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Associazione dei Pescatori Sportivi e Subacquei Lodigiani Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero/Associazione riconosciuta dal Dipartimento di Protezione Civile P.le degli Sports ,1 – 26900 Lodi 0371 432700 0371 30499 @ [email protected] 1 www.fipsaslodi.it LA PESCA DAGLI ANNI 50 AD OGGI PESCA A SPINNING La Pesca a spinning è un tipo di pesca sportiva che prende il suo nome dal movimento dell'esca utilizzata per la cattura dei pesci (dall'inglese to spin, ruotare). Tecnica di pesca Lo spinning è una tecnica di pesca nella quale si utilizzano esche artificiali, in metallo, legno o plastica. L'esca artificiale può essere "rotante" o "cucchiaino", che è costituita da una paletta metallica che ruota sul suo asse nel momento in cui è recuperata dal pescatore, subito dopo il lancio. L'asse attorno a cui ruota la paletta è appesantito da piccoli pesi di piombo, di forma pressoché sferoidale, il cui diverso peso incide, tra l'altro, sulla profondità che potrà raggiungere l'esca nell'acqua e sulla distanza che potrà essere raggiunta con il lancio. In generale, con questo metodo di pesca, si tende alla cattura di pesci predatori, attratti dal movimento dell'esca, dal suo colore, dalla sua somiglianza a piccoli pesci di cui essi si nutrono oppure infastiditi dal passaggio dell'esca nel loro territorio di caccia. Oppure può essere costituita da pesciolini in plastica o in legno generalmente con due ancorette, una nella parte caudale e l'altra nella parte pettorale, con una palettina sotto il mento, la quale serve per far muovere l'artificiale trainato in maniera discontinua ed irregolare, come se fosse un pesciolino vero. Le esche vengono lanciate e recuperate tramite l'utilizzo di un mulinello in modo da simulare un piccolo pesce o una creatura acquatica. La tecnica dello spinning utilizza anche esche non necessariamente rotanti, quali quelle dette "ondulanti" (palette metalliche sagomate che non ruotano sul proprio asse, ma che hanno un movimento nell'acqua dall'alto verso il basso e viceversa) e i "minnows" (imitazioni in balsa o in plastica di piccoli pesci, di cui i predatori si nutrono). Le esche si possono dividere in: jigs, cucchiaini rotanti, cucchiaini ondulanti, jerkbait, crank bait, spinnerbait e buzzbait, esche siliconiche. Negli ultimi anni lo spinning si sta diffondendo, specialmente nelle nuove generazioni di pescatori, per la sua sportività e per l'emozione che le catture fatte con questa tecnica regalano. Tra tutte le tecniche di pesca si può considerare sicuramente la più dinamica data l'esigenza di continui spostamenti alla ricerca del predatore. Non rari sono i cappotti difatti lo Spinning è tutt'altro che una pesca redditizia soprattutto quando il nostro obiettivo è rappresentato da pesci particolarmente furbi come cavedani o black bass. Riguardo quest'ultimo ricordiamo che esso è un pesce particolarmente intelligente e possiede un comportamento particolarmente lunatico. Spesso lo possiamo avvistare mentre lentamente insegue il nostro artificiale senza degnarsi di attaccarlo.

Pesca a Spinning

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LA PESCA DAGLI ANNI 50 AD OGGI

PESCA A SPINNING

La Pesca a spinning è un tipo di pesca sportiva che prende il suo nome dal movimento dell'escautilizzata per la cattura dei pesci (dall'inglese to spin, ruotare).Tecnica di pesca

Lo spinning è una tecnica di pesca nella quale si utilizzano esche artificiali, in metallo, legno oplastica.

L'esca artificiale può essere "rotante" o "cucchiaino", che è costituita da una paletta metallica cheruota sul suo asse nel momento in cui è recuperata dal pescatore, subito dopo il lancio.

L'asse attorno a cui ruota la paletta è appesantito da piccoli pesi di piombo, di forma pressochésferoidale, il cui diverso peso incide, tra l'altro, sulla profondità che potrà raggiungere l'escanell'acqua e sulla distanza che potrà essere raggiunta con il lancio.

In generale, con questo metodo di pesca, si tende alla cattura di pesci predatori, attratti dalmovimento dell'esca, dal suo colore, dalla sua somiglianza a piccoli pesci di cui essi si nutronooppure infastiditi dal passaggio dell'esca nel loro territorio di caccia.

Oppure può essere costituita da pesciolini in plastica o in legno generalmente con due ancorette,una nella parte caudale e l'altra nella parte pettorale, con una palettina sotto il mento, la qualeserve per far muovere l'artificiale trainato in maniera discontinua ed irregolare, come se fosse unpesciolino vero.

Le esche vengono lanciate e recuperate tramite l'utilizzo di un mulinello in modo da simulare unpiccolo pesce o una creatura acquatica.La tecnica dello spinning utilizza anche esche non necessariamente rotanti, quali quelle dette"ondulanti" (palette metalliche sagomate che non ruotano sul proprio asse, ma che hanno unmovimento nell'acqua dall'alto verso il basso e viceversa) e i "minnows" (imitazioni in balsa o inplastica di piccoli pesci, di cui i predatori si nutrono).Le esche si possono dividere in: jigs, cucchiaini rotanti, cucchiaini ondulanti, jerkbait, crank bait,spinnerbait e buzzbait, esche siliconiche. Negli ultimi anni lo spinning si sta diffondendo,specialmente nelle nuove generazioni di pescatori, per la sua sportività e per l'emozione che lecatture fatte con questa tecnica regalano.Tra tutte le tecniche di pesca si può considerare sicuramente la più dinamica data l'esigenza dicontinui spostamenti alla ricerca del predatore. Non rari sono i cappotti difatti lo Spinning ètutt'altro che una pesca redditizia soprattutto quando il nostro obiettivo è rappresentato da pesciparticolarmente furbi come cavedani o black bass. Riguardo quest'ultimo ricordiamo che esso è unpesce particolarmente intelligente e possiede un comportamento particolarmente lunatico. Spessolo possiamo avvistare mentre lentamente insegue il nostro artificiale senza degnarsi di attaccarlo.

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Luoghi di pesca

La pesca a spinning si può effettuare non solo nelle acque interne (fiumi, torrenti, canali, laghi,etc.) ma anche in mare (soprattutto in prossimità di scogliere e o foci di fiumi).

La pesca a spinning nelle acque interne tende alla cattura, tra gli altri, di trote, cavedani, lucci,persici trota, aspi lucioperca, persici e siluri

La pesca a spinning in mare può consentire la cattura di spigole, pesci serra, tracine, lecce,Barracuda, lampughe, ricciole, dentici e in generale tutti quei predatori che sono soliti frequentarele nostre acque.

La pesca a spinning varia, anche in maniera considerevole, in termini di tecnica, di attrezzatura edi esche utilizzabili, in relazione all'ambiente in cui è praticata e al tipo di pesce che si intendecatturare.

Ad esempio, nella pesca a spinning in torrenti di montagna, dove vive la trota fario, si utilizzanocanne non più lunghe di 1,70/1,80 m, monofili molto sottili (non più di 0,18 mm di diametro) edesche artificiali molto leggere (rotanti fino a 6 grammi). Invece, la pesca nei grandi laghi per lacattura di lucci o trote lacustri consente l'utilizzo di canne lunghe fino a 2,7 m, monofili anche dei0,30/0,35 mm di diametro e rotanti pesanti fino a 25/30 gr.

Capitolo a parte bisognerebbe dedicare allo spinning in mare. Data la possibilità, soprattutto inperiodo estivo, di pescare con questa tecnica, prede di dimensioni considerevoli (anche oltre i 20kg); l'attrezzatura viene calibrata di conseguenza, si usano infatti canne corte e potenti fino anchea 30 libbre, e fili di conseguenza anche sulla classe delle 50 libbre.

