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per la stesura del Piano di Coordinamento e Sicurezza

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R.IND.SIC_C_117_R00 Aggiornamento delle prime indicazioni

per la stesura del Piano di Coordinamento e Sicurezza

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1 PREMESSA.............................................................................................................................. 2

2 AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE...................................................................... 3

3 FASI DI PROGETTAZIONE DELL’OPERA .......................................................................... 3

4 FASI DI ESECUZIONE DELL’OPERA ................................................................................. 5

5 PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEL PSC................................8

6 METODO DI REDAZIONE, ARGOMENTI DA APPROFONDIRE E SCHEMA TIPO

DI COMPOSIZIONE DEL PSC................................................................................................. 10

7 STIMA DEI COSTI DELLE MISURE DI PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI E TUTELA

DELLA SALUTE …………………………………………….………….…………………….16

1. PREMESSA

La presente relazione è stata elaborata in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 18, comma 1,

lettera f) del DPR 554/99 (Regolamento di attuazione alla legge quadro in materia di lavori

pubblici), nell’ambito della “Progettazione definitiva, progettazione esecutiva, direzione dei

lavori e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione relativi alla

realizzazione di tre ponti posti sul fiume Magra , nel comune di Aulla) e sui torrenti Mangiola e

Teglia ( nei comuni di Mulazzo e Pontremoli), e nello specifico nella fase di progetto definitivo

del ponte sul Torrente Teglia a CASTAGNETOLI Mulazzo e Pontremoli -(MS) –-cui è

Committente la Regione Toscana - Direzione Generale Politiche territoriali, ambientali e per la

mobilità, Area di coordinamento Pianificazione territoriale e paesaggio, Settore Pianificazione del

territorio,Via di Novoli, 26, -50127 FIRENZE, rappresentato dal dirigente della regione Toscana:

dottoressa Maria Sargentini, in qualità di R.U.P. dell'opera (d’ora in poi indicato come

Responsabile dei lavori) .

La presente relazione fornisce in ottemperanza alla legge di cui sopra le “Prime indicazioni e

disposizioni per la stesura dei Piani di Sicurezza e di Coordinamento” (più brevemente in seguito

denominato PSC).

Nel rispetto dell’art. 100 del DLgs 81/2008 e ss.mm.ii., con particolare riferimento a quanto

disposto in merito ai PSC, si ritiene innanzitutto che i lavori di cui sopra rientrino negli obblighi

riepilogati nello schema che segue e che si propone venga applicato nell’iter di progettazione e di

esecuzione dell’Opera nel quale sia prevista la presenza, anche non contemporanea, di più Imprese.

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2. AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE

Nella redazione della documentazione relativa alla sicurezza del cantiere dovranno essere

evidenziati i rischi derivanti dalla possibile promiscuità con gli altri lavoratori presenti all’interno

dell’area (si fa presente che è ipotizzabile la presenza di lavoratori di ditte diverse già di per sé per

l'attività di ricomposizione delle interferenze in cui interverrà il personale degli enti erogatori dei

sottoservizi, per la fase delle demolizioni che potrà essere assegnata a ditta specializzata, e per

forniture di materiali e d'opere di vario genere che la ditta appaltatrice potrà richiedere ), di

conseguenza, per la salvaguardia dei lavoratori, dovrà essere redatto un approfondito programma

dei lavori al fine di evitare che le zone interessate dalle lavorazioni siano troppo limitrofe a quelle

in quel momento frequentate dagli altri lavoratori. Dovranno essere previste, pertanto, opportune

recinzioni con lo scopo di impedire l’avvicinamento di persone non addette.

Inoltre, per la movimentazione dei mezzi dovrà essere prevista preventivamente un’apposita

viabilità, mentre i punti di manovra dei mezzi dovranno essere adeguatamente segnalati ed in caso

protetti.

Va inoltre tenuto conto che la strada afferente al cantiere è una strada di montagna con frequenti

curve a raggio ridotto ed ha una larghezza totale di entrambe le carreggiate in alcuni punti di soli

m 3,2: E’ pertanto necessario che nella movimentazione di manufatti di grandi dimensioni e con

mezzi pesanti lo si tenga in considerazione e si predispongano le adeguate misure di protezione del

traffico veicolare corrente (peraltro molto ridotto) e qualora si debba predisporre l'utilizzo

temporaneo di entrambe le carreggiate provenendo da valle si predisponga in accordo con la

polizia locale, l'adeguata segnalazione anche con l'eventuale impiego di moviere.

