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1 Anno Scolastico 2018 - 2019 Piano Annuale per l’Inclusione Istituto Omnicomprensivo di Polla Via Annia, 1 (Ex Distretto Sanitario) - 84035 Polla (Sa) CF: 92006830654 Codice Ministeriale: SAIC872009 - CODICE IPA: istsc_saic872009 IBAN: IT92X0815476320000220899443 - Conto di Tesoreria: 316331 Codice Univoco Ufficio: UF8XBP Telefono - 0975376006/05 e-mail: [email protected] - [email protected]

Piano Annuale per l’Inlusione

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Page 1: Piano Annuale per l’Inlusione

1

Anno Scolastico 2018 - 2019

Piano Annuale per l’Inclusione

Istituto Omnicomprensivo di Polla

Via Annia, 1 (Ex Distretto Sanitario) - 84035 Polla (Sa) CF: 92006830654 – Codice Ministeriale: SAIC872009 - CODICE IPA: istsc_saic872009

IBAN: IT92X0815476320000220899443 - Conto di Tesoreria: 316331 Codice Univoco Ufficio: UF8XBP

Telefono - 0975376006/05 e-mail: [email protected] - [email protected]

Page 2: Piano Annuale per l’Inlusione

2

P.a.i.

INDICE

PREMESSA pag. 4

1. QUADRO NORMATIVO E SCUOLA INCLUSIVA pag. 5

2. La Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e la C.M. n°8 del 6/3/2013 pag. 5

3. Chi sono gli alunni con BES pag. 6

4. Parte I – Analisi dei punti di forza e di criticità a.s. 2018/2019 pag. 7

4.1. Rilevazione degli alunni con BES frequentanti l’Istituto Omnicomprensivo

di Polla nell’A. S. 2018/2019

pag. 7

4.2. Risorse professionali specifiche prevalentemente utilizzate pag. 7

4.3. Coinvolgimento personale ATA pag. 8

4.4. Coinvolgimento famiglie pag. 8

4.5. Rapporti con servizi sociosanitari pag. 8

4.6. Rapporti con privato sociale e volontariato pag. 8

5. AZIONI DI INCLUSIONE ATTIVATE DALLA SCUOLA

NELL’A.S.2018/2019

pag. 10

5. 1 AZIONI ATTIVATE PER FAR FRONTE ALLA DISPERSIONE

SCOLASTICA

pag. 10

5.1.1 Progetto-Laboratorio a classi Aperte: “Io E Te Diversi, ma Insieme”

Scuola Primaria.

pag. 10

5. 1.2 Progetto teatro Scuola Secondaria di I Grado pag. 14

5.1.3 Progetto teatro Scuola Secondaria di II Grado pag. 16

5.1.4 Progetto recupero Scuola Secondaria di I e II Grado pag. 17

5. 2 INTERCULTURA pag. 41

5.3 METODI DI INCLUSIONE UTILIZZATI NELL’ISTITUTO

OMNICOMPRENSIVO DI POLLA

pag. 42

5.4 ESAME DI STATO IPSS E INCLUSIONE. A.S. 2018/2019 pag. 46

6. L'INSEGNANTE DI SOSTEGNO: RUOLO E FUNZIONE pag. 65

6.1 Principi per una buona collaborazione tra docente curriculare e di sostegno pag. 66

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’a.s. 2019/2020

7. Aree di intervento A.S. 2019/2020 pag. 69

7.1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo pag. 69

Page 3: Piano Annuale per l’Inlusione

3

7.1.1. Risorse umane pag. 70

7.1.2. Organi collegiali pag. 70

7.2. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli Insegnanti

pag 73

7.3. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive pag. 73

7.4 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola pag. 74

7.5 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della

scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

pag. 74

8. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle

decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

pag. 74

9. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi

pag. 74

10. Valorizzazione delle risorse esistenti pag. 75

11. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione.

pag. 75

ALLEGATI

ALLEGATO 1: Grafici degli esiti dei questionari di monitoraggio del grado di

inclusione dell’Istituto.

pag. 77

Page 4: Piano Annuale per l’Inlusione

4

PREMESSA

Il piano annuale per l‘inclusione è uno strumento che consente alle istituzioni scolastiche di progettare la

propria offerta formativa in senso inclusivo, spostando l’attenzione dal concetto di integrazione a quello di

inclusione.

Il concetto di inclusione attribuisce importanza al modo di operare sul contesto, mentre col concetto di

integrazione l’azione si focalizza sul singolo soggetto. Si tratta di un cambiamento di prospettiva che impone

al “sistema scuola” un nuovo punto di vista che deve essere eletto a linea guida dell’attività educativo-

didattica quotidiana.

La programmazione e l’effettuazione del percorso didattico va indirizzata verso la personalizzazione e/o

individualizzazione dei percorsi educativi rispettando la peculiarità di approccio, metodo, stile e livello di

apprendimento di tutti i discenti, in particolare, degli alunni con BES.

In riferimento alla didattica, è necessario ricorrere:

1) All’ individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);

2) Alla personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);

3) Agli strumenti compensativi;

4) A misure dispensative.

Ogni percorso didattico viene seguito secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla

normativa nazionale e/o alle direttive del PTOF.

L’ Istituto Omnicomprensivo di Polla si propone un congruo utilizzo ed un impiego funzionale delle risorse

umane, finanziarie e strumentali già disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne (personale per

l’assistenza materiale, educatori, operatori del servizio civile).

Page 5: Piano Annuale per l’Inlusione

5

1. QUADRO NORMATIVO E SCUOLA INCLUSIVA

“La scuola italiana pensata nella Costituzione è una scuola che si fonda sui valori dell’equità, della promozione

sociale e sulla valorizzazione di tutti gli alunni, qualunque sia la loro condizione personale e sociale”. (Dario

Ianes)

Una scuola inclusiva guarda a tutti gli alunni e alle loro potenzialità; essa interviene prima di tutto sul contesto,

trasformandolo in base alle esigenze del soggetto.

Una scuola che “include” è una scuola che pensa e progetta prendendo in considerazione proprio tutti,

attraverso il coinvolgimento dei suoi operatori, avendo piena chiarezza delle esigenze da affrontare dal punto

di vista qualitativo e quantitativo.

2. La Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e la C.M. n°8 del 6/3/2013

Il 27 dicembre 2012 è stata emanata la Direttiva recante Strumenti d’intervento per alunni con bisogni

educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica, che delinea e precisa la strategia

inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento e alla personalizzazione

del percorso formativo per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Nel marzo successivo è stata

pubblicata la circolare Ministeriale n. 8 che fornisce indicazioni operative su alcune rilevanti problematiche.

La Circolare n. 8, infatti:

Sottolinea la necessità di redigere un Piano di Lavoro Personalizzato (P.D.P.), vale a dire un percorso

individualizzato e personalizzato, nel quale il consiglio di classe, in collaborazione con la famiglia,

definisce, monitora e documenta le strategie più idonee per ciascun alunno;

Ribadisce, inoltre, i compiti del Gruppo di Lavoro d’Istituto (G.L.H.I.), che assume la denominazione

di Gruppo di Lavoro per l’ Inclusione (G.L.I.) con l’estensione dei propri interventi anche a tutti gli

altri alunni che manifestano bisogni educativi speciali (B.E.S.).

Page 6: Piano Annuale per l’Inlusione

6

3. Chi sono gli alunni con BES

Page 7: Piano Annuale per l’Inlusione

7

4. PARTE I - Analisi dei punti di forza e di criticità a.s. 2018/2019

4.1. Rilevazione degli alunni con BES frequentanti l’Istituto Omnicomprensivo di Polla nell’A. S. 2018/2019

TIPOLOGIA TOTALE

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, c. 1 e 3) (BES 1) 27

minorati vista

minorati udito

Psicofisici

2. disturbi evolutivi specifici (BES 2)

DSA

ADHD/DOP

Borderline cognitivo

Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) (BES 3)

Socio-economico

Linguistico-culturale 1

Disagio comportamentale/relazionale

Altro 5

N° PEI redatti nell’A.S. 2017/2018 27

N° di PDP redatti dai Consigli di classe/Team docenti 6

PDP in presenza di certificazione sanitaria

PDP in assenza di certificazione sanitaria nell’A.S.. 2018/2019 6

4.2 Risorse professionali specifiche prevalentemente utilizzate

Insegnanti di sostegno attività individualizzate e di piccolo gruppo Si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Si

Attività individualizzate e di piccolo gruppo Si

Attività laboratoriali integrate Si

Funzioni strumentali/coordinamento per area Integrazione e Inclusione Si

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Amodeo Teresa (Referente Intercultura)

Antonacchio Daniela (Referente Inclusione, Referente P.A.I. Referente Alunni Adottati, F.S. Inclusione)

Caggiano Angelo Raffaello (Referente Bullismo e Cyberbullismo)

Di Gruccio Annalisa (Referente G.L.H.)

Esperti esterni SI

Docenti tutor SI

Piano didattico-educativi per l’inclusione dei BES SI

Progetti extracurriculari per l’inclusione SI

Docenti di sostegno

Partecipazione a GLI Si

Page 8: Piano Annuale per l’Inlusione

8

Rapporti con famiglie Si

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si

4.3. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili Si

Collaborazione con docenti Si

Altro

4.4. Coinvolgimento famiglie

Condivisione PDP e scelte educative Si

Coinvolgimento in progetti di inclusione No

Percorsi di formazione specifici No

Informazione/formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva No

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante No

4.5. Rapporti con servizi sociosanitari

Rapporti territoriali e con istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS. Si

Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità o su disagio e simili Si

Informazione Si

Consulenza Si

Formazione Si

4.6. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati Si

Progetti integrati a livello di singola scuola Si

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Disabilità Intellettive, sensoriali…)

Si

Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe SI

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva SI

Didattica interculturale / italiano L2 SI

Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) SI

Page 9: Piano Annuale per l’Inlusione

9

Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…)

SI

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo

X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Page 10: Piano Annuale per l’Inlusione

10

5. AZIONI DI INCLUSIONE ATTIVATE DALLA SCUOLA NELL’A.S.2018/2019

5. 1 AZIONI ATTIVATE PER FAR FRONTE ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA 5.1.1 Progetto-Laboratorio a classi Aperte: “Io E Te Diversi, ma Insieme” Scuola

Primaria

ANNO SCOLASTICO: 2018-2019

CLASSE COINVOLTA: CLASSE PRIMA POLLA CAPOLUOGO

INSEGNANTI COINVOLTI:

INSEGNANTE DI SOSTEGNO MONICA CANCRO

INSEGNANTE CURRICULARE VINCENZA DI MUCCIO

PREMESSA

DALL’ANALISI EMERSA PER LA REDAZIONE DEL P.E.I. DEL BAMBINO DIVERSABILE,

INSERITO IN CLASSE TERZA NE E’ SCATURITO IL SUDDETTO LABORATORIO DI ARTE E

IMMAGINE E LINGUISTICO ESPRESSIVO. ENTRAMBE LE AREE SONO CARATTERISTICHE

DELLO STILE DI APPRENDIMENTO DI TALE BAMBINO ,PERO’LA PRIMA COME PUNTO

DI FORZA VISTO LA SUA ABILITA’MANUALE SECONDA IL SUO PUNTO DI DEBOLEZZA

VISTO LA DIFFICOLTA’ AD OPERARE E AD INTERAGIRE CON LE LETTERINE QUINDI A

LEGGERE E A SCRIVERE .TALE PROGETTO LABORATORIO OPERA A CLASSI APERTE IN

QUANTO IL DIVERSABILE E’INSERITO NELLA CLASSE 1ªPER PERMETTERE LA PIENA

REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI , I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE

COMPETENZE FISSATI NE P.E.I. SENZA STRESSARLO E AUMENTARE IN LUI IL SENSO DI

DISAGIO CHE SCATURISCE IN UN COMPORTAMENTO IRREQUIETO E AGITATO,MA

MOLTO NATURALMENTE VIENE ACCOMPAGNATO AL SAPERE CON GRADUALITA’.

DIVENTA QUINDI IMPORTANTE CREARE “PERCORSI DI LETTURA”,”ITINERARI –

GIOCO”,VOLTI AD ATTIVARE L’INTERESSE DEGLI ALUNNI ,A FAR EMERGERE IL

BISOGNO E IL PIACERE DI LEGGERE,A TRASFORMARE L’ATTO A VOLTE PURAMENTE

MECCANICO DEL LEGGERE ,IN “ATTO CREATIVO”CHE CONTRIBUISCA A SVILUPPARE

TRE FUNZIONI BASE DELLA MENTE QUALI:L’IDENTIFICAZIONE,L’IMMAGINAZIONE E LA

FANTASIA.

Page 11: Piano Annuale per l’Inlusione

11

DESTINATARI

IL BAMBINO DIVERSABILE DELLA CLASSE TERZA,TUTTI I BAMBINI DELLA 1ªCLASSE.

FINALITA’ EDUCATIVE E FORMATIVE

-ACQUISIRE LA STRUMENTALITA’ DI BASE DELLA LETTO-SCRITTURA.

-STIMOLARE NEGLI ALUNNI IL BISOGNO E IL PIACERE DI LEGGERE, ESSENDO LA

LETTURA UN PROCESSO INDISPENSABILEPER LA LORO CRESCITA INTERIORE E

FORMATIVA.

-PROMUOVERE E COLTIVARE LA CULTURA DEL LIBRO TRA GLI ALUNNI DELLA SCUOLA

PRIMARIA APPARTENENTI ALLA GENERAZIONE CRESCIUTA A DIRETTO CONTATTO CON

LA DIFFUSIONE, USO TALVOLTA ABUSO DI VIDEOGIOCHI AUDIOVISIVI,T.V.,ECC.

OBIETTIVI TRASVERSALI DI APPRENDIMENTO

-SVILUPPARE LA CAPACITA’ CONCETTUALE E FANTASTICA.

-SVILUPPARE LO SPIRITO CRITICO.

-FAVORIRE UN APPROCCIO EMOZIONALE, NON SOLO SCOLASTICO, CON IL LIBRO.

-EDUCARE ALL’ASCOLTO, ALLA CONCENTRAZIONE, ALLA RIFLESSIONE.

-FAVORIRE LA CAPACITA’ ESPRESSIVA UTILIZZANDO MOLTEPLICI CANALI

COMUNICATIVI: TRADUZIONE DAL LINGUAGGIO VERBALE AL LINGUAGGIO ICONICO E

A QUELLO MIMICO-GESTUALE.

-VALORIZZARE LE RELAZIONI E PROMUOVERE LA COOPERAZIONE: CAPACITA’ DI

LAVORARE IN GRUPPO, RISPETTO DEL PUNTO DI VISTA ALTRUI, PROPOSITIVITA’,

AUTONOMIA DELLE SCELTE.

-ACQUISIRE NUOVE CONOSCENZE DISCIPLINARI.

-ARRICCHIRE IL PATRIMONIO LESSICALE.

-CANALIZZARE IL COMPORTAMENTO AGITATO DEL DIVERSABILE VERSO ATTIVITA’

PROFICUE.

Page 12: Piano Annuale per l’Inlusione

12

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

-FAVORIRE, SVILUPPARE E ARRICCHIRE LE STRUTTURE DELLA LINGUA.

-POTENZIARE LE ABILITA’ DI LETTURA NONCHE’ DI LETTURA ESPRESSIVA.

MIGLIORARE LA CAPACITA’ DI ESPRESSIONE SCRITTA E ORALE.

-SVILUPPARE UNA CORRETTA ESPOSIZIONE CRONOLOGICA-STRUTTURALE NELLA

VERBALIZZAZIONE (COME RI.NARRAZIONE O RESOCONTO).

-SVILUPPARE LA CAPACITA’ DI INVENTARE STORIE E DI SCRIVERE TESTI DI VARIO

GENERE.

ATTIVITA’ E PERCORSI OPERATIVI

-ALLESTIMENTO E USO DEL LABORATORIO DI LETTO-SCRITTURA.

-PRESTITO DI LIBRI ANCHE TRA ALUNNI DI CLASSI DIVERSE.

-LETTURA DI TESTI A PUNTATE.

-INCONTRI DI LETTURA IN CLASSE DA PARTE DI GENITORI, NONNI, ALUNNI.

