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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
ISTITUTO STATALE OMNICOMPRENSIVO
“CIAMPOLI-SPAVENTA” Scuola dell’Infanzia,
Primaria e Secondaria di primo grado statale
Istituto Tecnico Economico
Scuola Secondaria di Secondo grado
Istituto Tecnico Economico
Liceo Scientifico Scienze Applicate
Liceo Scientifico
Istituto Professionale
Servizi Socio-Sanitario
2
SOMMARIO
Dati anagrafici dell’Istituto pag. 5
Il Piano dell’Offerta Formativa pag. 8
CAPITOLO I STORIA E CONTESTO
Due storie una scuola “Il Ciampoli – Spaventa” pag. 9
Contesto socio – economico pag. 11
Condizioni ambientali e sicurezza nella scuola pag. 11
Spazi e mezzi pag. 12
Rapporti dell’Istituto con il territorio pag. 13
CAPITOLO II STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Organigramma pag. 14
Coordinatori dei Consigli di classe pag. 19
Le Competenze dei Coordinatori pag. 19
Individuazione delle Funzioni Strumentali pag. 21
CAPITOLO III I CURRICOLI
Traguardi fissati e risultati attesi pag. 22
Progettazione curricolare
Scuola primaria pag. 23
Scuola secondaria di primo grado pag. 24
Scuola secondaria di secondo grado pag. 25
CAPITOLO IV PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
Calendario scolastico pag. 31
Orario settimanale pag. 32
Flessibilità dell’orario scolastico pag. 33
Flessibilità del gruppo classe pag. 34
Funzionamento dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione
pag. 34
Programmazione curricolare pag. 34
Metodologie e tecniche didattiche pag. 35
Funzionamento della mensa pag. 37
Trasporto alunni pag. 37
Rapporti scuola famiglia pag. 37
Patto di corresponsabilità scuola-famiglia pag. 38
CAPITOLO V CURRICOLO VERTICALE Finalità e competenze comuni ai tre ordini di scuola pag. 39
Scuola dell’infanzia pag. 40
Scuola primaria pag. 43
3
Scuola secondaria di primo grado pag. 45
Scuola secondaria di secondo grado pag. 49
CAPITOLO VI VERIFICA VALUTAZIONE
Periodi valutativi pag. 53
Strumenti per la valutazione pag. 53
Valutazione dei risultati dell’attività didattica pag. 54
SCUOLA PRIMARIA pag. 54
Indicatori del documento di valutazione pag. 55
Scrutini finali pag. 56
Criteri per la definizione del giudizio sintetico pag. 57
Criteri per l’attribuzione dei livelli di competenza pag. 57
Criteri per l’espressione del giudizio relativo
al comportamento pag. 58
Griglia comune di osservazione del processo
di apprendimento pag. 59
Griglia comune di osservazione del processo di apprendimento degli
alunni BES pag 60
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO pag. 61
Indicatori di riferimento per le valutazioni periodiche pag. 62
Criteri per la Valutazione delle prove di verifica pag. 63
Scrutini finali pag. 64
Griglia di osservazione del Comportamento pag. 65
Esami pag. 67
SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO pag. 68
Verifica e Valutazione pag. 68
Criteri per la valutazione delle prove di verifica pag. 70
Scrutini finali pag. 71
Credito Scolastico pag. 73
Criteri per l’attribuzione del Credito Scolastico pag. 73
Esame di stato pag. 74
Griglie di Valutazione del rendimento scolastico
e del comportamento pag. 76
PROVE INVALSI pag. 80
Autovalutazione d’Istituto pag. 80
Valutazione e autoanalisi pag. 81
CAPITOLO VII ATTIVITA’ E SERVIZI A SOSTEGNO DELLO STUDENTE
Attività di sostegno, recupero e prevenzione del debito scolastico
Scuola secondaria di I grado pag. 82
Scuola secondaria di II grado pag. 82
Sostegno e integrazione di alunni diversamente abili, alunni con DSA o BES 83
Integrazione e inclusione pag. 83
CAPITOLO VIII AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 84
Attivita’ di accoglienza pag. 84
4
attività di orientamento scolastico e professionale pag. 84
aggiornamento e formazione pag. 85
Progetti- POTENZIAMENTO ORGANICO pag. 85
Progetti attuati nei vari ordini di scuola
Scuola dell’infanzia pag. 86
Scuola primaria pag. 86
Scuola secondaria di primo grado pag. 87
Scuola secondaria di secondo grado pag. 88
Progetti Verticali pag. 89
Visite guidate
Scuola dell’infanzia pag. 90
Scuola primaria pag. 90
Scuola secondaria di primo grado pag. 91
Scuola secondaria di secondo grado pag. 91
ALLEGATI
Progetti (agli atti della scuola per la visione)
Patto di corresponsabilità
Linee guida e protocolli per l’inclusione
Piano annuale di inclusione a.s.2015/2016
Regolamento d’Istituto e allegati
Organigramma incarichi di sicurezza
5
DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO
CIAMPOLI SPAVENTA
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO
SEDE CENTRALE
Via Ciampoli, n. 2
66041 Atessa (CH)
Dal mese di ottobre 2015, causa lavori di messa in
sicurezza dell’edificio della scuola secondaria di primo
grado di Atessa, la sede centrale è situata in via della
Stazione n. 9 – 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 865453/0872865696
Fax 0872 866596
Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico
Venerdì dalle ore 12.00 alle ore 14.00
previo appuntamento
Spaventa martedì dalle ore 12.00 alle ore 14.00
previo appuntamento
Orario di ricevimento del collaboratore vicario del
Dirigente scolastico
Lunedì e giovedì dalle 11.00 alle 13.00
Previo appuntamento
Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico
Tutti i giorni dalle 11.30 alle 13.00
Lunedì pomeriggio dalle 15.30 alle 17.00
E-mail Segreteria Istituto
Sito web
www.omnicomprensivoatessa.gov.it
Scuola dell’Infanzia
Rione meridionale
Via Lugi Cinalli, 17 - 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 850487
Fax 0872 362164
Piana La Fara
Via del Sangro, 17 - 66041 Atessa (CH)
Tel./Fax 0872 895204
San Luca
Via San Luca, 60/B - 66041 Atessa (CH)
Tel./Fax 0872 897497
C.da Aia Santa Maria, 76 - 66041 Atessa (CH)
6
Aia Santa Maria Rocconi
Tel./Fax 0872 850480
Fonte Cicala
Via D. Ciampoli, 4 - 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 866406
Scuola Primaria
Monte San Silvestro
Via Ennio Flaiano, 12 - 66041 Atessa (CH)
Tel./Fax 0872 895205
3881299001
Piana La Fara
Via Del Sangro, 15 - 66041 Atessa (CH)
Tel./Fax 0872 888475
Capoluogo
Via Luigi Cinalli, 9 - 66041 Atessa (CH)
Tel./Fax 0872 866223
Rione Santa Maria
Via D. Ciampoli,8/A - 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 850483
Scuole secondarie di primo grado
Sede di Atessa
Via Ciampoli, n. 2 - 66041 Atessa (CH)
Tel.0872 865453
Fax 0872 866596
Sede di Montemarcone
Via Flaiano, 14 - 66041 Atessa (CH)
Tel./Fax 0872 897981
Scuola secondaria di secondo grado Istituto Tecnico Economico
Liceo Scientifico
Liceo Scientifico Scienze Applicate
Istituto Professionale Servizi Socio Sanitario
Via Della Stazione, n.9, 66041 Atessa (CH)
Tel. 0872 865696
Fax 0872 850325
7
ALUNNI PER PLESSO
INFANZIA
PLESSO ALUNNI SEZIONI
FONTE CICALA 75 3
RIONE MERIDIONALE 50 2
AIA SANTA MARIA 31 2
SAN LUCA 74 3
PIANA LA FARA 26 1
totale infanzia 256 11
SCUOLE PRIMARIE
PLESSO ALUNNI CLASSI
CAPOLUOGO 155 9
RIONE SANTA MARIA 147 7
MONTE SAN SILVESTRO 140 9
PIANA LA FARA 66 5
totale primaria 508 30
SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO
PLESSO ALUNNI CLASSI
ATESSA 217 10
MONTEMARCONE 97 5
totale primaria 314 15
SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO PLESSO “S.SPAVENTA”
INDIRIZZO ALUNNI CLASSI
ITE 145 7
LS 108 5
LS SA 53 3
IPSS 57 3
totale primaria 363 18
Totale alunni n. 1441
8
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Premessa
Il Piano dell’offerta formativa (POF) è il documento con cui la scuola si definisce nei confronti delle
famiglie, degli studenti e della realtà locale.
Rappresenta l’identità culturale dell’istituzione scolastica, in quanto contiene tutto ciò che essa vuole
realizzare, utilizzando l’insieme delle risorse umane, professionali, territoriali, tecnologiche ed
economiche a disposizione, valorizzandole al massimo, per creare rapporti interni costruttivi e capaci di
interagire con la realtà esterna.
In tale ottica, si configura come uno strumento flessibile, trasparente, aperto, soggetto ad eventuali
modifiche ed aggiornamenti per meglio rispondere alle richieste del sistema formativo ed
organizzativo della scuola.
Il POF viene deliberato e reso operativo dal Collegio dei Docenti sulla base delle risultanze del RAV
e viene, inoltre, verificato attraverso un processo di autovalutazione interna, in itinere e a conclusione di
ogni anno scolastico.
Il Piano Il Piano dell’offerta formativa vuole garantire la risposta adeguata alle sempre nuove esigenze della
scuola ed è espressione della identità culturale e progettuale dell’Istituto stesso. Identità che si configura
nella flessibilità dell’organizzazione; nelle scelte didattiche innovative e al passo con le riforme;
nella collegialità realizzata anche attraverso le forme di partecipazione dei docenti a dipartimenti e a
gruppi di lavoro; nella responsabilità relativa alla fattibilità della progettazione, ai processi
decisionali, alla trasparenza ed alla produzione e diffusione della documentazione, anche attraverso il
web; nella integrazione riconducibile alla coerenza progettuale ed alla relazione costruttiva e
funzionale della scuola con il territorio, con il quale l’Istituto interagisce, attraverso Protocolli di intesa,
Convenzioni, Accordi di programma e di rete stipulati con gli Enti locali, altre scuole, Università,
istituzioni varie.
Il Piano elaborato dall’Istituto Omnicomprensivo “Ciampoli - Spaventa” è in linea con le finalità
imprescindibili dell’educazione e della formazione degli alunni, mediante la conoscenza della pluralità
dei linguaggi, di cui è variegata la società attuale. Esso è, infatti, connotato dall’ ampliamento
dell’offerta formativa, dalla personalizzazione dell’insegnamento e dall’inclusione degli allievi con
bisogni educativi speciali attraverso la valorizzazione delle intelligenze multiple. Si pone come finalità
la formazione di persone critiche ed autonome, capaci di operare scelte consapevoli nel rispetto degli
altri ed avendo come obiettivo il bene comune, mediante un percorso unitario integrato che si snoda fra i
diversi ordini di scuola.
Tale percorso è favorito dalla realizzazione di progetti educativo – didattici finalizzati allo sviluppo
di atteggiamenti positivi, creativi e critici mediante la conoscenza e l’uso dei diversi linguaggi, che
offrono a ciascuno la possibilità di esprimere le proprie potenzialità e competenze in un contesto di
crescita globale ed armonico.
9
CAPITOLO I
STORIA E CONTESTO
DUE STORIE UNA SCUOLA
IL “CIAMPOLI- SPAVENTA”
LA STORIA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO “D. CIAMPOLI”
A partire dall’anno scolastico 2012-2013, infatti, per via del dimensionamento della rete scolastica
disposto con delibere della Giunta Regionale n. 954 del 29.12.2011 e n.999 del 30.12.2013 , l’istituto
Comprensivo “D. Ciampoli” ha accorpato il Circolo didattico di Atessa, che comprendeva vari plessi
di Scuola dell’Infanzia e di Scuola Primaria, dislocati sul territorio, e successivamente l’Istituto
Superiore “S. Spaventa” di Atessa. Con la recente riforma della scuola esso assume la denominazione di
Istituto Omnicomprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo e secondo grado
Statale “Ciampoli – Spaventa”.
L’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Statale
“Domenico Ciampoli” è il risultato di alcune trasformazioni avvenute dopo il 12 ottobre 1944, quando
ad Atessa nasce la Scuola Media Statale che, nel 1949 viene intitolata alla figura dell’illustre
concittadino Domenico Ciampoli.
La Scuola Media Statale “Ciampoli”, che comprendeva le sezioni staccate di Bomba, Casalanguida e
Montemarcone, in seguito al dimensionamento delle scuole nel gennaio 1999, diviene “Istituto
Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media”, conservando la sola sezione staccata di scuola
media di Montemarcone e inglobando la Scuola Materna di Fonte Cicala e la Scuola Elementare di
Rione Santa Maria.
LA STORIA DELL’ ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “S. SPAVENTA”
Atessa, il cui territorio è il più esteso fra tutti i comuni della provincia di Chieti, a partire dagli anni
settanta ha vissuto un intenso sviluppo economico, legato alla nascita di piccole, medie e grandi
industrie, nonché ad imprese che forniscono servizi. A questa trasformazione della struttura economica
corrisponde, allo stesso tempo, un cambiamento culturale e sociale, influenzato anche dall’evoluzione
tecnologica, dai mass – media, dall’intensificarsi del dibattito culturale nell’ambito sociale e nelle
istituzioni. In tale contesto, ricco di potenzialità, nell’anno scolastico 1960-61, nasce l’Istituto Tecnico
Commerciale ad indirizzo amministrativo come sezione staccata dell’Istituto Commerciale Statale di
Lanciano. Il costante aumento delle iscrizioni permette, nell’anno scolastico 1971-72, di ottenere
l’autonomia amministrativa. Successivamente, negli anni 1972-73, viene aggregata la sezione staccata
dell’Istituto Commerciale di Casalbordino fino al Iº settembre 1994.
Dobbiamo arrivare all’anno scolastico 1994-95, quando questo Istituto, acquisendo l’autonomia dalla
sede centrale di Lanciano, viene aggregato all’Istituto Tecnico Commerciale “S. Spaventa” già presente
ad Atessa..
A causa della mutata e più articolata fisionomia sociale e culturale venutasi a delineare nel territorio
atessano, per soddisfare i nuovi bisogni e le ulteriori richieste di formazione, è istituita, dall’anno
scolastico 2005-06, presso la medesima sede dell’Istituto Superiore “S. Spaventa”, una sezione di Liceo
Scientifico. Con l’introduzione del nuovo indirizzo, l’Istituto può rispondere a molteplici esigenze:
corrispondere alle aspettative di un’utenza sempre più esigente attraverso un’offerta formativa
più ampia ed articolata di quella precedente;
incentivare gli studi in campo scientifico e tecnologico;
10
assicurare una maggiore utilizzazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
potenziare l’apprendimento delle lingue straniere;
valorizzare scambi di esperienze e di collaborazioni tra i diversi indirizzi e percorsi;
creare continuità culturale, suscitando interessi e valorizzando le doti naturali dei giovani, per
far sì che scelgano i percorsi formativi più adatti a conciliare le vocazioni personali e le
possibilità occupazionali, riuscendo a costruire i propri progetti di vita e di lavoro.
Dall’anno scolastico 2012/13 l’offerta formativa dell’Istituto è stata ampliata con l’introduzione del
Liceo Scientifico- opzione Scienze Applicate, opportunità che garantisce un maggiore apporto di
stimoli e competenze all’intero Istituto e tiene conto delle risorse e delle esigenze legate al territorio.
Dall’ anno scolastico 2013 - 2014 l’introduzione dell’Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari
ha ulteriormente ampliato l’Offerta Formativa, cogliendo criticamente i mutamenti culturali, sociali,
economici del territorio di appartenenza e soddisfacendo l’evoluzione dei relativi bisogni rilevati. In
seguito alla riforma che ha investito la scuola superiore, gli Istituti presenti nella nostra scuola sono
stati riordinati in relazione al proprio assetto e potenziati secondo le norme contenute nei relativi
regolamenti a partire dalle classi prime.
Tutte le innovazioni che nel corso del tempo hanno coinvolto l’Istituto Statale di Istruzione Superiore
“S. Spaventa” dimostrano quanto questa scuola non sia una realtà statica, ma dinamica, avendo una
naturale propensione per la ricerca del nuovo, con il preciso e puntuale intento di realizzare una
strategia del momento formativo che si ponga in relazione e risponda alle esigenze dello sviluppo e del
progresso della società, attenta, per vocazione, ai bisogni individuali e sociali.
L'Istituto Statale di Istruzione Superiore "Silvio Spaventa", ubicato in un edificio di nuova costruzione
modernamente attrezzato, si presenta come una scuola inserita nella realtà locale, consapevolmente
aperta ai nuovi modelli di istruzione che consentono di alternare momenti di formazione a momenti di
lavoro, di svago, di impegno sociale ed in grado di affrontare in maniera tempestiva e competente i
cambiamenti di una realtà in continua evoluzione.
11
IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
Negli ultimi decenni, sul nostro territorio, sono avvenute trasformazioni profonde che vanno ad
intrecciarsi con le trasformazioni generali determinate dalle innovazioni tecnologiche e dal fenomeno
della cosiddetta “globalizzazione”. A questi due principali fattori di cambiamento se ne aggiungono
altri, quali l’aumento dell’età media della popolazione, il crescente flusso migratorio, l’aumento del
livello di disoccupazione (associato agli anni della crisi attuale) con il rischio di emarginazione sociale.
In questo quadro, le Istituzioni sono impegnate ad individuare e ad assicurare ai cittadini di domani le
nuove competenze necessarie per operare in una società della comunicazione digitale basata sempre più
su una conoscenza competitiva e dinamica del mondo.
Il vasto territorio nel quale opera la nostra scuola si presenta variegato e complesso, con specificità
culturali e sociali di grande valenza. Pregevoli sono le testimonianze storiche del passato che, insieme
alle scoperte archeologiche più recenti, danno lustro al paese e ne arricchiscono la storia. La presenza di
chiese e conventi, intra ed extra moenia, i musei, la biblioteca, gli altri centri di interesse culturale e le
varie associazioni operanti sul nostro territorio costituiscono l’identità culturale del nostro paese e della
memoria collettiva; essi, inoltre, unitamente alle strutture ricreative e ricettive presenti, offrono ai
cittadini la possibilità di vivere momenti di aggregazione, di svago, di sport e movimento, secondo i
moderni stili di vita.
La conformazione del territorio ha influenzato in maniera rilevante la distribuzione demografica e le
attività lavorative. Il diffondersi delle industrie, nella zona pedecollinare, ha prodotto una notevole
trasformazione nel contesto socio-economico: nel giro di pochi decenni, si è infatti passati da
un’economia prevalentemente agricola ad uno sviluppo industriale largamente diffuso, con consistenti
vantaggi economici per le famiglie.
L’accresciuto benessere economico, tuttavia, non è sempre accompagnato da un innalzamento del
livello socio-culturale delle nuove generazioni con conseguenti problemi di ordine sociale e culturale.
Problemi ancor più complessi se si considera la crisi economica internazionale e il crescente
fenomeno immigratorio, che ha determinato l’introduzione nel territorio di nuclei familiari sempre più
consistenti, provenienti non solo dalle regioni limitrofe, quali la Campania e la Puglia, ma anche dai
paesi dell’Est europeo e del Nord Africa. In questo contesto la scuola è chiamata, più di ogni altra
istituzione, a rivolgere profonda attenzione a ciò che accade, per essere in grado di attuare
adeguatamente l’accoglienza e l’integrazione sociale e culturale di tutti gli alunni. Va inoltre rilevato
che, pur essendo cresciuto il livello di scolarizzazione delle famiglie, molti ragazzi mostrano difficoltà
nell’impegno riflessivo, nell’attenzione e nell’ascolto, anche a causa di una limitata presenza a casa dei
genitori stessi, impegnati nel lavoro quasi a tempo pieno e spesso separati, e di un uso poco funzionale
degli strumenti elettronici e multimediali con ricadute negative sulla capacità di riflessione e/o di
concentrazione.
CONDIZIONI AMBIENTALI
E SICUREZZA NELLA SCUOLA
In merito alle certificazioni e alla sicurezza degli edifici e al superamento delle barriere
architettoniche, la situazione non è uniforme: le strutture dell’ex Comprensivo (per un totale di 11
plessi) non possiedono alcuna certificazione relativamente all’agibilità e antincendio e sono
parzialmente adeguate.
L’edificio della Scuola secondaria di II grado possiede in modo parziale le certificazioni, ma manca
soprattutto la certificazione relativa all’antincendio.
Ciò nonostante, nell’ambito della sicurezza, l’Istituto, nel rispettare il dettato normativo del D. L.
81/08 e successive integrazioni e modifiche, si adopera per diffondere e radicare negli allievi e negli
12
operatori scolastici la cultura della prevenzione. Viene elaborato un piano di evacuazione che
pianifica le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e
sicuro di tutti dagli edifici e assegna al personale scolastico compiti specifici di controllo e di intervento.
Il Dirigente Scolastico designa le figure sensibili che sono chiamate a svolgere specifiche funzioni di
prevenzione e gestione dell’emergenza. L’Istituto aveva in precedenza redatto il “Documento per la
valutazione dei rischi” in data 23/10/2000, aggiornato nel corso degli anni con ultima revisione
nell’anno scolastico 2013-2014, per la progressiva messa a norma degli impianti e per l’adeguamento
delle strutture, attivandosi a rappresentare all’Amministrazione Comunale le carenze che le sedi
dell’Istituto evidenziavano, anche attraverso incontri periodici con il Responsabile della “Sicurezza,
Prevenzione e Protezione” e l’Amministrazione stessa. Nell’a.s. 2014/15 sono state messe in sicurezza
sotto il profilo antisismico le strutture della scuola primaria e secondaria di primo grado di
Montemarcone.
Nel corrente a.s. è in fase di revisione il documento per la valutazione dei rischi anche perché
inizieranno i lavori di adeguamento strutturale dell’edificio che ospita la scuola secondaria di primo
grado di Atessa.
