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Pentecoste 2010 numero 1 - anno XXVII

Pentecoste 2010

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Pentecoste 2010 numero 1 - anno XXVII

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Pentecoste 2010 numero 1 - anno XXVII

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COPERTINA Cancello dell’Angelo Custode - Giulio Zamboni, cancello in ferro battuto (1937).

Il ponte n. 1 - maggio 2010 Distribuzione gratuita Comitato di redazione Cristina Bolgia, Meneghini Giovanna Cura redazionale e impostazione grafica Cristina Bolgia, Meneghini Giovanna Fotografie Servizio animazione Stampa Publistampa Arti grafiche, Pergine Valsugana Si ringraziano tutti coloro che hanno dato il loro apporto per la realizzazione del periodico

LA CASA INFORMA 2 Apertura del nucleo Alzheimer

4 I nuovi servizi

6 Mi presento

CONCORSI 7 La memoria dell’acqua

8 Viva la fisarmonica

PROGETTI 9 Adotta un nonno

10 Valorizzazione delle storie di vita

11 La sciarpa longa

12 L’alimentazione in R.S.A.

ATTIVITÀ 13 La nostra storia

14 Il mercoledì mattina

15 Serata al cinema

16 Aperta la primavera con “ortinparco”

17 Gruppo cucina

RICORDI 18 Raccontiamoci per conoscerci meglio

CENTRO DIURNO 21 La tradotta per la risaia

21 La trinità trentina

POESIE E ... 22 Aforismi divertenti

23 Ecco la vita di tutti noi

EVENTI 24 Uscita a Costasavina

24 Una formula da ripetere

25 Festa di compleanno

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SOMMARIO

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di Giovanni dott. Bertoldi

LA CASA INFORMA 2

Il Consiglio di Amministrazio-ne incaricava un gruppo di lavoro multiprofessionale in-terno alla RSA formato da OSS, IP, Animatori, Coordi-natore responsabile dei ser-vizi e coordinato dalla dott.ssa Giraudo, di redigere e predisporre un progetto

per la realizzazione e gestio-ne di un nucleo Alzheimer, individuando nei locali dell’ex convento delle suore la sua futura collocazione. Dopo circa 1 anno di studio, analisi, approfondimento, confronto, il gruppo di lavoro presentava al Consiglio di Amministrazione il progetto definitivo che veniva quindi approvato. Gli obiettivi del nucleo sono: − ambiente sicuro, persona-

lizzato e stimolante; − personalizzazione del ser-

vizio; − flessibilità gestionale ed

organizzativa; − coinvolgimento dei familiari

e dei parenti; − monitoraggio disturbi com-

portamentali e messa in atto strategie preventive;

− riduzione/eliminazione con-tenzioni (sia fisiche che far-macologiche).

Grazie alla manovra anticon-giunturale approvata dalla Giunta Provinciale di Trento nel 2009, l’A.P.S.P. accede-va ad un finanziamento spe-cifico per la sistemazione strutturale dei locali (ex con-vento). L’opera, interamente finan-

ziata dalla PAT, è costata circa €uro 66.000 (lavori edili €uro 9.700, serramenti e-sterni €uro 23.800, impianto elettrico €uro 11.200, im-pianto idraulico/condizio-namento €uro 10.100 serra-menti interni €uro 1.500, o-pere di pittura €uro 6.700, pellicole di sicurezza €uro 3.000). I lavori, affidati tutti a ditte locali, sono iniziati l’11 dicembre 2009 e sono stati ultimati il 31 marzo scorso. Successivamente la direzio-ne, di concerto con la dott.ssa Giraudo, ha provve-duto alla selezione, individu-azione e formazione del per-sonale OSS da assegnare al nucleo. Dal novembre 2009 al gennaio 2010 si è tenuto uno specifico corso di forma-zione interno per gli OSS assegnati al nucleo della du-rata di n. 30 ore, anche que-sto percorso formativo finan-ziato dalla PAT. Due operatori del nucleo hanno svolto n. 28 ore di ti-rocinio formativo presso il nucleo Alzheimer dell’APSP di Povo, che ringraziamo per la collaborazione (molto im-portante questo lavoro di re-te tra le strutture RSA).

APERTURA DEL NUCLEO ALZHEIMER

Considerato l’elevato numero di Residenti affetti

da gravi disturbi comportamentali e con

grado di demenza (oltre i 20), non più gestibile

all’interno dei reparti della Casa di Riposo, nella

primavera del 2008 nasce l’idea di realizzare un

nucleo Alzheimer presso la RSA di Pergine.

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LA CASA INFORMA

BILANCIO SOCIALE

"Il Bilancio Sociale è uno strumento straordinario, rappresenta infatti la certificazione di un profilo etico, l'elemento che legittima il ruolo di un soggetto, non solo in termini strutturali ma soprattutto morali, agli occhi della comunità di riferimento, un momento per enfatizzare il proprio legame con il territorio, un'occasione per affermare il concetto di azienda come buon cittadino, cioè un soggetto che perseguendo le proprie finalità contribuisce a migliorare la qualità della vita dei membri della società in cui è inserito. La missione aziendale e la sua condivisione sono elementi importanti per ottenere il consenso dell’utenza, del proprio personale, dell'opinione pubblica".

Il Bilancio Sociale - anno 2009 è disponibile presso l’Ufficio Relazione con il Pubblico di via Pive oppure è possibile scaricarlo dal sito internet: www.apsp-pergine.it.

Il 12 aprile scorso è partita ufficialmente l’attività del nu-cleo con n. 9 Residenti indi-viduati preliminarmente tra quelli già residenti all’interno della RSA (mediante valuta-zione medica da parte del nostro dirigente medico dott. Lorenzo Brandolani e collo-quio con i familiari alla pre-senza anche della dott.ssa Floriana Luisa Giraudo). Il nucleo, autonomo ed indi-pendente dagli altri nuclei assistenziali, dispone di n. 5 stanze doppie, tutte dotate di bagno privato, (confortevoli, arredate a nuovo, con letti alzheimer, impianto di chia-mata infermieristica, collega-mento all’impianto gas medi-cali) in grado di ospitare fino a n. 10 utenti, 1 sala da pranzo/soggiorno, un cucini-no (dove i Residenti, assistiti dagli operatori, possono mantenersi attivi cucinando e preparando da mangiare), una terrazza, un bagno e un locale per gli operatori colle-gato alla rete informatica a-ziendale. Inoltre, è stato fatto uno studio anche sull’utilizzo dei colori, sia delle pareti che delle divise del persona-le, nonché si è cercato di mantenere uno standard di arredo più familiare/di casa che ospedaliero, seppur nel limite dei vincoli normativi

sulla sicurezza oggi vigenti. Oggi il nucleo vede asse-gnati n. 9 OSS presenti 24 ore su 24, di cui 6 a tempo pieno, 2 part time a 24 ore settimanali e 1 OSS referen-te a tempo pieno. E’ previsto comunque l’accesso giorna-liero e al bisogno da parte del medico, dal FT, dell’IP di piano e dell’Animatore. E’ chiaro che il parametro di

personale (1 a 1) è ben su-periore a quello dei posti let-to base di RSA, questo per garantire qualità della vita, sicurezza e garanzia di ade-guata assistenza. Il giorno 29 aprile 2010, alla presenta dell’Assessore alla Salute e alle Politiche Sociali della PAT dott. Ugo Rossi è stato ufficialmente inaugura-to il nucleo Alzheimer.

