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SUPPLEMENTO A PIANETA MEDICINA & SALUTE N. 4 PIANETA Anno 1 n. 3 - Novembre 2017

PIANETA Anno 1 - clanto.eu · La Ricerca italiana di Fidia, Leader mondiale in questo settore, ... clinico rimangono tuttavia controversi. Hymovis è un acido ialuronico di nuo-

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Supplemento a pIaneta medIcIna & Salute n. 4

PIANETA Anno 1n. 3 - Novembre 2017

Pianeta Fidian. 4 - novembre 2017

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Artrosi del ginocchioUn adeguato trattamento viscoelastico garantiscesollievo dal dolore e può modificare la storia naturale dell’artrosi,patologia di grande impatto socialedi Angelo Schiavo, Direttore Generale Fidia Italia

Affidabilità del trattamento dell’osteoartrosidi ginocchio con HYADD 4 (Hymovis®)di Ferdinando Priano,Reparto Ortopedico del Policlinico di Monza Ospedale S. Maria della Misericordia Albenga(Direttore Responsabile:Ferdinando Priano)

● CRIteRI DI vAlUtAzIOne DeGlI enD-POInt

● AnAlISI StAtIStICA

● RISUltAtI

● eFFettI SUl DOlORe

● WOMAC SCORe

● eFFettI SUl COnSUMO DI FAnS/PARACetAMOlO

● tOlleRAbIlItà

● DISCUSSIOne

Arg

omen

ti

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Pianeta Fidian. 4 - novembre 2017

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EditorialE

Artrosi del ginocchioUn adeguato trattamento viscoelastico garantisce sollievodal dolore e può modificare la storia naturale dell’artrosi, patologia di grande impatto sociale

Il ginocchio è notoriamente l'articolazione più complessa ed importante del nostro apparato muscolo-scheletrico e, pur essendo dotata di ampia possibilità di movimento, è caratterizzata da grande stabilità, grazie

alla presenza dei legamenti. Come per tutto ciò che riguarda organi e strutture di quella meravigliosa “macchina” che è il nostro corpo, non ci si rende conto della sua importanza fino a quando qualcosa non va: nella mia giovanile esperienza di arbitro calcistico (arrivai fino alla Serie C e, con buona probabilità, avrei fatto molta strada se gli impegni professionali me lo avessero consentito…), mi capitò più volte di imbattermi in atleti con problemi al ginocchio insorti durante la gara a seguito di eventi traumatici, percependo pienamente il dolore e i problemi funzionali degli infortunati. Mentre però da un trauma normalmente si guarisce, ben diversa è la situazione che si profilava di fronte ad una patologia, in costante incremento con l’aumentare della vita media, qual è l’Artrosi, processo degenerativo che colpisce le cartilagini delle superfici articolari e che, nei casi più gravi, può provocare attriti fra le stesse, correlatamente a variazioni quanto-qualitative del liquido sinoviale. La patologia artrosica del ginocchio avanza con l’età e può anche essere accelerata, nella sua evoluzione, da atteggiamenti posturali sbagliati, dal sovrappeso, da stress meccanici conseguenti ad attività lavorativa o sportiva e da patologie scheletriche concomitanti, quali il “ginocchio varo” e il “ginocchio valgo”. Possono incidere sullo sviluppo o sull’aggravamento di questa patologia anche i traumi, come le fratture o la rottura dei legamenti, che provocano conseguente instabilità dell’articolazione. Il sintomo predominante è il dolore, più o meno intenso in funzione del grado di artrosi. Nelle fasi iniziali della patologia il dolore si presenta dopo carico poi, nelle fasi più avanzate, anche a riposo. L’artrosi del ginocchio tende ad aggravarsi, se non trattata in tempo, da qui la straordinaria importanza di poter disporre, a fianco delle strategie chirurgiche e fisioterapiche, di una viscosupplementazione sempre più evoluta, finalizzata al ripristino della reologia sinoviale e alla stimolazione metabolica dei condrociti deputati alla sintesi endogena di acido ialuronico. La Ricerca italiana di Fidia, Leader mondiale in questo settore, ha portato allo sviluppo di Hymovis, un derivato dell’acido ialuronico ottenuto per sintesi chimica controllata la cui molecola è lo HYADD®4. L’acido ialuronico utilizzato per la sintesi dello HYADD®4 viene prodotto per fermentazione batterica da un ceppo non patogeno di Streptococcus equi ed è caratterizzato da un peso molecolare compreso tra 500 e 730 kDa. HYADD®4 è l’esadecilammina parziale di tale frazione di acido ialuronico. La modifica chimica apportata per ottenere Hymovis ha prodotto un HA di 4ª generazione in forma di idrogel notevolmente igroscopico caratterizzato da una struttura a reticolo tridimensionale dotato di eccezionali caratteristiche lubrificanti e viscolestiche, particolarmente adatto a pazienti attivi e dinamici affetti da artrosi del ginocchio. In questo numero di “Pianeta Fidia” ce ne parla con dovizia di particolari il Prof. Ferdinando Priano, una delle massime autorità mondiali sull’argomento. Buona lettura!

