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CavaNotizie.itCavaNotizie.itDirettore Responsabile: Mario Avagliano - Testata registrata al Tribunale di Salerno al n.18 del 16 novembre 2005
Direttore Editoriale: Gerardo Ardito - Num. 101 Anno XI - 01 Aprile 2016 - Distribuzione gratuita - Stampa: Grafica Metelliana SpaEditore: Cavanotizie srl - Via A. Bisogno, 28 - Cava de' Tirreni SA - Tel.081.012.69.57 - 328.1621866 - [email protected]
Editoriale
Servizio a pag. 2 e 3Servizio fotografico di Romina Romano
Flora Contentoe Gianfranco Caliendo
Il tenoreCarmine De
Domenico
Monica Sarnelli
Monica Sarnellicon Antonio Romano
Christian Brucale. In basso:Giuseppe Mazzillo, Rossella Claudia
Graniero e Salvatore D'Esposito
Mario Maglione
Massimo Masiello
I Vicolo Spiox premiati da Gerardo ArditoAntonio Siano, Antonio Romanoe Mirea Flavia Stellato
Antonello Rondi
Inizio spettacolo, Rossella Claudia Graniero, suona "O sole mio"
Cava, è l'ora dei progetti
Presentando questo coupon avrai diritto(una sola volta, per persona, a titolopromozionale) a un ingresso alla Grottadi Sale a soli 10 euro. Offerta valida finoal 15 maggio 2016 e non ripetibile per lastessa persona.
Decoro, pulizia, manuten-zione. Sono le tre parole-chiave attorno alle quali simuove in questi mesi l’attivitàdell’amministrazione comu-nale guidata da Enzo Servalli.Ecco quindi il motivo dellea z i o n i d i c o n t r a s t o
all'accattonaggio molesto e alla vendita abusivadi merci, soprattutto nel centro storico, frutto dellavoro congiunto della polizia stradale e dellapolizia municipale. L’attività di salvaguardia deldecoro cittadino viene attuata anche con la revi-sione degli impianti pubblicitari dislocati nelcentro, per avere spazi adeguati e arginare ilfenomeno dell'affissione selvaggia. E con il pianodi bonifica del territorio dai rifiuti speciali, la cuiprima attuazione, ad opera del personale dellaMetellia Servizi, ha portato alla rimozione dimateriali di risulta edilizia, cartongesso e asfalto,illecitamente conferiti in località Petrellosa, Mon-ticelli, via Delle Arti e dei Mestieri e via Monetti.Stessa finalità hanno i controlli, sempre ad operadella polizia municipale, sull'utilizzo da parte delleattività commerciali dei sacchi da asporto dellemerci in materiali biodegradabili e compostabiliconformi.Tra le buone notizie segnalerei anche la riapertura,a fine gennaio, della Scuola dell’Infanzia di SantaLucia, chiusa per due anni a causa della vicinanzadel campo prefabbricati dove vi era presenzadell’amianto. La recente dismissione dei containerse la completa bonifica dall'amianto hanno permessoil ripristino della funzionalità del plesso, che èstato oggetto di lavori di manutenzione per riac-cogliere i piccoli alunni, le insegnanti e il personalenon docente.
Mario Avagliano
(Continua a pagina 2)
Via A.Gramsci,2/10Cava de’ TirreniTel.089.444389Oggi ancheal Corso Umberto I, 182
È nato a Cava de’ Tirreni “Napoli Classic in Tour”La grande canzone napoletana classica in concerto
“Canta Mamma”Testo di Gerardo Ardito - Flora Contento(Chanda Mama) Rielaborazione musicale earrangiamenti di Gianfranco Caliendo
Eho… eho…Eho… eho…Coro: Eho, eho canta mamma, eho, eho canta mamma, eho, eho, canta mamma, eho, eho canta mamma!Canta mamma ‘na canzona antica oje ma’Ma nun ‘o siente chistu core ca te vo’ sunna’?Cantame tutt’ ‘e ccanzone belle oje ma’ca tenevano ‘o sapore d’’a felicità.Coro: Canta mamma… si chiove! Canta mamma: Jesce sole! Eho, eho canta mamma, eho, eho canta mamma… Eho, eho canta mamma, eho, eho canta mamma!Je m’arricordo quanno me diciste oje ma’:nun te perdere ‘e curaggio, tu ce ‘a credere!Je ce credo e tu stanotte viene cca’…’n ata vota ‘a vocia toja vulesse sentere!Coro: Canta mamma… si chiove canta mamma: “Jesce sole!”Eho… eho…Eho… eho…Canta mamma “Mmiez’o grano” e “Oilì’oilà”,cantamella dint’’o suonno “Io te vurriavasà”canta “ Regginella” cu “Maria Marì”,canta “Munasterio ‘e Santa Chiara” e“Catarì”Coro: Canta mamma… si chiove canta mamma: “Jesce sole!” Eho, eho canta mamma, eho, eho canta mamma! Eho, eho canta mamma, eho, eho canta mamma!Canta ‘a ninna nanna ca sapive tuquanno ‘a notte me dicive:io nun te lasso cchiù.Stammatina si’ turnata e “‘O sole mio”comme ‘a canta bella ‘mparaviso ‘nnanzea DdioCoro: Eho, eho canta mamma, eho, eho canta mamma, eho, eho, canta mamma, eho, eho canta mamma!
2 - CRONACA
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01 APRILE 2016
L'allievo di Sergio BruniAntonio Siano
AntonelloRondi
con GerardoArdito,
organizzatoredel
"Napoli Classicin Tour"
Monica Sarnellicon Mirea Flavia Stellato.
Omaggio floreale.
Nino Baldi in una pausa durante le riprese videocon la violinista Rossella Claudia Graniero.
Paolo Degli EspostiVicolo Spiox)
Franco Bruno Vitolo
Il Paladino della CanzoneNapoletana Classica
Paladino dellaCanzone Napo-letana Classica èl’artista che sidedica con amoree dedizione allavalorizzazione etutela della can-zone tradizionalepartenopea. Il ri-conoscimento,ideato dal patrondel Napoli Classicin Tour, GerardoArdito, consistein una esclusivascultura in terra-cotta patinata, realizzata dall’artista MariellaDe Tommaso. Il manufatto è offerto qualericonoscimento agli interpreti della canzonenapoletana classica al Napoli Classic in Tour.
