Percorsi di empowerment dei giovani sulla percezione del ... · sulla percezione del volontariato transnazionale ... significato potenziale per molte aree di policy, in particolare:

Percorsi di empowerment dei giovanisulla percezione del volontariato transnazionale

in cooperazione con: Partenariato di Gestione nel settore dell’informazione e della comunicazione sull’Unione Europea

Presidenza del Consiglio dei MinistriDipartimento Politiche Comunitarie

in collaborazione con il

Ministero degli Affari Esteri

Commissione Europea

Anno Europeo del volontariato 2011

Parlamento Europeo

Ricerca-azione tra i giovani in occasione del 2011Anno Europeo del Volontariato

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Indice

PREMESSA_________________________________________________________

PARTE PRIMA_______________________________________________________Giovani e volontariato nel contesto europeo e nazionale

1.1 Il volontariato nelle aree di policy dell’Unione Europea_______________

1.2 Volontariato e politiche giovanili in Europa_________________________

1.3 Situazione del Volontariato in Europa______________________________

1.4 Alcuni dati sul volontariato in Italia_______________________________

PARTE SECONDA____________________________________________________L’indagine

2.1 Nota metodologica___________________________________________

2.2 Risultati dell’indagine_____________________________________

2.2.1 Giovani intervistati e loro profilo anagrafico___________________

2.2.2 La partecipazione e l’impegno civile dei giovani________________

2.2.3 Le motivazioni alla partecipazione___________________________

2.2.4 Percezione dei giovani riguardo all’impegno nel volontariato_____

CONClUSIONI______________________________________________________ Le sfide per la promozione del volontariato giovanile transnazionale

CREDITI___________________________________________________________

RIfERIMENTI bIblIOGRAfICI__________________________________________

Questionario______________________________________________________

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UEXTE! Europa, Giovani e VolontariatoAttività realizzate nell’ambito dell’Anno Europeo del Volontariato 2011.

Coordinamento a cura dell’Ufficio Nazionale Eurodesk Italycon il supporto tecnico del Centro di Servizio per il Volontariatodella Provincia di Chieti.

Per maggiori informazioni:

Sito web del progetto UEXTE:http://www.uexte.eu

Eurodesk Italyhttp://www.eurodesk.it

Per contatti:[email protected]

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Premessa

L’importanza del volontariato per la creazione di una società più democratica, attenta e responsabile è ampiamente riconosciuta dall’Unione Europea. In particolare, il “2011 Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva”, nato dalla volontà di incoraggiare e sostenere - in particolare attraverso lo scambio di esperienze e di buone pratiche - gli sforzi della Comunità, degli Stati membri, delle autorità locali e regionali per creare nella società civile condizioni favorevoli al volontariato nell’Unione europea, ha offerto l’opportunità di aumentare la visibilità e diffondere la conoscenza delle attività di volontariato nell’UE e delle iniziative realizzate dai soggetti del Terzo Settore, ponendo al centro la comunità - creatrice di legami sociali - e il territorio, quali ambiti in cui si accrescono relazioni solidali e partecipative.

Tuttavia, a fronte di una notevole mole di dati disponibile sul volontariato in generale a livello europeo e nei singoli Stati membri, non esistono studi precisi circa i giovani e la loro percezione del volontariato transnazionale. Le indicazioni che emergono da alcune ricerche condotte sul volontariato giovanile in Italia e in altri paesi europei evidenziano che tra le principali difficoltà del volontariato non vi è tanto il basso numero di volontari, bensì le discordanze esistenti tra le necessità delle organizzazioni di volontariato e le aspirazioni delle nuove generazioni di volontari.

La ricerca-azione del progetto EUxTe 2011 si è proposta quindi, senza pretesa di esaustività, di indagare la percezione che i giovani hanno del volontariato, analizzando, nell’ambito del contesto culturale generale del volontariato di oggi, le aspirazioni e le specificità della generazione attuale in relazione al coinvolgimento e alla partecipazione in attività di volontariato transnazionale.Le attività (in)formative sulla consapevolezza europea permeano la strategia comunicativa di Eurodesk sulle opportunità per i giovani che esistono in Europa, e intendono incoraggiare coloro che lo desiderano ad intraprendere iniziative come parte del loro ruolo di cittadini attivi.

Eurodesk sostiene le iniziative della Commissione Europea a favore dei giovani operando a livello locale con la rete dei Punti Locali Eurodesk ed altre parti interessate per dialogare direttamente con i giovani sui loro punti di vista sull’UE, accrescendo in tal modo la visibilità di queste politiche UE e delle numerose opportunità UE per i giovani.

I Punti Locali Eurodesk, già abitualmente impegnati localmente con i giovani e l’informazione europea, si sono pertanto rivelati degli attori particolarmente adatti per la conduzione di questa attività di informazione e ricerca.L’iniziativa EUxTe2011 ha coinvolto un numero significativo di giovani nelle scuole, nelle organizzazioni giovanili ed in altre strutture locali, consentendo

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loro di guardare per scoprire all’interno delle proprie comunità le tracce dell’impatto delle politiche UE e di approfondire le opportunità di volontariatoa livello locale, nazionale ed internazionale.

Obiettivo della ricerca-azione, ben oltre la conduzione di un’indagine sulla percezione del volontariato, è stato soprattutto quello di incoraggiare i giovani partecipanti ad intraprendere azioni concrete che possano fare la differenza nelle loro vite attraverso il volontariato.

Ci auguriamo che i giovani partecipanti abbiano tratto vantaggio da una maggiore informazione sull’Europa e le opportunità di volontariato, e i professionisti coinvolti abbiano avuto l’opportunità di sviluppare nuove competenze e acquisire esperienza dall’utilizzo di questo approccio, che porti ad una nuova dimensione nel loro lavoro a livello locale.

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PARTE PRIMA

Giovani e volontariato nel contesto europeo e nazionale

1.1 Il volontariato nelle aree di policy dell’Unione Europea

In occasione del “2011 - Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva”, recentemente conclusosi, le Istituzioni comunitarie hanno affermato solennemente che: “Il volontariato è una delle dimensioni fondamentali della cittadinanza attiva e della democrazia, nella quale assumono forma concreta valori europei quali la solidarietà e la non discriminazione e in tal senso contribuirà allo sviluppo armonioso delle società europee”1.

Sebbene il significato del termine “volontariato” non sia univoco ed, anzi, esista una certa varietà di nozioni, definizioni, interpretazioni e tradizioni sul volontariato nei diversi paesi europei, tuttavia vi è accordo unanime nel considerare il volontariato un’espressione fondamentale della cittadinanza attiva, un mezzo attraverso il quale i cittadini individuano e rispondono ai bisogni della società in cui vivono.

Nel rispetto delle differenze e delle specificità di ciascuno Stato membro e di tutte le forme di volontariato esistenti, nel gergo comunitario il termine “attività di volontariato” si riferisce a tutti i tipi di attività volontarie, siano esse formali, non-formali o informali, intraprese per libera volontà, scelta e motivazione individuali e senza interesse di lucro2. Esse sono a beneficio del singolo volontario, delle comunità e della società nel suo complesso. Sono anche uno strumento per i singoli e le associazioni per affrontare bisogni e preoccupazioni umane, sociali, intergenerazionali o ambientali, e spesso sono realizzate a sostegno di organizzazioni no profit o di iniziative congiunte da parte di più persone.Autorevoli indagini statistiche condotte su scala europea rivelano che attualmente circa 100 milioni di cittadini europei sono impegnati in attività di volontariato e che circa l’80% della popolazione afferma che la partecipazione attiva alla società è una parte fondamentale della loro vita3. Ciò significa che quasi 3 cittadini europei su 10 mettono quotidianamente in pratica i valori di solidarietà, coesione sociale e cittadinanza attiva attraverso forme associative organizzate, assicurando che tali valori non restino sulla carta dei Trattati, ma vengano tradotti in azioni concrete in tutta Europa. Le attività di volontariato sono trasversali, multidimensionali ed hanno un

1 Decisione del Consiglio Europeo del 27 novembre 2009 relativa all’Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva (2011) (2010/37/CE), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 22 gennaio 2010.2 Nota del Consiglio dell’Unione europea n. 14552 del 3 ottobre 2011 “Il ruolo delle attività di volontariato nella politica sociale”- Conclusioni del Consiglio.3 «Realtà sociale europea», Speciale Eurobarometro 273, Wave 66.3.