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di Cristina Bolgia

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NOTAIO dott. Pasquale Spena

DATA DI AVVIO Lunedì 3 maggio dalle ore 9.00 alle ore 11.00

DATE SUCCESSIVE ogni 1° lunedì del mese con lo stesso orario

DURATA APPUNTAMENTI 15 minuti cad.

PRENOTAZIONI

A.P.S.P. "S. Spirito - Fondazione Montel" Via Pive n. 7 - Pergine Valsugana c/o Palazzina Uffici Amministrativi - Segreteria/U.R.P. tel: 0461/ 53 10 02 - fax: 0461/53 29 71 E-mail: [email protected]

SEGRETERIA

A.P.S.P. "S. Spirito - Fondazione Montel" Via Pive n. 7 - Pergine Valsugana c/o Palazzina Uffici Amministrativi - Segreteria/U.R.P. tel: 0461/ 53 10 02 - fax: 0461/53 29 71 E-mail: [email protected]

SEDE DEL SERVIZIO A.P.S.P. "S. Spirito - Fondazione Montel" Via Pive n. 7 - Pergine Valsugana c/o Palazzina Uffici Amministravi - Ufficio Ospiti (piano terra)

L'A.P.S.P. unitamente al Comune di Pergine ed in collaborazione con CRP Cooperazione Reciproca Pergine, hanno attivato anche a Pergine l’iniziativa promossa dal Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Trento e Rovereto, denominata

"IL NOTAIO INFORMA"

Tale iniziativa consiste in un servizio di “informazioni notarili” gratuite riguardanti tutte le tematiche che possono interessare i cittadini, con particolare riguardo a:

• successioni, testamenti, donazioni ed eredità • acquisto prima casa e il mutuo bancario

Modalità di accesso al servizio

IL NOTAIO INFORMA

Nei primi mesi del 2010 sono stati attivati i servizi “Il Notaio informa” e il servizio di assi-stenza odontoiatrica per utenti esterni in convenzione con

l’Azienda Sanitaria. (A.P.S.S.). Questi servizi si collocano ac-canto al servizio fisioterapia per esterni attivo dal 2008. Per informazioni è possibile

rivolgersi all’Ufficio Relazione con il Pubblico (U.R.P.) oppure attraverso il sito internet: www.apsp-pergine.it.

I NUOVI SERVIZI

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LA CASA INFORMA

Chi può accedere alla prestazioni 1. pazienti in “età evolutiva” da 0 a 18 anni; 2. pazienti appartenenti a “categorie vulne-

rabili” (nuclei familiari a bassa condizione economica/patrimoniale, soggetti anziani e donne in gravidanza).

Le prestazioni sono garantite ai soli iscritti al Servizio Sanitario Provinciale e residenti in Provincia di Trento da almeno tre anni al mo-mento della richiesta di accesso.

Tipologie di prestazioni erogate Le prestazioni ammesse al servizio odontoia-trico sono: • le cure secondarie (es. estrazioni, tratta-

mento carie, otturazioni, …); • l’assistenza protesica (es. dentiere).

Modalità di erogazione delle prestazioni L’accesso del paziente implicherà necessa-riamente la prima vista che è pertanto obbli-gatoria. L’odontoiatra, a seguito della visita, elaborerà il Piano di cura e presenterà al pa-ziente il relativo preventivo. L’odontoiatra prenoterà il calendario degli accessi dell’utente.

Modalità di accesso L’accesso all’assistenza può avvenire:

• attraverso il Centro Unico di Prenotazione CUP al numero 848 816 816;

• rivolgendosi allo Sportello CUP c/o APSS in Via S. Pietro di Pergine Valsugana;

• contattando direttamente l’Ufficio Prenota-zione dell’A.P.S.P. al numero telefonico 0461/ 53 10 02.

Orario del servizio Martedì e mercoledì

dalle ore 8.30 alle ore 9.30 dalle ore 10.30 alle ore 13.30

Odontoiatra che effettua il servizio Il servizio viene garantito dal dott. Franco Pellegri, medico odontoiatra convenzionato con l’A.P.S.P.

Sede del servizio Le prestazioni di assistenza odontoiatrica saranno effettuate presso l’ambulatorio o-dontoiatrico al primo piano della R.S.A. di Via Pive n. 7 – Pergine Valsugana.

Individuazione dei beneficiari delle attività La L.P. 22/2007 individua l’indicatore ICEF come parametro per individuare i nuclei in condizione economico-patrioniale bassa (vulnerabilità per reddito).

Per la fruizione delle prestazioni assoggetta-te a compartecipazione alla spesa l’utente dovrà produrre l’apposita certificazione ICEF.

SERVIZIO DI ASSISTENZA ODONTOIATRICA

L’A.P.S.P. “S. Spirito - Fondazione Montel” è stata autorizzata e accreditata

per l’erogazione delle prestazioni odontoiatriche presso la R.S.A. a favore dell’utenza esterna.

Tale attività odontoiatrica per utenti esterni sarà effettuata da personale

medico/odontoiatra convenzionato con l’APSP

secondo le modalità indicate dal Nomenclatore delle prestazioni di

assistenza odontoiatrica L.P. 22/2007.

