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II tappa, Roma 12/14 marzo 2007 Percorso Equipe Caritas diocesana 2006- della Caritas diocesana secondo il metodo “ascoltare, osservare, discernere, per animare”

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II tappa, Roma 12/14 marzo 2007

Percorso Equipe Caritas diocesana 2006-2007

della Caritas diocesana

secondo il metodo “ascoltare, osservare, discernere, per animare”

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Percorso Equipe Caritas diocesana 2006-2007

A partire da…A partire da…• La Nota pastorale “Il volto missionario delle parrocchie in un modo

che cambia”, afferma che dobbiamo affrontare alcuni snodi essenzialialcuni snodi essenziali:– “Come intercettare i nuovi «luoghi» dell’esperienza umana così difficili e

dispersi”?– “Come accogliere e accompagnare le persone, tessendo trame di

solidarietà in nome di un vangelo di verità e carità”?– “Come far sì che la parrocchia sia porta di accesso al vangelo per tutti”?– “Come sfuggire al pericolo di ridursi a gestire il folklore religioso o il

bisogno del sacro”? (Cf. Il volto miss. delle parr. n.4).

– E’ necessario pertanto rendersi conto della continua e rapida evoluzione del complesso contesto sociale.

– Non si può rispondere alle tante problematiche e ai tanti bisogni delle persone, senza entrare in relazione ed avere la conoscenza di fenomeni e situazioni in continuo cambiamento.

– Solo utilizzando un metodo (ascoltare, osservare, discernere) e strumenti, si può capire, animare, accogliere, progettare interventi, costruire risposte, coinvolgere i vari soggetti sul territorio, realizzare una rete di solidarietà.

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Il metodo ascoltare, osservare, Il metodo ascoltare, osservare, discernere per animarediscernere per animare

Presupposti, Obiettivi, Strumenti :Presupposti, Obiettivi, Strumenti :– Partire dalla persona, per restituirle dignità.– Conoscere situazioni, bisogni e risorse– Agire con competenza ed efficacia, superando

l’improvvisazione e l’approssimazione.– Educare il singolo e la comunità alla corresponsabilità,

alla collaborazione e alla partecipazione.– Progettare, per andare alle cause che generano il disagio

e rimuoverle.– Favorire l’azione integrata tra comunità cristiana e

Istituzioni sul territorio, per animare, accogliere, realizzare interventi, promuovere servizi.

– Il CdA, l’OPR, il Laboratorio, sono strumenti/luoghi pastorali.

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Percorso Equipe Caritas diocesana 2006-2007Un metodo pastorale secondo

lo stile di Dio• Fin dall’Antico Testamento, lo stile di Dio rivelato a Mosè, nel

rapporto con gli uomini, è un metodo di ascoltoascolto,di osservazioneosservazionee di discernimentodiscernimento per intervenire.– “Ho udito il grido del

mio popolo (Es 3, 7)– “Ho osservato la sua miseria” (ES 3, 7)– “Sono sceso per liberarlo… (Es 3, 8)

• L’uomo viene educato da Dio all’ascoltoeducato da Dio all’ascolto– “Shemà Israel” (Deut. 6,4), per essere

in grado di ascoltare il suo simile, inmodo aperto, benevolo, misericordioso,umile, intelligente, rispettoso, secondo lo stile di Dio.

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Un metodo secondo l’icona del Un metodo secondo l’icona del buon samaritanobuon samaritano

La parabola del buon samaritano (Lc 10, 30ss), ci presenta il metodo metodo pastorale in quattro fasi.pastorale in quattro fasi.

• Il fatto. “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto”.

• La constatazione del fatto. “Un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e ne ebbe compassione”.

• Il prendersi cura.– “Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite versandovi olio e vino; poi, caricatolo sul

suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui”.

• Il coinvolgimento della comunità.– “Il giorno seguente estrasse due denari e li diede all’albergatore,

dicendo:«Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più te lo rifonderò al mio ritorno».

““Va e anche tu fa’ lo stesso”Va e anche tu fa’ lo stesso”

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“…necessità ed importanza che ogni caritas diocesana non

manchi di avere e di curare i tre luoghi pastorali propri:

•Il centro di ascolto•L’osservatorio delle povertà e delle risorse•Il laboratorio promozione caritas…”

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Il centro di ascolto diocesanoIdentità

… E’ promosso dalla Caritas diocesana

… E’ il luogo dove la comunità cristiana incontra quotidianamente le persone

che vivono uno stato di disagio

… È una “porta aperta al territorio”

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Il centro di ascolto Funzioni

ASCOLTOAccoglienza

Presa in caricoPrima risposta

OrientamentoAccompagnamento

….