Le esche poi vengono scelte tra jig (praticamente piombi affondanti con dressing), Minnow opesciolini finti, ed esche di superficie (popper, skipping lures e walkin' the dog)

Specie ittiche insidiabili

Le principali specie ittiche insidiabili con questa tecnica sono: Trota, Salmone, Temolo, BlackBass, Persico reale, Lucioperca, Siluro, Luccio, Cavedano, Aspio, in acqua dolce e Spigola,Leccia, Barracuda, Pesce serra, Tonno, Sgombro, Dentice, Ricciola, Cheppia, Aguglia, Lampugaecc. ecc. in acqua marina.

Questa tecnica, nonostante sia ultimamente in calo, resta una delle più diffuse, e spesso èindispensabile per ricercare i pesci predatori. In molti credono che questa tecnica sia troppodifficile e dura per i principianti, ma posso assicurarvi che non è così. O meglio: iniziare a farequalcosa non è difficile, ma richiede un po’ di impegno e dedizione.

Arrivare ad alti livelli invece richiede anni di impegno, come è ovvio. Nulla è gratuito, ma dato checi si può divertire anche dal livello base, perché non tentare?

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ATTREZZATURA

A grandi linee, per un’attrezzatura economica per uso medio (taglia) ci servono:

Una canna da spinning medio, con potenza 10attrezzatura apposita, con caratteristiche particolari; evitate canne per la pesca generica, puntatesu attrezzi di buona qualità (se ne trovano di ottimi da 25 euro). Per il nostro caso va bene unacanna lunga circa 2.10 metri. Gli anellli consiglio. Telescopica o in 2-3 pezzi? come al solito vedete voi, una due pezzi ha un’azionemigliore, ma anche un ingombro notevole; se avete problemi di trasporto, meglio una telescopica.

Un mulinello: questa è la tecnica più dura da questo punto di vista, i continui lanci e recuperi,spesso in ambienti difficili, i recuperi in corrente, gli incagli e le lotte tra gli ostacoli o con la frizionechiusa sono molto impegnativi e un muinterni dopo poche uscite. Orientatevi su modelli appositi di marche famose, ultimamente offronomodelli molto buoni a prezzi molto competitivi, già dai 25 euro. Se possibile scegliete un modellocon la doppia bobina, così potrete passare a un filo di diametro diverso a seconda delle necessità.Nel nostro caso un modello sulla misura 3000 o 4000, che sia ben bilanciato con la canna (e dopouna giornata di lanci si sente!), è la soluzione migliore.

Filo: per iniziare, anche qui meglio un buontrovate prendete il sensithin ultra, è poco conosciuto ma ha il carico di rottura più alto di tutti,altrimenti le altre versioni, meno resistenti ma comunque affidabili), Daiwa Triforce, Triana WhiteBear, Zebco Topic Perca (ottimo per i principianti, non una tenuta altissima ma molto affiDamyl Spezi Line Pike Spin, Colmic Fendreel, Take Extreme Sea Fishing . Come misura, se aveteuna sola bobina consiglierei uno 0.25; se ne avete due, su una uno 0.20 o 0.25 e sull’altra uno

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A grandi linee, per un’attrezzatura economica per uso medio (bass, trote, qualche luccio di piccola

, con potenza 10-30 o 10-40 grammi. QUestaattrezzatura apposita, con caratteristiche particolari; evitate canne per la pesca generica, puntatesu attrezzi di buona qualità (se ne trovano di ottimi da 25 euro). Per il nostro caso va bene unacanna lunga circa 2.10 metri. Gli anelli in sic e il carbonio sono due vantaggi, e per questa tecnica

3 pezzi? come al solito vedete voi, una due pezzi ha un’azionemigliore, ma anche un ingombro notevole; se avete problemi di trasporto, meglio una telescopica.

: questa è la tecnica più dura da questo punto di vista, i continui lanci e recuperi,spesso in ambienti difficili, i recuperi in corrente, gli incagli e le lotte tra gli ostacoli o con la frizionechiusa sono molto impegnativi e un mulinello troppo delicato rischia la rottura degli ingranaggiinterni dopo poche uscite. Orientatevi su modelli appositi di marche famose, ultimamente offronomodelli molto buoni a prezzi molto competitivi, già dai 25 euro. Se possibile scegliete un modellocon la doppia bobina, così potrete passare a un filo di diametro diverso a seconda delle necessità.Nel nostro caso un modello sulla misura 3000 o 4000, che sia ben bilanciato con la canna (e dopouna giornata di lanci si sente!), è la soluzione migliore.

: per iniziare, anche qui meglio un buon nylon. Tra le marche consigliate, Berkley Trilene (se lo, è poco conosciuto ma ha il carico di rottura più alto di tutti,

altrimenti le altre versioni, meno resistenti ma comunque affidabili), Daiwa Triforce, Triana WhiteBear, Zebco Topic Perca (ottimo per i principianti, non una tenuta altissima ma molto affiDamyl Spezi Line Pike Spin, Colmic Fendreel, Take Extreme Sea Fishing . Come misura, se aveteuna sola bobina consiglierei uno 0.25; se ne avete due, su una uno 0.20 o 0.25 e sull’altra uno

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, trote, qualche luccio di piccola

40 grammi. QUesta tecnica richiedeattrezzatura apposita, con caratteristiche particolari; evitate canne per la pesca generica, puntatesu attrezzi di buona qualità (se ne trovano di ottimi da 25 euro). Per il nostro caso va bene una

i in sic e il carbonio sono due vantaggi, e per questa tecnica3 pezzi? come al solito vedete voi, una due pezzi ha un’azione

migliore, ma anche un ingombro notevole; se avete problemi di trasporto, meglio una telescopica.

: questa è la tecnica più dura da questo punto di vista, i continui lanci e recuperi,spesso in ambienti difficili, i recuperi in corrente, gli incagli e le lotte tra gli ostacoli o con la frizione

linello troppo delicato rischia la rottura degli ingranaggiinterni dopo poche uscite. Orientatevi su modelli appositi di marche famose, ultimamente offronomodelli molto buoni a prezzi molto competitivi, già dai 25 euro. Se possibile scegliete un modellocon la doppia bobina, così potrete passare a un filo di diametro diverso a seconda delle necessità.Nel nostro caso un modello sulla misura 3000 o 4000, che sia ben bilanciato con la canna (e dopo

. Tra le marche consigliate, Berkley Trilene (se lo, è poco conosciuto ma ha il carico di rottura più alto di tutti,

altrimenti le altre versioni, meno resistenti ma comunque affidabili), Daiwa Triforce, Triana WhiteBear, Zebco Topic Perca (ottimo per i principianti, non una tenuta altissima ma molto affidabile),Damyl Spezi Line Pike Spin, Colmic Fendreel, Take Extreme Sea Fishing . Come misura, se aveteuna sola bobina consiglierei uno 0.25; se ne avete due, su una uno 0.20 o 0.25 e sull’altra uno

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0.30 (i due fili possono essere di marche diverse). Una tneppure molto semplice da gestire (è meno resistente all’abrasione, non ha l’elasticità delrichiede tarature della frizione ben eseguite) ma data la sua tenuta quando avete un po’ diesperienza potete farci un pensierino. Sui fluorocarbon, rispetto almoltissimi vantaggi in questa tecnica in cui l’esca è sempre in movimento. Per gli inizi si puòevitare. Se dalla vostre parti ci sono molti lucci e pensate che possano attaccarsi spesessere consigliabile il cavetto d’acciaio.

Come effettuare i nodi vedi capitolo I NODI più avanti descritti

Esche: iniziate con poche, ma buone: tre, quattro rotanti e ondulanti e un paio dipoche, ma buone. Come dimensioni,12 grammi. Molto utili anche le testine piombate sui sette grammi e i “grub” (i falcetti, tipo quelli datrota); come colori, ottimi bianco, giallo e a

(Vedi anche capitolo "Gli artificiali" di seguito decritti).

Accessori: girelle con moschettone attorno all’8, una scatola per le esche in plastica “worm proof(in modo che resista alla “gomma”) e forbice a becchi piatti. Come al solito, slamatore, forbice euno straccio. Il guadino può essere utile ma ha il problema che le ancorette possono impiantarsinelle maglie. Evitate assolutamente il raffio, è poco effiproposito, qui rinnovo l’invito presente su molte pagine: tutto quello che non mangiate, rilasciatelo.Soprattutto specie ormai rare come il luccio, ma anche carassi e siluri, anche se per questi ultimisarebbe proibito. Non ha senso uccidere per divertirsi, anzi.