Se l'utilizzo di entrambe le carreggiate è previsto per tempi prolungati o iterati nella giornata, si

contatti la polizia locale sull’opportunità e eventuale modalità di informare preventivamente la

popolazione delle frazioni che verrebbero a trovarsi isolate.

3. FASI DI PROGETTAZIONE DELL’OPERA

Prima dell'inizio dei lavori

Il responsabile dei lavori

una volta designato il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori (DLgs 81/2008, art. 90, comma 4);

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- verifica l’idoneità Tecnico – Professionale delle Imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi

(DLgs 81/2008, art. 90, comma 9, lettera a),

- richiede alle Imprese esecutrici una dichiarazione sull’organico medio annuo, distinto per

qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all’Inps, Inail e casse edili

e da una dichiarazione relativa al contratto collettivo applicato ai lavoratori dipendenti (DLgs

81/2008, art. 90, comma 9, lettera b),

- trasmette alla U.S.L. ed alla Direzione Provinciale del Lavoro la Notifica Preliminare, elaborata

conformemente all’Allegato XII (DLgs 81/2008, art. 99, comma 1).

L’impresa appaltatrice deve provvedere a consegnare:

-Il Piano Operativo di Sicurezza – POS – obbligo stabilito dall’art. 29, comma 4, del D.Lgs. 81/08

(valutazione dei rischi) – (sanzione amministrativa da 2.500 a 10.000 euro)

‐ PiMUS con allegato il progetto o lo schema esecutivo di montaggio (obbligo stabilito dall’art.

134, comma 1, del D.Lgs. 81/08) – (arresto fino a 3 mesi o ammenda da 500 a 2000 euro )

‐ Autorizzazione ministeriale all’impiego del ponteggio metallico (obbligo stabilito dall’art. 134,

comma 1, del D.Lgs. 81/08 –( arresto fino a 3 mesi o ammenda da 500 a 2000 euro)

- Libretti di matricola degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 Kg completi dei

verbali di verifica periodica (art. 71 del D.Lgs. 81/08)

‐ Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico, di quello di terra e di quello contro le scariche

atmosferiche (DM 37/08 e DPR 462/01)

‐ Verbale di verifica periodica (biennale) dell’impianto elettrico di terra e di quello contro le

scariche atmosferiche (DPR 462/01)

‐ Verbali di verifica periodica e/o straordinaria dei ponteggi metallici

· Verbali di verifica periodica di tutte le macchine e attrezzature soggette a tale obbligo

‐ Copia di eventuali deleghe in materia di sicurezza

‐ Copia del certificato di conformità delle macchine e relativi libretti di uso e manutenzione

‐ Copia delle lettere di consegna dei tesserini di riconoscimento

‐ Copia della nota di consegna dei DPI agli operai con obbligo di utilizzo

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‐ DURC

‐ Copia di eventuali subappalti

‐ Copia consultazione RLS o RLST in merito al PSC e al POS

‐ Documentazione comprovante l’avvenuta trasmissione del POS al CSE o alla impresa affidataria

Se non sono allegati al POS:

‐ Nota designazione RSPP con accettazione

‐ Nota designazione ASPP con accettazione

‐ Nota nomina MC con accettazione

‐ Designazione lavoratori addetti alla gestione delle emergenze

‐ Documentazione inerente la formazione degli addetti alla gestione delle emergenze

‐ Attestazione idoneità alla mansione specifica di tutti gli operai

‐ Documentazione attestante l’avvenuta formazione, in collaborazione con gli organismi bilaterali,

di tutti gli operai, preposti e dirigenti

‐ Documentazione comprovante l’avvenuta formazione sull’utilizzo dei DPI di 3° categoria (es.

cinture di sicurezza) e otoprotettori

‐ Documentazione comprovante l’avvenuta formazione degli addetti a macchine complesse (

gruisti, carrellisti,ecc.)