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di Alda Calliari

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Mi chiamo Alda Calliari e so-no la Coordinatrice facente funzioni cioè la persona che sta sostituendo la coordina-trice titolare Monica, che in questo periodo è occupata a fare la mamma, a tempo pie-no, di due bellissimi bambini. Non c’è stata l’opportunità di una presentazione ufficiale e per questo, attraverso il giornalino, vorrei presentar-mi a quanti non ho avuto il piacere di conoscere. La Valsugana, in particolare Pergine, per me rappresen-tano in assoluto una novità. Fino ad ora, infatti, la mia vita professionale e persona-le si è sviluppata in Vallaga-rina. Io vivo a Besenello, un pae-se di circa 2500 abitanti, si-tuato a metà strada fra Ro-vereto e Trento, ai piedi del Castel Beseno, il maggior complesso fortificato del Trentino. La mia vita professionale, invece, si è svolta in parte presso l’ospedale di Rovere-to e in parte presso alcune RSA. Quando, nell’estate del 2009, mi è stata prospettata l’opportunità di lavorare

presso la RSA S. Spirito di Pergine non ho avuto biso-gno di molte riflessioni. Den-tro di me sentivo che la pro-posta era molto stimolante e che avrei sicuramente accet-tato l’offerta. Così il 10 ottobre 2009 ho iniziato. Non sto a raccontare come sono stati i miei primi giorni e come i nomi di residenti e di dipendenti giravano in ca-rosello nella mia testa. Ricordo soltanto che era un impresa trovare, al primo tentativo, l’infermeria dei sin-goli piani e quando poi si trattava di guadagnare l’uscita della struttura di via Pive non riuscivo a farlo sen-za prima aver girato in ton-do, lungo i corridoi del primo piano. Ripensandoci, mi vien da sorridere anche perché ora, per guadagnare l’uscita, posso sempre contare sulle indicazioni di quei due signori/residenti che alla se-ra guardano la televisione seduti comodamente sulle poltrone vicino all’ufficio ani-mazione. Il loro sorriso mi ripaga delle fatiche della giornata e mi accompagna

nel tragitto di ritorno a casa. Di certo non mi aspettavo una struttura cosi grande, così articolata, così com-plessa, così organizzata e allo stesso tempo così sti-molante, così complicata, così impegnativa, cosi tota-lizzante. . . Io ero abituata ad una realtà molto più circoscritta, una realtà semplice, familiare, piccola, conosciuta. Mi riferi-sco alla RSA di Folgaria do-ve ho lavorato negli ultimi dieci anni. Non nascondo che le difficol-tà dell’inizio sono state tante. Basti pensare, ad esempio, ai tanti residenti che ancora non conosco, ai dipendenti che conosco solo superficial-mente, ai volontari che solo intravedo qualche volta du-rante la giornata, ai famigliari con cui ho avuto sporadici rapporti. . . Se poi penso ai loro cognomi, i vari Moser, Anderle, Anesi, Oss, Casa-grande, Gretter, la confusio-ne è al massimo. A distanza di alcuni mesi le cose sono cambiate. Finalmente mi sento parte dell’organizzazione.

MI PRESENTO ...

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CONCORSI

di Giovanna Meneghini

Nel frattempo rinnoviamo il ringraziamento a tutte le

persone che hanno collaborato alla realizzazione del

nostro elaborato e vi invitiamo a prenderne visione sia

nei nuclei delle nostre strutture che nel sito della nostra

A.P.S.P.: www.apsp-pergine.it

Nel 2009, abbiamo parteci-

pato al concorso indetto

dall’Unione Provinciale Istitu-

zioni Per l’Assistenza

(U.P.I.P.A.) dal titolo: “La

MEMORIA dell’ACQUA” ri-

cordi, emozioni, ed esperien-

ze raccontate dagli anziani

in strutture residenziali.

Ci siamo impegnati molto e

a lungo nella realizzazione di

questo progetto e giovedì 11

marzo 2010 siamo andati

alla premiazione al Palazzo

della Regione a Trento.

Purtroppo questa volta non

non abbiamo vinto …

I vincitori di questa edizione

sono stati gli anziani della

A.P.S.P. di Spiazzo Rende-

na, a cui noi facciamo i no-

stri complimenti, con la sere-

nità di aver fatto del nostro

meglio e pronti a ripartire

con la nuova sfida… Intanto,

martedì 30 marzo dei rap-

presentanti dell’UPIPA sono

venuti nelle nostre strutture

a omaggiare ogni parteci-

pante con un attestato ed un

piccolo segno (un sottobic-

chiere di legno decorato) in

ricordo di questa iniziativa.

LA MEMORIA DELL’ACQUA

Per il 2010, il concorso avrà come tema i suoni e i rumori:

SUONI E RUMORI DI UNA VITA Ricordi “orecchiabili” e panorami sonori degli anziani nelle strutture residenziali

Concorso per la valorizzazione della memoria degli anziani anno 2010

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di Giorgio Dalmaso

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La musica ed il canto anche nella nostra casa accompa-gnano ed allietano vari mo-menti e varie occasioni.. tal-volta il canto nasce sponta-neo fra poche persone, altre volte ci si ritrova apposta per cantare e fare musica sia ai nuclei, sia nelle sale comuni, suscitano ricordi ed emozio-ni che accomunano le perso-ne presenti. C’è uno strumento in partico-lare che con il suo suono tra-smette un clima gioioso e di festa: la fisarmonica, stru-mento che ben si adatta ad essere usato da solo oppure con altri (ad esempio il man-dolino e la chitarra). Poco tempo fa, inaspettata-mente, una generosa Signo-ra ha donato alla nostra ca-sa proprio una bella fisarmo-nica con la raccomandazio-ne che venga usata per allie-tare i Residenti, i familiari e quanti si uniscono di volta in volta a questi momenti. In occasione di questo nu-mero de “Il Ponte” è piace-volmente doveroso porgere un grazie per questo prezio-so dono che ha già contribui-to a collegare idealmente anche le due strutture, pro-prio come “Il Ponte”, facendo sentire la sua voce anche in Via Marconi.

ERA BELLA – I Profeti

Camminando una notte d’estate, ho sentito una voce lassù...

“Sono sola – diceva – più sola di te, te ne prego vieni da me...”

L’ho guardata ma c’era del buio, mi sembrava più bella che mai,

ho salito le scale, il cuore batteva, la sua porta si è aperta per me.

La luce si è spenta, la mano tremava,

avevo paura di amarla... Quella notte ho provato le cose che mai più vivrò!

Se l’amore è una stella d’argento Quella stella si è accesa con lei;

io l’ho amata una notte soltanto però è una notte che non scorderò...

Era bella, era bella, era bella...

Era bello restare con lei, era giusto esser liberi ed amare così,

che c’importa del mondo, che importa la gente, che importa soffrire, che importa morire...

era bella, era bella... quella donna era bella per me!

Abbiamo già iniziato a raccogliere

idee, materiale, suoni …

Il laboratorio musicale, con la collaborazione di Iginio e il suo

mandolino, hanno rispolverato un vecchio successo

musicale degli anni ‘60.

VIVA LA FISARMONICA !