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0.30 (i due fili possono essere di marche diverse). Una treccia non è alla portata di tutti e non èneppure molto semplice da gestire (è meno resistente all’abrasione, non ha l’elasticità delrichiede tarature della frizione ben eseguite) ma data la sua tenuta quando avete un po’ di

ci un pensierino. Sui fluorocarbon, rispetto al nylon normale non hannomoltissimi vantaggi in questa tecnica in cui l’esca è sempre in movimento. Per gli inizi si puòevitare. Se dalla vostre parti ci sono molti lucci e pensate che possano attaccarsi spesessere consigliabile il cavetto d’acciaio.

Come effettuare i nodi vedi capitolo I NODI più avanti descritti

: iniziate con poche, ma buone: tre, quattro rotanti e ondulanti e un paio dipoche, ma buone. Come dimensioni, minnow su 7-9 centimetri, rotanti del 3 e ondulanti fino a 1012 grammi. Molto utili anche le testine piombate sui sette grammi e i “grub” (i falcetti, tipo quelli datrota); come colori, ottimi bianco, giallo e arancio.

(Vedi anche capitolo "Gli artificiali" di seguito decritti).

: girelle con moschettone attorno all’8, una scatola per le esche in plastica “worm proof(in modo che resista alla “gomma”) e forbice a becchi piatti. Come al solito, slamatore, forbice euno straccio. Il guadino può essere utile ma ha il problema che le ancorette possono impiantarsinelle maglie. Evitate assolutamente il raffio, è poco efficace e soprattutto è un’infamia. Aproposito, qui rinnovo l’invito presente su molte pagine: tutto quello che non mangiate, rilasciatelo.Soprattutto specie ormai rare come il luccio, ma anche carassi e siluri, anche se per questi ultimi

Non ha senso uccidere per divertirsi, anzi.

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reccia non è alla portata di tutti e non èneppure molto semplice da gestire (è meno resistente all’abrasione, non ha l’elasticità del nylon erichiede tarature della frizione ben eseguite) ma data la sua tenuta quando avete un po’ di

normale non hannomoltissimi vantaggi in questa tecnica in cui l’esca è sempre in movimento. Per gli inizi si puòevitare. Se dalla vostre parti ci sono molti lucci e pensate che possano attaccarsi spesso, può

: iniziate con poche, ma buone: tre, quattro rotanti e ondulanti e un paio di minnow. Meglio9 centimetri, rotanti del 3 e ondulanti fino a 10-

12 grammi. Molto utili anche le testine piombate sui sette grammi e i “grub” (i falcetti, tipo quelli da

: girelle con moschettone attorno all’8, una scatola per le esche in plastica “worm proof”(in modo che resista alla “gomma”) e forbice a becchi piatti. Come al solito, slamatore, forbice euno straccio. Il guadino può essere utile ma ha il problema che le ancorette possono impiantarsi

cace e soprattutto è un’infamia. Aproposito, qui rinnovo l’invito presente su molte pagine: tutto quello che non mangiate, rilasciatelo.Soprattutto specie ormai rare come il luccio, ma anche carassi e siluri, anche se per questi ultimi

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Come si pesca?

Faccio una premessa: questo è solo l’inizio, per cui in seguito sarete voi col tempo ad affinare latecnica.Come prima cosa, impariamo a lanciare.(Vedi anche capitolo "TECNICA DI LANCIO" di seguito descritta)Cerchiamo un luogo largo, senza incagli e con pesci mediamente di taglia piccola finché nonabbiamo imparato. Oppure, se dovete solo imparare a lanciare, potete anche cercare un pratototalmente libero, e al posto dell’esca usate un piombo da 10 grammi. Impugnate la canna sopra ilmulinello con la mano destra e tenete il filo fermo con l’indice. Con la sinistra aprite l’archetto.Piegate la canna dietro di voi (ovviamente cercate un posto senza ostacoli e guardate chenessuno sia dietro di voi!). Mettetela inclinata nella posizione delle ore 10 dell’orologio. Se sietemessi correttamente il cimino deve essere poco dietro e sopra di voi, il mulinello deve essereverso l’alto. Poi, con un movimento veloce ma non improvviso (importante: le prime volte lanciatelentamente, fino a quando non avete preso la coordinazione necessaria) fate percorrere un arcoin avanti alla canna, in modo che il cimino si trovi nella posizione delle ore 2 dell’orologio. Mentrefermate la canna, togliete l’indice. Se avete fatto correttamente, vedrete l’esca volar via e farealmeno una decina di m. Tuttavia, non scoraggiatevi: le prime volte, o vedrete l’esca partire in

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candela e ricadervi a un paio di metri (in questo caso avete anticipato troppo il momento di levarel’indice) oppure vi sbatterà davanti ai piedi molto forte (e allora avete levato l’indice troppo tardi). Iprimi giorni è inevitabile, dopo un po’ prenderete mano e confidenza con l’attrezzatura, e riusciretemeglio. Esistono altri tipi di lancio, ma questo è il più usato. Gli altri li imparerete col tempo e conl’esperienza.Una volta lanciato, c’è il recupero. Per iniziare vi indico la tecnica più semplice (non è la migliore,anzi, può dare qualche risultato ma non aspettatevi molto, per i primi mesi però usate questa finoa che non avete le idee ben chiare): prendete un’esca a caso, aprite la girella, inserite l’occhiellodell’esca e richiudete la girella, lanciate e appena cade in acqua iniziate a recuperare. Comevelocità, regolatevi su circa un giro di manovella al secondo. Tutto qua, un semplice recuperodritto a velocità costante. Se vedete ostacoli nei paraggi, prendete una testina piombata, infilateciun grub (può essere usato più volte) e cercate di lanciare a un paio di metri da essi (se è incorrente, lanciate poco a valle!). Se il pesce attacca la vostra esca e non è grosso, alzate il ciminoe recuperate col mulinello. Se è grosso, dategli un po’ di filo e assecondate le varie fughe. In tutti icasi attenzione, quando è vicino a riva preparatevi a dargli filo in tutta fretta (è il momento piùcritico, il pesce è agitato, c’è poco spazio e l’elasticità del poco nylon fuori dalla canna non puòassorbire gli strappi) in modo che se dovesse ripartire non spezzi il filo. Un amico con un po’ diesperienza le prime uscite è molto comodo e può insegnarvi molto. Una volta salpato, dopo la fotorilasciatelo nel minor tempo possibile, in modo da farlo soffrire il meno possibile.In caso di incaglio, non fatevi prendere dal panico. Prima tentate, dando qualche strattone piano alcimino, a vedere se l’esca si disincaglia. Poi spostatevi di un po’, in modo da cambiare posizionerispetto all’esca e riprovate. Se proprio non dovesse muoversi, a questo punto occorre unasoluzione di forza. Sappiate già che in parecchi casi perderete la vostra esca, è fastidioso masuccede. In questi casi mettete la canna in orizzontale, chiudete del tutto la frizione e iniziate acamminare allontanandovi. Se non ce la fate a tenere fermo il filo prendete un rametto (mai con lemani, soprattutto con le trecce!), fategli alcuni giri di filo attorno e tirate con quello. Ci sono trepossibilità: l’esca si libera (a volte portandosi dietro un pezzo di ostacolo, altre l’ancoretta si apre etoccherà in seguito piegarla o cambiarla), l’ostacolo cede e lo tirate a riva, si spezza il filo (e inquesto caso perdete la vostra esca). È fastidioso ma succede. Per cui, vicino agli ostacoli, usateesche antialga oppure poco costose (ottimi i grub sulla testa piombata, costano pochissimo).

Qualche consiglio

Come al solito, se non avete molta esperienza partite con pesci piccoli in ambienti molto tranquillie semplici (non iniziate con lucci da 10 chili in una foresta sommersa!). L’ideale per iniziare sono ipiccoli bass, qualche cavedano o trota e luccio. Per iniziare fatevi aiutare da un amico, impareretemeglio e in meno tempo.Questa tecnica richiede pazienza e costanza, non è raro “fare cappotto” e tornare a casa senzaneppure vedere una mangiata. Anche fisicamente non è facile, e ha dei ritmi un po’ duri. Ma ha ilvantaggio di essere molto divertente e versatile, e ci permetterà di vedere le nostre acque conocchi diversi.