Nelle scuole di primo e secondo grado inizieranno, senza oneri aggiuntivi, attività di formazione
rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso.
SPAZI E MEZZI
Scuola dell’Infanzia Tutti e cinque i plessi dispongono di un atrio e di un ampio salone. Le aule adibite ai laboratori sono tre
per Aia Santa Maria e una per Rione Meridionale e Fonte Cicala. Tutte hanno il refettorio. L’aula per
l’attività motoria è presente nel plesso di Rione Meridionale e in quello di Aia Santa Maria .Tutte
utilizzano mezzi multimediali ed hanno spazi esterni fruibili, eccetto Fonte Cicala e Rione Meridionale.
Scuola Primaria Dispone di laboratorio multimediale, lavagna interattiva multimediale (LIM) (tutti i plessi), atrio (tutti i
plessi), laboratorio scientifico (Atessa Capoluogo), laboratorio teatrale (Atessa Capoluogo), aula docenti
(Atessa Capoluogo), palestra (Atessa Capoluogo, Monte San Silvestro), mensa (tutti i plessi), cortile o
giardino per attività motoria (Rione Santa Maria, Piana La Fara).
Scuola Secondaria di primo grado Atessa Dispone di una palestra comunale con spazio esterno per attività sportive, di una sala degli insegnanti e
di un’aula di sostegno. Da qualche anno, la scuola è provvista anche di un moderno laboratorio
linguistico che, oltre ad offrire ampie possibilità di approccio didattico per le lingue straniere, dispone di
molteplici funzioni multimediali che ne consentono l’utilizzo in tutti gli ambiti disciplinari. La scuola è
dotata, inoltre, di diverse LIM a disposizione delle classi.
Scuola Secondaria di primo grado Montemarcone Dispone di una palestra, di un laboratorio di informatica, di un’aula riservata per l’insegnamento
individualizzato, per le attività di tecnologia e di arte e immagine e di due lavagne interattive
multimediali.
Scuola Secondaria di secondo grado Atessa La scuola è ubicata in un edificio di nuova costruzione ed è stata “inaugurata” nel mese di aprile ’98. La
struttura si presenta accogliente, luminosa, con corridoi ampi ed aule spaziose. E’ dotata delle seguenti
strutture: 20 aule didattiche, tutte insonorizzate; aula magna, ampia struttura con 200 posti a sedere, un
maxischermo, videoproiettore e impianto di diffusione sonoro; laboratorio multimediale dotato di 20
13
postazioni tutte fornite di PC dell’ultima generazione potenti e veloci, tutti collegati ad Internet, utili
alla realizzazione di progetti didattici innovativi e di particolare significato; 2 laboratori di Informatica,
entrambi dotati di PC che supportano programmi complessi sia di word processor che di contabilità;
tutti i computer sono collegati in rete con accesso a Internet; laboratorio di Fisica e Chimica; laboratorio
linguistico formato da 30 postazioni-alunno. Ogni postazione è dotata di video, registratore, cuffie e
collegamento satellitare; biblioteca; palestra di 630 mq. LIM (Lavagna interattiva multimediale)
La scuola, essendo di recente costruzione, ha recepito tutta la normativa vigente per quanto riguarda
l’abbattimento delle barriere architettoniche. Pertanto, è idonea ad accogliere ragazzi diversamente abili.
RAPPORTI TRA L’ISTITUTO
E IL TERRITORIO
Accordi con l’Amministrazione
comunale
Funzionamento della scuola
Finanziamenti per attività che qualificano il
servizio scolastico
Rapporti di collaborazione
Arma dei Carabinieri
Vigili del fuoco
Protezione Civile
Associazioni culturali
Cooperative
ASL
Organizzazioni di categoria
(CONFINDUSTRIA…..)
Associazioni sportive
BCC Sangro Teatina Atessa
Ambiente e industria
Pro loco
Teatro
Museo
Associazioni ambientaliste
Stage conoscitivi
Alternanza scuola lavoro
Accordi e convenzioni
Università per tirocinio formativo
Scuole in rete
Corsi di aggiornamento
Biblioteca
BPER Banca popolare dell’Emilia Romagna
Enti e/o istituzioni deputate alla formazione
14
CAPITOLO II
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa ROSINA CARTA
COLLABORATORI
Collaboratori del Dirigente
Prof.ssa Anna Rucci
Primo collaboratore
dell’Istituto
Prof. Antonio Zizi
Secondo collaboratore del
Dirigente scolastico
Responsabili Di Plesso
(Scuola dell’Infanzia)
Pesce Istria Maria
Referente Scuola Dell’ infanzia
Rosalina Piergiovanni
Daniela D’Ippolito
Maria Istria Pesce
Maria Rosaria Sciubba
Domenica Tucci
Daniela D’Ippolito
Maria Istria Pesce
Maria Rosaria Sciubba
San Luca
Fonte Cicala
Rione Meridionale
Piana La Fara
Aia Santa Maria
Fonte Cicala
Rione Meridionale
Piana La Fara
Responsabili di plesso
(Scuola Primaria)
Filomena Bomba Referente scuola Primaria
Assunta Di Francesco Piana La Fara
Giovanna Petrullo Rossi Atessa Capoluogo
Giuseppina Carozza Rione Santa Maria
Filomena Bomba Monte San Silvestro
Responsabili di plesso
(Scuola secondaria di primo
grado)
Anna Rucci Referente per la scuola
secondaria di primo grado
Anna Rucci Sede di Atessa
Clara Montefalcone Sede di Montemarcone
Referente per la scuola
secondaria di secondo
grado
Mariangela Menna Responsabile ITE
Fulvio Guglielmi Responsabile Liceo Scientifico
Gianpaolo Rosati
Responsabile Socio Sanitario
Funzioni Strumentali al
piano dell’offerta formativa
Di Nella Maria Rosa
AREA 1 : Gestione del piano
dell’offerta formativa e
coordinamento gruppo PTOF
Raffaella Tozzi
Mery Gallucci
AREA 2: Valutazione degli
apprendimenti degli alunni e
supporto al lavoro dei docenti
Sara Iachini
Maria Travaglini
Maria Angelucci
AREA 4: Continuità educativa
e orientamento scolastico
15
Dipartimenti disciplinari
Membri del dipartimento
Linguistico
(lingua italiana, storia,
geografia, approfondimento)
Tutti i docenti dell’istituto
dell’area in oggetto
Lingue straniere
(Lingua inglese, lingua
francese, lingua spagnola)
Tutti i docenti dell’istituto
dell’area in oggetto
Scientifico tecnologico
(matematica, scienze,
tecnologia, informatica, fisica)
Tutti i docenti dell’istituto
dell’area in oggetto
Altri linguaggi espressivi
(arte e immagine, musica,
religione, scienze motorie)
Tutti i docenti dell’istituto
dell’area in oggetto
Economico aziendale
(Economia aziendale, diritto,
economia, scienze delle
finanze
Tutti i docenti dell’istituto
dell’area in oggetto
Sostegno
(docenti di sostegno)
Tutti i docenti di sostegno
dell’istituto
Gruppi di lavoro
Di Pretoro Maria Rita
Picciotti Anna
Tucci Rosanna
Tobianchi Anna Maria
Fattore Chiara Gemma
D’Amato Ermelinda
Tano Paola
Gruppo di lavoro per la
gestione del POF 2015/16,
elaborazione e stesura del
PTOF
Ciccarelli Elena
Iachini Sara
Fidelibus Adele
Musacchio Maria Luisa
Carunchio Maria Lucia
Cinquina Maria Pia
Travaglini Maria
Angelucci Maria
Talone Graziella
Renzi Antonella
Felice Anna Maria
De Iuliis Teodora
Varrenti Manuela
Gruppo di lavoro Continuità e
orientamento
Tozzi Raffaella
Cericola Marilena
Menna Mariangela
Pesce Maria Istria
Gallucci Mery
Rucci Anna
Tucci Rosanna
Di Nella Maria Rosa
Tenaglia Elena
Bomba Filomena
Pellicciotta Elena
Nucleo di autovalutazione
d’Istituto
Carunchio Maria Lucia
De Grandis Carmela
Un genitore: Sebastiano Pizzi
Commissione elettorale
16
Scuola primaria: docente di
sostegno e docente del team di
classe
Scuola dell’Infanzia: docente della
sezione di appartenenza
dell’alunno e docente di sostegno
Scuola Secondaria di primo e
secondo grado: coordinatore di
classe, il/i docente/i di sostegno
della classe
Rosati Gianpaolo
Zizi Antonio
Il gruppo sarà coadiuvato dal
Neuropsichiatra, dalle assistenti
amministrative e dai genitori
Gruppo H
Di Giulio Katia
Guglielmi Fulvio
Tano Sara
Talone Graziella
Castelfranco Pia
De Palma Nicoletta
Zizi Antonio
Montefalcone Clara
Di Francesco Assunta
Carozza Giuseppina
Petrullo Rossi Giovanna
Bomba Filomena
Braccia Marinella
Felice Anna Maria
Di Nella Maria Rosa
Un rappresentante dei genitori e un
rappresentante neuropsichiatra
ASL
Gruppo GLI
Responsabili di settori specifici
Sulpizio Camilla Antonietta
Scuola secondaria di primo
grado/scuola primaria e infanzia
Castelfranco Pia
Scuola secondaria di secondo grado
Organizzazione visite e viaggi
di istruzione
Tobianchi Anna Maria
Scuola Primaria
Menna Maria Domenica
Scuola secondaria di primo grado
De Simone Fiorella
Scuola secondaria di secondo grado
Educazione alla salute
Carunchio Maria Lucia Educazione alla legalità
Petrullo Rossi Giovanna Educazione stradale Tenaglia Maria Elena
Scuola primaria Tano Paola
Scuola secondaria di primo grado
Ruffo Eutimio Tarzia
Scuola secondaria di secondo grado
Registro elettronico
Pili Claudia
Scuola secondaria di primo grado
Lisanti Rosa Maria
Scuola secondaria di secondo grado
Laboratorio linguistico
17
Bomba Filomena
Carozza Giuseppina
Tenaglia Maria Elena
Scuola Primaria
Tozzi Raffaella
Scuola secondaria di primo grado
Montemarcone Pellicciotta Elena Scuola secondaria di secondo
grado
Laboratorio di informatica
Musacchio Maria Luisa Laboratorio scientifico scuola
secondaria di secondo grado
Rossi Franca
Laboratorio trattamento testi
scuola secondaria di secondo
grado Lolli Layla
Scuola secondaria di primo grado
Picciotti Anna
Scuola secondaria di secondo grado
Biblioteca / comodato d’uso
Tenaglia Maria Elena
Scuola primaria e secondaria di primo
grado
Verna Barbara
Scuola secondaria di secondo grado
Invalsi
Docenti:
Castelfranco Pia
Carunchio Maria Lucia
Lizzi Ersilia
Due genitori:
Totaro Ennio
Ciccarelli Elena
Organo di Garanzia
Di Iorio Vincenzo
Scuola secondaria primo grado
Di Biase Lucia
Scuola secondaria di secondo grado
Centro sportivo studentesco
Carozza Giuseppina, Bomba
Filomena, Di Francesco Assunta,
Petrullo Rossi Giovanna
(Scuola primaria) Rucci Anna, Gallucci Mery,
Montefalcone Clara
Secondaria di primo grado
Pachioli Vincenzo, Rosati Gianpaolo
(ITE e IPSS)
De Luca Roberta, Guglielmi Fulvio
(Liceo scientifico)
Commissione orario
Comitato di valutazione: Il Collegio dei docenti si riserva di individuare due docenti come
previsto dalla L. 107/2015. Scuola dell’infanzia Fonte
Cicala Di Guglielmo Miranda Tutor Carbonetti Liliana
Scuola dell’infanzia Antonini Antonio Tutor Di Camillo Laura
Scuola primaria Monte San
Silvestro Arrizza Maria Tutor Bomba Filomena
Scuola primaria Rione Santa
Maria Coia Rita Tutor Liberatore Maria Pia
Scuola primaria Capoluogo Cocchini Giovanna Tutor Di Pasquale Ida
18
Scuola primaria Monte San
Silvestro Di Santo Lidia
Tutor De Laurentis Maria
Domenica
Scuola primaria Rione Santa
Maria Racciatti Gesmina Tutor Ranalli Paola
Scuola secondaria di primo
grado sede di Montemarcone Tano Sara Tutor Cocco Pinelli Antonio
Scuola secondaria di primo
grado sede di Montemarcone Tullio Angela Tutor Iachini Sara
Scuola secondaria di primo
grado sede di Atessa Di Giulio Katia Tutor Tucci Rosanna
Scuola secondaria di secondo
grado Guglielmi Fulvio Tutor Musacchio Marialuisa
Scuola secondaria di secondo
grado Ruffo Tarzia Eutimio Tutor Cericola Marilena
19
COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE A.S. 2015/2016 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
CLASSE SEDE COORDINATORE
I A ATESSA Di Rocco Gabriella
II A ATESSA Paciocco Raffaella
III A ATESSA Tucci Rosanna
I B ATESSA Ciccarelli Elena
II B ATESSA Menna Maria Domenica
III B ATESSA Lolli Layla
I C ATESSA D’Amato Ermelinda
II C ATESSA Lizzi Ersilia
III C ATESSA Gallucci Mery
II D ATESSA Cimini Angela
I A MONTE MARCONE Tozzi Raffaella
II A MONTE MARCONE Montefalcone Clara
III A MONTE MARCONE Iachini Sara
I B MONTE MARCONE Tano Paola
III B MONTE MARCONE Leone Maria Grazia
SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO
CLASSE SCUOLA COORDINATORE
I Scienze applicate Salvatore Cinzia
II Scienze applicate Musacchio Maria Luisa
IV Scienze applicate De Luca Roberta
I Liceo scientifico Ruffo Tarzia Eutimio
III Liceo scientifico Castelfranco Pia
IV Liceo scientifico Picciotti Anna
V A Liceo scientifico Cericola Marilena
V B Liceo scientifico Verna Barbara
I A ITE D’Orazio Paola
II A ITE Cinquina Maria Pia
III A ITE Pellicciotta Elena
IV A ITE Polidori Concetta
V A ITE Di Pretoro Maria Rita
III B ITE Menna Mariangela
IV B ITE Carunchio Maria Lucia
I A IPSS De Felice Angela
II A IPSS Rosati Gianpaolo
III A IPSS Talone Graziella
LE COMPETENZE DEI COORDINATORI
Il coordinatore ha la responsabilità di essere punto di riferimento stabile e continuativo per le diverse
componenti del Consiglio e rappresenta uno degli elementi fondamentali per il funzionamento del
Consiglio stesso e pertanto dovrà:
Promuovere, coordinare, organizzare, in via costante, i rapporti con i colleghi della classe nel
campo della didattica e degli interventi culturali e interdisciplinari;
20
Tenere un collegamento costante con gli altri livelli organizzativi (coordinatori di dipartimento,
collaboratori del Dirigente, DSGA, responsabili dei laboratori, il Dirigente, per i problemi di
carattere logistico, didattico, disciplinare);
Raccogliere e incanalare le richieste provenienti dai colleghi, dagli studenti e dai genitori
(convocazioni, iniziative didattico-culturali da gestire e da organizzare in orario curricolare o
extracurricolare, richieste di corsi di sostegno o recupero, proposte diverse, predisposizione
tabelle di valutazione, progettazione, ecc.);
Raccogliere e tenere ordinata tutta la documentazione concernente l’organizzazione e l’attività
didattica della classe;
Curare, in collaborazione con il referente, l’alternanza scuola –lavoro.
IL COORDINATORE
rispetto al Dirigente e ai docenti:
Indirizza l’attività del Consiglio perché sia coerente con le indicazioni del POF;
Presiede le riunioni del Consiglio dedicate alla programmazione didattica e alla verifica dei
risultati della programmazione stessa;
Segnala al Consiglio ogni sospetta incoerenza;
Segue la continuità del progetto formativo di classe, soprattutto quando ci sono cambiamenti dei
docenti del Consiglio di classe;
Può chiedere la convocazione straordinaria del Consiglio;
Garantisce che le verbalizzazioni delle riunioni del Consiglio siano corrette , chiare ed
esaurienti;
Firma ogni verbale in assenza del Dirigente;
È tenuto informato dai colleghi sull’andamento didattico e comportamentale della classe e di
singoli studenti;
Tiene informato il Dirigente sulla situazione della classe e in particolare sugli studenti che si
caratterizzano come non regolari;
Coordina il lavoro con gli altri consigli di classe (per esempio per progetti specifici trasversali e
verticali);
Cura la comunicazione delle decisioni del consiglio agli studenti e alle famiglie;
Cura l’attuazione delle decisioni assunte dal consiglio;
Cura e controlla tutti gli atti compresa la documentazione relativa alla valutazione bimestrale
(pagellino) e alla valutazione intermedia e finale (scheda di valutazione);
Per le classi quinte cura tutta la documentazione per l’Esame di Stato conclusivo del secondo
ciclo diistruzione;
rispetto agli studenti:
Effettua il controllo mensile delle assenze, degli ingressi in ritardo e delle uscite anticipate
degli studenti e convoca i genitori interessati nel caso si siano verificate situazioni non regolari;
In caso di frequenza irregolare, segnala all’ufficio i nominativi degli alunni interessati;
Coordina i lavori annuali relativi al nuovo Esame di Stato;
Coordina i lavori finalizzati all’INVALSI (solo per le classi interessate);
Cura la comunicazione delle decisioni del Consiglio agli studenti e alle famiglie;
Cura l’attuazione delle decisioni assunte dal Consiglio;
rispetto ai genitori:
Presiede gli incontri con le famiglie e, nella fase collegiale, illustra l’andamento didattico e
comportamentale della classe; richiede la presenza del Dirigente o dei collaboratori se l’ordine
del giorno prevede questioni che presuppongano competenze o responsabilità dirette ;
Presiede le riunioni annuali del Consiglio di classe di insediamento dei nuovi rappresentanti dei
genitori e per l’analisi delle proposte di adozione dei libri di testo;
21
È il primo docente referente per le richieste dei genitori che riguardano l’andamento generale
della classe;
Nel caso di situazioni didattiche caratterizzate da diffuse difficoltà di apprendimento e carenze
di profitto convoca a nome del Consiglio di classe i genitori per un colloquio individuale
riportando ad essi le valutazioni dei docenti;
Cura la comunicazione delle decisioni del Consiglio agli studenti e alle famiglie;
Cura l’attuazione delle decisioni assunte dal Consiglio.
INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
Ai sensi dell’art. 33 del CCNL - Comparto Scuola – 2006 / 2009, il Collegio dei Docenti ha identificato
le funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa, tenendo presenti le aree previste dallo stesso
articolo.Le funzioni strumentali al POF scaturiscono dalle esigenze dell’Istituto emerse alla luce delle
esperienze già fatte e dalle risorse presenti. Le funzioni punteranno a raggiungere finalità e risultati in
rapporto alle aree individuate, in modo più consapevole, responsabile e con disponibilità totale,
costituendo maggiori occasioni di affrontare e risolvere i problemi dell’Istituto, sia all’interno che
all’esterno. Per poter esplicare al meglio i compiti previsti, alcune aree sono ripartite, su richiesta degli
interessati, fra due docenti.
Vengono individuate le seguenti aree:
1. Gestione del Piano dell’offerta formativa 2015/2016 ed elaborazione del PTOF, autovalutazione
2. Valutazione degli apprendimenti degli alunni e sostegno ai docenti
3. Coordinamento e gestione nell’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali, aggiornamento sito
web
4. Continuità educativa e orientamento scolastico
COMPETENZE E REQUISITI NECESSARI PER L'ATTRIBUZIONE DELLE
FUNZIONI STRUMENTALI
Requisiti professionali:
1. esperienze maturate in campi culturali
2. constatazione della disponibilità di tempo, di interesse, di impegno speso negli ambiti della
funzione svolta o da svolgere
3. disponibilità di tempo a permanere nella scuola oltre l'orario di insegnamento
Competenze professionali:
1. esperienze maturate nello svolgimento della funzione
2. attività relative al Piano dell'Offerta Formativa
3. competenze relazionali e comunicative
4. competenze progettuali, organizzative, gestionali
5. capacità di attuare in modo completo i compiti richiesti dalle specifiche aree
Competenze specifiche in rapporto alle aree. VALUTAZIONE Strumenti di valutazione del lavoro svolto dalle funzioni strumentali al POF saranno:
- La relazione redatta da ciascun docente incaricato della funzione
- Il materiale prodotto e acquisito tanto nel lavoro a scuola che nelle attività di formazione
La valutazione espressa sarà finalizzata anche all’eventuale conferma dell’incarico per gli anni
successivi. DURATA Un anno scolastico
22
CAPITOLO III
I CURRICOLI TRAGUARDI FISSATI E RISULTATI ATTESI
All’interno dell’Istituto Omnicomprensivo gli obiettivi formativi dei vari ordini di scuola sono
programmati come traguardi relativi alle aree di sviluppo del bambino e del ragazzo sul piano affettivo,
sociale, intellettuale, comportamentale e cognitivo.
I traguardi sono concepiti nella forma di atteggiamenti, di comportamenti, di abilità da sollecitare e da
promuovere.
Essi riguardano la maturazione dell’identità, la conquista dell’autonomia, lo sviluppo delle competenze
attraverso l’acquisizione di conoscenze, linguaggi e metodologie, l’acquisizione della capacità di
comunicare e stare con gli altri per il progressivo inserimento nella società come protagonista attivo.
La scuola promuove, in un percorso unitario, le opportunità per la formazione integrale dell’alunno
come persona, in un processo di costruzione e di organizzazione di un sapere sempre più ampio e
approfondito.
Gli alunni sono guidati al raggiungimento dei suddetti traguardi e al miglioramento dei risultati,
anche attraverso attività di sostegno, di sviluppo e di recupero, con l’adozione di flessibilità, di
compensazione e di nuove discipline.
Nell’ambito dell’orientamento scolastico ci si attende che l’alunno maturi una coscienza di sé e della
realtà circostante, in vista delle scelte successive.
