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Piano della performance 2017-2019

1

Presentazione

Il Piano della performance 2017-2019 della Giunta della Regione Lazio – predisposto ai

sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, corrispondente all’articolo 10 della legge regionale 16 marzo 2011, n. 1 – contiene l’indicazione delle priorità politiche individuate a livello regionale e gli indirizzi per l’azione amministrativa

da cui scaturisce l’assegnazione degli obiettivi strategici ed operativi alle diverse strutture organizzative. Esso è stato elaborato in conformità a quanto stabilito dalle norme vigenti

ed alle indicazioni emanate prima dalla Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT) e successivamente dall’Autorità Nazionale AntiCorruzione (ANAC).1

Si tratta di un documento di programmazione strategico-operativa che si inscrive –

secondo una logica di coerenza e progressività rispetto alle annualità precedenti – nell’ampio disegno di rinnovamento istituzionale e di riorganizzazione dell’apparato amministrativo delineato dalla Giunta regionale sin dal suo insediamento. Infatti, in esso

trovano sostanziale conferma le priorità e le strategie già descritte nei precedenti Piani triennali della performance. Per quanto riguarda l’assetto interno, il ridisegno di alcune

strutture deriva dall’implementazione di soluzioni organizzative ritenute più adeguate rispetto allo svolgimento delle funzioni amministrative.

Nel Piano della performance 2017-2019 si tiene conto dell’esigenza di una forte integrazione del ciclo di gestione della performance con gli strumenti ed i processi relativi

alla qualità dei servizi, imperniando funzioni le generali ed i contenuti operativi ai seguenti principi:

trasparenza e integrità; immediata intelligibilità; veridicità e verificabilità;

partecipazione; coerenza interna ed esterna;

orizzonte pluriennale. L’articolazione degli obiettivi strategici ed operativi è collegata alla configurazione

organizzativa ed è finalizzata al conseguimento di risultati rilevanti per la soddisfazione di bisogni della collettività. In tale prospettiva, il Piano della performance 2017-2019

intende promuovere una sempre maggiore sinergia tra le strutture amministrative, con il corrispondente consolidamento dell’innovazione già avviata nell’ambito di molteplici processi interni, stimolando una cultura dell’efficienza e del miglioramento continuo.

1 Cfr. delibera CiVIT n. 112/2010 e delibera CiVIT n. 1/2012. A partire dal 31 ottobre 2013, con l’entrata in vigore della legge 30 ottobre 2013, n.125, di conversione del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) ha

assunto la denominazione di “Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche” (ANAC). Successivamente, al fine di concentrare l’attività dell’Autorità nazionale

anticorruzione sui compiti di trasparenza e di prevenzione della corruzione nelle pubbliche amministrazioni, le funzioni in materia di misurazione e valutazione della performance, di cui al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sono state trasferite al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri con decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con legge 11 agosto 2014, n. 114, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”. Con successivo decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 2016, n. 105, sono state regolamentate le

funzioni del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni.

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Piano della performance 2017-2019

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Il Piano triennale della performance svolge un ruolo fondamentale all’interno del ciclo di

gestione della performance,2 ossia del processo che, a partire dalla programmazione economico-finanziaria – considerata come reale pilastro delle policies regionali – si sviluppa con la definizione di obiettivi strategici e operativi, per poi concludersi, al termine

di ogni esercizio annuale, con la verifica dei risultati conseguiti nei vari ambiti d’intervento e con la rendicontazione sociale sulle attività realizzate. Si evidenzia che il decreto

legislativo n. 150/2009 ha introdotto rilevanti novità in tema di misurazione e valutazione della performance delle amministrazioni pubbliche, prevedendo criteri rivolti al miglioramento della qualità dei servizi ed alla crescita delle competenze professionali

attraverso la valorizzazione del merito e la differenziazione delle valutazioni collegate all’erogazione dei premi, in un quadro di pari opportunità, di diritti e doveri, di efficacia

degli interventi e di maggiore efficienza nell’impiego delle risorse.3 Con la legge regionale n. 1/2011 sono stati recepiti a livello regionale i principi enucleati

nel decreto legislativo n. 150/2009, esplicitando le fasi del ciclo di gestione della performance:

definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori, formulati in termini misurabili;

collegamento tra obiettivi ed allocazione delle risorse;

monitoraggio in itinere, con l’attivazione di eventuali interventi correttivi e migliorativi; misurazione e valutazione delle prestazioni e dei risultati organizzativi ed individuali;

utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito; rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai dirigenti

apicali, nonché ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi.

Per un opportuno raccordo con gli altri documenti di programmazione e per tradurre in

forma operativa l’impegno verso il contrasto dei fenomeni di corruzione, in base alle indicazioni dell’ANAC per l’elaborazione del Piano triennale della prevenzione della

corruzione 2017-2019 contenute nel nuovo Piano Nazionale Anticorruzione (PNA 2016),4 nonché per gli effetti in tema di trasparenza e anticorruzione connessi all’adozione del decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97,5 nel Piano della performance 2017-2019 sono

stati inseriti obiettivi, indicatori e target collegati all’attuazione del Piano di prevenzione della corruzione per il medesimo triennio di riferimento 2017-2019.

Nella prima parte del documento viene svolta un’approfondita analisi del contesto interno ed esterno dell’amministrazione, viene descritta la struttura organizzativa dell’Ente e vengono esplicitate le priorità politiche e le principali strategie d’intervento secondo la

2 Cfr. articoli 4-10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”, corrispondenti agli articoli 4-10 della legge regionale n. 1/2011. 3 Un importante passo in avanti in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche è stato compiuto con l’adozione della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante “Deleghe al Governo in materia di

riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”. 4 Approvato con delibera ANAC n. 831/2016. 5 “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”. Il PTPC assume un rilevante valore programmatico in tema di contrasto alla corruzione e la sua elaborazione presuppone il diretto coinvolgimento del vertice delle amministrazioni e degli enti in ordine alla determinazione delle finalità da perseguire per la prevenzione della corruzione stessa. La nuova disciplina

persegue, altresì, un obiettivo di semplificazione delle attività delle amministrazioni in materia, unificando in un solo strumento il PTPC e il Programma triennale della trasparenza e dell’integrità (PTTI).

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Piano della performance 2017-2019

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mission istituzionale. Nella seconda parte del documento vengono illustrati gli indirizzi

politico-amministrativi generali e vengono individuati gli obiettivi strategici pluriennali e gli obiettivi operativi annuali collegati all’attività delle singole strutture amministrative che compongono il sistema organizzativo della Giunta regionale.

Nell’allegato tecnico vengono esplicitati in dettaglio gli obiettivi strategici triennali e gli

obiettivi operativi annuali (sia organizzativi che individuali) assegnati ai dirigenti apicali, unitamente agli indicatori ed ai risultati attesi (valori target) che saranno utilizzati per

svolgere la verifica annuale sul loro grado di realizzazione. Si ritiene opportuno precisare che il quadro d’azione prospettato (che comunque si innesta sul principio della continuità dell’azione amministrativa rispetto alle funzioni dell’ente) non esaurisce l’ampiezza e la

complessità dell’azione pubblica a livello regionale, ma intende unicamente selezionare alcuni degli aspetti più qualificanti dell’attività amministrativa.

Per ulteriori approfondimenti sull’attività regionale si rimanda alla consultazione dei

portali tematici disponibili sul sito web istituzionale regione.lazio.it, in cui vengono pubblicate informazioni specifiche in vari campi di interesse.

***

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Piano della performance 2017-2019

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Indice

PRESENTAZIONE ............................................................................................... 1

1. SINTESI DELLE INFORMAZIONI DI INTERESSE .................................................. 4

1.1 CHI SIAMO ................................................................................................. 4

1.2 COSA FACCIAMO ........................................................................................... 7 1.3 COME OPERIAMO ........................................................................................ 17

2. IDENTITÀ .................................................................................................... 20

2.1 AMMINISTRAZIONE IN CIFRE ........................................................................... 20 2.2 MANDATO ISTITUZIONALE E MISSIONE ............................................................... 29

2.3 ALBERO DELLA PERFORMANCE ......................................................................... 35

3. ANALISI DEL CONTESTO ............................................................................... 37

3.1 ANALISI DEL CONTESTO ESTERNO .................................................................... 38 3.2 ANALISI DEL CONTESTO INTERNO ..................................................................... 62

4. OBIETTIVI STRATEGICI ................................................................................ 82

5. DAGLI OBIETTIVI STRATEGICI AGLI OBIETTIVI OPERATIVI ............................... 85

6. IL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO ............................................................... 90

6.1 FASI, SOGGETTI E TEMPI DEL PROCESSO DI REDAZIONE DEL PIANO ............................ 90 6.2 COERENZA CON LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA E DI BILANCIO ............. 93

6.3 AZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE ............... 93

ALLEGATO TECNICO - Schede di programmazione degli obiettivi

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Piano della performance 2017-2019

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1. Sintesi delle informazioni di interesse

1.1 Chi siamo

La Regione Lazio costituisce un’articolazione territoriale della Repubblica Italiana. Si tratta di un Ente autonomo con proprio Statuto e con poteri e funzioni che esercita in

base ai principi fissati dalla Costituzione. L’autonomia della Regione si esprime nell’esercizio della potestà legislativa, regolamentare e amministrativa, nel fatto che

istituisce tributi ed entrate proprie, che dispone di un proprio demanio e di un proprio patrimonio.

Lo Statuto della Regione Lazio determina la forma di governo ed i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. In particolare, gli organi della Regione sono:

Consiglio regionale, che esercita la funzione legislativa attribuita dalla Costituzione alla Regione, concorre a determinare l’indirizzo politico regionale ed esplica le funzioni di controllo sull’attività dell’esecutivo;

Presidente della Regione, che rappresenta la Regione, dirige la politica dell’Esecutivo, convoca, presiede e dirige la Giunta regionale della cui azione è responsabile;

Giunta regionale, che è l’organo esecutivo della Regione, realizza gli obiettivi stabiliti nel programma politico e amministrativo del Presidente della Regione e negli atti di indirizzo del Consiglio regionale ed esercita la funzione regolamentare nelle materie di

competenza legislativa della Regione e le funzioni amministrative riservate o conferite alla Regione.

Lo Statuto prevede, inoltre, che la Giunta regionale eserciti le funzioni amministrative

concernenti: Adozione dei provvedimenti generali attuativi degli strumenti della programmazione

economico-sociale e della pianificazione territoriale regionale approvati dal Consiglio; direttive per la raccolta e l’elaborazione, con la collaborazione degli enti locali, delle

informazioni utili all’esercizio delle funzioni amministrative o derivanti da esso;

verifica complessiva dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa nell’ambito del territorio laziale, in relazione al perseguimento degli obiettivi della

programmazione regionale ed alla realizzazione di interventi finanziati dalla Regione. ORGANIZZAZIONE INTERNA

Il sistema organizzativo della Giunta regionale è disciplinato dalla legge regionale 18

febbraio 2002, n. 6,6 e dal regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1.7 La citata legge regionale n. 6/2002 prevede la distribuzione delle attività amministrative fra organi di governo e dirigenza regionale, distinguendo le attività attinenti all’indirizzo e al controllo

dalle attività attinenti alla gestione. Tale concetto viene ribadito nel regolamento di organizzazione, che all’articolo 2 stabilisce: “Le attività amministrative della Regione sono

esercitate dagli organi di governo e dai dirigenti secondo le competenze e le responsabilità a questi attribuite dallo Statuto, dalla legge e dal presente regolamento”.

6 “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”. 7 “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale”.

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Piano della performance 2017-2019

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Le attività attinenti all’indirizzo ed al controllo sono attribuite agli organi di governo, che

le esercitano con atti di programmazione, di indirizzo e direttiva e mediante controlli e valutazioni. In particolare, l’attività di indirizzo consiste nella determinazione degli obiettivi e delle finalità, dei tempi e dei risultati attesi dall’azione amministrativa e

dell’allocazione delle risorse in relazione ai programmi ed agli obiettivi. L’attività di controllo consiste nella comparazione tra obiettivi, tempi e risultati programmati e quelli

effettivamente conseguiti, tenuto conto delle condizioni organizzative e delle risorse disponibili. Le attività attinenti alla gestione sono, invece, attribuite ai dirigenti che le esercitano mediante atti/provvedimenti amministrativi, nonché atti di diritto privato.

Per l’esercizio dell’attività di indirizzo politico-amministrativo e di verifica dei risultati della

Giunta regionale, ai sensi dell’articolo 12 della legge di organizzazione sono istituite le strutture di diretta collaborazione:8 Ufficio di Gabinetto del Presidente

Segreteria della Giunta Strutture appartenenti all’ex Segretariato generale

Segreteria operativa

Ufficio legislativo

Ufficio per la conferenza dei servizi

Rapporti con gli Enti locali, le Regioni, lo Stato e l’Unione Europea

Struttura tecnica per le funzioni di programmazione, valutazione e controllo

Coordinamento delle politiche territoriali

Cabina di regia del SSR

Programmazione strategica, armonizzazione delle basi dati e agenda digitale

Portavoce del Presidente

Consigliere diplomatico

Autorità di Audit programmi FESR e FSE, cofinanziati dall’UE

Comunicazione, relazioni esterne e istituzionali

L’Avvocatura regionale, posta alle dirette dipendenze del Presidente, rappresenta e

difende la Regione dinanzi alle giurisdizioni di ogni ordine e grado.

Per quanto riguarda l’attività di attuazione e gestione, il sistema organizzativo della

Giunta Regionale è articolato come segue: Segretario generale, che costituisce il vertice dell’amministrazione per lo svolgimento

delle attività amministrative-gestionali, preposto a garantire la conformità dell’azione amministrativa agli indirizzi formulati dagli organi di indirizzo politico, nonché alla normativa vigente; 9

Direzioni/Agenzie regionali, individuate come strutture amministrative di I livello, preposte all’assolvimento di funzioni di direzione, coordinamento e verifica delle

strutture organizzative subordinate, in ordine al raggiungimento degli obiettivi, garantendo la gestione organica ed integrata di materie omogenee;

Aree/Uffici, individuate come strutture di II livello, preposte all’assolvimento di funzioni

di direzione, coordinamento e verifica delle attività della struttura e delle eventuali articolazioni organizzative interne.

Per quanto riguarda l’esercizio dell’attività di gestione, l’amministrazione della Giunta regionale è organizzata in 15 direzioni regionali ed in 2 agenzie regionali, articolate al

8 Così all’articolo 4 del regolamento regionale settembre 2002, n. 1, “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale”. 9 Cfr. Regolamento regionale 12 ottobre 2016, n. 20 “Modifiche al regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e successive modifiche”.

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Piano della performance 2017-2019

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loro interno in “aree” e “uffici”. La titolarità delle direzioni regionali e delle agenzie

regionali è affidata alla dirigenza apicale, mentre le articolazioni organizzative interne sono affidate alla responsabilità di dirigenti di II livello.

Organigramma della Giunta regionale (2017)

1.2 Cosa facciamo

Al fine di illustrare i principali ambiti di intervento dell’amministrazione regionale si riportano di seguito le competenze attribuite alle strutture amministrative apicali.

SEGRETARIO GENERALE

Struttura di vertice dell’amministrazione e garante della conformità dell’azione

amministrativa agli indirizzi formulati dagli organi di indirizzo politico. Coordinamento

dell’attività amministrativa e raccordo delle direzioni con gli assessorati di riferimento.

Coordinamento della pianificazione strategica e attuazione, da parte delle direzioni

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Piano della performance 2017-2019

8

regionali, dei piani, dei programmi e delle direttive generali definite dall’organo politico.

Coordinamento e controllo dell’attività dei dirigenti preposti alle direzioni regionali anche

con potere sostitutivo in caso di inerzia. Svolgimento attività istruttoria delle procedure

per il conferimento degli incarichi di direttore regionale, nonché per gli incarichi di

dirigente delle strutture organizzative di base e delle loro eventuali articolazioni, affidati

a soggetti esterni all’amministrazione regionale. Cura dei rapporti con gli uffici dell’Unione

europea e con gli organismi internazionali nelle materie di competenza, secondo le

specifiche direttive dell’organo politico. Emanazione di direttive ai direttori regionali per

l’istituzione delle strutture organizzative di base. Supporto tecnico all’attività di indirizzo

politico e di controllo, nonché all’attività di alta amministrazione. Collaborazione alle

iniziative concernenti i rapporti tra gli organi di governo regionali e gli organi istituzionali

dell’Unione europea, dello Stato e delle altre Regioni, nonché con il Consiglio regionale.

Assistenza al Presidente nell’esercizio delle sue attribuzioni in materia di rapporti con gli

enti politico-istituzionali presenti sul territorio regionale, le formazioni economico-sociali

e le confessioni religiose. Assistenza al Presidente ed alla Giunta nell’attività di relazione

nazionale ed internazionale. Raccordo con le strutture organizzative mediante la

convocazione della Conferenza interdirezionale; partecipazione alla Conferenza di

coordinamento. Cura del ciclo della gestione delle prestazioni e dei risultati di cui alla

legge regionale 16 marzo 2011, n. 1. Garanzia del regolare svolgimento delle funzioni di

competenza dell’Autorità di Audit dei programmi FESR e FSE cofinanziati dall’Unione

europea per le programmazioni 2007-2013 e 2014-2020.

DIREZIONI REGIONALI Affari istituzionali, personale e sistemi informativi

Supporto alla Giunta nella definizione degli indirizzi in materia di personale e personale

e cura dell’attuazione delle politiche del personale. Organizzazione e dimensionamento degli organici dell’ente. Selezione, reclutamento, formazione e sviluppo professionale del

personale dipendente. Valutazione del personale e organizzazione delle competenze. Mobilità del personale interna ed esterna. Trattamento giuridico ed economico. Procedure relative alla gestione delle partite stipendiali con il sistema informatico MEF-SPT cedolino

unico. Tenuta della banca dati, del ruolo unico e anagrafe degli incarichi. Adempimenti relativi al rapporto di lavoro a tempo parziale e delle forme flessibili di lavoro. Relazioni

sindacali e gestione della contrattazione integrativa. Attuazione delle politiche di benessere organizzativo. Misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale del personale dipendente. Procedimenti disciplinari, monitoraggio dei

procedimenti penali e contenzioso del lavoro. Supporto alla Giunta nella definizione delle politiche relative all’organizzazione ed alla gestione del personale degli enti e delle

aziende regionali. In raccordo con la Direzione regionale Centrale acquisti, rilevazione dei fabbisogni informativi ed infrastrutturali di rete delle strutture interne alla Regione, con pianificazione e sviluppo del Sistema Informativo Regionale (SIR). Azioni di

semplificazione amministrativa finalizzate al miglioramento dei servizi. In raccordo con le strutture competenti, gestione delle attività istituzionali della Presidenza. Rapporti con

il sistema delle autonomie locali. Programmi a favore dei comuni gravati da servitù militari. Attuazione delle politiche regionali finalizzate a favorire lo sviluppo socio-economico degli enti locali e relative forme associative. Attività connesse ai processi di

decentramento amministrativo ed alla gestione associata di funzioni e servizi comunali. Attuazione delle politiche regionali in materia di polizia. Adempimenti amministrativo-

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Piano della performance 2017-2019

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contabili attinenti alle elezioni regionali ed allo svolgimento di referendum di carattere

regionale. Attività connesse al controllo in materia di politiche del personale degli enti pubblici ed organismi non economici dipendenti dalla Regione e delle società. In collaborazione con le direzioni regionali competenti, attività di controllo analogo sulle

società in house in materia di personale. Attuazione delle politiche finalizzate a garantire il corretto funzionamento degli Enti agrari del Lazio e adempimenti connessi sia al rinnovo

dei rispettivi organismi elettivi sia all’erogazione dei relativi finanziamenti. Gestione del sistema statistico regionale.

Infrastrutture e politiche abitative

Elaborazione, attuazione e coordinamento di piani, programmi ed interventi delle reti infrastrutturali regionali riguardanti, in particolare, il sistema viario, acquedottistico, elettrico e telematico, l’edilizia scolastica e l’edilizia pubblica (ivi compreso il recupero e

il restauro di edifici pubblici, di culto e di interesse artistico e architettonico), le strutture destinate ad opere sociali (centri sociali, istituti e centri per anziani, per disabili, minori

a rischio, case famiglia, immigrati ed altre), favorendo interventi rivolti all’efficienza energetica, all’uso di fonti rinnovabili e al risparmio idrico, nonché alla programmazione e all’attuazione degli interventi sull’accessibilità e l’eliminazione delle barriere

architettoniche. Adempimenti amministrativi di competenza regionale in materia di autorizzazione e controllo sugli interventi edilizi in zona sismica. Coordinamento delle

attività dell’Osservatorio regionale sui lavori pubblici in raccordo con l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), nonché provvedimenti amministrativi inerenti le procedure di esproprio. Istruttoria ed emissione dei pareri sui progetti inseriti in piani e programmi

finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche di competenza della Regione, dei Comuni nonché di altri enti e soggetti pubblici e privati, mediante il Comitato tecnico lavori

pubblici e i propri uffici tecnici periferici. Promozione e sviluppo dell’edilizia agevolata, sovvenzionata e residenziale sociale, anche mediante programmi e progetti di intervento

riguardanti la costruzione di nuove abitazioni. Risanamento, ristrutturazione e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. Promozione di iniziative per il recupero ed il risanamento delle abitazioni nei centri storici minori del Lazio, nonché di iniziative

finalizzate all’attuazione delle linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. Gestione dell’osservatorio regionale sulle politiche dell’edilizia. Ricerche e studi

concernenti l’edilizia residenziale. Secondo le disposizioni nazionali e dell’Unione europea, appalti centralizzati per l’acquisizione dei lavori per conto delle strutture della Giunta regionale. Funzioni di centrale unica di committenza per conto degli enti dipendenti dalla

Regione, delle società a totale partecipazione regionale, nonché degli enti locali e delle loro forme associative sulla base della stipula di intese. Ai fini delle procedure di cui

all’articolo 36 del decreto legislativo n. 50/2016 in materia di acquisizione dei lavori e dei relativi servizi di progettazione (articolo 23), istituzione, tenuta ed aggiornamento di appositi elenchi di operatori economici.

Agricoltura e sviluppo rurale, caccia e pesca

Supporto alla Giunta regionale nella definizione delle politiche agricole di valorizzazione e sviluppo delle produzioni vegetali ed animali, assicurando le misure a tutela della qualità

dei prodotti agricoli e del loro legame con il territorio. Programmazione e implementazione delle politiche di sviluppo rurale e dei relativi obiettivi e programmi

supportando la Giunta regionale nei rapporti con lo Stato e la Commissione UE. Elaborazione, monitoraggio e valutazione degli strumenti di programmazione per lo

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Piano della performance 2017-2019

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sviluppo rurale e loro coordinamento, con particolare riferimento ai compiti assegnati

all’Autorità di gestione. Funzioni in materia di diritti collettivi ed usi civici. Pianificazione e programmazione in materia di caccia e pesca. Coordinamento e gestione del Sistema informativo regionale per la gestione delle istanze inerenti il Piano di sviluppo rurale

(PSR). Definizione delle misure di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di applicazione delle norme e programmi regionali. Attuazione dei programmi e degli

interventi per la promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli, agroalimentari e del territorio rurale regionale comprese iniziative e campagne di educazione alimentare e di informazione dei consumatori, nonché tutela della qualità dei prodotti agroalimentari.

Sviluppo, ammodernamento e potenziamento del sistema delle imprese nel settore agricolo ed agroindustriale, compresa la programmazione integrata territoriale e quella

di filiera, nonché attività legate all’agriturismo, pescaturismo, alle produzioni no-food, alle bioenergie ed alle attività agricole a carattere sociale. Programmazione e coordinamento dei servizi per lo sviluppo agricolo, l’assistenza tecnica e la consulenza

aziendale. Attuazione delle politiche agro-ambientali, agricoltura biologica, agricoltura eco-compatibile e fonti di energia rinnovabile nel settore agricolo, delle infrastrutture

rurali. Attuazione della normativa fitosanitaria relativa alla vigilanza ed ai controlli fitosanitari, all’import-export di vegetali e prodotti vegetali nonché ogni altra attività demandata al servizio fitosanitario regionale.

Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio

Elaborazione dei documenti di programmazione finanziaria e di bilancio che compongono la manovra di finanza pubblica regionale. Verifica del rispetto dei parametri del patto di

stabilità interno della Regione, nonché del patto di stabilità regionale orizzontale, verticale e verticale incentivato. Gestione contabile delle entrate e delle uscite regionali,

comprese le iniziative necessarie all’incasso dei residui attivi, nonché gestione e ricognizione dei residui passivi e dei perenti, oltre a determinazione dello stock della

perenzione amministrativa ai fini della rendicontazione di spesa. Riscontro e vigilanza sui servizi di tesoreria e contabilità generale di cassa, nonché processo di informatizzazione di atti e procedimenti di spesa. Sottoscrizione di ordinativi di incasso e pagamento.

Controllo della regolarità contabile degli atti. Elaborazione del conto pubblico territoriale. Elaborazione del rendiconto consuntivo della Regione. Adempimenti relativi ai

pignoramenti presso terzi, nei casi in cui la Regione Lazio è terza pignorata predisponendo, tra l’altro, la dichiarazione ai sensi dell’articolo 547 c.p.c. Procedura per gestione delle cessioni dei crediti. Iniziative connesse al federalismo ed alla politica fiscale

regionale. Adempimenti connessi al servizio mutui e finanza straordinaria per gli investimenti, comprese le attività relative a interventi di attuazione di Partenariato

pubblico privato (PPP) e alle garanzie prestate dalla Regione. Monitoraggio del debito della Regione, anche ai fini di operazioni di ristrutturazione. Rapporti con le agenzie di rating. Adempimenti connessi alla gestione dei tributi attivi e passivi della Regione.

Adempimenti regionali in materia di contenzioso tributario e amministrativo, compresi i rapporti con le strutture centrali e periferiche. Gestione e valorizzazione del demanio e

del patrimonio regionale, ivi compresi lavori di manutenzione, logistica e servizi connessi alle attività di riorganizzazione straordinaria, nonché valorizzazione del patrimonio del SSR. Attività inerenti l’esercizio dei diritti del socio costituendo il punto di raccordo tra

amministrazione regionale ed organi societari, organi gestionali delle società e direzioni regionali utenti che gestiscono gli affidamenti dei servizi pubblici, dei servizi strumentali

e di interesse generale alle società controllate e partecipate dalla Regione Lazio: a) istruttoria tecnica finalizzata all’adozione degli atti necessari all’esercizio dei diritti del

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Piano della performance 2017-2019

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socio presso le assemblee delle società e gli organismi partecipati (fondazioni e

associazioni), di concerto con le direzioni regionali competenti per materia; b) monitoraggio periodico della situazione economica, finanziaria e patrimoniale di ciascuna società controllata, evidenziando le eventuali criticità e segnalandole alla struttura

regionale competente per le necessarie azioni correttive; c) supporto alla competente struttura della Direzione regionale Affari istituzionali, personale e sistemi informativi nel

monitoraggio periodico del personale delle società; d) supporto alle direzioni regionali utenti del servizio alla predisposizione dei contratti di servizio e nell’attività di monitoraggio con riferimento al controllo economico-finanziario; e) rilevazione di

eventuali criticità gestionali e scostamenti rispetto alle previsioni ed impegni dei contratti di servizio che possono influire sulle dinamiche costi/ricavi di specifiche aree o settori di

attività e più in generale sull’equilibrio economico della società; f) vigilanza sul rispetto dei limiti o vincoli di legge da parte delle società; g) richiesta di pareri preliminari all’Avvocatura regionale in ordine a questioni attinenti le società controllate e partecipate;

h) predisposizione del bilancio consolidato della Regione Lazio. Attività connesse al controllo dei bilanci di previsione e degli altri documenti contabili delle agenzie regionali

e degli enti dipendenti. Partecipazione del socio Regione Lazio alle assemblee delle società collegate e controllate, ivi inclusa la documentazione attinente ai bilanci annuali di esercizio. Controllo contabile dei bilanci di previsione e dei rendiconti degli enti pubblici

dipendenti della Regione curando la fase di approvazione degli allegati nell’ambito del processo di approvazione del bilancio di previsione della Regione. Programmazione

territoriale per la parte riguardante le dotazioni infrastrutturali. Ruolo di Autorità di certificazione ai fini della correttezza delle spese erogate a valere sui fondi comunitari, statali e regionali per l’attuazione del Programma Operativo. Partecipazione regionale alla

formazione del diritto europeo e adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’UE, inclusi i procedimenti concernenti aiuti di Stato e le procedure di

infrazione. Indirizzo e coordinamento, in raccordo con il Segretario generale, in ordine alla predisposizione dei documenti programmatici relativi alla politica regionale unitaria

nell’ambito del perseguimento degli obiettivi strategici stabiliti dall’UE, nonché programmazione degli strumenti finanziari di attuazione della politica unitaria e delle relative risorse di cofinanziamento comunitarie e nazionali. Sulla base degli indirizzi della

Giunta Regionale, attività di rappresentanza politico-istituzionale degli interessi regionali presso l’UE, nonché programmazione strategica e individuazione di linee guida prioritarie.

Supporto agli organi di vertice, con attività di rappresentanza e promozione della Regione in ambito europeo e internazionale. Rapporti con la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’UE. Verifica dello stato delle procedure di approvazione di programmi e progetti

regionali. Supporto alle direzioni regionali durante le fasi di dialogo e concertazione con sedi istituzionali, parti economico-sociali e cittadini relativamente al recepimento ed

all’attuazione della Strategia Europa 2020. Coordinamento della partecipazione della Regione alle reti europee ed ai network tematici. Coordinamento dei rapporti della Regione con le altre Regioni europee e con le reti di Regioni strategiche.

Formazione, ricerca e innovazione, scuola e università, diritto allo studio

Programmi per l’investimento sul capitale umano. Autorità di gestione dei Programmi operativi regionali finanziati con il FSE e, in tale ambito, attività previste dai regolamenti

comunitari riguardo a programmazione, progettazione, gestione, monitoraggio, valutazione e controllo delle risorse del Fondo e dei relativi cofinanziamenti. Unitarietà di

azione e il coordinamento delle attività svolte dagli enti intermedi cofinanziati dal FSE. Promozione e definizione di progetti europei di settore. In qualità di struttura regionale

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Piano della performance 2017-2019

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attuatrice, attività in materia di ricerca e innovazione relative a programmazione,

progettazione, monitoraggio e valutazione dei risultati dei Programmi operativi regionali finanziati con il FSE e, più in generale, del Programma strategico regionale per la ricerca, l’innovazione ed il trasferimento tecnologico. Raccordo con altri strumenti comunitari e

con enti e organismi europei, nazionali e locali, anche al fine di promuovere e attuare l’utilizzo integrato dei fondi strutturali. Coordinamento e promozione delle attività per la

realizzazione di: a) sistema formativo integrato che, valorizzando l’autonomia dei soggetti coinvolti (istituzioni scolastiche, università, organismi di formazione professionale accreditati) favorisca il riconoscimento reciproco delle competenze

acquisite ai fini della mobilità interna al sistema, nella prospettiva dell’orientamento e dell’apprendimento per tutto l’arco della vita; b) sistema di diritto allo studio universitario

che, attraverso interventi di riorganizzazione legislativa e rigorosa revisione della spesa, pone maggiore attenzione alla componente studentesca che rivestirà il ruolo di proposta e di controllo di qualità dei servizi; c) cabina di regia regionale per la definizione di piani

annuali di istruzione e formazione; d) sistema integrato di cooperazione tra le strutture regionali (istruzione, formazione professionale, lavoro, servizi sociali, lavori pubblici,

sanità, trasporti) al fine di individuare le priorità e progettare interventi coordinati; e) offerta formativa continua rivolta a tutti i cittadini che hanno la necessità di costruire e/o migliorare il proprio background ed alle risorse umane di imprese; f) sviluppo di ricerca

e reti di conoscenza e offerta di R&S da parte di università e centri di ricerca; g) ampliamento delle reti di cooperazione con organismi ed istituzioni dei Paesi europei e

extraeuropei per promuovere mobilità transnazionale, ricerca, innovazione e cooperazione, supporto dell’istruzione, formazione e occupabilità; h) network Porta Futuro quale “motore” centrale per la diffusione di dati ed opportunità, nonché moduli di

formazione a distanza; i) alta formazione per preparare giovani e adulti alle nuove professioni del futuro attraverso la realizzazione di strutture specialistiche; l) diffusione

di esperienze formative con il coinvolgimento di università, di centri di ricerca, per la produzione di innovazione, e permettere l’incontro tra giovani, studenti e neolaureati

provenienti da differenti ambiti accademici e il mondo imprenditoriale. Coordinamento di interventi regionali per l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili.

Lavoro

Programmazione e gestione delle politiche attive in materia di lavoro. Interventi per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro e, in particolare: disciplina, indirizzo e coordinamento del sistema regionale dei servizi per il lavoro; organizzazione e gestione

del sistema di accreditamento dei servizi per l’impiego; gestione dell’Osservatorio regionale del mercato del lavoro; regolazione e promozione dei servizi di orientamento

al lavoro. Attività finalizzate alla valorizzazione dei contesti produttivi in termini di buona occupazione e, in particolare: realizzazione e coordinamento di iniziative di promozione dello sviluppo dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego; azioni per valorizzare

l’apprendimento diretto delle conoscenze, delle abilità e delle competenze dei lavoratori nei contesti produttivi; attuazione del sistema normativo per la certificazione delle

competenze; azioni per l’emersione del lavoro non regolare; promozione e definizione di azioni programmatiche per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; interventi di analisi, sviluppo e aggiornamento continuo del patrimonio professionale del

lavoratore per garantirne il rafforzamento e l’innovazione delle competenze, nonché la mobilità anche in ambito internazionale; attuazione della normativa nazionale del

contratto di lavoro in apprendistato e dei tirocini; incentivazione dello sviluppo e della qualità dell’occupazione mediante la diffusione della responsabilità sociale delle imprese;

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Piano della performance 2017-2019

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incentivazione della partecipazione dei lavoratori, anche attraverso l’informazione, la

consultazione e/o la negoziazione. Valorizzazione del capitale umano per il miglioramento della coesione sociale, e in particolare: organizzazione e promozione di iniziative di orientamento, formazione, inserimento e reinserimento lavorativo delle persone in

condizione di svantaggio e incentivazione delle assunzioni; attuazione degli interventi a sostegno del reddito per l’inserimento nel lavoro; attuazione delle politiche di genere in

materia di lavoro; interventi per la prevenzione delle crisi aziendali e dei processi di espulsione dal mondo del lavoro; organizzazione e coordinamento degli interventi connessi alle crisi aziendali, il reinserimento dei soggetti espulsi o a rischio di espulsione

dal mondo del lavoro, la definizione di nuove soluzioni occupazionali; interventi per favorire lo sviluppo di strumenti per la gestione e il superamento della precarietà

occupazionale e promozione di nuove prospettive di crescita, anche attraverso il sostegno all’apprendimento permanente. Promozione della contrattazione territoriale. Raccordo con enti e organismi europei, nazionali e locali, anche al fine di promuovere e attuare

l’utilizzo integrato dei fondi strutturali, nonché di promuovere e definire progetti europei di settore. Promozione e coordinamento di interventi di carattere interregionale e

transnazionale. Aspetti normativi, monitoraggio e valutazione dell’impatto delle politiche per il lavoro. Organizzazione e gestione dei sistemi informativi in materia di lavoro.

Sviluppo economico e attività produttive

Programmazione e coordinamento per l’attuazione delle politiche per lo sviluppo economico regionale e la sua competitività. Promozione e realizzazione delle attività collegate al Programma operativo regionale FESR indirizzate al tessuto produttivo

regionale, con particolare riguardo alle micro, piccole e medie imprese. Coordinamento degli interventi per l’attuazione dei programmi in materia di ricerca finalizzata,

innovazione e trasferimento tecnologico per l’insieme del tessuto produttivo regionale con particolare riferimento all’innovazione e al trasferimento tecnologico, al sostegno

all’innovazione per i processi produttivi. Rapporti con i centri nazionali ed internazionali di ricerca finalizzata allo sviluppo economico. Coordinamento dei rapporti tra le società regionali competenti in materia di sviluppo economico e innovazione, inclusa la materia

del credito alle PMI, e definizione degli indirizzi programmatici attraverso l’approvazione dei piani annuali delle stesse. Programmazione e semplificazione degli interventi

finalizzati al sostegno ed allo sviluppo delle realtà economico-produttive regionali, economie creative, web economy, green economy, insediamenti produttivi, distretti industriali e reti di impresa, mercati, commercio, piccole e medie imprese, artigianato,

cooperazione ed associazioni imprenditoriali, imprenditoria giovanile, femminile e micro-credito per le PMI. Patrimonializzazione di imprese e confidi, interventi di ingegneria

finanziaria per le PMI come struttura Responsabile della gestione delle attività, nonché interventi del Fondo rotativo nazionale (FRI) e regionale. Promozione e realizzazione di ricerche analisi, previsioni, monitoraggio e valutazione per lo sviluppo economico

regionale. Interventi del programma “Start-Up Lazio”. Promozione degli interventi per l’internazionalizzazione del sistema produttivo regionale. Gestione amministrativa delle

competenze regionali in materia di sfruttamento di cave, miniere e geotermia, torbiere, acque minerali e termali. Promozione delle attività di marketing territoriale. Promozione dello sviluppo a livello nazionale ed internazionale del “Made in Lazio”. Coordinamento

delle attività della Cabina di regia del Mare ed interventi di sviluppo e valorizzazione relativi alle imprese della Blue economy. Pianificazione e controllo dell’utilizzo e

concessioni dei beni del demanio marittimo.

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Piano della performance 2017-2019

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Salute e politiche sociali

Pianificazione e organizzazione del Servizio Sanitario Regionale (SSR) e del sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuovendo la massima integrazione funzionale.

Attuazione e regolamentazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA). Elaborazione di direttive per la predisposizione di budget e piani strategici delle aziende sanitarie, dei

policlinici universitari e degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS), con adempimenti connessi all’approvazione dei relativi bilanci di esercizio ed al consolidamento contabile. Organizzazione della rete ospedaliera e dei servizi territoriali,

nonché riorganizzazione delle strutture ospedaliere per soglie di efficienza. Nell’ambito del piano della rete ospedaliera, coordinamento dell’implementazione delle reti di alta

specialità. Definizione dei sistemi di regolazione, direzione e controllo della fornitura di prestazioni e servizi sanitari da parte di soggetti privati e soggetti accreditati. Attività connesse alla politica del farmaco, ivi compresi controllo e monitoraggio sulla spesa

farmaceutica ed attività inerenti alla farmacovigilanza. Elaborazione e monitoraggio dei programmi di ricerca. Attività di controllo, gestione e monitoraggio della spesa sanitaria

ed elaborazione di direttive in materia di contabilità generale e analitica, nonché di criteri di finanziamento degli enti del SSR, curando i rapporti economici anche rispetto alla determinazione dei fabbisogni di forniture di beni e servizi. Competenze in materia di

gestione del personale dipendente del SSR, ivi compreso il personale dei policlinici universitari ed il personale convenzionato. Adempimenti connessi ai sistemi informativi

relativi al SSR. Integrazione socio-sanitaria e assistenza territoriale, compresa l’attività sanitaria correlata alle dipendenze e alla salute mentale e le competenze in tema di salute sui posti di lavoro. Definizione di programmi di prevenzione e di educazione sanitaria,

nonché di specifici programmi di vaccinazione. Attività connesse alla sanità veterinaria e alla tutela degli animali. Funzioni di vigilanza e ispettive in ordine al funzionamento del

SSR. Programmazione e definizione del piano socio-assistenziale regionale individuando l’entità e le modalità di finanziamento del sistema integrato, il fabbisogno di strutture

residenziali e semiresidenziali, le modalità di coordinamento e integrazione dei servizi socio-assistenziali con quelli sanitari e con i servizi dedicati ai processi di inclusione sociale definendo modalità di partecipazione del terzo settore e programmi innovativi di

welfare di comunità. Programmazione e promozione di interventi a sostegno della persona e della famiglia, con particolare riguardo agli interventi socio-educativi per la

prima infanzia e sostegno della maternità e della genitorialità. Adempimenti regionali in ordine agli interventi a sostegno della gestione degli asili nido. Programmazione e promozione degli interventi a sostegno delle fasce deboli della popolazione attraverso

servizi, contributi economici e di sostegno. Coordinamento e promozione dell’integrazione dei servizi socio-assistenziali e sanitari, e interventi regionali in favore di giovani, anziani,

disabili, disagiati psichici, tossicodipendenti, alcolisti, dipendenti da gioco patologico, donne vittime di violenza, detenuti ed ex-detenuti, immigrati, emigrati laziali all’estero, popolazioni Rom, Sinti, Caminanti, altre minoranze etniche ecc. Definizione dei requisiti

minimi e delle procedure per l’autorizzazione al funzionamento delle strutture e dei servizi socio-assistenziali, nonché degli indirizzi agli enti locali per l’esercizio dell’attività di

vigilanza. Adempimenti relativi ai Piani di zona. Pianificazione di interventi di promozione e sostegno delle organizzazioni di volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale. Tenuta dei registri regionali delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni

di promozione sociale, nonché la tenuta dell’albo regionale delle cooperative sociali. Competenze regionali in materia di servizio civile. Tenuta dell’albo regionale e procedure

di accreditamento di enti e organizzazioni che svolgono attività in materia di servizio civile. Coordinamento e gestione degli Osservatori sulla famiglia e sulla povertà.

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Piano della performance 2017-2019

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Organismo intermedio per la gestione FSE – POR 2014-2020. Attività, programmi ed

iniziative nel campo dello sport e dell’attività motoria. Sostegno a programmi ed iniziative per promozione e diffusione delle discipline sportive. Sviluppo dell’impiantistica sportiva.

Centrale acquisti

Promozione di un sistema integrato di acquisti che consente di semplificare il processo di approvvigionamento, ridurre la spesa ed ottenere sinergie nonché minori costi di gestione, operando in maniera trasversale alle strutture interne della Regione ed in

stretto coordinamento con gli economati ed i provveditorati degli enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR). A tal fine, rilevazione dei fabbisogni delle strutture regionali

e degli enti del SSR attraverso la pianificazione ed il coordinamento degli acquisti e delle attività di gestione dei servizi di carattere generale, in coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali formulati dall’organo di governo regionale. Espletamento, nel rispetto

delle leggi e dei regolamenti vigenti in materia, le procedure di gara centralizzate in favore degli enti del SSR nonché le procedure di gara di rilievo comunitario per

l’acquisizione di beni e servizi specifici per le strutture interne della Regione. Predisposizione di atti e provvedimenti per l’acquisto di beni e servizi di interesse generale di tutte le strutture della Regione, inclusi quelli utili all’attuazione del Sistema

Informativo Regionale (SIR), assicurando le modalità di approvvigionamento più convenienti per l’amministrazione e curando la gestione dei relativi contratti. Rilevazione

e analisi dei livelli di consumo e di spesa degli enti del SSR, segnalando eventuali criticità e proponendo le possibili soluzioni. Definizione dei processi per gli approvvigionamenti ed il relativo sistema di procedure e strumenti per assicurare accuratezza e correttezza

delle attività poste in essere, con particolare riferimento alle disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nelle pubbliche

amministrazioni. Analisi, studio ed elaborazione di dati e informazioni necessarie al monitoraggio dei costi. Su indirizzo degli organi di governo, tramite la struttura deputata

alla comunicazione: relazioni esterne e istituzionali del Segretario generale, attività di comunicazione giornalistica indirizzate ai mezzi di comunicazione, attività di comunicazione istituzionale e pubblicitaria.

Attività di controllo e coordinamento delle funzioni di vigilanza

Vigilanza e controllo degli enti pubblici dipendenti di cui all’articolo 55 dello Statuto Regionale, in coordinamento con la Direzione regionale Programmazione economica,

bilancio, demanio e patrimonio. Supporto agli organi di governo per individuazione di indirizzi e obiettivi strategici per ciascun ente regionale dipendente e verifica del loro

stato di attuazione. Verifica e validazione delle risultanze degli obiettivi sulla base della rendicontazione trasmessa dagli enti regionali dipendenti. D’intesa con la Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, attività connesse

al controllo contabile dei bilanci di previsione e dei rendiconti degli enti pubblici dipendenti della Regione. Attività di carattere ispettivo anche relativamente agli aspetti finanziari

contabili e in relazione alla fase di esecuzione di appalti di servizi e forniture aggiudicati dalla Regione Lazio o da suoi enti vigilati, controllati o strumentali. In coordinamento con le direzioni regionali competenti, attività di indirizzo degli enti strumentali della Regione

Lazio. D’intesa con la Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, rendiconti alla Giunta in ordine all’attuazione di obiettivi strategici e

realizzazione di programmi e piani operativi delle società controllate, nonché attività inerenti il controllo analogo. Adempimenti relativi alle Istituzioni pubbliche di assistenza

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Piano della performance 2017-2019

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e beneficenza (IPAB) presenti sul territorio regionale, anche di carattere finanziario,

ispettivo e di vigilanza. Attività connesse al riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato alle associazioni e fondazioni, ivi compresi la tenuta del relativo Registro e l’esercizio delle attività ispettive. Attuazione delle politiche regionali in materia di polizia.

Attuazione delle politiche regionali finalizzate a favorire un sistema integrato di sicurezza, anche in raccordo con l’Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalità.

Rapporti con i soggetti che operano nel settore della sicurezza sussidiaria. Attuazione delle politiche regionali finalizzate a prevenire e combattere il fenomeno dell’usura e rapporti con i soggetti che operano nel settore.

Ambiente e sistemi naturali

Programmazione, pianificazione e tutela delle risorse naturali, ambientali e forestali, per la salvaguardia della biodiversità di specie ed habitat, secondo i principi improntati allo sviluppo sostenibile, con particolare riferimento all’individuazione di misure di

salvaguardia della rete natura 2000 (SIZ e ZPS). Coordinamento, in attuazione della normativa vigente, delle attività del sistema regionale delle aree naturali protette, con

particolare riferimento alle procedure di istituzione di parchi, riserve e monumenti naturali e all’adozione delle procedure tecnico amministrative per l’approvazione degli strumenti di pianificazione e programmazione. Rapporti del sistema delle aree naturali

protette regionali con le aree protette statali. Programmazione e pianificazione delle attività di educazione ed informazione ambientale. Attuazione della normativa

comunitaria, nazionale e regionale riguardo a piani, programmi e interventi in materia di tutela di siti ed ecosistemi dall’inquinamento delle componenti fisiche e chimiche.

Risorse idriche e difesa del suolo

Funzioni affidate dalla legislazione vigente alla Segreteria tecnico-operativa dell’Autorità dei Bacini regionali. Pianificazione, programmazione e coordinamento degli interventi per

la difesa del suolo e della tutela della costa. Adempimenti tecnici ed amministrativi per l’attuazione dei programmi di intervento per opere di bonifica ed irrigazione. Competenze trasferite dallo Stato in materia di dighe e invasi artificiali. Pianificazione e controllo della

gestione di risorse idriche, nonché di concessioni di derivazioni per l’utilizzo di acque pubbliche, di concessioni di pertinenze idrauliche e di aree fluviali. Vigilanza sul demanio

regionale e statale assegnato in gestione e funzioni di Autorità idraulica. Pianificazione e programmazione energetica regionale per la costruzione ed esercizio di impianti di produzione di energia elettrica, per le reti di trasporto di energia e per le reti di oleodotti

e gasdotti. Pianificazione in materia di risorse energetiche, con particolare riferimento all’uso di fonti rinnovabili. Promozione degli interventi e comportamenti a favore

dell’efficienza energetica. Pianificazione e controllo delle concessioni di spiagge lacuali, superfici e pertinenze dei laghi.

Governo del ciclo dei rifiuti

Attività attribuite dalla legge alla Regione in materia di rifiuti, di impianti di recupero e smaltimento, nonché istruttorie tecniche e attività amministrative propedeutiche all'espressione dei provvedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) e Verifica

di assoggettabilità a V.I.A per i progetti di competenza regionale, assicurando il coordinamento di tutte le autorizzazioni ambientali, i pareri e i nulla osta degli enti

coinvolti. Predisposizione del piano regionale dei rifiuti e di linee guida per le attività di

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Piano della performance 2017-2019

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bonifica di aree inquinate. Istruttorie tecniche e adempimenti amministrativi per il rilascio

del parere regionale nell'ambito delle procedure di V.I.A di competenza statale (ai sensi del decreto legislativo n. 152/2006). Predisposizione del Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate dai rifiuti, nonché di linee guida per la redazione dei progetti di

bonifica e di messa in sicurezza delle aree inquinate e per l'individuazione delle tipologie dei progetti di bonifica e di messa in sicurezza non sottoposti ad approvazione.

Adempimenti amministrativi connessi con le funzioni amministrative, nel caso di bonifica di sito contaminato compreso nel territorio di più comuni.

Territorio, urbanistica e mobilità

Pianificazione territoriale e paesistica, nonché programmazione di settore della regione, con attività di co-pianificazione territoriale locale. Rapporti con gli organismi regionali, nazionali e comunitari competenti in materia di pianificazione territoriale. Attività di

vigilanza e controllo amministrativo sull’attività urbanistica ed edilizia esercitata dai Comuni e sul rispetto dei vincoli ambientali e paesaggistici. Procedure relative alla

valutazione ambientale strategica. Attuazione delle linee di indirizzo per le attività di pianificazione urbanistica provinciale e comunale. Pianificazione e adempimenti tecnico-amministrativi in materia di progetti speciali e programmi urbani complessi per il

recupero e la riqualificazione urbanistica. Progetti di natura sperimentale, promozionale ed innovativi relativi alla riqualificazione dei centri storici. Di concerto con gli enti locali,

programmi e progetti di riqualificazione edilizia, nonché programmi di risanamento edilizio-ambientale. Coordinamento della realizzazione del Sistema informativo territoriale regionale. Attività di regolazione, pianificazione, programmazione finanziaria

del trasporto ferroviario, su gomma, marittimo e ad impianti fissi di competenza regionale. Programmazione ed attuazione degli interventi per l’adeguamento del sistema

portuale laziale. Promozione e coordinamento di interventi su strutture portuali marittime, nonché su strutture aeroportuali e su infrastrutture strategiche. Adempimenti

amministrativi di competenza regionale in materia di concessioni demaniali marittime per la realizzazione e gestione delle strutture dedicate alla nautica da diporto di cui all’art. 2, co. 1 lettere a) e b) del D.P.R. n. 509/97. Programmi per il traffico e la mobilità, con

particolare riferimento al trasporto pubblico locale, al trasporto merci ed all’accessibilità e mobilità urbana. Coordinamento della pianificazione in materia infrastrutture per il

trasporto e la logistica, con competenza diretta sui nodi di scambio e parcheggi, porti e interporti, piattaforme logistiche e centri merci, sovrintendendo alla definizione e all’attuazione del Piano regionale della mobilità, dei trasporti, della logistica e dei porti,

ivi compreso il Piano regionale del trasporto delle merci, coordinandone la gestione finanziaria e contabile. Definizione ed esecuzione dei contratti di servizio per il trasporto

pubblico locale, marittimo, su gomma – definendo anche la “rete dei servizi minimi” e promuovendo i servizi sperimentali e i servizi speciali e su ferro, anche con riferimento alle ferrovie concesse ed ogni altro impianto fisso, eventualmente preposto al TPL,

provvedendo, altresì, al monitoraggio della qualità, della domanda, dell’offerta e del costo dei servizi, anche al fine della determinazione dei parametri per il riparto delle risorse

riferite al TPL nei confronti degli aventi titolo. Competenze in materia di tariffa e tariffazione integrata per il TPL di cui alla legge regionale n. 1/1991.

Cultura e politiche giovanili

Promozione e valorizzazione del patrimonio e dei valori rappresentati dalla cultura e dallo spettacolo. Sviluppo delle attività dello spettacolo dal vivo, attraverso una politica di

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Piano della performance 2017-2019

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sostegno alla produzione, alla distribuzione e all’esercizio, anche interagendo con gli

interventi statali del FUS e promuovendo la nascita di Officine culturali. Promozione del territorio tramite lo sviluppo delle attività del cinema e dell’audiovisivo. Iniziative per diffusione e conoscenza del patrimonio cinematografico ed audiovisivo inteso come bene

culturale. Iniziative nel campo delle arti figurative. Osservatorio sul patrimonio e sulle attività culturali, anche in collaborazione con gli enti nazionali e locali, nonché con enti

pubblici e privati operanti nel settore, per la gestione e lo sviluppo di un sistema di banche dati relativo alla documentazione di beni e strutture culturali ed ambientali. Promozione di programmi per salvaguardia e valorizzazione del patrimonio edilizio, ivi inclusi i teatri,

e altre strutture da destinare a sedi di spettacolo e di attività culturali. Promozione di servizi e strutture culturali del territorio, riconoscendoli come porte di accesso alla cultura

e sostenendo il restauro di sedi, attività scientifiche e didattiche, nonché promozione della lettura e della cultura. Promozione e tutela del patrimonio librario raro e di pregio attraverso la Soprintendenza ai beni librari. Promozione di identità locali e valorizzazione

di tradizioni, beni culturali ed ambientali anche in rapporto allo sviluppo del turismo culturale. Attuazione della normativa regionale in materia di politiche giovanili,

promuovendo lo sviluppo socio-economico, culturale, artistico e creativo delle nuove generazioni. Collaborazione alle iniziative degli incubatori di impresa in campo culturale e creativo. Promozione del marketing culturale e fund raising e progetti finanziati con

risorse comunitarie, compresi i Fondi strutturali.

AGENZIE REGIONALI

Turismo

Attività tecnico-operative di interesse regionale in materia di turismo. Promozione dell’offerta turistica in Italia e all’estero. Realizzazione di campagne promozionali e azioni di comunicazione. Eventi e partecipazione a fiere e manifestazioni turistiche e non, al fine

di promuovere il territorio e le varie offerte regionali. Supporto e assistenza tecnica all’Osservatorio regionale del turismo. Attività di monitoraggio e supporto alla valutazione

dell’impatto delle politiche sul turismo. Protezione civile

Attività tecnico-operative, coordinamento, controllo e vigilanza in materia di protezione

civile nell’ambito delle funzioni di competenza regionale. Predisposizione e adozione di atti amministrativi relativi all’attività di protezione civile di competenza della Regione; predisposizione della proposta di Programma regionale, in armonia con gli indirizzi

nazionali; predisposizione di atti ai fini della dichiarazione dello stato di calamità e dello stato di emergenza; coordinamento di interventi di superamento dell’emergenza; avvisi

di attenzione, preallarme ed allarme per gli eventi attesi sulla base di avvisi di criticità emessi dal Centro funzionale regionale multirischio, in raccordo con le altre strutture tecniche preposte alla sicurezza territoriale; gestione di attività relative al volontariato

della protezione civile ed attività di informazione, preparazione e aggiornamento professionale dello stesso; studi tecnici sul territorio ai fini della prevenzione dei rischi.

Sala Operativa Regionale, con coordinamento e gestione degli interventi di emergenza e soccorso in ambito regionale, nazionale ed internazionale, con attivazione delle Organizzazioni di volontariato di protezione civile. In relazione a situazioni emergenziali

previste o in atto, allertamento delle Strutture del Sistema Regionale di Protezione Civile.

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Piano della performance 2017-2019

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Coordinamento delle attività di antincendio boschivo, con il Corpo Forestale dello Stato

ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Gestione della flotta aerea regionale.

AVVOCATURA REGIONALE Alle dirette dipendenze del Presidente della Regione, con compiti di rappresentanza e difesa della Regione dinanzi alle giurisdizioni di ogni ordine e grado, secondo le regole

del proprio ordinamento. Attività di consulenza giuridico-legale. Coordinamento delle avvocature e degli incarichi di rappresentanza e difesa legale della agenzie, denti enti

pubblici regionali di cui agli articoli 54 e 55 dello Statuto, degli enti di cui all’articolo 56 dello Statuto e delle aziende e degli enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR), anche assumendone gratuitamente il patrocinio.

***

AREA ANTICORRUZIONE10 Procedure volte all’attuazione della normativa in materia di contrasto alla corruzione,

monitorando il relativo stato di attuazione e garantendo il raccordo con le direzioni/agenzie regionali e con le altre strutture. Collaborazione all’elaborazione della

proposta di Piano triennale per la prevenzione della corruzione previsto dalla legge n. 190/2012, con adozione all’organo di indirizzo politico dell’amministrazione (articolo 1, comma 8). Definizione delle procedure per la selezione e la formazione dei dipendenti

destinati ad operare in settori particolarmente esposti al rischio di corruzione. Collaborazione alla verifica dell’efficace attuazione del piano triennale anticorruzione e

della sua idoneità in relazione all’attività dell’amministrazione. Verifica, d’intesa con i responsabili delle strutture, dell’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento di attività nel cui ambito è più elevato il rischio di corruzione.

1.3 Come operiamo

Nell’ambito dell’ordinamento giuridico italiano, quale criterio di distribuzione delle funzioni e delle competenze amministrative tra diversi livelli di governo territoriali viene

riconosciuto il principio di sussidiarietà. Pertanto gli organismi superiori intervengono quando le attività/funzioni non possono essere adeguatamente ed efficacemente esercitate dal livello di governo di maggiore prossimità con territorio e cittadini.

Le funzioni amministrative della Regione Lazio sono prevalentemente di indirizzo,

programmazione e coordinamento, anche in termini di verifica complessiva dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa nell’ambito del territorio laziale, in relazione al perseguimento degli obiettivi della programmazione regionale ed alla realizzazione di

specifici interventi finanziati dall’ente. Per il conseguimento delle proprie finalità istituzionali, la Regione si avvale anche di enti pubblici dipendenti e società partecipate.

10 Per disposizione dell’articolo 26-bis, comma 1, del Regolamento della Giunta, inserito dall’articolo 1, comma 1, del regolamento regionale 12 maggio 2016 n. 11, pubblicato sul BUR Lazio 17 maggio 2016, n. 39, l’Area Anticorruzione, è struttura a responsabilità dirigenziale che opera in autonomia. Alla sua titolarità è preposto il Responsabile della corruzione di cui all’articolo 1, comma 7, della medesima legge n. 190/2012. Per disposizione dell’articolo 2, comma 1, del regolamento regionale 12 maggio 2016 n. 11, pubblicato sul

BUR Lazio 17 Maggio 2016, n. 39, e a decorrere dall’entrata in vigore dello stesso, l’Area Anticorruzione è inserita nell’allegato B del Regolamento della Giunta.

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Piano della performance 2017-2019

20

ENTI PUBBLICI DIPENDENTI

Gli enti pubblici dipendenti svolgono funzioni amministrative, tecniche, specialistiche di competenza regionale e sono istituiti con legge regionale, ai sensi dell’articolo 55 dello Statuto. La vigilanza ed il controllo sull’attività e sugli organi degli enti spettano alla

Giunta regionale. Bilanci e rendiconti sono approvati dalla Regione.

A.RE.MOL. – Agenzia Regionale per la Mobilità (in corso di fusione)

A.R.P.A. – Agenzia Regionale di Protezione Ambientale

A.R.S.I.A.L. – Agenzia Regionale di Sviluppo e Innovazione dell’Agricoltura del Lazio

LAZIODISU – Ente per il Diritto agli Studi Universitari nel Lazio

Istituto regionale di studi giuridici “Arturo Carlo Jemolo”

I.R.Vi.T. – Istituto regionale per le Ville Tuscolane

*) L’Agenzia per lo sviluppo delle amministrazioni pubbliche (ASAP) è in liquidazione.

ENTI PARCO La Regione, ai sensi dell’articolo 9 dello Statuto, nel rispetto delle norme di tutela del

territorio, valorizza l’ambiente ed il paesaggio. Attraverso la creazione del sistema di aree naturali protette persegue l’obiettivo di tutela e valorizzazione degli habitat naturali ed

affida agli enti parco l’amministrazione e la gestione di specifici territori di particolare interesse naturalistico e sociale.

Ente Roma Natura – Ente Regionale per la Gestione del Sistema delle Aree Naturali Protette

nel Comune di Roma

Parco Regionale dell’Appia Antica

Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani

Parco Naturale Regionale di Vejo

Parco Naturale dei Monti Aurunci

Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi

Ente Parco Riviera di Ulisse

Parco Naturale Regionale dei Monti Simbuini

Riserva Naturale Regionale del Monte Navegna e del Monte Cervia

Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili

Riserva Naturale Regionale Nazzano, Tevere-Farfa

Parco Regionale Lago di Bracciano – Martignano

Ente Regionale Monti Cimini – Riserva Naturale del Lago di Vico

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Piano della performance 2017-2019

21

La Regione Lazio comprende 77 aree naturali protette istituite a seguito di diversi

provvedimenti legislativi e amministrativi regionali, per una superficie totale pari a circa il 13,5% del territorio regionale. È possibile distinguere gli enti parco dalle altre aree naturali protette sotto il profilo amministrativo-gestionale, in quanto gli enti parco

costituiscono enti di diritto pubblico con propria autonomia.

SOCIETÀ PARTECIPATE Ai sensi dell’articolo 56 dello Statuto, la Regione partecipa e promuove la costituzione di

società di capitali, associazioni e fondazioni in settori di competenza delle politiche regionali. Nello schema sono elencate le società regionali direttamente controllate e

partecipate dalla Regione, con indicazione della corrispondente quota di partecipazione.11

Società direttamente controllate e partecipate Quota di partecipazione (%)

CO.TRA.L. S.p.A. 100

Astral S.p.A. – Azienda Strade Lazio 100

LazioCrea S.p.A. 100

Lazio Ambiente S.p.A. 100

SAN.IM. S.p.A. 100

Lazio Innova S.p.A. 80,5

Agenzia Regionale per la Promozione Turistica del Lazio S.p.A. 51

Autostrade per il Lazio S.p.A. 50

I.M.O.F. S.p.A. 31,52

M.O.F. S.p.A. – Mercato Ortofrutticolo Fondi 26,85

C.A.R. SCpA – Centro Agroalimentare Roma 26,79

Alta Roma ScpA 18,54

Investimenti S.p.A. 9,80

Tecnoborsa SCpA 1,87

Centrale del Latte S.p.A. 1,71

Aeroporti di Roma S.p.A. 1,33

Ad alcune di esse sono collegate società indirettamente partecipate (con quota di partecipazione variabile), di carattere regionale o locale.

