L’impegno dei soci di Roma e Foggia

Giardino e benessere

della Commissione Volontariato

I primi passi

inserto redazionale di illustrato / giugno 2016

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Cari soci, la società nellaquale viviamo èsempre piùcomplessa erichiede allepersone capacitàdi adattamento edi interpretazione

sempre più elevate. Se i giovani, per ovvieragioni, hanno maggiore facilità dicomprendere e rispondere a un mondosempre più affollato di bit, chi ha qualcheanno in più può fare fatica. È qui chedovrebbe entrare in campo la curiosità, lospirito di adattamento, la voglia di nonperdersi nessuna delle mille opportunitàche si offrono. Insomma, dipendesoprattutto da noi saper essere semprepresenti e aggiornati. Anche a questoservono le iniziative, come la visita inprogramma in questi giorni al Cern diGinevra e di cui vi parleremo sul prossimonumero: offrire occasioni di informazione,aggiornamento, ma soprattutto essere di stimolo culturale. Spingerci a guardare lontano.Per fortuna, un’azienda strutturata e dallastoria ricchissima come la Fiat(permettetemi in questo caso di ricorrerealla vecchia ragione sociale) offre tanteopportunità. Associazioni come l’Ugaf, oltrealla fondamentale funzione sociale e diaiuto a quanti sono nel bisogno, hannocome seconda funzione quella di offrireopportunità di relazione, di aggiornamento,di appagamento intellettuale. Ai soci e ailoro cari, con particolare attenzione aigiovani che noi possiamo aiutare in moltimodi a inserirsi nel mondo del lavoro.Ben vengano, dunque, le visite al Cern, maanche alle mostre o le partecipazioni aeventi culturali. Così come sono benvenutele iniziative come quelle della FondazioneAgnelli rivolte al mondo della scuola e dellostudio. Penso che l’attenzione che poniamoalla “sostenibilità” di quanti stanno intornoa noi faccia parte del Dna della nostraazienda che tutti quanti dobbiamocontribuire a mantenere.Buona lettura

Diego Pistone

LA BUONA NOTIZIA

David Hockney79 anni di giovani ideeLa vecchiaia è una questione di età o di atteggiamento?Se acciacchi e prospettive che si assottigliano spin-gono i più a una risposta quasi ovvia, di certo la curio-sità e la perenne voglia di fare, oltre che uno spirito cheva al di là delle regole, mantengono giovane il cervelloe anche il modo di affrontare la vita. Lo dimostra ungrande genio della pop art figurativa mondiale: DavidHackney che, a 79 anni, dipinge con la stessa fre-schezza di idee di un ragazzino. La Royal Academy di Londra questa estate inaugurauna mostra “David Hockney RA: 82 Portraits and 1 Stilllife”, nella quale si potranno ammirare 82 grandi ritrattie una natura morta che raccontano tutta la sua ricercasul colore e le forme, partita dalle magnifiche sugge-stioni di maestri come Sargent o Hopper. Oggi, Hockney, che ha scelto la California come patriadi adozione, continua a essere un artista poliedrico, in-cisore, disegnatore e ritrattista, fotografo, autore di col-lage fotografici realizzati con le Polaroid e curiosoinnovatore, nonostante l'età, di arte espressamentepensata per iPad e iPhone. Un giovane senza tempo.

PERCORSIInserto redazionale di Illustrato per i soci UgafSegreteria centrale: 011/0068665 / infotessereugaf@fcagroup.comCoordinamento editoriale: Paola Ravizza

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Vi avevamo promesso di informarvi at-traverso illustrato e Percorsi sulle attivitàdella Commissione Volontariato.Qualche tempo fa, una riunione opera-tiva ha radunato soci Ugaf e rappresen-tanti delle principali associazioni che siprodigano nell'aiuto agli indigenti e allepersone che vivono situazioni di disagio.Un primo contatto per raccontare obiet-tivi e necessità.L'idea è partita dal presidente generale

