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per . corsi PERIODICO DELLA SOCIETÀ COOPERATIVA PER LA RADIOTELEVISIONE SVIZZERA DI LINGUA ITALIANA SETTEMBRE2011 EDITORIALE Stimati soci e membri della Corsi, stimati lettori e pubblico della Rsi, il forte interesse suscitato dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale e del Consiglio del pubblico in occasione dell’Assemblea generale dello scorso 28 maggio, la grande e inedita parteci- pazione e il sensibile incremento nelle richieste di adesione che continuano a pervenire al segretariato di Besso, dimostrano come la Corsi conservi il suo richiamo presso la società politica e civile nella Svizzera di lingua italiana. Un riscontro importante, in quanto è sul costante coinvolgimento di una soli- da base di soci che si fonda il principio democratico della Società cooperativa, sistema che caratterizza il nostro servi- zio pubblico radiotelevisivo. In realtà, una tendenza di crescita positiva si era affermata fin dal 2010, risultato tangibile dell’iniziativa di promuovere una serie di serate pubbliche dislocate sul territo- rio, con l’obiettivo di favorire il dialogo e il confronto diretto fra utenti, rappre- sentanti istituzionali della Corsi e diri- genti Rsi, per discutere insieme di pro- grammazione, offerta e aspettative. Per la Corsi, un modo concreto di assolvere il mandato di portavoce dei radioascoltatori e dei telespettatori, ma anche di rendersi maggiormente pre- sente, visibile e accessibile, che ha consentito fra l'altro di acquisire soci mediamente più giovani. Si tratta ora di rispondere adeguata- mente alle aspettative nate in questi mesi, mantenendo alta l’attrattiva della Società cooperativa e aprendo canali di comunicazione efficienti, aggiornati e moderni attraverso i quali fornire infor- mazioni e notizie utili. Un primo passo in questa direzione è il nuovo sito internet, online già dalla tarda primave- ra e reso più agile nella forma e più completo, dettagliato e vario nel conte- nuto. Il periodico trimestrale per.corsi intende esserne un complemento, pro- ponendo spunti e approfondimenti su temi legati alla Corsi, alle sue attività istituzionali, ai suoi eventi, ai suoi mem- bri e, più in generale, al servizio pubbli- co radiotelevisivo; in risposta anche al sondaggio proposto recentemente su www.corsi-rsi.ch, in cui il 60% dei par- tecipanti suggerisce alla Corsi una mag- giore presenza sui media. Vi auguriamo dunque una buona lettu- ra e ringraziamo tutti coloro che, priva- tamente o pubblicamente, si impegna- no per la Corsi! cs CORSI DENTRO Paolo Beltraminelli - La Rsi si è distinta per il coraggio di anticipare i tempi 2 CORSI DENTRO Francesco Galli - La voce del pubblico della Svizzera italiana 3 CORSI FUORI Michele Rossi - Il mondo economico è per l'approfondimento 4 CORSI INCONTRO Francesca Paini - Corsi, o del controllo democratico su un bene pubblico 5 PER.CORSI COMUNI ISTITUZIONALI Assemblea generale 2011 5 PER.CORSI COMUNI Uno sguardo sulle attività 2011 della Società cooperativa 6-7 CORSI DIETRO LE QUINTE Un Falò che non si estingue 8-9 CORSI IN OSSERVATORIO L'informazione è la chiave di lettura dell'attualità 10-11 CORSI IN RETE Il sondaggio dice che... 11 PER.CORSI COMUNI continuano... 12 SOMMARIO

Per.corsi settembre 2011

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Periodico della Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana. Edizione SETTEMBRE 2011

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per.corsiPER IODICO DELLA SOCIETÀ COOPERAT IVA PER LA RADIOTELEV IS IONE SV IZZERA D I L INGUA ITAL IAN A

SETTEMBRE2011E D I T O R I A L E

Stimati soci e membri della Corsi,stimati lettori e pubblico della Rsi,

il forte interesse suscitato dalle elezioniper il rinnovo del Consiglio regionale edel Consiglio del pubblico in occasionedell’Assemblea generale dello scorso28 maggio, la grande e inedita parteci-pazione e il sensibile incremento nellerichieste di adesione che continuano apervenire al segretariato di Besso,dimostrano come la Corsi conservi ilsuo richiamo presso la società politicae civile nella Svizzera di lingua italiana.Un riscontro importante, in quanto èsul costante coinvolgimento di una soli-da base di soci che si fonda il principiodemocratico della Società cooperativa,sistema che caratterizza il nostro servi-zio pubblico radiotelevisivo. In realtà,una tendenza di crescita positiva si eraaffermata fin dal 2010, risultato tangibiledell’iniziativa di promuovere una seriedi serate pubbliche dislocate sul territo-rio, con l’obiettivo di favorire il dialogoe il confronto diretto fra utenti, rappre-sentanti istituzionali della Corsi e diri-genti Rsi, per discutere insieme di pro-grammazione, offerta e aspettative. Per la Corsi, un modo concreto diassolvere il mandato di portavoce deiradioascoltatori e dei telespettatori, maanche di rendersi maggiormente pre-

sente, visibile e accessibile, che ha consentito fra l'altro di acquisire socimediamente più giovani.Si tratta ora di rispondere adeguata-mente alle aspettative nate in questimesi, mantenendo alta l’attrattiva dellaSocietà cooperativa e aprendo canali dicomunicazione efficienti, aggiornati emoderni attraverso i quali fornire infor-mazioni e notizie utili. Un primo passoin questa direzione è il nuovo sitointernet, online già dalla tarda primave-ra e reso più agile nella forma e piùcompleto, dettagliato e vario nel conte-nuto. Il periodico trimestrale per.corsiintende esserne un complemento, pro-ponendo spunti e approfondimenti sutemi legati alla Corsi, alle sue attivitàistituzionali, ai suoi eventi, ai suoi mem-bri e, più in generale, al servizio pubbli-co radiotelevisivo; in risposta anche alsondaggio proposto recentemente suwww.corsi-rsi.ch, in cui il 60% dei par-tecipanti suggerisce alla Corsi una mag-giore presenza sui media.