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PROGETTI

di Giovanna Meneghini

All’inizio di quest’anno è giunta, al servizio animazio-ne, la proposta da parte di una catechista di poter fare degli incontri tra i suoi ragaz-zi della catechesi di Calcera-nica e una decina di residen-ti della nostra struttura. L’obiettivo è di Creare uno spazio intergenerazionale tra anziani e ragazzi dove poter incontrarsi, raccontarsi e “prendersi cura” gli uni degli altri. Offrire ai “nonni” la possibili-tà di sentirsi protagonisti e di raccontare di sé stessi. Offrire ai ragazzi la possibili-tà di Conoscere la realtà del mondo dei “nonni” nella A.P.S.P. e sperimentare “l’aiuto verso gli altri”. Creare un legame di fiducia reciproca al fine di realizzare un giornalino che racconti tale esperienza attraverso interviste, laboratori manuali e disegni con 4-5 incontri con scadenza mensile. Il primo incontro (28/01/2010) conoscitivo è avvenuto in Sala Polivalente. Il setting è stato creato ap-positamente, in modo che ogni bambino e relativo “nonno” potessero stare in-

sieme ad un tavolo solo per loro, in modo che potessero parlarsi e sentirsi senza diffi-coltà o essere disturbati. Due Animatori, la catechista e le due mamme, hanno su-pervisionato le relazioni, aiu-tando nelle situazioni di timi-dezza e disagio iniziali. Nel complesso è andata molto bene e i ragazzi, chi più chi meno, erano partecipi ed interessati. I Residenti, superato lo scet-ticismo iniziale, si sono aper-ti presentandosi e raccon-tando episodi del loro vissu-to. 2° Incontro (04/03/2010) I ragazzi sono stati accom-pagnati nei vari piani per in-contrare i “nonni” e conse-gnare il cuoricino di legno

decorato e realizzato tra un incontro e l’altro. I Residenti hanno apprezza-to moltissimo e volevano re-galare anch’essi qualcosa ai ragazzi. Questa modalità ha funzio-nato ma è risultata meno ef-ficace (si è perso tempo ne-gli spostamenti per raggiun-gere gli ospiti ai piani sciu-pando tempo prezioso per la relazione e la conoscenza). Al termine si è pianificato l’incontro successivo deci-dendo d’incontrarsi ancora in Sala Polivalente. 3° Incontro (25/03/2010) L’incontro si è svolto come da programma, in Sala Poli-valente, tutti in cerchio. I ragazzi hanno portato un rametto d’ulivo (la successi-

Offrire ai “nonni” la possibilità di sentirsi protagonisti

e di raccontare di sé stessi.

Offrire ai ragazzi la possibilità di Conoscere la realtà

del mondo dei “nonni” nella A.P.S.P. e sperimentare

“l’aiuto verso gli altri”.

Creare un legame di fiducia reciproca al fine di

realizzare un giornalino che racconti tale esperienza

attraverso interviste, laboratori manuali e disegni con

4-5 incontri con scadenza mensile.

ADOTTA UN NONNO

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va era la domenica delle pal-me) con un bigliettino d’auguri di Buona Pasqua. Sono stati letti ed in alcuni altri casi raccontati episodi significativi o parti della vita dei Residenti con forte atten-zione e partecipazione da parte dei ragazzi. Alcuni “nonni” che non sta-vano bene, sono stati visitati al nucleo, dove hanno rice-vuto personalmente il ramet-to d’ulivo e gli auguri di Buo-na Pasqua da parte dei loro “nipotini”. 4° Incontro (22 /04/2010) L’incontro, previsto dopo Pa-squa, doveva essere l’ultimo e prevedeva che i ragazzi

consegnassero il libricino realizzato per loro e per i “nonni” come dimostrazione di ringraziamento. I nonni, invece avrebbero regalato una piantina, al pro-prio ragazzo, come simbolo di un “legame” che è stato “piantato” e di cui bisogna aver cura nel tempo. Sono state regalate delle piantine di “non ti scordar di me” da parte di ogni residen-te al proprio nipotino, mentre i libricini non sono stati anco-ra ultimati, così si avrà l’occasione di rincontrarsi un’altra volta e con la cate-chista e le mamme presenti abbiamo pensato di portare i

nonni a trovare i ragazzi a Calceranica, in occasione della recita del S. Rosario nel mese di maggio per con-dividere un momento spiritu-ale significativo e trascorrere poi una serata in allegria fuori dalla struttura magari mangiando insieme un buon gelato. Questi momenti sono stati preziosi per tutti i partecipan-ti e con stupore abbiamo po-tuto constatare quanto i no-stri residenti hanno voglia di raccontarsi ai giovani.

Con i Residenti, i familiari e gli operatori del 3° piano di

via Pive, stiamo realizzando un album contenente le foto

del “nostro passato” intitolato “I migliori anni della

nostra vita”. È una iniziativa che coinvol-

ge tutti con entusiasmo.

Ringraziamo tutto quelli che collaborano al progetto.

di Francesca Ferrari

VALORIZZAZIONE DELLE STORIE DI VITA

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PROGETTI

dal gruppo MAGLIA di via Marconi

Dopo parecchio tempo che da via Marconi non arrivava più un articoletto per il Ponte da parte del Gruppo maglia, abbiamo colto l’occasione per rompere “il silenzio stampa”. Qualche tempo fa, circa un paio di mesi, ci è giunto l’invito da parte di

un’Associazione perginese, per partecipare alla creazio-ne “della sciarpa più lunga del mondo”. Questa brillante idea, è partita dalla signora Marisa Fontanesi. Si è costituito poi un comita-to promotore per divulgare questa idea, formato da rap-presentanti di varie associa-

zioni del Comune di Pergine. Tramite il passaparola e qualche articolo sui quotidia-ni, piano piano è giunta poi la collaborazione di un nu-mero sempre maggiore di persone intenzionate a dare il loro contributo, creando dei pezzi di sciarpa, che saranno poi

LA SCIARPA LONGA

assemblati assieme. Anche noi che siamo nella APSP di Pergine di via Mar-coni siamo stati invitati a da-re il nostro contributo, abbia-mo così pensato che sareb-be stato interessante e moti-vante per le nostre Residenti poter contribuire a questa iniziativa. Tramite dei focus group ab-biamo cercato di capire se da parte dei Residenti, c’era l’intenzione di partecipare.

Loro hanno colto questa ini-ziativa con molto entusia-smo; ogni martedì e venerdì mattina, ci si ritrova al se-condo piano di via Marconi per poter lavorare tutte in buona compagnia, seguite e supportate dai Volontari del gruppo maglia che in quei giorni sono presenti in strut-tura, dando il loro prezioso aiuto e ottimi consigli. Abbia-mo così dato il via alla realiz-zazione della sciarpa in col-

laborazione con il Centro Di-urno e il gruppo Maglia di via Pive. Alcune Residenti, che non sono in grado di eseguire il lavoro a maglia, contribui-scono assemblando e “doppiando” fili diversi per creare gomitoli di vari colori e spessori, che vengono successivamente lavorati. Piano piano, con il passare dei giorni, le nostre ospiti hanno saputo contagiare

Page 13: Pentecoste 2010

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con il loro entusiasmo paren-ti ed amici, che sono stati a

loro volta coinvolti nella rea-lizzazione di questa sciarpa.