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TECNICHE DI LANCIO

TECNICA : il lancio laterale

L'importanza di un corretto lancio non risiede nel perfetto stilebensi' nella precisione con cui si raggiunge il punto in cuiabbiamo deciso di lanciare la nostra esca. Possiamo dividere lamodalita' di esecuzione del lancio laterale in cinque fasi comeda figura.

AVVERTENZA: per chi e' mancino adeguare diconseguenza la procedura.

Fase 1 : fronteggiare l'obiettivo (il punto in cui far caderel'esca in acqua ), portare leggermente in avanti il piede sinistroche reggera' il nostro peso durante la fase di lancio. Tenere lacanna in posizione orizzontale e mirare all'obiettivo. L'insiemecanna-avambraccio va tenuto a livello della cintura dei pantalonie parallelo all'acqua.

Fase 2-3-4 : Iniziare a muovere la canna verso destra, conun moto deciso e regolare, facendole compiere un arco di circa90°. Completato l'arco, senza fare pause, invertire il movimentoin modo di riportarsi alla posizione iniziale.

Fase 5 : rilasciare il filo quando la canna è in prossimita' delpunto di partenza dellancio, evitando di oltrepassarlo, altrimentil'esca tendera' ad andare a sinistra del nostro obiettivo. Mettereil dito indice sulla bobina del mulinello nel caso debba essere

rallentato il lancio.

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TECNICA : il lancio inferiore

L'importanza di un corretto lancio non risiede nel perfettostile bensi' nella precisione con cui si raggiunge il punto incui abbiamo deciso di lanciare la nostra esca. Questo tipodi lancio, non proprio facile da imparare e realizzare, si usaquando lo spazio intorno a noi e' intricato dalla vegetazioneimpedendoci di effettuare un tipo di lancio piu' semplice. Iltrucco di una buona riuscita e' di possedere una cannamolto flessibile. Possiamo dividere la modalita' diesecuzione del lancio inferiore in quattro fasi come dafigura.

AVVERTENZA: per chi e' mancino adeguare diconseguenza la procedura.

Fase 1 : fronteggiare l'obiettivo (il punto in cui far caderel'esca in acqua ), poi girarsi ( circa un quarto di giro ) versodestra, così che la spalla sinistra risulti indirizzata versol'obiettivo, seguire il movimento col piede destro. I piedidovrebbero risultare leggermente aperti, a 90° stile paperaLanciando, il peso del corpo dovrebbe ricadere sul piedesinistro. Dirigere la canna verso l'obiettivo tenedoavambraccio,mano e canna perfettamente orizzontali alivello della vita.

Fase 2-3 : cominciare il lancio con un moto decisodiretto verso l'alto cercando di muovere solo il gomito e nonil polso. Quando la punta della canna oltrepassa la lineadegli occhi invertire decisamente il moto riportandolanuovamente in posizione orizzontale, senza nessunapausa. Tale moto fara' flettere la canna verso il basso

accumulando l'energia necessaria a lanciare successivamente l'esca. Piu' la canna e' flessibile piu' accentuata sara' lasua flessione e maggiore l'accumulo di energia.

Fase 4 : quando la canna risale rilasciare il filo. Trovare il momento giusto del rilascio del filo e' la cosa piu'complicata di tutto il lancio. Le prime volte si effettueranno lanci disastrosi, con molta pratica e pazienza si arrivera' adavere la sensibilita' necessaria per un lancio corretto.

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TECNICA : il lancio a balestra

L'importanza di un corretto lancio non risiede nel perfettostile bensi' nella precisione con cui si raggiunge il punto incui abbiamo deciso di lanciare la nostra esca. Il lancio abalestra detto anche a fionda o a catapulta e' piuttostocomplesso, non tanto per i movimenti di esecuzione ma peril coordinamento degli stessi. E' utilizzato principalmentequando alle spalle o ai lati c'e' poco spazio di movimento,dovuto alla vegetazione o da altri impedimenti, classicocaso i torrentelli infrascati. A volte e' usato per noninsospettire la preda, dato che i movimenti sono minimi;praticamente non ci sbracciamo per lanciare. Possiamodividere la modalita' di esecuzione del lancio a balestra intre fasi come da figura.

AVVERTENZA: per chi e' mancino adeguare diconseguenza la procedura.

Fase 1 : fronteggiare l'obiettivo (il punto in cui far caderel'esca in acqua ), portare leggermente in avanti il piedesinistro che reggera' il nostro peso durante la fase di lancio.Tenere la canna in posizione orizzontale e mirare

all'obiettivo.

Fase 2 : fate fuoriuscire un po' di filo e prendere tra le dita ( pollice, indice, medio ) della mano sinistra l'esca.Esercitare una trazione della stessa in modo che la punta della canna si fletta. Riposizionarsi di nuovo in modo dipuntare, con la canna, nella direzione in cui si desidera lanciare l'esca. La posizione finale corretta e' con il bracciodestro , che tiene la canna, teso in avanti verso il bersaglio, mentre il braccio sinistro, che esercita la trazione,leggermente abbassato lungo il fianco sinistro.

Fase 3 : lasciare andare l'esca. Quando ha raggiunto una traiettoria rettilinea e sta per trascinare la lenza delmulinello togliere il dito della mano destra che tratteneva il filo sullo stesso in modo da lascirlo libero di scorrere. Ilsincronismo tra i due movimenti ( rilascio dell'esca e rilascio del filo ) e' la cosa piu' difficile da imparare. Le prime voltei lanci sono veramente disastrosi! Non demoralizzatevi! Generalmente, sfruttando solo la forza della canna sieffettuano lanci di una decina di metri, imprimendo pero' alla canna uno slancio in avanti tale distanza puo'decisamente aumentare. Chiaramente il sincronismo tra i movimenti ( che ora sono tre : rilascio esca - rilascio filo -slancio canna in avanti ) si complica ulteriormente.

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TECNICA : il lancio superiore

L'importanza di un corretto lancio non risiede nel perfetto stilebensi' nella precisione con cui si raggiunge il punto in cuiabbiamo deciso di lanciare la nostra esca. Possiamo dividere lamodalita' di esecuzione del lancio superiore in quattro fasi comeda figura.

AVVERTENZA: per chi e' mancino adeguare diconseguenza la procedura.

Fase 1 : fronteggiare l'obiettivo (il punto in cui far caderel'esca in acqua ), poi girarsi ( circa un quarto di giro ) versosinistra, così che la spalla destra risulti indirizzata versol'obiettivo, arretrare il piede sinistro leggermente dietro il piededestro. Lanciando, il peso del corpo dovrebbe ricadere sul piededestro. Puntare la canna sull'obiettivo e portare la punta dellastessa al livello degli occhi. L'avambraccio dovrebbe essere ilprolungamento della canna, gomito e braccio dovrebbero esserevicino al corpo senza pigiarsi contro.

Fase 2-3 : Iniziare il lancio portando la mano che impugna lacanna all'altezza degli occhi, cercando di muovere solamentel'avambraccio facendolo ruotare sul gomito. Il movimentodovrebbe essere deciso e costante diretto verso l'alto.Oltrepassata leggermente la verticale, senza fare pause,invertire il movimento in modo di riportarsi alla posizione iniziale.

Fase 4 : rilasciare il filo quando la canna è circa ad ore 2 (posizione dell'orologio ). Mettere il dito indice sulla bobina delmulinello nel caso debba essere rallentato il lancio.

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TECNICA : il "Piombo di zucchero"

Un trucco per aumentare la distanza del lancio.

Lo scopo di questo accrocchio e' di riuscire a lanciare con precisione e ottima distanza,esche estremamente leggere tipo piccoli popperini, cucchiaini del n°0 o n°00, piccoligrub o piccoli minnow galleggianti. Chiaramente puo' essere utilizzato anche con eschepiu' pesanti aumentandone cosi' il peso complessivo e di conseguenza la distanza dellancio cosa a volte fondamentale.

