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PET FOOD SICURO E DI QUALITA’:
OLTRE LA NORMATIVA
Francesca Russo
Responsabile Tecnico-Legislativo
ASSALCO
V CONVEGNO NAZIONALE DEGLI ISTITUTI ZOOPROFILATTICISPERIMENTALI SULL’ALIMENTAZIONE ANIMALE
QUALITA’ E SICUREZZA DEL PET FOODTorino, 5-6 giugno 2012
ASSALCO
AGENDA
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
� Assalco ed il mercato nazionale del Pet Food
� Il prodotto: specificità ed elementi di affermazione
� Il Manuale Fediaf di BP per la Produzione di Pet Food Sicuro: un modus operandi che diventa normativa
� In stabilimento, prassi operative di sicurezza e di qualità
� Importazioni: il controllo a distanza
ASSALCO
AssalcoAssociazione Nazionale tra le Imprese per
l’Alimentazione e la Cura degli
Animali da Compagnia
• Operativa dal 2006, riunisce tutte le principali aziende dei settori petfood e petcare cheoperano in Italia
• Le aziende che ne fanno parte rappresentano oggi oltre il 90% del volume complessivo delmercato nazionale del petfood
• Nasce dal Gruppo “Alimenti per Animali da Compagnia”, costituitosi nel 1973 all’internodell’Associazione che rappresenta il comparto dei prodotti zootecnici. Le specifiche esigenze
di un settore dinamico ed in rapido sviluppo hanno fatto sì che il Grupposcegliesse di rendersi autonomo ed indipendente per poter elaborare unapolitica mirata ai settori petfood e petcare
• A livello europeo, ASSALCO aderisce alla FEDIAF (Federazione Europea delle Industrie perAlimenti per Animali Familiari).
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Assalco: Scopi
Tutelare gli interessi dell’Industria e del Commercio del Pet Food e del Pet Care
• promuove lo spirito associativo
• rappresenta la categoria presso Autorità, Amministrazioni ed Organizzazioni economiche, nazionali ed internazionali
• collabora con altre Federazioni ed Associazioni per l’esame e la soluzione di problemi di interesse comune
• garantisce una disciplina e una sorveglianza affinché il livello di comportamento delle imprese sia conforme all’etica ed alle finalità dell’Associazione
• promuove la qualità dei prodotti ed il progresso scientifico e tecnologico per migliorare la salute e la qualità della vita degli animali da compagnia
• promuove la ricerca, la realizzazione e la commercializzazione di prodotti e tecnologie a tutela del consumatore e dell’ambiente
• favorisce e mantiene costanti contatti con l’opinione pubblica al fine di valorizzare correttamente ed adeguatamente l’immagine ed il ruolo delle imprese associate (iniziative editoriali, fiere ed eventi di settore)
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Interazione continua e costante
FEDIAF
ASSALCOCommissione europea
Autorità nazionali
Ministero della Salute
(ASL, PIF, UVAC),
MiPAAF, ISS, IZS, ICQRF, …
Aziende associate (39)
Consumatori
Associazioni europee di settore
ASSALCO
Animale da compagnia
« Animale non destinato alla produzione di alimenti
appartenente ad una specie nutrita, allevata o detenuta
ma normalmente non destinata al consumo umano
nella Comunità »
(Reg. CE n. 767/2009, art. 3.2, lett. f)
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
LA POPOLAZIONE PET
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Si stimano circa 46 milioni gli altri animali da compagnia:conigli, furetti, pesci, uccelli,
rettili, ...
Fonte: Eurispes, Euromonitor
Specie animale Milioni
Cani 7
Gatti 7,5
Piccoli mammiferi 1,8
Pesci 30
Uccelli 13
Rettili 1,4
Il 42% delle famiglie italiane ospita un animale da compagnia
ASSALCO
DATI DI MERCATO
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Ogni anno ASSALCO, in collaborazione con Zoomark International, pubblica il
MASS MARKET
CANALE SPECIALIZZATO
RAPPORTO SUL MERCATO DEL PET FOOD E DEL PET CARE
contenente i dati che SymphonyIRI Group rileva nei principali canali:
Infoscan Census
Audit
ASSALCO
MERCATO DEL PET FOOD
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
IL PESO DEI SEGMENTI
Dati a valore sul totale mercato
Alimenti Secchi42 %
Alimenti Umidi51,8 %
Snack & Treats5,2 %
U > 34% (70 - 80%) U ≤ 14% (6 - 12%)
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Anni ‘40 – 2012Evoluzione di un prodotto di successo,
sempre più simile all’alimento per consumo umano
Qualità nutrizionale e sicurezza sanitaria Alta selezione delle materie prime in termini sanitari e percettivi
Ampia scelta delle formulazioni, nuovi prodotti finitiPresentazione del prodotto finito (packaging, pubblicità)
i «consumatori» sono 2
Adatto alle esigenze Informato e consapevole
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Primo obiettivo dell’Industria del Pet Food
Alimentare gli animali con un pet food sicuro
per una vita lunga e sana
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
“Gli animali da compagnia nutriti con alimenti
industriali confezionati vivono meglio e più a lungo…”(Indagine SCIVAC 2005)
Sicurezza sanitaria
Adeguatezza nutrizionale
Lunga conservazione
Praticità d’uso/Riduzione degli sprechi
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Formulazione: ricerca e sviluppo
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Cane Gatto
Differente comportamento
Mangia voracementeAdatta schemi alimentariFacilitazione sociale
Pasti leggeri e frequentiDiversa dentatura, diversa masticazioneRaffinata sensibilità organoletticaIndifferente al gusto dolceSensibile alla T del cibo
Differenti esigenze nutrizionali
Onnivoro
Variabilità della taglia
Rischio di patologie scheletriche della
crescita
Carnivoro
Maggiori fabbisogni proteici
Bassa capacità di sintetizzare taurina ed
acido arachidonico
Non trasforma β-carotene in vit. A
Non sintetizza niacina dal TP
ASSALCO
Composizione del pet food
Carni: sottoprodotti/prodotti della macellazione (muscolo, frattaglie, …)
Pesci/Invertebrati: sottoprodotti della lavorazione delle principali specie di pesci (es. pesceazzurro, tonno, sgombro, merluzzo, trota e salmone, ecc.) e/o loro prodotti e di Invertebrati
IDONEI AL CONSUMO UMANO
Possono essere ricevuti in tre stati fisici:
• fresco (0°- 4°C)
• congelato (-14/-18°C)
• essiccato (farine) (umidità 8-10 %)
Cereali/Vegetali: i principali sono frumento, mais, glutine, soia, girasole.
