non è condan-nata: nasce dall’essere Patrizio calato in una contemporaneità che viene filtrata da vedere dal vivere in un mondo, nella cultura che antropologicamente ha in sé quei temi e quei motivi: le capacità di ridurle a misura del proprio autentico mondo è la forza connotativa dell’artista. I temi della produzione più recente di Patrizio sono dunque rivelanti di un processo che sta giungendo a compimento nell’acquisizione di un segno attinto con una corrente e attenta ricerca tutta motivata da una one-stà intellettuale e da una seria palestra di attività che hanno portato all’esaustione esperienze formative importanti ma “altre”. Patrizio quindi è riuscito ad utilizzare in positivo la condizione e la scelta di autodidatta non accettando e superando la seduzione dei “genere” e le lusinghe di successivi meditati non privi però di rischio, per rivendicare la costruzione di un linguaggio originale e di grande carica poetica -quanto delicata e ricca- in grado di cogliere inflessioni e timbri assai rari, maturati da solide radici di autentica pittura.

Ugo BarlozzettiGennaio 1992/ January 1992

Page 77: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

A passion argues Patrick Gelli in a treacherous path as that of the operator as part of the techniques of visual communication, in these times, but especially for those who take such a choice, starting from the immediate and direct comparison with doing.Of course the artist is always self-taught, it does not mean though that you should be from the point of view of technology: for Patrick instead we perceive an approach where the impact of the enthusiasm for the dismissal of the reading of atmospheres and moods is central through its procedures “invented”. The risk of ambiguity of many works called “naive” to enter into favorable waves of fashion is destructive towards artists who wish to create the contrary without feigning a language appropriate to their research. For the representation of Patrick correctly, in my opinion, it was cited as the magical realism of consonance relationship with things, but mostly it is the testimony of independent research all attentive to your needs without complacency solutions “easy” and monitored in a continuous com-parison with the public. And here too there are risks, because often the public is not sufficiently prepared to grasp the complexity of a world like that of the visual arts in this part of the century: exhibitions, museums, magazines erubricano operations also incoffessate (or arrogantly flaunted) merchant. Patrick wanted to face all-out a real challenge indeed animated by a great enthusiasm that comforted him and allowed him to obtain very interesting results.The most recent works appear in fact played on a nexus of confrontation so strong as to seem an oxymoron between the irrepressible love for rough surfaces, hard materials, chipped, as evoke lived memories ... A slow manifestation of the adven-ture of existence It constitutes and scratches reliefs end up becoming eddies space storms. Objects investigated with scrupulous analysis instituted emerge from “too finished” walls that seem actually a “continuum”. The size of the need of the whole romantic story, of a measure with the other develops Patrick dialogue undoubt-edly woven by the imagination of the memory and the wall becomes a display of functions of echoes, a grill and a code of a lexicon, mysterious and universal as archaic ritual with ancient roots emerge as true. Here the relationship with objects, this curious indulge virtuosic capabilities of manual: even claim loud and clear, a “job” now acquired, gain thickness of the threshold of a world of subtle, insinuating and provocative poetry. But it is not the humility of objects of an ancient and now obsolete everyday life, is quite a dream element, visionary revealing the texture and the insistence on one or two defined objects in the drawing, the light, the color, the shape compared a hermetically ambiguous context, offered in the intervention of the user. Next to pots of enamelled iron, railings shades of green, with bunch-es of peppers, the chains, the clothes on the windows and the bricks appear also masks, pins, balls, dice, playing cards ... The layout of objects, cutting openings leads almost to a free space between the empirical and theoretical space, fore and reinvents the thesis of “pop art”, it acquires dall’iperrealismo technical solutions also taking consonance surrealist. This density is not condemned: Patrick comes from being lowered into a contemporary world that is filtered to see from living in a world in which culture has itself anthropologically those issues and those reasons: the ability to reduce them to measure their own real world strength connotative artist.The themes of the latest production of Patrick are thus revealing a process that is coming to fruition in the acquisition of a sign drawn with a current and careful research all motivated by intellectual honesty and a serious gym activities that led to ‘ exhaustion important learning experiences but “other”. Patrick then managed to use positive status and choice of self-taught not accepting and overcoming the se-duction of “gender” and the lure of subsequent meditated not without risk, however, to demand the construction of an original language of great poetic power -how del-icate and ricca- able to grasp inflections and stamps very rare, accrued from solid roots of authentic painting.