-ATTIVITA’ DI MANIPOLAZIONE E RIELABORAZIONI INDIVIDUALI E COLLETTIVE DELLE

STORIE (APPARTENENTI A DIVERSE TIPOLOGIE TESTUALI: FILASTROCCA, POESIA,

FIABA, FAVOLA…), NARRATE ANCHE CON L’USO DI TECNICHE MULTIMEDIALI.

-SCRITTURA CREATIVA.

ATTIVITA’ LUDICO-LINGUISTICHE.

-DRAMMATIZZAZIONE CON GIOCHI DI RUOLO E DI SIMULAZIONE.

-“COLORIAMO LA SCUOLA”,PRODUZIONE DI ELABORATI GRAFO-PITTORICI RELATIVI

ALLE STORIE NARRATE E CON SCRITTE E FILASTROCCHE SIGNIFICATIVE INVITANTI ALLA

LETTURA.

-REALIZZAZIONE DI PICCOLI LIBRI CON LE STORIE PRODOTTE DAI BAMBINI E IL LORO

VISSUTO DURANTE L’ARCO DI TEMPO DI REALIZZAZIONE DI TALE PROGETTO.

Page 13: Piano Annuale per l’Inlusione

13

METODOLOGIE

LE STRATEGIE METODOLOGICHE SI BASERANNO SULLA VALORIZZAZIONE DEL GIOCO

QUALE MEZZO PRIVILEGIATO PER L’ATTIVAZIONE E LO SVILUPPO DEI PROCESSI

COGNITIVI E DI APPRENDIMENTO.CIRCLE TIME.ROLE PLAYING.PROBLEM SOLVING.

MODALITA’ ORGANIZZATIVE

-PICCOLI GRUPPI NELLA CLASSE PRIMA

-DIDATTICA LABORATORIALE

-BRAINSTORMING

-CIRCLE TIME

-COOPERATIVE LEARNING

-USCITE DIDATTICHE

TEMPI

IL PROGETTO-LABORATORIO VEDE UNO SVOLGIMENTO NELL’ARCO DELL’INTERO

ANNO SCOLASTICO, IN ORARIO CURRICOLARE, NEI GIORNI: IL LUNEDI’ DALLE ORE 09-

30 ALLE 13-00, IL VENERDI’ DALLE 08-15 ALLE 12-15,IL SABATO DALLE ORE 08-15 ALLE

10-30.

MATERIALI

PER 16 BAMBINI

-CARTONCINI COLORATI E BIANCHI A 4

-CARTONCINI COLORATI E BIANCHI DI VARIA MISURA

-COLORI ACRILICI IN BOTTIGLIE.

-PENNELLI

-1 TAVOLOZZA

-COLORI A PASTELLO

-PENNARELLI

Page 14: Piano Annuale per l’Inlusione

14

-COLLA VINAVIL

-COLLE A STICK

-5 PACCHI DI FOGLI BIANCHI A 4, RISMA

-17 STECCHE RILEGA FOGLI DA 100.

-17 FOGLI TRASPARENTI CHE SERVONO PER LA RILEGATURA DEI LIBRICINI DEI BAMBINI

-17 ALBUM DI COLLAGE AUTOADESIVI.

-LIBRI PER BAMBINI

PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO

MOSTRA DEGLI ELABORATI GRAFICO-PITTORICI PRODOTTI DAGLI ALUNNI.

REDAZIONE DI UN LIBRO CIASCUN BAMBINO, DIVERSABILE INCLUSO.

STESURA DI UN GIORNALINO.

MANUFATTI VARI.

VERIFICA E VALUTAZIONE

LE VERIFICHE DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI E IL RAGGIUNGIMENTO DELLE

COMPETENZE ATTESE VERRANNO RILEVATE IN ITINERE ATTRAVERSO LA RILEVAZIONE

DEL MUTATO ATTEGGIAMENTO DEI BAMBINI VERSO LA LETTO- SCRITTURA, VERSO IL

LIBRO E LA LETTURA E CON LE SEGUENTI MODALITA’.

-OSSERVAZIONI SISTEMATICHE.

-CONVERSAZIONI/DIBATTITI.

-ELABORATI GRAFO-PITTORICI.

5.1.2 Progetto teatro Scuola Secondaria di I Grado

PROGETTO TEATRO

DOCENTI Di Stefano Maria – Tramontano Bernardo

MATERIE Lettere – Musica

CLASSI IIA – IIB – IID – IIIA

Page 15: Piano Annuale per l’Inlusione

15

TITOLO DEL PROGETTO: “CANTANN L’AMMORE”

MOTIVAZIONE

Il progetto Teatro, nasce dall’esigenza di coinvolgere diversi allievi in una attività laboratoriale

alternativa e di recupero.

PREMESSA

Il progetto si configura come percorso di Musica e Recitazione che si propone di fornire strumenti

diversi dalle discipline scolastiche.

DESTINATARI

Alunni della scuole secondaria di primo grado “E. De Amicis”

FINALITA’

Sperimentare il linguaggio teatrale e musicale quale alta forma espressiva e di comunicazione.

CAMPO D’INDAGINE

Lettura espressiva, Musica, Canto, Ballo.

TEMPI

30 ore totali Extracurriculari

OBIETTIVI SPECIFICI

- Capacità di attivare la propria componente emotivo/espressiva

- Approccio nuovo alla lettura/Comprensione del testo

- Sperimentare il linguaggio sonoro/canoro quale alta forma espressiva.

ATTIVITA’

- Training Autogeno

- Lettura espressiva

- Prove canore e strumentali

- Attività coreografiche

- Prove sceniche di lavoro progettato

- Rappresentazione finale.

MATERIALI E MEZZI

Sono stati usati Testi teatrali, Sparititi e Basi Midi. Uso della L.I.M.

RISULTATI ATTESI

Page 16: Piano Annuale per l’Inlusione

16

Interesse degli alunni verso un’attività teatrale culminante in un “processo creativo”.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Tutte le fasi del lavoro hanno dato buoni risultati sia di partecipazione attiva che di interesse. La

valutazione attuale è dunque positiva nei confronti di tutti gli alunni che si sono impegnati.

5.1.3 Progetto teatro Scuola Secondaria di II Grado

PROGETTO ALLA LEGALITA’ / CORSO DI TEATRO

DOCENTI CHE HANNO REALIZZATO

IL PROGETTO AMODEO TERESA, MATONTI MARIANNA

MATERIA DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE

CLASSE ALUNNI IPSS

TITOLO DEL PROGETTO: La Legalità tra musica, arte e teatro

MOTIVAZIONE

Le regole nascono per condividere una comune condotta, altrimenti ognuno va per la propria strada,

come schegge impazzite.

La legalità è il senso civico di cui ci nutriamo ed è essenzialmente il rispetto per chi ci sta accanto.

PREMESSA

L’Istituto Socio- Sanitario ha offerto e continuerà ad offrire ai suoi alunni la preziosa opportunità di

un percorso educativo-didattico finalizzato alla conoscenza, al rispetto delle regole e delle leggi ma

soprattutto alla partecipazione attiva e costruttiva all’interno di un contesto sociale. Il progetto mira al

recupero dei sani valori locali legati alla tradizione in un’ottica di interculturalità (local/global), di

diffondere i principi costituzionali e di promuovere le relazioni tra pari attraverso il linguaggio musicale

e corporeo.

Il tema local sarà incentrato su una commedia napoletana dal titolo “‘E cummarelle” di Mirisciotti

Rojo Angelo, il tema global dalla musica etnica.

Con questo percorso gli alunni possono raggiungere un positivo senso di appartenenza all’interno

della propria comunità e non disperdersi dai contesti educativi formalizzati, in modo da contrastare

la dispersione scolastica.

Page 17: Piano Annuale per l’Inlusione

17

L’alunno e il valore positivo delle regole diventano, quindi, protagonisti nell’azione educativa insieme

con la musica, il più popolare e universale dei linguaggi, con cui si veicolano messaggi profondi,

cantando desideri di giustizia, per scuotere dall’indifferenza, dall’apatia e dalla rassegnazione.

DESTINATARI: Alunni dell’IPSS

FINALITA’

«La mafia uccide, il silenzio pure», diceva Peppino Impastato dai microfoni della sua radio.

La musica, il ballo e la poesia possono essere strumenti educativi importanti per veicolare quell’ideale

di spiritualità fecondo di implicazioni umane di fraternità e tolleranza.

TEMPI: Da fine Aprile ad inizio Giugno

OBIETTIVI SPECIFICI

Educazione alla legalità,

educazione all’interculturalità,

ridurre la dispersione scolastica

educazione non formalizzata ai linguaggi non verbali.

ATTIVITÀ: Corso pomeridiano

MATERIALI E MEZZI

Si richiede il contributo scolastico per l’acquisto di materiale per la scenografia e per

l’allestimento

RISULTATI ATTESI

Manifestazione conclusiva e realizzazione di un piccolo video

5.14 Progetto recupero Scuola Secondaria di I e II Grado

PROGETTO DI RECUPERO

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI POLLA

A.S. 2018/2019

Page 18: Piano Annuale per l’Inlusione

18

FINALITA’ GENERALI

GARANTIRE IL SUCCESSO FORMATIVO DI TUTTI GLI STUDENTI

Il progetto di recupero si propone di offrire una serie di opportunità di successo negli apprendimenti

degli alunni, incentivandone lo sviluppo logico ed emotivo. Gli alunni hanno bisogno di tempi di

apprendimento individuali, di condizioni favorevoli alla concentrazione e di essere infine portati a

considerare il loro impegno determinante per il successo scolastico.

Attraverso il progetto si vuole offrire agli alunni una serie di input e proposte didattiche per lo sviluppo

e il recupero delle capacità logiche alla base di tutti gli apprendimenti di base e specializzanti.

Gli insegnanti, all’interno della propria attività, potranno elaborare micro- progetti ed interventi

calibrati, in modo da rispondere alle effettive esigenze di ciascun allievo e dei gruppi classe, in modo

da metterli nelle migliori condizioni per affrontare attività coinvolgenti capaci di stimolarne il pensiero

logico, di superare le difficoltà e/o di potenziare le capacità.

FINALITÀ

Migliorare le capacità logiche alla base dell’apprendimento nell’area linguistica e logico-

matematica;

Utilizzare le materie umanistiche, le materie scientifiche e le materie linguistiche come

strumento di gioco individuale e collettivo;

Creare situazioni alternative per il recupero ed il potenziamento di capacità logiche.

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE COINVOLTE NEL PROGETTO

• Comunicazione nella madre lingua

• Competenza matematica

• Comunicazione nelle lingue straniere.

• Competenza digitale

• Imparare ad imparare

• Competenze sociali e civiche

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Potenziare le abilità logiche induttive;

Stimolare la curiosità, il gusto per la ricerca e l’abitudine a riflettere;

Incentivare l’interesse, l’impegno, la partecipazione, il senso di responsabilità e

l’organizzazione del lavoro;

Sviluppare la creatività e la capacità di risoluzione dei problemi;

Sviluppare l’apprendimento cooperativo;

Apprendere e consolidare il linguaggio logico-matematico;

Page 19: Piano Annuale per l’Inlusione

19

Consolidare e potenziare l’apprendimento delle materie umanistiche, linguistiche e

scientifiche attraverso percorsi alternativi ed accattivanti;

Utilizzare strategie, ragionamenti, percorsi mentali in situazioni nuove;

Sviluppare capacità di analisi e di sintesi

DISCIPLINE COINVOLTE:

Italiano e matematica nella Scuola Secondaria di I Grado.

Italiano, matematica e inglese nella Scuola Secondaria di II Grado.

PRECISAZIONI

Ogni insegnante, in base alle esigenze della classe, dei gruppi di alunni e/o dei singoli alunni, stabilirà

i contenuti, le strategie e le attività da mettere in atto ed elaborerà un progetto di recupero per ogni

classe.

La scuola attiverà dei corsi di recupero extracurriculari, previa disponibilità di risorse economiche e

previa partecipazione di un numero minimo di 15 alunni per ciascun corso. In caso contrario, il corso

di recupero verrà svolto in itinere.

In entrambi i casi il docente compilerà per ogni classe l’allegato C (Progetto di recupero), reperibile

all’URL:

https://www.icpolla.gov.it/modulistica-scuole/modulistica-genitori-scuole.htmln

nel quale verrà esplicitata la progettazione di un percorso, volto a colmare le lacune degli alunni, che

dovrà essere consegnato al Coordinatore di Classe.

I Coordinatori di Classe provvederanno alla comunicazione alle famiglie delle insufficienze degli

alunni mediante la compilazione dell’allegato D/E. Si precisa che l’allegato D/E va compilato per

ciascun alunno che ha riportato delle insufficienze agli scrutini di fine 1° quadrimestre. I Coordinatori

di Classe provvederanno a consegnare alle famiglie i modelli compilati dell’allegato D/E, che dovrà

essere compilato dalle famiglie, a farli firmare per presa visione, a raccoglierli e a consegnarli in

segreteria.

Al link

https://www.icpolla.gov.it/modulistica-scuole/modulistica-genitori-scuole.html

sono scaricabili i seguenti allegati:

Allegato A: SCHEDA DI RILEVAZIONE ALUNNI CHE NECESSITANO DI UN INTERVENTO DI

RECUPERO

Allegato B: DICHIARAZIONE DI DISPONIBILITÀ’ PER I CORSI DI RECUPERO POMERIDIANI

Allegato C: PROGETTO DI RECUPERO

Allegato D: COMUNICAZIONE/ADESIONE FAMIGLIE IPSS

Allegato E: COMUNICAZIONE/ADESIONE FAMIGLIE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Page 20: Piano Annuale per l’Inlusione

20

STRUMENTI

Materiale strutturato;

Schede didattiche;

Materiale non strutturato;

Computer multimediali con collegamento ad Internet;

Pacchetto Microsoft Office;

Materiale di facile consumo (fotocopie)

Schemi semplificati;

Mappe concettuali.

DESTINATARI

Gli alunni che hanno riportato delle insufficienze negli scrutini di fine 1° quadrimestre frequentanti:

le classi prime e seconde della Scuola Secondaria di I Grado

le classi I, II, II, IV della Scuola Secondaria di II Grado

VERIFICA E VALUTAZIONE

Registrazione di osservazioni di gruppo ed individuali documentate

Valutazione formativa dei processi cognitivi

Relazione finale sui risultati raggiunti

AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO

Azione di monitoraggio mediante report oggettivi su:

Tempi di attuazione;

Livello di risposta;

Qualità percepita;

Ricadute del progetto

Mezzi attraverso i quali si esplicherà il monitoraggio:

schede report docenti;

report grafici referente corsi di recupero;

questionari di gradimento studenti.

DURATA: 2 mesi

ORGANIZZAZIONE ORARIA

Si veda Allegato Schema orario

Page 21: Piano Annuale per l’Inlusione

21

IPOTESI DI LAVORO ED ORGANIZZAZIONE

DIDATTICA PER LIVELLI DI COMPETENZA:

Nell’attuare il progetto i docenti, per classi parallele, elaborano percorsi di recupero e di

consolidamento per gruppi di livello, individuati a seguito degli esiti conseguiti dagli studenti nella

verifica diagnostica (accertamento prerequisiti). I docenti promuoveranno una serie di apprendimenti

volti a sviluppare le abilità e le conoscenze personali in diversi momenti della didattica, tra cui:

1. Acquisizione di nuove capacità

2. Approfondimento delle conoscenze pregresse

3. Conseguimento di nuovi obiettivi

4. Interiorizzazione di particolari concetti

5. Rinforzo degli apprendimenti

6. Recupero delle difficoltà

7. Verifica delle competenze effettivamente raggiunte

POSSIBILI METODOLOGIE

Verranno utilizzate metodologie specifiche centrate “SUI DISCENTI”.

In questa prospettiva gli alunni iniziano ad essere consapevoli del proprio apprendimento e sono

stimolati nello sperimentare e sviluppare un proprio metodo di studio.

Apprendimento cooperativo

È un metodo didattico-educativo di apprendimento costituito dalla cooperazione fra gli studenti,

ciascuno dei quali mette a disposizione del gruppo il suo sapere e le sue competenze.

Apprendere in gruppo si rivela molto efficace non solo sul piano cognitivo, ma anche per quanto

riguarda l’attivazione dei positivi processi socio-relazionali; ciascun componente, infatti, accresce la

propria autostima, si responsabilizza nei processi di apprendimento, cresce nelle abilità sociali,

imparando a cooperare per il conseguimento di un obiettivo comune.