Possono essere ricevuti in due stati fisici:
• in farina
• in semi
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ADDITIVI Reg. CE n. 1831/2003
ASSALCO
Materie prime: scelta e funzionalità
• Cereali (mais, frumento, riso, ecc.): fonte di amido
• Prodotti/sottoprodotti di origine animale, soia, glutine: fonti di proteine
• Bucce di soia, avena, polpe di barbabietola, crusca, alghe: fonte di fibra
• Grassi animali/vegetali: apporto calorico
• Vitamine e minerali integrati: esigenze nutrizionali
• Appetizzanti liquidi ed in polvere: appetibilità
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Valore nutrizionaleCondizioni operative di processo (fattibilità, macchinabilità, ecc.)
Caratteristiche fisiche/organolettiche (densità, colore, rugosità, palatabilità)
ASSALCO
Alcuni «assiomi»…
Il pet food deve essere
• sano e sicuro
• studiato e formulato per essere adatto alle esigenze nutrizionali del singolo singolo animale (crescita, mantenimento, riproduzione)
(Studi scientifici e Dir. 2008/38/CE)
• prodotto da materie prime destinate al consumo
umano o non più destinate ad esso per motivi commerciali
e NON igienico-sanitari
(Reg. CE n. 1069/2009 e Reg. UE n. 142/2011)
• presentato per essere scelto in modo corretto
(Reg. CE n. 767/2009)
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Normativa di settore
Autoregolamentazione
� Linee guida di BP di produzione nell’Industria alimentare� Requisiti HACCP e CODEX� ISO 9000 and 22000� Standard sviluppati da altri stakeholders
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Reg. CE n. 178/2002 Sicurezza alimentare
Dir. 2002/32/CE Sostanze indesiderabili
Reg. CE n. 1831/2003 Additivi per mangimi
Reg. CE n. 183/2005 Igiene dei mangimi
Reg. CE n. 767/2009 Immissione in commercio ed uso deimangimi
Reg. UE nn. 1069/2009 e 142/2011 Sottoprodotti di origine animale (ABP)
Norme di settore TSE, OGM, Racc. Micotossine, Controlli
Normative orizzontali Acqua, Imballaggi, Rifiuti
ASSALCO
Pubblicato sulla GuUe
l’8 febbraio 2005
In applicazione dal
1° gennaio 2006
“Igiene e sicurezza”
“Filiera”
“Responsabilità dell’operatore”
“Manuali di Buone Prassi diProduzione”
ASSALCO
Dal 2001 ad oggi….Aggiornamento alla normativa ed al progresso tecnologico
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Manuale di BP di Produzione della FediafSTRUTTURA di RESPONSABILITA’
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Rintracciabilità
Stabilimento e Pet Food
HACCP
Sistema di gestione della Qualità
Produzione
Magazzinaggio e Trasporto
Acquisti e Consegne
ASSALCO
Sicurezza Qualità
Salute Nutrizione
Pericoli Microbiologici Altri Fattori PercezioneChimici Convenienza
Biologici Formato dell’imballaggio
Fisici Porzione
Durata di conservazione
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Sistema di Gestione della Qualità
1 Politica ed Obiettivi della Qualità e Sicurezza del Pet food (“prodotto sano e sicuro”, responsabilità, comunicazione)
2 Manuale di Gestione della Qualità e Sicurezza del Pet Food (definire e documentare, risorse adeguate, monitoraggio, ..)
3 Struttura dell’Organizzazione, Responsabilità e Dirigenza (risorse , descrizione del lavoro e delle responsabilità,)
4 Revisione da parte della Dirigenza
5 Procedure per la Qualità e la Sicurezza del Pet Food (documenti chiari, leggibili ed accessibili, operare con procedure scritte )
6 Controllo della Documentazione (OPRP e CCP, documenti commerciali e certificati sanitari)
7 Registrazione della Qualità e Sicurezza del Pet Food (OPRP e CCP, campioni, analisi)
8 Specifiche e Richieste dei Clienti/revisione dei contratti (materie prime, imballaggi, processi, prodotti finiti, trasporto, ecc.)
9 Soddisfazione del cliente (indicatori di performance)
10 Audit interni ed altre verifiche del sistema di qualità e sicurezza del pet food (esecuzione e circolazione risultati, azioni correttive)
11 Azioni correttive/preventive (valutare cause, misure preventive)
12 Reclami (sistemi per il ritiro del prodotto, miglioramento del prodotto)
13 Continui miglioramenti
14 Comunicazione interna ed esterna
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
3299 ONE CAT ADULT C/R MOISTURE PROTEIN FAT ASH
3299 Average 5.40 34.8 (34.6) 14.2 (14.0) 6.59
3299 Standard deviation 0.64 0.51 0.75 0.04
ONE CAT ADULT C/R
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
40,00
6/
1/2
007
6/
4/2
007
6/
16/2
007
6/
16/2
007
6/
20/2
007
6/
30/2
007
7/
2/2
007
7/
2/2
007
7/
5/2
007
7/
12/2
007
7/
13/2
007
7/
16/2
007
7/
20/2
007
7/
26/2
007
7/
28/2
007
7/
31/2
007
8/
6/2
007
8/
21/2
007
8/
22/2
007
8/
22/2
007
8/
25/2
007
9/
3/2
007
PROTEIN
FAT
Target
Protein 34
Target Fat 14
QUALITA’
0,58
0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,000,00
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
0,60
0,70
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Jan-09Feb-09Mar-09Apr-09May-09Jun-09 Jul-09 Aug-09Sep-09Oct-09Nov-09Dec-09
cp
m
# c
om
pla
ints
NUMBER OF COMPLAINTS 2010
Target 2010: 1,4 reclami per milione di pezzi prodotti
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Sistema di Gestione della Sicurezza: PRP e HACCP
PRIMA CONDIZIONE: Impegno della Dirigenza
PRP
Condizioni ed attività di base necessarie a mantenere un ambiente igienico lungo tutta la filiera alimentare, idoneo allaproduzione, gestione e fornitura di prodotti finiti sicuri (es. BP agricola (GAP), BP igienica (GHP), BP produttiva (GPP), BP di
distribuzione (GDP), BP commerciale (GTP)).