Ci ritroviamo ora, quasi a fine aprile, con dei bei rotolo-ni di sciarpa già pronti, che si possono notare dalla foto pubblicata. E’ nostra intenzione ringra-ziare chiunque collabora; porteremo avanti il nostro lavoro con impegno, facendo in modo che questi momenti siano anche occasione di relazione tra Volontari, Ospiti amici e conoscenti, e . . . fra una chiacchiera e l’altra, a metà mattina, si beve volen-tieri anche un buon caffè.

BUON LAVORO A TUTTI!!!

dal focus group con i Residenti

L’ALIMENTAZIONE IN R.S.A.

Durante i focus group propo-sti ai nostri Residenti in en-trambi le sedi si è rilevato che i menù sono vari e offro-no molta possibilità di scelta, proponendo a rotazione tutte le pietanze e gli alimenti che bisogna assumere. Molto apprezzati i piatti tipici (polenta e crauti, luganega, cotechino, gorgonzola oppu-re baccalà e coniglio...); mol-to graditi anche gli gnocchi di patate, gli strangolapreti, gli spätzle e il pasticcio ed ancora la “pinza de lat” con le mele o le pere che viene

proposta ogni tanto. In inverno tutti gradirebbero la spremuta d’arancia.

In estate oltre al tè piacereb-be che ci fosse la limonata fredda un po' zuccherata...

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ATTIVITA’

1° puntata Per gli abitanti di Pergine, il viale che porta al platano, di fianco alla chiesa dei Fran-cescani, fin su oltre il cimite-ro, è un importante punto d’incontro fra mamme e non-ni che portano a passeggio i bambini, fra uomini e donne che portano a spasso i loro amati cagnolini, fra ragazze e ragazzi che parlano di scuola, di sport, d’amore e di lavoro, fra badanti che godo-no di qualche ora di libertà e parlano lingue che noi non capiamo, fra gente di tutte le età che transita e si ferma per un saluto, due parole, un momento di svago e socia-lizzazione. Anche zia Viola, accompa-gnata e guidata dalla nipote Erina, ha frequentato questo meraviglioso posto e poi, nel 2005, priva dell’autonomia necessaria, coccolata in speciale carrozzina, ha pas-seggiato su viali diversi, al-trettanto soleggiati, altrettan-to interessanti. Assieme a Gabriella, la “nipote del lunedì”, transita-va sul lungo poggiolo ad o-vest del 4° piano delle sua

“casa di riposo” di via Pive e sentiva battere le ore del campanile della chiesa arci-pretale, sentiva passare ve-locemente le auto sul croce-via che porta alla Madonna di Pinè, ascoltava e rispon-deva ai saluti provenienti dalle stanze dei Residenti che ci vedevano passare e ripassare davanti ai loro al-loggi. E poi nei piovosi o freddi lu-nedì d’inverno si faceva la passeggiata sui viali interni del 4° piano, all’ombra del maestoso Filodendro, sotto le fronde del rigoglioso Ficus Begnamino e nei pressi della spumeggiante Dracena. E qui l’incontro amichevole

con Maria, la dolce e affezio-nata compagna di camera di zia Viola, con Gisella, com-pagna di vita e di destino (ambedue dello stesso pae-sino montanaro, ambedue compagne di scuola, ambe-due abitanti della stessa piazza perginese) e la signo-ra esile e triste arrivata da poco a stare con noi. Così che le passeggiate in-terne del lunedì ci vedevano in quattro a guardare lo spuntare di nuove foglie al Filodendro, il cadere di quel-le ingiallite del nostro “Begna”, ad osservare e a fare commenti sulle foglie medicate con cerotti e bende a causa dello strappare di

dal gruppo AMICIZIA di via Pive

LA NOSTRA STORIA

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qualcuna che confondeva il raccogliere fiori col racco-gliere foglie: ed ancora si salutava la cordiale suor Graziella e la bionda Gio-vanna che sorridente al lu-nedì arrivava per annaffiare le “nostre piante”, che via via andava il tempo, diventava-no i nostri luoghi di salotto.Si sostava sotto al “Begna” co-

me si sosta sotto a un larice lassù ai Compi dove Gisella aveva la baita ed il chiac-chierare era leggero così co-me lontano era il ricordo, ma lo stare bene insieme era attuale, forte, ricercato lune-dì dopo lunedì. Zia Viola rientrava in camera dopo le dieci per il riposo mattutino e così si instaura-

va l’arrivederci con Maria che sorrideva ed annuiva sugli argomenti della sua Lambretta, con Gisella che “tornava” velocemente a la-vorare a casa o alla sua bai-ta di montagna, con Ines che delicatamente si accostava a noi, gente sconosciuta, ma già amata incondizionata-mente.

dal gruppo AMICIZIA di via Marconi

IL MERCOLEDI’ MATTINA

Per i Residenti di Via Marco-ni il mattino del mercoledì è veramente denso ed impe-gnativo. Si inizia alle 8.30 con ginna-stica dolce sotto controllo di persone competenti sempre disponibili e cortesi. Si continua con brevi letture degli Atti degli Apostoli e del-la Bibbia in genere aiutando-ci con una carta geografica della Terra Santa apposita-mente preparata. È graditissimo, anzi indi-spensabile, l’apporto delle Residenti e la loro concreta

partecipazione; a volte vera-mente vivace ed interessata e che fa pensare. Ciò significa cultura della Parola di Dio e radici di edu-cazione cristiana. Si prosegue con il laborato-rio corale: sono stati toccati pezzi di Brahms, Schubert, mons. Eccher, Nicola Conci, Mo-ser, Rossi ed altri composi-tori di musica polifonica a-dattati da docenti o da diplo-mati del conservatorio di Trento e cantati (per ora) ad una sola voce.

Ma ciò che ha dato soddisfa-zione è stato l’apprendimen-to della splendida sequenza pasquale “Victimae Pasqali Landes” in latino e gregoria-no cantata durante la Messa di Pasqua in cappella. Conclude la mattinata la let-tura della stampa locale e nazionale, con la presenta-zione del menù del giorno. Ne consegue che non c’è età per imparare e che la “VITA (nonostante tutto) VA SEMPRE IN AVANTI”.

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ATTIVITA’

Nella struttura di Via Pive, in Sala Polivalente, abbiamo visto: − Chocolat, − Beethoven2, − Mary Poppins. Grazie al maxi schermo, alle poltroncine e alle pareti mobili insonorizzate… sembra di essere al Cinema… Nella struttura di Via Marconi sempre alle ore 19:15, invece, grazie alla disponibilità di due Volontari: Mauro Lunelli e Wal-ter Fontanari abbiamo potuto trascorrere delle serate guar-dando dei documentari naturalistici realizzati nelle nostre zo-ne montane, al termine dei quali, dopo un timido inizio, è se-guito un momento di confronto e dibattito dove oltre che com-mentare quanto si era visto, i nostri Residenti hanno potuto raccontare le proprie esperienze personali rispetto ai vari ar-gomenti trattati che sono stati: − Com’è cambiata la montagna, − Le Valanghe, − La Valle dei Mocheni. Questi appuntamenti sono stati molto apprezzati e si è deci-so di proseguire con questa formula, magari invitando in un futuro prossimo l’autore dei documentari, sig. Enrico Costan-zo, per poter fargli delle domande più specifiche che stiamo preparando con dei focus con i partecipanti.