Napoli Classic in tour ha rappresentato un recuperoalla grande della Canzone Napoletana Classicaproprio nel momento in cui alle generali difficoltàeconomiche si aggiunge la nebbia in cui essa, purse Patrimonio Immateriale dell’Umanità e tuttoracelebrata in tante parti del mondo, viene tenutaoggi nella Napoli ora molto modernamente rocket-tara ora visceralmente neomelodica. Una Napoliche, detto per inciso, trascura colpevolmente il suotesoro di sempre: ad esempio, un turista che arrivanella Città della canzone fatica molto, e spessoinvano, a cercare e trovare un luogo dove si offrastabilmente l’ascolto in diretta dei grandi classici,mentre, tanto per fare un esempio, a Barcellona sitrovano subito oltre trenta luoghi autorizzati per ilflamengo, senza contare i locali per il fado aLisbona…Ma torniamo all’impatto del Napoli Classic inTour.Due giorni di spettacolo esaltante, un numero digiornale da collezione, una sigla come Canta mama(firmata da Gerardo Ardito, Flora Contento eGianfranco Caliendo) che può diventare una hit, tutti cantanti fuoriclasse, musicisti raffinati edall’altezza, esecuzioni senza sbavature (tonsillitipermettendo), una sala come quella dell’Alambrache non è un teatro ma ha saputo offrireun’accoglienza “teatrale” ed un’acustica adeguata.E poi, applausi convinti e crescenti, canzoni bel-lissime, sala piena, pubblico entusiasta e positiva-mente sorpreso dalla qualità dello show e dalla“novità” di artisti di valore assoluto, in qualchecaso anche internazionali, ma non tutti adeguata-mente conosciuti, pur se a soli trenta chilometrida Napoli. Il tutto condito da un’organizzazionee da un’ospitalità impeccabili, firmate Cavanoti-zie.it e Gerardo Ardito, che per giorni sono stateesaltate a rimbalzo rapido dagli stessi protagonistisulle pagine di Facebook.In conclusione, un evento fuori del comune aCava, dove si è stati ultimamente abituati tutt’alpiù ad applaudire il singolo cantante, che però èpiù frequentemente il neomelodico di turno allafesta parrocchiale che il qualificato portabandieradi storiche melodie. Un evento fuori del comunein Campania, Napoli compresa, dove un gruppocosì ricco di messaggeri della propria tradizionepiù pura non si vede insieme dai tempi delle Pie-digrotte e dei Festival, che sono purtroppo seppelliti
nel mondo dei ricordi e dei rimpianti.Purtroppo, però, a Cava è stato anche un eventofuori dal Comune, con la C maiuscola. Comeha pubblicamente lamentato Gerardo Ardito, nelsuo intervento di saluto durante la seconda serata,tutta l’operazione è stata portata a termine solocon capitali privati, senza alcuna partecipazionepubblica e con un budget coraggioso e molto“ardito”. Nelle prime file, infatti, spiccava l’assenzadi qualsiasi autorità politica e amministrativa.Eppure il Municipio dista cinquanta metri dalcinema. Eppure un rappresentante istituzionaleavrebbe fatto la sua gran bella figura a mettere sulpalco la firma ufficiale dell’Amministrazione.Perché allora questa assenza, proveniente per dipiù da un’Amministrazione che non sembra insen-sibile alle voci, alle novità ed alle richieste dellaCittà? A dire la verità, l’offerta di patrocinio moralenon è mancata. Ma solo morale… Senza contareche, quando è stata chiesta almeno la gratuità delparcheggio per gli artisti ed i musicisti (una richiestapari ad caffè con cornetto….), è stato offerto soloil piazzale di Via Gramsci, lontano un chilometrodal cinema Alambra!Noi non dobbiamo e non vogliamo ipotizzareripicche ad personam, ma non possiamo non pen-sare che come minimo c’è stata una sottovaluta-zione totale della reale portata di un evento chea Cava ha portato un gran lustro e l’arrivo di tantiappassionati e che in futuro, se l’idea dovessetrovare radici solide, potrebbe rappresentare unodei fiori all’occhiello permanenti dell’intera Città.Ci siamo rimasti male, sinceramente. Ma sappiamoche sbagliare è umano. E allora ci attendiamo chea l l a p ross ima occas ione de l gene rel’Amministrazione non solo non si faccia rincor-rere con le richieste, ma impari a rincorrereper offrire il suo sostegno e mettere la sua firma.Se sbagliare è umano, perseverare, quello sì, sarebbedavvero diabolico…
Un evento fuori dal comune, ma fuori dal Comune
Via Atenolfi, ZTL, 2097multe in poco più di 5 mesi!
Dal 12 ottobre 2015 al 21 marzo 2016 le sanzionirilevate dal sistema di videosorveglianza Z.T.L. divia Pasquale Atenolfi sono state 2097 per un importototale di circa ¤. 155.000,00. Il varco di via Atenolfiè contrassegnato da regolamentare segnaletica, masono in molti a non farvi caso.La rilevazione del transito nella Z.T.L., iniziaesattamente dopo quindici metri dall’incrocio concorso Principe Amedeo.
ZTL: centro storico, nuoviorari di carico e scarico merciModificati gli orari di carico e scarico delle mercinella zona a traffico limitato di Corso Umberto Ie traverse. La Giunta comunale ha stabilito diampliare la fascia oraria di accesso alla ZTL, peri soli laboratori per la produzione di prodotti freschi,dalle ore 04.00 alle ore 20.00 di tutti i giorni feriali(con esclusione dei festivi), e di consentire lafermata dei veicoli con il limite massimo di 15minuti per assolvere alle operazioni di carico escarico. La domenica, invece, per tutti gli operatoricommerciali, è permesso l'accesso alla ZTL per leattività di carico e scarico dalle ore 04.00 alle ore9.30.
Assai apprezzabile anche il lavoro dell’assessoreAutilia Avagliano per garantire un continuomonitoraggio della vivibilità cittadina in terminidi accessibilità e fruibilità della città per tutti,comprese le persone con disabilità, a partire dalpotenziamento dei controlli dei pass e al rispettodella sosta negli stalli gialli riservati alle personecon disabilità, dagli interventi in caso di calamità,e al numero di corse cittadine e per l'Universitàcon gli autobus muniti di piattaforma mobile.Ora bisogna fare qualcosa in più sul lato delleinfrastrutture, dell’innovazione, delle politicheturistiche e della rigenerazione urbana, con par-ticolare attenzione alle periferie. Lo scorso 18marzo il sindaco Servalli ha partecipatoall’incontro presso la Regione Campania dei 19comuni del Piano "PIU Europa", per tracciare lelinee d'intervento per il Programma OperativoFondo Europeo di Sviluppo regionale 2014-2020.Il nuovo programma mette in campo risorse per4 miliardi di euro da investire in infrastrutturea supporto dell ' innovazione, a tuteladell'ambiente, per il miglioramento del sistemadei trasporti, promuovere il patrimonio culturalee potenziare l'offerta turistica. Si misurerannoin questi settori il pragmatismo e la progettualitàdella giunta Servalli e la sua capacità di andareoltre la pur fondamentale opera di decoro, puliziae manutenzione della città. Il treno europeo nondeve essere perso. L’esempio di altre città vicinedimostra che con buoni progetti e con i fondieuropei si può cambiare il volto della città emigliorare il livello di qualità dei servizi e dellavita dei cittadini.
Editoriale Mario Avagliano
Cava, è l'ora dei progetti(Continua dalla prima pagina)
“Canta mamma”, la siglache fa cantare il cuore
Il testo di “Cantamamma” nascedall’esigenza diin t rodur re l acanzone antica, ditrasportare indie-tro nel tempo lospettatore aglispettacoli del
Napoli Classic in Tour. È la mamma ilfilo conduttore, nel quale ognuno è felicedi riconoscersi.La canzone la dedico a mia mamma Ade-laide, scomparsa tre anni fa, che tutti co-noscevano semplicemente come Ida. Ladedico anche a Giuseppina Di Meo, la caramamma (di recente scomparsa) di FloraContento (mia carissima amica), che hacontribuito alla stesura finale del testorendendola ancora più affascinante, inter-pretandola poi con tale bravura da raggiungere ilprofondo dell’anima. Il risultato è che, ascoltatauna volta la canzone, non si potrà fare a meno di
riascoltarla di nuovo a poidi nuovo ancora. Comemi dice Flora, tutte lemamme sono care, perchéamano allo stesso modo,incondizionatamente, siprodigano, si sacrificanoe perdonano tutto ai lorofigli. Quindi dedichiamolapure a tutte le mamme delmondo. Grazie al maestroGianfranco Caliendo,prezioso e insostituibileartista, che ha reso pos-sibile musicalmente unmotivo antico, da meproposto, di origine in-diana che sembrava“improponibile” nelcontesto della canzone
partenopea; di fatti ne è venuta fuori una melodiacompletamente diversa. Grazie Flora, grazie Gian-franco, grazie… mamma!