Ugaf, Diego Pistone, che, appena eletto,aveva promesso maggiore impegno perla solidarietà sociale. L'aiuto è di tipo or-ganizzativo, con la creazione di una piat-taforma nella quale le organizzazionibenefiche possano incontrarsi, confron-tarsi e far conoscere le proprie necessitàattingendo al grande serbatoio di per-sone disposte a collaborare: tra queste,anche i soci. «Non vogliamo creare unanuova associazione - ha spiegato Pi-

Primi passiper la Commissione VolontariatoObiettivo: mettere in contatto i volontari Ugaf con gli enti benefici del Torinese coinvolti nell'iniziativa. Inizia un breve viaggio per presentarli. Partiamo dall'Associazione italiana sclerosi multipla

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stone -, ma disporre di una sorta di con-tenitore all'interno del quale far incon-trare domanda e offerta. Cerchiamo dimoltiplicare le capacità organizzative esarà questo il nostro contributo almondo del volontariato. Non preten-diamo di creare nulla di nuovo, mentrevogliamo enfatizzare e rendere fruibili allapiù vasta platea possibile le attività checiascuno fa».Alla riunione operativa, ospitata al centro Si-sport di via Olivero a Torino, i rappresentantidelle associazioni coinvolte hanno avutol'opportunità di conoscersi e spiegarecampo d'azione, obiettivi, metodi di lavoro.Molte di queste sono disposte ad acco-gliere persone che abbiano anche solopoche ore la settimana, purché diano unminimo di continuità. Sono Joni andFriends (www.jafitalia.org, via Vittorio Cuni-berti 84 , Torino. Cel. 339.7605826), BancoAlimentare (www.bancoalimentare.it/it/to-rino. Corso Roma 24 TER, Moncalieri. Tel:011.682 2416), Sea - Servizio EmergenzaAnziani (www.seaitalia.eu, via Giolitti 21,Torino ma esistono numerose sedi territo-riali. Cel: 335.5751887), Obiettivo Famiglia(www.paroladellagraziatorino.com/obiet-tivo-famiglia. Cel: 338.1083609) e Asso-ciazione italiana sclerosi multipla. Per avere più informazioni basta contat-tare il call center della Commissione Vo-lontariato per il quale, tra l'altro, servonopiù persone per estendere l'orario di aper-tura. La sede è in via Olivero 40, Torino (neilocali Sisport) ed è attiva il martedì dalle 14alle 18 e il giovedì dalle 9 alle 13. Tel.011.0065716; fax 011.0065480. Emailvolontariatosocialeugaf@fcagroup.com. Vi invitiamo caldamente anche a compi-lare il modulo di adesione della Commis-sione (qui accanto) perché c'è moltobisogno di voi. Come il mare è fatto datante microscopiche gocce d'acqua,anche un piccolo aiuto è fondamentale

per far girare la macchina della solida-rietà. Tutti servono. Per il momento la piattaforma è in fasesperimentale e riguarda l'area torinese eprovincia, in attesa di esportarla anche al-trove. Nulla vieta, però, che, se siete inte-ressati ma vivete in altre regioni, nonpossiate contattare il vostro Gruppo di ap-partenenza per verificare quali opportunitàesistono. Nelle pagine seguenti presen-tiamo il Gruppo di Foggia, nel quale moltisoci partecipano attivamente a varie inizia-tive benefiche.

ASSOCIAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA (SEZIONE DI TORINO)Su Percorsi vi presenteremo anche leassociazioni coinvolte con Ugaf nel pro-getto e le loro necessità. La prima èl’Associazione italiana sclerosi multipla(Aism). Nel consiglio direttivo provincialesiede Tonino Pazzi che ha raccontato,durante la riunione della CommissioneVolontariato, che l'Aism torinese si oc-cupa di circa 600 disabili con necessitàdi assistenza continua: devono esseretrasportati da casa verso ospedali, pa-lestre eccetera e riaccompagnati acasa. L'associazione ha in dotazionesette pulmini, ma c'è bisogno di qual-cuno che li guidi. Basta la patente B.Collaborano già una ventina di ex di-pendenti Fiat.L'Aism vive, come molte associazioni, didonazioni e vendite di beneficenza: fiori,mele e pelouche. Se il contatto con i di-sabili per qualcuno può essere faticoso,sappiate che servono persone ancheper le vendite. Fatevi sotto! La sezione di Torino è in strada del Fortino22 (da lunedì a venerdì 9,30 - 12,30, giovedì 14 - 17. Tel. 011.522381, fax011.4360988. E-mail, aismtorino@aism.it.Sito: www.aism.it/torino).