‐ Documentazione attestante l’avvenuta informazione degli operai

‐ Documentazione comprovante l’avvenuta formazione del/dei RLS

‐ Schede di sicurezza delle sostanze e preparati pericolosi

4. FASE DI ESECUZIONE DELL’OPERA

Il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori (DLgs 81/2008, art. 92):

- Verifica l’applicazione, da parte delle Imprese esecutrici e dei Lavoratori autonomi, del “Piano di

sicurezza e di Coordinamento” (PSC) (comma 1, lettera a),

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- Verifica l’idoneità del POS redatto dalle Imprese (comma 1, lettera b),

- Organizza il coordinamento delle attività tra le Imprese ed i lavoratori autonomi(comma 1, lettera

c),

- Verifica l’attuazione di quanto previsto in relazione agli accordi tra le parti sociali e coordina i

Rappresentanti per la sicurezza (comma 1, lettera d)

- Segnala alle Imprese ed al Committente le inosservanze alle leggi sulla sicurezza, al PSC ed al

POS (comma 1, lettera e),

- Sospende le Fasi lavorative che ritiene siano interessate da pericolo grave ed imminente (comma

1, lettera f),

L’Impresa Affidataria:

- Vigila sulla sicurezza dei lavori affidati e sull’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni

del piano di sicurezza e coordinamento.

- Verifica l’idoneità tecnico–professionale delle Imprese esecutrici (DLgs 81/2008,all. XVII),

nonché gli obblighi derivanti dall’art. 26 del DLgs 81/2008

- Verifica la congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto il

proprio, prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per

l’esecuzione;

- Coordina gli interventi di cui al DLgs 81/2008, art. 95 e 96.

L’Impresa Affidataria nei confronti delle Imprese subappaltatrici (D.Lgs 81/2008, art. 97):

‐ verifica l’Idoneità Tecnico – Professionale delle Imprese esecutrici anche mediante l’iscrizione

alla CCIAA; verifica il rispetto degli obblighi INPS – INAIL;

‐ verifica l’attuazione di quanto previsto in relazione agli accordi tra le parti sociali e coordina i

Rappresentanti per la sicurezza (comma 1, lettera d);

- trasmette il suo Piano Operativo della Sicurezza (POS) alle Ditte subappaltatrici;

-verifica che esse abbiano redatto il loro Piano Operativo della Sicurezza (POS) e ne consegna una

copia anche al Coordinatore per la sicurezza;

-coordina gli interventi di protezione e prevenzione.

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Il datore di lavoro dell’impresa affidataria (D.Lgs 81/2008, art. 97):

Oltre a quanto previsto per le imprese esecutrici, deve avere disponibile:

‐ Documentazione attestante l’avvenuta valutazione dei POS delle imprese esecutrici.

‐ Documentazione attestante l’avvenuta trasmissione al CSE dei POS delle imprese

esecutrici.

‐ Documentazione attestante eventuali provvedimenti in materia di sicurezza adottati nei confronti

delle imprese esecutrici.

‐ Documentazione comprovante l’avvenuta trasmissione del PSC alle imprese esecutrici e ai

lavoratori.

‐ Verifica dei requisiti tecnico-professionali delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi.

‐ Trasmissione della verifica di cui al punto precedente al committente o al responsabile dei lavori.

Descrizione dei lavori da eseguire

I lavori da eseguire consistono, come risulta dal progetto definitivo del ponte sul. Torrente Teglia

a CASTAGNETOLI Mulazzo e Pontremoli -(MS) L’intervento prevede la realizzazione di un

ponte sospeso a campata unica di circa 50 metri di lunghezza secondo le seguenti fasi costruttive:

a. Qualora da indagini in loco risulti che l’area sia stata interessata da bombardamenti nella

seconda guerra mondiale si proceda alla bonifica dagli ordigni bellici..

b. Accertamento e rimozione delle interferenze tutto come da elaborato PD_C_1.110_R01

PROGETTO DI RISOLUZIONE INTERFERENZE maggio 2013 (nell’eventuale più

recente revisione) con sistemazione linea area Telecom da spostare e interrare sulla riva dx;

linea Enelgas di cui verificare l'isolamento e linea acquedotto in riva sinistra della quale

verificare la posizione ed eventualmente effettuare lo spostamento sul lato della strada

opposto all'intervento del ponte

c. Impianto di cantiere delle demolizioni e successiva demolizione della spalla del vecchio

ponte in riva sinistra e delle pile e dell’impalcato residuo del ponte crollato con l’evento

alluvionale del 25/10/11.

d. Impianto di cantiere, con risoluzione dell’interferenza con la strada che porta al guado

mediante una soluzione che permetta nel contempo il passaggio del traffico veicolare e i

lavori di scavo delle fondazioni in riva sinistra

e. sulla riva sinistra esecuzione delle fondazioni: palificate e blocchi di fondazione.

