Pentagramma 2/2013

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  • 8/10/2019 Pentagramma 2/2013

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    TariffaAssociazioniSenzaFini

    DiLucro:PosteItalianes.p.a.-Sped.

    inAbb.P

    ostale-

    D.L.

    353/2003(conv.

    inL.

    27/02/2004n46)art.1,

    comma2,

    DCB

    Forl.

    Il saggio non entra pi in conflitto con nessunessere, perch stabilito nellinfinito, perdutonellindefinito. Egli arrivato e si tiene nel punto dipartenza delle trasformazioni, punto morto in cuinon esistono conflitti. Riportando la sua naturaallunit, alimentando la sua vitalit, contenendo ilsuo essere, egli penetra la genesi delle cose.Essendo la sua natura intera, il suo spirito vitaleindiviso, nessun essere potrebbe intaccarlo.Se un uomo completamente ubriaco cade da un

    carro, subir forse delle contusioni, ma non siammazzer. Perch? Le sue ossa e le suearticolazioni sono forse diverse da quelle deglialtri uomini? No, ma al momento della caduta lospirito vitale di questuomo assolutamenteintatto. A causa della sua incoscienza al momentodella caduta, lidea della vita e delle morte, la

    paura e la speranza non scuotono il suo cuore.Non sirrigidisce, e per lui il suolo non duro; nonsi frattura quindi nessun membro. Deve lintegritdel suo corpo al suo stato di ubriachezza.Con quanta maggiore forza ci si dimostrerebbe,se si trovasse sotto linfluenza della sua naturadivina! Il saggio al sicuro nella sua natura divina

    e pi nulla lo tocca.C huang tzu

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    2013 NUMERO 2

    pentagrammaLectorium Rosicrucianum

    La quarta dimensione

    Limpotenza del presente

    Il tempo del cuore

    tempo per altro

    A ogni mondo il suo tempo

    Il tempo che appare e scompare

    Momo e i ladri del tempo

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    O gni riproduzione di un articolo o di q ualsiasi altra parte delPENTAG RAMMA viene autorizzat a a condiz ione di citarne

    la fonte e farne pervenire una copia fedele alleditore italiano.

    [email protected]

    RIVISTA TRIMESTRALE

    DELLA SC U O L A INTERNAZIONALE

    DELLA RO S AC RO C E D O RO

    LECTORIUM ROSICRUCIANUM

    La rivista Pentagramma si propone di att irare

    latt enzione dei lettori sulla nuova era,

    che cominciata per lo sviluppo dellumanit.

    Il Pentagramma da sempre il simbolo delluomo

    rinato, delluomo nuovo. anche

    il simbolo delluniverso e del suo et erno divenire,

    grazie al quale si manifesta il Piano di D io.

    Tuttavia, un simbolo ha valore solo se diventa realt.

    Luomo che realizza il pentagramma nel suo

    microcosmo, nel suo piccolo mondo,

    sul camm ino della Trasfigurazione.

    La rivista Pentagramm a invita il lettore

    a compiere questa rivoluzione spirituale

    in se stesso.

    Viene pubblicata nelle seguenti lingue:

    Italiano, Francese, Tedesco, Inglese, Spagno lo,

    Un gherese, O landese, Polacco, Portoghese, Svedese.

    (La rivista esce sei volte allanno.)

    Redazione:Pentagramma,

    Maartensdijkseweg I,

    NL - 3723 MC Bilthoven.

    e-mail: [email protected]

    Indirizzo della redazione italiana:

    Via Mont epaolo 29,

    47013 D ovadola (FC )

    Tel.0543 934721

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    Amministrazione e abbonamenti:

    Lectorium Rosicrucianum,Via Mont epaolo 29, D ovadola, Forl.

    www.rosacroce.info

    Lectorium Rosicrucianum,

    CH - 1824 Caux, Svizzera.

    Abbonamenti:

    . 25.00 abbonamento annuale,

    . 5.00 a copia,

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    Proprietario:

    Associazione Lectorium Rosicrucianum

    Editore:

    S.A.S. Edizioni Lectorium Rosicrucianum

    D irettore responsabile:

    Eva C ristina C asciello

    Stampata presso la tipografia:

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    Via del Lavoro, 22

    36040 G risignano VI

    Autorizzazione del Tribunale di Forl

    n.16/99 dell11/05/99

    Per concessione della

    Rozekruis Pers, Olanda.

    Tribuna le competente per q ualsiasi cont roversia:

    Tribunale di Forl.

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    Sommario

    Catharose de PetriLa quarta dimensioneLa natura della visione autentica

    Limpotenza del presente

    La camicia di forza

    Invictus

    Il tempo del cuore

    lepopea della vita

    Una giusta prospettivaper il nostro tempo

    tempo per altro

    A ogni mondo il suo tempo

    Il tempo che apparee scompare

    Il presente, centro temporale,centro dellesperienza del tempo

    Questa volta come le altre

    Momo e i ladri del tempo

    Trasfigurazione

    PENTAG RAMMA

    unesperienza particolare trovarsi alla vigilia di qualcosa

    di nuovo, di essere sul punto di penetrare in uno spaziocompletamente nuovo, che sia un paese, una carriera ouno spazio interiore che si scopre. Non solounesperienza piacevole, un momento in cui tutto siricongiunge: langoscia e laspettativa, il coraggio e laparalisi, la speranza, la fiducia e la paura di rischiare. lesperienza fondamentale di esistere in questo mondo.Noi veniamo al mondo come in terra sconosciuta. Con iltempo possiamo acquisire le competenze necessarie e,

    grazie a queste, ci adattiamo alle circostanze.Per quanto interiore accade la stessa cosa. Prima diesaminare le propriet del mondo interiore e diidentificarsi con esso, necessario che nasca il nuovocampo di coscienza. E questa nascita della coscienzainteriore anche la conseguenza di una lungapreparazione, dellesperienza che fruttodellorientamento, del desiderio, dellaspirazione e delpotere dimmaginazione.

    Questo numero del Pentagramma, partendo dallaprospettiva dello spazio e del tempo, offre alcuni punti divista su questi aspetti. Nel prepararlo, abbiamo messo inprimo piano il pensiero del nostro Gran MaestroCatharose de Petri : La quarta dimensione esiste! ladimensione che chiamiamo onnipresenza assoluta, oubiquit. Noi vorremmo chiamarla realt onnipresente. la dimensione in cui tempo, distanza, passato, presente,

    futuro, ora e poi sono aboliti.

    Un corpo umano piccolo rispetto allo

    spirito che lo anima. (tradizione oraleafricana) Fotografia di un bambino della bidonvilleKibera, Nairobi, Kenia

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    C om accad uto che un microcosmo,nella sua qualit di essere eterno, siastato danneggiato? Esaminiamo laquestione d a vicino.

    Una corrente di vita microcosmica, o anima, fu

    generata dalla natura astrale originale onnipre-

    sente, e nacq ue dal pensiero divino irradiant e

    dalla natura originale, allo stesso modo come il

    nostro pensiero produce una scintilla nel nostro

    corpo astrale. Il microcosmo, nato in questo

    modo, evolse secondo un processo di realizza-

    zione del S, proprio perch dietro vi era il

    pensiero divino che dava impulso a questa

    scintilla astrale. In ta le maniera, nel campo di

    manifestazione del microcosmo, si liberarono

    degli eteri che si concentrarono attorno al centro

    del microcosmo la Rosa e presero la forma

    di immagini mentali alla base di questa crea-zione. Cos, dalleternit nacque il vero Uomo,

    unito al Padre in modo naturale e spontaneo.

    In tempi remoti, per, luomo abus della sua

    libert, dette prova del suo rifiuto e, poi, si sa

    fin troppo bene cosa avvenuto di lui. Il corpo

    glorioso dellorigine incapace di manifestarsi.

    scomparso poich un corpo mat eriale ete-

    rico, se non emana da un campo-madre astrale,

    possiede la particolarit di disgregarsi comple-

    tamente. Il fat tore animatore originale il mi-

    crocosmo, lanima inattivo, si vuotato e

    non pi in grado di manifestarsi. Lo Spirito,

    autore di questa meraviglia, si ritirato.

    D a allora, un processo di nascita t errestre fa

    nascere una personalit e la unisce a unanima.

    Q uesta personalit essa stessa un altra m e-

    raviglia dellamore di D io, poich bisogna

    considerarla come facente parte di un piano

    di soccorso destinato a ridare vita allUomo

    originale caduto. Infatti, la personalit terrestre come fenomeno temporaneo ha la mis-

    sione di liberare la propria anima, il proprio

    La quarta dimensione

    Il momento in cui luomo si rende conto che nel suo essere esiste, o pu esistere, unattivitdella coscienza non spiegabile con la sua esistenza naturale particolare. Si tratta di unacoscienza che va ben oltre le limitazioni del tempo e dello spazio. In questo articolo, Catharosede Petri spiega in modo estremamente chiaro come un essere umano, prigioniero dellordinespazio-temporale, pu comunque fare lesperienza di appartenere allonnipresenza. Nellamateria, ha un ruolo importante quellapertura che permette di vivere partendo dallintuizione.

    LA NATURA DELLA VISIONE AUTENTICA

    Catharose de Petri

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    C atha rose de Petri ha

    fondato il Lectorium

    Rosicrucianum con Jan

    van Rijckenborgh. Con

    un senso della G nosi

    del cristianesimo pro-

    fondamente radicato in

    lei e la conoscenza della

    pura magia gnostica, ha

    determinato la m agia

    dello stile e dellestetica

    dei Templi nei q uali

    lavora un energia pura e

    spirituale. Ella ha spie-

    gato continuamente ai

    suoi collaboratori che

    un lavoro liberatore

    pu riuscire solo a con-

    dizione di avere una

    condotta molto elevata

    e motivazioni interiori

    irreprensibili.

    D opo la morte di Jan

    van Rijckenborgh, nel

    1968, C atha rose de

    Petri, come G ran Mae-

    stro e di concerto con il

    collegio della D irezione

    Spirituale internazio-

    nale, ha consolidato il

    potenziale autonomo

    della Scuola Spirituale.

    Chris Piazza, fotoamatore, un farmacologo nel New Jersey, Stati Uniti. Egli ha

    sviluppato uno stile fotografico fuori dal comune, e dai risultati sorprendenti, acui d il nome di Camera Toss. I risultati fanno onore al suo creativo emisferocerebrale destro. Da ci deriva il suo nome dartista: Right Brain (Cervello Destro) right brain | chris piazza

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    microcosmo, dallimprigionamento; in q uesto

    modo, grazie al dono di s, attraverso la propria

    aspirazione allendura, essa pu immergersi

    completam ente nellAltro che le rid la vita.

    Il microcosmo , att ualmente, unito al sistema

    nato dallo spazio-tempo. Per, quando lo spi-

    rito, lanima e la personalit t rasfigurata sono

    di nuovo unite, il microcosmo reintegra lo

    sta to d ivino dellonnipresenza. Se ci non

    accade, esso rimane d iviso e da nneggiato.