SERATA AL CINEMA

Dal mese di febbraio, in entrambe le strutture,

abbiamo iniziato a proporre un appuntamento serale

per offrire ai nostri residenti e a chi lo desiderasse

l’opportunità di trascorrere un dopo cena diverso dal

solito guardando un film in compagnia.

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E' tornata la primavera! Lunedì 26 Aprile un gruppo di intrepidi viaggiatori di Via Pive (del primo e del quarto piano) ha sfidato la stagione non molto invitante per visi-tare la mostra “Ortinparco” a Levico Terme. Giovedì 29 Aprile è stato il turno dei coraggiosi di Via Marconi con numerosi volon-tari. Le due trasferte, en-trambe molto numerose(sono state coinvolte circa una settantina di persone tra Residenti, volontari, familiari e operatori di animazione),

sono state molto gradite per-mettendo anche il collega-mento con i due gruppi orto delle due strutture. Si sono infatti potuti ammira-re orti di tutti i tipi, sia oriz-zontali che verticali, giardini fioriti e piante officinali, im-mersi nelle meravigliose piante secolari del parco A-sburgico.

Unica nota dolente, le ban-carelle erano tutte chiuse e persino per condividere un momento conviviale ci si è dovuti spostare altrove. Ri-mane comunque un’esperie-nza da ripetere sperando di riuscire a trasferire un pez-zetto di meraviglia sui nostri terrazzi.

dal gruppo ORTO di Via Pive

APERTA LA PRIMAVERA CON “ORTINPARCO”

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Che bela l’idea

de nar en cosina

tornar a pensar

cosa far de magnar!

Provar l’emozion

dei tempi pasadi

quando far de disnar e de zena

ne tegniva ocupadi.

Sentir quei profumi

ne da’ la sensazion

che lei ancor viva

la nosa pasion.

Ne manca la salute

e fen quel che poden

la nosa esperienza

noi ghe meten.

Ne piase vardar

salar e misiar.

Con na bona merenda scomenzian

Ciapan forza e po…..

anca ai pomi ghe tolen la scorza.

Grazie al Renzo che ne aiuta

e ne dirige via

Con tanta cura e en bona compagnia.

Aven fat omlet e mele en camisa

pomodori e gnochi che ….

aven magnà prima coi oci

E po’…tuti ensema al 1° piano

a disnar e a zena.

Tuti i sa complimentadi

e noi, contenti sen stadi!

senza dire che pensan la prosima volta

Cosel che cosinan?

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ATTIVITA’

Hanno collaborato al “gruppo”: Francesca, Paolina Gemma, Rosina Rosetta, Celestina con Cristina Silvana ed Elena

GRUPPO CUCINA

Da febbraio, grazie alla di-spon ib i l i tà d i Renzo (capocuoco della nostra cu-cina) e dei suoi collaboratori, con un gruppo di Residenti del 1° piano di Via Pive si è iniziato un laboratorio di Cu-cina. Le ricette realizzate sono state tratte dal ricettario “Le nostre Ricetti di ieri e di oggi”

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di Slompo Bruno

RACCONTIAMOCI PER CONOSCERCI MEGLIO

RICORDI

Dopo le scuole elementari ho potuto frequentare il trien-nio chiamato “avviamento”. All'età di circa 15 anni ho ini-ziato a lavorare all'areoporto Caproni come saldatore a ossigeno e metilene (fiamma ossidrica); in questo lavoro ero particolarmente abile tanto che saldavo anche al-luminio di piccolo spessore. A 17 anni mi sono arruolato volontario nell'arma aero-nautica ed ho frequentato per 8 mesi la scuola di Vare-se diventando “motorista di volo specializzato” e riceven-do i gradi di caporale. Durante la guerra sono stato assegnato al 9° stormo di stanza a Viterbo come primo motorista specialista su veli-voli modello Kant Z 1700 bis. Di Viterbo ho anche ricevuto la cittadinanza onoraria. Trasferito a Castelvetrano in

provincia di Trapani con tutto il 9° stormo che aveva la missione di intercettare e colpire con le bombe le navi che trasportavano viveri e munizioni all'isola di Malta. Durante una di queste mis-sioni l'aereo è stato colpito e abbattuto; il pilota fortunata-mente è riuscito a compiere un atterraggio di fortuna fuori campo e così tutto l'equipag-gio si è salvato riportando “solo” ferite. Dopo la guerra sono emigra-to in Svizzera, acquisendone la cittadinanza, dove ho fre-quentato l'istituto tecnico di Zurigo; grazie alla formazio-ne ricevuta ho trovato impie-go presso la Philips come controllore dei collaboratori che lavoravano a domicilio: era importante avere una qualità dei pezzi assemblati costante ed in tempo per

non fermare la catena di pro-duzione. In Svizzera sono stato raggiunto dalla moglie e dal figlio che erano rimasti in Italia presso i miei suoceri mentre io trovavo una siste-mazione adatta alla famiglia. Un brutto giorno mia moglie è deceduta a causa di un incidente stradale. Dopo il pensionamento, non ricordo l'anno con esattezza, sono rientrato a Levico ed ho potuto coltivare alcuni hobbyes che mi hanno molto appassionato. Sono stato componente del direttivo dell'associazione culturale “Chiarentana” e vicepresi-dente dell'associazione “Arco Bonsai Trentino”. In queste associazioni ho con-tribuito attivamente all'orga-nizzazione delle varie attività culturali e ricreative propo-ste. Ho collaborato con il “Museo Caproni” facendo da guida ai gruppi che lo fre-quentavano e desideravano avere spiegazioni riguardo ai velivoli esposti. Con l'associazione Arco Bonsai Trentino ho avuto l'occasione di partecipare a fiere e mostre in varie parti d'Italia dove ho conosciuto

Un caro saluto a tutti, mi chiamo Bruno Slompo e sono

nato a Levico Terme il 16 agosto del 1923. Mio padre

lavorava come responsabile dell'accettazione clienti al

Grand Hotel Levico Terme, e sapeva parlare

correntemente, oltre all'italiano, anche il tedesco. La

mamma era casalinga come la maggior parte delle

donne di quel tempo.