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f. Realizzazione dell’antenna e delle spalle

g. installazione di tre stilate provvisorie

h. montaggio della prima travata metallica preassemblata in appoggio sulla prima stilata e

montaggio delle successive travate metalliche in appoggio sulle altre stilate provvisorie.

i. Getto della soletta su pannelli prefabbricati di soletta predalles. Montaggio dei pannelli da

eseguire quando tutti conci metallici saranno stati posizionati e quando le mensole saranno

state saldate alle travate.

j. Montaggio dei cavi

k. Montaggio dei pendini e dei relativi ancoraggi sul cavo portante, operando con gru leggere

dall’alveo, su pista provvisoria

l. Tensionamento di cavi principali con sollevamento dell'impalcato dalla stilata

m. Rimozione degli appoggi provvisori

n. Collocazione cavidotti dei sottoservizi ed esecuzione delle opere di finitura: parapetti,

pavimentazione, guard-rail, giunti di dilatazione, drenaggi

o. Risistemazione sotto-servizi come da Progetto finale interferenze PD_C_1.110B_R01

maggio 2013

p. Smontaggio e rimozione apprestamenti di cantiere, raccordo con la viabilità esistente

sistemazione segnaletica.

5. PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEL PSC

In questa fase vengono evidenziati al Committente soprattutto il metodo di redazione e

l’individuazione degli argomenti che verranno successivamente approfonditi e sviluppati secondo

lo schema tipo di composizione del PSC durante la progettazione Esecutiva. Inoltre, nel successivo

capitolo 7, verranno fornite le indicazioni relativamente alla stima dei costi per la sicurezza ricavate

da calcolo in base ai dati di questa fase definitiva.

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Nella fase di progettazione esecutiva verranno anche date indicazioni più precise al Committente

sui costi della sicurezza che saranno evidenziati nel PSC e verrà redatto il Piano di Sicurezza e di

Coordinamento ed il Fascicolo dell’Opera nel quale verrà fornita una stima integrale dei costi della

sicurezza ai fini della chiarezza e della completezza, con l’avvertenza che in fase di gara non possa

essere soggetto alla possibilità di ulteriori ribassi. In particolare, per l’intera durata dei lavori,

verranno stimati i seguenti costi:

a. apprestamenti previsti nel PSC;

b. misure preventive, protettive e dispositivi di protezione individuale;

c. impianti di terra, contro le scariche atmosferiche, antincendio e fumi;

d. mezzi e servizi di protezione collettiva;

e. procedure specifiche di sicurezza;

f. interventi per lavorazioni interferenti;

g. misure di coordinamento.

Il PSC verrà elaborato tenendo conto delle specifiche esigenze, attività e fasi lavorative che saranno

previste nella vita del Cantiere. Inoltre, viste anche le caratteristiche del cantiere ed il numero e la

diversità dei singoli interventi, sarà onere del Coordinatore per la progettazione e del Coordinatore

per l’esecuzione, la redazione e l’applicazione dei contenuti del Piano di sicurezza affinché:

- non siano lasciati eccessivi spazi all’autonomia gestionale dell’Impresa esecutrice nella

conduzione del lavoro, fornendo con il Piano Operativo di Sicurezza uno strumento con indicazioni

ben definite e precise al fine di evitare che vengano disattesi gli obblighi in materia di sicurezza;

- la programmazione non sia troppo vincolante evitando, così, di ridurre il legittimo potere

gestionale dell’Impresa esecutrice soprattutto nel caso in cui si vengano a proporre situazioni non

previste dal Piano Operativo di Sicurezza.

Una programmazione troppo vincolante, infatti, non garantirebbe comunque la sicurezza sul lavoro

perché troppo rigidamente imposta o troppo macchinosa (con la conseguenza che l’Impresa e lo

stesso Coordinatore per l’esecuzione dei lavori, di fronte ad eccessive difficoltà procedurali,

finirebbero spesso con il disattenderle)

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6. METODO DI REDAZIONE, ARGOMENTI DA APPROFONDIRE E SCHEMA

TIPO DI COMPOSIZIONE NEL PSC

In questa fase della progettazione, come indicato dalla normativa vigente, viene riportato il metodo

di redazione e l’individuazione degli argomenti da approfondire che verranno successivamente

elaborati con l’avanzare del grado di progettazione (nel rispetto di quanto disposto dalla normativa

vigente).

Tutti gli elaborati inerenti la sicurezza saranno predisposti tenendo conto delle oggettive necessità e

particolarità del cantiere in oggetto.