    Ecco perch risuona continuamente per tutti

    lappello a co mpiere il grandioso lavoro di

    salvezza, nella possente forza della natura

    originale e a tt raverso essa.

    Q uesta grande e santa forza-luce della nat ura

    originale deve, allinizio, irradiare in t utt o il

    corpo, e il comportamento richiesto q uello

    che conduce allilluminazione. C ome Simeone,

    dovete d iventare anime che cercano lo Spirito.

    D i conseguenza, dovete fare in modo che tut ta

    la vostra vita , lintero vostro comportamento si

    armonizz ino con Esso. Allora, in un preciso

    momento psicologico, la grande luce pervader

    il vostro microcosmo e la contemplerete.

    Affinch accada questo, necessario porre ilvostro sentire, pensare e volere sott o la forza di

    radiazione del soffio sacro, affinch lanima si

    svegli alla vita nel corpo vit ale e si unisca a llo

    Spirito Settemplice. Il Cristo interiore pren-

    der la direzione delluomo G iovanni. E l,

    dove un qualsiasi ego devoto non potrebbe

    riuscire, lanima far scomparire ogni difficolt

    esistenziale della personalit conducendola alla

    grande vittoria, cio alla collina del G olgota,

    preludio della resurrezione. In t al modo, nel-

    luomo verr portato a termine il primo com-

    pito di G es C risto. Senza dubbio, ora

    comprenderete ci che accade q uando il can-

    didat o ai misteri gnostici, sot to limpulso del-

    lappello dello Spirito, riesce a elevare la sua

    anima fino al Padre ed in grado a sottrarsi

    agli eoni della na tura.

    Penetrato nel proprio tempio interiore, nel

    pi profondo di se stesso, egli vede lAltro, il

    Vivente. In questa esperienza della pura vi-

    sione, vede anche il cammino del divenire di

    ogni figlio di D io cadut o che, dalla natura

    della morte, si eleva a lla vita liberatrice.

    Questa nuova visione strettamente unita

    allintuizione dalla quale, infatti, non si pu

    separare. Voi com prenderete perfett amente

    tut to ci, q uando scoprirete i l senso e lana tura d ella vera visione. La nascita dellintui-

    zione , in realt, il risveglio dellanima. Essa,

    Lintuizione o nuova visione la porta, la prima realizzazionedella quarta dimensione

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    infatti, corrisponde alla vera nascita dellanima

    e si trova localizzata nello spazio aperto dietro

    losso frontale.

    Il risveglio nel campo dellAnima-Spirito, len-

    trat a nella sfera astrale pura del Corpo Vivente

    magnetico, esige una visione assolutamente

    nuova, vale a dire lingresso in ci che chia-

    miamo la q uarta dimensione dello spazio.

    Luomo conosce tre dimensioni, attraverso le

    quali percepisce uno spazio vitale.

    Per, per quanto estenda questo spazio tridi-

    mensionale, o lo immagini, c sempre un li-

    mite, una front iera: una prigione. In questi

    tempi, constat iamo che tale imprigionamento

    percepito in modo inconscio: in effett i, poi-

    ch il nostro globo terrestre completamente

    esplorato dal punt o di vista t ridimensionale,

    gli astrofisici cercano di raggiungere degli altri

    corpi celesti.

    Sotto la sfrenata spinta esercitata attualmente

    dallevoluzione sullumanit, le tre dimensioni

    stanno diventando troppo limita tive e oppres-

    sive. La scienza reagisce anchessa in ma-

    niera tridimensionale, tentando il pi possibile

    di ingrandire e di allargare questo spazio!

    chiaro che le difficolt esistenti sarebbero ri-

    mosse subito se esistesse una quarta dimen-

    sione d i cui la scienza pot esse riconoscere la

    realt . Tuttavia, questa quart a dimensione esi-ste! Si trat ta della d imensione che viene defi-

    nita come lonnipresenza assoluta, o ubiquit,

    ma noi preferiamo darle il nome d i realt onni-

    presente. la dimensione nella quale il tempo,

    la d istanza, il passato, il presente, il futuro,

    ladesso e il dopo sono aboliti.

    Se lumanit possedesse questa quarta dimen-

    sione, non sarebbe necessario t enta re di rag-

    giungere Marte, Venere, la Luna o, ad esempio,

    Mercurio. Infatti, pensare alla Luna, secondo la

    quart a dimensione, significherebbe esserci. In

    sintesi, possedere la q uart a dimensione signi-

    fica possedere il potere dellonnipresenza.

    Per lessere uma no, la c ui visione a tre

    dim ensioni, estremam ente difficile immagi-

    nare un simile potere. Tut tavia, questa q uart a

    dimensione costituisce solo la porta della

    quinta, della sesta e della settima dimensione.

    Q ueste sette dimensioni costituiscono anche la

    base dellatomo, che possiede sette aspetti.

    Lessere umano, costituito di atomi, , in prin-

    cipio e fondamentalmente, onnipresente, ma

    non ne cosciente, perch la sua coscienza e le

    sue capacit a tt uali sono t ridimensionali. La

    coscienza onnipresente d il pot ere di essere

    ovunq ue si desideri, senza sposta rsi. Lintui-

    zione ne la porta. La nuova visione la prima

    realizzazione della q uarta dimensione.

    D opo q uesta breve spiegazione, comprende-

    rete quanto sia funesto essere ricettivi alle

    influenze astrali della nat ura dialettica ordinaria.Il campo di vita um ano completamente

    insozzato e latmosfera della vita umana, con le

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    Q U E S T A L A M I A G E N E R A Z I O N E

    U n astronomo d isse: Maestro, che sai d irci del Tempo?

    Ed egli rispose: Voi vorreste misurare il tempo, che smisurato e non misurabile. Vorreste conformare

    la vostra condott a, e perfino guidare il corso dello spirito, secondo le ore e le stagioni. Vorreste fare

    del tempo una corrente sulle cui rive sedervi a guardarla fluire. Eppure ci che in voi senza t empo,

    sa che la vita senza tempo. Sa che ieri e domani non sono che il ricordo e il sogno delloggi; e che

    quello che in voi medit a e canta vive tutt ora nei confini di quel primo moment o che semin le stelle

    nello spaz io. Chi di voi non avverte che il suo potere damare illimit ato? Eppure chi non sente che

    questo stesso amore, sebbene senza limiti, racchiuso nel centro del suo essere, e che non muove

    da pensiero damore verso altri fatti damore? E non il tempo, come anche lamore, indiviso e

    immoto? Ma se dovete nella vostra mente scandire il tempo in stagioni, lasciate che ogni stagione

    cinga tutte le altre; e che loggi abbracci il passato con il ricordo, e il futuro con il desiderio.

    Khalil G ibran, Il Profeta (1923)

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    Limpotenza del presente

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    tratteniamo la presa, attraendo o respingendopi del dovuto ci che ci passa accanto duranteil corso del t empo; se ci apriamo e ci muoviamoin una direzione gioiosa, verso ci che sta pi inalto, verso la Luce, pu accadere che speri-mentiam o leternit nel tempo.Ancora una volta leternit si presenta nel

    tempo. Ogni momento ci offre, nella sua fuga-cit, la possibilit di ob liare noi stessi comefenomeni fissi e immutabili.Ogni momento adatto per entrare nello spa-zio-tempo, dove lat mosfera Lucee dove ognicosa si manifesta simultaneamente.In questo tempo, il passato acquisisce un senso

    C

    onoscete il racconto di Jack LondonLa camicia di forza?Un uomo, disteso per terra nella sua cella,

    giace crudelmente legato in una camicia di forza. coperto dinsetti e la sua miseria pressoch totale.Chi si abbandona a una tale miseria soffre nellacarne, muore fra tormenti infernali.Orbene, leroe del racconto disconosce tale stato etace. Non accusa i suoi carcerieri; non se ne cura.Pensa allo spettacolo meraviglioso dellestate neiboschi, al canto degli uccelli, e cerca di provare con isensi il profumo dei fiori e il mormorio del ruscello.Ed ecco che lindebolimento fisico gli benefico; siproduce una divisione della personalit. Egli lascia ilsuo corpo, prigioniero delle implacabili catene, attra-versa i muri e va cantando nella campagna, l dove ilsole carezza luniverso.Mentre i carcerieri sorvegliano attraverso lo spion-cino il prigioniero disteso, emaciato, inanimato,come morto, in lui v libert e, malgrado le circo-stanze, una gioia incomparabile. in questa gioia

    che rientra nel suo corpo; e la forma, l nella mate-ria, rosicchiata dagli insetti, si riempie di questo idil-lio e canta la sua allegrezza. Sa di essere prigioniero,

    eppure libero. in questo stato che lo trovano icarcerieri, sbalorditi e perplessi.Comprendete ora un po ci che la Scuola intendeper negazione? La negazione non uno stato diesaltazione; non rifiuto della realt dialettica, madistacco interiore. E distaccarsi cos significa slan-ciarsi verso la meravigliosa libert. Questa nega-zione dunque, come molti pensano, un atto dellavolont? forse un cambiamento di regime alimen-tare o qualcosa del genere? No, perch, compresacos, sarebbe una cultura della personalit!Nessuno giunge alla negazione secondo la ScuolaSpirituale se non cosciente di essere attirato dalraggio di luce infrarosso del Sole divino.Arriva alla negazione solo chi porta nel suo cuoreun atomo-scintilla di Spirito.

    Jan van Rijckenborgh, LUomo Nuovo, capitolo III

    La camicia di forza

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    profondo e il futuro si sviluppa in unesistenzapiena di significato, che sempre si rinnova.La visione stretta come un tunnel che ci gui-dava dal passato verso il futuro, tutte le falseidentificazioni con il tempo la storia dellanostra vita, il nostro passato e i nostri traumi, inostri progett i, i nostri sogni e il nostro fut uro

    si dissolvono in una chiara comprensionedellesistenza.Il tempo non pi una fata lit , ma un correttosta to dessere, una esperienza cosciente del mo-mento e non una ripetizione infinita di vecchimodelli di esistenza. la possibilit di viveresecondo lessere assoluto, ora e sempre.

    Invictus

    D etenuto nella prigione di Robben Island, Nel-

    son Mand ela (nat o il 18/7/1918) t rasse molt a

    forza dalla poesia Invictusdi William Earnest

    Henley (1849-1903).

    Egli recit q uesta poesia per i suoi com pagni

    di prigionia. Questo messaggio di fermezza e

    indipendenza interiore costitu per essi un

    pot ente sostegno m orale.

    Anche la famosa scrittrice finlandese, Hella

    Wuolijoki (1886-1954), cita questa poesia

    nelle sue m emorie: Enka ollut vanki(Non ero

    una prigioniera).

    La poesia Invictusle fu di ispirazione e di inco-

    raggiamento durante il periodo di detenzione

    nel carcere di Karajampkka-Skatudden di Hel-

    sinki, alla fine della Seconda G uerra Mondiale.

    D al profondo della nott e che mi avvolge,

    nera come un pozzo da un polo allaltro,

    ringrazio q ualunque dio esista ,

    per lindomabile anima mia.

    Nella feroce strett a delle circostanze

    non ho avut o sussulti n urla.