Società indirettamente partecipate di Cotral S.p.A. Quota di partecipazione (%)

ATRAL S.c.r.l – Azienda Trasporti Autolinee Laziali 70,00

STL S.c.r.l. – Società Trasporti Laziali 51,00

11 Cfr. DEFR 2017-2019 approvato con DCR n. 16 del 28 dicembre 2016, pag. 105 (Tav. S2.6. e Tav. S2.7).

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Piano della performance 2017-2019

22

Società indirettamente partecipate di ex Cotral Patrimonio S.p.A. Quota di partecipazione (%)

Lazio Progetti e Servizi S.c.r.l. 60,00

Le Assicurazioni di Roma – Mutua assicuratrice comunale romana S.p.A. 3,15

Società indirettamente partecipate di Lazio Innova S.p.A. Quota di partecipazione (%)

Risorsa S.r.l. 100

Bic Lazio S.p.A. 77,49

Consorzio Sapienza Innovazione 50

Frosinone Multiservizi 49

PALMER S.c.r.l. – Parco Scientifico e Tecnologico del Lazio Meridionale 45,76

Investimenti S.p.A. 9,80

Promozione e sviluppo Latina S.r.l. 8,12

Liricart S.c.r.l 6,4

Interporto Civitavecchia Piattaforma Logistica S.r.l. 4,28

Società Polo Tecnologico Industriale Romano S.p.A. 1,26

Società indirettamente partecipate di Lazio Ambiente S.p.A. Quota di partecipazione (%)

EP Sistemi S.p.A. 60,00

FONDAZIONI

Roma è sede di alcune importanti istituzioni per la produzione e diffusione dell’arte moderna e contemporanea, del cinema, dello spettacolo dal vivo e della musica, ospitate in spazi prestigiosi e in grado di promuovere eventi di massimo livello qualitativo e

straordinaria capacità attrattiva per il pubblico. La Regione Lazio ne sostiene l’attività nel rispetto della loro autonomia creativa.

Fondazione “Accademia Nazionale di Santa Cecilia”

Fondazione “Musica per Roma - Auditorium Parco della Musica”

Fondazione “Cinema per Roma”

Fondazione “La Quadriennale di Roma”

Fondazione “ICO Ottavio Ziino – Orchestra di Roma e del Lazio”

Fondazione “Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo”

Fondazione “Museo della Shoah”

Fondazione “PTV Policlinico Tor Vergata”

Fondazione “Film Commission di Roma e del Lazio”

Fondazione “Teatro dell'Opera di Roma”

Fondazione “Roma Europa Arte e Cultura”

Associazione “Teatro di Roma”

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Piano della performance 2017-2019

23

2. Identità

2.1 Amministrazione in cifre

RISORSE UMANE

Al 1° gennaio 2017 il personale in servizio presso la Giunta regionale è costituito da 4314 dipendenti,12 di cui 236 (pari a circa il 5,5) con qualifica dirigenziale e 11 giornalisti.

I dipendenti della Regione sono suddivisi nelle seguenti categorie previste dal CCNL

Regioni ed Enti Locali: dirigenti, funzionari di categoria D, impiegati di categoria C, B ed A.

P

erso

nal

e d

elle

cat

ego

rie

Qualifica professionale

Donne Uomini Totale

A 12 33 45

B 386 423 809

C 730 836 1.566

D 841 806 1.647

Giornalisti 5 6 11

Dirigenti 96 140 236

Totale 2.070 2.244 4.314

12 La cifra indicata è comprensiva del personale regionale dipendente degli enti parco e delle riserve naturali regionali.

5,5% 0,1%

94,4%

personale dirigenziale

giornalisti

personale delle categorie

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Piano della performance 2017-2019

24

Analizzando la distribuzione dei dipendenti per qualifica professionale si registra una

prevalenza di funzionari (categoria D).

Per quanto riguarda le tipologie contrattuali si registra una netta prevalenza dei contratti a tempo indeterminato, in linea con la volontà dell’amministrazione di ricorrere in modo

sempre più limitato ai contratti a tempo determinato.

Qualifica professionale

Tempo Indeterminato Tempo Determinato Comandati / Distaccati

“in” Totale Tempo

Pieno Part-Time Tempo Pieno Part-Time

F M F M F M F M F M F M

A 10 32 2 1 12 33

B 341 403 43 16 1 2 3 386 423

C 629 760 70 35 15 17 7 12 9 12 730 836

D 740 724 55 20 27 40 10 7 9 15 841 806

Giornalisti 5 6 5 6

Subtotale 1.720 1.919 170 71 47 63 17 20 20 31 1.974 2.104

Dirigenti 79 98 15 37 2 5 96 140

Totale 1.799 2.017 170 71 62 100 17 20 22 36 2.070 2.244

A

B

C

D

GiornalistiDirigenti

A

B

C

D

Giornalisti

Dirigenti

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Piano della performance 2017-2019

25

In termini di genere, nel personale delle categorie si registra un sostanziale equilibrio,

con una lieve preponderanza maschile: su complessivi 4.067 dipendenti, 2.098 sono uomini mentre 1.969 sono donne.

Per quanto riguarda il personale dirigenziale, la preponderanza maschile è più evidente: su complessivi 236 dirigenti, 140 sono uomini e 96 sono donne.

DONNE48%

UOMINI52%

Personale delle categorie

DONNE

UOMINI

DONNE41%

UOMINI59%

Personale dirigenziale

DONNE

UOMINI

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Piano della performance 2017-2019

26

Per quanto riguarda l’età del personale dipendente, con riferimento al personale di sesso femminile la classe di età più consistente è quella che va da 50 a 54 anni; mentre per il

personale di sesso maschile la classe di età più consistente è quella che va da 55 a 59 anni.

fino a 19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 oltre 64

0 0 7

40

172

291

331

427 435

343

24

Dipendenti della Giunta di sesso femminile per classi di età

fino a 19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 oltre 64

0 0 1239

153

299

361

402

476 466

36

Dipendenti della Giunta di sesso maschile per classi di età

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Piano della performance 2017-2019

27

*) Nel grafico si riportano le unità di personale in servizio presso le singole Direzioni/Agenzie regionali e presso l’Avvocatura regionale.

fino a 19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 oltre 65

0 0 1979

325

590

692

829

911

809

60

Dipendenti della Giunta per classi di età

398

346

449

185

269

77

100

357

125

48

119

51

29

104

165

28

131

127

Affari istituzionali, personale e sistemi informativi

Infrastrutture e politiche abitative

Agricoltura e sviluppo rurale, caccia e pesca

Programmazione economica, bilancio, demanio e…

Formazione, ricerca e innovazione, scuola e università,…

Lavoro

Sviluppo economico e attività produttive

Salute e politiche sociali

Centrale acquisti

Avvocatura

Agenzia Regionale del Turismo

Agenzia di Protezione Civile

Attività di controllo e coordinamento delle funzioni di…

Ambiente e Sistemi naturali

Risorse idriche e difesa del suolo

Governo del ciclo dei rifiuti

Territorio, urbanistica e mobilità

Cultura e politiche giovanili

Ripartizione del personale nelle strutture amministrative*

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Piano della performance 2017-2019

28

RISORSE FINANZIARIE

Le risorse finanziarie per il triennio 2017-2019 sono state individuate nel bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2017-2019, approvato con legge regionale n.

18 del 31 dicembre 2016. Nelle tabelle che seguono sono rappresentate le risorse finanziarie relative al triennio 2017-2019 suddivise per missioni (funzioni principali della Regione) e programmi (aggregati omogenei di attività rivolte a perseguire gli obiettivi

definiti nell’ambito delle missioni) che evidenziano le finalità della spesa secondo il prospetto all’Allegato n. 2 della legge di bilancio.

Missione Programma 2017 2018 2019

01

Servizi istituzionali, generali e di

gestione

01 Organi istituzionali 76.865.764,62 73.510.000,00 73.510.000,00

02 Segreteria generale 0,00 0,00 0,00

03 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato

487.081.710,28 468.330.069,74 144.757.105,75

04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali

24.019.645,68 23.786.500,00 23.786.500,00

05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali

19.971.407,51 16.580.000,00 13.780.000,00

06 Ufficio tecnico 16.428.323,54 15.851.927,00 15.851.927,00

07 Elezioni e consultazioni popolari - Anagrafe e stato civile

930.674,31 10.830.000,00 16.830.000,00

08 Statistica e sistemi informativi 16.479.549,60 11.503.859,37 7.193.699,98

10 Risorse umane 287.452.752,66 286.455.000,00 286.455.000,00

11 Altri servizi generali 19.346.486,80 15.033.729,00 12.672.000,00

12 Politica regionale unitaria per i servizi istituzionali, generali e di gestione

77.282.362,12 23.608.698,00 37.777.954,06

TOTALE MISSIONE 1.025.858.677,12 945.498.783,11 632.614.186,79

Missione Programma 2017 2018 2019

02 Giustizia 02 Casa circondariale e altri servizi 369.615,88 250.000,00 250.000,00

TOTALE MISSIONE 369.615,88 250.000,00 250.000,00

Missione Programma 2017 2018 2019

03 Ordine

pubblico e sicurezza

01 Polizia locale e amministrativa 1.092.896,76 0,00 0,00

02 Sistema integrato di sicurezza urbana 4.000.000,01 2.400.000,00 600.000,00

TOTALE MISSIONE 5.092.896,77 2.400.000,00 600.000,00

Missione Programma 2017 2018 2019

04 Istruzione e diritto allo studio

01 Istruzione prescolastica 0,00 0,00 0,00

02 Altri ordini di istruzione non universitaria

0,00 0,00 0,00

03 Edilizia scolastica 39.260.458,00 15.000.000,00 0,00

04 Istruzione universitaria 34.946.631,15 28.604.674,41 19.180.000,00

05 Istruzione tecnica superiore 1.400.000,00 0,00 0,00

06 Servizi ausiliari all'istruzione 13.030.002,00 900.000,00 600.000,00

07 Diritto allo studio 31.487.716,61 10.081.000,00 10.081.000,00

08 Politica regionale unitaria per l'istruzione e il diritto allo studio

0,00 0,00 0,00

TOTALE MISSIONE 120.124.807,76 54.585.674,41 29.861.000,00

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Piano della performance 2017-2019

29

Missione Programma 2017 2018 2019

05

Tutela e valorizzazione

dei beni e delle attività

culturali

01 Valorizzazione dei beni di interesse storico.

28.779.592,79 20.194.082,24 19.268.112,41

02 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale

37.448.575,86 24.043.684,21 1.285.000,00

03 Politica regionale unitaria per la tutela dei beni e delle attività culturali

14.387.429,42 12.267.507,32 7.642.575,34

TOTALE MISSIONE 80.615.598,07 56.505.273,77 28.195.687,75

Missione Programma 2017 2018 2019

06

Politiche giovanili,

sport e tempo libero

01 Sport e tempo libero 9.414.004,83 2.500.000,00 2.000.000,00

02 Giovani 611.749,45 0,00 0,00

TOTALE MISSIONE 10.025.754,28 2.500.000,00 2.000.000,00

Missione Programma 2017 2018 2019

07 Turismo

01 Sviluppo e valorizzazione del turismo 12.057.769,58 3.685.000,00 4.185.000,00

02 Politica regionale unitaria per il turismo

0,00 0,00 0,00

TOTALE MISSIONE 12.057.769,58 3.685.000,00 4.185.000,00

Missione Programma 2017 2018 2019

08

Assetto del territorio ed

edilizia abitativa

01 Urbanistica e assetto del territorio 17.836.787,55 10.658.761,94 6.158.761,94

02 Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare

97.039.888,44 7.560.000,00 1.005.000,00

03 Politica regionale unitaria per l'assetto del territorio e l'edilizia abitativa

3.251.822,57 0,00 0,00

TOTALE MISSIONE 118.128.498,56 18.218.761,94 7.163.761,94

Missione Programma 2017 2018 2019

09

Sviluppo sostenibile e

tutela del territorio e

dell'ambiente

01 Difesa del suolo 79.039.766,05 26.563.277,90 34.292.116,92

02 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale

16.537.941,02 13.374.716,81 6.024.620,91

03 Rifiuti 32.626.675,10 34.100.000,00 45.700.000,00

04 Servizio idrico integrato 38.146.756,61 31.350.000,00 20.960.000,00

05 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione

13.482.349,18 5.933.280,04 5.381.450,04

06 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche

3.322.311,58 0,00 0,00

07 Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli Comuni

8.300.000,00 8.300.000,00 8.300.000,00

08 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento

12.080.000,00 580.000,00 580.000,00

09 Politica regionale unitaria per lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio e l'ambiente

42.282.652,47 13.291.494,00 0,00

TOTALE MISSIONE 245.818.452,01 133.492.768,75 121.238.187,87

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Piano della performance 2017-2019

30

Missione Programma 2017 2018 2019

10 Trasporti e diritto alla mobilità

01 Trasporto ferroviario 294.978.552,08 287.011.863,90 297.417.640,00

02 Trasporto pubblico locale 807.492.549,96 748.430.698,12 735.886.699,12

03 Trasporto per vie d'acqua 19.065.930,29 17.213.412,45 18.763.412,45

04 Altre modalità di trasporto 6.442.068,16 3.000.000,00 6.026.800,00

05 Viabilità e infrastrutture stradali 54.728.455,87 74.664.147,80 101.661.863,90

06 Politica regionale unitaria per i trasporti e il diritto alla mobilità

39.236.528,19 11.484.219,00 22.119.598,00

TOTALE MISSIONE 1.221.944.084,55 1.141.804.341,27 1.181.876.013,47

Missione Programma 2017 2018 2019

11 Soccorso

civile

01 Sistema di protezione civile 34.419.337,16 64.718.950,62 11.338.950,62

02 Interventi a seguito di calamità naturali 6.267.953,76 4.429.179,37 4.432.729,37

03 Politica regionale unitaria per il soccorso e la protezione civile

0,00 0,00 0,00

TOTALE MISSIONE 40.687.290,92 69.148.129,99 15.771.679,99

Missione Programma 2017 2018 2019

12

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

01 Interventi per l'infanzia e i minori e per asili nido

16.592.624,44 10.500.000,00 10.500.000,00

02 Interventi per la disabilità 137.163.889,98 93.637.000,00 92.537.000,00

03 Interventi per gli anziani 100.000,00 2.000.000,00 2.000.000,00

04 Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale

13.693.704,12 6.380.000,00 6.280.000,00

05 Interventi per le famiglie 7.835.650,34 6.500.000,00 6.500.000,00

06 Interventi per il diritto alla casa 24.846.064,79 0,00 0,00

07 Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali

88.235.363,00 66.678.992,94 65.841.883,00

08 Cooperazione e associazionismo 749.998,00 600.000,00 500.000,00

09 Servizio necroscopico e cimiteriale 0,00 0,00 0,00

10 Politica regionale unitaria per i diritti sociali e la famiglia

46.571.256,56 20.745.733,00 20.348.820,00

TOTALE MISSIONE 335.788.551,23 207.041.725,94 204.507.703,00

Missione Programma 2017 2018 2019

13 Tutela della

salute

01 Servizio sanitario regionale - finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA

10.760.513.815,00 10.760.513.815,00 10.760.513.815,00

04 Servizio sanitario regionale - ripiano di disavanzi sanitari relativi ad esercizi pregressi

1.481.996.800,44 1.460.947.354,54 1.447.218.165,50

05 Servizio sanitario regionale - investimenti sanitari

317.573.412,06 142.118.641,79 75.946.012,00

07 Ulteriori spese in materia sanitaria 93.950.451,21 61.090.671,17 42.810.785,51

TOTALE MISSIONE 12.654.034.478,71 12.424.670.482,50 12.326.488.778,01

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Piano della performance 2017-2019

31

Missione Programma 2017 2018 2019

14 Sviluppo

economico e competitività

01 Industria, PMI e Artigianato 20.535.060,05 10.543.000,00 4.909.000,00

02 Commercio - reti distributive - tutela dei consumatori

15.822.109,35 6.450.000,00 5.977.000,00

03 Ricerca e innovazione 51.720.065,41 25.000.000,00 22.000.000,00

04 Reti e altri servizi di pubblica utilità 0,00 0,00 0,00

05 Politica regionale unitaria per lo sviluppo economico e la competitività

177.868.630,43 64.326.408,00 60.532.108,04

TOTALE MISSIONE 265.945.865,24 106.319.408,00 93.418.108,04

Missione Programma 2017 2018 2019

15

Politiche per il lavoro e la formazione

professionale

01 Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro

5.061.725,19 169.100,00 100.000,00

02 Formazione professionale 53.738.924,05 12.618.250,00 0,00

03 Sostegno all'occupazione 20.137.610,33 5.785.318,03 5.713.318,03

04 Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione professionale

328.546.180,70 112.453.753,34 112.453.753,34

TOTALE MISSIONE 407.484.440,27 131.026.421,37 118.267.071,37

Missione Programma 2017 2018 2019

16

Agricoltura, politiche

agroalimentari e pesca

01 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare

26.830.319,69 21.897.000,00 17.072.000,00

02 Caccia e pesca 2.270.047,10 1.470.000,00 970.000,00

03 Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi agroalimentari, la caccia e la pesca

53.678.744,51 35.723.275,40 37.628.862,24

TOTALE MISSIONE 82.779.111,30 59.090.275,40 55.670.862,24

Missione Programma 2017 2018 2019

17

Energia e diversificazione

delle fonti energetiche

01 Fonti energetiche 3.137.806,80 0,00 0,00

02 Politica regionale unitaria per l'energia e la diversificazione delle fonti energetiche

39.570.038,36 12.883.180,00 12.883.180,00

TOTALE MISSIONE 42.707.845,16 12.883.180,00 12.883.180,00

Missione Programma 2017 2018 2019

18

Relazioni con le altre autonomie

territoriali e locali

01 Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali

20.108.352,41 15.292.703,06 11.827.703,06

TOTALE MISSIONE 20.108.352,41 15.292.703,06 11.827.703,06

Missione Programma 2017 2018 2019

19 Relazioni

internazionali

01 Relazioni internazionali e Cooperazione allo sviluppo

501.982,55 10.000,00 10.000,00

02 Cooperazione territoriale 538.306,25 0,00 0,00

TOTALE MISSIONE 1.040.288,80 10.000,00 10.000,00

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Piano della performance 2017-2019

32

Missione Programma 2017 2018 2019

20 Fondi e

accantonamenti

01 Fondo di riserva 223.555.669,87 269.879.723,84 512.021.834,72

02 Fondo crediti di dubbia esigibilità 9.326.079,18 13.654.229,44 9.632.548,45

03 Altri Fondi 7.414.015.956,57 7.412.315.084,74 7.416.315.084,74

TOTALE MISSIONE 7.646.897.705,62 7.695.849.038,02 7.937.969.467,91

Missione Programma 2017 2018 2019

50 Debito pubblico

01 Quota interessi ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

453.424.757,57 370.493.948,68 368.587.139,84

02 Quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari

304.479.876,39 351.764.399,51 349.687.494,73

TOTALE MISSIONE 757.904.633,96 722.258.348,19 718.274.634,57

Missione Programma 2017 2018 2019

60 Anticipazioni finanziarie

01 Restituzione anticipazioni di tesoreria 1.459.601.906,72 8.000.000,00 8.000.000,00

TOTALE MISSIONE 1.459.601.906,72 8.000.000,00 8.000.000,00

Missione Programma 2017 2018 2019

99 Servizi per conto

terzi

01 Servizi per conto terzi - Partite di giro 4.335.433.200,12 4.321.964.911,00 4.356.023.511,00

02 Anticipazioni per il finanziamento del sistema sanitario nazionale

3.000.000.000,00 3.000.000.000,00 3.000.000.000,00

TOTALE MISSIONE 7.335.433.200,12 7.321.964.911,00 7.356.023.511,00

2.2 Mandato istituzionale e missione

La Regione Lazio costituisce un’articolazione territoriale della Repubblica Italiana. Lo Statuto della Regione Lazio,13 oltre a determinarne, in virtù di quanto previsto dall’articolo 123 della Costituzione, forma di governo e principi fondamentali di organizzazione e

funzionamento, attribuisce alla Regione, nei limiti della relativa competenza rispetto allo Stato e con il concorso dei Comuni, delle Province e degli altri enti locali, i seguenti

obiettivi: tutela dei diritti e dei valori fondamentali degli individui: l’articolo 6 dello Statuto,

affermando la centralità e la dignità di ogni essere umano, prevede che la Regione

faccia propri i principi della Dichiarazione universale dei diritti umani riconoscendo il primato della persona e della vita e, tra gli altri, il diritto alla libertà, all’uguaglianza,

all’informazione e al lavoro, i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nonché il diritto degli anziani ad un’esistenza dignitosa;

sviluppo civile e sociale: l’articolo 7 dello Statuto, ispirandosi al principio di solidarietà,

attribuisce alla Regione il compito di promuovere iniziative volte ad assicurare ad ogni persona condizioni per una vita libera e dignitosa, promuovendo la salvaguardia della

salute, la piena occupazione e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, la disponibilità abitativa , la mobilità , la diffusione dell’istruzione e della cultura;

sviluppo economico: l’articolo 8 dello Statuto attribuisce alla Regione l’obiettivo dello sviluppo economico e del miglioramento della qualità della vita della popolazione secondo criteri di compatibilità ecologica e di agricoltura sostenibile, riconoscendo il

mercato e la concorrenza e allo stesso tempo prevedendo che l’iniziativa economica

13 Legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1, “Nuovo Statuto della Regione Lazio”.

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Piano della performance 2017-2019

33

privata non possa svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno

alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana; valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale: la Regione ha il compito, in virtù

di quanto previsto dall’articolo 9 dello Statuto, di valorizzare e tutelare l’ambiente, il

paesaggio, il patrimonio naturale, culturale, artistico e monumentale.

Il Programma di Governo prevede un significativo recupero del ruolo di indirizzo politico, con una visione strategica rivolta alla crescita della competitività del sistema economico, al benessere dei cittadini e allo sviluppo generale del territorio anche attraverso un

migliore e più efficace utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie. Alla luce del mandato istituzionale e dei dati macro-economici e settoriali, nell’ambito delle Linee di indirizzo

per un efficiente impiego delle risorse comunitarie (di seguito Linee di indirizzo), approvate con delibera del Consiglio regionale n. 2 del 10 aprile 2014, in un’ottica di programmazione integrata sono state individuate le priorità politiche a livello regionale,

con i relativi indirizzi programmatici, rispetto alle macro-aree strategiche di intervento.

L’impegno politico-istituzionale si dispiega in una coerente azione pubblica. In continuità con quanto avviato nei precedenti esercizi di programmazione economico-finanziaria, all’interno del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2017-2019 vengono

indicate 7 macro-aree strategiche di intervento con corrispondenti indirizzi programmatici di carattere pluriennale.14 In ragione degli obiettivi di crescita e progresso sociale presenti

nei documenti di programmazione regionale ed in quelli di livello nazionale e comunitario, nelle Linee di indirizzo sono state indicate le priorità politiche di medio-lungo periodo. La vision di crescita e progresso sociale del programma di governo, sintetizzata nelle 7

macro-aree strategiche d’intervento, è stata opportunamente collegata agli obiettivi tematici previsti dalla normativa comunitaria che regola la programmazione dei fondi

europei per il periodo 2014-2020.15

14 Nel DEFR 2017-2019 sono state sostanzialmente confermate le priorità rispetto alle macro-aree strategiche, con le corrispondenti azioni-cardine individuate nei documenti di programmazione economico-finanziaria degli esercizi precedenti. 15 Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante “Disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di

coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio”; Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante “Disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all’obiettivo di cooperazione territoriale europea”; Regolamento (UE) n. 1300/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n.

1084/2006 del Consiglio; Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006; Regolamento (UE) n. 1302/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 1082/2006 relativo a un gruppo europeo di cooperazione territoriale

(GECT) per quanto concerne il chiarimento, la semplificazione e il miglioramento delle norme in tema di costituzione e di funzionamento di tali gruppi; Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e

del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio; Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio; Regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006. Ai Regolamenti si

aggiungeranno tutte le disposizioni di attuazione della Commissione (regolamenti, atti delegati, decisioni, linee guida e altro).

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Piano della performance 2017-2019

34

Con la X legislatura 2013-2018 è stato avviato un processo di coordinamento e

razionalizzazione delle politiche regionali, circoscrivendo gli ambiti d’intervento e costruendo una nuova governance politico-programmatica unitaria che si inserisce nel ciclo di programmazione dello Stato e delle Amministrazioni Pubbliche,16 per completarsi

con la definizione dei programmi operativi regionali nell’ambito della programmazione 2014-2020. In tale cornice si colloca anche la programmazione strategico-operativa. Le

principali tappe del percorso di programmazione regionale sono delineate di seguito. Luglio 2013 – Istituzione di una Cabina di Regia presso l’Assessorato al Bilancio per

assicurare l’elaborazione di una strategia comune nell’utilizzo delle risorse europee, nazionali e regionali a sostegno dello sviluppo;

Novembre 2013 – Approvazione della Mozione del Consiglio Regionale n. 31 del 6 novembre 2013 “Iniziative relative ai Fondi Strutturali europei per i periodi di programmazione 2007-2013 e 2014-2020”, inerente i principi di metodo per una

programmazione regionale unitaria; Dicembre 2013 – Approvazione del Documento di programmazione economica e

finanziaria (DEFR) 2014-2016, con il quale la Regione si dota di uno strumento pluriennale che individua sette macro-aree d’intervento con i rispettivi indirizzi programmatici per la promozione dello sviluppo, dell’innovazione, della coesione

sociale e della sostenibilità; Aprile 2014 – Approvazione delle Linee di indirizzo per un uso efficace delle risorse

finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020: per la prima volta i Fondi europei si inseriscono in un disegno di programmazione unitaria per il raggiungimento degli obiettivi comuni di crescita economica, inclusione sociale e sostenibilità ambientale;

Luglio 2014 – Adozione congiunta con Delibera di Giunta Regionale delle proposte di Programmi Operativi Regionali (FESR, FSE e PSR FEASR 2014-2020) e trasmissione

degli stessi alla Commissione Europea per l’avvio del negoziato formale, destinato a chiudersi con l’adozione definitiva entro il mese di dicembre 2014. A valle di un

percorso di confronto con gli attori economici, istituzionali e sociali del territorio, si completa il quadro degli strumenti di pianificazione e programmazione che permetteranno di lavorare per costruire una regione innovativa e solidale e, in

definitiva, per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Ottobre 2014 – Adozione del Piano della performance 2014-2016;

Dicembre 2014 – Approvazione del Documento di programmazione economica e finanziaria (DEFR) 2015-2017;

Dicembre 2014 – Decisione CE di approvazione del POR FSE 2014-2020;

Febbraio 2015 – Decisione CE di approvazione del POR FESR 2014-2020; Febbraio 2015 – Adozione del Piano della performance 2015-2017;

Novembre 2015 – Decisione CE di approvazione del PSR FEASR 2014-2020; Dicembre 2015 – Approvazione del Documento di programmazione economica e

finanziaria (DEFR) 2016-2018;

Maggio 2016 – Intesa istituzionale di programma Governo-Regione Lazio; Giugno 2016 – Adozione del Piano della performance 2016-2018;

Dicembre 2017 – Approvazione del Documento di programmazione economica e finanziaria (DEFR) 2017-2019.

16 Secondo il dettato della legge 31 dicembre 2009, n. 196, come modificata e integrata dalla legge 7 aprile

2011, n. 39, recante “Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, conseguenti alle nuove regole adottate dall’Unione europea in materia di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri”.

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Piano della performance 2017-2019

35

In base alle Linee di indirizzo sono state individuate le priorità di intervento per uno sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo del territorio laziale, declinate in 45 “azioni

cardine”, ovvero in 45 progetti da realizzare nel medio-lungo periodo (2014-2020) attraverso l’uso integrato di tutte le risorse finanziarie disponibili (Fondi europei, risorse

nazionali, bilancio regionale).

Ind

iriz

zo p

olit

ico

Pro

gra

mm

azio

ne

Azioni-cardine

e progetti

Monitoraggi

intermedi

Controlli economico-finanziario

gestionale

amministrativo

strategico

Revisione della

programmazione

Risorse Nazionali

Fondi UE

PPP

Fondo di sviluppo e

coesione (FSC, ex FAS)

Revisione

della spesa

Val

uta

zio

ne

Obiettivi

strategici/operativi

dirigenza

2017

#ScegliamoilLazio

PRIORITÀ DI GOVERNO

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Piano della performance 2017-2019

36

I 45 progetti sono organizzati in base alle macro-aree strategiche di intervento definite

nel Programma di Governo. Nel dettaglio descrittivo di ciascuno di essi si riconosce il filo unico che ha legato il Programma di Governo della Giunta regionale alla definizione degli strumenti necessari per la sua attuazione. A tali interventi è destinato circa il 90% delle

risorse, coerentemente con le indicazioni provenienti dalla Commissione europea di indirizzare gli investimenti alle priorità chiave per la crescita contribuendo così

all’attuazione della strategia comunitaria Europa 2020. Il quadro unitario della programmazione e la descrizione dei 45 progetti sono consultabili

sul portale regionale lazioeuropa.it, che costituisce il punto di accesso alle opportunità di finanziamento per le imprese, i cittadini, le istituzioni e associazioni del Lazio.17 All’interno

della piattaforma viene puntualmente descritto l’avanzamento nell’attuazione dei progetti ed è possibile sottoporre opinioni/osservazioni/commenti sulle priorità di intervento rispetto alle quali modulare nel tempo le risorse europee, nazionali e regionali.

Si pone in evidenza che il processo di coordinamento e integrazione tra l’architettura

della programmazione corrispondente al mandato istituzionale di legislatura regionale per il periodo 2013-201818 e gli obiettivi tematici della politica di coesione 2014-2020 e, dunque, delle fonti di finanziamento, è affidato ad una “cabina di regia” per la

programmazione e per l’attuazione degli interventi che, durante la fase del cronoprogramma, riferisce quadrimestralmente alle commissioni consiliari competenti in

materia di bilancio, attività produttive e affari europei. Viene quindi sviluppato un processo di analisi della capacità amministrativa regionale, dei Regolamenti comunitari per la politica di coesione, dei fabbisogni di crescita, sostenibilità e inclusione, rivolto a

indirizzare e focalizzare, con livelli di maggior efficienza ed efficacia gli sforzi di realizzazione.

17 Cfr. il documento Con l’Europa, il Lazio cambia e riparte. 45 progetti per lo sviluppo, il lavoro e la coesione sociale, Regione Lazio, 2014. 18 Articolato in macro-aree di intervento, riporta gli obiettivi di medio-lungo periodo che l’Amministrazione regionale intende perseguire e le relative dotazioni finanziarie, coerentemente con i piani finanziari definiti

in ambito nazionale e con le ipotesi di riparto finanziario in ambito comunitario per la politica di coesione 2014-2020.

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Piano della performance 2017-2019

37

Le macro-aree strategiche di intervento e gli indirizzi programmatici, che hanno già in

passato hanno costituito la base per la definizione delle priorità dell’azione pubblica,19 rappresentano ancora una volta gli assi portanti delle policies regionali.

Proprio partendo dalle macro-aree strategiche di intervento su cui si basa il programma di governo e che sono riprodotte anche nel DEFR 2017-2019, tenendo conto delle priorità

di intervento definite nelle Linee di indirizzo e delle azioni-cardine definite dalla Giunta regionale per il nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020, vengono definiti gli obiettivi strategici ed operativi delle strutture apicali dell’organizzazione della Giunta

regionale per il triennio 2017-2019.

Di seguito viene presentato il prospetto delle macro-aree strategiche, con l’indicazione dei settori d’intervento rispetto ai quali sono definiti gli obiettivi strategici/organizzativi che le strutture amministrative sono impegnate a realizzare nell’ambito dell’esercizio

finanziario 2017.

19 Cfr. Piano della performance 2014-2016, Piano della performance 2015-2017 e Piano della performance 2016-2018.

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Piano della performance 2017-2019

38

1. UNA REGIONE MODERNA CHE AIUTA LO SVILUPPO

1.1 Restituire alla Regione la sua funzione legislativa

1.2 Trasferire alle autonomie territoriali strumenti gestionali mantenendo funzioni di regolazione e controllo

1.3 Organizzare la Regione per aumentare l’efficienza amministrativa

1.4 Organizzare la Regione per produrre risparmi

1.5 Organizzare la Regione per produrre sviluppo e giustizia sociale

2. UNA GRANDE REGIONE EUROPEA DELL’INNOVAZIONE

2.1 Semplificare l’attività d’impresa

2.2 Sostenere l’autonomia finanziaria delle PMI

2.3 Favorire la transizione alla Green economy

2.4 Sostenere la competitività con ricerca e reti di impresa

2.5 Rilanciare l’edilizia con una strategia sostenibile

2.6 Tradurre il talento in impresa: Start-up Lazio e Lazio creativo

2.7 Una strategia regionale per il sostegno all’internazionalizzazione

2.8 Commercio e artigianato per lo sviluppo economico e la qualità urbana

2.9 Il vantaggio competitivo del Lazio: cultura e turismo

2.10 L’agricoltura per la crescita sostenibile della Regione

3 DIRITTO ALLO STUDIO E ALLA FORMAZIONE

3.1 Dare risposte innovative al sistema scolastico regionale

3.2 Offrire una formazione coerente con le necessità delle imprese

3.3 Sostenere l’incontro tra domanda e offerta di lavoro

3.4 Preparare i giovani alle professioni del futuro

3.5 Garantire il diritto allo studio universitario

3.6 Contrastare la vulnerabilità occupazionale

4 UNA REGIONE CHE CURA E PROTEGGE

4.1 Garantire la tutela universale della salute

4.2 La strategia regionale: centralità del territorio e integrazione socio-sanitaria

4.3 Uscire dal debito e dal commissariamento sanitario

4.4 Innovare il sistema della protezione sociale e investire nella sussidiarietà

5 UNA REGIONE SOSTENIBILE

5.1 Difendere l’identità ecologica del Lazio

5.2 Valorizzare l’identità ecologica del Lazio

5.3 Blue economy e montagna: le vocazioni locali come fattori di sviluppo economico

5.4 Politiche di governo del territorio

5.5 Una nuova gestione dei rifiuti

6 INVESTIMENTI PER UN TERRITORIO COMPETITIVO

6.1 Una rivoluzione digitale per il Lazio

6.2 Garantire un trasporto pubblico efficiente e investire nella mobilità sostenibile

6.3 Adeguare la maglia infrastrutturale del Lazio al livello delle regioni europee

6.4 Costruire una nuova governance per la mobilità e il trasporto collettivo nel Lazio

7 INVESTIMENTI PER UNA SOCIETÀ UNITA

7.1 Più trasparenza, più partecipazione, meno costi della politica

7.2 La legalità come condizione imprescindibile per lo sviluppo

7.3 L’integrazione come cifra culturale delle politiche regionali

7.4 Approntare adeguati strumenti di sostegno al reddito

7.5 Tornare a una politica abitativa pubblica

7.6 Una Regione amica delle famiglie

7.7 Per una vera parità di opportunità e diritti

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Piano della performance 2017-2019

39

2.3 Albero della performance

L’albero della performance è la rappresentazione grafica del processo di traduzione del mandato istituzionale e della missione in aree strategiche d’intervento, con la

corrispondente individuazione di obiettivi strategici triennali ed obiettivi operativi annuali (organizzativi e individuali) da assegnare ai responsabili apicali delle diverse strutture

amministrative. Dagli obiettivi operativi annuali dei dirigenti apicali derivano – secondo il principio del cascading – gli obiettivi operativi (sia organizzativi che individuali) dei dirigenti delle aree/uffici che afferiscono alle singole strutture di I livello. A loro volta, gli

obiettivi dei dirigenti di II livello costituiscono la base per la definizione degli obiettivi individuali e/o dei piani operativi di gruppo per il personale delle categorie.

Nella rappresentazione grafica si evidenzia il collegamento del mandato istituzionale e della missione con gli obiettivi strategici ed operativi (sia organizzativi che individuali) ai

diversi livelli dell’apparato amministrativo.

- ALBERO DELLA PERFORMANCE -

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Piano della performance 2017-2019

40

Dalla rappresentazione grafica si evince che nel Piano triennale della performance viene

data specifica evidenza alla programmazione strategico-operativa riguardante le strutture amministrative di I livello:20 obiettivi strategici di carattere triennale per le direzioni/agenzie regionali;

obiettivi operativi/organizzativi e individuali di carattere annuale per i titolari delle direzioni/agenzie regionali.

La logica sottostante al processo di programmazione strategico-operativa può comunque essere rappresentata secondo uno schema “concentrico”.

Le risorse da allocare per interventi/azioni nei settori di competenza della politica

regionale, in presenza dei vincoli di bilancio nei diversi esercizi finanziari, disegnano il perimetro all’interno del quale, in prima battuta, vengono definiti gli obiettivi pluriennali e annuali da assegnare alle direzioni/agenzie regionali (attraverso lo strumento del Piano

triennale della performance) e, in seconda battuta, vengono definiti gli obiettivi annuali da assegnare alle sottostanti aree in cui si articolano le strutture amministrative

(attraverso lo strumento del Programma Annuale Direzionale).

20 Per un’esigenza di sintesi del documento di programmazione strategico-operativa. Peraltro, il Piano triennale della performance costituisce il presupposto per la programmazione di II livello. Infatti, i Programmi Annuali Direzionali (PAD) con cui si attribuiscono gli obiettivi ai dirigenti di II livello all’interno delle singole direzioni/agenzie regionali vengono adottati con specifici atti dei dirigenti apicali. In proposito, si ritiene

opportuno precisare che gli obiettivi operativi (organizzativi e individuali) dei dirigenti di II livello possono anche non essere direttamente collegati agli obiettivi dei dirigenti apicali.

PdG 2013-2018

DEFR 2017-2019

Bilancio 2017

Piano della performance

2017-2019

Programma annuale

direzionale2017

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Piano della performance 2017-2019

41

3. Analisi del contesto

La soddisfazione dei bisogni della collettività laziale costituisce la chiave di volta delle politiche regionali. Per la migliore definizione degli obiettivi occorre svolgere un’accurata analisi del contesto interno ed esterno in cui l’amministrazione opera, in modo da

determinare – rispetto al perimetro effettivo dell’azione pubblica – i traguardi possibili in presenza di significativi vincoli di contesto. Infatti, gli indirizzi politico-programmatici

generali impartiti all’amministrazione, che rappresentano la matrice di riferimento per gli interventi, devono essere opportunamente esplicitati in termini operativi, in modo da essere in condizione di verificare gli esiti delle politiche regionali.

Il ricorso all’analisi SWOT consente di individuare i punti di forza (Strengths), i punti

deboli (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) che caratterizzano il quadro generale di riferimento in cui si colloca l’azione amministrativa. Il grafico sottostante evidenzia in forma schematica come si collocano le variabili

principali, che interagiscono, si intersecano e/o si sovrappongono determinando il funzionamento effettivo dell’apparato amministrativo.

I punti di forza consistono nell’elevato livello di commitment politico-istituzionale che ha consentito una diversa configurazione organizzativa per l’apparato amministrativo regionale, nella qualità delle persone che operano in ambito regionale con differenti

competenze e responsabilità/carichi gestionali, nella diffusione – anche per effetto del ricambio generazionale e dell’innesto di nuove professionalità – di una cultura rivolta

all’efficienza ed al miglioramento continuo.

Tra i punti deboli viene annoverata la persistente crisi finanziaria che non consente di rimuovere i vincoli imposti dalle esigenze di normalizzare il quadro di finanza pubblica, con conseguente impossibilità di destinare risorse in tutti i settori d’intervento. La

situazione impone di concentrare l’azione pubblica sulle priorità stabilite e procedere selettivamente alla realizzazione dei progetti.

Le minacce si riferiscono alla situazione economica generale che continua ad essere sfavorevole e caratterizzata dall’esigenza di comprimere le spese. Ciò potrebbe saldarsi

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Piano della performance 2017-2019

42

con la conflittualità interna e una carenza di incentivi che potrebbero rendere più

difficoltosi i processi di innovazione ed inficiare il pieno funzionamento di modelli organizzativi rivolti ad una maggiore efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa.

Le opportunità pongono l’accento sull’innovazione digitale e sulla semplificazione della macchina amministrativa, fino ad un ampliamento della partecipazione alle scelte

politiche e delle forme di controllo sociale, tramite il coinvolgimento di cittadini e/o stakeholders sia nella definizione delle politiche regionali che nella verifica dei risultati dell’azione pubblica.

Per una rappresentazione esemplificativa dei principali stakeholders, ossia degli attori

sociali che interagiscono con la Regione Lazio si rimanda allo schema seguente.

3.1 Analisi del contesto esterno L’attività economica dell’area dell’Euro registra da tempo un rallentamento e, ancora nel

secondo trimestre del 2016 e fino a luglio, la produzione industriale si è contratta. La crescita del PIL dell’eurozona21 si è affievolita nel secondo trimestre del 2016 (+0,3 per

cento) a seguito della perdita di slancio dei consumi e degli investimenti privati. Sono stati osservati segnali positivi nel mercato del lavoro dell’area che, da maggio ad agosto 2016, ha mantenuto costante il tasso di disoccupazione (+10,1 per cento). L’attività

economica, dunque, sia per l’aumento del reddito disponibile, causato dal miglioramento del mercato del lavoro (che rimane problematico), sia per la stabilizzazione dei consumi

21 Ifo-Insee-Istat, Eurozone economic outlook, 11 ottobre 2016.

REGIONE

LAZIO

CITTADINI NON

ORGANIZZATI

ENTI TERRITORIALI E

LOCALI

GOVERNO CENTRALE

ORGANISMI

UE/INTERNAZIONALI

ENTI STRUMENTALI

E AZIENDE

REGIONALI

CONTROLLATE E

PARTECIPATE

CONSORZI

CAMERE DI

COMMERCIO

IMPRESEAZIENDE SANITARIE

AGENZIE

AMBIENTALI

SCUOLE, UNIVERSITÀ E

CENTRI DI RICERCA

SINDACATI E ASSOCIAZIONI

DI CATEGORIA

MASS MEDIA

ASSOCIAZIONI E

FORMAZIONI

SOCIALI (TERZO

SETTORE)

PERSONALE

REGIONALE

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Piano della performance 2017-2019

43

privati, dovrebbe riprendere vigore nei prossimi tre trimestri benché permangano le

incertezze dipendenti dall’andamento dell’economia mondiale. L’incremento dei prezzi al consumo registrato nell’area dell’Euro non dovrebbe modificare

nel breve periodo il profilo espansivo della politica monetaria adottato dalla Banca Centrale Europea (BCE). La ripresa dell’attività economica in Italia nel 2015 è risultata

modesta e si è mantenuta al di sotto di circa otto punti percentuali dei livelli pre-crisi che altre economie europee (per es. Germania e Francia) hanno assorbito e superato. L’economia italiana, ancora nel primo semestre del 2016, è apparsa dipendente dalla

politica monetaria espansiva e dagli stimoli provenienti dalle politiche di bilancio che, con il concorso della caduta dei corsi petroliferi, hanno compensato la frenata della domanda

mondiale. Per quanto riguarda il biennio 2016-2017, le previsioni sulla crescita mondiale22 sono

state riviste tra aprile e ottobre 2016 con una limatura al ribasso dello 0,3 per cento per il 2016 (dal 3,4 per cento al 3,1 per cento) e dello 0,2 per cento per il 2017 (dal 3,6 per

cento al 3,4 per cento). La revisione è la sintesi per il 2016 di una riduzione dell’attività economica nei Paesi avanzati (-0,2 per cento), di un incremento dell’attività nei Paesi emergenti (+0,1 per cento) e di un ulteriore rallentamento del commercio mondiale (-

0,4 per cento).23 Ai segnali di rafforzamento nel primo trimestre 2016 (+0,5 per cento), nell’economia dell’area dell’Euro, si sono sostituiti elementi di debolezza dell’attività

economica nel corso del secondo trimestre 2016 (+0,3 per cento). La debolezza della domanda globale e le tensioni geopolitiche rappresentano il principale freno all’economia dell’area. Per il 2016 si prevede24 un rafforzamento degli investimenti, sostenuti dalle

misure del “Piano Juncker” e un irrobustimento della domanda interna che controbilancerebbe il contributo negativo della componente estera, condizionata dal

rallentamento del commercio mondiale. Il Pil dell’Eurozona, sostenuto dai prezzi ancora contenuti del prezzo del petrolio e dall’azione di stimolo della politica monetaria della

BCE, che prosegue per assicurare il ritorno dell’inflazione su valori coerenti con la definizione di stabilità dei prezzi, è previsto25 in crescita a ritmi simili a quelli dell’anno precedente (tra 1,6 e 1,7 per cento).

Nelle stime del DEF 2017-2019, il Governo ipotizza una crescita del PIL reale dell’1,2 per

cento caratterizzata da un minor contributo della domanda estera e da un ritmo più sostenuto della domanda interna, derivante dalla ripresa del reddito disponibile delle famiglie, dal miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e, infine, dalle

prospettive positive di crescita degli investimenti anche nel settore delle costruzioni.

Nel quadro a legislazione vigente per il 2017-2019, le ipotesi di crescita del PIL indicano una prosecuzione sui ritmi annui del 2016 (+1,2 per cento) imputabile sia all’impulso degli investimenti (tra il 2,5 e il 2,8 per cento), sospinti dalle condizioni favorevoli nel

mercato del credito, sia alla domanda estera (tra il 3,5 e il 3,8 per cento); l’accelerazione

22 FMI, World Economic Outlook, aprile 2016 e ottobre 2016. 23 Rispetto al 2012 il commercio mondiale ha manifestato tassi di crescita sempre più ridotti a causa della debolezza degli investimenti, alla riduzione dei benefici derivanti dalla frammentazione produttiva, alle difficoltà di attuazione dei processi di liberalizzazione dei mercati e, infine, dal peso acquisito dalle economie emergenti – caratterizzate da un minor grado di aperture commerciale – nel commercio internazionale. 24 Ifo-Insee-Istat, Eurozone economic outlook, 12 aprile 2016 e 11 ottobre 2016; IMF, World Economic

Outlook, ottobre 2016. 25 Ifo-Insee-Istat, Eurozone economic outlook, 12 aprile 2016.

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Piano della performance 2017-2019

44

dei prezzi (dallo 0,2 per cento del 2016 all’1,8 per cento) sarebbe ascrivibile all’effetto

dell’applicazione delle clausole di salvaguardia in materia di Iva.26 Rispetto allo scenario tendenziale, quello programmatico prefigura una crescita media

dell’1,4 per cento all’anno attribuibile soprattutto ai consumi privati, che alla fine del triennio risulterebbero più elevati di un punto percentuale rispetto all’evoluzione

tendenziale; la variazione dei prezzi sarebbe più contenuta (tra l’1,3 e l’1,6 per cento). La manovra di bilancio programmata per il prossimo anno si concentra sull’abrogazione

delle clausole di salvaguardia relative agli aumenti delle imposte indirette previsti dalla legislazione vigente a partire dal 2017 e in prosecuzione anche nel 2018.

3.1.1 Quadro economico-finanziario e previsioni economiche La congiuntura internazionale e nazionale

L’economia internazionale, dopo la buona performance del 2014 (+3,4 per cento), nel 2015 è stata caratterizzata da un ritmo di crescita27 complessivamente più contenuto (+3,1 per cento) e differenziato, tra quello ottenuto dalle economie avanzate (+1,9 per

cento) e quello che ha contraddistinto i paesi emergenti28 (4,0 per cento) (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S1.1).

TAV. S1.1 - DEFR LAZIO 2017: PRODOTTO INTERNO LORDO PER IL MONDO E PER ALCUNI PAESI 2013-2015 (VARIAZIONI PERCENTUALI ANNUE)

AREE E PAESI 2013 2014 2015

PREVISIONI OTTOBRE 2016

2016 2017

Mondo 3,3 3,4 3,1 3,1 3,4 - Economie avanzate 1,2 1,8 1,9 1,6 1,8 - Economie emergenti e Paesi in via di sviluppo 4,9 4,6 4,0 4,2 4,6 - Area Euro -0,4 0,9 1,6 1,7 1,5 Brasile 3,0 0,1 -3,8 -3,3 0,5 Cina 7,7 7,3 6,9 6,6 6,2 India 6,6 7,2 7,3 7,6 7,6 Giappone 1,4 0,0 0,5 0,5 0,6 Russia 1,3 0,7 -3,7 -0,8 1,1 Stati Uniti 1,5 2,4 2,4 1,6 2,2 Italia (a) -1,7 0,1 0,7 0,8 0,6

Fonte: IMF, World Economic Outlook, aprile 2016 e ottobre 2016. (a) Tendenziale per il biennio 2016-2017, Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2016, settembre 2016

26 Come disposto dalla Legge di stabilità 2016, a partire dal 2017, è previsto l’incremento delle aliquote Iva

(sia ridotta sia ordinaria) per un gettito stimato in 15,1 miliardi; dal 2018 dovrebbero aumentare anche le accise sugli olii minerali ottenendo, complessivamente, un gettito di 19,6 miliardi. Contestualmente, a partire dal 2017, sono previste minori entrate a seguito della riduzione dell’aliquota Ires. 27 IMF, World Economic Outlook, aprile 2016. 28 Nelle economie emergenti, secondo le informazioni dell’International Monetary Fund (aprile 2016), è

proseguita, durante il 2015, sia la riduzione del ritmo di crescita che aveva contraddistinto il precedente biennio sia la differenziazione delle performances tra i Paesi: (i) una forte contrazione del prodotto – tra il

3,7 e il 3,8 per cento – in Brasile e Russia come conseguenza del calo dei prezzi delle materie prime di cui entrambi sono esportatori netti; ciò ha innescato un deflusso dei capitali che, a sua volta, ha prodotto un deprezzamento del cambio inducendo le autorità di politica monetaria a introdurre misure restrittive; (ii) un’evoluzione positiva della situazione economica in India che ha confermato le percentuali di crescita del 2014 (tra il 7,2 e il 7,3 per cento; (iii) la continuazione del processo di riequilibrio a favore della domanda domestica, in Cina, che – con la riduzione degli investimenti – ha visto contrarsi sia il volume delle impor-

tazioni sia l’attività manifatturiera; il prodotto, nel complesso, ha avuto un’evoluzione del 6,9 per cento, quattro decimi in meno rispetto al 2014.

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Piano della performance 2017-2019

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La flessione registrata nel prezzo del petrolio29 è la risultante delle aspettative connesse

a un ulteriore rallentamento della domanda mondiale e al contemporaneo incremento dell’offerta da parte dell’Iran, a seguito della revoca delle sanzioni internazionali30.

Per quanto riguarda alcune delle maggiori economie mondiali, nel secondo trimestre del

2016, il prodotto degli USA ha subito un’accelerazione, rispetto al primo trimestre, con un’espansione robusta della spesa delle famiglie che ha compensato la caduta degli

investimenti nel settore delle costruzioni. L’occupazione ha continuato a espandersi a ritmi sostenuti. In Giappone, il prodotto ha subito una decelerazione nel secondo trimestre come conseguenza sia della riduzione dei consumi privati sia della contrazione

delle esportazioni. Nel Regno Unito, considerata l’incertezza sulle ripercussioni economiche dell’uscita dall’Unione Europea, il prodotto ha accelerato nel secondo

trimestre 2016 (al netto, dunque, degli effetti della Brexit).

L’economia italiana, in particolare, dopo essere cresciuta nel 2015 (+0,7 per cento) per

il secondo anno31 (+0,1 per cento nel 2014), nel secondo trimestre del 2016, dopo il primo trimestre caratterizzato da un moderato ritmo di crescita (+0,3 per cento su base

congiunturale), registra la variazione nulla del PIL, mentre il tasso d’espansione degli investimenti fissi lordi è risultata pari a +0,2 per cento (+0,7 per cento nel primo trimestre). Nel terzo trimestre il prodotto è aumentato dello 0,3 per cento portando a

una variazione acquisita tendenziale, per l’anno in corso, dello 0,9 per cento.32

All'inizio del secondo semestre del 2016, l’attività produttiva33 del settore industriale (al

netto delle costruzioni) ha registrato un incremento (+0,4 per cento) che ha interessato tutti i comparti con variazioni comprese tra il 2,0 per cento (beni di consumo) e lo 0,5 per cento (prodotti energetici). I dati congiunturali del fatturato manifatturiero34 (+2,1

per cento a luglio rispetto al mese di giugno) confermano la positiva dinamica settoriale; l'incremento è stato determinato dall’andamento favorevole del mercato domestico (+3,2

per cento) mentre, sostanzialmente stabile, è risultato il mercato estero. D'altra parte, dopo i risultati sopra le attese ottenuti nel mese di giugno (+14,3 per cento rispetto a maggio), a luglio gli ordinativi hanno registrato una rilevante flessione (-10,8 per cento).

Nel secondo trimestre 2016, i consumi finali delle famiglie si sono espansi a un tasso

modesto (+0,2 per cento rispetto al trimestre precedente) mentre, a fronte di un incremento del reddito disponibile delle famiglie consumatrici (+1,3 per cento) più elevato dell'incremento dei consumi finali, la propensione al risparmio è aumentata del

9,6 per cento (+0,9 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2016). A settembre 2016 il clima di fiducia dei consumatori ha segnato un’ulteriore diminuzione causata sia

dal peggioramento del clima personale sia di quello corrente, mentre è stato osservato

29 Circa il 45 per cento in meno in media d’anno. 30 Nei mesi più recenti, le quotazioni del petrolio – con un’oscillazione tra i 40 e i 50 dollari al barile – hanno

risentito dell’incertezza relativa alla possibilità di un accordo tra i principali paesi produttori sulla riduzione delle estrazioni 31 Istat, Conti economici nazionali-Prodotto Interno Lordo e indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (revisione triennio 2013-2015), 23 settembre 2016. Per quel che riguarda il Pil in volume, la revisione del relativo tasso di variazione è stata positiva per il 2014 (+0,4 punti percentuali; la precedente stima era del -0,3 per cento) e negativa per l’anno 2015 (-0,1 punti percentuali; la precedente stima era del +0,8 per cento). 32 Istat, Conti economici trimestrali (III trimestre 2016), 1 dicembre 2016. 33 Istat, Produzione industriale (luglio 2016), 13 settembre 2016. 34 Istat, Fatturato e ordinativi nell’industria (giugno e luglio 2016), 27 settembre 2016.

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Piano della performance 2017-2019

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un miglioramento dei giudizi sul clima economico e, in misura più modesta, dei giudizi

sul clima futuro.

Nella rilevazione delle forze di lavoro35 del mese di agosto 2016 è stato registrato un lievissimo incremento degli occupati rispetto al mese precedente (+0,1 per cento, pari a

+13 mila unità); a luglio la contrazione era stata dello 0,3 per cento (-66 mila unità). Il lieve incremento è attribuibile alla componente femminile (+0,4 per cento), mentre si è

ridotta l'occupazione maschile (-0,2 per cento) sia delle classi 15-24 anni sia degli ultra-cinquantenni. Inoltre, l’incremento ha riguardato l’occupazione dipendente (+0,3 per cento pari a +47mila unità di cui 45mila dipendenti permanenti), a fronte di una

diminuzione dell’occupazione indipendenti (-0,6 per cento, ovvero -34mila unità). Il tasso di disoccupazione si è attestato all’11,4 e l’aggregato delle persone in cerca di

occupazione è risultato lievemente in diminuzione rispetto al mese precedente (-0,1 per cento). A settembre 2016, le attese degli imprenditori sull'andamento dell’occupazione appaiono in miglioramento in tutti i settori tranne in quello dei servizi.

3.1.2 Programmazione economico-finanziaria nazionale e previsioni a livello regionale

La programmazione nazionale

L’Italia, nel 2015, è cresciuta per il secondo anno e, in termini di finanza pubblica, il miglioramento dei conti è stato ottenuto con una riduzione, superiore alle attese, delle

spese e delle entrate. Il Consiglio dell’Unione europea36 del luglio 2015, a seguito di una richiesta di flessibilità avanzata dal Governo e connessa con la realizzazione di importanti riforme strutturali, aveva raccomandato uno sforzo di consolidamento pari ad almeno un

decimo di punto. Secondo le stime riportate nel Documento di economia e finanza per gli anni 2017-2019 (DEF 2017-2019), nel 2016, si determinerebbe un peggioramento del

saldo strutturale di 0,7 decimi di punto rispetto al 2015 a fronte dello 0,25 per cento accordato dalla Commissione europea ove le richieste di flessibilità dell’Italia fossero pienamente accolte.37 Lo scostamento (0,35 decimi di punto) non configurerebbe una

deviazione significativa, in quanto inferiore al limite dello 0,5 indicato dalle regole del Fiscal compact; anche nella media su due anni, che tiene conto del limitato scostamento

registrato nel 2015, la variazione sarebbe contenuta nel limite previsto.38 Nelle stime del DEF 2017-2019, il Governo – rivedendo al ribasso la previsione della Nota

di Aggiornamento del DEF 2016-2018 – ipotizza una crescita del PIL reale dell’1,2 per cento caratterizzata da un minor contributo della domanda estera e da un ritmo più

sostenuto della domanda interna sia per la ripresa del reddito disponibile delle famiglie sia per il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro sia, infine, per le

35 Istat, Occupati e disoccupati (agosto 2016, dati provvisori), 30 settembre 2016. 36 Raccomandazioni del Consiglio sul programma nazionale di riforma 2015 dell'Italia e che formula un parere

del Consiglio sul programma di stabilità 2015 dell'Italia (2015/C 272/16), 14 luglio 2015. 37 Dato il risultato 2015, -0,6 in termini strutturali, la variazione prevista dal percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine (0,5 per cento) comporterebbe nel 2016 un saldo pari a -0,1 per cento del PIL. L’attivazione delle clausole consentirebbe, invece, un margine di flessibilità pari a 0,5 decimi per le riforme strutturali e 0,3 per gli investimenti, con un limite complessivo di 0,75: ove tale flessibilità fosse accordata, il saldo strutturale potrebbe situarsi allo 0,85 per cento del PIL. 38 Una deviazione è considerata significativa se uguale o superiore allo 0,5 per cento del PIL in un anno, o allo 0,25 come media annua, in due anni consecutivi.

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Piano della performance 2017-2019

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prospettive positive di crescita degli investimenti anche nel settore delle costruzioni, dopo

i ripetuti cali dei nove precedenti anni. Nel quadro a legislazione vigente per il 2017-2019, le ipotesi di crescita del PIL indicano una prosecuzione sui ritmi annui del 2016 (+1,2 per cento) imputabile sia all’impulso degli investimenti (tra il 2,5 e il 2,8 per cento),

sospinti dalle condizioni favorevoli nel mercato del credito, sia alla domanda estera (tra il 3,5 e il 3,8 per cento); l’accelerazione dei prezzi (dallo 0,2 per cento del 2016 all’1,8

per cento) sarebbe ascrivibile all’effetto dell’applicazione delle clausole di salvaguardia in materia di Iva.39

Rispetto allo scenario tendenziale, in cui prevale la probabilità che le condizioni finanziarie, connesse a una politica monetaria espansiva, non si modifichino e che la

domanda mondiale si espanda a ritmi più sostenuti senza, nel contempo, incidere sui prezzi delle materie prime, quello programmatico prefigura una crescita media dell’1,4 per cento all’anno attribuibile soprattutto ai consumi privati, che alla fine del triennio

risulterebbero più elevati di un punto percentuale rispetto all’evoluzione tendenziale; la variazione dei prezzi sarebbe più contenuta (tra l’1,3 e l’1,6 per cento).

Lo stato dei conti pubblici, le previsioni tendenziali e gli obiettivi 2015-2019

Secondo quanto previsto dal Governo nel Documento di Economia e Finanza 2016-2018,40 l’indebitamento netto nel 2015 è risultato del 2,6 per cento, con una riduzione

dello 0,4 per cento rispetto al 2014; la contrazione è attribuibile interamente al calo della spesa per interessi (4,2 per cento nel 2015) mentre l’avanzo primario è risultato stabile (+1,6 per cento). La pressione fiscale, in attenuazione dal 2013, ha continuato a ridursi

(dal 43,6 del 2013 al 42,9 per cento del 2015) come effetto dell’introduzione, nel 2014, del credito d’imposta.41 Le misure di contenimento della spesa primaria corrente hanno

riportato la crescita a ritmi più moderati42 (attorno all’1,4 per cento) rispetto a quelli osservati nella prima parte dello scorso decennio (superiori al 4 per cento). La riduzione

degli oneri per il servizio del debito dal 2013 è imputabile alle misure eccezionali della politica monetaria;43 nelle stime del DEF 2016 questa si prevede una ulteriore arretramento nel prossimo triennio (dal 4,0 per cento del 2016 al 3,5 per cento del 2019).

Dopo il lieve incremento registrato nel 2015, il debito del quadro tendenziale è in

decremento, per l’anno in corso,44 di 3 decimi di punto per poi, nel biennio 2017-2018, raggiungere il 127,3 per cento rispetto; nel 2019 si stima un’incidenza del debito rispetto al PIL al 123,5 per cento. Nel prospetto a legislazione vigente 2016-2019, l’indebitamento

39 Come disposto dalla Legge di stabilità 2016, a partire dal 2017, è previsto l’incremento delle aliquote Iva

(sia ridotta sia ordinaria) per un gettito stimato in 15,1 miliardi; dal 2018 dovrebbero aumentare anche le accise sugli olii minerali ottenendo, complessivamente, un gettito di 19,6 miliardi. Contestualmente, a partire dal 2017, sono previste minori entrate a seguito della riduzione dell’aliquota Ires. 40 Documento di Economia e Finanza 2016-2018, approvato dal Consiglio dei Ministri n. 58, 10 aprile 2015. 41 Articolo 1 (Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati), Decreto-Legge 24 aprile

2014, n. 66, recante Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. 42 Il maggior contributo al rallentamento della spesa è il risultato dei provvedimenti che hanno limitato il

turnover dei dipendenti pubblici e congelato le retribuzioni pubbliche. Nello stesso periodo, al contrario, hanno continuato a crescere le prestazioni sociali anche se – con le riforme attuate negli anni novanta - la spesa pensionistica, in progressione del 2 per cento all’anno, manifesta un tasso che è la metà di quello registrato nel decennio precedente. 43 Cfr. Programma di acquisto di titoli pubblici, Board BCE, gennaio 2015. 44 Per il 2016, l’incidenza del debito sul prodotto è quasi un punto in più rispetto alle stime della Nota di

Aggiornamento al DEF 2015. La differenza è dovuta in parte dalla revisione al ribasso del tasso di crescita del prodotto nominale.

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Piano della performance 2017-2019

48

netto scenderebbe, progressivamente, dall’attuale 2,6 per cento del PIL fino a ottenere

un avanzo, pari allo 0,4 per cento del prodotto. Le modificazioni nelle previsioni tra i programmi di settembre 2015 e quella di aprile 2016, con un indebitamento tendenziale più contenuto, derivano, principalmente, dalle prospettive macroeconomiche meno

positive, da un lato, e dai minori oneri per il servizio del debito,45 dall’altro. Il saldo primario è stimato, per il 2016, all’1,7 per cento mentre la pressione fiscale, risentendo

degli effetti delle misure varate nel 2015 è prevista attestarsi al 42,8 per cento. Dal lato delle spese, l’incidenza sul PIL si ridurrebbe di 3,8 punti percentuali, dal 50,5 del

2015 al 46,7 per cento nel 2019 come conseguenza della diminuzione delle spese primarie correnti (oneri per redditi da lavoro dipendente e consumi intermedi); la spesa

in conto capitale, nel periodo 2016-2019, si ridurrebbero di 0,8 punti (dal 4,1 al 3,3 per cento). Dal lato delle entrate, l’incidenza sul PIL si contrarrebbe di circa 0,8 punti percentuali; le imposte dirette diminuirebbero di 0,8 punti per gli effetti della riduzione

dell’aliquota dell’Ires mentre aumenterebbe di 0,3 punti il gettito delle imposte indirette inglobando l’applicazione delle clausole di salvaguardia in tema di Iva. Per il biennio 2016-

2017, a seguito degli effetti degli sgravi per i neoassunti46 introdotti con le leggi di stabilità per il 2015 e il 2016, l’incidenza sul PIL dei contributi sociali si ridurrebbe.