Gerardo Ardito
Gerardo Ardito
Flora Contento
3 - CRONACA01 APRILE 2016
Servizio fotografico di Romina Romano
Antonello Rondi
CarmineDe Domenico
Massimo Masiello
MarioMaglione
Monica Sarnelli
Monica Sarnellie Antonio Romano
M.Masiello, C. De Domenico e G. CaliendoRossella Graniero
Alessandra Ranucci,insegnante di danze
popolari del sud Italia,durante le riprese del
video di Canta Mammacon Flora Contento.
Gerardo Ardito con la scultriceMariella De Tommaso
Premiazione FloraContento
e GianfrancoCaliendo
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È nato a Cava de’ Tirreni “Napoli Classic in Tour”La grande canzone napoletana classica in concerto
La canzone napoletana classica è stata la grandeprotagonista del “Napoli Classic in Tour” in unconcerto acustico andato in scena il 18 e 19 febbraioscorso al Cinema Alambra di Cava de’ Tirreni.Alambra stracolmo di cultori e appassionati dellacanzone classica partenopea hanno fatto sentirepulsante e vivo l’amore dei cavesi per un generemusicale fatto di antiche melodie, di storia e diimmenso valore artistico tramandato fino ai giorninostri da fedeli interpreti.Numerosi artisti si sono esibiti accompagnati dachitarra, mandolino, violino, percussioni e piano-forte. Antonello Rondi, Gianfranco Caliendo (exGiardino dei Semplici), Mario Maglione, MonicaSarnelli, Massimo Masiello (una rivelazione peril pubblico cavese, che ne è rimasto rapito e affa-scinato), Carmine De Domenico (raffinato edelegante tenore), Antonio Siano (primo allievo diSergio Bruni) e Flora Contento (che ha cantato incoppia con Caliendo), interprete e coautrice dellasigla Canta Mamma e i Vicolo Spiox di Latina edel loro cantante (cavese) Paolo Degli Esposti.La manifestazione a Cava ha dato il via ad unprogetto ambiziosissimo: valorizzare, tutelare ediffondere la canzone napoletana classica.È i n c o s t r u z i o n e i l s i t o i n t e r n e twww.napoliclassicintour.it, che conterrà la storiacompleta della canzone classica napoletana con isuoi autori ed interpreti in Italia e nel Mondo, conil calendario degli spettacoli, video e immagini epunta ad essere un riferimento per gli appassionatidel genere. È nato anche un periodico stabileinformativo sugli spettacoli del Napoli Classic inTour, che ha visto a febbraio la prima uscita, editoda CavaNotizie.it e distribuito in 20 mila copie daPompei a Battipaglia e disponibile in tutte le pros-sime tappe dello spettacolo e in versione on line.È stato istituito un riconoscimento ufficiale agliinterpreti del Napoli Classic in Tour: “Il Paladinodel la Canzone Napoletana Classica” .Una sigla originale (video) introduce gli spettacolidel Tour: Canta Mamma, basata su un antico cantoindiano ideata e scritta da Gerardo Ardito e cantatae interpretata in video da Flora Contento che hacontribuito alla stesura finale del testo e arrangiatae rielaborata musicalmente da Gianfranco Calien-do. Uscirà entro maggio il primo cd live “NapoliClassic in Tour” edito dalle Officine Musicali(Napoli) di Gianfranco Caliendo, che conterrà laregistrazione parziale del concerto del 18 e 19febbraio 2016.Il Tour, organizzato da Gerardo Ardito (CavaNo-tizie.it), in collaborazione con Radio Amore e ladirezione artistica di Antonio Romano, toccherànel corso del 2016 numerose città campane.Il successo della manifestazione del 18 e 19 febbraio,per quanto prevedibile per l’alto valore culturaleed artistico, è stato il segno di un riconoscimentoe apprezzamento di critica e di pubblico che ciriempie di orgoglio. Vorrei ringraziare pubblica-mente in primis gli artisti, che hanno accettatoabbracciare questo progetto che li vede protagonistie complici. Ringrazio Antonio Romano, patron diRadio Amore e suo figlio Daniele Romano, senzai quali il progetto non avrebbe mai preso vita e chemi hanno incitato a realizzare quella che inizial-mente era solo un’idea di spettacolo. RingrazioAlfonso Galdi, che mi ha sostenuto e spinto arealizzare le serate col supporto di Capri Event.Grazie anche alla bellissima Flavia Mirea Stellato,che ha sostituito all’ultimo momento la presentatriceMaria Silvestri colta da influenza. Grazie ai 5
fantastici musicisti: la violinista Rossella ClaudiaGraniero, il percussionista Christian Brucale, ilpianista Giuseppe Mazzillo, il mandolinista An-drea Beneduce e il chitarrista SalvatoreD’Esposito.Grazie agli operatori di riprese video per CapriEvent Armando Polacco e Nino Baldi.Ringrazio il sig. Gennaro Vaglia e i figli Giovannie Raffaele (e Gennaro junior) per averci ospitatoal Cinema Alambra e averci fornito il loro supportoorganizzativo. Indispensabile la collaborazione diRegina Mazzotta, Annalisa Mannara, GiulianaArmenante e il brillante Marco Senatore che congrande professionalità hanno curato l’accoglienzadegli artisti e del pubblico.Grazie agli operatori del service audio e luci direttee coordinate da Daniele Pisapia.Ringrazio la signora Anna Maria Morgera per lapreziosa stesura della storia della canzone napole-tana classica che ha preso il via in forma ridottasul cartaceo da collezione dedicato al Napoli Classicin Tour e che continuerà in forma cartacea a puntatesu CavaNotizie.it e sul sito dedicato. Ringrazio ilprof. Franco Bruno Vitolo, già redattore e super-visore di CavaNotizie.it per la collaborazioneall’evento e al numero speciale del Napoli Classicin Tour.Ringrazio Pasquale Mestizia e Alfredo Mareschi,titolari della PMA Production e il loro assistenteRaffaele Palmigiano per le riprese e la realizzazionedel video di Canta Mamma.Ringrazio l’avvocato Francesco Ioele per la infi-nita disponibilità accordataci per le riprese esternedel video di Canta Mamma nel cortile e terrazzodel Palazzo Ioele. Ringrazio il mio amatissimoprofessor Emanuele Occhipinti (mio insegnate dilettere alla superiori) e la sua signora per aversopportato e supportato l’invasione in casa lorodella troupe per le riprese interne del video.Ringrazio Alessandra Ranucci, solare e professio-nale insegnante di danze popolari del sud Italia cheha danzato nel video. Un grazie a Maria GraziaCiardi, la mamma che lavora all’uncinetto nelvideo. E un grazie all’amico Mimmo Giordano(Pro Video) per il prezioso aiuto.Grazie alla scultrice cavese Mariella De Tommasoche ha realizzato in tempi record (due mesi) ben11 sculture de “Il Paladino della Canzone Napole-tana Classica” omaggiate agli artisti.Grazie ai ristoranti che hanno ospitatol’organizzazione e gli artisti a pranzo e cena nelloro soggiorno a Cava de’ Tirreni: La Vera Tigella(in via Alcide De Gasperi), La Maison del Gustoal Corso Umberto I e Borgo Magno in piazzaDuomo. Grazie al carissimo Andrea Senatore cheha ospitato gli artisti all’Hotel La Lucertola e alsig. Giuseppe Romano, titolare della rinomatastruttura alberghiera a Vietri sul Mare, che ha offertoil soggiorno da favola agli artisti.Grazie a Fiori D’autore, nella persone di AlfonsoBurza e Giovanna Monteleone per l’allestimentofloristico. A Romina Romano per il servizio foto-grafico. A Grafica Metelliana, Area Blu edizioniper l’omaggio agli artisti del volume: “Napoli è…una cartolina”. Grazie alla Bottega delle Api, nellapersona di Francesco Apicella, per l’omaggio agliartisti. Grazie al pubblico accorso da Cava, Salerno,Nocera Inferiore e Superiore, ai gruppi di Caserta,Ponticelli, Castellammare, Pompei, Portici, Fuori-grotta, Casavatore, e da Napoli tutta.La vostra partecipazione è un motivo in più percontinuare.