    Sotto le randellate della sorte

    il mio capo sanguinante ma indomito.

    Oltre questo luogo dira e di lacrime

    si profila solo lorrore delle ombre.

    E ancora la m inaccia degli anni

    mi trova e mi trover senza paura.

    Non importa quanto stretto sia il passaggio,

    q uanto carica di sconfitt e la spirale della vita ,

    io sono il padrone del mio destino,

    io sono il capitano della mia anima.

    Invictus di William Earnest Henley

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    L

    e parole di Jos Arguelles ci ricordano il

    racconto della m itologia greca in cui

    U rano fu cacciato dal cielo da C rono,

    il dio del tempo.

    In questo racconto, il ricongiungersi di Urano

    con G aia (cielo e terra) simboleggia il ritorno

    allo sta to di perfetta armonia originale.

    NellApocalisse, G iovanni testimonia di

    aver visto discendere un nuovo cielo e una

    nuova terra.

    Questo significa forse che se Crono scompare

    dalla scena, la perfetta armonia stata raggiunta?

    Vecchia come il mondo, q uesta saggezza

    ancora attuale.

    In effett i, la rottura dellarmonia perfetta nel

    tempo si verifica, da un lat o nella lott a t ra

    spirito e materia in cui coinvolto lessere

    umano, dallaltro nella lotta tra le forme di

    manifestazione che si cont rappongono.

    Prendi possesso del tuo tempo e conoscerai il

    tuo spirito.

    Lorologio e il calendario sono diventati, nella

    nostra coscienza, una seconda natura; e solo

    poche persone pensano al tempo senza asso-

    ciarlo ad essi. Non c niente di male. Lorolo-

    gio uninvenzione meravigliosa e soprattutto

    pratica.

    Non corretto, per, che una societ basi la

    sua intera esistenza su q uesto tempo mecca-

    nico, scandito dallorologio, e pensi che questo

    modo di determinare il tempo sia lunicopossibile. Q uesta unillusione, perch si trat ta

    solo di tempo imm aginario. In un mondo nel

    quale il dio del tempo C rono batt e il

    tempo, lanima soffre. Lo slogan il tempo

    denaro , al riguardo, abbastanza esplicito.

    Lessere umano moderno ha creato una tecno-

    sfera, d ivenendo cos schiavo delle proprie

    creazioni, anche se il vero scopo della tecnolo-

    gia era quello di servire lumanit.

    Non tralasciamo per caso, cos facendo, il cam-

    mino della tecnologia interiore?

    Le antiche culture fanno riferimento allesi-

    stenza d i un tempo ciclico, conoscenza che

    per noi unimmagine sbiadita nella nostra co-

    scienza. Lesperienza del tempo in popoli ant i-

    chi, come i M aya , unespressione del loro

    legame con lorologio cosmico, e della cono-

    scenza degli impulsi di energia provenienti

    dalluniverso. Osservando i pianeti e gli altri

    corpi celesti, i Maya scoprirono che vi era una

    ripetizione a spirale su livelli differenti. Essi

    non rilevarono solamente la posizione dei

    corpi celesti, ma evidenziarono anche dove i

    cicli coincidevano e studiarono questa con-

    giunzione nel t empo.

    Per loro, il tempo era il fattore universale di

    sincronizzazione. Se un corpo celeste, dopo

    una serie di rotazioni, ritorna a una posizione

    gi occupata in precedenza rispetto ad altri

    corpi celesti, si ripetono le stesse condizioni,

    legate alla posizione di questo corpo celeste

    nello spazio.

    Il corso del tempo, immaginato come una spi-rale, esposto in modo magnifico nello tzol-

    kin, il loro calendario sacro; ed tot almente

    Il tempo del cuoreColui che possiede il tuo cuore, possiede il tuo spirito.Prendi possesso del tuo tempo e conoscerai il tuo

    spirito, cos come lunico Grande Spirito.Jos Arguelles, La Dinamica del Tempo

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    contrario al corso lineare del tempo, in cui ieri

    passato e non torner pi.

    Secondo lo tzolkin, lo stesso flusso di energia si

    pu sperimentare nuovamente, in unaltra

    forma, dopo 13x20 giorni, ossia 260 giorni.

    Q uesta idea pu essere applicata anche a cicli

    pi ampi, come la precessione dellasse terrestre.

    Nella nostra epoca un ciclo sta finendo, la

    porta del tempo si aperta e si ripresentano lestesse costellazioni che cerano 26.000 anni fa.

    Ci condurranno anche alle stesse circostanze?

    Pensiamo allantico adagio: O gni cosa accade a

    tempo debito, e nulla avviene per caso.

    Tempo, ritmo, cicli, tutto fissato. Tut ta la vita

    nel cosmo legata al ritmo.

    Lo scienziato Franz Halberg (1915), uno dei

    fondat ori della cronobiologia, ha d imostrato

    sperimentalmente che ogni funzione biologica

    di un organismo vivente influenzata da un

    ritmo periodico.Le nostre funzioni corporee sono soggette a

    una sorta di movimento di marea, secondo uno

    DAL TEMPO LINEARE AL TEMPO RADIALE

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    schema temporale ripetitivo. notevole come

    questi ritmi siano legati ai cicli dei corpi cele-

    sti; sopratt utto a quelli dei pianeti a noi pi vi-

    cini, il sole e la luna.

    Insieme con il ritmo fece la sua apparizione il

    concetto di tempo. Il tempo complementare

    al ritmo e lo completa. Al giorno doggi molte

    persone non comprendono pi i ritmi naturali

    della vita . Lequilibrio tra nat ura e cultura

    perturbato.

    La tecno-sfera non si occupa della biosfera e

    della coscienza, ma le ha sostituite con la mec-

    canizzazione e il marketing. Il tempo artifi-

    ciale genera una frequenza temporale del

    tutto separata dallorologio cosmico della vita.

    La coscienza umana non segue il rapido pro-

    gresso della tecnologia. Il nuovo paradigma del

    tempo che si annuncia ci spinge verso un cam-

    biamento di coscienza, verso uno sta to di

    unione della testa e del cuore, con il cuore in

    primo piano. la trasformazione di una societ

    cerebrale in una societ in cui il cuore occupa

    di nuovo la sua posizione centrale, e pu

    quindi dirigere la testa.

    Non un caso che il tredicesimo baktum dei

    Maya che arrivato al termine configuri la

    trasformazione della materia. Le frequenze di

    vibrazione della ma teria aumentano. Le vibra-

    zioni della coscienza um ana accelerano. La

    conseguenza sar che avremo pi spazio per la

    nostra conoscenza innata e per lintelligenza

    del cuore. Esse verranno in primo piano.Secondo q uella che pot remm o chiama re la

    legge del tempo, il pendolo dellorologio

    cosmico attualmente nella sua oscillazione

    pi ampia. Abbiamo raggiunto il limite del

    tempo artificiale.

    Le at tua li condizioni atmosferiche perforano il

    guscio tecnologico del pianeta. Q ueste aper-

    ture nel tempo sono molto important i per

    lintera umanit.

    Esse mostrano una via duscita dalla dimen-

    sione del tempo. Le sfere della vera vita sono

    aperte pi che mai, e luomo che aspira al-

    leternit le vedr nella loro realt.

    Con laiuto del loro calendario, i Maya vole-

    vano fa r comprendere agli uomini che pos-

    sibile sott rarsi al corso del tempo. Per fare

    ci, indispensabile realizzare una diversa

    esperienza del t empo.

    Lesperienza del tempo lineare e del tempo

    ciclico possono fondersi in ci che noi chia-

    miamo tempo radiale o tempo sopramentale, il

    tempo del cuore. Non senza ragione che

    lunione tra la t esta e il cuore richiami, in que-

    sto momento, tant a a tt enzione tra gli scienziati.

    Il tempo oscilla. linclinarsi della testa, il

    tempo lineare, verso il cuore, il tempo radiale.

    tempo di entrare in un nuovo tempo, un

    tempo del cuore, un tempo dellanima.

    tempo d i elevarsi sino alluomo originale,

    luomo anima-spirito o, come dicevano i Maya,

    il serpente piumato, simbolo della resurrezione

    delluomo e della liberazione dal tempo, la

    nostra pi grande illusione.

    Il serpente rappresenta luomo nel tempo, male ali dellaquila sono il simbolo di ci che

    senza tempo ed eterno nelluomo.

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    La nozione di tempo nelle Ande

    In Bolivia, circa un milione e trecentomila personeparlano l'Aymara, che anche il nome del popoloche conquist questo territorio delle Ande nel XIIsecolo. In tutte le culture il tempo rappresentatosotto forma di spazio, e tutte le lingue derivanoparole riferite al tempo dal loro vocabolario riferitoallo spazio. Cos, si pone il futuro davanti a colui cheparla e il passato dietro. Ecco perch diciamo: Haiancora una vita intera davanti a te; oppure: Tutte lenostre azioni sono dietro di noi.

    Tuttavia, la popolazione andina Aymara ha unadiversa immagine del tempo. Essi immaginano che ilfuturo sia alle loro spalle e il passato di fronte aloro. In lingua Aymara, nayra, che significa occhio,fronte o vista, la parola che indica il passato; eqhipa dietro, schiena usato anche per indicareil futuro.Fonte: Nrc-next, 19 giugno 2012

    Cuernos Del Paine, cordigliera delle Ande, America meridionale

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    Il cosmo, luniverso, un divenire eterno,

    simile a un impulso verso la perfezione.

    Il cosmo, luniverso, il mondo creato esistono

    grazie alle energie e alle vibrazioni.

    La parola vibrazione ci rammenta immediata-

    mente le corde di un violino, ma anche il

    giorno e la notte, il ciclo delle stagioni oppure

    lorbita d i un pianeta. Q uesti fenomeni, esami-

    nati in modo scientifico, sono pure vibrazioni.

    La vibrazione ritm o, ripetizione, movi-

    mento. D al movimento nasce il fenomeno

    tempo; e il luogo che occupa il movimento,

    la sua ampiezza, determina la nozione di spa-

    zio. Q uindi, lo spaz io e il tempo possono es-

    sere considerati i mattoni fondamentali delle

    forme e dei fenomeni. La temperatura,

    lenergia, la luce, la ma teria, il suono, i bat tit i

    del cuore, la respirazione, tu tt o vibrazione.

    Se la vibrazione si ferma , non c pi nulla,

    n voi n io, n spazio n tempo. Le vibra-

    zioni generano tutto ci che si muove, appare

    e perisce nel cosmo, il nostro campo di vita.

    A volte, il tempo considerato come una pa-

    gina bianca, sulla quale ciascuno scrive la storia

    della propria vita. Se per un att imo smettiamo

    di scrivere, il tempo si ferma. Il poeta inglese

    H enry A. D obson (1840-1921) ha scritto: Il

    tempo passa, dite voi? Io dico di no! Il tempo

    permane, siamo no i che passiamo!

    Anche quando fermo, il tempo offre spazio

    per il movimento. Come lo spazio d luogo ai

    processi che si svolgono nel tempo, cos tempo

    e spazio formano insieme una stella doppia

    nella conoscenza intuitiva dellessere umano,

    similmente a qui e ora e dove e quando.