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significato potenziale per molte aree di policy, in particolare: occupazione e politica sociale, pari opportunità, assistenza sociale, istruzione e gioventù, politica culturale, politica regionale, ricerca e sviluppo, sport e salute, tutela ambientale, interessi dei consumatori, protezione civile, aiuti umanitari e politica per lo sviluppo inclusa la dimensione esterna.Il volontariato crea opportunità di apprendimento; impegnarsi in attività di volontariato fornisce ai cittadini nuove capacità, rafforza il loro senso di appartenenza alla società e può essere un catalizzatore di cambiamento sociale.Le attività di volontariato contribuiscono alla crescita e al rafforzamento del capitale sociale attraverso lo sviluppo di una rete sociale basata sulla fiducia e sulla cooperazione e incoraggiando attitudini comportamentali basate sull’impegno per il bene comune.Il volontariato, come espressione di cittadinanza attiva, si realizza in tutte le aree della vita sociale contribuendo, ad esempio, alla lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, al miglioramento delle condizioni dei gruppi vulnerabili, al rafforzamento dell’integrazione sociale e al supporto dell’invecchiamento attivo e dignitoso, alla solidarietà tra generazioni, come pure alla crescita economica.Il volontariato può contribuire al conseguimento degli obiettivi della Strategia “Europa 2020”, attraverso il supporto all’inclusione sociale e all’apprendimento, nonché attraverso attività che accrescono l’occupabilità.

1.2 Volontariato e politiche giovanili in Europa

Il volontariato è anche un elemento chiave delle politiche giovanili europee in quanto la promozione delle attività di volontariato è ambito d’azione prioritario nel quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù 2010-20184. Inoltre, la Raccomandazione del Consiglio sulla Mobilità dei Giovani Volontari attraverso l’UE supporta la mobilità dei giovani volontari5.Numerosi documenti di policy prodotti nell’ultimo decennio, come il Patto per la Gioventù6, il libro bianco sulla Gioventù7, il rapporto BEPA (Bureau of European Policy Advisers – Commissione Europea) “Investire nella gioventù: dall’infanzia all’età adulta”, la Risoluzione del Consiglio Europeo sul riconoscimento del valore dell’apprendimento formale ed informale nel campo giovanile europeo8, il volontariato è un elemento chiave delle politiche giovanili e rappresenta uno strumento per l’empowerment della fascia giovane di popolazione, poiché è di fatto un mezzo attraverso il quale i giovani si sentono protagonisti e si rendono utili alla loro comunità. La valenza educativa del volontariato per le giovani generazioni è oggi ampiamente riconosciuta e promossa a livello europeo attraverso programmi

4 Decisione del Consiglio del 27 novembre 2009 su un quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù (2010-2018) (OJ C311, 19/12/09).5 Raccomandazione del Consiglio sulla Mobilità dei Giovani Volontari attraverso l’UE del 20 Novembre 2008 (2008/C 319/03).6 Commission Communication 30 May 2005 on European policies concerning youth: Addressing the concerns of young people in Europe - implementing the European Youth Pact and promoting active citizenship [COM(2005) 206].7 Libro bianco della Commissione del 21 novembre 2001”Un nuovo slancio per la gioventù europea” [COM(2001) 681]8 Risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, sul riconoscimento del valore dell’apprendimento non formale e informale nel settore della gioventù europea (2006/C 168/01).

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ed iniziative comunitarie che mirano a rispondere alle esigenze dei giovani, dall’adolescenza all’età adulta. Quale strumento di apprendimento non formale, il volontariato contribuisce in modo significativo all’acquisizione di competenze nei giovani mediante la promozione della partecipazione attiva nella società.Il quadro delle politiche di cooperazione europea nel settore della gioventù, adottato nel 20099, delinea un approccio intersettoriale alle tematiche giovanili, nella prospettiva di creare non solo maggiori e pari opportunità per tutti i giovani nell’ambito dell’istruzione e del mercato del lavoro (la cosiddetta “occupabilità”), ma anche di promuovere l’impegno attivo, l’inclusione sociale e la solidarietà tra tutti i giovani (“dimensione partecipativa”). Inoltre, l’iniziativa “Youth on the Move”10 all’interno della strategia Europa 202011 pone i giovani al centro dell’Agenda Europea al fine di creare un’economia basata sulla conoscenza, sull’innovazione, sull’istruzione e sulle competenze di alto livello, sull’adattabilità e sulla creatività, su mercati del lavoro inclusivi e sul coinvolgimento attivo nella società.

1.3 Situazione del volontariato in Europa12

Punti di forza del volontariato Il volontariato nell’Unione Europea offre un contributo significativo allo sviluppo dell’economia, della società e dell’individuo. Secondo alcune stime, il contributo del volontariato alla formazione del prodotto interno lordo dei paesi dell’Unione Europea varia tra lo 0,5% e oltre il 5%. Il volontariato ha un importante impatto sulla società, in quanto è un’espressione tangibile di cittadinanza attiva che rafforza alcuni dei nostri valori centrali europei, vale a dire, la solidarietà e la coesione sociale. Il volontariato rappresenta anche un’opportunità di apprendimento per l’individuo, che può contribuire a sviluppare il suo potenziale e a migliorarne l’autostima, riducendo al contempo il rischio di isolamento sociale.

Tipi di attività di volontariato Le attività di volontariato si svolgono in molti settori differenti. In oltre la metà dei paesi dell’Unione europea, la maggior parte dei volontari è attiva nel campo dello sport, dell’esercizio fisico e delle attività all’aperto. Altri ambiti diffusi sono la sicurezza sociale e la sanità, le organizzazioni religiose e caritatevoli, le organizzazioni culturali, il divertimento e il tempo libero, le organizzazioni educative, la formazione e la ricerca.

9 Risoluzione del Consiglio del 27 Novembre 2009 su un quadro rinnovato di cooperazione europea nel settore della gioventù, GU C 311 del 19 dicembre 2009.10 Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Sociale ed Economico Europeo e al Comitato delle Regioni su “Youth on the Move”, COM(2010) 477 finale11 Comunicazione della Commissione, EUROPA 2020, Una strategia per una crescita inclusiva, sostenibile e intelligente, COM(2010) 202012 Commissione europea, DG EAC, Educational, Audiovisual & Culture Executive Agency (EAC-EA), Study on Volunteering in the European Union, final Report, GHK, london 2010

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Livello di volontariato nell’Unione europea Sebbene circa il 23% dei cittadini europei di età superiore ai 15 anni sia impegnato in attività di volontariato, le statistiche suggeriscono che vi sono grandi differenze nel livello di volontariato tra i paesi membri dell’Unione europea. Dal momento che ogni Stato presenta una diversa definizione di volontariato e delle relative modalità di misura, risulta assai difficile effettuare dei confronti a livello internazionale e, di fatto, non sono disponibili vere e proprie ricerche comparative a livello internazionale sul volontariato.

Quadro normativo di riferimento In materia di volontariato non esistono normative comunitarie, principalmente a causa della complessità e diversità del settore del volontariato nei vari Stati dell’Unione europea. In sintesi, la situazione attuale è la seguente:

1. Stati membri con un quadro normativo specifico per il volontariato: BE, CY, CZ, HU, IT, LV, LU, MT, PL, PT, RO, ES;2. Stati membri privi di un quadro normativo, ma in cui il volontariato è

disciplinato da o all’interno di altre leggi generali vigenti: AT, DK, EE, fI, fR, DE, GR, IE, lT, Nl, SE, UK; 3. Stati membri nella fase di sviluppo di un quadro normativo: bG, SK e SI.

Sfide del volontariato Nonostante il volontariato presenti molti punti di forza, esso è soggetto anche ad alcuni rischi e affronta sfide importanti in tutta l’Unione Europea. Tra queste in particolare:

• il quadro normativo e legislativo confuso e l’assenza di uniformità di trattamento all’interno dell’Unione Europea;

• l’assenza di monitoraggio e di informazione sul volontariato, di raccolta di dati e di ricerca;

• l’assenza di un riconoscimento ufficiale o di una validazione dell’attività e delle esperienze di volontariato;

• il problema di come il volontariato è percepito dal pubblico generale in alcuni paesi;

• il bisogno di un modello di finanziamento sostenibile nel settore del volontariato, soprattutto se si considera che alcuni paesi stanno effettuando tagli drastici alla spesa pubblica, una fonte tradizionale di sostegno finanziario per le organizzazioni di volontariato.

Raccomandazioni nell’ambito del volontariato Le raccomandazioni a livello comunitario derivate dalla campagna di sensibilizzazione dell’Anno Europeo per il Volontariato 2011 offrono indicazioni per la società civile e per i governi su come affrontare queste sfide, suggerendo lavori per modifiche necessarie e vantaggiose. I paesi provvederanno a esaminare dove possa essere necessario rivedere le leggi o adottare disposizioni legislative separate, al fine di promuovere il volontariato, tutelare i volontari o rimuovere superflui impedimenti di natura legale.