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… Ascolto e servizio ai poveri

ANIMAZIONE PASTORALE DELLA COMUNITÀ CRISTIANA:

Promuove la capacità di ascolto Antenna che capta i bisogni Lettura povertàCostruzione di reti solidali

Il centro di ascolto Compiti

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Il centro di ascolto

Composto da:• un’équipe • con un responsabile• che si incontra con periodicità • per accompagnare in modo

armonico le persone incontrate

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Il centro di ascolto

Destinato a:• tutte le persone in situazione

di disagio• a volte, con alcune specificità:

immigrati, famiglie, persone senza dimora

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Il centro di ascolto

… Opera in stretto collegamento con la Caritas e con la comunità ecclesiale …

Può essere anche:

• PAROCCHIALE

• VICARIALE

• ZONALE

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Il centro di ascolto

Oggi in Italia:

3000 CENTRI DI ASCOLTO

di cui

316 CENTRI DI ASCOLTO DIOCESANI

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L’osservatorio delle povertà e delle risorse (OPR) – la “Mission”

Aiutare la comunità cristiana a rilevare,mediante l’osservazione sistematica,

le situazioni di povertà, disagio, emarginazione, esclusionepresenti sul territorio diocesano,per ricostruirne

l’evoluzioneal fine di comprenderne le radici e prevederne le

dinamiche di sviluppo.Mediante la comunicazione dei dati emersi, rivolta alla

comunità ecclesiale e all’opinione pubblica, l’osservatorio stimola il coinvolgimento e la

costruzione di una rete tra i vari attori sociali impegnati nel territorio, per

suscitare proposte di intervento, ripensare modi di azione

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L’osservatorio delle povertà e delle risorse (OPR) - Principi

Atto di nascita: 2° convegno ecclesiale nazionale (Loreto 1985);

Strumento pastorale di una Chiesa che vuole pensare prima di agire;

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L’osservatorio delle povertà e delle risorse (OPR)

Promosso dalla Caritas diocesana

Composto da:Un’équipe,

coordinata da un responsabile, che sia espressione di diverse specificità

- ricchezze

Destinato a:Comunità ecclesiale;

Istituzioni civili;Opinione pubblica

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L’osservatorio delle povertà e delle risorse (OPR)

Il lavoro può articolarsi in diverse strategie e conseguenti azioni sulla

base di tre parole chiave:

OSSERVARE

COMUNICARE

COINVOLGERE

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• Ricostruire il profilo della povertà in un determinato territorio

• Rilevare le risorse presenti sul territorio, verificare e approfondire la loro utilizzazione

• Seguire l’evoluzione del quadro legislativo (europeo, nazionale, regionale, comunale)

OSSERVARE

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COMUNICARE

• Diffusione dei dati raccolti, allo scopo di promuovere una maggiore consapevolezza della comunità ecclesiale e dell’opinione pubblica

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COINVOLGERE

• Collegare in rete le realtà impegnate di servizi alla persona

• Coinvolgimento degli attori sociali• Coinvolgimento delle istituzioni

pubbliche

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L’osservatorio delle povertà e delle risorse (OPR)

Opera a livello diocesano:• In quanto strumento pastorale;• Perché è più facile supportarne la

creazione, l’organizzazione e lo sviluppo;

Laddove le dimensioni territoriali lo consentono possono sorgere osservatori a carattere interdiocesano e regionale..

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Il laboratorio diocesano Promozione Caritas

Il Laboratorio Promozione Caritas è un GRUPPO DI LAVORO stabile,

composto da persone con competenze diverse,promosso e coordinato dalla Caritas diocesana,

che opera attraverso un PROGETTO di promozione e accompagnamento della

TESTIMONIANZA COMUNITARIA DELLA CARITÀ nelle PARROCCHIE

Cos’è

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Percorso Equipe Caritas diocesana 2006-2007

• Conoscenza del contesto ecclesiale in cui lavora;

• Elaborazione di un progetto di promozione e accompagnamento delle parrocchie;

• L’abilitazione degli animatori alla pratica del metodo pastorale Caritas come stile di lavoro...

Compiti

Il laboratorio diocesano Promozione Caritas