Mediante l’attività progettuale, i traguardi vanno riferiti alla crescita umana e culturale degli allievi, alla
valorizzazione delle potenzialità, all’arricchimento dei contenuti disciplinari, all’acquisizione
dell’atteggiamento di ricerca, allo sviluppo della creatività in contesti di insegnamento-apprendimento
piacevoli.
23
PROGETTAZIONE CURRICOLARE
SCUOLA PRIMARIA Al fine di costituire gli ambiti disciplinari da attribuire ai vari docenti, si prevede di dedicare ad ogni
disciplina il seguente numero di ore settimanali:
Scuole Primarie Rione S. Maria, Atessa Capoluogo, Piana La Fara (dal lunedì al
venerdì con 2 rientri pomeridiani)
Disciplina Classe 1ª Classe 2ª Classi 3ª, 4ª, 5ª
Italiano 8 ore 7 ore 7 ore
Matematica 7 ore 7 ore 6 ore
Inglese 1 ora 2 ore 3 ore
Tecnologia 1 ora 1 ora 1 ora
Scienze 2 ore 2 ore 2 ore
Storia 2 ore 2 ore 2 ore
Geografia 2 ore 2 ore 2 ore
Arte e immagine 1 ora 1 ora 1 ora
Musica 1 ora 1 ora 1 ora
Scienze motorie e sportive 1 ora 1 ora 1 ora
Religione 2 ore 2 ore 2 ore
Totale monte ore discipline 28 ore 28 ore 28 ore
Mensa 2 ore 2 ore 2 ore
Totale complessivo 30 ore 30 ore 30 ore
Scuola Primaria Monte San Silvestro
(dal lunedì al sabato) Disciplina Classe 1ª Classe 2ª Classi 3ª, 4ª, 5ª
Italiano 9 ore 8 ore 8 ore
Matematica 7 ore 7 ore 7 ore
Inglese 1 ora 2 ore 3 ore
Tecnologia 1 ora 1 ora 1 ora
Scienze 2 ore 2 ore 2 ore
Storia 2 ore 2 ore 2 ore
Geografia 2 ore 2 ore 2 ore
Arte e immagine 1 ora 1 ora 1 ora
Musica 1 ora 1 ora 1 ora
Scienze motorie e sportive 2 ore 2 ore 1 ore
Religione 2 ore 2 ore 2 ore
Totale monte ore disciplinare 30 ore 30 ore 30 ore
Nel rispetto di quanto previsto dalla normativa, l’orario settimanale della Scuola Primaria di Rione S.
Maria, di Atessa Capoluogo e di Piana La Fara comprende il monte ore delle discipline e quelle dedicate
alla mensa. Per la Scuola di Monte San Silvestro il monte ore delle discipline, come riportato in tabella,
è strutturato in 30 ore settimanali.
Le ore a disposizione sono finalizzate alle sostituzioni dei docenti assenti, al recupero e/o al
potenziamento delle diverse abilità, in particolare nelle discipline di italiano e matematica e alle attività
progettuali; esse, inoltre, vengono utilizzate anche per le attività alternative all’ora di Religione
Cattolica per i bambini che non si avvalgono di tale disciplina.
24
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Articolazione settimanale quantitativa delle singole discipline
Italiano, storia, geografia 9
Attività di approfondimento in materie letterarie 1
Inglese 3
Seconda lingua comunitaria: francese/spagnolo 2
Matematica e scienze 6
Tecnologia 2
Musica 2
Arte e immagine 2
Scienze motorie e sportive 2
Religione cattolica
1
Totale ore settimanali 30
A partire dall’anno scolastico 2009/2010, sulla base di quanto previsto dall’articolo 5, comma
1, del D.L. 112/2008, della Legge 133/2008 e del D.P.R. n. 89 del 20/03/2009, l’orario annuale
obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di primo grado è strutturato per tutte le classi in 30 ore
settimanali, ripartite in sei giorni. Non si attuano rientri pomeridiani, tranne che per alcuni progetti
extracurricolari e per la sperimentazione.
Si precisa, inoltre, che la riforma della scuola, abolita la sperimentazione linguistica, ha introdotto per
tutte le classi lo studio della lingua inglese come prima lingua straniera. La seconda lingua
comunitaria adottata dall’Istituto è il francese per tutte le classi della sede centrale di Atessa e lo
spagnolo per la sede di Montemarcone.
25
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
INDIRIZZI DI STUDIO PRESENTI NELL’ISTITUTO:
Settore tecnico:
- Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing
Settore professionale:
- Servizi Socio Sanitari
Licei:
- Liceo Scientifico
- Liceo Scientifico Scienze Applicate
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
PROFILO: Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e
processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e
controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale.
Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per
operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento
organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed
extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;
redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
gestire adempimenti di natura fiscale;
collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
svolgere attività di marketing;
collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza
e marketing.
26
Il Corso Amministrazione Finanza e Marketing è articolato in cinque anni e prevede l’insegnamento
delle materie professionali sin dal primo anno, l’ampliamento delle discipline scientifiche, in particolare
dell’Informatica, e l’insegnamento di due lingue straniere (Inglese e Francese) dalla prima alla quinta
classe.
QUADRO ORARIO
Discipline
ore
1° biennio 2° biennio
5°
anno
1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Seconda lingua comunitaria 3 3 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Scienze integrate (Scienze della
Terra e Biologia) 2 2
Economia aziendale 2 2 6 7 7
Diritto ed economia 2 2
Informatica 2 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività
alternative 1 1 1 1 1
Scienze integrate (Fisica Chimica) 2 2
Geografia 3 3
Diritto 3 3 3
Economia politica 3 2 2
Totale ore 32 32 32 32 32
Sbocchi formativi : possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie
Sbocchi lavorativi: attività impiegatizia presso banche, pubbliche amministrazioni ed imprese private;
possibilità di esercitare la libera professione.
LICEO SCIENTIFICO PROFILO:
“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione
umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica
e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a
maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per
individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle
tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
- aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico
e scientifico;
- comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i
nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli
propri dell’indagine di tipo umanistico;
- saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;
27
- comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della
matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare
nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;
- saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione
di problemi;
- aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali
(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del
laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze
sperimentali;
- essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel
tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione
critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare
quelle più recenti;
- saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.
QUADRO ORARIO
Discipline
ore
1° biennio 2° biennio
5°
anno
1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Lingua e letteratura
italiana
4
4 4 4 4
Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3
Filosofia 3 3 3
Storia e Geografia 3 3
Lingua e cultura
straniera 3 3 3 3 3
Matematica1 5 5 4 4 4
Fisica 2 2 3 3 3
Scienze naturali2 2 2 3 3 3
Disegno e Storia
dell’Arte 2 2 2 2 2
Scienze motorie e
sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o
attività alternative 1 1 1 1 1
Storia 2 2 2
Totale ore 27 27 30 30 30
Sbocchi formativi: possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie.
Sbocchi lavorativi: possibilità di partecipare a concorsi pubblici e privati;
formazione generale utile per l’inserimento nel mondo del lavoro presso enti pubblici e privati.
1 Con Informatica al primo Biennio
2 Biologia, Chimica e Scienze della Terra
28
LICEO SCIENTIFICO
opzione SCIENZE APPLICATE PROFILO:
Il Liceo Scientifico con opzione Scienze Applicate fornisce allo studente competenze particolarmente
avanzate nel campo scientifico–tecnologico, con particolare riferimento alle scienze matematiche,
fisiche, chimiche, biologiche, all’informatica e alle loro applicazioni.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento
comuni, dovranno:
- aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di
laboratorio;
- elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure
sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;
- analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;
- individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici,
matematici, logici, formali, artificiali);
- comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;
- saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di
specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo
scientifico;
- saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.
QUADRO ORARIO
3 Con Informatica al primo Biennio
4 Biologia, Chimica e Scienze della Terra
Discipline
ore
1° biennio 2° biennio 5° anno
1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Lingua e letteratura
italiana
4
4 4 4 4
Lingua e cultura
straniera 3 3 3 3 3
Storia e Geografia 3 3
Storia 2 2 2
Filosofia 2 2 2
Matematica3 5 4 4 4 4
Informatica 2 2 2 2 2
Fisica 2 2 3 3 3
Scienze naturali4 3 4 5 5 5
Disegno e Storia
dell’Arte 2 2 2 2 2
Scienze motorie e
sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o
attività alternative 1 1 1 1 1
Totale ore 27 27 30 30 30
29
Sbocchi formativi: possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie.
Sbocchi lavorativi: possibilità di partecipare a concorsi pubblici e privati;
formazione generale utile per l’inserimento nel mondo del lavoro presso enti pubblici e privati.
ISTITUTO PROFESSIONALE
PROFILO:
Gli studenti a conclusione del percorso di studio saranno in grado di :
collaborare alla gestione di progetti di un’impresa sociale;
essere esperto di igiene, di alimentazione e di sicurezza al fine di promuovere un corretto stile di
vita delle persone;
essere esperto di tecniche di animazione sociale;
essere esperto nella tutela della persona con disabilità ed il suo nucleo familiare;
essere capace di promuovere reti di supporto all’inclusione sociale;
acquisire capacità di gestione dell’impresa socio-sanitaria.
Strutturazione del percorso formativo:
Il Corso Servizi Socio-Sanitari è articolato in cinque anni ed è caratterizzato dallo studio di quelle
discipline che consentono di acquisire le competenze specifiche per poter agire con autonomia e
responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e la altre figure
professionali coinvolte nei processi di lavoro.
QUADRO ORARIO
Discipline
ore
1° biennio 2° biennio 5° anno
1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Seconda lingua comunitaria 2 2 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2
Diritto ed economia 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Scienze integrate (Chimica) 2
Scienze integrate (Fisica) 2
Scienze Umane e Sociali 4 4
Storia dell’arte ed espressioni grafiche 2
Educazione musicale 2
Metodologie operative 2 2 3
Igiene e cultura medico-sanitario 4 4 4
Psicologia generale ed applicata 4 5 5
Diritto e pratica commerciale,
legislazione socio-sanitaria 3 3 3
Tecnica amministrativa ed economia
sociale 2 2
Geografia 1
30
Totale ore 32 33 32 32 32
Sbocchi formativi : possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie
Sbocchi lavorativi: attività impiegatizia nelle pubbliche amministrazioni ed imprese private;
possibilità di esercitare la libera professione; lavorare in studi medici; lavorare in strutture residenziali;
essere impiegato in cooperative sociali.
31
CAPITOLO IV
PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
PREMESSA
La struttura organizzativa che caratterizza l’Istituto Omnicomprensivo “ Ciampoli - Spaventa” attua da
diversi anni la sperimentazione dei vari aspetti organizzativi in funzione dell’autonomia. La
progettazione e la realizzazione degli stessi vengono affidate ai dipartimenti, gruppi di lavoro e figure
individuali, anche in rapporto alle funzioni strumentali al POF.
L’organizzazione dell’offerta formativa riguarda i seguenti aspetti della vita dell’Istituto:
Calendario scolastico
Orario settimanale
Flessibilità dell’orario scolastico
Flessibilità del gruppo classe e sezione
Funzionamento dei consigli di intersezione, interclasse e classe
Funzionamento della mensa
Trasporto alunni
Rapporti scuola-famiglia
Utilizzazione di spazi e mezzi
CALENDARIO SCOLASTICO
Secondo le disposizioni normative che consentono alle istituzioni scolastiche di
anticipare la riapertura delle scuole di alcuni giorni per l’attuazione del
curricolo, l’Istituto ha deliberato di usufruire dell’anticipo della data di inizio
delle lezioni solo per l’ITE e l’IPSS.
Scuola dell’Infanzia 14 settembre 2015 30 giugno 2016
Scuola Primaria 14 settembre 2015 07 giugno 2016
Scuola Secondaria di 1°grado 14 settembre 2015 07 giugno 2016
Scuola secondaria di 2°grado Liceo Scientifico 14 settembre 2015 07 giugno 2016
ITE/ IPSS 7 settembre 2015 07 giugno 2016
Scuola Secondaria di primo grado 12 settembre 2013 -11 giugno 2014
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ORARIO SETTIMANALE
L'orario delle lezioni è formulato dal Dirigente in base all'art. 396 del D.L.vo n. 294 del 16.4.1994 e
tiene presenti i criteri generali di seguito riportati. L’orario delle lezioni sarà organizzato avendo come
fine principale la creazione delle condizioni migliori per favorire l’apprendimento e l’attività educativa.
Esso pertanto privilegerà il criterio della didatticità, al quale tutti gli altri saranno subordinati. In tale
ambito, e tenuto conto anche delle limitazioni imposte dal frazionamento dell’orario di servizio di
alcuni docenti in più scuole, si terranno presenti le seguenti proposte stabilite dal Collegio dei docenti:
l’orario delle lezioni deve essere coerente con le esigenze esplicitate nel POF;
le attività didattiche degli alunni devono essere ripartite in modo equilibrato, sia nell’arco della
singola giornata, sia nel contesto dell’intera settimana, con alternanza tra le attività teoriche e quelle
espressivo – motorie;
l’orario settimanale della scuola secondaria, se possibile, non deve prevedere nello stesso giorno lo
svolgimento di entrambe le lingue comunitarie;
l’orario settimanale dei singoli docenti deve essere ripartito in modo equo;
ogni docente della scuola secondaria, se possibile, entrerà una volta alla seconda unità oraria e
uscirà almeno una volta un’ora prima del termine delle lezioni;
l’orario relativo ai laboratori e alle cosiddette aule speciali “ musica, lab. Linguistico, lab.
Informatica, palestra” sarà formulato in modo da favorire la massima flessibilità e l’utilizzo di tutti i
docenti che ne abbiano necessità
Orario Scuola dell’Infanzia
È strutturato in 40 ore settimanali ripartite in otto ore giornaliere per cinque giorni con il servizio di
mensa, escluso il sabato.
Orario Scuola Primaria Sulla base di quanto previsto dall’articolo 4, comma 4, lettera b) del D.L. 112/2008 e della legge
133/2008, l’orario settimanale è articolato secondo la tabella riportata a pag. 30 per un totale di 30 ore in
tutte le classi. Essendo adottata la settimana corta dal lunedì al venerdì, ad eccezione della primaria di
Monte San Silvestro, sono previsti rientri il lunedì e il mercoledì con servizio mensa.
Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario:
RIONE MERIDIONALE- AIA SANTA MARIA- ROCCONI – PIANA LA
FARA- SAN LUCA - FONTE CICALA
Inizio lezioni: dalle ore 8,00 alle ore 16,00
Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario:
CAPOLUOGO Inizio lezioni: ore 8,05 martedì, giovedì e venerdì
8,05 lunedì e mercoledì
Termine: ore 13,05 martedì, giovedì e venerdì
ore 15,35 lunedì e mercoledì – mensa dalle ore 12,35 alle 13,35
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Sulla base di quanto previsto dall’articolo 4, comma 4, lettera b) del D.L. 112/2008 e della legge
133/2008, l’orario settimanale è articolato secondo la tabella riportata a pag. 30 per un totale di 30 ore in
tutte le classi. Essendo adottata la settimana corta dal lunedì al venerdì, ad eccezione della primaria di
Monte San Silvestro, sono previsti rientri il lunedì e il mercoledì con servizio mensa.
Orario Scuola Secondaria di primo grado Sulla base di quanto previsto dall’articolo 5, comma 1, del D.L. 112/2008 e della Legge 133/2008,
l’orario annuale obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di primo grado è di complessive 990
ore, corrispondente a 29 ore settimanali più 1 ora da destinare ad attività di approfondimento riferita
agli insegnamenti di materie letterarie. Pertanto, l’orario settimanale della Scuola Secondaria è
strutturato per tutte le classi di Atessa e Montemarcone in 30 ore settimanali, ripartite in sei giorni.
Orario Scuola Secondaria di secondo grado
FLESSIBILITÀ DELL’ORARIO SCOLASTICO: l’orario può subire modifiche temporanee, per attività di
recupero e/o potenziamento a classi aperte. Per i vari ordini di scuola si ipotizza anche la possibilità di
concentrare, in alcune particolari occasioni, in un unico giorno della settimana, le ore di progetto per
Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario:
PIANA LA FARA Inizio lezioni: ore 8,05 martedì, giovedì e venerdì
8,15 lunedì e mercoledì
Termine: ore 13,05 martedì, giovedì e venerdì
ore 15,45 lunedì e mercoledì – mensa dalle ore 12,45 alle 13,35
Le attività didattiche delle due sedi si svolgono dal lunedì al sabato con il seguente orario:
SEDE DI ATESSA: ore 8,20 - 13,20
SEDE DI MONTEMARCONE: ore 8,20 - 13,20
Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al sabato con il seguente orario:
MONTE SAN SILVESTRO Inizio lezioni: ore 8,15 tutti i giorni
Termine: ore 13,15 tutti i giorni
Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario:
RIONE SANTA MARIA
Inizio lezioni: ore 8,15 martedì, giovedì e venerdì
8,15 lunedì e mercoledì
Termine: ore 13,15 martedì, giovedì e venerdì
ore 15,45 lunedì e mercoledì – mensa dalle ore 12,45 alle 13,35
Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al sabato con il seguente orario:
Inizio lezioni: ore 8.05 tutti i giorni
Termine Liceo scientifico: ore 13.10 triennio e in 3 giorni 12.10 biennio
Termine ITE/IPSS: ore 13.10 lunedì, mercoledì, venerdì e sabato; 13.30 martedì e giovedì.
Termine IPSS ore 13.10 lunedì, mercoledì, venerdì e sabato; 13.30 martedì e giovedì; classe II A ore
14.10 venerdì
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poter effettuare attività che richiedono una mattinata intera quali tornei, incontri con esperti,
manifestazioni, celebrazione di giornate particolari, comunicazione di risultati, viaggi di istruzione della
durata di un giorno, svolgendo tutti gli insegnamenti curricolari nei restanti cinque giorni.
FLESSIBILITÀ DEL GRUPPO CLASSE E SEZIONE: in occasione di attività programmate in modo congiunto
dai vari Consigli di classe, nelle ore di laboratorio o nel corso di attività progettuali, le classi stesse
vengono divise sia in senso orizzontale che verticale, in due o più gruppi e ciascuno di essi prende parte
ad attività progettuale specifica.
FUNZIONAMENTO DEI CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE E
INTERSEZIONE
PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
I Consigli di classe, Interclasse e Intersezione vengono convocati periodicamente, secondo il piano
annuale delle attività, per discutere e deliberare sull’andamento didattico e disciplinare delle sezioni e
delle classi, e, nei casi previsti, per procedere alle verifiche e alle valutazioni di competenza.
I consigli di Classe, coerentemente con gli obiettivi educativi e con riferimento ai bisogni degli alunni,
definiscono:
gli obiettivi didattici trasversali realisticamente perseguibili all'interno delle singole discipline;
le modalità di lavoro trasversali (strategie, metodi);
i comuni criteri di misurazione e di valutazione;
compiere la valutazione periodica e finale degli alunni con la sola presenza dei docenti;
le attività integrative trasversali individuate per facilitare il perseguimento degli obiettivi;
i carichi massimi di lavoro settimanale per disciplina;
le modalità e i tempi degli interventi di recupero che si intendono effettuare;
adottare provvedimenti disciplinari a carico degli alunni;
pronunciarsi su ogni altro argomento attribuito dalle leggi o dai regolamenti alla sua competenza.
L’ordine del giorno di ogni singolo consiglio riporterà gli argomenti da trattare nella seduta relativa e
sarà distinto, nel caso dei consigli di classe della scuola secondaria, in punti da trattare con la sola
presenza dei docenti e punti da trattare con la presenza dei genitori rappresentanti dei consigli stessi.
I rappresentanti dei genitori possono, nei locali della scuola ed in orario
antecedente l’inizio dei Consigli di classe, riunirsi con gli altri genitori
degli alunni della classe medesima.
I consigli saranno presieduti dal Dirigente Scolastico oppure, in sua
assenza, dal Coordinatore di classe nominato dal Dirigente stesso. Di
ogni seduta sarà redatto il verbale, entro il termine massimo di cinque
giorni. I Consigli di sezione, Interclasse e classe possono riunirsi in
modo congiunto con il gruppo H o con la presenza di specialisti esterni.
Ugualmente possono riunirsi in modo congiunto, su esplicita richiesta, i consigli di classi diverse.
Per la Scuola dell’Infanzia si prevedono circa cinque Consigli di Intersezione, per la Scuola Primaria
sei Consigli di Interclasse. Per la Scuola Secondaria di primo e secondo grado i Consigli di Classe
saranno programmati in relazione alle disposizioni normative e contrattuali.
PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE
La programmazione curricolare colloca l'intervento dei singoli docenti nel processo educativo ed
esalta la ricchezza culturale e operativa delle discipline per il raggiungimento degli obiettivi comuni
mediante:
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la descrizione dei livelli di partenza accertati e delle attività di recupero da realizzare per colmare le
lacune emerse in termini di conoscenze e abilità pregresse;
l'individuazione degli obiettivi didattici della singola disciplina;
l'organizzazione dei contenuti, dei metodi e degli strumenti in rapporto agli obiettivi;
la definizione delle modalità di personalizzazione dei percorsi di sostegno curricolare degli alunni
in difficoltà;
la definizione del percorso temporale dell'azione didattica;
l'indicazione delle verifiche da attivare per la valutazione del processo didattico e del processo di
apprendimento.
La copia degli atti della programmazione didattica di ciascun consiglio di classe è depositata presso
l'ufficio di Presidenza.
METODOLOGIE E TECNICHE DIDATTICHE
"Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita".
Proverbio Cinese.
I docenti, per rispondere ai diversi stili di apprendimento degli alunni dell’intero Istituto
Omnicomprensivo, utilizzano una gamma molto ampia di metodologie didattiche, rinnovate
periodicamente per soddisfare le esigenze dei bambini e dei ragazzi.
Il metodo non direttivo
Centrato sulla motivazione ad apprendere, finalizzato all'autorealizzazione del soggetto. Esso è attento
alla qualità della relazione interpersonale (empatia, accettazione incondizionata, fiducia).
