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Per dare attuazione alle disposizioni della L. 133 il Ministero ha emanato il Piano Programmatico

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22 pagine in cui, dopo una premessa dove si sottolinea la necessità di

“razionalizzare e semplificare l’esistente” e si citano le linee guida indicate dall’art

64 L. 133, si comincia a dettagliare e specificare gli interventi concreti.

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…le Indicazioni nazionali relative alla scuola dell’infanzia e alle scuole

del primo ciclo di istruzione, di cui agli allegati A, B e C al decreto

legislativo 18 febbraio 2004, n. 59 (normative approvate con riforma

Moratti), saranno opportunamente armonizzate con le Indicazioni per il

curricolo proposte con direttiva ministeriale 3 agosto 2007, n. 68

(normative curricoli Fioroni), con l’obiettivo di pervenire ad una stesura

unitaria e semplificata. I relativi piani di studio, le discipline e i

carichi orario saranno contestualmente riesaminati ed

“essenzializzati”.

1. REVISIONE DEGLI ORDINAMENTI SCOLASTICI

- INTERVENTO E RAZIONALIZZAZIONE DEI PIANI DI STUDIO

I programmi della scuola dell’infanzia e della scuola

elementare saranno “essenzializzati”…..(????)

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I piani di studio relativi al sistema dei licei (artistico, classico, linguistico, musicale e

coreutico, scientifico, scienze umane) saranno riesaminati per razionalizzarne l’impianto

in termini di massima semplificazione. Andranno in tale contesto definite le discipline e I

carichi orario delle singole tipologie in misura non superiore alle 30 ore settimanali

I piani di studio relativi agli istituti tecnici e professionali saranno riveduti per pervenire ad una loro razionalizzazione e semplificazione. …l’istruzione tecnica se ne definiranno gli indirizzi in un numero contenuto…. L’istruzione professionale confluirà in quella tecnica per quanto riguarda gli indirizzi comuni. Per tutti gli altri indirizzi sarà finalizzata al conseguimento del diploma….in un numero ristretto di tipologie. Gli istituti professionali continueranno a rilasciare qualifiche triennali fino a quando competerà esclusivamente alle Regioni rilasciare tali titoli. Per tutti gli istituti tecnici e professionali il carico orario non potrà superare le 32 ore settimanali

Meno scuola per tutti in nome della semplificazione

(e del risparmio)

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- REVISIONE DEI QUADRI ORARIO NEI DIVERSI ORDINI DI SCUOLA….la razionalizzazione dei piani di stutio di cui sopra dovranno comportare nuovi quadri

orari di durata più contenuta………la revisione delle attuali forme di compresenza, finalizzata al più proficuo utilizzo del personale docente e all’estensione del servizio.

Scuola dell’infanzia al mattino con una sola maestra, non è per ora un obbligo però si parla di risparmio

di docenti (quindi daranno i docenti necessari anche per il

pomeriggio?) e di riorganizzare le classi (significa accorpare insieme i bambini di diverse classi ed età che

eventualmente farebbero il pomeriggio).

Reintrodotto l’anticipo a 2 anni di morattiana memoria.

Nella scuola dell’infanzia l’orario obbligatorio delle attività educative, nell’ottica di una progressiva generalizzazione e tenendo conto delle diversificate esigenze rappresentate dalle famiglie, si svolge anche solamente nella fascia antimeridiana, impiegando una sola unità di personale docente per sezione e riorganizzando il più possibile il funzionamento delle sezioni di una medesima scuola sulla base di tali opzioni. Le conseguenti economie di ore e di posti potranno consentire nuove attivazioni e conseguentemente l’estensione del servizio.

…………… E’ reintrodotto con apposito intervento normativo, l’istituto dell’anticipo di cui alla legge

53/2003 e al decreto leg.vo 59/2004, nei limiti delle disponibilità finanziarie esistenti. Ulteriori risposte alle esigenze relative alla medesima fascia di età potranno essere soddisfatte anche attraverso la prosecuzione e dallo sviluppo delle c.d. “sezioni primavera”.