Con il coinvolgimento attivo degli alunni in attività ognuno si impegna nel raggiungimento parallelo di

due abilità:

1. le abilità cognitivo-disciplinari;

2. le abilità sociali.

Pertanto tale didattica si sviluppa secondo questi elementi essenziali:

l'interdipendenza positiva;

l'interazione diretta costruttiva;

Page 22: Piano Annuale per l’Inlusione

22

la responsabilità individuale;

la valutazione individuale e/o di gruppo.

L’apprendimento cooperativo dunque in grado di rispondere:

all’attuale tendenza delle classi ad accogliere livelli sempre più crescenti di eterogeneità;

alle difficoltà che gli insegnanti incontrano nella scuola a creare un senso di

appartenenza, quel "noi”, capace di affrontare i problemi educativi;

alla richiesta della società di fornire un numero sempre maggiore di competenze, utili

all’integrazione e al processo di autonomia (valutazione autentica).

Brain storming

Letteralmente “tempesta dei cervelli”. Dato un problema da affrontare, ciascuno dei partecipanti,

entro prefissati limiti di tempo, è libero di esprimere la propria idea senza che l’insegnante esprima

giudizi sulle idee emerse. Alla fine tutte le idee sono raccolte e opportunamente analizzate per

giungere alla soluzione del problema.

Didattica laboratoriale

Prima di essere “ambiente”, il laboratorio è uno “spazio mentale attrezzato”, una forma mentis, un

modo di interagire con la realtà per comprenderla e/o per cambiarla.

Il termine laboratorio va inteso in senso estensivo, come qualsiasi spazio, fisico, operativo e

concettuale, opportunamente adattato ed equipaggiato per lo svolgimento di una specifica attività

formativa. Dal punto di vista formativo il laboratorio si caratterizza per l’oggetto della sua azione,

vale a dire per l'attività che vi si svolge, che investe il soggetto operante .

Pertanto con la didattica laboratoriale lo studente domina il senso del suo apprendimento, perché

produce, perché opera concretamente, perché “facendo” sa dove vuole arrivare e perché le attività

fondamentali proposte nel laboratorio prevedono:

♦ manipolazioneconcreta (non bastano i codici linguistici verbale o simbolico);

♦ operazioni cruciali, nel senso che devono essere presenti i passi principali di una procedura;

♦ varie soluzioni (l’alunno deve dare la possibilità di scegliere e di decidere);

♦ “spiazzamento” cognitivo (deve far scoprire qualcosa di nuovo, mettendo in crisi le vecchie

conoscenze);

♦ “giusta distanza” (il nuovo non deve essere né troppo vicino al conosciuto né troppo distante );

♦ diversi livelli di interpretazione (pluralità dei punti di vista);

♦ valenze metaforiche (deve richiamare esperienze lontane ed eterogenee);

♦ rapporto dello studente con il sapere (nel laboratorio il sapere è conoscenza in azione).

Per concludere nella scuola di base la didattica laboratoriale può anche avvalersi di strumenti e

materiali “poveri”, ma come con gli altri metodi “coinvolgenti” il soggetto agisce, è attivo. Se

Page 23: Piano Annuale per l’Inlusione

23

voglio che lo studente impari a fare qualcosa devo vederlo all’opera. La rappresentazione

meta cognitiva è importantissima dopo che l’allievo ha svolto l’azione, e serve per pensare

sull’azione, per costruire i concetti, per personalizzarli e consolidarli.

Didattica multimediale

Nel quadro delle risorse tecnologiche della scuola, i laboratori multimediali o la lavagna interattiva

multimediale (L.I.M.), occupano un posto di centralità. In particolare la LIM, grazie alla sua versatilità

è in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli alunni, compresi coloro con difficoltà di apprendimento

o diversamente abili. L’utilizzo di strumenti interattivi, di suoni e di video, stimola infatti

l’attenzione e genera processi emotivi coinvolgenti. La facilità di approccio, l’utilizzo di più canali

comunicativi, da quello visivo a quello verbale, fanno quindi della LIM uno strumento innovativo

con notevoli benefici sia per gli insegnanti sia per gli studenti Le sue caratteristiche di

interazione, flessibilità, multimedialità, incidono fortemente su motivazione, attenzione e

concentrazione sollecitando nel contempo la partecipazione diretta degli allievi allo sviluppo

ed alla caratterizzazione dei percorsi didattici. La L.I.M. è uno strumento di effettiva didattica

multimediale, in grado di intrecciare l’azione del docente e la sua proposta didattica con i bisogni

di apprendimento (di contenuti, strategie, significati, …) degli allievi superando l’oralità, ma non

negandola, in una dimensione condivisa, collaborativa, dinamica, al passo con i tempi e soprattutto

con le “nuove” caratteristiche percettive e cognitive degli allievi di oggi.

Didattica metacognitiva

La didattica metacognitiva, applicabile a qualsiasi disciplina, rappresenta una modalità privilegiata

per trasmettere contenuti e strategie, a qualsiasi età, poiché mira alla costruzione di una mente

aperta. L’allievo “metacognitivo” si propone di creare il proprio bagaglio intellettuale attraverso

domande, investigazioni e problemi da risolvere. Le due principali parti della meta cognizione sono

la consapevolezza della propria conoscenza e la relativa regolazione del processo cognitivo. La

regolazione si riferisce alla capacità dello studente di controllare il proprio apprendimento. Essere

consapevoli della propria conoscenza vuol dire avere una esplicita cognizione della propria memoria,

dei saperi di base, del repertorio di strategie posseduto, nonché della conoscenza condizionale ossia

della consapevolezza sul come, sul quando e sul perché usare la conoscenza. Si possiede

l’autoregolazione del processo cognitivo, se si è in grado di pianificare, di monitorare e di valutare i

processi cognitivi.

Individualizzazione

L’individualizzazione consiste nel garantire a tutti gli alunni, attraverso strategie didattiche mirate, il

raggiungimento delle competenze fondamentali del curricolo attraverso la diversificazione degli

itinerari di apprendimento. Gli obiettivi restano fermi per tutti, mentre si diversificano i percorsi, la

gradualità dei contenuti e le modalità di apprendimento.

Page 24: Piano Annuale per l’Inlusione

24

Lavoro di gruppo

È una metodologia organizzativa fondamentale per la crescita umana e la socializzazione degli

alunni. A seconda dell’attività da svolgere, il docente può formare lui stesso i gruppi che potranno

essere di livello, di compito, elettivi, misti, oppure lasciare liberi i ragazzi di unirsi liberamente in

gruppo.

Lezione socratica o lezione frontale partecipata

È l’alternativa alla lezione frontale. Nella lezione socratica l’insegnante inizia ponendo delle richieste

agli studenti per esplicitare le loro conoscenze informali, arricchisce le loro conoscenze e convinzioni

attraverso un processo di scambio di saperi denominato dialogo socratico. Questo comprende

domande per stimolare lo studente a riflettere e ad analizzare le proprie conoscenze e a discutere

sulle proprie opinioni come parte del processo di apprendimento. E’ un metodo che stimola gli alunni

a pensare ed esprimere i loro punti di vista. L’insegnante riassume gli argomenti della lezione e

completa presentando gli aspetti che potrebbero non essere emersi durante la discussione. La

partecipazione attiva degli alunni stimola il loro interesse e la motivazione.

Mappa concettuale

La mappa concettuale non è altro che una rappresentazione grafica (un disegno schematico, un

quadro riassuntivo) di un ragionamento che abbiamo fatto e che vogliamo comunicare agli altri,

evidenziando almeno tre aspetti:

a - l'oggetto del nostro ragionamento;

b - i concetti che vogliamo evidenziare;

c - il percorso del ragionamento e i legami fra i concetti espressi.

Essa deve riuscire a trasmettere informazioni chiare e dati utili. Appare subito evidente la valenza

formativa e didattica dello strumento "mappa concettuale" che "costringe" chi la prepara a riflettere

sulle proprie conoscenze, a correlare le idee e i dati a disposizione, a sforzarsi di essere preciso e

chiaro nella comunicazione.

Ovviamente i gradi di complessità della rappresentazione a mappe dipendono molto dall'argomento

affrontato, dalle conoscenze a disposizione di chi la realizza e dalla sua età mentale. Ma il valore

didattico dello strumento sta proprio in questo: nell'essere uno strumento di rappresentazione del

pensiero.

SPAZI

Tutti gli spazi disponibili all’interno dell’Istituto.

CLASSI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (ITALIANO)

Page 25: Piano Annuale per l’Inlusione

25

TRAGUARDI DI COMPETENZA

- L’alunno è in grado di ascoltare e comprendere informazioni e messaggi in diverse situazioni

comunicative, interagendo in modo efficace.

- L’alunno legge con interesse e con piacere testi di vario tipo.

- L’alunno utilizza la lingua come strumento per esprimere correttamente stati d’animo,

rielaborare esperienze, esporre punti di vista personali e contenuti di argomenti diversi.

- L’alunno comprende ed usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base

(fondamentale, di alto uso, di alta disponibilità).

- L’alunno riconosce ed utilizza le principali strutture della lingua italiana e i connettivi testuali,

utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere i significati dei testi e correggere i

propri errori.

- L’alunno è in grado di ascoltare e comprendere informazioni e messaggi in diverse situazioni

comunicative, interagendo in modo efficace.

- L’alunno legge con interesse e con piacere testi di vario tipo.

- L’alunno utilizza la lingua come strumento per esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze

ed esporre punti di vista personali.

- L’alunno comprende ed usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base.

- L’alunno riconosce le principali strutture della lingua italiana e i connettivi testuali, utilizza le

conoscenze metalinguistiche per comprendere i significati dei testi e correggere i propri errori.

CLASSI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (MATEMATICA)

TRAGUARDI DI COMPETENZE PRIMO ANNO

L’alunno

- conosce le proprietà e sa operare con le quattro operazioni;

- conosce e sa applicare i criteri di divisibilità;

- conosce e sa fare la scomposizione in fattori primi;

- conosce e sa trovare il M.C.D. e il m.c.m.

TRAGUARDI DI COMPETENZE SECONDO ANNO

L’alunno

- conosce e sa operare con i rapporti;

- conosce il concetto di proporzione e le relative proprietà;

- sa calcolare il termine incognito in una proporzione;

- sa risolvere esercizi e problemi con le proporzioni con la somma e differenza conoscendo il

rapporto.

CLASSI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO (ITALIANO)

Page 26: Piano Annuale per l’Inlusione

26

TRAGUARDI DI COMPETENZE PRIMO BIENNIO

L’alunno è in grado di:

- utilizzare efficacemente la lingua italiana in base a scopi e situazioni;

- leggere in modo significativo testi letterari e non.

TRAGUARDI DI COMPETENZE SECONDO BIENNIO

L’alunno è in grado di:

- individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per

intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento;

- redigere relazioni tecniche e non, documentare le attività individuali e di gruppo relative

anche a situazioni professionali;

- utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento

alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

- riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura e della letteratura e

orientarsi fra testi e autori fondamentali

CLASSI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO (MATEMATICA)

TRAGUARDI DI COMPETENZE PRIMO BIENNIO

L'alunno è in grado di:

- utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico;

- risolvere problemi di proporzionalità e percentuale;

- utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo algebrico;

- comprendere il problema individuando le fasi del percorso risolutivo;

- individuare strategie per la risoluzione di problemi geometrici;

- analizzare dati e interpretarli utilizzando anche rappresentazioni grafiche usando

consapevolmente pacchetti applicativi informatici diversi utili allo scopo.

TRAGUARDI DI COMPETENZE SECONDO BIENNIO

L'alunno è in grado di:

- utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico;

- utilizzare la rappresentazione grafica e i metodi della geometria analitica per affrontare

situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni;

- utilizzare rappresentazioni grafiche e metodi della geometria analitica.

CLASSI SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO (INGLESE)

Page 27: Piano Annuale per l’Inlusione

27

TRAGUARDI DI COMPETENZE PRIMO BIENNIO

L’alunno è in grado di:

- utilizzare la lingua Inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi.(Livello A2 Q.C.E.

per le lingue);

- comprendere ciò che si ascolta;

- interagire in brevi e semplici contesti;

- utilizzare le strutture grammaticali e le principali funzioni comunicative;

- leggere in maniera adeguata testi di diversa tipologia;

- produrre testi scritti, in relazione a destinatari, scopi e situazioni.

TRAGUARDI DI COMPETENZE SECONDO BIENNIO

- L’alunno è in grado di:

- padroneggiare la lingua Inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali

relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali con

eventuale raggiungimento del livello B1/B2 del quadro comune europeo di riferimento per le

lingue (QCER);

- redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative anche a

situazioni professionali;

- individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per

intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.

PRECISAZIONE

Fatta salva la priorità alle sostituzioni dei colleghi assenti, le attivita’ di recupero e consolidamento,

per gruppi di livello di classi parallele, saranno effettuate dall’organico dell’autonomia, secondo

l’organizzazione oraria approvata dalla Dirigente Scolastica.

RISULTATI ATTESI

Il risultato che si attende è un miglioramento nei processi di insegnamento-apprendimento per tutti e

per ciascuno, approfondendo e condividendo pratiche educativo-didattiche che favoriscano processi

di inclusione di tutte le diversità, ribadendo la MISSION del nostro Istituto:

“Dalla scuola di tutti alla scuola per ciascuno”

Page 28: Piano Annuale per l’Inlusione

28

REPORT FINALI CORSI DI RECUPERO A.S. 2018/2019. GRAFICI

0%

50%50%

ITALIANOCLASSI PRIME

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

0%

50%50%

ITALIANOCLASSI SECONDE

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 29: Piano Annuale per l’Inlusione

29

0%

50%50%

ITALIANOSCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 30: Piano Annuale per l’Inlusione

30

0%

12%

88%

MATEMATICACLASSI PRIME

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

9%0%

91%

MATEMATICACLASSI SECONDE

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 31: Piano Annuale per l’Inlusione

31

5%5%

90%

MATEMATICASCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 32: Piano Annuale per l’Inlusione

32

10%

20%

70%

ITALIANO - IPSSCLASSE PRIMA

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

11% 0%

89%

ITALIANO - IPSSCLASSE SECONDA

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 33: Piano Annuale per l’Inlusione

33

0%

75%

25%

ITALIANO - IPSSCLASSE TERZA

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 34: Piano Annuale per l’Inlusione

34

67%

0%

33%

ITALIANO - IPSSCLASSE QUARTA

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

15%

19%

66%

ITALIANO - IPSS

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 35: Piano Annuale per l’Inlusione

35

40%

0%

60%

MATEMATICA - IPSSCLASSE PRIMA

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 36: Piano Annuale per l’Inlusione

36

0%0%

100%

MATEMATICA - IPSSCLASSE SECONDA

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

17%

0%

83%

MATEMATICA - IPSSCLASSE TERZA

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 37: Piano Annuale per l’Inlusione

37

0%0%

100%

MATEMATICA - IPSSCLASSE QUARTA

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

11% 0%

89%

MATEMATICA - IPSS

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 38: Piano Annuale per l’Inlusione

38

0%

56%

44%

INGLESE - IPSSCLASSE PRIMA

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 39: Piano Annuale per l’Inlusione

39

0%

100%

0%

INGLESE - IPSSCLASSE SECONDA

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

0%0%

100%

INGLESE - IPSSCLASSE TERZA

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 40: Piano Annuale per l’Inlusione

40

0%

100%

0%

INGLESE - IPSSCLASSE QUARTA

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 41: Piano Annuale per l’Inlusione

41

5.2 INTERCULTURA

REFERENTE INTERCULTURA: PROF. SSA AMODEO TERESA

Il nostro Istituto accoglie, dal 2016, diversi alunni stranieri in un’ottica inclusiva così come stabilito dalle Linea

guida ministeriali del 2014.

Nell’a.s. 2018/2018 il nostro Istituto ha accolto complessivamente 46 alunni stranieri nei vari ordini di scuola.

Per ripensare la didattica in classe in senso interculturale e inclusivo non possiamo fare a meno di tenere in

considerazione come negli ultimi anni le migrazioni internazionali si siano intensificate raggiungendo anche

piccole istituzioni scolastiche. Questa trasformazione, all’interno delle aule scolastiche, ha riguardato anche

la scuola di Polla, con percentuali di MSN maggiori nell’A.S. 2016/2017 a causa dei numerosi sbarchi.