Il metodo di animazione o groupwork
I processi di apprendimento sono centrati sul gruppo: gruppi di discussione, gruppi di lavoro ecc.
Il mastery learning
Pone attenzione a favorire il raggiungimento della padronanza e il rinforzo dovuto al successo. Si
programmano interventi individualizzati e si formulano obiettivi specifici.
Il metodo interrogativo
Il formatore ricorre alla maieutica, sviluppa un dialogo profondo; le domande seguono un ordine che si
sviluppa in una serie di tappe e l'allievo viene guidato al ragionamento.
Il metodo attivo
L'allievo apprende solo attraverso la propria attività, scopre in maniera autonoma, è posto di fronte al
problema visto nella sua interezza e complessità. Il formatore fornisce consulenza, aiuto durante il
processo di apprendimento.
Giochi tra pari
Molte delle interazioni fra coetanei si svolgono in situazioni di gioco di gruppo, dove le capacità verbali
e il simbolismo permettono di costruire nuove versioni della realtà e negoziare regole. Il gioco svolge
un ruolo importante, permettendo di esprimere in modo socialmente accettato l’aggressività, ma
soprattutto insegna a modulare le azioni in base ai contesti, a chiarire le intenzioni.
Role- play
Il gioco di ruolo è una tecnica di apprendimento attivo che rientra nell'ambito delle simulazioni, intese
come la riproduzione in un contesto d'aula reale o virtuale di problemi o situazioni autentiche e
analoghe a quelle riscontrabili nella vita reale. Il role-play prevede l'interazione diretta tra partecipanti
che devono assumere dei ruoli ed ipotizzare delle soluzioni a problemi dati, sulla base di elementi
precedentemente forniti o che gli stessi partecipanti devono trovare su propria iniziativa.
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Peer-Tutoring
Il peer-tutoring o tutoraggio tra pari è una tecnica didattica che si basa su due circostanze che spesso si
verificano in classe: le differenze di livello intellettivo tra i discenti e la loro capacità di collaborare. Il
docente raggruppa una coppia di studenti e stabilisce una relazione asimmetrica tra di essi (il tutor e il
discente) ed un obiettivo formativo comune che sia riconosciuto ed accettato da entrambi.
Cooperative learning
Un'ampia definizione di apprendimento collaborativo è l'acquisizione da parte degli individui di
conoscenze, abilità o atteggiamenti che sono il risultato di un'interazione di gruppo, o un apprendimento
individuale come risultato di un processo di gruppo. Una collaborazione di successo prevede accordi su
obiettivi e valori comuni e mettere insieme competenze individuali a vantaggio del gruppo. Perché ci sia
un'efficace collaborazione o cooperazione, ci deve essere una reale interdipendenza tra i membri di un
gruppo nella realizzazione di un compito, un impegno nel mutuo aiuto, un senso di responsabilità per il
gruppo e i suoi obiettivi e deve essere posta attenzione alle abilità sociali e interpersonali nello sviluppo
dei processi di gruppo.
Learning-by-doing
Learning by doing, imparare facendo è la tecnica dove imparare non è solo memorizzare, ma anche e
soprattutto comprendere attraverso il fare, attraverso l'operare, attraverso le azioni.
Corners
Gli angoli offrono la possibilità di usare il tempo e lo spazio in classe in modi nuovi e diversi. Vengono
organizzati piccoli gruppi di lavoro in postazioni specifiche al fine di sviluppare certe abilità (es. la
conversazione, la simbolizzazione). I luoghi sono progettati specificatamente per soddisfare i bisogni e
gli interessi degli studenti.
E’ fondamentale attivare metodi diversi:
♦ per sviluppare processi di apprendimento diversi e più autonomi (non solo quello per ricezione, ma
anche per scoperta, per azione, per problemi, ecc.)
♦ per garantire un’offerta formativa personalizzabile (l’allievo che non impara con un metodo, può
imparare con un altro)
♦ per promuovere e/o consolidare l’interesse e la motivazione degli studenti (alla lunga ogni metodo
annoia, soprattutto un adolescente).
Scuola senza zaino
Scuola senza zaino è una esperienza didattica innovativa presente nel nostro Istituto in un plesso di
Scuola Primaria ormai da diversi anni.
Essa prevede la realizzazione di un “ambiente formativo”, nel quale il rinnovo degli arredi e l’utilizzo di
nuovo materiale didattico si coniuga con l’impiego di metodologie didattiche innovative e con
l’allestimento di laboratori all’interno delle classi.
Il primo fondamentale cambiamento riguarda la valorizzazione dello spazio e del corpo. Il ripensamento
dello spazio-aula porta a costruire un ambiente formativo configurato su diverse aree di lavoro, dove
poter svolgere più attività in contemporanea; un ambiente articolato e polivalente, dove l’alunno non è
fermo, ma libero di muoversi secondo un ordine e un’organizzazione condivisa per toccare, manipolare,
sentire, costruire, imparare. facendo.
Il progetto si basa sul metodo di lavoro del GCA (Global Curriculum Approach), fondato sui tre valori
dell’ospitalità, della responsabilità e della comunità di ricerca, e su quattro caratteri: la globalità della
persona, la globalità del sapere, la globalità come integrazione delle differenze e la globalità
dell’ambiente.
Sono centrali l’autonomia degli alunni e la costruzione del sapere che genera competenze, l’attenzione
ai sensi e al corpo che sviluppa la persona intera, la diversificazione dell’insegnamento, la co-
progettazione e la cooperazione tra docenti e alunni che alimentano la formazione continua.
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I diversi strumenti didattici, sviluppati nelle scuole senza zaino, stimolano vari stili e metodi di
insegnamento e l’attenzione agli spazi rende autonomi gli alunni.
FUNZIONAMENTO DELLA MENSA
Dal lunedì al venerdì compreso, per la Scuola dell’Infanzia e nei giorni di lunedì e mercoledì, per la
Scuola Primaria, ad eccezione del plesso di Monte San Silvestro, è operante il servizio mensa. Per la
Scuola Secondaria, invece, che non effettua rientri pomeridiani obbligatori, non è previsto il servizio
mensa; dell’interscuola usufruisce, invece, qualche alunno della sede di Atessa che ne ha fatto richiesta.
La partecipazione degli alunni alla mensa è obbligatoria e l’organizzazione è a carico del Comune. I
docenti assistono gli alunni durante il pranzo secondo un orario prestabilito.
TRASPORTO ALUNNI
Fino alla Scuola secondaria di 1° grado il trasporto è assicurato dai Comuni, che ne assumono ogni
responsabilità relativa alla sicurezza degli alunni. Viene richiesto, nei medesimi termini, il trasporto
delle classi per la partecipazione degli alunni dell’Istituto ai Giochi Sportivi Studenteschi e ad altre
manifestazioni.
Per le visite guidate, invece, l’Istituto procede ad appalto di pullman presso agenzie di viaggi.
L’Amministrazione comunale vi contribuisce in parte, versando alla scuola una somma forfettaria. Per
la Scuola secondaria di 2°grado il costo del trasporto è a carico delle famiglie.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Ritenendo essenziale l’apporto che la famiglia può dare per l’individuazione delle esigenze
formative e per il raggiungimento di risultati positivi, la Scuola organizza occasioni di incontro scuola –
famiglia.
Sono previsti incontri collegiali e incontri di tipo individuale.
Gli incontri collegiali, per i tre ordini di scuola, saranno in numero di
cinque, scaglionati nel modo seguente:
1° incontro: a ottobre, in occasione delle elezioni dei rappresentanti dei
genitori nei diversi consigli. (Scuola dell’Infanzia 21;Scuola Primaria 22;
Scuola secondaria di I grado 20; Scuola secondaria di II grado23)
2° incontro: a novembre/dicembre, in un momento intermedio del primo
quadrimestre. (Scuola Primaria 3 dicembre; Scuola secondaria di I grado 19
novembre; ITE e IPSS 27 novembre, Liceo 26 novembre) In questo
incontro, generalmente, viene comunicato il consiglio orientativo ai genitori
degli alunni delle classi terze della secondaria. Tale informazione viene comunque data con largo
anticipo rispetto al termine fissato per le iscrizioni alla scuola secondaria di secondo grado.
3° incontro a febbraio, per la consegna delle schede del primo quadrimestre. (Scuola Primaria 11;
Scuola secondaria di I grado 10; Liceo 4, ITE e IPSS 5)
4° incontro: in un momento intermedio del secondo quadrimestre, generalmente nel mese di aprile.
(Scuola Primaria 21; Scuola secondaria di I grado 15; Liceo 13, ITE e IPSS 14)
5° incontro: al termine dell’anno scolastico, per la consegna delle schede di valutazione. (Scuola
Primaria 20 giugno; Scuola secondaria di I grado 11 giugno classi III di Atessa e Montemarcone, IA,
IIA Atessa e IA, IB, IIA Montemarcone 21 giugno, IC, IIC e IID Atessa 22 giugno ; Scuola secondaria
di II grado)
Per la Scuola dell’Infanzia si terranno assemblee di genitori a settembre, dicembre e gennaio mentre per
gli incontri individuali si terranno a novembre e maggio.
Gli incontri individuali avverranno nel modo seguente:
nella Scuola dell’Infanzia al termine di ogni giornata scolastica su richiesta
nella Scuola Primaria il giovedì dopo la programmazione pomeridiana, previa
prenotazione
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nella Scuola Secondaria in orario antimeridiano, nell’ora settimanale di ricevimento
di ciascun docente inserita nel quadro orario e comunicato alle famiglie.
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA
Scuola e famiglia hanno bisogno di stabilire fra di loro rapporti non episodici, ma costruiti dentro un
progetto educativo condiviso e continuo. Il rapporto non deve limitarsi ad affrontare situazioni
problematiche, bensì deve essere teso a costruire un percorso educativo basato sulla corresponsabilità.
A tale scopo, all’inizio di ogni anno scolastico, viene elaborato, condiviso e sottoscritto da entrambe le
agenzie educative un “Patto” con regole e norme che nascono da un dialogo costante tra genitori e
docenti su obiettivi irrinunciabili in riferimento al comportamento corretto e rispettoso del vivere
sociale da parte dei bambini e dei ragazzi.
L’allegato è parte integrante del documento.
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CAPITOLO V
IL CURRICOLO VERTICALE
In linea con le scelte di fondo che identificano l’Istituto, quali la costruzione di un unico percorso
formativo, la realizzazione di una progettualità globale e di un’azione didattica unitaria nelle singole
scuole e nella realtà del “Comprensivo”, nonché in risposta alle Indicazioni Nazionali sul Curricolo
(D.L. 19 febbraio 2004, n. 59, aggiornate dalle Indicazioni per il Curricolo di cui al D.M. del 31 luglio
2007 e al DM 254 del 16/11/2012) che, in seguito alla “Revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione”, vanno applicate fino
ad un massimo di tre anni, l’Istituto ha proceduto alla elaborazione di un Curricolo Verticale,
nell’ottica dell’unitarietà e della verticalità e nel pieno rispetto delle differenze e delle peculiarità dei tre
ordini di scuola. Nell’elaborazione di tale Curricolo, che si presenta, ovviamente, come un work in
progress, sono stati coinvolti tutti i docenti del Gruppo per la Continuità educativa e per l’Orientamento
non solo dell’Istituto Omnicomprensivo ma anche della Direzione Didattica e della Scuola dell’Infanzia
paritaria di Atessa. Dopo la condivisione del progetto generale, teso non solo e non tanto ad elaborare
una progettualità di riferimento, ma soprattutto a stabilire percorsi comuni entro i quali far camminare i
discenti dal loro ingresso nella Scuola dell’Infanzia fino al termine della Scuola Secondaria di secondo
grado, sono stati creati dei gruppi di lavoro divisi per ambiti disciplinari. Questi gruppi, con stretto
riferimento alle Indicazioni nazionali fornite dal Ministero, hanno elaborato dei curricoli tenendo conto
di obiettivi di apprendimento e di traguardi per lo sviluppo delle competenze. Il lavoro è stato condiviso
e approvato dai singoli Istituti ed è stato allegato al Piano dell’offerta formativa di ciascuna scuola, di
cui costituisce parte integrante. I docenti, nelle loro programmazioni disciplinari e di classe o di sezione,
hanno tenuto conto delle linee guida elaborate nel documento del Curricolo Verticale dell’Istituto. Il
“Curricolo verticale” è stato opportunamente rivisitato ed integrato dai docenti dei vari ordini di scuola,
secondo gli ambiti disciplinari di appartenenza e alle normative vigenti. In particolare, oltre alle
modifiche relative a tali ambiti, esso è stato integrato con uno specifico progetto di “Cittadinanza e
Costituzione”, il cui insegnamento, previsto dall’articolo 1 del Decreto Legge n. 137/2008, convertito
con modificazioni dalla Legge n. 169/2008, è inserito nell’area disciplinare storico-geografica ed è
obbligatorio a partire dall’anno scolastico 2010/2011. Il curriculo verticale elaborato dall’Istituto
costituisce parte integrante del POF. E’ stata, altresì, avviata, all’interno della rete ”formarsi facendo”
che vede coinvolte le istituzioni di Tornareccio, Palena, Quadri e Paglieta, una sperimentazione -
ricerca che si concluderà nel corrente anno scolastico.
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FINALITÀ E COMPETENZE COMUNI AI TRE ORDINI DI SCUOLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
FINALITÀ
La conquista e l’organizzazione dell’autonomia
La capacità di esprimere emozioni attraverso la corporeità
La crescita e la valorizzazione della persona umana
La capacità di lavorare in gruppo per la realizzazione di un compito
L’elevazione del livello di educazione
La formazione dell’uomo, del cittadino, del lavoratore
Il potenziamento della capacità di ciascuno e di tutti di partecipare ai valori delle diverse
culture, della convivenza sociale e del lavoro contribuendo anche al loro sviluppo
La rimozione delle cause che ostacolano il libero e pieno sviluppo della persona umana
L’organizzazione programmatica degli interventi educativi tale che rispettino i principi
dell’unità e dell’orientamento.
COMPETENZE
L’acquisizione e lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità di base
L’apprendimento di nuovi mezzi espressivi
Il potenziamento delle capacità relazionali e di orientamento
L’educazione ai principi fondamentali della convivenza civile
Il raggiungimento della consapevolezza che la diversità è occasione per apprendere
Il consolidamento dei saperi di base
Lo sviluppo delle competenze e delle capacità individuali.
SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni
d’età e si contraddistingue principalmente come ambiente d’apprendimento educativo e significativo in
un quadro di pieno riconoscimento della dignità infantile.
La nostra scuola, nella prospettiva della maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale
che rappresenta ciò che lo studente a 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere il ragazzo e il cittadino
che ci si attende da lui al termine del Primo Ciclo di istruzione, utilizza il seguente percorso educativo,
delineato nelle Indicazioni per il Curricolo per la Scuola dell’Infanzia.
Finalità istituzionali
promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia della competenza e della cittadinanza
sviluppare l’identità per imparare a conoscersi, a stare bene con se stessi e sentirsi sicuri
nell’affrontare esperienze nuove in contesti diversi
sviluppare l’autonomia per avere fiducia nelle proprie capacità, realizzare le attività senza
scoraggiarsi, esprimere le proprie emozioni, esplorare e conoscere la realtà, comprendere le
regole della vita quotidiana
sviluppare la competenza per imparare, riflettere sulle proprie esperienze e saperle rielaborare
sviluppare il senso della cittadinanza per poter scoprire gli altri ed entrare in relazione con loro
attraverso il confronto, il rispetto, la condivisione di regole sociali.
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(dalle Indicazioni Nazionali)
Finalità azione educativa
I principi fondamentali ai quali si ispira l’attività di tutte scuole del Circolo trovano fondamento in
quelli esplicitati dalle Indicazioni, in particolare creare le condizioni favorevoli atte a promuovere lo
sviluppo integrale ed armonico del bambino tenendo conto:
delle reali e personali esigenze
dei propri bisogni
dei propri ritmi
dei propri tempi di crescita
Oltre al curricolo di base, esplicitato nelle Indicazioni nazionali attraverso i seguenti ambiti formativi:
1. il sé e l’altro (il vivere insieme)
2. il corpo e il movimento (identità-autonomia-salute)
3. linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte e musica)
4. i discorsi e le parole (comunicazione)
5. la conoscenza del mondo (ordine, misura, tempo, natura)
Le scuole dell’Istituto propongono percorsi e una molteplicità di esperienze formative volte ad
incrementare le conoscenze del bambino affinché sia in grado di fruire in modo critico di tutto quello
che la realtà naturale, sociale presenta ed offre.
ATTIVITÀ LABORATORIALI
Laboratorio creativo: rappresentare la realtà, le conoscenze e i
propri vissuti in modo originale e fantastico.
Laboratorio espressivo: (grafico pittorico, manipolativo,
costruttivo, drammatico teatrale): favorire l’acquisizione di tecniche
strumentali di comunicazione non verbale.
Laboratorio linguistico: contribuire allo sviluppo del linguaggio, al
suo arricchimento ed al pieno utilizzo in situazione reale/fantastica.
Laboratorio delle lingue straniere: avvicinare i bambini alla scoperta di altri modi di esprimersi e di
comunicare.
Laboratorio motorio: acquisire la consapevolezza della
propria realtà corporea e porsi in relazione con gli altri, lo
spazio, gli oggetti.
Laboratorio multimediale:
stimolare la curiosità del bambino e favorire un primo approccio
gradevole e divertente alle nuove
tecnologie.
Laboratorio scientifico: avviare i bambini ad affrontare realtà
problematiche,ad esplorare il mondo e i propri strumenti di indagine
scientifica.
CAMPI DI ESPERIENZA ED OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
PER I BAMBINI DELL’ULTIMO ANNO
IL SÉ E L’ALTRO
Esprimere le proprie emozioni
Acquisire la capacità di relazionarsi in modo positivo con adulti e coetanei
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Riconoscere e rispettare il punto di vista dell’altro
Condividere un progetto comune e contribuire alla sua realizzazione
Acquisire il senso di appartenenza
Accettare e condividere semplici regole
Rafforzare la fiducia in se stessi
Collaborare con i compagni
Accettare le diversità (disabilità fisiche, differenze etniche…)
Conoscere realtà lontane dalla propria per confrontare situazioni
IL CORPO IN MOVIMENTO
Eseguire percorsi
Localizzare collocare se stessi,persone e oggetti in situazioni spaziali
Muoversi con destrezza in uno spazio
Conoscere e distinguere le varie parti del corpo
Avere cura della propria persona
Adottare strategie per la soluzione di problemi
Discriminare e verbalizzare le sensazioni
Esprimere le emozioni attraverso il corpo
Accrescere la fiducia nelle proprie possibilità
Riconoscere,riprodurre il corpo in modo completo
Riconoscere,riprodurre il corpo nelle diverse posizioni spaziali
LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE
Comunicare, esprimere emozioni sfruttando le varie possibilità
che il linguaggio del corpo consente
Esprimersi attraverso la pittura e utilizzare diverse tecniche espressive
Esprimersi attraverso il disegno,la pittura e altre attività manipolative
Saper discriminare e qualificare gli stati emotivi suscitati dall’ascolto di brani musicali
Inventare storie,esprimersi attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione
I DISCORSI E LE PAROLE
Esprimere verbalmente stati d’animo,emozioni
Pronunciare correttamente le parole e apprenderne di nuove
Parlare, descrivere, raccontare e dialogare
Associare la comunicazione verbale alla produzione d’immagini
Ascoltare fiabe, racconti, brevi esposizioni
Verbalizzare le proprie conoscenze ed esperienze usando termini appropriati
Riferire esperienze ed avvenimenti secondo l’esatta successione temporale
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Conoscere il proprio ambiente di vita nella sua dimensione naturale
Conoscere e rispettare le prime regole di convivenza sociale
Scoprire e rispettare l’ambiente naturale circostante
Osservare,manipolare e descrivere gli oggetti utilizzando le proprietà percettive dei sensi
Sapersi orientare nello spazio e nel tempo
Scoprire relazioni causa-effetto
Riconoscere fenomeni legati alla stagione
Confrontare a colpo d’occhio le quantità
Scegliere il percorso più idoneo per risolvere un problema
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Intervenire in modo opportuno nelle conversazioni
Classificare, seriare e raggruppare
SCUOLA PRIMARIA Attraverso l’analisi dei documenti relativi alla riforma e, in particolare, alle “ Nuove Indicazioni per il
Curricolo” emanate dal MIUR, si evidenzia la costituzione di un iter progettuale caratterizzato da
elementi innovativi.
L’organizzazione del Curricolo nella Scuola Primaria prevede una progettazione didattica degli
apprendimenti strutturati e orientati progressivamente ai saperi disciplinari. Le discipline non sono
aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre,
volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro
insegnamento.
Iter progettuale per le unità di apprendimento
Le Unità di apprendimento bimestrale sono state strutturata in MACRO e MICRO UDA:
le Macro UDA strutturate per classi parallele sono state suddivise in Competenze generali e Competenze disciplinari. Le Micro Uda, scaturite dalle Macro, riguardano le singole classi e comprendono:
Nuclei fondanti
Conoscenze e abilità
Contenuti e attività
Verifiche in itinere e finali
La valutazione precede (accertamento prerequisiti), accompagna (valutazione in itinere) e segue
(valutazione bimestrale e quadrimestrale) i percorsi curricolari, secondo quanto stabilito dalla normativa
e dal gruppo “Valutazione” dell’Istituto.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE
SCUOLA PRIMARIA (dalle Nuove Indicazioni Nazionali e dal Curricolo Verticale dell’Istituto)
Lingua Italiana
L’allievo:
- Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni
e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più
possibile adeguato alla situazione
- Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo.
- Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le –
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
- Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per
l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche
dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
- Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in
lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
- Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni
di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
- Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e
utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
- Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico;
riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
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- È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
- Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione
logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali
connettivi.
Lingua Inglese
L’alunno:
- Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
- Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
- Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi
memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.
- Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo
eventualmente spiegazioni.
- Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua
straniera.
Storia
L’alunno:
- riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
- Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e
comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
- Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare
successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
- Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
- Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni
pertinenti.
- Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
- Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
- Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
- Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia
dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto
con la contemporaneità.
- Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero
romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità
Geografia
L’alunno:
- Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e
punti cardinali.
- Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di
viaggio.
- Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie
digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
- Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste,
colline, laghi, mari, oceani, ecc.)
- Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con
particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi
europei e di altri continenti.
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- Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul
paesaggio naturale.
- Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza
Matematica
L’alunno :
- Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
- Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in
natura che sono state create dall’uomo.
- Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure,
progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
- Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti
di misura (metro, goniometro...).
- Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava
informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici
- Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
- Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
- Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati.
- Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il
punto di vista di altri.
- Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,
percentuali, scale di riduzione, ...).
- Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative,
che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili
per operare nella vita quotidiana.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Gli obiettivi generali del processo formativo sono:
Favorire l’educazione integrale della persona
Prendere coscienza della propria identità e procedere alla costruzione di un progetto di vita
personale
Maturare gradualmente il distacco dal proprio contesto immediato per proiettarsi in un ambiente
allargato che va dalla società al villaggio globale
Porsi in modo critico di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni esterne
Mettersi in relazione con soggetti “diversi” da sé
Dimostrarsi disponibili all’ascolto delle ragioni altrui, al rispetto, alla tolleranza, alla
cooperazione e alla solidarietà
Rispettare codici e regolamenti stabiliti
Rispettare l’ambiente, curarlo, conservarlo e migliorarlo
Interiorizzare i valori di libertà e uguaglianza
Padroneggiare le conoscenze e le abilità delle diverse discipline.
Il percorso progettuale concordato e tracciato dai docenti della Scuola Secondaria di primo grado segue
anch’esso le Nuove Indicazioni della riforma sul curricolo nelle fasi già esposte per la Scuola
dell’Infanzia e per la Scuola Primaria.
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (desunti dalle Indicazioni Nazionali sul curricolo e rielaborate nel Curricolo Verticale)
Si riportano di seguito alcuni degli obiettivi tratti dalle Indicazioni Nazionali sul curricolo per le classi
del biennio e per quelle del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado.
ITALIANO – APPROFONDIMENTO in materie letterarie
1 Comprendere testi d’uso quotidiano e riorganizzare le informazioni raccolte in appunti e
schemi, tabelle, testi di sintesi vari.
2 Comprendere ed interpretare in forma guidata e/o autonoma testi letterari e non (espositivi,
narrativi, descrittivi, regolativi, ecc.).
3 Produrre testi scritti, a seconda degli scopi e dei destinatari, espositivi, epistolari, espressivi,
poetici, regolativi, informativi, testi d’uso.
4 Svolgere progetti tematici e produrre testi adeguati sulla base di un progetto stabilito.
5 Approfondire gli aspetti strutturali della lingua italiana.
LINGUA INGLESE
1 Interagire in semplici scambi dialogici relativi alla vita quotidiana dando e chiedendo
informazioni/ Interagire in conversazioni concernenti situazioni note.
2 Usare un lessico adeguato e strutture e funzioni comunicative appropriate.
3 Identificare informazioni specifiche in testi semi-autentici/autentici di diversa natura
4 Produrre messaggi e testi orali e scritti usando un registro adeguato.
5 Riconoscere le caratteristiche significative di alcuni aspetti della cultura anglosassone e operare
confronti con la propria.
6 Relazionare su aspetti della civiltà anglosassone .
SECONDA LINGUA COMUNITARIA FRANCESE
1 Comprendere semplici e chiari messaggi orali riguardanti la vita quotidiana.
2 Interagire in semplici conversazioni concernenti situazioni note.
3 Leggere e comprendere brevi testi d’uso e semplici descrizioni.
4 Produrre semplici e chiari messaggi/testi orali e scritti utilizzando il lessico conosciuto.
5 Usare strutture e funzioni linguistiche in modo pertinente .
6 Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.
STORIA
1 Utilizzare termini specifici del linguaggio disciplinare.
2 Comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica e delle categorie di
interpretazione storica.
3 Distinguere e selezionare vari tipi di fonte storica, ricavare informazioni da una o più fonti.
4 Scoprire specifiche radici storiche nella realtà locale e regionale.
5 Acquisire la consapevolezza di essere portatore di diritti e doveri.
6 Comprendere che i diritti umani sono una conquista da difendere e rispettare.
GEOGRAFIA
1 Orientarsi sul terreno con l’uso della carta topografica, della pianta, della bussola.
2 Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio, utilizzando carte ed immagini.
3 Analizzare, mediante osservazione diretta/indiretta, un territorio per conoscere e comprendere la
sua organizzazione.
4 Individuare aspetti e problemi dell’interazione uomo-ambiente nel tempo.
MATEMATICA
1 Conoscere ed utilizzare correttamente tecniche di calcolo.
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2 Riconoscere relazioni, applicare proprietà, sviluppare procedimenti.
3 Riconoscere situazioni problematiche, individuando i dati da cui partire e l’obiettivo da
conseguire .
4 Individuare i procedimenti risolutivi di un problema e verificarne i risultati.
5 Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a
semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione.
6 Comprendere e utilizzare termini, simboli e rappresentazioni grafiche.
SCIENZE
1 Conoscere fatti, fenomeni e proprietà.
2 Identificare in termini essenziali i rapporti tra uomo, animali e vegetali in ambienti noti.
3 Identificare analogie, differenze, rapporti e relazioni.
4 Formulare e valutare ipotesi. Applicare leggi, regole e procedure.
5 Conoscere ed utilizzare simboli, formule e termini scientifici.
TECNOLOGIA
1 Riconoscere, analizzare e descrivere oggetti, utensili, macchine, impianti, reti e assetti
territoriali nelle loro procedure costruttive.
2 Rappresentare graficamente un oggetto in modo intuitivo o con il supporto di mezzi tecnologici.
3 Riconoscere ed analizzare il settore produttivo di provenienza di oggetti presi in esame.
4 Costruire bozzetti o modelli riferiti ad oggetti d’uso comune.
MUSICA
1 Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici e eseguire semplici brani
ritmici e melodici.
2 Riprodurre con la voce brani corali ad una o più voci anche con appropriati arrangiamenti
strumentali.
3 Improvvisare sequenze ritmiche e melodiche a partire da stimoli di diversa natura (musicali,
grafici, verbali, ecc.).
4 Riconoscere e analizzare con linguaggio appropriato le fondamentali strutture del linguaggio
musicale e la loro valenza espressiva.
ARTE E IMMAGINE
1 Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui sono stati
prodotti.
2 Inventare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi.
3 Individuare e classificare simboli e metafore utilizzate nel campo dell’arte e della pubblicità.
4 Riconoscere e leggere le tipologie principali dei beni artistico-culturali.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
1 Utilizzare efficacemente le proprie capacità in condizioni facili e normali di esecuzione.
2 Usare consapevolmente il linguaggio del corpo utilizzando vari codici espressivi, combinando
la componente comunicativa e quella estetica.
3 Rispettare il codice deontologico dello sportivo e le regole delle discipline sportive praticate.
4 Riconoscere il corretto rapporto tra esercizio fisico - alimentazione – benessere.
RELIGIONE CATTOLICA
1 Riconoscere le dimensioni fondamentali dell’esperienza di fede di alcuni personaggi biblici.
2 Confrontare spiegazioni religiose e scientifiche del mondo e della vita.
3 Individuare nelle testimonianze di vita evangelica scelte di libertà per un proprio progetto di
vita.
4 Motivare le risposte del cristianesimo ai problemi della società di oggi.
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OBIETTIVI COMPORTAMENTALI
Comportamento di lavoro
Impegno
Eseguire con regolarità il proprio lavoro
Eseguire con motivazione ed interesse il proprio lavoro
Saper affrontare le difficoltà
Portare a termine il lavoro assegnato.
Attenzione
Saper prestare attenzione.
Capacità di organizzazione del lavoro
Saper procurarsi e predisporre gli strumenti del lavoro
Saper ordinare le fasi di lavoro
Saper affrontare una situazione di lavoro.
Responsabilità nel lavoro
Tener conto delle indicazioni e dei suggerimenti degli insegnanti
Saper assolvere agli incarichi di fiducia
Saper individuare le cause dei propri risultati scolastici
Intervenire in modo pertinente e produttivo.
Comportamento sociale
Integrazione sociale
Avere una giusta percezione di sé e degli altri
Sapersi comportare verso gli altri con generosità, rispetto, collaborazione, apprezzamento e lealtà
Saper affrontare con serenità le relazioni sociali, le situazioni nuove, le situazioni difficili, le
situazioni conflittuali
Saper rispettare le regole che la comunità si dà per garantire il rispetto dei diritti di ciascun
individuo e la possibilità per ognuno di adempiere in pieno ai propri doveri.
OBIETTIVI COMUNI DELL’AREA COGNITIVA
Educazione alla comunicazione 1 Conoscere gli elementi specifici delle discipline
2 Comprendere ed usare i linguaggi specifici
3 Produrre correttamente lavori orali, scritti e grafici.
Sviluppo del senso estetico e della creatività 1 Utilizzare il linguaggio in maniera creativa
2 Conoscere le tecniche utili a sviluppare la creatività
3 Padroneggiare le tecniche utili a sviluppare la creatività
4 Tradurre in linguaggio grafico le conoscenze, le osservazioni e le emozioni
5 Conoscere le proprie potenzialità creative.
Capacità di osservazione, analisi e sintesi 1 Saper osservare fatti, fenomeni, testi
2 Saper analizzare fatti, fenomeni, testi
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3 Saper ricomporre fatti, fenomeni, testi.
Conoscenza, comprensione, rispetto dell’ambiente, del proprio corpo, delle regole
della comunità civile 1 Comprendere il rapporto uomo-ambiente
2 Saper individuare i problemi personali e quelli sociali
3 Saper assumere comportamenti finalizzati al mantenimento della salute di se stessi e degli altri
ed alla salvaguardia dell’ambiente.
Conoscenza di sé e della realtà circostante 1 Saper individuare i propri interessi e le proprie difficoltà
2 Conoscere le proprie sensazioni e i propri sentimenti
3 Saper esprimere riflessioni, opinioni e valutazioni;
4 Saper indagare sulle attività lavorative e sui percorsi formativi presenti nel proprio territorio.
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
FINALITÁ E OBIETTIVI L’Istituto con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il
concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività
educative e si impegna a garantire l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel
rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
FINALITA’ FORMATIVE
Il progetto di studio e di vita, del nostro Istituto attribuirà massima importanza all’attività didattica
curriculare, in quanto essenziale alla formazione culturale e all’acquisizione degli strumenti del sapere.
Infatti, esso si propone di:
formare il cittadino, promuovendone il senso di responsabilità, l’impegno personale, la
partecipazione e la condivisione del progetto formativo;
fornire all’allievo una solida formazione di base in termini di conoscenze, competenze ed abilità
per permettergli di proseguire con successo gli studi universitari o di inserirsi adeguatamente
nel modo del lavoro;
aiutarlo ad acquisire un metodo di studio personale e ad organizzare il proprio lavoro,
sollecitarlo ad un apprendimento continuo in vista del costante aggiornamento al quale sarà
chiamato nella futura carriera lavorativa;
educarlo all’interculturalità e ad una visione globale del mondo. Le attività aggiuntive
extracurriculari, complementari ed integrative serviranno ad ampliare interessi, a sviluppare
attitudini personali, a sollecitare la motivazione, a creare senso d’appartenenza al mondo della
scuola.
COMPETENZE DEL BIENNIO
CRITERI INDICATORI
IMPARARE AD
IMPARARE
1. Raccogliere le
informazioni
1.a Sceglie ed utilizza varie fonti e varie modalità di informazione e di
formazione.
1. b Utilizza i consigli dell’ insegnante.
2. Organizzare
l’apprendimento
2.a Gestisce i tempi a disposizione2.a Gestisce i tempi a disposizione
2.b Sceglie opportune strategie di 2.b Sceglie opportune strategie di studio
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2.c Acquisisce/consolida un prop 2.c Acquisisce/consolida un proprio metodo di studio e di lavoro
.
PROGETTARE 1. Pianificare il
percorso 1.a Utilizza le conoscenze apprese per attivare percorsi significativi.
1.b Organizza il lavoro tenendo presenti vincoli e materiali a disposizione.
1.c Definisce strategie di azione per operare.
2. Revisionare 2.a Individua errori e punti critici.
2.b Apporta correzioni e modifiche.
COMUNICARE 1.Comprendere
(ascolto-lettura)
1.a Decodifica messaggi di diverso genere: colloquiale, letterario, tecnico e
scientifico;
1.b Decodifica correttamente consegne date scritte e orali;
1.c Riconosce diverse tipologie di testo;
1.d Attribuisce la giusta funzione a ciascuna tipologia testuale;
1.e Decodifica linguaggi diversi: verbale, matematico, scientifico, simbolico,
tecnico;
1.f Contestualizza linguaggi diversi
1.g Individua i punti centrali di una esposizione orale;
2. Rappresentare
(parlato-scrittura)
2.a Utilizza coerentemente i diversi linguaggi;
2.b Sceglie le diverse tipologie testuali tenendo presente il destinatario;
2.c Conosce i diversi supporti disponibili per la comunicazione (cartacei,
informatici e multimediali);
2.d Utilizza i diversi supporti disponibili per la comunicazione (cartacei,
informatici e multimediali);
2.e Attiva i diversi supporti per la comunicazione al fine di esprimere le proprie
conoscenze.
COLLABORARE E
PARTECIPARE
1. Interagire in gruppo 1.a Interviene congruamente nel discorso;
1.b Esprime il proprio punto di vista;
1.c Accetta i diversi punti di vista.
1.d Valorizza le proprie ed altrui capacità
1.e Gestisce le emozioni e la conflittualità.
2. Partecipare 2.a Collabora all’apprendimento comune.
2.b Contribuisce alla realizzazione delle attività collettive.
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E
RESPONSABILE
1. Essere autonomo 1.a Conosce le regole e i limiti della società scolastica.
1.b Conosce i propri doveri.
1.c Rispetta i propri doveri.
1.d Rispetta le regole della società scolastica.
1.e Rispetta i propri pari.
1.f Rispetta le figure istituzionali.
1.g Fa valere i propri diritti e i propri bisogni nell’ambito della vita sociale.
1.h Riconosce i diritti e i bisogni altrui.
2. Essere responsabile 2.a Si inserisce in modo consapevole ed attivo nella vita sociale scolastica.
2.b Rispetta gli impegni assunti.
RISOLVERE
PROBLEMI
1. Saper affrontare
situazioni
problematiche
1.a Individua un problema;
1.b Raccoglie dati;
1.c Riconosce e individua fonti e risorse disponibili;
1.d valuta e seleziona i dati;
51
1.e Valuta i diversi aspetti di un problema dato;
1.f Costruisce e verifica ipotesi a partire da modelli dati;
1.g Costruisce e verifica ipotesi autonomamente;
1.h Utilizza coerentemente contenuti e metodi delle diverse discipline;
1.i Propone soluzioni.
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI
E RELAZIONI
1. Individuare
collegamenti
1.a Individua collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi,
anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo.
1.b Individua analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti.
2. Rappresenta
collegamenti e
relazioni
2.a Rappresenta collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi,
anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e ne tempo.
2.b Rappresenta analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti.
2.c Elabora argomentazioni coerenti.
ACQUISIRE ED
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
1. Acquisire
l’informazione
1.a Individua i canali attraverso cui reperire l’informazione.
1.b Acquisisce l’informazione da vari ambiti e strumenti comunicativi.
2. Interpretare
l’informazione
2.a Distingue fatti da opinioni.
2.b Valuta l’attendibilità e l’utilità dell’informazione.
2.c Valuta la spendibilità dell’informazione.
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OBIETTIVI GENERALI DEL TRIENNIO
Obiettivi socio – affettivi e di relazione
Obiettivi cognitivi ed operativi
1. Acquisizione di conoscenze (memoria dei contenuti disciplinari appresi e compresi dall'alunno).
2. Acquisizione di competenze (possesso di abilità che consentono all’alunno di utilizzare le
conoscenze acquisite):
a. competenze linguistiche
b. competenze comunicative
c. competenze espressive
d. competenze logiche
e. competenze operative
3. Acquisizione di capacità:
a. capacità di analisi
b. capacità di sintesi
c. capacità di rielaborazione
d. capacità di autonomia di giudizio
DIDATTICA E FORMAZIONE La programmazione didattica nasce dalla necessità di raccordare le indicazioni dei programmi
ministeriali e gli orientamenti educativi con la realtà pratica dell'insegnamento e i bisogni socio-culturali
degli allievi.
Partecipare al lavoro
organizzato
individuale o di
gruppo accettando
ed esercitando
il coordinamento
Costituire gruppi di lavoro (centrati sul compito) come espressione di
un’azienda complessa di pianificazione, svolgimento del compito e gestione
delle relazioni
Tale obiettivo presuppone:
la consapevolezza della diversificazione dei ruoli nella rete di relazione e
dell’emergenza della leadership
la promozione dell’integrazione come dinamica tra uguaglianza e
differenza nonché come equilibrio tra bisogni individuali e di gruppo
che genera capacità di collaborazione tramite:
partecipazione attiva
produzione di relazioni di fiducia e di affidamento
alle idee degli altri come competizione di ipotesi di
soluzione di problemi
flessibilità
negoziazione di obiettivi, metodi, ruoli, leadership
condivisione delle decisioni
53
CAPITOLO VI
VERIFICA E VALUTAZIONE
PERIODI VALUTATIVI
L’anno scolastico è diviso in 2 quadrimestri con verifiche interquadrimestrali:
I quadrimestre : settembre- gennaio
I verifica interquadrimestrale: novembre
II quadrimestre: febbraio-giugno
II verifica interquadrimestrale: aprile
Strumenti per la valutazione sono: ► per la Scuola dell’Infanzia
registro di sezione
scheda per la verifica delle competenze possedute per i bambini di tre, quattro e cinque anni
scheda dei traguardi di sviluppo delle competenze per i bambini di cinque anni (scheda di
passaggio)
► per la Scuola Primaria registro elettronico
agenda di programmazione
scheda quadrimestrale di valutazione degli apprendimenti in cui sono considerati i seguenti
aspetti: socio-relazionale, affettivo, operativo, cognitivo. La valutazione è indicata con voti
numerici espressi in decimi ed è illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione
raggiunto dall’alunno.
scheda di religione
certificazione delle competenze rilasciata a conclusione del V anno, ai sensi della C.M. n. 28 del
15 marzo 2007
► per la Scuola Secondaria di primo grado registro elettronico
registro dei verbali dei consigli di classe
scheda intermedia, nei mesi di novembre e aprile, nella quale la valutazione è indicata con voti
numerici solo per le discipline in cui sono presenti lacune
scheda quadrimestrale proposta dal Ministero e/o strutturata dalla scuola, nella quale la
valutazione degli apprendimenti è indicata con i soli voti numerici espressi in decimi
scheda di religione
certificazione delle competenze rilasciata a conclusione del primo ciclo d’istruzione, ai sensi della
C.M. n. 28 del 15 marzo 2007
► per la Scuola Secondaria di secondo grado registro elettronico
registro dei verbali dei consigli di classe
scheda intermedia, nei mesi di novembre e aprile nella quale la valutazione è indicata con voti
numerici solo per le discipline in cui sono presenti lacune
pagella primo quadrimestre, nella quale la valutazione degli apprendimenti è indicata con i soli
voti numerici espressi in decimi
scheda di religione
certificazione delle competenze rilasciata a conclusione del biennio
54
VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELL'ATTIVITÀ
DIDATTICA
SCUOLA PRIMARIA
La valutazione costituisce un momento essenziale dell’attività didattica, soprattutto in vista della
crescita culturale e umana dello studente ed è finalizzata a: progettare la futura programmazione,
indicare le linee su cui impostare il lavoro didattico, apportare le necessarie revisioni e i dovuti
correttivi in base alle situazioni reali, raccogliere informazioni e dati circa l’apprendimento degli alunni
e avere sotto controllo il livello medio della classe e i risultati di ciascun allievo, promuovere un
processo di autovalutazione e di crescita personale dello studente. La valutazione nei tre ordini di
scuola sarà attuata con mezzi, strumenti e tempi diversificati a seconda se essa sarà riferita alle attività
curricolari o alla progettazione extracurricolare.
La valutazione riferita alle attività curricolari presenta caratteristiche ben precise: è diagnostica,
continua, formativa, sommativa, orientativa.
Tiene conto della situazione di partenza di ciascun alunno, dei progressi ottenuti con interventi di
recupero, sostegno, consolidamento, potenziamento. Nelle sue fasi: iniziale, intermedia, finale fa
riferimento ad aspetti osservabili, distinti in tre ambiti differenti, quali:
Comportamento sociale:
Percezione del sè
Capacità relazionali
Comportamento di lavoro
Impegno
Attenzione
Responsabilità
Metodo di studio
Senso critico
Preparazione culturale nel senso di conoscenza di
ambiti disciplinari e di acquisizione di concetti, competenze, contenuti, metodi.
Per comportamento sociale s’intende l’aprirsi al confronto con l’altro attraverso la conoscenza dei
diversi contesti ambientali e socio-culturali, dimostrarsi disponibili all’ascolto delle ragioni altrui, al
rispetto, alla tolleranza, alla cooperazione, alla solidarietà. Riguarda la sfera delle relazioni e viene
valutato nel voto di condotta riportato sulla scheda di valutazione individuale.
Il comportamento di lavoro è l’essere consapevole e responsabile delle proprie azioni, per accrescere
l’impegno e l’attenzione, per acquisire un corretto metodo di lavoro e il senso critico del proprio
operato. Ciascun docente valuta il comportamento di lavoro nel voto della specifica disciplina.
L’area cognitiva implica l’acquisire conoscenze e sviluppare abilità, usare conoscenze e abilità per
orientarsi nella complessità del presente, per comprendere opinioni e culture diverse, per capire i
problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
In ottemperanza della legge Gelmini, a partire dall’anno scolastico 2008/2009, il comportamento di ogni
studente è oggetto di specifica valutazione, che tiene conto degli atteggiamenti manifestati nell’ambito
del comportamento sociale.