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COMMISSIONE VOLONTARIATO SOCIALERICHIESTA DI ADESIONE

Io sottoscritto/a

Data e luogo di nascita

Indirizzo Cap

Città Prov.

Socio UGAF / CEDAS / GDF Tessera num.

Codice fiscale

Recapiti telefonici Fisso Mobile

Indirizzo e-mail

In quale campo di volontariato intende impegnarsi?

consegna spesaaccompagnamento o disbrigo pratiche burocraticheaccompagnamento visite ambulatorialiaccompagnamento o disbrigo commissioni variecompagnia domiciliareprima visita domiciliareaccompagnamento culturalealtro

In quale giorno e in che ora intende impegnarsi?

lunedì mattino: dalle ore alle ore pomeriggio: dalle ore alle oremartedì mattino: dalle ore alle ore pomeriggio: dalle ore alle oremercoledì mattino: dalle ore alle ore pomeriggio: dalle ore alle oregiovedì mattino: dalle ore alle ore pomeriggio: dalle ore alle orevenerdì mattino: dalle ore alle ore pomeriggio: dalle ore alle oresabato mattino: dalle ore alle ore pomeriggio: dalle ore alle oredomenica mattino: dalle ore alle ore pomeriggio: dalle ore alle ore

In quale area / quartiere / circoscrizione desidera operare?

Data Firma

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 13D. l.g.s- 192/2003Segreteria via Olivero 40, 10135 Torino: martedì 14/18 giovedì 9/13. Tel. 0110065716 fax 0110065480 volontariatosocialeugaf@fcagroup.com

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La pensione prima o poi arriva per tutti, manon ditelo ad Antonio Brunetti, il super at-tivo presidente del Gruppo Ugaf di Romache proprio non vuole saperne di riposo.Anzi, racconta che dopo un mese di ospe-dale, iniziava a patire la sedentarietà. Tantoche persino il suo medico si era convintoche farlo tornare in attività avrebbe giovatoalla guarigione. E così è stato. Il lavoro è vita per Brunetti: iperattivo, sin-ceramente interessato al prossimo, una vitaspesa per l'Azienda, prima come capo uf-ficio del personale e poi come responsabilecommerciale. Dovrebbe essere in pensionedal 1999. Invece, tanti anni fa ha preso ilmandato dell'Ugaf come una missione. «Èlui - racconta Priscilla Talacchi, delle comu-nicazioni istituzionali di FCA, lei stessaun'“istituzione” romana - che si occupa diindividuare i soci per le Stelle al merito o diaiutare a compilare le dichiarazioni dei red-diti, a organizzare la distribuzione dei pa-nettoni a fine anno o a portare i doni aglianziani in difficoltà. È un instancabile aggre-gatore di persone col grande dono di sapercoltivare i rapporti nel tempo». «Tutto ciò non pesa - dice Brunetti -. Mistancherei del contrario. Il Gruppo ha sedenel Motor Village di Roma, in viale Manzoni,e qui continuo a lavorare, non solo perUgaf, ma anche per l'Azienda. Ho conser-vato un portafoglio clienti ben nutrito dicoetanei che oggi presentano figli e nipoti.Il risultato è che faccio vendere auto». Brunetti è anche un’ottimo stratega: hafatto sì che il passaparola tra iscritti diven-tasse lo strumento principe per aiutare i