L’ingresso di questi nuovi studenti ha trasformato quindi la scuola in multiculturale e ha fortemente sollecitato

il sistema educativo ad interrogarsi su come integrare/includere questi nuovi studenti al meglio, mantenendo

una offerta formativa inclusiva per tutti.

Lo scenario interculturale rappresenta una sfida per i sistemi educativi poiché presenta alcune criticità

immediate. Anzitutto, quali dispositivi predisporre per l’accoglienza degli studenti immigrati, sia in termini di

creazione di un contesto di classe e di scuola adeguato che di sostegno linguistico per gli alunni non italofoni?

Gli studenti neo-arrivati, infatti, si trovano a dover affrontare una situazione per loro sconosciuta, nuovi

0%

70%

30%

INGLESE - IPSS

Numero di alunni che non hanno colmato le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato in parte le carenze formative

Numero di alunni che hanno colmato le carenze formative

Page 42: Piano Annuale per l’Inlusione

42

insegnanti, nuovi compagni di classe e una lingua sconosciuta o solo parzialmente conosciuta. Per questo

motivo sono stati attivati dei percorsi di prima alfabetizzazione L2, per due anni consecutivi, con la referente

interculturale. Attualmente, gli alunni stranieri presenti seguono regolarmente un percorso didattico

all’interno delle loro classi con strategie metodologiche incentrate sul cooperative learning, problem solving,

learning by doing e schemi riassuntivi semplificati secondo le indicazioni ministeriali inerenti le misure

compensative e dispensative della L.170 del 2012.

5.3 METODI DI INCLUSIONE UTILIZZATI NELL’ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI

POLLA

Usare un registratore

Le indicazioni di compiti da svolgere (consegne) e le specifiche lezioni possono essere registrate. Riascoltare

può facilitare la comprensione di compiti o concetti.

Consegnare uno schema della lezione

Uno schema può aiutare alcuni studenti a seguire la lezione con successo e a prendere appunti appropriati.

Aiuta gli studenti a vedere l’organizzazione del materiale e a fare domande pertinenti e al momento giusto.

Semplificare le consegne scritte

Molte indicazioni (consegne) contengono parecchie unità di informazioni. L’insegnante può sottolineare o

evidenziare le parti significative delle indicazioni del compito o riscriverle per favorire la comprensione da

parte dell’alunno.

Dare agli studenti un organizzatore grafico

Uno schema, una tabella o una mappa da completare può essere dato allo studente che lo riempirà durante

la lezione. Questo aiuta lo studente a focalizzare la propria attenzione sulle informazioni chiave e a vedere la

relazione tra concetti e informazioni collegate.

Mappe concettuali

Strumento grafico per rappresentare informazione e conoscenza, teorizzato da Joseph Novak negli anni

settanta.

Le mappe concettuali

rappresentano in un grafico le conoscenze intorno a un argomento,

seguono un principio cognitivo di tipo costruttivista, per cui ciascuno è autore del proprio percorso

conoscitivo all'interno di un contesto,

mirano a contribuire alla realizzazione di apprendimento significativo

Le mappe mentali

Una mappa mentale è una forma di rappresentazione grafica del pensiero teorizzata dal cognitivista inglese

Tony Buzan, a partire da alcune riflessioni sulle tecniche per prendere appunti.

La semplificazione dei libri di testo

Page 43: Piano Annuale per l’Inlusione

43

Agevola sicuramente la capacità di comprensione dell’alunno, ma non lo supporta nella complessa operazione

di organizzare le informazioni. Selezionare le idee principali, individuare i nessi causa-effetto, stabilire analogie

e differenze, sono abilità difficilmente presenti in un soggetto con difficoltà.

Occorre far ricorso, allora, a strumenti molto efficaci a questo scopo: gli organizzatori anticipati. Questi si

sono sviluppati sulla base delle teorie di Ausubel sull’apprendimento significativo secondo cui

l’apprendimento migliora se si ha un metodo chiaro e strutturato per organizzare le informazioni (D.

AUSUBEL).

In letteratura vengono definiti come “mezzi di rappresentazione visiva della conoscenza ossia un modo di

strutturare l’informazione o di organizzare gli aspetti più importanti di un argomento in uno schema che

utilizza le definizioni”.

Lo schema può essere vuoto o parzialmente compilato e in tal caso si chiede agli studenti di aggiungere le

informazioni mancanti.

La loro funzione è quella di far comprendere meglio le relazioni tra le idee e per questa ragione vengono

considerati uno strumento efficace per tutti gli alunni, con o senza disabilità.

Gli organizzatori grafici possono apparire delle comuni mappe concettuali. In realtà sono strumenti “per

pensare e per imparare”. Il loro uso regolare e continuo aiuta gli alunni a studiare e ad acquisire abilità

fondamentali per loro crescita: conoscere, descrivere, analizzare, sintetizzare, valutare, ecc.

Esistono due modi per immagazzinare l’informazione nel nostro cervello: quello linguistico e quello non

linguistico. Per ottenere i migliori risultati nell’apprendimento, ogni volta che viene insegnato un concetto con

le parole è necessario associarlo a una corrispondente immagine.

“Ecco dunque un principio essenziale: insegnare i dettagli significa portare confusione. Stabilire la relazione

tra le cose, significa portare la conoscenza.” (Maria Montessori)

Come hanno dimostrato gli studi di David Hyerle, gli organizzatori grafici corrispondono a otto processi

cognitivi fondamentali:

1. definire,

2. descrivere,

3. confrontare,

4. classificare,

5. mettere in sequenza,

6. identificare relazioni tra l’intero e le sue parti,

7. analizzare il rapporto causa/effetto,

8. trovare analogie e differenze.

Page 44: Piano Annuale per l’Inlusione

44

Gli organizzatori grafici esistono in tante diverse forme, ognuna delle quali si adatta meglio a organizzare un

particolare tipo di informazione:

se l’obiettivo è quello di raggruppare, collegare, classificare, riassumere, useremo diagrammi a ragno,

a web, o mappe concettuali

se, invece, dobbiamo mettere in sequenza e riordinare useremo diagrammi ciclici o diagrammi di

flusso

se invece dobbiamo mostrare legami di causa ed effetto useremo diagrammi a spina di pesce

per un’analisi più approfondita che riporta a specifici componenti e diversi aspetti, come ad esempio

trovare somiglianze e differenze useremo diagrammi di Venn o a T o a Y

se dobbiamo pianificare, prendere decisioni, ripassare useremo un diagramma ad albero, uno

schema per problem solving o matrici a tabella.

E’ fondamentale:

capire quale sia l’impatto degli organizzatori grafici sull’apprendimento nell’ottica di una didattica inclusiva,

valida per tutti

imparare quando si usano i diversi tipi di organizzatori grafici;

imparare metodi per creare gli organizzatori grafici;

imparare a costruire gli organizzatori grafici, a utilizzarli e presentarli in modo intenzionale, graduale,

coerente, consistente ed intensivo;

capire come insegnare ai nostri allievi questo formidabile strumento didattico e insegnare ai nostri allievi

come costruirli e come utilizzarli;

incoraggiare l’uso intenzionale degli organizzatori grafici, che devono diventare abitudine mentale;

ipotizzare esempi di lezioni integrate e di come inserire gliorganizzatori grafici nella didattica quotidiana, in

tutte le fasi del processo di insegnamento/apprendimento.

I PRINCIPALI TIPI DI ORGANIZZATORI ANTICIPATI SONO:

I diagrammi causa-effetto.

Sono usati per evidenziare i nessi causali nelle azioni di un personaggio di una storia, nelle manifestazioni di

un fenomeno, negli eventi che hanno segnato la Storia

I grafici di sequenze.

Servono ad evidenziare gli elementi chiave secondo una linea temporale oppure per visualizzare le procedure

di un esperimento scientifico.

Page 45: Piano Annuale per l’Inlusione

45

I diagrammi di confronto.

Sono un eccellente strumento per evidenziare visivamente le somiglianze e le differenze tra le idee principali,

per costruire la scaletta di testi comparativi e, in matematica, per trovare il massimo comun divisore ed il

minimo comune multiplo fra più numeri. La forma più nota è il diagramma di Venn.

I grafici dell’idea principale e dei dettagli

Sono utilizzati per individuare l’idea principale ed elencare una serie di dati minori che servono ad illustrarla.

Metodi per individualizzare e personalizzare la didattica:

1. Raggruppamenti flessibili. I docenti possono minimizzare l’uso della lezione frontale, organizzando la classe

su compiti individuali combinati con compiti di piccolo gruppo.

2. Materiali differenziati. Si possono differenziare i materiali in termini di complessità, astrazione, limiti e

strumenti.

3. Postazioni tematiche. Le postazioni tematiche sono luoghi fisici presenti nella classe, dove gli studenti

lavorano, simultaneamente, in piccoli gruppi su contenuti o compiti differenziati.

4. Gruppi di livello. Prima di realizzare un’unità i docenti eseguono una valutazione preliminare sui livelli di

prontezza attualmente posseduti dagli studenti con lo scopo di diversificare gli stimoli didattici.

5. Agenda personale. L’agenda è una lista personale di compiti, da completare entro uno specifico limite di

tempo (usualmente due o tre settimane).

6. Istruzione complessa. La finalità principale della strategia è favorire un apprendimento concettuale nel

contesto di compiti intellettivamente sfidanti da svolgere in piccoli gruppi.

7. Studi individuali intorno a un tema. Gli studi individuali sono ricerche autonome della durata di tre o sei

settimane intorno a contenuti di tipo concettuale.

8. Apprendimento basato su problemi. Gli studenti cercano informazioni, individuano risorse valide, pensano

la soluzione, comunicano la soluzione, valutano l’efficacia della soluzione.

Page 46: Piano Annuale per l’Inlusione

46

9. Vie di accesso. Gli studenti possono esplorare uno stesso contenuto attraverso materiali e compiti narrativi,

concettuali, estetici, esperienziali.

10. Preferenze di apprendimento. Si differenzia secondo quattro preferenze: ricordare bene i contenuti,

coinvolgersi personalmente, comprendere

5.4ESAME DI STATO IPSS E INCLUSIONE. A.S. 2018/2019

STRATEGIE PER L’INCLUSIONE

Nella valutazione degli alunni con disabilità e più in generale di coloro che a causa di funzionamenti

problematici manifestano difficoltà, restano indietro e rischiano l’esclusione, la difficoltà maggiore consiste

proprio nel trovare una sintesi equilibrata tra l’esigenza di accertare livelli essenziali di prestazione comuni

(“che cosa apprende”) e la necessità di considerare il percorso di apprendimento individuale (“come

apprende”) così da recuperare la globalità e la complessità dell’esperienza di apprendimento individuale.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

Oggetto e finalità della valutazione:

La valutazione è riferita ai traguardi formativi/comportamento e obiettivi di apprendimento disciplinari e alle

attività previste nel PEI. Attraverso la valutazione i docenti promuovono lo sviluppo delle potenzialità

dell’alunno nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni, nella socializzazione.

Ausili, strumenti e dispense:

Ricorso ad attrezzature tecniche e a sussidi didattici, nonché ad ogni altra forma di ausilio tecnico necessario

per l’attuazione del PEI.

Indicazioni per i lavori della Commissione d’Esame:

La Commissione d'Esame, sulla base della documentazione fornita dal Consiglio di Classe relativa alle attività

svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone una

o più prove differenziate, in linea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del piano educativo

individualizzato e con le modalità di valutazione in esso previste. Tali prove, ove di valore equipollente,

determinano il rilascio del titolo di studio conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Nel diploma finale non

viene fatta menzione dello svolgimento di prove differenziate.

Per la predisposizione, lo svolgimento e la correzione delle prove d'esame, la commissione può avvalersi del

supporto dei docenti e degli esperti che hanno seguito lo studente durante l'anno scolastico. Il docente di

sostegno e le eventuali altre figure a supporto dello studente con disabilità vengono nominati dal Presidente

della Commissione sulla base delle indicazioni del documento del Consiglio di Classe, acquisito il parere della

Commissione. Per la correzione delle prove d'esame sono predisposte griglie di valutazione specifiche, in

relazione alle prove differenziate.

La Commissione può assegnare un tempo differenziato per l'effettuazione delle prove da parte del candidato

con disabilità. I tempi più lunghi nell'effettuazione delle prove scritte, anche in modalità grafica o

Page 47: Piano Annuale per l’Inlusione

47

scrittografica, compositivo/esecutiva musicale e coreutica, e del colloquio, previsti dall'art.16, co. 3, della

legge 3 febbraio 1992, n. 104, non possono di norma comportare un maggior numero di giorni rispetto a

quello stabilito dal calendario degli esami. In casi eccezionali, la commissione, tenuto conto della gravità della

disabilità, della relazione del Consiglio di Classe, delle modalità di svolgimento delle prove durante l'anno

scolastico, può deliberare lo svolgimento di prove equipollenti in un numero maggiore di giorni.

Il colloquio dei candidati con disabilità si svolge nel rispetto di quanto previsto dall'art. 20 del d.lgs. 62 del

2017. A ciascun candidato la Commissione sottopone i materiali di cui all'art. 19, comma 1, secondo periodo,

predisposti in coerenza con il piano educativo individualizzato, da cui prende avvio il colloquio.

Agli studenti con disabilità, per i quali sono state predisposte dalla Commissione prove non equipollenti a

quelle ordinarie sulla base del piano educativo individualizzato o che non partecipano agli esami o che non

sostengono una o più prove, viene rilasciato un attestato di credito formativo recante gli elementi informativi

relativi all'indirizzo e alla durata del corso di studi seguito. I suddetti studenti, qualora non svolgano una o più

prove scritte, sono ammessi alla prova orale, con l'indicazione sul tabellone dei risultati delle prove scritte,

rapportati in quarantesimi. Il punteggio complessivo delle prove scritte risulterà a verbale e potrà essere

calcolato in automatico con l'utilizzo dell'applicativo "Commissione web" o, in alternativa, determinato

proporzionalmente.

Per gli studenti con disabilità, il riferimento all'effettuazione delle prove differenziate è indicato solo

nell'attestazione e non nelle tabelle affisse all'albo dell'istituto.

Agli studenti ammessi dal consiglio di classe a svolgere nell'ultimo anno un percorso di studio conforme alle

Linee guida e alle Indicazioni nazionali e a sostenere l'esame di Stato, a seguito di valutazione positiva in sede

di scrutinio finale, è attribuito per il terzultimo e penultimo anno un credito scolastico sulla base della

votazione riferita al piano educativo individualizzato.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BES/DSA

Oggetto e finalità della valutazione:

La valutazione degli apprendimenti, incluse l’ammissione e la partecipazione all’esame e la partecipazione

all’esame finale sono coerenti con il PDP.

Ausili, strumenti e dispense:

Adozione di modalità che consentono all’alunno di dimostrare il livello di apprendimento conseguito,

mediante l’applicazione delle dispense e degli strumenti compensativi indicati nel PDP.

Indicazioni per i lavori della Commissione d’Esame:

La commissione d'esame, sulla base di quanto previsto dal d.m. n. 5669 del 2011, di attuazione della legge 8

ottobre 2010, n. 170, nonche dalle Linee Guida allegate al citato provvedimento, considerati gli elementi

fomiti dal consiglio di classe, tiene in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive adeguatamente

certificate e, in particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell'ambito dei percorsi

didattici individualizzati e personalizzati. A tal fine, il Consiglio di Classe trasmette alla Commissione d'esame

il Piano Didattico Personalizzato; sulla base di tale documentazione e di tutti gli elementi fomiti dal Consiglio

di Classe, la commissione predispone adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. Nello

svolgimento delle prove scritte, i candidati con DSA possono utilizzare tempi più lunghi di quelli ordinari per

Page 48: Piano Annuale per l’Inlusione

48

l'effettuazione delle prove scritte e utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico

Personalizzato e che siano già stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti

funzionali allo svolgimento dell'esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. I candidati

possono usufruire di dispositivi per l'ascolto dei testi della prova registrati in formati "mp3". Per la piena

comprensione del testo delle prove scritte, la commissione può prevedere, in conformità con quanto indicato

dal capitolo 4.3.1 delle Linee guida citate, di individuare un proprio componente che legga i testi delle prove

scritte. Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la commissione può provvedere alla trascrizione del

testo su supporto informatico. Sarà possibile inoltre prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a

rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell'esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di

colloquio. Gli studenti che sostengono con esito positivo l'esame di Stato alle condizioni di cui al presente

comma conseguono il diploma conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Nel diploma non viene fatta

menzione dell'impiego degli strumenti compensativi.