di Angelo Schiavo,Direttore Generale

Fidia Italia

Adamanti Simonetta (Parma):Anestesia e Terapia del DoloreAfanasyeva Elena (Piacenza):

DieteticaAksić Ranko (Sarajevo-Bosnia Erzegovina):

Ingegneria civileAlbertazzi Agostino (Piacenza):

Efficientamento energetico ed energie rinnovabiliAllegri Alessandra (Parma):

OmotossicologiaAvato Francesco (Ferrara):Bioetica e Medicina legale

Bacchini Gian Paolo (Parma):Oncologia

Baistrocchi Allodi Luigina (Parma):Scienze ostetriche

Barbieri Antonio (Parma):Andrologia

Bartalini Mariella (Parma):Associazioni animaliste

Battilocchi Paola (Parma):Pediatria

Barardo Maura (Udine):Iridologia

Battino Maurizio (Ancona):Innovazione educativa e pedagogica

Beghini Dante (Parma):Odontostomatologia

Berry Raffaello (Terni):Tutela ambientale e sviluppo sostenibile

Bigliardi Silvia (Parma):Fotografia

Boldrocchi Gianluca (Parma):Geriatria e Gerontologia

Bonfanti Alessandro (Parma):Automedicazione

Carruba Michele (Milano):Nutrizione clinica

Cassina Igor (Milano):Scienze motorie

Cavalieri Ercole (Omaha, USA):Prevenzione del Cancro

Cherchi Enrico (Macerata):Cibo e Turismo

Cicuttin Michela (Udine):Turbe del comportamento alimentare

Cogo Roberto (Milano):Riabilitazione cardiorespiratoria

Colombo Andrea (Milano):Aritmologia

Colombo Giovanni Battista (Milano):Mercato farmaceutico

Core Gianni (Savona):Osteopatia

Corvi Mora Paolo (Piacenza):Storia della Farmacia

Curti Matteo (Parma):Medicina di Famiglia

Cusato Davide (Parma):Traumatologia dello SportDaccò Maurizio (Pavia):

Medicina generale D’Arretta Libero (Parma):

Ristorazione ed EnogatronomiaDaffara Maddalena (Milano):

Rieducazione posturale De Bortoli Valentino (Rimini):Turismo e Ospitalità alberghiera

Di Fede Angelo (Parma):Allergologia ed ImmunologiaDell’Acqua Vittoria (Milano):

Chirurgia vascolareDell’Agnola Carlo Alberto (Milano):

ChirurgiaDe Matteo Stefania (Roma):

Bioinformazione e BioelettromagnetismoDi Leo Gioacchino (Roma):

Chimica farmaceuticaDi Loreto Vincenzo (Milano):

Tecnologie degli alimentiDi Rocca Silverio (Lugano, CH):

Posturologia e Posturometria clinicadu Ban Massimiliano (Trieste):

Ass. di pazienti (neoplasie pediatriche)Evtusenco Olga (Rovigo):

MagnetoterapiaFalleni Giuseppe (Livorno):

Associazioni di pazienti (retinite pigmentosa)Farina Luca (Pavia):

Comunicazione nel webFerrari Paolo (Parma):

Medicina dello SportFerretti Stefania (Parma):

Urologia

Foad Aodi (Roma):Professionisti di origine straniera in italia

e Salute globaleFranzè Angelo (Roma):

GastroenterologiaFritelli Filippo (Parma):

Politiche territorialiGaddi Antonio Vittorino (Bologna):

TelemedicinaGallingani Giuseppe (Reggio Emilia):

Lusso interioreGallazzi Laura (Bologna):

Riflessologia plantareGerace Pasquale (Parma):

AngiologiaGhilardotti Egidio (Parma):

OtorinolaringoiatriaGhisoni Francesco (Parma):

Cure palliativeGogioso Laura (Modena):

Nutrizione e SportGrazioli Oscar (Reggio Emilia):

Scienze veterinarieGregori Giusva (Roma):

Osteopatia animaleGregori Loretta (Parma):

Scienze naturaliGrossi Adriano (Parma):

PedagogiaGualerzi Massimo (Parma):

CardiologiaGuidi Antonio (Roma):

Politiche legate ai diversamente abiliGuidi Francesco (Roma):

Medicina estetica“HeLLeR” (Milano):

Associazioni di pazienti (Psoriasi)Imprezzabile Giuseppe (Parma):

Aromaterapia Iorio Eugenio Luigi (Salerno):

Biologia positiva e invecchiamento di successoKorniyenko Halyna (Parma):

EtnomedicinaLenzi Stefano (Roma):

Medicina preventiva e riabilitativa manuale post-traumatica

Lista Anna (Parma):Nutrizione

Loconte Valentina (Parma):Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica

Lofrano Marcello (Brescia):Formazione professionaleLotti Torello (Firenze):

Dermatologia e Venereologia Lucchi Davide (Piacenza):

Osteopatia pediatricaLuisetto Mauro (Piacenza):

NutraceuticaMaierà Giuseppe (Milano):

VulnologiaMaluta Sergio (Padova):