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In particolare, riconoscendo l’importanza delle attività di volontariato, il Consiglio dell’Unione Europea, con una Nota del 3 ottobre 201113, ha invitato gli Stati Membri e la Commissione Europea ad adottare le seguenti azioni nel quadro delle loro competenze e in conformità con il principio di sussidiarietà, data la loro struttura istituzionale:

• Promuovere la cooperazione per lo sviluppo delle attività di volontariato all’interno dell’Unione Europea e nei Paesi della Politica Europea di Vicinato. Ciò può essere ottenuto attraverso programmi di scambio di volontari tra l’UE e i Paesi della Politica Europea di Vicinato, come pure attraverso il supporto alle organizzazioni di volontariato;

• Favorire la collaborazione, la realizzazione di progetti comuni e lo scambio di esperienze e buone pratiche tra i diversi livelli di potere, anche a livello europeo, tra gli attori dei settori sociale, economico, culturale, dell’istruzione e dei giovani;

• Sostenere lo sviluppo delle organizzazioni della società civile (come promotori chiave delle attività di volontariato) a livello locale, nazionale ed europeo e la loro cooperazione a livello europeo, avere un dialogo continuo con la società civile e promuovere la formazione di volontari e di organizzazioni che impegnano volontari;

• Considerare di incoraggiare la produzione, pubblicazione e condivisione di strumenti / metodologie e risultati di ricerche concernenti le attività di volontariato e la cittadinanza attiva, unitamente a dati statistici che includono studi sull’impatto delle attività di volontariato sulla condizione socio-economica degli Stati Membri ed il benessere sociale, prendendo in considerazione la dimensione di genere;

• Promuovere il ruolo del volontariato come forma di apprendimento non formale e informale, che contribuisce ad ottenere nuove abilità e competenze e una migliore occupabilità ad ogni età e in ogni gruppo sociale;

• Promuovere la visibilità e il riconoscimento delle competenze acquisite attraverso attività di volontariato, grazie a strumenti quali Europass e, in particolare, il futuro passaporto per le competenze e Youthpass;

• Sostenere iniziative di volontariato di breve termine che le persone potrebbero trovare più conciliabili con il lavoro remunerato e la vita familiare ed incoraggiare soluzioni che promuovono la transizione dal volontariato occasionale alle attività di volontariato di più lungo periodo;

• Mobilitare il potenziale delle persone che fanno esperienza di esclusione, i quali possono essere cittadini attivi attraverso attività di volontariato che accrescono il loro senso di efficacia e cambiano l’immagine stereotipata nella società che li riduce a percettori di sussidi;

• Promuovere il volontariato virtuale come forma innovativa di volontariato, che è un aspetto positivo dell’attività virtuale degli internauti;

13 Nota del Consiglio dell’Unione europea n. 14552 del 3 ottobre 2011 “Il ruolo delle attività di volontariato nella politica sociale”- Conclusioni del Consiglio.

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• Promuovere condizioni favorevoli allo sviluppo di attività di volontariato utilizzando strumenti che si rivelino necessari, incluse le strategie per la promozione e lo sviluppo delle attività di volontariato;

• Incoraggiare il sostegno, da parte di compagnie e operatori del settore privato, di iniziative di promozione e di intensificazione del volontariato nel contesto del volontariato d’impresa;

• Adoperarsi per assicurare che lo sviluppo delle attività di volontariato diventi parte dei programmi futuri dell’UE in materia di politica sociale, istruzione, giovani, cittadinanza, cultura e sport, senza pregiudizio per i negoziati del Quadro Finanziario Pluriennale;

• Assicurare che ogni azione sviluppata a livello dell’UE riguardante la mobilità dei volontari sia in linea con la Carta Europea di Qualità per la Mobilità;

Inoltre il Consiglio ha invitato la Commissione Europea a: • Considerare, se del caso, lo sviluppo delle attività di volontariato in

programmi realizzati nell’ambito della Politica Europea di Coesione; • Esplorare le possibilità che consentirebbero alle attività di volontariato

di contribuire a progetti sovvenzionati con fondi UE e sviluppare meccanismi per consentire un’adeguata valutazione delle attività di volontariato;

• Considerare la possibilità di approfondire un discorso sul ruolo delle attività di volontariato quale elemento importante di sviluppo ulteriore del volontariato nell’Unione Europea;

• Analizzare il sistema di indicatori esistenti relativi alle attività di volontariato ed al loro ruolo nelle rilevanti politiche dell’UE, tenendo conto della dimensione di genere, e prendere in considerazione, se del caso, la ricerca di strumenti statistici, quale ad esempio il Manuale ILO sulla Misurazione del Lavoro Volontario, al fine di garantire dati confrontabili e indicare aree del volontariato, presenti o nuove, che richiedono una più stretta collaborazione nell’ambito dell’UE;

• Disseminare, laddove opportuno, i risultati del dialogo con le piattaforme della società civile che sono rilevanti per la promozione delle attività di volontariato;

• Garantire che sia preservata la sussidiarietà nella definizione, data dagli Stati Membri, della portata delle attività di volontariato, in particolare nel campo della protezione civile.

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1.4 Alcuni dati sul volontariato in Italia

Informazioni generali sui volontari italiani14

In Italia vi sono attualmente circa 3 milioni 300 mila volontari impegnati in organizzazioni di volontariato e in altre organizzazioni del terzo settore15.Il tempo dedicato al volontariato dalle persone che svolgono attività nelle organizzazioni disciplinate dalla Legge n. 266 del 1991 è in media di 5 ore alla settimana16.Sono 235.232 le organizzazioni del terzo settore censite e in esse lavorano oltre 488 mila lavoratori dipendenti, cui si aggiungono gli oltre 100 mila lavoratori con contratti di collaborazione a progetto e i 3 milioni 300 mila volontari.

Ripartizione per età / sesso17

Età:

Sotto i 30 anni: 22,1% 30-54 anni: 41,1% Oltre i 54 anni: 36,8%

Sesso:

Volontari femmine: 45,6% Volontari maschi: 54,4%

Situazione lavorativa / grado di istruzione18

Grado di istruzione / percentuale di volontari impegnati:

Titolo di studio superiore: 44,4% Titolo di studio inferiore: 42,8% Titolo di laurea: 12,8%

Situazione lavorativa / percentuale di volontari impegnati:

Occupato: 52,2% In pensione: 29% Altro (studenti, casalinghe, disoccupati, ecc.): 18,3%

Ripartizione per settoriL’attività di volontariato in Italia per area di settore non è calcolata in termini di percentuale di volontari per settore, ma in base alla percentuale di organizzazioni di volontariato operanti in questi settori.

Numero di organizzazioni di volontariato e distribuzione per settore:

Sanità: 28% Protezione civile: 9,6% Tutela dei diritti: 2,8%

Assistenza sociale: 27,8% Istruzione: 3,2% Sport: 2%

Ricreazione/Cultura: 14,6% Ambiente: 4,4% Altri settori: 7,6%

14 Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - DG Volontariato, Associazionismo e Formazioni sociali - Osservatorio Nazionale per il Volontariato – IV Rapporto Biennale Intermedio (2008-2012), 2011.15 Istat, 8° Censimento generale dell’industria e dei servizi (dati aggiornati al 2001 resi pubblici nel 2010).16 Frisanco R. (2006), Volontariato sotto la lente: lo scenario del volontariato organizzato alla luce della quarta rilevazione Fivol 2006, Roma, fondazione Europa occupazione e volontariato, impresa e solidarietà.17 Commissione europea, DG EAC, Educational, Audiovisual & Culture Executive Agency (EAC-EA), Study on Volunteering in the European Union, final Report, GHK, london 201018 Idem

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Motivazione

Fattori che stimolano le persone a svolgere attività di volontariato19:

Altruismo: 55,3% Partecipazione: 48,2% Socializzazione: 27,9% Religione: 13,8%

Crescita personale: 51,1% Valori: 45,1% Sensibilizzazione: 17,1%

Il valore economico e sociale del volontariatoIl volontariato – definito dalla Legge n. 266 del 1991 - dedica ogni settimana circa 3,2 milioni di ore alle attività di volontariato, l’equivalente del lavoro prodotto settimanalmente da 80.600 lavoratori a tempo pieno20.Secondo lo Studio sul volontariato nell’Unione europea, nel 2006 il valore dell’attività di volontariato era pari allo 0,11% del PIL21. Il metodo di calcolo qui utilizzato è il metodo del costo sostitutivo, che calcola il valore dell’ora di volontariato in base all’importo che l’organizzazione che beneficia dell’attività di volontariato dovrebbe pagare per il personale che dovrebbe assumere per svolgere il lavoro effettuato dai volontari.Su questo argomento l’ILO – organizzazione Internazionale del Lavoro ha recentissimamente pubblicato il “Manual on the Measurement of Volunteer Work”22 ed è attualmente in corso un studio approfondito, chiamato European Volunteer Measurement Project (EVMP)23, sulla misurazione delle attività di volontariato condotto in partenariato tra il Center for Civil Society Studies della Johns Hopkins University, il CEV – Centro Europeo del Volontariato e con il supporto finanziario e un importante contributo di idee da parte di numerosi CSV italiani, ACRI, Forum del Terzo Settore, ConVol, Consulta dei Comitati di Gestione, Consulta del Volontariato presso il Forum del Terzo Settore e CSVnet - Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato.