Nello schema tipo di composizione che sarà adottato, il PSC sarà articolato in due parti distinte,

con uno scopo ben preciso. Nella prima parte del PSC dovranno essere trattati argomenti che

riguardano Prescrizioni di carattere generale, anche se concretamente legati al lavoro progettato e

che si deve realizzare. Queste Prescrizioni di carattere generale potranno essere considerate come il

Capitolato speciale della sicurezza adattato alle specifiche esigenze del lavoro e rappresenteranno

in pratica gli argini legali entro i quali si vuole che l’Impresa si muova con la sua autonoma

operatività.

Inoltre, la definizione degli argini legali entro i quali l’Impresa potrà e dovrà muoversi con la sua

autonomia operativa rappresenteranno anche un valido tentativo per evitare l’insorgere del

“contenzioso” tra le parti.

All’interno del Piano di Sicurezza e Coordinamento dovranno essere esplicitate tutte le

problematiche inerenti:

PARTE PRIMA

1.1 premessa sulle motivazioni generatrici del progetto

1.2 la descrizione del contesto in cui è collocato il cantiere e dell'area specifica del cantiere

1.3 descrizione sintetica dell'opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali,

architettoniche, strutturali e tecnologiche, nel campo delle tecniche costruttive, dei materiali da

impiegare e delle tecnologie da adottare .

1.4 individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza relativamente alla realizzazione del ponte

su Torrente TEGLIA a Mulazzo:

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il responsabile dei lavori : il dirigente della regione Toscana dott.ssa Maria Sargentini incaricato

dalla regione quale R.U.P. dell'opera per la realizzazione del ponte. Ufficio di riferimento: Area di

coordinamento Pianificazione territoriale e paesaggio, Settore Pianificazione del territorio,

il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione Studio Architetti Associati Ricci Val via

XXIV maggio 4 Conegliano;

PARTE SECONDA

2.1 l'individuazione analisi e valutazione dei rischi concreti, in riferimento all’area di cantiere

2.1.1.1 caratteristiche dell'area con l'individuazione degli elementi rilevanti ai fini della

sicurezza:

-cantiere situato a cavallo dell’alveo del torrente Teglia con episodi d’ingrossamento repentino

nel corso dell’anno,

-strada problematica di accesso per la sezione delle carreggiate particolarmente ristretta e

l'andamento moderatamente tortuoso ma con curve a raggio ridotto che rendono difficoltoso il

trasporto di manufatti di grandi dimensioni e l'impiego di mezzi lunghi.

-l'interferenza tra il cantiere e la strada di accesso al guado che costituisce l'unica via di

comunicazione tra la frazione di Castagnetoli e il comune capoluogo

2.1.1.3 Rischi per l'area circostante: con individuazione degli elementi rilevanti di prossimità o

interferenza con l'ambiente esterno:

La zona è situata in area montana, poco abitata, per cui risulta limitato il problema di

inquinamento sonoro da parte del cantiere. Verranno comunque rispettate per le attività

particolarmente rumorose quali in particolare le demolizioni, e l' esecuzione di palificate gli

orari previsti nel regolamento comunale così pure verranno adottate misure per l'emissione di

polveri in particolare per le attività di demolizione .

Un altro rischio è quello di smottamento nella fase di scavo in riva sinistra in quanto l’area di

scavo è a confine della strada del guado , necessaria a garantire la viabilità provvisoria alle

frazioni a monte del cantiere ed è a quota ben più bassa di quest’ultima.

Rimane inoltre sempre possibile la possibilità di inondazione del cantiere in caso di pioggia

particolarmente cospicua e persistente All’uopo si segnala anche, la presenza a monte del

cantiere di una riserva d'acqua afferente al Teglia, che può saltuariamente immettere cospicue

quantità d'acqua del torrente con conseguente rischio per il personale e i manufatti che saranno

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realizzati in alveo ( in particolare le stilate ).La ditta appaltatrice prenderà accordi con l'ente

gestore della riserva d'acqua per avere sempre preventiva informazione con adeguato anticipo

delle emissioni idriche tali da costituire rischio per il cantiere nella fase specifica in cui si trova

e poter prendere di conseguenza le misure cautelative necessarie.

