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Più sicurezza con SolarEdge Marzo 2020

Più sicurezza con SolarEdge

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Più sicurezzacon SolarEdge

Marzo 2020

Una panoramica dei sistemi fotovoltaici

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1. Moduli FV 2. Inverter 3. Rete

I moduli fotovoltaici convertono l’energia solare in elettricità

Un inverter solare è necessario per convertire l’energiaelettrica in CC generata dai moduli in energia elettrica in CAconforme alla rete

Il sistema SolarEdge

Ogni modulo è connesso ad un ottimizzatore di potenza

Gli ottimizzatori di potenza sono dei componenti elettronici che massimizzano l’energia da ciascun modulo

Un inverter effettua la conversione da CC a CA

La piattaforma di monitoraggio visualizza le prestazioni di ogni modulo

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Ottimizzatori di

Potenza

InverterPiattaforma di

monitoraggio

La soluzione SolarEdge

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3. Piattaforma di monitoraggio2. Inverter

Si connette ad un modulo FV e lo rende intelligente:

Più energia da ogni modulo grazie all’ottimizzazione a livello di modulo

Feedback costante sulle prestazioni di ogni modulo

SafeDC™ — Progettato per ridurre la tensione di stringa ad un valore di sicurezza in caso di disconnessione dalla rete o dall’inverter

Un inverter più semplice ed affidabile:

Responsabile della conversione CC-CA mentre tutte le altre funzioni sono gestite separatamente a livello di modulo dagli ottimizzatori

Piccolo, leggero e facile da installare

Efficienza pesata del 99%

Adatto per installazioni all’esterno o all'interno

Mostra le prestazioni in tempo reale:

Piena visibilità delle prestazioni del tuo sistema

Allarmi automatici per problemi sull’impianto

Facile accesso da computer, smartphone o tablet

1. Ottimizzatore di potenza

1. 2. 3.

Alcune premesse

In tutto il mondo sono installati milioni di impianti FV

La tecnologia è sicura ed affidabile

In presenza di energia solare, i cavi solari sono in alta tensione

Un impianto fotovoltaico può raggiungere alte tensioni: 600÷1500 Vcc

Gli archi elettrici costituiscono un rischio di incendio

La rispondenza alle norme di sicurezza viene richiesta nei Codici di Rete o nelle specifiche per gare/bandi

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Rischi per la Sicurezza

Alta tensione CC

In condizioni normali, i sistemi FV sono generalmente sicuri e non rappresentano un pericolo per le persone o le cose

Comunque, in presenza di energia solare, i cavi solari sono in alta tensione CC

I moduli FV hanno tipicamente una tensione di uscita di 30÷60V. Quando connessi in stringa, la tensione può raggiungere i 600÷1000V: un livello di tensione che può essere pericoloso per installatori, manutentori o primi soccorritori in un’emergenza

Lo spegnimento dell’inverter o la disconnessione dei cavi CC azzera la corrente ma il livello di tensione aumenta (da Vmpp a Voc) creando maggiori rischi di elettrocuzione

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Archi elettrici

Un arco elettrico è una scarica ad alta energia provocata dalpassaggio di corrente attraverso un mezzo normalmente nonconduttivo come l’aria

Quando i cavi o i connettori in un sistema FV non sono connessicorrettamente o sono danneggiati, vi può essere il rischio di arcoelettrico

Un arco può portare in tensione un’installazione, portando intensione il sistema di fissaggio dell’impianto creando un rischiopotenziale per chiunque tocchi i supporti o causando un incendio

Gli archi generano calore che può provocare incendi ecostituiscono rischio di elettrocuzione per chi vi lavora vicino

Il rischio di arco elettrico (sebbene basso) aumenta conl’invecchiamento del sistema a causa del degrado di cavi econnettori

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Alta tensione CC – soluzioni non efficaci

I sezionatori CC automatici non riescono ad abbassarela tensione a livello di modulo – questa soluzioneaggiunge costi senza diminuire il rischio