Un grande successo di critica e di pubblico oltre ogni aspettativaGerardo Ardito
Meriterebbe il premio per la negligenzal’amministrazione Servalli per la sua totale assenzaal “Napoli Classic in Tour”.Non ci aspettavamo contributi economici, e infattinon ce ne sono stati. Non ci aspettavamo grandelungimiranza dall’ufficio cultura, infatti ci hannocompletamente snobbato. Ma siamo certi che ilnostro sindaco Servalli era solo un po’ distratto,ma dotato di buone intenzioni, tanto che ci avevarassicurato 4 mesi prima che l’amministrazionenon avrebbe fatto mancare il proprio appoggio allamanifestazione. Tranquilli, è tutto ok! Pensavamoche almeno gli artisti meritassero almeno un fiore,forse non c’erano soldi per comprarne uno. Daparte dell’amministrazione ci aspettavamo almenoun saluto, ma di amministratori non si è vista, nelledue serate, nemmeno l’ombra. Ma è comprensibi-le… perché Palazzo di Città è troppo lontano dalCinema Alambra! Comunque perdoniamo pure,
tanto l’accoglienza non è poi così importantequando si aspira a far tornare Cava de’ Tirreni cittàdel turismo e della cultura. E poi: che sarà mai unprogetto unico in Campania e nel mondo che nascea Cava e ambisce a portare in mille città il grandevalore della canzone napoletana classica?Ah! Saremmo davvero ingrati se non riconosces-simo la concessione che ci è stata fatta: alla nostrarichiesta di lasciar parcheggiare gli artisti e musicistiin prossimità del cinema Alambra per scaricare glistrumenti, ci è stata concessa, con grande elasticitàmentale, l’autorizzazione alla sosta al piazzale divia Gramsci. E perché non a monte Finestra? Invia Gramsci il piazzale è sempre vuoto, tanto cheneanche i cavesi ci parcheggiano dal momento cheè distante dal centro. Grazie amministratori, siamolusingati dall’attenzione. Siamo commossi. Visforzate, ma non riuscite a fare di meglio… infondo che male c’è? G.A.
L’amministrazione comunale? Distratta e miope!
4 - CRONACA 01 APRILE 2016
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Quando la gente ha visto le telecamere girare perla città sembrava sorpresa. Alle domande, la rispostaera una: "È tornata la TV a Cava de' Tirreni!"Incredulità, stupore, meraviglia e anche un pizzicodi malinconia. La TV cavese era scomparsa daanni: prima il trasferimento dalla storica sede dellaPietra Santa di Cava de’ Tirreni a quella di Pellez-zano, poi, qualche anno fa, la chiusura definitivadei battenti per fallimento. Il suo ricordo è semprerimasto radicato nel cuore dei cittadini, privati per
quasi 20 anni di quella che era un tempo l’orgogliodi Cava ed una realtà all’avanguardia nel panoramadelle emittenti private italiane. È bastato quindipoco per spargere la voce in città: il sogno deicavesi, che seguivano un tempo il mitico Avv.Apicella o la Cavese in tv, è stato realizzato. Unanno di duro lavoro, di sacrifici, di investimenti e,perché no, di scommesse!Il gruppo di imprenditori cavesi che ha fondato lanuova emittente, con una nuova società denominata“Cava Sviluppo Communication”, non ha volutolasciare nulla al caso ed ha scelto di aprire i nuovistudi televisivi proprio nel cuore di Cava de’ Tirreni,alle spalle del Duomo. La scelta più coraggiosa,forse, è stata quella di puntare ad una tv utile alpubblico, una voce per tutti, un vero e proprioservizio sociale. Dopo un periodo di prove tecnichedurato quasi un anno, da settembre 2015 è iniziatala programmazione di RTC Quarta Rete con unricco e variegato palinsesto. L’obiettivo è quellodi soddisfare i gusti di tutte le fasce d’età, con benquattro programmi sportivi (“Aquilottivù” condottoda Fabio Apicella in collaborazione con il team diLaCavese.it , “Gonfia la rete” condotto da Nunzio
Siani, “Paganesemania” e “Time Out Magazine”,condotto da Giuseppe Ferrara e Carolina Sor-rentino), due programmi di cultura (“Comeeravamo” ed “A cena con l’autore” entrambicondotti da Gianluca Cicco), oltre che programmidi divulgazione ed intrattenimento (“Fisicamente”di Ilenia Apicella, “Pluto” di Manuela Pannullo “Non solo portici” e “Storie” di Antonio Di Gio-vanni). Da non dimenticare uno dei servizi piùgraditi, la diretta della Cavese che ormai è diventatauna abitudine per gli sportivi, ma che richiede sforziorganizzativi non di poco conto.L’emittente, inoltre,porta avanti una testata giornalistica, “TG QuartaRete”, che offre ben 10 edizioni del telegiornale,una breve all’interno del format “BuongiornoCampania” in onda a rotazione dalle 5.30 alle09.00, e le altre secondo i seguenti ora-ri:13,30,14.00,16.00,17.00,18.00,19.00,20.30,23.00e 24.00. La stessa redazione, infine, cura settima-nalmente speciali di approfondimento su specifichetematiche che interessano il territorio.RTC Quarta Rete è visibile in Campania al canale654 del digitale terrestre ed in live streamingwww.rtcquartarete.it
Maria SilvestriL’emittente cavese ora a diffusione regionale
Il ritorno di Quarta Rete25 anni di attività; 10 milioni di euro la classe difatturato, 60 dipendenti e un nuovo stabilimento aMercato San Severino (SA) di 5000 mq: sonoquesti i numeri di Grafica Metelliana SpA, che loscorso 23 gennaio ha celebrato il quarto di secolonel corso di un gremito e partecipato event day cheha visto la presenza di esponenti del mondo delleistituzioni e dell'impresa: tra gli altri, il presidentedi Confindustria Salerno Mauro Maccauro, il sin-daco di Mercato San Severino Giovanni Romano,il sindaco di Cava de' Tirreni Vincenzo Servalli, ildeputato Tino Iannuzzi e il rettore dell'Universitàdi Salerno Aurelio Tommasetti.Grafica Metelliana nasce nel 1991 in un piccologarage di Cava de' Tirreni grazie all'intuizione ealla lungimiranza dei tre fondatori: Gerardo DiAgostino, attuale amministratore delegato, Vincen-zo Di Agostino, attuale prepress technical director,e Filippo Marcellino, attuale production manager.Grafica Metelliana negli anni ha conquistatoimportanti riconoscimenti: 2 Fedrigoni Top Appli-cation Award vinti nel 2006 e nel 2008 all'elezionecome "Industria grafica dell'anno" nel 2013 de LaVedovella, fino al più recente Scodix Design Award.