RICORDATEVI BENE DI QUESTA FRASE

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Scuola primaria: una maestra per 24 ore.Se si risparmia e se verranno assegnati gli organici

necessari saranno possibili 27 ore di attività didattica o 30 ore aggiungendo attività opzionali

facoltative (come era previsto nella riforma Moratti)

aggiungendo un tempo mensa dove non si specifica chi lo gestirà.

Nella scuola primaria va privilegiata ai sensi del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, l’attivazione di classi affidate ad un unico docente e funzionanti per un orario di 24 ore settimanali. Le economie derivanti da tale modello didattico, allo stato non quantificabili, consentono di ottenere ulteriori risorse che potranno ridurre l’incidenza degli altri interventi. Resta comunque aperta la possibilità di una più ampia articolazione del tempo scuola, TENUTO CONTO della domanda delle famiglie e della DOTAZIONE ORGANICA ASSEGNATA alle scuole, nel rispetto dell’autonomia delle stesse. Le relative opzioni organizzative possibili sono le seguenti:• la prima (27 ore) corrispondente all’orario di insegnamento di cui al decreto legislativo 59/2004, con esclusione delle attività opzionali facoltative;•L a seconda (30 ore) comprensiva dell’orario opzionale facoltativo e con l’introduzione del maestro prevalente; quest’ultimo nei limiti dell’organico assegnato, integrabile con le risorse disponibili presso le scuole.Potrà altresì aversi, ai sensi del decreto legislativo 59/2004, una estensione delle ore di lezione pari ad un massimo di 10 ore settimanali, comprensive della mensa.

VOI LEGGETE LE PAROLE

“TEMPO PIENO”?

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L’insegnamento della lingua inglese è affidato ad un insegnante di classe opportunamente specializzato. Si dovrà prevedere, pertanto, un piano di formazione linguistica obbligatoria della durata di 150/200 ore attraverso l’utilizzo, come formatori, di docenti specializzati e di docenti di lingua della scuola secondaria di I grado. I docenti in tal modo formati, saranno preferibilmente impiegati, GIÀ DALL’ANNO SCOLASTICO 09/10, NELLE PRIME DUE CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA.

…..in via transitoria e solo fino all’anno scolastico 2010/2011 potranno essere utilizzati in caso di carenze di docenti specializzati, docenti specialisti esterni alle classi….

Sarà l’insegnante di classe (leggi maestro unico) che insegnerà inglese.

Se non ha abilitazione verrà obbligatoriamente formato dai

colleghi/e specialisti o dai colleghi delle medie in un corso della durata di

150/200 ore

Un’insegnante che non conosce l’inglese in un corso di 150/200 ore riesce ad imparare tutto? Anche come

insegnarlo ai bambini?

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COSA SI FA ORA NEL TEMPO PIENO?

7 ore di lingua italiana (produzione testi – riflessione linguistica – conversazione – lettura – comprensione lettura )

6 ore di matematica (aritmetica – problemi – informatica – geometria)

6 ore di antropologica (storia- geografia – studi sociali – scienze)

3 ore di educazione all’immagine (laboratori espressivi – disegno – arte )

2 ore di educazione motoria2 ore di religione cattolica1-2 ore di lingua straniera2 ore di educazione musicale10 ore di mensa e dopomensa

TOTALE 40 ORE di cui 30 ore di didattica Tutto questo gestito dalle 2 insegnanti di classe e dalle insegnanti specialiste

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Ad ogni classe verrà assegnata un’insegnante unica che avrà titolarità sulla classe, insegnerà tutte le

discipline, avrà l’esclusiva dei rapporti con le famiglie e della valutazione delle competenze dei

bambini/e.

Spariscono le ore di compresenza (vedi quanto precisato nel piano programmatico dopo illustrato)

fondamentali per una scuola che voglia garantire pari opportunità

a tutti i bambini/e che devono imparare.

Come si potranno fare i “laboratori” a classe intera? E le uscite didattiche come saranno

possibili?