    Tut to ci che ha un inizio ha anche una f ine.

    D i volta in volta qua lcosa deve rimettere la

    corda in movimento, se la vibrazione rischia di

    estinguersi. Questo qualcosa possiamo chia-

    marlo un ordine, una strut tura in cui tut to

    accade al momento giusto, dove accadesi rife-

    risce allo spaz io e momentoal tempo.

    La scienza si avvicina sempre pi alla causa

    prima, fondamento sia del pi piccolo granello

    di polvere che delluniverso. Tutt avia, q uesta

    causa prima stat a sempre indicata , in tutt e le

    lingue e le civilt, con una parola eq uivalente

    a D io. D io non esiste? Poco importa ! Sce-

    gliete pure un altro nome, il significato sar

    comunq ue lo stesso. Se abbandoniamo le di-

    spute infinite sulla creazione e levoluzione e

    riconosciamo la G enesi, la Parola eterna, come

    una realt attuale, allora troveremo la chiave

    di tutto ci che fu, e sar: la Parola magica

    offerta a noi co s chiaramente nellAntico

    Testamento: E la Luce fu.

    E la Luce fu : La Luce una vibrazione, ci che Immutabile si messo in movimento, il dive-

    nire eterno divenuto realt . La Parola, che

    Lepopea della vitaIl tempo senza fine nelle tue mani, mio Signore.Non v nessuno che conti le tue ore.

    Passano i giorni e le notti,le stagioni sbocciano e appassiscono come fiori.I tuoi secoli si susseguonoper la realizzazione perfettadi un piccolo fiore di campo.Rabindranath Tagore

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    non mossa da qualcosa, si mette a vibrare e si

    manifesta come una imm agine completa d i se

    stessa, in un magnifico universo di forza e di

    maest; e forma un essere di cui Ermete cos

    testimonia: Lo Spirito, Padre di tu tt i gli esseri,

    che vita e luce, gener un uomo simile a s,

    di cui si infiamm damore come accade con il

    proprio figlio, poich q uesti, somigliando a l

    Padre, era di grande bellezza. D io si innamor

    in realt della propria forma manifestata e gli

    affid tutte le sue opere. (Pimandro, ver. 32)

    G li affid tutt e le sue opere: parole di straor-

    dinaria importanza. D are un pot ere superiore

    a qua lcosa o a qualcuno viene a volte chia-

    mato anche unz ione. Lessere umano origi-

    nale era dunque un unto, cio rivestito di

    potenza divina. I G reci chiamavano q uesto

    stato Christos. Pertanto, la parola C risto non

    designa una persona, ma uno stat o speciale,

    come potrebbe essere quello di un inviato.

    Perci, limmagine dellUom o originale, chepossiamo definire come la Verit, non fatto di

    pietra, ma una forza att iva che si fa conoscere

    a noi e ci apre il cammino verso la vera vita.

    La Parola dellinizio, E la Luce fu, ha q uindi un

    duplice significato: da una parte d allessere

    umano la libert e la possibilit di costruire il

    proprio mondo, in e con la mat eria (cosa a cui

    si accinge di buon grado); dallaltra testimonia

    della sua vera filiazione con lo splendore ori-

    ginale che vibra, appena percett ibile, sullo

    sfondo del suo cammino terreno.

    la t raccia indelebile che ci ha accompagnat o

    at traverso t utt i i regni della m ateria, sino al

    punto in cui tutt i noi siamo infine giunti.

    U na vibrazione abitualmente rappresentat a

    come un movimento ondulatorio, simile a una

    S o una sinusoide, a una distanza variabile

    sopra e sott o di una linea 0 (lampiezza). Un

    certo numero di queste S (il periodo) si pre-

    senta in una unit di tempo (la frequenza).

    Q uesta la strutt ura della vibrazione, la sua

    legge nello spazio e nel tempo: uno scorri-

    mento su una linea temporale rett ilinea, simul-

    tanea a un continuo movimento dallalto inbasso e dal basso in alto.

    Non c bisogno di molta immaginazione per

    Allegoria sulcampo dibattaglia deltempo. Charlesde la Fosse(1640-1716)

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    comprendere che una diminuzione dellam-

    piezza delle curve della sinusoide conduce a

    una linea quasi orizzontale, dove non si mani-

    festa pi movimento visibile o m isurabile, per-

    ch il moto da llalto in basso e da l basso in alto

    cessato.

    Tut tavia, la vibrazione non mai uguale a zero:

    lassoluto, il compimento definitivo, non di

    questo mondo!

    Siamo in grado di dividere un numero per 2

    una serie infinita di volte, ma c sempre un

    resto, disponibile per un nuovo sviluppo;

    leterna legge ermetica dellevoluzione senza

    fine (da cui lassioma: non esiste spaz io vuoto).

    Visto in una prospettiva cosmica, questa linea

    si trasformer in un movimento circolare.

    Quindi, tutto quello che stato ritorner: non

    c nulla di nuovo sotto il sole.

    Tuttavia, un aumento estremo d elle vibrazioni

    pu generare secondo q uesto stesso modello

    di pensiero una linea verticale in cui nessuna

    vibrazione visibile o misurabile; e dove ci si

    avvicina al limite del cosmo senza poterlo su-

    perare, perch le strutture dei due lati del con-

    fine il manifesta to e il non manifesta to

    differiscono fondamenta lmente, come un abi-

    tante dellaria non pu vivere nel mondo del-

    lacq ua e viceversa. Al di l del limite, il regno

    non appartiene pi a q uesto mondo.

    La linea verticale mant iene la sua promessa: in

    essa c il germe di un cammino; la si pu im-

    maginare come unasta t ra i due mondi che

    abitualmente chiamiamo cielo e terra.Sappiamo che, come umanit, siamo su questo

    camm ino. O almeno c q ualcosa in noi che lo

    sa. Noi proveniamo da unaltra dimensione.

    Nella regione di confine tra i due mondi ab-

    biamo sperimenta to lo spirito e la mat eria e

    scelto, infine, la materia. In tutti i domini da

    cui siamo d iscesi come umanit, ab biamo la-

    sciato parte della nostra vera identit.

    O gni volta abb iamo sfrutt ato la materia circo-

    stante e dimenticato la nostra origine, appro-

    dando quindi in un dominio di una frequenza

    inferiore. Ci continuato fino a quando la no-

    stra forma materiale, il nostro corpo con la sua

    personalit, si adat ta to al livello di vibrazioni

    del mondo mat eriale, allo strato pi b asso e

    crista llizza to di q uesto dominio cosmico, in

    modo che siamo stati in grado di vivere su di

    esso. Questi stadi di materializzazione sono

    chiamat i anche involuzione.

    A causa di q uesto legame sempre pi radicato

    con la m ateria, limmagine della nostra ori-

    gine si offuscata; e a volte sperimentiamo

    una sensazione scoraggiante di impot enza e

    di limitazione. Allo stesso tempo, c qualcosa

    nascosto profondamente in noi che so-

    pravvive come una promessa di felicit, di

    perfezione e dimmortalit, e ci stimola perci

    a cercare una via duscita . Allinizio, questa

    ricerca si orienta esclusivamente sui domini

    terrestri; ma un giorno, i contorni vaghi ep-

    pure inconfondibili di qualcosa annunciato gi

    da molt o t empo, diverranno visibili nelle neb-

    bie della nostra coscienza, come leco di un

    passato reale.Nel mondo della vita attuale, il cosmo la

    nostra base vitale, una vibrazione che cambia

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    cont inuament e secondo un processo inces-

    sant e di crescita e di dissolvenza, un fuoco

    permanente che consuma e trasforma tut to.

    Sulla t erra regna una agitazione permanente,

    un movimento perpetuo. In cielo regna la

    calma perfett a. C i che celeste assoluto : s

    s. C i che t erreno cond izionato: s,

    ma oppure no, ma e anche s e no

    contemporaneamente!

    Si tratta di un duplice stato denominato giusta-

    mente dialett ica. C i comporta delle conse-

    guenze. Nel nostro mondo, ogni parola, ogni

    pensiero o azione genera automaticamente il

    suo contrario. Qualunque azione un essere

    umano intraprenda, tutt o viene sempre neutra-

    lizza to e il risultato sempre zero.

    O gni giorno si conseguono dei nuovi records,

    che saranno superati qualche giorno dopo; si

    salta sempre pi in alto, pi lontano, ma non si

    arriva mai a volare.

    Bench rivestiti di tutte le opere del Padre,

    prima o poi sperimentiamo di essere come un

    frammento di un puzzle. O ra, ricostituire il

    puzzle necessita d i una ricerca. C on tutt i i

    mezz i il lavoro, la lott a, la preghiera cer-

    chiamo di colmare questo vuoto dolente.

    E ci fino al momento in cui, dopo t utt i gli

    sforz i vani, limmagine delluom o originale si

    risveglia e, in questo pezzo di puzzle che noi

    siamo, con tut to q uello che abbiamo, cresce

    la com prensione. Allora ci rendiam o conto

    che lanelito alla perfezione non riguarda la

    nostra personalit, bens il rista bilimento dellegame con lAltro in noi, e con ci che del

    vero mond o.

    Si crea perci uno spazio, un vacuum nel quale

    la purezza della vita originale pu infine riflet-

    tersi pienamente. LU omo-D io nato e la per-

    sonalit, per quanto imperfetta , sperimenta

    che dal circuito sterile della linea orizzontale,

    essa pu elevarsi nella corrente ascendente.

    Ogni polarit generatrice di separazione al-

    lora superata, e colui che lo comprende vi si

    consacra, cuore e anima. In termini biblici,

    qui che G es e il Cristo si incontrano.

    Jacob Bhme ha scritto un intero libro su que-

    sto momento unico e lo chiam: Aurora, o il

    sorgere dellalba; una descrizione pi fantastica

    difficilmente immaginabile.

    Per lessere umano che pu vivere questa espe-

    rienza, lalba di un nuovo giorno appare, un

    giorno che m ai finir, perch appartiene a un

    mondo senza tempo.

    La vita terrena cambiamento, sviluppo, evo-

    luzione, ma anche agitaz ione continua: un or-

    dine che poggia sul delicato equilibrio degli

    opposti. Per quanto eterno possa essere il dive-

    nire, la perfezione non realizzabile in questa

    vita. La vera vita stab ilit, immutabilit ; le

    agitazioni cessano e si trasformano in sviluppo

    armonioso; tempo e spazio perdono il loro si-

    gnificato, e nulla pu colmarli.

    Regnano lo splendore del Bene e la Pace im-

    mutabile dellessere divino, da cui proveniamo

    e verso cui ci eleviamo.

    Chi penetra nel silenzio della sua camera inte-

    riore e chiude la porta dietro di s, contempla

    il Regno della Vita nuova e vi trova il suo postoe la sua funzione.

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    Il tempo un fiume, una corrente ininterrotta di tutt e le cose create. Una cosa non pi visibile

    q uando rapidamente porta ta via, e unaltra si presenta, a sua volta travolta, per sparire.

    Marco Aurelio, imperat ore romano (121-180 d.C .)