L’azienda ha da sempre puntato sull'ampliamentotecnologico e strutturale, investendo 12 milioni dieuro, ampliando la gamma dei prodotti offerti alpackaging, alle shopping bag, fino ad arrivare aglistampati per l'editoria e alla produzione tecnicalibraria con forte attenzione verso il territorio. Nel2011 nasce Areablu Edizioni. L'attenzioneall'innovazione porta alla luce il sito e-commerceOneprint.
Grafica Metelliana compie 25 anni
Gerardo, Vincenzo e Filippo, un sogno cominciato in un garageIntervista a Gerardo Di Agostino
Gerardo Ardito
Gerardo, ci racconti il primogiorno che ti sei avvicinato aduna tipografia?Era il 1980. Ero un adolescentequando mi iscrissi all’Istituto Artee Mestieri. Fu tra quelle mura, nellaboratorio della scuola, che rimasifolgorato dai caratteri mobili e daquesto mondo. Qualche mese dopoil conseguimento della qualifica,iniziai a lavorare presso una piccolatipografia della zona, Grafica ca-vese. Affiancai il “mastro” linotipista: fornivamoil piombo alle altre tipografie.Come è maturato il percorso con Vincenzo DiAgostino (tuo cugino) e con Filippo Marcellino?Ci conoscevamo da sempre, abitando molto vicini.Trascinai mio cugino Enzo a scuola con me e anchelui si appassionò tan-tissimo a quella che erala costruzione con icaratteri. Senza troppopensarci, stringemmoun patto: avremmoaperto, un giorno, unatipografia. Dopo lascuola, venne ancheEnzo in tipografia. Re-sistette qualche mese,poi andò via per fare ilmuratore e guadagnaredi più. Fu allora chearrivò Filippo: lavo-rammo insieme solo unanno e poi andò a lavorare alla Tipografia Tirrena. E poi, nel 1991, abbiamo iniziato dal garage dizio Enzo questa storia di 25 anni.Oggi rappresentate una delle aziende più grandidel Sud Italia nel vostro settore. Ma c’è stato unmomento in cui, presi da mille difficoltà, sietestati tentati di mollare tutto?Ci sono stati momenti che hanno messo alla provala nostra audacia. Invece che mollare tutto, abbiamospinto il piede sull’acceleratore e investito, anchein fasi di crisi congiunturale.Ho visto soci, fratelli, dividersi dopo anni dipercorso lavorativo comune; Gerardo, Vincenzoe Filippo sono tre amici uniti che lavorano affia-tati da ben 25 anni e con obiettivi comuni. Qualè il segreto che vi tiene sempre uniti?Lavoriamo con la stessa ambizione e verso glistessi traguardi.Certo, pure a noi tre capita di scontrarci: son con-fronti “accaldati” che però avvengono sempre nelrispetto dei ruoli di ognuno. Il segreto non c’è, chici conosce sa bene che nutriamo vera fiducia l’unonell’altro.Anche i vostri dipendenti sono entusiasti delrapporto con “la proprietà”, lavorano soddisfattie fieri della “loro” azienda…Grafica Metelliana non è di noi soci, ma di ogninostro collaboratore. Non è una cosa comune escontata: c’è vero orgoglio identitario, vero sensodi appartenenza alla squadra in ognuno. “Non sonogli immobili o i macchinari a costituire il valore diun’impresa, e non sono neanche i suoi conti correntibancari. Il valore di un’impresa sono gli uomini,che per essa lavorano, e lo spirito, con cui essi siapplicano”: questa frase di Heinrich Nordhoffriassume bene la soddisfazione.Come è cambiato il rapporto coi dipendenti coltempo?Collaboriamo e condividiamo progetti e risultaticome una squadra. Col tempo i rapporti son diventatisempre più saldi…E con i vostri clienti?Il rapporto va ben oltre quello tra cliente e fornitore.Loro e il rapporto di fiducia sono la vera risorsa,
e per questo ci consideriamo loropartner.Quale è stata l’evoluzione dellaproduzione negli anni?Negli anni abbiamo ampliato lanostra produzione: dagli stampaticommerciali di piccoli e medioformato alle nobilitazioni sempre piùdi pregio, fino a dedicarci alla pro-duzione libraria, investendo sempremaggiori energie anche come editorie fondando Areablu Edizioni. Ab-
biamo poi penetrato nuovi mercati, sondando larichiesta di packaging: negli anni ci siamo miglioratinella produzione di astucci per diversi settori mer-ceologici. Crediamo sempre più nel packaging:ecco perché promuoviamo OneMorePack, il primoconcorso nazionale di creative packaging design
cartotecnico, giuntoalla terza edizione.Sei un imprenditoredi successo che halavorato sempre sodocon i due soci. Qualeconsiglio puoi dare adun giovane che in-tende fare impresa?Credo che per farcelasia necessario innan-zitutto avere tanto en-tusiasmo per quelloche si fa. Bisogna poinon demordere difronte alle prime dif-
ficoltà e continuare a mettersi in discussione ancheal raggiungimento degli obiettivi, così da spingersisempre più su.Tre errori da non commettere…La ricetta del successo non esiste. Gli errori possonoessere commessi. Bisogna sempre però trarre uninsegnamento da certe situazioni.È più facile fare impresa oggi o 25 anni fa?Oggi è difficile fare impresa come lo era ieri,altrimenti non si chiamerebbe così. Piuttosto, oggisi può avere successo su più fronti, senza partirenecessariamente da beni fisici.Gerardo, Vincenzo e Filippo: chi è il più ottimistadi voi tre?Ognuno esprime a proprio modo, in determinatimomenti, queste caratteristiche. Vuoi una rispostasecca? Il più ottimista è Vincenzo.Il più saggio?Io.L’instancabile?Filippo.Come descriveresti ad un bambino il lavoro chefai?Stampiamo e mettiamo in scatola l’estro.Cosa farai da grande?Continuerò a guardare al futuro con entusiasmo.Speriamo di crescere ed essere sempre un passoavanti, rimanendo però legati al nostro territorio,incrementandone lo sviluppo economico e dandoopportunità e lavoro a tante persone, preparate evolenterose, quante più possibile.
La nuova struttura a Mercato San Severino
Gerardo Di Agostino
Filippo Marcellino e Vincenzo Di Agostino
Da sinistra e dall’alto in basso: Roberto Cicco, Salvatore Apicella, Maurizio D’Antonio, Nunzio Siani,Salvatore Apicella, Gianluca Cicco, Andrea Palestra, Giuseppe Ferrara, Andrea Di Nunno, SaverioBisogno, Ilenia Apicella, Manuela Pannullo, Valentino Di Domenico, Carolina Sorrentino, ImmaTropiano e Ivana Romano.