HACCPSistema che identifica, valuta e controlla i pericoli per la sicurezza del prodotto finito
STEP 0 ATTUARE PROGRAMMI DI PRE-REQUISITI
CODEX PRINCIPIO 1 CONDURRE UN'ANALISI DEL RISCHIO
• COSTITUIRE GRUPPO DI LAVORO HACCP• DESCRIVERE IL PRODOTTO
• IDENTIFICARE LA DESTINAZIONE D'USO
• COSTRUIRE IL DIAGRAMMA DI FLUSSO
• CONVALIDARE IN SITU IL DIAGRAMMA DI FLUSSO
• ELENCARE TUTTI I POTENZIALI PERICOLI
• CONDURRE UN'ANALISI DEL PERICOLO
• CONSIDERARE LE MISURE DI CONTROLLO
CODEX PRINCIPIO 2IDENTIFICARE I PUNTI CRITICI DI CONTROLLO (CCP) ED
I PROGRAMMI OPERATIVI DI PRE-REQUISITI (OPRP)USARE ALBERO DECISIONALE PER IDENTIFICARE I PUNTI CRITICI DI CONTROLLO (CCP) EI PROGRAMMI
OPERATIVI DEI PRE-REQUISITI (OPRP)
CODEX PRINCIPIO 3 STABILIRE SOGLIE DI CRITICITÀ STABILIRE AZIONI E LIMITI CRITICI PER OGNI CCP ED OPRP
CODEX PRINCIPIO 4 STABILIRE PROCEDURE DI MONITORAGGIO DEI CCP DEFINIRE SISTEMI DI MONITORAGGIO PER OGNI CCP ED OPRP
CODEX PRINCIPIO 5 DEFINIRE PIANI DI AZIONI CORRETTIVESTABILIRE L’AZIONE CORRETTIVA DA INTRAPRENDERE QUANDO IL SISTEMA DI SORVEGLIANZA INDICA CHE
UN PARTICOLARE CCP O OPRP NON È SOTTO CONTROLLO
CODEX PRINCIPIO 6 STABILIRE PROCEDURE DI VERIFICA STABILIRE PROCEDURE DI VERIFICA PER CONFERMARE CHE IL SISTEMA HACCP FUNZIONA EFFICACEMENTE
CODEX
PRINCIPIO 7STABILIRE DOCUMENTAZIONE E SISTEMA DI
REGISTRAZIONE
DEFINIRE LA DOCUMENTAZIONE RIGUARDANTE TUTTE LE PROCEDURE E LA REGISTRAZIONE ADATTA A
QUESTI PRINCIPI E ALLA LORO APPLICAZIONE
STABILIRE LA CONVALIDA CONVALIDA DELLE MISURE DI CONTROLLO
ASSALCO
Il sistema HACCP
Obiettivo: fornire la garanzia che, quando ingerito secondo le istruzioni d’uso, il pet food non sia pericoloso per l’animale
Fornisce CCP (Punti Critici di Controllo relativi alla sicurezza)
e CP (Punti di Controllo relativi ad aspetti qualitativi)
Maggiore efficacia se applicato a tutta la catena produttiva
(inclusi i fornitori di materie prime)
Durante la produzione
Materie prime
Trasporto e stoccaggio
Imballaggi
Durante lo sviluppo
Requisiti nutrizionali
Formula ideata
Data di conservazione minima
(requisiti microbiologici, chimici, sensoriali)
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Albero decisionale per identificare CCP e OPRP
Fase, step o procedura a cui può essere applicato
il controllo ed è essenziale per prevenireo eliminare un pericoloo ridurlo ad un livello
accettabile
Esistono misure di controllopreventive per un pericoloidentificato (incluse le misure amonte) ?
Modificare stepnel processo o nel prodotto
É necessario a questostadio un controllo per
la sicurezza ?
No CCP
E’ specificato lo step ed è essenziale per eliminare o ridurre il probabile verificarsi di un pericolo ad un
livello accettabile ?
Stop*
SI
1
SI
NO
NO
SI
NO
2
E’ essenziale la misura del controllo a questo stadio insiemead altre misure, ma fuori dal controllo non implicaautomaticamente che esista un rischio per la sicurezza ?E’ lo step specifico designato per eliminare o ridurre ilprobabile verificarsi di un pericolo ad un livello accettabile?
NOOPRP
Critical Control Point
3
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
PRP identificati dall’analisidei pericoli come essenzialiper controllare la probabiitàdi introdurre pericoli per lasicurezza alimentare e/o lacontaminazione/proliferazione di pericoli per la sicurezzaalimentare nel prodotto onell’ambiente di lavorazione
Produzione agro-alimentare
Trasporto
Trasformazione primaria
Trasporto
Ingrosso
Dettaglio
A monte Produzione A valle
Produzione
Distribuzione
Consumatore
RINTRACCIABILITA’
�Registrazione/riconoscimento dell’operatore (Reg. CE n. 183/2005 e UE 1069/2009)
�Sistema di documentazione (campioni, registri)
�Lavorazione tracciabile
�Revisione e controllo del sistema
�Identificazione del prodotto per Ritiro (cliente) e richiamo (consumatore e cliente):
sistema di gestione dei reclami, di ritiro e richiamo in atto, informazione all’Autorità competente
ASSALCO
Come sono assicurate la qualità e la
sicurezza?