Ipertermia oncologicaMantovani Gemma (Parma):

Fisioterapia riabilitativaMarchesi Gianfranco (Parma):

NeuropsichiatriaMarmiroli Libero (Reggio Emila):

CosmetologiaMascia Marinella (Olbia-Tempio):

Parassitologia Messina Lorenzo (Roma):

OftalmologiaMicoli Giuseppina (Pavia):

Misure ambientali e tossicologicheMongiardo Salvatore (Crotone):

FilosofiaMoneta Angela (Pavia):

Medicina di GenereMontanara Giuseppe (Teramo-Roma):

GiurisprudenzaMontanari Enrico (Parma):

NeuroscienzeMorandi Beatrice (Como):

Pediatria e Medicina dell’AdolescenzaMorini Emanuela (Parma):

Scienze pedagogiche

Mura Riccardo (Pavia):Fisioterapia

Occhigrossi Maria Simona (Roma):Medicina interna

Paduano Guido (Lecco):Tecnologie transdermiche

Palmieri Beniamino (Modena):Consultazione medica di “Secondo Parere”

Papuli Chiara (Milano): Chimica e Tecnologie FarmaceutichePavani Pier Francesco (Bologna):

Informazione scientificaProfessioni sanitarie

Pedretti Giovanni (Parma):Epatologia

Pernice Antonio (Milano): Tecnologie sanitarie e Innovazione

Patrelli Tito Silvio (Padova):Ostetricia e Ginecologia

Pellegrini Davide (Parma):Letteratura e Poesia

Pellegrino Lorenzo (Foggia):Storia della Medicina cardiovascolare

Piccinini Chiara (Modena):Audio Psico Fonologia

Pierri Carmela (Roma):e-Health

Pigatto Paolo (Milano):Dermatologia

Pucci Ennio (Pavia):Neurologia

Radaelli Lorenzo Federico (Parma):Studenti e Università

Rapacioli Giuliana (Piacenza):Omeopatia di risonanza

Ricci Giorgio (Forlì-Cesena):Turismo sanitario

Richichi Italo (Pavia):Dieta mediterranea

Roncalli Emanuele (Bergamo):Turismo

Rosan Ermes (Pordenone):Massoterapia

Sabato Giuseppe (Arezzo):Formazione universitaria

Saidbegov Dzhalaludin G. (Roma): Riposizionamento vertebrale e articolare non invasivo

Savini Andrea (Milano):Naturopatia

Scaglione Francesco (Milano):Farmacologia

Schiff Laura (Bologna):Verde urbano e pianificazione territoriale

Serraino Angela (Reggio Calabria):Massaggio sportivo

Sguazzotti Andrea (Pavia):Fisiatria

Siani Stefania (Salerno):Terapie naturali

Solimè Roberto (Reggio Emilia):Fitoterapia

Spataro Giuseppe (Parma):Network Marketing

Tedeschi Anna (Parma):Gestione hospice territoriali

Tomasi Valentina (Bologna):Progettazione eventi formativi in area-salute

Troiani Daniela (Roma):Psicologia

Truzzi Claudio (Milano):Sicurezza alimentare

Turanjanin Olja (Fojnica-Bosnia Erzegovina):Idroterapia termale

Turazza Gloriana (Mantova):Biomeccanica del piede

Valenzi Vincenzo (Milano):Medicina integrata e Biometeorologia

Vicariotto Franco (Milano):Medicina della Donna

Vignali Simona (Parma):Naturopatia ayurvedica

Villani Andrea (Parma):Comunicazione

Viscovo Rita (Milano):Medicina rigenerativa e Tricologia

Youssef Najal (Roma):Terapia cognitivo comportamentale

Disturbi AlimentazioneZaccagna Carlo Alberto (Torino):

Medicina d’urgenzaZanasi Alessandro (Bologna):

Idrologia medicaZurca Gianina (Rieti):

Scienze sociali

COMITATO SCIENTIFICOPRESIDENTI

Giuseppe Nappi (Pavia-Roma)Giancarlo Palmieri (Milano)

CoordinamentoMassimo Radaelli (Parma)

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Pianeta Fidian. 4 - novembre 2017

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Nei pazienti con osteoartrosi sinto-matica del ginocchio l’infiltrazione con acido ialuronico (HA) riduce

la sintomatologia e migliora la funzionalità articolare. La schedula di somministrazione ottimale, l’ampiezza e la durata del beneficio clinico rimangono tuttavia controversi.

Hymovis è un acido ialuronico di nuo-va generazione con peculiari caratteristiche visco-elastiche e reologiche. Nei pazienti con gonartrosi di grado lieve-severo (II-IV Kellgren-Lawrence), due infiltrazioni conse-cutive a distanza di una settimana riducono il punteggio WOMAC ed il consumo di FANS/paracetamolo per almeno 6 mesi. Nella sot-topopolazione da noi studiata (n=106), l’ef-ficacia sul dolore si è protratta per circa 12 mesi. Se eseguite da operatori esperti, le in-filtrazioni di Hymovis sono scevre da eventi avversi rilevanti.