5 - CRONACA
Gerardo Ardito
01 APRILE 2016
Premio Torre DieciCento"Letteratura" a Flavia Amabile
Premio Torre DieciCento"Radici" ad AnnaMariaMorgera
Premio Torre DieciCentodell'Editore
a Mario Avagliano
Premio Torre DieciCento"Industria" a Grafica Metelliana
(Gerardo Di Agostino)
Premio Torre DieciCento"Alla Memoria" a Flavia Bevilacqua (foto a sinistra)
giornalista scomparsa di CavaNotizie.it(Ignazio De Rosa e Sabrina Trezza)
Premio Torre DieciCento"Spettacolo" a Renata Fusco
Premio Torre DieciCento"Musica" a Julian Oliver Mazzariello
Renata Fusco Manuela Pannullo e Clara Santacroce Renata Fusco con Manuela Pannullo
Premio Torre DieciCento"Emergenti" ad Manuel Foresta
Premio Torre DieciCento"Solidarietà" all'Associazione Anaima
(Gaetano Rispoli)
Franco Bruno Vitolo con la direttricedella scuola di danza "Coreia"
Carmela Bucciarelli e Manuel Foresta
In alto,le ragazze
della scuoladi Danza "Coreia"dopo l'esibizionealla cerimonia
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A sinistra,,il trio
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Si sono svolti il 28 dicembre scorso alla MediatecaMarte i festeggiamenti per il Dieci/Cento, diecianni e cento numeri di CavaNotizie.it.La cerimonia spettacolo è stata preceduta da unricchissimo buffet per oltre 300 persone, allestitonel salone al piano terra. A seguire, nella sala eventisi è svolta la cerimonia di premiazione-spettacolopresentata da Gerardo Ardito, Maria Silvestri eFranco Bruno Vitolo. Nel corso della serata,ripresa da Quarta Rete e da Capri Event, sonostati premiati alcuni personaggi che si sono distintiin questi ultimi 10 anni. A loro è stato assegnatoda CavaNotizie.it il premio “Torre DieciCento”.Il premio, originalissimo, consiste in un manufattoin terracotta realizzato dall’artista cavese MariellaDe Tommaso. Una torre, simbolo di avvistamento.Una torre longobarda, uno dei simboli della nostraCava de’ Tirreni.Ma il premio, realizzato da Mariella De Tommaso,raccoglie anche un altro simbolo di Cava, la perga-mena bianca, custodita al Comune. I manufatti,realizzati uno ad uno, sono tutti pezzi unici interracotta patinata.Il Premio Torre DieciCento è stato assegnato a:A Flavia Amabile (giornalista de “La Stampa” escrittrice) per la Cultura.Ad Anna Maria Morgera (ricercatrice e studiosadi storia delle tradizioni, docente di storia del teatrodelle tradizioni popolari e regista teatrale) il premioRadici.AJulian Oliver Mazzariello (jazzista di famanazionale, che tra l’altro ha suonato con LucioDalla ed ha vinto in band il Festival di Sanremo)per la Musica.A Manuel Foresta (cantante di musica leggera,affermatosi al Talent The Voice of Italy, di RaffaellaCarrà) il premio Emergenti.A Renata Fusco (cantante, attrice, ballerina dilivello internazionale, che tra l’altro ha lavoratocon Lorella Cuccarini, Loretta Goggi e Roberto deSimone ed ha doppiato la voce della cantanteprotagonista nel musical Il fantasma dell’opera)per lo Spettacolo.A Manuel Foresta (cantante di musica leggera,affermatosi al Talent The Voice of Italy, di RaffaellaCarrà) il premio Emergenti.All’Associazione ANAIMA (Associazione Nazio-nale Invalidi e Meno Abbienti) di Cava, nellapersona del presidente Gaetano Rispoli, il premioSolidarietà.A Grafica Metelliana (azienda premiata nel 2013a Milano come migliore Grafica Italiana e che tral’altro ha realizzato il packaging delle camicie delPrincipe William in occasione delle sue nozze conKate) nella persona del presidente del cda GerardoDi Agostino il premio Industria.Alla compianta Flavia Bevilacqua, giornalista diCavaNotizie.it (già collaboratrice del Giornale diNapoli e del Roma) scomparsa tre anni fa, il premioalla Memoria.Premio dell’Editore a Mario Avagliano, nostrodirettore, giornalista professionista, storico e sag-gista: ha lavorato con la Rai, il gruppo Repubblica-L'Espresso, e scrive attualmente per le pagineculturali del Messaggero e del Mattino. È dal luglioscorso responsabile delle relazioni esterne di Anas.Membro dell'istituto storico di Roma, ha al suoattivo 12 saggi di storia contemporanea. Ha vinto
numerosi premi storici e letterari, tra cui il presti-gioso Premio Fiuggi Storia e il Premio nazionaledell'Anpi.Non sono mancati ospiti d’eccezione come Gian-franco Caliendo (ex cantante, chitarrista e compo-sitore del Giardino dei Semplici), Flora Contentocantautrice napoletana, il balletto delle ragazzedella scuola Coreia di Carmela Bucciarelli, e iltrio comico Pisy, Gughi e Gerry.Carrellata di premi per numerosi clienti storici diCavaNotizie.it ai quali è stato assegnato il premioFedeltà: Centro Te.Ri. medicina fisica, riabilita-zione e fisioterapia; Calzaturificio Ardito;Pasticceria Beethoven; Senatore Arredamenti;Anter Abbigliamento; Carrozzeria Della Cortedi Giuseppe Della Corte; Centro studi EuroAc-cademia di Vincenzo Apicella; Fiori D’Autoredi Alfonso Burza e Giovanna Monteleone;Staff Ferramenta di Apicella A. & C.Miki Hi Fi, centro Bose di Michele Ruggiero;Jet Market di Giuseppe Masullo, macelleria esalumeria; Revision & Service di Luca Failella.Centro revisioni auto e gomme; New Body Pla-net, Centro benessere e fitness; F.lli Aufiero,onoranze funebri; Hotel Ristorante La Lucer-tola; Arredamenti Di Donato.
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6 - CRONACA01 APRILE 2016
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Il Direttore Responsabiledi CavaNotizie.itMario Avagliano
STAFF FerramentaAlfonso e Franco Apicella
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Gerardo Ardito,Mattia Socci,Vincenzo Lodato,e Franco Bruno Vitolo.
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7 - CRONACA / SPORT01 APRILE 2016
Carlo MedugnoRisultato di ri-lievo per il po-dismo cavesealla 18^ Edi-zione della Lo-gicom CyprusMarathon, te-nutasi lo scorso6 m a r z o aPaphos.La cavese AnnaSenatore, sullaclassica distanzadi Km.42,195, haconquistato unmeritat issimoterzo posto altermine di unagara dura sia perl’altimetria cheper il caldo, sa-lendo così sulpodio dopo un avvincente duello con la cipriotaMandy Tulley Arunners seconda per soli 3 secondie l’inglese Caroline Jackson, che si è accontentatadel quarto posto distanziata alla fine di soli 9secondi.La vittoria è andata alla statunitense TheresaMajeed che ha dominato la gara dall’inizio.La portacolori della società Podisti Cava PicentiniCosta d’Amalfi, ha così commentato la sua presta-
zione: “È stata dura sia per le condizioni di garache per quelle fisiche non proprio ottimali, ma sonoveramente soddisfatta.”Il sodalizio cavese ha partecipato alla spedizionecipriota con un nutrito gruppo di partecipanti ed atal proposito l’atleta cavese ha così commentato.“Ringrazio i compagni per tutto il supporto, èsempre gratificante raccogliere i frutti alla fine diuna lunga preparazione.”Anna Senatore, dopo la sua nona maratona, giàguarda al prossimo futuro: “Penso di correre la miadecima maratona quest’anno, forse a Salerno il 13novembre, è ancora da decidere”. L’obiettivo daraggiungere lo indica sottovoce, con la naturalemodestia che la contraddistingue: “ Nel 2017 vorreipartecipare ai Mondiali di Maratona Master, perora è il mio sogno nel cassetto, vedremo….”