I candidati con certificazione di DSA, che, ai sensi dell'articolo 6, co. 6, del d.m. n. 5669 del 12 luglio 2011 e

dell'art. 20, co. 13, del d. lgs. 13 aprile 2017 n. 62, hanno seguito un percorso didattico differenziato, con

esonero dall'insegnamento della/e lingua/e straniera/e, e che sono stati valutati dal Consiglio di Classe con

l'attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale percorso, in sede di

esame di Stato sostengono prove differenziate, non equipollenti a quelle ordinarie, coerenti con il percorso

svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestato di credito formativo di cui all'art. 20, co. 5, del d.lgs. 62 del

2017. Per detti candidati, il riferimento all' effettuazione delle prove differenziate è indicato solo

nell'attestazione e non nelle tabelle affisse all'albo dell'istituto.

Per i candidati con certificazione di DSA che, ai sensi dell'art. 6, co. 5, del d.m. n. 5669 del 12 luglio 2011,

hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua

straniera, la Commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di seconda prova scritta, sottopone i

candidati medesimi a prova orale sostitutiva della prova scritta. La Commissione, sulla base della

documentazione fornita dal Consiglio di Classe stabilisce modalità e contenuti della prova orale, che avrà

luogo nel giorno destinato allo svolgimento della seconda prova scritta, al termine della stessa, o in un giorno

successivo, purche compatibile con la pubblicazione del punteggio delle prove scritte e delle prove orali

sostitutive delle prove scritte nelle forme e nei tempi previsti nei precedenti articoli. Il punteggio, in ventesimi,

viene attribuito dall'intera commissione a maggioranza, compreso il presidente, secondo i criteri di

conduzione e valutazione previamente stabiliti in apposita o apposite riunioni e con l'osservanza della

procedura di cui al precedente art. 18. Gli studenti che sostengono con esito positivo l'esame di Stato alle

condizioni cui al presente comma conseguono il diploma conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Nel

diploma non viene fatta menzione della dispensa dalla prova scritta di lingua straniera.

Il colloquio dei candidati con certificazione di DSA si svolge nel rispetto di quanto previsto dall'art. 20 del d.lgs.

n. 62 del 2017. A ciascun candidato la commissione sottopone i materiali di cui all'art. 19, comma 1, secondo

periodo, predisposti in coerenza con il piano didattico personalizzato, da cui prende avvio il colloquio.

Per altre situazioni di studenti con bisogni educativi speciali (BES), formalmente individuati dal Consiglio di

Classe, devono essere fomite dal medesimo organo utili e opportune indicazioni per consentire a tali allievi di

sostenere adeguatamente l'esame di Stato. La Commissione d'esame, esaminati gli elementi foniti dal

Consiglio di Classe, tiene in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati con

BES. A tal fine il Consiglio di Classe trasmette alla Commissione d'esame l'eventuale Piano Didattico

Personalizzato. In ogni caso, per tali studenti non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame,

Page 49: Piano Annuale per l’Inlusione

49

mentre è possibile concedere strumenti compensativi, in analogia a quanto previsto per studenti con DSA,

solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti

funzionali allo svolgimento dell'esame senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. Gli studenti

che sostengono con esito positivo l'esame di Stato alle condizioni cui al presente comma conseguono il

diploma conclusivo del secondo ciclo di istruzione.

DICITURA DA INSERIRE NEL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

(PER ALUNNI H)

“Nella classe è presente un alunno diversamente abile per il quale è stato predisposto e realizzato un Piano

Educativo Individualizzato, pertanto le prove d’esame finale terranno conto di tale percorso ed accerteranno una preparazione idonea al rilascio del diploma/attestato di credito formativo. Nella Relazione finale

sull’alunno sono descritte nel dettaglio motivazioni e richieste di modalità di effettuazione delle prove

d’esame”

DICITURA DA INSERIRE NEL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

(PER ALUNNI CON BES/DSA)

“Nella classe è presente un alunno con BES/DSA per il quale è stato predisposto e realizzato un Piano Didattico Personalizzato, pertanto le prove d’esame finale terranno conto di tale percorso e accerteranno una preparazione idonea al rilascio del diploma. Nella Relazione finale sull’alunno, sono descritte nel dettaglio motivazioni e richieste di modalità di effettuazione delle prove d’esame” (Decreto Ministeriale n.5669 del 12 luglio 2011 , Linee Guida allegate al citato Decreto Ministeriale n. 5669,

Legge n. 170 dell’ 8 ottobre 2010 ).

ATTENZIONE - Per gli alunni non DSA (alunni con altri deficit o svantaggio) non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, mentre è possibile concedere strumenti compensativi, in analogia a quanto previsto per alunni e studenti con DSA, solo nel caso in cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti funzionali allo svolgimento dell'esame senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte.

RELAZIONE DI PRESENTAZIONE DEL CANDIDATO CON DISABILITÀ

ANNO SCOLASTICO 2018/2019

Page 50: Piano Annuale per l’Inlusione

50

Data ultima diagnosi: / /

Rilasciata da:

BES evidenziato dal CdC nella relazione allegata al verbale n° del / /

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Legge n. 104 del 5.2.1992, Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone

handicappate D.P.R. 24.2.1994, Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in

materia di alunni portatori di handicap Legge n. 675 del 31.12.1996, Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali Decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323 - Regolamento degli esami di Stato

conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore D. Lgs. n. 135 dell’11.5.1999 - Disposizioni integrative della legge 31.12.1996, n. 675, sul trattamento di

dati sensibili da parte dei soggetti pubblici Legge n. 328 dell’8.9.2000 - Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi

sociali C.M. Miur n. 125 del 20.7.2001 - Certificazioni per gli alunni in situazione di handicap

Nota prot. n. 3390 del 30.11.2001 - Assistenza di base agli alunni in situazione di handicap D.P.C.M. n. 185 del 23.2.2006 - Regolamento recante modalità e criteri per l’individuazione dell’alunno

come soggetto in situazione di handicap, ai sensi dell’articolo 35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002,

n. 289 D.P.R. n. 122 del 22.6.2009 - Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione

degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli artt. 2 e 3 del D.L. 1.9.2008, n. 137,

convertito, con modificazioni, dalla L. 30.10.2008, n. 169

Nota Miur prot. n. 4274 del 4.8.2009 - Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità

Ordinanza Ministeriale del 24 aprile 2013 n.13 Istruzioni e modalità organizzative e operative per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali

Nota MIUR 2563 del 22.11.2013 - Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali a.s. 2013-2014- Chiarimenti

Legge n. 107 del 13 luglio 2015 - Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il

riordino delle disposizioni legislative vigenti.

C L A SSE : V ________

I NF O R M A Z I O NI G EN ER AL I S U L L ’ A L U NNO

C ogn om e :

N o me :

L u ogo d i N as c i t a : D at a d i n as c i t a : / /

Page 51: Piano Annuale per l’Inlusione

51

O.M. 257/2017 - Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato,

incluse quelle che riguardano gli studenti con Disabilità.

O.M. 350/2018 - Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato

conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di

secondo grado nelle scuole statali e paritarie Anno scolastico 2017/2018.

Decreto legislativo 62 del 2017: nuove norme in materia di valutazione.

PRESENTAZIONE DELL’ALUNNO

Alunno con disabilità: sensoriale

Necessita di Assistenza Specialistica

di tipo:

PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA PERSONALIZZATA

Tipologia PEI

SEMPLIFICATO - O.M. n°90 / 2001 art.15 (comma 2, 3)

DIFFERENZIATO - O.M. n°90 / 2001 art.15 (comma 4)

Aree di intervento

Area linguistico-espressiva

Area scientifica

Area tecnico-pratica

Area psicomotoria

SEZIONE - PEI Semplificato

L'alunno ha svolto le attività riferite a:

Un programma minimo, con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline;

D ia g no s i F un z ionale

psicofisica L.104/92 - art. 3 (comma 3)

Page 52: Piano Annuale per l’Inlusione

52

Un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti, ricercando la

medesima valenza formativa (art. 318 del D.L.vo 297/1994).

(Sia per le verifiche che vengono effettuate durante l’anno scolastico, sia per le prove che vengono effettuate

in sede d’esame, possono essere predisposte prove equipollenti, che verifichino il livello di preparazione

culturale e professionale idoneo per il rilascio del diploma di qualifica o della maturità).

Si prevedono le seguenti prove equipollenti:

MEZZI DIVERSI: le prove possono essere ad esempio svolte con l’ausilio di apparecchiature

informatiche (vedi DSA). MODALITA’ DIVERSE: il Consiglio di Classe può predisporre prove utilizzando modalità

diverse (es. Prove strutturate: risposta multipla, Vero/Falso, ecc.). CONTENUTI DIFFERENTI DA QUELLI PROPOSTI DAL MINISTERO: il Consiglio di Classe

entro il 15 Maggio predispone una prova studiata ad hoc o trasformare le prove

del Ministero in sede d’esame (la mattina stessa). (Commi 7e 8 dell’art. 15 O.M. n. 90 del 21/5/ 2001, D.M. 26/8/81, art. 16 L. 104/92 , parere del

Consiglio di Stato n. 348/91). TEMPI PIÙ LUNGHI nelle prove scritte ( comma 9 art. 15 dell’O.M. 90, comma 3 dell’art. 318

del D.L.vo n. 297/94).

Si richiede la presenza di assistenti all’autonomia e comunicazione durante lo svolgimento solo

come facilitatori della comunicazione (D.M. 25 maggio 95, n.170).

Per tutte le prove in formato speciale, come chiarisce l’art.22 comma 7 dell’OM n.257/2017,

le scuole dovranno dare comunicazione anche alla Struttura Tecnica Esami di Stato via mail

all’indirizzo seguente: [email protected]

SEZIONE - PEI Differenziato

L'alunno ha seguito un percorso didattico differenziato ed è stato valutato dal consiglio di classe

con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano.

Può sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso svolto finalizzate solo al rilascio

dell'attestazione di credito formativo di cui all'art. 13 del D.P.R. n. 323/1998.

Si allega l’assenso informato alla valutazione differenziata

L’esame differenziato si riferisce al PEI, non alla struttura dell’esame ordinario per gli altri allievi

pertanto si richiede:

l'elaborazione dei testi delle prove scritte, sulla base della documentazione fornita dal consiglio

di classe.

l'integrazione della commissione con l'insegnante di sostegno, per la valutazione delle prove

differenziate e per la certificazione delle competenze.(*)

si richiede di adottare modalità adeguate, in accordo con la famiglia e gli operatori sanitari e

scolastici, tali da non ingenerare situazioni di difficoltà per l'alunno/a. (**)

(*) L’integrazione proposta non costituisce tuttavia una imposizione per la Commissione, cui compete la

valutazione circa l’opportunità di avvalersi di personale esperto (DPR 23 luglio 1998 n.323, art.6 comma

1). La valutazione e certificazione dello studente sarà pertanto della Commissione, come costituita.

Page 53: Piano Annuale per l’Inlusione

53

(**) Nel caso l'alunno/a manifesta particolari stati emotivi, si potrebbe non evidenziare lo svolgimento della

prova, riconducendola alla normale attività didattica svolta nel corso dell’anno sulla base del PEI.

L’attribuzione del Credito

In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce il punteggio per il credito maturato nel

secondo biennio e nell’ultimo anno fino a un massimo di quaranta punti, di cui dodici per il terzo

anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno.

Il consiglio di classe tiene conto de:

LA TABELLA “A” ALLEGATA AL DECRETO 62

I CRITERI GENERALI DELIBERATI DAL COLLEGIO

CREDITO SCOLASTICO (TABELLA A)

La

L’attribuzione del credito: regime transitorio

Per i candidati che svolgono l’esame di Stato nell’anno scolastico 2018/2019, l’allegato A del decreto

62 reca la tabella di conversione del credito conseguito nel terzo e nel quarto anno di corso e nel

terzo anno di corso.

Page 54: Piano Annuale per l’Inlusione

54

Credito scolastico e alternanza

Gli eventuali percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), previsti dal d.lgs.

15 aprile 2005, n. 77, e così ridenominati dall’art. 1, co. 784, della legge 30 dicembre 2018, n. 145,

concorrono alla valutazione delle discipline alle quali tali percorsi afferiscono e a quella del

comportamento, e contribuiscono alla definizione del credito scolastico (art. 8, omma 5 OM

205/2019).

Credito scolastico e credito formativo

Il decreto 62/2017 prevede che il DPR 323/98 cessi la sua efficacia a partire dall’a.s.

2018/2019;

Pertanto non è più prevista l’attribuzione di un credito formativo distinto; tutti gli elementi di

valutazione rientrano nella determinazione del credito scolastico;

I consigli di classe, nel rispetto dei criteri stabiliti dal collegio dei docenti, potranno tener

conto delle esperienze formative svolte in ambito extrascolastico, previa verifica della

ricaduta sulle competenze di indirizzo;

Se ne potrà altresì tenere conto nella determinazione del credito nei limiti delle fasce di

merito stabilite dalla tabella A allegata al D. Lgs. 62/2017.

Credito scolastico candidati interni: casi particolari (art. 8 OM 205/2019)

Page 55: Piano Annuale per l’Inlusione

55

Nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito, il credito scolastico è attribuito dal consiglio

della penultima classe, per l'anno non frequentato, nella misura massima prevista per lo stesso (nb: ci

si riferisce al credito del quinto anno, poiché non frequentato)

La pubblicazione dei risultati

Il punteggio attribuito quale credito scolastico a ogni studente è pubblicato all'albo dell'istituto

(art. 8 comma 6 OM 205/2019)

Credito scolastico candidati interni: casi particolari

Candidati interni che non siano in possesso di credito scolastico per il penultimo e terzultimo anno

• In sede di scrutinio finale dell'ultimo anno, il consiglio di classe, per tali candidati, attribuisce

il suddetto credito secondo le indicazioni contenute nella tabella di cui all’allegato A del

decreto 62/2017 in base ai risultati conseguiti, a seconda dei casi,

• per idoneità e per promozione

ovvero

• negli esami preliminari sostenuti negli anni scolastici decorsi quali candidati esterni agli esami

di Stato

Studenti che frequentano l'ultima classe per effetto della dichiarazione di ammissione alla frequenza

di detta classe da parte di commissione di esame di Stato

• il credito scolastico è attribuito dal consiglio di classe nella misura di punti sette per la

classe terza e ulteriori punti otto per la classe quarta, non frequentate.

Studenti in possesso di idoneità o promozione alla classe quarta:

• per la terza classe otterranno il relativo credito acquisito in base a idoneità o promozione,

unitamente ad ulteriori punti otto per la quarta classe.

Tot. Crediti

Riferimenti normativi:

- DPR 22 giugno 2009, n. 122, art. 6. comma 2; - Decreto Ministeriale 16 dicembre 2009 n. 99;

- Decreto Ministeriale 24 febbraio 2000 n. 49; - Decreto Ministeriale 10 febbraio 1999, n. 34, art. 1;

- D. Lgs. 62/2017;

- art. 8 OM 205/2019

Page 56: Piano Annuale per l’Inlusione

56

INDICAZIONI PER LE PROVE DEGLI ESAMI DI STATO

Descrivere le tipologie di prima e seconda prova svolte e allegare i testi al

documento.

Lo studente nello svolgimento delle simulazioni delle prove degli esami ha avuto

facoltà ad avvalersi di:

Disciplina Misure

dispensative

Strumenti compensativi

Tempi aggiuntivi

Ia PROVA:

IIa PROVA:

Si allega la seguente documentazione (scegliere le voci che interessano/integrare):

Piano Educativo Individualizzato

I PROVA

IIa PROVA

S TRUMENTI E CRITERI D I VERIFICA

Elencare le tipologie di verifica effettuate e i criteri per la valutazione delle verifiche.