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E la mensa? Chi seguirà i bambini in mensa? Non vogliamo essere pignoli

(ma lo siamo perché abbiamo imparato la lezione…) ma non si

specifica che sarà un’insegnante, e se lo fosse quale? Non certo l ’unica…

il tempo mensa non è certo tempo perso, è invece un momento

essenziale che va integrato nel percorso educativo. Il tempo mensa e dopomensa è un tempo importante,

non solo perché spazio in cui educare ad un rapporto equilibrato con il cibo, ma perché è un luogo di relazione, di crescita, di educazione alla legalità e

alla necessità di formulare regole condivise e imparare a rispettarle,

un tempo in cui si impara a risolvere i conflitti.

In questa organizzazione non tutti i bambini/e della classe faranno le 40 ore, quindi quelli che resteranno a scuola saranno messi insieme senza più mantenere il gruppo classe. Nella nostra esperienza pedagogica, la classe è il luogo primario dell’apprendimento e della relazione. Permette di costruire relazioni continue e positive con i pari e con gli adulti, l’apprendimento è favorito dalla rete di relazioni che si vengono a creare e che costituiscono il gruppo di bambini/e e insegnanti

che lavorano insieme

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Con l’applicazione di questo decreto, potranno forse rimanere le 40 ore ma

IL TEMPO PIENO come modello pedagogico

NON CI SARA’ PIU’!!

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L’orario obbligatorio nella scuola secondaria di primo grado sarà di 29 ore settimanali

(rispetto alle 32 attuali) … Le classi funzionanti a tempo prolungato saranno

ricondotte all’orario normale qualora non dispongano di servizi e strutture per lo

svolgimento obbligatorio in fascia pomeridiana per almeno tre gionate a settimana o

non sia previsto il funzionamento di un corso intero a tempo prolungato….

Meno ore nel tempo normale.

Cancellati i rientri delle attività opzionali/facoltative

Il tempo prolungato sottoposto a nuovi vincoli

E ricordiamo in entrambi i casi nessuna compresenza!!

Scuola secondaria di primo grado (medie)

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Saranno determinate entro il mese di dicembre le classi di abilitazione…al fine di superare l’esistente frammentazione degli insegnamenti……

9 ore italiano, storia, geografia, cittadinanza e costituzione, 5 ore lingue; 8 ore matematica, scienze e tecnologia; 2 ore corpo, movimento e sport; 2 ore musica e strumento musicale; 2 ore immagine; 1 religione.

….e negli incontri con i sindacati ecco le prime indicazioni operative

…sparite le due ore di educazione tecnica

(ricordate da 32 a 29 ore)

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….Attualmente circa 700 istituzioni scolastiche hanno una popolazione scolastica inferiore ai minimi previsti… (meno di 300 alunni) ….vi sono poi 850 istituzioni scolastiche sono inserite nella fascia in deroga senza averne il titolo……se ne aggiungono 1.050 istituti comprensivi compresi nella fascia minima, ma non situati in territori montani o nelle piccole isole…….. Su poco più di 28.000 punti di erogazione del servizio circa il 15% ha meno di 50 alunni e il 21% ha meno di 100…… Le Regioni e gli Enti Locali dovranno programmare interventi di supporto per quanto riguarda sia i trasporti che l’edilizia scolastica.

2. RIORGANIZZAZIONE DELLA RETESCOLASTICA

In sostanza si ipotizza la chiusura di circa 4.200 plessi scolastici che hanno meno di 50 alunni. 700

istituzioni scolastiche che hanno meno di 300 alunni e 1.900 istituzioni scolastiche che hanno tra i 300 e i 500 alunni, verranno accorpate in modo tale

che il numero complessivo degli alunni sia compreso tra 500 e 900, oppure in deroga, se

istituti comprensivi o superiori situati in territori montani o nelle piccole isole, in modo tale che il

numero complessivo di alunni sia compreso tra 300 e 500. PERO’…….

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2. RIORGANIZZAZIONE DELLA RETESCOLASTICA

L’istituzione, la sopressione o l’aggregazione delle scuole è materia di competenza regionale, il Governo

AVEVA però inserito in un decreto che riguarda la sanità (!!!) la disposizione che se entro il 30 novembre

2008 le Regioni non riorganizzavano la loro rete seguendo quanto disposto dal Piano sarebbero state

commissariate!!! (e il federalismo e la tutela delle autonomie????)

