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Bologna, 19 febbraio 2010. Per uno “Statuto delle imprese”. Una proposta di legge ( on. Raffaello Vignali e 130 parlamentari ). Norme per la tutela della libertà di impresa. Statuto delle Imprese (AC 2754). obiettivo. - PowerPoint PPT Presentation
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Una proposta di legge(on. Raffaello Vignali e 130 parlamentari)
Norme per la tutela della libertà di impresa. Statuto delle Imprese (AC 2754)
Bologna, 19 febbraio 2010
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obiettivoSITUAZIONE:
Sulle imprese vi è una legislazione pletorica e frastagliata, che grava sulla competitività e la produttiva del nostro sistema economico;
Si tratta, quasi sempre, di una legislazione che parte dal sospetto verso chi fa impresa.
Occorre una legge di principi, in grado di prevalere sulle altre, che riconosca il valore economico e sociale delle imprese e ne fissi i diritti.
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Principi guidaLibertà di iniziativa economica (Art. 41 Cost.);
Oggi è una “libertà vigilata”Sussidiarietà orizzontale;
Primato dell’iniziativa dal bassoCertezza della norma;
Riduzione al massimo della discrezionalità della PAFiducia dello Stato verso chi intraprende;
È una “rivoluzione culturale”: dal sospetto alla fiducia
Innovazione.Cambiare si deve e si puòUtilizzo delle nuove tecnologie
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tematicheRapporti con le Istituzioni;Micro, piccole e medie imprese (MPMI);Rapporti con il Fisco;Nuove imprese;Agenzia per le MPMI;Commissione parlamentare per le MPMI.
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Rapporti con le Istituzioni (1)Obbligo per le Istituzioni a valutare ex ante
l’impatto di norme e regolamenti sulle MPMIQuello che va bene ai piccoli va bene a tutti
Pubblicazione degli obblighi per le impreseFine della discrezionalità
Impossibilità per la PA di richiedere ulteriori obblighi o comminare sanzioni se non pubblicati
Silenzio-assenso sistematico90 gg. massimo
Certificazione sulle imprese solo in CCIAAFine della duplicazione dei certificati
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Rapporti con le Istituzioni (2)Obbligo di pagamento per la PA a 90 giorni max
Poi scattano gli interessi…Certificazione privata sostitutiva del controllo
pubblicoInsolvenza:
Procedure legali ridotte a un anno massimoPossibilità di ripartenza in caso di insolvenzaSalvataggio dei fornitori privilegiati a carico dello Stato
Appalti:Trasparenza (strumenti info-telematici)Quota riservata alle MPMI (min. 30%) suddividendo i
contratti in lottiObbligo di richiesta di requisiti finanziari proporzionati
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MPMI (1)Dovere dello Stato a incentivare imprenditori e
imprese per favorirne lo sviluppo;Introduzione dell’imprenditorialità come competenza
chiave nei programmi scolastici e universitari;Dovere dello Stato a favorire: trasferimento delle
imprese, donne imprenditrici e giovani imprenditori;Maggior favore nell’ambito autorizzativo e fiscale a:
MPMI, reti di imprese, imprese giovani, femminili, tecnologiche e sociali;
Imprese che sviluppano: capitalizzazione, capitale umano, innovazione, internazionalizzazione;
Imprese che adottano procedure di: responsabilità sociale e ambientale, pari opportunità, partecipazione dei lavoratori.
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MPMI (2)Politiche per le MPMI. lo Stato si impegna a:
Garantire alle MPMI almeno il 50% degli incentivi per innovazione e internazionalizzazione;
Sostenere gli strumenti di cogaranzia (consorzi, fidi);
Riconoscere il ruolo attivo delle associazioni delle imprese e dei loro centri servizi;
Favorire il collegamento con il sistema della ricerca; Favorire un contesto giuridico ed economico che
garantisca la puntualità dei pagamenti.
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Principi fiscaliDifferenziazione della tassazione degli utili:
maggior vantaggio per gli utili reinvestiti (capitale umano, ricerca, internazionalizzazione…);
Maggior vantaggio a persone fisiche o giuridiche che investono capitali di rischio nelle MPMI;
L’imposizione fiscale non può ostacolare il trasferimento delle MPMI (successione);
Imposizione fiscale massima al 45% degli utili di impresa;
Divieto di introdurre tasse calcolate sui costi o sulle tasse stesse;
Lo Stato non può pretendere versamenti da un’impresa se è debitore della stessa;
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Nuove impresePer le nuove imprese giovanili, si concede per
3 anni (5 anni se femminili, tecnologiche, nelle aree svantaggiate):Esenzione da ogni forma di tassazione;Esenzione dalle procedure di fallimento;Aree gratis per imprese tecnologiche che
trattengano rapporti stabili col sistema pubblico di ricerca (Università e Enti di ricerca);
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Agenzia nazionale per le MPMICompiti:
Elaborazione di proposte per lo sviluppo delle imprese micro e piccole imprese;
Rapporto annuale al Presidente del Consiglio, inviato successivamente al Parlamento: Proposte per lo sviluppo delle MPMI; Analisi sull’impatto delle norme sulle MPMI;
Opera in collegamento con MSE e MEF;Tavolo di consultazione permanente delle
associazioni delle MPMI
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Commissione parlamentare per le MPMICommissione Bicamerale che:
Valuta l’attuazione degli accordi internazionali e della legislazione relativi a MPMI;
Può chiedere informazioni, dati e documenti a pubbliche amministrazioni e organismi anche privati;
Riferisce annualmente alle Camere sui risultati;Propone alle Camere osservazioni e proposte sui
limiti, gli effetti e sulla necessità di eventuale adeguamento delle norme per assicurarne la conformità con lo Small Business Act dell’UE .
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Altre normeLe Regioni possono prevedere norme di
maggior favore per le MPMI, ma non in contrasto con i principi dello Statuto delle Imprese;
Delega al Governo per la parte fiscale;Lo Stato, le Regioni e gli Enti locali sono
tenuti a pubblicare entro 6 mesi le leggi e i regolamenti abrogati perché in contrasto con i principi dello Statuto.
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conclusioneA 40 anni dallo Statuto dei lavoratori,
l’emanazione dello Statuto delle imprese
è un obbligo, innanzitutto morale, nei confronti di milioni di italiani
che ogni giorno, in silenzio, costruiscono il benessere
del nostro popolo!
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Dal prossimo 22 febbraio sarà attivo il sito
www.statutodelleimprese.it