Vi auguriamo dunque una buona lettu-ra e ringraziamo tutti coloro che, priva-tamente o pubblicamente, si impegna-no per la Corsi! cs

CORSI DENTRO

Paolo Beltraminelli - La Rsi si è distinta per il coraggio dianticipare i tempi 2

CORSI DENTRO

Francesco Galli - La voce delpubblico della Svizzera italiana3

CORSI FUORI

Michele Rossi - Il mondo economico è per l'approfondimento 4

CORSI INCONTRO

Francesca Paini - Corsi, o delcontrollo democratico su unbene pubblico 5

PER.CORSI COMUNI ISTITUZIONALI

Assemblea generale 2011 5

PER.CORSI COMUNI

Uno sguardo sulle attività 2011della Società cooperativa 6-7

CORSI DIETRO LE QUINTE

Un Falò che non si estingue 8-9

CORSI IN OSSERVATORIO

L'informazione è la chiave dilettura dell'attualità 10-11

CORSI IN RETE

Il sondaggio dice che...11

PER.CORSI COMUNI

continuano... 12S

OM

MA

RIO

Temi, persone e notizie dagli organi istituzionali. Uno sguardo dall’interno e sull’interno, per capire come funziona la Società cooperativa.

Paolo Beltraminelli, 50 anni, ingegneredi formazione, è stato eletto consiglieredi Stato lo scorso 10 aprile.Attualmente a capo del Dipartimentodella sanità e della socialità del cantonTicino, dal 1997 è membro delComitato del Consiglio regionale dellaCorsi. A dicembre 2011 lascerà la carica per raggiunti limiti di mandato.

Onorevole, il classico bilancio di fine mandato.Tra le varie attività di cui mi sono occu-pato accanto alla mia professione princi-pale d’ingegnere, devo confessare chel’esperienza nella Corsi è stata una dellepiù interessanti e coinvolgenti. Ho avuto il privilegio di conoscere bene un’aziendatra le più importanti del canton Ticino chesi occupa di molti settori chiave nellanostra società, l’informazione, la cultura, losport, l’intrattenimento, che viepiù hannoassunto importanza. La conoscenza dellaRsi mi ha permesso di comprenderemeglio il mondo dei media un po’ più dal-l’interno, seguirne il rapido cambiamentoe contribuire alla gestione di un’aziendadi riferimento nel suo campo d’attività e sempre al centro dell’attenzione.Ho conosciuto tre direttori, Blaser, Ratti eBalestra, ho vissuto in prima persona illaborioso passaggio da due aziende conculture molto diverse quali erano la radioe la televisione a una sola azienda contre vettori, la radio, la televisione e il mul-timedia. La Rsi si è distinta per il coraggiodi anticipare i tempi: la cosiddetta conver-genza è stata promossa prima da noi e il modello si è affermato nel resto dellaSvizzera. Ho seguito con interesse ancheil passaggio da un regime di monopolioquasi assoluto a una più accresciuta con-

correnza. Pure appassionante è statal’evoluzione tecnologica con il passaggiodall’analogico al digitale.Le sfide dei prossimi anni saranno certa-mente assai difficili e dobbiamo conqui-stare maggior spazio sui media elettroni-ci. Nel campo dei multimedia c’è ancoramolto da fare. Ho il privilegio di seguireda vicino come si comportano le mie trefiglie: i social network le tengono occupa-te moltissimo, gestiscono l’offerta fornitadalla rete con una facilità incredibile; seposso quindi fare una raccomandazionealla nostra amata Rsi è quella di esserepiù presente nei social network.

Sulla scorta della sua esperienza,potrebbe illustrare ai nostri lettori lesfide e le opportunità con cui si tro-vano confrontati la Corsi, rispettiva-mente i membri del Comitato? Il ruolo del Comitato Corsi è negli ultimi anni cambiato notevolmente: si è passati da un’attività prettamentegestionale con compiti budgetari e dinomina del personale a un’attività piùorientata alla strategia dei programmi eal radicamento dell’Azienda nel territorio.Vi è una maggior centralizzazione aBerna delle decisioni e il Comitato centra-le ha ora un ruolo determinante nellagestione di tutta la Srg Ssr L'originarioruolo dirigenziale si è trasformato in quello di promotori dell’Azienda nell’areadi riferimento cercando di capire le esi-genze del pubblico.I compiti gestionali restano al presidentedella Corsi in quanto membro delComitato centrale. Credo quindi cheanche le caratteristiche dei membri diComitato muteranno nei prossimi anni.

Che cosa si sente di rispondere a chivede nella Corsi un'istituzione in cui si incontrano e scontrano principal-mente interessi politici? Tutti coloro che si occupano di mediahanno un compito delicato ed è impor-tante che l’Azienda sia pluralista e in sintonia con i nostri utenti, cercandocomunque di riportare i fatti in modo ilpiù possibile oggettivo. La società è incontinua evoluzione ed è assolutamentelegittimo che le diverse sensibilità trovino

LA RSI SI È DISTINTA PER IL CORAGGIO DI ANTICIPARE I TEMPI

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spazio nei nostri organi; in caso contrariosi creano inevitabilmente tensioni.Non sono però troppo preoccupato, sonocerto che il prossimo Comitato sarà rappresentativo.

Nella sua nuova funzione di neo-direttore del Dipartimento della sanità e della socialità, che cosa siaspetta dal servizio pubblico radio-televisivo?Il mio dipartimento interessa tutti i citta-dini, se posso permettermi ‘dalla culla allabara’, eroga contributi di ca. 1'300 milionidi franchi l’anno, pari al 40% ca. dellespese dello Stato. Ci occupiamo di salute e prestazionisociali, i bisogni sono molti e certamente,purtroppo, non li soddisfiamo tutti. Alcunitemi sono ostici e per comunicare beneoccorre uno sforzo notevole. Auspico unacollaborazione continua con la Rsi inmodo da informare nel modo migliore inostri cittadini e rispondere al meglio alleloro domande, in modo dinamico e concreto! cs

Il Comitato del Consiglio regionale in breve

Al Comitato del Consiglio regionalecompete di stabilire la politica dei programmi perseguita dalla Rsi nel quadro delle direttive strategiche delCdA Srg Ssr nonché la distribuzionedelle risorse finanziarie fra le varie retie aree di programma, in funzione dellapolitica dei programmi e dei limiti dispesa decisi dal CdA Srg Ssr. Può inol-tre avanzare proposte al CdA Srg Ssrper la nomina del direttore della Rsi edei dirigenti di 2° livello con responsa-bilità per la programmazione.