La politica di bilancio per il 2017, in considerazione di un quadro macroeconomico ancora caratterizzato da una debole ripresa, si preannuncia più espansiva rispetto alla

programmazione della Nota di Aggiornamento al DEF 2016-2018; il miglioramento del contesto macroeconomico, atteso nel biennio 2018-2019, determinerebbe un orientamento delle politiche di bilancio più restrittivo. Nel quadro programmatico il

Governo conferma un’incidenza dell’indebitamento netto rispetto al PIL pari al 2,3 per cento; nel biennio 2017-2018 vi sarebbe una riduzione (all’1,8 e allo 0,9 per cento) cui

dovrebbe seguire un lieve surplus (pari allo 0,1 per cento del PIL) nel 2019. Il raggiungimento del pareggio di bilancio in termini strutturali, obiettivo programmatico

per il 2018, secondo la Nota di Aggiornamento al DEF 2016-2018, è posticipato a dopo il 2019, anno in cui il disavanzo strutturale si collocherebbe allo 0,2 per cento del PIL. Alla discesa del rapporto tra il debito e il PIL, sia nel quadro tendenziale sia in quello

programmatico, prevedendo, per la fine del 2019, una percentuale del 123,8 per cento, contribuirebbero tre principali fattori: le stime sull’aumento del prodotto nominale; la

riduzione degli oneri per il servizio del debito e il programma di privatizzazioni. Nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 201647 è stato

delineato un quadro macroeconomico meno favorevole rispetto a quello del Documento di economia e finanza 2016 di aprile. Il nuovo quadro macroeconomico deriverebbe dal

peggioramento delle condizioni di contesto internazionali: da un lato, l’indebolimento del commercio mondiale e, dall’altro, il rialzo dei corsi petroliferi con effetti negativi, accentuati dall’apprezzamento del tasso di cambio, sulle esportazioni e sull’attività

produttiva nazionale. L’orientamento della politica di bilancio, nell’aggiornamento di settembre 2016, rimane invariato rispetto alla programmazione del DEF di aprile; la

variazione degli obiettivi dipenderebbe dal peggioramento congiunturale sopraggiunto

45 Le stime della Commissione europea (febbraio 2016), valutando la spesa per interessi sul debito circa lo 0,1 per cento del PIL l’anno in più rispetto alle previsioni del Governo italiano, individuano un disavanzo più elevato per il biennio 2016-2017 e pari, rispettivamente, al 2,5 e all1,5 per cento del PIL 46 Legge del 23 dicembre 2014, n. 190, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello

Stato (legge di stabilità 2015) e legge di stabilità 2016 del 28 dicembre 2015, n. 208. 47 Approvata nel Consiglio dei Ministri n. 133 del 27 settembre 2016.

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Piano della performance 2017-2019

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nei mesi successivi ad aprile. La politica di bilancio rimarrebbe, dunque, espansiva nel

2017 per poi, nel successivo biennio, evolvere in senso moderatamente restrittivo. Considerata la situazione congiunturale, è prevalsa l’opzione di non avviare correzioni strutturali nel 2017 e, come indicato nella programmazione di aprile, viene confermata

l’intenzione di non applicare l’inasprimento sulle imposte indirette disposto dalla legge di stabilità 201548; la compensazione parziale degli effetti del minor gettito dovrebbe

avvenire sia con interventi di contrasto all’evasione e all’elusione sia con provvedimenti per la revisione della spesa. Inoltre, per il 2017, la Nota prospetta49 ulteriori interventi in materia previdenziale e di sostegno degli investimenti pubblici e privati.

Lo scenario tendenziale, riportato nella Nota di aggiornamento, prevede che il PIL

dell’Italia aumenti dello 0,8 per cento nel 2016 e rallenti ulteriormente (0,6 per cento) nel 2017 (era, ancora, dell’1,2 per cento la previsione di aprile); l’inflazione50, prevista allo 0,1 per cento per il 2016, salirebbe all’1,7 nel 2017.51 Nello scenario programmatico,

il Governo prospetta per il 2017 una crescita del prodotto più elevata di 0,4 punti rispetto allo scenario a legislazione vigente;52 l’inflazione, al contrario, molto più contenuta

rispetto al quadro tendenziale, si attesterebbe allo 0,9 per cento. Le differenze tra i due scenari dipenderebbero: dall’annullamento dell’inasprimento delle aliquote dell’IVA previsto dalle clausole di salvaguardia e da altri interventi, compresi nella prossima legge

di bilancio, in materia di investimenti pubblici in infrastrutture, incentivi fiscali in favore delle imprese che avviano investimenti, sistema previdenziale. In relazione ai conti

pubblici per il 2016, la Nota rivede solo marginalmente le stime di aprile: a causa della minor crescita, l’indebitamento netto passerebbe dal 2,3 al 2,4 per cento del PIL a cui corrisponde, nel quadro programmatico, un saldo di bilancio strutturale (ossia al netto

degli effetti del ciclo economico e delle misure una tantum) pari a 1,2 per cento, senza variazioni rispetto alle stime di aprile ma in peggioramento rispetto agli obiettivi del 2015

(0,7 per cento) per il 2016.

Le misure contenute nella legge di stabilità per il 2017, produrranno, rispetto allo scenario di aprile, un incremento dell’indebitamento netto (in percentuale del PIL) di due decimi di punto (da 1,8 a 2,0 per cento); la mancata applicazione delle clausole di salvaguardia

48 Le clausole di salvaguardia prevedevano un aumento delle aliquote dell’IVA (e dal 2018 anche delle accise sugli olii minerali) il cui maggior gettito era stimato in 15,1 miliardi nel 2017 e a 19,6 miliardi a partire dall’anno successivo. 49 Gli interventi saranno definiti con il disegno di legge di bilancio che verrà presentato al Parlamento entro il 20 ottobre. 50 Misurata con il deflatore dei consumi. 51 Il 26 settembre, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB) – organismo indipendente con il compito di

svolgere analisi e verifiche sulle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica del Governo e di valutare il rispetto delle regole di bilancio nazionali ed europee – ha validato il quadro macroeconomico tendenziale per gli anni 2016 e 2017. La previsione tendenziale per il 2018 e 2019, non oggetto di validazione formale, è eccessivamente ottimistica riguardo sia alla crescita reale sia all’inflazione. Nell’insieme, l’evoluzione del PIL nominale è più elevata rispetto ai valori mediani del panel UPB di oltre cinque decimi di punto nel 2018

e due decimi di punto nel 2019; rispetto ai valori massimi, la previsione della Nota di aggiornamento al DEF del PIL nominale tendenziale si colloca nel 2018 due decimi sopra il limite e in prossimità di esso nel 2019. 52 L’UPB ha trasmesso al MEF i propri rilievi critici che evidenziano un eccessivo ottimismo delle previsioni ufficiali per il 2017. In assenza di una revisione coerente con tali rilievi del quadro programmatico pubblicato nella Nota, non è possibile per l’UPB procedere a una validazione positiva. Per il 2017 la crescita reale del PIL risulterebbe fuori linea rispetto alle stime del panel UPB superando di tre decimi di punto il valore mediano delle previsioni (pari a 0,7 per cento) e di due decimi di punto il limite più elevato di tali stime (pari a 0,8 per cento). La divergenza è da imputare alla dinamica della domanda interna, con particolare riferimento

agli investimenti. Questi ultimi si espandono di circa un punto percentuale in più rispetto al valore mediano dei previsori UPB. I consumi delle famiglie appaiono in prossimità del limite più elevato delle previsioni UPB.

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Piano della performance 2017-2019

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(aumento dell’IVA) avrebbero un impatto positivo sul tasso di crescita del PIL pari a 0,3

punti percentuali nel 2017 e le altre misure espansive fornirebbero un ulteriore contributo di 0,3 punti percentuali. Il disavanzo programmatico, inoltre, potrebbe accrescersi (fino ad altri 0,4 punti percentuali del prodotto, circa 7,7 miliardi), per finanziare maggiori

spese connesse con eventi eccezionali (messa in sicurezza del territorio e del patrimonio immobiliare e gestione dei flussi migratori).

Il programma nazionale di riforma53

La strategia riformatrice riportata nel PNR 2016, in termini generali, ponendosi in continuità con gli interventi già avviati da alcuni anni e in linea con le Raccomandazioni

formulate dal Consiglio dell’Unione europea nell’ambito della procedura di sorveglianza degli squilibri macroeconomici, si concentra sul funzionamento dei mercati del lavoro e dei prodotti, la competitività del sistema produttivo, il funzionamento del sistema

bancario e il finanziamento delle imprese, il contesto istituzionale in cui si svolge l’attività economica.

Le Regioni, dal canto loro, hanno contribuito determinando effetti significativi54 sui territori di competenza, agendo sul mercato del lavoro, sulla qualità del capitale umano,

sugli investimenti privati e pubblici, sull’attività di ricerca, sviluppo e innovazione, sulle condizioni di contesto che influenzano la produttività delle imprese e l’allocazione delle

risorse. In particolare, per specifici ambiti: - Revisioni della spesa e agevolazioni fiscali. La policy, prosegue la fase di razionalizzazione dei centri di acquisto, il processo di digitalizzazione e la definizione dei

costi standard. - Ampliamento della base imponibile, tassazione e lotta all’economia sommersa. La

policy, dopo la riforma della tassazione locale sulla proprietà e sui servizi indivisibili per l’abitazione principale (IMU, TASI), proseguirà con la riduzione della pressione fiscale

sulle imprese55 e con misure fiscali sul regime del gruppo IVA e sull’imposizione sui redditi d’impresa. - Produttività e competitività esterna. Le policy riguardano principalmente le

infrastrutture per le quali (Piano strategico nazionale della portualità e della logistica, aeroporti di interesse nazionale, Piano Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale

delle aree urbane degradate; contributi per servizi di trasporto combinato intermodale, ecc.). - Sistema giudiziario. Nell’ultimo quinquennio sono stati registrati, segnali di

miglioramento nel settore della giustizia civile; in particolare, si sono ridotti i contenziosi e le pendenze.

L’azione di contrasto alla corruzione è stata ampliata con i recenti provvedimenti normativi nel settore dei contratti pubblici, caratterizzati da un maggior rigore, in

53 Nell’ambito del semestre europeo, in base all’Analisi annuale sulla crescita della Commissione europea e

alle linee guida stabilite dal Consiglio europeo del mese di marzo, il PNR definisce annualmente gli interventi da adottare per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di crescita, produttività, occupazione e sostenibilità. 54 Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome (16/036/CR07/C3), “Programma Nazionale di Riforma (PNR 2016) per il DEF: contributo delle Regioni e delle Province autonome al Programma Nazionale di Riforma 2016 (PNR 2016)”, 24 marzo 2016. 55 Riforma della tassazione locale sugli 'imbullonati' e sui terreni agricoli; riduzione dell'IRES al 24 per cento

nel 2017; agevolazioni fiscali per il rilancio degli investimenti (ammortamento al 140 per cento per l'acquisto di beni strumentali; esclusione dei beni immobili strumentali dal patrimonio dell’impresa.

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Piano della performance 2017-2019

51

particolare, presìdi più stringenti in termini di trasparenza delle informazioni e gestione

dei conflitti di interesse e funzioni di controllo attribuite all’Autorità di settore (ANAC).

3.1.3 Il contesto regionale La popolazione e la dinamica demografica

La popolazione residente56 nel Lazio al 1° gennaio 2015 ha raggiunto i 5,892 milioni di abitanti (2,841 milioni di maschi e 3,050 milioni di femmine); nel triennio 2013-2015 la

popolazione residente laziale è aumentata, in valore assoluto, di oltre 335mila unità (+6,0 per cento). L’espansione demografica è concentrata nella provincia di Roma (+7,5

per cento), area di residenza di quasi il 74 per cento della popolazione regionale. Per il 201657 viene indicata un’ulteriore espansione della popolazione regionale, attorno allo 0,6 per cento rispetto al 2015, che raggiungerebbe i 5,925 milioni di abitanti; il

superamento della soglia dei sei milioni di abitanti dovrebbe avvenire tra 2018 e 2019.

Le tendenze demografiche 2002-2016 (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S1.2) segnalano che: (a) la quota di popolazione giovane (0-14 anni) si mantiene stabile, oscillando tra il 13,7 e il 13,9 per cento; (b) tende a contrarsi (dal 68,1 per cento

all’attuale 65,3 per cento) la quota di popolazione adulta e in età lavorativa (15-64 anni); (c) per la combinazione delle due precedenti dinamiche, si verifica il progressivo

innalzamento dell’età media della popolazione (da 41,9 anni a 44,3 anni) e l’ampliamento del volume di popolazione anziana (dal 18,0 per cento al 20,9 per cento).

I principali indicatori strutturali regionali58 evidenziano: (a) dipendenza strutturale a un ritmo d’incremento dell’1 per cento all’anno (dal 46,8 per cento del 2002 all’attuale 53,0

per cento); (b) dipendenza degli anziani con dinamica di crescita annua elevata (dal 26,5 per cento al 32,0 per cento); (c) indice di vecchiaia, attualmente pari al 152,1 per cento,

in aumento di circa l’1,2 per cento all’anno.

56 La popolazione residente è costituita in ciascun Comune dalle persone aventi dimora abituale nel Comune stesso. Non cessano di appartenere alla popolazione residente le persone temporaneamente dimoranti, in

altro Comune o all’estero, per l’esercizio di occupazioni stagionali o per causa di durata limitata. Fonte: Istat (i.Stat), Popolazione residente al 1° gennaio, 7 maggio 2014. 57 Fonte: Istat (i.Stat), Previsioni demografiche 2011-2065 su dati pre-Censimento 2011 (popolazione residente al 1° gennaio-scenario centrale), 24 maggio 2016. 58 La dipendenza strutturale misura il rapporto tra popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e popolazione in età attiva (15-64 anni); la dipendenza degli anziani misura il rapporto tra la popolazione di

65 anni e più e la popolazione in età attiva (15-64 anni); l’indice di vecchiaia stima il rapporto tra la popola-zione di 65 anni e più e la popolazione di età 0-14 anni.

TAV. S1.2 – DEFR LAZIO 2017: INDICATORI DEMOGRAFICI DEL LAZIO. ANNO 2002 E 2012-2016 (VALORI PERCENTUALI AL 1 GENNAIO)

VARIABILI 2002 2012 2013 2014 2015 2016

Popolazione 0-14 anni 13,8 13,8 13,9 13,8 13,8 13,7

Popolazione 15-64 anni 68,1 65,9 65,4 65,7 65,5 65,3

Popolazione 65 anni e più 18,0 20,2 20,7 20,5 20,7 20,9

Indice di dipendenza strutturale 46,8 51,7 52,8 52,2 52,6 53,0

Indice di dipendenza degli anziani 26,5 30,7 31,6 31,2 31,6 32,0

Indice di vecchiaia 130,4 146,3 149,3 148 149,8 152,1

Età media della popolazione (anni) 41,9 43,7 43,9 43,9 44,1 44,3

Fonte: elaborazioni su dati Istat (i.Stat), Indicatori demografici, 24 maggio 2016.

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Piano della performance 2017-2019

52

Le attività produttive regionali

La fase di recupero dei livelli di attività pre-crisi, iniziata nel 2014 con ritmi sostenuti, è proseguita nel 2015. Fonti non ufficiali59 indicano che, per il 2015, il prodotto è cresciuto

in linea con l’andamento nazionale sia per il contributo della componente dei consumi sia per il traino della domanda estera. A differenza del 2014, in cui il forte rimbalzo del

prodotto derivava, per intero, dalla performance delle attività terziarie, nel 2015, tutti i settori – tranne il comparto delle costruzioni – sono risultati in crescita.

Il valore aggiunto regionale in volume, tra 2011 e 2013, ovvero dopo la lieve ripresa seguente la prima crisi economico-finanziaria mondiale e dopo la seconda crisi

intervenuta a metà 2011, si è complessivamente contratto del 4,6 per cento, passando da 166,9 miliardi del 2011 ai 159,3 miliardi del 2013, il livello di offerta raggiunto nei dieci precedenti anni. Nel 2014 è stata complessivamente annullata la perdita del 2013.

Tuttavia, la sintesi dell’offerta in valore tra il 2007 e il 2014 permane, in tutti i settori economici, al disotto dei valori pre-crisi.

L’evoluzione del sistema produttivo ha indotto una parziale redistribuzione del prodotto: sostanzialmente invariato il peso del settore primario, poco al disotto dell’1 per cento;

stabile anche il peso del settore industriale (attorno al 10,1-10,2 per cento) con la lieve contrazione della manifattura60 e con la perdita consistente di offerta del comparto delle

costruzioni che attualmente rappresenta meno del 4 per cento del prodotto (nel 2007 superava il 5 per cento con un’offerta annua prossima ai 9 miliardi); in ulteriore ampliamento il peso dei servizi, passati dall’83,9 per cento all’85 per cento come sintesi

di un processo di ridimensionamento dei rami del commercio all’ingrosso61 (dal 29,6 al 26,6 per cento), di espansione sia dei rami terziari di rango elevato62 (dal 30,3 al 32 per

cento) sia delle attività non esposte (o parzialmente esposte) alla concorrenza63 (dal 23,9 al 26,4 per cento).

Le imprese attive a fine periodo sono passate da 475.489 a 478.372 con una progressione annua dello 0,6 per cento; la dinamica delle imprese iscritte tra il 2014 e il 2015 (+1,9

per cento) è risultata inferiore a quella delle imprese cessate (+3,9 per cento) come conseguenza dei contraccolpi delle due precedenti crisi (cfr. Appendice statistica al DEFR

2017, tav. S1.5).

59 Prometeia. 60 In dettaglio: (-) industrie alimentari, delle bevande e del tabacco; (-) industrie tessili, confezione di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e simili; (-) industria del legno, della carta, editoria; (-) fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, fabbricazione di prodotti chimici e farmaceutici; (-) fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche e altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi; (-) attività metallurgiche, fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature;

(-) fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, fabbricazione di apparecchiature elettriche, fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a; (-) fabbricazione di mezzi di trasporto; (-) fabbricazione

di mobili, altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature. 61 L’aggregato comprende: commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli, trasporti e magazzinaggio, servizi di alloggio e di ristorazione, servizi di informazione e comunicazione. 62 L’aggregato comprende: attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi di supporto 63 L’aggregato comprende: amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria, istruzione,

sanità e assistenza sociale, attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, riparazione di beni per la casa e altri servizi.

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Piano della performance 2017-2019

53

TAV. S1.5 – DEFR LAZIO 2017: IMPRESE ATTIVE, ISCRITTE E CESSATE. ANNI 2014 - 2015 (UNITÀ)

SETTORI 2014 2015 VARIAZIONI 2014/2015

ISCRITTE CESSATE ATTIVE A FINE

PERIODO ISCRITTE CESSATE

ATTIVE A FINE

PERIODO ISCRITTE CESSATE

ATTIVE A FINE

PERIODO

Agricoltura, silvicoltura e pesca 1.182 1.963 43.189 1.342 1.837 42.817 13,5 -6,4 -0,9

Industria in senso stretto 761 1.625 31.574 820 1.743 31.307 7,8 7,3 -0,8

Costruzioni 3.447 4.399 72.499 3.487 4.663 72.300 1,2 6,0 -0,3

Commercio 6.401 8.751 141.888 6.004 8.928 141.846 -6,2 2,0 -0,0

- di cui: al dettaglio 3.893 5.506 85.335 3.700 5.519 85.137 -5,0 0,2 -0,2

Trasporti e magazzinaggio 435 892 17.699 418 1.306 17.333 -3,9 46,4 -2,1

Servizi di alloggio e ristorazione 1.457 2.193 38.426 1.377 2.428 39.681 -5,5 10,7 3,3

Finanza e servizi alle imprese 5.746 5.521 92.632 5.693 5.705 94.992 -0,9 3,3 2,5

- di cui: attività immobiliari 359 769 19.358 379 767 19.646 5,6 -0,3 1,5

Altri servizi e altro n.c.a. 1.422 2.255 37.221 1.509 2.148 37.815 6,1 -4,7 1,6

Imprese non classificate 20.960 3.037 361 21.945 3.076 281 4,7 1,3 -22,2

Totale 41.811 30.636 475.489 42.595 31.834 478.372 1,9 3,9 0,6

Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere-Movimprese.

La riduzione più consistente delle imprese attive a fine periodo riguarda il trasporto e

magazzinaggio (-2,1 per cento). Negli altri settori sono state osservate riduzioni nel settore primario (-0,9 per cento), nell’industria in senso stretto (-0,8 per cento) e nelle

costruzioni (-0,3 per cento). Le variazioni negative sono state compensate da percentuali di crescita compresi tra l’1,6 per cento (altri servizi) e il 3,3 per cento (servizi di alloggio e ristorazione). Non sono stati osservati modificazioni rilevanti nella composizione

settoriale delle imprese: il 64,6 per cento delle imprese a fine periodo 2015 era attiva nel comparto delle costruzioni (15,1 per cento), in quello del commercio (29,7 per cento)

e in quello della finanza e dei servizi alle imprese (19,9 per cento). La domanda estera, l’accumulazione di capitale e il finanziamento

Nel periodo successivo alle due crisi finanziarie, quella del 2007 e quella del 2011, la

domanda estera, impegnata a ricostituire e sopravanzare i livelli di export pre-crisi64, è stata caratterizzata da due principali fenomeni che hanno modificato la rilevanza del commercio estero regionale: la quota di esportazioni regionali (rispetto al PIL regionale)

si è ampliata (nel 2015 ha raggiunto l’11 per cento) e l’incidenza delle esportazioni re-gionali (rispetto al totale delle esportazioni nazionali) è aumentata (nel 2015 il contributo

regionale è stato del 10 per cento). Nel 2015 il valore delle esportazioni ha superato i 20 miliardi e ha conseguito

un’espansione, rispetto al 2014, del 10,4 per cento. Il rafforzamento complessivo della componente estera della domanda è stato determinato (in presenza, comunque, di

oscillazioni dei saggi annui) laddove sussiste una maggior concentrazione settoriale: un gruppo di settori (coke e prodotti petroliferi raffinati; sostanze e prodotti chimici; articoli

farmaceutici, chimico-medicali e botanici; mezzi di trasporto) rappresenta, infatti, una quota, in crescita di circa un punto all’anno, che è passata dal 64,3 per cento del 2013 al 66,7 per cento del 2015 per un valore prossimo ai 13,5 miliardi. Per questo gruppo di

64 Per contrastare la recessione – secondo un’indagine su un campione rappresentativo di imprese manifatturiere (Istat, Rapporto annuale 2014 - La situazione del Paese, maggio 2014) – le imprese attive nelle industrie delle bevande e dell’elettronica-elettromedicale hanno rafforzato le pratiche di commercializzazione in Italia e all’estero mentre le aziende della metallurgia e dei macchinari hanno rivolto questo tipo di strategia principalmente all’estero. All’attivazione di nuove relazioni produttive (Joint ventures,

consorzi, reti) hanno invece fatto ricorso in prevalenza imprese appartenenti a settori a elevata intensità di capitale o caratterizzati da gradi molto diversi di integrazione verticale.

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Piano della performance 2017-2019

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settori, nell’ultimo triennio, è possibile osservare che: (a) gli andamenti annui sono

particolarmente altalenanti per il coke e prodotti petroliferi raffinati; (b) il settore che produce sostanze e prodotti chimici, con un volume in valore medio annuo superiore a 1,9 miliardi e con fasi alterne, oscilla attorno a una quota (stabile) dell’11 per cento; (c)

la produzione di articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici, con dinamiche di crescita sempre positive e, mediamente, dell’ordine del 13,5 per cento, è passata da un

livello di 7,2 miliardi in valore a 9,1 miliardi; il peso relativo di questo settore si è in-crementato passando dal 40,6 per cento del 2013 al 45,1 per cento del 2015; (d) il settore dei mezzi di trasporto, che ha risentito, certamente, sia della prolungata fase

recessiva sia della particolare contingenza del comparto circa la ridefinizione delle strate-gie produttive, pur avendo ripreso vigore, vede contrarsi il suo peso relativo (dall’8 per

cento all’attuale 6,2 per cento). Considerando che oltre il 70 per cento della domanda estera è destinata ai paesi UE, i risultati delle analisi macroeconomiche delle principali aree geografiche spiegano le performance del 2015: la prosecuzione della contrazione

verso i paesi asiatici (-26,4 per cento in Cina e -27,2 per cento in Giappone) e la forte crescita delle vendite verso gli Stati Uniti (+7,3 per cento).

I prestiti bancari alle imprese, alla fine del 2015, sono tornati a contrarsi (-5,1 per cento) dopo la ripresa del 2014 (+2,9 per cento), In base alle informazioni sull’intermediazione

finanziaria nell’ultimo triennio65 i prestiti all’economia laziale ammonterebbero, complessivamente, a circa 479 miliardi di cui 267 al settore privato. Oltre 98 miliardi

(erano più di 103 nel 2014) è l’ammontare delle consistenze di fine periodo che gli intermediari finanziari hanno concesso alle imprese; a eccezione di alcune branche della manifattura, la riduzione dei prestiti è attribuibile al basso ritmo di crescita dell’attività

produttiva che continua a condizionare l’attività di accumulazione. L’incremento delle richieste di prestiti ha interessato le imprese dei servizi mentre la domanda di

finanziamenti nel settore delle costruzioni appare stabilizzata. Sul finire del 2015, tuttavia, l’aumento delle richieste di credito bancario è risultato meno intenso per le

banche di dimensione medio-grande che hanno concluso l’anno, pur con un miglioramento delle condizioni di offerta, con una riduzione, rispetto al 2014, del 5,6 per cento. Sostanzialmente invariato il livello delle concessioni alle piccole imprese.

Nel 2015 sono stati osservati miglioramenti nelle condizioni di accesso al credito dovuto,

in primis, al comportamento fortemente espansivo della politica monetaria che, a seguito dei contenuti costi di provvista, ha permesso agli intermediari di predisporre offerte concorrenziali. L’allentamento delle condizioni ha riguardato le imprese dei servizi e della

manifattura; sono in via di stabilizzazione i criteri di offerta per l’attività delle costruzioni. Dopo la fase stazionaria che ha riguardato la domanda di prestiti da parte delle famiglie

(attorno ai 60 miliardi nel biennio 2013-2014), nel 2015 si è rafforzata la richiesta di mutui per l’acquisto di abitazioni e per il credito al consumo (+4,4 per cento). L’allentamento delle condizioni di accesso, anche per i prestiti concessi alle famiglie,

hanno interessato – indistintamente, anche per le posizioni considerate più rischiose – gli spread applicati.

Il mercato del lavoro

Nel corso del 2015, dopo il rilevante incremento del 2014 (+3,4 per cento), l’occupazione regionale è moderatamente aumentata (+0,3 per cento) superando i 2,308 milioni di

65 Banca d’Italia, Segnalazioni di vigilanza, giugno 2016.

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Piano della performance 2017-2019

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unità occupate, con un incremento assoluto, rispetto al 2013, di 83.400 unità. La crescita

del 2015, a cui hanno contribuito le misure introdotte con il Jobs Act (sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato, principalmente), non ha, tuttavia, riguardato entrambe le componenti di genere ma solo quella maschile; dopo il picco raggiunto nel

2014, è stata registrata una contrazione dello 0,6 per cento di donne occupate nel 2015.

Il tasso di occupazione,66 pur in presenza di un gap di genere di 16 punti percentuali, si sta, gradualmente, riavvicinando ai valori pre-crisi; nel 2015 il tasso complessivo è stato pari al 59 per cento, quello maschile è stato il 67,2 per cento e quello femminile il 51 per

cento. Dopo il picco del 2014 (+12,5 per cento), il tasso di disoccupazione nella classe di età di 15-64 anni è sceso, nel 2015, di 0,7 punti percentuali portandosi all’11,8 per cento

(il tasso nazionale è il 12,1 per cento). Il tasso maschile, storicamente più basso di quello femminile, nell’ultimo anno si è ridotto meno (dal 12 all’11,5 per cento) del corrispondente tasso femminile (dal 13,2 al 12,3 per cento).

Nel 2015, le forze di lavoro, con la crescita degli occupati (6.900 unità in più) inferiore

alla riduzione del numero di disoccupati (19.400 unità in meno), sono risultate in flessione dello 0,5 per cento rispetto al 2014, raggiungendo i 2,620 milioni di unità: la partecipazione al mercato del lavoro delle persone in età lavorativa67 si è, dunque,

contratta passando dal 67,3 per cento del 2014 all’attuale 67 per cento. Il mix di fenomeni che ha riguardato sia gli aspetti demografici sia le modificazioni strutturali del

mercato del lavoro hanno prodotto un’ulteriore accentuazione del gap della partecipazione di genere che si ampliato passando dai 16,7 punti dl 2014 agli attuali 18 punti percentuali.

TAV. S1.6 – DEFR LAZIO 2017: FORZE DI LAVORO E INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO PER GENERE DELLA REGIONE LAZIO. ANNI 2011-2015 (VALORI ASSOLUTI ESPRESSI IN MIGLIAIA DI UNITÀ; TASSI ESPRESSI IN PERCENTUALE; VARIAZIONI PERCENTUALI SULL’ANNO PRECEDENTE)

VOCI 2011 2012 2013 2014 2015 2012 2011

2013 2012

2014 2013

2015 2014

Forze di lavoro (a) 2.405,55 2.477,39 2.528,29 2.631,09 2.618,60 3,0 2,1 4,1 -0,5

- maschi 1.371,96 1.392,37 1.417,42 1.466,08 1.472,55 1,5 1,8 3,4 0,4

- femmine 1.033,60 1.085,02 1.110,87 1.165,02 1.146,05 5,0 2,4 4,9 -1,6

Occupati (a) 2.195,54 2.214,61 2.225,54 2.302,07 2.308,98 0,9 0,5 3,4 0,3

- maschi 1.261,76 1.259,14 1.261,80 1.290,71 1.303,43 -0,2 0,2 2,3 1,0

- femmine 933,78 955,47 963,74 1.011,37 1.005,55 2,3 0,9 4,9 -0,6

Disoccupati (a) 210,01 262,78 302,75 329,02 309,62 25,1 15,2 8,7 -5,9

- maschi 110,19 133,22 155,62 175,37 169,12 20,9 16,8 12,7 -3,6

- femmine 99,82 129,55 147,13 153,65 140,50 29,8 13,6 4,4 -8,6

Inattivi (a) 2.359,66 2.349,88 2.406,02 2.381,79 2.417,99 -0,4 2,4 -1,0 1,5

- maschi 887,87 900,33 934,24 929,00 933,02 1,4 3,8 -0,6 0,4

- femmine 1.471,79 1.449,55 1.471,78 1.452,79 1.484,96 -1,5 1,5 -1,3 2,2

Tasso di attività (b) 64,5 65,9 65,7 67,3 67,0 2,1 -0,3 2,5 -0,4

- maschi 75,0 75,3 74,7 75,8 76,1 0,5 -0,9 1,5 0,4

- femmine 54,6 56,8 57,1 59,1 58,2 4,2 0,4 3,6 -1,5

Tasso di occupazione (b) 58,8 58,8 57,7 58,8 59,0 0,0 -1,8 1,8 0,4

- maschi 68,9 68,0 66,3 66,5 67,2 -1,3 -2,4 0,2 1,0

- femmine 49,2 50,0 49,4 51,2 51,0 1,6 -1,2 3,6 -0,4

Tasso di disoccupazione 8,7 10,6 12,0 12,5 11,8 21,5 12,9 4,4 -5,4

- maschi 8,0 9,6 11,0 12,0 11,5 19,1 14,7 9,0 -4,0

- femmine 9,7 11,9 13,2 13,2 12,3 23,6 10,9 -0,4 -7,0

Fonte: elaborazioni su dati Istat (I.Stat), Lavoro, marzo 2015. – (a) Classe di età 15 anni e più. – (b) Classe di età 15-64 anni.

66 Classe di età 15-64 anni. 67 Classe di età 15-64 anni.

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Piano della performance 2017-2019

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Durante la prima parte del 2016, considerando che la voce Articoli farmaceutici, chimico-

medicinali e botanici rappresenta, mediamente, il 40 per cento del volume d’export regionale semestrale,68 si è avuta una flessione proprio del farmaceutico che ha riportato le esportazioni sui livelli del 2014; al netto dell’export farmaceutico le vendite all’estero

sono progredite dell’1,4 per cento trainate dal settore dei mezzi di trasporto e da quello aerospaziale. Nello stesso periodo, nel mercato del lavoro laziale è proseguito il trend

positivo dell’occupazione (+36 mila unità rispetto al primo semestre 2015) a beneficio delle classi d’età più giovani (15-34 anni) e del lavoro a tempo indeterminato e come conseguenza del prolungamento delle agevolazioni contributive.69 L’incremento

dell’occupazione ha coinvolto, in egual misura, la componente maschile e quella femminile aumentando nel settore terziario e primario e diminuendo nell’industria in

senso stretto e nelle costruzioni. Andamento congiunturale delle imprese e previsioni di crescita regionale 2017-2019

La consistenza delle imprese della provincia di Roma al 30 giugno 2016, pari al 79 per

cento circa di tutte le imprese laziali registrate, risultava pari a 482.269 unità con un incremento, rispetto al 30 giugno 2015, di 6.265 unità. La crescita congiunturale è stata dell’1,3 per cento con una dinamica d’espansione in rallentamento (cfr. Appendice

statistica al DEFR Lazio 2017, tav. S1.10). TAV. S1.10 - DEFR LAZIO 2017: CONSISTENZE, VARIAZIONI E QUOTE (30 GIUGNO 2015-30 GIUGNO 2016) DELLE IMPRESE REGISTRATE PER ATTIVITÀ ECONOMICA (ATECO 2007)

ATTIVITÀ ECONOMICA

IMPRESE

DI CUI: ARTIGIANE

CONSISTENZA GIUGNO 2016 GIUGNO 2015

QUOTA CONSISTENZA GIUGNO 2016 GIUGNO 2015

QUOTA

GIUGNO

2015 GIUGNO

2016 PERC. ASS.

GIUGNO

2016

GIUGNO

2015 GIUGN

O 2016 PERC. ASS.

GIUGNO

2016

Agricoltura, silvicoltura pesca 12.942 12.911 -0,2 -31 2,7 112 109 -2,7 -3 0,2 Estrazione di minerali da cave e miniere 241 235 -2,5 -6 0,0 7 7 0,0 - 0,0 Attività manifatturiere 25.133 24.834 -1,2 -299 5,1 11.290 10.932 -3,2 -358 16,0 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 635 657 3,5 22 0,1 1 1 0,0 - 0,0 Acqua; reti fognarie, gestione rifiuti e risanamento 770 792 2,9 22 0,2 45 48 6,7 3 0,1 Costruzioni 65.610 65.580 0,0 -30 13,6 26.073 25.822 -1,0 -251 37,8 Commercio; riparazione di autoveicoli e motocicli 125.879 126.413 0,4 534 26,2 4.446 4.436 -0,2 -10 6,5 Trasporto e magazzinaggio 16.227 16.349 0,8 122 3,4 7.630 7.512 -1,5 -118 11,0 Attività dei servizi alloggio e ristorazione 34.432 35.914 4,3 1.482 7,4 3.217 3.143 -2,3 -74 4,6 Servizi di informazione e comunicazione 18.820 19.167 1,8 347 4,0 366 343 -6,3 -23 0,5 Attività finanziarie e assicurative 11.532 11.642 1,0 110 2,4 8 8 0,0 - 0,0 Attività immobiliari 24.334 24.631 1,2 297 5,1 5 7 40,0 2 0,0 Attività professionali, scientifiche e tecniche 19.406 19.716 1,6 310 4,1 927 902 -2,7 -25 1,3 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto imprese 26.566 27.683 4,2 1.117 5,7 2.972 3.082 3,7 110 4,5 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale 28 28 0,0 - 0,0 - - nc - - Istruzione 2.628 2.691 2,4 63 0,6 5 5 0,0 - 0,0 Sanità e assistenza sociale 3.557 3.714 4,4 157 0,8 20 19 -5,0 -1 0,0 Att. artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 6.985 7.144 2,3 159 1,5 483 477 -1,2 -6 0,7 Altre attività di servizi 20.929 21.096 0,8 167 4,4 11.448 11.365 -0,7 -83 16,6 Attività di famiglie e convivenze; produzione uso proprio - - nc - - - - nc - - Organizzazioni e organismi extraterritoriali 5 5 0,0 - 0,0 - - nc - - Non classificate 59.345 61.067 2,9 1.722 12,7 84 86 2,4 2 0,1 Totale 476.004 482.269 1,3 6.265 100,0 69.139 68.304 -1,2 -835 100,0

Fonte: elaborazioni su dati InfoCamere, settembre 2016.

68 Istat, Le esportazioni delle regioni italiane-II trimestre 2016, 12 settembre 2016. 69 Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilità 2016).

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Piano della performance 2017-2019

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Considerando la persistenza in ambito locale di una elevata quota di imprese prive di

classificazione merceologica,70 le informazioni camerali relative alla provincia di Roma indicano che, ancora durante il primo semestre del 2016, sono stati i rami del terziario a trainare l’espansione dell’attività imprenditoriale (+4.865 unità) con una crescita dell’1,6

per cento. Gli incrementi più significativi hanno riguardato le attività di noleggio, le agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese (+4,2 per cento nella provincia

mentre la dinamica nazionale è arrivata al 4 per cento); le attività di alloggio e ristorazione (+4,3 per cento nella provincia e +2,4 per cento nella media nazionale) i servizi di informazione e comunicazione (+1,8 per cento nella provincia e l’1,4 a livello

nazionale). Mentre risulta particolarmente dinamico il ramo delle attività di noleggio e ristorazione, rispetto all’intero sistema imprenditoriale dell’area di Roma, tende a

rallentare il ramo del commercio. In base alle indagini71 congiunturali sull’economia reale, condotte nel mese di ottobre

2016 presso le imprese industriali con sede nel Lazio, è stato osservato un rafforzamento generale dell’attività industriale che, tuttavia, da un lato ha investito maggiormente le

unità produttive di medio-grandi dimensioni e, dall’altro è risultata frenata dalla debolezza delle prospettive di domanda e, dunque, nell’attività di accumulazione del capitale. Nei primi nove mesi del 2016 è aumentata la quota di imprese industriali72 con

fatturato in crescita mentre gli investimenti effettuati (rispetto a quelli programmati nel 2015) sono stati inferiori generando una sostanziale stabilità della spesa. Dalla

rilevazione degli ultimi mesi del 2016 emerge, inoltre, il prevalere, anche per il 2017, di una sostanziale prudenza sulle scelte d’investimento.

Dalla stessa indagine è emersa la conferma, osservata anche negli altri indicatori congiunturali, di un proseguimento espansivo dell’attività produttiva nel comparto dei

servizi; il fatturato è risultato in crescita per una quota di imprese superiore a quelle che, al contrario, hanno registrato un calo; oltre la metà delle imprese prevede la chiusura

del bilancio d’esercizio in utile. Come per le imprese industriali regionali, anche per le attività dei servizi permane contenuta la propensione a investire; gli investimenti effettivamente realizzati nel 2016 (rispetto a quelli programmati nel 2015) sono risultati

inferiori e, anche in questo settore, ha prevalso un atteggiamento attendista; le indicazioni per il 2017 appaiono decisamente volte a un aumento delle spese (circa il 40

per cento delle imprese). Deboli segnali di miglioramento provengono dal comparto delle costruzioni. È risultato in

aumento il numero di imprese che prevedono per il 2016 un aumento dei livelli della produzione rispetto allo scorso anno e per il 2017 vi sono attese per un ulteriore, lieve,

progresso. Il clima di fiducia dei consumatori laziali,73 tra la fine del primo semestre del 2016 e

l’inizio del secondo semestre, espresso in base 2010=100, dopo aver raggiunto un punto

70 La percentuale nazionale è del 6,5 per cento; la percentuale provinciale è prossima al 13 per cento. 71 Banca d’Italia, Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi, Bollettino Statistico n. 58, novembre 2016. 72 Imprese industriali regionali con almeno 20 addetti. 73 Istat, Indagine sul clima di fiducia dei consumatori, 28 settembre 2016. L’indagine – realizzata nell’ambito del progetto armonizzato dell'Unione Europea (Decisione Commissione Europea C(97) 2241 del 15 luglio

1997 e Comunicazione della Commissione Europea COM(2006) 379 del 12 luglio 2006) e cofinanziata dalla Commissione Europea – viene svolta mensilmente dal 1982 sulla base di uno schema metodologico

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Piano della performance 2017-2019

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di massimo (120,9) nel mese di gennaio 2016, è ridisceso per posizionarsi a livello di

106,4 (agosto 2016). Il peggioramento dell’indice sintetico di fiducia74 deriva dall’arretramento della componente personale (punto di massimo a gennaio 2016 pari a 108,6) in flessione a 101,2 in agosto; componente economica (punto di massimo a

gennaio 2016 pari a 157,2) scesa a 121,7 in agosto; componente corrente (ancora a un livello massimo a gennaio 2016) contratta nei mesi più recenti e componente futura (era

128,6 a gennaio 2016) risultata pari a 110,4 nell’ultima rilevazione. In riferimento al clima di fiducia delle imprese manifatturiere, l’indice destagionalizzato,

nella ripartizione del Centro-Italia, proxy della regione Lazio (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, Fig. 1), nel mese di settembre 2016, è in riduzione tendenziale rispetto al

corrispondente mese del 2015 (da 102,9 a 99) e congiunturale rispetto ai risultati degli ultimi tre mesi.

armonizzato a livello europeo. Per il clima di fiducia dei consumatori laziali è stata utilizzata la proxy del

campione di consumatori del Centro-Italia. 74 Istat, Indagine sul clima di fiducia dei consumatori, 28 settembre 2016. Il questionario armonizzato a

livello europeo (ma con domande orientate a soddisfare anche necessità informative nazionali) comprende, oltre ad alcune informazioni strutturali e sui redditi familiari, domande di tipo prevalentemente qualitativo, caratterizzate da tre o cinque modalità ordinali di risposta (ad es. molto in aumento, in aumento, stazionario, in diminuzione, molto in diminuzione), relative alla situazione economica dell’Italia e a quella personale dell’intervistato. In dettaglio, l’indagine comprende domande mensili sui seguenti aspetti: giudizi e attese sulla situazione economica dell’Italia; attese sulla disoccupazione; giudizi e attese sulla situazione economica

della famiglia; giudizi sul bilancio familiare; giudizi e attese sull’andamento dei prezzi; opportunità attuale e futura di risparmio; opportunità attuale e intenzioni future di acquisto di beni durevoli.

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Piano della performance 2017-2019

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Prevalgono ancora i saldi negativi nei giudizi sugli ordini e sul livello della produzione e,

per entrambi, si osserva un peggioramento nell’ultimo bimestre di rilevazione (agosto-settembre 2016); i saldi positivi sui giudizi relativi alle scorte di prodotti finiti sono in lieve contrazione nell’ultimo trimestre di rilevazione.

Le attese delle imprese manifatturiere laziali sugli ordini e sulla produzione,

considerando, per entrambe le attese, i saldi positivi (massimo dell’ultimo biennio pari, rispettivamente a 23 e 19) raggiunti a ottobre 2015, manifestano ancora saldi positivi ma in riduzione (a settembre 2016 erano entrambi pari a 9). Si osserva, infine, un lieve

progressivo peggioramento congiunturale (da aprile 2016) delle attese relative alla situazione generale dell’economia; in lieve miglioramento, al contrario, i saldi (positivi)

sulle attese in tema di occupazione. L’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato laziali

(cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, Fig. 3), a settembre 2016, dopo il rilevante miglioramento osservato nel mese di maggio (122,8), è risultato sostanzialmente stabile

(111,2) rispetto al mese di agosto (111,4).

I giudizi sugli ordini e sulla domanda in generale, che avevano raggiunto il saldo positivo più elevato da maggio 2012 (+14) sia nel mese di maggio 2016 sia in quello di luglio 2016, si sono ridotti nei due mesi successivi. A partire da giugno 2016, dopo aver avuto

un picco positivo nel mese di maggio 2016 (+13), le previsioni sugli ordini e sulla domanda, per le imprese dei servizi di mercato laziali, è prevalso il pessimismo mentre,

pur in attenuazione nei mesi più recenti, le previsioni sull’economia italiana permangono

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Piano della performance 2017-2019

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in terreno positivo. Le previsioni sull’occupazione continuano a mostrare, con rare

eccezioni da maggio 2012, saldi negativi.

Focus – Il territorio regionale colpito dal sisma del 24 agosto 2016: aspetti territoriali

ed economici in base al Comunicato n. 153 del Ministero dell’Economia e delle

Finanze del 1 settembre 201675

Le zone appenniniche della regione Lazio (Comuni di Accumoli, Amatrice e Cittareale della

Provincia di Rieti) colpite dal sisma del 24 agosto 2016 appartengono76 a classi sismiche elevate

di tipo 1.77

Aspetti territoriali – La superficie interessata ha un’estensione territoriale di 321,4 chilometri

quadrati, il 18,6 per cento dell’intera area colpita e che comprende – oltre ai tre Comuni della

Provincia di Rieti – anche 14 Comuni delle Province di Perugia, Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila

e Teramo (cfr. tav. S1.11 dell’Appendice statistica). La conformazione territoriale dei 3 Comuni

del Lazio è articolata e complessa; solo il 13 per cento della superficie è collinare mentre la

parte restante è territorio montuoso, al di sopra dei 900 metri, con significativi dislivelli

altimetrici e con una quota del 19 per cento – la più consistente tra i 17 Comuni –che si colloca

sopra i 1.500 metri sopra il livello del mare. Dei 321,4 chilometri quadrati di superficie

territoriale interessata dal sisma, l’estensione della superficie artificiale78 (edifici residenziali;

edifici non residenziali; infrastrutture) riguarda, complessivamente, l’1,1 per cento (lo 0,6 per

cento ad Accumoli, l’1,3 per cento ad Amatrice e lo 0,8 a Cittareale); i terreni agricoli coinvolti

ricoprono circa il 16 per cento della superficie mentre i territori boscati e gli ambienti semi-

naturali rappresentano la parte più consistente (quasi l’83 per cento).

Aspetti economici – Le aziende agricole censite nei tre Comuni laziali con gravi danni

strutturali sono 282: 58 nel Comune di Accumoli, 181 nel Comune di Amatrice – risultato quello

con il maggior numero di aziende agricole danneggiate tra i 17 Comuni – e 43 nel Comune di

Cittareale. La dimensione media per Superficie Agricola Totale (SAT), inoltre, nei tre Comuni

laziali, è – mediamente – pari a 49,2 ettari; le dimensioni maggiori delle aziende sono state

osservate nel Comune di Accumoli (75,5 ettari) mentre quelle più contenute sono risultate

quelle di Amatrice; in posizione intermedia la dimensione delle aziende di Cittareale (63,1

ettari) (cfr. tav. S1.12 dell’Appendice statistica). Le caratteristiche della superficie territoriale

dei Comuni laziali terremotati denotano la particolare caratterizzazione agricola: la SAT,

rispetto alla superficie totale, è pari 50,9 per cento con un picco del 60 per cento nel Comune

di Accumoli; la tipologia di utilizzo del suolo indica che la Superficie Agricola Utilizzata (SAU)

incide – mediamente nei tre Comuni – per il 17,2 per cento sui seminativi e per l’82,3 per

cento – uno dei valori più elevati assieme alla media dei Comuni abruzzesi – sui prati

permanenti e pascoli e, con riferimento alla tipologia d’allevamento, a fronte di 14.130 capi

censiti79, vi è una prevalenza (per quasi il 57 per cento) di ovini e caprini; un’altra quota

75 I 17 Comuni – in base al Comunicato che indicava la sospensione dei versamenti delle imposte e gli adempimenti tributari per i residenti nei Comuni colpiti dal terremoto – si collocano in un’area dell’Appennino centrale compresa tra il Monte Vettore a Nord, i Monti della Laga ad Est, il Monte Terminillo a Sud-ovest e il complesso del Gran Sasso a Sud-Est. 76 Indicators to Monitor Global Targets of the Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030 e

Task Force UNECE Measuring Extreme Events and Disasters, TF MEED, Dipartimento della Protezione Civile e Istat. 77 Tipologia che indica il massimo grado di pericolosità per il rischio di terremoti particolarmente forti. 78 Stime Istat in base alle Carte di Uso del Suolo regionali (CUS), alle superficie ricavate dal Censimento della popolazione e delle abitazioni del 2011 e alle informazioni provenienti dal progetto Europeo Copernicus (dati da immagini da satellite ad alta risoluzione e dati delle località abitate rilevati dalle Basi Territoriali). La superficie agricola è stata stimata considerando la legenda Corine Land Cover in cui i prati stabili sono classificati nelle superfici agricole mentre le aree a pascolo naturale e praterie sono inserite nei territori

boscati e ambienti semi naturali. 79 Istat, Censimento dell’agricoltura, 2010.

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Piano della performance 2017-2019

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rilevante – il 30 per cento circa – riguarda l’allevamento di bovini e bufalini (localizzato, in

particolare, nel Comune di Cittareale). La maggior parte delle aziende, nel 2010, erano

condotte direttamente dal coltivatore (90,8 per cento), in particolare nei comuni di Cittareale

(97,7 per cento) e di Amatrice (95 per cento); queste aziende agricole, inoltre, risultavano

strutturate in forme giuridiche prevalentemente individuali (84,8 per cento) con quote che

raggiungevano il 95,3 per cento a Cittareale e l’88,4 per cento ad Amatrice. Dallo stesso

censimento emerge che la metà delle persone che lavora nelle aziende agricole svolge la

mansione di conduttore (50,5 per cento) con la presenza del coniuge del conduttore che

riguarda il 23,5 per cento delle aziende; ha, inoltre, una discreta rilevanza (riguarda il 10 per

cento delle imprese dei tre Comuni ma raggiunge il 24,1 per cento nel Comune di Accumoli)

un maggior ricorso ad altra manodopera non familiare in forma continuativa (cfr. tav. S1.13

dell’Appendice statistica). Nel 2010, il 19,1 per cento delle aziende agricole dei comuni laziali

con danni strutturali gravi svolgeva anche attività connesse all’agricoltura. Si tratta di una

percentuale elevata sia se confrontata con la media dei 17 Comuni colpiti (15 per cento) sia

se raffrontata con i valori medi nazionali (4,7 per cento); la maggior concentrazione di aziende

con attività connesse all’agricoltura è individuabile nel territorio di Amatrice (23,2 per cento).

In base all’archivio statistico delle imprese attive (ASIA) dell’Istat, nel 2013, le imprese dei

comparti di industria e servizi presenti nei comuni laziali erano 252 (204 ad Amatrice, 35 ad

Accumoli e 12 a Cittareale) e occupavano, complessivamente, 461 addetti; le unità locali

risultavano 282 per 535 addetti (di cui 425 nel comune di Amatrice). In termini di macro-

settori (20 unità locali nell’industria in senso stretto, 67 unità locali nelle costruzioni e 195

unità locali nei servizi), è il comune di Amatrice che prevale sia nel numero di unità locali sia

in quello degli addetti nei settori delle costruzioni e in quello dei servizi mentre nel comune di

Accumoli vi è il maggior numero di addetti all’industria in senso stretto (cfr. tav. S1.14

dell’Appendice statistica).

Lo scenario tendenziale e programmatico regionale Il DEFR Lazio 2017 stima per il 2015, dopo la progressione regionale (+1,4 per cento) del 2014, una crescita tendenziale del PIL reale dello 0,9 per cento che, nel quadro programmatico, dovrebbe raggiungere l’1,1 per cento come conseguenza delle misure di politica fiscale e degli effetti degli investimenti inseriti nella legge di stabilità regionale per il 2015 (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S1.29).

La crescita dovrebbe rafforzarsi ulteriormente. L’andamento tendenziale del PIL reale, nonostante il quadro macroeconomico europeo e internazionale risulti denso di tensioni, non ultima l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, è atteso progredire dell’1,0 per cento per il contributo sia della domanda interna, in particolare la spesa per consumi delle famiglie, sia della componente estera (in particolare il settore della meccanica e dei

TAV. S1.29 – DEFR LAZIO 2017: QUADRO TENDENZIALE E PROGRAMMATICO DEL PIL DEL LAZIO PER IL PERIODO 2015-2019 (VALORI ESPRESSI IN MILIONI DI EURO; VARIAZIONI RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE ESPRESSE IN PERCENTUALE)

VOCI

2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

QUADRO TENDENZIALE

PIL a prezzi concatenati, base 2010 176.147 178.532 180.138 181.940 183.941 186.353 188.798

Variazioni del PIL a prezzi concatenati, base 2010 1,4 0,9 1,0 1,1 1,3 1,3

PIL nominale 182.311 186.283 190.195 194.189 199.043 204.816 210.755

Variazioni del PIL nominale 2,2 2,1 2,1 2,5 2,9 2,9

QUADRO PROGRAMMATICO

PIL a prezzi concatenati, base 2010 176.147 178.532 180.534 182.701 184.893 187.521 190.205

Variazioni del PIL a prezzi concatenati, base 2010 1,4 1,1 1,2 1,2 1,4 1,4

PIL nominale 182.311 186.283 190.641 195.391 200.574 206.820 213.091

Variazioni del PIL nominale 2,2 2,3 2,5 2,7 3,1 3,0

Fonte: elaborazioni Regione Lazio su dati ISTAT (Conti economici regionali 1995-2014), dicembre 2015.

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Piano della performance 2017-2019

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mezzi di trasporto). Il PIL nominale tendenziale, con il crescere dell’utilizzo delle risorse produttive nelle branche principali della manifattura e nei rami dei servizi esposti alla concorrenza, e per il recupero del prezzo dei prodotti energetici e delle materie prime, è stimato in crescita del 2,1 per cento. Si conferma l’espansione del PIL nominale programmatico per il 2016 (tra il 2,4 e il 2,5 per cento) che, in base alle simulazioni sul deflatore dei consumi, dovrebbero consentire una crescita del prodotto reale programmatico attorno all’1,2 per cento. Nel 2017 un impulso pubblico alla crescita economica, ancor più significativo rispetto al 2016, si avrà con la conclusione di alcuni investimenti strategici in ambito infrastrutturale (servizio idrico; gestione dei rifiuti; difesa, ricostruzione e tutela della costa; edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico delle strutture) e, soprattutto, per l’avanzamento di progetti,80 per una spesa stimata in 1,6 miliardi, a cui contribuisce, finanziariamente, il Patto per il Lazio siglato tra il governo nazionale e quello regionale lo scorso mese di maggio. Nello stesso anno, sempre con il supporto finanziario del Fondo di sviluppo e Coesione attribuito alla Regione Lazio con il Patto, saranno avviati progetti81 per complessivi 1,53 miliardi. L’effetto sulla crescita complessiva del PIL reale è di un punto di decimale in più (+1,2 per cento) rispetto all’andamento tendenziale (1,1 per cento). Il dispiegarsi degli effetti delle politiche pubbliche specificate nella legge di stabilità per il 2017 produrrà effetti economici, nel biennio 2018-2019, tali da consentire un’espansione del prodotto reale attorno all’1,4 per cento in ciascun anno.

3.2 Analisi del contesto interno Le politiche regionali per lo sviluppo e la crescita, in parte programmate con l’avvio della

X legislatura e in fase di attuazione e, in parte, concluse nel primo trimestre del 2016,

80 Superstrada Orte-Civitavecchia (tratta Cinelli-Monteromano); interventi stradali di interesse regionale;

Metropolitana di Roma Linea C-Nodo interscambio Pigneto; ferrovia Campoleone-Nettuno (tratta Campoleone-Aprilia); programma nazionale banda ultra-larga; investimenti per il TPL: nuovo parco veicolare ad alta efficienza ambientale; interventi su reti idriche e fognarie; interventi contro il dissesto idrogeologico; incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica; riforma degli incubatori in luoghi di accesso ai servizi regionali per l'impresa e il lavoro; marketing territoriale e attrazione

degli investimenti nel settore audiovisivo; sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione; progetti speciali per le scuole; creazione del network Porta Futuro, sviluppo del relativo format e dei servizi di supporto necessari; azioni finalizzate alla promozione del coworking; formazione aziendale on demand per i lavoratori; realizzazione di scuole di alta formazione; formazione professionale per i green jobs e per la conversione ecologica; inserimento lavorativo dei giovani attraverso azioni di formazione/lavoro in Italia e all'estero; sperimentazione del contratto di collocazione; programma Garanzia Giovani; programma straordinario di interventi per il recupero e la messa in sicurezza dell'edilizia scolastica; case della salute nel

territorio regionale; piano sicurezza urbana di Roma. 81 Superstrada Orte-Civitavecchia (tratta Monteromano-Tarquinia); ferrovia Roma-Lido; ferrovia Roma-Viterbo tratta Riano-Morlupo); investimenti per la digitalizzazione dei SUAP e dei rapporti tra PA e imprese; consolidamento e razionalizzazione dei data-center regionali; nodi di interscambio per la mobilità collettiva; sistemi di trasporto intelligente; investimenti per il trasporto ferroviario: acquisto di nuovi treni ad alta

capacità; bonifica Valle del Sacco; riconversione delle aree produttive in Aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA) e riduzione dei costi energia per le PMI; strumenti per l'accesso al credito e alle garanzie

delle PMI; sostegno all'innovazione, al trasferimento tecnologico e allo sviluppo di reti di impresa; investimenti per la ricerca pubblica e privata; programma nazionale per la ricerca 2015-2020 (quota Lazio); strumenti per l'internazionalizzazione del sistema produttivo; strumenti per le startup innovative e creative; sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali; recupero e valorizzazione complesso ex militare Cerimant (Roma); restauro Galleria nazionale d'arte antica (Roma); adeguamento strutturale e impiantistico Galleria nazionale d'arte moderna (Roma); valorizzazione ex carcere borbonico di

Santo Stefano (Ventotene); interventi strutturali Cammini di San Francesco e Santa Scolastica (quota Lazio); valorizzazione Appia regina viarum (quota Lazio); interventi via Francigena (quota Lazio).

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Piano della performance 2017-2019

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includono gli interventi e le azioni completate nel corso del 2015, e relative ai programmi

operativi e di sviluppo del ciclo di programmazione 2007-2013, e i nuovi interventi (definiti “Azioni Cardine” nei documenti di programmazione fino a oggi redatti dall’avvio della X legislatura) la cui attuazione (con i corrispondenti benefici attesi) hanno il

medesimo orizzonte temporale previsto dalla Strategia Europa 2020.82

Parallelamente all’attuazione dei nuovi programmi operativi, nel corso del 2015 e nei primi mesi del 2016, debbono essere considerate sia quelle azioni di sviluppo e ammodernamento, sui settori economici regionali ovvero nel Settore Pubblico Allargato,

sia le politiche specifiche per le aree più periferiche della regione (Strategia Nazionale per le Aree Interne, SNAI), bisognose di stimoli pubblici per il loro sviluppo. Tra la fine

del 2015 e i primi mesi del 2016 è dunque proseguita l’attività di attuazione delle politiche pubbliche pianificate e programmate per la X legislatura.83

Macro area [1] – “Una Regione moderna che aiuta lo sviluppo”

Per consentire all’Amministrazione regionale di acquisire maggior efficienza ed efficacia nell’implementazione delle proprie funzioni, l’obiettivo della “semplificazione della struttura organizzativa” ha riguardato, in via prioritaria, la prosecuzione del piano di

razionalizzazione delle partecipazioni societarie sia del settore della mobilità sia di quello ambientale (DGR n. 565 del 20 ottobre 2015; DGR n. 30 del 2 febbraio 2016; DGR n. 32

del 9 febbraio 2016; DGR n. 129 del 31 marzo 2016). La “riduzione della spesa regionale per l’acquisto di beni, servizi e forniture e per fitti

passivi” è proseguita con una specifica attenzione alla gestione del patrimonio immobiliare regionale. La policy, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio anche

attraverso l’alienazione dei cespiti non strategici, ha tra i suoi obiettivi la riduzione della voce di spesa costituita dai fitti passivi84 (DGR n. 692 del 1 dicembre 2015 concernente

la razionalizzazione delle sedi istituzionali). Dopo la sottoscrizione dell’Accordo85 tra la

82 Nella Strategia Europa 2020 è stato previsto, per il 2020, il raggiungimento di target in cinque ambiti socio-economici. Lo sviluppo e il progresso economico-sociale nella regione Lazio, riguarderà un policy mix che, complessivamente: circoscriverà la povertà; ridurrà la quota di giovani che abbandonano

prematuramente la scuola; incrementerà la quota di laureati tra 30 e 34 anni; innalzerà il tasso di occupazione; aumenterà la quota d’investimenti per la ricerca e lo sviluppo. 83 Per una visione integrale del processo di pianificazione, programmazione e attuazione – a partire dall’avvio della X legislatura – si vedano, in ordine cronologico, la DCR n. 14 del 21 dicembre 2013 recante “Documento di Economia e Finanza Regionale 2014. Anni 2014-2016”, la DCR n. 10 aprile 2014, n. 2 recante “Linee d’indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020”, la DGR 17 luglio 2014, n. 479, recante “Adozione unitaria delle proposte di Programmi Operativi Regionali: FESR, FSE e PSR

FEASR 2014-2020”, la DCR n. 4 del 23 dicembre 2014 recante “Documento di Economia e Finanza Regionale 2015. Anni 2015-2017” e la DCR n.15 del 4 dicembre 2015 recante “Documento di Economia e Finanza Regionale 2016. Anni 2016-2018”. 84 DGR 4 novembre 2014, n. 759, “Legge regionale 28 giugno 2013, n. 4. Interventi di riduzione della spesa per locazioni passive ed approvazione del Piano di razionalizzazione delle sedi regionali” e DGR del 23 giugno

2015, n. 300 “Attuazione "Piano di razionalizzazione delle sedi regionali" ex dgr 759/2014 – autorizzazione all'uso del compendio immobiliare "ex Ospedale Carlo Forlanini" in Roma.”. 85 DGR 18 novembre 2013, n. 354, recante “Valorizzazione del patrimonio regionale-Approvazione dell’Accordo di collaborazione con l’Agenzia del Demanio dello Stato per le attività di analisi, valutazione, segmentazione, valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare pubblico della Regione Lazio”. L’Accordo, all’articolo 2, prevede: (a) l’assistenza alla Regione Lazio, da parte dell’Agenzia del Demanio, per la vendita, entro la durata dell’Accordo (due anni, come previsto all’articolo 6), di immobili di proprietà della Regione stessa, tramite procedure ad evidenza pubblica, anche attraverso sistemi informatizzati, ovvero con

altre modalità, quali, ad esempio, veicoli finanziari, in base alle leggi nazionali vigenti in materia; (b) la predisposizione e l’attuazione di un progetto volto alla valorizzazione degli immobili pubblici localizzati nel

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Piano della performance 2017-2019

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Regione Lazio e l’Agenzia del Demanio, l’azione regionale è stata finalizzata alla

definizione dell’apporto di beni al Fondo i3–Regione Lazio, costituito da Invimit SGR (DGR n. 637 del 17 novembre 2015).