L’osteoartrosi (OA) è la più comune forma di degenerazione articolare, con una prevalenza sostanzialmente stabile da molti decenni e compresa fra il 3.4% ed il 6.1% nella popolazione generale di etnia caucasica (Cross 2014). La gravità aumenta lentamente e progressivamente con l’età e diventa rile-vante dopo i 60 anni (10-15%), con il sesso femminile maggiormente colpito rispetto ai maschi (Zhang 2010). Le articolazioni più spesso interessate sono quelle di carico, in particolare l’anca, il ginocchio, la colonna lombare. questo determina una diminuzione costante della capacità funzionale articolare e progressivo peggioramento della qualità di vita (QoL). La disabilità ed il peggioramento della qualità di vita dipendono da molti fatto-ri strutturali quali il varismo e valgismo arti-colare, il numero delle articolazioni coinvol-te e dalla gravità del danno articolare. L’OA

Affidabilità del trattamento dell’osteoartrosi di ginocchio con HYADD 4 (Hymovis®)

bilaterale di ginocchio e/o di anca, di grado severo, determina una importante compro-missione della autonomia e della mobilità. Le cadute accidentali con fratture, interventi di chirurgia d’urgenza, invalidità permanen-te e morte prematura aumentano per l’insta-bilità o la rigidità articolare (Barbour 2015). Naturalmente associato ad una ipomotili-tà costante cresce il rischio di una maggior incidenza di malattie metaboliche (diabete, obesità, etc) e cardiovascolari (infarto, ictus, vasculopatie aterotrombotiche, etc) in conse-guenza dell’eccesso ponderale e della seden-tarietà associati al deficit articolare (Nuesch 20; Veronese 2016).

I principali fattori di rischio dell’evolu-zione della OA ed i meccanismi patogenetici del danno cartilagineo sono stati studiati in questi ultimi decenni (Felson 1997; Muraki 2012) anche se l’usura della cartilagine arti-colare costituisce la base del problema artro-sico. La gonartrosi colpisce i sollevatori di pesi 10 volte più frequentemente e i corridori 5 volte più frequentemente rispetto al sog-getto medio (Kujala), come risultato dei con-tinui e ripetuti microtraumi cartilaginei. Gli eventi traumatici quali rottura dei menischi o dei legamenti crociati aumentano il rischio di usura cartilaginea: in questi casi infatti, i carichi dinamici si scaricano sulla cartilagine secondo linee di pressione non fisiologiche (Louboutin 2009). Inoltre, negli ultimi anni l’obesità si è affermato come un nuovo e po-tete fattore di degenerazione della cartilagine ialina e, quando il sovrappeso inizia molto precocemente, per esempio già nell’infanzia, il rischio di artrosi precoce (<50 anni) di gi-nocchio ed anca è molto più elevato rispetto alla popolazione normopeso (Philbin 1996; Sowers 2010; Widham 2012).

di Ferdinando Priano,Reparto

Ortopedico del Policlinico

di MonzaOspedale

S. Maria della Misericordia

Albenga(Direttore

Responsabile: Ferdinando

Priano)

ostEoartrosi

I costi dell’OA sono ingenti ed in cre-scente aumento sia per il notevole consumo di farmaci sia in conseguenza degli inter-venti di artroplastica. Piscitelli et al. hanno calcolato che solo nel breve periodo 2001-2005, gli interventi di artroplastica del gi-nocchio in Italia sono aumentati del 16.6% per gli uomini e del 12.4% per le donne, con un incremento esponenziale dei costi eco-nomici diretti ed indiretti (Piscitelli 2012). Conseguentemente, anche sulla base di con-siderazioni di natura economica, vi è la ge-nerale tendenza ad adottare misure preventi-ve che riducano o dilazionino nel tempo gli interventi di artroplastica.

Il trattamento dell’OA si basa su inter-venti di natura conservativa (fisioterapia), farmacologica (locali o sistemici) e chirur-gica (Anandacoomarasamy 2010). Le linee guida della Osteoarthritis Research Society International (OARSI) suggeriscono che gli interventi devono essere progressivi e pro-porzionati alla gravità della malattia (Zhang 2008). Gli interventi farmacologici prevedo-no l’uso degli antiinfiammatori non steroi-dei (FANS), degli analgesici puri (paraceta-molo) e di sostanze in grado di modificare la progressione della malattia (Sofat 2011;

Altman 2004). L’infiltrazione intra-articolare (viscosup-

plementazione) di derivati dell’acido ialuro-nico (HA), un polimero polisaccaridico na-turalmente presente nella cartilagine artico-lare, è una misura terapeutica inserita nelle principali linee guida (Zhang 2008; Brown 2013). I benefici sono dovuti sia al ripristino delle caratteristiche reologiche del liquido sinoviale sia alla stimolazione metabolica dei condrociti che producono acido ialuroni-co endogeno (Moreland 2003; Gosh 2002). La discrepanza fra gli effetti benefici di que-sta procedura osservati nella pratica clinica e le raccomandazioni delle linee guida, non sempre incondizionatamente favorevoli, po-trebbe dipende da diversi aspetti, a comin-ciare dalla sostanza utilizzata e dai criteri di eleggibilità dei pazienti (Fernandes 2013; Henrotin 2015; Migliore 2015). Attualmente sono disponibili numerose formulazioni di HA approvate per l’uso clinico sia in Europa che negli USA. Tali formulazioni differisco-no per la provenienza dell’HA, per le me-todiche di produzione, per le proprietà chi-mico-fisiche , per l’emivita all’interno della cavità articolare, per le proprietà reologiche, per lo schema di somministrazione ed il co-

ostEoartrosi

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sto (Bellami 2006; Finelli 2011).Hymovis (Hyadd® 4 Fidia Farmaceutici,