7 membri: il presidente della Corsi,5 eletti dal Consiglio regionale fra i suoimembri, 1 cooptato dallo stesso Ccr.

Di regola si riunisce mensilmente inseduta plenaria.

per.corsiC O R S I D E N T R O

A metà maggio è stato presentato allastampa il Rapporto del Consiglio del pub-blico 2010, documento che ogni annoconfluisce nel rapporto d'attività dellaCorsi sottoposto per approvazioneall'assemblea dei soci.

Come viene redatto, quali sono i contenuti e gli obiettivi del rapporto? Per averne un quadro preciso, abbiamogirato queste domande al presidentedel CP, avv. Francesco Galli.Con il suo rapporto, il CP rende contoall’assemblea della Corsi dell’attività svolta durante l’anno sociale concluso.Esso riassume le considerazioni dei grup-pi di approfondimento e i risultati degliincontri con i responsabili dei programmi.Inoltre, il rapporto contiene le raccoman-dazioni del CP alla Direzione e alComitato del Consiglio regionale in meritoa eventuali modifiche dei concetti di pro-gramma, ossia delle linee guida dell’offer-ta della Rsi.

Quali sono i principali aspetti messi in luce nell'edizione 2010?Abbiamo esaminato le nuove possibilitàdi accedere ai prodotti aziendali, in parti-colare con i telefoni portatili, come purele modalità di uso dei social network, cheoffrono grandi opportunità ma necessita-no di regole chiare per i dipendenti.Occorre in ogni caso adattare l’offertaper tenere conto delle mutate abitudinidel pubblico.L’offerta televisiva per i giovani e i bambi-ni è considerata complessivamente buonae curata, anche negli aspetti educativi. Lapresenza di giochi e quiz nei palinsesti èpositiva, ma non va aumentata. L’offertadi documentari è ampia e d’alta qualità,ma occorre prestare maggiore attenzionealla memoria e alla storia della realtàsvizzera e regionale. Più in generale, si èevidenziato come la produzione da partedella Srg Ssr di documentari e fiction contribuisca all’adempimento dei compitifissati dalla Concessione e che dovrebbeessere aumentata.

Fondamentale è dunque l'analisi dellaqualità dei programmi Rsi: attraversoquali parametri e in che modo essaviene giudicata?Quale strumento per l’analisi e la valuta-zione di tutti i prodotti Rsi, il CP ha alle-stito una tabella che elenca i parametriche definiscono la qualità di un program-ma e del palinsesto, sviluppando i criterigenerali enumerati dalla Concessione(credibilità, senso di responsabilità, rilevanza, professionalità giornalistica).

Il rapporto si sofferma fra l'altro sul-l'attuale carenza di trasmissioni d'approfondimento dedicate a temieconomici e sociali: secondo il CP, che cosa si aspetta l'utenza in questospecifico settore da parte del serviziopubblico radiotelevisivo?Secondo noi manca nel palinsesto unatrasmissione regolare di approfondimentoche offra una lettura critica delle informa-zioni economiche. Si ritiene che ciò rap-presenti una lacuna dell’offerta della Rsi.Il CP considera, infatti, che l’analisi e l’in-terpretazione delle notizie di attualitàeconomica facciano parte di un’informa-zione completa al pubblico e rientrino trai compiti della Rsi.

Per concludere, in che modo il pubblico può interagire con il CP efarlo partecipe delle sue attese?Tramite l’attività del CP il punto di vistadell’utente e le sue necessità hanno unospazio istituzionale nel controllo dellaqualità dei programmi. Segnalazioni diret-te da parte del pubblico sono le benve-nute e non di rado danno lo spunto perla scelta dei temi da approfondire (i reclami vanno invece inoltrati al media-tore). Desidero ringraziare i soci e gliutenti della Rsi che sempre più spesso ciinterpellano e ci permettono di svolgeremeglio il nostro compito.

LA VOCE DEL PUBBLICODELLA SVIZZERA ITALIANA

Ogni edizione di per.corsi rinnoverà l'appuntamento con il Consiglio del pubblico,organo consultivo della Corsi che rappresenta l’utenza radiotelevisiva e che ha il compito di analizzare e valutare l'insieme dell'offerta editoriale della Rsi.

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Ringraziamo il presidente FrancescoGalli per questa sua panoramica sulleprincipali questioni sul tavolo del CP eformuliamo l'auspicio che i radio- tele-spettatori della Rsi colgano ancoramaggiormente l'opportunità di dialoga-re e interagire con l'organismo che lirappresenta. gb

Il Consiglio del pubblico in breve

Il Consiglio del pubblico rappresental’utenza radiotelevisiva e ha il compitodi analisi e critica dei prodotti Rsi, attraverso constatazioni, suggerimenti e proposte inerenti all’attività di programma.

17 membri, di cui almeno due rappresentanti del Grigioni italiano:11 eletti dall'assemblea, 2 designati dal Consiglio regionale, 4 cooptati dallo stesso CP.

Di regola si riunisce mensilmente inseduta plenaria.Costituisce ogni anno 5/6 gruppi dilavoro con il compito di esaminaretemi specifici (informazione, trasmissio-ni culturali, documentari, fiction ecc.).Pubblica un rapporto annuale all'atten-zione dell'assemblea, nel quale conflui-scono in sintesi i rapporti dei gruppi di lavoro. Il CP nomina inoltre un mediatore inca-ricato di vagliare i reclami degli utentiall’indirizzo di singoli programmi e del-l’offerta editoriale della Rsi.

per.corsiC O R S I D E N T R O

L'incontro con l'avv. Michele Rossi,neoeletto membro del CR, ha messo inevidenza gli interessi e le aspettativedel mondo economico-finanziario neiconfronti della Rsi, spunti di riflessioneper un dibattito costruttivo sul serviziopubblico radiotelevisivo che la Corsiintende animare allo scopo di contri-buire a migliorare l'offerta della Rsi. gb

Il Consiglio regionale in breve

Il Consiglio regionale ha il compito dipromuovere e approfondire la riflessio-ne sulla funzione del servizio pubblicoradiotelevisivo e di allargare la base deisoci della Corsi.Nell’ambito della programmazionedella Rsi, prende conoscenza e si espri-me sul rapporto annuale sulla qualità esul servizio pubblico, nonché sulla poli-tica dei programmi.