2.1.2 Analisi degli elementi relativi all'organizzazione del cantiere :

recinzione,

accessi,

segnalazioni,

protezioni e misure di sicurezza contro i rischi provenienti dall'esterno

servizi igienico assistenziali

protezioni/misure di sicurezza verso condutture aeree e sotterranee

viabilità principale di cantiere

impianti principali e reti di elettricità acqua gas ecc.

impianti di terra e protezione scariche atmosferiche

misure generali di protezione contro il rischio di seppellimento negli scavi e

di investimento

misure generali verso il rischio di annegamento

misure generali di protezione contro il rischio di caduta dall'alto

misure generali di sicurezza per estese demolizioni o manutenzioni ove le

modalità tecniche di attuazione siano definite in fase di progetto

misure di sicurezza contro i possibili rischi di incendio o esplosione connessi

con lavorazioni e materiali pericolosi da utilizzare in cantiere

disposizioni attuative dell'art.102: consultazione RLS

disposizioni attuative dell'art.92: comma uno lett.C(coordinamento tra datori

di lavoro delle imprese esecutrici)

modalità di accesso dei mezzi per la fornitura dei materiali e di

coordinamento della viabilità nell’eventualità di trasporti straordinari,

dislocazione degli impianti di cantiere

modalità di segnalazione in preavviso al personale dell'impresa appaltatrice e

delle ditte subappaltanti occupate in fase di lavori in alveo degli eventi che

possono causare ingrossamento pericoloso del torrente Teglia

2.1.3 analisi dei rischi relativi alle lavorazioni previste,che qui indichiamo per grandi linee e in

riferimento allo specifico del cantiere:

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scarso rischio bellico comunque da valutare in relazione ad indagine in loco

rischio biologico e rischio annegamento per il carattere torrentizio del torrente Teglia

rischio rumore e polveri e seppellimento dato dalle fasi di demolizione e scavo,

rischio investimento da mezzi pesanti per fasi di scavo

rischio caduta dall’alto e caduta di oggetti dall’alto per le molte lavorazioni in quota

rischio folgorazione per uso di macchinari specifici

2.1.4 valutazione delle dell'interferenza tra le lavorazioni e prescrizioni per lo sfasamento spaziale e

temporale delle lavorazioni, misure di prevenzione e protezione e /o dpi per la riduzione delle

interferenze tra gli operatori in cantiere

2.2 misure di coordinamento per l'uso comune di apprestamenti attrezzature, infrastrutture e mezzi

e servizi di protezione collettiva .

2.3 modalità organizzative e di cooperazione, coordinamento, reciproca informazione, tra i datori di

lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi.

2.4 organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, il servizio antincendio e di

evacuazione dei lavoratori

PARTE TERZA

3.1 crono programma dei lavori

3.2 entità dei lavori

PARTE QUARTA

4.1 Stima dei costi della sicurezza

PARTE QUINTA

tavole esplicative di progetto relativi agli aspetti della sicurezza

5.1 pianta di cantiere in fase di demolizione

5.2 pianta di cantiere in fase di scavi fondazioni ed elevazione

5.3 pianta di cantiere in fase di montaggio

5.4 diagramma di GANTT con la stima delle tempistiche delle varie fasi lavorative;

5.5 schema delle fasi dell'opera

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PARTE SESTA

prescrizioni operative

l’elenco e la definizione di eventuali rischi

6.1 – schede di valutazione di pericolosità per tipo di rischio:

6.1.1- schede con il dettaglio dei rischi e delle modalità di esecuzione dei lavori;

6.1.2- schede con il dettaglio dei rischi e delle modalità di utilizzo delle macchine;

6.1.3- analisi puntuale e specifica dei rischi provenienti dalla particolare ubicazione

del cantiere.

PARTE SETTIMA

7- Calcolo analitico degli oneri della sicurezza

PARTE OTTAVA

8- Elaborati di progetto di riferimento

premesso che tutti gli elaborati del progetto definitivo ed esecutivo devono essere presi in

considerazione dagli operatori che intervengono nell'esecuzione delle opere di progetto, si pongono

qui all'attenzione alcuni elaborati di particolare specifico interesse ai fini della sicurezza:

8.1 Relazione sulle caratteristiche geologiche, idrogeologiche e geotecniche del terreno

8.2 Censimento e progetto di soluzione interferenze nell’ultima revisione (l’attuale è

R.INT_C_112_R01 e relative tavole di censimento interferenze PD_C_1.109_R01, progetto di

risoluzione interferenze PD_C_1.110_R01 progetto finale interferenze PD_S_1.110B_R01

tutte di maggio 2013)

8.3 tavola:cantierizzazione nell’ultima revisione (l’attuale è PD_C_8.101_R01 del giugno 2013)

PARTE NONA

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9- Fascicolo con le caratteristiche dell'opera

_ Si noti come la parte del PSC che tratta il Piano dettagliato della sicurezza per Fasi di lavoro

nasce da un Programma di Esecuzione dei Lavori, che naturalmente va considerato come un’ipotesi

attendibile di come verranno poi eseguiti i lavori dall’Impresa, ma suscettibile di variazione per

eventuali modifiche rilevabili a seguito della redazione del progetto della fase esecutiva .