Abano Terme; Italy) è un derivato dell’HA ottenuto per sintesi chimica controllata, con peso molecolare compreso fra 500 e 730 kDa. In Hymovis una amina alifatica (esa-decilammina) è stata coniugata al 2% dei radicali carbossilici dell’acido glicuronico presente nella catena polisaccaridica. Questa particolare struttura chimica rende il reticolo tridimensionale di Hymovis particolarmente igroscopico, con formazione di un idrogel dotato di eccellenti caratteristiche visco-ela-stiche, lubrificanti e reologiche.

In studi su coniglio con rottura speri-mentale del legamento crociato anteriore (ACLT), la somministrazione di Hymovis ha dimostrato di ritardare sensibilmente la degenerazione cartilaginea (Mainil-Varlet 2013). Inoltre, in studi clinici controllati Hymovis ha dimostrato la superiorità rispet-to all'HA lineare non modificato sia in termi-ni di maggiore riduzione dell’iperplasia si-noviale sia in termini di aumentata induzione della sintesi di HA ad alto peso molecolare (HMWHA) da parte dei condrociti, a fronte di un minor numero di infiltrazioni (Smith 2008; Cake 2008).

La nostra attività clinica con Hymovis iniziata da quando il prodotto è stato immes-so sul mercato ci ha portato a confermare l’efficacia e la sicurezza della viscosupple-mentazione con Hymovis in pazienti affetti da gonartrosi.

Abbiamo anche pubblicato uno studio os-servazionale retrospettivo, (Priano 2017) di cui riportiamo adesso i dati, volto a valutare l’effi-cacia e la tollerabilità di Hymovis nella pratica clinica quotidiana. I dati sono stati ottenuti dal registro nazionale ANTIAGE, un database no profit avente per scopo la raccolta di informa-zioni cliniche sugli effetti della viscosupple-mentazione intra-articolare ecoguidata.

Da questo database sono stati estrapola-ti i dati di 937 pazienti, 534 donne (57%) e 403 uomini (43%). La durata media di malattia era di 6.8 anni (+/-6.6). La gravità radiologica di malattia secondo la classifi-cazione Kellgren-Lawrence variava fra il grado II (38%) ed il grado IV (7%). Il 55% dei pazienti era affetto da malattia di gra-do III ed il 39.2% era già stato sottoposto

a precedenti infiltrazioni con HA o corti-costeroidi (CS). La somministrazione del questionario Western Ontario McMasters University Osteoarthritis Index (WOMAC) ha evidenziato un indice di compromissio-ne elevato, con un punteggio registrato al basale di 56,8 punti su un massimo di 96. Conseguentemente, il 48.8% faceva rego-larmente uso (≥2 volte/settimana) di FANS e/o paracetamolo per alleviare il dolore e svolgere le comuni attività quotidiane.

Nello studio sono stati inclusi 937 pazien-ti, di cui 210 affetti da gonartrosi bilaterale. Complessivamente sono state trattate 1.147 articolazioni, per un totale di 2.294 infiltra-zioni. Al primo controllo (mese 1) sono risul-tati valutabili 821 pazienti, con un dropout del 12.4%. Al mese 6 sono risultati valutabili 698 pazienti, con un drop-out del 25.5%.

Tutti i pazienti sono stati valutati a distan-za di 1 mese e quindi a 3, 6, 9 e 12 mesi. In questo arco di tempo sono stati valutati una serie di indicatori di efficacia clinica. Al primo follow-up (1 mese) sono risultati va-lutabili 821/937 pazienti (87,6%); al secondo follow-up sono risultati valutabili 743/937 pazienti (79,3%); al sesto mese erano dispo-

nibili i dati di 698/937 pazienti (74.5%). Al mese 12 è stato possibile esaminare i dati re-lativi a due soli parametri (dolore a riposo ed in movimento) in una sottopopolazione di 106 pazienti.

CRItERI DI VALutAzIonE DEGLI END-POINT

• WoMACLa valutazione dei pazienti con osteo-

artrosi di anca e ginocchio utilizza come standard di riferimento è il questionario WOMAC, che rileva dati di importanza cli-nica in tre specifici campi:1) il dolore dell’articolazione a riposo ed in

movimento;2) la funzionalità articolare;3) la rigidità articolare.

Il punteggio complessivo WOMAC può variare fra 0 (nessuna compromissione) e 96 punti (compromissione massima). I pazienti inclusi in questo studio presentavano una im-portante compromissione, con punteggio al basale pari a 56.8 punti. Convenzionalmente, sono ritenuti efficaci i trattamenti capaci di ridurre lo score WOMAC di almeno 25 pun-ti rispetto al basale.