19 Commissione europea, DG EAC, Educational, Audiovisual & Culture Executive Agency (EAC-EA), Study on Volunteering in the European Union, final Report, GHK, london 201020 Frisanco R. (2006), Volontariato sotto la lente: lo scenario del volontariato organizzato alla luce della quarta rilevazione Fivol 2006, Roma, Fondazione Europa occupazione e volontariato, impresa e solidarietà.21 Commissione europea, DG EAC, Educational, Audiovisual & Culture Executive Agency (EAC-EA), Study on Volunteering in the European Union, final Report, GHK, london 201022 http://evmp.eu/wp-content/uploads/ILO_Manual_FINAL_English_1.4.2012.pdf23 http://evmp.eu/

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PARTE SECONDA

L’indagine

2.1 Nota metodologica

Il progetto si caratterizza come ricerca-azione, intesa come strumento per:- analizzare la percezione dei giovani riguardo alle attività di volontariato

transnazionale, valutandone aspirazioni e criticità;- introdurre nell’attività di ricerca momenti di sensibilizzazione e

di coinvolgimento dei giovani sui temi della partecipazione e del volontariato con l’obiettivo di migliorarne la percezione.

Ciò nel tentativo di valorizzare la dimensione culturale e sociale del volontariato, nella consapevolezza che:

- le attività del volontariato hanno una serie d’impatti a livello sociale sia per i singoli volontari e sia per la società in generale e molti tra questi impatti sono funzionali agli obiettivi dellÙE;

- il volontariato da una parte favorisce línclusione sociale e líntegrazione, elementi importanti della politica europea, e dalláltra può essere un trampolino di lancio nel mondo del lavoro poiché consente di ricevere un tipo di formazione professionale relativa a un settore lavorativo specifico;

- il volontariato può anche permettere di testare potenziali carriere e di scegliere un particolare percorso di formazione;

- il volontariato favorisce anche la partecipazione diretta dei cittadini e lo sviluppo della società civile e della democrazia.

L’attività si è svolta attraverso incontri in ambito scolastico, in associazioni giovanili, in centri di aggregazione o in altre strutture frequentate da giovani. Tutti gli incontri sono stati organizzati secondo la seguente articolazione comune:

1. Fase introduttiva di informazione/formazione con l’obiettivo di:- informare i giovani sui temi dell’anno europeo del volontariato;- informare i giovani sulle iniziative messe in campo dall’Unione Europea

per sostenere il volontariato transnazionale (programmi e mobilità);- avviare una riflessione sulle esperienze di volontariato presenti tra i

ragazzi quale attività preparatoria alla ricerca sulla percezione;

2. Fase di ricerca con l’obiettivo di:- valutare il grado di percezione dei ragazzi circa le attività di volontariato

transnazionale;- valutare le aspirazioni delle nuove generazioni di volontari;- valutare eventuali criticità emerse che ostacolano la partecipazione dei

giovani al volontariato transnazionale.

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Il progetto ha avuto una durata di 5 mesi (Novembre 2011 – Marzo 2012) e il numero di giovani raggiunti dalle attività informative e di ricerca, inizialmente ipotizzato in 1.500 unità, è praticamente raddoppiato arrivando a quasi 3.000 a testimonianza del successo e della grande partecipazione riscontrata dai circa 30 Punti Locali Eurodesk24 italiani che hanno aderito a questo progetto di rete.

Come detto, la ricerca realizzata mira ad acquisire informazioni relative alla percezione dei giovani italiani sul volontariato in generale e sul volontariato transnazionale in particolare.

A tal fine l’indagine si focalizza su giovani di tutto il territorio nazionale, nella fascia di età degli ultimi anni delle scuole superiori, appartenenti o meno a gruppi o associazioni.

Il campione, costituito da 2936 giovani, è stato definito in modo casuale e si è costituito attraverso le reti informali e i contatti con istituti scolastici ed organizzazioni della società civile che ogni Punto Locale Eurodesk ha sul proprio territorio di riferimento.

La metodologia seguita nell’indagine ha seguito i criteri della ricerca-azione, proponendo a seguito di incontri formativi sul volontariato, un questionario che permettesse di comprendere più in profondità la conoscenza e la percezione che i giovani italiani hanno rispetto alle opportunità offerte dal volontariato europeo.

Tale strumento di rilevazione dei dati, strutturato in una forma molto snella per facilitare un miglior tasso di risposta, è composto di 15 domande riguardanti informazioni anagrafiche dei giovani, la tipologia e il livello di partecipazione e impegno civile, le motivazioni dei giovani e la loro percezione del volontariato.

24 Si veda elenco dei Punti Locali Eurodesk alla pagina 33

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2.2 I risultati dell’indagine

Quanto segue è il frutto dell’indagine effettuata attraverso la somministrazione del questionario ai giovani al termine dei vari incontri in-formativi.

Le risposte alle 15 domande del questionario sono state analizzate ed organizzate in relazione alle seguenti sezioni:

1. Profilo anagrafico2. Partecipazione e impegno civile 3. Motivazioni4. Percezione dei giovani riguardo all’impegno nel volontariato

2.2.1 Giovani intervistati e loro profilo anagrafico

Il campione di riferimento è costituto da 2936 giovani. Da un punto di vista di distribuzione di genere, il campione è costituito per il 60% da donne e per il 40% da uomini.

Genere %

Maschio 39,6%

femmina 60,4%

Il campione è costituito da giovani di età compresa tra i 15 e i 22 anni, sebbene l’età maggiormente rappresentata è del gruppo di giovani di 18 anni, che costituisce il 33,7% del campione.

Anno nascita Numero %1990 21 0,71991 76 2,51992 295 101993 893 301994 991 33,81995 415 141996 185 6,31997 19 0,6

Genere

Maschio

femmina

Per la quasi totalità (95,7%) il campione è formato da giovani studenti di scuole superiori, in particolare di liceo (46%). Seguono studenti di istituti professionali (25,4%) e di istituti tecnici (24,3%). Pochissimi i giovani del campione che non hanno continuato a studiare dopo la scuola dell’obbligo. Il campione contiene solo uno 0,5% di giovani che è possibile classificare come NEET - “Not in Education, Employment or Training”, ossia individui che non stanno ricevendo un’istruzione, non hanno un impiego o altre attività assimilabili (tirocini, lavori domestici, ecc.), e che non stanno cercando un’occupazione.

Occupazione/attività attuale %

Studente in un liceo 46,0%

Studente in un istituto tecnico 24,3%

Studente in un istituto professionale 25,4%

Dopo la scuola dell’obbligo non ho continuato a studiare e attualmentesono disoccupato 0,7%

Dopo la scuola dell’obbligo non ho continuato a studiare e attualmente lavoro 0,2%

Dopo la scuola dell’obbligo non ho continuato e attualmente non studio e non lavoro 0,5%

Studio e lavoro contemporaneamente 1,4%

Altro (specificare) 1,5%

Occupazione/attività attuale Studente in un liceo

Studente in un istituto tecnico

Studente in un istituto professionale

Dopo la scuola dell’obbligonon ho continuato a studiaree attualmente sono disoccupato

Dopo la scuola dell’obbligonon ho continuato a studiaree attualmente lavoro

Dopo la scuola dell’obbligonon ho continuato a studiaree attualmente non studioe non lavoro

Studio e lavoro

Altro (specificare)

• • • 18 • • •

2.2.2 La partecipazione e l’impegno civile dei giovani

Il grado di impegno civile del campione giovani non è molto elevato dato che di tale campione solo circa ¼, fa parte di qualche gruppo o associazione.

Fai parte di qualche gruppo o associazione? %

Sì 24,4%

NO 75,6%

Inoltre al di là dell’appartenenza formale, una percentuale ancora minore, il 18,6%, si dichiara impegnato in attività di volontariato.

Al di fuori dello studio o del lavoro, sei impegnato attualmente in attività di volontariato?

%

Sì 18,6%

NO 81,4%

Si

No

Fai parte di qulche gruppoo associazione?

Si

No

Al di fuori dello studio o del lavoro, sei impegnato attualmente in attività di volontariato?

• • • 19 • • •

• • • 20 • • •

Tra coloro che sono impegnati attivamente nel volontariato, il tipo di attività preferita riguarda gli ambiti di attività ricreative e socio-assistenziali, mentre molto meno interesse sembrano suscitare nei giovani le attività di volontariato in campo artistico, socio-sanitario e ambientale.

Se hai risposto Sì alla domanda precedente, in quali ambiti di attività fai volontariato?

Molto %

Abbastanza%

Poco%

Per niente%

Sportivo 13,1 14,3 13,8 41,9

Culturale 8,8 24,1 18,9 30,0

Assistenza Sociale 20,0 27,2 15,4 22,1

Diritti umani e cooperazione internazionale 9,4 14,3 14,7 39,7

Ricreativo 27,2 24,3 15,1 17,3

Socio-sanitario 11,8 12,5 17,8 38,1

Artistico 9,4 11,0 13,6 44,1

Ambientale 10,3 14,5 17,3 37,3

Se hai risposto Sì alla domanda precedente, in quali ambiti di attività fai volontariato?