Copertura dei moduli FV in caso di incendio perbloccare la radiazione solare ed eliminare il rischio dialta tensione

Schiume: hanno dimostrato di essere inefficaci perchéevaporano o scivolano via dai moduli prima chel'incendio venga estinto

Copertura dei moduli con materiale opaco: questometodo non è pratico a causa della probabileconcomitanza di altre operazioni urgenti per VVF e delladisponibilità di sufficiente materiale opaco sui camiondei pompieri

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Sicurezza e regolamenti –evoluzionedella normativa

Normativa - VVF

Con la Nota 5158 del 26 Marzo 2010, il Ministero dell’Interno - Dipartimento dei Vigili delFuoco, del Soccorso Pubblico e delle Difesa Civile – Direzione Centrale per la Prevenzione ela Sicurezza Tecnica, emana una Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici

Con la Nota PROTEM 622/867 del 18 Febbraio 2011, il Ministero dell’Interno - Dipartimentodei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e delle Difesa Civile – Direzione Centrale perl’Emergenza ed il Soccorso Tecnico emana «Procedure in caso di interventi in presenza dipannelli fotovoltaici e sicurezza degli operatori Vigili del Fuoco»

Il 1 Agosto 2011 viene emanato il DPR 151/2011

Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi allaprevenzione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma 4 -quater, del decreto-legge31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122

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Normativa - VVF

Con la Nota 1324 del 7 Febbraio 2012, il Ministero dell’Interno - Dipartimentodei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e delle Difesa Civile – DirezioneCentrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica, emana una Guida perl’installazione degli impianti fotovoltaici

Questa Nota sostituisce la 5158 del 2010

La guida era stata aggiornata a seguito dell’emanazione del DPR 151 del 01Agosto 2011 e per risolvere problematiche emerse nei comandi provinciali aseguito di installazioni di impianti fotovoltaici.

Con la Nota 6334 del 4 Maggio 2012 venivano emanati dei chiarimenti allasuddetta nota 1324

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Normativa

Obbiettivi per la sicurezza vengono poi dettati dall’Allegato 1 del RegolamentoUE 305/2011 del 9 Marzo 2011

Al punto 2 dell’Allegato 1 si dice:

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Sicurezza impianti FV

Nella premessa alla Nota 1324 dei VVF si evidenzia come un impiantofotovoltaico non sia una delle attività soggette a controlli di prevenzioneincendi ai sensi del DPR 151/2011

MA

In via generale però, sempre secondo la nota dei VVF, un impianto fotovoltaicoa seconda delle modalità di installazione e/o delle caratteristicheelettriche/costruttive può comportare un aggravio dell’esistente livello di rischioincendio

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Sicurezza impianti FV

L’aggravio di rischio potrebbe essere dovuto a:

Interferenze dell’impianto FV con il sistema di ventilazione di prodotti dellacombustione (ostruzioni totali o parziali di traslucidi, impedimenti nell’apertura dievacuatori)

Ostacolo alle operazioni di raffreddamento/estinzione di tetti combustibili

Rischio di propagazione delle fiamme all’esterno o verso l’interno del fabbricato

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Sicurezza impianti FV

Quindi l’installazione di un impianto fotovoltaico a servizio di un’attivitàsoggetta ai controlli di prevenzione incendi richiede gli adempimenti previstidall’art. 4, comma 6 del DPR 151/2011 ovvero si applica

DPR 151/2011, Art. 4, comma 6

Fermo restando quanto previsto dall’articolo 3 del presente decreto in caso dimodifiche che comportano un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezzaantincendio, l’obbligo per l’interessato di avviare nuovamente le procedure previstedal presente articolo ricorre quando vi sono modifiche di lavorazione o di strutture,nei casi di nuova destinazione dei locali o di variazioni qualitative e quantitativedelle sostanze pericolose esistenti negli stabilimenti o depositi e ogni qualvoltasopraggiunga una modifica delle condizioni di sicurezza precedentementeaccertate

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Guida installazione impianti VVFe DPR 151/2011