• DoloreI criteri per la valutazione dell’efficacia

consistevano nella misurazione del dolore, sia a riposo che in movimento, attraverso l’uso di una scala visuale analogica milli-metrica (VAS) con score da 0 mm (dolore assente) a 100 mm (dolore massimo tolle-rabile).

ostEoartrosi ostEoartrosi

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SALUTE ARTICOLAREFidia offre un’opzione terapeutica innovativa per il trattamento delle patologie articolari, soprattutto di ginocchio e anca: la somministrazione intra-articolare di acido ialuronico con diverse caratteristiche, in grado di rallentare la progressione della patologia artrosica, favorendo la riparazione della cartilagine.

RIPARAZIONE TISSUTALE Grazie alle proprietà riparative dell’acido ialuronico, Fidia offre un approccio differenziato al trattamento delle lesioni cutanee acute e croniche, un problema sempre più diffuso, visto l’aumento dell’età media della popolazione, dell’obesità e delle patologie croniche, in particolare il diabete, che pongono specifici problemi di guarigione.

MEDICINA ESTETICA Principio cardine di questo progetto è l’acido ialuronico, che per le proprie caratteristiche intrinseche di viscoelasticità, biocompatibilità, idratazione e sicurezza risponde perfettamente alle necessità del medico estetico di proporre soluzioni efficaci e sicure che non stravolgano l’identità della persona.

NEUROLOGIAL’impegno di Fidia è particolarmente dedicato a patologie quali la regolazione del tono dell’umore e i disturbi del sonno, e si concretizza con una valida offerta di opzioni terapeutiche, confermate da un impiego consolidato negli anni e da proposte innovative in questo ambito.

OFTALMOLOGIA L’acido ialuronico, per le sue caratteristiche di biocompatibilità, viscoelasticità e la sua tollerabilità, viene ampiamente utilizzato nella chirurgia oftalmica e per il trattamento di patologie oculari.

ANTI-INFETTIVI Fidia mette a disposizione della classe medica consolidate opzioni terapeutiche nel campo dell’antibioticoterapia, degli antivirali e dei prodotti per l’immunoprofilassi, per il trattamento di numerose patologie infettive causate da batteri, funghi o virus.

IL NOSTRO IMPEGNO:PROGETTARE PER INNOVARE.

Da oltre 70 anni, Fidia Farmaceutici porta avanti il proprio impegno nello sviluppo di soluzioni terapeutiche, focalizzandosi sulle aree nelle quali l’acido ialuronico esprime al meglio le sue proprietà: salute articolare e riparazione tissutale.

Fidia si dedica anche allo sviluppo di linee di prodotti che ruotano attorno al vasto campo della ‘personal care’,

con un impegno particolare per la salute femminile, la salute della pelle e la medicina estetica, e continua

a focalizzare la sua attività su aree terapeutiche ben precise ed identificative del proprio marchio, quali la

neurologia. L’azienda sta inoltre orientando i propri interessi anche verso il settore dell’oftalmologia.

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• Consumo di FAnS/paracetamoloPoiché il 48.8% dei pazienti inclusi assu-

meva paracetamolo e/o FANS, la riduzione del numero di pazienti richiedenti questi far-maci è stato considerato un end-point atten-dibile di efficacia clinica.

• Grado di soddisfazione del pazienteA tutti i pazienti è stato chiesto di com-

pilare un questionario a risposte multiple re-lativo alla percezione di efficacia del tratta-mento, in termini sia di riduzione del dolore che di funzionalità articolare. Il questionario prevedeva tre scelte:1) miglioramento;2) peggioramento;3) nessuna variazione.

• tollerabilitàTutti gli effetti avversi (AE), locali e

sistemici, sono stati annotati. Gli AE della prima infiltrazione sono stati registrati sia distanza di una settimana, in occasione del-la seconda infiltrazione, sia in occasione del primo controllo (mese 1), e quindi ai mesi 3 e 6.

ANALISI STATISTICALe variazioni rispetto al basale degli end-

point oggetto di studio sono state misurate

con il test del χ2. Per ciascun parametro sono state eseguite due misure ed è stato riportato il valore medio +/- deviazione standard. Per l’acquisizione elettronica dei dati è stato uti-lizzato il foglio di calcolo Excel (Microsoft, Redmond-WA-). L’analisi statistica è stata eseguita con il software Sigma Stat (SPSS 9; Chicago-Il-). La significatività è stata fissa-ta per valori di p<0.05 (5%).

RISuLtAtINello studio sono stati inclusi 937 pa-

zienti, di cui 210 affetti da gonartrosi bila-terale. Complessivamente sono state trattate 1.147 articolazioni, per un totale di 2.294 infiltrazioni. Al primo controllo (mese 1) sono risultati valutabili 821 pazienti, con un dropout del 12.4%. Al mese 6 sono risultati valutabili 698 pazienti, con un drop-out del 25.5%.