Attualmente 17 membri, di cui almenodue rappresentanti del Grigioni italiano:12 eletti dall’assemblea generale,4 designati dal Consiglio di Stato delcantone Ticino, 1 designato dalConsiglio di Stato del cantone Grigioni

Dal 1° gennaio 2012 il CR conterà 25membri, 20 dei quali eletti dall’assem-blea generale.

Di regola si riunisce in media due voltel’anno in seduta plenaria.Costituisce ogni anno 3 gruppi di lavo-ro che si occupano rispettivamentedell'elaborazione del concetto annualedi eventi pubblici, dell'analisi delle politiche dei programmi e dell'esamedella qualità dei programmi.Pubblica un rapporto annuale di attivitàall'attenzione dell'assemblea.

per.corsi

Il rapporto del Consiglio del pubblico2010 ha evidenziato una lacuna nel-l'offerta Rsi di programmi di approfon-dimento economico-finanziari. L'avv. Michele Rossi, recentemente elet-to dall'assemblea quale membro delConsiglio regionale per il quadriennio2012-2015, è delegato delle associazio-ni economiche per le relazioni esternea Berna e a Milano, un osservatoriostrategico, il suo, per capire l'esatta por-tata della questione.

Nell'ambito del suo mandato istituzio-nale, l'informazione svolge un ruolodeterminante: come valuta l'offertaproposta oggi dalla Rsi in ambito eco-nomico-finanziario?Dalla cessazione di Micromacro l’offertadella Rsi, purtroppo, non dispone più diun programma di approfondimento eco-nomico, una lacuna peraltro già rilevatanel rapporto di attività 2010 della Corsi.Inoltre, non di rado i temi economici efinanziari vengono trattati unicamente dalprofilo dell’attualità, senza contestualizza-zione e analisi, forse anche perché nontutti i giornalisti dispongono delle specifi-che conoscenze tecniche. Per contro repu-to positivi gli approfondimenti a volteinseriti nel Telegiornale, che completano lanotizia di attualità, spesso grazie all’inter-vento di esperti esterni.

Quali sono, invece, le reali aspettativedel mondo economico-finanziariosvizzero-italiano nei confronti del servizio pubblico radiotelevisivo?Il mondo economico-finanziario si aspettache la Rsi conceda il giusto spazio a que-sti temi, sempre più importanti in unmomento di profondi cambiamenti sia alivello locale che internazionale. Auspicainoltre che i temi economici siano trattatida persone con specifiche conoscenze inmateria, così da poter approfondire econtestualizzare le notizie di attualità. A tal riguardo dichiara la propria disponi-bilità a un dialogo con la Rsi. Infine chie-de che le tematiche relative all’economiasiano trattate nei loro contesti nazionali einternazionali, mettendo quindi in luce irapporti esistenti tra il mondo locale equello al di là dei nostri confini cantonali.

Secondo lei in che forma sarebbe piùopportuno (ed efficace) che il serviziopubblico radiotelevisivo affrontasseargomenti di carattere economico-finanziario? Rubriche di approfondi-mento tematico, dibattiti su temi diattualità, commenti integrati nell'attualità quotidiana...?Oltre all’inserimento di programmi e/orubriche di approfondimento economico,ritengo che potrebbe essere utile farconoscere la struttura economica delnostro paese. Si tratta della base, deifatti, sui quali successivamente inserirediscussioni e analisi; e questo discorsovale anche in relazione all’estero. Nellamia funzione di delegato per le relazionicon Milano, infatti, ho sempre pensatoche con la radio e la televisione potrem-mo raggiungere in modo capillare moltepersone, facendoci conoscere a Sud emostrando i pregi della Svizzera italianaanche quale area economica. Sarebbeuno strumento molto efficace, a vantag-gio di tutti.

IL MONDO ECONOMICO È PER L'APPROFONDIMENTO

4C O R S I F U O R I

Michele Rossi, delegato delle associazioni economiche per le relazioni esterne aBerna e a Milano, e neo-eletto membro del Consiglio regionale 2012-2015

per.corsi

Francesca Paini, 47 anni, vive a Comocon il marito e due figli. Da sempre sioccupa di cooperative: è dirigente del-l’associazione di categoria del settore(Confcooperative) e presidente di unacooperativa editoriale (Altra Economia).Ha partecipato a un concorso interna-zionale dell’istituto Euricse, che rilevacasi eccellenti di cooperazione, presen-tando uno studio sulla Corsi. E’ stataammessa alla fase finale di selezione eper questo sta approfondendo lo stu-dio sulla nostra cooperativa.

Dott.ssa Paini, che cosa l’ha spinta ascegliere la Corsi per il suo progetto?Un motivo personale: sono una spettatri-ce (e ascoltatrice) della Rsi da sempre.Apprezzo (e - da italiana - invidio) laqualità delle vostre trasmissioni: l’appro-fondimento equilibrato dell’informazione,la varietà delle proposte e il tono maieccessivo dell’intrattenimento. Alcuni annior sono ho iniziato a scrivere per un mensile economico italiano (Altreconomia)raccontando ‘storie di cooperazione’. Navigando in internet ho scoperto la

CORSI, O DEL CONTROLLODEMOCRATICO SU UN BENEPUBBLICO

5C O R S I I N C O N T R O

Corsi e ho scritto un articolo sulla vostraesperienza. Quella prima occasione diconoscenza mi ha molto interessato: sonoconvinta che la Corsi sia un modello inte-ressante di controllo democratico su unbene pubblico. D’altra parte la vostraesperienza suscita sempre curiosità per il settore particolare in cui opera!