Guida installazione impianti VVF - 2012

Riprendiamo quanto detto poche slide fa…

La guida, nella sua premessa, afferma che in generale l’installazione di un impiantofotovoltaico può comportare un aggravio del preesistente livello di rischio incendioovvero:

→ Interferenza con il sistema di ventilazione dei prodotti della combustione (ostruzione totalio parziali di traslucidi, impedimenti nell’apertura di evacuatori)

→ Ostacolo alle operazioni di raffreddamento/estinzione di tetti combustibili

→ Rischio di propagazione di fiamme all’esterno o verso l’interno del fabbricato (presenza dicondutture sulla copertura di un fabbricato suddiviso in più compartimenti – modifica dellavelocità di propagazione di un incendio in un fabbricato mono compartimento)

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Guida installazione impianti VVF - 2012

Quindi…

Dobbiamo eseguire una valutazione dell’eventuale aggravio delle preesistenticondizioni di sicurezza in seguito all’installazione dell’impianto fotovoltaico nell'attivitàsoggetta ai controlli di prevenzione incendi

Ma non basta…

La guida specifica che va valutato l’eventuale pericolo di elettrocuzione al qualepossono essere esposti gli operatori dei VV.F. per la presenza di elementi in tensione

E

Si evidenzia che ai sensi del D. Lgs 81/2008 dovrà essere garantita I'accessibilitàall'impianto per effettuare le relative operazioni di manutenzione e controllo

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DPR 151/2011

DPR 151/2011, Art. 3, comma 1

Gli enti ed i privati responsabili delle attività di cui all’Allegato I, categorie B e C,sono tenuti a richiedere, con apposita istanza, al Comando l’esame dei progetti dinuovi impianti o costruzioni nonché dei progetti di modifiche da apportare a quelliesistenti, che comportino un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezzaantincendio.

Quindi nel caso in cui la valutazione del rischio incendio evidenzi un aggraviodelle preesistenti condizioni di sicurezza antincendio allora

Attività in categoria A: presentazione di SCIA a lavori ultimati con allegata lavalutazione del rischio incendi, firmata da un tecnico abilitato iscritto negli elenchilegge 818/84

Attività in categoria B e C: presentazione del progetto ai fini della valutazione eSCIA a lavori ultimati

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Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

Il campo di applicazione della Guida del 2012 sono gli impianti con tensione lato CC nonsuperiore a 1500 V, ovvero tutti gli impianti fotovoltaici.

I requisiti tecnici sono i seguenti:

Gli impianti devono essere progettati, realizzati e manutentati a regola d’arte, quindi

Si considerano realizzati a regola d’arte se eseguiti secondo i documenti tecnici emanatidal CE (siano essi norme o guide) e/o dagli organismi di normazione internazionale

Tutti i componenti devono essere conformi alle disposizioni comunitarie o nazionaliapplicabili

I moduli FV devono essere conformi alle norme CEI EN 61730-1 e CEI EN 61730-2

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Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

L’installazione dovrà essere eseguita in modo da evitare la propagazione di un incendiodal generatore fotovoltaico al fabbricato nel quale è incorporato.

La nota 6334 esplicita la definizione di Incorporato: è un impianto i cui moduli ricadonoanche parzialmente nel volume delimitato dalla superficie cilindrica verticale aventecome generatrice la proiezione in pianta del fabbricato con le sue sporgenze

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Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

Nella nota 6334 emanata a chiarimento della Guida, all’allegato B viene mostrato undiagramma con le opzioni possibili per la non propagazione:

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Caso 1: In questo caso la condizione di non propagazione si ritiene rispettata quandol’impianto FV viene installato su strutture ed elementi di copertura e/o di facciataincombustibili ovvero

Classe 0 secondo DM 26/06/1984

Classe A1 secondo DM 10/03/2005

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Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

Caso 2: In questo caso la condizione di non propagazione si ritiene rispettata quando siinterpone tra moduli FV e piano di appoggio uno strato di materiale di resistenza alfuoco almeno EI 30 ed incombustibile ovvero