Page 57: Piano Annuale per l’Inlusione

57

Simulazioni delle prove d’esame

Griglie di valutazione per le prove scritte e per le prove orali

Altro:

Il Coordinatore di classe

Prof. / Prof.ssa

Il Consiglio di classe:

Disciplina Docente Firma

Polla, /

/

RELAZIONE DI PRESENTAZIONE DEL CANDIDATO CON

DSA/BES (non certificato)

ANNO SCOLASTICO 2018/2019

Data ultima diagnosi: / /

Rilasciata da:

BES evidenziato dal CdC nella relazione allegata al verbale n° del / /

C L A SSE : V ________

I NF O R M A Z I O NI G EN ER AL I S U L L ’ A L U NNO

C ogn om e :

N o me :

L u ogo d i N as c i t a : D at a d i n as c i t a : / /

Page 58: Piano Annuale per l’Inlusione

58

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

L. 170/10 per i DSA (Nuove norme in materia di Disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico) L. 53/03 sulla personalizzazione degli apprendimenti (Delega al Governo per la definizione delle norme

generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione

professionale) Direttiva MIUR 27 dicembre 2012 C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e

organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. Indicazioni operative DGR n 16/2014 – 7072 e allegati Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999 n.275 Regolamento recante norme in materia di

autonomia delle Istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art.21 dellalegge 15 marzo 1997 n.59

Decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998 n.323 art.13 Regolamento recante la disciplina degli

Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore a norma dell’art.1 della Legge

10 dicembre 1997 n.425 MIUR 2006 Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122 “Regolamento recante coordinamento delle

norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge I settembre 2008, n. 137,

convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n.169 C.M del 4 dicembre 2009 Problematiche collegate alla presenza nelle classi di alunni affetti da sindrome

ADHD (deficit di attenzione/iperattività) Decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010 Regolamento recante “Revisione dell’assetto

ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25

giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” C.M. del 15 giugno 2010 Disturbo di deficit di attenzione ed iperattività Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 n. 5669 Decreto attuativo della Legge n.170/2010. Linee guida per il

diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento Accordo 25 ottobre 2012 tra Governo, Regioni e province autonome di Trento e Bolzano su “Indicazioni

per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici di apprendimento (DSA)” Ordinanza Ministeriale del 24 aprile 2013 n.13 Istruzioni e modalità organizzative e operative per lo

svolgimento degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado

nelle scuole statali e non statali Nota MIUR 2563 del 22.11.2013 - Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali a.s.

2013-2014- Chiarimenti O.M. 257/2017 - Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato,

incluse quelle che riguardano gli studenti con DSA.

O.M. 350/2018 - Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato

conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e paritarie Anno

scolastico 2017/2018. Decreto legislativo 62 del 2017: nuove norme in materia di valutazione.

PRESENTAZIONE DELL’ALUNNO

Alunno con:

DSA

Difficoltà di apprendimento non certificati

Page 59: Piano Annuale per l’Inlusione

59

Straniero con difficoltà nella conoscenza e nell’uso della lingua italiana

Straniero di prima alfabetizzazione

Situazioni particolari (Carenze affettive-relazionali e/o comportamentali; grave disagio economico; disagio sociale)

Indicare la diagnosi e un giudizio sintetico che metta in luce le problematiche e le difficoltà

connesse

Descrivere le relazioni all’interno del gruppo classe

Descrivere le caratteristiche del processo di apprendimento e gli

obiettivi perseguiti nelle varie aree disciplinari

Page 60: Piano Annuale per l’Inlusione

60

Descrivere la consapevolezza dell’alunno in relazione al proprio

disturbo

Descrivere le metodologie messe in atto dal consiglio di classe e gli interventi di

personalizzazione.

Elencare le misure dispensative (solo per DSA) e gli strumenti compensativi

M ETODOLOGIE DIDATTICH E

Page 61: Piano Annuale per l’Inlusione

61

INDICAZIONI PER LE PROVE DEGLI ESAMI DI STATO

Descrivere le tipologie di prima e seconda prova svolte e allegare i testi al

documento.

Lo studente nello svolgimento delle simulazioni delle prove degli esami ha avuto

facoltà ad avvalersi di:

Disciplina Misure

dispensative

Strumenti compensativi

Tempi aggiuntivi

Ia PROVA:

I PROVA

IIa PROVA

S TRUMENTI E CRITERI D I VERIFICA

Elencare le tipologie di verifica effettuate e i criteri per la valutazione delle verifiche.

Page 62: Piano Annuale per l’Inlusione

62

IIa PROVA:

Si allega la seguente documentazione (scegliere le voci che

interessano/integrare):

Piano Didattico Personalizzato Piano Educativo Personalizzato

Simulazioni delle prove d’esame

Griglie di valutazione per le prove scritte e per le prove orali

Altro:

Il Coordinatore di classe

Prof. / Prof.ssa

Il Consiglio di classe:

Disciplina Docente Firma

Polla, /

/

METODI DI INCLUSIONE ESAME DI STATO

Per lo svolgimento dell'esame di Stato la sottocommissione predispone, se necessario,

sulla base del PEI relativo alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza

eventualmente prevista per l'autonomia e la comunicazione, prove differenziate

idonee a valutare i progressi del candidato con disabilità in rapporto ai livelli di

apprendimento iniziali.

Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del

superamento dell'esame di Stato e del conseguimento del diploma finale.

Page 63: Piano Annuale per l’Inlusione

63

Page 64: Piano Annuale per l’Inlusione

64

Page 65: Piano Annuale per l’Inlusione

65

6 L'INSEGNANTE DI SOSTEGNO: RUOLO E FUNZIONE

L’insegnante di sostegno è un insegnante specializzato che viene assegnato, in piena con titolarità con gli altri

docenti, alla classe in cui è inserito il soggetto diversamente abile. La sua assegnazione è essenziale per attuare

“forme di integrazione a favore degli alunni portatori di handicap” e “realizzare interventi individualizzati in

relazione alle esigenze dei singoli alunni”.

L’insegnante di sostegno ha un ruolo determinante nel processo di integrazione quanto più si qualifica e si

distingue come risorsa competente e mediatrice. Integrato nell’organizzazione della scuola, l’insegnante di

sostegno non si limita al rapporto esclusivo con l’allievo in situazione di handicap, ma lavora con la classe, così

da fungere da mediatore tra l’allievo disabile e i compagni, tra l’allievo disabile e gli insegnanti, tra l’allievo

disabile e la scuola.

L’insegnante di sostegno deve lavorare con gli insegnanti di classe in sede di programmazione e di

individuazione di strategie atte alla realizzazione di processi integranti di insegnamento. Nel team teaching,

questo insegnante “speciale” deve pertanto pianificare con i colleghi l’attività d’insegnamento per tutta la

classe ed assumersi, in rapporto a sue specifiche competenze didattiche, delle responsabilità d’insegnamento

per i diversi alunni.

Il compito dell’insegnante di sostegno deve quindi essere quello di collaborare con gli altri insegnanti al fine

di adattare il curricolo pensando a tutti gli studenti, esaminando i problemi che si potrebbero incontrare e

sviluppando metodi di insegnamento e materiali che permettano il loro superamento e, nel fare ciò, trattando

le difficoltà dei soggetti disabili come aree problematiche del curricolo stesso più che bisogni speciali di un

solo soggetto.

COMPETENZE

L'insegnante di sostegno deve avere le seguenti competenze:

1) COMPETENZE GENERALI RELATIVE ALLA SITUAZIONE DI HANDICAP:

competenze relazionali, sapere lavorare in team con gli altri operatori;

facilitare il lavoro di rete tra operatori scolastici, extrascolastici, famiglie;

svolgere attività di tutore e compresenza in classe.

2) COMPETENZE DISCIPLINARI RELATIVAMENTE ALLA PROPRIA AREA DI NOMINA:

competenze metodologiche;

Page 66: Piano Annuale per l’Inlusione

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competenze teoriche e applicative di contenuti.

DISPOSIZIONI/ADEMPIMENTI

Il docente di sostegno:

assume la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui opera;

prevede un interscambio tra docenti di sostegno e docenti di classe nelle attività di classe

per favorire l’integrazione (in particolare nella scuola dell’infanzia e primaria);

partecipa alla stesura di tutti i documenti e progetti per l'integrazione;

partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto per tutti gli alunni della classe.

6.1 Principi per una buona collaborazione tra docente curriculare e di sostegno

Se si perdono i ragazzi più difficili, la scuola non è più scuola.

È un ospedale che cura i sani e

respinge i malati. Don

Lorenzo Milani

Le buone prassi non si limitano soltanto agli adempimenti burocratici, all’esecuzione del proprio lavoro. Il lavoro di docente implica la relazione con gli alunni e con gli altri docenti del team. Ancor più importante la relazione tra docente di sostegno e curriculare. I seguenti principi e la griglia che ne segue sono frutto di un confronto tra docenti curriculari e di sostegno svoltosi all’interno del GLI.

Dialogare in modo pacato permette un confronto costruttivo. Quando entri a scuola, lascia fuori di qui il

resto della tua vita, sii sereno e propositivo.

L’insegnante di sostegno è una risorsa per la classe e, come tale, è suo dovere cooperare nella gestione

della classe, sia dal punto di vista disciplinare, sia dal punto di vista didattico.

Partecipando alle attività di classe, l’alunno sperimenta il riconoscimento del proprio valore, con

conseguente aumento di sicurezza, autostima e senso di appartenenza.

L’interrogazione programmata nei tempi, nei contenuti e nelle modalità concentra l’attenzione dell’alunno

ai fini di una prestazione qualitativa in cui l’emotività non abbia il sopravvento.

Ricordiamoci della piramide dell’apprendimento e dell’efficacia dei lavori di gruppo che coinvolgono tutti i

ragazzi.

Page 67: Piano Annuale per l’Inlusione

67

Condividere con i colleghi la scansione oraria delle discipline e trovare sempre un momento per

confrontarsi sull’attività quotidiana e sulla programmazione settimanale permette a tutti di lavorare più

efficacemente.

Assistere alle spiegazioni del collega curricolare è molto importante come punto di partenza per modulare i

contenuti in base allo stile di apprendimento di ogni alunno.

Favorire tra docenti, genitori e alunni la cultura della parità di responsabilità e di ruoli tra colleghi di

sostegno e curricolari anche attraverso momenti di interscambiabilità.

Page 68: Piano Annuale per l’Inlusione

68

Docente Curriculare Docente di sostegno

Programmazione

e stesura del PEI/PDF

Mette al corrente l’insegnante di sostegno di ogni eventuale modifica e/o adeguamento della programmazione. Condivide insieme all’insegnante di

sostegno la stesura PEI. Per la scuola secondaria, compila

insieme al docente di sostegno la

“scheda di programmazione

condivisa” da inserire nel PEI e da

tenere nel proprio registro

personale.

Ha la padronanza degli strumenti/modelli PEI/PDF e degli altri documenti relativi al sostegno, che condivide comunque con tutti i colleghi. Si documenta sulla programmazione delle varie discipline a inizio anno e con il docente curriculare la adattano ai bisogni dell’alunno. Informa i docenti curriculari delle

modifiche apportate al PEI in itinere.

Intervento

didattico

Condivide le unità di lavoro a breve termine (una/due settimane). Mette al corrente il docente di sostegno

delle modalità e degli strumenti che utilizzerà con tutta la classe. Concorda a inizio anno con il docente di sostegno le modalità di intervento nei momenti in cui non è presente l’insegnante di sostegno in

classe. Concorda con il docente di sostegno

i momenti di didattica collettiva e

individualizzata.

Valuta l’adeguatezza dei contenuti, degli strumenti e delle modalità proposte dall’insegnante curriculare

per la classe e propone eventuali adattamenti nei contenuti, strumenti e modalità alternative. Concorda con il docente curriculare i

momenti di didattica collettiva e

individualizzata. Mette al corrente il

docente curriculare degli strumenti e

delle modalità didattiche che utilizzerà.

Verifiche

Concorda con l’insegnante di sostegno con adeguato anticipo (almeno una settimana prima) tempi e modalità delle verifiche scritte e ne fa avere contestualmente copia al

docente di sostegno. Concorda tempi e modalità per le

verifiche orali o eventualmente per

altre modalità di verifica.

Adegua o riduce le verifiche in base

agli obiettivi del PEI, alle modalità e

agli strumenti stabiliti. Valuta se proporre una verifica diversa in base al livello dell’alunno e agli argomenti trattati. Condivide la verifica con l’insegnante

curriculare.

Criteri di

valutazione

Fornisce i criteri di valutazione della

classe al docente di sostegno e condivide con lo stesso

l’eventuale adeguamento per

l’alunno disabile.

Valuta l’adeguatezza dei criteri di

valutazione in base al PEI dell’alunno

e concorda col docente curriculare

l’adeguamento in base alla situazione

dell’alunno.

Sarebbe opportuno concordare in che misura impegno, progresso e

competenze acquisite incidono sulla valutazione complessiva espressa col

voto. A titolo esemplificativo: 60% competenze acquisite; 20% progressi rispetto

alla valutazione iniziale; 20% impegno oppure ordine dell’elaborato oppure

rispetto dei tempi (discrezionale perché dipende dall’alunno).

Page 69: Piano Annuale per l’Inlusione

69

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’a.s.

2019/2020

7. Aree di intervento A.S. 2019/2020

7.1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

La nostra scuola s’impegna a diventare comunità di stimolo e sostegno per tutti gli allievi e, in particolare,

per quelli in difficoltà.

E’ nostra convinzione che l’integrazione non si esaurisca con l’inserimento nelle classi dei soggetti

diversamente abili, ma è estremamente importante che l’accoglienza faccia rafforzare in loro il senso di

appartenenza e contribuisca alla concreta realizzazione del diritto allo studio, costituzionalmente garantito.

La nostra istituzione scolastica accoglie alunni diversamente abili in tutti gli ordini di scuola, seguiti da docenti

specializzati, purtroppo in numero inferiore al loro fabbisogno reale. Per tale motivo, si è cercato di annullare

eventuali disagi attraverso modalità organizzative utili a favorire contesti integrati, al fine di offrire loro

migliori opportunità di crescita, di apprendimento e di maturazione personale e sociale.

Nel programmare infatti interventi specifici, calibrati sulle esigenze e sulle reali capacità di ogni singolo

alunno, la nostra scuola supera lo schema alunno diversamente abile-insegnante di sostegno, per aprirsi ad

esperienze didattiche che debbano coinvolgere includendo necessariamente tutti i docenti curriculari e tutti

gli alunni.

Soltanto la sinergia degli interventi, infatti, potrà garantire il successo di esperienze didattiche alternative,

che mettano in primo piano il ruolo attivo di tutti gli alunni nella classe e favoriscano la crescita di un tessuto

fondato su rapporti amicali e solidali.

Tale sarà la condizione fondamentale per favorire l’apprendimento cooperativo e il tutoring, strumenti questi

efficaci per lo sviluppo della persona nell’apprendimento, nella comunicazione e nella socializzazione.

Il nostro Istituto, inoltre, predispone le condizioni affinché a tutti gli alunni siano offerti i servizi più idonei, a

partire dall’assistenza di base.

Essa costituisce un’attività interconnessa con quella educativa e deve coinvolgere tutte le risorse umane,

soprattutto quegli operatori che hanno maturato una consolidata esperienza nel campo della disabilità. Essi

devono saper interagire fra di loro per garantire la continuità degli interventi.

Page 70: Piano Annuale per l’Inlusione

70

7.1.1. Risorse umane

Dirigente Scolastico;

F.S. Inclusione;

Referente G.L.H.;

Referente Intercultura;

Referente Inclusione-PAI;

Referente BES/DSA;

Referente Bullismo-Cyberbullismo;

Referente alunni adottati;

Docenti curricolari e docenti di sostegno;

Personale ATA;

Personale per l’assistenza materiale;

Educatori;

Operatori del servizio civile.

7.1.2. Organi collegiali

Gruppo di lavoro per l’inclusione (G.L.I.)

Ha il compito di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà,

come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla C.M. n.8 del 6/3/2013, attraverso la redazione di un

”Piano Annuale per l’Inclusione” (P.A.I.).

Compiti e funzioni del G.L.I.:

rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione;

raccolta della documentazione degli interventi educativo-didattici;

consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi;

raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi;

monitoraggio periodico delle pratiche inclusive della didattica programmata;

aggiornamento delle eventuali modifiche ai P.D.P. e ai P.E.I. relativamente alle

situazioni in evoluzione,

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusione della scuola;

Page 71: Piano Annuale per l’Inlusione

71

elaborazione di una proposta di P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusione), riferito a tutti

gli alunni con B.E.S., da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di

giugno) con supporto/apporto delle Figure Strumentali.