    Q U E S T A L A M I A G E N E R A Z I O N E

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    PRIGIONIERI DELLA TEMPORALIT

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    Nel corso della storia, a seconda del

    nostro modo di vivere il tempo, pos-

    sibile individuare tre tipi di reazioni.

    La prima, di tipo tradizionalista, legata al

    passato, ai bei vecchi tempi e cerca di man-

    tenere i valori consolidati. O gni tentat ivo di

    sovvertire la tradizione, come la teoria del-

    levoluzione, per esempio, percepito come

    una m anifesta zione di forze d iaboliche.

    Al contrario, per la seconda, di tipo moderno

    che appare nel secolo dei Lumi la fede nel

    progresso completa. La teoria dellevoluzione

    il suo f iore allocchiello. La sua fiducia nel

    miglioramento, attraverso la scienza e la tecno-

    logia, conferma nelluomo la convinzione di

    una possibile trasformazione positiva del

    mondo. Questa non pi lopera di una forza

    onnipotente, ma quella di un essere umano

    libero e autonomo, la cui coscienza d i s costi-

    tuisce il coronamento dellevoluzione.

    Bench divenuti obsoleti, q uesti due punti

    di vista sono tuttavia alla base delle nostre

    reazioni inconsce.

    Nel primo caso, D io, infinitamente buono, non

    saprebbe tollerare per il mondo, la sua crea-

    zione, una fine infelice. Nel secondo, luomo,

    grazie al suo istinto di sopravvivenza, non man-

    cher, cos come ha fa tt o fino a oggi, di trovareuna soluzione ai problemi: non sta forse per ri-

    solvere gli effett i negativi del surriscaldamento

    climatico? Nessun dubbio che un approccio

    scientifico pragmatico, positivo, releger ben

    presto al regno delle fiabe ogni possibile scena-

    rio cat astrofico.

    La terza reazione si situa nel contesto della

    nostra societ post-moderna, nella quale tra-

    dizione e scienza non sono pi cos predomi-

    nant i. I grandi sistemi d i pensiero si disgregano.

    Siamo i testimoni dellannunciata fine di

    unepoca: si instaurat o un disfat tismo da lle

    nefaste conseguenze.

    I modelli e gli stili di vita del passato non sono

    pi validi. Non sorprende, quindi, che la nostra

    societ, cos come la vita sulla terra, corrano

    verso la loro f ine.

    Q ueste reaz ioni sono la nostra risposta alla

    minaccia che pesa sulla nostra piccola esistenza.

    C i manca lesat ta prospett iva, la giusta visione

    globale di quanto, in realt, sta per avvenire.

    Quale che sia, delle tre, la rappresentazione

    alla quale aderiamo, ognuna di esse ci impri-

    giona nel tempo e nella continuit che imma-

    giniamo di potervi vivere.

    ANDARE OLTRE LA TEMPORALIT E LEFFIMERO

    Allarghiamo la nostra visione della realt,

    poniamoci a una certa d istanza per esaminarla,

    come uno straniero, dallesterno. Immaginiamoche, sebbene rinchiusi nel corso del tempo, fos-

    simo sicuri di poterne uscire. Abbandoniamo la

    Una giusta prospettivaper il nostro tempoLineluttabile rivoluzione cosmica, che ha come diretta conseguenza rilevanticambiamenti atmosferici, si avvicina allumanit. Quali saranno gli sviluppi?Come vi reagiremo?

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    nosta lgia d i un cosiddetto ricco passato!

    Non aggrappiamoci pi a lle molte cose acq ui-

    site che stanno per sparire! Facciamola finita

    con lattesa impaziente di un promettente fu-

    turo che possa colmare le nostre mancanze; e

    non cediamo pi alla paura d i un crollo tota le,

    generatore di ogni sorta di cat astrofi!

    UNA BASE DI PARTENZA AL DI FUORI DEL TEMPO

    Sullo sfondo d i tut to q uesto, una forza primor-

    diale agisce, una forza ricreatrice e rinnovanteallorigine di ogni manifestazione, una forza

    nello stesso tempo immobile e motrice.

    Q uesto principio didentit non presente

    anche in noi, vestigio latente duna vita origi-

    nale eterna? Una vita che non saprebbe sotto-

    mettersi al cambiamento dei tempi? C he

    grandiosa prospett iva il progett o d ellessere

    umano del futuro, poich le sue particolari cir-

    costanze possono permett ere la m anifestazione

    del nostro essere essenziale!

    La risposta adeguata ai cambiamenti futuri non

    proviene dal tempo, n dalla sua durata, n

    dagli sviluppi che gli sono propri: imprevedi-bile. La risposta viene dalleternit, non intesa

    come un t empo che dura per sempre, ma da

    Il tempo dipende dal campo terrestre e dalla gravit adesso legata. Pi intensa la forza dattrazione, pi lento il

    tempo. Il legame della nostra coscienza biologica, spaziale,crea lillusione di un passato e di un futuro. Il passato, finito,si trova dietro di noi; il futuro, davanti, viene verso di noi, onoi andiamo verso di lui. Passato e futuro sono simultanea-mente presenti qui e ora. Si svolgono nello spazio-temposolo a causa della nostra coscienza biologica che si muove

    con lentezza, come una bolla su una superficie piana. nelpunto di contatto fra la bolla e il piano che si gioca la realt

    dellistante, preceduto dal prima, seguito dal dopo. Questabolla non fa che seguire il corso del tempo. Vista dallasuperficie, avanza. Lo spostamento dei suoi punti di contatto

    traccia una linea temporale; ma, allinterno stesso dellabolla, nulla cambia. Sarebbe pi giusto dire che la l inea del

    tempo a spostarsi sotto la bolla immobile.

    Primavera a Bixad, Covasna (Transilvania) Romania. jnos kerekes, 2010

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    una dimensione in cui il concetto stesso di

    tempo non esiste.

    Tale cam po di vita non ha bisogno di svilup-

    parsi in un futuro. gi presente, sempre

    sta to. D a t ale campo emanano sin dallori-

    gine dei tempi degli impulsi destina ti a sti-

    molare lumanit in vista della liberazione

    della propria coscienza.

    Tali impulsi non si accordano m ai a lle strategie

    di sopravvivenza biologica delluomo; essi

    fanno appello solo al potere latente, eterno,

    addormentato in lui. frutt o del caso se,

    proprio nella nostra epoca, il risveglio di tale

    principio si manifesti in tanti uomini? Se pare

    che siamo orma i in grado di anda re oltre il

    corso del t empo?

    Unininterrotta corrente di energia di Luce si

    riversa nel tempo. Ci richiama alle qualit in-

    teriori dellanima. Se non utilizziamo affa tt o, o

    troppo poco, tali qualit e questa una legge

    gnostica esse potrebbero t rasformarsi per noi

    in supplizio, in malat tia, nel tormento di

    Jacob Bhme. Q uesta possibilit inutilizzat a

    diverrebbe causa di confusione e di turbe

    estreme. In effett i, questa corrente di luce al-

    leggerisce, per cos dire, lo spazio-tempo e lorende pi plastico, mentre quaggi il tempo

    diviene pi denso, pi pesante e pi lento.

    D elle fessure si formano, qua e l, nel velo fra

    quaggi e laldil. Laccelerazione delle vibra-

    zioni permett er che alcuni, sempre pi co-

    scienti, smascherino le illusioni; mentre altri

    andranno di inquietudine in inquietudine, im-

    mergendosi nello smarrimento d i allucinanti

    visioni apocalitt iche.

    TEMPO PER LE QUALIT DANIMA Le qualit

    danima sono essenziali per il nostro modo di

    affrontare gli sconvolgimenti a venire. Abban-

    donare, sott o la strett a delle circosta nze, ci a

    cui siamo attaccati, non affatto paragonabile

    alla rinuncia di una coscienza matura che si

    libera del superfluo in vista dei nuovi sviluppi.

    Il possesso d i una dimensione interiore in

    grado di custodire lamore o conoscenza

    del cuore (la gnosi) e di operare al servizio

    degli altri, permet te d i riconoscere questo

    periodo transitorio come un tempo di raccolta,

    portatore di frutti.

    Chi si identifica con la sua coscienza biologica spazio-tem-porale, dal pensiero lineare, non ha altra possibilit che

    attenersi a tale linea, a questo filo. costretto a seguir lo,sempre pi in fretta, senza mai indietreggiare. Ma colui nelquale la coscienza-bolla, onnipresente, sviluppataalmeno un poco, conosce le possibilit di vita presenti inlui, immutabili, eterne, illimitate.La superficie descritta prima non del tutto piana, ma pio meno accidentata. Perci, il percorso della linea sinusoi-dale, tanto ascendente quanto discendente, alterna punticulminanti a punti pi bassi, in modo che, nei primi,possiamo provare la sensazione di sfuggire alla gravit,mentre nei secondi limpressione della pesantezza prevale.

    Impossibile sfuggirle! Nella nostra epoca, tutto indica che inquesto moto ciclico abbiamo toccato un punto culminante.

    A una tale situazione succede sempre una discesa, unmomento di crisi effettiva. Posti davanti a una scelta deci-siva, legati a quanto abbiamo acquisito e determinati dallaforza di gravit, continueremo a seguire il filo del tempo,nellincapacit di reagire altrimenti? O ci apriremo, da ora, aivalori di eternit?La Fraternit della Luce mette a disposizione degli esseriumani tutti i mezzi necessari allapertura della lorocoscienza. Bench trattenuti nella rete dalla forza di attra-zione terrestre, nel nadir dello spazio-tempo, siamo nondi meno figli delle stelle, degli esseri deternit.

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    Massima concent razione, tut ti i mu-

    scoli tesi, completam ente orientato

    sul segnale di partenza. Il cronome-

    traggio era perfetto. Lo scat to coincideva esat -

    tamente con il segnale della partenza ; in

    breve, una partenza da sogno. Ne era sicuro,

    da q ui il corso della sua vita avrebbe preso

    unaltra piega. Le gambe erano in perfett a

    forma e non era m ai stat o in condizioni ideali

    come oggi. Nessuna possilit di errore. Tutt i i

    mesi, o meglio tut ti gli anni di preparazione,

    di impegno e di privazioni stavano per essere

    premiati da q uesto record del mondo intensa-

    mente desiderato. G i da tempo cerano pochi

    avversari capaci di competere con lui. Il

    tempo : la sua sfida e forse anche la sua osses-

    sione. N essuno, in questi ultimi anni, si era av-

    vicinato veramente al record del mondo.

    Sembrava fosse il candidato prescelto per cam-

    biare la situazione e anche lui lo pensava.

    Lidea di un exploit dominava i suoi impegni, i

    suoi pensieri, la sua vita. 2 minuti e 3 secondi:

    era necessario mantenersi al di sott o.

    Se ne ricordava bene negli ultimi metri. Lo

    scorrere del tempo durante le ultime falcat e e

    il tifo intorno a lui. 2 minuti e 1,9 secondi.

    C era riuscito! Il fine era raggiunto! O ra, dopo

    un anno e mezzo, accade che, inevitabilmente,

    un altro corridore di fondo ha migliorato ilrecord del mondo. Il suo tempo appart iene gi

    alla storia.