Caratteristiche : ottima robustezza e resistenza ( non si rompe in fase di lancio ), haun peso di circa 10 gr. e si scioglie, rilasciando quindi il filo, in circa 10 secondi. Taletempo e' stato cronometrato immergendo delicatamente il cubetto in una bacinella diacqua fredda sino al suo completo scioglimento. Chiaramente l'impatto con l'acqua

dovuto al lancio e l'atrito dell'acqua stessa durante la sua discesa verso il fondo fanno diminuire tale tempo, inoltrenon e' necessario aspettare che si sciolga completamente affinche il filo e l'esca siano liberi. E' piu' lungo il tempo diattesa per vedere risalire a galla la nostra esca nel caso fosse del tipo galleggiante.

Come costruirlo : occorrono due zollette di zucchero. Su ognuna si pratica nel mezzo un incavo suffficiente, unavolta unite le zollete, a far passare agevolmente il moschettone con girella a cui agganceremo la nostra esca.Particolare verde dell'immagine. Sulle facce ai lati dell'incavo su una sola delle due zollette mettiamo della normalecolla tipo attaccatutto. Particolare rosso dell'immagine.Si uniscono quindi le zollette, si aspetta che la colla asciughi eil tutto e' realizzato e pronto all'uso. Quanti costruirne e portarsene dietro dipende chiaramente dalle vostre abitudini dipesca considerato che ad ogni lancio ne va logicamente utilizzato uno.

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TECNICA : i nodi

Come realizzarli in modo corretto.

Anche i nodi nella pesca hanno la loro importanza. Se non eseguiti correttamente si rischia lo slegamento o la rotturadurante il recupero del pesce all'amato, con conseguente perdita dello stesso. L'unico accorgimento da seguiresempre e' quello di inumidire il filo ( generalmente con la saliva ). Cio' serve ad evitare microabrasioni del filodurante il serraggio del nodo dovute allo sfregamento tra le parti. Tali microabrasioni, se si verificano, causanoalterazioni sia al filo che al nodo riducendone la tenuta e di conseguenza la loro resistenza alla rottura. Vediamo diseguito i principali nodi necessari da conoscere.

Nodo Uni : si utilizza per legare la girella o direttamente l'esca.

Fase 1 : Infilare circa 20 cm. di lenza nell'occhiello e formare un'asola.

Fase 2 : Eseguire 5-6 avvolgimenti attorno alla lenza doppia, formatasi precedentemente ( fase 1 ), all'internodell'asola. Trattenendo la lenza doppia all'occhiello, tirare la lenza libera nel verso indicato. Si formera' una specie dibarilotto.

Fase 3 : Tirare ora la lenza madre, nel verso indicato, serrando cosi' il nodo a contatto con l'occhiello.

Fase 4 : Usando delle forbici tagliare il filo in eccesso.

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Nodo Jam : si utilizza per legare la girella o direttamente l'esca.

Fase 1 : Infilare la lenza nell'occhiello ed effettuare 5-6 giri del capo libero intorno alla lenza. Infilare il capo libero delfilo nell'asola formatasi a ridosso dell'occhiello.

Fase 2 : Infilare ora il capo libero del filo nell'altra asola formatasi nella fase 1, come mostrato in figura.

Fase 3 : Tirare ora delicatamente il capo libero sino a serrare il nodo a ridosso dell'occhiello della girella o dell'esca.Usando delle forbici tagliare il filo in eccesso.

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Nodo Rapala : e' un tipo di nodo dedicato ai "puristi" del Rapala da cui anche il nome. Il risultato finale e' unnodo non scorrevole che lascia un occhiello a contatto dell'esca nel quale, la stessa, puo' scorrere liberamente.

Fase 1 : A circa 15 cm. dal termine del capo libero della lenza, effettuare un normale nodo senza serrarlo in modo cheformi un "loop". Infilare il capo libero nell'occhiello del Rapala e posizionare il "loop" a circa 1 cm. dall'occhiello.Passare ora il capo libero all'interno del "loop".

Fase 2 : effettuare 5-6 giri del capo libero intorno alla lenza e inserirelo di nuovo nel "loop". Si formera' una nuovaasola.

Fase 3 : Passare ora il capo libero all'interno dell'asola. Tenendo fermo con le dita il cappio a ridosso dell'occhiello,tirare contemporaneamente sia la lenza madre che il capo libero. Quando il nodo si sara' stretto tirare solo il capolibero per terminare il serraggio.

Fase 4 : Usando delle forbici tagliare il filo in eccesso. E' piu' facile a farsi che a descriverlo.

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Nodo di derivazione : nel caso si utilizzino "esche multiple" ( per esempio piu' popper piccoli in fila o dueminnow etc. ) si effettua tale nodo per legare le varie esche alla lenza madre.

Fase 1 : con un'altro filo, a cui verra' agganciata l'esca ( la lunghezza dipende a che distanza, dalla lenza madre,vorrete porla ) formare un anello contenete la lenza madre stessa.

Fase 2-3 : compiere 5-6 spire sull'anello stesso inglobando la lenza madre. Fare attenzione a non accavallare lespire, cio' compromette la tenuta del nodo e lo fa scivolare, sotto trazione, sulla lenza madre.

Fase 4 : tenendo ferme da un lato, con le dita, la lenza madre e il filo tirare delicatamente l'altro capo del filo facendoattenzione a non disfare le spire.

Fase 5 : terminare il serraggio del nodo tirando entrambi i capi del filo nuovo.

Fase 6 : Usando delle forbici tagliare il filo in eccesso da un lato. Sull'altro lato agganciare l'esca. E' piu' facile a farsiche a descriverlo.

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Ed ecco gli artificiali

inutile all’inizio saturarsi di vari tipi e modelli , già limitandosi agli indispensabili per coprire un pòtutte le esigenze si rischia uno svenamento economico .

Rotantiindispensabili in torrenti e fiumi per cavedani , persici , trote e se uno proprio vuole : lucci.Indirizzarsi verso i tipi Martin e Mepss , due misure per tipo : piccolo e medio vanno più che benese si vuole anche qualcosa per il luccio cercare una misura grande e un tandem.

Ondulantirisolvono molte situazioni di stasi , qualcuno non dovrebbe mai mancare nella scatoletta di unospinnofilo : tipi affusolati dai 5 agli 8 cm, colore argento o naturale ; per l’eventuale luccio da 10 ai14 cm tipo Ardito o simili con qualche colore vivace tipo rosso e giallo.

Minnowqui si entra in un campo talmente vasto che è difficile consigliare un modello ,comunque quelli base sono i classici tipo Rapala , non necessariamente di questamarca, misure fra i 5 e i 10 centimetri , due galleggianti , due affondanti e due a palettalunga, assortire un pò sia come colorazioni che forme.

Gommaaltro campo da perderci la testa , se non si rivolge la propria attenzione ai Bass e come inizio nonlo consiglierei la scelta risulta più facile : Qualche Jig tipo falcetto con relativo amo piombato divarie misure e colorazioni per persici e anche trote; un paio di riproduzioni di pescetti di varieforme , colori e dimensioni. Per luccio abbondare nelle dimensioni anche 14-18 centimetri.

Girelle e terminali in acciaioindispensabili le girelle con moschettone in special modo per i rotanti , ondulanti e gomma :evitano l’attorcigliarsi del filo e permettono comunque di cambiare artificiale senza dover fare ognivolta un nuovo nodo. Il cavetto d’acciaio serve solo per la pesca al luccio , agli inizi prenderecavetti già costruiti , si evitano errori .Qualora si pescasse in zone in cui e sicura la presenza dilucci , anche se si insidiano altre specie è consigliabile il cavetto, sia per evitare di perdere uneventuale esocide che potrebbe tagliarci il filo coi denti , sia per evitare alla povera bestia diandarsene in giro o morire per un artificiale conficcato in gola.

La pesca a spinning è una pesca di movimento e pertanto dovremo portaci addosso tuttoil necessario : un giubbino da pesca , con ampie tasche risolve , almeno all’inizio ilproblema , quattro scatolette , scelte in funzione delle tasche del giubbino conterrannotutto il necessario ; in seguito , quando l’attrezzatura aumenta si può pensare ad unozainetto e ad un borsello tipo canguro.