Il “Regolamento sulla valutazione degli studenti”, approvato dal Consiglio dei Ministri e in vigore
dall’anno scolastico 2009-2010, detta, inoltre, ulteriori elementi sulla valutazione.
Nella Scuola Primaria gli alunni saranno valutati collegialmente dai docenti contitolari della classe e la
valutazione terrà conto del livello di conoscenza e del rendimento scolastico complessivo degli alunni
nelle singole discipline. La valutazione nelle singole materie sarà espressa in voti numerici e solo per
l’insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato
dall’insegnante. I docenti di sostegno parteciperanno alla valutazione di tutti gli alunni. Nella Scuola
55
Primaria gli alunni potranno essere non ammessi alla classe successiva solo in casi eccezionali e
motivati. Il voto in condotta sarà espresso attraverso un giudizio del docente o dei docenti contitolari.
VERIFICA
Modalità generali di svolgimento delle prove e delle registrazioni.
Nello svolgimento delle prove di verifica e nelle relative annotazioni si farà riferimento
fondamentalmente ai seguenti criteri:
annotazione degli esiti registrati con riferimento alle competenze disciplinari o, secondo le
decisioni del docente, a specifici obiettivi di apprendimento
complessivamente non meno di tre registrazioni per disciplina, per quadrimestre, ricavate da
prove orali o scritte, grafiche operative o di altro tipo
le registrazioni dovranno essere distribuite nell’arco temporale del quadrimestre
tutte concorrono alla definizione del voto quadrimestrale.
Alunni Stranieri
Per la valutazione degli alunni stranieri ci si attiene ai seguenti parametri indicati nell’articolo 11 dello
schema di regolamento per la valutazione degli alunni:
conoscenza della lingua italiana
considerazione del livello di partenza dell’alunno
processo di conoscenza
motivazione
impegno potenzialità di apprendimento.
Non è possibile, pertanto, far riferimento a obiettivi standard che ignorino:
gli adattamenti dei programmi per i singoli alunni
le storie personali scolastiche
le sue potenzialità
Alunni con bisogni educativi speciali
Gli alunni diversamente abili e quelli con Disturbo Specifico dell’Apprendimento di ogni ordine e
grado dell’Istituto vengono valutati in base ad attività previste nel PDP e nel PEI e ai progressi
registrati.
INDICATORI DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
ITALIANO
Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente
Leggere e comprendere testi di tipo diverso
Produrre e rielaborare testi scritti
Riconoscere la struttura della lingua e arricchire il lessico.
INGLESE
Ascoltare e comprendere semplici messaggi
Leggere e comprendere brevi testi
Saper sostenere una facile conversazione utilizzando un lessico gradualmente più ampio
Conoscere e confrontare la propria cultura con quella inglese.
STORIA
Orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi
Conoscere, ricostruire e confrontare eventi e trasformazioni storiche
Ricostruire quadri di civiltà individuando relazioni anche con il territorio
Ricavare conoscenze da fonti.
56
GEOGRAFIA
Orientarsi nello spazio vissuto e rappresentato
Osservare, descrivere e confrontare paesaggi geografici con l’uso di carte e rappresentazioni
Individuare problemi di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.
MATEMATICA
Riconoscere, rappresentare e risolvere situazioni problematiche
Padroneggiare abilità di calcolo orale e scritto
Operare con figure geometriche, grandezze, misure
Utilizzare semplici messaggi logici, statistici e informatici per rappresentare relazioni e stati.
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
Osservare, porre domande, fare ipotesi e verificarle
Riconoscere e descrivere fenomeni fondamentali del mondo fisico, biologico e tecnologico
Progettare e realizzare esperienze concrete e operative
Osservare ed interpretare le trasformazioni ambientali prodotte dall’uomo.
TECNOLOGIA
Osservare, descrivere e conoscere oggetti e strumenti del mondo tecnologico
Progettare e realizzare esperienze concrete e operative
Conoscere ed usare i termini del linguaggio specifico.
MUSICA
Ascoltare, analizzare e rappresentare fenomeni sonori e linguaggi musicali
Esprimersi con il canto e semplici strumenti.
ARTE E IMMAGINE
Produrre messaggi con l’uso di linguaggi e materiali diversi, elaborandoli creativamente
Leggere e comprendere immagini di diverso tipo
Riconoscere e apprezzare i principali beni culturali e ambientali.
SCIENZE MOTORIE SPORTIVE
Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse
Partecipare alle attività di gioco sport, rispettandone le regole.
Forme di comunicazione
A scadenza quadrimestrale, la copia integrale del documento di valutazione viene adeguatamente
illustrata e consegnata dai docenti alle famiglie degli alunni con lo scopo di:
fornire informazioni riguardanti il processo formativo degli alunni
comunicare i livelli di competenza raggiunti
favorire il massimo coinvolgimento dei soggetti interessati.
SCRUTINI FINALI
Valutazione dell’alunno
La valutazione del processo formativo dell’alunno viene collocata dai docenti al centro dei problemi di
apprendimento-insegnamento. La sua funzione non è tanto quella di limitarsi a fotografare la situazione
iniziale o di percorso del bambino, quanto di intervenire su di essa per modificare comportamenti non
desiderabili e promuovere quelli più pertinenti.
In tal modo il percorso valutativo coincide con la valorizzazione del potenziale posseduto dall’alunno ed
è funzionale allo sviluppo delle sue prestazioni scolastiche intese come acquisizione e applicazione di
conoscenze, abilità e atteggiamenti, come sviluppo di competenze personali.
57
Il processo di valutazione è articolato in:
VALUTAZIONE INIZIALE
Costituisce un’analisi preventiva dei prerequisiti
posseduti dall’alunno ed ha anche lo scopo di
effettuare una ricognizione delle conoscenze che
l’allievo possiede all’inizio di un determinato
itinerario di studi.
VALUTAZIONE DI PROCESSO O DI
PERCORSO
Ha lo scopo di fornire informazione continua e
analitica circa il modo in cui ogni alunno procede
nell’itinerario di apprendimento.
VALUTAZIONE DI PRODOTTO
. È il compito di valutazione più complesso e
significativo perché permette di effettuare un
consuntivo del livello di competenza raggiunto
dagli alunni per rilevare se l’apprendimento ha
prodotto una maturazione in termini personali e
sociali, oltre che culturali.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
informa se le conoscenze e abilità , oltre ad essere
state apprese e rielaborate , sono utilizzate in contesti
concreti e problematici, anche non scolastici.
CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL GIUDIZIO SINTETICO
In base alla L. 30 OTTOBRE 2008 n°169, che prevede la sostituzione del giudizio sintetico con il voto
in decimi, il Collegio ha elaborato una tabella per assegnare un valore decimale ad una valutazione che
mantiene criteri qualitativi e descrittivi.
Concordemente si è deciso di assegnare un significato al voto, affinché un “sette o un otto”comunichi ,
per quanto possibile in modo univoco, le stesse informazioni.
Per rilevare l’acquisizione delle conoscenze fondamentali della disciplina si utilizzerà la seguente
tassonomia:
VOTO TASSONOMIA DEGLI APPRENDIMENTI
5
L’alunno dimostra di possedere conoscenze frammentarie ed abilità carenti,
metodo di lavoro da acquisire
6
L’alunno dimostra di possedere conoscenze e abilità appena sufficienti,
impegno discontinuo, difficoltà nel metodo di studio
7
L’alunno dimostra di avere conoscenze ed abilità sufficienti, necessitano a
volte di chiarimenti; impegno sufficiente, metodo da migliorare
8
L’alunno possiede conoscenze e abilità acquisite in modo soddisfacente,
impegno buono, metodo di studio e di lavoro da affinare
9
L’alunno dimostra di possedere una sicura conoscenza dei contenuti e una
piena padronanza delle procedure.
10
L’alunno dimostra di possedere abilità sicure, conoscenze pienamente
acquisite, impegno regolare, metodo di studio e di lavoro produttivo
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DI LIVELLI DI COMPETENZA
Al termine di un percorso didattico, per una comunicazione degli esiti di apprendimento che risulti
univoca, chiara ed utile, sia alle famiglie che agli alunni, la valutazione finale sarà effettuata utilizzando
la seguente tassonomia condivisa:
58
VOTO LIVELLI DI COMPETENZA
5
conoscenza insufficiente di dati fatti e termini disciplinari.
6
conoscenze essenziali dei dati, fatti e termini disciplinari
7
acquisizione delle conoscenze e abilità fondamentali delle discipline
8
capacità di comprendere e applicare in situazioni particolari diverse, quanto
appreso
9
capacità di ricercare, cogliere relazioni, organizzare le informazioni e le
abilità
capacità di comprendere e applicare in situazioni particolari diverse, quanto
appreso
10
capacità di elaborare in modo personale, creativo e originale quanto ha
appreso
capacità di ricercare, cogliere relazioni, organizzare le informazioni e le
abilità
capacità di comprendere e applicare in situazioni particolari diverse, quanto
appreso
Nella scala numerica individuata si è deciso di partire dal 5 fino a giungere al 10 per potenziare
nell’alunno lo sviluppo sereno e propositivo, poiché una votazione inferiore al 5 nella scuola primaria
può influire negativamente sui processi di motivazione incidendo:
sulla formazione della propria identità
sulla percezione e fiducia nelle proprie capacità
sulla stima dei compagni ed adulti
sulle scelte future.
CRITERI PER L’ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO RELATIVO AL COMPORTAMENTO
Per la valutazione del comportante si farà riferimento ai seguenti criteri:
1. rispetto delle persone, degli ambienti, delle strutture
2. rispetto delle regole
3. partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche
4. disponibilità ad apprendere
5. relazioni positive
6. costanza nell’impegno
7. rispetto delle regole e partecipazione dietro sollecitazione
GIUDIZIO DESCRIZIONE DEL COMPORTAMENTO
OTTIMO Rispetto pieno dei punti 1, 2, 3, 4, 5, 6
DISTINTO Rispetto pieno dei punti 1, 2, 3, 6
SODDISFACENTE Rispetto pieno dei punti 1, 2
BUONO Rispetto parziale del punto 1, 2
SUFFICIENTE Rispetto parziale del punto 7
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GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEL PROCESSO DI
APPRENDIMENTO Per la valutazione del rendimento scolastico degli alunni si terrà conto dei seguenti descrittori:
1. comprensione
2. conoscenza dei contenuti e uso dei linguaggi
3. metodo di lavoro
4. capacità logiche
5. produzione
COMPRENSIONE
10/10 comprende i vari messaggi con intuizione, prontezza, sicurezza e correttezza
9/10 comprende i vari messaggi in modo immediato, corretto e completo
8/10 comprende i vari messaggi con chiarezza e facilità
7/10 comprende i vari messaggi con una certa facilità
6/10 comprende il senso globale dei vari messaggi
5/10 rivela incertezze nella comprensione dei vari messaggi
4/10 incontra molte difficoltà nella comprensione dei vari messaggi
CONOSCENZA DEI CONTENUTI E USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI
10/10 evidenzia una conoscenza chiara, completa ed approfondita; utilizza con sicurezza e in modo
appropriato i linguaggi specifici
9/10 evidenzia una conoscenza completa, ampia e sicura; utilizza in modo appropriato i linguaggi
specifici
8/10 evidenzia una conoscenza completa; utilizza correttamente i linguaggi specifici
7/10 evidenzia una conoscenza apprezzabile, soddisfacente, abbastanza completa e/ma non sempre
sicura; generalmente utilizza in modo appropriato i linguaggi specifici
6/10 evidenzia una conoscenza essenziale/ sufficiente/ accettabile; utilizza un lessico semplice
5/10 evidenzia una conoscenza insufficiente, insicura, incerta, parziale, limitata
4/10 evidenzia una conoscenza inadeguata, frammentaria, lacunosa, gravemente insufficiente
METODO DI LAVORO
(usa, opera, applica strumenti, tecniche, procedimenti, regole, conoscenze…)
10/10 applica un metodo di lavoro efficace e personale in situazioni nuove e complesse
9/10 applica un metodo di lavoro efficace, sicuro in situazioni conosciute anche complesse
8/10 applica un metodo di lavoro in modo corretto, adeguato
7/10 applica un metodo di lavoro abbastanza corretto, quasi sempre corretto
60
6/10 applica un metodo di lavoro accettabile in situazioni semplici, evidenziando sufficienti
capacità organizzative (accettabile)
5/10 applica un metodo di lavoro in modo incerto, scorretto, lacunoso, parziale
4/10 non ha acquisito un adeguato metodo di lavoro; evidenzia scarse capacità organizzative; non
sa eseguire in modo autonomo semplici consegne
CAPACITÀ LOGICHE
10/10 rielabora gli argomenti in modo organico e critico, esprimendo con prontezza significativi
giudizi e valutazioni personali
evidenzia ottime capacità di stabilire relazioni tra gli argomenti di studio, anche in contesti
diversi
9/10 rielabora gli argomenti in modo organico, esprimendo appropriate valutazioni personali
evidenzia più che buone capacità di stabilire relazioni tra gli argomenti di studio, anche in
contesti diversi
8/10 rielabora gli argomenti in modo valido esprimendo a volte valutazioni personali e motivate
evidenzia buone capacità di stabilire relazioni tra gli argomenti di studio, anche in contesti
diversi
7/10 rielabora gli argomenti poco complessi e, in alcune situazioni, esprime giudizi pertinenti
evidenzia sufficienti capacità di stabilire relazioni tra gli argomenti di studio
6/10 sintetizza semplici argomenti, esprimendo a volte opinioni pertinenti
5/10 esprime raramente (in modo confuso) giudizi personali
4/10 evidenzia difficoltà ad esprimere valutazioni personali
PRODUZIONE
10/10 produce elaborati pienamente rispondenti alla consegna, completi , precisi, ricchi, corretti e
originali
9/10 produce elaborati pienamente rispondenti alla consegna, significativi, precisi, ampi, corretti e
originali
8/10 produce elaborati rispondenti alla consegna, completi, precisi, ampi e corretti
7/10 produce elaborati rispondenti alla consegna, lineari e abbastanza corretti
6/10 produce elaborati non sempre corretti e non sempre rispondenti alla consegna
5/10 produce elaborati con l’aiuto di schemi di riferimento e domande guida
4/10 evidenzia difficoltà nella produzione anche di semplici elaborati
GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEL PROCESSO DI
APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI BES
61
Nella tabella seguente, ciascun voto è stato declinato sotto un duplice aspetto: quello relativo alle
conoscenze dell'allievo e alle sue capacità/abilità e quello riguardante l'area della identità
personale/maturazione globale, che riassume, in modo estremamente sintetico, le caratteristiche
attitudinali dell'alunno, riferite in particolar modo all' area della socialità e della relazionalità.
VOTO ESPRESSO IN DECIMI CORNICE VALUTATIVA
CINQUE Conoscenze minime disciplinari raggiunte in modo
parziale; abilità pregresse modeste; identità
personale adeguata.
SEI Conoscenze disciplinari di base strutturate in modo
accettabile; maturazione globale essenziale.
SETTE Competenze disciplinari consolidate; maturazione
globale adeguata.
OTTO Competenze disciplinari ed interdisciplinari coerenti
e funzionali; maturazione globale consapevole.
NOVE Competenze meta-apprenditive significative e
approfondite; maturazione globale organica ed
efficace.
DIECI Padronanza delle competenze completa e critica;
maturazione globale elevata.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Nella Scuola Secondaria di primo grado gli studenti saranno valutati nelle singole materie con voti
numerici. L’insegnamento della religione cattolica continuerà ad essere valutato attraverso un giudizio
sintetico del docente. Per essere ammessi all’anno successivo, comunque, sarà necessario avere almeno
il sei in ogni materia. Per l’ammissione all’esame di Stato gli alunni dovranno conseguire la sufficienza
in tutte le materie, compreso il voto in condotta. La valutazione del comportamento, indicata con voti
numerici espressi in decimi, è attribuita collegialmente dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione
complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno
di corso o all’esame conclusivo del ciclo. La valutazione del comportamento da riportare sulla scheda
intermedia sarà espressa con un solo voto, che sarà anche corredato da una breve nota illustrativa nella
scheda di valutazione quadrimestrale (Solo per la secondaria di primo grado). In sede di valutazione
finale, nella Scuola Secondaria di primo grado, verrà compilata un’ulteriore scheda per comunicare alle
famiglie, i cui figli saranno stati ammessi alla classe successiva per voto di consiglio, le reali valutazioni
nelle discipline in cui presentano lacune. Nel corso dell’anno i genitori saranno opportunamente
informati dal Coordinatore di classe sulle eventuali e ripetute valutazioni negative dei propri figli e
gli incontri verranno formalizzati attraverso breve verbalizzazione delle problematiche evidenziate e
degli interventi da attuare. Per gli alunni con bisogni educativi speciali si attueranno le seguenti
modalità valutative. Per gli alunni con disabilità si terrà conto, oltre che del comportamento, anche
delle discipline e delle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato. Inoltre si prevede,
per gli alunni disabili, la predisposizione di prove di esame differenziate, corrispondenti agli obiettivi
minimi ministeriali e agli obiettivi riferiti al percorso individualizzato, idonei a valutare il progresso
dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Per gli alunni in
situazione di difficoltà specifica di apprendimento debitamente certificate, si prevede che, in sede di
svolgimento delle attività didattiche, siano attivate adeguate misure dispensative e compensative e che
la relativa valutazione sia effettuata sulla base del percorso individualizzato che terrà conto delle
particolari situazioni ed esigenze personali degli alunni.
62
INDICATORI DI RIFERIMENTO PER LE VALUTAZIONI PERIODICHE
DEL RENDIMENTO SCOLASTICO NELLE DIVERSE DISCIPLINE
ITALIANO
Comprendere, analizzare, interpretare ed esporre diverse tipologie testuali (orali e scritte). Produrre testi
diversi, corretti, coerenti e coesi. Selezionare e rielaborare informazioni, esperienze ed argomenti di
studio. Riconoscere e analizzare le strutture linguistiche.
APPROFONDIMENTO in materie letterarie
Potenziare le abilità di base e analizzare gli aspetti strutturali della lingua italiana.
INGLESE
Interagire in semplici scambi dialogici relativi alla vita quotidiana e non dando e chiedendo
informazioni. Usare un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate. Identificare informazioni
specifiche in testi noti e non. Riconoscere le caratteristiche significative di alcuni aspetti della cultura
anglosassone e operare confronti con la propria.
SECONDA LINGUA COMUNITARIA (Francese / Spagnolo)
Comprendere semplici e chiari messaggi orali riguardanti la vita quotidiana. Leggere e comprendere
brevi testi d’uso e semplici descrizioni. Produrre brevi testi scritti e orali, utilizzando il lessico noto.
Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.
STORIA
Conoscere gli argomenti trattati. Rielaborare e organizzare le conoscenze. Confrontare quadri storici di
civiltà studiate, anche in rapporto al presente. Conoscere ed usare la terminologia specifica. Conoscere
le principali norme della vita sociale nel rispetto dei diritti dell’uomo e del cittadino. rispetto dei diritti
dell’uomo e del cittadino
GEOGRAFIA
Orientarsi nello spazio, usando gli strumenti propri della disciplina. Analizzare ed essere consapevoli
delle caratteristiche di un territorio e degli organi che lo governano. Conoscere ed usare la terminologia
specifica.
MATEMATICA
Conoscere ed utilizzare correttamente tecniche di calcolo. Conoscere relazioni, applicare proprietà,
sviluppare procedimenti. Individuare dati e procedimenti risolutivi di un problema. Comprendere e
utilizzare termini, simboli e rappresentazioni grafiche.
SCIENZE
Conoscere fatti, fenomeni e proprietà. Identificare analogie, differenze, rapporti e relazioni. Formulare e
valutare ipotesi. Applicare leggi, regole e procedure. Conoscere ed utilizzare simboli, formule e termini
scientifici.
TECNOLOGIA
Conoscere, analizzare e descrivere oggetti, utensili, macchine, impianti, reti e assetti territoriali.
Rappresentare graficamente un oggetto con il supporto di mezzi tecnologici. Riconoscere ed analizzare
il settore produttivo di provenienza di un oggetto o alimento. Costruire bozzetti o modelli riferiti ad
oggetti d’uso comune.
63
MUSICA
Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici e eseguire semplici brani ritmici e
melodici. Riprodurre con la voce brani corali ad una o più voci anche con appropriati arrangiamenti
strumentali. Improvvisare sequenze ritmiche e melodiche a partire da stimoli di diversa natura
(musicali, grafici, verbali, ecc.). Riconoscere e analizzare con linguaggio appropriato le fondamentali
strutture del linguaggio musicale e la loro valenza espressiva.
ARTE E IMMAGINE
Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui sono stati prodotti.
Inventare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi. Individuare e classificare
simboli e metafore utilizzate nel campo dell’arte e della pubblicità. Riconoscere e leggere le tipologie
principali dei beni artistico-culturali.
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Utilizzare efficacemente le proprie capacità in condizioni facili e normali di esecuzione. Usare
consapevolmente il linguaggio del corpo utilizzando vari codici espressivi, combinando la componente
comunicativa e quella estetica. Rispettare il codice deontologico dello sportivo e le regole delle
discipline sportive praticate. Riconoscere il corretto rapporto tra esercizio fisico- alimentazione-
benessere.
RELIGIONE CATTOLICA
Conoscenza dei contenuti essenziali della religione. Capacità di riconoscere ed apprezzare i valori
religiosi. Capacità di riferimento corretto alle fonti bibliche e ai documenti. Comprensione ed uso del
linguaggio specifico.
COMPORTAMENTO
Osservare orari e impegni presi. Utilizzare un linguaggio corretto. Partecipare alle attività proposte con
attenzione. Intervenire nelle discussioni, nei tempi e nei modi stabiliti. Rispettare le consegne, i
regolamenti e i beni comuni. Relazionarsi in modo collaborativo con i compagni e con gli adulti. Essere
leale nei rapporti, nelle verifiche e nelle prestazioni.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA
► Scritte:
Italiano:
Aderenza alla traccia e alla tipologia testuale
Contenuto ricco e significativo
Proprietà e ricerca lessicale
Utilizzo corretto delle strutture morfosintattiche
I docenti di italiano hanno concordato di effettuare le seguenti prove scritte nel quadrimestre:
due produzioni personali, in riferimento alle varie tipologie testuali;
due produzioni di riflessione linguistica;
una prova di comprensione della lingua scritta.