    SABATO 7 MAGGIO 14,53 Bisognava aspett ar-

    selo. N on poteva essere diversamente. Perch

    dunq ue questa d elusione? C ome se non avessi

    mai saputo che un record sempre provviso-

    rio. Perch essersi impegnato per tanti anni?

    Soltanto qualche minuto, una manciata di se-

    condi C he cosa mi ha dato q uesto? Per anni

    ho lottato contro lorologio. Pi veloce, sem-

    pre pi veloce. Era necessario dimostrarmi il

    pi forte affinch limpossibile potesse diven-

    tare possibile. Si sarebbe dett o che il tempo

    mi aveva intrappolato. Naturalmente ero co-

    sciente che il record non sarebbe durato per

    sempre. Perci, il bisogno impellente di unul-

    tima vittoria dominava la mia esistenza e tutt i

    i miei sforzi erano orientati su questo. Anche

    se pensavo che il record mondiale mi avrebbe

    concesso lultima vittoria, ora so che era unil-

    lusione. Finora pensavo che correre fosse la

    mia specialit e il filo conduttore della mia

    vita. Tutt avia, questo non mi ha dato ci che

    cercavo, ma mi ha condotto al punto in cui

    mi trovo.

    Il tem po mi incuriosisce ancora: da una parte

    crea delle possibilit, da unaltra parte pone i

    suoi confini insuperabili. Per noi, il tempo

    rappresenta un fatt o naturale e condiziona la

    nostra vita: pertant o, non mi sono mai vera-

    mente fermato.Mi necessario analizzare tutto ci. giunto il

    tempo di pensare ad altro.

    tempo per altroDa un po di tempo, gli avversari in grado di competere con lui erano pochi.Il tempo, ecco qual era la sua sfida e, in fondo, anche la sua ossessione.Nessuno, negli ultimi anni, si era veramente avvicinato al record del mondoe lui sembrava proprio il candidato destinato a modificare la situazione

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    DAL DIARIO DI UN GIOVANE

    right brain | chris piazza

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    VENERD 26 AGOSTO 7,28 C onosci questa

    sensazione? Ti svegli spaventato e non hai a l-

    cuna idea del giorno n dellora, come se qual-

    cuno con una grossa spugna ti avesse

    cancellato la sensazione del tempo. Per un mo-

    mento, non esiste pi niente, assolutamente

    niente. Ancora un po e arriva il panico: hai di-

    menticato qualcosa, ma cosa? Tutto questo in

    un lampo. E, poi, anche questo passa. La data

    del giorno ti ritorna alla mente e il quotidiano

    pu riprendere il suo corso.

    esattam ente in questo modo che questa mat-

    tina mi sono svegliato. Lunica certezza che

    sono ancora seduto sul bordo del letto e non

    ho ancora iniziato le abituali occupazioni. Un

    momento e realizzo che ho sicuramente di-

    menticato una cosa. D ove andato a finire il

    mio progetto sul tempo? D ove si trova la con-

    vinzione che quel progetto era valido? La co-

    scienza che avrei voluto dedicarvi tut ta la mia

    attenzione? Scomparso? Come possibile? Al-

    meno so a che cosa voglio dedicarmi? In que-

    sto momento potrei dire che non ne ho il

    tempo. A essere verament e sincero, questo non

    vero. S, mi sono riempito d i impegni e la mia

    att enzione viene richiamat a da altre cose. Ma

    non si tratt ava di una mia scelta? Se dico che

    non ne ho il tempo, come se per me tutto

    fosse stat o gi predeterminato senza avere pi

    la possibilit di intervenire. C ausa d i forzamaggiore. Pecca to. una scusa facile che non

    serve molto per andare avanti. Non avevo il

    tempo, equivale quasi ad a ffermare: Il tempo

    mi ha dominato.

    MARTEDI 25 OTTOBRE 21,16 Q ui, sulle alte

    mont agne, c buio e silenzio. Soltant o q ualche

    fruscio e dei brusii. Nonostante il tappetino e il

    sacco a pelo, sento che il suolo duro fa soffrire

    la mia schiena. Tut tavia, la mia at tenz ione non

    si sofferma su questo leggero dolore alla

    schiena. No, rivolta verso il cielo immenso

    sopra di me. Brillano numerose stelle. im-

    pressionante e io mi sento piccolo, perfino insi-

    gnificante. Q uesta volta celeste incredibile.

    La osservo, ed essa si presenta come reale. Ma

    fino a che punto? Se capisco bene, vedo pas-

    sare la storia. La posizione delle stelle, forse,

    potrebbe essere molto diversa. Rendendomi

    conto di questo, mi ancora possibile definire

    che cos la storia? Cosa c dietro le stelle? E,

    poi, ancora oltre? C i sarebbe sempre il tempo a

    prevalere? O ppure c qualcosa come leter-

    nit? Mi sopraggiungono tante domande, ma

    chi mi risponder? U na risposta deve esserci,

    non pu essere diversamente. Ma sar in grado

    di comprenderla? Q uesto mi d le vertigini.

    Voglio sapere, ma la mia mente non riesce a

    capire. C ome potresti comprendere una cosa

    come leternit, quando sei sott omesso al

    tempo con tut to te stesso? Alcune tecniche

    moderne sembrano riuscire a farcelo dimenti-

    care dandoci la sensazione dellonnipresenza:

    essere connesso sempre e dappertut to, un clic e

    hai accesso a qualsiasi informazione di cui hai

    bisogno. D a dove ci proviene questa a spira-

    zione a q ualcosa di eterno? D a dove ci arriva il

    desiderio di essere liberi? Tut to ci che ci cir-

    conda raggiunge un apice e poi sparisce. Tutta-

    via, ci comportiamo come se quello che

    facciamo e realizziamo avesse un valore inat-taccabile. Mi basta pensare al mio record mon-

    diale che, anchesso, svanito. D a una parte, il

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    tempo vigila a che tut to passi e niente resista ,

    da unaltra parte ci offre loccasione di svilup-parci, di crescere. A qua le fine? D eve esserci

    qua lcosa che ci guida, che ci spinge verso qual-

    cosa. Q ualcosa ma che cosa? Una cosa che

    non perisce e, quindi, ha un valore eterno. Mi

    accorgo che la mia comprensione limitat a.

    Q uello che sento interiormente un profondo

    desiderio di scoprire nella vita questa dimen-

    sione eterna.

    SABATO 31 DICEMBRE 23,28 Trentuno, trent a-

    due, trentatre Il tic-tac prosegue al proprio

    ritmo. Poco pi di mezzora e questanno sar

    volato. I tappi di spumante stanno per saltare e

    i razzi illumineranno il cielo con migliaia di

    scint ille. Buon Anno! I migliori auguri! Ab-

    braccio generale. la consuetudine. Un nuovo

    anno forse significa che tutt o sar diverso? Se

    tut ti si sforzassero di mettere in pratica i buoni

    propositi, forse qualcosa potrebbe cambiare. A

    essere sincero, devo dire che le mie aspettat ive

    non sono rosee. , comunq ue, consolante dire a

    se stessi che un nuovo anno potrebbe essere

    una pagina nuova, vergine. Ma questo non al-

    trettanto vero per ogni secondo? Forse sono

    troppo demoralizzat o. C redo di essere deluso

    dal risultato ottenuto dal genere umano nel

    corso dei tempi. I tappi di spumante che sal-

    tano mi fanno venire alla mente lesplosione

    originale, il Big Bang con cui tut to comin-

    ciato. Secondo gli scienziati non si sarebbe trat-

    tat o di una esplosione, ma di un potenziale che

    ha cominciato a dispiegarsi partendo da un

    punto di calore e di densit staordinariamente

    intensi. Q uesto avrebbe dato inizio alluniverso

    e, infine, anche al nostro mondo. Il potenziale

    di tutto ci che esiste att ualmente era gi pre-

    sente allora. Forse io, o qualcun altro ha potutoinfluire su questo? No. E, perci, siamo spinti

    e costretti continuamente a svilupparci. Era

    questa lintenzione che presiedeva il Big Bang,

    che si sviluppasse un mondo come noi lo cono-sciamo? Un mondo pieno di contraddizioni

    dove nulla eterno? Mi difficile crederlo!

    Q ualcosa dentro di me sa che c di pi: la vita

    deve avere un fine grandioso. Tuttavia, m olto

    strano che io non sia affatto simile agli altri.

    Nella m ia fierezza d i essere come sono, nelle

    mie paure di perdere quello che credo di pos-

    sedere, nei miei timori per tutt o ci che pu

    danneggiarmi, nei miei sentimenti positivi e

    negativi che si succedono senza tregua in

    tutto questo, non trovo niente che abbia un va-

    lore di eternit. Ma pu essere possibile che

    leternit possa essere sperimenta ta nel tempo?

    C he nel mondo ci sia una forza invisibile che

    spinga tutto a svilupparsi? Uno sviluppo in cui

    ciascuno possa scoprire che il tempo non ha

    importanza, ma soltanto leternit? Allora, che

    importanza possono ancora avere lapparenza

    del mondo e quello che tu sei? Si trat ta d i sco-

    prire qualcosa di ben pi vasto e tu non lo sco-

    prirai nel passato n nel futuro, ma soltanto nel

    silenzio. Intorno, si sentono i petardi dei fuochi

    dart ificio e i tappi di spumante che saltano.

    Ma dentro di me c il silenzio.

    DOMENICA 1 GENNAIO 0,01 Nel silenzio, si

    realizzano le prese di coscienza. Antichi e

    dolci sussurri. Sopraggiungono nuovi pensieri.

    O ra lo so: il tempo e leternit sono indissolu-

    bili. Leternit cont iene e sospinge il tempo.

    Leternit si trova nel tempo. Leternit si

    trova nelluomo.

    Non si tratta del circuito chiuso, salire bril-

    lare discendere. No, si trat ta di un movi-

    mento a scendente in spirale che d alla vita il

    suo valore eterno.

    Lo sento. Vado perch tempo.

    Chiusura della giornata dei giovani.Noverosa 2012

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    A ogni mondoil suo tempo

    Nel secondo libro del C orpus Hermeti-

    cum , Pimandro rivela a Ermete il

    rapporto tra D io e il Tutt o. Pimandro

    lo spirito divino ispiratore rivela a Ermete

    la disposizione delle cinq ue manifestazioni

    nella manifestazione universale, e cio: D io,

    leternit, il mondo, il tempo e il divenire.

    D a D io proviene leternit, leternit crea il

    mondo, il mondo crea il tempo e il tempo crea

    il divenire. Lessenza di D io il bene, il bello,

    la beat itudine e la saggezza; lessenza delleter-

    nit limmutabilit; lessenza del mondo

    lordine; lessenza del tempo il cambiamento;

    lessenza del divenire la vita e la morte.

    Lo Spirito e lanima sono la forza attiva e ri-

    velatrice di D io; limm utabilit e limm orta-

    lit sono lazione delleternit; il deperimento

    (la corrutt ibilit ) e il ritorno alla perfezione

    sono lazione del mond o; crescere e decre-

    scere sono lazione del tempo; la qualit

    lazione del divenire. C os leternit in D io,

    il mondo nelleternit, il tempo nel mondo

    e il divenire nel tempo.