Anna Senatore, successo cavesealla Maratona di Cipro
Alla Mediateca Marte, comeevento collaterale rispetto allaRassegna Teatrale “Li Curti”,diretta da Geltrude Barba, spet-tacolare e coinvolgente presenta-zione show del libro di Paola LaValle Diario di un re e di centorose - Edipo e Jennifer: creazionee messa in scena da due stage diAntonello De Rosa (Ed. Area Blu),arricchita dalla presenza attiva deinumerosi e bravissimi protagonistidello stage stesso.Paola La Valle (nella foto conAntonello De Rosa e CarmelaNovaldi, presentatrice della manifestazione), cavesedoc, è emersa di recente come giornalista e scrittrice,curando sul web il suo blog personale, Una vita afoglietti, e fungendo da redattrice culturale dellarivista on line Vivimedia.
Il libro, emozionato ed emozio-nante diario a sfondo esistenziale,corredato da splendide fotografie,narra lo svolgimento di due stage(svoltisi uno a Cava, a CasaApicella, e l’altro a Salerno) e lamessa in scena di due splendidispettacoli teatrali ispirati a duegrandi personaggi (uno classicodel mito greco, l’altro figuramodernissima di trans generatadal genio di Annibale Ruccello),colorati dall’inventiva di un “Re-gista” come Antonello De Rosa,che alla fine diventa il “vero” Re
“cre-attore” della narrazione.Il libro è stato già presentato anche il 18 marzoalla Libreria Feltrinelli di Salerno ed una nuovapresentazione show è prevista l’8 aprile al CentroSociale, sempre a Salerno (ore 21).
Da Paola per Antonello, con tanto show
Fermenti e novità nel nuoto cavese allesoglie della nuova stagione agonistica,che avrà il suo primo picco con i cam-pionati nazionali di Riccione, in pro-gramma dall’1 al 6 aprile. La qualifica-zione a questa gara è già un assolutomarchio di qualità e fa piacere che benquattro ragazzi concittadini sono stati“marchiati”: si tratta di Ludovica Mo-netta, Roberto Acampora, FrancescaSenatore e Chiara Pellegrino. Gareg-geranno non più con il nome di Cava-sports, ma con quello di Team Acqua-chiara di Napoli, in cui sono statirecentemente inglobati.È cambiato anche l’allenatore: non piùDiego De Sio, grande maestro di for-mazione e di “decollo”, ma TommasoCerbone. Non rottura, però, ma assolutacontinuità, in cui il filo rosso è rappresentato dallamatura disponibilità che i ragazzi del team hanno
dimostrato di avere nel proprio DNA, segno di una“spina dorsale” che li aiuterà a camminare bendiritti nella vita, prendendola sotto braccio, anzisotto bracciate.Il discorso non vale solo per i qualificati ai nazionali.Tra gli altri, infatti, spiccano alla grande i delfinidel nuoto di fondo, in galoppante ascesa, soprattuttoIvan Carucci (cat. Ragazzi), che all’ultima traver-sata nazionale dello Stretto di Messina è stato ilmiglior qualificato nell’ambito del folto gruppodei salernitani. E con lui si sono distinti ancheVirginia Siani (cat. Juniores), Antonio Salvati eFederico Nunziante. Delfini pronti a spiccare volida gabbiani…Complimenti… e buoni voli a tutti voi, ragazzi!
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Teresa D’Amico: donna, nonna,imprenditrice, alle prese con tanti“fili” da riannodare. “Fili” costrettia galleggiare nella crisi, come quelli,delle stoffe di famiglia, il grandenegozio di abbigliamento Anter(gestito col marito Antonio Senatoree sito in via Gramsci e con una ne-onata succursale nel Corso). “Fili”,come quelli interiori di una cin-quantenne in bilico esistenziale traconfilitti interiori e insoddisfazionifamiliari. “Fili”, come Filippo, ilprimo nipotino, tanto desiderato,sognato e amato, affetto da una di-sabilitante forma di microcefalia, neicui confronti vive una lacerantetensione tra morsi di disperazione e
carezze di di speranza.Fili raccontati, a montaggio alternato,in settanta brevissimi capitoli ap-passionati e appassionanti del suoprimo libro, intitolato, appunto, Fili(Il quaderno edizioni), che sarà pre-sentato nella Sala di rappresentanzadel Comune l’8 aprile prossimo.Interverranno la prof. Maria OlminaD’Arienzo, Dirigente del LiceoScientifico “Genoino”, la dott. AutiliaAvagliano, assessore del Comune, laprof. Stefania Spisto, editrice delvolume, il pianista Ernesto Torto-rella, giovane talento in volo, e loscrivente Franco Bruno Vitolo, cheha curato l’editing della stesura e chefarà anche da conduttore della serata.
L’8 aprile i “Fili” di Teresa, Madame AnterFBV
Teresa D'Amico
Prestigiosa figura di infaticabile ca-valiere del lavoro, amato patriarca diuna bella famiglia: all’età di ottantottoanni è scomparso Sabato Senatore,il titolare dello storico PastificioSenatore, che aveva sede a Passianoe punto vendita nella centralissimaPiazza Abbro (allora Piazza Roma). Nell’attività produttiva ed in famigliasi è sempre fatto benvolere e stimareper il suo carattere amabile e cordialee nello stresso tempo forte e tenacenella concezione e nella realizzazionedei suoi progetti. Con il suo sorriso
e la sua bontà portava allegriaovunque, avendo sempre una paroladi conforto per tutti. E con i suoicari era sempre una festa dell’affetto,celebrata insieme con i figli Concettae Giuseppe e con l’amatissimamoglie Assunta, con cui ha condi-viso in bellezza la bellezza di set-tanta anni di vita. Con lui va via unpezzo di storia della Città ed ancheun pezzo di cuore. Ma solo unpezzo: il cuore dei ricordi continueràa battere, nel dolce Paradiso dellaMemoria.