soci più bisognosi. «Con una telefonataben fatta si capisce come stanno e, per chiè in difficoltà, scatta la rete della solidarietà».Lui, l'aiuto lo porta davvero, andando a vi-stare le persone a casa o in ospedale. Unadedizione che spesso si trasforma in unboomerang positivo, con l'iscrizione dei co-niugi: così il gruppo non si rimpicciolisce.«Non bisogna mai mollare - aggiunge -, mainventarsi sempre qualcosa di nuovo, tantoper il Motor Village quanto per l’Ugaf,anche se qui preferisco puntare sul tradi-zionale pranzo sociale piuttosto che su giteculturali, visto che siamo tutti anziani, tra i75 anni o più, e molti poco abbienti: è il no-stro vero momento sociale». Che si tratti di vendere auto o di migliorarela vita delle persone, Brunetti dimostra cheil coinvolgimento ripaga. «I miei sforzi sonoriconosciuti. Il Gruppo ha circa 600 iscritti,una quarantina residenti a Pescara: il 96per cento di costoro mi ha rieletto per l’en-nesimo mandato, nonostante il limite di tre.Che dovevo fare? Non nego di sentirmi ap-pagato, ma in cambio do tutto me stesso».

La passioneper il lavoro

Percorsi IX

Una grandeabilità nel mantenere i rapporti con lepersone e nel sapervendereautomobili,anche oggiche è inpensione.AntonioBrunetti, il presidentedel Gruppo di Roma, si racconta

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Nunzia Bufo, presidente del Gruppo locale, parla di una comunità solidale, con grandi potenzialità nell'aiuto al prossimo

Nunzia Bufo, presidentedel Gruppo di Foggia.Sotto, uno standorganizzato per la raccolta fondi di un’associazionebenefica a Foggia

Foggia, città di volontari

Il 21 e 22 maggio scorsi, a Foggia, c'èstata la Festa del Volontariato, organiz-zata dal Centro di servizi al volontariato lo-cale, che ha radunato le associazioni dellaCapitanata. Un modo corale per coinvol-gere quei cittadini non ancora iscritti a unadelle compagini cittadine dedite alla soli-darietà sociale, culturale o ambientale. Tra i protagonisti della manifestazionec’erano diversi soci Ugaf, impegnati, aloro volta nel Banco alimentare, all'Avis,all’Anfass. Tra di loro, anche Nunzia Bufo,presidente del Gruppo FPT IndustrialFoggia, in qualità, però, di socia della“San Michele Arcangelo pro Bambini diChernobyl” che, da trent'anni, ospita i ra-gazzi provenienti da quella zona: «Untempo arrivavano i giovani colpiti diretta-mente dalla radioattività - dice -, oggi iloro figli, che hanno ereditato le malattiegenetiche dei genitori».Nunzia racconta del suo Gruppo Ugaf:«Sono oltre mille persone di cui, almenometà, sono certa, fa volontariato. I numeriesatti non li conosco: d’altronde aiutareil prossimo è un questione privata, unqualcosa di cui non si ama parlare». Per-ché tanta solidarietà? «Non è maitroppa». Molti sono in Abc e Ual, asso-ciazioni che si occupano di disabili: ten-gono compagnia ai degenti o li aiutano alavarsi e a mangiare. «Lavori umili, fatticon amore e generosità - commentaNunzia -. Con profondità d’animo. Il vo-lontariato, qualunque esso sia, è un fattoconcreto, non un fenomeno che subiscele mode». Molti soci aiutano il Banco alimentare,una tradizione che condividono con lo

stabilimento FPT Industrial che da anniaderisce alla raccolta del cibo fresco nonconsumato in mensa.L'ambiente influenza scelte come queste,specialmente in una città di medie dimen-sioni come Foggia, nella quale i contatti eil passaparola fra i 150 mila abitanti, sonopiù facili. È probabile che manifestazionicome la Festa del Volontariato riescanoad avvicinare le persone alle reali neces-sità della società: dall’assistenza ai malati(se si è tagliati per farlo) al volantinaggio,all’aiuto al mercatino vendendo oggettiper raccogliere fondi a favore delle asso-ciazioni di beneficenza. L’intento è anchesmuovere le coscienze, far riflettere su tu-tela dei diritti e nuove povertà che afflig-gono famiglie, anziani, disabili, immigrati. Solitudine, degrado e disagio abitativo sicombattono con la cittadinanza attiva econ un modo alternativo di abitare la cittàe i suoi dintorni. Chi, tra i soci di Foggia,volesse essere protagonista attivo in unadelle associazioni benefiche, può chie-dere il tramite dell’Ugaf, telefonando allo0881.819359 o 819635 il lunedì (9 - 12).E-mail ugaffoggia@cnhind.com.