    Mentre leternit immobile intorno a D io, il

    mondo si muove nelleternit, il tempo si com-

    pie nel mondo e il divenire diventa nel tempo.

    Leternit fa del mondo un ordine, penetrando la

    materia con limmutabilit e con limmortalit.

    Il divenire della materia d ipende dalleternit,

    come leternit stessa dipende da D io.

    Il divenire e il tempo esistono t anto per il cielo

    che per la terra, ma sono di natura differente:

    immutabili e imperituri nel cielo, mut evoli e

    perituri sulla terra.

    D io lanima delleternit; leternit lanima

    del mondo, il cielo lanima della terra.

    Si pu vedere leternit come una durata per-

    petua. Ma si pu anche dire che la natura del

    tem po di durare senza f ine, ci equivale a

    una nozione di eternit. In q uanto a noi,

    siam o eterni passeggeri at traverso i cicli di

    nascita e di morte. U n uomo di q uesta natura

    non immut abile nel divenire dello spazio-

    tempo. Anche lintervallo tra la nostra morte

    e una prossima incarnazione si misurano in

    unit di tempo conosciute. Apprendiamo dal

    C orpus H ermeticum che c un tempo di

    D io e un tempo degli esseri uma ni. Q uesti

    due tempi sono differenti di natura, di pro-

    grammazione e di temporalit, ma esistono

    contemporaneamente.

    Il divenire nel mondo dello spazio e del tempo

    pu essere rappresenta to come un ciclo di

    nascite e di morti che si ripetono senza fine. Il

    destino dellumanit consiste nel dovere rico-

    minciare sempre da zero, nel mondo sopranna-

    turale ci non esiste. In quel mondo, il divenire

    come una spirale.

    La programmazione D io, eternit, mondo,

    tempo e diveniredi cui parla Pimandro ,per noi, una realt esistenziale soprannatu-

    rale. Il nostro ordine unimm agine molto

    Dio, leternit, il mondo, il tempo e il divenire secondo Ermete Trismegisto.

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    sempre vicino e lontano, intorno a noi, in noi,

    onnipresente. In ogni momento possiamo ricol-

    legarci alleternit. In ogni momento, c la

    possibilit di iniziare il sentiero che ci f a

    lasciare il tempo strappandoci dal campo delle

    cause e degli effetti.

    C ome disse Lao Tze: Il macrocosmo dura eter-

    namente. Pu perch non esiste per s.

    caricaturale. Il divenire cosmico nei domini

    divini ha un fine diverso da q uello che cono-

    sciamo. Mentre, nel corso d el nostro svi-

    luppo, noi facciamo delle esperienze

    coscienti, il corso d el divenire nei domini d i-

    vini manifesta lam ore che, del resto, porta

    anche al nostro sviluppo.

    Lessenza del divenire la vita e la morte,

    questo ci porta att raverso

    molti camb iamenti.

    Mediante le vite e le morti,

    capiter che un tempo pas-

    ser nellaltro, in una vita di-

    vina in costant e evoluzione.

    Un tempo che appare deve

    anche scomparire: infatti, non

    il tempo che appare a le-

    gare luomo a Dio Ne risulta

    che deve, dunque, esistere un

    tempo non creato. Abbiamo

    unesperienza del tempo che

    ci appartiene, dipendente

    dalla nostra coscienza. Siamo

    molto preoccupati d elle onde

    da noi provocate sul mare

    della vita, ma non notiamo

    loceano delleternit che ci

    sorregge. Perci, ci sent iamo

    allontana ti da D io, anche se

    il divino non si allontana .Non essendo n del t empo

    n dello spazio, il divino

    Lanima ha due occhi;uno vede nel tempo,laltro rivolto versoleternit.Angelus Silesius

    transformation bonnie bruno

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    Per la scienza fisica, il tempo la qua rta

    dimensione, accant o a llaltezza, a lla

    larghezza e alla profondit. Il tempo

    implica la causalit : questa, difat ti, pu es-

    sere compresa solo nel temp o. Tutt o procede

    di causa in effetto: leffetto la conseguenza

    diviene causa a sua volta, e cos via in un

    movimento continuo.

    Teoricamente, siamo liberi di muoverci nello

    spazio; nel tempo, invece, possiamo spostarci

    solo verso lavvenire. Q uesta presunta

    assenza di libert ci port a a considerare le

    dimensioni come espressioni di stati di

    coscienza. D a ci deriva il concett o di una

    coscienza spazio-tem porale.

    LINIZIO DELLO SVILUPPO Speriamo di chiarire

    questa riflessione con la seguente immagine.

    Allinizio della creazione, dal non dimensionale

    fu creato un punto. Si trattava, per cos dire,

    della coscienza del punto, la nascita di uno

    spirito vergine. Poich la manifestazione uni-

    versale include ogni cosa nel suo perpetuo mo-

    vimento ivi compreso ci che non in

    movimento da questo punto fu creata una

    linea: la prima dimensione. Nello stesso modo,

    questa linea gener, perpendicolarmente, una

    superficie in profondit: la seconda dimen-

    sione. G enerata sempre da q uesto movimento,perpendicolarmente a questa superficie,

    ap parve laltezza: la terza dimensione.

    Il movimento cond uce sempre la coscienza

    verso un cam biamento e una crescita. D u-

    rante il q uarto periodo (il periodo d ella Terra,

    nel quale ci troviamo), per la prima volta ,

    luomo pot r vivere consciamente del triplice

    spirito. Collegato alla volont, allamore-sag-

    gezza e manifestando lat tivit del creatore, il

    triplice spirito forma, vita e movimento. La

    vita, la vita cosciente, appare con lavvio del

    movimento della forma.

    Appena la crescita raggiunge una certa com-

    pletezza, il movimento perpendicolare

    spinge la coscienza allo stat o successivo.

    C os, lo spirito um ano incosciente giunto

    alla coscienza d ello spazio-tem po o co-

    scienza tridimensionale. Iniziando da una

    coscienza universale, ancora incosciente

    per lui, ha acquisito un corpo fisico, un

    corpo vita le e un corpo astrale, il cui sta to

    compa rabile con una coscienza di sogno.

    LA FINE DELLA COSCIENZA SPAZIO-TEMPORALE

    Nella q uarta d imensione, il movimento non

    pi lenergia dinam ica che muove form a o

    vita nel tempo; movimento interiorizzato

    nelleternit.

    Nello spaz io-tem po, le opposizioni generano

    la coscienza empirica. Nella q uarta dimen-

    sione, le oppo sizioni si basano su unintera-zione dinamica e creatrice. C os, dai due poli

    creatori originari pot r nascere una nuova

    Il tempo che apparee scompareLuomo completo si manifesta secondo sette stati di coscienza, come insegnala saggezza universale. Dio cre il mondo; il mondo cre il suo tempo e iltempo le sue generazioni, dice Ermete, e Jan van Rijckenborgh precisa:Una dimensione una frazione dello spettro dello Spirito Divino.

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    coscienza f uori dal t empo, q uella d ellanima

    nuova, nel corpo eterico.

    In q uesta coscienza, fenomeno concomitante

    allavvio del movimento della forma, il tempo

    smette di esistere. Sparisce anche lo spazio

    propizio a llo svolgimento del t empo, mentre,

    nel corso della seconda m et del periodo della

    Terra, apparir la potenzialit di una coscienza

    onnipresente: la possibilit di uno sviluppo

    glorioso.

    Munito di questi nuovi e grandiosi at tribut i del

    pensiero astratto che utilizzano lintuizione

    dellanima come bussola luomo nuovo in

    ascolto dellimpulso interiore dellAcquario

    scoprir un q uinto movimento perpendicolare

    alla coscienza quadri-dimensionale: la co-

    scienza iuppiteriana o di G iove, chiamata cos

    nellinsegnament o universale.

    LA COSCIENZA IUPPITERIANA Durante la fase

    che precede il periodo di G iove, una saggezza

    benevola dellanima predominer nelluomo. Il

    termine G iove si riferisce alla rivoluzione

    macro-cosmica futura, prossima tappa del-

    levoluzione della maggior parte dellumanit .

    Luomo di q uesta fase sar onnisciente e

    umile. La sua padronanza di una coscienza

    dellanima pura e sveglia gli permet ter di co-

    noscere interiormente e lucidamente ognicosa. Percepir, simultaneamente, sia lappa-

    renza esteriore degli altri limitata e formale

    nella vita ordinaria sia tut to ci che vive e si

    manifesta nella loro anima. Avvertir la mi-

    nima vibrazione di ci che chiamiamo aura,

    ne comprender le cause e le mot ivazioni.

    Inoltre, ogni giudizio gli sar estraneo. Luomo

    dalla coscienza iuppiteriana sar privo di ego-

    centrismo. La pi piccola delle sue imprese

    manifester conforto e gioia dinamica. La

    G nosi impregna la coscienza iuppiteriana di

    una comprensione viva e della certezza di

    sapersi collegato al divino. D otat o di questa

    coscienza, luomo che ha raggiunto t ale gran-

    dezza dar vita a tutt o ci che lo circonda: vita

    del cuore, vita dellanima. Niente, per lui, sar

    senza significato.

    Tut t avia, d egli sviluppi ancora pi grand iosi

    che non siamo in grado d i descrivere atten-

    deranno luomo nei periodi futuri. Durante le

    ere di Venere e di Vulcano, luomo si spiritua-

    lizzer in una creazione eterna. G li insegna-

    menti universali definiscono questo camm ino

    di spiritualizzazione come vera evoluzione.

    Luomo, nato spirito divino incosciente, ha

    compiuto il suo camm ino di esperienze fino al

    nadir della materialit. G li tocca ora, in q uant o

    spirito d ivino, la strada d el rito rno cosciente,

    avendo riunificato in s i due poli creatori. Egli

    si fonder nella causa senza causa.

    Il tempo, che un giorno apparso, sparirnelleternit.

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    Il tempo un modo di pensareSpinoza

    right brain | chris piazza

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    I l momento presente sempre un punt o neltempo? Un istante pu veramente esisterese non ha una durata? Si pot rebbe pensareche le cose non possano avvenire in un istant e.

    Si pu parlare di esistenza senza durata? I saggi

    come Lao Tze non si lasciano irretire da questo

    tipo di logica. Secondo la loro prospett iva,

    listante non un oggetto della logica: infatt i,

    lo concepiscono come compreso in Tao, il pre-

    sente eterno divino. Essi vedono come listante

    presente comprenda, in realt, il presente di

    ogni tempo

    Lao Tze ci insegna come il presente d i Tao

    possa attraversare il presente, o risuonare nel

    presente, da un punto che dipende dal tempo

    e dallo spazio. Nel corso di una vita, quel

    punto pu rappresentare un momento critico,

    una svolta . Pu sembrare impossibile che il

    principio eterno e immediato di Tao possa

    penetrare nel tempo, eppure precisamente in

    quel momento si apre il cammino in grado di

    liberare da l tempo.