Composizione del gruppo: è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituito dai

coordinatori per le attività di sostegno, dal referente D.S.A./B.E.S., dal gruppo di sostegno, dalla funzione

strumentale area 4, da una rappresentanza dei genitori e dei docenti curricolari.

Il G.L.I. si riunisce almeno due volte l’anno per coordinare le azioni o le attività dei vari Consigli di Classe; nel

mese di Giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione” e formula la richiesta delle

risorse necessarie a sostenerlo. Nel mese di Settembre adatta la proposta del Piano Annuale per l’inclusione

in base alle risorse assegnate alla scuola.

Consiglio di Classe

Individua i casi in cui è necessaria ed opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica, mediante

l’elaborazione di un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.), sulla scorta di fondate considerazioni

pedagogiche e didattiche e sulla base dell’eventuale documentazione clinica o certificazione nel caso di

alunni con D.S.A. (legge 170). L’elaborazione di un P.D.P. è prevista anche quando vengono rilevati alunni con

Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.), alunni cioè privi di certificazione, le cui difficoltà di apprendimento derivano

da condizioni ambientali di provenienza, disagiate sul piano socio-economico o linguistico-culturale. Per

questi alunni il Consiglio di classe

individua strategie e metodologie utili per una loro partecipazione attiva al contesto di

apprendimento;

individua le risorse umane strumentali ed ambientali per favorire processi inclusivi.

Il Consiglio di classe condividerà l’elaborazione del P.D.P. con la famiglia, che dovrà sottoscriverlo. La famiglia

risulta quindi corresponsabile del percorso da attuare, perciò viene coinvolta attivamente nelle pratiche

inerenti l’inclusione attraverso:

la condivisione delle scelte effettuate;

un eventuale focus group (gruppo di discussione), per individuare bisogni ed aspettative,

l’organizzazione di incontri calendarizzati per monitorare i processi ed individuare azioni di

miglioramento.

Nel P.D.P. vengono individuati:

Page 72: Piano Annuale per l’Inlusione

72

gli obiettivi specifici di apprendimento;

le strategie e le attività educative/didattiche;

le azioni compensatrici e dispensatrici da attivare;

le modalità di verifica e valutazione.

G.L.H. operativo

Elabora il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) in presenza della certificazione di disabilità, come stabilito

dalla legge 104/92.

Collegio dei Docenti

su proposta del G.L.I., delibera il P.A.I. (mese di Giugno);

esplicita nel P.T.O.F. un concreto impegno programmatico nell’inclusione;

esplicita criteri e procedure di utilizzo in riferimento alle risorse professionali presenti;

predispone azioni di formazione ed aggiornamento per i docenti.

Lo scopo di questo Istituto è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli

insegnanti coinvolti, non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità

didattiche efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano.

Sarebbero auspicabili interventi di formazione su:

le norme a favore dell'inclusione;

strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni;

metodologie didattiche e pedagogia inclusiva;

strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione;

gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i B.E.S.;

nuove tecnologie per l'inclusione.

Index Team

L’Index Team è composto da:

il Dirigente Scolastico;

le Funzioni Strumentali;

il Referente G.L.H.;

il Referente Inclusione-PAI;

il Referente Intercultura;

Page 73: Piano Annuale per l’Inlusione

73

i docenti di sostegno;

l’ “amico critico”.

I compiti dell’Index Team sono:

aggiornare il P.A.I.;

monitorare i processi inclusivi dell’Istituto Omnicomprensivo di Polla traendo spunto dall’ Index per

l’inclusione di Tony Booth e Mel Ainscow.

L’Index per l’inclusione

• è uno strumento per la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività delle

scuole di ogni ordine e grado;

• fornisce indicatori realistici sui quali fondare piani di miglioramento organizzativo-culturali;

• accresce la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e sulla trasversalità dei

processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi.

7.2. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli Insegnanti

Al fine di promuovere l’inclusione nella nostra scuola, sono previsti i seguenti corsi:

corso di aggiornamento riguardante alunni con B.E.S. ed, in modo particolare, con D.S.A., rivolto a

tutti i docenti di ogni ordine e grado, al fine di potenziare la cultura dell’inclusione;

corsi di didattica innovativa, rivolti a tutti i docenti di ogni ordine e grado, al fine di apportare

un’innovazione delle metodologie didattiche.

7.3 Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Le verifiche per la valutazione saranno diversificate coerentemente al tipo di disabilità o svantaggio. Per le

verifiche saranno adottate tutte le misure di tipo compensativo/dispensativo che si renderanno necessarie,

tra le quali la possibilità di utilizzare tempi differenziati di esecuzione per consentire tempi di riflessione,

pause e gestione dell’ansia, ed eventuali supporti informatici. Gli obiettivi delle verifiche saranno chiari e

comunicati all’allievo prima della verifica stessa.

Page 74: Piano Annuale per l’Inlusione

74

Gli obiettivi delle verifiche saranno chiari e comunicati all’allievo prima della verifica stessa. Per gli alunni con

D.S.A., non saranno tema di verifica la grafia o l’ordine, saranno valutati esclusivamente i concetti, i pensieri,

il grado di maturità, di conoscenza, di consapevolezza. Tali criteri saranno adottati in tutti i tipi di verifica.

7.4 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Le metodologie e gli interventi diversificati sia per gli alunni diversamente abili che per quelli con disturbo

specifico d’apprendimento (D.S.A.) o con svantaggio sociale, linguistico, economico, con deficit da disturbo

dell'attenzione e dell'iperattività (A.D.H.D.) o con funzionamento cognitivo limite (borderline), vedranno

impegnate le risorse umane (già citate) e strumentali (laboratori scientifico, linguistico e informatico)

presenti nell’istituto.

7.5 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in

rapporto ai diversi servizi esistenti

Per rendere possibili i diritti degli alunni disabili, saranno attuate iniziative tendenti al pieno sviluppo della

persona umana, facendo riferimento alle varie leggi che si sono succedute (L.517/77; L.104/92). Le iniziative

di integrazione sia scolastica che all’interno della società, dovranno trovare un comune punto di incontro,

per far convergere le varie professionalità verso obiettivi comuni. Si presume che ci sarà l’interazione di tutte

le diverse componenti presenti sul territorio (Comune, A.S.L., Enti Locali, Agenzie formative).

8 Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle

decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Le famiglie avranno un ruolo di fondamentale importanza nella presa in carico, insieme alla scuola, delle

problematiche dei propri figli e saranno chiamate a dare il loro assenso per l’attuazione di particolari percorsi

formativi per dare continuità alle scelte metodologiche, alle strategie e ai percorsi individuati dalla scuola

nell’elaborazione del P.D.P. o del P.E.I.

9 Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi

La scuola si propone

di individuare gli alunni con problematiche di diversa entità,

Page 75: Piano Annuale per l’Inlusione

75

di programmare per loro dei percorsi differenziati,

di individuare strumenti compensativi e/o dispensativi,

di impiegare in maniera funzionale risorse umane, strumentali e finanziarie.

10 Valorizzazione delle risorse esistenti

Verranno utilizzate le risorse umane, finanziarie e strumentali nei percorsi previsti dal Piano Annuale

dell’Inclusione (P.A.I.).

11 Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione

dei progetti di inclusione.

Si continuerà e rafforzerà un rapporto già esistente con le Associazioni del territorio, con il Piano Sociale di

Zona, con la Asl ed i Comuni di Polla e Pertosa in progetti di inclusione sociale attraverso protocolli di intesa.

In particolar modo, sarà cura dell’Istituto avviare un dialogo costruttivo con gli Enti pubblici e privati, ivi inclusi

quelli del terzo settore, nonché imprese, Camera di Commercio ed associazioni di categoria, per progetti di

alternanza scuola-lavoro, rivolti agli alunni con difficoltà, frequentanti la Scuola Secondaria di Secondo Grado.

L’istituto necessita:

dell’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità degli alunni con disabilità;

di un finanziamento per corsi di formazione sulla didattica inclusiva e digitalizzazione in modo da

ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni;

della definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari;

di un’equipe psicopedagogica;

della costituzione di reti di scuole in tema di inclusività;

della costituzioni di rapporti con C.T.I. per consulenze e relazioni d’intesa;

di attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico e la

continuità tra i diversi ordini di scuola e di enti pubblici.

Notevole importanza nel nostro istituto viene data all'accoglienza, pertanto per i futuri alunni vengono

realizzati progetti di continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano vivere

Page 76: Piano Annuale per l’Inlusione

76

con minore ansia il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Valutate quindi le disabilità e i bisogni educativi

speciali presenti, la Commissione Formazione Classi provvederà al loro inserimento nella classe più adatta. Il

P.A.I. che si intende proporre trova il suo sfondo integratore nel concetto di "continuità". Tale concetto si

traduce nel sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa. Risulta essere fondamentale

l'Orientamento, inteso come processo funzionale a dotare le persone di competenze(Sapere e Saper fare)

che le rendano capaci di fare scelte consapevoli dotandole di un senso di autoefficacia (empowerment) con

conseguente percezione della propria "capacità".

L'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di "sviluppare un proprio

progetto di vita futura”.

Page 77: Piano Annuale per l’Inlusione

77

ALLEGATO 1: GRAFICI DEGLI ESITI DEI QUESTIONARI DI MONITORAGGIO DEL

GRADO DI INCLUSIONE DELL’ISTITUTO.

risposte 5

Accetta risposte RIEPILOGO INDIVIDUALI

. Lo stare bene in classe di tutti i ragazzi è uno dei valori della scuola? 1

risposte 5

. Tutto il personale scolastico: dirigente, insegnanti, personale di segreteria e 2

collaboratori scolastici, manifesta sensibilità riguardo all’accoglienza,

SI

NO

NON LO SO

100 %

QUESTIONARIO ALUNNI PRIMARIA INCLUSIONE A.S. 2018/2019

DOMANDE RISPOSTE 5

Page 78: Piano Annuale per l’Inlusione

78

all’inserimento, alla socializzazione dei ragazzi?

risposte 5

3 . Ogni alunno a scuola viene accettato con le proprie caratteristiche e viene

aiutato a migliorare?

5 risposte

SI

NO

NON LO SO

100 %

SI

NO

NON LO SO 20 %

80 %

Page 79: Piano Annuale per l’Inlusione

79

. Le lezioni svolte in classe servono non solo ad imparare, ma anche a favorire 4

la partecipazione e lo star bene di tutti?

risposte 5

5 . Gli insegnanti stimolano la collaborazione tra i compagni di classe

attraverso il lavoro a coppie e in gruppo?

risposte 5

SI

NO

NON LO SO

100 %

SI

NO

NON LO SO

100 %

Page 80: Piano Annuale per l’Inlusione

80

. Il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e alla secondaria 6

viene facilitato dagli insegnanti?

5 risposte

. L’insegnamento della lingua italiana, anche a piccoli gruppi, aiuta gli alunni 7

stranieri ad affrontare tutte le attività scolastiche?

risposte 5

SI

NO

NON LO SO

100 %

SI

NO

NON LO SO 20 %

80 %

Page 81: Piano Annuale per l’Inlusione

81

. Quando un alunno presenta difficoltà di apprendimento/comportamento, la 8

scuola chiede la collaborazione della famiglia e di esperti per aiutarlo a

superarle?

risposte 5

. Gli insegnanti insegnano agli alunni a migliorare il proprio comportamento 9

atti di prepotenza, bullismo…) per favorire lo stare bene a scuola. (

risposte 5

SI

NO

NON LO SO

40 %

% 60

SI

NO

NON LO SO

100 %

Page 82: Piano Annuale per l’Inlusione

82

10 . Le regole in classe sono giuste?

5 risposte

SI

NO

NON LO SO 20 %

80 %

Page 83: Piano Annuale per l’Inlusione

83

risposte 10

Accetta risposte RIEPILOGO INDIVIDUALI

. Lo stare bene in classe di tutti i ragazzi è uno dei valori della scuola? 1

risposte 10

. Tutto il personale scolastico: dirigente, insegnanti, personale di segreteria e 2

collaboratori scolastici, manifesta sensibilità riguardo all’accoglienza,

SI

NO

NON LO SO

10 %

90 %

QUESTIONARIO ALUNNI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

INCLUSIONE A.S. 2018/2019

DOMANDE RISPOSTE 10

Page 84: Piano Annuale per l’Inlusione

84

all’inserimento, alla socializzazione dei ragazzi?

risposte 10

. Ogni alunno a scuola viene accettato con le proprie caratteristiche e viene 3

aiutato a migliorare?

risposte 10

SI

NO

NON LO SO 20 %

80 %

SI

NO

NON LO SO 30 %

70 %

Page 85: Piano Annuale per l’Inlusione

85

. Le lezioni svolte in classe servono non solo ad imparare, ma anche a favorire 4

la partecipazione e lo star bene di tutti?

risposte 10

. Gli insegnanti stimolano la collaborazione tra i compagni di classe 5

attraverso il lavoro a coppie e in gruppo?

risposte 10

SI

NO

NON LO SO 20 %

10 %

70 %

SI

NO

NON LO SO

10 %

90 %

Page 86: Piano Annuale per l’Inlusione

86

. Il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e alla secondaria 6

viene facilitato dagli insegnanti?

risposte 10

. L’insegnamento della lingua italiana, anche a piccoli gruppi, aiuta gli alunni 7

stranieri ad affrontare tutte le attività scolastiche?

risposte 10

SI

NO

NON LO SO 20 %

80 %

SI

NO

NON LO SO

10 %

10 %

80 %

Page 87: Piano Annuale per l’Inlusione

87

8 . Quando un alunno presenta difficoltà di apprendimento/comportamento, la

scuola chiede la collaborazione della famiglia e di esperti per aiutarlo a

superarle?

risposte 10

. Gli insegnanti insegnano agli alunni a migliorare il proprio comportamento 9

( atti di prepotenza, bullismo…) per favorire lo stare bene a scuola.

9 risposte

SI

NO

NON LO SO % 20

% 20

60 %

SI

NO

NON LO SO

11 ,1%

11 ,1%

77 ,8%

Page 88: Piano Annuale per l’Inlusione

88

10 . Le regole in classe sono giuste?

10 risposte

SI

NO

NON LO SO

10 %

20 %

70 %

Page 89: Piano Annuale per l’Inlusione

89

risposte 9

Accetta risposte RIEPILOGO INDIVIDUALI

. Lo stare bene in classe di tutti i ragazzi è uno dei valori della scuola? 1

risposte 9

. Tutto il personale scolastico: dirigente, insegnanti, personale di segreteria e 2

collaboratori scolastici, manifesta sensibilità riguardo all’accoglienza,

SI

NO

NON LO SO

11 ,1%

88 ,9%

QUESTIONARIO ALUNNI SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO

INCLUSIONE A.S. 2018/2019

DOMANDE RISPOSTE 9

Page 90: Piano Annuale per l’Inlusione

90

all’inserimento, alla socializzazione dei ragazzi?

risposte 9

. Ogni alunno a scuola viene accettato con le proprie caratteristiche e viene 3

aiutato a migliorare?

9 risposte

SI

NO

NON LO SO

,1% 11

11 ,1%

77 ,8%

SI

NO

NON LO SO

11 ,1%

11 ,1%

77 ,8%

Page 91: Piano Annuale per l’Inlusione

91

. Le lezioni svolte in classe servono non solo ad imparare, ma anche a favorire 4

la partecipazione e lo star bene di tutti?

risposte 9

. Gli insegnanti stimolano la collaborazione tra i compagni di classe 5

attraverso il lavoro a coppie e in gruppo?

9 risposte

SI

NO

NON LO SO ,2% 22

11 ,1%

66 ,7%

SI

NO

NON LO SO

11 ,1%

22 ,2%

66 ,7%

Page 92: Piano Annuale per l’Inlusione

92

. Il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e alla secondaria 6

viene facilitato dagli insegnanti?

risposte 9

. L’insegnamento della lingua italiana, anche a piccoli gruppi, aiuta gli alunni 7

stranieri ad affrontare tutte le attività scolastiche?