Classe 0 secondo DM 26/06/1984

Classe A1 secondo DM 10/03/2005

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Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

Caso 3: In questo caso la condizione di non propagazione passa per una specificavalutazione del rischio di propagazione incendio che può avvenire per 2 strade

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Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

Caso 3/a: In questo caso la valutazione del rischio va fatta tenendo conto di

Classe di resistenza agli incendi esterni dei tetti e delle coperture dei tetti secondo le UNI EN13501-5. La guida cita la norma del 2009 ma è stata sostituita dalla UNI EN 13501-5:2016 chefa riferimento alla UNI CEN/TS 1187:2012 per i metodi di prova

UNI EN 13501-5:2016: Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione - Parte 5:Classificazione in base ai risultati delle prove di esposizione dei tetti a un fuoco esterno

Classe di reazione al fuoco del modulo fotovoltaico attestata secondo le procedure dell’art. 2del DM 10/03/2005, classi di reazione al fuoco per i prodotti di costruzione

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Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

Caso 3/a: Sono quindi accettabili in generale i seguenti accoppiamenti:

Tetti classificati Froof e pannello FV di classe 1 o equivalente di reazione al fuoco

Tetti classificati Broof (T2, T3, T4) e pannello FV di classe 2 o equivalente di reazione al fuoco

Strati ultimi di copertura (impermeabilizzazioni e/o pacchetti isolanti) classificati Froof o Finstallati su coperture EI 30 e pannello FV di classe 2 o equivalente di reazione al fuoco

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Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

Caso 3/b: In questo caso la valutazione del rischio va fatta ad hoc e finalizzata alraggiungimento degli obiettivi del regolamento UE 305/2011. E’ la strada meno seguitaperché comporta

Maggiore complessità nella valutazione del rischio con possibili contestazioni da parte deifunzionari dei VV.F.

Responsabilità del tecnico nella valutazione del rischio

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Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

Ulteriori requisiti tecnici installativi: Il posizionamento dei moduli FV e dellecondutture elettriche deve

consentire il corretto funzionamento di eventuali evacuatori di fumo e calore (EFC) presenti,

tener conto, base all’analisi del rischio incendio, dell’esistenza di possibili vie di veicolazionedi incendi come lucernari, camini, …

Moduli, condutture, inverter, quadri ed eventuali altri apparati non dovranno essereinstallati nel raggio di 1 m dagli EFC

La distanza di 1 m è un utile riferimento anche per lucernari, cupolini, … fatto salva lapossibilità di una valutazione ad hoc del rischio nel rispetto degli obiettivi di sicurezzadel regolamento UE 350/2011

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Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

In presenza di elementi verticali di compartimentazione antincendio posti all’internodell’attività sottostante al piano di appoggio dell’impianto fotovoltaico, la distanzaminima dalla proiezione di tali elemento dovrà essere di 1 m

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Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

La precedente indicazione è ritenuta non necessaria nel caso in cui il piano di appoggiosottostante i moduli FV nella fascia indicata dalla guida è costituito da elementi cheimpediscono la propagazione dell’incendio per un tempo compatibile con la classe delcompartimento

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Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

Comando di emergenza: l’impianto FV deve essere provvisto di un dispositivo dicomando di emergenza, ubicato in posizione segnalata ed accessibile in posizionesegnalata e accessibile che determini il sezionamento dell’impianto elettrico all’internodel compartimento/fabbricato nei confronti delle sorgenti di alimentazione, ivicompreso l’impianto FV.

Quindi il dispositivo di emergenza deve sezionare il generatore fotovoltaico in modo chel’impianto elettrico all’interno del compartimento/fabbricato possa rimanere in tensionea causa dell’impianto FV stesso.

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Guida installazione impianti VVF – Requisiti tecnici

Strutture portanti: ai fini del soddisfacimento dei livelli di prestazione contro l’incendiodi cui al DM 09/03/2007, le strutture dovranno essere verificate e documentate tenendoconto delle variate condizioni dei carichi strutturali sulla copertura dovute alla presenzadell’impianto FV, anche con riferimento al DM 14/01/2008, "Norme tecniche per lecostruzioni".