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RICORDI

altri appassionati di questi piccoli alberi coltivati in vaso con tanto amore, pazienza, passione e competenza. Con alcuni di questi bonsai-sti siamo rimasti amici a lun-go. Fra le varie trasferte ricordo con particolare piacere e or-goglio quelle effettuate a Lecce, in Puglia, anche per l'ottimo rapporto che si è in-staurato fra i due gruppi bon-saisti e per le possibilità di confronto di esperienze e scambio di piante per poter ampliare i vivai dei soci. Queste piante necessitano di cure particolari anche per la scelta del terriccio, parti-colare per ogni tipo di pianta, e la concimazione. Per finire un'ultima cosa che

mi rende particolarmente fie-ro: sono stato nominato “Cavalier Ufficiale” per meri-to di guerra e associativo dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Ringrazio i ragazzi della catechesi di Calceranica di cuore per questi momenti che avete voluto dedicarci e spero di avere altre occasioni per rivederci.

Ricordo che avevamo tre agnellini e la loro mamma non aveva abbastanza latte

per nutrirli. Allora io, che a-vevo otto anni, ne accudivo uno al quale davo il latte con

il succhiotto. Lui mi ricono-sceva correndomi incontro appena sentiva la mia voce e mi vedeva. Ho trascorso un’infanzia felice nei prati e nei boschi di Fierozzo, an-che se non avevo giochi e cose buone da mangiare. Era bello scoprire ogni gior-no cose buone che la natura offriva. Il mio papà è morto il giorno del mio ventesimo comple-

Sono nata a Fierozzo S. Francesco il 6 gennaio 1928.

Ero l’ultima di sei figli; due femmine e quattro maschi.

Il mio papà era contadino e la mamma accudiva i figli.

Curava la casa ed era molto severa. Avevamo pecore,

mucche, maiali e galline. Non mancavano anche i gatti

e un cane. A me piacevano tanto gli animali.

di Corn Rosina

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anno, all’età di cinquantotto anni, e la mia mamma quan-do ne aveva ottantasei. Dopo la morte del papà ho preso in carico io i lavori so-stituendolo anche nella ge-stione della famiglia. Tutti si rivolgevano a me con fiducia ed ero il loro sostegno. Non mi sono sposata perché sentivo mia questa famiglia alla quale ho dedicato con amore tutta la mia vita. Nel 1950 abbiamo costruito una nuova casa e aperto un bar con negozio di alimentari e tabacchi; vista la necessità ho pensato di fare la paten-te, cosa insolita per una don-na in quel tempo. Avevo trentadue anni e mi sono recata a Brunico dove avevo un fratello che mi ha ospitata per il tempo neces-sario per ottenerla. Il primo tentativo è stato un succes-so. Fu così che ho iniziato anche un servizio taxi. La mia macchina era l’unica presente nel paese. Sono andata a Pietralba, Padova, Treviso, Bolzano, Trento e Brunico. Anche con la neve non avevo difficoltà; ero io a montare le catene quando erano necessarie. Ho accudito (aiutando mia sorella che era sola) il nipote che, purtroppo, all’età di ventitré anni è morto in un

incidente; cinque mesi prima era morta la sua mamma (mia sorella) di malattia. È stato per me un dolore im-menso. Nel corso degli anni anche le altre sorelle e un fratello sono morti. Ho ancora un fratello che ha novantotto anni e guida an-cora la macchina. Siamo molto uniti e viene spesso a trovarmi; ho anche una nipo-te al quale sono molto legata e anche lei viene a farmi vi-sita qui in casa di riposo do-ve sono ricoverata da cinque anni.

A causa della mia brutta ma-lattia, iniziata dieci anni fa, che mi toglie un po’ alla volta le mie capacità mi esprimo spesso in modo incompren-sibile per gli altri ed è per me una grandissima sofferenza. Trascorro le giornate leggen-do i quotidiani e ascoltando la TV; vado a messa e prego che Dio mi aiuti. Ricordo spesso con nostalgia il tem-po passato. Nonostante i momenti difficili la salute era buona e affrontavo con co-raggio e speranza le vicende della mia vita.

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CENTRO DIURNO

Subit dopo la guèra ala ca-mera del laoro i binava en-sema dóne de mandar a bi-nar riso en quel de Mantova. Son partida con dói de Susà

e una de Roveredo. L’era primavera. Ne sen enviade con la trado-ta (il treno), quando sen ari-vade zò, i na messe a dormir sula paia, no gaveven miga el lèt sat! Per nar a laorar ne enviaven la matina bonora, ne tocava star con i pèi de-scolzi en l’acqua, bisognava star lì e taser, anca se beca-va le vespe su per le gambe e deva fastidio i mosconi. No parlante po’ de quando se sentiva i bissi soto i pèi. I ne meteva en vinti tute en de ‘na fila e la padrona la steva

sui tòmi (l’argine) con el ca-pèl de paia a tender che no se levassa su nessun…bisognava star piegade zò. El riso bisognava po’ curarlo e torghe fóra l’erba, se dro-pava el dràz (il vaglio). Sen stade zò zinquantazinque dì, se magnava polenta e mine-stra tuti i dì. Ala fin aven binà a una mili e zinquezento lire de paga e quarantaoto chili de riso per un. A casa avén magnà riso tut l’inverno.

La mùsina ‘Na volta, me ricordo,

al catechismo, per meterghe ‘n soldìn

per i moretti i dea ‘na scatoleta de cartòn.

Mi a volte per sparmiar, sarò sincero,

ghe ‘n framezàvo dent qualche botòn.

Per ani ho mess i dindi ‘n la mùsina,

e come mi, chissa quanti popeti, ma stènto a creder

che i ghe sia arivadi, en quant, vedo che ‘n Africa,

i è sempre pù poreti.

“La trinità trentina” In queste poche righe colgo l’occasione per ringraziare cordialmente l’amministrazione, gli utenti, i parenti ed i colleghi per aver acquistato ed apprezzato la raccolta di poesie “La trinità trentina”. L’interesse dimostrato mi dà la voglia e l’entusiasmo per continuare in questa mia attività.

Massimo Dorigoni

di Pasquini Viola

LA TRADOTTA PER LA RISAIA

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POESIE E ….

Un po’ di umorismo ….. Can che abbaia … fa casino

Chi dorme … non piglia sonniferi Chi fa da sé … fa più fatica Chi va piano … arriva dopo

Ride bene chi ha i denti. Chi trova un tesoro, trova un amico

… alle volte anche … un’ amica. Chi lascia la strada vecchia per la nuova

arriva prima perché è asfaltata. Se vuoi che la vita ti sorrida, falle il solletico.

A ciascuno di noi il Fato ha destinato una donna: se riusciamo a sfuggirle siamo salvi. A ben guardare l'amore nella maggior parte dei suoi effetti

somiglia più all'odio che all'amicizia. Che l'amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore.

"Per andare d’accordo con una donna il segreto è uno solo: riconoscere di avere sempre torto."

Bigamia è avere una moglie di troppo. Monogamia è la stessa cosa. Il denaro non dà la felicità. Figuriamoci la miseria.