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Tanti elementi da valutare…
Componenti di diversa origine
� Animale (vertebrati e non, acquatici e terrestri)
� Vegetale (acquatici e terrestri)
� Minerale
� Additivi
Prodotto finito
� Componenti analitici
� Stabilità microbiologica
� Caratteristiche qualitative
� Imballaggio
� Etichettatura
…altrettanti controlli !
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Ricezione e stoccaggio delle materie prime
Bulk Reception �Ventilazione controllata
�Pulizia regolare da eventuali espandimenti
�Pulizia esclusivamente a secco
�Area “zoned”
�Area isolata dagli agenti atmosferici esterni
CONTROLLO E CAMPIONAMENTO
Prima e durante lo scarico in fossa
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Stoccaggio FEFO (First Expiration First Out)
per garantire la corretta RINTRACCIABILITA’ del prodotto
RAPPRESENTATIVITA’ DEL CAMPIONE
ASSALCO
Campionamento in autocontrollo
Materie prime sfuse: campionamento di ciascuna consegna con sonda/flusso di scarico
Prelievo da cisterna in base al V del carico trasportato (diverse h)
• Autocarri fino a 15 t
5 punti di campionamento
(al centro e a circa 50 cm dagli angoli)
• Autocarri da 15 a 30 t
8 punti di campionamento
• Autocarri oltre 30 t
11 punti di campionamento
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Come viene “assicurata” la qualità durante il processo produttivo
Ogni materia prima :
• è caratterizzata da una specifica tecnica
•ha un fornitore approvato
•ha un piano di campionamento analitico al ricevimento
Es. per le materie prime di origine animale: umidità/proteine/grassi
per i cereali: umidità/proteine/ceneri
IL RISPETTO DI QUANTO RIPORTATO IN SPECIFICA E’
FONDAMENTALE
PER OTTENERE PRODOTTI FINITI DELLA QUALITA’ NUTRIZIONALE E COSMETICA DESIDERATE
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Cosa si cerca ?
R
A
S
F
F
LEX
Come viene “assicurata” la sicurezza durante il processo produttivo
ASSALCO
Principali pericoli in alimentazione animale
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012 35
Controllo
•utilizzo di fornitori di materie prime approvati/di origine nota
•monitoraggio analitico delle consegne e del prodotto finito
•applicazione del sistema HACCP
•pulizia degli impianti a “secco”
•valutazione sensoriale delle materie prime prima dell’utilizzo
•alimenti secchi, rispettare la Aw < 0,63
•alimenti umidi, applicare la sterilizzazione
ChimiciPCB, Diossine, Metalli pesanti,Pesticidi, Farmaci veterinari,
Micotossine, Melamina, Tossine, …
BatteriAeromonas, Clostridium perfrigens,
Clostridium botulinum, Campylobacter,
E. Coli patogeno, Listeria monocytogenes,
Salmonella, Staphylococcus aureus…
FisiciMetalli, vetro, ...
VirusEpatite A, Rotavirus, ...
ParassitiTrichinella spiralis, Taenia,
Fasciola hepatica, …
ASSALCO
Dir. 2002/32/CE: Problematiche da valutare
• Pur osservando la sicurezza ed i suoi margini (EFSA), non siamo parte della «filiera alimentare»: dovrebbero essere considerati solo i potenziali effetti nocivi sulla salute dell’animale da compagnia
Limiti specifici: Cd, Hg (Nitrito solo per pet food con umidità > 20 %)
• Spesso limiti inferiori rispetto ai limiti dei prodotti alimentari (o addirittura assenti) MA utilizziamo materie prime che derivano dall’Industria alimentare !
As (Mangimi: As totale e non sulla frazione inorganica tossica; Alimenti: nessun limite)
Hg (Pet food: 0.3 ppm; Materie prime acquatiche: 0.5 ppm; Uomo: pesce 1 ppm)
• Umidità al 12 %: quando si tratta di pet food umido, inevitabilmente
la % di contaminante risulta maggiore (prodotti alimentari: sul tal quale)
36Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Dir. 2002/32/CE
Reg. UE n. 574/2011
D.L.vo n. 149/2004
ASSALCO
Albero decisionale per la verifica del fornitore
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Materie prime/AdditiviImballaggi/Prodotto finito
L’origine EU/EFTA o da Paese terzo ha equivalenti standard
di sicurezza/igiene ?
Il fornitore è un trader?
NO
Il Paese Terzo determina problemi o dubbi di
sicurezza/igiene?
SI
Il trader non separa le forniture
Il trader separa le forniture
Il fornitore ha in atto un sistema di garanzia della
qualità ?
Il fornitore ha in atto un sistema di garanzia della
qualità ?