Il drop-out è stato causato sia dal manca-to ritorno dei pazienti ai controlli pianificati, sia dalla compilazione incompleta della car-tella clinica, con perdita di dati utili ai fini della valutazione clinica (es. mancata anno-tazione circa l’assunzione di paracetamolo/FANS). Sono inoltre stati esclusi dalla va-lutazione i pazienti con gonartrosi bilaterale che ai controlli presentavano una differente risposta al trattamento delle due articola-

zioni. Al termine del periodo di estensione (mese 12) sono risultati valutabili, per il solo parametro dolore, 106 pazienti.

EFFEttI SuL DoLoREL’effetto sul dolore a riposo è risulta-

to assai rapido, con una riduzione di 24.1 punti (43.1%) già al primo mese (figura 1). L’azione antalgica si è protratta fino al terzo mese, con una riduzione di 31 punti (55.4%), rimanendo sostanzialmente stabile fra il secondo ed il terzo controllo. Al ter-mine della prima fase dello studio (mese 6), il dolore a riposo si era ridotto del 56,8%. Lo stesso andamento è stato osservato per il dolore in movimento, con una riduzione al sesto mese lievemente inferiore (-47.4%) rispetto al basale. Le variazioni sono risul-tate statisticamente significative (p<0.05) già dopo il primo mese per entrambi i pa-rametri.

• Estensione a 12 mesiPer il solo parametro dolore è stato pos-

sibile estendere le valutazioni ad una pic-cola coorte di pazienti (n=106) per 12 mesi dopo la seconda infiltrazione. Il punteggio del dolore, sia a riposo che in movimento, non ha subito modificazioni clinicamente e statisticamente rilevanti fra il mese 6 ed il mese 12. Rispetto al basale, la riduzione del dolore a riposo ai mesi 9 e 12 è risul-tata rispettivamente pari al 54.7% (p<0.05) ed al 53.6% (p<0.05). Rispetto alla ridu-zione massima del dolore a riposo registra-ta al mese 3 (56,8%), la perdita di effica-cia al mese 12 è stata del 3.2% (p=n.s.). Andamento analogo è stato rilevato per il dolore in movimento, con riduzioni rispetti-vamente pari al 47.4% ed al 46.0% ai mesi 6 e 12. Anche in questo caso la differenza fra il mese 6 e 12 è risultata statisticamente non significativa (p>0.91).

WoMAC SCoREIl questionario WOMAC misura il dolo-

re utilizzando la scala Likert, dove 0 indica nessun dolore e 4 indica dolore massimo; esso misura inoltre con elevata accuratezza la funzionalità e la rigidità articolare, cioè la capacità di compiere alcuni movimenti. Punteggi inferiori a 25 indicano una com-

promissione lieve, mentre punteggi supe-riori a 50 indicano compromissione di gra-do moderato-severo. Punteggi superiori a 75 indicano una compromissione articolare grave.I pazienti inclusi in questo studio pre-sentavano uno score al basale pari a 56,8 punti. Questo valore si è ridotto di 17.1 punti dopo 4 settimane dalla seconda infiltrazione, con una riduzione pari al 30.1% (p<0.05), per arrivare a 24,8 punti al mese 6 (-56.3%; p<0.05). Con un punteggio al mese 6 pari a 24.8 punti, la compromissione articolare dopo sei mesi dalla seconda infiltrazione deve essere considerata lieve. Diversamente dal dolore, non è stato possibile esaminare lo score WOMAC nei successivi sei mesi.

EFFEttI SuL ConSuMo DI FAnS/pARACEtAMoLo

All’arruolamento 457 pazienti (48.8%) assumevano paracetamolo o FANS almeno 2 volte a settimana. Al primo controllo, solo 225/821 pazienti valutabili (27,4%) conti-nuavano ad assumere questi farmaci con la stessa frequenza (figura 2).

Al sesto mese solo 137 pazienti conti-nuavano ad assumere FANS o paracetamo-lo (19,6%) con una frequenza superiore a 2 volte/settimana. Una sub-analisi condotta sui 561 pazienti che non assumevano più

ostEoartrosi ostEoartrosi

Figura 2

Assunzione di FAnS/paracetamolodurante lo studio

60

50

40

30

20

10

0

Paz

ient

i (%

)

basale Mese 1 Mese 3 Mese 6

48,8

27,4

19,4 19,6

Figura 1

80

70

60

50

40

30

20

10

0basale Mese 1 Mese 3 Mese 6 Mese 9 Mese 12

Dolore a riposo

Dolore in movimento

WOMAC Score

55,9 31,8 24,9 24,1 25,3 25,9

72,1 48,3 38,2 37,9 38,4 38,9

58,6 39,7 27,6 28,4

Andamento del dolore e del punteggio WOMACdopo due infiltrazioni di Hymovis

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antalgici con tale frequenza, ha evidenziato che 178 pazienti non avevano assunto al-cun farmaco dal secondo mese fino al ter-mine dello studio e sono stati classificati “drug-free”. La riduzione rispetto al basale è risultata massima al terzo mese (19.4%). Questi dati suggeriscono che l’effetto della viscosupplementazione sul consumo di far-maci anti-infiammatori e antalgici è preco-ce e protratto nel tempo.

