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Penelope
Arnardi Gabriele
Indice • Il cantore• La discesa di Penelope con le sue ancelle• L’arrivo di Penelope• Il suo dolore• Il ricordo• La risposta di Telemaco • Le difese del cantore• Telemaco caccia la madre• Il ritorno nella propria stanza
Il cantore
• Il famoso cantore Femio cantava tra i Proci , i quali erano seduti ascoltando in silenzio, il racconto del triste ritorno degli Achei da Troia.
La discesa di Penelope con le sue ancelle
• Dalle stanze del piano superiore Penelope sentì il canto e scese dalla scala della sua camera con due ancelle.
L’arrivo di Penelope
• Si fermò vicino a un pilastro nascondendo il viso con uno scialle e accanto aveva le sue due ancelle.
Il suo dolore
• Piangendo si rivolse all’aedo: “Femio, tu conosci molte altre imprese di uomini e dei che incontrano gli uomini e che gli aedi raccontano: scegline un’altra, ma smetti questo triste racconto che mi provoca tanto dolore.”
Il ricordo
• “Quella persona desidero ricordarmela come un uomo di cui vasta è la gloria.”
La risposta di Telemaco
• Le rispose allora Telemaco: “Madre, perché vieti che il cantore racconti le sue storieLa colpa non è sua, ma di Zeus, che assegna a ciascun uomo la sua sorte”
Le difese del cantore
• “Costui non va biasimato se narra la sfortunata sorte dei Danai: gli uomini lodano di più quel canto di imprese recenti.”
Telemaco caccia la madre
• “Vai nella tua stanza a fare i tuoi lavori, e comanda alle ancelle di aiutarti. La parola spetta agli uomini e a me soprattutto.”
Il ritorno nella propria stanza
• Salita nella propria stanza Penelope piangeva Odisseo, finché non si addormentò.