Nello stesso ambito di policy, quello del contenimento delle spese per gli acquisti, si è proceduto a una pianificazione annuale (DGR n. 265 del 24 maggio 2016) mentre due

provvedimenti hanno riguardato i costi accessori per il personale (DGR n. 73 del 1 marzo 2016 e DGR n. 111 del 22 marzo 2016).

Con l’obiettivo del Governo regionale di “ammodernare, semplificare e razionalizzare gli strumenti normativi” è stato adottato, con la DGR n. 375 del 5 luglio 2016, il regolamento

regionale per lo snellimento e la semplificazione delle procedure per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico e di repressione delle violazioni della normativa sismica.

Macro-area d’intervento [2] – “Una grande regione europea dell’innovazione”

Per lo sviluppo economico, le policy settoriali sono state incentrate, principalmente, verso la riqualificazione energetica edilizia e la riconversione e rigenerazione86 (DGR n. 557 del

20 ottobre 2015; DGR n. 558 del 20 ottobre 2015; DGR n. 768 del 29 dicembre 2015; DGR n. 113 del 22 marzo 2016; DGR n. 191 del 19 aprile 2016; DGR n 332 del 16 giugno

2016; DGR n. 509 e n. 513 del 4 agosto 2016), il marketing e attrazione degli investimenti nel settore audiovisivo87 (DGR n. 550 del 13 ottobre 2015; DGR n. 754 del 22 dicembre 2015; DGR n. 730 del 14 dicembre 2015), la definizione degli strumenti per

le start-up innovative e creative88 e per l’accesso al credito e alle garanzie per le PMI89 (le delibere settoriali del 2016: DGR n. 61 del 1 marzo 2016; DGR n. 200 del 22 aprile

2016; DGR n. 135 del 31 marzo 2016 e DGR n. 346 del 21 giugno 2016).

A fine 2015 e nella seconda parte del 2016, sono stati adottati provvedimenti sia per il sostegno all’innovazione, al trasferimento tecnologico e allo sviluppo di reti d’impresa90 (DGR n. 555 del 20 ottobre 2015; DGR n. 452 e DGR n. 454 del 26 luglio 2016) sia per

il sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali91 (DGR n. 624 del 10 novembre 2015; DGR n. 451 del 26 luglio 2016 e DGR n. 506 del 4 agosto

2016). Nella prima parte del 2016, ulteriori politiche settoriali sono state rivolte sia alla

valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione92 (DGR n. 201 del 22 aprile

territorio della Regione Lazio; (c) la razionalizzazione dei beni strumentali della Regione, ai fini di un miglior utilizzo degli stessi e della riduzione della spesa per locazioni passive dell’Ente. 86 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 12 (Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica). 87 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 13 (Marketing territoriale e attrazione degli

investimenti nel settore audiovisivo). 88 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 06 (Strumenti per le start up innovative e creative). 89 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 02 (Strumenti per l’accesso al credito e alle garanzie delle PMI). 90 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 03 (Sostegno all’innovazione, al trasferimento tecnologico e allo sviluppo di reti d’impresa). 91 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 11 (Sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali). 92 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 14 (Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione).

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Piano della performance 2017-2019

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2016; Det. G06594 dell’8 giugno 2016 e DGR n. 504 dell’8 giugno 2016) e parallelamente

al progetto integrato Atelier ABC (Arte-Bellezza-Cultura)93 (DGR n. 507 del 4 agosto 2016), sia all’internazionalizzazione del sistema produttivo94 (DGR DEC 14 del 10 maggio 2016; Det. G06503 dell’8 giugno 2016 e DGR n. 453 del 26 luglio 2016). Inoltre, sono

state avviate le procedure per la riconversione delle aree produttive in aree produttive ecologicamente attrezzate95 (DGR n. 342 del 21 giugno 2016) ed è proseguito il sostegno

pubblico alla nascita di nuove imprese attraverso incentivi diretti, offerta di servizi e interventi di micro-finanza96 (DGR n. 205 del 26 aprile 2016 e DGR n. 342 del 21 giugno 2016).

Macro-area d’intervento [3] – “Diritto allo studio e alla formazione per lo sviluppo e

l’occupazione” Nell’ambito della formazione e dell’occupazione, due principali provvedimenti, nel corso

del 2016, hanno operato congiuntamente per ridurre e contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica, da un lato, e per migliorare l’offerta formativa e educativa per

agevolare la mobilità e l’inserimento/reinserimento lavorativo, dall’altro (DGR n. 1 del 12 gennaio 2016 e DGR n. 231 del 10 maggio 2016). Per ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro si è proceduto a sperimentare azioni di accompagnamento, sviluppo e

rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale e, nel contempo, a introdurre azioni di rafforzamento del sistema dei servizi per il lavoro

(DGR n. 275 del 24 maggio 2016). Per incentivare l’occupazione, sia per le nuove posizioni a tempo indeterminato sia per

quelle a tempo, è in attuazione il contratto di ricollocazione97 (DGR n. 141 del 31 marzo 2016 e DGR n. 345 del 21 giugno 2016) e per facilitare l’inserimento lavorativo delle

classi di età giovani prosegue l’operatività del programma “Torno subito” che prevede azioni di formazione e lavoro in Italia e all’estero98 (DGR n. 85 dell’8 marzo 2016). Un

ulteriore avanzamento verso gli obiettivi della macro-area [3] ha riguardato l’alta formazione e le nuove professioni99 (DGR n. 308 del 7 giugno 2016).

Macro-area d’intervento [4] – “Una regione che cura e protegge”

Tra la fine del 2015 e la prima parte del 2016, in ambito sanitario, al netto delle politiche di rafforzamento amministrativo (convenzione tra la Regione Lazio e l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali per lo svolgimento di attività strategiche e di supporto

finalizzate allo sviluppo, al miglioramento ed al potenziamento del Servizio Sanitario della

93 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 09 (Atelier ABC (Arte Bellezza Cultura) – Progetto integrato per la valorizzazione culturale del territorio). 94 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 05 (Strumenti per l’internazionalizzazione del

sistema produttivo). 95 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 10 (Riconversione delle aree produttive in Aree

Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) e riduzione dei costi dell’energia per le PMI). 96 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 07 (Spazio attivo: riforma degli incubatori in luoghi di accesso ai servizi regionali per l’impresa e il lavoro). 97 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 24 (Sperimentazione del contratto di ricollocazione). 98 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 23 (Torno subito: inserimento lavorativo dei giovani attraverso azioni di formazione/lavoro in Italia e all’estero). 99 Attuazione delle misure incluse nell’Azione Cardine n. 22 (Formazione professionale per i green jobs e per la conversione ecologica).

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Piano della performance 2017-2019

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Regione Lazio) 100 e dell’attribuzione di risorse finanziarie per la copertura degli interventi

previsti nell’offerta sanitaria riportata nei Programmi Operativi 2013-2015,101 sono proseguite le azioni programmate per potenziare gli strumenti e la rete dei servizi socio-sanitari territoriali (DGR n. 686 del 1 dicembre 2015) e la costruzione dei nodi della rete

di cura (DGR n. 68 del 1 marzo 2016).

Macro-area [5] – “Una regione sostenibile” Gli obiettivi e le azioni settoriali per l’ambiente e il territorio, tra fine 2015 e prima parte

del 2016, hanno seguito il percorso attuativo individuato nella fase di programmazione.

Per la valorizzazione e il recupero ambientale del sistema fluviale del Tevere102, è stata definita la strategia regionale integrata di tutela ambientale e idraulica (DGR n. 687 del 1 dicembre 2015); parallelamente, per l’esercizio 2016, è stato approvato il programma

regionale di interventi per la difesa del suolo e la sicurezza del territorio (DGR n. 741 del 18 dicembre 2015) e, successivamente, per l’ambito Territoriale Ottimale n. 1, è

proseguito l’iter tecnico di trasferimento degli impianti destinati a fronteggiare l’emergenza determinata dalla concentrazione di arsenico (DGR n. 19 del 26 gennaio 2016). Interventi contro il rischio geologico e idrogeologico103 sono stati predisposti nel

primo semestre 2016 (DGR n 511 del 4 giugno 2016 e DGR n. 338 del 21 giugno 2016).

Una parte considerevole delle politiche pubbliche è stata incentrata sulle azioni di sistema per la gestione integrata e la tutela della costa: (a) individuazione delle principali criticità della fascia costiera (DGR n. 206 del 26 aprile 2016); (b) emanazione delle disposizioni

per l’utilizzazione del demanio marittimo per finalità turistiche (DGR DEC n. 13 del 5 maggio 2015); (c) definizione dei criteri per il completamento del “piano degli interventi

straordinari per lo sviluppo economico del litorale laziale” (DGR n. 234 del 10 maggio 2016).

Macro-area [6] – “Investimenti per un territorio competitivo”

Per incrementare gli standard di competitività territoriale, nel corso del periodo compreso tra ottobre 2015 e maggio 2016, sono proseguite le politiche per aumentare sia la quota

di spostamenti, in ambito urbano ed extra-urbano, con sistemi di trasporto sostenibili sia i servizi d’info-mobilità: il progetto «Socialcar» è stato ammesso a finanziamento dalla

100 DGR 17 febbraio 2015, n. 53, “Approvazione dello schema di Convenzione tra la Regione Lazio e l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, per lo svolgimento di attività strategiche e di supporto finalizzate allo sviluppo, al miglioramento ed al potenziamento del Servizio Sanitario della Regione Lazio”. 101 In sequenza cronologica: DGR 4 novembre 2014, n. 740, “Programmi Operativi 2013-2015 – Assegnazione di fondi regionali destinati alla realizzazione degli obiettivi di cui ai Programmi Operativi per il miglioramento dell'offerta di sanità nel Lazio”; DGR 18 novembre 2014, n. 779, “Programmi Operativi 2013-2015 – Assegnazione di fondi regionali destinati alla realizzazione degli obiettivi di cui ai Programmi Operativi per il miglioramento dell’offerta di Sanità nel Lazio – Assegnazione di fondi regionali alla Asl di Latina e

all’Azienda Ospedaliera S. Giovanni Addolorata per l’acquisto di tecnologie sanitarie in somma urgenza”; DGR 16 giugno 2015, n. 278, “Programmi Operativi 2013/2015 – Assegnazione di fondi regionali destinati alla

realizzazione degli obiettivi di cui ai Programmi Operativi per il miglioramento dell'offerta di sanità nel Lazio-Azienda Policlinico Umberto I – Assegnazione di fondi regionali per l’acquisto di un acceleratore lineare dedicato ai trattamenti radioterapici per il Reparto di Oncologia del Dipartimento di Diagnostica per Immagini dell'Azienda”. Nel complesso sono state assegnate risorse finanziarie pari a circa 15,800 milioni per gli esercizi finanziari 2014-2015. 102 Attuazione dell’Azione Cardine n. 29 (Valorizzazione e recupero ambientale del sistema fluviale del

Tevere). 103 Attuazione dell’Azione Cardine n. 27 (Interventi contro il rischio geologico e idrogeologico).

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Piano della performance 2017-2019

67

Commissione Europea (DGR n. 636 del 17 novembre 205) e, nel contempo, sono

operativi gli incentivi per l’uso della bicicletta (DGR n. 751 del 22 dicembre 2015). Nello stesso periodo, sono state avviate all’attuazione (DGR n. 69 del 1 marzo 2016),

con il finanziamento del PO FESR: (i) le infrastrutture e i nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità collettiva104 e alla distribuzione ecocompatibile delle merci e

relativi sistemi di trasporto (DGR n. 323 del 14 giugno 2016); (ii) gli interventi di mobilità sostenibile urbana incentivando l’utilizzo di sistemi di trasporto a basso impatto ambientale, il completamento, l’attrezzaggio del sistema e il rinnovamento delle flotte;105

(iii) i sistemi di trasporto intelligenti.106

A fine luglio 2016 è stato approvato (DGR n. 435 del 26 luglio 2016) lo schema di accordo di Programma per lo sviluppo della Banda Ultra-larga nella Regione Lazio.107

Macro-area [7] – “Scelte per una società più unita”

Tra l’ultimo trimestre del 2015 e i primi nove mesi del 2016, le policy per il welfare regionale, si sono concentrate, per le ampie interazioni tra sistemi e mercati, su una pluralità di obiettivi sia sul mercato del lavoro sia nell’ambito sociale.

Specifiche disposizioni dirette alla tutela del lavoro hanno riguardato il contrasto al lavoro

nero, al lavoro irregolare e all’evasione fiscale e contributiva (DGR n. 520 del 6 ottobre 2015); parallelamente, sono state introdotte norme per rafforzare le funzioni regionali impegnate nelle tematiche della sicurezza e della legalità (DGR n. 611 del 10 novembre

2015; DGR n. 699 del 3 dicembre 2015), adottando il Piano di prevenzione della corruzione (DGR n. 43 del 16 febbraio 2016) e attivando forme di vigilanza collaborativa

tra l’Autorità Nazionale Anticorruzione e la Regione Lazio (DGR n. 183 del 14 aprile 2016).

Una batteria di interventi è stata rivolta a migliorare la situazione socio-economica delle persone con disabilità e contrastare, al contempo, i rischi di povertà e di esclusione sociale (DGR n. 702 del 3 dicembre 2015; DGR n. 67 del 1 marzo 2016; DGR n. 80 del

1 marzo 2016). Inoltre, sono stati previsti specifici servizi e interventi di assistenza per ridurre il disagio sociale (DGR n. 223 del 2 maggio 2016).108 Sul finire del primo trimestre

2016, sono state predisposte specifiche misure per alleviare l’emergenza abitativa con l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (DGR n. 109 e DGR n. 110 del 15 marzo 2016).

*** In coerenza con l’indirizzo politico-amministrativo è stata dunque avviata l’attuazione

degli interventi, ovvero delle Azioni Cardine,109 inseriti nelle 7 macro-aree d’azione del

104 Attuazione dell’Azione Cardine n. 36-bis (Nodi di interscambio per la mobilità collettiva). 105 Attuazione dell’Azione Cardine n. 36 (Investimenti per il TPL-Nuovo parco veicolare ad alta efficienza

ambientale). 106 Attuazione dell’Azione Cardine n. 36-ter (Sistemi di trasporto intelligenti). 107 Attuazione dell’Azione Cardine n. 34 (Programma LAZIO 30 MEGA. Interventi per la diffusione della Banda Ultra Larga nella regione Lazio). 108 Nel complesso gli interventi sono volti all’attuazione dell’Azione Cardine n. 41 (Interventi per contrastare i rischi di povertà ed esclusione sociale). 109 Come indicato nella visione politico-programmatica riportata nei documenti di programmazione (DEFR 2014; Linee d’indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020; PO

FESR 2014-2020; PO FSE 2014-2020; Piano di Rafforzamento Amministrativo 2014; DEFR 2015; Agenda Digitale della Regione Lazio-Linee Guida per lo sviluppo del Lazio Digitale) le 45 Azioni Cardine, determinano,

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Piano della performance 2017-2019

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Programma di Governo della X legislatura, finanziati, in maggior misura, con i Fondi

Strutturali di Investimento Europei110 e definiti dalla Regione Lazio all’interno della programmazione unitaria.111 Le policy per lo sviluppo e la crescita includono gli interventi e le azioni completate nel corso del 2015, sia relative ai programmi operativi e di sviluppo

del ciclo di programmazione 2007-2013 che ai nuovi interventi, definiti Azioni Cardine nei documenti di programmazione della X legislatura, il cui orizzonte temporale di

attuazione coincide con la Strategia Europa 2020.112 Parallelamente all’attuazione dei nuovi programmi operativi, nel corso del 2015 e nei primi mesi del 2016, appare utile considerare sia quelle azioni di sviluppo e ammodernamento sui settori economici

regionali ovvero nel Settore Pubblico Allargato, che le politiche specifiche per le aree più periferiche della regione (Strategia Nazionale per le Aree Interne, SNAI), bisognose di

stimoli pubblici per il loro sviluppo. Azioni Cardine in corso e Strategia per le Aree Interne

In merito agli indirizzi, obiettivi e Azioni Cardine riportati dal 2013 a oggi nei documenti

di programmazione economico-finanziaria della Regione Lazio, la fase attuativa avviata successivamente all’approvazione dei Programmi Operativi 2014-2020 (FESR e FSE)113 raggiunge, per il breve-medio periodo in cui opera il DEFR Lazio 2016 e nell’applicazione

dei principi contabili del bilancio armonizzato, la piena capacità in termini di risorse finanziarie e capitale umano impiegato per la realizzazione delle Azioni stesse e per la

loro sorveglianza. La fase di attuazione, basata sul carattere integrato delle politiche, ha richiesto: realizzazione di un ambiente operativo ottimale in cui vi sia un’elevata connessione tra le materie e le competenze; continua capacità concertativa tra gli

stakeholders titolari di diritti e interessi;114 applicazione dei principi di sussidiarietà orizzontale e verticale tra poteri in un quadro di governance dei processi, una

comunicazione pubblica e istituzionale;115 costituzione di reti di attori stabili per il processo di pianificazione, progettazione e attuazione.116 Di seguito una presentazione

della situazione relativa alla copertura del fabbisogno finanziario delle Azioni Cardine.

per ogni macro-area, le condizioni essenziali per l’implementazione di pluralità di tipologie di opere e misure settoriali o plurisettoriali. 110 Il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del 17 dicembre 2013 recante “Disposizioni comuni sul Fondo europeo

di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul fondo di coesione, sul fondo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio”, nell’articolo 1 (Oggetto) stabilisce le norme comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), al Fondo sociale europeo (FSE), al Fondo di coesione, al Fondo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) operanti nell’ambito di un

quadro comune (“fondi strutturali e di investimento europei - fondi SIE”). 111 DGR 17 luglio 2014, n. 479, recante “Adozione unitaria delle proposte di Programmi Operativi Regionali: FESR, FSE e PSR FEASR 2014-2020”. 112 Nella Strategia Europa 2020 è stato previsto, per il 2020, il raggiungimento di target in cinque ambiti socio-economici. Lo sviluppo e il progresso economico-sociale nella regione Lazio, riguarderà un policy mix

che, complessivamente: circoscriverà la povertà; ridurrà la quota di giovani che abbandonano prematuramente la scuola; incrementerà la quota di laureati tra 30 e 34 anni; innalzerà il tasso di

occupazione; aumenterà la quota d’investimenti per la ricerca e lo sviluppo. 113 Il Programma di Sviluppo Rurale del Lazio 2014-2020 (FEASR), approvato con Decisione della Commissione europea n. C(2015)8079 del 17 novembre 2015. 114 Cfr. i siti http://partenariato.porfesr.lazio.it/ e lazioidee.it. 115 Cfr. il sito lazioeuropa.it. 116 Per uno degli aspetti dello sviluppo territoriale, quello delle “Aree interne”, sono state applicate le “Linee

guida” del DPS-MiSE. Per la realizzazione di un intervento territoriale integrato i tre principali fattori, individuati durante l’iter di programmazione e definiti nella successiva fase operativa, sono: (1) il territorio

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Piano della performance 2017-2019

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TAV. S1.27 – DEFR LAZIO 2017: COPERTURA DEL FABBISOGNO FINANZIARIO DELL’INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA GOVERNO NAZIONALE-REGIONE LAZIO (APRILE

2016). (FABBISOGNO FINANZIARIO ESPRESSO IN EURO; QUOTE ESPRESSE IN PERCENTUALE)

MACRO-AREE PROGRAMMA DI LEGISLATURA

AREE TEMATICHE

E PROGETTI DI SVILUPPO FSC

FABBISOGNO

FINANZIARI QUOTE

[6] Investimenti per un territorio competitivo (a) Infrastrutture (10 progetti) 1.344.405.585,60 38,3

[6] Investimenti per un territorio competitivo (a) [2] Una grande Regione europea dell’innovazione [5] Una Regione sostenibile

Ambiente (12 progetti) 594.116.381,99 16,9

Sviluppo economico e produttivo (8 progetti) 415.790.000,00 11,8

Cultura e turismo (9 progetti) 191.490.800,00 5,5

[3] Diritto allo studio, alla formazione per lo sviluppo e l’occupazione Scuola, università e lavoro (10 progetti) 662.849.360,73 18,9

[4] Una Regione che cura e protegge Sanità (2 progetti) 285.182.089,72 8,1

[7] Scelte per una società più unita Sicurezza e cultura della legalità (1 progetto) 19.110.000,00 0,5

Totale (52 progetti) 3.512.944.218,04 100,00

Fonte: elaborazioni Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio. – (a) Alcune Azioni Cardine comprese nella macro-area [6] del programma di legislatura sono codificate all’interno delle aree tematiche Infrastrutture e Ambiente del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020.

Si presenta di seguito anche il quadro sintetico dello stato di attuazione del Programma per la X legislatura suddiviso per obiettivi operativi o Azioni Cardine, con l’indicazione dei

riferimenti normativi.

TAV.S1.15 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [1] “UNA REGIONE MODERNA CHE AIUTA LO SVILUPPO”) PER OBIETTIVI OPERATIVI O AZIONI CARDINE

AZIONE

OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI CARDINE

RIFERIMENTI NORMATIVI

Operazione di scissione della società Cotral Patrimonio S.p.A. in favore di Cotral S.p.A. e di Astral S.p.A. ai sensi del Piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie, direttamente o indirettamente possedute dalla Regione Lazio di cui all’articolo 1, commi 611 e seguenti, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015).

SEMPLIFICARE LA STRUTTURA

ORGANIZZATIVA DELLA REGIONE DGR 565 20/10/2015

Ricognizione di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), della legge regionale 16 novembre 2015, n. 15 "Soppressione dell’Agenzia regionale per i parchi e dell’Agenzia regionale per la difesa del suolo. Disposizioni varie".

DGR 30 02/02/2016

Atto di indirizzo avente ad oggetto il riordino delle partecipazioni societarie operanti nel settore ambientale, in attuazione del Piano di razionalizzazione della regione Lazio approvato con il decreto del Presidente n. T00060 del 21/04/2015, ai sensi dell’articolo 1, commi 611 e seguenti, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)".

DGR129 31/03/2016

Approvazione del nuovo regolamento e della dotazione organica dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio (ARPA Lazio) ai sensi dell’articolo 7 della legge regionale 6 ottobre 1998, n. 45.

DGR32 09/02/2016

Seconda integrazione elenco compendi immobiliari regionali, di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 513 del 2014, da sottoporre a mandato esplorativo della SGR Invimit S.p.A., ai fini dell’eventuale apporto al Fondo immobiliare "i3-Regione Lazio"

RIDURRE LA SPESA REGIONALE PER GLI

ACQUISTI DI BENI, SERVIZI E FORNITURE E PER

FITTI PASSIVI

DGR 637 17/11/2015

Aggiornamento Piano di razionalizzazione delle sedi istituzionali regionali di cui alla deliberazione della Giunta regionale 04 novembre 2014, n. 759.

DGR 692 01/12/2015

Terzo apporto di immobili di proprietà regionale al Fondo "i3-Regione Lazio", istituito dal Ministero dell’Economia e Finanze tramite la Invimit SGR S.p.A.

DGR 96 15/03/2016

Atto di indirizzo ex articolo 9, comma 1, della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17, concernente l’istituzione dell’elenco del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato delle società totalmente controllate dalle province e dalla Città metropolitana di Roma Capitale che non può essere ricollocato ai sensi dell’articolo 1, comma 614, della legge n. 190/2014.

DGR 111 22/03/2016

Adozione dell’atto unilaterale previsto dall’articolo 40, comma 3-ter, del decreto legislativo n. 165/2001, come introdotto dall’articolo 54 del decreto legislativo n. 150/2009, sostitutivo del mancato accordo di contrattazione decentrata integrativa in materia di attribuzione del trattamento economico accessorio collegato alla performance (tabella di accesso alla premialità), nonché di utilizzo delle risorse decentrate per il personale del comparto e determinazione della retribuzione di risultato del personale della categoria D titolare di incarichi di A.P. e P.O. - Anno 2014.

RIDURRE I COSTI ACCESSORI PER IL

PERSONALE REGIONALE DGR 73 01/03/2016

Piano degli Acquisti Regionali di beni e servizi per l’anno 2016 DGR 265 24/05/2016

Presa d'atto della Programmazione triennale del fabbisogno di personale 2015-2017 formulata dall'Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio (ARPA Lazio) - Autorizzazione a porre in essere gli atti necessari per il reperimento di personale mediante l'espletamento delle procedure previste dalla normativa vigente.

DGR 311 16/06/2016

designato e la strategia di sviluppo territoriale integrata; (2) il mix di opere/fabbisogni/criticità da implemen-tare/coprire/sanare; (3) gli accordi di governance per la gestione dell’investimento.

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Piano della performance 2017-2019

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Attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 1, commi 6 e 7, del decreto-legge 13 novembre 2015, n. 179, recante: "Disposizioni urgenti in materia di contabilità e di concorso all’equilibrio della finanza pubblica delle Regioni".

AMMODERNARE, SEMPLIFICARE E

RAZIONALIZZARE GLI STRUMENTI NORMATIVI DGR 646 23/11/2015

Proposta di legge regionale concernente "Disciplina e conferimento di funzioni e compiti amministrativi ai comuni, a Roma capitale e alla città metropolitana di Roma capitale. Riordino delle forme associative tra gli enti locali e superamento delle Comunità montane"

DGR 58 23/02/2016

Approvazione del nuovo regolamento e della dotazione organica dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio (ARPA Lazio) ai sensi dell’articolo 7 della legge regionale 6 ottobre 1998, n. 45.

DGR 32 09/02/2016

Adozione regolamento regionale concernente: "Regolamento regionale per lo snellimento e la semplificazione delle procedure per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico e di repressione delle violazioni della normativa sismica. Abrogazione del regolamento regionale 7 febbraio 2012, n. 2 (Snellimento delle procedure per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico)".

DGR 375 05/07/2016

Piano della prestazione e dei risultati 2015-2017. Modificazioni e integrazioni dell’Allegato tecnico: ri-pianificazione obiettivi.

MIGLIORARE GLI STRUMENTI DECISIONALI, IL

CONTROLLO E LA SICUREZZA DEI FLUSSI

INFORMATIVI

DGR 646 23/11/2015

Direttiva in ordine al sistema dei controlli sulle società controllate dalla regione Lazio anche ai fini dell’esercizio del controllo analogo sulle società in house.

DGR 49 23/02/2016

Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016.

TAV. S1.16 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [2] “UNA GRANDE REGIONE EUROPEA

DELL’INNOVAZIONE”) PER OBIETTIVI OPERATIVI O AZIONI CARDINE

AZIONE

OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI

CARDINE

RIFERIMENTI NORMATIVI

POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative Programma Operativo(MAPO) relativa all’Azione 3.1.3 – "Attrazione di investimenti mediante sostegno finanziario, in grado di assicurare una ricaduta sulle PMI a livello territoriale" – sub-azione: "Attrazione produzioni cinematografiche e azioni di sistema attraverso il sostegno delle PMI che operano direttamente o indirettamente nel settore" dell’Asse prioritario 3 - Competitività.

AC 13-MARKETING TERRITORIALE E

ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NEL

SETTORE AUDIOVISIVO

DGR 550 13/10/2015

POR FESR Lazio 2007-2013. "Asse I – Attività 3 – Sviluppo dell’impresa innovativa, patrimonializzazione e crescita dimensionale delle PMI". Fondo capitale di rischio. Approvazione del Nuovo Statuto del Fondo Capitale di Rischio POR FESR I.3 Lazio 2007-2013 in conformità al Regolamento generale di Esenzione (UE) n. 651/2014.

AC 03-SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE, AL

TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E ALLO

SVILUPPO DI RETI DI IMPRESA

DGR 555 20/10/2015

Integrazione Deliberazione n. 550 del 13 ottobre 2015 relativa al POR FESR Lazio 2014-2020. Azione 3.1.3 – "Attrazione di investimenti mediante sostegno finanziario, in grado di assicurare una ricaduta sulle PMI a livello territoriale" – sub-azione: "Attrazione produzioni cinematografiche e azioni di sistema attraverso il sostegno delle PMI che operano direttamente o indirettamente nel settore" dell’Asse prioritario 3 - Competitività.

AC 13-MARKETING TERRITORIALE E

ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NEL

SETTORE AUDIOVISIVO

DGR 754 22/12/2015

Aggiornamento ottobre 2015 del "Protocollo ITACA Regione Lazio – Residenziale e non Residenziale" approvato con la DGR del 7 ottobre 2014, n. 654, ai sensi dell’articolo 7, comma 4, della legge regionale n. 6/2008, per l’adeguamento ai decreti ministeriali del 26 giugno 2015 concernenti "Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici", "Schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ai fini dell’applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione energetica negli edifici" e "Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico, 26 giugno 2009 – Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici".

AC 12-INCENTIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE

ENERGETICA EDILIZIA, LA RICONVERSIONE E

RIGENERAZIONE ENERGETICA

DGR 557 20/10/2015

Rettifica della DGR del 28 luglio 2015, n. 398, avente ad oggetto: POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all’Azione 4.1.1 "‘Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici", sub-azione: "Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica".

AC 12-INCENTIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE

ENERGETICA EDILIZIA, LA RICONVERSIONE E

RIGENERAZIONE ENERGETICA

DGR 558 20/10/2015

Approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione Lazio e La Sapienza Università di Roma, per contribuire ad attività di ricerca sul patrimonio archeologico del territorio del Lazio per lo sviluppo di una Banca Dati Geo-referenziata.

TUTELARE E PROMUOVERE GLI ASSET

CULTURALI DGR 616 10/11/2015

POR FESR Lazio 2014-2020. Modifica della DGR n. 395/2015 concernente l’approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all’Azione 3.3.1 – "Sostegno al riposizionamento competitivo, alla capacità di adattamento al mercato, all’attrattività per potenziali investitori, dei sistemi imprenditoriali vitali delimitati territorialmente" sub-azione: Riposizionamento competitivo di sistemi e filiere produttive dell’Asse prioritario 3 - Competitività.

AC 11-SOSTEGNO AL RIPOSIZIONAMENTO

COMPETITIVO DEI SISTEMI IMPRENDITORIALI

TERRITORIALI

DGR 624 10/11/2015

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 - Presa d’atto della Decisione della Commissione Europea n. C(2015)8079 del 17 novembre 2015.

INNALZARE LA COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA

AGRICOLO REGIONALE MIGLIORANDO I

SERVIZI PUBBLICI DI SUPPORTO ALLE

IMPRESE

DGR 657 25/11/2015

Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 - Presa d’atto della Decisione della Commissione Europea n. C(2015)8079 del 17 novembre 2015.

FAVORIRE IL PASSAGGIO AD

UN’AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE E DI

QUALITÀ

DGR 657 25/11/2015

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Piano della performance 2017-2019

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Legge regionale n. 13/2013 articolo 7 comma 3 – Capitolo C21911 "Fondo della creatività per il sostegno e lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative", macro-aggregato "Trasferimenti correnti a imprese controllate". Approvazione delle modalità e criteri per la concessione delle risorse. Affidamento a Lazio Innova S.p.A. della predisposizione e gestione di apposito avviso pubblico.

AC 06-STRUMENTI PER LE START-UP

INNOVATIVE E CREATIVE DGR 668 27/11/2015

Legge Regionale 13 aprile 2012 n. 2 e ss.mm.ii. ("Interventi regionali per lo sviluppo del cinema e dell’audiovisivo"), articolo 28 comma 1-ter e DGR 30 dicembre 2014, n. 928 - Fondo di rotazione per la concessione di prestiti a tasso agevolato. Approvazione delle modalità e dei criteri per la concessione delle risorse. Affidamento a Lazio Innova s.p.a per la predisposizione e gestione di apposito avviso pubblico.

AC 13-MARKETING TERRITORIALE E

ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI NEL

SETTORE AUDIOVISIVO

DGR 730 14/12/2015

Sportello Unico per le Attività Produttive – Atto di indirizzo relativo all’adozione della modulistica per la presentazione delle istanze in materia di commercio e artigianato

AC 01-INVESTIMENTI PER LA

DIGITALIZZAZIONE DEI SUAP E DEI

RAPPORTI TRA PA E IMPRESE

DGR 752 22/12/2015

Approvazione, a seguito della fase di consultazione con gli stakeholder, del Documento Strategico per il Piano Energetico della Regione Lazio "Nuovo Piano Energetico del Lazio. Risparmio ed Efficienza Energetica. Verso la Conferenza di Parigi del 2015", del Rapporto sintetico degli esiti delle consultazioni, del Quadro indicativo dei contenuti del Piano e del Rapporto preliminare di Valutazione Ambientale Strategica.

AC 12-INCENTIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE

ENERGETICA EDILIZIA, LA RICONVERSIONE E

RIGENERAZIONE ENERGETICA

DGR 768 29/12/2015

Approvazione del Disciplinare Fondo per il micro-credito legge regionale 10/2006 e delle allegate Linee Operative.

AC 02-STRUMENTI PER L’ACCESSO AL

CREDITO E ALLE GARANZIE DELLE PMI DGR DEC41 29/12/2015

Approvazione dello schema di Accordo di cooperazione tra Agenzia Spaziale Europea (ESA), Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Regione Lazio.

AC 06-STRUMENTI PER LE START-UP

INNOVATIVE E CREATIVE DGR 61 01/03/2016

Approvazione dello schema di Accordo di Partenariato tra la Direzione Generale dell’Energia della Commissione Europea e la Regione Lazio per la promozione del Patto dei Sindaci nella Regione Lazio.

AC 12-INCENTIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE

ENERGETICA EDILIZIA, LA RICONVERSIONE E

RIGENERAZIONE ENERGETICA

DGR 113 22/03/2016

Approvazione del Disciplinare Fondo per il micro-credito e la micro-finanza e delle allegate Linee Operative AC 02-STRUMENTI PER L’ACCESSO AL

CREDITO E ALLE GARANZIE DELLE PMI DGR 135 31/03/2016

Modifica e sostituzione dell’Allegato alla DGR n.398 del 28/07/2015, avente ad oggetto "POR FESR Lazio 2014-2020". Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all’Azione 4.1.1 Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici, sub-azione: Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica".

AC 12-INCENTIVI PER LA RIQUALIFICAZIONE

ENERGETICA EDILIZIA, LA RICONVERSIONE E

RIGENERAZIONE ENERGETICA

DGR 191 19/04/2016

Legge Regionale 30 dicembre 2014, n. 17 – articolo2, commi 4-7 "Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese start-up innovative". Approvazione delle modalità e criteri per la concessione delle risorse.

AC 06-STRUMENTI PER LE STARTUP

INNOVATIVE E CREATIVE DGR 200 22/04/2016

Attuazione DGR n. 385/2015 "Approvazione linee di indirizzo per l’attuazione dell’Azione cardine: Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione. Integrazione al riparto delle risorse disponibili sul Capitolo G24565, EE.FF. 2016-2018".

AC 14-SISTEMI DI VALORIZZAZIONE DEL

PATRIMONIO CULTURALE IN AREE DI

ATTRAZIONE

DGR 201 22/04/2016

Attuazione dell’Azione cardine: Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione di cui alle DGR n. 385/2015 e n. 201/2016. Approvazione Avviso pubblico per la presentazione di proposte per l’adeguamento di spazi e servizi legati ad attività ed eventi culturali e ricreativi nel Sistema delle Città di Fondazione come luoghi del Contemporaneo

AC 14-SISTEMI DI VALORIZZAZIONE DEL

PATRIMONIO CULTURALE IN AREE DI

ATTRAZIONE

Det G06594 08/06/2016

Attivazione "Spazio Attivo" di Zagarolo AC 07-SPAZIO ATTIVO: RIFORMA DEGLI

INCUBATORI IN LUOGHI DI ACCESSO AI

SERVIZI REGIONALI PER L’IMPRESA E IL

LAVORO

DGR 205 26/04/2016

Linee guida delle politiche regionali sull’internazionalizzazione del sistema produttivo del Lazio. Programma di interventi 2016-2017

AC 05-STRUMENTI PER

L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA

PRODUTTIVO

DGR DEC14 10/05/2016

Attuazione delle "Linee guida delle politiche regionali sull’internazionalizzazione del sistema produttivo del Lazio" - approvate con DGR n. 110/2014 – realizzazione di un Catalogo Regionale di nuovi prodotti editoriali da proporre presso operatori esteri e presso le principali manifestazioni internazionali di settore cui parteciperà la Regione Lazio.

AC 05-STRUMENTI PER

L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA

PRODUTTIVO

Det G06503 08/06/2016

"Accordo-Quadro Triennale tra la Regione Lazio e la Città di Belgrado per lo scambio di conoscenze e buone prassi in materia di Sistemi di Monitoraggio ed Allertamento Metropolitano (Early Warning Systems)".

INCREMENTARE LA COLLABORAZIONE E GLI

SCAMBI DEL LAZIO CON ALTRE REGIONI

EUROPEE ED EXTRA-EUROPEE

DGR 287 31/05/2016

Modifica e sostituzione dell'Allegato alla DGR n. 191 del 19 aprile 2016 recante: "Modifica e sostituzione dell'Allegato alla DGR n. 398 del 28/07/2015, avente ad oggetto "POR FESR Lazio 2014-2020". Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 4.1.1 Promozione dell'eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l'utilizzo di mix tecnologici, sub-azione: Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica".

AC 12- INCENTIVI PER LA

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA EDILIZIA, LA

RICONVERSIONE E RIGENERAZIONE

ENERGETICA

DGR 332 16/06/2016

Modifica e sostituzione dell'Allegato alla DGR n. 332 del 16 giugno 2016 avente ad oggetto il POR FESR Lazio 2014-2020 - Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 4.1.1 Promozione dell'eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l'utilizzo di mix tecnologici, sub-azione: Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e rigenerazione energetica.

AC 12- INCENTIVI PER LA

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA EDILIZIA, LA

RICONVERSIONE E RIGENERAZIONE

ENERGETICA

DGR 513 04/08/2016

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Piano della performance 2017-2019

72

POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 4.2.1 – "Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili" sub-azione "Riconversione delle aree produttive in Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) e riduzione dei costi energia per le PMI" dell'Asse prioritario 4 – Energia sostenibile e mobilità.

AC 10- RICONVERSIONE DELLE AREE

PRODUTTIVE IN AREE PRODUTTIVE

ECOLOGICAMENTE ATTREZZATE (APEA) E

RIDUZIONE DEI COSTI ENERGIA PER LE PMI

DGR 342 21/06/2016

POR FESR Lazio 2014-2020. Modifica della DGR 395/2015 come modificata dalla DGR 624/2015 concernente l'approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 3.3.1 nella parte relativa al quadro finanziario. Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 3.6.1 "Potenziamento del sistema delle garanzie pubbliche per l'espansione del credito in sinergia tra sistema nazionale e sistemi regionali di garanzia, favorendo forme di razionalizzazione che valorizzino anche il ruolo dei confidi più efficienti ed efficaci" - Garanzie e accesso al credito dell'Asse prioritario 3 - Competitività.

AC02- STRUMENTI PER L'ACCESSO AL

CREDITO E ALLE GARANZIE DELLE PMI DGR 346 21/06/2016

POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative del Programma Operativo (M.A.P.O.) Azione 3.5.1, "Interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l'offerta di servizi, sia attraverso interventi di micro-finanza" dell'Asse prioritario 3 - Competitività.

AC 07- SPAZIO ATTIVO: RIFORMA DEGLI

INCUBATORI IN LUOGHI DI ACCESSO AI

SERVIZI REGIONALI PER L'IMPRESA E IL

LAVORO

DGR 411 19/07/2016

POR FESR Lazio 2014-2020. Modifica della DGR 395/2015 concernente l'approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 3.3.1 – "Sostegno al riposizionamento competitivo, alla capacità di adattamento al mercato, all'attrattività per potenziali investitori, dei sistemi imprenditoriali vitali delimitati territorialmente" sub-azione: Riposizionamento competitivo di sistemi e filiere produttive dell'Asse prioritario 3 – Competitività.

AC 11- SOSTEGNO AL RIPOSIZIONAMENTO

COMPETITIVO DEI SISTEMI IMPRENDITORIALI

TERRITORIALI

DGR 451 26/07/2016

POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative del Programma Operativo (M.A.P.O.) relativa all'Azione 1.1.4 – "Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi (realizzate dalle imprese in collegamento con altri soggetti dell'industria, della ricerca e dell'università, e dalle aggregazioni pubblico-private già esistenti, come i Distretti Tecnologici, i Laboratori Pubblico-Privati e i Poli di Innovazione" dell'Asse prioritario 1 – Ricerca e Innovazione

AC 03- SOSTEGNO ALL'INNOVAZIONE, AL

TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E ALLO

SVILUPPO DI RETI D’IMPRESA

DGR 454 26/07/2016

POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative del Programma Operativo (M.A.P.O.) relativa all'Azione 1.1.3 – "Sostegno alla valorizzazione economica dell'innovazione attraverso la sperimentazione e l'adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell'industrializzazione dei risultati della ricerca" dell'Asse prioritario 1 – Ricerca e Innovazione.

AC 03- SOSTEGNO ALL'INNOVAZIONE, AL

TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E ALLO

SVILUPPO DI RETI D’IMPRESA

DGR 452 26/07/2016

POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative (MAPO) relativa all'Azione 3.4.1 – "Progetti di promozione dell'export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale" sub-azione: Strumenti per l'internazionalizzazione del sistema produttivo - dell'Asse prioritario 3 – Competitività

AC 05- STRUMENTI PER

L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA

PRODUTTIVO

DGR 453 26/07/2016

Azione cardine: "Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione. Individuazione di nuovi Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione".

AC 14- SISTEMI DI VALORIZZAZIONE DEL

PATRIMONIO CULTURALE IN AREE DI

ATTRAZIONE

DGR 504 04/08/2016

POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione delle Modalità Attuative Programma Operativo (MAPO) relative all'Azione 3.3.1 – "Sostegno al riposizionamento competitivo alla capacità di adattamento al mercato, all'attrattività per potenziali investitori, dei sistemi imprenditoriali vitali delimitati territorialmente" – sub-azione: "Progetto integrato per la valorizzazione culturale di specifici tematismi" dell'Asse prioritario 3 - Competitività.

AC 11- SOSTEGNO AL RIPOSIZIONAMENTO

COMPETITIVO DEI SISTEMI IMPRENDITORIALI

TERRITORIALI

DGR 506 04/08/2016

POR Lazio FESR 2014-2020, POR Lazio FSE 2014-2020. Approvazione Schema di Accordo di Collaborazione "Atelier Arte Bellezza e Cultura" - Progetto integrato per la valorizzazione culturale di specifici tematismi.

AC 09-ATELIER ABC (ARTE BELLEZZA

CULTURA) - PROGETTO INTEGRATO PER LA

VALORIZZAZIONE CULTURALE DEL

TERRITORIO

DGR 507 04/08/2016

Adozione del Sistema Informativo per la gestione degli Attestati di Prestazione Energetica della Regione Lazio, denominato SIAPE Lazio.

AC 12- INCENTIVI PER LA

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA EDILIZIA, LA

RICONVERSIONE E RIGENERAZIONE

ENERGETICA

DGR 509 04/08/2016

Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016. TAV.S1.17 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [3] “DIRITTO ALLO STUDIO E ALLA FORMAZIONE PER LO

SVILUPPO E L’OCCUPAZIONE”) PER OBIETTIVI OPERATIVI O AZIONI CARDINE

AZIONE

OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI

CARDINE

RIFERIMENTI NORMATIVI

Approvazione dello schema di Protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto sperimentale "Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale"

RIDURRE IL FALLIMENTO FORMATIVO

PRECOCE E LA DISPERSIONE SCOLASTICA DGR 1 12/01/2016

Approvazione dello schema di Protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto sperimentale "Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale"

MIGLIORARE L’OFFERTA FORMATIVA ED

EDUCATIVA PER AGEVOLARE LA MOBILITÀ

E L’INSERIMENTO/REINSERIMENTO

LAVORATIVO

DGR 1 12/01/2016

Approvazione dello schema di Protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto sperimentale "Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale"

SVILUPPARE FORMAT E SERVIZI PER

RIDURRE IL MISMATCH TRA LA DOMANDA E

L’OFFERTA DI LAVORO

DGR 1 12/01/2016

Approvazione dello schema di "Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio e Federmanager Roma per la promozione ed il sostegno all’iniziativa "TORNO SUBITO" cofinanziata dal POR LAZIO FSE 2014/2020 – ASSE III Istruzione e Formazione".

AC 23- TORNO SUBITO: INSERIMENTO

LAVORATIVO DEI GIOVANI ATTRAVERSO

AZIONI DI FORMAZIONE/LAVORO IN ITALIA

E ALL’ESTERO

DGR 85 08/03/2016

Incentivi all’Occupazione per le assunzioni a tempo indeterminato e determinato dei destinatari che hanno sottoscritto il Contratto di Ricollocazione a valere sulle risorse del POR Lazio FSE 2014/2020.

AC 24 SPERIMENTAZIONE DEL

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE DGR 141 31/03/2016

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Piano della performance 2017-2019

73

Accordo sul progetto sperimentale recante "Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale". – Adozione Linee Guida "Azione di sperimentazione del Sistema Duale nella Regione Lazio"

RIDURRE IL FALLIMENTO FORMATIVO

PRECOCE E LA DISPERSIONE SCOLASTICA DGR 231 10/05/2016

Accordo sul progetto sperimentale recante "Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale". – Adozione Linee Guida "Azione di sperimentazione del Sistema Duale nella Regione Lazio"

MIGLIORARE L’OFFERTA FORMATIVA ED

EDUCATIVA PER AGEVOLARE LA MOBILITÀ

E L’INSERIMENTO/REINSERIMENTO

LAVORATIVO

DGR 231 10/05/2016

Accordo sul progetto sperimentale recante "Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale". – Adozione Linee Guida "Azione di sperimentazione del Sistema Duale nella Regione Lazio"

SVILUPPARE FORMAT E SERVIZI PER

RIDURRE IL MISMATCH TRA LA DOMANDA E

L’OFFERTA DI LAVORO

DGR 231 10/05/2016

Approvazione delle "Azioni di Rafforzamento del Sistema dei Servizi per il Lavoro del Lazio 2016-2017". SVILUPPARE FORMAT E SERVIZI PER

RIDURRE IL MISMATCH TRA LA DOMANDA E

L’OFFERTA DI LAVORO

DGR 275 24/05/2016

Approvazione delle "Linee guida" e dello "Standard formativo" per l’effettuazione dei corsi di formazione per "Tecnici abilitati alla Certificazione Energetica degli Edifici", preposti al rilascio dell’Attestazione della Prestazione Energetica degli Edifici (APE), ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n.75, come modificato dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9 e sulla base del Decreto Interministeriale del 26 giugno 2015 che approva le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.

COSTRUIRE PERCORSI E STRUTTURE PER

L’ALTA FORMAZIONE E PER LE NUOVE

PROFESSIONI AC 22- FORMAZIONE PROFESSIONALE

PER I GREEN-JOBS E PER LA

CONVERSIONE ECOLOGICA

DGR 308 07/06/2016

Disciplina per l'abilitazione degli "sportelli territoriali temporanei" da parte dei soggetti accreditati ai sensi della Deliberazione della Giunta regionale 15 aprile 2014, n. 198 e smi, per l'attuazione delle misure di politica attiva del lavoro nella Regione Lazio, con particolare riferimento al Contratto di Ricollocazione

AC 24-SPERIMENTAZIONE DEL

CONTRATTO DI RICOLLOCAZIONE DGR 345 21/06/2016

Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016.

TAV. S1.18 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [4] “UNA REGIONE CHE CURA E PROTEGGE”) PER

OBIETTIVI OPERATIVI O AZIONI CARDINE

AZIONE

OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI

CARDINE

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, art. 11, comma 15, modificato dalla Legge 30 luglio 2010, n.122. Attivazione sul territorio della Tessera Sanitaria con funzione di Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS).

POTENZIARE GLI STRUMENTI E LA RETE

DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI TERRITORIALI DGR 686 01/12/2015

DCA U00428/2013 - DCA U00247/2014 - Proseguimento del programma di attivazione di una Casa della Salute in ciascun Distretto Aziendale del Lazio, per l’importo complessivo di € 5.500.000,00 a valere sul Capitolo H22103 - esercizio finanziario 2016 del bilancio regionale

AC 25 COSTRUZIONE DEI NODI DELLA

RETE DI CURA: APERTURA DI 48 CASE

DELLA SALUTE NEL TERRITORIO

REGIONALE

DGR 68 01/03/2016

Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016.

TAV. S1.19 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [5] “UNA REGIONE SOSTENIBILE”) PER OBIETTIVI

OPERATIVI O AZIONI CARDINE

AZIONE OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI

CARDINE RIFERIMENTI NORMATIVI

Strategia regionale integrata di tutela ambientale ed idraulica del Sistema Tevere per l’utilizzo delle risorse finanziarie comunitarie, nazionali e regionali, ai fini dell’attuazione dell’Azione Cardine "Valorizzazione e recupero ambientale del sistema fluviale del Tevere", individuata nella DCR n. 2 del 10 aprile 2014 recante "Linee d’indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020".

AC 29-VALORIZZAZIONE E RECUPERO

AMBIENTALE DEL SISTEMA FLUVIALE DEL

TEVERE

DGR 687 01/12/2015

Approvazione dello "Schema di Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio ed Expomed Associazione No Profit per la realizzazione di progetti di educazione ambientale volti alla conoscenza ed al rispetto dell’ambiente marino".

SVILUPPARE L’ECONOMIA DEL MARE DGR 705 09/12/2015

Programma regionale di interventi per la difesa del suolo e la sicurezza del territorio – Esercizio finanziario 2016 AC 27-INTERVENTI CONTRO IL RISCHIO

GEOLOGICO E IDROGEOLOGICO DGR 741 18/12/2015

Protocollo d’intesa tra la Regione Lazio, l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale n° 1 – Lazio Nord Viterbo e la Talete SpA per il trasferimento degli impianti realizzati dalla Regione Lazio, con i poteri commissariali, per fronteggiare l’emergenza determinata dalla concentrazione di arsenico superiore ai limiti di legge nelle acque destinate all’uso umano distribuite nell’ATO 1 - Viterbo.

AC 30-POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE

CONTENENTI ARSENICO DGR 19 26/01/2016

Piano regionale dei rifiuti di cui alla DCR 18 gennaio 2012, n. 14, così come modificato dalla Deliberazione di Consiglio 24 luglio 2013, n. 8 – Approvazione "Determinazione del fabbisogno"

REVISIONARE E IMPLEMENTARE LE

STRATEGIE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DGR 199 22/04/2016

Attuazione articolo 7, comma 9-septiesdecies della Legge 6 agosto 2015 n. 125 –Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 giugno 2015 n.78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali. Approvazione della tabella denominata "Criticità delimitazione linea SID" ai fini della ricognizione della fascia costiera della Regione Lazio.

REALIZZARE AZIONI DI SISTEMA PER LA

GESTIONE INTEGRATA E LA TUTELA DELLA

COSTA

DGR 206 26/04/2016

Attuazione articolo 7della legge reigonale 26 giugno 2015, n. 8 "Disposizioni relative all’utilizzazione del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative. Modifiche alla legge regionale 6 agosto 2007, n. 13, concernente l’organizzazione del sistema turistico laziale, e successive modifiche". Approvazione Regolamento regionale "Disciplina delle diverse tipologie di utilizzazione delle aree demaniali marittime per finalità turistico-ricreative"

DGR DEC13 05/05/2016

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Piano della performance 2017-2019

74

Criteri e direttive per il completamento del "Piano degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale laziale", di cui alla D.G.R. 227/2014, per il triennio 2016/2018 (articolo 41 della L.R. 26 del 28 dicembre 2007).

DGR 234 10/05/2016

Approvazione del Protocollo d’Intesa tra Regione Lazio e COMIECO per la promozione di attività volte alla diffusione di buone pratiche ambientali per la raccolta differenziata e per il riciclo di carta e cartone

PERSEGUIRE E SOSTENERE LA GESTIONE

DELLE 3R (RIDURRE, RIUTILIZZARE, RICICLARE)

DGR 232 10/05/2016

Adesione al Protocollo di intesa tra Agenzia Coesione Territoriale Ministero Ambiente Tutela del Territorio e del Mare Autorità di Gestione dei Programmi Operativi 2014-2020 e Autorità Ambientali per promuovere e assicurare l’integrazione ambientale e gli obiettivi sviluppo sostenibile nei programmi operativi del ciclo di Programmazione Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE) e Fondo Sviluppo Coesione e nuova individuazione dell'Autorità Ambientale della Regione Lazio.

AC 27- INTERVENTI CONTRO IL

RISCHIO GEOLOGICO E

IDROGEOLOGICO

DGR 338 21/06/2016

DGR n. 229/2016 - Attuazione del "Programma straordinario di interventi per il dissesto idrogeologico ai sensi dell'articolo 7, comma 1-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 febbraio 2016, n. 21.

DGR 511 04/06/2016

Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016.

TAV. S1.20 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [6] “INVESTIMENTI PER UN TERRITORIO COMPETITIVO”) PER OBIETTIVI OPERATIVI O AZIONI CARDINE

AZIONE OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI

CARDINE RIFERIMENTI NORMATIVI

Presa d’atto dell’ammissione a finanziamento, da parte della Commissione Europea, del progetto SOCIALCAR - An urban, smart, social, and green mobility approach to car-pooling, presentato dalla Regione Lazio, in partenariato.

AUMENTARE LA QUOTA DI SPOSTAMENTI

EFFETTUATI IN AMBITO URBANO ED

EXTRAURBANO ATTRAVERSO SISTEMI DI

TRASPORTO SOSTENIBILE E I SERVIZI DI

INFOMOBILITÀ

DGR 636 17/11/2015

Istituzione nuovi titoli di abbonamento annuali "bici in treno" per l’incentivazione all’uso della bicicletta e favorirne l’accesso ai treni regionali.

DGR 751 22/12/2015

Approvazione dello Schema di "Contratto di Servizio per l’affidamento all’Azienda Strade Lazio - ASTRAL SpA della gestione di servizi per il Centro Regionale dell’Infomobilità" fino al 31 dicembre 2020.

DGR 227 05/05/2016

Rimodulazione DGR n. 420/2014 relativamente al programma per la realizzazione delle infrastrutture per la mobilità, infrastrutture sociali e infrastrutture idriche esercizi finanziari 2016/2019

SVILUPPARE LE INFRASTRUTTURE

STRADALI DGR 18 26/01/2016

POR FESR Lazio 2014-2020. Approvazione della Scheda Modalità Attuative Programma Operativo (MAPO) relativa alle Azioni 4.6.1 "Realizzazione di infrastrutture e nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità collettiva e alla distribuzione ecocompatibile delle merci e relativi sistemi di trasporto", 4.6.2 "Interventi di mobilità sostenibile urbana anche incentivando l’utilizzo di sistemi di trasporto a basso impatto ambientale, il completamento, l’attrezzaggio del sistema e il rinnovamento delle flotte" e 4.6.3 "Sistemi di Trasporto Intelligenti" dell’Asse prioritario 4 - Energia sostenibile e mobilità.

AC 36 INVESTIMENTI PER IL TPL: NUOVO

PARCO VEICOLARE AD ALTA EFFICIENZA

AMBIENTALE

DGR 69 01/03/2016

Esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico mediante il sistema informatico denominato OPENGENIO a decorrere dal 2 maggio 2016 e relativa modifica del Regolamento Regionale del 7febbraio2012, n.2, concernente "Snellimento delle procedure per l’esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico".

IMPLEMENTARE LA DIGITALIZZAZIONE DEI

PROCESSI AMMINISTRATIVI E OFFRIRE

SERVIZI DIGITALI A CITTADINI E IMPRESE

DGR 209 26/04/2016

POR FESR Lazio 2014-2020, Asse 4 "Energia sostenibile e mobilità", Azioni 4.6.1, 4.6.2 e 4.6.3 - Approvazione tra Regione Lazio e Roma Capitale dello Schema di un "Accordo di Programma per la mobilità sostenibile integrata" e suoi allegati: "Documento strategico", "Schema di convenzione operativa/contratto" e "Quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione".

AUMENTARE LA QUOTA DI SPOSTAMENTI

EFFETTUATI IN AMBITO URBANO ED

EXTRAURBANO ATTRAVERSO SISTEMI DI

TRASPORTO SOSTENIBILE E I SERVIZI DI

INFOMOBILITÀ AC 36BIS NODI DI INTERSCAMBIO PER LA

MOBILITÀ COLLETTIVA AC 36TER SISTEMI DI TRASPORTO

INTELLIGENTE

DGR 323 14/06/2016

Approvazione Schema di Accordo di Programma per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nella regione Lazio. AC 34 PROGRAMMA LAZIO 30 MEGA. INTERVENTI PER LA DIFFUSIONE DELLA

BANDA ULTRA LARGA NELLA REGIONE

LAZIO

DGR 435 26/07/2016

Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016.

TAV. S1.21 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA X LEGISLATURA (MACRO-AREA D’INTERVENTO [7] “SCELTE PER UNA SOCIETÀ PIÙ UNITÀ”) PER

OBIETTIVI OPERATIVI O AZIONI CARDINE

AZIONE OBIETTIVI OPERATIVI/AZIONI

CARDINE RIFERIMENTI NORMATIVI

Proposta di legge regionale concernente "Modifiche all’articolo 57 della legge regionale 28 dicembre 2006, n. 27 (Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2007 – articolo 11, legge regionale 20 novembre 2001, n. 25) e all’articolo 4 della legge regionale 18 settembre 2007, n. 16 (Disposizioni dirette alla tutela del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro non regolare)".

POTENZIARE LE POLITICHE DI CONTRASTO

AL LAVORO NERO, AL LAVORO

IRREGOLARE E ALL’EVASIONE FISCALE E

CONTRIBUTIVA

DGR 520 06/10/2015

Azione regionale di contrasto al fenomeno dell’abusivismo edilizio. Approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione Lazio e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone per l’esecuzione delle sentenze penali di condanna per la demolizione dei manufatti abusivi.

RAFFORZARE LE FUNZIONI REGIONALI

IMPEGNATE NELLE TEMATICHE DELLA

SICUREZZA E DELLA LEGALITÀ

DGR 611 10/11/2015

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Piano della performance 2017-2019

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Approvazione Schema di Protocollo di Intesa tra la Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Roma, la Regione Lazio, la Città Metropolitana di Roma Capitale, Roma Capitale, la Questura di Roma, il Comando Provinciale Carabinieri, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma e Federalberghi Roma, per la prevenzione dell’abusivismo nel settore turistico-ricettivo.

DGR 699 03/12/2015

Adozione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità per gli anni 2016-2018

DGR 43 16/02/2016

Ratifica del Protocollo di azione - Vigilanza collaborativa tra l’Autorità nazionale Anticorruzione e la Regione Lazio.

DGR 183 14/04/2016

Adesione alla sperimentazione del modello di intervento in materia di vita indipendente ed inclusione nella società delle persone con disabilità, anno 2015. Finanziamento ministeriale di 1.040.000,00 euro. Cofinanziamento regionale di 260.000,00 euro sul capitolo H 41903 (12 02 1.04.01.02.000), esercizio finanziario 2016.

RAFFORZARE LE POLITICHE IN FAVORE

DELLE PERSONE CON DISABILITÀ AC 41-INTERVENTI PER CONTRASTARE I

RISCHI DI POVERTÀ E DI ESCLUSIONE

SOCIALE RAFFORZARE LE POLITICHE DI

CONTRASTO DELLA POVERTÀ E

DELL’ESCLUSIONE SOCIALE

DGR 702 03/12/20155

Approvazione schema di Accordo di Programma fra la Regione Lazio e l’I.P.A.B. "Centro regionale S. Alessio - Margherita di Savoia per i Ciechi", per la prosecuzione nell’anno 2016 degli interventi in favore dei cittadini ciechi e con pluri-disabilità, di cui alla legge 28 agosto 1997 n. 284, art. 3, alla legge regionale 14 gennaio 1987 n. 8 e alla legge regionale 28 dicembre 2007 n. 26, articolo 17

DGR 67 01/03/2016

Approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa per l’avvio di iniziative di carattere sociale presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano.

DGR 80 01/03/2016

"Servizi e interventi di assistenza alla persona nella Regione Lazio" DGR 223 03/05/2016

Avvisi pubblici per la presentazione di progetti a valenza territoriale a valere sul Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014 -2020, adottati con decreto 24 dicembre 2015 n. 19738 dell’Autorità responsabile del Ministero dell’Interno. Partecipazione della Regione Lazio, con il supporto tecnico di ASAP Lazio.

RAFFORZARE LE POLITICHE IN TEMA DI

IMMIGRAZIONE PER FAVORIRE

L’INTEGRAZIONE E L’ACCOGLIENZA DEI

MIGRANTI E DEI RIFUGIATI

DGR 50 23/02/2016

Adozione regolamento regionale concernente: "Modifiche al regolamento regionale 20 settembre 2000, n. 2 ("Regolamento per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica destinata all’assistenza abitativa ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge regionale 6 agosto 1999, n. 12") e successive modifiche. Disposizione transitoria".

OTTIMIZZARE LA GESTIONE DEL

PATRIMONIO RESIDENZIALE PUBBLICO E

RISPONDERE ALL’EMERGENZA ABITATIVA

CON POLITICHE INTEGRATE

DGR 109 15/03/2016

DGR del 15 gennaio 2014, n. 18: attuazione del Programma per l’emergenza abitativa per Roma Capitale. DGR 110 15/03/2016

Progetto straordinario denominato "Scuola di squadra" per la fornitura di attrezzature sportive a tutti i 253 Istituti Scolastici Secondari di Secondo Grado della Regione Lazio

AC 45-PROGETTI SPORTIVI PER

L’INCLUSIONE SOCIALE E LA

RIGENERAZIONE URBANA

DGR 123 22/03/2016

Fonte: Regione Lazio, Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, Direzione Programmazione Economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio, settembre 2016.

Le cosiddette “aree interne”, ovvero le aree distanti dai centri di offerta di servizi

essenziali di istruzione, salute e mobilità, secondo le risultanze degli studi e degli approfondimenti su 55 aree del territorio nazionale, hanno una dimensione media di circa

30 mila abitanti e manifestano rilevanti fenomeni di declino demografico e di invecchiamento.