Lingua straniera:
Conoscenza ed uso delle strutture e funzioni linguistiche
Comprensione di un testo ed individuazione delle informazioni esplicite
Produzione di frasi corrette ed appropriate
Osservazione, approfondimento e confronto degli aspetti di civiltà
64
I docenti di lingue comunitarie effettueranno due verifiche scritte a quadrimestre, sulla base degli
obiettivi da conseguire indicati nelle singole unità di apprendimento.
Matematica:
Conoscenza degli elementi specifici della matematica
Osservazione di fatti, individuazione e applicazione di relazioni e proprietà
Identificazione e comprensione di problemi, formulazione di ipotesi e di soluzioni e
loro verifica
Comprensione ed uso dei linguaggi specifici
I docenti di matematica hanno concordato di effettuare un numero di prove scritte compreso tra due e
quattro per quadrimestre, in cui saranno valutati uno o più obiettivi, a seconda della tipologia della
prova.
► Orali:
Conoscenza degli elementi specifici delle discipline
Capacità di esporre in modo chiaro, corretto e con ordine logico fatti, esperienze e
informazioni
Conoscenza ed uso dei linguaggi specifici
Capacità di rielaborazione personale e di riflessione critica su quanto appreso
I giudizi sono formulati in maniera discorsiva e schematica, articolati in base ai criteri fissati in ogni
area ed in ogni ordine di scuola, in rapporto agli obiettivi programmati. Nella scuola secondaria la
valutazione delle prove scritte viene elaborata utilizzando varie forme di espressione, in quanto il
giudizio sintetico è riservato all’insieme delle prove ed alla scheda di valutazione. La comunicazione
alle famiglie avviene attraverso le assemblee, i colloqui individuali e gli strumenti già descritti.
Particolare cura viene posta nel linguaggio usato perché la comprensione sia semplice e la
comunicazione sia chiara per alunni e genitori. L’attuazione dei progetti curricolari ed
extracurricolari - la cui frequenza diventa obbligatoria in seguito all’adesione volontaria richiesta ai
genitori che devono, di conseguenza, motivare le eventuali assenze dei propri figli o sottoscrivere la
rinuncia al progetto con assunzione di responsabilità - necessita di un continuo monitoraggio condotto,
in contemporanea, a livello organizzativo e a livello didattico-educativo. La valutazione relativa
all’efficacia didattica dei progetti, in termini di acquisizione di competenze, di crescita della
motivazione allo studio e, in definitiva, di maturazione globale dell’alunno, viene riferita agli obiettivi
programmati per ciascun progetto e, allo stesso tempo, alla rilevazione degli indicatori di successo
previsti. Tra gli indicatori se ne enucleano alcuni comuni a tutti i progetti:
o la motivazione
o il coinvolgimento personale
o l’attivazione creativa
o la cooperazione e il rispetto dell’altro
o l’attenzione e la capacità di ascolto
o la socializzazione
o l’atteggiamento di ricerca e di scoperta
o la capacità di trasferire quanto interiorizzato in ambito disciplinare.
L’osservabilità nel tempo dei suddetti indicatori e la misura in cui si affermano definiscono
l’efficacia della progettualità, la sua interazione tra attività curricolare ed extracurricolare e il
raggiungimento delle finalità del Piano. Momento significativo della verifica è costituito dalla
presentazione e visualizzazione dei risultati alle famiglie, alle classi parallele e al territorio, anche
nell’ambito della continuità educativa e dell’orientamento scolastico.
GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DEGLI
ALUNNI: la Scuola Secondaria di primo grado utilizza la stessa griglia degli apprendimenti valida per
la Scuola Primaria. (si veda pag. 59)
65
SCRUTINI FINALI La valutazione finale degli alunni di scuola secondaria di primo grado è disciplinata dall’art. 11 del
decreto legislativo n. 59/2004 e dalla legge 169/2008.
Per l’ammissione alla classe successiva e all’esame finale del ciclo sono richiesti:
la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale, salvo particolari deroghe deliberate dal
Collegio
un voto non inferiore a sei decimi per il comportamento e per ciascuna disciplina.
Pertanto l’alunno che avrà fatto registrare assenze superiori al 25% dei giorni di lezione non sarà
ammesso alla classe successiva salvo che non ricorrano le condizioni di cui all’art. 13, c. 9, della O.M.
21.5.20015 e fatte salve le delibere del consiglio di classe. E’ riconosciuta ai consigli di classe la facoltà
di derogare a questo vincolo in casi eccezionali ed espressamente motivati(certificati medici).
Risulteranno non promossi alla classe successiva gli alunni per i quali i Consigli di classe – dopo aver
fatto proprie le proposte di voto dei docenti nelle cui discipline l’alunno non ha conseguito la
sufficienza- riterranno che non siano stati raggiunti gli obiettivi didattici ed educativi minimi nelle
varie materie e che nella partecipazione alla vita scolastica non abbiano fatto rilevare elementi positivi
che possano concorrere a determinare una valutazione complessiva positiva.
Risulteranno comunque non promossi alla classe successiva gli alunni che avranno presentato:
a) una insufficienza grave e tre insufficienze lievi
b) voto di comportamento inferiore a 6 decimi.
Ogni Consiglio di Classe, attenendosi alla normativa vigente, si riserva comunque di valutare caso per
caso eventuali ripetenze di alunni che presentano risultati negativi.
Nel caso di promozione di alunni che presentino, all’atto dello scrutinio, alcune lacune, la scheda di
valutazione sarà affiancata da un documento esplicativo, elaborato dal Gruppo di Valutazione, con
l’elenco delle discipline in cui sono evidenziate le carenze da recuperare. Gli alunni che avranno
ricevuto tale segnalazione in fase di giudizio finale, sosterranno una prova per accertare l’avvenuto
recupero effettuato durante i mesi di sospensione delle attività didattiche.
Le motivazioni della decisione di non promozione dovranno essere riportate a verbale.
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE
DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI Poiché dall’anno scolastico 2008/09, in ottemperanza della legge Gelmini, la valutazione è espressa in
decimi, l’Istituto ha approntato una tabella in riferimento al comportamento sociale degli alunni, al
fine di uniformare la valutazione del comportamento in tutta la scuola, secondo i parametri di seguito
riportati. I docenti hanno concordato di attribuire il voto massimo di 10 solo per evidenziare le
eccellenze nell’ambito del comportamento e delle conoscenze disciplinari del processo-percorso
formativo.
Atteggiamenti e comportamenti osservabili voti
1. Non rispetta orari e/o impegni presi.
2. Utilizza un linguaggio scurrile e gesti scorretti.
3. Dimostra scarsa partecipazione nelle attività e spesso disturba le lezioni, ostacolando
il dialogo educativo.
4. Interviene nelle discussioni in modo poco pertinente con modalità inopportune, non
rispettando il proprio turno.
5. Spesso non rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi,
attrezzature, spazi, ambiente…); è stato protagonista di azioni di danneggiamento
(mostra un comportamento poco controllato – non ha acquisito un adeguato
5
5 Ai sensi della legge 8 agosto 1995, n. 352, gli studenti che, al termine delle lezioni, a giudizio del consiglio di classe, non
possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell’inizio delle lezioni
dell’anno scolastico successivo, prove suppletive, che si concludono con un giudizio di ammissione o non ammissione alla
classe successiva.
66
autocontrollo).
6. Non si relaziona in modo positivo con compagni e con adulti
7. Non è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni.
8. Sono presenti delle note disciplinari nel registro di classe e sono stati presi, a suo
carico, provvedimenti disciplinari.
1. Spesso non osserva orari e/o impegni presi.
2. Spesso utilizza un linguaggio non idoneo, gesti poco corretti e non adeguati alla
circostanza.
3. Dimostra scarsa partecipazione nelle attività e sovente svolge azioni di disturbo che
compromettono l’attenzione generale.
4. Non sempre interviene nelle discussioni rispettando tempi e modalità.
5. Talvolta non rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi,
attrezzature, spazi, ambiente…); è stato protagonista di isolate azioni di
danneggiamento ((talvolta mostra un comportamento poco controllato).
6. Si relaziona in modo poco collaborativo con compagni e con adulti.
7. Episodicamente non è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni.
8. Sono presenti, a suo carico, note disciplinari nel registro di classe.
6
1. Non sempre rispetta orari e/o impegni presi.
2. Episodicamente utilizza un linguaggio non corretto.
3. Partecipa alle attività proposte, dimostrando un’attenzione discontinua.
4. Interviene nelle discussioni in modo pertinente.
5. Talvolta non rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi,
attrezzature, spazi, ambiente…)
6. Si relaziona in modo corretto con compagni e con adulti.
7. Non assicura rapporti leali in tutti i contesti.
7
1. Osserva orari e impegni presi.
2. Utilizza un linguaggio corretto.
3. Partecipa alle attività proposte, dimostrando adeguata attenzione.
4. Interviene nelle discussioni rispettando tempi e modalità.
5. È leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni.
6. Rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi, attrezzature,
spazi, ambiente…)
7. Si relaziona in modo collaborativo con compagni e con adulti.
8
1. Osserva con puntualità orari e impegni presi.
2. Utilizza un linguaggio sempre corretto.
3. Partecipa con attenzione alle lezioni, mostrando un interesse costante.
4. Interviene nelle discussioni in modo personale e costruttivo.
5. Rispetta sempre le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi,
attrezzature, spazi, ambiente…)
6. Si relaziona sempre in modo positivo con compagni e con adulti, rispettando i ruoli
di ciascuno; mostra di aver interiorizzato le regole del vivere comune.
7. È leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni.
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1. Osserva con senso di responsabilità orari e impegni presi.
2. Utilizza un linguaggio sempre corretto.
3. Partecipa attivamente e positivamente al dialogo educativo in ogni momento.
4. Interviene nelle discussioni stabilendo ponti logici e arricchendo in modo originale e
costruttivo le conversazioni
5. Rispetta in ogni situazione le consegne, i regolamenti e i beni comuni, (materiali,
arredi, attrezzature, spazi, ambiente…).
6. Si relaziona con maturità in ogni contesto con compagni e con adulti rispettando i
ruoli di ciascuno; mostra di aver interiorizzato le regole del vivere comune.
7. È profondamente leale nei rapporti, nelle verifiche e nelle varie attività.
10
67
GLI ESAMI
La normativa in vigore, eliminando l’esame conclusivo della Scuola Primaria, prevede un unico esame
di stato alla fine della Scuola Secondaria di primo grado. Gli alunni sosterranno dunque l’esame al
termine del terzo anno, attraverso prove di cui si riportano più avanti criteri e modalità.
L’esame sarà svolto in coerenza con i criteri e le modalità della progettazione educativa e didattica.
L’aspetto fondamentale di questo esame consisterà nella sua caratterizzazione educativa, in quanto sarà
offerta all’alunno la possibilità di dare prova della sua capacità di rielaborazione e di organizzazione
delle conoscenze acquisite, anche in vista delle scelte successive.
In tal senso procederà la relazione finale del Consiglio di classe, che indicherà i programmi
effettivamente svolti, le linee didattiche seguite, gli interventi effettuati, compresi quelli eventuali di
sostegno, di integrazione e individualizzazione e la sintesi della programmazione del triennio.
La scheda di valutazione consentirà una conoscenza completa del risultato cui ciascun alunno è
pervenuto, sia in relazione allo sviluppo delle capacità che al possesso dei contenuti culturali e alle
competenze acquisite. La chiarezza e la precisione dei voti di ammissione costituiranno una condizione
essenziale per il corretto svolgimento dell’esame.
Per gli alunni diversamente abili potranno essere svolte prove differenziate o semplificate, in coerenza
con quanto definito nel Piano Educativo Individualizzato.
Per effetto della Legge 176/2007, viene reintrodotto il giudizio di idoneità o non idoneità per
l’ammissione agli esami di licenza sulla base della valutazione degli apprendimenti conseguiti al
termine dell’anno scolastico. La stessa Legge 176/2007 introduce una quarta prova scritta, la cosiddetta
“Prova nazionale” di italiano e matematica.
All’esito dell’esame, secondo la circolare n. 49 del 20 maggio 2010, concorrono i risultati delle prove
scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale INVALSI, e il giudizio di idoneità all’ammissione. Il
voto finale sarà costituito dalla media aritmetica dei voti espressi in decimi ottenuti nelle singole
prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5.
► Prove scritte
Italiano
Le tracce per le prove, in numero di tre, nel rispetto del D.M. 26-8-1981, riguarderanno:
esposizione in cui l'alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di fantasia (diario, lettera,
racconto…);
trattazione di un argomento di interesse culturale o sociale che consenta l'esposizione di riflessioni
personali;
relazione su un argomento di studio attinente a qualsiasi disciplina.
Matematica
La prova dovrà riferirsi a più aree tematiche e a diversi tipi di conoscenze, per cui sarà articolata su
quattro quesiti che non comportino soluzioni dipendenti l’una dall’altra. I quesiti potranno riferirsi agli
aspetti numerici, geometrici, a nozioni elementari nel campo della statistica e della probabilità ed uno
avrà attinenza con attività svolte dagli allievi nel corso del triennio, nel campo delle scienze
sperimentali o della tecnologia.
La Commissione d’esame stabilirà se e quali strumenti di calcolo far usare.
Lingua inglese / seconda lingua comunitaria
Le due prove di lingua straniera dovranno dare agli allievi la possibilità di dimostrare le loro capacità di
comunicazione e si articoleranno su due tracce elaborate sulle seguenti indicazioni: riassunto di un brano; composizione di lettera personale su traccia data; composizione di un dialogo su traccia che indichi la situazione, i personaggi e lo sviluppo
dell’argomento; completamento di un dialogo;
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risposte a domande relative ad un brano che viene proposto per la lettura/comprensione. La C.M. n. 46 del 26 maggio 2011 modifica come segue le precedenti disposizioni attuate per la
seconda lingua comunitaria. “Poiché l’insegnamento della seconda lingua è giunto a sistema in modo
consolidato, la fase transitoria prevista dalla C.M. n. 28/2007 è superata. Pertanto, il Collegio Docenti
prevederà per la seconda lingua straniera un’autonoma valutazione all’interno dell’Esame di Stato per
garantire pari dignità ai due insegnamenti”. La Commissione d’esame delibererà sulla modalità di
esecuzione delle due prove scritte di lingua inglese e seconda lingua comunitaria (prove distinte da
svolgere in un solo giorno o in due giorni).
Prova nazionale
La prova nazionale riguarderà le discipline di italiano e matematica, ad integrazione delle prove scritte
già previste per le stesse.
Verrà somministrata su tutto il territorio nazionale nello stesso giorno e concorrerà ad integrare gli
elementi di valutazione degli alunni. La prova è divisa in due sezioni:
o la prima, relativa all’italiano, comprende due parti: a) comprensione della lettura - testo narrativo
con quesiti; b) riflessione sulla lingua - serie di quesiti su conoscenze grammaticali. I quesiti sono
a scelta multipla e a risposta aperta.
o la seconda, relativa alla matematica, propone anch’essa quesiti a scelta multipla e a risposta aperta
sulle seguenti aree: numeri, geometria, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni.
► Colloquio pluridisciplinare
II colloquio sarà impostato in modo da offrire all’alunno la possibilità di dimostrare, nel momento
conclusivo del percorso triennale, le proprie capacità di rielaborare in modo personale, di organizzare le
conoscenze e di stabilire collegamenti nei vari ambiti disciplinari, in un’atmosfera serena e distensiva.
Si farà in modo da far emergere e valorizzare la personalità del candidato, privilegiando le aree
disciplinari a lui più congeniali e si formuleranno domande-guida che consentiranno al candidato di
sviluppare il discorso in modo personale. Potranno essere un punto di partenza anche la presentazione di
un elaborato tecnico o artistico, l’esecuzione di un brano musicale, il racconto di un’esperienza anche in
rapporto alla progettualità, la lettura di un brano o messaggio, l’illustrazione di una mappa concettuale
preparata dal candidato. La sottocommissione si preoccuperà di verificare se il candidato possiede la
chiarezza espressiva, i linguaggi specifici delle discipline, la maturità di pensiero, la capacità di
rielaborare in modo personale e di orientarsi nei diversi ambiti disciplinari, operando collegamenti e,
soprattutto, la formazione umana e sociale.
Attribuzione lode
In sede d’esame finale agli alunni particolarmente meritevoli che conseguiranno il punteggio di 10
decimi potrà essere assegnata la lode dalla commissione, che deciderà all’unanimità.
La lode, al termine dell’esame conclusivo I ciclo di istruzione, viene attribuita dalla Commissione
esaminatrice all’unanimità secondo criteri stabiliti nella seduta di insediamento della Commissione
stessa.
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
VERIFICA E VALUTAZIONE
La valutazione costituisce un momento essenziale dell’attività didattica anche, e soprattutto, in vista
della crescita culturale e umana dello studente ed è finalizzata a:
progettare il futuro della programmazione, indicare le linee direttrici su cui impostare il lavoro
didattico, apportare le necessarie revisioni e i dovuti correttivi in base alle situazioni reali;
raccogliere informazioni e dati circa le prestazioni offerte dagli studenti e avere sotto controllo il
livello medio della classe e i risultati di ciascun allievo;
promuovere un processo di autovalutazione nello studente e di crescita personale.
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Dalla “lettura” della propria situazione scolastica, attraverso un progressivo senso di consapevolezza,
l’alunno verrà aiutato e sostenuto dai docenti a rimuovere o superare ostacoli nel suo percorso
formativo.
Tipologia di valutazione
La verifica è attuata dai docenti in modo trasparente per controllare il livello di conoscenze, di capacità
e competenze acquisite dagli allievi.
Si distingue in tre momenti:
la verifica diagnostica ha lo scopo di accertare il possesso dei pre-requisiti inerenti le
conoscenze, le abilità e le competenze minime richieste per raggiungere gli obiettivi
didattici programmati nella classe di appartenenza ed ha lo scopo di effettuare interventi
mirati al loro eventuale recupero.
la verifica formativa rappresenta il momento fondamentale della progettazione
didattica. Si pone come fine di valutare il processo di insegnamento-apprendimento e
permette al docente di verificare l'adeguatezza dei metodi utilizzati, di accertare in itinere
il raggiungimento degli obiettivi intermedi programmati e di verificare il rispetto dei
tempi di apprendimento previsti. La verifica formativa è inoltre utile per organizzare
l'attività di recupero.
la verifica sommativa ha lo scopo di classificare gli allievi. Tutti gli strumenti di
verifica conosciuti sono validi per i docenti che faranno ricorso a verifiche strutturate,
prove semi-strutturate e prove non strutturate.
Modalità di verifica:
le valutazioni saranno scritte, orali e pratiche ;
le prove sommative dovranno essere almeno due per lo scritto e due per l’orale per ogni
quadrimestre;
prove strutturate, test, questionari scritti contribuiranno anche alla valutazione orale;
le prove saranno opportunamente scaglionate e distribuite nel corso del quadrimestre per evitare,
il più possibile, un sovraccarico per gli allievi;
gli elaborati saranno riconsegnati entro 15 giorni dalla data di effettuazione, esplicitando il voto
con un breve giudizio motivato.
Criteri di valutazione
In riferimento ai criteri generali individuati per omogeneizzare il più possibile i comportamenti e le
deliberazioni finali dei diversi Consigli di Classe si è concordato di tener presenti:
le tassonomie relative agli ambiti cognitivi e gli indicatori relativi agli aspetti socio – affettivi
dell’allievo;
il progresso rispetto alla situazione iniziale;
l’impegno e l’applicazione;
la partecipazione al dialogo educativo;
il metodo e la capacità di organizzare, con una certa autonomia, lo studio;
l’esito dei corsi di recupero;
il carattere unitario dei cicli (il biennio con funzione orientativa e formativa, il triennio
maggiormente caratterizzante);
la valenza culturale e professionale delle discipline;
la valutazione delle insufficienze nel quadro globale del profitto;
la valutazione delle insufficienze nel quadro globale del comportamento.
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Ogni Consiglio di Classe, coerentemente con quanto sopra indicato, rispetterà i seguenti parametri:
il raggiungimento degli obiettivi formativi formulati nel piano di programmazione annuale;
gli standard minimi di livello cognitivo fissati nelle riunioni per materie;
gli esiti di un congruo numero di verifiche (almeno 2 prove scritte e 2 orali per ogni
quadrimestre);
la scala di valutazione concordata in sede di Collegio Docenti.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA
► Scritte: Italiano:
Padronanza delle strutture sintattiche e morfologiche;
Correttezza ortografica
Uso adeguato della punteggiatura
Proprietà e ricchezza lessicale
Conoscenza dell’argomento
Aderenza alla traccia e alle tipologie testuali, rispetto delle consegne;
Sintesi espositiva; uso efficace dei documenti (per la stesura del saggio breve)
Lingua straniera: organizzazione del testo in modo logico, coerente, coeso.