Page 78: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

PRINCIPALI MOSTRE PERSONALI

1980 Firenze1983 Firenze, Galleria Macchiavello1984 Casalguidi (PT), Palazzo Comunale1985 Quarrata (PT), Galleria La Soffitta1987 Padova, Pieve di Sacco – Pistoia, Cenacolo di S.Domenico – Certaldo (FI), Palazzo Giannozzi – Casalguidi (PT), Palazzo Comunale1988 San Mommè (PT), Pievania di S.Matteo – Pistoia, Chiostro di S.Domenico – Casalguidi (PT), Palazzo Comunale – Pistoia, Villa Groppoli1989 Prato, Galleria d’Arte La Spirale – Nogara – Fiera di Verona1990 Fivizzano (MC), Palazzo Comunale – Ferrara, Galleria Il Rivellino – Monteca-tini Terme (PT), Terme Tamerici1991 Montecatini Terme (PT), Terme Tamerici1992 Quarrata (PT), Galleria La Soffitta – Verona Euro Art Expo1993 Viareggio (LU), Galleria Internazionale il Quadrato – Serravalle pistoiese (PT), Palazzo Comunale – Montecatini Terme (PT), Galleria I Platani – San Mom-mè (PT), Hotel Arcobaleno1994 Montecatini Terme (PT), Terme Tamerici – Bologna, Fiera della cornice1995 Bologna, Fiera della cornice – Montale (PT), Ass. Cult. Il Diaspero – Pistoia, ex Chiesa San Giovanni – Milano, Galleria Modigliani1996 Pistoia, Galleria il Mezzanino – Pistoia, mostra mercato Arts & Crafts1998 Modena, Hotel Real Fini – Pistoia, Oratorio S.Gaetano – Bologna, Fiera della Cornice – Pistoia, ex Chiesa S.Giovanni – Viareggio (LU) – Maresca (PT) – Pietra Santa (LU)1999 Expo Pisa – Massa Carrara – Casalguidi (PT), Palazzo Cumunale – Pistoia, Galleria Vittorio Emanuele – Firenze, Fortezza da Basso – Lucca2001 Pietrasanta (LU) – Pistoia2003 Ferrara – Pietrasanta (LU)2004 Pistoia2005 Lecce – Lucca – Pistoia – Pietrasanta (LU)2006 Parigi, Camera di Commercio – Pistoia – Lucca – Lecce – Pietrasanta (LU)2007 Murcia2008 Istambul – Murcia – Reggio Emilia, Immagina Arte Fiera2009 Rovigo – Chianciano Terme (SI)2011 Dubai – Istambul – Costanza – Stoccolma – Reggio Emilia, Immagina Arte Fiera – Padova – Pistoia, Palazzo del Tribunale2012 Bergamo, Arte Fiera – Milano, Galleria Emmediarte2013 Pistoia – Londra – Polonia (Breslavia)2014 Pistoia, Art Shop – Palazzo Panciatichi Regione Toscana (LU)2015 Sale espositive Coop Maresca (PT) – Galleria Petrartedizioni Atelier, Pietra-santa (LU)

Mostra permanente Atelier Studio via dell’Anguillara 12/14 Pistoia

Page 79: Patrizio Gelli - La poetica delle cose

SOLO EXHIBITIONS

1980 Florence1983 Florence, Gallery Macchiavello1984 Casalguidi (PT), Town Hall1985 Quarrata (PT), The Attic Gallery1987 Padua, Pieve di Sacco - Pistoia, Cenacolo di San Domenico - Certaldo (FI), Giannozzi Palace - Casalguidi (PT), Town Hall1988 San Mommè (PT), Pievania of St. Matthew - Pistoia, Cloister of St. Dominic - Casalguidi (PT), the Town Hall - Pistoia, Villa Groppoli1989 Prato, Art Gallery Spiral - Nogara - Verona Fair1990 Fivizzano (MC), the Town Hall - Ferrara Gallery Rivellino - Montecatini Terme (PT), Terme Tamerici1991 Montecatini Terme (PT), Terme Tamerici1992 Quarrata (PT), The Attic Gallery - Verona Euro Art Expo1993 Viareggio (LU), the International Gallery Square - Serravalle Pistoia (PT), the Town Hall - Montecatini Terme (PT), Gallery I Platani - San Mommè (PT), Hotel Arcobaleno1994 Montecatini Terme (PT), Spa Tamarisk - Bologna Fair frame1995 Bologna Fair frame - Montale (PT), Ass. Cult. The Diaspero - Pistoia, former Church San Giovanni - Milan Gallery Modigliani1996 Pistoia, the Mezzanine Gallery - Pistoia, market Arts & Crafts1998 Modena, Hotel Real Fini - Pistoia, Oratorio San Gaetano - Bologna Fair Frame - Pistoia, former St. John Church - Viareggio (LU) - Maresca (PT) - Pietrasanta (LU)1999 Expo Pisa - Massa Carrara - Casalguidi (PT), Palazzo Cumunale - Pistoia, Galleria Vittorio Emanuele - Florence, Fortezza da Basso - Lucca2001 Pietrasanta (LU) - Pistoia2003 Ferrara - Pietrasanta (LU)2004 Pistoia2005 Lecce - Lucca - Pistoia - Pietrasanta (LU)2006 Paris Chamber of Commerce - Pistoia - Lucca - Lecce - Pietrasanta (LU)2007 Murcia2008 Istanbul - Murcia - Reggio Emilia, Imagine Art Fair 2009 Rovigo (...) - Chianciano Terme (SI)2011 Dubai - Istanbul - Costanza - Stockholm - Reggio Emilia, Imagine Art Fair - Padova - Pistoia, the Court House2012 Bergamo - Milan, Gallery Emmediarte 2013 - Pistoia (FI), London - Poland (Wroclaw) 2014 Pistoia, Art Shop - Palazzo Panciatichi Tuscany Region (LU)2015 Exhibition rooms Coop Maresca (PT) - Petrartedizioni Atelier Gallery, Pietras-anta (LU)

Permanent exhibition Atelier Studio via dell’Anguillara 12/14 Pistoia

Page 80: Patrizio Gelli - La poetica delle cose