Sia la risposta al dolore che la riduzio-ne del numero di pazienti che assumeva-no FANS/paracetamolo correla bene con il grado di soddisfazione soggettiva. La somministrazione del questionario sull’ef-ficacia del trattamento ha infatti eviden-ziato che a 3 mesi dall’ultima infiltrazione l’87.9% dei pazienti dichiarava un netto miglioramento della sintomatologia (figura 3). Questo miglioramento si è mantenuto sostanzialmente stabile nei primi sei mesi di osservazione.

toLLERABILItàNel corso dello studio sono state infil-

trate 1.147 articolazioni per complessive 2.294 dosi iniettate. Effetti avversi sono stati osservati in 105 pazienti (11.2%), un valore leggermente inferiore rispetto a quello riportato da altri Autori, nonostante

l’età media del nostro campione fosse su-periore (Altman 2004). L’effetto avverso più frequente risultò essere l’artralgia, ad

esordio relativamente rapido, 12-36 ore, e di durata raramente superiore a due gior-ni. Non sono stati osservati effetti avversi dopo le prime 4 settimane da ciascuna in-filtrazione, suggerendo che la sorveglian-za deve essere concentrata in questo arco temporale. In nessun caso la comparsa di AE ha impedito la seconda infiltrazione, pianificata a distanza di una settimana dal-la prima. Non sono stati registrati casi di reazioni allergiche o di effetti sistemici del farmaco.

DISCuSSIonEGli effetti della viscosupplementazio-

ne con acido ialuronico sono avallati da numerosi studi clinici e sperimentali e da varie meta-analisi, anche se non vi è ac-cordo unanime sull’ampiezza dei risultati (Bellamy 2006; Lo 2003). In una recente consensus organizzata in Italia, 52 clinici particolarmente esperti in infiltrazione in-tra-articolare, hanno convenuto che la vi-scosupplemtazione con acido ialuronico è efficace ed auspicabile nei pazienti con go-

ostEoartrosi ostEoartrosi

90

80

70

60

50

40

30

20

10

0Mese 1 Mese 3 Mese 6

Miglioramento no variazione Peggioramento

Figura 3

Grado di soddisfazione dei pazientia sei mesi dall’ultima infiltrazione

nartrosi di grado II-IV Kellgren-Lawrence (Paoloni 2015). Studi in vitro e sperimen-tazioni su modelli animali hanno dimostra-to l’efficacia e la tollerabilità di Hymovis (Mainil-Varlet 2013). Lo studio retrospet-tivo da noi condotto dimostra per la prima volta che due somministrazioni consecuti-ve di Hymovis, a distanza di una settimana una dall’altra, non solo riducono il dolore a riposo ed in movimento per circa 1 anno, ma consentono un cospicuo risparmio di FANS e/o paracetamolo. (Priano 2017) Tale risparmio è stato documentato per al-meno 6 mesi. Tuttavia, i duraturi effetti sul dolore da noi documentati per la durata di 12 mesi, suggeriscono che anche il rispar-mio di FANS/paracetamolo possa estender-si per tale durata. L’assenza di dati relativi al WOMAC score durante l’estensione a 12 mesi non inficia i risultati osservati sul do-lore, che risultano univoci e statisticamente significativi.

Poiché i pazienti affetti da artrosi sin-tomatica sono nella maggior parte dei casi anziani e soggetti a terapie farmacologiche multiple, un minor consumo di FANS si tra-duce anche in un minor rischio di eventi av-versi, sia diretti (sanguinamento gastrointe-stinale, ulcere da FANS, etc) sia indiretti, causati cioè da interferenze farmacologiche (con farmaci antiipertensivi, cortisone etc). Sulla base dei risultati da noi ottenuti, nei pazienti a maggior rischio di interferenza farmacologica o di gastropatia da FANS, può essere presa in considerazione la possi-bilità di trattare anche i pazienti con artro-si del ginocchio di grado I, in accordo con l’opinione espressa da una rilevante quota di clinici partecipanti alla consensus sum-menzionata (Paoloni 2015).

Come tutti gli studi retrospettivi anche il nostro presenta alcuni limiti, ma essi sono compensati dall’elevato numero di pazienti valutabili e dalla lunga durata del periodo di osservazione.

I risultati ottenuti indicano che Hymovis è efficace e sicuro nell’artrosi del ginocchio di grado lieve-severo. Naturalmente ci stiamo impegnando a rivalutare, ad ulteriore distanza, la maggior efficacia dello Hymovis rispetto ad altri Acidi Ialuronici presenti sul mercato, con caratteristiche farmacologiche diverse.

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Pianeta Fidian. 4 - novembre 2017

AlimentAzione, Benessere, turismo, CulturA e nAturA

Anno I - N° 4 Novembre 2017

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Nessun testo può essere riprodotto con qualsiasi mezzo senza il consenso scritto dell’editore.

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Bibliografi a1. Finelli I. et al.; Biorheology 2011; 48 (5): 263-2752. HYMOVIS®. Foglietto illustrativo

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