SI
NO
NO
SI
Low Risk ( A) Medium Risk ( B) High Risk (C)
ASSALCO
E’ sempre consigliabile definire un limite critico
cui fare riferimento per il controllo
In caso di parametri non conformi, è consigliabile effettuare analisi straordinarie
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Diversa è l’importanza del pericolo da valutare ed il grado
di rischio associato
Diverse matrici
Diversi parametri da
analizzare
Diversa frequenza di
analisi
STRATEGIEValutare se i pericoli sono “esterni” e/o “interni” allo stabilimento
Valutarne l’origine/causa e l’estensioneValutare una corretta e specifica prevenzione
Valutare un’idonea distribuzione delle risorse economiche per i controlli
ASSALCO
Piano di analisi volontarie di monitoraggioQuali contaminanti / dove cercarli
PERIODO MATRICEN° campioni
(partite/consegne)PARAMETRI
GENNAIO
PRODOTTO FINITOFARINA DI CARNE
SEGO BOVINOPREMIX VITAMINICO
331
1 (4)
Enterobatteri, salmonella, CBT, vitamineEnterobatteri, salmonella perossidi, Kreiss
CBT, enterobatteri, salmonellaIonofori, pesticidi, metalli pesanti, Diossine e PCB
FEBBRAIO
PRODOTTO FINITO (A, B, C)FARINA DI CARNEACQUA DI RETE
FARINA DI CARNE (estera)GRASSO ANIMALE
TAMPONI AMB NASTRI/CONFEZIONATRICIFEGATO, RENE
3311131
Enterobatteri, salmonella, CBTEnterobatteri, salmonella, perossidi, Kreiss
CBT a 22 e 36°, E.coli, Coliformi totali e fecali, Streptococchi fecali, Clostridi
Diossina e PCBDiossina e PCB
CBT, enterobatteriAflatox, Ocra e Cd
MARZO
PRODOTTO FINITO (C, D, E)FARINA DI CARNEFARINA DI CARNEOLIO DI SALMONE
3311
Enterobatteri, salmonella, CBTEnterobatteri, salmonella perossidi, Kreiss
MelaminaCBT, enterobatteri, salmonella
APRILE
PRODOTTO FINITOPRODOTTO FINITOFARINA DI CARNE
TAMPONI NASTRI/CONFEZ.
213
Enterobatteri, salmonella, CBTAflatossine, vomitossina (DON), fumonisinaEnterobatteri, salmonella perossidi, Kreiss
MAGGIO
PRODOTTO FINITO (A, B)PRODOTTO FINITO (C)
FARINA DI CARNEPRODOTTO FINITO (A, B, C, D, E, F, G)
2137
Enterobatteri, salmonella, CBT, vitamineAflatossine, vomitossina (DON), fumonisinaEnterobatteri, salmonella perossidi, Kreiss
CONFORMITA’ FEDIAF
GIUGNO
PRODOTTO FINITOPRODOTTO FINITOFARINA DI CARNEFARINA DI CARNEOLIO DI GIRASOLE
TAMPONI AMB NASTRI/CONFEZIONATRICI
211313
Enterobatteri, salmonella, CBTAflatossine, vomitossina (DON), fumonisina
MelaminaEnterobatteri, salmonella perossidi, Kreiss
CBT, enterobatteri, salmonellaCBT, enterobatteri
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
CCP: Ricevimento delle materie prime
LIMITE CRITICO = Assenza del fornitore nella lista fornitori approvati (stabilimento di provenienza)
RISCHIO = ricevimento di ingredienti non sicuri
REAZIONE IN CASO DI NON CONFORMITA’ Blocco della materia prima
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
MATERIE PRIME ALLA RINFUSA
Stoccaggio delle materie prime
Confezionamento ed attribuzione numero di lotto
Stoccaggio in magazzino
Miscelazione
1°/2° Molitura (0.8-1.5 mm)
Estrusione 100°C, 25 bar
Pesatura ingredienti
Essiccazione
Grassatura ed aromatizzazione
Raffreddamento
Stoccaggio
MATERIE PRIME LIQUIDE(sego – digest)
MATERIE PRIME IN SACCHI
Stoccaggio delle materie primein magazzino
Caricamento impiantoa giostra
Pesatura ingredienti
Trasporto
Sego: stoccaggio in cisterna > 54-55°CDigest: pH 3.5
Miscelazione in base alla formula
Arrivo coloranti
Preparazione soluzione d’usoAria calda
Vapore 80-140°C
Aria ambiente
Spedizione
Metal detector
PET FOOD SECCO
Sprayzzazione
Metal Detector
ASSALCO
Prima Macinazione e miscelazione degli ingredienti per la preparazione
della ricetta base
Seconda Macinazione
Fondamentale per la “cosmetica” del prodottoAvviene con l’utilizzo di mulini a “martello”: granulometria a c.a. 1-1,25 mm
Macinata, la farina arriva direttamente all’estrusore
Influenza:
� Il processo digestivo� La densità, la cosmesi superficiale delle particelle estruse� L’efficienza di estrusione
Ridurre la granulometria degli ingredienti principali da misura di raccoltoa 4/6 mm attraverso l’utilizzo di un mulino a “martello” e
convogliare gli ingredienti necessari per la formulazione
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ASSALCO
FARINA
TRAMOGGIA SU CELLE DI CARICO
DOSATORE/ALIMENTATORE
LIQUIDI, VAPORE (u 25-28%)
PRECONDIZIONATORE
ESTRUSORE
25 bar, 100-150°C
TAGLIERINA
Estrusione
TRAFILA
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P0, < u
ASSALCO
Zone 1,Air Up
Zone 2,Air Down
Zone 3,Air Down
AirWarmUp
Jog,withPinPicker
FreshAir Inlet
ExhaustAir Troppo calda
Troppo umidaNon appetibile
EssiccazioneObiettivo: ridurre il contenuto di umidità del prodotto finito
al fine di prevenirela crescita batterica e fungina
Uscita dall’estrusore, la crocchetta viene inviataall’essicatore che riduce l’umidità da 25/28% (ingresso) a <10% (uscita)
L’essiccatore attraverso bruciatori alimentati a gas trasformaaria fredda in calda (80-85°C). Questa aria viene fattacircolare all’interno di un box chiuso in cui le crocchetteviaggiano cumulate su un tappeto mobile. Il tempo di permanenza del prodotto è di c.a. 30-45 min.