I riferimenti per l’effettuazione di tali verifiche sono riportati nel capitolo 8 del Decretodel Ministero delle Infrastrutture e Trasporti 14/01/2008 e nella relativa circolareesplicativa n. 617 del 02

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Guida installazione impianti VVF – Documentazione

Per impianti con potenza nominale inferiore o uguale a 20 kW

Dichiarazione di conformità di tutto l’impianto e non delle singole parti ai sensi del DM37/2008

Per impianti con potenza nominale superiore a 20 kW

Documentazione prevista dalla Circolare M.I. Prot. N. P515/4101 sott. 72/E,6 del 24/04/2008 esmi

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Guida installazione impianti VVF – Verifiche

Verifiche: Periodicamente e ad ogni trasformazione, ampliamento o modificadell’impianto dovranno essere eseguite e documentate le verifiche ai fini del rischioincendio dell’impianto fotovoltaico con particolare attenzione ai sistemi di giunzione eserraggio

Serraggi e giunzioni non perfette possono condurre alla formazione di archi elettrici

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Guida installazione impianti VVF – Segnaletica

L’area nella quale è posizionato il generatore ed i suoi accessori, se accessibile, deveessere segnalata con apposita cartellonistica conforme al DL 81/2008.

La predetta cartellonistica deve essere installata ogni 10 m per i tratti di conduttura

Nel caso di generatori fotovoltaici presenti sulla copertura di fabbricati, detta segnaleticadeve essere installata in corrispondenza di tutti i varchi di accesso del fabbricato

I dispositivi di sezionamento di emergenza devono essere individuati con la segnaleticadi sicurezza di cui al titolo V del DL 81/08

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Guida installazione impianti VVF – Segnaletica

Risolti i problemi di installazione su layer incombustibile dei moduli fotovoltaici,rimarrà sempre però il punto del rischio elettrocuzione degli operatori dei VV.F.

Come ovviare al fatto che anche spegnendo gli inverter, azzero la corrente distringa ma non ne azzero la tensione, potendo questa arrivare a 1000 V.

Come operare in sicurezza? La guida rimanda alla

Nota PROT EM 622/87 del 18/02/2011 con la quale sono state emanate delle‘Procedure in caso di intervento in presenza di pannelli fotovoltaici e sicurezza deglioperatori vigili del fuoco’

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Nota PROT EM 622/87

Nella Nota PROT EM 622/87 vengono evidenziati i seguenti rischi:

Rischio caduta

Rischio di crollo della struttura e di caduta dei pannelli

Rischio di propagazione dell’incendio

Rischio di inalazione di prodotti chimici pericolosi

Rischi di natura elettrica

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Nota PROT EM 622/87

Rischi di natura elettrica:

Nel corso di un intervento di soccorso con presenza di impianti PV si possonopresentare due situazioni che possono risultare particolarmente difficoltose:

a) quando, a causa delle conseguenze del sinistro, l'integrità del pannello e/o deiconduttori non è più garantita;

b) quando risulta necessario lo smontaggio dei pannelli (azioni complementari allospegnimento, ecc.)

In queste situazioni, dovendo procedere all’effettuazione di operazioni dirette suipannelli, valutare se possibile rinviarle alle ore notturne

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Nota PROT EM 622/87

Rischi di natura elettrica:

Durante le ore diurne viene consigliato:

a) sganciare il circuito a livello di inverter → questo permette di eliminare il rischioelettrocuzione solo a valle dell’inverter;

b) evitare se possibile ogni intervento diretto sui moduli in tensione . Se l’intervento ènecessario e se i pannelli fossero accessibili, potrebbe essere necessario coprire i pannelliFV con materiali opachi → operazione di non facile attuazione

c) se dovesse essere necessario rompere o smontare un modulo FV, con moltaaccuratezza:

Disconnettere il modulo FV

Smontare i moduli integrati e tagliare strutture di fissaggio

Portare i moduli a terra con faccia sul terreno

Coprire i pannelli a terra per evitare che l’acqua raggiunga le scatole di giunzione

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Nota PROT EM 622/87

Rischi di natura elettrica:

Durante le ore diurne viene consigliato:

d) In caso di fuga di gas o in presenza di atmosfera infiammabile, non trascurare lapossibilità di formazione di archi elettrici vicino agli elementi in tensione degli impianti FV;

e) In caso di incendio generalizzato coinvolgente anche l’impianto FV e che non permettedi accedere ai pannelli va ricordata la necessità di adottare tutte le precauzioni previstedalle procedure per incendio di impianti elettrici in tensione

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Nota PROT EM 622/87

Rischi di natura elettrica:

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Sicurezza e normativa internazionale

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Sicurezza e normativa internazionale

Archi elettrici

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Rilevamento archi

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Rilevamento archi

Arco elettrico: è il passaggio di corrente elettrica in un materiale nonconduttore

Pericoli: ad esso è generalmente associata un’elevata generazione di calore chepuò determinare l’innesco di incendi

Tipologie di arco:

Arco Serie: arco che interessa due conduttori posti in serie al carico come nel casodi morsetti non serrati correttamente

Arco Parallelo: arco che interessa due conduttori in parallelo al carico come nel casoin cui per danno dell’isolamento vi sono interazioni tra conduttori di polaritàopposta

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Rilevamento archi

Non vi sono in Europa norme che definiscano e impongano la presenza disistemi per il rilevamento archi sul lato CC (la IEC 62606 si riferisce alla parte CA)

Solo negli USA vi è una normativa che impone la presenza di unsistema/dispositivo di rilevamento arco elettrico

Il National Electric Code (NEC) richiede la presenza di un tale dispositivo già dal2011 (art. 690.11) per i sistemi su tetto e per quelli a terra (NEC 2014)

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Rilevamento archi

690.11 Arc-Fault Circuit Protection (direct current): Photovoltaic systems with dc sourcecircuits, dc output circuits, or both, on or penetrating a building operating at a PV systemmaximum system voltage of 80 volts or greater, shall be protected by a listed (dc) arc-fault circuit interrupter, PV type, or other system components listed to provide equivalentprotection. The PV arc-fault protection means shall comply with the followingrequirements:

(1) The system shall detect and interrupt arcing faults resulting from a failure in theintended continuity of a conductor, connection, module, or other system component inthe dc PV source and output circuits.

(2) The system shall disable or disconnect one of the following:

a. Inverters or charge controllers connected to the fault circuit when the fault is detected.

b. System components within the arcing circuit.

(3) The system shall require that the disabled or disconnected equipment be manuallyrestarted.

(4) The system shall have an enunciator that provides a visual indication that the circuitinterrupter has operated. This indication shall not reset automatically.

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Rilevamento archi

La norma per i dispositivi di rilevazione archi è la UL1699B

Definisce 3 tipi di dispositivi:

Arc Fault Circuit Interrupter (AFCI): integra le funzioni di rilevamento dell’arco e di interruzione delcircuito

Arc Fault Detector (AFD): destinato al solo rilevamento

Arc Fault Interruption Device (ID): destinato all’interruzione del circuito

Definisce 2 tipi di rilevamenti:

Tipo 1: è quello richiesto dal NEC2011 e 2014. Il tipo 1 richiede la rilevazione di una classe di archiserie e può rilevare una classe di archi parallelo

Tipo 2: richiede la rilevazione sia di una classe di archi serie che di una classe di archi parallelo

Riconnessione: la norma UL prevede la sola riconnessione manuale in seguito ad apertura delcircuito per rilevazione Arco

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Sicurezza e normativa internazionale

Spegnimento rapido

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Spegnimento rapido

Sempre il codice di Rete Statunitense NEC a partire dal 2014 impone il Rapid Shutdown ovverosecondo art. 690.12 del NEC

690.12 Rapid Shutdown of PV Systems on Buildings: PV system circuits installed on or in buildingsshall include a rapid shutdown function that controls specific conductors in accordance with 690.12(1)through (5) as follows.