Esiste un segreto per vivere felici, ma questo rimane, appunto, un segreto. Una persona arrabbiata difficilmente è ragionevole, una persona ragionevole difficilmente è arrabbiata.

"Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano." "La salute è una pianta rara di cui i medici non sono ancora arrivati a distruggere la specie."

Le città dovrebbero essere costruite in campagna, dove l'aria è più salubre. Quante donne hai amato prima di me?: " NESSUNA" e dopo di me...?: " NESSUNA"

di Renzo Rossi

AFORISMI DIVERTENTI (dal gruppo LETTURA) ...

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POESIE E ...

Ecco i segreti del cuore. Levando un angolo del velo che copre la realtà della vita di tutti noi, c’è amarezza incomprensibile, nostalgia infinita, solitudine che tu non comprendi, angosce che tu non capisci, affetto che tu non conosci, dolore che tu non ti accorgi, lontananza che tu non misuri, ricordi che tu non li sai, gioia che tu non la vedi, dolori che bisogna risolvere. E attingendo la punta del cuore in una lagrima si vede arrivare la vecchiaia accompagnata di solitudine e ricordi dei tempi che fu, ero straniera sono straniera e parto straniera verso quel paese senza ritorno. Attraverso queste vie diritte o storte ero sola accompagnata da quel buon Dio che mai mi ha lasciata sola. Con Lui ho diviso tutte queste cose, e con Lui me ne andrò per sempre. Emma non piangere, ma rifletti perché la vita è questa.

ECCO LA VITA DI TUTTI NOI

Da qualche settimana

è scomparsa la Signora Emma Zoro

che frequentava

la nostra Casa.

La Signora Natalia Petri, che anch’essa frequenta

la nostra struttura

e che ha conosciuto la poetessa,

ci ha fatto dono delle opere

della signora Emma

in modo che possiamo

presentarle in Sua

memoria e condividendole

far si che continui vivere

nella nostra memoria.

di Emma Zoro

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Domenica 14 Febbraio, nel pomeriggio, utilizzando i pulmini della Casa per raggiungere Costasavina con alcuni residenti maschi del 2° Piano della sede di via Pive, accompagnati da Giorgio, Mauro e Maria, la nostra volontaria, siamo andati a trascorrere il pomeriggio nella sede degli alpini. Ad attenderci le nostre amiche volontarie Maria Pia e Teresa che da moltissimi anni ormai ci invitano e ci accolgono in questo spazio messo a disposizione proprio per poterci offrire polenta, crauti, lucanica e

formaggio in occasione del carnevale, in un ambiente riscaldato e protetto. Durante la merenda non sono mancati i momenti di divertimento con il gioco delle carte, il racconto di

barzellette e storielle ma soprattutto la possibilità di cantare accompagnati dalla chitarra di Giorgio e il Mandolino del Signor Vinciguerra Iginio.

EVENTI

USCITA A COSTASAVINA

UNA FORMULA DA RIPETERE

Domenica 14 febbraio, grazie alla disponibilità dei volontari della Croce Rossa e di Ospitalità Tridentina, nonché degli abituali amici del Movimento Pastorale e i Volontari che puntualmente ogni domenica accompagnano i nostri Residenti nella cappella della struttura per partecipare alla S. Messa abbiamo potuto far

partecipare i nostri Residenti alla S. Messa comunitaria in Parrocchia in occasione della giornata mondiale del malato. L’Amministrazione della nostra A.P.S.P., per l’occasione, ha organizzato un pranzo per i partecipanti alla S. Messa e per i Volontari che li hanno assistiti, così, in un clima tranquillo e di condivisione

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EVENTI

Sabato 24 aprile, nella Sala Polivalente di Via Pive, abbiamo avuto l’onore di festeggiare la Signora Giacomelli Oliva che in quel giorno compiva 100 anni. Per l’occasione erano presenti tutti i suoi familiari, il Sindaco di Vattaro (paese di provenienza della signora) oltre natu-ralmente a tutti i nostri residenti e ad alcuni volontari ed operatori che hanno contribuito alla buona riuscita del-la festa. Ad animare l’evento la nostra amica volontaria Mirta Benedetti con il suo gruppo che ha cantato allietan-do il pomeriggio di tutti i presenti.

anziani e volontari hanno gustato il pranzo relazionando serenamente conoscendosi un po’ di più e instaurando un rapporto di fiducia che siamo certi porterà ad altre occasioni

d’incontro e collaborazione. Tutti i partecipanti hanno ricevuto un bigliettino, che, aveva l’obiettivo di rimanere come ricordo della giornata, dove lo slogan era: “Incontriamoci con un

sorriso… un sorriso tira l’altro…” Per noi animatori è stato un piacere vedere quanto i nostri residenti erano felici di poter trascorrere una giornata “speciale” sentendosi al centro dell’attenzione di queste persone che si sono disposte per stare proprio con loro e i loro sguardi sorridenti ci hanno ricompensato della tensione e preoccupazione che la realizzazione della giornata ci ha procurato. L’evento è stato apprezzato anche dai Volontari che cogliamo l’occasione di ringraziare anche per le belle parole che hanno scritto al giornale locale e che desideriamo condividere

FESTA DI COMPLEANNO

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CALENDARIO APPUNTAMENTI ESTIVI

30 maggio

Pellegrinaggio a Montagnaga di Pinè con la collaborazione dei volontari della C.R.I. e di Ospitalità Tridentina

1 giugno

Spettacolo con i ragazzi delle scuole elementari e medie di Pergine con la maestra Carla

6 giugno

Danze africane con la presidente Paoli Donatella e il suo gruppo

18 giugno - 24 giugno

Olimpiadi dell’anziano a Castello Tesino

13 agosto

Pranzo in Alberè nella bella collina di Tenna presso la “Baita degli Alpini” avremo il piacere di gustare il

pranzo che i nostri volontari del Movimento Pastorale cucinano e preparano per noi con amorevole cura ogni anno

LUGLIO

Cene d’estate per trascorrere una serata in compagnia

in un ambiente di festa ed allegria

AGOSTO

Torneo di bocce organizzato dalla nostra A.P.S.P.

coinvolgendo le associazioni di volontariato del nostro territorio

11 settembre In occasione della “Sagra Patronale” partecipazione alla sfilata della “Sciarpalonga”

dei Residenti, familiari, operatori e volontari che hanno contribuito

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“La gioia”

Fate che chiunque venga a voi se ne vada

sentendosi meglio e più felice.

Tutti devono vedere la bontà del vostro viso,

nei vostri occhi, nel vostro sorriso.

La gioia traspare dagli occhi,

si manifesta quando parliamo e camminiamo.

Non può essere racchiusa dentro di noi. Trabocca.

La gioia è molto contagiosa.

(Madre Teresa di Calcutta)