Non fatevi incantare da forme , colori e fantasie varie messe in atto dai costruttori piùche altro per pescare i pescatori che i pesci , all’inizio è meglio rivolgere la nostra

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attenzione ad artificiali di forma standard e colorazioni il più possibile simili al pesce escavero per cui argentei con dorso scuro , nel caso si pescasse in zone di trote anche unariproduzione della medesima andrebbe bene ; per persici , lucci e bas ci si puòsbizzarrire di più con i colori , non dimenticando che quelli che rendono di più sono irossi , il giallo e l’arancione.

Adesso l’attrezzatura l’avete , scegliete un posto e iniziate a fare esperienza ;caldamente consigliate le uscite in compagnia di un pescatore esperto.

ROTANTI

Premetto che questa esposizione è prettamente dedicata a chi si avvicina la prima voltaalla tecnica dello spinning e pertanto sarà volutamente generica e generale.

Gli artificiali possono essere suddivisi a grandi linee nei seguenti tipi : Rotanti -Ondulanti - Minnow (riproduzione più o meno realistica di un pesce) che a sua volta sipossono diversificare in galleggianti , affondanti e da superficie - esistono innumerevolivarianti a queste tipologie ma è prematuro parlarne.

Saper recuperare un artificiale a spinning e renderlo attirante è una cosa che si imparanel tempo e con molta pratica. Le varianti sono moltissime : il tipo di acque , il tipo dipesce il periodo stagionale e in ultimo e molto importate il tipo di artificiale che stiamousando.

Non è possibile a meno che scrivere un libro affrontare tutte le variabili , in linea teoricaogni artificiale ha un suo modo ottimale di recupero e noi , come partenza vedremoproprio questo , affrontando quelli più in uso.

Rotanti, affrontiamo prima questi, che sono i più versatili e forse i più usati per moltetipologie di pesci : trote , persici, cavedani e lucci , ottimi in tutte le acque e bencollaudati sono tra i più vecchi e nel contempo validi in commercio.

I tipi sono pressoche infiniti ma si possono suddividere in due categorie principali : quelliche hanno la paletta direttamente funzionante sull’armatura dell’artificiale : tipo Martin

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E quelli dove la paletta è fissata a mezzo un cavalierino all’asse principale tipo Mepss

Anche le palette hanno forme diverse ma principalmente si possono dividere in duecategorie : corte e lunghe ; le foto sopra sono del tipo a paletta corta e questa sotto deltipo a paletta lunga

E per ultimo ci sono i tandem ovverosia due palette fissate allo stesso asse ; possonoessere sia palette dello stesso tipo e dimensione che di forme differenti fra loro.

E poi ci sono dimensioni e pesi , si possono reperire rotanti di tutte le dimensioni, dapochissimi grammi sino a mostri di 30 o 40 grammi, tutto dipende dall’uso a cui sonodestinati : piccoli per usi in torrenti , riali o corsi d’acqua di dimensioni e fondali contenuti, più grandi per fiumi e laghi ; i grandi e i tandem principalmente per lucci .

La scelta del loro peso dipende dal tipo di profondità in cui pescheremo, dal tipo dipesce insidiato , dalla necessità di lanciare più o meno lontano e dalla velocità dellacorrente che esiste sul luogo di pesca.

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E arriviamo finalmente al movimento ; per prima cosa mettiamo l’artificiale in acqua econtrolliamo come ruota la paletta facendolo muovere davanti a noi spostando la canna; questo ci darà un’idea della velocità di recupero necessaria e del suo comportamentorispetto alla tenuta della profondità ; in linea di principio palette che ruotano strettesull’asse tengono meglio corrente e fondo , palette con una rotazione ampia tendono avenire in superficie con un recupero veloce o in corrente; si può ovviare a questoscegliendo rotanti di maggior peso .

Il recupero , una volta scelto l’artificiale in funzione del pesce da insidiare e del tipo diacqua dovrà avvenire in modo costante , la velocità di questo recupero verrà decisa siain funzione del tipo di rotante che dalla nostra esperienza ; questo in linea teorica , inpratica proveremo diversi tipi sia di velocità che di modi di recupero: alterneremo allavelocità costante dei rapidi giri di manovella , degli spostamenti rapidi del cimino ointercaleremo degli strappetti .

All’inizio ci faremo l’esperienza con un recupero costante e continuo , poi proveremo ,quando l’artificiale sarà in vista i vari artifizi descritti in modo da renderci conto delcomportamento del medesimo all’aumento di velocità , data sia con un recupero piùrapido che con lo spostamento della canna e infine proveremo come sfarfalla dandoglirapidi colpetti; a questo punto avremo più chiaro il comportamento del rotante e potremoiniziare a pescare seriamente.

Le varie tecniche di pesca a secondo dei luoghi e dei pesci verranno affrontate inseguito , questa esposizione vuole solo essere il preludio e i primi passi verso l’uso e laconoscenza generica degli artificiali..

MISCELLANEA DI ROTANTI E ONDULANTI

ONDULANTIAndiamo a vedere ora gli ondulanti , non sono altro che dei pezzi di metallo con formapiù o meno concava o ondulata , di varie misure, spessori e colori ; non hanno unmovimento vero e proprio e per essere resi adescanti vanno movimentati dal pescatore.

Si può dire che siano i più vecchi artifizi costruiti dall’uomo per ingannare il pesce ; come

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inizio è meglio limitarsi a 4 o 5 esemplari di lunghezza fra i 5 e i 10 centimetri, questipotrebbero essere un buon inizio:

Non intestarditevi nel cercare proprio questi , qualsiasi forma similare può andare bene.

A secondo dove pescate prevalentemente sceglierete l’ondulante più adatto : con formaaffusolata per correnti medio forti e più panciuto per laghi o correnti leggere ; non chel’affusolato non funzioni in acque ferme , solo che regge meglio la corrente. se pescatein luoghi dove è necessario lanciare lontano o pescare raso fondo potrebbe venire utile iltipo a fetta di salame o altri modelli pesanti

Come detto all’inizio l’ondulante non ha un vero movimento proprio , deve essereanimato dal pescatore ; ci sono vari modi :1° Recupero costante con canna ferma e solo cambio di velocità col mulinello.

2° Recupero lento con qualche strappetto e accelerazione irregolare

3° Recupero costante con Richiami rapidi di 90° della canna e poi lasciar ricadere per qualchesecondo l’artificiale ,qualche colpo di manovella e ricominciare.

4° Si può fare un recupero alternando i vari modi , l’importante è farlo muovere in mododa incuriosire il pesce e spingerlo all’attacco.

Adesso non buttiamo l’esca in acqua e iniziamo a macinare !!! Come per il rotantedobbiamo renderci prima conto come si muove l’ondulante in acqua , quindi facciamolopassare davanti a noi muovendo la canna e proviamo a vedere come si comporta con ivari movimenti sopra elencati; dopo aver deciso quello che ci convince di più possiamoentrare in pesca.

Per forza di cose e di spazio starò molto sul generico, dando solo poche ma basilariinformazioni su alcune situazioni base:

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- Pesci normalmente insidiabili in superfice : In acque correnti si lancia leggermentea monte o di fronte e si inizia a recuperare con la tecnica prescelta , si può anchesfruttare la corrente lasciando andare a valle l’artificiale , mantenendo il filo in tensione edandogli movimento con la canna; per la velocità di recupero regolarsi a secondo dellavelocità della corrente.

- Pesci insidiabili a mezz’acqua : Lanciare e lasciare affondare l’artificiale sino allaprofondità in cui si pensi possano stazionare i pesci , iniziare il recupero con le stessemodalità descritte.

- Pesci insidiabili a fondo : Lanciare e lasciare che l’ondulante raggiunga il fondo ,possibilmente mantenere un controllo sul filo perché qualche volta il pesce attaccadurante la caduta; come tocca il fondo abbassare la canna , portare il filo in tensione erialzare velocemente la canna , questo serve in parte ad evitare che l’artificiale si incaglinel primo momento del recupero; a questo punto continuare come al solito.