Con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento delle aree interne,117 la Regione Lazio, nel partecipare all’attuazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), dopo la

selezione118 di 4 aree e aggregazioni/unioni di comuni119 e a seguito della individuazione120 dell’area pilota, ha tracciato il policy mix necessario per raggiungere l’obiettivo attraverso la promozione dello sviluppo locale121 e il riequilibrio dell’offerta dei

servizi di base (scuola, salute, servizi di mobilità e connessione digitale). In termini di finanziamento degli interventi selezionati per ciascuna area, questo proverrà, in parte,

117 Sono definite “aree interne” quelle aree distanti dai centri di offerta di servizi essenziali di istruzione, salute e mobilità con una dimensione media di circa 30 mila abitanti e con rilevanti fenomeni di declino demografico e di invecchiamento. 118 La mappatura delle “aree interne” è avvenuta in collaborazione con il Comitato Nazionale Aree Interne, coordinato dal Dipartimento per le politiche di coesione, in cui sono presenti i Ministeri preposti alle tematiche

dell’offerta dei servizi di base. L’iter operativo regionale ha riguardato, principalmente, la Direzione Programmazione, Bilancio, Demanio e Patrimonio ed è staro avviato a partire dal 2013. 119 Area 1 (Alta Tuscia- Antica Città di Castro); Area 2 (Monti reatini); Area 3 (Monti Simbruini); Area 4 (Valle del Comino). 120 DGR 9 settembre 2015, n. 466, recante “Attuazione della Strategia nazionale Aree interne – Strategia per il Lazio. Individuazione dell'area prototipo”. 121 Lo sviluppo locale dovrà riguardare i punti di forza di questi territori nei settori/ambiti dell’agroalimentare, del patrimonio culturale, del saper fare locale, del turismo e dell’energia.

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Piano della performance 2017-2019

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dagli appostamenti riportati nel bilancio nazionale122 e, in parte, dalla dotazione dei Fondi

SIE 2014-2020 e da altre risorse aggiuntive. Le risorse nazionali avranno il compito di riequilibrare l’offerta dei servizi di base in materia di scuola, salute e mobilità.

Per quanto riguarda la prima area prototipo (Valle di Comino)123 nell’ultimo focus124 è stata fissata, indicativamente, la data di approvazione del Preliminare di strategia (fine

novembre) e quella di approvazione della strategia d’area (febbraio 2017). La seconda area di sperimentazione (Monti reatini)125 sta ultimando l’elaborazione della “Bozza di Strategia d’area” e, successivamente, dovrà, attraverso il proprio ente capofila e con il

sostegno della Regione e del Comitato Tecnico Nazionale Aree Interne, elaborare il documento “Preliminare alla definizione della strategia: priorità di intervento”, in cui

saranno definiti gli interventi realizzabili ai fini della strategia in termini di risultati attesi, azioni e tempi per il loro conseguimento.126

Controllo, sorveglianza e trasparenza del programma per la X legislatura

Con il Piano della performance 2014-2016127 è stato dato avvio per la prima volta a livello regionale al ciclo di gestione della performance, tracciando, in forma compiuta, le logiche di collegamento dell’azione amministrativa rispetto ai fabbisogni espressi dai cittadini,

dalle famiglie e dalle imprese del territorio regionale.

Successivamente, in un’ottica di coerenza e di gradualità con il Piano della performance 2015-2017, si sono registrati alcuni miglioramenti sia in termini di impegno delle strutture amministrative sia in termini di consapevolezza del personale dirigenziale.

Con il Piano della performance 2016-2018128 si è fatto un utilizzo appropriato dei sistemi

informativi, con metodiche di lavoro e modalità di comunicazione più efficienti per

122 Sono stati assegnati alla SNAI, nelle Leggi di stabilità 2014 e 2015, 180 milioni. Con la delibera CIPE 28 gennaio 2015, n. 9 (Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei 2014-2020. Accordo di partenariato – Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese: indirizzi operativi) sono state assegnate le risorse per le aree pilota, a valere sui primi 90 milioni di euro, da ripartire per gli interventi su

scuola, salute e mobilità, in relazione alla Strategia di area proposta, adottata dalla Regione e approvata dal Comitato Nazionale Aree Interne. Il CIPE ha, altresì, individuato nell’Accordo di Programma Quadro (APQ) lo strumento attuativo. 123 Area 4 (Valle del Comino): Acquafondata, Alvito, Atina, Belmonte Castello, Casalattico, Casalvieri, Colle San Magno, Gallinaro, Picinisco, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, Sant’Elia Fiumerapido, Settefrati, Terelle, Vallerotonda, Vicalvi, Villa Latina, Viticuso. 124 Presso il Comune di Atina (3 novembre 2016), alla presenza dei sindaci, degli stakeholders più

rappresentativi della Regione Lazio e del Comitato Nazionale Aree Interne. 125 Area 2 (Monti reatini): Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Ascrea, Belmonte in Sabina, Borbona, Borgorose, Borgo Velino, Castel di Tora, Cittareale, Collalto Sabino, Colle di Tora, Collegiove, Concerviano, Fiamignano, Leonessa, Longone Sabino, Marcetelli, Micigliano, Nespolo, Orvinio, Paganico Sabino, Pescorocchiano, Petrella Salto, Posta, Pozzaglia Sabina, Rocca Sinibalda, Turania, Varco Sabino. 126 Successivamente all’approvazione del «Preliminare», si passerà alla definizione della “Strategia d’area”, che individuerà gli interventi e le azioni specifiche nei settori dei servizi essenziali (salute, trasporti, sanità)

e le principali linee strategiche per lo sviluppo locale, il cui strumento di attuazione sarà costituito da un Accordo di Programma Quadro. 127 Documento predisposto ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, corrispondente all’articolo 10 della legge regionale 16 marzo 2011, n. 1. Contiene l’indicazione delle priorità politiche individuate a livello regionale e gli indirizzi per l’azione amministrativa, con la conseguente assegnazione degli obiettivi strategici ed operativi alle strutture organizzative. 128 Il Piano della performance 2016-2018 è stato elaborato in conformità a quanto stabilito dalle disposizioni di legge ed alle indicazioni emanate prima dalla Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza

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Piano della performance 2017-2019

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svolgere gli steps negoziali di confronto sugli obiettivi e per elaborare le proposte finali:

è stato ridotto il numero degli obiettivi da assegnare alle strutture amministrative, insistendo sulle attività più qualificanti; è stata studiata la strategia per sviluppare la sinergia tra il ciclo di gestione della performance della Giunta regionale con quello degli

enti dipendenti e delle società partecipate, Nel contempo, si sta mettendo a punto un sistema analitico di monitoraggio/rendicontazione sul grado di realizzazione degli

obiettivi strategici, in grado di ampliare la conoscenza degli esiti dell’azione pubblica e i margini di partecipazione di cittadini e/o stakeholders alle scelte politiche.129

Per il controllo e la sorveglianza del programma di governo della X legislatura, il Sistema di misurazione e valutazione della performance ha consentito, principalmente: (a)

rappresentazione del livello di performance atteso e l’analisi delle cause specifiche legate agli scostamenti; (b) individuazione di elementi sintetici di valutazione d’insieme riguardo all’andamento generale dell’amministrazione; (c) monitoraggio costante della

performance dell’amministrazione nel suo complesso e monitoraggio degli andamenti gestionali delle singole strutture amministrative, anche ai fini dell’individuazione di

interventi correttivi in corso d’esercizio; (d) rendicontazione sulla performance agli attori interni all’amministrazione, alla collettività ed agli osservatori qualificati esterni.

Il quadro di finanza pubblica

La Regione Lazio, per l’esercizio finanziario 2015, proseguendo l’iter di conformità della propria gestione ai principi contabili generali (e ad una serie di principi contabili applicati),130 ha ridotto, rispetto al 2014, il disavanzo del 31,7 per cento passando da un

risultato di amministrazione lordo di -2,97 miliardi agli attuali -2,03 miliardi.131

L’avanzo di amministrazione accantonato e vincolato (al netto del fondo anticipazione di liquidità), determinato in una fase successiva al riaccertamento ordinario dei residui attivi

e passivi, è stato stabilito132 in 1,029 miliardi (523 milioni circa di parte corrente e 506 milioni circa di parte capitale) (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S2.1).

e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT) e successivamente dall’Autorità Nazionale AntiCorruzione (ANAC). 129 La sensibilità istituzionale verso le tematiche della trasparenza ha trovato una proiezione immediata sul terreno dell’open government e, sotto un profilo tecnico, si qualifica con l’iniziativa “Lazio digitale” oltre che

nella produzione di open-data. 130 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 dicembre 2011 (DPCM sulla sperimentazione), in

attuazione dell’articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, propedeutica all’entrata a regime per tutte le regioni e gli enti locali. 131 Ai sensi del comma 2 dell’articolo 63 del decreto legislativo n. 118/2011, integrato dal decreto legislativo n. 126/2014, il Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio 2015 è costituito dal Conto del bilancio, dal Conto economico e dallo Stato patrimoniale. Il Conto del bilancio è il documento contabile in cui sono esposti i dati finanziari della gestione svolta nel corso del 2015, assumendo come dato di partenza le

risultanze contabili approvate con il bilancio di previsione relativo al medesimo anno. 132 DGR 26 aprile 2016, n. 207.

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Piano della performance 2017-2019

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TAV. S2.1 – DEFR LAZIO 2017: RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE DELLA REGIONE LAZIO. ANNI 2012-2015. (VALORI ESPRESSI IN MILIONI)

VOCI 2012 2013 2014 2015

GESTIONE DELLA COMPETENZA - Differenza entrate-uscite -4.462,35 -847,47 -2.043,52 -1.095,30

- Riduzione residui passivi (riaccertamento) 1.321,74 1.316,85 481,68 603,73

- Riduzione residui attivi (riaccertamento) … -6,38 260,65 406,81

Saldo gestione della competenza -3.140,61 463,00 2.264,55 1.292,22

Disavanzo dell’esercizio precedente -2.369,98 -4.307,31 4.391,02 2.827,85

GESTIONE DEI RESIDUI - - Riduzione residui passivi (riaccertamento) 1.962,67 21,46 9,89 19,99

- Riduzione residui attivi (riaccertamento) -759,39 -568,17 711,27 115,62

Saldo gestione dei residui 1.203,27 -546,71 -701,38 -95,63

Risultato di amministrazione netto -4.307,31 -4.391,02 -2.827,85 -1.631,26

Fondo Pluriennale Vincolato -932,91 -579,61 -141,38 -396,75

Risultato di amministrazione lordo -5.240,22 -4.970,63 -2.969,22 -2.028,01

Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Relazione sulla gestione al “Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2015”, aprile 2016.

Il conto di bilancio, il risultato d’amministrazione e il disavanzo effettivo

Dal Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio 2015, l’operazione di

riaccertamento dei residui attivi e passivi ha individuato:133 (i) residui passivi per un importo di circa 623,72 milioni, di cui 59,16 milioni corrispondenti a debiti insussistenti da eliminare dalle scritture contabili e 564,56 milioni corrispondenti a debiti imputati

nell’esercizio 2015 ma non ancora esigibili e reimputati all’esercizio 2016 in cui risultano esigibili; (ii) residui attivi per un importo di circa 522,42 milioni, di cui 193,87 milioni

circa corrispondenti a crediti assolutamente inesigibili (o insussistenti alla data del 31 dicembre 2015 da eliminare dalle scritture contabili) e 328,56 milioni circa corrispondenti a crediti imputati nell’esercizio 2015 ma non ancora esigibili e reimputati all’esercizio

2016 in cui risultano esigibili. In base al riaccertamento dei residui attivi e passivi e alle risultanze della gestione di competenza e di cassa è stato definito il disavanzo netto (-

1,631 miliardi) e il disavanzo lordo (-2,038 miliardi).

Il risultato di amministrazione effettivo, al lordo delle partite accantonate e vincolate e al netto del fondo anticipazioni di liquidità, è determinato in disavanzo per 3,131 miliardi;

il disavanzo consolidato, al lordo dello stock di perenzione, è stato di 4,77 miliardi (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S2.2). TAV. S2.2 – DEFR LAZIO 2017: ESERCIZIO 2015 – DISAVANZO CONSOLIDATO 2013-2015 (VALORI ESPRESSI IN MILIONI)

VOCI D’ESERCIZIO 2013 2014 2015

Risultato di amministrazione 4.971 2.969 2.028

Avanzo di amministrazione vincolato (al netto del Fondo crediti di dubbia esigibilità 1.773 841 1.029

Fondo crediti di dubbia esigibilità 75 71 74

Stock residui perenti (a) 2.953 2.328 2.097

Fondo riserva re-iscrizione perenzione vincolata (compresi in economie vincolate) (b) -455 -250 -462

DISAVANZO CONSOLIDATO 9.317 5.959 4.766

Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Relazione sulla gestione al “Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2015”, aprile 2016.

133 DGR 5 aprile 2016, n. 150.

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Piano della performance 2017-2019

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Il consolidamento dell’attività di recupero fiscale, funzione fondamentale dell’attività di

ottimizzazione delle entrate, è stata attuata secondo un mix di interventi134 che ne hanno amplificato l’efficacia conducendo, nel 2015, a incassi derivanti dal recupero fiscale attorno 320 milioni di euro, il 63 per cento in più rispetto all’esercizio 2013. Per il 2016

l’azione di recupero fiscale è attesa in ulteriore incremento.135

La strategia per perseguire il risanamento finanziario regionale e, al contempo, lo sviluppo socio-economico dei territori regionali, è proseguita applicando comportamenti basati sulla ricerca dell’equilibrio e l’adozione di criteri prudenziali nella formulazione delle

previsioni d’entrata, sul contenimento delle ragioni di spesa di natura discrezionale e sull’introduzione di specifiche norme a supporto delle precedenti linee d’intervento. Le

principali leggi regionali, con nuovi o maggiori oneri a carico della finanza regionale, hanno riguardato (in ordine cronologico): l’artigianato,136 la gestione e controllo dell’attività faunistico-venatoria,137 l’istruzione e la formazione,138 alcuni specifici aspetti

del welfare regionale e della prevenzione neonatale139, la sanità,140 la fiscalità,141 la gestione delle acque,142 il fenomeno dell’usura e del sovra-indebitamento143 e, infine, i

processi di efficientamento della spesa.144

134 Si fa riferimento all’ampia attività svolta dall’area “Tributi, finanza e Federalismo” della Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio: disposizioni normative regionali finalizzate a ridurre i comportamenti evasivi ed elusivi, con particolare riferimento alla tassa auto; ottimizzazione dei

processi di raccordo con gli altri attori istituzionali (Agenzia delle Entrate, Equitalia) interessati all’attività di recupero fiscale; riduzione dei tempi amministrativi per l’attivazione delle procedure di recupero fiscale, anche attraverso una intensificazione dei processi posti in atto dagli uffici regionali; procedure di controllo analitico dell’evasione legata alla compartecipazione del cittadino alla spesa farmaceutica e specialistica. 135 La previsione è basata sugli effetti derivanti dalla stipula di un Protocollo d’Intesa tra Regione Lazio ed Equitalia S.p.A. finalizzato alla costruzione di un percorso comune di azione e monitoraggio sull’effettivo grado di esigibilità dei crediti in lavorazione, al fine di prevenire la prescrizione di quelli ancora riscuotibili,

verificare le posizioni creditorie di dubbia esigibilità e rendere più incisive e accurate le azioni finalizzate al

recupero delle somme dovute ed esigibili. 136 La legge regionale n. 3 del 17 febbraio 2015, riguarda la disciplina organica dell’artigianato, rientrante nella competenza esclusiva delle Regioni a seguito della modifica del titolo V della Costituzione, attraverso la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell’artigianato e delle produzioni artigiane nelle loro diverse espressioni territoriali, tradizionali e artistiche. 137 La legge regionale n. 4 del 16 marzo 2015, disciplina gli interventi finalizzati alla conservazione degli uccelli e del loro habitat ed alla gestione e controllo di tutta la fauna selvatica. 138 La legge regionale n. 5 del 20 aprile 2015, ha lo scopo di disciplinare in maniera organica e sistematica il sistema regionale dell’istruzione e formazione professionale. 139 La legge regionale n. 6 del 28 maggio 2015, ha promosso il riconoscimento della lingua italiana dei segni e per la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva e ha attivato lo screening uditivo neonatale. 140 La legge regionale n. 7 del 12 giugno 2015, ha disciplinato gli interventi finalizzati a raccogliere, in maniera

scientificamente accettata e standardizzata, i dati relativi alla malattia. 141 La legge regionale n. 11 del 29 luglio 2015, ha disposto, per l’anno di imposta 2015, la mancata applicazione della maggiorazione dell’aliquota dell’addizionale regionale all’IRPEF nei confronti di determinati soggetti e, in riferimento all’Imposta Regionale Sulle Emissioni Sonore degli Aeromobili (IRESA), il suo adeguamento basato nuove disposizioni normative (art. 13, comma 15-bis, del decreto legge 23 dicembre

2013, n. 145 convertito, con modificazioni, in legge 21 febbraio 2014, n. 9. 142 La legge regionale n. 13 del 28 ottobre 2015, apporta modifiche alla legge regionale 4 aprile 2014, n. 5

“Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”, a seguito dell’impugnativa dal Consiglio dei Ministri con ricorso di legittimità costituzionale n. 40 del 11/6/2014. 143 La legge regionale n. 14 del 3 novembre 2015, incorpora disposizioni finalizzate a contrastare il fenomeno dell’usura e, parallelamente, introdurre apposite misure di sostegno e assistenza verso i soggetti che ne sono vittime. 144 La legge regionale n. 17 del 31 dicembre 2015 (Legge di stabilità regionale 2016), riguarda interventi in

materie diverse sia in tema di efficienza della spesa pubblica sia in riferimento alla programmazione europea 2014-2020.

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Piano della performance 2017-2019

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Inoltre, nell’ambito delle policy di spending review regionale, di contenimento della spesa

e di utilizzo efficiente, coerente ed unitario delle risorse pubbliche regionali, sono state adottate specifiche leggi regionali145 (soppressione dell’Agenzia regionale per i trapianti e le patologie connesse e internalizzazione delle relative funzioni e dell’Agenzia regionale

per i parchi e dell’Agenzia regionale per la difesa del suolo), senza oneri a carico della finanza regionale.

A decorrere dal 2015 tutta la disciplina in materia di patto di stabilità interno ha cessato di avere efficacia nei confronti delle regioni a statuto ordinario che, tuttavia, concorrono

alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica146 attraverso il pareggio di bilancio. Dalle risultanze del monitoraggio al 4° trimestre 2015147 risulta che la Regione Lazio ha

rispettato il pareggio di bilancio per l’esercizio finanziario 2015. Il risultato è attribuibile all’attività, svolta dalla «cabina di regia per la gestione controllata del bilancio», di conciliazione tra obiettivi programmatici di sviluppo e quelli del pareggio di bilancio

attraverso l’analisi dei singoli impegni di spesa vincolati alla coerenza con il disegno programmatico e alla loro copertura finanziaria.

La normativa vigente ha consentito una modifica dei singoli obiettivi del patto di stabilità attraverso i patti di solidarietà tra enti territoriali.148

Anticipazioni di liquidità, riduzione del debito e contenimento degli oneri finanziari

Le politiche di bilancio relative al risanamento della finanza pubblica regionale hanno agito, anche durante l’esercizio finanziario 2015, attraverso lo strumento delle

anticipazioni di liquidità:149 l’incremento dei fondi150 per il pagamento dei debiti diversi da quelli finanziari e sanitari, maturati alla data del 31 dicembre 2014, ha consentito

145 Legge regionale n. 9 del 15 luglio 2015 e legge regionale n.15 del 16 novembre 2015. 146 Articolo 1, commi 460-483, legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilità 2015). In luogo degli

obiettivi di sola spesa (cassa e competenza), che negli ultimi anni costituivano il limite massimo ai fini del rispetto del patto di stabilità, viene introdotto il principio del pareggio di bilancio che prevede il rispetto dei saldi di competenza e cassa, calcolati in funzione sia della spesa sia delle entrate: (a) saldo corrente (competenza e cassa), dato dal differenziale tra le entrate dei primi 3 titoli al netto della spesa corrente e del rimborso prestiti; (b) saldo entrate finali/spese finali (competenza e cassa), dato dal differenziale tra le

entrate dei primi 5 titoli (entrate finali), detratta la spesa corrente, la spesa in conto capitale e le spese per incremento delle attività finanziarie (ossia la spesa finale costituita dai primi tre titoli della uscite). Oltre ai predetti quattro saldi, sono introdotti due ulteriori saldi di sola cassa (corrente ed entrate finali/spese finali), che riguardano, esclusivamente, la gestione sanitaria accentrata. 147 Certificazione finale trasmessa entro il 31 marzo 2015, secondo le disposizioni dell’articolo 1, comma 471, della legge n. 190/2014. 148 I patti regionale verticale, regionale orizzontale, regionale verticale incentivato, nazionale orizzontale e

verticale rappresentano gli strumenti mediante i quali gli enti territoriali possono cedersi spazi finanziari (non risorse) validi ai fini del raggiungimento dell’obiettivo del patto di stabilità interno. La loro finalità è quella di rendere più sostenibili gli obiettivi individuali degli enti locali soggetti ai vincoli del patto di stabilità interno attraverso meccanismi di compensazione regionale e nazionale che consentano di acquisire spazi finanziari per sostenere i pagamenti in conto capitale, così ponendo rimedio alla compressione delle spese di

investimento degli enti locali generata dai vincoli del patto di stabilità interno. Con il patto regionale verticale ed il patto regionale verticale incentivato, le regioni possono cedere propri spazi finanziari agli enti locali

ricadenti nel proprio territorio, consentendo ai comuni ed alle province interessati di beneficiare di un margine di spesa maggiore da destinare ai pagamenti in conto capitale. In questo caso, gli spazi ceduti non devono essere restituiti. Con il patto regionale orizzontale ed il patto nazionale orizzontale gli enti locali scambiano spazi finanziari che saranno oggetto di recupero o restituzione nel biennio successivo. 149 Decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64 e successive modifiche ed integrazioni. 150 Articolo 8 del decreto legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125.

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Piano della performance 2017-2019

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all’Amministrazione regionale di ottenere un’anticipazione di liquidità per un importo

complessivo di euro 1,083 miliardi (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S2.5). TAV. S2.5 – DEFR LAZIO 2017: ATTUAZIONE NELLA REGIONE LAZIO DEI DL N. 35/2013, DL N. 102/2013. DELLA LEGGE DI STABILITÀ 2014, DEL DL N.66/2014 E DEL DL N. 78/2015 (VALORI ESPRESSI IN EURO)

VOCI

I E II TRANCHE 2013

2014

2015

TOTALE

Debiti non sanitari (art. 2) 2.287.800.000,00 2.560.669.277,00 1.083.828.400,84 5.932.297.677,84

Debiti sanitari (art. 3) 1.497.693.600,00 2.356.081.095,00 - 3.853.774.695,00

Totale 3.785.493.600,00 4.916.750.372,00 1.083.828.400,84 9.786.072.372,84

Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, giugno 2016.

Nel complesso, tra il 2013 e il 2015, le anticipazioni di liquidità hanno raggiunto i 9,79 miliardi di cui 5,93 miliardi destinati al pagamento dei debiti non sanitari e i restanti 3,85

miliardi per il pagamento dei debiti in ambito sanitario. La situazione debitoria complessiva della Regione Lazio, al 31 dicembre 2015, indicava

la presenza di un portafoglio (al lordo dell’ammortamento sintetico delle posizioni bullet) pari a 11,14 miliardi al netto delle anticipazioni di liquidità. Tenendo conto delle

anticipazioni di liquidità contratte e dal netto della quota di debito assistita da contribuzione statale, il debito complessivo è pari a 20,589 miliardi.

Il debito proprio della Regione è risultato ammontare a 9,8 miliardi; 96,1 milioni sono a carico dello Stato; 978,9 milioni sono relativi all’operazione SAN.IM S.p.A.; 143,3 milioni

rappresentano il capitale residuo dei mutui accesi dai Comuni del Lazio presso la Cassa Depositi e Prestiti (per i quali la Regione si è impegnata a pagare la rata di ammortamento); 72,8 milioni sono relativi all’ammortamento sintetico delle emissioni

obbligazionarie bullet e 3,9 milioni sono relativi al “debito sanitario transatto”.

Nel corso del 2015 sono state realizzate tre specifiche policy: un’attività di “riacquisto dei titoli obbligazionari”, la “rinegoziazione di prestiti concessi” e la “riduzione dei mutui concessi agli Enti Locali”, per la ristrutturazione del debito e per il contenimento del

servizio sul debito.

Il riacquisto dei titoli obbligazionari regionali, per circa 1,05 miliardi, è stata finanziata attraverso:

- il valore positivo di mercato derivante dalla chiusura degli strumenti derivati con sottostante i titoli oggetto di riacquisto; - un mutuo del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) trentennale ad un tasso

pari al rendimento di mercato dei Buoni Poliennali del Tesoro di equivalente durata, per un importo complessivo pari a circa 842 milioni di euro;

- un contributo MEF a fondo perduto per un importo pari a circa 202,7 milioni di euro. La specifica policy ha consentito, da un lato, di ridurre gli oneri finanziari con il passaggio da un tasso annuale del 5,695 per cento all’attuale 2,26 per cento e, dall’altro, di

allungare i tempi di rimborso del capitale. Entrambe le componenti hanno portato ad un risparmio pari a circa 45,8 milioni l’anno fino al 2028.

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Piano della performance 2017-2019

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La rinegoziazione di prestiti concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti151 su quattro prestiti

per i quali il debito residuo ammontava complessivamente a 3,201 miliardi ha permesso: di spostare in avanti, da 4 a 8 anni, la conclusione del ciclo di vita finanziario del prestito (fino al 2044); di beneficiare, nel triennio 2015-2017, di minori oneri finanziari per un

ammontare pari, complessivamente, a 182,5 milioni; di conseguire, a decorrere dal 2018, un risparmio pari a 21,5 milioni su base annua.

La riduzione dei mutui concessi agli Enti Locali” dalla Cassa Depositi e Prestiti152 ha consentito sia la diminuzione degli oneri finanziari a carico della Regione per circa 1,1

milioni all’anno sia la contrazione del debito iscritto al bilancio.

Durante il biennio d’esercizio 2013-2014, la Regione Lazio ha avuto accesso all’anticipazione di liquidità per 3.853,8 milioni (1.497,7 milioni sono stati incassati nel 2013 e 2.356,1 milioni nel 2014) per procedere alla riduzione del debito pregresso del

settore sanitario.

Nell’anno 2015, il risultato di esercizio, risultante dal Bilancio Consolidato del Sistema Sanitario Regionale (SSR), si attesta a -332,590 milioni, con un miglioramento rispetto all’esercizio 2014 di oltre 22 milioni. Per l’anno in corso, in base al monitoraggio del primo

semestre, si stima un ulteriore miglioramento del risultato d’esercizio che, al netto della valorizzazione dei ricavi da payback, dovrebbe attestarsi, prudenzialmente, poco al di

sotto dei 200 milioni; l’affinamento degli scenari di previsione colloca il risultato d’esercizio per il 2016 più prossimo a quanto indicato nei Programmi Operativi 2016-2018 (-163 milioni).

La quota del Fondo Sanitario Nazionale (FSN) attribuita alla Regione Lazio è passata dal

9,46 per cento del 2014 al 9,62 per cento nel 2015; per il 2016 la quota si innalza al 9,63 per cento. L’aumento della quota nel 2015, imputabile all’impiego del dato della

popolazione al 1 gennaio 2015, ha determinato un incremento netto per cassa di 71 milioni circa tra il 2014 e il 2015.

La valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale, uno degli obiettivi strategici individuati per la corrente legislatura, conclusa la prima fase, ha proseguito, tra il 2015

e la prima parte del 2016, le attività tecnico-istruttorie. La prima fase, avviata dopo l’analisi del patrimonio immobiliare per l’individuazione delle soluzioni ottimali per la valorizzazione in funzione della natura dei cespiti, si è concretizzata, con atto di indirizzo

della Giunta regionale (D.G.R. n. 354/2013), in un “Accordo di Collaborazione” con l’Agenzia del Demanio dello Stato, per giungere153 a determinare, all’interno della

segmentazione dell’intero patrimonio regionale, alcuni compendi di beni definiti di

151 A valle dell’attività di ristrutturazione del debito delle regioni (art. 45 del D.L. n. 66/2014), la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A, per effetto delle disposizioni contenute nella Lettera-Circolare prot. n. EP/P/52/2015,

ha comunicato alle Regioni la propria disponibilità a rinegoziare i prestiti concessi attraverso: l’allungamento della durata residua del mutuo, fino a trent’anni; l’applicazione di tassi di interessi meno onerosi; il non pagamento della rata nel 2015 e la possibilità di corrispondere, nel 2016, una rata costituita dalla sola quota interessi maturata per la relativa annualità. 152 Si tratta di quella categoria di mutui – concessi agli enti locali da Cassa depositi e prestiti e assistiti integralmente da contribuzione regionale – sui finanziamenti non utilizzati per la realizzazione di opere

pubbliche. 153 Deliberazione programmatica del 27 maggio 2014, n. 306.

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Piano della performance 2017-2019

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“massima priorità” e raggruppati in categorie omogenee154. Il processo è proseguito,

dopo aver apportato le necessarie modifiche ai regolamenti155 per rendere coerente la gestione dei beni immobili regionali con le disposizioni nazionali vigenti e per agevolare il processo di dismissione degli immobili, adottando un nuovo regolamento regionale.156

Durante il 2015 e nei primi mesi del 2016, dopo l’autorizzazione157 alla stipula della

convenzione tra Regione Lazio e Consiglio Nazionale del Notariato, si segnalano azioni rilevanti di questo settore delle politiche pubbliche regionali: (a) operazioni di alienazione; (b) creazione di un portafoglio immobiliare di cespiti da alienare mediante

conferimento in apposito Fondo immobiliare; (c) individuazione di compendi immobiliari disponibili per iniziative di carattere pubblico e sociale attraverso concessione a canone

ricognitorio; (d) Piano di razionalizzazione delle sedi regionali e la progressiva eliminazione delle locazioni passive; (e) incremento delle entrate e dei proventi negli ambiti demaniali, immobiliari, da rilascio di competenze, da gestione e da dismissione.

Per il triennio 2013-2015, si stimano così entrate e proventi per 87,355 milioni.

La visione strategica delle partecipazioni societarie

Nel corso del 2015, il riordino delle partecipazioni societarie regionali, avviato nel 2013,158 ha subìto un’ulteriore implementazione. L’approvazione del Piano operativo di

razionalizzazione159 ha definito le linee strategiche in materia di dismissione, procedure di liquidazione, accorpamenti, razionalizzazioni nel settore dei trasporti pubblici locali,

manovre su costi e ricavi, semplificazione dei servizi e aumento della trasparenza.160

154 Per ciascun cluster sono state individuate le modalità di valorizzazione e/o dismissione ritenute idonee in funzione delle specifiche caratteristiche dei beni classificati: (i) l’apporto di alcuni beni a Fondi immobiliari, ai sensi del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito dalla legge 23 novembre 2001, n. 410; (ii) il ricorso ad aste on line, da realizzarsi con l’ausilio dell’Agenzia del Demanio e/o dell’Ordine del Notariato;

(iii) la permuta nell’ambito del settore pubblico, da realizzarsi anche con le procedure individuate dalle norme

sul federalismo demaniale; (iv) le operazioni straordinarie, ai sensi dell’articolo 11-quinquies del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito con modificazioni dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248; (v) la possibilità della valorizzazione attraverso concertazione con Enti locali, Associazioni e Mibact; (vi) la vendita diretta e l’utilizzo a fini sociali o collettivi. 155 Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 recante “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei

servizi della Giunta regionale” e Regolamento regionale 4 Aprile 2012 n. 5 recante “Regolamento regionale di attuazione e integrazione dell'articolo 1, comma 102, lettera b), della legge regionale 13 agosto 2011, n. 12 (Disposizioni collegate alla legge di assestamento del bilancio 2011-2013) recante norme sui criteri, le modalità e gli strumenti operativi per la gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale”. 156 Regolamento regionale 21 luglio 2014 n. 19 recante “Modifiche al regolamento regionale 4 aprile 2012 n. 5 concernente: “Regolamento regionale di attuazione e integrazione dell’articolo 1, comma 102, lettera b), della legge regionale 13 agosto 2011, n. 12 (Disposizioni collegate alla legge di assestamento del bilancio

2011-2013) recante norme sui criteri, le modalità e gli strumenti operativi per la gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale”. 157 DGR 13 marzo 2015, n. 98. 158 Con legge regionale n. 4/2013, recante “Disposizioni urgenti di adeguamento all'articolo 2 del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, relativo

alla riduzione dei costi della politica, nonché misure in materia di razionalizzazione, controlli e trasparenza dell'organizzazione degli uffici e dei servizi della Regione” e con legge regionale n. 10/2013, recante

“Disposizioni in materia di riordino delle Società regionali operanti nel settore dello sviluppo economico e imprenditoriale”. 159 Decreto del Presidente n. T00060 del 21 aprile 2015 “Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie di cui alla legge n. 190/2014, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)”. 160 Nel dettaglio, le attività previste dal piano operativo di razionalizzazione consistono in: (i) dismettere le

partecipazioni in società che svolgono funzioni non strettamente indispensabili per l’attività istituzionale della regione; (ii) accelerare le procedure di liquidazione già in essere; (iii) accorpare le società che svolgono

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Piano della performance 2017-2019

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In continuità con il percorso di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica

regionale, è stata approvata161 la nuova direttiva in ordine al sistema dei controlli sulle società controllate dalla regione Lazio. In termini attuativi è stata avviata la realizzazione di un sistema informativo, elemento centrale per la governance dei processi, destinato

all’attività di controllo e monitoraggio: (a) dei rapporti finanziari tra la Regione e le società controllate; (b) della situazione contabile, gestionale e organizzativa delle società; (c)

dei contratti di servizio; (d) della qualità dei servizi e del rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica.162 Il monitoraggio periodico, attraverso l’analisi degli andamenti delle società partecipate e l’individuazione degli eventuali scostamenti rispetto

agli obiettivi assegnati nel budget con le conseguenti azioni correttive, permetterà: (i) l’implementazione di standard applicativi utili a perseguire l’armonizzazione dei dati

provenienti dai sistemi contabili delle diverse società; (ii) l’individuazione di indicatori necessari al governo dei suddetti organismi societari e dei fattori che ne influenzano l’andamento; (iii) la redazione del bilancio consolidato, ai sensi delle disposizioni di cui al

decreto legislativo n. 118/2011.

Per quanto attiene il processo di riordino, nel mese di dicembre 2015 si è conclusa la procedura di liquidazione di ARCEA Lazio S.p.A., con la conseguente cancellazione dal registro delle imprese; contestualmente, con riferimento al processo di riordino degli

organismi partecipati che svolgono attività strumentali è stata costituita Lazio Crea S.p.A.,163 nata dalla fusione per unione di Lazio Service S.p.A. e LA.it. S.p.A. ed è stata

avviata la messa in liquidazione di ASAP (Agenzia per lo Sviluppo delle Amministrazioni Pubbliche) le cui funzioni saranno svolte da Lazio Crea S.p.A. ai sensi dell’articolo 3, commi 5 e 6, della legge regionale n. 12/2016.

A settembre 2016 è stata aggiudicata una procedura per il conferimento dell’incarico di

advisor ad un soggetto esterno, finalizzato a supportare le attività di cessione delle quote di partecipazione delle società nelle quali l’amministrazione è socio di minoranza;164

l’assemblea dei soci di Lazio Innova S.p.A. del 26 settembre 2016 ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di BIC Lazio S.p.A. in Lazio Innova S.p.A.

Con riferimento al riordino delle attività di razionalizzazione nel settore dei trasporti pubblici locali, nel mese di luglio 2016 si è conclusa l’operazione straordinaria di scissione

attività simili o complementari realizzando risparmi in termini di economia di scala, ottenute attraverso l’impiego di minori quantità di fattori produttivi, nonché attraverso migliori sinergie tecniche, amministrative, organizzative e gestionali comuni e migliore valorizzazione ed ottimizzazione delle professionalità interne, con conseguente maggiore efficienza nell’espletamento dei servizi e conseguente diminuzione dei costi,

nonché efficientando i servizi e mantenendo inalterati gli attuali livelli occupazionali; (iv) proseguire le attività di razionalizzazione nel settore dei trasporti pubblici locali, realizzando nel tempo: efficientamento (riduzione costi collettivi per inefficienza); (v) realizzare manovre virtuose su costi e ricavi (introduzione dei costi standard, riduzione dell’evasione e rimodulazione tariffaria); (vi) semplificare i servizi (integrazione tariffaria); (vii) aumentare la trasparenza (affidamento del servizio attraverso gara). 161 DGR 23 febbraio 2016, n. 49, “Direttiva in ordine al sistema dei controlli sulle società controllate dalla regione Lazio anche ai fini dell’esercizio del controllo analogo sulle società in house”, in sostituzione della

precedente direttiva finalizzata all’esercizio delle attività di controllo e monitoraggio delle società regionali, a presidio del rispetto dei criteri di efficienza, efficacia ed economicità nell’uso delle risorse pubbliche (DGR 23 marzo 2012, n. 112). 162 Articolo 147-quater del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”. 163 La società risulta iscritta nel registro delle imprese a partire dal 31 dicembre 2015. 164 Aeroporti di Roma S.p.A. (1,33 per cento) – Tecnoborsa S.c.p.A. (3,17 per cento) – CAR S.c.p.A. (26,79 per cento).

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Piano della performance 2017-2019

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totale di Cotral Patrimonio S.p.A. in Cotral S.p.A. e in Astral S.p.A.165 Per quanto riguarda

il riordino delle società operanti nel settore ambientale, in attuazione dell’operazione di aggregazione e cessione della società Lazio Ambiente S.p.A. e della controllata EP Sistemi S.p.A., è stata aggiudicata la procedura di selezione di un advisor esterno, quale supporto

per l’individuazione della soluzione idonea allo scopo.166 Complessivamente, con stime prudenziali, dal riordino delle partecipazioni societarie potrà determinarsi un risparmio di

spesa complessivo pari a circa 40 milioni e un ricavo potenziale da dismissioni pari a circa 32,5 milioni167 (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tavv. S2.6 e S2.7).

TAV. S2.6– DEFR LAZIO 2017: PARTECIPAZIONI DIRETTE- AZIONI, CRONOPROGRAMMI, RISPARMI MONETARI E ENTRATE DA DISMISSIONE. ANNI 2015-2018 (VALORE DEI RISPARMI E DELLE ENTRATE ESPRESSI IN MILIONI DI EURO; QUOTE DI PARTECIPAZIONE ESPRESSE IN PERCENTUALE)

PARTECIPAZIONI DIRETTE E (QUOTA DI PARTECIPAZIONE) AZIONE E (CRONOPROGRAMMA) STIMA DEI

RISPARMI (A REGIME)

STIMA DELLE ENTRATE

DA DISMISSIONE (d)

CO.TRA.L. SPA - (100,00) Incorporazione di Cotral patrimonio avvenuta 6,100 -

CO.TRA.L. PATRIMONIO SPA- (86,72) Scissione totale avvenuta

ASTRAL SPA - AZIENDA STRADE LAZIO- (100) Incorporazione di Cotral patrimonio avvenuta

LAZIO INNOVA SPA- (80,50) Riordino settoriale avvenuto 31,800 (c) -

LAIT SPA- (99,00) Accorpamento avvenuto 1,400

- LAZIO SERVICE SPA-(100,00) Accorpamento avvenuto

ASAP (AGENZIA PER LO SVILUPPO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE) Messa in liquidazione

LAZIO AMBIENTE SPA-(100,00) Dismissione (entro 2017) n.q. n.q.

SAN.IM. SPA-(100,00) Dismissione (b) n.q. n.q.

ARCEA LAZIO SPA-(51,00) Liquidazione completata - -

INVESTIMENTI SPA-(9,80) Dismissione (b) n.q. n.q.

CENTRALE DEL LATTE SPA-(1,71) Dismissione (entro 2017) - 1,000

AEROPORTI DI ROMA SPA-(1,33) Dismissione (entro 2017) - 13,000

C.A.R. SCPA CENTRO AGROALIMENTARE ROMA-(26,79) Dismissione (entro 2017) - 13,500

M.O.F. SPA- (29,00) Dismissione (b) n.q. n.q.

I.M.O.F. SPA-(31,52) Dismissione (b) n.q. n.q.

TUSCIA EXPO' SPA-(25,00) (a) Nessuna azione - -

TECNOBORSA SCPA-(1,87) Dismissione (entro 2017) 0,025 0,030

ALTA ROMA SCPA-(18,54) Dismissione 0,600 0,500

A. R. PER LA PROMOZIONE TURISTICA DEL LAZIO-(51,00) (a) Accelerazione liquidazione (I sem. 2017) - -

AUTOSTRADE PER IL LAZIO SPA-(50,00) Dismissione (b) - 0,700

TOTALE

39,925 28,730

Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Area: Società controllate ed enti pubblici, giugno 2016. – (a) In fallimento. – (b) Da definire. – (c) Risparmi derivanti dal riordino delle società operanti nel settore dello sviluppo economico: 4,8 milioni già realizzati e 27 milioni da realizzare nel periodo 2015 -2017. – (d) Per la stima delle entrate da dismissione si fa riferimento al valore del patrimonio netto (capitale sociale + riserve + utili - perdite).

In termini programmatici, alla fine del triennio 2016-2018, la Regione Lazio conserverà esclusivamente la proprietà delle quote azionarie detenute nelle società strettamente

necessarie al perseguimento dei propri fini istituzionali, nell’ambito del trasporto locale

165 DGR 10 maggio 2016, n. 243, “Determinazioni da assumere nell'ambito delle assemblee straordinarie dei soci di Co.tra.l. Patrimonio S.p.A., Cotral S.p.A. ed Astral S.p.A. previste per il giorno 10 maggio 2016, rispettivamente alle ore 16:00, alle ore 17:00 ed alle ore 18:00”. Atto repertorio n. 6503 - raccolta n. 293628

del 28 luglio 2016. 166 DGR n. 129 del 31 marzo 2016 recante “Atto di indirizzo avente ad oggetto il riordino delle partecipazioni

societarie operanti nel settore ambientale, in attuazione del Piano di razionalizzazione della regione Lazio approvato con il decreto del Presidente n. T00060 del 21.04.2015, ai sensi dell'articolo 1, commi 611 e seguenti, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilita' 2015)". 167 Il riordino delle società operanti nel settore dello sviluppo economico ha già prodotto un risparmio di 4,8 milioni. Le minori spese cumulate per il periodo 2015-2017 sono previste raggiungere i 27 milioni. Inoltre, i

risparmi annui a regime derivanti dalle altre attività di riordino potrebbero ammontare a 8,1 milioni mentre le entrate potenziali da dismissione dovrebbero raggiungere i 32,5 milioni.

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Piano della performance 2017-2019

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(Cotral S.p.A.), della progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione della rete

viaria regionale (Astral S.p.A.), dello sviluppo economico e territoriale mediante la gestione di fondi pubblici (Lazio Innova S.p.A.), delle funzioni amministrative regionali, gestione del sistema informativo regionale e attività di formazione per il supporto

amministrativo (Lazio Crea S.p.A.), della progettazione integrata del collegamento Cisterna–Valmontone (Autostrade per il Lazio S.p.A.) e, infine, della gestione e

amministrazione dei contratti di locazione finanziaria in essere (SAN.IM. S.p.A.).168 TAV. S2.7– DEFR LAZIO 2017: PARTECIPAZIONI INDIRETTE- AZIONI, CRONOPROGRAMMI, ENTRATE DA DISMISSIONE. ANNI 2015-2018 (VALORE DELLE ENTRATE ESPRESSE IN MILIONI DI EURO; QUOTE DI PARTECIPAZIONE ESPRESSE IN PERCENTUALE)

PARTECIPAZIONI INDIRETTE E (QUOTA DI PARTECIPAZIONE) AZIONE E (CRONOPROGRAMMA) STIMA DELLE ENTRATE DA DISMISSIONE (f)

TRAMITE LAZIOINNOVA SPA

- BIC LAZIO SPA-(77,49) Progetto di fusione approvato (e)

- RISORSA SRL-(100,00) (b) Progetto di fusione approvato -

- INVESTIMENTI SPA-(9,80) Dismissione (d) n.q.

- FROSINONE MULTISERVIZI-(49,00) (a) Nessuna azione -

- INT. CIVITAVECCHIA PIATTAFORMA LOGISTICA-ICPL SRL-(4,28) (a) Nessuna azione -

- SOCIETÀ POLO TECNOLOGICO INDUSTRIALE ROMANO SPA-(1,28) Dismissione (entro 2017) 1,000

- P.S.E TECN. DEL LAZIO MERIDIONALE SCRL-PALMER SCRL-(45,76) Dismissione (entro 2017) 0,300

- P. S.E TECN.DELL'ALTO LAZIO SCRL-(44,21) (b) Dismissione avvenuta -

- CONSORZIO SAPIENZA E INNOVAZIONE (50,00) Dismissione avvenuta -

- PROMOZIONE E SVILUPPO LATINA SRL-(8,21) (b) Accelerazione liquidazione (entro 2017) -

- LIRICART SCARL-(6,40) (c) Nessuna azione -

TRAMITE COTRAL SPA

- AZIENDA TRASPORTI AUTOLINEE LAZIALI SCRL - ATRAL SCRL- (70,00) Dismissione (entro 2017) 1,180

. SOCIETÀ TRASPORTI LAZIALI SCRL - STL SCRL- (51,00) Dismissione (entro 2017) 0,030

- LAZIO PROGETTI E SERVIZI SCARL- (60,00) Dismissione (entro 2017) 0,100

- LE ASSICURAZIONI DI ROMA - MUTUA ASS.COM. ROMANA SPA-(3,15) Dismissione 1,200

TRAMITE LAZIO AMBIENTE SPA

- E.P. SISTEMI SPA- (60,00) Dismissione (entro 2017) n.q.

TOTALE 3,81

Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Area: Società controllate ed enti pubblici, novembre 2016. – (a) In fallimento. – (b) In liquidazione. – (c) In liquidazione coatta amministrativa. – (d) Da definire. - (e) Risparmi già inclusi nella partecipazione diretta Lazio Innova. – (f) Per la stima delle entrate da dismissione si fa riferimento al valore del patrimonio netto (capitale sociale + riserve + utili - perdite).

Gli indirizzi e obiettivi169 nell’ambito del trasporto locale (Cotral S.p.A.) sono tesi a: migliorare la mobilità locale mediante l’estensione delle attuali linee di trasporto verso aree non servite e/o mediante l’implementazione delle coincidenze e interdipendenze con

i servizi di zone limitrofe; implementare la produttività operativa attraverso l’utilizzo ottimale delle risorse umane e delle infrastrutture; ridurre i costi della gestione (per un

minimo del 10 per cento) rispetto ai costi sostenuti nell’anno precedente di riferimento. In tema di progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione della rete viaria

regionale (Astral S.p.A.), sono stati attribuiti gli obiettivi di rinnovare e sviluppare la rete viaria regionale e provinciale, secondo criteri di economicità e nel rispetto dell’equilibrio di gestione e di implementare i sistemi di bigliettazione, anche elettronica.

168 SAN.IM. S.p.A. ed Autostrade per il Lazio S.p.A. potranno eventualmente essere dismesse quando completeranno le proprie attività specifiche (cfr. § 4.3.2 del Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie, direttamente o indirettamente possedute, ai sensi dell’articolo 1, comma 612, della legge 23 dicembre 2014, n. 190). 169 L’articolo 18 (Controllo strategico), comma 1, della Direttiva approvata con la DGR n. 49/2016 dispone

che: “[…] la Giunta regionale, nell’ambito del Documento di Economia e Finanza regionale (DEFR), definisce gli indirizzi e gli obiettivi strategici che le società devono perseguire nel periodo considerato […]”.

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Piano della performance 2017-2019

87

Per quanto riguarda lo sviluppo economico e territoriale (Lazio Innova S.p.A.), sono stati

attribuiti gli obiettivi di migliorare l’utilizzazione delle risorse finanziarie regionali e comunitarie, a supporto delle infrastrutture territoriali e delle attività produttive, incentivando e salvaguardando l’occupazione.

Sul versante dell’espletamento delle funzioni amministrative regionali e per il sostegno

all’attuazione dell’Agenda digitale e del sistema informativo dell’Amministrazione (LazioCrea S.p.A.), sono assegnati gli obiettivi di: (a) razionalizzare l’attività societaria al fine di realizzare e ottimizzare i servizi tecnico-amministrativi regionali; (b)

implementare i servizi di supporto per le strategie di crescita digitale, secondo quanto previsto dall’Agenda Digitale regionale, anche mediante l’individuazione di tecnologie

innovative per la gestione del Sistema Informativo Regionale. Per la funzione di progettazione integrata (Autostrade per il Lazio S.p.A.), l’obiettivo è

quello di proseguire nelle attività e atti inerenti la procedura ad evidenza pubblica per la realizzazione del collegamento Cisterna-Valmontone, nonché di altre infrastrutture

strategiche relative al sistema viario regionale. Infine, in tema di gestione e amministrazione dei contratti di locazione finanziaria

(SAN.IM S.p.A.), l’obiettivo è quello di agire sui contratti precedentemente stipulati, escludendo la possibilità di poter intraprendere qualsiasi ulteriore attività di locazione

finanziaria o qualsiasi attività finanziaria in genere. Tendenze della finanza pubblica, manovra 2017-2019 e quadro programmatico

Nel 2017 l’impulso pubblico alla crescita economica regionale deriverà principalmente dalla conclusione di alcuni investimenti strategici in ambito infrastrutturale, a cui si

aggiungerà l’effetto dell’avanzamento di progetti per una spesa stimata in 1,6 miliardi, nonché dall’avvio progetti per complessivi 1,53 miliardi. L’effetto sulla crescita

complessiva del PIL reale programmatico, sul quale impattano anche misure contenute nella legge di bilancio nazionale per il triennio 2017-2019, è di un punto di decimale in più (+1,2 per cento) rispetto all’andamento tendenziale. Il dispiegarsi degli effetti delle

politiche pubbliche, specificate nella legge di stabilità regionale per il 2017, dovrebbe produrre effetti economici e finanziari, nel biennio 2018-2019, tali da consentire

un’espansione del prodotto reale attorno all’1,4 per cento in ciascun anno. Nel 2015 l’indebitamento netto regionale è stato pari a 774 milioni come saldo netto di un rimborso di quote capitali per 492,4 milioni e un maggior indebitamento per 182,4 milioni per

coprire nuovi investimenti regionali, da un lato, e un’anticipazioni di liquidità per 1,083 miliardi, dall’altro (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S2.9).

TAV. S2.9– DEFR LAZIO 2017: INDICATORI DI FINANZA PUBBLICA REGIONALE 2016-2019 - IL QUADRO TENDENZIALE A LEGISLAZIONE VIGENTE (VALORI ESPRESSI IN MILIONI DI EURO)

VOCI CONSUNTIVO SCENARIO DI PREVISIONE

2015 2016 2017 2018 2019

TENDENZIALE Indebitamento netto (1) -774 -800 150 265 348 Saldo primario (2) 165 84 100 100 100 Servizio del debito 999 1.168 1.157 1.020 990 Indebitamento netto strutturale (3) = (1) - (4) -806 -827 115 230 313 Entrate una tantum (4) 32 27 35 35 35 Debito pubblico (5) = (5t-1) - (5t) 20.589 21.389 21.239 20.974 20.626

Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, novembre 2016.

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Piano della performance 2017-2019

88

Nel 2016, le previsioni del quadro tendenziale, indicano un indebitamento che raggiunge

800 milioni a seguito del rimborso di quote capitali (503,3 milioni), della contrazione di un mutuo per 300,3 milioni per realizzare nuovi investimenti regionali e della stipula, la cui istruttoria è in fase di definizione, di un mutuo (per il valore di 1,0 miliardo) destinato

a dare copertura finanziaria agli investimenti finanziati con indebitamento autorizzato negli esercizi precedenti, e non contratto. Per il triennio successivo, le previsioni di

indebitamento netto, descrivono un profilo caratterizzato da un minore rimborso di quote capitale del debito contratto per effetto di disposizioni normative nazionali che determinano la sospensione di tali quote connesse al rimborso delle anticipazioni di

liquidità contratte dalla Regione. A fronte del rimborso del debito in ammortamento (350,2 milioni nel 2017; 365,3 milioni nel 2018 e 348 milioni nel 2019), è stato stimato

un nuovo debito, connesso alle esigenze di copertura dei residui perenti riferiti alle spese di investimento, per un importo pari a 200 milioni nel 2017 e 100 milioni nel 2018.

Il consuntivo 2015 del saldo primario, conseguentemente alle procedure di razionalizzazione della spesa e, al contempo, all’impostazione delle politiche di bilancio

dei precedenti anni, è stato pari a 165 milioni. Nel periodo 2016-2019 il saldo primario tendenziale oscilla tra gli 84 milioni del 2016 e i 100 milioni, per ciascuno degli anni dal 2017 al 2019, come risultato del quadro di simulazione dell’andamento tendenziale delle

entrate e delle uscite. Nel 2015, il servizio del debito si è attestato di poco al di sotto di 1,0 miliardo, risultando più favorevole rispetto all’anno in corso (1,168 miliardi) a seguito

delle condizioni vantaggiose praticate sulle politiche regionali di ristrutturazione del debito. Per il periodo 2017-2019 le proiezioni sul servizio restituiscono un andamento in lieve ma costante, riduzione (da 1,1 miliardi del 2017 a 990 milioni del 2019). Le entrate

una tantum, nello scenario tendenziale, stimano le aspettative d’incasso dei proventi generati dalle politiche di valorizzazione del patrimonio immobiliare. I valori medi dei

proventi, nell’arco temporale 2016-2019, si attestano attorno ai 32 milioni all’anno.

Le misure che qualificano il bilancio di previsione 2017-2019, sono state elaborate in base ai vincoli stabiliti dalle norme relative al raggiungimento del pareggio di bilancio ovvero l’autorizzazione a contrarre nuove spese solo in relazione alle risorse

effettivamente disponibili. Per la realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il 2017-2019, incentrati sugli interventi di consolidamento dei conti regionali, in una fase

economica e finanziaria, caratterizzata, inoltre, dalle politiche di spesa per garantire i diritti essenziali della persona e dagli investimenti orientati a favorire il progresso economico e sociale delle famiglie e delle imprese, è stata assunta, già nel 2013, la

decisione di usare la leva fiscale per il 2014 con esclusivo riferimento ai soggetti con reddito superiore ai 28mila euro.170 Successivamente, considerando le azioni di spending

review poste in atto, è stato possibile elevare la soglia di esenzione per i redditi inferiori a 35mila euro, prevedendo, al contempo, sia la mancata applicazione della maggiorazione per i nuclei familiari numerosi e con reddito imponibile complessivo non

superiore a 50mila euro sia l’introduzione di una nuova misura agevolativa per favorire i nuclei familiari (con reddito imponibile complessivo non superiore a 50mila euro) aventi

a carico uno o più figli disabili.

170 Con la Legge Regionale 14 luglio 2014, n. 7, recante “Misure finalizzate al miglioramento della funzionalità della Regione: disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione dell’ordinamento regionale nonché interventi per lo sviluppo e la competitività dei territori e a sostegno della famiglia” è stato incrementato il

Fondo per la riduzione della pressione fiscale fino a un importo pari a 39 milioni che ha consentito di esentare completamente i contribuenti con reddito fino a 28.000 euro.

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Piano della performance 2017-2019

89

Nella nuova manovra per il 2017-2019, si prevede: (a) la riduzione della pressione fiscale

attraverso la rimodulazione della maggiorazione dell’addizionale regionale dell’IRPEF per gli anni d’imposta 2017 e 2018; (b) la conferma, per il biennio 2017-2018, dell’esenzione dell’addizionale IRPEF per i redditi inferiori a 35mila euro oltre alle altre agevolazioni

previste per il 2016 in favore sia delle famiglie con reddito complessivo fino a 50mila euro e aventi 3 o più figli a carico sia dei nuclei familiari con reddito fino a 50mila euro

aventi a carico uno o più figli disabili; (c) la revisione della normativa regionale in tema di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini per le prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale; (d) la prosecuzione dell’attuazione del Piano di rientro dal

disavanzo;171 (e) la prosecuzione del processo di dismissioni patrimoniali.

La rimodulazione della maggiorazione dell’addizionale regionale all’IRPEF, per gli anni di imposta 2017 e 2018, in base alle simulazioni svolte in fase di programmazione economico-finanziaria oltre a realizzare una riduzione del prelievo fiscale per tutti i

soggetti con reddito imponibile superiore a 35mila euro, valorizza la natura progressiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, prevedendo una maggiorazione del prelievo

crescente per ciascuno degli scaglioni di reddito.172 Per i contribuenti con reddito superiore a 35mila euro (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, Fig. 4) viene prevista una rimodulazione progressiva, in chiave riduttiva, del prelievo fiscale che interessa il

secondo, il terzo e il quarto scaglione di reddito.

In particolare, per i redditi compresi tra 15mila e 28mila euro (secondo scaglione), il prelievo aggiuntivo si riduce dall’1,6 all’1,1 per cento e il prelievo complessivo, tenuto

conto dell’aliquota ordinaria e della maggiorazione,173 raggiungerà il 2,83 per cento dall’attuale 3,33 per cento; per i redditi compresi tra 28mila e 55mila euro (terzo scaglione), il prelievo aggiuntivo si riduce dall’1,6 all’1,2 per cento e il prelievo

171 Articolo 9 (Disposizioni concernenti le regioni e in tema di sanità e università), comma 5, del Decreto

Legge 19 giugno 2015, n. 78, recante” Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali”. Il comma 5 specifica che: “[…] in deroga all'articolo 42, comma 12, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive

modifiche, il disavanzo al 31dicembre 2014 delle regioni, al netto del debito autorizzato e non contratto, può essere ripianato nei sette esercizi successivi a quote costanti, contestualmente all'adozione di una delibera consiliare avente ad oggetto il piano di rientro dal disavanzo, sottoposto al parere del collegio dei revisori, nel quale sono individuati i provvedimenti necessari a ripristinare il pareggio […]”. 172 Articolo 11 (Determinazione dell’imposta) del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 recante “Approvazione del testo unico delle imposte sui redditi”. 173 Prevista dall’articolo 1, comma 174, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005).

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Piano della performance 2017-2019

90

complessivo passerà dall’attuale 3,33 per cento al 2,93 per cento; per i redditi compresi

tra 55mila e 75mila euro (quarto scaglione), il prelievo aggiuntivo si riduce dall’1,6 per cento all’1,3 per cento che, in termini di prelievo complessivo, si traduce in un’aliquota del 3,03 per cento in luogo dell’attuale 3,33 per cento; per i redditi superiori a 75mila

euro il prelievo resta confermato al 3,33 per cento. Per i contribuenti con reddito inferiore a 35mila euro, già esentati negli anni 2015 e 2016 dalla maggiorazione dell’addizionale

IRPEF, proseguirà la disapplicazione della misura aggiuntiva del prelievo. La revisione della normativa regionale in tema di compartecipazione alla spesa da parte

dei cittadini per le prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale, in funzione di una maggior equità, prevede l’abrogazione di un Decreto del Commissario ad Acta174 del 2008

sovrapposto a disposizioni nazionali del 2011.175 Il nuovo assetto di compartecipazione andrà in vigore dal 1 gennaio 2017. Con le definizioni programmatiche per il triennio 2017-2019, le entrate totali sono stimate in riduzione, passando dai 3,27 miliardi del

2017 ai 3,04 miliardi del 2019; la riduzione cumulata risulterebbe prossima al 7 per cento (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S2.10).

Nel 2017, l’83 per cento delle entrate totali proverrà dalla componente fiscale (2,71

miliardi) mentre le entrate correnti una tantum (347 milioni) copriranno il 10,6 per cento dell’intero ammontare delle entrate; sono attese in riduzione le entrate in conto capitale

(dai 207 milioni del 2017 ai 60 milioni del 2018 e del 2019). Nel biennio 2018-2019 la composizione delle entrate si modificherà sensibilmente; quasi il 94 per cento proverrà dalle voci che compongono le entrate fiscali. Le uscite regionali di parte corrente,

componente predominante delle spese totali (pari a 3,5 miliardi nel 2017), subiranno, anch’esse, una riduzione consistente nel corso del triennio (da 3 miliardi circa del 2017

a 2,6 miliardi del 2019) mentre è prevista in crescita la componente delle uscite di parte

174 DCA 17 novembre 2008, n. 42, recante “Adozione di misure di partecipazione da parte del cittadino alla

spesa sanitaria relativa a prestazioni di specialistica ambulatoriale a carico del SSR, ai sensi dell'art. 61, comma 21, della L. n. 133 del 6 agosto 2008 di conversione con modificazione del D.L. 25 giugno 2008, n.

112”. 175 Con l’articolo 17, comma 6 della legge 15 luglio 2011, n. 111, recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria” è stato riattivato il disposto dell’articolo 1, comma 796, lettera p), primo periodo, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (finanziaria 2007)”: […] a decorrere dal 1° gennaio 2007, per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale gli

assistiti non esentati dalla quota di partecipazione al costo sono tenuti al pagamento di una quota fissa sulla ricetta pari a 10 euro […]

TAV. S2.10 – DEFR LAZIO 2017: PREVISIONI DELLA MANOVRA 2017-2019 DEL BILANCIO LIBERO REGIONALE (AL NETTO DELLE RISORSE VINCOLATE E DELLE PARTITE

FINANZIARIE) (VALORI ASSOLUTI ESPRESSI IN MILIONI)

VOCI

2017 2018 2019

- Entrate fiscali 2.712,4 2.799,7 2.853,8 - Entrate per recupero base imponibile - 25,0 48,0 - Entrate correnti una tantum 347,6 305,9 80,0 - Entrate in conto capitale (e) 206,8 59,3 59,3 TOTALE ENTRATE (a) 3.266,8 3.190,0 3.041,1 - Uscite di parte corrente (b) 3.018,1 2.908,5 2.567,3 - Uscite di parte capitale 498,7 531,5 723,8 TOTALE USCITE 3.516,8 3.440,0 3.291,1 Avanzo (+)/Disavanzo (-) -250,0 -250,0 -250,0 Mutuo a pareggio 250,0 250,0 250,0 Saldo primario al lordo delle entrate in conto capitale (c)=(a)-(b) 248,7 281,5 473,8 Saldo primario (d)=(c)-(e) 41,9 222,2 414,5

Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, novembre 2016.

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Piano della performance 2017-2019

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capitale (dai 500 milioni del 2017 ai 723 milioni del 2019).176 In base alle analisi

previsionali sugli aggregati delle entrate e delle uscite, a fronte di un disavanzo stimato in 250 milioni per ciascuno degli anni del triennio, il saldo primario, la differenza tra le entrate totali e la somma delle uscite correnti e delle entrate in conto capitale, passerebbe

dai 42 milioni del 2017 ai 414 milioni del 2019.