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CANDIDATUREEcco le date per le presentazioni delle candidature suddivise per gruppi: TEKSID: entro il 26 luglio. A Torino, in via Olivero 40, Torino. Lunedì 15 /17.30, martedì e venerdì 9/11.30. A Carmagnola, in via Q. Sella 52 c/o Associazione Alpini, venerdì 14.30 / 16.30. A Crescentino, in via Galileo Ferraris c/o Villa Tournon martedì e venerdì 9/11.30. Tel. 011.0065456. Email ugaf.teksid65@libero.itIVECO SEDE CENTRALE: entro il 15 settembre in via Puglia 35, Torino. Martedì e giovedì 14.30/17.30. Tel. 011.0072429 o 72467. Email: ugaf-ivecosede@cnhind.com EX FIAT AVIO - POMIGLIANO D’ARCO: entro il 30 settembre, in via Bellini 8, Pomigliano.Lunedì, mercoledì e venerdì: 10/12 e 16/19.Tel. 081.8038308, cell. 333.4237518. Email: ugafgruppo76pomi@libero.it

NUOVI COMITATI ESECUTIVIENTI CENTRALIPresidente Delegato: Anna Cammarota Vicepresidente: Maria Piera Vai, Marinella ZenoglioSegretario: Maria Elena FerrarisConsiglieri: Paolo Bono, Annamaria Cesa, Renato Laveder, Francesca Maina, Carla Margara,Gianni Montagnana, Sergio Ripa, Remo Ronco, Giuseppe Stacchino, Gianpiero Ravera, ElsaRoggero, Giliola Cai, Rossana FerreroMIRAFIORI PLANT Presidente Delegato: Teresa Persichilli Vicepresidente: Luigi Colella, Pasquale EpiscopoSegretario: Agostino CamandonaConsiglieri: Giuseppe Alessandro, Luigi Caglieris, Germano Biglia, Giacomo Chichi, Igino Colleoni, Rosettina Dellavalle, Mario Digioia, Enzo Garrone, Renato Munari, Gerardo Lepore, Gino Nagliati, Pier Luigi Genta, Guido VigliettiSTABILIMENTO DI TERMOLIPresidente Delegato: Amerigo Di Giulio Vice Presidenti: Antonio D’Onofrio, Francesco RosatiSegretario: Giovanni ChimissoConsiglieri: Saverio Francabandiera, Mariano Fusaro, Franca Festa, Claudio Giardino,Antonietta Pennese, Antonio Sisto, Giuseppe Luciano IVECO STAB. DI BRESCIA Presidente Delegato: Teodoro Montanaro Vicepresidente: Giancarlo Calosio Segretario: Carlo PizzichilloConsiglieri: Giuseppe Bonera, Roberto Bulgarelli, Monica Dilda, Giulio Indelicato, Giovanni Marini, Stefano Moscatelli, Pietro Savoldi, Giuseppe Valsecchi CNH INDUSTRIAL LECCEPresidente Delegato: Angelo Maruccia Vicepresidente: Maria Teresa Faggiano Segretario: Francesco GiganteConsiglieri: Antonio Alfieri, Salvatore Attanasio, Oronzo Negro, Luciano Cazzolla, Franco De Vitis, Cosimo LosapioPARTS & SERVICESPresidente delegato: Giuseppe Collura Vice Presidente: Antonio Berlucchi Segretario: Piermarino BacchiorriConsiglieri: Ferruccio Albarello, Silvana Bruera, Lucia D’Aquila, Eugenio Francia, Michele Porporato, Giuseppe Schipani EX FIAT AVIO BRINDISIPresidente Delegato: Giuseppe Fortunato Vicepresidente: Rosetta CarrozzoSegretario: Eupremio Pica Consiglieri: Rosalba Cavallo, Antonio Dell'Atti, Pietro Perrone, Osvaldo Santovito EX STABILIMENTO LINGOTTO Presidente Delegato: Giliberto Graziella Vicepresidente: Abrate Flavio Segretario: Zatelli AdonellaConsiglieri: Saitto Amedeo, Leone Giovanni, Moda Rosanna, Goglio Walter