Quali sono le potenzialità, rispettivamente i limiti del modello‘società cooperativa’ nell’ambito delservizio pubblico, specificamenteradiotelevisivo?Il vantaggio più importante è l’attenzioneconsapevole all’interesse pubblico che isoci sono chiamati a rappresentare. Il mezzo radiotelevisivo è appunto unmezzo e non un fine: se il fine è il profittocommerciale posso limitarmi ad assecon-dare i gusti del pubblico. Se il mio fine,invece, è sociale e culturale, allora ilmezzo deve aiutarmi a raggiungere l’inte-resse generale. Conciliare interesse gene-rale e gradimento personale è la sfida davincere: per questo le professionalità sonorisorse importanti.

Come potrebbe riflettersi l’ampiaofferta radiotelevisiva e multimedialea disposizione degli utenti sul principio di partecipazione che con-traddistingue la società cooperativa (la Corsi nello specifico, ndr), e indirettamente la Rsi? La possibilità di accedere a molti canalidi comunicazione può alzare il livello di interazione con il pubblico: anche que-sto è un mezzo che può essere usato perfini diversi. E’ comunque una grande opportunità di democrazia e laRsi si può trovare anche in una posizionedi vantaggio perché la Corsi (soprattuttoora che è maggiormente rappresentativadelle associazioni) è una finestra apertasulla partecipazione. cs

Appuntamento con il mondo che ci osserva e che ci parla

P E R . C O R S I C O M U N I I S T I T U Z I O N A L I

Convocate in assemblea generale ordi-naria, poco meno di 500 persone sonoconfluite in un estivo pomeriggio di finemaggio verso lo studio radio di Bessoper rinnovare il Consiglio regionale e il

ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIALugano, 28 maggio 2011, auditorio Rsi

Consiglio del pubblico della Corsi.Presente ai lavori anche il direttoregenerale della Srg Ssr Roger de Weck,piacevolmente sorpreso dall'affluenzarecord, da lui definita una non comune

dimostrazione di attaccamento al servi-zio pubblico radiotelevisivo da partedei membri di una società regionale.Assai consistente pure il numero dicandidature, molte delle quali proposte,oltre che dai partiti politici, da associa-zioni e gruppi di interesse che, senzaindugio, hanno fatto proprio l'auspiciodi una migliore rappresentatività inseno ai consigli espresso pubblicamentea fine marzo dal Comitato delConsiglio regionale.Al termine di una partecipata procedu-ra di spoglio, i due organismi (in parti-colare il Consiglio regionale passato da17 a 25 membri) hanno visto così rin-novata in modo sensibile la loro com-posizione per il periodo amministrativo2012-2015.Il dettaglio degli eventi e le immaginidella giornata sono sempre disponibilisul nostro sito internet. gb

per.corsi 6P E R . C O R S I C O M U N I

UNOSGUARDOSULLE ATTIVITÀ2011 DELLASOCIETÀ COOPERATIVA Sette serate all’insegna dell’incontro edel dialogo: un ciclo che intende darevoce agli utenti della Rsi, per raccoglier-ne apprezzamenti, critiche e aspettati-ve. Perché ‘il nuovo compito della Corsi èquello di intervenire anche nel contestodelle politiche dei programmi e quindidobbiamo sapere quali sono le aspettati-ve per capire dove, nelle politiche dei pro-grammi, si può eventualmente intervenire’(Fabrizio Keller, membro del Comitatodel Consiglio regionale Corsi)

Una cronaca di metà anno.soprattutto linguistica - dei giornalisti.

L’occasione di esprimere la propria opi-nione in merito ai programmi Rsi èstata colta al volo e un pubblico vivacee partecipe ha così animato la seratadedicata alla fascia d’utenza della terzaetà. Nel corso del dibattito è emersa lafigura di un anziano vigile, moderno,appassionato, informato, spesso a con-tatto con le nuove tecnologie e i nuovimedia, e poco incline ad accettare unaprogrammazione di puro intratteni-mento o di natura esclusivamente tra-dizional-popolare. Fra le richiesteespresse ai responsabili Rsi presenti

LUGANO,17MARZO, BIBLIOTECA CANTONALELA DIMENSIONE GLOBALE E LOCALE DELL’INFORMAZIONE

MENDRISIO, 14 APRILE, SCUOLE ELEMENTARICANAVÉE A SPASSO CON I TEMPI: INTRATTENIMENTORSI TRA IERI E OGGI

Di quelli della Rsi, in particolare. L’argo-mento ha tenuto banco e attesta, daun lato, la partecipazione e l’attenzionecon le quali vengono seguite la nostraradio e la nostra televisione sia dalpubblico a casa sia dai colleghi e pro-fessionisti del ramo; dall’altro, la ricchez-za, la diversità e anche la sana competi-tività che caratterizzano il panoramamediatico della Svizzera italiana.

Il tema proposto invitava a riflettere sudue dimensioni complementari dell’in-formazione, alla luce della concorrenzae delle sfide con cui si misurano radio,tv e carta stampata. Ma in una sala dilettura gremita, complice la presenza,al tavolo dei relatori, di tutti i maggioriresponsabili dell’informazione quotidia-na ticinese, il punto focale della discus-sione si è presto consolidato attorno auna contestata qualità e preparazione

all’evento, una maggiore attenzione alle‘voci’ che dalla televisione o dalla radioarrivano nelle nostre case, a volte trop-po rapide e nervose, a volte poco‘squillanti’.