Spor

tivo

Cultu

rale

Ass

iste

nza

Soci

ale

Dir

itti u

man

i e

coop

eraz

ione

in

tern

azio

nale

Ricr

eativ

o

Soci

o-sa

nita

rio

Arti

stico

Am

bien

tale

9080706050403020100

Per niente

Poco

Abbastanza

Molto

• • • 21 • • •

2.2.3 Le motivazioni alla partecipazione

Le motivazioni che muovono questi giovani ad impegnarsi in attività di volontariato riguardano soprattutto il desiderio di contribuire al bene della comunità di appartenenza, sebbene non manchi la spinta auto espressiva, dato che circa ¼ dei giovani è consapevole della possibilità di miglioramento di se stessi e di rafforzamento delle proprie potenzialità che tali attività permettono.

In una piccola percentuale, pari al 5% del campione attivo a livello associazionistico, non esiste un motivo particolare per questo impegno.

Se hai risposto Sì alla domanda precedente, quale è la tua motivazione principale? %

Sento che è un’attività in cui posso esprimere le mie capacità 23,0%

È un modo per contribuire al bene della comunità di cui faccio parte 47,0%

Spero di accrescere le mie competenze anche in vista di un lavoro 11,5%

Non c’è un motivo particolare 4,9%

Mi pare di ridare qualcosa perché ho già ricevuto tanto 9,1%

Credo sia un dovere di ogni cittadino 4,4%

Sento che è un’attività in cui posso esprimere le mie capacità

È un modo per contribuire al bene della comunità di cui faccio parte

Spero di accrescere le mie compenteze anche in vista di un lavoro

Non c’è un motivo particolare

Mi pare di ridare qualcosa perchého già ricevuto tanto

Credo sia un dovere di ogni cittadino

Se hai risposto Sì alla domanda precedente, quale è la tua motivazione principale?

• • • 22 • • •

Chi invece non si impegna in tali attività, nella maggior parte dei casi (58,7%) non è spinto da mancanza di desiderio, ma piuttosto da motivazioni contingenti, come mancanza di tempo e di opportunità/contatti nel proprio territorio. Quest’ultimo elemento, sebbene possa essere realistico, in qualche modo ci pare indicare anche una mancanza di informazione e attività di promozione da parte delle associazioni di volontariato verso giovani che probabilmente sarebbero ben disposti ad impegnarsi.

Fa riflettere la grandissima percentuale di giovani, ben il 58,7% sul totale, che dichiara di non dedicarsi ad attività di volontariato per mancanza di tempo. Il questionario non ci dà elementi per comprendere come il tempo sia impiegato nella loro quotidianità dai giovani, ma questo sarebbe probabilmente un elemento interessante da investigare attraverso una nuova indagine.

Se hai risposto NO alla domanda precedente, quale è la tua motivazione principale? %

Mancanza di tempo 58,7%

Sfiducia nelle iniziative proposte 1,9%

Esperienze negative precedenti 0,9%

Non serve 1,3%

Non è una mia priorità 11,8%

Non ho opportunità/contatti con organizzazioni di volontariato 20,8%

Non mi ritengo all’altezza 3,5%

I volontari sono sfigati, non mi piacciono 1,3%

Se hai risposto NO alla domanda precedente, quale è la tua motivazione principale?

Mancanza di tempo

Sfiducia nelle iniziative proposte

Esperienze negative precedenti

Non serve

Non è una mia priorità

Non ho opportunità/contatti con organizzazioni di volontariato

Non mi ritengo all’altezza

I volontari sono sfigati, non mi piacciono

• • • 23 • • •

2.2.4 Percezione dei giovani riguardo all’impegno nel volontariato

L’immagine che i giovani hanno di chi si dedica ad attività di volontariato non risulta essere negativa. Il volontario infatti è percepito da pochi come una persona sfruttata, poco furba o messa ai margini del mercato del lavoro, mentre molti, circa il 90%, lo considera come qualcuno fortemente altruista e dedito al bene comune.

Secondo te volontario è soprattutto (dare una sola risposta) %

Uno che lavora tanto ma guadagna poco 0,0%

Uno che lavora gratis 4,0%

Una persona sfruttata dal mercato del lavoro 1,0%

Una persona che dedica gratuitamente tempo ad attività che vanno a beneficio della comunità 73,2%

Un altruista che si dedica agli altri senza ricevere nulla in cambio 17,6%

Uno sfigato che non ha di meglio da fare 1,0%

Un super eroe instancabile 2,0%

Una persona che fa lavori che nessun altro vuole fare 1,1%

Uno che lavora tanto ma guadagna poco

Uno che lavora gratis

Una persona sfruttata dal mercatodel lavoro

Una persona che dedica gratuitamente tempo ad attività che vanno a beneficio della comunità

Un altruista che si dedica agli altri senza ricevere nulla in cambio

Uno sfigato che non ha di meglio da fare

Un super eroe instancabile

Una persona che fa lavori che nessun altro vuole fare

Secondo te volontario è soprattutto(dare una sola risposta)

• • • 24 • • •

Nella visione dei giovani intervistati, i volontari devono essere dotati di alcune caratteristiche: in particolare, essere liberi da altri impegni (e questo anche nel senso negativo di essere dei “perditempo”) ma anche generosi; mentre non si tratta affatto di persone prive di interessi personali o in cerca di lavoro.

Colpisce, ancora una volta, come già evidenziato in relazione alla domanda sulle motivazioni di chi non si impegna in attività di volontariato, il dato relativo alla percezione che per fare volontariato occorra avere tempo a disposizione ed essere liberi da altri impegni.

Ritieni che per essere un volontario occorra essere: Molto %

Abbastanza%

Poco%

Per niente%

Competente 16,8 46,6 26,2 6,5

Coraggioso 26,6 44,3 20,5 4,3

Libero da altri impegni 63,4 27,2 3,8 1,7

Interessato al bene della collettività 9,5 11,1 24,4 50,4

Privo di interessi personali 2,6 3,0 11,0 78,1

Un perditempo 51,5 39,4 4,6 1,4

Generoso 43,4 45,2 6,0 1,6

buono 5,3 13,5 36,1 40,6

In cerca di lavoro 3,7 9,1 25,4 57,4

Pensionato/a 16,8 46,6 26,2 6,5

Com

pete

nte

Cora

ggio

so

libe

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a al

tri

impe

gni

Inte

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Un

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po

Gen

eros

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buon

o

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erca

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iona

to/a

120

100

80

60

40

20

0

Per niente

Poco

Abbastanza

Molto

Ritieni che per essere un volontario occorra essere:

• • • 25 • • •

A parere dei giovani, i settori in cui l’apporto di volontari sarebbe importante sono tutti i possibili, sebbene quelli dove sarebbe davvero molto importante sono il socio-assistenziale e il socio-sanitario, oltre quello dei diritti umani e della cooperazione internazionale.

Ritieni che i settori di attività qui elencati abbiano bisogno dell’apporto di volontari?

Molto%

Abbastanza%

Poco%

Per niente%

Sportivo 16,2 39,9 32,4 7,3

Culturale 26,7 50,0 16,5 2,3



Ricreativo 22,3 46,6 23,7 2,8


Artistico 15,4 38,3 34,3 7,3

Ambientale 16,2 39,9 32,4 7,3

Data quest’apertura alla dimensione internazionale non stupisce che circa il 75% dei giovani si sentirebbe attratto dall’idea di trascorrere un periodo all’estero dedicandosi ad attività di volontariato.

Spor

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Cultu

rale

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soci

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Dir

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Ricr

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Soci

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Arti

stico

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120

100

80

60

40

20

0

Per niente

Poco

Abbastanza

Molto

Ritieni che i settori di attività qui elencati abbianobisogno dell’apporto di volontari?

• • • 26 • • •

Ti piacerebbe trascorrere all’estero un periodo di volontariato in un ambito di tuo interesse? %

SI 75,8%

NO 24,2%

Il tipo di ambito che maggiormente attrae i giovani nell’attività di volontariato all’estero è quello ambientale, seguito da quello sportivo, dell’assistenza sociale ed artistico.

Se hai risposto sì, in quale misura questi ambiti di volontariato ti interesserebbero?

Molto%

Abbastanza%

Poco%

Per niente%

Sportivo 30,1 23,3 25,8 20,7

Culturale 23,6 38,7 28,1 9,6



Ricreativo 26,2 39,5 25,7 8,6


Artistico 28,1 28,8 28,1 14,9

Ambientale 40,2 35,9 17,6 6,3

Ti piacerebbe trascorrere all’estero un periodo di volontariato in un ambito di tuo interesse?

Si

No

• • • 27 • • •

Tuttavia i giovani intervistati individuano alcuni limiti o ostacoli alla scelta di impegnarsi in attività di volontariato all’estero, in particolare in relazione alle differenze linguistiche e al desiderio di impegnarsi di più nel proprio Paese.