I requisiti di Rapid Shutdown sono:

I circuiti CC a piu’ di 30 cm (1 piede dai moduli) secondo NEC 2017 (3 m secondo NEC 2014)devonoportarsi ad una tensione inferiore a 30 Vcc entro 30 s dall’inizio dello shutdown (NEC 2017) o 10 s(NEC 2014)

La conformità viene certificata secondo la norma UL1741

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Sicurezza e normativa internazionale

VDE-AR-E 2100-712

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VDE-AR-E 2100-712

VDE-AR-E 2100-712: 2013-05 Measures for the DC range of a PV installation for themaintenance of safety in the case of firefighting or technical assistance

Anche lo scopo della VDE-AR-E 2100-712 è quello di ridurre i rischi di elettrocuzionepartendo dal presupposto che gli impianti fotovoltaici, come già detto in precedenza,possono generare potenza anche se disconnessi dalla rete AC

Per fare ciò devono essere implementate le seguenti misure:

Appositi cartelli sugli impianti FV o appositi marchi sui cablaggi DC, e

Misure costruttive e installative o

Misure tecniche

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VDE-AR-E 2100-712

Misure costruttive e organizzative/installative:

Cablaggi interni all’abitazione:

Il cablaggio lato DC di un impianto PV andrebbe installato in un’area protetta dal fuoco seinterno all’edificio

E’ permessa un’area non protetta nel raggio di 1 metro dall’inverter.

Cablaggi esterni:

posizionando all’esterno dell’edificio i cavi DC permette di superare il problema

Protezione da contatto dei cavi DC:

Il cablaggio può essere fatto passare in portacavi (DIN 4102-12) se non accessibili conl’utilizzo di uno strumento (scala). Questi portacavi devono essere connessi al sistemaequipotenziale.

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VDE-AR-E 2100-712

Misure tecniche - Funzioni base:

Nel caso di spegnimento dell’inverter o di disconnessione dalla rete, deve esserci unintervento automatico di spegnimento, disconnessione o corto-circuito del lato DC.

A seguito di questa disconnessione, ... la tensione tra parti attive e la terra o tra leparti attive stesse deve essere inferiore a 120 Vcc (tensione priva di armoniche) o lasomma di tutte le correnti di corto circuito deve essere inferiore a 12 mAcc o deveessere presente un livello di energia inferiore a 350 mJ.

Il dispositivo di disconnessione deve essere in grado di sopportare una correntepari a 1,25 x Isc @ STC nel punto di connessione

Il tutto deve essere a prova di guasto ed entrare in uno stato di sicurezza in caso diguasto. Se ciò non può essere assicurato, la funzione deve essere controllataquotidianamente

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VDE-AR-E 2100-712

Misure tecniche - Funzione di un segnale di abilitazione

Senza un segnale di abilitazione, il dispositivo di disconnessione,... deve assicurareuna riduzione della tensione, corrente o energia al di sotto delle soglie citate.

L’abilitazione al funzionamento può essere permessa con un segnale esterno diabilitazione (per esempio da un’unità esterna o un inverter). Se il segnale non è piùpresente per un tempo di 15 s, il dispositivo di disconnessione deve intervenire.

Il segnale di abilitazione deve essere presente solo in presenza di tensione di rete.Nel caso di assenza di rete può essere attivato da un’unità remota (per esempio unsistema di allarme) oppure manualmente.

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VDE-AR-E 2100-712

Misure di disconnessione di una stringa o generatore FV

Il sistema di disconnessione deve assicurare una interruzione continua e definita

Ai capi della stringa

Ai capi del generatore FV

All’ingresso dell’edificio.

Deve essere conforme alle EN 60947-3 o EN 60947-2.

Misura per cortocircuitare una stringa o un generatore FV

Non è consentito cortocircuitare in modo permanente una stringa o un generatoreFV. Motivi: rischio di alte tensioni DC ai capi e aumento del pericolo di arco elettriconella stringa in corto. Un corto circuito definito e limitato (max 15 s) permesso pereliminare archi elettrici di parallelo nella stringa o nel generatore FV.