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Fin dal principio, i veri protagonistisono stati loro: i rappresentanti dellenuove generazioni di pubblico Rsi invi-tati a esporre le proprie attese neiconfronti della programmazione. Unricco parterre di giovani fra i 17 e i 29anni con percorsi professionali e inte-ressi diversi - dallo sport, al giornali-smo, alla politica - abili nel gestire oltredue ore di dibattito critico, propositivoe combattivo, che hanno espressoapprezzamento per la qualità della

COIRA, 14 GIUGNO,BANCA CANTONALE GRIGIONESE ITALIANITÀ INSVIZZERA: LA RSI OLTRELA FRONTIERA LINGUISTICAL’opportunità di questo incontro e lasensibilità del tema in un cantone diminoranze linguistiche sono state impli-citamente sottolineate dalla graditapresenza, fra il pubblico, del consiglieredi Stato e titolare del Dipartimentodella cultura Martin Jaeger, di membridel Gran Consiglio retico e del diretto-re della Rtr (Radiotelevisione romancia)Mariano Tschuor. Se da un lato nonsono mancati riconoscimenti per glisforzi recentemente compiuti dalla Rsicon l’obiettivo di allargare l’offertainformativa sulla regione e sulla comu-nità italofona dei Grigioni, dall’altrosono stati contestati occasionali accenti‘folcloristici’ nel trattare l’attualità. Nelcomplesso, permangono un desideriodi accresciuta visibilità e una decisarichiesta di approfondimento, da partedel servizio pubblico, di temi legati allarealtà locale e cantonale.

BERNA, 14 SETTEMBRE, KULTURCASINOLA RSI VISTA DA BERNA

BELLINZONA, 18 MAGGIO, ISTITUTO CANTONALE DIECONOMIA E COMMERCIO UNA GIOVANE RSI

nostra radiotelevisione, ma che recla-mano nel contempo a gran voce unamaggiore presenza nei e sui media. Pernulla intimoriti da una prestigiosa pre-senza fra i relatori - il consigliere diStato e direttore del Decs ManueleBertoli - non sono stati da meno ipochi ma entusiasti ragazzi che occupa-vano le prime file dell’aula magna, nelmese più impegnativo dell’anno, quellodedicato degli esami.

La Corsi ringrazia di cuore i soci e il pubblico che hanno partecipato eche parteciperanno agli eventi 2011,così come i dirigenti e i giornalisti Rsiper la loro preziosa e apprezzatadisponibilità a intervenire agli incontricon la popolazione e a segnalare rego-larmente gli appuntamenti attraverso i loro canali. cs

VI ASPETTIAMO AI PROSSIMI APPUNTAMENTI:VEDI ULTIMA PAGINA

Una buona radio e una buona televisionesono come una patria: così si è espressoil direttore generale della Srg Ssr Rogerde Weck a conclusione di una seratache ha visto la Corsi impegnata in tra-sferta al di fuori dei confini dellaSvizzera italiana.La realtà di questo concetto si è potutariconoscere anche nelle parole diGiordano Elmer, presidente centraledella Pro Ticino e quindi di tutti i ticine-si nel mondo, che rivelando come moltisi affidino all’offerta online per teneresaldi i legami con il paese d’origine, neha implicitamente sottolineato l’impor-tanza e il valore. Presente al dibattitoanche una solida rappresentanza della

Berna politica di lingua italiana fra cuiJoerg De Bernardi, delegato del cantonTicino per i rapporti confederali, eMarina Carobbio Guscetti, presidentedella deputazione ticinese, entrambirelatori. Ma in sala, oltre all’ambasciato-re Giuseppe Deodato, anche moltitelespettatori e radioascoltatori di ori-gine italiana, a testimonianza dell’inte-resse e dell’affetto con i quali vieneseguita la Rsi, e della sua centralitàquale punto di riferimento per gli italo-foni in Svizzera. Una richiesta espressaper l’occasione da parte di alcuni: chenella programmazione trovino spazio levicende degli italofoni d’oltre Gottardo.

per.corsi 8C O R S I D I E T R O L E Q U I N T E

‘Mettere in luce ciò che non funzionadeve essere un nostro costante obiettivo’.Si coglie un accenno di orgoglio nellavoce di Fabio Dozio, mentre legge daun promemoria appuntato al muro e ci racconta come a reagire spazientitisiano principalmente i politici. ‘D’altraparte, rincalza, guardare alla realtà inmodo critico è precisamente il mandatodel magazine d’inchiesta’.

Ci ha accolto nella redazione della tra-smissione d’informazione e approfondi-mento più longeva della Rsi, fra quelleattualmente in onda. Falò ha 11 anni eli porta benissimo, se ogni giovedì serariesce a farsi scegliere da un quarto deitelespettatori svizzeri di lingua italianaseduti davanti allo schermo. Alla sede di Comano sul finire di uncaldo pomeriggio d’agosto, ci troviamoattorno ad un tavolo con i responsabili-lo stesso Dozio, Gianni Gaggini eRoberto Bottini- per capire comenasce il programma e per parlare disfide, limiti, opportunità e successi concui è confrontato chi fa televisione diservizio pubblico. La voglia di spiegarerende presto superflue le nostredomande.

‘Il giornalismo d’inchiesta non è unamoda’, tiene a sottolineare GianniGaggini. Avvertiamo subito un senso dicontinuità, nella sua osservazione; un’in-terpretazione di questo lavoro qualemissione per il bene comune.

Anche i tempi non sono quelli dellamoda, né i ritmi quelli dell’attualità; ilcriterio di selezione degli argomentitrattati in ogni puntata non è determi-nato dall’immediatezza dell’informazio-ne. Reattivi e pronti di fronte agli avve-nimenti di cronaca più rilevanti, percoprire i quali la trasmissione si appog-gia principalmente a contributi esternio ai corrispondenti del Telegiornale, i15 redattori di Falò si confrontano abi-tualmente con temi che implicano unpuntuale, a volte lungo e spesso delica-to processo di ricerca, indagine e verifi-ca, anche di natura legale. Per le ripre-se, per la messa in onda, servono libe-ratorie, consensi, magari di più persone.Non sempre i telespettatori da casariescono ad immaginare attraversoquali e quante fasi di realizzazione deb-bano passare un’inchiesta e un appro-

fondimento, come questi ultimi possa-no venire compromessi da ripensa-menti che assalgono i protagonisti diuna storia, oppure da situazioni rapida-mente e improvvisamente mutate -unamorte inaspettata, ad esempio-. A entrare in scena, anche dietro lequinte, sono in questi casi la coscienzae la sensibilità del singolo giornalista.Altri veri limiti non ve ne sono. Unapproccio professionale e serio per-mette di affrontare qualsiasi argomen-to, ci dice Dozio.