Se hai risposto no, perché? Molto%

Abbastanza%

Poco%

Per niente%

Avrei difficoltà con la lingua 27,5 31,7 24,5 16,3

Ho paura 9,8 19,5 29,8 40,9

Penso di poter fare di più nel mio Paese 26,0 32,5 22,3 19,2

Non mi interessa vivere all’estero 16,5 22,3 28,0 33,2

Non saprei come trovare opportunità 14,1 28,1 33,8 24,0

120

100

80

60

40

20

0

Per niente

Poco

Abbastanza

Molto

Spor

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man

i e

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ione

Ricr

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o

Soci

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nita

rio

Arti

stico

Am

bien

tale

Se hai risposto sì, in quale misura questi ambiti di volontariato ti interesserebbero?

Avre

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co

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120

100

80

60

40

20

0

Per niente

Poco

Abbastanza

Molto

Se hai risposto no, perché?

• • • 28 • • •

CONClUSIONI

Le sfide per la promozione del volontariato giovanile transnazionale

Dall’Indagine realizzata emergono alcuni punti che possono essere considerati sfide rispetto all’obiettivo di promuovere la partecipazione e l’impegno civile dei giovani, in particolare a livello transnazionale. Tali sfide possono essere colte prendendo in considerazione in particolare le difficoltà dichiarate dai giovani rispetto all’idea di impegnarsi in attività di volontariato all’estero.Tralasciando le difficoltà di natura più soggettiva, riguardanti scelte o convinzioni personali, emergono alcuni ostacoli più oggettivi, come la mancanza di conoscenze linguistiche, la carenza di informazioni sulle possibilità esistenti, l’ansia nell’intraprendere un’avventura che richiede un importante investimento emotivo e di adattamento. In tale senso questi ultimi costituiscono, alla luce dell’indagine realizzata, le prossime sfide da affrontare per sostenere una crescita della partecipazione dei giovani in attività di volontariato transnazionale.Parte degli ostacoli che si rilevano sono confermati anche da altre indagini europee che hanno portato il Consiglio d’Europa a definire una raccomandazione sul volontariato transnazionale1 a lungo termine proponendo la rimozione delle difficoltà ancora esistenti per il volontariato oltre i confini nazionali in tutta Europa, e sostenendo il sostegno finanziario di individui o gruppi che desiderano intraprendere attività di volontariato. Raccomanda inoltre di incoraggiare la cooperazione tra l’Unione Europea e il Consiglio d’Europa, al fine di creare un quadro politico, giuridico e finanziario adeguato per il servizio volontario in tutti i paesi europei. La Convenzione stabilisce un quadro giuridico per il volontariato transnazionale, offrendo dettagli sui ruoli e le procedure per tutti gli attori coinvolti.Il Consiglio dell’Unione Europea invita ad eliminare gli ostacoli giuridici ed amministrativi al lavoro volontario, garantendo che il volontariato non sostituisca il lavoro retribuito e ad accrescere la cooperazione europea per favorire l’accesso all’informazione, sostenere la formazione dei volontari, creare una rete di tutti gli interessati, scambiare buone prassi.In seguito al nuovo quadro di cooperazione nell’ambito del processo legato al Libro Bianco sulla Gioventù, che individua le attività di volontariato come tema prioritario, la Commissione Europea ha proposto come obiettivo generale quello di sviluppare, facilitare, promuovere e riconoscere le attività di volontariato a tutti i livelli. La Commissione Europea ha proposto quattro obiettivi comuni che sono ancora oggi particolarmente attuali:• Sviluppare attività di volontariato allo scopo di migliorare la trasparenza delle

opportunità esistenti, ampliandone le finalità e migliorandone la qualità; • Rendere più facile per i giovani la realizzazione di attività di volontariato

rimuovendo gli ostacoli esistenti; • Promuovere attività di volontariato con un’attenzione particolare al rafforzamento

della solidarietà e l’impegno dei giovani come cittadini; • Riconoscere le attività di volontariato dei giovani con un’attenzione particolare al

riconoscimento delle loro competenze personali e il loro impegno nella società.

1 European Convention on the Promotion of a Transnational Long-Term Voluntary Service for Young People, Maggio 2000

• • • 29 • • •

CREDITI

Hanno partecipato i ragazzi e le ragazze dei seguenti istituti scolastici:

Denominazione della scuola Localita Provincia

Istituto di Istruzione Superiore “Saluzzo-Plana” Alessandria Alessandria

I.T.I.S. A.Volta Alessandria Alessandria

I.I.S. “L. da Vinci” Alessandria Alessandria

ISTVAS Vanvitelli Stracca Angelini Ancona Ancona

Istituto Professionale di Istruzione Superiore ISIP “Leonardo da Vinci” Arcidosso Grosseto

liceo delle Scienze Sociali G.D. Peri Arcidosso Grosseto

Studenti aderenti allo sportello Scuola-Volontariato promosso dagli istituti scolastici di Bergamo e provincia. Bergamo Bergamo

Istituto d’Istruzione Superiore “Euclide” bova Marina Reggio Calabria

Istituto d’Istruzione Superiore “F. La Cava” bovalino Reggio Calabria

Istituto Tecnico Industriale Liceo Scientifico Tecnologico “Ettore Majorana” brindisi Brindisi

Liceo Scientifico “Enrico Fermi” brindisi Brindisi

Istituto Tecnico Commerciale “Marco Lenio Flacco” brindisi Brindisi

I.P.A.A. Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente Capo d’Orlando Messina

Liceo Scientifico e Classico Lucio Piccolo Capo d’Orlando Messina

Liceo Scientifico Statale E.Fermi Castel del Piano Grosseto

Istituto d’Istruzione Superiore “V. Gerace” Cittanova Reggio Calabria

Liceo Linguistico Provinciale “A. Lincoln” Enna Enna

Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Galilei-Carducci” fermo Fermo

Liceo Artistico “Preziotti” fermo Fermo

• • • 30 • • •

Liceo Linguistico Europeo “Paolino d’Aquileia” Gorizia Gorizia

Istituto Omnicomprensivo Statale “Nicola da Guardiagrele” Guardiagrele Chieti

Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri E. Fermi Isernia Isernia

Liceo Scientifico Statale “E. Majorana” Isernia Isernia

I.P.A.A. Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente Messina Messina

Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “F.P.Merendino” Messina Messina

Liceo Scientifico “Giordano Bruno” Mestre-Venezia Venezia

Istituto Tecnico Commerciale Statale “Jacopo Barozzi” Modena Modena

Gruppo informale di giovani Muggia Trieste

Istituo I.P.S.S.E.O.A. “Domenico Rea” Nocera Inferiore Salerno

IPSEOA “Domenico Rea” Nocera Inferiore Salerno

Liceo Classico “Antonio Gramsci” Olbia Olbia-Tempio

Istituto d’Istruzione Superiore “G. Ferraris” Palmi Reggio Calabria

Istituto professionale statale per i servizi aziendali, turistici, grafici, sociali e alberghieri L.Cossa Pavia Pavia

Istituto di Istruzione Superiore Alessandro Volta Pavia Pavia

Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici “A. Casali” Piacenza Piacenza

I.I.S. “E. Majorana” Piazza Armerina Enna

I.I.S. “Gen. A. Cascino” Piazza Armerina Enna

I.T.C.G. “L. da Vinci” Piazza Armerina Enna

Istituto Magistrale “F. Crispi” Piazza Armerina Enna

Istituto di Istruzione Superiore Tecnico Liceale “Don Lazzeri - Stagi” Pietrasanta Lucca

Istituto professionale per l’Agricoltura Stefano Sabbatini Pozzuolo del friuli Udine

Istituto d’Istruzione Superiore “ Carlo Livi” PRATO Prato

• • • 31 • • •

Istituto Magistrale “T. Gulli” Reggio Calabria Reggio Calabria

Istituto d’Istruzione Superiore “R. Piria” Rosarno Reggio Calabria

Istituto d’Istruzione Superiore Giuseppe Marchesini Sacile Pordenone

Liceo Artistico “filiberto Menna” Salerno Salerno

Liceo Artistico Filiberto Menna Salerno Salerno

Istituto Professionale di Istruzione Superiore ISIS “Ernesto Balducci” Santa fiora Grosseto

Istituto Carducci - Dante Trieste Trieste

Istituto Carducci - Dante Trieste Trieste

ITC “G.R.Carli” Trieste Trieste

Istituto Professionale Industria e Artigianato “L. Luzzatti” Valdagno Vicenza

Istituto Tecnico Commerciale “L. Luzzatti” Valdagno Vicenza

Liceo “G.G. Trissino” Valdagno Vicenza

Liceo Artistico “U. Boccioni” Valdagno Vicenza

Liceo Scientifico G.B. Benedetti Venezia Venezia

• • • 32 • • •

Hanno contribuito alla ricerca di Punti Locali Eurodesk:

Ente Partecipante Struttura/Servizio Località

Comune di Alessandria/ A.S.P.AL. s.r.l. Ufficio Scambi Internazionali - Informagiovani Alessandria