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ASSALCO
IGIENE POST ESTRUSIONE - Elementi critici
Salmonella
Mappatura punti critici (umidità –
sostanza organica)
Campionamento di monitoraggio
Risultati
Aggiornamento CCP/CP-Analisi
PrevenzioneIgiene
ambiente
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Piano di monitoraggio ambientale nelle zone limitrofe alla zona di produzione
ASSALCO
CCP nella produzione di pet food secco
1. Origine della materia prima
2. umidità all’uscita dell’essiccatore
3. corretto funzionamento del metal detector
4. pH del digest liquido
5. T del prodotto dopo raffreddamento
TUTTI QUESTI CONTROLLI SONO FONDAMENTALI PER GARANTIRE LA
SICUREZZA
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ASSALCO
Principali CP nella produzione di pet food secco
1. miscelazione delle materie prime (conformità vs. la formula/T)
2. estrusione/essiccazione/raffreddamento (T/granulometria/colore/forma)
3. peso netto confezioni
4. analisi chimica (nutrienti e vitamine)
5. prodotto rilasciato sulla base delle verifiche dei CCP/CP
TUTTI QUESTI CONTROLLI SONO FONDAMENTALI PER ASSICURARE LA
QUALITA’
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ASSALCO
HACCP pet food secco
Non può e non deve essere un esempio esaustivo: è solo una guida
PUNTI CRITICI DI CONTROLLO/OPRP SECONDO IL PIANO HACCP
RISCHI DA CONTROLLARE METODO TIPICO DI CONTROLLO
TRASPORTO/MAGAZZINAGGIOCONTAMINAZIONE O DETERIORAMENTO
(ES. UMIDITÀ) PROGRAMMA DI ASSICURAZIONE E DI ISPEZIONE
SPECIFICHE DI CONFORMITÀ DELLE MATERIEPRIME
MATERIE PRIME NON CONFORMI OCONTAMINATE
(ES. MATERIALE A BASSO RISCHIO)
PROGRAMMA DI ASSICURAZIONE DELFORNITORE + ISPEZIONE IN ENTRATA
TRATTAMENTO AD ALTA TEMPERATURA
CRESCITA BATTERICA DA LIMITE DI LETALITÀTROPPO BASSA
ES. BASSO RAPPORTO TEMPO/TEMPERATURA(INFERIORE A 90°C) DURANTE
L’ESTRUSIONE/PRESSATURA/COTTURA DELPRODOTTO
MONITORAGGIO/ISPEZIONE, CONTROLLO DELLASCADENZA
TRASFORMAZIONE CRESCITA MICROBICA O DI MUFFE(ES. CAUSATA DA ALTA AW)
MONITORAGGIO/ISPEZIONI, CONTROLLO DELLASCADENZA
CONFEZIONAMENTOCRESCITA MICROBICA CAUSATA DA CONDENSA(ES. DOVUTA DA UN’ALTA TEMPERATURA DI
RIEMPITURA)
MONITORAGGIO/ISPEZIONE DELLATEMPERATURA DI CONFEZIONAMENTO E
TEMPERATURA ESTERNA
INDIVIDUAZIONE DI METALLI CONTAMINAZIONE DA METALLIMAGNETI PERMANENTI, APPARECCHIATURE
ELETTRICHE PER L’INDIVIDUAZIONE DI METALLI
MAGAZZINAGGIO DEL PRODOTTO CRESCITA MICROBICA O DI MUFFEPROGRAMMA DI ASSICURAZIONE DI
AW/MAGAZZINO
MANIPOLAZIONE DELL’IMBALLAGGIO PRIMARIOCONTAMINAZIONE E DETERIORAMENTOCAUSATO DA PERDITA DI INTEGRITÀ
DELL’IMBALLAGGIOCONTROLLO VISIVO
ASSALCO
Bocconi in salsa/gelatina
Le materie prime, macinate, miscelate edomogeneizzate, sono spinte attraverso filiere checonferiscono al prodotto la forma prevista perpassare poi in un forno di cottura (a vapore/elettrico).Cotti, i bocconi sono tagliati, inscatolati in lattina e ricoperti con salsa.La lattina viene aggraffata ed avviata alla sterilizzazione.
Patè
Le materie prime, macinate e triturate, sono miscelate tra loro, sottoposte a preriscaldamento
(50°-85°C) ed inscatolate in lattine, mescolate o non con bocconi/pezzi di carni muscolari cubettate.
La lattina viene aggraffata ed avviata alla sterilizzazione.
PET FOOD UMIDO
MATERIE PRIME IN
POLVEREMISCELAZIONE
CARNI
FRESCHEMetal Detector
Emulsionatore 5mm
COTTURA 120° 3-5’
Estrusione
“bocconi”
Metal Detector
Chiusura contenitore
STERILIZZAZIONE
Magazzino e spedizione
INGREDIENTI VEGETALI
Preparazione Salsa “Matrix”
Riempimento contenitore
SbriciolatoreTritacarne
13 mm.
CARNI CONGELATE
Tritacarne 13 mm.
Preparazione “Matrix” (Patè)
PET FOOD UMIDO
vascaRAFFREDDAMENTO
ASSALCO
Processo di sterilizzazione (definizione F0)
E’ il t di permanenza durante il quale viene mantenuta la T al centro della massa per
avere la diminuzione logaritmica del microrganismo target
Obiettivo
rendere il prodotto finito stabile a T ambiente per un lungo periodo (24-36 mesi)
Misura
valore F0, l'effetto letale (o trattamento sterilizzante) a 121 °C che si desidera ottenere con
determinati presupposti (prodotto e microrganismo-bersaglio, es. Clostridium botulinum).
E’ prassi operativa avere un valore F0 compreso fra 8 e 12.