Il quadro programmatico di finanza pubblica, basato sulle decisioni di politica economica

per il medio-lungo periodo, definito nell’articolato delle prossime legge di bilancio 2017-2019 e legge di stabilità 2017, delinea una situazione in cui il finanziamento delle spese

per investimento dovrebbe provenire sia dalle risorse assegnate nel Patto per il Lazio del maggio scorso sia da altre fonti di finanziamento autonome e, solo in misura residuale, attraverso l’indebitamento. Il ricorso al mercato, per un importo di circa 250 milioni

all’anno, tra il 2017 e il 2019, ha la funzione di finanziare, principalmente, la perenzione in quota capitale ottemperando in tal modo alle disposizioni di legge177 che impongono

forme di accantonamento, progressivamente crescenti, atte a garantire la copertura della re-iscrizione dei residui perenti (cfr. Appendice statistica al DEFR 2017, tav. S2.11).

TAV. S2.11 – DEFR LAZIO 2017: INDICATORI DI FINANZA PUBBLICA REGIONALE 2014-2018- IL QUADRO PROGRAMMATICO (VALORI ESPRESSI IN MILIONI DI EURO)

VOCI CONSUNTIVO SCENARIO DI PREVISIONE

2015 2016 2017 2018 2019

PROGRAMMATICO

Indebitamento netto (1) -774 -800 120 147 104

Saldo primario (2) 165 84 35 239 407

Servizio del debito 999 1.168 1.157 1.021 994

Indebitamento netto strutturale (3) = (1) - (4) -806 -835 -70 102 59

Entrate una tantum (4) 32 35 190 45 45

Debito pubblico (5) = (5t-1) - (5t) 20.589 21.389 21.269 21.122 21.018

Fonte: Regione Lazio, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, novembre 2016.

176 Tra i principali investimenti regionali previsti nel bilancio 2017-2019, non riportati nelle analisi svolte nei precedenti capitoli di questo documento, alcuni rivestono un ruolo specifico per il loro impatto territoriale e socio-economico: (i) gli investimenti regionali destinati alla valorizzazione delle risorse culturali per lo

sviluppo si sostanzieranno nel sostegno ai teatri pubblici (circa 5,2 milioni nel biennio 2017-2018) mentre le politiche per la formazione saranno sostenute dalla realizzazione di residenze universitarie (6,8 milioni nel biennio 2017-2018); (ii) nell’ambito dell’adeguamento delle reti per la viabilità l’impegno diretto regionale riguarderà sia il tratto Canepina-Vallerano per il ricongiungimento con la superstrada Orte-Civitavecchia sia il terzo e ultimo lotto della superstrada Monti Lepini (13 milioni nel triennio 2017-2019); (iii) per le politiche sulla mobilità sono previsti interventi per la ristrutturazione e l’ampliamento degli impianti sciistici siti nel comprensorio del Monte Terminillo (circa 12 milioni nel triennio 2017-2019); (iv) nell’ambito della gestione

dei rifiuti sarà finanziato un programma straordinario per la raccolta differenziata (55 milioni nel triennio 2017-2019) e saranno attributi contributi alle Amministrazioni locali per opere relative alla bonifica delle discariche dismesse (8,5 milioni nel triennio 2017-2019); (v) in tema di sicurezza sono previsti investimenti per finanziare il “Patto per Roma sicura” e per il “Patto per Lazio sicuro” (1,8 milioni nel triennio 2017-2019); (vi) per le politiche sociali sono previsti contributi agli investimenti per l’attuazione della legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) che

riguarderanno i nidi per l’infanzia e l’Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza S. Alessio-Margherita di

Savoia per i ciechi (circa 5,1 milioni nel triennio 2017-2019); (vii) nelle politiche di sviluppo economico, per le misure per il riposizionamento competitivo, in attuazione della legge regionale 31 dicembre 2002, n. 46, (Istituzione, modalità di costituzione e di funzionamento di un Gruppo di Lavoro per la predisposizione di un programma operativo di interventi nella zona dell’Area Industriale di Piedimonte San Germano), vi saranno investimenti (circa 1,8 milioni nel biennio 2017-2018 nell’ASI di Frosinone. 177 Articolo 60 (Gestione dei residui) del decreto legislativo n. 118/2011, recante Disposizioni in materia di

armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42.

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Piano della performance 2017-2019

92

4. Obiettivi strategici

In coerenza con il mandato istituzionale ed il contesto reale in cui si colloca l’azione pubblica, nel quadro dell’attuazione del Programma di Governo da cui derivano gli atti di

programmazione economico-finanziaria e le Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020, in continuità con la

programmazione strategico-operativa degli esercizi precedenti, per il triennio 2017-2019 si riportano gli obiettivi strategici collegati alle macro-aree strategiche di intervento. Si pone in evidenza che alcuni obiettivi strategici afferiscono a più macro-aree strategiche

di intervento, a dimostrazione della trasversalità e delle sinergie individuate nella messa a punto della programmazione. Si presenta di seguito un prospetto riepilogativo.

• Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa eprodurre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, ilcontrollo e la sicurezza dei flussi informativi, l'ottimizzazione delle risorse

• Attività propedeutiche per il raggiungimento degli obiettivi di performancedel POR-FESR 2014-2020 al 2018

• Miglioramento dell’efficienza dell’Avvocatura

• Controllo e vigilanza sugli Enti regionali controllati

• Sicurezza integrata e lotta all'usura

• Ottimizzazione della capacità di risposta in occasione di eventicalamitosi

1

Una Regione moderna che aiuta

lo sviluppo

• Start-up innovative e internazionalizzazione

• Favorire il passaggio ad un’agricoltura multifunzionale e di qualità

• Innalzare la competitività del sistema agricolo regionale migliorando iservizi pubblici di supporto alle imprese

• Valorizzare e promuovere gli asset culturali e creativi

• Sviluppo del turismo e valorizzazione del territorio

• Attuazione dell'Accordo di programma per lo sviluppo dellla Banda UltraLarga

2

Una grande Regione europea dell'innovazione

• Realizzazione di azioni di sistema finalizzate a favorire l'integrazionescolastica, l'innalzamento delle competenze e l'inclusione sociale

• Migliorare la qualità del servizio di assistenza per l'integrazionescolastica delle allieve e degli allievi disabili

3

Diritto allo studio ed alla formazione per

lo sviluppo e l'occupazione

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Piano della performance 2017-2019

93

I grafici seguenti, che appaiono stabili rispetto a quelli presentati nel documento di programmazione strategico-operativa relativo ad annualità precedenti, illustrano la

ripartizione dei finanziamenti per macro-area strategica. Per una consultazione estesa si rimanda al documento Con l’Europa, il Lazio cambia e riparte. 45 progetti per lo sviluppo,

il lavoro e la coesione sociale, disponibile sul portale regionale lazioeuropa.it.

• Attuazione del Programma operativo 2016-2018

• Realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali

• Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa eprodurre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, ilcontrollo e la sicurezza dei flussi informativi, l'ottimizzazione delle risorse

4

Una Regione che cura e protegge

• Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa eprodurre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, ilcontrollo e la sicurezza dei flussi informativi, l'ottimizzazione delle risorse

• Interventi di efficientamento nella gestione dei rifiuti e della bonifica deisiti inquinati

• Migliorare la qualità dell'aria nella regione, con particolare riferimentoalle aree con maggiori criticità

• Piani e regolamenti delle aree naturali protette e dei monumenti naturalie consolidamento istituzionale degli enti di gestione

• Efficientamento energetico, tutela e salvaguardia del territorio econtenimento della spesa regionale

5

Una Regione sostenibile

• Azioni ed interventi sul sistema dei trasporti e della mobilità finalizzati almiglioramento e potenziamento del servizio

• Nuovi strumenti normativi per il governo del territorio

• Interventi in materia edilizia

• Sviluppare le infrastrutture stradali

• Attuazione dell'Accordo di programma per lo sviluppo dellla Banda UltraLarga

• Attività propedeutiche per il raggiungimento degli obiettivi di performancedel POR-FESR 2014-2020 al 2018

6

Investimenti per un territorio competitivo

• Potenziamento e implementazione delle politiche per i giovani

• Servizi e politiche attive del lavoro

• Migliorare la qualità del servizio di assistenza per l'integrazione scolastica delle allieve e degli allievi disabili

• Attività propedeutiche per il raggiungimento degli obiettivi di performancedel POR-FESR 2014-2020 al 2018

7

Scelte per una società più unita

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Piano della performance 2017-2019

94

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Piano della performance 2017-2019

95

5. Dagli obiettivi strategici agli obiettivi operativi

Per le strutture amministrative apicali ogni obiettivo strategico triennale è sviluppato secondo un piano d’azione costituito da obiettivi operativi annuali, con indicatori e target

per misurarne il grado di realizzazione al termine dell’esercizio finanziario annuale.

Gli obiettivi operativi annuali delle strutture amministrative apicali sono, di norma, declinati in obiettivi operativi annuali da assegnare alle strutture amministrative di

secondo livello (aree/uffici) attraverso il cosiddetto Programma Annuale Direzionale (PAD). In considerazione dell’esigenza di circoscrivere in modo appropriato le attività più qualificanti nell’esercizio finanziario annuale, nella programmazione strategico-operativa

vengono individuate unicamente le azioni considerate prioritarie e più qualificanti. Da ciò discende anche che si ritiene plausibile – senza che ciò costituisca una diminutio della

rilevanza di alcune specifiche attività interne e senza derogare al principio del cascading – che nella programmazione di secondo livello, che non deve tradursi in una semplice replica della programmazione strategica su un registro gerarchicamente subordinato, si

stabiliscano legami più “indiretti” con il quadro ristretto degli obiettivi strategici esposti nel Piano triennale della performance.

Nell’Allegato tecnico si illustrano in dettaglio gli obiettivi strategici triennali, con i corrispondenti obiettivi operativi (organizzativi ed individuali) da realizzare nell’ambito

dell’esercizio finanziario annuale, suddivisi per direzione/agenzia regionale. Nelle schede di programmazione sono riportati gli indicatori di performance (KPI) ed i valori target da

conseguire, unitamente alle risorse umane e finanziarie previste per la realizzazione degli obiettivi.

Si ritiene opportuno porre in evidenza, in coerenza con le osservazioni di contesto già sviluppate, che si tratta di obiettivi operativi annuali che potrebbero subire delle

modificazioni in corso d’anno in relazione alla quantità di risorse finanziarie che si dovessero rendere effettivamente disponibili per la loro realizzazione. In tale prospettiva,

in occasione dei monitoraggi intermedi (di carattere quadrimestrale) sugli andamenti gestionali potrebbe essere ravvisata l’esigenza di interventi correttivi in caso di scostamenti significativi dallo stato di avanzamento atteso, per cui come previsto dal

Piano triennale della performance

Obiettivi strategici triennali (direzioni/agenzie)

Obiettivi operativi annuali (direzioni/agenzie)

Programma annuale direzionale

Obiettivi operativi annuali (aree/uffici)

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Piano della performance 2017-2019

96

Sistema di misurazione e valutazione della performance, i checks infrannuali potrebbero

condurre in taluni casi ad una vera e propria ri-pianificazione operativa.

Per quanto riguarda il personale delle categorie, si pone in evidenza che anche in ragione

del collegamento indiretto agli obiettivi strategici ed operativi individuati all’interno del Piano triennale della performance, gli obiettivi individuali e/o i piani operativi di gruppo

vengono comunque assegnati ad inizio anno secondo un principio di continuità con le attività in svolgimento presso le singole strutture/unità amministrative. Naturalmente, resta ferma la possibilità di procedere ad una ri-pianificazione operativa qualora si renda

necessario intervenire con modifiche sostanziali del quadro generale d’azione.

Si riporta nelle pagine seguenti il prospetto riepilogativo degli obiettivi strategici ed operativi assegnati alle singole strutture amministrative apicali (Segretario generale,

Direzioni/Agenzie regionali e Avvocatura regionale)

•Programmazione economico-finanziaria unitaria

•Approvazione legge di bilancio

•Assegnazione delle risorse

•Definizione degli obiettivi della dirigenza

Piano triennale della performance

•Analisi degli andamenti gestionali rispetto alle previsioni

•Controllo di affidabilità degli indicatori

•Rilevazioni di scostamenti con interventi correttivi

•Ri-pianificazione operativa

Monitoraggi intermedi (quadrimestrali) •Rendicontazione

•Riscontro dei valori target attesi

•Verifica dei risultati conseguiti

•Valutazione della performanceindividuale

Relazione sulla performance

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Piano della performance 2017-2019

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Strutture Obiettivi Strategici Obiettivi Organizzativi

Segretario generale

Organizzare la Regione per aumentare l’efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l’ottimizzazione delle risorse

Coordinamento dell’attuazione del ciclo di gestione della performance

Coordinamento degli interventi strategici previsti nell’Intesa istituzionale di programma per lo sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della Regione Lazio

Direzione regionale Affari istituzionali, Personale e Sistemi informativi

Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l’ottimizzazione delle risorse

Piano triennale della formazione del personale 2017-2019

Analisi delle competenze del personale regionale

Attuazione dell’Accordo di programma per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nella Regione Lazio (DGR n. 435 del 26 luglio 2016)

Attuazione della Convenzione Operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione Lazio (DD G08791 del 01.08.2016)

Completamento del Primo Intervento Attuativo del Programma Lazio 30Mega

Direzione regionale Infrastrutture e politiche abitative

Interventi in materia edilizia

Messa in sicurezza degli edifici scolastici

Contributo all'attuazione dell’Azione 4.1.1 del “POR FESR Lazio 2014-2020”: Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche

Sviluppare le infrastrutture stradali Interventi sulla rete di viabilità regionale di competenza dell'ASTRAL

Direzione regionale Agricoltura e Sviluppo rurale, Caccia e Pesca

Favorire il passaggio ad un’agricoltura multifunzionale e di qualità

Sostegno all’occupazione giovanile in agricoltura e mantenimento di attività economiche nelle zone a basso insediamento umano

Sostegno condizionato all’autosufficienza energetica mediante contenimento ed utilizzo di risorse rinnovabili nell’impresa agricola e sviluppo di microimprese

Innalzare la competitività del sistema agricolo regionale migliorando il livello di organizzazione interaziendale

Rafforzamento del potere contrattuale dell’impresa agricola

Direzione regionale Programmazione economica, Bilancio, Demanio e Patrimonio

Organizzare la Regione per aumentare l’efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l’ottimizzazione delle risorse

Programma di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale regionale - "Art Bonus Regione Lazio"

Riduzione canoni di locazione passiva

Proposizione di modifiche alla struttura contrattuale dell'operazione San.Im.

Direzione regionale Formazione, Ricerca e innovazione, Università, Diritto allo studio

Realizzazione di azioni di sistema complesse finalizzate a favorire l’integrazione scolastica, l'innalzamento delle competenze e l'inclusione sociale

Potenziamento, qualificazione e innovazione dell'offerta scolastica e formativa

Adozione programmi per l'inserimento culturale, l’accesso a opportunità formative e l’elaborazione di processi di mediazione culturale di migranti, profughi e transitanti nella Regione Lazio

Migliorare la qualità del servizio di assistenza per l’integrazione scolastica degli allievi e allieve disabili

Monitoraggio e verifica dell'attuazione del servizio di assistenza per l'integrazione scolastica degli alunni disabili frequentanti gli istituti scolastici e formativi del secondo ciclo della Regione Lazio

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Piano della performance 2017-2019

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Strutture Obiettivi Strategici Obiettivi Organizzativi

Direzione regionale Cultura e Politiche giovanili

Valorizzare e promuovere gli asset culturali e creativi

Rilancio del settore del cinema e dell’audiovisivo

Rilancio del settore dello spettacolo dal vivo

Recupero e miglioramento della fruizione degli asset culturali del territorio laziale

Potenziamento e implementazione delle politiche per i giovani Interventi a favore dei giovani

Direzione regionale Lavoro

Servizi e politiche attive del lavoro

Attuazione del Piano Regionale Garanzia Giovani per il Lazio

Monitoraggio dell’attuazione delle politiche attive

POR FSE Lazio 2014-2020. Contratto di ricollocazione “Generazioni”

Direzione regionale Sviluppo economico e attività produttive

Attività propedeutiche per il raggiungimento degli obiettivi di performance del POR FESR Lazio 2014-2020 al 2018

Raggiungimento dell'importo finanziario di spesa prevista dal Programma Operativo della Regione Lazio per il 2017

Attività necessarie a garantire la realizzazione fisica dei progetti

Start-up innovative e internazionalizzazione Sostegno all’internazionalizzazione delle start-up regionali

Promozione e sviluppo dell'internazionalizzazione delle start-up

Direzione regionale Salute e politiche sociali

Attuazione del Programma Operativo 2016-2018 (P.O.)

Sviluppo di una nuova metodologia di finanziamento delle Aziende del SSR

Riorganizzazione e potenziamento dell’assistenza domiciliare

Piani di efficientamento aziendali

Realizzazione di un sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali

Piano Sociale Regionale

Direzione regionale Centrale acquisti

Organizzare la Regione per aumentare l’efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti gestionali, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l’ottimizzazione delle risorse

Centralizzazione delle gare del SSR

Garantire la qualità dei processi inerenti le procedure di gara della Centrale acquisti

Razionalizzazione e centralizzazione della spesa sostenuta dalle strutture della Giunta regionale

Avvocatura regionale Miglioramento dell’efficienza dell’Avvocatura

Prevenire l’insorgenza del contenzioso

Efficienza ed economicità nella gestione degli incarichi ai legali esterni

Ottimizzazione degli incarichi pregressi

Agenzia regionale Turismo

Sviluppo del turismo e valorizzazione del territorio

Sviluppo del turismo sostenibile attraverso la promozione e la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e naturale dei borghi storici del Lazio e delle aree limitrofe

Sviluppo e promozione del turismo congressuale e di affari

Agenzia regionale Protezione Civile

Ottimizzazione della capacità di risposta in occasione di eventi calamitosi

Regolamento per l’iscrizione e gestione dell’Elenco territoriale regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile

Sistema informativo regionale di protezione civile

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Piano della performance 2017-2019

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Strutture Obiettivi Strategici Obiettivi Organizzativi

Direzione regionale Attività di controllo e Coordinamento delle funzioni di vigilanza

Sicurezza integrata e lotta all’usura Gestione beni immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata

Interventi regionali per prevenire il fenomeno dell’usura e del sovra-indebitamento

Controllo e vigilanza sugli enti regionali controllati Riordino delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB)

Direzione regionale Ambiente e sistemi naturali

Piani e regolamenti delle aree protette e dei monumenti naturali e consolidamento istituzionale degli enti di gestione

Piani dei Parchi e proposte di istituzione di nuovi monumenti naturali

Consolidamento istituzionale degli enti di gestione delle aree naturali protette regionali

Migliorare la qualità dell’aria della nostra Regione, con particolare riferimento alle aree con maggiori criticità: Roma e hinterland, Valle Latina da Colleferro a Cassino

Aggiornamento del Piano regionale della qualità dell’aria, al fine di rafforzare le misure di risanamento della qualità dell’aria e ridurre i livelli inquinanti sul territorio regionale, di cui alla DGR n. 834 del 30.12.2016

Finanziamento di un ampio ventaglio di interventi e progetti pubblici e privati in grado di incidere positivamente sulla qualità dell’aria, di cui alla DGR n. 688 del 15.11.2016

Direzione regionale Risorse idriche e difesa del suolo

Efficientamento energetico, tutela e salvaguardia del territorio e contenimento della spesa regionale

POR FESR Lazio 2014-2020 - Azione 5.1.1 “Interventi di messa in sicurezza e per l'aumento della resilienza dei territori più esposti al rischio idrogeologico e di erosione costiera"

POR FESR Lazio 2014-2020 - Azione 4.1.1 “Interventi per l'efficientamento energetico degli edifici pubblici"

Contenimento della spesa regionale

Direzione regionale Governo del ciclo dei rifiuti

Interventi di efficientamento nella gestione dei rifiuti e della bonifica dei siti inquinati

Aggiornamento del Piano dei rifiuti

Chiusura procedura infrazione EU causa C-196/2013

Anagrafe dei siti inquinati

Direzione regionale Territorio, Urbanistica e Mobilità

Azioni ed interventi sul sistema dei trasporti e della mobilità finalizzati al miglioramento e potenziamento del servizio

Azioni di integrazione e coordinamento dei servizi di trasporto regionali

Attività di verifica e monitoraggio sul rispetto delle clausole previste nei contratti di servizio di trasporto della regione con le aziende esercenti

Nuovi strumenti normativi per il governo del territorio Normativa sulla rigenerazione urbana sostenibile

Testo unico in materia urbanistica

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Piano della performance 2017-2019

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6. Il processo di miglioramento

6.1 Fasi, soggetti e tempi del processo di redazione del Piano Per l’elaborazione del presente Piano della performance 2017-2019 sono state seguite

le indicazioni fornite a suo tempo da CiVIT/ANAC. Si è dato avvio a fine 2016 del percorso di definizione degli obiettivi con principali soggetti coinvolti, nel quadro del

processo di formazione del bilancio e nei vari incontri organizzati con i direttori regionali. Gli incontri con i soggetti coinvolti a livello decisionale sono proseguiti a gennaio 2017 nell’ambito delle consultazioni per la ripartizione delle risorse del bilancio 2017.

Nell’ottica della sempre più ampia digitalizzazione dell’amministrazione, anche

attraverso dematerializzazione dei processi interni, per la definizione di tutti gli obiettivi e dei corrispondenti piani d’azione è stata messa a disposizione dei dirigenti apicali e dei referenti del controllo strategico un’applicazione informatizzata in grado di favorire

lo sviluppo dei controlli interni e di produrre reportistica omogenea sull’attività amministrativa.

L’applicazione è ospitata all’interno della piattaforma digitale integrata denominata COGES per realizzare le indispensabili connessioni telematiche con gli altri sistemi

informativi e per assicurare una corretta implementazione dell’interoperabilità tra sistema di controllo strategico, sistema di controllo di gestione, sistema del bilancio e

sistema informativo degli atti amministrativi. La Struttura tecnica permanente per le funzioni di programmazione, valutazione e controllo presso il Segretariato Generale

fornisce il supporto tecnico-metodologico nella fase di definizione degli obiettivi, accompagnando i referenti direzionali del controllo strategico e gli operatori nel corretto utilizzo dell’interfaccia (sotto, esempio di “schermata”).

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Piano della performance 2017-2019

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I dati generali relativi alla Regione Lazio riportati nel Piano della performance 2017-

2019 sono in alcuni casi i medesimi riportati in altri documenti ufficiali, in altri casi è stato necessario procedere a rilevazioni ed elaborazioni ad hoc. In particolare, nella sezione denominata “Amministrazione in cifre”, i dati relativi alle risorse umane

provengono dalla “Direzione regionale Affari istituzionali, personale e sistemi informativi”, mentre i dati concernenti le risorse finanziarie sono quelli risultanti dal

bilancio regionale e dal Documento di Economia e Finanza Regionale 2017-2019. Dal punto di vista generale, una volta adottato il Piano triennale della performance, con

cui vengono assegnati gli obiettivi strategici triennali e gli obiettivi operativi annuali ai dirigenti apicali delle direzioni/agenzie regionali, entro 15 giorni i responsabili di tali

strutture amministrative adottano i Programmi Annuali Direzionali (PAD) per l’assegnazione “a cascata” degli obiettivi operativi ai dirigenti di area/ufficio. Vale la pena di sottolineare che quando non sussista un collegamento diretto con gli obiettivi

strategici (soprattutto nel caso del personale delle categorie) l’assegnazione degli obiettivi può prescindere dall’adozione formale del Piano triennale della performance ed

avvenire comunque ad inizio anno, per essere successivamente modificata qualora se ne ravvisi l’esigenza.

Successivamente, i dirigenti di area/ufficio definiscono piani operativi di gruppo oppure obiettivi individuali per i propri collaboratori (personale delle categorie). L’attività di

programmazione rappresenta l’avvio del ciclo di gestione della performance, a seguito del quale deve essere sviluppato un monitoraggio in corso d’esercizio degli andamenti (anche avvalendosi del sistema di controllo di gestione), con corrispondente

misurazione e valutazione dei risultati conseguiti nell’ambito dell’esercizio finanziario annuale, con una rendicontazione pubblica degli esiti dell’azione amministrativa.

Le fasi del ciclo di gestione della performance sono strettamente interdipendenti e comprendono la valutazione della performance individuale e la valutazione della performance organizzativa. Tali aspetti assumono uno specifico rilievo nel momento in

cui da un lato forniscono un quadro consolidato degli andamenti reali dell’azione amministrativa con riferimento ad uno specifico esercizio finanziario e, dall’altro lato,

attraverso l’analisi del feedback consentono di operare un riposizionamento complessivo del sistema organizzativo. Inoltre, secondo un’impostazione rivolta a superare automatismi e/o autoreferenzialità delle operazioni collegate alla valutazione della

performance, lo svolgimento di queste fasi consente l’accesso ai meccanismi premiali.

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Piano della performance 2017-2019

102

L’intero ciclo di gestione della performance viene rappresentato nello schema

successivo.

Rappresentazione del ciclo di gestione della performance

• Attuazione strategia

• Portafoglio attività

• Stato di salute

• Indicatori di impatto

• Benchmarking

Performanceorganizzativa

• Dirigenti apicali

• Dirigenti II livello

• Personale categorie

Performanceindividuale

Definizione degli obiettivi

Analisi periodica delle attività

Misurazione e valutazione della performance

Relazione sulla performance

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Piano della performance 2017-2019

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Fasi, soggetti e tempi del ciclo di gestione della performance ANNO t-1____________________________________________________ANNO t_________________________________________________________ ANNO t+1

VALUTAZIONE DIRIGENTI II° LIVELLO ANNO t-1

PIANO DELLA

PERFORMANCE

PAD

RELAZIONE SULLA

PERFORMANCE

RIMODULAZIONE

OBIETTIVI

(EVENTUALE)

PROGRAMMAZIONE

STRATEGICO-OPERATIVA

PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-

FINANZIARIA

VALUTAZIONE DIRIGENZA APICALE ANNO t-1

1^ VALUTAZIONE trimestrale PERSONALE

CATEGORIE A, B, C, D (non titolare

di AP o PO)

MONITORAGGIO

FINALE

DIRIGENTI

1° MONITORAGGIO

PERSONALE CATEGORIA D (con AP o PO)

APPROVAZIONE BILANCIO ANNO t+1

MONITORAGGIO FINALE PERSONALE

CATEGORIA D (con AP o PO)

2^ VALUTAZIONE trimestrale PERSONALE

CATEGORIE A, B, C, D (non titolare

di AP o PO)

3^ VALUTAZIONE trimestrale PERSONALE

CATEGORIE A, B, C, D (non titolare

di AP o PO)

4^ VALUTAZIONE trimestrale PERSONALE

CATEGORIE A, B, C, D (non titolare

di AP o PO)

VALUTAZIONE PERSONALE

DELLE CATEGORIE ANNO t-1

1° MONITORAGGIO

DIRIGENTI (responsabili di struttura)

2° MONITORAGGIO

DIRIGENTI (responsabili di struttura)

1° MONITORAGGIO

DIRIGENTI (incarico

individuale)

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6.2 Coerenza con la programmazione economico-finanziaria e di bilancio In considerazione del necessario raccordo previsto dall’articolo 10 della legge regionale

n. 1/2011 (così come da altre indicazioni di varia natura e rango), tra i contenuti e il ciclo della programmazione economico-finanziaria e di bilancio e il Piano triennale della performance, quest’ultimo si inserisce in modo organico nel processo di

programmazione della Regione Lazio che ha inizio con l’adozione del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) in cui vengono definite le politiche economiche e

finanziarie della Regione e che delimita l’ambito entro cui costruire il bilancio annuale. La programmazione strategico-operativa viene messa a punto contestualmente al processo di formazione del bilancio, per poi trovare compiuta definizione

successivamente all’adozione del bilancio annuale da parte dell’ente.

L’avvio del ciclo di gestione della performance della Regione Lazio anche nell’anno 2017 risente delle incertezze collegate alle poste di bilancio, con la corrispondente esigenza di selezionare le priorità rispetto ad un quadro finanziario caratterizzato da risorse

scarse e dall’esigenza di uscire con successo dal Piano di rientro sanitario. Di conseguenza, come già accaduto negli anni precedenti, occorre in corso d’anno

verificare le condizioni della programmazione strategico-operativa alla luce dell’effettiva sostenibilità degli impegni assunti e degli obiettivi assegnati nell’ambito dell’esercizio finanziario annuale.

DEFR 2017-2019 Bilancio 2017Piano della performance2017-2019

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6.3 Azioni per il miglioramento del ciclo di gestione della performance Con il Piano della performance 2014-2016 per la prima volta la Giunta regionale ha dato

avvio al ciclo di gestione della performance, tracciando in forma compiuta le logiche di collegamento dell’azione amministrativa rispetto alle esigenze dei cittadini e del territorio. Con i successivi piani della performance 2015-2017 e 2016-2018, si sono

registrati miglioramenti significativi, sotto il profilo dell’impegno delle strutture amministrative e della consapevolezza del personale dirigenziale. Sulla base anche

dell’esperienza svolta nelle annualità precedenti si è fatto un utilizzo appropriato dei sistemi informativi, con metodiche di lavoro e modalità di comunicazione più efficienti per svolgere gli steps negoziali di confronto sugli obiettivi e per elaborare le proposte

finali. Si ritiene che la produzione di un flusso informativo costante e strutturato consenta un’efficace implementazione del ciclo della performance, alimentando con

modalità più adeguate il cruscotto di monitoraggio degli obiettivi e, più in generale, il sistema di controllo strategico.

Nel Piano della performance 2017-2019 è stato ridotto il numero degli obiettivi da assegnare alle strutture amministrative, segnalando unicamente le attività ritenute più

qualificanti, al fine di fornire una risposta chiara, concreta e riconoscibile ai bisogni della collettività. In tale prospettiva si colloca anche la sempre maggiore sinergia con la galassia degli enti strumentali, al fine di raggiungere la massima integrazione possibile

dell’impegno operativo della Giunta regionale con quello degli enti dipendenti e delle società partecipate.

Rimane l’impegno per la messa a punto di un sistema avanzato di monitoraggio/rendicontazione sul grado di realizzazione degli obiettivi strategici

attraverso adeguati indicatori di policy, in grado di misurare l’impatto (outcome) delle politiche regionali, così da estendere la conoscenza degli esiti dell’azione pubblica ed i

margini di partecipazione di cittadini e/o stakeholders alle scelte politiche. Allo stesso modo, si intende sviluppare un sistema di controllo di gestione più adeguato rispetto

all’esigenza di costruire un apposito cruscotto gestionale collegato al cruscotto del controllo strategico per migliorare l’efficienza interna delle strutture nello svolgimento dell’attività amministrativa attraverso una maggiore conoscenza e consapevolezza sulla

quantità e la qualità degli outputs.

Controllo di gestione /outputs

Controllo strategico /outcome

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Raccordo con il Sistema di misurazione e valutazione della performance

Il Piano della performance 2017-2019 contiene gli obiettivi strategici triennali e gli obiettivi operativi annuali (organizzativi e individuali) che la Giunta regionale assegna

ai dirigenti apicali delle strutture amministrative. In base al principio del cascading, gli obiettivi operativi annuali dei dirigenti apicali devono poi essere declinati – almeno in

linea di massima, per evitare semplici meccanismi di “replica” della programmazione a livello delle aree in cui si articolano le strutture amministrative apicali – in obiettivi operativi annuali (sia organizzativi che individuali) per i dirigenti di secondo livello, da

cui discendono i piani operativi di gruppo e/o gli obiettivi individuali da assegnare al personale delle categorie.

Obiettivi e piani operativi annuali vengono sottoposti ad un monitoraggio periodico nel corso dell’anno: con cadenza quadrimestrale per gli obiettivi dei dirigenti; con cadenza

trimestrale per piani operativi di gruppo e obiettivi individuali assegnati al personale delle categorie. La programmazione, il monitoraggio e la verifica finale dell’azione

amministrativa al termine dell’esercizio finanziario si avvale della metodologia e della strumentazione sviluppata nel Sistema di misurazione e di valutazione della performance.

All’inizio dell’anno successivo a quello di riferimento dell’esercizio finanziario,

avvalendosi anche dell’infrastruttura tecnologica denominata COGES, vengono eseguite le verifiche delle risultanze riguardanti gli andamenti gestionali ed il grado di realizzazione degli obiettivi, in modo da pervenire ad una misurazione degli indicatori di

performance – sia organizzativa che individuale – riguardante le singole strutture amministrative. Vale la pena di precisare che la valutazione della performance

individuale comprende anche i cosiddetti “comportamenti organizzativi” del personale dirigenziale e delle categorie osservati nello svolgimento dell’attività amministrativa

nell’esercizio di riferimento. Il Sistema di misurazione e valutazione della performance è stato predisposto per:

consentire la misurazione, la valutazione e, quindi, la rappresentazione in modo integrato ed esaustivo, del livello di performance atteso (che l’amministrazione si

impegna a conseguire) e realizzato (effettivamente conseguito), con evidenziazione degli eventuali scostamenti;

consentire un’analisi delle cause specifiche legate a tali scostamenti, prevedendo

successivi livelli di dettaglio; consentire di individuare elementi sintetici di valutazione d’insieme riguardo

all’andamento generale dell’amministrazione; consentire un monitoraggio continuo della performance dell’amministrazione nel suo

complesso e delle singole strutture amministrative, anche ai fini dell’individuazione di

interventi correttivi in corso d’esercizio; garantire i requisiti tecnici della validità, affidabilità e funzionalità;

assicurare un’immediata e facile comprensione dello stato della performance agli attori interni all’amministrazione, alla collettività ed agli osservatori qualificati esterni;

promuovere la semplificazione e l’integrazione dei documenti di programmazione,

verifica e rendicontazione della performance; esplicitare le responsabilità dei diversi attori in merito alla definizione degli obiettivi

ed agli scostamenti tra performance attesa e realizzata; assicurare la trasparenza totale rispetto all’andamento dell’amministrazione.

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107

Il Sistema di misurazione e valutazione della performance stabilisce:

fasi, tempi, modalità, soggetti e responsabilità del processo di misurazione e di valutazione della performance;

procedure di conciliazione relative all’applicazione del sistema di misurazione e di

valutazione della performance; modalità di raccordo e di integrazione con i sistemi di controllo esistenti;

modalità di raccordo e integrazione con i documenti di programmazione economico-finanziaria e di bilancio.

In base a quanto previsto dall’articolo 15, comma 1, della legge regionale n. 1/2011, l’Organismo indipendente di valutazione (OIV)178 sottopone alla Giunta regionale la

proposta di valutazione dei dirigenti apicali ai fini dell’accesso alla premialità, monitora il funzionamento complessivo del Sistema di misurazione e valutazione della performance e, a tal fine, elabora una relazione annuale sull’applicazione dello stesso e

sulla situazione generale dei controlli interni con riferimento alla trasparenza e integrità, da pubblicare sul sito web istituzionale della Regione Lazio all’interno di un’apposita

sotto-sezione della sezione denominata “Amministrazione trasparente”.179 Raccordo con gli altri documenti di programmazione

La stretta connessione del Piano della performance 2017-2019 con i documenti di

programmazione economico-finanziaria per il medesimo triennio è stata approfondita in diverse sezioni di questo documento, con i numerosi richiami al DEFR 2017-2019. Di seguito, a dimostrazione della continuità degli indirizzi strategici viene riportato lo

schema degli esercizi di programmazione sviluppati in ambito regionale nella X legislatura.

178 Nominato con DGR n. 153 del 19 giugno 2013. Insediato il 12 luglio 2013. 179 Cfr. decreto legislativo n. 33/2013, articolo 9.

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108

Si ritiene però opportuno anche porre in evidenza i collegamenti operativi con il Piano

triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019 (PTPC 2017-2019), prevedendo l’assegnazione di specifici obiettivi individuali per la dirigenza apicale riguardanti l’attuazione delle misure previste nell’ambito del piano anticorruzione regionale.

Un particolare impegno riguarda l’attuazione del Piano triennale delle azioni positive

(PTAP) finalizzato a favorire l’occupazione femminile e rimuovere gli ostacoli che impediscono di fatto la piena realizzazione delle pari opportunità. È previsto un

aggiornamento di tale specifica programmazione in modo da importare e sviluppare le migliori pratiche in questo settore.

Infine, come è possibile desumere anche dall’analisi delle singole schede di programmazione riguardanti le strutture amministrative (cfr. Allegato tecnico), la

programmazione strategico-operativa definita con il Piano della performance 2017-2019 comprende la messa a punto e l’implementazione di molteplici pianificazioni previste da normative settoriali di carattere comunitario, nazionale e regionale.

Azioni positive Pari opportunità

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Allegato tecnico

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GR SG

GR SG.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato SI

GR SG.1.1

GR SG.1.2

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Coordinamento dell'attuazione del ciclo di gestione della performance. 25 X X X

Coordinamento degli interventi strategici previsti nell'intesa istituzionale per lo

sviluppo economico, la coesione sociale e territoriale della Regione Lazio.25 X X X

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

NOTA:

Organizzare la Regione per aumentare l’efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti

gestionali, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l’ottimizzazione delle risorse.

Al fine di garantire la conformità dell’azione amministrativa agli indirizzi formulati dagli organi di indirizzo politico la legge regionale n.

12/2016 ha conferito al Segretario Generale della Giunta regionale funzioni di coordinamento e verifica delle attività delle strutture

amministrative in ordine al raggiungimento degli obiettivi programmati. Il puntuale svolgimento di tali attività, che si esplica anche

attraverso l'emanazione di specifiche direttive, è indispensabile per assicurare l'unitarietà e l'integrazione della gestione amministrativa.

Strutture amministrative della Giunta regionale

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Coordinamento e verifica delle attività delle

strutture amministrative della Giunta

regionale

Svolgimento delle attività assegnate Binario SI/NO SI SI

OBIETTIVO STRATEGICO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE SEGRETARIO GENERALE

Pagina 1 di 127

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GR SG

GR SG.1.1

DENOMINAZIONEPESO

25

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Monitoraggio e coordinamento delle attività relative al ciclo di gestione della performance Report Report Report

Cura degli adempimenti relativi

all'attuazione del ciclo di gestione della

performance

Svolgimento attività Risultato Binario SI/NO SI

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Coordinamento dell'attuazione del ciclo di gestione della performance

Curare il pieno svolgimento del ciclo di gestione della performance è una delle funzioni attribuite al Segretario Generale. Attraverso

l'attività di impulso e coordinamento rivolta alle strutture amministrative della Giunta regionale si intende sviluppare una migliore

conoscenza del Sistema di misurazione e valutazione della performance, nonchè, una maggiore attenzione da parte dei soggetti coinvolti

relativamente agli adempimenti previsti per una corretta e puntuale attuazione del ciclo di gestione della performance.

Strutture amministrative della Giunta regionale

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE SEGRETARIO GENERALE

Pagina 2 di 127

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GR SG

GR SG.1.2

DENOMINAZIONEPESO

25

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Attività di coordinamento e supervisione degli interventi strategici individuati nell'Intesa Report Report Report

Coordinamento delle attvità relative agli

interventi previsti nell'IntesaSvolgimento attività Risultato Binario SI/NO SI

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Coordinamento degli interventi strategici previsti nell'Intesa istituzionale di programma per lo sviluppo economico, la coesione

sociale e territoriale della Regione Lazio.

Il Segretario Generale ha tra le sue funzioni quella di coordinare la pianificazione strategica, l’attuazione, da parte delle direzioni regionali,

dei piani, dei programmi e delle direttive generali definite dall’organo politico. Nell'Intesa istituzionale di programma per lo sviluppo

economico, la coesione sociale e territoriale della Regione Lazio (Intesa), stipulata con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, si è dato

avvio ad un percorso unitario di intervento sul territorio regionale, finalizzato allo sviluppo economico, produttivo ed occupazionale

dell’area, al potenziamento del sistema infrastrutturale, nonché alla sostenibilità ambientale ed alla sicurezza del territorio. Tenuto conto

delle linee di sviluppo e delle aree di intervento, condivise tra la Regione Lazio ed il Governo, sono stati identificati gli interventi prioritari

ed i relativi obiettivi temporali per l'attuazione dei quali si ritiene necessaria un'attività di coordinamento dei i soggetti interessati a livello

regionale.

Strutture amministrative della Giunta regionale

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE SEGRETARIO GENERALE

Pagina 3 di 127

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GR SG

GR SG.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

Contributo all'analisi dei processi riorganizzativi delle strutture amministrative ai fini

dell'aggiornamento del PTPC

Report analitico dei

processi riorganizzativi

delle strutture

amministrative ai fini

dell'aggiornamento del

PTPC

Aggiornamento del PTPC e partecipazione

ad almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Contributo all'aggiornamento del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (PTPC).

In relazione all'esigenza di procedere all'aggiornamento annuale del PTPC, anche alla luce della riorganizzazione dellle strutture

amministrative, si rende indispensabile un contributo del vertice amministrativo al monitoraggio dei processi amministrativi, nonché alla

valutazione dei rischi ed all'individuazione di misure specifiche di prevenzione della corruzione.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE SEGRETARIO GENERALE

Pagina 4 di 127

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GR SG

GR SG.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Attività di coordinamento per l'implementazione del portale regionale Open Data da parte

delle strutture amministrative

Implementazione del

portale regionale

Coordinamento delle attività relative

all'aggiornamento del portale regionale

Open Data e della produzione di nuovi

dataset

Implementazione del portale regionale Risultato Binario SI/NO SI

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Open Data: coordinamento dell'implementazione del portale regionale

Nel corso dell'anno le strutture amministrative della Giunta regionale saranno coinvolte nell'attività di aggiornamento ed implementazione

dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori

d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale. Al fine di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto

alle complesse sfaccettature della realtà amministrativa regionale si rende necessaria un'attività di impulso e coordinamento verso le

strutture amministrative per il tempestivo aggiornamento e l'individuazione dei dataset esistenti presso le stesse.

Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE SEGRETARIO GENERALE

Pagina 5 di 127

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GR 01

GR 01.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato SI

GR 01.1.1

GR 01.1.2

1

RISORSE FINANZIARIE

NOTA:

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

1 3 1

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Analisi delle competenze del personale regionale. 20 X X

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

Piano triennale della formazione del personale 2017-2019. 10 X X X

NOTA:

Il fine dell'obiettivo è quello di proseguire il processo di miglioramento della qualità dei servizi erogati attraverso la valorizzazione del

personale, nella sua professionalità e nelle sue competenze, mediante un'adeguata riorganizzazione del lavoro e valorizzazione delle

professionalità per generare efficienza amministrativa ovvero risparmi in termini di maggiore produttività.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Efficienza amministrativaAttuazione del processo di miglioramento

dei servizi erogatiBinario SI/NO SI SI

OBIETTIVO STRATEGICO

Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti

gestionali, l'ottimizzazione delle risorse, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l'ottimizzazione delle risorse.

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI

Pagina 6 di 127

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GR 01

GR 01.1.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

CAPITOLO IMPORTO

S15902 150.000,00RISORSE FINANZIARIE

RISORSE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D

1

CATEGORIE GIURIDICHE

3 1 1

C B A

Formazione on line in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per il personale regionale

Avviamento di corsi

per almeno n. 90

iscritti

Avviamento di corsi

per almeno n. 90

iscritti

Formazione on line in materia di anticorruzione per il personale regionale

Avviamento di corsi

per almeno n. 220

iscritti

Avviamento di corsi

per almeno n. 220

iscritti

Impegno risorse finanziarieDeterminazione di

impegno

100%

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

FASI DI REALIZZAZIONE

NOTA:

Realizzazione corsi di formazione on line

Realizzazione di corsi di formazione previsti

nel Piano triennale della formazione del

personale 2017-2019

Risultato Percentuale

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Piano triennale della formazione del personale 2017-2019.

Il fine dell'obiettivo è il proseguimento delle azioni previste dal nuovo Piano triennale della formazione del personale 2017-2019 di cui alla

deliberazione della Giunta regionale del 20.12.2016, n. 788. Il Piano definisce gli obiettivi formativi perseguiti, individua le iniziative

formative che saranno attuate nel corso del triennio di riferimento e contiene le indicazioni sulla tipologia, i destinatari e il periodo di

svolgimento.

Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI

Pagina 7 di 127

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GR 01

GR 01.1.2

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Analisi delle competenze del personale regionale.

Il fine dell'obiettivo è la ricostruzione del portafoglio di competenze di ciascun dipendente regionale. Nel 2017 l'attività riguarderà la

somministrazione del modello di analisi delle competenze, già testato nell'ambito della Direzione regionale Affari istituzionali, personale e

sistemi informativi, a tutto il personale regionale con la conseguente rilevazione dei dati ottenuti, ad esclusione delle Aree Naturali

Protette. Il modello di analisi sarà rimodulato in base alle competenze specifiche di ogni struttura amministrativa.

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Rilevazione dati sulle competenze

Somministrazione del modello di analisi

delle competenze e relativa rilevazione dei

dati

Risultato Percentuale 100%

NOTA: Il target annuale del 100% è riferito al budget regionale disponibile in materia

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Modello di analisi delle competenze

Somministrazione del

modello al 50% del

personale

Somministrazione del

modello al 100% del

personale

Dati sulle competenze

Rilevazione dei dati

ottenuti del 50% del

personale

Rilevazione dei dati

ottenuti del 100% del

personale

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

S15902 450.000,00

1 3 1 1

Pagina 8 di 127

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GR 01

GR 01.2

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato SI

GR 01.2.1

GR 01.2.2 Completamento del Primo Intervento Attuativo del Programma Lazio30Mega. XX5

OBIETTIVO STRATEGICO

Attuazione dell'Accordo di programma per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nella Regione Lazio (DGR n. 435 del 26.07.2016).

Le reti a banda ultralarga rappresentano un fattore chiave per lo sviluppo della società dell’informazione e sono una condizione

necessaria per la crescita economica. Al fine del raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Strategia nazionale per la BUL la Regione

Lazio ed il Ministero delle Sviluppo Economico hanno sottoscritto in data 27.07.2016 l'Accordo di Programma per lo Sviluppo della BUL

nel territorio regionale, come naturale prosieguo della collaborazione istituzionale sul tema già avviata nel 2014 con la sottoscrizione

dell'Accordo Quadro per la realizzazione del Programma Lazio30Mega. L'Accordo disciplina le modalità di attuazione del "Piano Banda

Ultra Larga Aree Bianche Lazio" (Piano BUL Lazio) che integra e sostituisce il Programma Lazio30Mega. L'obiettivo previsto dal Piano, da

raggiungere entro il 2020, è quello di abilitare le Aree Bianche del territorio con servizi ad almeno 30Mbps per il 100% delle unità

immobiliari e con servizi ad almeno 100 Mbps per il 70% delle unità immobiliari appartenenti al Cluster C.

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI

Direzione regionale per lo Sviluppo economico e le attività produttive

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

2019

Accesso alla Banda Ultra Larga

Diffusione dei servizi di rete in Banda Ultra

Larga nelle aree bianche del territorio

regionale

Binario SI/NO SI SI

NOTA:

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018

Attuazione della Convenzione Operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga

nel territorio della Regione Lazio (Determinazione n. G08791 del 01.08.2016).15 X X X

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Missione 01, Programma 12, Aggregato 2.03.01.01.000 - Contributi agli investimenti a

Amministrazioni Centrali

1 1 1

Pagina 9 di 127

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GR 01

GR 01.2.1

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Attuazione della Convenzione Operativa per lo sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione Lazio

(Determinazione n. G08791 del 01.08.2016).

La Convenzione Operativa per lo Sviluppo della Banda Ultralarga nel territorio regionale del 01.08.2016, scaturita dall'Accordo di

Programma, disciplina i rapporti tra la Regione Lazio e il Ministero dello Sviluppo Economico per il raggiungimento degli obiettivi del

"Piano Banda Ultra Larga Aree Bianche Lazio" (Piano BUL Lazio) attraverso la realizzazione del Piano Tecnico ad essa allegato. Compiti

fondamentali della Regione sono il trasferimento al MiSE delle risorse finanziarie previste dalla convenzione (fondi afferenti al POR FESR

Lazio 2014-2020, Asse 2 Lazio Digitale), e garantire che il Ministero riceva tutte le informazioni necessarie alla corretta gestione, verifica

e rendicontazione delle spese per la realizzazione degli interventi.

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI

NOTA:

Direzione regionale per lo Sviluppo economico e le attività produttive

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Proposta di DGR

Redazione proposta di DGR concernente

l'approvazione della Scheda Modalità

Attuative Programma Operativo (MAPO)

relativa all’Azione 2.1.1 del POR FESR

Lazio 2014-2020

Risultato Binario SI/NO SI

Erogazione acconto al MiSE delle risorse previste dalla convenzione (art. 5 lettera A).

Erogazione fino al

40% dell'intero importo

nei limiti delle

disponibilità del

bilancio regionale

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Proposta di DGR concernente l'approvazione della Scheda Modalità Attuative Programma

Operativo (MAPO) relativa all’Azione 2.1.1 del POR FESR Lazio 2014-2020.Proposta di DGR

Trasmissione DGR

contenente la scheda

MAPO al MiSE

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A42103 € 4.192.862,05

1 1 1

NOTA: L'importo di Euro 115.517.766,71 previsto dalla convenzione risulta impegnato sulle annualità 2016-2020. L'importo utilizzabile per l'anno 2017, di complessivi Euro 27.952.413,66, corrisponde alla somma degli importi impegnati nelle annualità 2016 e 2017 sui singoli

capitoli A42101, A42102, A42103.

A42101

A42102

13.976.206,83

9.783.344,78

Pagina 10 di 127

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GR 01

GR 01.2.2

DENOMINAZIONEPESO

5

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA: Si prevede di reimpegnare le risorse finanziarie presenti sul capitolo A38503 (Aggregato 2.03.01.01.000 "Contributi agli investimenti a Amministrazioni Centrali" - Denominazione "Quota regionale OVERBOOKING") afferente all'Attività III.3 del POR FESR Lazio 2007-2013

su appositi capitoli della nuova programmazione 2014-2020.

1 1 1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A38503 11.097.550,87

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Attivazione degli armadi di rete realizzati 70% 85% 100%

Attivazione reteStato di attivazione degli armadi di rete già

rilegati con il Primo Intervento AttuativoRisultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Completamento del Primo Intervento attuativo del Programma Lazio30Mega.

Il Primo Intervento attuativo del Programma Lazio30Mega rappresenta il primo stralcio attuativo del Programma Lazio30Mega, realizzato

in cooperazione istituzionale con il Ministero dello Sviluppo Economico. L'intervento prevede la copertura in banda ultra larga di 23

comuni con maggiore unità abitative del Lazio selezionati sulla base dei risultati della consultazione pubblica 2014 degli operatori di

telecomunicazioni. L'intervento è finanziato con risorse a valere sul POR FESR Lazio 2007-2013 e successivamente, per la parte non

ancora certificata, a valere sulla nuova programmazione 2014-2020.

Direzione regionale per lo Sviluppo economico e le attività produttive

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI

Pagina 11 di 127

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GR 01

GR 01.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI

Pagina 12 di 127

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GR 01

GR 01.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE AFFARI ISTITUZIONALI, PERSONALE E SISTEMI INFORMATIVI

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1

dataset

Produzione di n. 2

dataset

Produzione di n. 2

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 13 di 127

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GR 03

GR 03.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Impatto 69%

GR 03.1.1

GR 03.1.2

NOTA:

9 35 25

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Messa in sicurezza degli edifici scolastici. 20 X X X

Contributo all'attuazione dell'Azione 4.1.1 del “POR FESR Lazio 2014-2020”:

promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli

edifici e strutture pubbliche (Call for proposal).

20 X X

NOTA: Dati soggetti a variazione e verifica sulla base dell'aggiornamento dell'Anagrafe dell'Edilizia scolastica

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

Interventi in materia edilizia.

Gli interventi che la Regione intende realizzare in materia edilizia riguardano due macro-ambiti: 1. messa in sicurezza degli edifici

scolastici attraverso la predisposizioni e l'attuazione di specifici programmi di intervento; 2. efficientamento energetico degli edifici pubblici

del territorio regionale.

Direzione regionale Risorse idriche e difesa del suolo, Autorità di Gestione POR/FESR, Direzione regionale Programmazione economica,

bilancio, demanio e patrimonio, Enti locali

INDICATORI

Edifici scolastici in sicurezzaPercentuale degli edifici scolastici messi in

sicurezza nella Regione LazioPercentuale 65% 67%

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

OBIETTIVO STRATEGICO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE

Pagina 14 di 127

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GR 03

GR 03.1.1

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA: Con riserva di verifica circa l'effettiva disponibilità di risorse. Il capitolo F16501 presenta cassa negativa. L'effettivo utilizzo dello stanziamento è subordinato al ripristino della positività di cassa.

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Missione 04 Programma 03 Aggregato 2.03.01.02.000 - Interventi regionali in conto capitale

per opere di edilizia scolastica - Cap. F16501-1.950.665,34

Missione 01 Programma 08 Aggregato 2.02.01.07.000 - Nodo regionale dell'anagrafe

dell'edilizia scolastica - Cap. F1650970.000,00

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

1 4 2

Per i progetti ritenuti rispondenti ed attivati dai Comuni in tempo utile, acquisizione da parte

dei Comuni della documentazione attestante l'avanzamento degli adempimenti amministrativi

ai fini dell'erogazione dei finanziamenti previsti, ed erogazioni di prime tranches e successivi

SAL ai sensi della legge regionale n. 88/80 (comprese rimodulazioni di impegni su Capitolo di

Bilancio e definanziamento progetti non attivati)

Report

Attività finalizzata al completamento dell'aggiornamento dell'Anagrafe dell'edilizia scolastica in

coerenza con gli adempimenti stabiliti in Conferenza Unificata del 6.2.2014Report

Completamento dell'attività istruttoria finalizzata a verificare la rispondenza di tutti i progetti

trasmessi dai Comuni ai contenuti della DGR n. 42/2015 e dell'istruttoria per il

perfezionamento delle procedure di scelta del contraente da parte dei Comuni

Report

Livello di attuazione dell'interventoN. attività-documenti realizzati/N.attività-

documenti previstiRisultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Messa in sicurezza degli edifici scolastici.

La messa in sicurezza degli edifici scolastici presenti sul territorio regionale si attua attraverso la predisposizione di programmi di edilizia

scolastica formulati sulla base delle risultanze delle rilevazioni e degli studi promossi per la migliore conoscenza della situazione

scolastica nelle varie aree territoriali. Detti programmi debbono assicurare, nell'ambito generale della politica dei servizi sul territorio,

l'equilibrato sviluppo delle strutture educative nei vari tipi di scuola con un programma di interventi da realizzare in ragione dell'accertata

disponibilità di spesa che dovrà essere destinata in parte ai comuni ed in parte alle province, effettuando successivamente un attento

monitoraggio sulla realizzazione dei progetti. L'implementazione dell'anagrafe dell'edilizia scolastica è un indispensabile supporto

all'attività programmatoria ai fini della conoscenza del fabbisogno e della valutazione dei progetti presentati per accedere ai finanziamenti

regionali e/o nazionali.

Enti locali

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE

Pagina 15 di 127

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GR 03

GR 03.1.2

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

9 35 25

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Trasmissione degli esiti delle diagnosi energetiche alla Commissione per la relativa

formazione della graduatoria finale degli interventi ammessi a finanziamento

Trasmissione degli

esiti delle diagnosi

energetiche alla

Commissione

Avvio della fase di progettazione degli interventi ammessi a finanziamento Report

Espletamento delle diagnosi energetiche e degli audit energetici preliminari, sulla base degli

interventi selezionati a seguito della verifica dei requisiti di ammissibilità formale da parte

della Commissione tecnica di valutazione interdirezionale

Report

sull'avanzamento

delle attività di

diagnosi energetica

Livello di attuazione dell'interventoAttività realizzate/attività previste nell'anno

2017Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Contributo all'attuazione dell'Azione 4.1.1 del “POR FESR Lazio 2014-2020”: promozione dell’eco-efficienza e riduzione di

consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche (Call for proposal ).

Mediane la DGR n. 332/2016 sono state approvate le modalità Attuative (MAPO) relatie all'attuazione dell’Azione 4.1.1 prevista

nell'ambito del POR/FESR 2014-2020 della Regione Lazio denominata "Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia

primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi

intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings ) e delle emissioni

inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici, sub-azione: Incentivi per la riqualificazione energetica edilizia, la riconversione e

rigenerazione energetica”. In tale ambito è previsto che la Direzione, facendo seguito alle analoghe attività curate nell'ambito del

precedente arco di programmazione di risorse comunitarie, curi le attività di cui alla prevista "Call for proposal " riservata agli Enti Pubblici

locali, in tema di efficientamento energetico di edifici pubblici del territorio regionale. Nel 2017 è previsto il completamento della fase di

diagnosi energetica degli edifici e l'avvio della fase di progettazione tecnica ed economico-finanziaria degli interventi ammessi a

finanziamento.

Direzione regionale Risorse idriche e difesa del suolo, Autorità di Gestione POR/FESR, Direzione regionale Programmazione economica,

bilancio, demanio e patrimonio, Enti locali

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE

Pagina 16 di 127

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GR 03

GR 03.2

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Impatto 600.000

GR 03.2.1

NOTA:

1 2 3 1

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Missione 10 - Programma 5 - Macroaggregato 2.03.03.02.000 Contributi agli investimenti a

altre imprese partecipate

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

Interventi sulla rete di viabilità regionale di competenza dell'ASTRAL. 10 X X X

NOTA:

Sviluppare le infrastrutture stradali.

La Regione Lazio intende adeguare la maglia infrastrutturale al livello delle regioni europee, attraverso la pianificazione, programmazione

ed attuazione di interventi in materia di grandi opere di viabilità di interesse regionale, finanziate da Accordi di Programma Quadro, dalla

Legge n. 443/2001 (cd. Legge Obiettivo) e da leggi statali e regionali. Con riferimento alla "Rete Viaria Regionale", per il tramite di

ASTRAL S.p.A., provvede sia alla manutenzione straordinaria, sia alla realizzazione di interventi viari nell'ambito della programmazione

generale sulla stessa Rete. Intervenire sulle reti di viabilità significa aumentare la sicurezza delle strade. Il miglioramento della sicurezza

delle infrastrutture stradali conforme ai requisiti di sicurezza dell'UE è anche uno degli obiettivi strategici dell'Unione Europea.

ASTRAL, Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilità, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e

patrimonio

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Utenti interessati da miglioramento rete

stradale

Popolazione residente nelle aree

interessate da grandi opere stradaliNumerico 400.000 500.000

OBIETTIVO STRATEGICO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE

Pagina 17 di 127

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GR 03

GR 03.2.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA: il pieno raggiungimento del target è condizionato all'effettiva disponibilità finanziaria delle risorse trasferite annualmente ad ASTRAL.

1 2 3 1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Capitolo D12524 6.500.000,00

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Km. di strada costruiti e/o messi in sicurezza 40 120 200

Volume degli interventi completatiKm. di strada costruiti e/o messi in

sicurezza

Realizzazione

fisicaNumerico 200

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Interventi sulla rete di viabilità regionale di competenza dell'ASTRAL.

La Regione Lazio, con riferimento alla "Rete Viaria Regionale" (circa 1.500 km), per il tramite di ASTRAL S.p.A., provvede sia alla

manutenzione straordinaria, sia alla realizzazione di interventi viari nell'ambito della programmazione generale sulla stessa Rete. In base

al contratto di servizi ASTRAL può anche realizzare interventi straordinari su rete viaria di livello locale. Tra le strade più pericolose d'Italia

vi è la strada regionale 148 Pontina. Il traffico presente giornalmente su questa strada è di grande entità ed è caratterizzato da una

notevole componente di traffico pesante. La messa in sicurezza della strada che costituisce un'arteria di notevole importanza nel

collegamento del territorio pontino e l'area romana è di grande rilevanza. Altra arteria da realizzare per avere i benefici di una rete stradale

efficiente e moderna è la bretella autostradale Campoverde-Cisterna-Valmontone. Si vuole completare inoltre la superstrada Frosinone-

Sora, altra arteria della rete principale di interesse regionale, quale parte della cosiddetta Dorsale Appenninica ed al riguardo l'obiettivo è

di verificare la possibilità di inserirla nella programmazione concordata con lo Stato per poi avviare la progettazione.

ASTRAL, Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilità, Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e

patrimonio

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE

Pagina 18 di 127

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GR 03

GR 03.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE

Pagina 19 di 127

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GR 03

GR 03.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1

dataset

Produzione di n. 1

dataset

Produzione di n. 1

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 20 di 127

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GR 04

GR 04.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato SI

GR 04.1.1

GR 04.1.2

OBIETTIVO STRATEGICO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA

Sostegno all'occupazione giovanile in agricoltura e mantenimento di attività

economiche nelle zone a basso insediamento umano.15 X

Favorire il passaggio ad un'agricoltura multifunzionale e di qualità.

Favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle attività dell'impresa agricola connesse alla tutela e alla manutenzione del territorio e

dell'ambiente, migliorando la competitività delle imprese agricole attraverso un adeguamento e/o ammodernamento delle loro strutture

produttive. Accrescere e potenziare l'agricoltura laziale perchè risponda ai nuovi bisogni della società e favorisca in particolare

l'insediamento di giovani agricoltori ed il rinnovo generazionale degli imprenditori agricoli laziali, attraverso specifici aiuti all'avviamento di

impresa. Incrementare l'efficienza aziendale mediante la riduzione dei costi di produzione compreso il risparmio energetico, promuovendo

il raggiungimento di migliori prestazioni dal punto di vista dell'ambiente, con particolare riferimento al risparmio delle risorse idriche e

all'utilizzo di fonti rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui ed altre materie grezze non alimentari.

Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017

NOTA:

2018 2019

Sviluppo di una agricoltura multifunzionale

Predisposizione di atti e misure di

intervento per favorire l'insediamento dei

giovani agricoltori nelle zone a basso

insediamento umano ed il sostegno

condizionato all'autosufficienza energetica

nelle imprese agricole

Binario SI/NO SI SI

X

DIRIGENTI D C B A

X

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE

Sostegno condizionato all'autosufficienza energetica mediante contenimento ed

utilizzo di risorse rinnovabili nell'impresa agricola e sviluppo di microimprese.10 X X X

NOTA: Le risorse economiche necessarie al raggiungimento dell'obiettivo sono cofinanziate dalla Comissione Europea e sono erogate da AGEA

14 26 20

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Missione 16, Programma 03 - Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi

agrolimentari, la caccia e la pesca

Pagina 21 di 127

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GR 04

GR 04.1.1

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

A

7 13

NOTA: Le risorse economiche necessarie al raggiungimento dell'obiettivo sono cofinanziate dalla Comissione Europea e sono erogate da AGEA

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE FINANZIARIE

10

RISORSE UMANE DIRIGENTI

CATEGORIE GIURIDICHE

Predisposizione graduatoria di finanziamento domande misura 6.1

Determinazione di

approvazione

graduatoria di

finanziamento

Emissione atti di concessione dei benefici ai soggetti ammessi a finanziamento

D C B

Sviluppo dell'occupazione giovanile in

agricoltura

Numero delle aziende insediate da giovani

agricoltori nelle zone a basso insediamento

umano

Risultato Numerico 10

RISORSE

Raccolta delle domande pervenute sulla misura 6.1 (insediamento giovanile in agricoltura) del

PSR Lazio 2014-2020

Elenco domande

pervenute

Atti di concessione

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Sostegno all'occupazione giovanile in agricoltura e mantenimento di attività economiche nelle zone a basso insediamento

umano.