Al cronoprogramma ipotizzato saranno collegate delle Procedure operative per le Fasi più

significative dei lavori e delle Schede di sicurezza collegate alle singole Fasi lavorative,

programmate con l’intento di evidenziare le misure di prevenzione dei rischi simultanei risultanti

dall’eventuale presenza di più Imprese (o Ditte) e di prevedere l’utilizzazione di impianti comuni,

mezzi logistici e di protezione collettiva. Si noti come i tempi di esecuzione delle diverse

lavorazioni tendano a subire normalmente delle modifiche anche sensibili per molteplici ragioni.

Oltre che verificare l’applicazione delle disposizioni contenute nel piano di sicurezza, sarà anche

compito fondamentale del coordinatore in fase esecutiva, mediante opportune azioni di

coordinamento, organizzare tra i datori di lavoro, compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione

ed il coordinamento delle attività nonché la reciproca informazione al fine di evitare possibili

interferenze lavorative. Per ridurre qualsiasi rischio di sovrapposizione ed interferenza tra le varie

fasi lavorative il cronoprogramma coordinerà le diverse attività riducendo il rischio di

contemporaneo svolgimento di quelle che debbano avvenire in zone verticalmente o

orizzontalmente limitrofe qualora possa essere riscontrato un potenziale pericolo con conseguenze

di infortunio o di malattia professionale.

Nel caso di lavorazioni interferenti, il cronoprogramma prevedrà lo sfasamento temporale o

spaziale degli interventi in base alle priorità esecutive ed alla disponibilità di uomini e mezzi. Nei

casi in cui lo sfasamento temporale o spaziale non sia attuabile o lo sia solo parzialmente, saranno

previste all’interno del PSC misure protettive che eliminino o riducano i rischi e le interferenze

mediante l’allestimento di schermature, segregazioni, protezioni e percorsi che consentano le

attività e gli spostamenti degli operatori in condizioni di sicurezza.

A conclusione del PSC saranno riportate le indicazioni alle Imprese per la corretta redazione del

Piano Operativo per la Sicurezza (POS) e la proposta di adottare delle Schede di sicurezza per

l’impiego di ogni singolo macchinario tipo, che saranno, comunque, allegate al PSC in forma

esemplificativa e non esaustiva (crediamo che quest’ultimo compito vada ormai delegato

principalmente alla redazione dei POS da parte delle Imprese).

R.IND.SIC_C_117_R00 Aggiornamento delle prime indicazioni

per la stesura del Piano di Coordinamento e Sicurezza

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7. STIMA DEI COSTI DELLE MISURE DI PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI E TUTELA

DELLA SALUTE

Si prevede che la stima dei costi delle misure di prevenzione e protezione contenute nel presente

piano, possa incidere di Euro 137.084,80

(euro centotrentasettemilaottantaquattro/ottanta) somma è contenuta nelle voci di computo metrico

e valutazione dei costi dell’opera e non è soggetta al ribasso d’asta.

La somma viene suddivisa, di massima, come precisato nella stima sottoelencata.

Costo totale allestimento cantiere € 11.496,66

Costo totale opere provvisionali € 80.471,70

Costo totale dispositivi di protezione individuale € 6.374,02

Costo organizzazione del cantiere € 33.229,40

Costo dispositivi protezione collettiva € 2.194,72

Costo totale formazione ed informazione € 3.318,30

TOTALE COSTI DELLA SICUREZZA

STIMATO

€ 137.084,80

Rispetto dell’importo totale delle opere che ammontano presumibilmente a

€1.887.461,43 (euro unmilioneottocentottantasettemilaquattrocentosessantunoequaran-

tatrecentesimi) i costi per la sicurezza rappresentano il 7,3% scorporati dai ribassi ma inclusi nei

prezzi