Alcune Regioni hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato contro tale disposizione, tutte hanno protestato e cosi

è stata tolta la norma del commissariamento e modificato l’art. 64 L. 133 spostando al 2011/2012 la nuova definizione della rete scolastica dopo un lavoro

comune tra Enti Locali e Ministero. In Lombardia erano a rischio chiusura

347 scuole dell’infanzia 189 elementari 44 medie 56 superiori

A Sesto forse a rischio due scuole dell’infanzia.ORA SI RIDISCUTE TUTTO IN UN’OTTICA DI

SALVAGUARDIA DEL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE PUBBLICA DI TUTTI

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………….L’organico di istituto, determinato secondo le nuove previsioni ordinamentali, verrà assegnato alle scuole che, nell’ambito della propria autonomia, organizzeranno l’attività didattica con criteri di flessibilità;

3. RAZIONALE ED EFFICIENTE UTILIZZO DELLE RISORSE UMANE

DELLA SCUOLA

Alle scuole verranno assegnati i/le docenti sulla base dei nuovi piani di studio e riorganizzazione

oraria (quindi un maestro unico ad esempio per le

prime?) Come garantisco tempi-scuola più lunghi?

Le scuole si organizzeranno come vorranno (o potranno) ,

con la flessibilità e…..continuate a leggere e lo scoprirete.

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….ridefinizione dei criteri e parametri che presiedono alla formazione delle classi, con particolare riguardo ai valori minimi e massimi necessari per la costituzione delle stesse che consentano di incrementare sia il rapporto alunni/docenti che quello alunni/classi…..

Formazioni delle classi con più alunni/e

….Si confermerà il criterio di costituire le classi iniziali di ciclo esclusivamente sulla base del numero di alunni iscritti, procedendo solo successivamente all’assegnazione degli stessi alle classi secondo le diverse scelte espresse e nel limite dei posti disponibili.

Assegnazione dei docenti in base al n° di alunne/i iscritti e non secondo le scelte delle

famiglie

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…..superamento delle attività di co-docenza e contenimento delle attività in compresenza tra docenti di teoria e insegnanti tecnico-pratici di laboratorio;

Eliminazione della compresenza in tutti gli ordini di scuola.

Non si specifica da quale anno…e il tempo pieno lo facciamo senza co-docenze?.....e nelle ore che avanzano (due per insegnante) cosa fanno i

docenti?.....continua a leggere e capirai…

graduale piena attuazione della disciplina prevista dal comma 413 dell’articolo 2 della legge 24 dicembre 2007 n. 244*, relativa alla determinazione dei posti di sostegno per gli alunni disabili.(*Finanziaria 2008: il N° dei posti di sostegno non può superare complessivamente il 25 per cento del numero delle sezioni e delle classi previste nell’organico di diritto dell’anno scolastico 2006/2007 cioè 94.000)

N°di posti di insegnanti di

sostegno bloccati all’anno scolastico

2006/2007. Negli ultimi anni le richieste

di insegnanti di sostegno sono

aumentate di circa 3.000 all’anno

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……….La revisione degli ordinamenti scolastici con una riduzione generalizzata del

monte ore settimanale di insegnamento e la definizione di nuovi criteri per la

formazione delle classi e degli organici, determinerà una riduzione strutturale

della spesa. Quand’anche in via temporanea, in alcuni ambiti, si determinassero

situazioni di soprannumero, riassorbibili con i successivi pensionamenti, si

determinerebbe comunque una economia a seguito dell’utilizzo di tale personale

per le supplenze e, nella scuola primaria, per fronteggiare le richieste delle

famiglie di un ampliamento del tempo scuola.

Le insegnanti in soprannumero verranno utilizzate per supplenze e nei pomeriggi.

Ecco qui spiegato l’arcano: meno ore di tempo scuola, nessuna compresenza, meno classi, meno organici affidati alle scuole…avanzano degli insegnanti che ancora non si possono

mandare in pensione? Pronti via: tutti a fare supplenze e a coprire le

ore in più richieste dalle famiglie oltre le 24.