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Una cena, un gioco innocente fra amiciche si conoscono quasi da sempre eoggi, tra i 40 e i 50 anni, sono più omeno affermati, più o meno felici dellapropria vita sentimentale, quasi tutti le-gati a una donna, eccetto uno, che arrivada solo, benché avesse preannunciato ilcontrario. E poi, la presenza più ingom-brante, quella che nel film chiamano la“scatola nera”: lo smartphone. “Perfetti sconosciuti”, di Paolo Genovese, è molto probabilmente il film dell'anno, unadi quelle felici “siringate” di consapevolezza su che cosa sia diventata la nostra società,da quando sono arrivati in “aiuto” (d'obbligo le virgolette), smartphone, social networke media. Il gioco, infatti, consiste nel leggere ad alta voce i messaggi o nel far sentirele telefonate che arriveranno da lì in avanti. Si svela un mondo nuovo. Che cosa sicela, ma soprattutto, chi sta dietro i messaggi e l'uso parossistico dei telefonini? Il ridicolo dramma della non conoscenza si svolge in una casa borghese, ai Parioli diRoma, attraverso dialoghi serrati, battute ironiche che virano al sarcasmo, improvvisicarotaggi nella vita di ciascun personaggio che alle prime battute appare in un modo,e poi, a gioco avviato, è tutt'altro.Il film, ottimamente interpretato da Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini,Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher e Kasia Smutniak, non perde ritmo,inchioda alle vicende quasi surreali dei personaggi, fino al colpo di scena conclusivo. Si vorrebbero usare famigliarità e consuetudine dei rapporti per avallare omertosi silenzi:lasciar correre per evitare discussioni. Il vuoto di senso, per strappare una citazione a unaltro bel film uscito anni fa, “I giorni dell'abbandono” di Roberto Faenza, è dietro l'angolo. Così, anche chi si lascia coinvolgere in questa storia, non può che arrendersi all'evidenzache persino i rapporti più consolidati in quest'epoca liquida, come la definisce il socio-logo Zygmunt Bauman, di facili comunicazioni, contatti veloci e virtuali, ha perso la con-sistenza e la profondità dei collegamenti reali e concreti, fatti di persona.

Il film è ancora in circolazione, anchenelle sale di seconda visione. E pre-sto sarà disponibile anche in dvd eonline: non perdetevelo, perché rac-conta la società così come è nellarealtà. Aleggia su sceneggiatura eregia, la lezione di Ettore Scola edella sua meravigliosa capacità dileggere l'animo umano attraversomeschinerie e contraddizioni.

Il film di PaoloGenovese è unconvincentespaccatodellagenerazionedei 40,50enni.Sarcastico e amaro, con finale a sorpresa

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In alto, Marco Giallini e un’intensa KasiaSmutniak in una scenadel film. A fianco, la locandina

Perfetti sconosciuti

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Sono sempre di più gli italiani che siprendono cura delle piante. All'inizio erasolo una moda, ora, probabilmente,anche una filosofia di vita: il verde, lanatura, il mondo pulito. E ancora, ilrelax, il “prendersi cura di”. In effetti, suquest'ultimo punto c'è chi sostieneche far crescere bene una pianta,anche un solo vasetto di basilico suldavanzale, sia un po' come prendersicura di se stessi perché c'è un legamesottile che lega l'essere umano alverde: le radici, la linfa, lo stesso biso-gno di nutrimento e di sole. Forse, perquesto inconscio parallelo, ci sentiamoimmedesimati nei trattamenti che rivol-giamo al verde. I benefici dell'attività sono noti datempo, tanto che nei paesi anglosas-