MINNOW CON PALETTA

E adesso arriviamo ai Minnow , in pratica è qualsiasi artificiale in legno o materialeplastico che riproduca più o meno fedelmente un pesce; sono di varie tipologie , maprincipalmente si possono suddividere in due tipi : con paletta , che dispongono di unmovimento proprio e senza paletta che come gli ondulanti devono essere animati dalpescatore, ecco un esempio

Anche questi poi si possono suddividere a loro volta in più modelli a secondo del lorocomportamento in acqua : affondanti , galleggianti, di superficie e neutri che a loro volta sidividono ulteriormente a secondo la forma , il pesce a cui sono dedicati, la dimensione dellapaletta e altre sottigliezze.Siamo veramente in mezzo al caos : ed è necessario fare ricorso alledefinizioni Inglesi per venirne a capo ; purtroppo noi Italiani non abbiamo pensato ad etichettarli inmodo consono; Metterò solo i principali per non generare altra confusione all'inizio della vostraesperienza a spinning.Non mi soffermerò anche per questo , su quale tipo di artificiale sia piùadatto a questo o a quel pesce, ne a quali acque o in quali periodi , questo capitolo ha solo lafinalità di farvi conoscere i vari tipi in commercio e i movimenti base da imprimergli per dargli un pòdi vivacità e potere catturante.Iniziamo in questo capitolo illustrando i minnow con paletta , poi in un altro articolo affronteremoquelli senza tipo : Popper, Jerk, Lipless ed altri.

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Minnow classico(Floater - Galleggiante) con paletta sottile e piana che gli da dei movimenti o scodinzolamentilenti e contenuti

(Sinking affondamento medio).Con paletta tondeggiante e bombata e leggera piombatura che imprime uno scodinzolamentorapido e accentuato(Deep Diving - immersione profonda).Con palette generose e molto lunghe , l'inclinazione della stessa , come i flap di un aereospinge l'artificiale verso fondo durante il recupero

Minnow Shad Rap sono artificiali panciuti che riproducono a grandi linee la forma delle scardole ,carpe e persici, se hanno una paletta uscente a livello dell'attacco e inclinata verso il basso più omeno a 90° sono leggermente affondanti , se hanno la paletta fissata sotto il muso hanno unaazione più affondante.

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Crank Bait Sono artificiali tozzi e panciuti con palette di varie forme e dimensioni che, a secondola loro forma, lunghezza ed inclinazione rendono i minnow più o meno affondanti

Jointed - Snodati Sono minnow costruiti in due o più sezioni , come forma possono essere similia quelle già postate e altrettanto le palette, hanno un movimento sinuoso e a secondo ledimensioni o l'inclinazione della paletta, più o meno affondanti.

Ci sono anche minnow di dimensioni gigantesche, o di forme assolutamente di fantasia oriproducenti insetti , topi e rane

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Dopo aver fatto una rapida carrellata su quanto offre il mercato , e rapida lo è stata veramenteperché le varietà in offerta sono veramente infinite, vediamo di imparare ad usarli.Come già detto la forma sia dell'artificiale che la lunghezza , la posizione e la dimensione dellapaletta danno allo stesso un movimento di base , nostro scopo cercare di migliorarne l'attrattivacon degli interventi sul recupero.

Minnow galleggianti con paletta piccola Recuperando questo tipo di artificiale esso tende adandare verso il fondo pertanto si può recuperare in modo costante variando solo saltuariamente lavelocità ; altro modo è alternare il recupero a brevi pausa durante le quali esso tenderà a risalirecome un pesce in difficoltà rendendosi più adescante; sfruttando il poco attrito della paletta èpossibile anche imprimergli delle sbandate con leggeri colpetti della canna durante un recupero avelocità costante; poi con un pò di fantasia e quando conosceremo più a fondo il nostro artificialesi potrà provare alternando i sistemi o inventandosene altri.

Minnow piombati con paletta ampia Come quelli sopra le modalità sono le medesime ; solo chedurante un'eventuale pausa scenderà verso il fondo e non verso la superficie , ma il risultato inquanto ad adescamento sarà il medesimo; un pò più difficile ravvivarlo con colpetti di canna inquanto la paletta fa un attrito maggiore.

Minnow affondanti , palette ampie e lunghe Questi hanno un affondamento deciso e fannomolta frizione nell'acqua necessitando così di canne robuste ; la modalità più attirante è quellaconsistente nel variare la velocità di recupero col mulinello o imprimere delle accelerate lunghe colmovimento della canna, utili in questo caso anche le brevi pause.Ricordo sempre, anche se posso sembrare eccessivamente ripetitivo, che è importantissimoconoscere il movimento dell'artificiale che andiamo ad usare , per cui provarlo sempre davanti anoi impiegando le varie modalità per renderci conto del comportamento prima di impiegarlo inpesca.

MINNOW SENZA PALETTA

Vediamo ora i minnow senza paletta : si possono suddividere in due grandi famiglie : gli affondantie quelli di superficie che a loro volta si suddividono in una miriade di forme e comportamenti inacqua a secondo del tipo di pesca o di pesce a cui siano destinati.Iniziamo con gli affondanti : hanno forme più o meno riproducenti dei pesci esca e possono esserecostruiti con vari materiali : legno piombato, plastica piombata o direttamente in metallo,l'importante è che abbiano un certo peso sia per affondare che per facilitare il lancio .

I LIPLESS , riproducenti dei pesciolini principalmente con una piombatura situata a livello ventraleche li fanno scendere in assetto orizzontale verso il fondo con ondeggiamenti di vari tipi , siasul'asse che a foglia morta , secondo il tipo di piombatura, durante il recupero vanno animati ,perché, anche avendo qualcuno un leggero movimento proprio necessitano del nostro interventoper presentarsi in un modo attirante.

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Seguiamo con i JERK (nome che viene usato anche per artificiali con paletta) sono normalmentegrossi artificiali affondanti con forme panciute e fianchi piatti con attacco anteriore, hanno unleggero movimento proprio e scendono ondeggiando in vario modo verso il fondo; è una categoriamolto vasta che comprende anche forme e dimensioni molto varie

C'è un altro tipo affondante molto simile a quelli sopra ma con l'attacco sul dorso che gli conferiscedurante il recupero una posizione a testa inclinata in avanti e uno scodinzolamento molto rapido enervoso ; possono essere usati sia a spinning che a Ijgging (pesca verticale dalla barca)E per concludere la carrellata ci sono dei modelli completamente in metallo

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Ed eccoci al grande quesito : come muoverli nell'azione di pesca . Essendo quasi tutti senza unvero e proprio movimento più o meno va bene la stessa tecnica dell'ondulante; a secondo dellapiombatura si può prolungare o accorciare il tempo di pausa data la diversa velocità diaffondamento e , non avendo la paletta si possono Jerkare più facilmente (recupero a strappettipiù o meno frequenti o prolungati) Prestare la massima attenzione nei momenti di pausa perchémolto spesso è lì che il pesce attacca per cui cercare di tenere il filo sempre sotto controllo.Per il modello con l'attacco dorsale che quasi sempre ha un vivace movimento proprio va bene siaun recupero costante che con accelerate ed eventuali pause corte, un pò come con gli artificialicon paletta , ma tenendo conto del peso: quasi sempre nettamente superiore ai minnowtradizionali.E' impossibile definire il movimento ottimale per tutti i tipi essendo questi di numero e di formequasi infinito; come sempre controllare come si muovono e adottare quell'azione che ci sembra lapiù attirante, mai aver paura di inventare, i pesci sono lunatici. :

POPPER

Ed eccoci arrivati all'artificiale che per me sa dare le maggiori emozioni quello con azione disuperficie , sono artificiali categoricamente galleggianti che simulano sia un pesce in difficoltà cheun pesce che salta per cibarsi o per sfuggire ad un attacco di un predatore; la sua attrattiva è datasia dal movimento che dal rumore e dalle vibrazioni che emette.Come sempre forme ed azioni sono limitate solo dalla fantasia dei costruttori ma a grandi linee sipossono suddividere in tre categorie : Popper con un cono anteriore di dimensioni varie che,spostando l'acqua, produce spruzzi e un rumore attirante, Walk the Dog che sotto l'azione delpescatore si sposta come un cane che segue una traccia e i Buzz Bait che sono dei minnow cheal posto della paletta hanno delle etichette di varie forme che producono vibrazioni e spruzzi inacqua durante il recupero.