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Catena esterna Catena interna
Passo (inch) 4,625 3,500
n°passi necessari 2552 3182
Numero catene 2 2
Totale passi necessari 5104 6364
Lunghezza catene
necessaria (inch) 23606 22274
Lunghezza catene
necessarie (m) 600 566
Metri di scorta necessari 30 30
Tootale Catena da Fornire 630 596
Sterilizzatore in continuo FMC
LT1
LT2LT3
LT4
Cooling
Catene richieste
15m
ASSALCO
Processo di sterilizzazione (determinazione F°)
Tecno/formato Data misuraF0 fine steam
dome
F0 ciclo tutto STD con temp
iniziale al limite critico (55°C)
T entrata
minima
T Preheating
minima
T Steam Dome
minima
F0 con
Tentr=55°C,
Preheat e St
Dome Minima
1200 CHP
08/09/2008 3,01
14,9 55°C 120°C 129,5°C 13,7
14,9 55°C 121°C 129,5°C /
14,9 60°C 120°C 129,5°C /
01/04/2009 3,44
13,4 55°C 120°C 129,5°C 12,6
13,4 55°C 121°C 129,5°C /
13,4 60°C 120°C 129,5°C /
400 CHP08/01/2009 6,07 16,5 55°C 120°C 129,5°C 15,4
22/10/2009 7,60 19,7 55°C 120°C 129,5°C 18,3
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ASSALCO
Tipo di Prodotto: XXX
Parametro Limite minimo Set Point/Target Limite massimo
Velocità Catena Interna (cpm) 21 25,8 26,5
Velocità Catena Esterna (cpm) 16 20,8 21,5
Temperatura TTC 5 (°C) 119 120 123
Temperatura TTC 2 (°C) 128,5 129 130
Temperatura TTC 3 (°C) 70 80 110
Temperatura TTC 6 (°C) 62 72 92
Temperatura TTC 7 (°C) 42 52 67
Pressione PT 3 (bar) 0,8 1,1 1,4
Temperatura TTR 12 (°C) 120 121 124
Temperatura TTR 13 (°C) 120 121 124
Temperatura TTR 14 (°C) 129,5 130 131
Temperatura TTR 15 (°C) 129,5 130 131
Pressione PT 4 (bar) 0,9 1,2 1,5
Temperatura TTC 1 (°C) 87 97 107
Temperatura TTC 4 (°C) 101 121 131
Temperatura TTC 8 (°C) 6,5 26,5 36,5
Temperatura TTC 9 (°C) 5 25 35
Temperatura TTC 10 (°C) 2 22 37
Temperatura TTR 11 (°C) 84 104 124
Temperatura TTR 16 (°C) 101 121 141
Temperatura TTR 17 (°C) 35 85 95
Temperatura TTR 18 (°C) 128 129 131
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ASSALCO
WEEK 18-21
(04 maggio 2010 - 25 maggio 2010) VASCA DI RAFFREDDAMENTO
Livelli di contaminazione
wk giorno ora Lettura cloro Swan
cloro libero (ppm)
cloro totale (ppm)
Limite min cloro libero (ppm)
Target cloro libero (ppm)
pH (6,5-9,5) ****
CBT ufc/1mL (22°C)
limite: senza
variazioni anomale
Coliformi ufc/100mL
(37°C)
limite 0 ufc
/100ml
3M Petrifilm PCA per TVC; 3M Petrifilm-Coli per Coliformi
count. Membrana 0,45u bianco/verde - Tergitolo (E.
coli e coliformi)
18 04/05/2010 13.44 0,68 0,79 0,84 0,50 1,00 8,46 250 - 0 019 11/05/2010 13.58 0,50 0,56 0,92 0,50 1,00 8,51 66 - 0 020 18/05/2010 14.53 1,16 0,92 1,35 0,50 1,00 8,65 32 - 0 0
21 25/05/2010 15.17 0,61 0,55 1,13 0,50 1,00 8,65 132 - 0 0
IGIENE POST STERILIZZAZIONE – Elementi critici
Controllo del Cl nell’acqua di raffreddamentoObiettivo < 100 UFC/1ml
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ASSALCO
CCP nella produzione di pet food umido
1. origine della materia prima (fornitori approvati)
2. corretto funzionamento del metal detector
3. chiusura del contenitore (lattina, vaschetta, ecc.)
4. sterilizzazione: controllo registrazione parametri tecnici (T, t, P)
5. livello di sanificante nell’acqua di raffreddamento, T contenitore dopo
raffreddamento (max 50°C)
TUTTI QUESTI CONTROLLI SONO FONDAMENTALI PER GARANTIRE LA
SICUREZZA
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ASSALCO
Principali CP nella produzione di pet food umido
1. miscelazione delle materie prime (conformità vs formula/T)
2. emulsionatura (T), aspetto dei “bocconi” (dimensioni, granulometria, colore), cottura
(T e t), peso netto
3. verifiche di monitoraggio del valore di F0/formato/tecnologia di processo
4. analisi chimica (nutrienti e vitamine)
5. prodotto rilasciato sulla base delle verifiche dei CCP/CP
TUTTI QUESTI CONTROLLI SONO FONDAMENTALI PER ASSICURARE LA
QUALITA’
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ASSALCO
HACCP pet food umido (lattine, buste, ecc.)Non può e non deve essere un esempio esaustivo: è solo una guida
PUNTO CRITICO DI CONTROLLO/OPRP SECONDO
IL TUO HACCPRISCHI DA CONTROLLARE METODO TIPICO DI CONTROLLO
TRASPORTO/MAGAZZINAGGIOCONTAMINAZIONE O DETERIORAMENTO
(ES. TEMPERATURA) PROGRAMMA DI ASSICURAZIONE E DI ISPEZIONE
SPECIFICHE DI CONFORMITÀ DELLE MATERIE PRIMEMATERIE PRIME NON CONFORMI O CONTAMINATE
(ES. MATERIALE A BASSO RISCHIO)PROGRAMMA DI ASSICURAZIONE DEL FORNITORE ED
ISPEZIONE IN ENTRATA
TRASFORMAZIONE CRESCITA MICROBICA CAUSATA DA TRASFORMAZIONENON CORRETTA
TEMPO DI MONITORAGGIO ED ISPEZIONE DELLATEMPERATURA, CONTROLLO DELLA SCADENZA
INDIVIDUAZIONE DI METALLICONTAMINAZIONE DA METALLI
(ES. AMI DA PESCA)MAGNETI PERMANENTI, APPARECCHIATURE ELETTRICHE
PER L’INDIVIDUAZIONE METALLI
RIEMPIMENTOCRESCITA MICROBICA
DOVUTA A SOTTO-STERILIZZAZIONE (CAUSATA DARIEMPITURA ECCESSIVA DI BOCCONI)
ISPEZIONE 100% DEL CONTROLLO SULLO SPAZIO DITESTA/CONTROLLO DEL PESO
AGGIUNTA DI SUGHICRESCITA MICROBICA
DOVUTA A SOTTO-STERILIZZAZIONE (CAUSATA DARIEMPITURA ECCESSIVA DI BOCCONI)
ISPEZIONE 100% DEL CONTROLLO SULLO SPAZIO DITESTA /CONTROLLO DEL PESO
CUCITURA/CHIUSURA ERMETICACRESCITA MICROBICA