soni hanno coniato l'espressione Hor-totherapy, ortoterapia, per definire ladisciplina a metà tra giardinaggio e psi-coterapia impiegata per aiutare le per-sone a raggiungere un miglior stato dibenessere. Intanto, riguarda tutti: bambini, adulti,anziani, uomini, donne. Persone chevogliono stare in mezzo alla natura ochi ha disabilità cognitive o fisiche, oancora disturbi relazionali. Chi si sentesolo o manca di senso di apparte-nenza a un gruppo, come accade a chiè uscito dal mondo del lavoro. «Che si chiami ortoterapia o giardinag-gio - dice Edoardo Santoro, botanicoe responsabile del giardino del Borgomedioevale di Torino e dell'orto di Pa-lazzo Madama, nonché docente in vari

Conl’Ortoterapia,

si curano lepersone

impiegando il giardinaggio.Ma è già quello

che facciamoogni volta checi occupiamoanche solo diuna piantina

di basilico

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PercorsiXIV

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corsi -, in fondo cambia poco. Con-tano i risultati. E poi, l'attività, a se-conda dei lavori, fa fare un moderatoesercizio fisico, aiuta a sviluppare o amantenere la manualità, fa aumentarela concentrazione e rallentare la respi-razione. Si può svolgere in solitudine oin compagnia». Santoro ha iniziato a fare ortoterapiacon i disabili. «Da questa attività -spiega - traggono grande giovamento.Naturalmente, gli orti o i giardini vannopreparati secondo le esigenze di chi èin carrozzina, dunque con spazi idoneiper consentire gli spostamenti o perfare quei lavori che generalmente sieseguono chinandosi. Ma l’attività è untoccasana anche per gli anziani che inun giardino dimenticano per un po’ iproblemi, escono dall’isolamento so-ciale e trovano un ruolo, quello che piùgli si addice: dal cimare al coltivare, al-pulire il selciato, al concimare all'occu-parsi dei rinvasi. E ogni mansionerichiede un minimo di responsabilità.Tutto ciò attiva autostima e fiducia inse stessi. È quanto vedo lavorandocon i Seniores Civici di Torino. Anchele occupazioni che apparentementehanno meno appeal, come realizzare ilcompost, hanno trovato qualcuno chele segue, facendolo molto bene». L'ortoterapia non è una disciplina mo-derna, di quelle che si catalogano frale “trovate”. Esistono prove della suaapplicazione già nel 1600. Gli ospedaliinglesi si facevano rimborsare dai po-veri che non potevano pagare le cure,chiedendo loro di occuparsi dell'orto.In seguito, i medici si erano accorti chequesti malati guarivano più in fretta deiricchi non costretti a lavorare. Tuttavia,prima che qualcuno si rendesse contodel valore terapeutico del giardinaggio,doveva passare una guerra mondiale:

la Seconda. Alla sua conclusione, in-fatti, si sperimentò l'ortoterapia sui sol-dati psicologicamente traumatizzati.Funzionava. «Oggi - conclude Santoro -sarebbe bello che le nostre strutture ospedaliere facessero altrettanto».

Percorsi

Edoardo Santoro, botanico, è uno degli animatori dell'associazione digiardinaggio torinese “Sguardo nel verde” che ha fondato qualcheanno fa con alcune persone, tra cui Valentina Forneris, dipendente diAbarth. L'associazione (www.sguardonelverde.com,redazione@sguardonelverde.com) organizza anche corsi e viaggitematici. Santoro, poi, ha collaborato poco tempo fa coi Cedasrealizzando un corso di giardinaggio cui hanno partecipato anchealcuni soci Ugaf ed è autore, insieme con la Forneris (che di mestieresi occupa di comunicazione) e altri, del libro “Il giardino svelato”,edito da Blu edizioni.

Uno sguardo nel verde

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Edoardo Santoro(sopra) tiene visiteguidate nel giardinodel Borgo Medioevaledi Torino (pagina accanto)

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