Comune di Ancona Informagiovani Ancona

Cooperativa Spazio Giovani onlus PL Eurodesk Bergamo Bergamo

Comune di brolo Informagiovani brolo

Provincia di Campobasso Centro per l’Impiego Campobasso

Comune di Capo d’Orlando Area Socio Assistenziale- Politiche giovanili Capo d’Orlando

Cooperativa Sociale Onlus Il Quadrifoglio Centro Giovani - CentroG Castel del Piano

Centro Solidarietà Incontro Ascolto e Prima Accoglienza ONLUS

Centro di Servizio per il Volontariato della Provincia di Chieti Chieti

Provincia Regionale di Enna Settore IV “Lavoro e Sviluppo Economico” Servizio Sportello Creazione D’Impresa Enna

Provincia di fermo Politiche Comunitarie fermo

Provincia di Isernia Ufficio Europa - Agenzia SFIDE Isernia

Comune di Milano Informagiovani Milano

Comune di Modena Centro Europe Direct Modena

Comune di Olbia Ufficio Europa Olbia

Associazione Porta Nuova Europa Sportello Eurodesk Pavia

Provincia di Piacenza Settore Welfare, Politiche del Lavoro e formazione Professionale Piacenza

Comune di Pietrasanta Informagiovani Pietrasanta

Comune di Prato Officina Giovani Prato

Comune Reggio Calabria Punto locale Eurodesk Reggio Calabria

Provincia di Reggio Calabria Ufficio Europa Reggio Calabria

CRPA SpA Europe Direct - Carrefour europeo Emilia Reggio Emilia

• • • 33 • • •

Provincia di Rieti PL Eurodesk, SVE, Informagiovani Rieti

Comune di Sacile Centro Giovani - Pl Eurodesk Sacile

Provincia di Salerno Agenzia Provinciale Informagiovani Salerno

Europe Direct- Eurodesk Trieste Comune di Trieste, Servizio Comunicazione Trieste

Comune di Valdagno Progetto Giovani - Informagiovani Valdagno

Comune di Venezia Europe Direct Venezia

• • • 34 • • •

RIfERIMENTI bIblIOGRAfICI

Segue un breve elenco di libri, saggi, articoli e documenti di policy sul volontariato in Italia con alcuni contributi per un’analisi comparativa con altri paesi.

Barbetta, Gian Paolo (1993), Defining the Nonprofit Sector: Italy. Working Papers of the Johns Hopkins Comparative Nonprofit Sector Project, no. 8, edited by L.M. Salamon and H.K. Anheier. Baltimore: The Johns Hopkins Institute for Policy Studies.

Charter of Representation (2008). Edited by Celivo Centro Servizi al Volontariato, Genova

Di Gioia Rosa, Giacomello Laura, Inserra Pier Paolo, Rotondi Simona (a cura di), Quando i giovani partecipano- Prima indagine nazionale sulla presenza giovanile nell’associazionismo, nel volontariato e nelle aggregazioni informali, sviluppo locale edizioni, Roma, 2009.

Helmut K. Anheier (2000), Dimensions of the Third Sector: Comparative Perspectives on Structure and Change. Centre for Civil Society - London School of Economics

Helmut K. Anheier and Lester M. Salamon (2001) Volunteering in cross-national perspective: Initial comparisons. Civil Society Working Paper 10

Fivol (the Italian Foundation for Voluntary Service) and the Abele Group (2001), The Charter of the values of Voluntary Service.

Frisanco R. (2006), Volontariato sotto la lente: lo scenario del volontariato organizzato alla luce della quarta rilevazione Fivol 2006, Roma, Fondazione Europa occupazione e volontariato, impresa e solidarietà.

Fonovic Ksenija, CSVnet (2009), VALUE – Volunteering and Lifelong Learning in Universities in Europe: ITALY National Report

Forum Terzo Settore (2010), Le sfide dell’Italia che investe sul futuro. Libro verde del terzo settore.

Granelli M. (atti del convegno) - Roma 11 Luglio 2009, Il significato, la missione e il miglioramento del sistema nazionale di sostegno al Volontariato: il futuro dei CSV e di CSVnet.

Legal status of volunteers: Country Report Italy (2003). Edited by CEV European Volunteer Centre, Membre de l’IAVE (International Association of Volunteer Effort) et de la Plate-forme Sociale AVSO Association of Voluntary Service Organisations.

Macchioni Stefania (2009), Volunteering infrastructure in Italy. Edited by CSVnet – National Coordination Body of Voluntary Support Centres.

Macchioni Stefania (2010), Brief compendium of the research Volunteering across Europe. Organisations, promotion, participation. Edited by,CSVnet – National Coordination Body of Volunteer Support Centres.

• • • 35 • • •

Manifesto of volunteering for Europe (2008). CSVnet – Italian National Coordination Body of Voluntary Support Centres and Representation in Italy of the European Commission.

Ministero del lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (2008), La vita buona nella societa’ attiva – Libro Verde sul futuro del modello sociale.

Nervo G. (2007), Ha un futuro il volontariato? (Has Volunteering a future?), in Studi Zancan n.6/2007, Fondazione Zancan.

Van Den Boos Cees, Chair Volunteering, Civil Society and business at RSM Erasmus University, The Netherlands (2008), The Development of Volunteer Centres in Italy.

Van den Bos Cees, Chair Volunteering, Civil Society and business at RSM Erasmus University (2008), The Development of Volunteering Infrastructure in America, Denmark, England, Finland, Germany, Italy, the Netherlands and Norway.

Volunteering infrastructure in Italy: framework law on volunteering and the system of Volunteering Support Centres (CSV) in Italy (2009). Presentation by Ettore Degli Esposti.

Voluntary action in Italy - Facts and Figures (2006. Edited by CEV European Volunteer Centre by Silvia Rapizza, CEV Intern and Markus Held, CEV Director

Public Participation in Europe - An international perspective (2009. Edited by EIPP European institute for public Participation

Zamagni S.,Travaglia S., Iaquinta F. (2008), Executive summary - L’attivita’ dell’Agenzia per le ONLUS nel 2007. (Executive summary – The activity of the Agency for the Non-profit organizations in 2007).

Elenco risorse online:

Volontari! Facciamo la differenza! Sito Web della Commissione europea dedicato all’Anno europeo del Volontariato 2011: http://europa.eu/volunteering/it/home2

Alleanza AEV201, portale per organizzazioni e volontari in tutta Europa per la condivisione di novità e per fornire informazioni sui temi legati all’Anno europeo del Volontariato 2011. http://www.eyv2011.eu/

Portale europeo dei Giovani - Volontariatohttp://europa.eu/youth/volunteering_-_exchanges/index_eu_it.html

EYV 2011: Focus EU – Cifre sul Volontariato nell’UEhttp://europa.eu/press_room/pdf/eyv2011_figures_en.pdf

Volontariato nell’Unione Europea, Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA), GHK Report Finale, Londra, 2010 http://ec.europa.eu/citizenship/eyv2011/doc/Volunteering%20in%20the%20EU%20Final%20Report.pdf

Di seguito è pubblicato il questionario utilizzato per l’indagine.

• • • 36 • • •

Partecipazione al Volontariato e al lavoro non retribuito, la Fondazione europea per il Miglioramento delle Condizioni di Vita e di Lavoro (EUROFOND), Secondo Sondaggio sulla Qualità di Vita in Europa, Lussemburgo 2011 http://www.eurofound.europa.eu/pubdocs/2011/021/it/1/EF11021IT.pdf

Volontariato in Europa – Bollettino d’Informazione, Fondazione europea per il Miglioramento delle Condizioni di Vita e di Lavoro (EUROFOND), Dublino 2011 http://www.eyv2011.eu/press-kit/item/download/368

Incoraggiare il Dialogo tra i Cittadini, le Organizzazioni della Società Civile e le Istituzioni Europee Nazionali – Un’introduzione alle Attività dell’Anno europeo del Volontariato che promuove la Cittadinanza Attiva, Punto Europa per i Cittadini, Roma, 2011 http://europa.eu/volunteering/en/download/file/fid/5401

Mobilità dei Giovani Volontari in Europa, Comitato delle Regioni/Istituto per le politiche pubbliche e la gestione, Bruxelles, 2010 http://www.cor.europa.eu/COR_cms/ui/ViewDocument.aspx?siteid=default&contentID=572d4436-d851-4e4f-b843-8d289ff0ec4b

Realtà Sociale europea, Speciale Eurobarometro 273, 2007 http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_273_en.pdf

Mosaic-Il training Kit per il lavoro giovanile Euro-Mediterraneo, Consiglio d’Europa/Commissione europea, Strasburgo, 2010http://youth-partnership-eu.coe.int/export/sites/default/youthpartnership/publications/T-kits/11/6577_T-Kit_11_A4_assemble.pdf

Training Kits: T-kit 5 “Servizio Volontario Internazionale” - Per formatori e giovani interessati e/o impegnati in attività e progetti per il servizio volontario internazionale. Link diretto alla versione inglese: http://youth-partnership-eu.coe.int/youthpartnership/publications/Tkits/5/Tkit_5_ITEuropean Youth Portal - Volunteeringhttp://europa.eu/youth/volunteering_-_exchanges/index_eu_en.html