Abbiamo varcato la soglia di questoufficio al terzo piano di uno stabilenoto agli addetti ai lavori come ‘ex-tg’,mentre i nostri interlocutori definivanola scaletta della puntata del 25 agosto, il giovedì successivo alla nostra visita.Nell’ordine: lavoro giovanile; turismo eticinesi in Egitto; pastori sardi. La pianifi-cazione avviene di settimana in settima-na e l’apertura, ci spiegano, è solita-mente affidata ad una produzione pro-pria e ad un tema legato al territorio.Nel corso degli anni sono diminuiteanche le pagine, per un massimo di tre,

UN FALÒCHE NON SI ESTINGUE

Informazione, sport, cultura, intrattenimento...: un viaggio per scoprire comenascono, sono prodotti e vengono diffusi i programmi radiofonici, televisivi emultimediali della Rsi.

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con filmati della durata ideale di 30minuti. Falò è infatti una trasmissioneche richiede un certo impegno ancheda casa, e la scelta alternativa di untelespettatore che rientri stanco la seracade invariabilmente su leggeri e spen-sierati varietà italiani. Un tema forte,con ospiti in studio, può anche occupa-re da solo gli 80 minuti a disposizionedel programma.

La formula ‘mista’ di Falò -inchiesta,reportage, approfondimento, documen-tario- permette alla trasmissione diaprire uno sguardo a 360 gradi su poli-tica, economia, lavoro, società, modi divivere. Sul mondo, degli altri e nostro. E capita anche che sia lo stesso pubbli-co a servire alla redazione spunti e suggerimenti attraverso il forum online,attivo sul sito internet ormai da unanno, e indispensabile per raccogliereriscontri a caldo e annodare un filodiretto con chi siede dall’altra partedello schermo. E’ la nuova frontiera delservizio pubblico per confrontarsi con i pareri -anche critici- dei cittadini, pertenere debito conto delle diverse

aspettative ma soprattutto per rilevaretempestivamente preoccupazioni einterrogativi. Un aspetto che sta parti-colarmente a cuore a Roberto Bottini,il quale non manca di ripetere comeFalò vuole e deve essere una trasmis-sione vicina e a contatto con la gente,e come si impegni regolarmente adaffrontare tematiche ricorrenti nei messaggi da casa.

Quale programma di approfondimento,Falò non è tenuto a ‘svelare’ tempesti-vamente dati o fatti, quanto a racconta-re, a riordinare, ricostruire, riprenderevicende passate facendo il punto dellasituazione, accompagnando e informan-do lo spettatore su sviluppi e novità.Una stessa problematica può esseretrattata più volte nel corso dell’anno, einquadrata da angolature diverse.

Il respiro più ampio e ‘rallentato’ rispet-to alle cronache, i tempi dilatati, per-mettono di seguire con particolarecura anche gli aspetti tecnici legati allaproduzione di un servizio. La squadradi Falò non si compone unicamente di

redattori, ma include cameramen, montatori, sonorizzatori, lettori di testi,registi. Una troupe impegnata a confe-zionare un prodotto interessante, dialta qualità e soprattutto -tiene a preci-sare Dozio- ‘originale’. Di fronte allavasta e variegata offerta informativa ed’attualità della Rsi, alle proposte diprogrammi importanti e seguiti quali ilQuotidiano, Contesto, Patti chiari eModem sulle onde radio -per citarnealcuni- non basta essere complementa-ri: ci si deve distinguere.

Il nostro incontro sta volgendo al ter-mine, come l’estate dell’unico program-ma di approfondimento Rsi che non vain ferie nei mesi caldi. Mentre già siparla di scaletta autunnale, e noi salutia-mo e ringraziamo i nostri interlocutoriper averci dedicato il loro tempo, pen-siamo: chissà che una volta non si rie-sca a cantarle anche al Festival diSanremo, l’unico vero concorrentetelevisivo che riesce a domare il nostroFalò. chiara sulmoni

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I media mainstream non seppero pre-vedere, e in un primo momento nep-pure spiegare, che cosa realmente stavaaccadendo quando nel 2008 scoppiò la grande crisi dei mutui subprime.Come gran parte dell’opinione pubbli-ca rimasero basiti nel vedere fallirecolossi bancari come Lehman Brotherse Goldman Sachs.

Oggi, a tre anni di distanza, quando afallire non sono più solo le banche mainteri paesi come la Grecia e l’Irlanda,forse la stessa Unione europea, l’infor-mazione e l’approfondimento di tipoeconomico-finanziario sono auspicabilie urgenti perché l’opinione pubblica, i cittadini hanno più che mai bisogno dicapire e di saper interpretare le notizieche giungono loro ogni giorno dalmondo.

Ma i media dal crack di LehmanBrothers hanno imparato la lezione? Il servizio pubblico in primis dà il giustospazio e il giusto peso all'informazionee all’approfondimento economico? Guardando al contesto europeo e inparticolare al servizio pubblico televisi-vo la situazione varia da paese a paese.

Quello che in generale si rileva è chele tematiche economico-finanziarie, inparticolare se si va sullo specifico, fannofatica a bucare lo schermo e dunquenon vengono trattate volentieri e conmolta frequenza se non in specialirubriche di informazione. D’altra parteanche trovare giornalisti e moderatoritelevisivi preparati ed esperti su que-stioni economiche specifiche non è evidente.

Se consideriamo l’Italia e dunque ipalinsesti della Rai, ma anche quellidelle tv private, lo spazio dedicato allenotizie economiche è davvero ridotto,quasi assente l’approfondimento chesolo talvolta trova spazio nei talk showdi attualità come Ballarò o Report.Anche in questo periodo, cioè nono-stante l’urgenza e la gravità della crisimondiale la Rai, come lamenta il gior-nalista Mauro Ceruti, sembra esserseneandata davvero in vacanza lasciando alsuo pubblico solo le scarne notizie deitelegiornali. A suo avviso ‘mancano programmi di approfondimento in unmomento nel quale sarebbe indispensabi-le che la Rai svolgesse la sua funzione diservizio pubblico’.