(ES. INCLUSIONE DEL PRODOTTO NELLA CHIUSURA, BORDO DANNEGGIATO)
CONTROLLO DELLA CUCITURA/CHIUSURA ERMETICA
STERILIZZAZIONE
CRESCITA MICROBICADOVUTA A SOTTO-STERILIZZAZIONE (ES. BASSATEMPERATURA INIZIALE, RIDOTTO TEMPO DISTERILIZZAZIONE E BASSA TEMPERATURA DI
STERILIZZAZIONE) CHE PORTA A F0 MENO DI 3
CALIBRATURA E MONITORAGGIO
RAFFREDDAMENTOCONTAMINAZIONE MICROBICA DURANTE IL
RAFFREDDAMENTO (ES. CAUSATA DA ASSENZA DICLORO)
CALIBRATURA E MONITORAGGIO (DELLASTRUMENTAZIONE DI DOSAGGIO E QUALITÀ DELL’ACQUA)
MANIPOLAZIONE DELL’IMBALLAGGIO PRIMARIOCONTAMINAZIONE E DETERIORAMENTO CAUSATO DA
PERDITA DI INTEGRITÀ DELL’IMBALLAGGIO CONTROLLO VISIVO
ASSALCO
IGIENE POST STERILIZZAZIONE - Elementi critici
Trasporto lattine sterilizzate
Stoccaggio pallet di prodotto finito
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ASSALCO
RILASCIO del PRODOTTO FINITO
Ogni lotto di prodotto finito, per essere considerato idoneo alla distribuzione sul mercato ai fini
della vendita, deve passare attraverso un processo formale di liberazione che ne garantisce la
completa conformità agli standard
(sicurezza alimentare, qualità, nutrizione)
Solo dopo che tutti i controlli di processo e di prodotto
sono stati ultimati e verificati,
è possibile emettere la comunicazione formale
di completa conformità alle specifiche,
rendendo il lotto dell’alimento prodotto disponibile alla spedizione
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ASSALCO
Campionamento in autocontrollo
Mangime finito: ciascun lotto di produzione di ciascuna referenza
Il campione viene costituito mescolando tutti i prelievi di prodotto riferiti ad un determinato
lotto per determinare peso specifico e umidità ma soprattutto per verificare la conformità a
standard microbiologici:
• direttamente dopo trattamento termico: assenza di Clostridium perfringens in 1 g di
prodotto
• durante o al termine dell'immagazzinaggio: Salmonella: assenza in 25 g: n=5, c=0, m=0, M=0
Enterobacteriaceae: n=5, c=2; m=10; M=300 in 1 g
Dal campione complessivo, si preleva dopo adeguata miscelazione il campione finale posto in
buste sigillate, identificate con etichetta (prodotto e data), stoccate ed archiviate (es. per anno)
in apposito locale chiuso
I campioni sono conservati fino alla data di scadenza del prodotto cui si riferiscono (almeno 2
anni).
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ASSALCO
In sintesi…
Cosa significa garantire Qualità e Sicurezza?
Piani di controllo analitici per verificare l’idoneità
(organolettica, assenza di sostanze indesiderabili, ecc.)
dei materiali e delle materie prime prima dell’uso e/o dei prodotti finiti
prima della distribuzione
Solida e profonda conoscenza delle filiere a monte e
di quanto accade nel mondo esterno
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Piano di analisi volontarie di monitoraggio
Criteri per la scelta del laboratorio
Laboratori con Sistema Qualità certificato e metodo di analisi accreditato
Attivi nel condurre la determinazione analitica richiesta
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ASSALCO
Azienda/Marchio/
Prodotti/Immagine
Ricerca Scientifica
Opinion Leader
Media
Fornitori materie prime,
packaging, prodotti finiti
Consumatori
Autorità di controllo
& Nuove leggi
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
Tutti gli “Attori” sono importanti e vanno tenuti tutti in grande considerazione
ASSALCO
Ma il loro impatto sull’attività dell’Azienda è lo stesso ?
Ricordando alcuni fra i più recenti problemi di sicurezza del prodotto: Ocratossina in
cereali, ITX, Colorante Sudan, micotossine, diossina, melamina, …
il principale (non unico) “Attore” che ha determinato l’insorgenza di tali problemi di
sicurezza è stato
…il fornitore/i fornitori di materie prime, materiali di confezionamento
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ASSALCO
Cosa si può fare?
Diventare “esperti” dei processi produttivi delle materie prime,
dei materiali di confezionamento, dei prodotti finiti
E’ necessario per tutti i materiali di processo (materie prime/materiali di
confezionamento) ?
No, solo su quello che è critico !
Es. per un alimento umido per cani/gatti, i materiali di processo critici potrebbero essere:
- materie prime di origine animale
- contenitori e coperchi in banda stagnata
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ASSALCO
Paesi terzi = Prospettive economiche
Mercati
futuri
Nuovi prezzi
Risk
Management
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
Cosa si può fare ?
Eliminare o quantomeno “ridurre” la distanza
tramite rapporti e collaborazione con il nostro fornitore/produttore
ed un flusso di informazioni adeguate
Come ?
Contratti di fornitura chiari
Conformità alle normative comunitarie di settore
Visite ispettive
Protocolli di produzione
con specifiche anche non previste dalla normativa
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012
ASSALCO
GGGGrazie per l’attenzione !razie per l’attenzione !razie per l’attenzione !razie per l’attenzione !
[email protected] [email protected]
Francesca Russo – II.ZZ.SS. 5-6 giugno 2012