EYV 2011: Focus EU - Figures on Volunteering in the EU – Information sheet http://europa.eu/press_room/pdf/eyv2011_figures_en.pdf

Volunteering in the European Union, Education, Audiovisual & Culture Executive Agency (EACEA), GHK Final Report, London, 2010http://ec.europa.eu/citizenship/eyv2011/doc/Volunteering%20in%20the%20EU%20Final%20Report.pdf

Participation in Volunteering and unpaid work, European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions (EUROFOUND), Second European Quality of Life Survey, Luxembourg, 2011http://www.eurofound.europa.eu/pubdocs/2011/02/en/1/EF1102EN.pdf

Volunteering in Europe - Information/Fact sheet, European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions (EUROFOUND), Dublin, 2011http://www.eyv2011.eu/press-kit/item/download/368

• • • 37 • • •

Fostering the Dialogue between Citizens, Civil Society Organisations, National and European Institutions - An introduction to the European Year of Voluntary Activities promoting Active Citizenship, Europe for Citizens Point Italy, Rome, 2011http://europa.eu/volunteering/en/download/file/fid/5401

Mobility of Young Volunteers Across Europe, Committee of the Regions/Public Policy and Management Institute, Brussels, 2010http://community.cev.be/download/210/649/Mobilityofyoungvolunteers.pdf

European Social Reality, Special Eurobarometer 273, 2007http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_273_en.pdf

Mosaic-The training Kit for Euro-Mediterranean youth work, Council of Europe/European Commission, Strasbourg, 2010http://youth-partnership-eu.coe.int/export/sites/default/youthpartnership/publications/T-kits/11/6577_T-Kit_11_A4_assemble.pdf

Training Kits: T-kit 5 “International voluntary service” - for trainers and young people interested and/or involved in international voluntary service activities and projects. Direct link to the English version:http://youth-partnership-eu.coe.int/youth-partnership/publications/Tkits/5/Tkit_5_EN

The kit is available also in Estonian, French, Hungarian, Italian, Lithuanian, Macedonian, Montenegrin, Polish, Serbian, Spanish and Turkish: http://youthpartnership-eu.coe.int/youth-partnership/publications/T-kits/T_kits

I. Anno di nascita: _________ II. Genere: 1. O f 2. O M

III. Città (Provincia): __________________________________________________________________ (___)

UExTE 2011/12 europa, giovani e volontariato

IV. Occupazione/attività attuale: 1. O Studente in un liceo2. O Studente in un istituto tecnico3. O Studente in un istituto professionale4. O Dopo la scuola dell’obbligo non ho continuato a studiare e attualmente sono disoccupato5. O Dopo la scuola dell’obbligo non ho continuato a studiare e attualmente lavoro6. O Dopo la scuola dell’obbligo non ho continuato e attualmente non studio e non lavoro7. O Studio e lavoro contemporaneamente8. O Altro (specificare)_______________________

V. Fai parte di qualche gruppo o associazione?1. O Sì2. O No

VI. Al di fuori dello studio o del lavoro, sei impegnato attualmente in attività di volontariato?1. O Sì 2. O No

Se hai risposto Sì alla domanda precedente (n.VI), in quali ambiti di attività fai volontariato?(Indica quanto volontariato fai in ognuno dei seguenti settori, barrando un valore compreso nella scala tra “per niente” e “molto”. IMPORTANTE: barrare una sola casella per ogni riga.)

Molto Abbastanza Poco Per niente

1. Sportivo 4 O 3 O 2 O 1 O

2. Culturale 4 O 3 O 2 O 1 O

3. Assistenza Sociale 4 O 3 O 2 O 1 O

4. Diritti umani e cooperazione internazionale 4 O 3 O 2 O 1 O

5. Ricreativo 4 O 3 O 2 O 1 O

6. Socio-sanitario 4 O 3 O 2 O 1 O

7. Artistico 4 O 3 O 2 O 1 O

8. Ambientale 4 O 3 O 2 O 1 O

VIII. Se hai risposto Sì alla domanda VI, qual è la tua motivazione principale? (indicare una sola risposta)1. O Sento che è un’attività in cui posso esprimere le mie capacità2. O È un modo per contribuire al bene della comunità di cui faccio parte3. O Spero di accrescere le mie competenze anche in vista di un lavoro4. O Non c’è un motivo particolare5. O Mi pare di ridare qualcosa perché ho già ricevuto tanto6. O Credo sia un dovere di ogni cittadino

IX. Se hai risposto NO alla domanda VI, qual è la tua motivazione principale? (indicare una sola risposta)1. O Mancanza di tempo 5. O Non è una mia priorità2. O Sfiducia nelle iniziative proposte 6. O Non ho opportunità/contatti con organizzazioni di volontariato3. O Esperienze negative precedenti 7. O Non mi ritengo all’altezza4. O Non serve 8. O I volontari sono sfigati, non mi piacciono

X. Secondo te volontario è soprattutto (indicare una sola risposta):1. O Uno che lavora gratis2. O Una persona sfruttata dal mercato del lavoro, che lavora molto e guadagna poco3. O Una persona che dedica gratuitamente tempo ad attività che vanno a beneficio della comunità4. O Un altruista che si dedica agli altri senza ricevere nulla in cambio5. O Uno sfigato che non ha di meglio da fare6. O Un super eroe instancabile7. O Una persona che fa lavori che nessun altro vuole fare

Indagine sulla percezione dei giovani sul volontariato transnazionale – Questionario

Molto Abbastanza Poco Per niente

1. Sportivo 4 O 3 O 2 O 1 O

2. Culturale 4 O 3 O 2 O 1 O

3. Assistenza Sociale 4 O 3 O 2 O 1 O

4. Diritti umani e cooperazione internazionale 4 O 3 O 2 O 1 O

5. Ricreativo 4 O 3 O 2 O 1 O

6. Socio-sanitario 4 O 3 O 2 O 1 O

7. Artistico 4 O 3 O 2 O 1 O

8. Ambientale 4 O 3 O 2 O 1 O

Molto Abbastanza Poco Per niente1. Sportivo 4 O 3 O 2 O 1 O2. Culturale 4 O 3 O 2 O 1 O3. Assistenza Sociale 4 O 3 O 2 O 1 O4. Diritti umani e cooperazione internazionale 4 O 3 O 2 O 1 O5. Ricreativo 4 O 3 O 2 O 1 O6. Socio-sanitario 4 O 3 O 2 O 1 O7. Artistico 4 O 3 O 2 O 1 O8. Ambientale 4 O 3 O 2 O 1 O

Molto Abbastanza Poco Per niente1. Avrei difficoltà con la lingua 4 O 3 O 2 O 1 O2. Ho paura 4 O 3 O 2 O 1 O3. Penso di poter fare di più nel mio Paese 4 O 3 O 2 O 1 O4. Non mi interessa vivere all’estero 4 O 3 O 2 O 1 O5. Non saprei come trovare opportunità 4 O 3 O 2 O 1 O

XI. Ritieni che per essere un volontario occorra essere: (Indica quanto ritieni importante ognuno dei seguenti aggettivi/definizioni, barrando un valore compreso nella scala tra “per niente” e “molto”. IMPORTANTE: barrare una sola casella per ogni riga.)

XII. Ritieni che i settori di attività qui elencati abbiano bisogno dell’apporto di volontari?(Indica quanto ritieni sia importante il ruolo del volontariato in ognuno dei seguenti settori, barrando un valore compreso nella scala tra “per niente” e “molto”. IMPORTANTE: barrare una sola casella per ogni riga.)

XV. Se hai risposto No, perché? (Indica quanto ritieni sia importante per te ciascuna delle seguenti motivazioni, barrando un valore compreso nella scala tra “per niente” e “molto”. IMPORTANTE: barrare una sola casella per ogni riga.)

XIII. Ti piacerebbe trascorrere all’estero un periodo di volontariato in un ambito di tuo interesse?1. O Sì 2. O No

XIV. Se hai risposto Sì, in quale misura questi ambiti di volontariato ti interesserebbero?(Indica quanto saresti interessato a fare volontariato all’estero in ognuno dei seguenti settori, barrando un valore compreso nella scala tra “per niente” e “molto”. IMPORTANTE: barrare una sola casella per ogni riga.)

Molto Abbastanza Poco Per niente1. Competente 4 O 3 O 2 O 1 O2. Coraggioso 4 O 3 O 2 O 1 O3. Libero da altri impegni 4 O 3 O 2 O 1 O4. Interessato al bene della collettività 4 O 3 O 2 O 1 O5. Privo di interessi personali 4 O 3 O 2 O 1 O6. Un perditempo 4 O 3 O 2 O 1 O7. Generoso 4 O 3 O 2 O 1 O8. Buono 4 O 3 O 2 O 1 O9. In cerca di lavoro 4 O 3 O 2 O 1 O10. Pensionato/a 4 O 3 O 2 O 1 O

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