9 risposte

SI

NO

NON LO SO

,2% 22

55 ,6%

22 ,2%

SI

NO

NON LO SO 22 ,2%

22 ,2%

55 ,6%

Page 93: Piano Annuale per l’Inlusione

93

8 . Quando un alunno presenta difficoltà di apprendimento/comportamento, la

scuola chiede la collaborazione della famiglia e di esperti per aiutarlo a

superarle?

risposte 9

. Gli insegnanti insegnano agli alunni a migliorare il proprio comportamento 9

( atti di prepotenza, bullismo…) per favorire lo stare bene a scuola.

9 risposte

SI

NO

NON LO SO

,2% 22

,7% 66

11 ,1%

SI

NO

NON LO SO 33 ,3%

11 ,1%

55 ,6%

Page 94: Piano Annuale per l’Inlusione

94

10 . Le regole in classe sono giuste?

9 risposte

SI

NO

NON LO SO

22 ,2%

44 ,4%

33 ,3%

Page 95: Piano Annuale per l’Inlusione

95

10 risposte

Accetta risposte RIEPILOGO INDIVIDUALI

1 . I materiali proposti tengono conto delle origini etniche, delle differenze di genere (maschio/femmina), dell’esperienza e degli interessi di tutti gli alunni? 10 risposte

. Le lezioni tengono conto dei diversi livelli di competenza degli alunni? 2 risposte 10

. Le lezioni offrono occasione di collaborazione tra pari e in gruppo, oltre che attività individuali e di classe? 3 risposte 10

SI NO NON LO SO

40 %

20 %

40 %

SI NO NON LO SO

% 10

% 10

% 80

SI NO NON LO SO

10 %

90 %

QUESTIONARIO GENITORI INFANZIA INCLUSIONE 2018/2019

DOMANDE RISPOSTE 10

Page 96: Piano Annuale per l’Inlusione

96

4 . Gli alunni vengono coinvolti nello sforzo di superare le difficoltà di apprendimento proprie o dei compagni? 10 risposte

. A scuola sono incoraggiati l’autodisciplina ed il mutuo rispetto? 5 10 risposte

. Agli alunni viene insegnato a scuola come organizzare il lavoro scolastico? 6 risposte 10

. Le attività svolte dagli insegnanti stimolano gli alunni ad assumersi responsabilità verso il proprio apprendimento? 7 risposte 10

SI NO NON LO SO 30 %

20 %

50 %

SI NO NON LO SO

% 20 % 20

60 %

SI NO NON LO SO

60 %

10 % 30 %

SI NO NON LO SO

20 %

10 %

70 %

Page 97: Piano Annuale per l’Inlusione

97

8 . Le gite scolastiche permettono la partecipazione di tutti gli alunni, indipendentemente dalle condizioni economiche e da eventuali disabilità?

risposte 10

. Il sostegno viene visto come un diritto per gli alunni che ne hanno bisogno e non come un privilegio? 9 risposte 10

. Le differenze tra gli studenti vengono utilizzate come risorsa per l’apprendimento e la partecipazione di tutti? 10 risposte 10

SI NO NON LO SO % 30

30 %

% 40

SI NO NON LO SO % 30

70 %

SI NO NON LO SO

50 %

10 %

40 %

Page 98: Piano Annuale per l’Inlusione

98

risposte 34

Accetta risposte RIEPILOGO INDIVIDUALI

1 . I materiali curricolari proposti tengono conto delle origini etniche, delle

differenze di genere (maschio/femmina), dell’esperienza e degli interessi di tutti gli

alunni?

34 risposte

SI

NO

NON LO SO 17 ,6%

8 ,8%

73 ,5%

QUESTIONARIO GENITORI PRIMARIA INCLUSIONE

A.S. 2018/2019

DOMANDE RISPOSTE 34

Page 99: Piano Annuale per l’Inlusione

99

. Le lezioni tengono conto dei diversi livelli di competenza degli alunni? 2

risposte 34

. Le lezioni offrono occasione di collaborazione tra pari e in gruppo, oltre che 3

attività individuali e di classe?

34 risposte

SI

NO

NON LO SO

,8% 11

23 ,5%

64 ,7%

SI

NO

NON LO SO

14 ,7%

8 ,8%

76 ,5%

Page 100: Piano Annuale per l’Inlusione

100

. Gli alunni vengono coinvolti nello sforzo di superare le difficoltà di 4

apprendimento proprie o dei compagni?

risposte 34

. A scuola sono incoraggiati l’autodisciplina ed il mutuo rispetto? 5

34 risposte

SI

NO

NON LO SO ,6% 20

,6% 17

61 ,8%

SI

NO

NON LO SO 17 ,6%

8 ,8%

73 ,5%

Page 101: Piano Annuale per l’Inlusione

101

. Agli alunni viene insegnato a scuola come organizzare il lavoro scolastico e lo 6

studio?

risposte 34

. I compiti a casa stimolano gli alunni ad assumersi responsabilità verso il proprio 7

apprendimento?

risposte 34

SI

NO

NON LO SO 20 ,6%

11 ,8%

67 ,6%

SI

NO

NON LO SO 14 ,7%

82 ,4%

Page 102: Piano Annuale per l’Inlusione

102

. Le gite scolastiche permettono la partecipazione di tutti gli alunni, 8

indipendentemente dalle condizioni economiche e da eventuali disabilità?

risposte 34

. Il sostegno viene visto come un diritto per gli alunni che ne hanno bisogno e non 9

come un privilegio?

risposte 34

SI

NO

NON LO SO

11 ,8%

82 ,4%

SI

NO

NON LO SO

14 ,7%

79 ,4%

Page 103: Piano Annuale per l’Inlusione

103

10 . Le differenze tra gli studenti vengono utilizzate come risorsa per

l’apprendimento e la partecipazione di tutti?

34 risposte

SI

NO

NON LO SO 17 ,6%

11 ,8%

70 ,6%

Page 104: Piano Annuale per l’Inlusione

104

Page 105: Piano Annuale per l’Inlusione

105

risposte 22

Accetta risposte RIEPILOGO INDIVIDUALI

1 . I materiali curricolari proposti tengono conto delle origini etniche, delle

differenze di genere (maschio/femmina), dell’esperienza e degli interessi di tutti gli

alunni?

risposte 22

SI

NO

NON LO SO 27 ,3%

72 ,7%

QUESTIONARIO GENITORI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

INCLUSIONE A.S. 2018/2019

DOMANDE RISPOSTE 22

Page 106: Piano Annuale per l’Inlusione

106

. Le lezioni tengono conto dei diversi livelli di competenza degli alunni? 2

risposte 22

. Le lezioni offrono occasione di collaborazione tra pari e in gruppo, oltre che 3

attività individuali e di classe?

22 risposte

SI

NO

NON LO SO

9 ,1%

90 ,9%

SI

NO

NON LO SO

95 ,5%

Page 107: Piano Annuale per l’Inlusione

107

. Gli alunni vengono coinvolti nello sforzo di superare le difficoltà di 4

apprendimento proprie o dei compagni?

22 risposte

. A scuola sono incoraggiati l’autodisciplina ed il mutuo rispetto? 5

22 risposte

SI

NO

NON LO SO

9 ,1%

,9% 90

SI

NO

NON LO SO

100 %

Page 108: Piano Annuale per l’Inlusione

108

. Agli alunni viene insegnato a scuola come organizzare il lavoro scolastico e lo 6

studio?

risposte 22

7 . I compiti a casa stimolano gli alunni ad assumersi responsabilità verso il proprio

apprendimento?

risposte 22

SI

NO

NON LO SO

90 ,9%

SI

NO

NON LO SO

95 ,5%

Page 109: Piano Annuale per l’Inlusione

109

. Le gite scolastiche permettono la partecipazione di tutti gli alunni, 8

indipendentemente dalle condizioni economiche e da eventuali disabilità?

22 risposte

. Il sostegno viene visto come un diritto per gli alunni che ne hanno bisogno e non 9

come un privilegio?

22 risposte

SI

NO

NON LO SO

9 ,1%

86 ,4%

SI

NO

NON LO SO

95 ,5%

Page 110: Piano Annuale per l’Inlusione

110

10 . Le differenze tra gli studenti vengono utilizzate come risorsa per

l’apprendimento e la partecipazione di tutti?

22 risposte

SI

NO

NON LO SO 22 ,7%

77 ,3%

Page 111: Piano Annuale per l’Inlusione

111

risposte 20

Accetta risposte RIEPILOGO INDIVIDUALI

1 . I materiali curricolari proposti tengono conto delle origini etniche, delle

differenze di genere (maschio/femmina), dell’esperienza e degli interessi di tutti gli

alunni?

20 risposte

SI

NO

NON LO SO 15 %

10 %

75 %

QUESTIONARIO GENITORI SCUOLA SECONDARIA DI II

GRADO INCLUSIONE A.S. 2018/2019

DOMANDE RISPOSTE 20

Page 112: Piano Annuale per l’Inlusione

112

. Le lezioni tengono conto dei diversi livelli di competenza degli alunni? 2

20 risposte

. Le lezioni offrono occasione di collaborazione tra pari e in gruppo, oltre che 3

attività individuali e di classe?

risposte 20

SI

NO

NON LO SO 15 %

80 %

SI

NO

NON LO SO 10 %

85 %

Page 113: Piano Annuale per l’Inlusione

113

. Gli alunni vengono coinvolti nello sforzo di superare le difficoltà di 4

apprendimento proprie o dei compagni?

20 risposte

. A scuola sono incoraggiati l’autodisciplina ed il mutuo rispetto? 5

risposte 20

SI

NO

NON LO SO 20 %

10 %

70 %

SI

NO

NON LO SO 15 %

80 %

Page 114: Piano Annuale per l’Inlusione

114

. Agli alunni viene insegnato a scuola come organizzare il lavoro scolastico e lo 6

studio?

risposte 20

. I compiti a casa stimolano gli alunni ad assumersi responsabilità verso il proprio 7

apprendimento?

risposte 20

SI

NO

NON LO SO

10 %

20 %

70 %

SI

NO

NON LO SO 25 %

70 %

Page 115: Piano Annuale per l’Inlusione

115

. Le gite scolastiche permettono la partecipazione di tutti gli alunni, 8

indipendentemente dalle condizioni economiche e da eventuali disabilità?

risposte 20

. Il sostegno viene visto come un diritto per gli alunni che ne hanno bisogno e non 9

come un privilegio?

risposte 20

SI

NO

NON LO SO 15 %

15 %

70 %

SI

NO

NON LO SO

10 %

90 %

Page 116: Piano Annuale per l’Inlusione

116

10 . Le differenze tra gli studenti vengono utilizzate come risorsa per

l’apprendimento e la partecipazione di tutti?

20 risposte

SI

NO

NON LO SO

10 %

15 %

75 %

Page 117: Piano Annuale per l’Inlusione

117

risposte 37

Accetta risposte RIEPILOGO INDIVIDUALI

. Costruire una comunità scolastica orientata al sostegno reciproco è 1

importante quanto migliorare i risultati nelle materie?

37 risposte

. La diversità è considerata un’importante risorsa per l’apprendimento, 2

SI

NO

NON LO SO

97 ,3%

QUESTIONARIO DOCENTI INCLUSIONE A.S. 2018/2019

DOMANDE RISPOSTE 37

Page 118: Piano Annuale per l’Inlusione

118

piuttosto che un problema?

37 risposte

. È presente un sentimento condiviso di accettazione di tutti gli alunni della 3

comunità, indipendentemente dalla storia personale, dalle capacità e dalle

disabilità?

risposte 37

SI

NO

NON LO SO

97 ,3%

SI

NO

NON LO SO

94 ,6%

Page 119: Piano Annuale per l’Inlusione

119

. Gli insegnanti evitano di etichettare gli alunni secondo nozioni abiliste? 4

37 risposte

. Il personale scolastico ha chiaro che l’organizzazione e le pratiche devono 5

riflettere le diversità degli alunni presenti nella scuola?

risposte 37

SI

NO

NON LO SO

8 ,1%

91 ,9%

SI

NO

NON LO SO

10 ,8%

89 ,2%

Page 120: Piano Annuale per l’Inlusione

120

. La scuola si sforza di ridurre ogni forma di discriminazione? 6

37 risposte

. L’esclusione degli alunni con disabilità gravi viene vista come il risultato 7

dell’inadeguatezza dell’organizzazione e del sistema scolastico?

risposte 35

SI

NO

NON LO SO

97 ,3%

SI

NO

NON LO SO

11 ,4%

28 ,6%

60 %

Page 121: Piano Annuale per l’Inlusione

121

. Le politiche di sostegno personale e del comportamento sono collegate a 8

quelle di sostegno allo sviluppo curricolare e all’apprendimento?

risposte 36

. I progetti riguardanti gli studenti con BES descrivono i cambiamenti 9

necessari nella pratica dell’insegnamento e dell’apprendimento?

risposte 37

SI

NO

NON LO SO 16 ,7%

80 ,6%

SI

NO

NON LO SO 16 ,2%

83 ,8%

Page 122: Piano Annuale per l’Inlusione

122

10 . Le politiche per il sostegno sono dirette a prevenire gli ostacoli

all’apprendimento e alla partecipazione degli alunni?

37 risposte

SI

NO

NON LO SO

97 ,3%

Page 123: Piano Annuale per l’Inlusione

123

risposte 4

Accetta risposte RIEPILOGO INDIVIDUALI

. L’inclusione di tutti gli alunni è una direttiva fondamentale della scuola, che 1

orienta il Piano dell’Offerta Formativa?

risposte 4

. Tutto il personale scolastico (dirigenti, docenti e personale ATA) manifesta 2

sensibilità e competenza riguardo ai temi dell’educazione inclusiva (accoglienza,

socializzazione, interventi di recupero…)?

4 i t

SI

NO

NON LO SO

50 %

% 50

QUESTIONARIO ATA INCLUSIONE A.S. 2018/2019

DOMANDE RISPOSTE 4

Page 124: Piano Annuale per l’Inlusione

124

4 risposte

) . Tutte le forme di sostegno all’inclusione (sostegno, recupero, alfabetizzazione… 3

sono coordinate in modo da accrescere la capacità della scuola di rispondere ai

bisogni degli alunni?

risposte 4

. Gli alunni con bisogni educativi speciali vengono percepiti dal personale 4

scolastico come persone con qualità e caratteristiche proprie?

SI

NO

NON LO SO

50 %

25 % 25 %

SI

NO

NON LO SO 25 % 25 %

50 %

Page 125: Piano Annuale per l’Inlusione

125

risposte 4

. I Piani di Studio Personalizzati e i Piani educativi Individualizzati evidenziano 5

abilità e capacità degli alunni oltre alle loro carenze?

risposte 4

. Le attività curricolari sono finalizzate anche all’eliminazione degli ostacoli alla 6

partecipazione e all’inclusione di tutti gli alunni?

risposte 4

SI

NO

NON LO SO 25 %

75 %

SI

NO

NON LO SO

50 %

% 50

Page 126: Piano Annuale per l’Inlusione

126

. I progetti di ampliamento dell’offerta formativa sono rivolti anche all’eliminazione 7

degli ostacoli alla partecipazione e all’inclusione?

risposte 4

. Il personale scolastico utilizza, quando necessario, strumenti e tecnologie di 8

sostegno all’apprendimento e all’inclusione?

risposte 4

SI

NO

NON LO SO 25 %

% 75

SI

NO

NON LO SO 25 %

% 75

Page 127: Piano Annuale per l’Inlusione

127

9 . I metodi di insegnamento e l’organizzazione della classe (classe intera, piccolo

gruppo, classi aperte, gruppo misto) favoriscono l’inclusione?

risposte 4

. L’insegnamento della lingua italiana agli alunni stranieri e le attività di 10

doposcuola sono collegati alla programmazione curricolare per aiutarli a migliorare

nelle varie discipline?

4 risposte

SI

NO

NON LO SO

100 %

SI

NO

NON LO SO

50 %

50 %

Page 128: Piano Annuale per l’Inlusione

128

SI

NO

NON LO SO 25 % 25 %

50 %

Page 129: Piano Annuale per l’Inlusione

129

SI PRECISA CHE I QUESTIONARI SONO STATI SOMMINISTRATI AD UN CAMPIONE RISTRETTO DI STAKEHOLDER.

Approvato dal Collegio dei Docenti in data 26/06/2019

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 26/06/2019