8 - CRONACA
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Ricordando il caro Peppino
Non solo un pezzo di storia della Città,ma anche una persona a trecentos-sessanta gradi, ricca “dentro”, conforme di comunicazione a loro modoirripetibili. Questo era il caro PeppinoMuoio, insegnante (Liceo Scientifico“Genoino”), decano dei giornalisticavesi (redattore de “Il Mattino”,collaboratore de “La Tv di Cava”,Direttore dell’ex Quarta Rete e de “IlCastello”), volato via all’improvvisonel corso di una mattinata apparente-mente normale, dopo aver inviato ilsuo articolo al giornale, come facevada circa quarant’anni, con la chiarezza e l’onestàintellettuale che lo hanno sempre contraddistinto.Senza immaginare che nel giro di pochi minuti lanotizia vera sarebbe stato proprio lui.. .Come docente, dai corridoi e dalle aule del “suo”Liceo Genoino, ha lasciato una scia profonda diricordi, perché oltre alle lezioni scolastiche tutto,dalla ultradecennale Vicepresidenza (con la PresidePersiano ha costituito una magnifica coppia di fatto)ai suoi brontolii, dalla caratteristica “mazza” aisorridenti abbracci ed alle commozioni partecipate,era il segno di una partecipazione globale ed iden-titaria alla vita dell’Istituto, della voglia di conosceresingolarmente ogni studente e viverlo come persona. Per questo si consideravano suoi alunni anche quelliche non lo erano direttamente, e dai ragazzi è statosalutato, nei giorni della pensione, con una standingovation spontanea nell’Aula Magna. E a modo lorosono state un’ “ovazione” anche le esequie, con tuttaquella gente e i circa venti tipi di manifesti e i tributispontanei di tutte le parti politiche.Con lo stesso spirito egli affrontava anche i luoghipubblici e la Piazza, dove tanti avvertono ancoral’eco degli incontri con lui, magari cominciati conil classico sfottò o epiteto “alla Peppino” e poisviluppati con conversazioni politiche o personali
mai banali e sempre miranti al cuoredelle situazioni.I suoi modi, a volte spiazzanti, da unaparte erano il segno della sua vogliadi “esserci” e di socializzare, dall’altraerano una forma di difesa per equi-librare e controllare meglio le singolesituazioni, quasi a protezione diataviche fragilità o pudiche timidezze.Questo gli permetteva di dialogaree mantenere equilibrio; ed era ilviatico per far fruttare, filtrandola,la parte più pastosa della sua identità,ricca di dichiarate affettuosità e di
garbata umanità.Posso dirlo con cognizione di causa, essendoglistato vicino prima a Quarta rete e poi per quindicianni in una gestione mai radicale de “Il Castello”.Senza contare i venti anni da colleghi a scuola equel legame di amicizia per cui, pur se diversi, cisiamo voluti sinceramente bene.Quella pastosità del cuore la conoscevano bene ifamiliari, dai fratelli Mario e Giovanni (per cui èstato quasi un padre) al “polmone Emilia”, la com-pagna vitale di una vita, dai figli Annamaria eSalvatore ai quattro nipotini (le “siciliane” e la“puntellina”), di cui è stato un adorabile e adoratoNonno Gongolo. La famiglia, la casa erano il suoporto reale, la stella polare portatrice sana dei valoripiù alti, come l’onestà, la laboriosità, la generosità,una fede religiosa ben convinta, il tutto fondatosull’emozionato culto dei suoi genitori, che, purcombattendo tra mille difficoltà, hanno saputo farscalare ai figli il monte dei loro sogni.Per tutto questo la sua improvvisa scomparsa hacreato e lasciato un vuoto sgomento. Ma quel suosorriso sornione, quei suoi slanci emozionali, quellasua apertura culturale, quella sua ricca umanità,come potranno scomparire dai paradisi della nostramemoria?
"Joan Mirò e i Surrealisti. Le forme,il sogno, il potere", una settantinadi opere grafiche in esposizione dalloscorso 20 febbraio fino al al 20giugno 2016. Dopo il grande suc-cesso della mostra Marc Chagall.I segni e i colori dell’anima (marzo– luglio 2015, che ha raccolto circaottomila visitatori di tutte le età)), unnuovo grande evento alla Mediateca Marte di Cavade’ Tirreni..Arte e didattica: una settantina di opere grafiche inesposizione, una quindicina di attività formative perbambini, ragazzi e adolescenti, dalle teatralizzazioniai laboratori. Ad operare, una squadra di lusso:l’attore Giuseppe Basta, giocoso e stimolante in-trattenitore e lettore, la “giardiniera delle idee”Carmela Pezza, la psicologa Valentina Lamberti,il regista-attore Francesco Puccio, dalla danzatriceAlba Pagano, la burattinaia affabulatrice FlaviaD’Aniello.A dirigere, la Responsabile Grandi Eventi, FrancescaBoccafusca, il curatore della Mostra, Marco Alfano,coadiuvati dalla Segretaria della Mostra MichelaGiordano e dall’Amministratore Delegato AlfonsoBaldi e, fino al giorno dell’inaugurazione, dallaSegretaria Matilde Nardacci (oggi non più“marziana”). Hanno diviso i lavori di Mirò in tretracciati (Le forme, il sogno, il potere) e li hannointegrati con una trentina di opere di fascinosi bigdel surrealismo, da Dalì a Magritte, da Matta a DeChirico.
Al centro dell’evento si colloca il cammino di Mirò(Barcellona 1893 – Palma de Maiorca 1983) e deisurrealisti, a partire dal secondo quarto del Nove-cento, alla ricerca di un linguaggio nuovo che espri-messe più dall’interno le tonalità, le complessità edi vagheggiamenti di una società complessa ed ancoraindecifrabile, stretta in una morsa esplosiva tra ilvecchio in rottura e l’impellenza di una nuovaidentità. In questa ricerca, si va dal recupero delleforme e delle trasfigurazioni che ci portiamo dentrodall’infanzia fino alle meditate e fantasiose esplosionicontro il potere e le sue arroganze. Non a caso ilsimbolo dell’intera mostra è l’apologo di Ubu roi(usurpazione, prepotenze e cacciata), che dalla finedell’Ottocento è uno dei simboli delle campagne“libertarie”. Insomma, un evento di gran livello,che si apprezza alla grande soprattutto nelle visiteguidate e “recitate” e che ci auguriamo sia onorato,oltre che dalle tante scuole del circondario (le pre-notazioni sono tante e continuano a fioccare), anchedai tanti concittadini più abituati a inarcare le so-pracciglia che ad aprire le pupille…
Mirò&Co., la grande Arte al MarteFranco Bruno Vitolo
Nel pomeriggio del 16 febbraio, a soli 54 anni èimprovvisamente scomparso il rag. Gaetano Bof-fardi, proprio nel giorno che doveva essere ungiorno di festa. La stessa mattina si era laureato ilfiglio Carmine in Scienze Politiche.Vissuto professionalmente a Cava de’ Tirreni, èstato in primis Direttore amministrativo e capo delpersonale di Villa Alba, Consigliere comunale conla lista del III Millennio, con a capo il Prof. EugenioAbbro (1997), eletto con 654 voti, e infine Consi-gliere della SE.T.A. Ora era l'amministratore unicodella rsa Oasi San Francesco a Castellammare,
fiore all'occhiello,una eccellenza inCampania . Lastruttura, sotto laguida di GaetanoBoffardi, ha rag-giunto il primato alivello regionalecome struttura accreditata geriatrica più grandedella Regione.Lascia la moglie Angela Altobello e tre figli: Car-mine di 26 anni, Antonella di 23 e Roberta di 20.
Scompare Gaetano Boffardi, ex direttore di Villa Alba
Gaetano Boffardi
Peppino Muoio
Scompare Peppino Muoio storico giornalista de "Il Mattino"Franco Bruno Vitolo
L’attore Giuseppe Basta intrattiene gli spettatori con unavivacissima lettura su Ubu roi. Accanto, l’immagine simbolo della Mostra.
Sabato Senatore
Sabato Senatore, il Cavaliere della pasta