In effetti oltre alla finestra economicaquotidiana di TG Economia la Rai nelproprio palinsesto non prevede pro-grammi interamente dedicati a temati-che economiche.Fino al 2009 il canale Rai Educationaltrasmetteva Economix-L’economia checi riguarda un programma di approfon-dimento economico condotto dallagiornalista Myrta Merlino che affronta-va gli argomenti suggeriti dall’attualità. Un programma che nel frattempoinsieme alla sua conduttrice ha traslo-cato a LA7, va in onda una volta allasettimana in seconda serata e si chiamaEffetto Domino.

Diversa dall’Italia la situazione che troviamo in Germania e in Inghilterradove invece il tema dell’economiatrova ampio spazio nei palinsesti,soprattutto di informazione, e vienerilanciato molto anche sulle piattaformeweb.

Ard, il primo canale nazionale tedesco,propone quotidianamente e in diversefasce orarie vari programmi di appro-fondimento economici comePlusminus, in onda ogni martedì alle21.50, che spazia dalle grandi questionidi economia globale a quelle più spicciole e di economia interna cheinteressano il semplice consumatore. A questa offerta si aggiungono i dossiere gli speciali che ruotano intorno all’in-formazione quotidiana dei Tg.

Sulla stessa scia si muove il serviziopubblico britannico della Bbc che giàsul suo sito offre un’intera sezionededicata all’informazione economica

L'INFORMAZIONE È LA CHIAVE DI LETTURADELL'ATTUALITÀ

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Opportunità, interrogativi, sfide del mondo della comunicazione e dei media presentati dall'Osservatorio europeo di giornalismo dell'Universitàdella Svizzera italiana.

di Natascha Fioretti

con tanto di approfondimenti, intervi-ste, video e podcast. All’interno del suopalinsesto informativo televisivo offremoltissime finestre di approfondimentosu temi economici e finanziari comeWorld Business Report e BusinessDaily. Stupisce come alcuni dei pro-grammi di approfondimento sianoradiofonici come nel caso del seguitissi-mo Money Box di Bbc Radio 4 che vain onda tutti i sabati pomeriggio. E come l’interazione tra la piattaformaweb, radio e tv sia integrata e funziona-le all’utente che usufruisce di più mezziper potersi informare, anche su temieconomici.

E in Ticino? Nell’ultimo rapporto del Consiglio delpubblico della Corsi si è fatto presentecome dalla cessazione del programmaMicromacro nel palinsesto Rsi non siapiù presente una trasmissione diapprofondimento dedicata a temi di

tipo economico-sociali e che offra una lettura critica delle informazionieconomiche.

Certo ci sono gli appuntamenti contrasmissioni di informazione e attualitàcome Contesto e Patti chiari mamanca una trasmissione apposita. E alla luce degli eventi che stanno met-tendo in grave crisi gli equilibri econo-mici e politici dell’Europa e dunqueanche di Paesi confinanti con laSvizzera come l’Italia e la Francia sareb-be auspicabile seguire l’esempio delservizio pubblico tedesco e di quelloinglese offrendo ai propri telespettatorie ai cittadini un’accurata analisi e inter-pretazione delle notizie che permettaloro di avere gli strumenti adeguati per comprendere la portata deglieventi che stanno accadendo e cheinteressano direttamente anche laConfederazione. cs

L’Osservatorio europeo di giornalismo (Ejo) rileva le tendenze piùsignificative nel mondo dei media. Loscopo è di contribuire al miglioramentoqualitativo della professione agendo instretta relazione con le esigenze digiornalisti, direttori ed editori.L’Osservatorio è un centro studi nonprofit dell’Università della Svizzera italiana inaugurato nella primavera2004 a Lugano con il sostegno dellaFondazione per il Corriere del Ticino.www.ejo.ch

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Natascha Fioretti è ricercatrice pressola Facoltà di scienze della comunicazio-ne dell’Università della Svizzera italianaa Lugano (Usi) e collaboratrice dell’Osservatorio euro-

peo di giornalismo per il quale cura ilsito italiano e coordina attività ed even-ti. Come giornalista freelance, scriveper diversi quotidiani e riviste specializ-zate.

Secondo un sondaggio, per farsi conoscere meglio dal pubblico la Corsi dovrebbe organizzare più serate/eventi (40%), puntare a una maggiore presenza sui media (60%)Fateci sapere come la pensate!Rispondete ai nostri sondaggi online!

LE INFORMAZIONICONTINUANOANCHE SUL SITO...ANDATE A VEDERE

CI INTERESSA

LA VOSTRAOPINIONE

CORSI... CI SONOANCORAPOSTI!Le stanno a cuore i programmidella Rsi e la loro qualità? Le interessa partecipare aldibattito e far valere la sua opinione sul servizio pubblicoradiotelevisivo nella Svizzera italiana? La invitiamo allora a diventare socio/a della Corsi! Per maggiori informazioni, visiti il nostro sito www.corsi-rsi.ch

VI ASPETTIAMO AI PROSSIMIEVENTI:

LOCARNO26 ottobre, ore 18.30Società elettrica Sopracenerina

BIASCA23 novembre, ore 18.30Bibliomedia

per discutere insieme ai nostri ospiti di offertaradiotelevisiva e delle vostre attese. Le serate sono aperte a tutti e seguite da aperitivo.

PER I SOCI:LOCARNO2 dicembre, ore 20.30Palazzetto Fevi Serata di gala CorsiAperitivo dalle 19seguito dal concertodell’Orchestra della Svizzera italiana.

Informazioni dettagliate sul sito www.corsi-rsi.ch

Editore:

Società cooperativa per la radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Contatti: [email protected] Tel: +41 (0)91 803 65 09 o +41 (0)91 803 60 17Fax: +41 (0)91 803 95 79casella postale, via Canevascini 76900 Lugano

Redazione: Chiara SulmoniGiampaolo Baragiola

Progetto grafico e impaginazione: Marco Mariotta DesignsAscona

Immagini:Alessandro CrinariLoreta DaulteAli Kashef al-GhataaMassimo Pacciorini-Job

Sito internet:Cryms sagl, Manno

Stampa: Tipografia Stucchi SA,Mendrisio

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Bellinzona 18.5.2011

Coira 14.6.2011

Mendrisio 14.4.2011

Ovunque, quasi sempre

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CONTINUANO...