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VDE-AR-E 2100-712

Meccanismo per «scollegamento» di un modulo FV

Deve essere presente un meccanismo, comandato da un segnale esterno, persconnettere, «spegnere», un modulo a livello di

Uscita del modulo

Uscita della junction box del modulo

Uscita di una junction box esterna

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Funzionalità di sicurezza della soluzioneSolarEdge

SolarEdge – sicurezza avanzata

La soluzione SolarEdge soddisfa gli avanzati standard di sicurezza europei e statunitensi

La funzione di sicurezza SafeDC™ di SolarEdge è certificata secondo la norma IEC 60947 comedispositivo di disconnessione tra generatore FV ed inverter FV, e secondo la VDE 2100 per la sicurezza incaso di intervento antincendio o manutenzione (EU)

Funzionalità di spegnimento rapido disponibile secondo la norma NEC 2014/2017 690.12 (US)

Protezione integrata contro arco elettrico (Tipo 1) secondo la norma NEC 2011 690.11 (US)

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SolarEdge – SafeDC™

Con la funzione SafeDC™ di SolarEdge, ogniqualvolta ilsezionatore lato CA viene aperto, i cavi CC vengonoportati ad una tensione di sicurezza (inferiore a 120 Vcc,cioè SELV) per protezione degli installatori, delpersonale di manutenzione e operatori antincendio

Gli ottimizzatori sono progettati per ridurre la tensionedi uscita ad 1 Vcc in ognuno di questi casi:

L’edificio viene disconnesso dalla rete CA

L’inverter viene spento

Guasti di isolamento per esempio in caso di allagamentoo crollo strutturale (intervento del differenziale spegneràl’inverter)

Sensori termici negli ottimizzatori rilevano unatemperature troppo alta (85˚C)

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SolarEdge — rilevamento arco

Gli inverter SolarEdge con CPU versione 3.19xx e superiore soddisfano i requisiti dirilevamento arco della norma UL1699B (USA).

Due modalità di riconnessione dopo un evento di rilevazione arco

Riconnessione manuale

Come richiesto dalla norma UL, il sistema deve essere fatto ripartire manualmente dopo lo spegnimento

dell’inverter.

Riconnessione automatica

Per evitare costi associati a visite per riconnessioni manuali dopo false rilevazioni, questa modalità riconnetteil sistema automaticamente dopo un certo periodo di tempo successivo all’evento di rilevamento arco. Se ilrilevamento arco persiste, il tempo di riconnessione aumenterà in modo progressivo (non disponibile negliUSA).

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SolarEdge — Vantaggi per operatori antincendio

Quando si usano dispositivi di sicurezza di terze parti, come una soluzione dedicata per lo spegnimento rapido che non ha monitoraggio:

Se il dispositivo è installato in modo errato o non funziona, non vi è alcuna indicazione dell'errore e il dispositivo non funziona come necessario

È necessario effettuare frequentemente manutenzione per verificare il corretto funzionamento del dispositivo.

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SolarEdge — Vantaggi per operatori antincendio

Usando SolarEdge:

Il sistema non si avvia se non è connesso correttamente (in termini di polarità e progettazione delle stringhe)

Se un ottimizzatore non funziona, il malfunzionamento viene riportato sulla piattaforma di monitoraggio e può essere riparato.

Un ottimizzatore non funzionante è progettato per rimanere in modalità spegnimento finche non viene riparato

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This power point presentation contains market data and industry forecasts from certain third-

party sources. This information is based on industry surveys and the preparer’s expertise in the

industry and there can be no assurance that any such market data is accurate or that any such

industry forecasts will be achieved. Although we have not independently verified the accuracy of

such market data and industry forecasts, we believe that the market data is reliable and that the

industry forecasts are reasonable.

Version #: V.1.0

Cautionary Note Regarding Market Data & Industry Forecasts

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