Favorire l'insediamento ed il ricambio generazionale nell'agricoltura laziale attraverso specifici aiuti rivolti ai giovani agricoltori, perché sia

mantenuta l'attività dell'impresa agricola quale imprescindibile presidio del territorio montano e collinare.

Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA)

INDICATORI

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA

Pagina 22 di 127

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GR 04

GR 04.1.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA: Le risorse economiche necessarie al raggiungimento dell'obiettivo sono cofinanziate dalla Comissione Europea e sono erogate da AGEA

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE FINANZIARIE

7 13 10

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Raccolta delle domande pervenute sulla misura 4.1.4 (investimenti nelle singole aziende

agricole per approvvigionamento ed utilizzo di fonti rinnovabili, sottoprodotti, materiali di

scarto, residui e altre materie grezze non alimentari) del PSR Lazio 2014-2020

Elenco domande

pervenute

Emissione atti di concessione dei benefici ai soggetti ammessi a finanziamento Atti di concessione

Predisposizione graduatoria di finanziamento domande misura 4.1.4

Determinazione di

approvazione

graduatoria di

finanziamento.

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Innovazione aziendaleNumero delle aziende finanziate che

utilizzano fonti rinnovabiliRisultato Numerico 10

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Sostegno condizionato all'autosufficienza energetica mediante contenimento ed utilizzo di risorse rinnovabili nell'impresa

agricola e sviluppo di microimprese.

Produzione di energia da fonti rinnovabili, sfruttando risorse specifiche e sottoprodotti legati all'attività agricola principale o, comunque,

risorse naturali disponibili garantendo all'agricoltore la possibilità di poter integrare il proprio reddito e di poter diversificare le attività

produttive, promuovendo la creazione e il rafforzamento di microimprese che intendano investire nel settore della produzione di energia

da fonti rinnovabili.

Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA)

INDICATORI

Pagina 23 di 127

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GR 04

GR 04.2

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato SI

GR 04.2.1

NOTA: Le risorse economiche necessarie al raggiungimento dell'obiettivo sono cofinanziate dalla Comissione Europea e sono erogate da AGEA

8 13 10

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Missione 16, Programma 03 - Politica regionale unitaria per l'agricoltura, i sistemi

agrolimentari, la caccia e la pesca

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Rafforzamento del potere contrattuale dell'impresa agricola. 25 X X X

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

NOTA:

OBIETTIVO STRATEGICO

Innalzare la competitività del sistema agricolo regionale migliorando il livello di organizzazione interaziendale.

Favorire l'ammodernamento delle strutture e delle attrezzature delle imprese agricole del Lazio, sviluppando la cooperazione e la

creazione di reti tra le imprese agricole per accrescere la loro forza contrattuale nei confronti della grande distribuzione e sostenere la

riorganizzazione dei comparti produttivi, al fine di favorire l'integrazione di filiera tra produttori primari e trasformatori/distributori dei

prodotti agroalimentari, anche attraverso processi di aggregazione e coordinamento nell'attività primaria, nonché incrementando la

possibilità di vendita diretta sul territorio.

Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Organizzazione produttiva

Predisposizione di atti e misure di

intervento volti a favorire il rafforzamento

della filiera produttiva

Binario SI/NO SI SI

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA

Pagina 24 di 127

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GR 04

GR 04.2.1

DENOMINAZIONEPESO

25

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

Predisposizione graduatoria di finanziamento dei progetti di filiera

Determinazione di

approvazione della

graduatoria di

finanziamento dei

progetti di filiera

Numero dei progetti di filiera pervenuti nell'ambito del PSR Lazio 2014-2020Elenco progetti di

filiera pervenuti

NOTA: Le risorse economiche necessarie al raggiungimento dell'obiettivo sono cofinanziate dalla Comissione Europea e sono erogate da AGEA

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE FINANZIARIE

7 13 10

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Emissione atti di concessione dei benefici ai soggetti ammessi a finanziamento Atti di concessione

RISORSE

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Sviluppo e rafforzamento

dell'organizzazione di filiera produttivaNumero dei progetti di filiera finanziati Risultato Numerico 5

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Rafforzamento del potere contrattuale dell'impresa agricola.

Sviluppare la cooperazione tra le imprese agricole per favorire l'ammodernamento delle loro strutture ed attrezzature, per accrescere la

loro forza contrattuale nei confronti della grande distribuzione e sostenere la riorganizzazione dei comparti produttivi, al fine di favorire

l'integrazione di filiera tra produttori primari e trasformatori/distributori dei prodotti agroalimentari anche attraverso processi di

aggregazione.

Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA)

INDICATORI

Pagina 25 di 127

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GR 04

GR 04.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA

Pagina 26 di 127

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GR 04

GR 04.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1

dataset

Produzione di n. 2

dataset

Produzione di n. 2

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 27 di 127

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GR 05

GR 05.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Realizzazione

finanziaria5%

GR 05.1.1

GR 05.1.2

GR 05.1.3

OBIETTIVO STRATEGICO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

PIANO DI AZIONE

NOTA:

Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti

gestionali, l'ottimizzazione delle risorse, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi, l'ottimizzazione delle risorse.

Il fine dell'obiettivo è quello di migliorare l'azione amministrativa attraverso l'organizzazione e la realizzazione di azioni che consentano

un puntuale controllo della spesa per fare in modo di evitare sprechi e ottimizzare la gestione delle risorse di bilancio.

Direzioni regionali, Agenzie regionali, Avvocatura regionale

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Riduzione del disavanzo

Riduzione dello stock del disavanzo

effettivo al 31.12.2015 certificato dalla

Corte dei Conti

Percentuale 5% 5%

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

X

Riduzione canoni di locazione passiva. 20 X X X

Programma di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale regionale

"Art Bonus Regione Lazio".10 X X

A

Proposizione di modifiche alla struttura contrattuale dell'operazione San.Im. 20 X

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Missione 05, Programma 01, Aggregato 2.03.03.01.001 - Piano dei Conti finanziario 2.536.800,00

NOTA:

16 80 62 19 1

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Pagina 28 di 127

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GR 05

GR 05.1.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

NOTA:

Programma di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale regionale "Art Bonus Regione Lazio".

Il fine dell'obiettivo è quello di sviluppare il Programma di valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale regionale cosiddetto

"Art Bonus Regione Lazio", promosso con la DGR n. 678 del 15.11.2016, attraverso azioni volte a incentivare la compartecipazione dei

privati al processo di valorizzazione.

LAZIOcrea S.p.A., Comunicazione, relazioni esterne e istituzionali

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Raccolta fondi

Esiti delle azioni di valorizzazione del

patrimonio storico artistico regionale

effettuate e della relativa campagna di

raccolta fondi

Realizzazione

finanziariaNumerico 100.000

Bando di manifestazione di interesse per ricerca sponsor

Elaborazione

determinazione di

approvazione del

bando

Predisposizione proposta di DGR recante gli indirizzi in materia di sponsorizzazioni del

patrimonio artistico da affiancare al programma Art BonusProposta di DGR

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Attuazione della DGR n. 781 del 20.12.2016 in merito all'utilizzo delle risorse finanziarie

destinate ad interventi di valorizzazione inseriti nel programma Art Bonus

Firma contratto con

LAZIOcrea S.p.A.

Predisposizione del

piano attuativo

interventi e azioni

Sviluppo e aggiornamento sito istituzionale Art BonusPredisposizione

aggiornamento

Predisposizione

aggiornamento

A

Relazione annuale esiti 2017 della campagna raccolta fondi Art Bonus Regione LazioRaccolta fondi pari a €

100.000

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

G24105 2.536.800,00

NOTA:

1 2

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 29 di 127

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GR 05

GR 05.1.2

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Il fine dell'obiettivo è quello di procedere ad una riduzione degli importi dei fitti contrattualizzati, dando attuazione agli indirizzi della Giunta

impartite mediante le memorie in data 14.06.2016 e 15.11.2016, al fine di conseguire risparmi finanziari effettivi a deccorre dall'anno 2017

pari a un milione di euro rispetto all'anno 2016.

Direzione Centrale acquisti, Segretario Generale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE

Riduzione canoni di locazione passiva.

DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Riduzione fitti contrattualizzati

Risultati conseguiti che, dando attuazione

alla relativa DGR, hanno consentito di

ridurre l'importo dei fitti contrattualizzati

Realizzazione

finanziariaNumerico 1.000.000

Attività di competenza per dare attuazione alla DGR Attuazione DGR

DIRIGENTI D C B A

Relazione sulla riduzione degli importi dei fitti contrattualizzati

Riduzione importi dei

fitti contrattualizzati

pari a € 1.000.000

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Relazione alla Giunta sulla procedura concorrenziale effettuata per la ricerca di locazioni più

favorevoli

Predisposizione

relazione

Proposta di DGR sulle azioni da intraprendere per la razionalizzazione e riduzione dei fitti

passiviProposta di DGR

RISORSE UMANE

NOTA:

1 1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 30 di 127

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GR 05

GR 05.1.3

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

NOTA:

Proposizione di modifiche alla struttura contrattuale dell'operazione San.Im.

Il fine dell'obiettivo è quello di definire un percorso finalizzato a ricercare una maggiore flessibilità nell’utilizzo degli immobili attualmente di

proprietà di San.Im., anche attraverso l'utilizzo di una parte del collaterale dell’operazione (attualmente rappresentato da crediti nei

confronti della Regione a fronte della delegazione di pagamento) ai fini del riacquisto parziale delle notes di San.Im.

San.Im.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Proposta di modifica alle disposizioni

contrattuali di San.Im.

Predisposizione delle proposte di modifica al

Security Trustee e del Note Trustee , anche

previa eventuale convocazione da parte di

Cartesio di una assemblea degli

obbligazionisti

Risultato Binario SI/NO SI

Incarico di assistenza finanziaria al consulente finanziario

Affidamento incarico

al consulente

finanziario

Incarico di assistenza legale nella predisposizione delle proposte di modifica al Security

Trustee e del Note Trustee

Affidamento

incarico al consulente

legale

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Proposte di modifica al Security Trustee e del Note Trustee , anche previa eventuale

convocazione da parte di Cartesio di una assemblea degli obbligazionisti

Elaborazione proposta

di modifica

Predisposizione

proposta e

trasmissione ad

assemblea

noteholders

Incarico di supporto nelle procedure di riacquisto delle notes al Dealer ManagerConsultazioni con

merchant banks

Affidamento

incarico al Dealer

Manager

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

1 2

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 31 di 127

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GR 05

GR 05.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

Pagina 32 di 127

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GR 05

GR 05.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1

dataset

Produzione di n. 2

dataset

Produzione di n. 2

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 33 di 127

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GR 06

GR 06.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Realizzazione

finanziaria

GR 06.1.1

GR 06.1.2

DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

X

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO

Contrasto della dispersione scolastica e

formativa, della povertà e dell'esclusione

sociale

Programmazione e realizzazione di

interventi all'interno di un sistema integratoNumerico 5.500.000

OBIETTIVO STRATEGICO

Realizzazione di azioni di sistema complesse finalizzate a favorire l'integrazione scolastica, l'innalzamento delle competenze e l'inclusione

sociale.

Attraverso l’intervento del POR FSE Lazio 2014-2020, la Regione Lazio ha fissato alcuni obiettivi prioritari di intervento strategico nel

campo della filiera dell’istruzione, della formazione e dell’inclusione sociale, finalizzati a garantire nel breve e medio periodo un

miglioramento delle performance del sistema - nelle sue diverse componenti - anche, e non solo, per il tramite di sempre più positive

performance dei destinatari.

Nel corso del 2017 si intendono raggiungere tre principali risultati:

• favorire la partecipazione a percorsi all’estero legati al campo dell’istruzione, in particolare, di ragazzi appartenenti a famiglie in condizioni

di disagio economico, sperimentando azioni, a carattere fortemente inclusivo, di rafforzamento delle traiettorie decisionali verso la scelta

post diploma;

• favorire interventi a sostegno della didattica attraverso azioni di innovazione negli strumenti, prevedendo l’ammodernamento dei

laboratori delle istituzioni scolastiche e formative nella Regione Lazio;

• favorire l’integrazione sociale di migranti, profughi e transitanti nella Regione Lazio, promuovendo interventi specifici per l’accoglienza,

l'assistenza legale, l'orientamento sanitario, l’accesso ai servizi fondamentali, come i servizi sociali, il cui utilizzo consapevole è prova della

capacità di orientarsi sul territorio, attraverso itinerari di istruzione e di formazione.

INDICATORI

DENOMINAZIONE

A

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

NOTA:

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

Potenziamento, qualificazione e innovazione dell'offerta scolastica e formativa. 20 X

Adozione programmi per l'inserimento culturale, l'accesso a opportunità formative

e l'elaborazione di processi di mediazione culturale di migranti, profughi e

transitanti nella Regione Lazio.

20

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

RISORSE FINANZIARIE

NOTA:

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

2

CATEGORIE GIURIDICHE

Pagina 34 di 127

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GR 06

GR 06.1.1

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

2

RISORSE FINANZIARIECAPITOLO IMPORTO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

A

Monitoraggio

Supervisione

dell'attuazione dei

processi messi in atto

Analisi degli esiti della

procedura di

attuazione e dei

risultati ottenuti

Programmazione

Definizione delle

azioni da attivare e

realizzare,

approvazione del

quadro generale delle

funzioni svolte dai

soggetti coinvolti,

impegno di spesa

delle risorse

necessarie

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

RISORSE

Promozione di azioni per il miglioramento

dell'offerta scolastica e formativa

Finalizzazione delle risorse comunitarie

(POR FSE 2014-2020) a sostegno

dell'innovatività della didattica

Realizzazione

finanziariaNumerico 3.500.000

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Potenziamento, qualificazione e innovazione dell'offerta scolastica e formativa.

L'obiettivo ha come scopo la realizzazione di specifiche azioni da attuare nelle scuole finalizzate al potenziamento, la qualificazione e

l'innovazione dell'offerta scolastica. A tal fine ogni anno è prevista la realizzazione di specifici progetti a sostegno della didattica. Al fine di

rispondere alle esigenze del sistema, nel 2017 si intende: - sostenere gli studenti delle istituzioni scolastiche e formative della Regione

Lazio, in particolare, appartenenti a famiglie in condizioni di disagio economico, per la realizzazione di percorsi all'estero legati al campo

dell'istruzione che possano sostenere i processi di orientamento professionale o formativo, prevedendo la concessione di contributi

economici da erogare alle scuole; - elevare il livello qualitativo dei laboratori didattici delle istituzioni scolastiche e formative della Regione

Lazio, intervenendo a supporto del loro ammodernamento.

INDICATORI

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Pagina 35 di 127

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GR 06

GR 06.1.2

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO

FASI DI REALIZZAZIONE

Adozione programmi per l'inserimento culturale, l'accesso a opportunità formative e l'elaborazione di processi di mediazione

culturale di migranti, profughi e transitanti nella Regione Lazio.

L'obiettivo ha come scopo il supporto di migranti, richiedenti asilo, rifugiati e transitanti nella Regione Lazio, mettendo a disposizione, in

maniera gratuita, alcuni servizi e strumenti utili a sostenere il transito di chi vuole proseguire il viaggio o a migliorare le condizioni di

accoglienza e le possibilità di autonomia di chi ha deciso di restare in Italia o vi è stato costretto. L'iniziativa prevede la promozione di

itinerari di istruzione e formazione delle persone che arrivano in Europa dopo aver lasciato il loro paese d'origine, costrette a cercare

documenti, autorizzazioni, rinnovi, oppure ad essere spostate in continuazione tra spazi di confinamento e luoghi di detenzione,

intervenendo attraverso strumenti di mutualismo e solidarietà, sull'orientamento linguistico e informazioni di base, assistenza e tutela

legale, orientamento sanitario e momenti di socialità, mezzi per la rivendicazione di diritti, per il sostegno a percorsi di inserimento e di

indipendenza.

INDICATORI

NOTA:

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Interventi a favore di migranti in transito

nella Regione Lazio

Realizzazione di specifici servizi di

assistenza e inclusione

Realizzazione

finanziariaNumerico 2.000.000

Analisi degli esiti della

procedura di

attuazione e dei

risultati ottenuti

Monitoraggio

Supervisione

dell'attuazione dei

processi messi in atto

RISORSE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Programmazione

Definizione delle

azioni da attivare e

realizzare,

approvazione del

quadro generale delle

funzioni svolte dai

soggetti coinvolti,

impegno di spesa

delle risorse

necessarie

2

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE FINANZIARIE

Pagina 36 di 127

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GR 06

GR 06.2

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato

GR 06.2.1

OBIETTIVO STRATEGICO

Migliorare la qualità del servizio di assistenza per l'integrazione scolastica degli allievi e allieve disabili.

L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità deve costituire un punto di forza del nostro sistema educativo nell’ambito del quale

tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale e raggiungere i

più alti livelli negli studi nonché il conseguimento del pieno successo formativo. L’obiettivo ha lo scopo di ripercorrere le tappe degli

interventi di assistenza per l'integrazione scolastica degli allievi e allieve disabili fin qui concretamente realizzati nel territorio regionale, al

fine di fornire una visione organica della materia che possa orientare l’adozione da parte della Regione Lazio di un modello di intervento

compatibile con il contesto socio-educativo del territorio.

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO

PIANO DI AZIONE

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

NOTA:

Qualificazione dei livelli del servizioAzioni di supporto al miglioramento dei

servizi erogati Binario SI/NO SI

Monitoraggio e verifica dell'attuazione del servizio di assistenza per l'integrazione

scolastica degli alunni disabili frequentanti gli istituti scolastici e formativi del

secondo ciclo della Regione Lazio.

10 X

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIEMISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Pagina 37 di 127

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GR 06

GR 06.2.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

SI

DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Indagine quali-quantitativa

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Monitoraggio e verifica dell'attuazione del servizio di assistenza per l'integrazione scolastica degli alunni disabili frequentanti

gli istituti scolastici e formativi del secondo ciclo della Regione Lazio.

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE

Al fine di rendere sempre più efficace il servizio di assistenza per l'integrazione scolastica degli allievi e allieve disabili, si ritiene di

intraprendere un'attività di valutazione quali-quantitativa finalizzata ad analizzare: - efficacia pedagogica dell'intervento; - correttezza

dell'intervento in relazione alla specifica disabilità; - congruità dell'intervento rispetto all'obiettivo dell'integrazione; - eventuali carenze o

criticità dell'intervento stesso; - possibili correttivi rispetto al miglioramento dei livelli del servizio.

INDICATORI

Stima della presenza del servizio negli istituti scolastici e formativi del secondo ciclo Acquisizione datiAcquisizione dati -

Elaborazione report

Definizione modalità di

rilevazione

DENOMINAZIONE

Risultato Binario SI/NOIntervento per l'ottimizzazione del servizio

RISORSE UMANE DIRIGENTI

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Analisi della situazione in essere e individuazione di buone praticheDefinizione modalità di

rilevazione

Raccolta e studio dei

dati esistenti

Raccolta e studio dei

dati esistenti -

Elaborazione di una

relazione illustrativa

sull'attuale situazione

del servizio erogato

sul territorio regionale

Individuazione delle criticità o dei punti suscettibili di miglioramentoDefinizione modalità di

rilevazione

Analisi nel contesto

regionale

Analisi nel contesto

regionale - Mappatura

delle criticità e delle

principali misure di

miglioramento da

attuare

D C B

NOTA:

1

A

RISORSE FINANZIARIECAPITOLO IMPORTO

Pagina 38 di 127

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GR 06

GR 06.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO

Pagina 39 di 127

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GR 06

GR 06.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE, SCUOLA E UNIVERSITA', DIRITTO ALLO STUDIO

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1

dataset

Produzione di n. 2

dataset

Produzione di n. 2

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 40 di 127

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GR 08

GR 08.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato 3

GR 08.1.1

GR 08.1.2

GR 08.1.3

NOTA:

6 12 12 4

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Missione 15, Programma 04 - Politica regionale unitaria per il lavoro e la formazione

professionale10.000.000,00

POR FSE Lazio 2014-2020. Contratto di ricollocazione “Generazioni”. 15 X X X

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Monitoraggio dell'attuazione delle politiche attive. 15 X X X

Attuazione del Piano Regionale Garanzia Giovani per il Lazio. 20 X X X

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

OBIETTIVO STRATEGICO

NOTA:

Servizi e politiche attive del lavoro.

Nell'attuale scenario socio economico, la Regione Lazio ha fornito ai cittadini nuove opportunità di occupazione, con particolare

attenzione alle persone che incontrano maggiori difficoltà di inserimento lavorativo. Gli strumenti attraverso i quali l'amministrazione ha

operato sono riconducibili al contratto di ricollocazione, ai tirocini e alle esperienze di lavoro, all'accompagnamento intensivo al lavoro,

all'alternanza scuola lavoro, alla formazione e riqualificazione professionale e agli strumenti di orientamento finanziati con risorse

regionali, nazionali e comunitarie. L'obiettivo punta a continuare il lavoro fin qui svolto, assicurando gli strumenti in grado di facilitare

l'approccio lavorativo e di orientare i potenziali lavoratori nella scelta più opportuna in base alle caratteristiche personali e professionali,

rilevando anche il numero dei destinatari di politiche attive coinvolti dalle stesse e assicurando il rispetto di un target annuale minimo.

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS), INPS, Province, Città metropolitana di Roma Capitale, Consulta regionale dei servizi

dell'impiego del Lazio, Autorità di Gestione POR FSE Lazio 2014-2020, Centri per l'impiego (CPI), Enti accreditati ai servizi per il lavoro

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Rafforzamento dei servizi e politiche per il

lavoro

Misura del numero di strumenti avviati e/o

attuati, utili al rafforzamento dei servizi e

delle politiche per il lavoro

Numerico 3 3

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE LAVORO

Pagina 41 di 127

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GR 08

GR 08.1.1

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

2 6 7 2

RISORSE FINANZIARIECAPITOLO IMPORTO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

A

Stato di avanzamento finale della rendicontazione di spesa 28.000.000

Stato di avanzamento della rendicontazione di spesa 15.000.000

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

RISORSE

Rendicontazione della spesa

Capacità della Direzione Lavoro, nella

qualità di Organismo intermedio del

Programma Nazionale Garanzia Giovani, di

garantire il raggiungimento di specifici

target di rendicontazione della spesa

Realizzazione

finanziariaNumerico 28.000.000

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE LAVORO

DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Attuazione del Piano Regionale Garanzia Giovani per il Lazio.

Il Piano di Attuazione Regionale (PAR) Lazio ha l'obiettivo di dare implementazione al Programma Nazionale Garanzia Giovani (Youth

Guarantee ) nel territorio regionale. Con una dotazione di € 137.197.164,00, dei quali € 113.942.000 a gestione diretta, finanzia servizi e

misure di politica attiva del lavoro volte a migliorare l'occupabilità e favorire la creazione di occupazione per i giovani neet, dai 15 ai 29

anni di età. Nel corso del 2017 la priorità per la Direzione concerne l'accelerazione dell'attuazione e la rendicontazione della spesa.

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Autorità di Gestione), INPS, Ministero dell'Economia e delle Finanze, Ispettorato generale

per i rapporti con l'Unione Europea

INDICATORI

DENOMINAZIONE

Pagina 42 di 127

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GR 08

GR 08.1.2

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

Costruzione del database

NOTA:

6 10 10 3

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Efficacia misure programmate

Realizzazione di un report analitico

mediante la costruzione di un database che

individui i destinatari delle misure

Risultato Binario SI/NO SI

Report analitico finale riguardante almeno 28.000 soggettiReport analitico

finale

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Realizzazione

database

Inserimento dati rispetto a tipologia di misuraReport analitico

intermedio

Monitoraggio dell'attuazione delle politiche attive.

Al fine di ridurre il divario tra domanda e offerta di lavoro e fornire ai cittadini nuove opportunità di occupazione, prestando particolare

attenzione alle persone che incontrano maggiori difficoltà nell'inserimento lavorativo, la Regione Lazio ha predisposto una serie di

interventi mirati a sviluppare le politiche attive per il lavoro finanziati con risorse regionali, nazionali e comunitarie.

Le politiche attive sono intevernti che si articolano lungo le quattro direttrici indicate prima nell'Agenda di Lisbona e poi nella Strategia

Europea per l'Occupazione (SEO):

1. Occupabilità: migliorare le capacità di un individuo di inserirsi nel mercato del lavoro;

2. Adattabilità: aggiornare le conoscenze individuali per renderle compatibili con le esigenze di mercato;

3. Imprenditorialità: sviluppare qualità e spirito imprenditoriali per avviare un'azienda e contribuire all'autoimpiego;

4. Pari opportunità: favorire politiche di uguaglianza per aumentare i tassi di occupazione giovanile e femminile.

Gli strumenti per realizzare tali obiettivi sono: la formazione e la riqualificazione professionale, gli strumenti di orientamento, l'alternanza

scuola lavoro, i tirocini e le esperienze di lavoro, l'accompagnamento intensivo al lavoro, il contratto di ricollocazione.

L'obiettivo mira a verificare gli effetti degli interventi dell'amministrazione in materia di politiche attive individuando il numero dei destinatari

coinvolti dalle stesse e assicurando il rispetto di un target annuale minimo.

Centri per l'impiego (CPI), Enti accreditati ai servizi per il lavoro, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Consulta regionale dei

servizi dell'impiego del Lazio, Autorità di Gestione POR FSE Lazio 2014-2020

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE LAVORO

Pagina 43 di 127

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GR 08

GR 08.1.3

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

C B A

NOTA:

4 4 4 2

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Predisposizione dell'avviso "Adesione disoccupati al contratto di ricollocazione"

Invio alla Cabina di

regia della proposta di

determinazione di

adozione dell'avviso

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D

Predisposizione dell'avviso "Candidatura Enti accreditati ad attuare il contratto di

ricollocazione"

Invio alla Cabina di

regia della proposta di

determinazione di

adozione dell'avviso

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

NOTA:

POR FSE Lazio 2014-2020. Contratto di ricollocazione "Generazioni".

L'intervento è stato già avviato nel 2015, come prima attuazione, nell'ambito di una delle 45 azioni cardine individuate dalla

programmazione unitaria dei fondi strutturali europei della Regione per il periodo 2014-2020 e precisamente la n. 24 "Sperimentazione del

contratto di ricollocazione". Nel 2017 si procederà all'adozione di un nuovo avviso rivolto alle persone over 30 , prive di impiego, che

seguono un percorso di politica attiva. L'intervento prevederà la corresponsione di un'indennità "di conciliazione" al fine di favorire la

partecipazione alle politiche attive.

Autorità di Gestione POR FSE Lazio 2014-2020, Centri per l'impiego (CPI), Enti accreditati ai servizi per il lavoro, Consulta regionale dei

servizi dell'impiego del Lazio

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Accompagnamento attivo alla ricollocazione

lavorativa

Verifica dell'invio alla Cabina di regia

regionale della proposta di determinazione

di adozione dell'avviso pubblico

Risultato Binario SI/NO SI

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE LAVORO

Pagina 44 di 127

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GR 08

GR 08.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE LAVORO

Pagina 45 di 127

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GR 08

GR 08.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE LAVORO

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1

dataset

Produzione di n. 1

dataset

Produzione di n. 1

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 46 di 127

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GR 09

GR 09.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato

Incremento

delle risorse

del 6% (artt.

20, 21, 22

Regolamento

(UE) n. 1303

del

17.12.2013)

GR 09.1.1

GR 09.1.2

NOTA:

4

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Raggiungimento dell'importo finanziario di spesa prevista dal Programma

Operativo della Regione Lazio al 2017.15 X

Attività necessarie a garantire la realizzazione fisica dei progetti. 15 X X X

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

OBIETTIVO STRATEGICO

NOTA:

Attività propedeutiche per il raggiungimento degli obiettivi di performance del POR FESR Lazio 2014-2020 al 2018.

Verifica dell'andamento fisico di realizzazione dei progetti per il raggiungimento dell'obiettivo della performance del Programma Operativo

della Regione Lazio.

Lazio Innova S.p.A., Direzione regionale Affari istituzionali, personale e sistemi informativi, Direzione regionale Formazione, ricerca e

innovazione, scuola e università, diritto allo studio, Direzione regionale Cultura e politiche giovanili, Direzione regionale Infrastrutture e

politiche abitative, Direzione regionale risorse idriche e difesa del suolo, Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilità

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Raggiungimento obiettivo performance

Percentuale di realizzazione dei progetti

finanziati con risorse POR FESR OT1 e

OT2

Percentuale

Su 75

imprese

finanziate

SAL al 40%

Su 75

imprese

finanziate

SAL al

100%

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE

Pagina 47 di 127

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GR 09

GR 09.1.1

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

ARISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

RISULTATI ATTESI

IQ

NOTA:

4

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

DENOMINAZIONE

NOTA:

Predisposizione

domanda di spesaDomanda di spesa

Atti di spesaPredisposizione atti di

spesa

ReportMonitoraggio e attività di controllo

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASE

Importo di spesa certificatoProcedure atte a garantire la correttezza e

la regolarità delle spese dichiarate

Realizzazione

finanziariaNumerico 144.000.000

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE

DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Raggiungimento dell'importo finanziario di spesa prevista dal Programma Operativo della Regione Lazio per il 2017.

Gestione, controllo e validazione delle check list ai fini della certificazione della spesa.

Lazio Innova S.p.A., Direzione regionale Affari istituzionali, personale e sistemi informativi, Direzione regionale Formazione, ricerca e

innovazione, scuola e università, diritto allo studio, Direzione regionale Cultura e politiche giovanili, Direzione regionale Infrastrutture e

politiche abitative, Direzione regionale risorse idriche e difesa del suolo, Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilità

INDICATORI

Pagina 48 di 127

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GR 09

GR 09.1.2

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

C B A

NOTA:

4

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE UMANE DIRIGENTI D

NOTA:

CATEGORIE GIURIDICHE

BandiDefinizione

graduatorie bandi

Verifica e controllo dei SAL Report

RISORSE

Atti di impegnoDefinizione condizioni

atti di impegno

Stato di avanzamento fisico dei progetti Verifica e controllo Risultato Percentuale 40%

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE

DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Attività necessarie a garantire la realizzazione fisica dei progetti.

Monitoraggio dell'andamento della realizzazione dei progetti finanziati attraverso la definizione delle graduatorie dei bandi, condizioni degli

atti di impegno e la verifica degli stati di avanzamento lavori.

Lazio Innova S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE

Pagina 49 di 127

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GR 09

GR 09.2

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato 100%

GR 09.2.1

GR 09.2.2

OBIETTIVO STRATEGICO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE

PIANO DI AZIONE

NOTA:

Start-up innovative e internazionalizzazione.

L'internazionalizzazione nasce dall'esigenza delle imprese di aprirsi all'estero e di puntare ai mercati internazionali al fine di crescere e di

elevare il proprio business a livello internazionale. Questo soprattutto per le start-up caratterizzate da un elavato tasso di innovazione

tecnologica, pronte a crescere e ad aprirsi ai mercati più innovativi. La Regione Lazio intende promuovere e sostenere

l'internazionalizzazione delle start-up , imprese innovative che rappresentano la base strategica per lo sviluppo del Paese.

Lazio Innova S.p.A., Direzioni/Agenzie regionali

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Internazionalizzazione delle start-up

individuate

N. di start-up coinvolte nei progetti di

internazionalizzazione/N. di start-up

individuate

Percentuale 30% 60%

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

Promozione e sviluppo dell'internazionalizzazione delle start-up . 10 X X X

Sostegno all'internazionalizzazione delle start-up regionali. 10 X X X

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Pagina 50 di 127

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GR 09

GR 09.2.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

IMPORTO

Monitoraggio e aggiornamento Report

DatabasePredisposizione atti

amministrativi

Individuazione delle

start-up

Sostegno all'internazionalizzazione delle start-up regionali.

Compito fondamentale della Regione Lazio è l'individuazione delle imprese da sostenere nel processo di internazionalizzazione e la

realizzazione di un database che raccolga tutte le informazioni inerenti le start-up individuate.

Lazio Innova S.p.A., Direzioni/Agenzie regionali

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Realizzazione database

Individuazione delle start-up da coinvolgere

nei progetti di internazionalizzazioneRealizzazione database Risultato Binario SI/NO SI

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE

A

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO

Pagina 51 di 127

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GR 09

GR 09.2.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE

Promozione e sviluppo dell'internazionalizzazione delle start-up .

Al fine di garantire il massimo livello di internazionalizzazione delle start-up è necessaria l'individuazione e la partecipazione ad eventi

internazionali, fiere, competizioni, necessarie alla proiezione del proprio business al di fuori dei confini nazionali.

Lazio Innova S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Partecipazione delle start-up agli eventi individuati 10 start-up 10 start-up 10 start-up

Livello di internazionalizzazione delle start-

up

Numero di start-up coinvolte nella

partecipazione ad eventi di

internazionalizzazione

Risultato Numerico 30

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE

Monitoraggio e analisi dei risultati Report

A

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Pagina 52 di 127

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GR 09

GR 09.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE

Pagina 53 di 127

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GR 09

GR 09.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1

dataset

Produzione di n. 2

dataset

Produzione di n. 2

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 54 di 127

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GR 11

GR 11.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato 100%

GR 11.1.1

GR 11.1.2

GR 11.1.3

NOTA:

6 6 4

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

Sviluppo di una nuova metodologia di finanziamento delle Aziende del SSR. 10 X X

Riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza domiciliare. 15 X X

Piani di efficientamento aziendali. 15 X X

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

NOTA:

Attuazione del Programma Operativo 2016-2018 (P.O.).

Il Programma Operativo del triennio 2016-2018 individua gli obiettivi e le azioni finalizzate alla chiara definizione dei processi di

governance regionale nel rispetto dei principi generali del decreto legislativo n. 502/1992 e s.m.i, del decreto legislativo n. 517/1999 e

delle altre norme vigenti in materia di garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), aziendalizzazione, verifica e controllo, nonchè,

gli interventi di riorganizzazione e riqualificazione del SSR idonei a garantire congiuntamente il perseguimento dei LEA e dell'equilibrio

economico-finanziario, assicurandone la coerenza nelle articolazioni aziendali.

Enti del SSR e altri soggetti che erogano servizi sanitari

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Attuazione misure previste nel P.O.Realizzazione degli interventi programmati

nel P.O.Percentuale 100% 100%

OBIETTIVO STRATEGICO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Pagina 55 di 127

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GR 11

GR 11.1.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1 1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Monitoraggio sulla corretta allocazione delle risorse in sede di predisposizione del C:E. del III

trimestre 2017 da parte delle Aziende del SSR con evidenza di eventuali scostamentiReport

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Predisposizione documento di riparto del FSR secondo la nuova metodologia Proposta DCA

Riparto del FSR Attività realizzate/attività previste Risultato Percentuale 100%

NOTA: Fatta salva la tempistica di riparto nazionale.

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Sviluppo di una nuova metodologia di finanziamento delle Aziende del SSR.

La Regione ha ravvisato la necessità di sviluppare una nuova metodologia per la ripartizione del Fondo sanitario regionale (FSR)

indistinto tra le Aziende del SSR, anche in considerazione delle novità introdotte dal Patto per la Salute 2014-2016 in materia di LEA, che

comporti un maggiore livello di autonomia nelle Aziende in termini di pianificazione dell’attività istituzionale, nonché, una maggiore

responsabilizzazione nel conseguimento degli obiettivi programmati. Tale metodologia sarà gradualmente introdotta a partire dal 2017 e

assegnerà il finanziamento sia sulla base dei livelli di assistenza e della popolazione assistita, sia tenendo conto della dinamica storica

per ciascuna Azienda.

Enti del SSR

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI+A1:R12 2017

DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Pagina 56 di 127

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GR 11

GR 11.1.2

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

5 5 4

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Accreditamento dei soggetti erogatoriAvvio del percorso di

accreditamento

Aumento della copertura della popolazione di età ≥ 65 anni entro l’anno 2017, in linea con gli

standard previsti dai LEA (punteggio di valutazione non inferiore a 6)Report

Definizione dei criteri per l’accreditamento dei soggetti erogatori e delle linee guida per le

procedure selettive dei soggetti accreditati

Predisposizione del

provvedimento

Assitenza domiciliare Azioni realizzate/azioni previste nel P.O. Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza domiciliare.

In ambito domiciliare si intendono prioritariamente adottare provvedimenti relativi ai criteri di accesso ed eleggibilità nonché alla

definizione dei criteri di accreditamento per consentire, entro dicembre 2017, l’avvio delle relative procedure selettive fra i soggetti

accreditati nelle Aziende del SSR. Ciò anche al fine di aumentare la copertura della popolazione di età ≥ 65 anni presa in carico in ADI,

coerentemente con quanto previsto dagli standard LEA.

Enti del SSR e altri soggetti che erogano servizi sanitari

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Pagina 57 di 127

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GR 11

GR 11.1.3

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Attuazione e monitoraggio dei Piani di efficientamento: sviluppo di una metodologia di verifica

periodica dell’avanzamento di quanto previsto nei Piani attraverso un sistema di KPI per la

misurazione dell’equilibrio economico

Predisposizione del

provvedimento

Esiti delle verifiche trimestrali e misure adottate in caso di verifiche negative Report Report Report

Verifica e valutazione dei Piani di efficientamento da parte delle strutture sanitarie individuate

nel DCA n. 273/2016

Predisposizione del

provvedimento di

approvazione dei

Piani

Controllo e coordinamento nella

predisposizione e attuazione dei Piani

aziendali

Azioni realizzate/azioni previste nel P.O. Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Piani di efficientamento aziendali.

La Regione Lazio, con il DCA n. 273 del 08.09.2016, ha individuato le Aziende Ospedaliere (AO), le Aziende Ospedaliere Universitarie

(AOU) e gli IRCCS del SSR da sottoporre ai Piani di rientro triennali ai fini del miglioramento della qualità delle cure o all'adeguamento

dell'offerta.

Strutture sanitarie individuate nel DCA n. 273/2016: A.O. San Camillo; A.O. San Giovanni; A.O.U. Umberto I; IRCCS IFO; A.O.U. S.

Andrea; A.O.U. PTV

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Pagina 58 di 127

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GR 11

GR 11.2

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato 100%

GR 11.2.1

NOTA:

3 9 7

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

Piano Sociale Regionale. 10 X X X

NOTA:

Realizzazione di un sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali.

Realizzare un sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali significa porre al centro delle azioni le persone, le famiglie con le loro

esigenze che mutano nei diversi cicli di vita. In particolare gli interventi devono essere rivolti a coloro che vivono in condizioni di fragilità,

con l'intento di mettere in campo risposte efficaci e di qualità alle molteplici condizioni di disagio.

Comuni, Municipi di Roma Capitale, distretti socio-assistenziali, Aziende UU.SS.LL. e altri soggetti del sistema integrato

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Riduzione del rischio di esclusione sociale Attuazione delle misure programmate Percentuale 100% 100%

OBIETTIVO STRATEGICO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Pagina 59 di 127

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GR 11

GR 11.2.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

3 9 7

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Riforma dei Piani di Zona

Adozione di linee

guida relative ai Piani

di Zona

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Attività propedeutiche all'adozione del Piano Sociale Regionale

Trasmissione al

Consiglio regionale

dello schema di Piano

Sociale Regionale

Piano Sociale Regionale Attività realizzate/attività previste Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Piano Sociale Regionale.

La Regione Lazio intende dotarsi di un nuovo Piano Sociale Regionale che costituisca il quadro di riferimento per la programmazione

sociale integrata centrale e territoriale, con l'individuazione degli obiettivi strategici, dei criteri e delle priorità di intervento. Il Piano Sociale

Regionale è elaborato mediante un percorso partecipato che coinvolge referenti istituzionali e rappresentanti del terzo settore.

Comuni, distretti socio-assistenziali, Aziende UU.SS.LL. e altri soggetti del sistema integrato

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI

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GR 11

GR 11.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Pagina 61 di 127

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GR 11

GR 11.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE SALUTE E POLITICHE SOCIALI

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.3

dataset

Produzione di n. 4

dataset

Produzione di n. 3

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 62 di 127

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GR 12

GR 12.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato SI

GR 12.1.1

GR 12.1.2

GR 12.1.3

Garantire la qualità dei processi inerenti le procedure di gara della Centrale

acquisti.20 X

Razionalizzazione e centralizzazione della spesa sostenuta dalle strutture della

Giunta regionale.10 X X X

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE CENTRALE ACQUISTI

Centralizzazione delle gare del SSR. 20 X X X

NOTA:

OBIETTIVO STRATEGICO

Organizzare la Regione per aumentare l'efficienza amministrativa e produrre risparmi attraverso il miglioramento degli strumenti

gestionali, il controllo e la sicurezza dei flussi informativi.

Si vuole garantire il contenimento della spesa pubblica e dei costi amministrativi attraverso la razionalizzazione e la centralizzazione degli

acquisti da attuarsi anche attraverso l'utilizzo di uno specifico modello che consenta una riduzione delle diseconomie, una semplificazione

delle procedure, una maggiore efficienza operativa e trasparenza degli atti di aggiudicazione delle gare.

Strutture della Giunta regionale, enti del SSR e società partecipate

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Riduzione del contenzioso attraverso la

semplificazione e la trasparenza nelle

procedure di acquisto

Maggiore tracciabilità delle procedure di

acquisto e riduzione del contenzioso

rispetto all'anno t-1

Binario SI/NO SI SI

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

RISORSE FINANZIARIE

NOTA:

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

6 4 3

Pagina 63 di 127

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GR 12

GR 12.1.1

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1 2

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Realizzazione della programmazione

(relativa all'anno 2017) degli acquisti per

beni e servizi individuati nel DPCM

24.12.2015

Numero di gare bandite Risultato Numerico 4

Gare previste nella programmazione e bandite per acquisti di beni e servizi individuati nel

DPCM 24.12.20151 1 2

RISORSE

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Centralizzazione delle gare del SSR.

Il DPCM 24.12.2015 ha individuato le categorie di beni e servizi nonché le soglie al superamento delle quali alcuni soggetti pubblici, tra i

quai gli enti regionali e gli enti del Servizio sanitario nazionale, ricorrono a Consip S.p.A. o agli altri soggetti aggregatori per lo

svolgimento delle relative procedure. La Regione intende concludere la realizzazione della programmazione di acquisti biennale 2016-

2017 con particolare riferimento ai beni e servizi individuati nel citato DPCM.

Direzione regionale Salute e politiche sociali, Ministero dell'Economia e delle Finanze

INDICATORI

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE CENTRALE ACQUISTI

Pagina 64 di 127

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GR 12

GR 12.1.2

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Rilascio certificazione

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C

CATEGORIE GIURIDICHE

B

RISORSE

Verifica finale dell'ente certificatore

Attività ispettive interne Audit interno

Incontri con esperto di qualità interno e con l'ente certificatore Verifica ispettiva finale

NOTA:

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Garantire la qualità dei processi inerenti le procedure di gara della Centrale acquisti.

Si intende conseguire la Certificazione ISO 9001:2015 per la realizzazione di un sistema di gestione della qualità, al fine di ottimizzare lo

svolgimento dei processi, migliorare l'efficacia e l'efficienza delle attività.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Ottenimento della Certificazione per la

qualità dei prodotti e dei serviziCertificazione ISO 9001:2015 Risultato Binario SI/NO SI

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE CENTRALE ACQUISTI

Pagina 65 di 127

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GR 12

GR 12.1.3

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

C B

RISORSE

A

Approvazione del modello di razionalizzazione e centralizzazione della spesa

D

Provvedimento

dirigenziale

Analisi di una prima bozza del modello di razionalizzazione e centralizzazione della spesa con

gli altri soggetti interessati

Risultanze delle

analisi

RISORSE UMANE DIRIGENTI

NOTA:

1 1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

CATEGORIE GIURIDICHE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

NOTA:

Razionalizzazione e centralizzazione della spesa sostenuta dalle strutture della Giunta regionale.

Al fine di realizzare un efficientamento della spesa per l'acquisto dei beni e servizi sostenuta dalle strutture amminsitrative della Giunta

regionale si vuole sviluppare un modello di razionalizzazione e centralizzazione della spesa anche attraverso una puntuale rilevazioni dei

fabbisogni.

Segretario Generale, Direzione regionale Affari istituzionali, personale e sistemi informativi, Direzione regionale Programmazione

economica, bilancio, demanio e patrimonio

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Modello di razionalizzazione e

centralizzazione della spesa

Provvedimento dirigenziale di approvazione

del modelloRisultato Binario SI/NO SI

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE CENTRALE ACQUISTI

Pagina 66 di 127

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GR 12

GR 12.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE CENTRALE ACQUISTI

Pagina 67 di 127

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GR 12

GR 12.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE CENTRALE ACQUISTI

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1

dataset

Produzione di n. 1

dataset

Produzione di n. 1

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 68 di 127

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GR 13

GR 13.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato 50%

GR 13.1.1

GR 13.1.2

GR 13.1.3

4

RISORSE FINANZIARIE

NOTA:

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Missione 1, Programma 11 - Servizi istituzionali, generali e di gestione. Altri servizi generali 2.584.430,70

4 31 5

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Prevenire l'insorgenza del contenzioso. 20 X X X

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

Ottimizzazione degli incarichi pregressi. 15 X

Efficienza ed economicità nella gestione degli incarichi ai legali esterni. 15 X X

Target

2018

Recupero spese legaliSpese legali e accessorie incassate/spese

legali e accessorie liquidate in sentenzaPercentuale 40% 50%

X

OBIETTIVO STRATEGICO

Miglioramento dell'efficienza dell'Avvocatura.

Si vuole raggiungere una maggiore efficienza nella gestione dell'Avvocatura regionale attraverso opportuni interventi di riorganizzazione

interna e una strutturazione dei conferimenti ai legali del libero foro.

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE AVVOCATURA

NOTA:

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Pagina 69 di 127

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GR 13

GR 13.1.1

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AVVOCATURA

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

RISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Consulenze a strutture regionaliN. consulenze effettuate/N. richieste di

consulenza pervenuteRisultato Percentuale 50%

Rilascio formale del parere legale 50% 50% 50%

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Prevenire l'insorgenza del contenzioso.

Per prevenire l'insorgenza del contenzioso e produrre risparmi per l'amministrazione si rende indispensabile il potenziamento dell'attività

consulenziale alle strutture regionali da parte dell'Avvocatura attraverso un flusso continuo di pareri legali.

Strutture amministrative regionali

INDICATORI

Assegnazione delle richieste di consulenza pervenute a legale interno per esame 100% 100% 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASE

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

5 15

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 70 di 127

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GR 13

GR 13.1.2

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AVVOCATURA

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Efficienza ed economicità nella gestione degli incarichi ai legali esterni.

Per recuperare efficienza e razionalizzare l'attività svolta dall'Avvocatura si intende avviare un flusso continuo di attività che consentano lo

smaltimento della rilevante mole debitoria derivante dai corrispettivi di spettanza ai legali esterni relativi a parcelle depositate negli anni,

ottenendo nel contempo dei risparmi di spesa rispetto alle pretese avanzate.

INDICATORI

Verifica delle attività effettivamente svolte dal legale esterno e verifica del rispetto dei

parametri di cui al DM n. 55/2014Esame dele parcelle Esame dele parcelle Esame dele parcelle

Risparmi sulla spesa per legali esterni

Risparmio dato dalla differenza tra l'importo

della parcella già richiesta e la liquidazione

accettata o definita anche giudizialmente

Realizzazione

finanziariaPercentuale 30%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Rideterminazione o conferma della parcellaComunicazione ai

legali esterni

Comunicazione ai

legali esterni

Comunicazione ai

legali esterni

Riparmio di spesa sulle parcelle liquidate 30%

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

1 1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

R21417 2.689.521,24

Pagina 71 di 127

Page 182: Piano della - regione.lazio.it · Piano della performance 2017-2019 1 Presentazione Il Piano della performance 2017-2019 della Giunta della Regione Lazio – predisposto ai sensi

GR 13

GR 13.1.3

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

CAPITOLO IMPORTO

R21418 2.391.106,31RISORSE FINANZIARIE

1

CATEGORIE GIURIDICHE

1

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Ricognizione degli incarichi affidati a tariffa predeterminata nel 2014 Elenco incarichi

85%Adozione atti di impegno per la copertura degli incarichi 2014

RISORSE

FASI DI REALIZZAZIONE

Ottimizzazione degli incarichi pregressi.

L'obiettivo consiste nell'effettuare l'ottimizzazione contabile di incarichi pregressi affidati negli anni 2012, 2013 e 2014 a tariffa

predeterminata senza l'adozione di provvedimenti corredati da un adeguato impegno contabile determinando, rispetto a quelli affidati

negli anni precedenti, una semplificazione nella fase di liquidazione delle parcelle ed una riduzione del relativo contenzioso con i legali del

libero foro. Attraverso una ricognizione puntuale di tali incarichi si potrà quindi procedere alla predisposizione di altrettanti impegni

contabili.

INDICATORI

NOTA:

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Ottimizzazione degli incarichi affidati a

tariffa predeterminata nell'esercizio 2014Incarichi ottimizzati/incarichi affidati Risultato Percentuale 85%

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AVVOCATURA

Pagina 72 di 127

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GR 13

GR 13.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE AVVOCATURA

Pagina 73 di 127

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GR 13

GR 13.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE AVVOCATURA

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1

dataset

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 74 di 127

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GR 14

GR 14.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato 100%

GR 14.1.1

GR 14.1.2

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO

NOTA:

OBIETTIVO STRATEGICO

Sviluppo del turismo e valorizzazione del territorio.

Rilancio e diversificazione dell'offerta turistica attraverso la valorizzazione delle risorse e delle specificità del territorio laziale.

Valorizzazione dei borghi e delle loro aree limitrofe attraverso la programmazione e la promozione di eventi specifici al fine di

implementare il flusso turistico verso le aree limitrofe della Regione come da Piano turistico triennale. Programmazione e sviluppo di

proposte di potenziamento del turismo congressuale e di affari nella Regione Lazio.

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), Comuni, Unione Nazionale Pro Loco d'Italia (UNPLI)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Progetti e iniziative realizzate ai fini della

diversificazione ed implementazione

dell'offerta turistica

Percentuale 100% 100%Progetti e iniziative realizzate rispetto a

quelle programmate

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

Sviluppo del turismo sostenibile attraverso la promozione e la valorizzazione del

patrimonio artistico, culturale e naturale dei borghi storici del Lazio e delle aree

limitrofe.

25 X X X

Sviluppo e promozione del turismo congressuale e di affari. 25 X X X

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

4 7 5

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Missione 07, Programma 01 - Turismo. Sviluppo e valorizzazione del Turismo

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GR 14

GR 14.1.1

DENOMINAZIONEPESO

25

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Sviluppo del turismo sostenibile attraverso la promozione e la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e naturale dei

borghi storici del Lazio e delle aree limitrofe.

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Sviluppare e valorizzare i borghi storici e gli itinerari turistici del territorio laziale mediante la programmazione, la promozione e la

comunicazione di tutte le azioni necessarie in collaborazione con gli enti territoriali preposti.

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), altre strutture regionali, Comuni

INDICATORI

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO

Attribuzione finanziamenti

Acquisizione delle

domande in risposta al

bando determinazione

n. G15623 del 22.12.

2016

Esame delle domande

per l'ammisione al

finanziamento

Approvazione della

determina di

concessione del

finanziamento delle

domande ammissibili

Promozione turistica dei borghiAttività realizzate rispetto a quelle

programmateRisultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Promozione e valorizzazione turistica dei borghi Avvio delle procedure

Realizzazione di due

eventi di promozione

turistica

Realizzazione di due

eventi di promozione

turistica

NOTA:

3 7 5

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

B41900

B43903

1.300.000,00

300.000,00

Pagina 76 di 127

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GR 14

GR 14.1.2

DENOMINAZIONEPESO

25

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Sviluppo e promozione del turismo congressuale e di affari.

Promozione del territorio regionale sul mercato internazionale in un’ottica di sistema, incentivando il marketing del segmento turistico

congressuale. Definizione degli accordi propedeutici per favorire lo sviluppo di un Convention Bureau di Roma e del Lazio (DGR n. 715

del 29.11.2016).

Altri Enti e le più rappresentative organizzazioni del settore turistico: Confesercenti, Federalberghi, Unindustria e Federcongressi

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Avvio del confronto con tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti per definire e stipulare

accordi propedeutici alla costituzione di un comitato di indirizzo di supporto allo sviluppo di un

Convention Bureau di Roma e del Lazio (DGR n. 715 del 29.11.2016)

Pianificazione degli

incontri

Svolgimento delle

attività di confronto

con i soggetti coinvolti

Stipula accordi

propedeutici

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Definizione degli accordi propedeutici per

favorire lo sviluppo di un Convention

Bureau di Roma e del Lazio

Stipula accordi propedeutici Risultato Binario SI/NO SI

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

1 2 2

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 77 di 127

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GR 14

GR 14.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO

Pagina 78 di 127

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GR 14

GR 14.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n.1

dataset

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 79 di 127

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GR 18

GR 18.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato 100%

GR 18.1.1

GR 18.1.2

NOTA:

5 13 21 7

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

Sistema informativo regionale di protezione civile. 30 X X X

Regolamento per l'iscrizione e gestione dell'Elenco territoriale regionale delle

organizzazioni di volontariato di protezione civile.20 X X X

PIANO DI AZIONE

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

NOTA:

Ottimizzazione del Sistema regionale di

protezione civile

Attività realizzate rispetto a quelle

programmatePercentuale 100% 100%

OBIETTIVO STRATEGICO

Ottimizzazione della capacità di risposta in occasione di eventi calamitosi.

Ottimizzare la risposta del Sistema integrato regionale di protezione civile in occasione di eventi emergenziali, sia attraverso la

realizzazione di un sistema informativo che raccolga tutti i dati fondamentali a garantire una rapida risposta del Sistema (piani di

protezione civile, professionalità e risorse disponibili ecc.), sia attraverso una maggiore specializzazione delle organizzazioni di

volontariato di protezione civile, componente essenziale della protezione civile regionale.

LAZIOcrea S.p.A., Ufficio Legislativo

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE

Pagina 80 di 127

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GR 18

GR 18.1.1

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

2 2 4

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Svolgimento delle attività previste nel cronoprogrammaRispetto della

tempistica

Rispetto della

tempistica

Regolamento per l'iscrizione e gestione dell'Elenco territoriale regionale delle organizzazioni

di volontariato di protezione civile

Predisposizione della

proposta di DGR

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Elenco territoriale regionale delle

organizzazioni di volontariato di protezione

civile

Realizzazione dell'Elenco territoriale

regionale delle organizzazioni di volontariato

di protezione civile e report sullo

svolgimento delle attività previste nel

cronoprogramma

Risultato Binario SI/NO SI

NOTA:

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Regolamento per l'iscrizione e gestione dell'Elenco territoriale regionale delle organizzazioni di volontariato di protezione

civile.

Le organizzazioni di volontariato di protezione civile costituiscono una componente essenziale del Sistema integrato regionale di

protezione civile. Al fine di ottimizzare la risposta del Sistema, con il presente regolamento, per la prima volta si vuole riconoscere la

peculiarità dei coordinamenti delle organizzazioni di volontariato, prevedendo una apposita disciplina e si vuole favorire una maggiore

specializzazione delle singole organizzazioni attraverso una suddivisione dell'Elenco in sezioni specialistiche relative agli ambiti di attività

di protezione civile in cui sono principalmente impiegate le stesse organizzazioni.

Ufficio Legislativo

INDICATORI

Pagina 81 di 127

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GR 18

GR 18.1.2

DENOMINAZIONEPESO

30

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

B A

6 13 21 7

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C

CATEGORIE GIURIDICHE

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Realizzazione del sistema informativo regionale di protezione civile e svolgimento corsi di

formazione per il personale delle organizzazioni di volontariato

Apertura del sistema

informativo regionale

di protezione civile e

disponibilità di un

recipient per

l'inserimento dei dati

Inserimento dati Report sulle attività

svolte

Implementazione del sistema informativo regionale di protezione civile Raccolta dei dati

Database delle

organizzazioni di

volontariato di

protezione civile

RISORSE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE

NOTA:

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Sistema informativo regionale di protezione civile.

Ottimizzare la risposta del Sistema integrato regionale di protezione civile in occasione di eventi emergenziali attraverso la realizzazione

di un sistema informativo che raccolga tutti i dati fondamentali a garantire un rapido intervento del Sistema (piani di protezione civile,

professionalità e risorse disponibili ecc.).

LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Efficientamento del Sistema integrato

regionale di protezione civile

Realizzazione del sistema informativo

regionale di protezione civile e del database

delle organizzazioni di volontariato di

protezione civile

Risultato Binario SI/NO SI

Pagina 82 di 127

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GR 18

GR 18.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE

Pagina 83 di 127

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GR 18

GR 18.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1

dataset

Produzione di n. 1

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 84 di 127

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GR 20

GR 20.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato 2

GR 20.1.1

GR 20.1.2

NOTA:

1 2 1

RISORSE FINANZIARIEMISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Missione 12, Programma 04 - Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale

ARISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

X X15

CATEGORIE GIURIDICHE

XInterventi regionali per prevenire il fenomeno dell'usura e del sovraindebitamento.

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

2

2019

Gestione beni immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. 15 X X X

PESO 2017 2018

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)

NOTA:

Rafforzamento della legalità nel Lazio

Adozione di almeno un provvedimento

specifico nei seguenti settori:

- gestione dei beni sequestrati alla

criminalità

- contrasto al fenomeno dell'usura

Numerico 2

OBIETTIVO STRATEGICO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO

DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA

Sicurezza integrata e lotta all'usura.

La Regione attua le proprie politiche finalizzate a favorire un sistema integrato di sicurezza e cura i rapporti con tutti i soggetti che

operano nel settore della sicurezza sussidiaria. Nel dare attuazione a quanto previsto dal decreto legislativo n. 159 del 6.09.2011 in tema

di trasferimento al patrimonio indisponibile regionale, per finalita' istituzionali o sociali dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità

organizzata, la Regione attiva le procedure necessarie per l’assegnazione in concessione, a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di

trasparenza, adeguata pubblicità e parità di trattamento, di detti beni alla Regione con decreti dell’Agenzia nazionale per

l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC). Attua inoltre le politiche

regionali finalizzate a prevenire e combattere il fenomeno dell’usura e cura i rapporti con tutti i soggetti che operano nel settore.

Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), Comitato

regionale anti usura (CRA), Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Osservatorio tecnico-

scientifico per la sicurezza e la legalità, Lazio Innova S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Pagina 85 di 127

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GR 20

GR 20.1.1

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

Predisposizione

proposta di DGR

RISORSE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Definizione di finalità, criteri e modalità per l'assegnazione in concessione, in attuazione della

DGR n. 840/2014

Report

CATEGORIE GIURIDICHE

NOTA:

1 1 1

RISORSE FINANZIARIECAPITOLO IMPORTO

SI

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

Avviso pubblico

Adozione e

pubblicazione

determinazione di

approvazione avviso

pubblico

Assegnazione in concessione, a titolo

gratuito, di beni confiscati alla criminalità

organizzata

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

Adozione e pubblicazione dell'avviso per la

concessione dei beni confiscati alla

criminalità organizzata

Risultato Binario SI/NO

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Ricognizione dei beni, in raccordo con la Direzione regionale Programmazione economica,

bilancio, demanio e patrimonio, anche attraverso il confronto delle banche dati

dell'Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalità e l'ANBSC

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Gestione beni immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

Al fine di dare attuazione a quanto previsto dall’articolo 48, comma 2, lettera c, del decreto legislativo n. 159 del 6.09.2011, la Regione

intende attivare tutte le procedure necessarie per l’assegnazione in concessione, a titolo gratuito e nel rispetto dei principi di trasparenza,

adeguata pubblicità e parità di trattamento, a comunità, anche giovanili, ad enti, ad associazioni, ad associazioni degli enti locali, ad

organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, comunità terapeutiche, associazioni di protezione ambientale, dei beni confiscati alla

criminalità organizzata e trasferiti al patrimonio indisponibile della Regione con decreti dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la

destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC).

Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza e la

legalità, Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO

DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA

Pagina 86 di 127

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GR 20

GR 20.1.2

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

ARISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

CATEGORIE GIURIDICHE

Adozione atto di

indirizzo per la

presentazione delle

istanze

Predisposizione

proposta di DGR per il

riparto del fondo

Atti di impegno e

liquidazione in favore

dei beneficiari

Attuazione e gestione atti necessari per assegnazione contributi di cui all'avviso pubblico

approvato con determinazione n. 12207/2016

Pre-istruttoria istanze

pervenute (ai sensi

dell'art. 14 legge

regionale n. 14/2015)

Adozione atti

consequenziali e di

impegno/liquidazione

a seguito

dell'acquisizione delle

valutazioni del CRA

Adozione atti

consequenziali e di

impegno/liquidazione

a seguito

dell'acquisizione delle

valutazioni del CRA

RISORSE

NOTA:

1 1

RISORSE FINANZIARIECAPITOLO IMPORTO

C21913 2.600.000,00

100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

Attività di completamento delle convenzioni registro cronologico n. 14758/2011 e n.

1688/2014

Convocazione

Comitato e

completamento

valutazione istanze.

Report

Valutazione rendiconti

e trasmissione

risultanze a Lazio

Innova S.p.A., a

seguito della stipula

delle convenzioni tra

Lazio Innova S.p.A. e

destinatari dei

finanziamenti

Prevenzione del fenomeno dell'usura e del

sovra-indebitamento

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

Adozione degli atti necessari alla gestione

delle risorse destinate alla prevenzione del

fenomeno del sovra-indebitamento o

dell’usura

Risultato Percentuale

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Gestione risorse fondo legge regionale n. 14 del 3.11.2015 - Esercizio 2017

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Interventi regionali per prevenire il fenomeno dell'usura e del sovra-indebitamento.

Ai sensi della legge regionale n. 14 del 3.11.2015, la Regione promuove, attraverso l’utilizzazione dell'apposito fondo in favore dei

soggetti interessati dal sovra-indebitamento o dall’usura, interventi in favore dei soggetti vittime di tali fenomeni. Si intende quindi

procedere: 1) all’adozione di tutti gli atti necessari per la gestione delle risorse 2017 di cui al menzionato fondo, pari a € 2.600.000,00; 2)

all’attuazione e gestione di tutti gli interventi necessari per l’assegnazione dei contributi in favore dei soggetti beneficiari dell’avviso

pubblico approvato con determinazione n. 12207/2016, a seguito delle valutazioni del Comitato regionale anti usura (CRA), pari a €

2.350.000,00 (esercizio finanziario 2016); 3) all’adozione di tutti gli adempimenti connessi al completamento delle convenzioni (Registro

cronologico n. 14758/2011 e n. 1688/2014) con Unionfidi Lazio S.p.A., oggi Lazio Innova S.p.A., già soggetto gestore del precedente

“Fondo per prevenire e combattere il fenomeno dell’usura” di cui all’articolo 2 della legge regionale n. 23 del 24.08.2001, pari a €

1.250.000,00 (Esercizio finanziario 2011).