    C ontinuando le nostre considerazioni sul rap-

    porto tra listante come punto del tempo e

    leternit, dirigiamo i nostri pensieri sul grandeC ampo originale dove si trova la Materia pri-

    mordiale. Q uesto C ampo riempie limmensit

    dello spazio e, riferendosi a esso, i Rosacroce

    classici gli gnostici della stirpe di Ermete

    dicevano: Non esiste spazio vuot o.

    D allinvisibile nasce il visibile, dalleternit

    nasce il tempo. Intorno a ogni idea, che emana

    dalla Materia primordiale, si concentra del-

    letere. Q uesto forma una nuvola eterica, una

    forma densa che crea una carica, un campo di

    tensione elett romagnetica contenente la vita .

    Q uesto campo irradia, attira alcune forze, ne

    respinge altre e, infine, d forma a un nucleo di

    coscienza polarizzat o. La carica elettrica di

    questo campo forma una nube che tiene in-

    sieme atomi ed elementi. In tal modo, a questo

    campo data una vita assolutamente conforme

    allidea che ne costituiva la base. Il concetto, il

    principio di un tale campo vale tanto per un si-

    stema stellare quant o per lessere umano. Vale

    tanto sia per il macrocosmo sia per il microco-

    smo. Lo stesso principio vale anche per il

    mondo delle nostre idee personali. Possiamo,

    dunque, enunciare che esistono diversi tipi di

    campi magnetici pi grandi o pi piccoli e

    formano, nel loro insieme, la m anifestaz ione

    universale. Molti prodigiosi sviluppi si compe-

    netrano, si uniscono e si realizzano. Essi sonocaratt erizza ti da d iverse leggi magnetiche al-

    linterno di un grande insieme.

    Il presente, centrotemporale, centrodellesperienza del tempo nel presente che tutti gli avvenimenti sono accaduti, accadono e accadranno. A rigordi logica, considerando il tempo come lineare, esso ci che intercorre tra un inizio e unafine. Gli eventi possono presentarsi in questo intervallo di tempo. Il tempo il canale dellenostre vite, delle nostre azioni, delle nostre esperienze. Da questa prospettiva, il tempo la trama su cui tessiamo le nostre realizzazioni.

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    Bench esistano a llinterno dello stesso spaz io,

    evolvendo allinterno del campo magnetico

    fondamenta le, ciascuno di essi possiede la pro-

    pria chiave magnetica che lo tiene separato

    dagli altri sviluppi. Un altro universo non ha

    bisogno di un a ltro spazio, ma di unalt ra idea.

    Perci, come ci insegna Lao Tze, i diversi

    campi possono influenzarsi pi o m eno. Anche

    la nostra coscienza crea un t empo e uno spazio

    che le sono propri: una sfera spazio-temporale

    personale.

    Questa sfera spazio-temporale ci circonda

    come una sfera vitale e, in essa, viviamo le

    esperienze che si imprimono nella nostra

    anima. Questo spazio-temporale uno stato di

    coscienza nel quale possiamo, in parte, mutua-

    mente influenzarci.

    C on il nostro stat o di coscienza non possiamo

    osservare e comprendere lintero universo: le

    differenze di natura e di vibrazione ce lo

    impediscono. Nel corso d el tempo, il livello

    vibratorio del nostro principio vitale si tal-

    mente deteriorato che non esiste pi una

    stretta corrispondenza tra noi, il cosmo invisi-

    bile e la sant a Terra da lla q uale originaria-

    mente si sviluppato il nostro piccolo

    mondo. I nostri centri di coscienza corrispon-

    dono alla terra che conosciamo, mentre il mi-crocosmo appart iene a un universo nascosto

    che soltanto in a rmonia con Tao.

    C ome uomini nati in e da q uesta natura, ap-

    parteniamo a una dimensione diversa da q uella

    cui appart iene luomo microcosmico. Siamo

    mortali secondo questa nat ura, ma immortali

    secondo la nostra natura essenziale.

    C on q uesta idea in mente, possiamo imm agi-

    nare molteplici universi o d imensioni che si

    compenetrano nello stesso spaz io, anche se vi-

    viamo in un unico spazio-temporale. Meister

    Eckhart scriveva: Soltanto ci che sono in

    quanto essere temporale muore e sparisce,

    poich q uello appartiene al giorno e dovr

    dunque passare come il tempo.

    Per il solo fatto di serbare nascosto in noi il

    nucleo immortale del microcosmo, il nostro

    cuore pu vibrare in armonia con laltra

    idea: limm ortale pu t occarci. Eckhart ci

    porge la chiave del cammino q uando d ice:

    Noi afferriamo la verit e facciamo uso della

    nostra eternit .

    Luniverso d ivino pu, quindi, perturbare pi o

    meno il nostro sistema, rendendoci in qualche

    modo ricettivi a unaltra idea. Unidea che non

    ha bisogno di un altro spazio-temporale per

    manifestare il proprio universo.

    Questo vuoto di tempo e spazio provoca una

    tempesta magnetica che perturba la relazione

    tra il campo microcosmico e il nostro. Questocamb iamento significa che il nostro campo

    elett romagnetico entra in armonia con laltro.

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    Dio un Dio del tempo corrente.Egli vi accetta e vi riceve nel modo in cui vi trova.Non come quello che sei stato, ma quello che sei oraMeister Eckhart

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    Lidea del nostro campo magnetico si att enua

    e, at traverso il suo silenzio, gli atomi del nostro

    essere possono cambiare polarizzazione. Ma-

    gnetizzat i in tal modo, ci permettono di sco-

    prire il non fare, il Wu Weidi cui parla Lao

    Tze. Il silenzio del non fare significa essere nel

    presente. Q uesto silenzio assicura che il grande

    processo dellinversione della polarit non sia

    disturba to e che lo stesso Tao possa penetrare

    nel nostro essere. Il non fare nel tempo di-

    viene, cos, restare nelleterno presente, la

    presenza di Tao. Eckhart chiam a q uesto non

    fare un divenire vuoto di s.

    Bench Tao sia immediatamente presente, il

    processo di trasmutazione richiede del tempo.

    Non perch Tao sia spaz io-temporale, ma a

    causa della nostra coscienza spazio-temporale.

    A un dato momento, siamo nuovamente co-

    scienti delluniverso originale. Infat ti, avere

    parte a un altro campo magnetico implica

    unaltra coscienza, una personalit in cambia-

    mento e un risveglio dello stato microcosmico.

    Possiamo, cos, sfuggire allordine dello spazio e

    del tempo pur facendone ancora parte.

    Lalt ro universo non ha bisogno di venire, non

    occorre cercarlo lontano, esso gi qui.

    Esiste, dunq ue, un universo visibile sempre

    mut evole che ha il proprio tempo, e c ununiverso invisibile ed eterno. I due universi

    sono dentro di noi.

    Ermete a Tat:

    Taci o esprimiti con parole di gioia, figlio mio,

    e comprendi ci che D io,

    cos il mondo,

    cos un essere immortale

    e che cos un essere soggetto alla dissoluzione.

    C omprendi che il mondo,

    nato da D io, in D io;

    comprendi che luomo,

    nato da l mondo, nel mondo;

    inoltre, comprendi che D io,

    lorigine di tutto, racchiude e

    custodisce tutto in S.

    Corpus Hermeticum, Nono Libro

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    Quando lanima divenutavuota di tempo e di spazio,il padre vi invia suo figlioMeister Eckhart

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    Lillusione ostile alla realt . Il miraggio

    ciclico che questa volta sar differente

    effimero. Q uesta volta come le altre

    come sempre. La persistente idea che questa

    volta sar diverso si spiega con la superficialit

    di uno sguardo deciso a ignorare ci che tan-

    gibile; desiderio di una realt a noi favorevole e

    di un presente eterno.

    Il cambiamento permanente la sola costante

    della storia. Persistere con lidea che q uesta

    volta differente vuol dire ignorare la pres-

    sione del cambiamento. O ra, questa pressione

    non smette di aumentare finch non si produce

    lesplosione. Il boom economico si trasforma in

    crisi economica e il sistema politico stabile si

    rivela disastroso.

    In definitiva, subiamo il pregiudizio delle

    nostre debolezze.

    Lat tit udine generale abitua le consiste, nel pe-

    riodo che segue un grave problema, nellevi-

    ta re di indagare le cause del problema. Poi,

    dopo un tempo relativamente breve, lidea che

    questa volta differente comincia ad essere

    accet ta ta . In seguito, lentamente, insidiosa-

    mente, sinstaura una spinta a riprodurre gli

    errori del passato. E questi errori dimostrano

    di essere nuovamente la causa d i un problema

    simile al precedente.

    In questo mondo dellinstabilit permanente,

    la Rosacroce invita a un rinnovamento fonda-mentale del mondo e dellumanit.

    Il suo messaggio semplice: lumanit d

    forma al mondo. Se lumanit cambia, cambia

    anche il mondo. Noi siamo una parte delluma-

    nit: se noi camb iamo, cambia anche luma-

    nit. C ome arrivare a un cambiamento

    fondam entale delluomo? O, come fare perch,

    questa volta, sia veramente differente?

    Il punto di partenza di questo cambiamento si

    situa nel mondo di cui siamo parte. Lessere

    umano format o dalle sue abitudini, le abitu-

    dini dal comportamento, il comportamento dai

    sentimenti, i sentiment i dai pensieri.

    Per questo motivo, i nostri pensieri sono alla

    base di questo cambiamento fondamentale.

    Tut tavia, se per la nostra nat ura non ci possi-

    bile realizzare da soli il nostro fondamento, la

    Luce pu f arlo. Per poter irradiare, la luce ha

    bisogno di spaz io.

    Se non nutriamo sentimenti di avversione, di

    invidia, o addirittura di impotenza, moderiamo

    i nostri pensieri. Tale comportamento crea uno

    spazio che permet te a lla Luce di ispirare e

    guidare i nostri pensieri.

    La Luce pu cos penetrare in un individuo,

    passando in successione dai pensieri ai senti-

    menti, da i sentimenti al comportamento, dal

    comportam ento alle abitudini, dalle abitudini al

    mondo. C os, la Luce prende su di s il cambia-

    mento fondamentale del mondo e dellumanit .

    Sorvegliate i vostri pensieri, sorvegliate i

    vostri sentimenti. C hi comincia con ligiene

    ment ale, scoprir che lintero sistem a deve

    seguire e seguir.

    Questa volta come le altreLa storia si ripete, anche se con una forma sempre nuova. Questa ripetizione visibilesolo allo sguardo di chi non si ferma al cambiamento in superficie. Credere che questa

    volta andr diversamente unillusione ricorrente. cos se si crede nellinstaurazione diun sistema politico unico, universalmente valido e definitivo; cos se si pensa che si apriruna nuova era economica dalla crescita illimitata o, ancora, che i paesi poveri potrannoindebitarsi al di l della propria capacit di rimborso.

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    Rita Kok unartista che, nella sua arte di tessitura, combina le fibre naturali e morbide con dei materiali rigidi.

    La composizione si identifica con lapplicazi