Popper Iniziamo con questo che è forse il più conosciuto e il più usato fra tutti i Top Water, il suoprincipio d'uso è facile : si lancia e si recupera con strattoni più o meno lunghi o corti a secondodel tipo e dalle dimensioni ; fra uno e l'altro possono anche esserci delle pause ; lo spostamentod'acqua e il rumore fatto attirano la curiosità e l'aggressività del predatore.Le dimensioni e le forme variano a secondo dei pesci da insidiare iniziamo coi più piccoli , adatti apesci di taglia media tipo Bass

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Possono anche avere forme di fantasia o a grandi linee riprodurre insetti o pesci

Vediamo alcune forme che vanno dalle più classiche alle più inusuali

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Vengono realizzati anche dei tipi chiamati Pencil Popper che hanno la caratteristica di avere unaconcavità anteriore molto ridotta

Ci sono anche dei popper che abbinano al movimento dato dalla cavità anche quello fatto con unaelichetta oaltri artifizi atti a creare vibrazioni

Vengono realizzati anche popper dalle forme e dalle dimensioni assurde :

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Con questa carrellata penso di aver dato un'idea di quanto presente sul mercato nel campopopper ; nel prossimo capitolo vedremo gli altri tipi di Minnow Top Water.

MINNOW GALLEGGIANTI

Dopo i popper eccoci agli altri artificiali di superficie i Dog Walker o passo di cane , perché il loromovimento durante il recupero ricorda quello del cane in cerca di un'usta; principalmente sono didue tipi : uno con l'attacco in asse coll'artificiale ed un altro con l'attacco posto in basso sottol'asse ; si recuperano a strappi in modo da imprimergli il classico movimento a zig-zag, con alcunimomenti di pausa.

MODELLI CON ATTACCO IN ASSE

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MODELLI CON ATTACCO DISASSATO

Eccoci all'ultimo artificiale per questo capitolo il PROP BAIT : un minnow munito di elica singola odoppia che durante il recupero crea una turbolenza di superficie che incuriosisce ed attira il pesce; il recupero si effettua intercalando la velocità del medesimo.

SILICONICI JIG E GRUBS

Eccoci alla penultima parte di questa veloce carrellata per chi volesse iniziare a spinning; più chealtro è stata una veloce presentazione delle attrezzature di base e dell'uso classico e generico dialcuni artificiali; volutamente non si è scesi in nulla di particolarmente tecnico o approfondito, soloqualcosa per conoscere cosa offre il mercato in questo campo ed una infarinatura del loro uso perchi si affaccia ora.

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Veniamo ora a quel mondo colorato e variegato dei siliconici ; iniziamo con i Jig e relativi Grubcome sempre le definizioni sono in Inglese, agli inizi si tende a confondere e fare un'unica cosadei Jig e dei Grub; i Jig sono gli ami piombati su cui si montano i Grub, da noi conosciutigenericamente come Falcetti .

I Jig sono ami piombati di varie fogge , dimensioni e pesi; a secondo del loro impiego hannoforme ed accorgimenti tecnici per facilitarne l'uso; esistono anche ami per Grub in modo chepossano essere usati anche senza piombatura o con piombatura sulla lenza, in modo dapresentare più naturalmente l'esca in corrente.

E questi sono solo una piccola parte delle forme reperibili sul mercato; passiamo ora ai Grub dainnescare , anche qui le varietà sono infinite :

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Poi ci sono i TUBE semplici tubetti vuoti con dei tentacolini ; vengono montati su Jig particolarimolto simili a quelli per i Grub; esistono anche altri modelli di ami o montature ma è un discorso daaffrontare a parte.

I Grubs e i Tubes vengono usati per molteplici tipi di pesca ; la principale è per i persici su laghicon profondità rilevanti : vengono calati preferibilmente dalla barca e usati in verticale con unmovimento di sali e scendi ; si fanno scendere sino a toccare il fondo e poi si sollevano colmovimento della canna e si lasciano ricadere; possono essere usati anche a mezz'acqua con lostesso movimento.Altro impiego è sondare gli ostacoli tipo piloni, massi, alberi dove normalmente staziona il pesce ; iGrub possono anche essere usati recuperandoli a strappi e facendoli strisciare sul fondo conpause; inoltre possono essere usati in fiumi e torrenti , lanciando leggermente a monte esfruttando la corrente si guida il grub sia con la canna che con il recupero durante la passatadirigendolo e fermandolo a secondo le necessità , esplorando cosi le varie tane; stare sempre incontatto con l'esca durante le manovre perché spessissimo il pesce attacca nel momento delrilascio e della ricaduta della medesima.

Col silicone si possono realizzare copie di insetti, crostacei, pesci o forme di fantasia

Trailers Una volta ricavati dalla cotenna di maiale e oggi realizzati usando il silicone con forme difantasia; possono essere usati da soli o in abbinamento ad altri artificiali ; in commercio ci sonocomunque confezioni con trailers realizzati ancora con cotenna di maiale

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Craw Riproduzioni di gamberi , più o meno di fantasia e anche insetti

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GLI AMI PER I WORM

Eccoci alla parte finale della carrellata: vermoni di gomma e pescetti morbidi, teneri teneri ; Comeal solito l'offerta supera di gran lunga le necessità .

Gli ami per i Worm hanno forme e dimensioni particolari a secondo l'impiego , possono reperiresia nudi che piombati.

Per la pesca con i Worm sono stati realizzati anche piombi particolari

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Gli inneschi e le montature possono essere di diverso tipo a secondo del luogo di pesca edell'impiego , eccone alcune

Arriviamo finalmente alla nostra esca : corta , lunga , con code differenti e di tutti i colori, adatteper tutti i gusti sia nostri ;) che dei pinnuti.

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L'uso del Worm in pesca è molto più complicato di quanto si pensi , sino ad arrivare ad un'arte, ilmodo di presentarlo e di gestirlo è di primaria importanza per spingere il pesce all'attacco, comeho ribadito spesso , questi capitoli sono solo una leggera infarinatura su cosa esiste per lospinning e come si usano a grandi linee i vari artificiali; pertanto illustro il modo classico :Per prima cosa lanciare l'esca il più vicino possibile all'ostacolo dove si pensa che stazioni ilpesce, siano questi canne , rocce, alberi sommersi, ninfee o altro , lasciarla adagiare sul fondorimanendo sempre col filo sotto controllo perché il pesce potrebbe attaccare durante la caduta; aquesto punto si possono usare due modi : il primo si agita leggermente l'esca in modo che formiuna nuvoletta di fango che incuriosisca il pesce , col secondo si solleva la canna e si spostal'artificiale di qualche metro lasciandolo ricadere ; se si avvertono delle tocche si cede filo , siaspetta qualche secondo, in modo che ingoi, controllando lo spostamento del pesce e poi si ferra ;Già a pochi metri dall'ostacolo/riparo si è fuori pesca , pertanto è inutile insistere , si recupera e sirilancia.Continuo e continuerò ad insistere che è consigliabile e prioritario uscire in pesca con qualcunoche sia pratico di quelle tecniche che vogliamo praticare.

Il pesciolino finto siliconico : come sempre si spazia dall'artificiale che a malapena rende l'deadi quello che vuole rappresentare a quello che è una perfetta riproduzione di un pesce foraggio ;molti vengono forniti sia con ami che ancorine montati oppure si possono usare gli stessi amirealizzati per i Worms.

Incominciamo con qualcuno che più o meno ricorda un pesce

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Alcuni hanno veramente le fattezze di un pesce foraggio

Poi ci sono degli ibridi che uniscono la gomma ad altri materiali o ad una palettaL'uso del simulacro siliconico di un pesce ha molti modi di impiego , in particolar modo per bass elucci; può essere usato facendolo procedere a contatto del fondo sollevandolo ogni tanto , usarlo amezz'acqua ; a secondo di come si posizionano gli ami (antialga) può essere fatto passare traostacoli e vegetazione; il movimento è il solito : recuperi lenti alternati a pause e rilasci ovivacizzato a strappetti.