Comitato regionale anti usura (CRA), Lazio Innova S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO

DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA

Pagina 87 di 127

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GR 20

GR 20.2

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato 1

GR 20.2.1

NOTA:

1

2019

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

RISORSE FINANZIARIE

A

Numerico 1 1

Riordino delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB). 20 X

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO

PIANO DI AZIONE

NOTA:

Controllo e vigilanza

Adozione di almeno un provvedimento

volto alla semplificazione, trasparenza e al

riordino degli enti pubblici e privati

2017 2018

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

OBIETTIVO STRATEGICO

Controllo e vigilanza sugli enti regionali controllati.

La Regione, nel perseguire gli interessi pubblici ad essa affidati, può fare ricorso ad enti pubblici, comunque denominati, istituiti, vigilati e

finanziati, ovvero per i quali l'amministrazione abbia il potere di nomina degli amministratori dell'ente, oltre a enti di diritto privato da essa

controllati. Tali soggetti devono operare secondo principi di efficienza e trasparenza, garantendo la qualità delle attività, l’economicità dei

costi rispetto a quelli di mercato, l’efficacia nella modalità di conseguimento degli obiettivi. Con tale obiettivo, in particolare, si punta a

definire una razionalizzazione del sistema delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) presenti sul territorio regionale.

Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Direzione regionale Affari istituzionali, personale e

sistemi informativi, Direzioni competenti per materia, LAZIOcrea S.p.A., IPAB, Consiglio regionale

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO

DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA

Pagina 88 di 127

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GR 20

GR 20.2.1

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

Bozza piano di

riordino

RISORSE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Predisposizione bozza piano di riordino

Report

CATEGORIE GIURIDICHE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

SI

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

Predisposizione proposta di DGR Proposta di DGR

Semplificazione e riordino IPAB

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

Predisposizione di una proposta di DGR

concernente l’approvazione del piano di

riordino delle IPAB

Risultato Binario SI/NO

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Individuazione IPAB soggette ad estinzione

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Riordino delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB).

A seguito dell'attività di riordino e revisione realizzata nel settore a partire dal cosiddetto "Collegato” al Bilancio 2016, secondo cui la

Regione Lazio è tenuta ad individuare nominativamente le IPAB soggette ad estinzione indicando contestualmente le IPAB chiamate a

succedere nei relativi rapporti giuridici pendenti, avviando le procedure previste per l’estinzione, risulta opportuno procedere alla

definizione di una nuova ed aggiornata normativa di settore in materia di IPAB. L'obiettivo prevede, pertanto, l'elaborazione di un piano di

riordino delle IPAB mediante la predisposizione di una proposta di DGR di approvazione della Giunta regionale.

IPAB

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO

DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA

Pagina 89 di 127

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GR 20

GR 20.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO

DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA

Pagina 90 di 127

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GR 20

GR 20.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONEDIREZIONE REGIONALE ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORDINAMENTO

DELLE FUNZIONI DI VIGILANZA

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1

dataset

Produzione di n. 1

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 91 di 127

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GR 22

GR 22.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato

GR 22.1.1

GR 22.1.2

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI

OBIETTIVO STRATEGICO

NOTA:

Piani e regolamenti delle aree protette e dei monumenti naturali e consolidamento istituzionale degli enti di gestione.

Portare in approvazione piani e/o regolamenti delle aree naturali protette regionali e nazionali e dei monumenti naturali, contribuendo così

a colmare parte del ritardo accumulatosi negli ultimi 15 anni. Consolidare gli enti di gestione delle aree naturali protette regionali,

insediando le nuove comunità del parco, i nuovi presidenti e i nuovi consigli direttivi e approvando gli statuti. Integrare la gestione delle

aree naturali protette e della Rete Natura 2000. Tale obiettivo è di particolare rilevanza territoriale in quanto avrà una ricaduta diretta sul

territorio, i cui beneficiari sono i cittadini, i portatori di interesse, tutti gli attori, anche economici, le cui attività o la residenza ricada nel

territorio delle aree protette interessate dalla pianificazione. In senso più ampio tutti i cittadini beneficiano dei risultati di conservazione

della natura che possono essere facilitati e raggiunti attraverso la definizione della pianificazione dei territori delle aree naturali protette.

Direzione regionaleTerritorio, urbanistica e mobilità, aree naturali protette (AANNPP), Università, Direzione regionale Agricoltura e

sviluppo rurale, caccia e pesca, Ufficio Legislativo

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Predisposizione e redazione degli atti

inerenti lo stato di avanzamento delle

procedure per l'approvazione dei Piani dei

Parchi e l'istituzione di nuovi monumenti

naturali, e regolamenti. Predisposizione di

atti ed istruttorie inerenti l'approvazione

delle delibere di Giunta regionale

sull'applicazione delle misure di

conservazione per i Siti di Importanza

Comunitaria, e quelli inerenti le procedure

per il consolidamento istituzionale degli enti

di gestione delle aree naturali protette

regionali

Numero di attività/istruttorie necessarie ai

Piani dei Parchi e proposte di istituzione di

nuovi monumenti naturali e regolamenti

da portare all'approvazione della Giunta

regionale; predisposizione degli atti per

l'nsediamento dei nuovi organi di gestione

degli enti regionali di gestione delle aree

naturali protette; predisposizione dello

Statuto tipo conforme alle normative

vigenti e attivtà istruttorie inerenti

l'approvazione degli statuti delle aree

naturali protette e/o per l'aggiormanento

degli statuti già approvati

Numerico 100 40

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

Consolidamento istituzionale degli enti di gestione delle aree naturali protette

regionali.10 X X

Piani dei Parchi e proposte di istituzione di nuovi monumenti naturali. 15 X X

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA: Al momento non sono previste risorse finanziarie specifiche. Si tratta di intervento attuato direttamente dalla Direzione.

4 16 16

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Pagina 92 di 127

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GR 22

GR 22.1.1

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI

Piani dei Parchi e proposte di istituzione di nuovi monumenti naturali.

La situazione pianificatoria delle aree naturali protette del Lazio (AANNPP) è ancora molto diversificata. Nel corso del 2016 è stata

sviluppata una particolare attenzione alle attività di pianificazione delle aree protette regionali. L'obiettivo di quest'anno si prefigge di

continuare ad implementare tali azioni. Partendo dallo schema sintetico attualizzato con le ultime attività svolte nel corso del 2016,

recante lo stato di avanzamento della pianificazione nelle aree naturali protette e lo status dell'iter approvativo in cui si trovano i vari Piani

dei Parchi, proposte di istituzione di nuovi monumenti naturali e regolamenti, si definiranno le azioni da mettere in campo per arrivare al

maggior numero di approvazioni di Piani e di nuove proposte di istituzione di nuovi monumenti naturali e regolamenti di aree protette o

monumenti naturali. Approvazione delle delibere di Giunta regionale per l'applicazione delle misure di conservazione per i Siti di

Importanza Comunitaria.

Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilita, Aree naturali protette (AANNPP), Università, Direzione regionale Agricoltura e

sviluppo rurale, caccia e pesca

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Avvio attività/istruttorie necessarie all'adozione dei Piani dei Parchi e/o all'istituzione di nuovi

monumenti naturali e regolamenti di aree protette o monumenti naturali. Predisposizione di

atti ed istruttorie inerenti l'approvazione delle delibere di Giunta regionale sull'applicazione

delle misure di conservazione per i Siti di Importanza Comunitaria

N. 3 attività/istruttorie

e predisposizione atti

amministrativi

N. 3 attività/istruttorie

e predisposizione atti

amministrativi

N. 4 attività/istruttorie

e predisposizione atti

amministrativi

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Predisposizione delle attività/istruttorie

necessarie all'adozione dei Piani dei Parchi

e/o all'istituzione di nuovi monumenti

naturali e regolamenti di aree protette o

monumenti naturali

Numero di attività realizzate Risultato Numerico 10

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

4 8 8

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 93 di 127

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GR 22

GR 22.1.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI

Consolidamento istituzionale degli enti di gestione delle aree naturali protette regionali.

Consolidare gli enti di gestione delle aree naturali protette regionali, insediando le nuove comunità del parco, i nuovi presidenti e i nuovi

consigli direttivi. Definizione dello Statuto tipo da inviare agli enti di gestione delle aree naturali protette. Integrare la gestione delle aree

naturali protette e della Rete Natura 2000.

Aree naturali protette, Ufficio Legislativo

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Predisposizione attività/istruttorie e predisposizione atti amministrativi inerenti l'insediamento

dei nuovi organi degli enti regionali di gestione delle aree naturali protette (comunità del

parco, consiglio direttivo e presidente), predisposizione dello Statuto tipo conforme alle

normative vigenti e attivtà istruttorie inerenti l'approvazione degli statuti delle aree naturali

protette e/o l'aggiormanento di quelli già approvati. Predisposizione degli atti inerenti

l'affidamento agli enti di gestione delle aree naturali protette, dei compiti di gestione dei siti

della Rete Natura 2000

N. 40

attività/istruttorie e

predisposizione atti

amministrativi

N. 20

attività/istruttorie e

predisposizione atti

amministrativi

N. 30

attività/istruttorie e

predisposizione atti

amministrativi

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Predisposizione degli atti inerenti

l'insediamento dei nuovi organi degli enti

regionali di gestione delle aree naturali

protette; predisposizione dello Statuto tipo

conforme alle normative vigenti alla luce

delle numerose modifiche apportate alla

legge regionale n. 29 del 6.10.1997.

Affidamento della gestione dei siti della

Rete Natura 2000

Numero di attività realizzate Risultato Numerico 90

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

4 8 8

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 94 di 127

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GR 22

GR 22.2

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato

GR 22.2.1

GR 22.2.2

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI

OBIETTIVO STRATEGICO

NOTA:

Migliorare la qualità dell’aria della nostra Regione, con particolare riferimento alle aree con maggiori criticità: Roma e hinterland , Valle

Latina da Colleferro a Cassino.

In materia di inquinamento atmosferico sono in corso di emanazione alcuni importanti provvedimenti regionali al fine di contrastare il

fenomeno. In attuazione del decreto legislativo n.155 del 13.08.2010, che recepisce la direttiva 2008/50/CE relativa alla “qualità dell' aria

ambiente e per un'aria più pulita in Europa”, la Regione:

- sta attuando i principi fondamentali in materia di tutela ambientale consistenti nella gestione della qualità dell’aria attraverso una rete di

misurazione della stessa e un programma di valutazione, che deve rispondere alle esigenze di acquisizione, trasmissione e divulgazione

delle informazioni, al fine dell’individuazione delle aree di superamento dei valori, dei livelli, delle soglie e degli obiettivi per i singoli

inquinanti e, quindi, di adottare e attuare i piani e le misure idonee a ricondurre i valori degli stessi entro i limiti di legge;

- sta attuando programmi di interventi finalizzati all’attuazione, al monitoraggio, alla valutazione, all’aggiornamento e alla comunicazione

delle politiche di gestione della qualità dell’aria ed all’informazione ed alla sensibilizzazione della cittadinanza.

Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilita', Enti pubblici, ARPA Lazio, Lazio Innova e/o Enti di ricerca e/o Organismi scientifici

di ricerca e/o Università, Dipartimento di Epidemiologia del servizio sanitario regionale del Lazio (DEP)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Predisposizione atti e istruttorie necessarie

all'aggiornamento del Piano regionale della

qualità dell’aria e ai bandi per il

finanziamento di interventi e progetti

pubblici e privati

Redazione e predisposizione atti e

istruttorieBinario SI/NO SI SI

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

Finanziamento di un ampio ventaglio di interventi e progetti pubblici e privati in

grado di incidere positivamente sulla qualità dell’aria, di cui alla DGR n. 688 del

15.11.2016.

10 X X

Aggiornamento del Piano regionale della qualità dell’aria al fine di rafforzare le

misure di risanamento della qualità dell’aria e ridurre i livelli inquinanti sul territorio

regionale, di cui dalla DGR n. 834 del 30.12.2016.

15 X X

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

1 5 5

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Pagina 95 di 127

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GR 22

GR 22.2.1

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI

Aggiornamento del Piano regionale della qualità dell’aria al fine di rafforzare le misure di risanamento della qualità dell’aria e

ridurre i livelli inquinanti sul territorio regionale, di cui alla DGR n. 834 del 30.12.2016.

Adozione del nuovo Piano regionale della qualità dell’aria. L'avvio del percorso di elaborazione e approvazione del piano è disciplinato

dagli articoli 9, 10, 11, 12, 13 e 14 del decreto legislativo n. 155 del 13.08.2010 ed avrà un orizzonte temporale di riferimento al 2020. Alla

luce del Codice dell’Ambiente tale attività pianificatoria deve necessariamente essere incardinata nelle procedure di valutazione

ambientale strategica (VAS) stabilite dalla parte II, Titolo II del decreto legislativo n. 152 del 03.04. 2006.

Direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilità, Enti pubblici, ARPA Lazio, Lazio Innova S.p.A. e/o Enti di ricerca e/o Organismi

scientifici di ricerca e/o Università, Dipartimento di Epidemiologia del servizio sanitario regionale del Lazio (DEP)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Predisposizione degli atti concernenti l'iter di adozione del nuovo Piano regionale della

qualità dell’aria

Stipula della

convenzione con

ARPA Lazio

Stesura del Rapporto

Preliminare e del

documento di sintesi

non tecnica

Predisposizione degli

atti per l'adozione del

progetto di Piano

regionale della qualità

dell’aria da parte della

Giunta regionale

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Predisposizione degli atti inerenti

l'aggiornamento del Piano regionale della

qualità dell’aria al fine di rafforzare le misure

di risanamento della qualità dell’aria e

ridurre i livelli inquinanti sul territorio

regionale, rientrando nei valori limite e nei

valori obiettivo fissati dalla direttiva

2008/50/CE e dal decreto legislativo n. 155

del 13.08.2010, di cui dalla DGR n. 834 del

30.12.2016

Predisposizione degli atti per

l'aggiornamento del Piano regionale della

qualità dell’aria

Risultato Binario SI/NO SI

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

1 2 2

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 96 di 127

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GR 22

GR 22.2.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI

Finanziamento di un ampio ventaglio di interventi e progetti pubblici e privati in grado di incidere positivamente sulla qualità

dell’aria, di cui alla DGR n. 688 del 15.11.2016.

Attuazione della DGR n. 688 del 15.11.2016 afferente la ripartizione del contributo di € 15.000.000,00 di cui al DM del 16.10.2006. Le

attività saranno attuate utilizzando risorse finanziarie per l’anno 2017 per l'importo complessivo sopracitato relativo a fondi ministeriali per

spese di investimento. Di tali attività beneficerà tutta la popolazione regionale e saranno attuate in parte direttamente dalla Direzione ed in

parte con un bando che verrà avviato nel primo semestre 2017. In alcuni casi la gestione degli interventi avverrà tramite un organismo

intermediario, ovvero Lazio Innova S.p.A.

Enti pubblici; Lazio Innova S.p.A., ARPA Lazio e/o Enti di ricerca e/o Organismi scientifici di ricerca e/o Università, Dipartimento di

Epidemiologia del servizio sanitario regionale del Lazio (DEP)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Predisposizione delle attività, degli atti e delle istruttorie necessarie alla concessione dei

finanziamenti per gli interventi e i progetti pubblici e privati per il miglioramento della qualità

dell’aria

Stipula della

convenzione con

Lazio Innova S.p.A.

Predisposizione e

pubblicazione dei

bandi di interesse

pubblico di cui alla

DGR n. 688 del

15.11.2016

Predisposizione del

documento finale di

sintesi delle attività

programmate e

realizzate concernenti

i bandi pubblicati

relativamente agli

impegni e alla

assegnazione delle

risorse

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Predisposizione delle attività, degli atti e

delle istruttorie necessarie alla concessione

dei finanziamenti per gli interventi e i

progetti pubblici e privati per il

miglioramento della qualità dell’aria

Predisposizione e redazione atti

programmati: convenzione, bandi,

rendiconto

Risultato Binario SI/NO SI

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

1 3 3

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 97 di 127

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GR 22

GR 22.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI

Pagina 98 di 127

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GR 22

GR 22.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E SISTEMI NATURALI

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1

dataset

Produzione di n. 1

dataset

Produzione di n. 1

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 99 di 127

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GR 23

GR 23.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato 100%

GR 23.1.1

GR 23.1.2

GR.23.1.3

NOTA:

27 1

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

X

X

RISORSE FINANZIARIE

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

6 12

X

Contenimento della spesa regionale. 10 X X X

POR FESR Lazio 2014-2020 - Azione 4.1.1 "Interventi per l'efficientamento

energetico degli edifici pubblici".20 X

100% 100%

NOTA:

2017 2018

PIANO DI AZIONE

Programmazione degli interventi di

efficientamento energetico, di salvaguardia e

manutenzione dei territori interessati da

fenomeni naturali cause di dissesto

idrogeologico e interventi di contenimento

della spesa regionale

Attività realizzate rispetto a quelle

previstePercentuale

2019

POR FESR Lazio 2014-2020 - Azione 5.1.1 "Interventi di messa in sicurezza e per

l'aumento della resilienza dei territori più esposti al rischio idrogeologico e di

erosione costiera".

20 X X

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Efficientamento energetico, tutela e salvaguardia del territorio e contenimento della spesa regionale.

L'efficientamento energetico e le opere di tutela e salvaguardia dal rischio idrogeologico dei territori interessati da fenomeni di frana,

erosione, inondazioni e straripamenti si rendono oggi più indispensabili ed efficaci per la difesa idrogeologica ed ambientale di molteplici

aree territoriali regionali e nazionali. La sostenibilità ambientale e le opere di tutela del territorio sono ancora una volta gli imperativi sui

quali riorientare le azioni pubbliche di governo. In tal senso e con il contributo delle altre strutture regionali coinvolte, la Direzione

regionale Risorse idriche e difesa del suolo opererà in linea con quanto stabilito nelle Modalità Attuative (MAPO) di cui alla DGR n. 397

del 28.07.2015 in combinato disposto con i criteri previsti dal DPCM del 28.05.2015 nell'ambito del POR FESR Lazio 2014-2020 Azione

5.1.1 e Azione 4.1.1. Si opererà altresì verso un' azione di contenimento della spesa regionale attraverso interventi mirati alla

predisposizione di atti amministrativi di pianificazione economica delle esigenze direzionali e di censimento dei debiti pregressi e

ricognizione degli impegni di spesa.

Autorità di Gestione POR FESR Lazio 2014-2020, Direzione regionale Infrastrutture e politiche abitative, Aree Geni civili del Lazio,

Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Cabina di Regia

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO

OBIETTIVO STRATEGICO

Pagina 100 di 127

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GR 23

GR 23.1.1

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

A42139; A42142; A42145 5.900.000,00

NOTA:

2 10 2

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Determinazione della graduatoria finale degli interventi progettuali maggiormente necessari ai

fini della mitigazione dei rischi da frana ed alluvione

Determinazione di riallineamento delle procedure regionali e statali alla luce dei disposti che

sovraintendono l'Azione 5.1.1

Pubblicazione graduatorie su siti ufficiali

Adozione della

determinazione

CATEGORIE GIURIDICHE

DIRIGENTI D C B

Autorità di Gestione POR FESR Lazio 2014-2020, Direzione regionale Infrastrutture e politiche abitative, Aree Geni civili del Lazio

A

Impegni di spesa a favore degli Enti attuatori e beneficiari degli interventi (in relazione alle

risorse finanziarie disponibili gli impegni si riferiscono alle progettazioni)

Impegni di spesa in

quota parte degli

interventi progettuali

Impegni di spesa

RISORSE

RISORSE UMANE

RISULTATI ATTESI

IQ

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

Programmazione degli interventi Individuazione degli interventi ammissibili e

loro finanziamentoRisultato

DESCRIZIONE FASE

Pubblicazione della

graduatoria in quota

parte degli interventi

progettuali

Pubblicazione della

graduatoria finale sui

siti ufficiali

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI

Target

ANNUALE

2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO

INDICATORI

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

POR FESR Lazio 2014-2020 - Azione 5.1.1 "Interventi di messa in sicurezza e per l'aumento della resilienza dei territori più

esposti al rischio idrogeologico e di erosione costiera".

Al fine di contrastare gli effetti di inondazione, straripamenti, nonché la mitigazione del rischio di tipo gravitativo derivante dalla necessità

di consolidamento e di sistemazione di versanti interessati da fenomeni di frana, si procede ai sensi delle Modalità Attuative (MAPO) di

cui alla DGR n. 397 del 28.07.2015, in combinato disposto con i criteri stabiliti con DPCM del 28.05.2015, alla scelta ottimale dei progetti

d'intervento sul territorio regionale, nonchè alla loro pubblicazione sui siti ufficiali di tali graduatorie ed infine, all'impegno di spesa a favore

dei soggetti attuatori beneficiari degli interventi stessi.

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Binario SI/NO SI

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Graduatoria in quota

parte degli interventi

progettuali

Adozione della

determinazione della

graduatoria finale degli

interventi progettuali

Pagina 101 di 127

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GR 23

GR 23.1.2

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

DIRIGENTI D C

A42200; A42201; A42202 700.000,00

A

1

CAPITOLO IMPORTO

NOTA:

1 3 1

RISORSE FINANZIARIE

Pubblicazione delle graduatorie sui siti ufficiali (relative sia agli edifici di proprietà degli Enti

locali che delle ATER) ed impegni di spesa per le progettazioni a favore degli Enti beneficiari

ed attuatori

Pubblicazione

graduatoria

preliminare ATER

Pubblicazione

graduatoria finale Enti

locali, edifici regionali

e ATER e impegni di

spesa

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

BRISORSE UMANE

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

Approvazione della graduatoria definitiva degli interventi a favore degli Enti locali

Avvio della procedura ed approvazione della graduatoria definitiva degli interventi a favore

degli Enti locali e degli edifici ATER

Approvazione definitiva degli interventi relativa all'efficientamento degli edifici regionali Acquisizione diagnosi

energetiche

Approvazione

graduatoria finale

RISULTATI ATTESI

IIQ

Avvio della procedura di evidenza pubblica per l'efficientamento energetico delle strutture

sanitarie regionali

Programma degli interventi Attività realizzate rispetto a quelle previste Risultato Percentuale 100%

INDICATORI

Target

ANNUALE

RISULTATI ATTESI

IIIQ

2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

POR FESR Lazio 2014-2020 - Azione 4.1.1 "Interventi per l'efficientamento energetico degli edifici pubblici".

Continua la politica regionale per l'efficientamento energetico e termico degli edifici pubblici, siano essi di proprietà degli Enti locali ma

anche sulle strutture sanitarie regionali, sugli immobili regionali e sugli alloggi delle ATER.

Autorità di Gestione POR FESR Lazio 2014-2020, Direzione regionale Infrastrutture e politiche abitative

Avvio procedura

Acquisizione diagnosi

energetiche

Approvazione

graduatoria finale

Avvio procedura

Approvazione

graduatoria

preliminare

Acquisizione diagnosi

energetiche e

approvazione

graduatoria finale

Pagina 102 di 127

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GR 23

GR 23.1.3

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

RISORSE FINANZIARIE

B A

Pianificazione economica delle esigenze della Direzione

NOTA:

6 12 24

CAPITOLO IMPORTO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C

La Direzione provvede al censimento di tutti i debiti pregressi non assistiti da impegno di spesa (debiti fuori bilancio a vario titolo) ed alla

ricognizione di tutti gli impegni di spesa pendenti perenti e non, con l'eliminazione dalle scritture contabili di quelli non più collegati ad

obbligazioni giuridicamente perfezionate. Si effettuerà altresì una pianificazione delle esigenze economiche di intervento.

Direzione regionale Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio, Cabina di Regia

Determinazioni di

disimpegno secondo

quanto indicato nel

secondo quadrimestre

Censimento dei debiti pregressi e ricognizione degli impegni di spesa

Determinazioni di

riconoscimento di

legittimità dei debiti

fuori bilancio secondo

le direttive della

Direzione Bilancio

Individuazione di tutti i

disimpegni relativi agli

impegni di spesa

pendenti perenti e non

SI

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

Programma economico e finanziario degli

interventiAtti amministrativi propedeutici allo scopo Risultato

RISORSE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI

Target

ANNUALE

2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO

INDICATORI

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Binario SI/NO

Contenimento della spesa regionale.

Elenco delle priorità di

intervento riscontrate

nei primi sei mesi di

attività e conseguenti

determinazioni di

impegno e/o conferma

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Elenco delle priorità di

intervento riscontrate

nei successivi sei mesi

di attività e

conseguenti

determinazioni di

impegno e/o conferma

Pagina 103 di 127

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GR 23

GR 23.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO

Pagina 104 di 127

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GR 23

GR 23.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE DIREZIONE REGIONALE RISORSE IDRICHE E DIFESA DEL SUOLO

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 2

dataset

Produzione di n. 1

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 105 di 127

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GR 24

GR 24.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato

GR 24.1.1

GR 24.1.2

GR 24.1.3

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE GOVERNO DEL CICLO DEI RIFIUTI

OBIETTIVO STRATEGICO

NOTA:

Interventi di efficientamento nella gestione del rifiuto e della bonifica dei siti inquinati.

L'aggiornamento del Piano dei Rifiuti porterebbe ad una migliore regolamentazione del settore della gestione dei rifiuti, che andrà a

beneficio non solo delle Amministrazioni locali e degli operatori economici, ma di tutta la collettività nel rispetto della salvaguardia e tutela

dell’ambiente. La redazione dell'anagrafe dei siti inquinati contribuirà ad implementare la struttura dati informatici della Regione Lazio,

consentendo l’aggiornamento dei tematismi a supporto della pianificazione territoriale. Infine, per l'Amministrazione regionale, risulta

fondamentale uscire dal procedimento di infrazione europeo, per la mancata messa in sicurezza delle discariche con risoluzione degli

aspetti sanzionatori che vedono pesantemente coinvolti in solido Comuni e Regione e che sono peraltro oggetto di indagine da parte della

Corte dei Conti.

Comuni, Province, Enti e istituzioni pubbliche, Associazioni ed organizzazioni di rappresentanza, Soggetti operanti nel ciclo della gestione

dei rifiuti e della bonifica del suolo, Direzioni regionali

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Miglioramento della gestione del rifiuto e

della bonifica dei siti inquinati

Aggiorrnamento del Piano dei Rifiuti,

risoluzione della procedura di infrazione e

istituzione dell'anagrafe dei siti inquinati

Binario SI/NO SI SI

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

Aggiornamento del Piano dei Rifiuti. 20 X X

Anagrafe dei siti inquinati. 10 X

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Chiusura procedura infrazione EU causa C-196/2013. 20 X

NOTA:

1 3 1

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Missione 09, Programma 03 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

Pagina 106 di 127

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GR 24.

GR 24.1.1

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Aggiornamento del Piano dei Rifiuti.

Con DGR n. 199/2016 si è preso atto della necessità di rivisitare il fabbisogno impiantistico dell'intero territorio anche alla luce della

deliberazione n. 8/2013 con la quale il Consiglio regionale ha inteso revocare lo scenario di controllo e il relativo schema di flusso.

Dovranno, pertanto, essere elaborati ulteriori elementi di valutazione che contribuiranno all’aggiornamento complessivo del Piano dei

Rifiuti. Con la conclusione di tale attività, si potrà riscontrare una migliore regolamentazione del settore, che sarà a beneficio non solo

delle Amministrazioni locali e degli operatori economici, ma di tutta la collettività nel rispetto della salvaguardia e tutela ambientale.

Province e Comuni del Lazio, Direzioni regionali, Arpa Lazio

INDICATORI

DENOMINAZIONE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE GOVERNO DEL CICLO DEI RIFIUTI

Piano dei RifiutiPredisposizione della proposta di DGR ed

invio al Consiglio regionaleRisultato Binario SI/NO SI

NOTA:

Attività di integrazione per l'ottenimento dei contribuiti dei Soggetti Competenti Ambientali

(SCA)Predisposizione atti Predisposizione atti

Riattivazione della procedura di VAS necessaria per rielaborazione del PianoPredisposizione elaborati

e documentazione

Rapporto ambientaleRedazione rapporto

ambientale

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Redazione del Piano e

formulazione della

proposta di DGR

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

NOTA:

1 1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Elaborazione del Piano dei Rifiuti e trasmissione al Consiglio Regionale per la definitiva

approvazione

Pagina 107 di 127

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GR 24

GR 24.1.2

DENOMINAZIONEPESO

20

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

Conferenze dei servizi, tavoli ministeriali e visite in loco sui siti coinvolti

Partecipazione a

incontri, conferenze di

servizi e sopralluoghi

Partecipazione a

incontri, conferenze di

servizi e sopralluoghi

Procedimenti da attivare a seguito del pronunciamento di competenza da parte dell'Unione

Europea

Presa d'atto avvenuta

trasmissione degli atti

comunali conclusivi

finalizzati alla bonifica

dei siti

Presa d'atto avvenuta

trasmissione degli atti

comunali conclusivi

finalizzati alla bonifica

dei siti

Supporto alle

Amministrazioni

comunali finalizzato al

definitivo

pronunciamento

dell'UE sugli atti di

bonifica trasmessi per

la chiusura

dell'infrazione

DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Chiusura procedura infrazione EU causa C-196/2013.

Il fine dell'obiettivo è quello di uscire dalla procedura di infrazione comunitaria di condanna dello Stato italiano per la mancata messa in

sicurezza di siti classificati ex discariche abusive. Al dicembre 2014 tali siti nel territorio della Regione Lazio risultavano essere 21, dei

quali 20 ex discariche autorizzate di Rifiuti Solidi Urbani; peraltro, 16 di questi, fino a marzo 2016, erano ricompresi nell'ex SIN (Siti di

Interesse Nazionale) di Frosinone, di totale competenza ministeriale, mentre i restanti siti erano di competenza comunale. Ad aprile 2016

il MEF ha unilateralmente individuato come soggetto responsabile la Regione Lazio in solido con i Comuni interessati, mentre è ancora in

atto l'indagine da parte della Corte dei Conti. Sulla base di tali presupposti è stato presentato ricorso straordinario al Presidente della

Repubblica e nelle more del giudizio verranno messe in atto tutte le procedure necessarie per consentire lo stralcio di tutti i siti presenti

nell’elenco.

Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), Arpa Lazio, Comuni interessati, MEF, Strutture regionali,

Province, Autorità Giudiziaria

INDICATORI

DENOMINAZIONE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE GOVERNO DEL CICLO DEI RIFIUTI

Esclusione dalla procedura di infrazione

europea

Stralcio di tutti i siti ancora compresi

nell'elenco della procedura di infrazioneRisultato Numerico 12/12

NOTA:

C B A

Supporto ai Comuni inclusi nell'elenco della procedura di infrazioneProseguimento delle

attività di supporto

Proseguimento delle

attività di supporto

Fondi necessari ad attuare gli interventi programmati

Impegni di spesa e

provvedimenti di

liquidazione

Impegni di spesa e

provvedimenti di

liquidazione

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D

NOTA:

1 1 1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

E32504 2.500.000,00

E32503 2.500.000,00

Pagina 108 di 127

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GR 24

GR 24.1.3

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Anagrafe dei siti inquinati.

L’Anagrafe è uno strumento di trasparenza ed informazione ambientale, capace di semplificare lo scambio di dati tra i vari enti

coinvolti nella tutela e nella salvaguardia dell’ambiente, al fine di facilitare lo svolgimento dei procedimenti di bonifica. L'obiettivo è

quello di redigere un elenco consultabile e fruibile, sottoposto a continuo aggiornamento che individua, anche attraverso una

mappatura, tutti i siti sottoposti ad un procedimento di bonifica per un inquinamento accertato o da accertarsi, più o meno grave, del

suolo e/o del sottosuolo e/o delle acque.

Arpa Lazio, Comuni, Soggetti interessati, Direzioni regionali

INDICATORI

DENOMINAZIONE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE GOVERNO DEL CICLO DEI RIFIUTI

Mappatura dei siti inquinati

Elenco mappato ed aggiornato di tutti i siti

sottoposti ad un procedura di bonifica per

inquinamento accertato

Risultato Percentuale 100%

NOTA:

Note di sollecito ai

Comuni

Note di sollecito ai

Comuni

Attività di notifica

Invio richieste di dati

ai soggetti

interessati

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Presentazione primo step informativo delle attività ai soggetti interessati (Comuni, Enti e

privati)

Presentazione dello

strumento informatico

Elaborazione finale, presentazione ed informatizzazione dello strumento. Analisi per la

predisposizione di basi informatiche georeferenziate di un servizio GIS per la gestione del

progetto di bonifica, in collaborazione con la Direzione regionale Territorio, urbanistica e

mobilità

Presentazione del

database e

pubblicazione sul

web regionale

Attività di integrazione

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

1 1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 109 di 127

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GR 24

GR 24.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE GOVERNO DEL CICLO DEI RIFIUTI

Pagina 110 di 127

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GR 24

GR 24.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE GOVERNO DEL CICLO DEI RIFIUTI

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1

dataset

Produzione di n. 1

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 111 di 127

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GR 25

GR 25.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato SI

GR 25.1.1

GR 25.1.2

Missione 10 - Trasporti e diritto alla mobilità. Programma 02 - Trasporto pubblico locale,

Programma 03 - Trasporto per via d'acqua, Programma 06 - Politica regionale unitaria per i

trasporti e il diritto alla mobilità, Programma 01 - Trasporto ferroviario

1.008.596.818,65

NOTA:

4 16 7 1

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

Azioni di integrazione e coordinamento dei servizi di trasporto regionali. 15 X X X

Attività di verifica e monitoraggio sul rispetto delle clausole previste nei contratti di

servizio di trasporto della Regione lazio con le aziende esercenti.12 X X X

PIANO DI AZIONE

NOTA:

Azioni ed interventi sul sistema dei trasporti e della mobilità finalizzati al miglioramento e potenziamento del servizio.

Il fine dell'obiettivo è la promozione del diritto dei cittadini a una mobilità sostenibile con la costruzione di un più efficiente trasporto

pubblico nel Lazio, attraverso la predisposizione degli atti di pianificazione e il contestuale potenziamento dei sistemi di trasporto pubblico

a basso impatto ambientale, prevedendo l'attuazione di interventi diretti sugli standard di qualità del servizio di trasporto. Nelle more della

conclusione del PRMTL, la rivisitazione dell'intero sistema di trasporto sia su ferro sia su gomma - soprattutto mediante l'attuazione di

scelte e interventi mirati alla razionalizzazione, all'efficientamento, al miglioramento della qualità, al recupero delle risorse necessarie -

costituirà l'impegno delle strutture competenti durante l'anno. In tal senso le principali leve da azionare ricomprendono sia la previsione di

una estensione dei sistemi di ispezione e monitoraggio della qualità dei servizi, sia la predisposizione di azioni e interventi di

potenziamento, ammodernamento e miglioramento qualitativo delle infrastrutture e del materiale veicolare e rotabile, attraverso

l'esperimento di tutte le azioni attuabili (accordi, protocolli, contratti di servizio) che comportino l'incremento degli investimenti. L’obiettivo

tende quindi a conformare le scelte di pianificazione delle infrastrutture e degli interventi alle esigenze della popolazione regionale e a

quelle di uno sviluppo “sostenibile” della mobilità, secondo un modello volto alla integrazione dell'intero territorio regionale. L’impegno,

verificata la sussistenza delle necessarie risorse finanziarie, anche in termini di cassa, sarà coerente e conforme alle previsioni degli

strumenti di pianificazione.

Soggetti che gestiscono servizi di mobilità, Enti, Amministrazioni, Associazioni degli utenti e dei pendolari

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Potenziamento dei servizi di trasporto

Svolgimento delle attività riferite al

potenziamento del servizio di trasporto e

rafforzamento degli standard di qualità

Binario SI/NO SI SI

OBIETTIVO STRATEGICO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'

Pagina 112 di 127

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GR 25

GR 25.1.1

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

ARISORSE UMANE DIRIGENTI

A42197; A42198; A42199; D44124; D44125; D44540; D44541; D44537

4.006.631,00; 2.804.642,00; 1.201.989,00;

23.512.225,00; 14.747.045,00;

5.249.999,75; 4.165.681,67; 25.000.000,00

D C

NOTA:

3 10 5 1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

CATEGORIE GIURIDICHE

Predisposizione atti e provvedimenti

Redazione

provvedimenti di

autorizzazione alla

immatricolazione e

messa in esercizio dei

nuovi mezzi acquisiti

Redazione

provvedimenti di

autorizzazione alla

immatricolazione e

messa in esercizio dei

nuovi mezzi acquisiti

Redazione

provvedimenti di

autorizzazione alla

immatricolazione e

messa in esercizio dei

nuovi mezzi acquisiti

Rinnovo veicoli e materiale rotabileFinanziamento per l'acquisto di nuovi treni e

autobusRisultato

Predisposizione di

incontri e riunioni per

la definizione degli

aspetti di

razionalizzazione e

potenziamento dei

servizi

B

Numerico 80

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Predisposizione di

incontri e riunioni per

la definizione degli

aspetti di

razionalizzazione e

potenziamento dei

servizi

Predisposizione di

incontri e riunioni per

la definizione degli

aspetti di

razionalizzazione e

potenziamento dei

servizi

RISORSE

Analisi e valutazione opportunità di potenziamento

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'

Azioni di integrazione e coordinamento dei servizi di trasporto regionali.

L'obiettivo si propone di prevedere una serie di azioni ed interventi finalizzati al perseguimento della razionalizzazione dei servizi di

trasporto, e al raggiungimento di standard uniformi di sicurezza, efficienza e sviluppo degli stessi, attraverso l'utilizzo degli idonei

strumenti (accordi, protocolli, contratti di servizio). In tal senso, soprattutto in ambito ferroviario, sono previsti interventi che

comportino la possibilità di giungere alla progressiva integrazione di tutte le reti ferroviarie regionali, gestite da diversi soggetti, nel

rispetto e coerentemente alla normativa in materia e alle raccomandazioni dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

(AGCM). Rilevanza è data, altresì, al potenziamento del parco veicolare e rotabile, che in continuità con quanto già avviato nella

precedente annualità, vedrà un costante impegno da parte dell'Amministrazione, mediante l'assunzione di finanziamenti previsti da

programmi nazionali ed europei e in concorso con i soggetti gestori del servizio di trasporto.

Ministero Infrastrutture e Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Trenitalia, Atac, Cotral, Amministrazioni comunali e soggetti gestori

dei servizi di trasporto pubblico locale

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Pagina 113 di 127

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GR 25

GR 25.1.2

DENOMINAZIONEPESO

12

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

D41900; D41907; D41920; D41921; D41922; D41115; D41910

339.577.999,23; 235.000.000,00;

64.000.000,00;240.000.000,00;

33.600.000,00; 10.030.606,00;

5.700.000,00

RISORSE

NOTA:

3 6 2

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Ricezione di richieste e proposte di modifica dei servizi da parte di portatori di interessi Valutazione delle

istanze pervenute

Valutazione delle

istanze pervenute

Valutazione delle

istanze pervenute

Azioni di razionalizzazione ed efficientamento dei servizi di cui ai contratti

Redazione di

provvedimenti di

razionalizzazione dei

servizi

Redazione di

provvedimenti di

razionalizzazione dei

servizi

Redazione di

provvedimenti di

razionalizzazione dei

servizi

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Effettuazione attività ispettiva sulla qualità dei serviziProgrammazione

ispezioni

Programmazione

ispezioni

Programmazione

ispezioni

Incontri e rapporti con le aziende nell'ambito dei comitati tecnici di gestione dei contratti di

servizio

Redazione di verbali,

trasmissione

comunicazioni e

report svolgimento

servizi

Redazione di verbali,

trasmissione

comunicazioni e

report svolgimento

servizi

Redazione di verbali,

trasmissione

comunicazioni e

report svolgimento

servizi

NOTA:

Attività di verifica e monitoraggio sul rispetto delle clausole previste nei contratti di servizio di trasporto della Regione Lazio

con le aziende esercenti.

Il fine dell'obiettivo è quello di mantenere costantemente aggiornati i meccanismi di controllo della spesa e della qualità dei servizi per

orientare al meglio le risorse in una logica di massimizzazione dell'utilità di trasporto dei cittadini, di razionalizzazione ed efficientamento

dei servizi, mediante l'ordinario presidio dei contratti di servizio in essere e la predisposizione delle eventuali e necessarie azioni

programmatorie. L'attività si esplica anche attraverso lo svolgimento di incontri con le aziende esercenti i servizi affidati, tendenti -

attraverso l’analisi dei dati di esercizio, gestionali ed economici - alla verifica dell’andamento del servizio, la sua rispondenza alle esigenze

dei viaggiatori e il rispetto degli impegni contrattuali. L'individuazione delle criticità dovrà determinare l'attuazione delle eventuali azioni di

miglioramento. L'obiettivo propone l'estensione e l'integrazione delle forme di verifica e ispezione sulla qualità dei servizi resi dai soggetti

gestori degli stessi, anche attraverso l'ausilio delle società strumentali all'Amministrazione regionale.

Trenitalia, Cotral, Atac, Laziomar

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Ispezione e verifica della qualità dei servizi

Incremento delle attività di monitoraggio

della qualità dei servizi svolti dalle aziende

esercenti, rispetto all'anno 2016 (N.

ispezioni 2017/N. ispezioni 2016)*100

Efficienza Percentuale 10%

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'

Pagina 114 di 127

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GR 25

GR 25.2

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato SI

GR 25.2.1

GR 25.2.2

NOTA:

2 7

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

X

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

Testo Unico in materia urbanistica. 13 X X X

Normativa sulla rigenerazione urbana sostenibile.

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

10 X X

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'

NOTA:

Nuovi strumenti normativi per il governo del territorio.

Il fine dell'obiettivo è quello di mantenere l'attenzione, in continuità con l'anno precedente, sulla necessità di rinnovo e adeguamento della

disciplina regionale in materia di territorio e mobilità, in parallelo all'adozione di modalità di gestione rispondenti a criteri di efficienza ed

efficacia. Tale attività appare essenziale quale leva all'innovazione, alla semplificazione, alla razionalizzazione e al miglioramento della

qualità. Durante l'anno, sarà portato a termine il compito di adottare il Testo Unico Urbanistico per superare una volta per tutte la

frammentazione e la disorganicità della vigente disciplina, ma anche per chiarire e semplificare gli strumenti ed i processi della

pianificazione territoriale ed urbanistica. In tale contesto di razionalizzazione della disciplina normativa in materia, si inserisce la

predisposizione della disciplina regionale riferita alla rigenerazione urbana sostenibile, quale strumento che garantisca standard di qualità,

bassi costi, minimo impatto ambientale e risparmio energetico.

Il fine è il superamento della logica dei microinterventi che risolvano ognuno il piccolo singolo problema e predispone quindi una strategia

complessiva e omogenea per tutto il territorio regionale. Gli obiettivi della norma sono: - la messa in sicurezza, manutenzione e

rigenerazione del patrimonio edilizio pubblico e privato e l'adeguamento alla normativa antisismica - la drastica riduzione del consumo del

suolo e degli sprechi degli edifici, energetici e idrici - la rivalutazione degli spazi pubblici, del verde urbano, dei servizi di quartiere - la

razionalizzazione della mobilità urbana e del ciclo dei rifiuti - la salvaguardia dei centri storici e la loro rivitalizzazione.

Direzioni regionali Ambiente, Agricoltura, Attività produttive, Commissione di studio per la redazione della legge regionale in materia

urbanistica

INDICATORI

Target

2018

Adeguamento normativo e semplificazioneAdozione della proposta di Testo Unico in

materia urbanisticaBinario SI/NO SI SI

OBIETTIVO STRATEGICO

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Pagina 115 di 127

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GR 25

GR 25.2.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

2 7

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Presentazione testo normativo

Presentazione e

adozione della bozza

di proposta di legge

per la successiva

trasmissione alle

competenti

Commissioni consiliari

Supporto tecnico per

la discussione del

testo presso le

Commissioni consiliari

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Predisposizione testo normativo

Prima redazione della

bozza di testo

normativo sulla

rigenerazione urbana

Analisi normativa

Predisposizione

attività di analisi della

normativa esistente

NOTA:

Normativa sulla rigenerazione urbana sostenibile.

L'obiettivo si propone di adottare una proposta di legge sulla rigenerazione urbana che detti una disciplina chiara e di facile applicazione.

Lo scopo è definire procedure semplici e veloci per l'attuazione degli interventi edilizi e porre fine al regime derogatorio del Piano Casa

Regionale. Tali norme rappresentano un forte incentivo per favorire il rinnovo del tessuto edilizio esistente mediante interventi di

adeguamento sismico degli edifici, di miglioramento dell'efficienza energetica degli stessi. Al tempo stesso le nuove norme rappresentano

uno strumento indispensabile per i comuni per promuovere e agevolare la riqualificazione di aree degradate ovvero caratterizzate da

funzioni eterogenee e tessuti edilizi disorganici, per aumentare la qualità e la vivibilità dei contesti urbani mediante la demolizione e

ricostruzione degli edifici dismessi e la realizzazione di nuove opere pubbliche o il potenziamento di quelle esistenti.

Ufficio Legislativo

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Proposta di legge sulla rigenerazione

urbana sostenibile

Presentazione della bozza di proposta di

legge alla Giunta e supporto alle

Commissioni consiliari

Risultato Binario SI/NO SI

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'

Pagina 116 di 127

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GR 25

GR 25.2.2

DENOMINAZIONEPESO

13

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Testo Unico in materia urbanistica.

L'obiettivo prevede la prosecuzione dell'attività di verifica e revisione della proposta di Testo Unico - già in precedenza presentato alla

Giunta regionale e pubblicizzato al fine della raccolta delle osservazioni - sia sotto il profilo strutturale (articolazione e numerazione

articoli) sia sotto il profilo lessicale, evidenziando la necessità di un coordinamento del testo, di rivedere i rimandi interni ed esterni,

nonché tutta la normativa da abrogare. A tale attività è deputato un apposito gruppo di lavoro istituito per l'analisi, il cordinamento e la

riformulazione dello schema di testo Unico. Il lavoro di riformulazione dovrà quindi consentire la successiva trasmissione alla Giunta per la

sua adozione, garantendo il conseguimento dei principio di semplificazione dell'intera legislazione vigente in materia.

Gruppo di lavoro, Ufficio Legislativo

INDICATORI

DENOMINAZIONE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'

Testo UnicoPresentazione dello schema di Testo Unico

alla Giunta per la sua adozione Risultato Binario SI/NO SI

NOTA:

Definizione schema

Formulazione dello

schema definitivo di

Testo Unico

Predisposizione della

proposta di DGR per

la relativa adozione

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

RISORSE

Attività istruttoria

Svolgimento attività di

analisi e

riformulazione dello

schema di Testo

Unico

Svolgimento attività di

analisi e

riformulazione dello

schema di Testo

Unico

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

2 7

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 117 di 127

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GR 25

GR 25.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'

Pagina 118 di 127

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GR 25

GR 25.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1

dataset

Produzione di n. 2

dataset

Produzione di n. 2

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 119 di 127

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GR 26

GR 26.1

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato SI

GR 26.1.1

GR 26.1.2

GR 26.1.3

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI

NOTA:

OBIETTIVO STRATEGICO

Valorizzare e promuovere gli asset culturali e creativi.

Il patrimonio artistico-culturale della Regione Lazio rappresenta un'autentica "miniera" che andrebbe sfruttata adeguatamente onde

poterne ricavare il massimo profitto. In quest'ottica si colloca l'iniziativa di tutelarne le risorse culturali e creative attraverso una serie di

interventi programmatici rivolti sia al patrimonio archeologico e monumentale, sia alla valorizzazione del settore cinematografico, sia a

irrobustire la classe creativa regionale e il tessuto imprenditoriale, tutti finalizzati ad uno sviluppo del settore ed un incremento degli asset

più rilevanti.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

Sviluppo della cultura e del turismo sul

territorio regionale

Incremento del recupero e dello sviluppo

del patrimonio culturale regionale

attraverso operazioni specifiche

Binario SI/NO SI SI

PIANO DI AZIONE

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

Rilancio del settore del cinema e dell'audiovisivo. 15 X X X

Rilancio del settore dello spettacolo dal vivo. 15 X X X

Recupero e miglioramento della fruizione degli asset culturali del territorio laziale. 10 X X X

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

NOTA:

11 19 10 3

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA IMPORTO

Pagina 120 di 127

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GR 26

GR 26.1.1

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

Target

ANNUALE

100%Realizzazione iniziative programmate

Aggiornamento Programma Operativo

Annuale 2018. Approvazione graduatoria e

individuazione dei contributi relativi al piano

operativo annuale. Individuazione co-

produzioni internazionali ammesse a

contributo

Risultato Percentuale

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI

La Regione Lazio rappresenta un vero e proprio distretto del cinema, considerato che vi si concentrano 3400 imprese che occupano oltre

27000 addetti e che producono il 59% del valore aggiunto nazionale. Con la legge regionale n. 7 del 15.11.2013 la Regione ha individuato

gli strumenti necessari a rilanciare il settore del cinema e dell'audiovisivo, mediante alcune azioni cardine quali: l'innovazione nella

produzione e nei contenuti, la promozione della conoscenza nelle scuole e nella formazione di nuove generazioni, la pianificazione

pluriennale degli interventi, il reingresso nella "Fondazione Film Commission di Roma, delle Province e del Lazio" e quindi nella sua

riorganizzazione con l'obiettivo di rendere il Lazio una destinazione privilegiata di richiamo per le produzioni e le co-produzioni

cinematografiche e dell'audiovisivo, anche internazionali. Le co-produzioni sono inserite nella nuova programmazione POR FESR Lazio

2014-2020 - Azione 3.1.3.

Lazio Innova S.p.A., MIBACT (per le coproduzioni)

INDICATORI

2017

DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Rilancio del settore del cinema e dell'audiovisivo.

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

NOTA:

Determinazione di

approvazione

ammessi a

sovvenzione

Istruttoria domande Promozione cinematografica

Determinazione di

approvazione

graduatoria

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Predisposizione

avviso pubblico 2018

Predisposizione

decreto di nomina

della commissione di

valutazione

Aggiornamento Programma Operativo Annuale 2018 Proposta di POA

D C B

Istruttoria domande Produzione cinematograficaIstruttoria delle

domande pervenute

ARISORSE UMANE DIRIGENTI

Istruttoria domande Coproduzioni internazionali Istruttoria delle

domande pervenute

Istruttoria delle

domande pervenute

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

Determinazione di

approvazione

ammessi a contributo

NOTA:

3 6 4 2

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 121 di 127

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GR 26

GR 26.1.2

DENOMINAZIONEPESO

15

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Rilancio del settore dello spettacolo dal vivo.

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

La promozione dello spettacolo dal vivo è un ambito di intervento prioritario.

La Regione Lazio con l’approvazione della legge regionale n. 15 del 29.12.2014, dopo trentasei anni ha riformato funzioni e strumenti del

circuito regionale dello spettacolo dal vivo, favorendo il suo collegamento con le grandi istituzioni culturali romane per la diffusione, nel

territorio, della musica sinfonica, della lirica, della prosa, della danza, del contemporaneo. Lo spettacolo dal vivo viene considerato un

vero e proprio distretto produttivo che offre servizi e opportunità anche di crescita economica.

Dopo l’approvazione dei regolamenti attuativi, con la legge regionale n. 12 del 10.08.2016, l'impalcatura prevista dal regolamento

regionale n. 6 del 24.03.2016 è venuta meno, il che ha comportato la necessità di adeguare tale regolamento alle modifiche interventute e

parallelamente di prevedere per il 2017 una procedura tradizionale di avviso pubblico per finanziare le attività di spettacolo dal vivo per il

2017. Tutte le domande saranno gestite esclusivamente con apposita piattaforma informatica in grado di raccogliere le istanze su dieci

linee di finanziamento. L'approvazione della legge regionale n. 17 del 31.12.2016 impone una nuova modifica al regolamento regionale

per disciplinare le procedure riguardanti il 2018.

Lazio Innova S.p.A.

INDICATORI

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI

Determinazione

contributo ai

beneficiari per attività

2017

Fondo Unico per lo Spettacolo regionale:

predisposizione avvisi pubblici

Rapporto tra le attività programmate e le

attività realizzateRisultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

Predisposizione avviso pubblico-annualità 2017Predisposizione

avviso pubblico

Determinazione di

approvazione

graduatoria

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adeguamento del

regolamento regionale

n. 6 del 24.03.2016

alla legge regionale

n.17 del 31.12.2016

A

Predisposizione avviso pubblico-annualità 2018Predisposizione

avviso pubblico

Determinazione di

approvazione

graduatoria per le

attività 2018

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

5 6 2

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 122 di 127

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GR 26

GR 26.1.3

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI 2017

DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI

Recupero e miglioramento della fruizione degli asset culturali del territorio laziale.

La programmazione strategica regionale ha individuato tra le 45 azioni cardine quella dedicata alla valorizzazione del patrimonio culturale.

La DGR n. 385 del 28.07.2015 ha adottato le linee di indirizzo, individuando i primi quattro ambiti di intervento (Città di Fondazione, Città

d'Etruria, Ville di Tivoli, Cammini di Spiritualità) su cui investire prioritariamente le risorse regionali. Inoltre, considerato che la Regione

Lazio, a differenza di altre regioni italiane, non ha nel proprio territorio un patrimonio significativo di strutture teatrali agibili e funzionanti,

intende aggiungere al primo intervento già realizzato nel 2014 ulteriori interventi per il triennio 2016-2018. A tale scopo sono destinate

nuove risorse finanziarie volte al recupero, completamento e messa a norma di ulteriori strutture teatrali di proprietà comunale. Si

procederà secondo le modalità previste dalla legge regionale n. 88 del 26.06.1980 e successive norme in materia di lavori pubblici.

Direzione Programmazione economica, bilancio, demanio e patrimonio; BIC Lazio S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Programmazione del Piano di sviluppo dei sistemi dei servizi culturali Proposta di DGR

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Favorire la fruizione degli asset culturali

anche attraverso la destinazione di risorse

agli interventi individuati

Rapporto tra le attività programmate e le

attività realizzateRisultato Percentuale 100%

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B A

Attuazione di interventi di recupero/adeguamenti spazi per il progetto Atelier; POR FESR

Lazio 2014-2020 Misura 3.3.1.

Finanziamento ai

Comuni dell'Accordo

di collaborazione

interistituzionale

progetto Atelier

Relazione di

monitoraggio sullo

stato avanzamento

lavori

RISORSE

Favorire l'agibilità dei teatri comunali Proposta di DGRConcessione

Contributi

NOTA:

3 7 2 1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

Pagina 123 di 127

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GR 26

GR 26.2

DENOMINAZIONE

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

TIPOLOGIATarget

2019

Risultato

GR 26.2.1

IMPORTO

NOTA:

RISORSE FINANZIARIE

MISSIONE E PROGRAMMA

X X

CATEGORIE GIURIDICHE

B A

3

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C

4 8 6

Binario SI/NO SI SI

RISORSE ASSOCIATE ALL'OBIETTIVO STRATEGICO

ATTIVITA' FINALIZZATE ALLA REALIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO STRATEGICO (OBIETTIVI

ORGANIZZATIVI)PESO 2017 2018 2019

Interventi a favore dei giovani.

PIANO DI AZIONE

NOTA:

Sviluppo delle politiche per i giovaniRealizzazione di una serie di interventi per

potenziare le politiche per i giovani

10 X

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONEMETODO DI

CALCOLO

Target

2017

Target

2018

OBIETTIVO STRATEGICO

Potenziamento e implementazione delle politiche per i giovani.

I giovani rappresentano i principali agenti di sviluppo economico, di cambiamento sociale e di innovazione tecnologica. Va assicurata loro

la possibilità di vivere in condizioni ed ambienti in cui si sviluppino gli ideali, la creatività, le passioni. Di conseguenza, va riconosciuto

che le politiche giovanili sono misure da attivare sui territori, con l'obiettivo di dar vita ad un sistema di azioni ed interventi a valenza

pubblica, che abbiano l'obiettivo di fornire ai giovani mezzi, opportunità e strumenti per favorire l'occupazione ed entrare nel mondo del

lavoro.

LAZIOcrea S.p.A., Lazio Innova S.p.A.

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI STRATEGICI 2017

DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI

Pagina 124 di 127

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GR 26

GR 26.2.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

5 5 3 2

RISORSE FINANZIARIECAPITOLO IMPORTO

Adozione linee guida

per l'attuazione rivolte

ai beneficiari

Istruttoria tecnico

amministrativa delle

domande pervenute

Approvazione

graduatoria di cui

all'avviso

Determinazione n.

G12700 del

31.10.2016

Adozione linee guida

per l'attuazione rivolte

ai beneficiari

Informagiovani

B

Sostegno alle comunità giovaniliPredisposizione

avviso pubblico

Nomima commissione

di valutazione

CATEGORIE GIURIDICHE

Istruttoria tecnico

amministrativa delle

domande pervenute

Bando delle Idee

Approvazione

graduatoria di cui

all'avviso

Determinazione n.

G12701 del

31.10.2016

A

Gestione Fondo per le start-up creativePredisposizione

avviso pubblico

Nomina commissione

e valutazione istanze

Approvazione

graduatoria

RISORSE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C

INDICATORI

NOTA:

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

FASI DI REALIZZAZIONE

Rapporto tra attività programmate e attività

realizzateRisultato Percentuale 100%Attuazione delle azioni programmate

2017

DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI

Target

ANNUALE

OBIETTIVO ORGANIZZATIVO

Interventi a favore dei giovani.

Finalità dell'obiettivo è l'attuazione di convenzioni e accordi triennali e annuali con la Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento

della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale- rivolti alla fascia giovanile attraverso il coinvolgimento di attori istituzionali, associazioni o

aggregazioni formali e informali di giovani. Una politica del fare innovativa per contrastare la condizione di precarietà dei giovani del Lazio;

stabilire nuove garanzie a partire dalla costruzione di "luoghi delle opportunità"; creare "factory creative ", laboratori per l'accesso, la

sperimentazione e la condivisione della conoscenza e la produzione di saperi. Le diverse inziative prevedono: il sostegno delle

"Comunità giovanili", ritenute strumenti di crescita culturale e sociale della popolazione giovanile, con un riconosciuto e rilevante ruolo di

promozione ed integrazione sociale, finalizzata a favorire l'organizzazione della vita associativa come esperienza comunitaria; progetti su

specifiche tematiche indicate negli Accordi Stato-Regione quali quelle presentate nell'ambito del "Bando delle Idee" sulla conoscenza e

diffusione della cultura di genere, della legalità e diritti di cittadinanza dei giovani; Informagiovani, azione rivolta agli Enti locali finalizzata a

ergere a sistema la collaborazione tra le istituzioni locali per l'erogazione di servizi rivolti ai giovani e favorire l'incontro tra domanda e

offerta nel settore culturale/creativo e quindi il dialogo tra impresa, pubblica amministrazione e giovani creativi per favorire nuova

occupazione, per migliorare la produttività del tessuto imprenditoriale e immaginare servizi pubblici più vicini ai cittadini. In tale contesto si

colloca altresì la legge regionale n. 13 del 30.12.2013 volta a favorire la nascita di start-up nel settore delle attività culturali e creative

mediante contributo a fondo perduto, per la copertura delle spese connesse all’avvio dell’attività imprenditoriale.

LAZIOcrea S.p.A., Lazio Innova S.p.A.

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI ORGANIZZATIVI

Pagina 125 di 127

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GR 26

GR 26.0.1

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

A

Partecipazione ad iniziative formative sui temi della prevenzione della corruzioneN. 3 giornate di

formazione individuale

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

Misure finalizzate alla prevenzione della corruzione previste nel PTPC 2017-2019 secondo le

scadenze delineate nel documento

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle

misure

Attuazione delle misure finalizzate alla

prevenzione della corruzione previste nel

PTPC 2017-2019 e partecipazione ad

almeno n. 3 giornate di formazione

individuale

Atività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

Adozione delle misure previste per l'anno 2017 nell'ambito del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione

(PTPC) 2017-2019.

In relazione all'esigenza di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali e sul corretto utilizzo delle risorse

pubbliche, l'obiettivo consiste nella realizzazione, secondo le modalità e le tempistiche delineate, delle attività e delle misure finalizzate

alla prevenzione della corruzione previste per l'anno 2017 nell'ambito del PTPC 2017-2019 . Per i contenuti di dettaglio si rinvia a quanto

previsto nel PTPC 2017-2019. Al fine di una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione della corruzione ed a dimostrazione

dell'impegno inviduale di ciascun responsabile di struttura amministrativa, viene anche stabilito un livello standardizzato di partecipazione

ad iniziative formative di carattere individuale.

Responsabile della prevenzione della corruzione e responsabile della trasparenza (RPCT)

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI

Pagina 126 di 127

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GR 26

GR 26.0.2

DENOMINAZIONEPESO

10

DESCRIZIONE

ALTRE STRUTTURE

OBIETTIVO INDIVIDUALE

SCHEDA di programmazione OBIETTIVI INDIVIDUALI 2017

DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI

Open Data: implementazione portale regionale.

L'attività consiste nell'aggiornamento ed implementazione dei dataset pubblicati sul portale regionale Open Data che vengono organizzati

in base ai diversi profili tematici corrispondenti ai settori d'intervento in cui si esplica l'attività amministrativa a livello regionale.

Considerato che per ciascun dataset presente nel portale è stata preventivamente individuata la periodicità di aggiornamento, l'obiettivo è

collegato alla tempestività ed all'efficacia delle operazioni di aggiornamento ai fini della maggiore fruibilità pubblica dei dati esistenti

presso le diverse strutture amministrative. Inoltre, in considerazione dell'esigenza di implementare ulteriormente il portale regionale, è

prevista la produzione di nuovi dataset in grado di offrire sempre più puntuali elementi di conoscenza rispetto alle complesse

sfaccettature della realtà amministrativa regionale.

Segretario Generale, Direzioni/Agenzie regionali/Avvocatura regionale, LAZIOcrea S.p.A.

INDICATORI

DENOMINAZIONE DESCRIZIONE TIPOLOGIAMETODO DI

CALCOLO

Target

ANNUALE

Esecuzione degli interventi di aggiornamento corrispondenti dei singoli dataset presenti sul

portale regionale Open Data secondo la periodicità prevista per ciascun dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

Aggiornamento

dataset

entro il 31.10.2017

Aggiornamento dei dati inseriti nel portale

regionale Open Data e produzione di nuovi

dataset

Attività realizzate/attività programmate Risultato Percentuale 100%

NOTA:

FASI DI REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE FASERISULTATI ATTESI

IQ

RISULTATI ATTESI

IIQ

RISULTATI ATTESI

IIIQ

A

Produzione di nuovi dataset ai fini della pubblicazione sul portale regionale Open DataProduzione di n. 1

dataset

Produzione di n. 1

dataset

Produzione di n. 1

dataset

entro il 31.10.2017

RISORSE

CATEGORIE GIURIDICHE

RISORSE UMANE DIRIGENTI D C B

NOTA:

1

RISORSE FINANZIARIE

CAPITOLO IMPORTO

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