Uso adeguato dei nessi logici
Equilibrio fra le parti
Assenza di contraddizioni e ripetizioni
Utilizzo adeguato ed efficace delle conoscenze personali
Esposizione corretta dei fatti
Argomentazioni motivate
Approfondimenti personali e/o apporti critici
Lingua straniera:
Organizzazione del testo (coesione/coerenza)
Correttezza morfosintattica
Lessico appropriato
Rielaborazione e personalizzazione delle risposte
Matematica:
Conoscenza dei contenuti e utilizzo specifico
Competenze procedurali e comunicative
Competenze elaborative
Comprensione ed uso dei linguaggi specifici
Completezza della risoluzione
Disegno: ELABORATI GRAFICI DISEGNO-prova grafica
Grado di correttezza concettuale
Applicazione dei procedimenti esecutivi e dei codici propri della rappresentazione
grafica
Precisione nell’esecuzione di elaborati grafici
Informatica – prova pratica:
Leggibilità
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Ordine nell'esposizione,
Correttezza formale,
Motivazione logica dei passaggi e del procedimento,
Uso del linguaggio specifico
Conoscenza di: definizioni, concetti, metodologie inerenti la traccia
Sviluppo e trattazione coerente dei quesiti proposti
Competenza nell’uso di tecniche e strumenti di analisi propri della materia
Capacità di analisi e di sintesi nella risoluzione dei quesiti
Capacità di analisi delle situazioni reali in relazione alle tecniche studiate
Economia Aziendale:
Comprensione del testo, realizzazione del percorso dimostrativo e congruenza dei
dati
Competenza nell’applicazione delle procedure e dei calcoli
Conoscenza dei contenuti disciplinari
Competenza espressiva
Presentazione dell’elaborato
Educazione fisica:
attività pratica
Sicurezza nello svolgimento dell’esercizio
Sincronia
Precisione e stile
► Orale: (tutte le discipline che contengono la valutazione orale)
Acquisizione dei contenuti
Conoscenza degli elementi specifici delle discipline
Capacità di esporre in modo chiaro, corretto e con ordine logico fatti, esperienze e
informazioni
Conoscenza ed uso dei linguaggi specifici
Analisi, sintesi e rielaborazione
I giudizi sono formulati in maniera discorsiva e schematica, articolati in base ai criteri fissati in ogni
area ed in ogni ordine di scuola, in rapporto agli obiettivi programmati.
I docenti hanno concordato di effettuare almeno due verifiche scritte e due per l’orale per ogni
quadrimestre.
SCRUTINI FINALI Il Consiglio di classe, ascoltata la proposta di voto formulata dall’insegnante o dagli insegnanti delle
materie nelle quali il profitto risulta non sufficiente, sarà tenuto a:
esaminare il giudizio motivato che accompagna la proposta di voto;
valutare i risultati dei corsi integrativi frequentati;
valutare la frequenza e la partecipazione ad attività integrative organizzate dalla scuola.
Ai fini della validità dell’anno scolastico, per la valutazione dello studente, è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti delle lezioni.
Pertanto l’alunno che avrà fatto registrare assenze superiori al 25% dei giorni di lezione non sarà
ammesso alla classe successiva (per gli alunni di quinta: agli esami di Stato) salvo che non ricorrano le
72
condizioni di cui all’art. 13, c. 9, della O.M. 21.5.20016e fatte salve le delibere del consiglio di classe e
del Collegio (Delibera n. 41 del 14 maggio 2015):
- Il Collegio stabilisce che sarà validato l’anno scolastico con un massimo di 15 giorni di assenza
per malattia oltre il limite previsto dalla normativa vigente, se le assenze stesse sono state
giustificate con apposito certificato medico consegnato contestualmente al rientro - Il Collegio dei docenti stabilisce altresì di dare mandato ai rispettivi Consigli di classe di valutare
i singoli casi in caso di superamento di tale limite e che questo limite sia non vincolante per
alunni in situazione di handicap ( con sostegno).
Le assenze inferiori a cinque giorni, se giustificate con certificato medico contestualmente al primo
giorno di rientro, non saranno conteggiate ai fini del calcolo per la validità dell’anno scolastico. Ai fini
dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del II ciclo di istruzione,
nessun voto può essere inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con
l’attribuzione di unico voto secondo l’ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe
successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del II ciclo di istruzione, il voto di comportamento
non può essere inferiore a 6/10.
Il voto di comportamento concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo
di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla
determinazione della media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.
Risulteranno non promossi alla classe successiva gli alunni per i quali i Consigli di classe – dopo aver
fatto proprie le proposte di voto dei docenti nelle cui discipline l’alunno non ha conseguito la
sufficienza e tenuto conto di quanto specificato al precedente punto 1- riterranno che non siano stati
raggiunti gli obiettivi didattici ed educativi minimi nelle varie materie e che nella partecipazione alla
vita scolastica non abbiano fatto rilevare elementi positivi che possano concorrere a determinare una
valutazione complessiva positiva.
Risulteranno comunque non promossi alla classe successiva gli alunni che avranno presentato:
c) tre insufficienze gravi;
d) due gravi e due lievi;
e) una grave e tre lievi;
f) cinque lievi;
g) voto di comportamento inferiore a 6 decimi.
Le motivazioni della decisione di non promozione dovranno essere riportate a verbale.
Il voto di comportamento/condotta inferiore a sei decimi nello scrutinio di giugno implica la non
promozione alla classe successiva.
Sospensione del giudizio
Il Consiglio di Classe può inoltre deliberare la sospensione del giudizio in presenza di insufficienza in
una o più discipline.
Per gli studenti per i quali è stata stabilita la “sospensione del giudizio” il Consiglio di classe valuta la
possibilità di recuperare le carenze emerse mediante
- lo studio personale da svolgere autonomamente
- lo studio individuale assistito attraverso un numero esiguo di ore in cui il docente monitorerà il
lavoro assegnato e svolto autonomamente dall’allievo.
- attraverso la frequenza di un corso di recupero. (vd. CAPITOLO VII- RERCUPERI)
I corsi di recupero saranno organizzati a partire dalla seconda metà del mese di giugno.
I genitori che non intendono avvalersi delle iniziative di recupero extracurricolari organizzate
dall’Istituto dovranno comunicarlo per iscritto, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi
alle verifiche programmate per il recupero dell’insufficienza, che devono svolgersi prima dell’inizio
dell’anno successivo. Dopo aver esaminato le prove di verifica (scritte e/o orali), il Consiglio di Classe
delibera l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva.
6 Ai sensi della legge 8 agosto 1995, n. 352, gli studenti che, al termine delle lezioni, a giudizio del consiglio di classe, non
possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell’inizio delle lezioni
dell’anno scolastico successivo, prove suppletive, che si concludono con un giudizio di ammissione o non ammissione alla
classe successiva.
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La promozione conseguita ad Agosto implica l’attribuzione del punteggio minimo del credito
scolastico, della banda di oscillazione della tabella ministeriale relativa alla media dei voti.
CREDITO SCOLASTICO Il credito scolastico è un punteggio che esprime la valutazione del livello di preparazione complessiva
raggiunta dallo studente al termine dell’anno scolastico, considerando anche l’assiduità della
frequenza, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo.
Il punteggio viene assegnato per un totale massimo di 25 punti nei tre anni, sulla base dei voti al termine
di ciascuno degli ultimi tre anni del corso di studi. Il rapporto tra media dei voti e credito è fissato
rigidamente da una tabella ministeriale che, all’interno della media dei voti, presenta bande di
oscillazione da un punteggio minimo ad uno massimo.
Per l’attribuzione del punteggio minimo o massimo si tiene conto anche di eventuali crediti formativi
posseduti dall’alunno.
Il credito scolastico è dato da:
- media dei voti comprensiva del voto di comportamento (frequenza, interesse, impegno,
partecipazione al dialogo educativo);
- attività complementari/crediti formativi.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO Il Credito formativo viene assegnato ogni anno dal Consiglio di classe in base alle esperienze
effettuate dallo studente, individuate dal Ministero della Pubblica Istruzione con proprio decreto, che
siano
- qualificate, certificate e debitamente documentate;
- fatte al di fuori della scuola;
- coerenti con il tipo di studi frequentato, in termini di approfondimento o di ampliamento dei
contenuti tematici previsti dal curricolo;
- riferite a attività culturali, artistiche e formative.
I documenti che certificano le attività lavorative devono indicare l’ente a cui sono stati versati i
contributi di assistenza e previdenza oppure le disposizioni normative che escludano l’obbligo del
versamento. Infine, le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero debbono essere
convalidate dall’autorità diplomatica o consolare.
Si precisa che la documentazione fornita dall'alunno può risalire fino e non oltre i due anni
precedenti; pertanto non saranno accettati certificati datati tre o più anni prima della consegna e che
non siano chiari e completa a norma di legge.
I consigli di classe procederanno alla valutazione dei crediti formativi sulla base dei seguenti parametri
ed indicazioni:
a) il punteggio complessivo si ottiene sommando i singoli crediti; il punteggio massimo attribuibile al
credito formativo è di punti 1;
b) il punteggio complessivo risultante dalla somma dei punteggi relativi ai crediti scolastici e a quelli
formativi va arrotondato per eccesso, se la parte decimale è maggiore o uguale a 5, per difetto se la parte
decimale è inferiore a 5;
c) se il punteggio complessivo arrotondato risulta maggiore del limite superiore assegnato alla banda di
oscillazione, il credito scolastico è pari al limite superiore della banda, fermo restando il limite massimo
dei 25 punti complessivamente attribuibili;
Altri crediti formativi:
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Patentino di Arbitro, esami conservatorio, concorsi culturali, attività sportive agonistiche riconosciute
dalle federazioni sportive nazionali ecc.)
Stage
Esperienze lavorative
Corsi di formazione
Corsi di informatica (ECDL ecc.)
Certificazione in lingua straniera
Si darà altresì la priorità alle attività svolte e documentate all'interno dell'Istituto quali: PET, ECDL,
STAGE AZIENDALI, etc..
Per quanto riguarda le attività sportive, i certificati devono far riferimento ad attività sportiva
agonistica.
Per le attività musicali si riconosceranno attestati relativi alla frequenza del Conservatorio.
Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente
tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche
l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e
alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.
Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento
della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
CREDITO SCOLASTICO ( CANDIDATI INTERNI)
Media dei
voti
Credito scolastico – Punti
1° anno 2° anno 3° anno
M=6 3-4 3-4 4-5
6< M ≤7 4-5 4-5 5-6
7< M ≤8 5-6 5-6 6-7
8< M ≤9 6-7 6-7 7-8
9< M ≤10 7-8 7-8 8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico.
ESAME DI STATO L’Esame di Stato prevede come fine ”la verifica della preparazione di ciascun candidato riguardo agli
obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo di studi”, inoltre, “la certificazione rilasciata
deve dare larga trasparenza alle competenze, conoscenze e capacità acquisite secondo il piano di studi
seguito, tenendo conto delle esigenze di circolazione dei titoli di studio nell’ambito dell’Unione
Europea”. Anche l’Esame di Stato è regolato da vari provvedimenti che ne hanno modificato negli anni,
in parte, le caratteristiche: L. 1/07; D.M. 42/07, D.M. 80/07, C.M. 90/07, C.M.77/08, C.M.85/09, D.M.
8/09, O.M. 40/09 e DPR 122/09.
L’ammissione all’Esame di Stato Per poter sostenere l’esame è necessaria l’ammissione, accompagnata da un articolato giudizio,
introdotta dalla legge n. 1 dell'11 gennaio 2007.
Potranno sostenere l'esame gli studenti dell'ultimo anno che nello scrutinio finale abbiano
riportato una votazione non inferiore a 6/10 in ciascun disciplina, o gruppo di discipline valutate
con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, e un voto di condotta non
inferiore a 6/10 (art.6, comma 1, D.P.R. 22 giugno 2009, n.122).
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Il voto di condotta partecipa, quindi, alla valutazione globale ed è soggetto a vincoli normativi
(Art. 4 del D.M. n.5 del 16/01/ 2009 e Art. 7 del Reg. attuativo del 13/3/2009) e a criteri
oggettivi deliberati dal Collegio dei Docenti ed esemplificati nella griglia di valutazione dei
comportamenti presente nel POF.
Nella scuola secondaria il voto di comportamento, definito dal consiglio di classe, concorre alla
valutazione complessiva dello studente, in quanto determina, autonomamente, la non
ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato nel caso sia inferiore a sei decimi,
indipendentemente dalla votazione conseguita nelle singole discipline di studio. (art. 2, comma
3, decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169; art. 2,
comma 3 del D.M. 16/01/2009, n. 5; Circolare n.10 del 23/01/2009).
Il voto di comportamento concorre anche alla determinazione dei crediti scolastici (articolo 4,
comma 2, D.P.R. 22 giugno 2009,n.122 ).
E’ richiesta, ai sensi dell’art.14, comma 7 del DPR 22 giugno 2009, n.122, la frequenza di
almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Si veda la parte relativa alle assenze
riguardante gli SCRUTINI FINALI.
La valutazione dell’insegnamento dell’Educazione Fisica concorre alla determinazione della
media dei voti (Circolare n.10 del 23/ 01/2009)
Per la Religione Cattolica la valutazione è espressa senza attribuzione di voto numerico, ma il
docente di religione, con gli altri insegnanti, attribuisce il punteggio per il credito scolastico
(Art. 6 del Reg. attuativo del 13/3/2009) e per la condotta.
Sono ammessi, inoltre, su richiesta, ai sensi dell’articolo 6, comma 2 del DPR 22 giugno 2009,
n.122, direttamente agli esami di Stato del secondo ciclo “gli alunni della penultima classe che
hanno riportato, nello scrutinio finale, non meno di otto decimi in ciascuna disciplina o gruppo
di discipline e non meno di otto decimi nel comportamento, che hanno seguito un regolare corso
di studi di istruzione secondaria di secondo grado e che hanno riportato una votazione non
inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non inferiore a otto decimi
nel comportamento negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere
incorsi in ripetenze nei due anni predetti. Le votazioni suddette non si riferiscono
all’insegnamento della religione cattolica.”
In caso di ammissione all’Esame di Stato per voto di Consiglio, il credito scolastico verrà
calcolato sulla media dei voti reali riportati dagli alunni.
In base all’ Art. 6 dell’O.M. n. 92 del 5/11/07, il docente della disciplina propone il voto in base ad un
giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo
quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione
dimostrati nell’intero percorso formativo.
La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, nonché
dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero
precedentemente effettuati. Infatti, in base all’Articolo 9 dell’O.M. n. 92 del 5/11/07 comma 2: “A
decorrere dall’anno scolastico 2008-2009, per gli studenti dell’ultimo anno di corso che nello scrutinio
del primo trimestre o del primo quadrimestre presentino insufficienze in una o più discipline, il
consiglio di classe predispone iniziative di sostegno e forme di verifica, da svolgersi entro il termine
delle lezioni, al fine di porre gli studenti predetti nella condizione di conseguire una valutazione
complessivamente positiva in sede di scrutinio di ammissione all’esame di Stato”.
Sono ammessi agli Esami di Stato anche i candidati esterni (privatisti) che abbiano
regolarmente presentato domanda.
I candidati esterni provvisti di idoneità o di promozione all'ultima classe o di ammissione alla
frequenza di detta classe, ottenuta in precedenti esami di maturità o di abilitazione o di qualifica
professionale quadriennale, dello stesso corso di studio, sostengono l'esame preliminare sulle
materie dell’ultimo anno.
76
Sostengono altresì l’esame preliminare sulle materie dell’ultimo anno i candidati esterni che
abbiano frequentato l’ultimo anno di corso nell’anno o negli anni scolastici precedenti e,
ammessi all’esame di Stato, non abbiano conseguito il relativo Diploma.
Anche i candidati esterni che abbiano superato nell’anno o negli anni precedenti l’esame
preliminare e, ammessi all’esame di Stato, non abbiano sostenuto le relative prove o non le
abbiano superate, debbono sostenere l’esame preliminare (parere dell’Ufficio legislativo in data
16-2-2010).
L'esito positivo degli esami preliminari, anche in caso di mancato superamento dell'esame di
Stato, vale come idoneità all'ultima classe del tipo di istituto di istruzione secondaria di secondo
grado cui l'esame si riferisce. L'esito dei medesimi esami preliminari, in caso di non ammissione
all'esame di Stato, può valere, a giudizio del consiglio di classe o delle apposite commissioni
d'esame di cui all'art. 4 della O.M. n.44 del 5-5-2010, come idoneità ad una delle classi
precedenti l’ultima ovvero come idoneità all’ultima classe. Tale disposto si applica anche in caso
di mancata presentazione agli esami di Stato
L’esame preliminare viene sostenuto con i docenti della classe a cui si è stati abbinati.
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
INDICATORI DI RIFERIMENTO PER LE VALUTAZIONI
DEL RENDIMENTO SCOLASTICO E DEL COMPORTAMENTO
SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
COMPETENZA DESCRITTORE LIVELLO VOTO
• Imparare ad
imparare
organizza il proprio
apprendimento, individuando,
scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie
modalità di informazione e di
formazione (formale, non formale
ed informale), anche in funzione
dei tempi disponibili, delle proprie
strategie e del
proprio metodo di studio e di
lavoro.
ESPERTO
ADEGUATO
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
10-9
8-7
6
4-5
• Progettare elabora e realizza progetti
riguardanti lo sviluppo delle
proprie attività di
studio e di lavoro, utilizzando le
conoscenze apprese per stabilire
obiettivi significativi e
realistici e le relative priorità,
valutando i vincoli e le possibilità
esistenti, definendo
strategie di azione e verificando i
risultati raggiunti
ESPERTO
ADEGUATO
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
10-9
8-7
6
4-5
77
• Comunicare
o comprende messaggi di genere
diverso (quotidiano, letterario,
tecnico, scientifico)
e di complessità diversa, trasmessi
utilizzando linguaggi diversi
(verbale,
matematico, scientifico, simbolico,
ecc.) mediante diversi supporti
(cartacei,
informatici e multimediali)
ESPERTO
ADEGUATO
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
10-9
8-7
6
4-5
o rappresenta eventi, fenomeni,
principi, concetti, norme,
procedure, atteggiamenti,
stati d’animo, emozioni, ecc.
utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico,
scientifico, simbolico, ecc.) e
diverse conoscenze disciplinari,
mediante diversi
supporti (cartacei, informatici e
multimediali).
ESPERTO
ADEGUATO
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
10-9
8-7
6
4-5
• Collaborare e
partecipare
interagisce in gruppo,
comprendendo i diversi punti di
vista,
valorizzando le proprie e le altrui
capacità, gestendo la conflittualità,
contribuendo all’apprendimento
comune ed alla realizzazione delle
attività collettive, nel
riconoscimento
dei diritti fondamentali degli altri.
ESPERTO
ADEGUATO
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
10-9
8-7
6
4-5
• Agire in modo
autonomo e
responsabile:
sa inserirsi in modo attivo e
consapevole
nella vita sociale e far valere al suo
interno i propri diritti e bisogni
riconoscendo al
contempo quelli altrui, le
opportunità comuni, i limiti, le
regole, le responsabilità.
ESPERTO
ADEGUATO
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
10-9
8-7
6
4-5
• Risolvere problemi
affronta situazioni problematiche
costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse
adeguate, raccogliendo e valutando
i dati, proponendo
soluzioni utilizzando, secondo il
tipo di problema, contenuti e
metodi delle diverse
discipline.
ESPERTO
ADEGUATO
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
10-9
8-7
6
4-5
• Individuare
collegamenti e relazioni
individua e rappresenta,
elaborando
argomentazioni coerenti,
collegamenti e relazioni tra
ESPERTO
ADEGUATO
10-9
8-7
78
fenomeni, eventi e concetti diversi,
anche appartenenti a diversi ambiti
disciplinari, e lontani nello spazio e
nel tempo, cogliendone la natura
sistemica, individuando analogie e
differenze, coerenze ed incoerenze,
cause ed effetti e la loro natura
probabilistica.
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
6
4-5
• Acquisire ed
interpretare
l’informazione
Acquisisce ed interpreta
criticamente
l'informazione ricevuta nei diversi
ambiti ed attraverso diversi
strumenti comunicativi,
valutandone l’attendibilità e
l’utilità, distinguendo fatti e
opinioni.
ESPERTO
ADEGUATO
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
10-9
8-7
6
4-5
GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEI PROCESSI DI
APPRENDIMENTO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ VOTO IN DECIMI
Complete,
coordinate, ampliate
con approfondimenti
autonomi
Affronta autonomamente
anche compiti complessi,
applicando le conoscenze e
le procedure in modo
corretto e creativo
Comunica in modo proprio,
efficace ed articolato.
Organizza in modo autonomo
le conoscenze, stabilisce
relazioni tra ambiti
pluridisciplinari, documenta e
analizza il proprio lavoro in
modo critico, cerca soluzioni
adeguate per situazioni nuove.
9 – 10
Ottimo/eccellente
Complete,
approfondite e
coordinate
Esegue compiti complessi
e sa applicare i contenuti e
le procedure, pur con
qualche incertezza in
nuovi contesti
Comunica in modo chiaro ed
appropriato. In modo
autonomo sa organizzare e
analizzare le conoscenze
acquisite ; compie anche
alcuni collegamenti e sa
valutare in modo abbastanza
personale.
8
Buono
Complete, ma non
approfondite
Esegue correttamente
compiti semplici ; sa
applicare i contenuti e le
procedure anche in compiti
più complessi pur con
alcune incertezze
Comunica in modo adeguato,
anche se semplice. Non ha
piena autonomia, ma è un
diligente ed affidabile
esecutore ; coglie gli aspetti
essenziali, ma incontra
difficoltà nei collegamenti. Se
aiutato effettua valutazioni
parziali e non approfondite.
7
Discreto
Complessivamente
accettabili, ma non
estese e/o profonde
Esegue semplici compiti
senza errori sostanziali ;
affronta compiti più
complessi con incertezza
Comunica in modo semplice e
non del tutto adeguato. Coglie
gli aspetti fondamentali, ma le
sue analisi sono lacunose
6
Sufficiente
79
Superficiali, incerte
e non del tutto
complete
Applica le conoscenze
minime senza commettere
gravi errori, ma talvolta
con imprecisione
Comunica in modo non
sempre coerente e appropriato.
Analizza con difficoltà temi,
questioni e problemi. Guidato
e sollecitato sintetizza le
conoscenze e sulla loro base
effettua semplici valutazioni.
5
Mediocre
Frammentarie e
piuttosto superficiali
Riesce ad applicare le
conoscenze in compiti
semplici, ma commette
errori anche gravi
nell’esecuzione.
Comunica in modo stentato ed
improprio
Ha difficoltà a cogliere i
concetti e le relazioni
essenziali, quindi le analisi e
sintesi sono parziali ed
imprecise. Soltanto se guidato
e sollecitato, effettua qualche
semplice valutazione.
4
Gravemente insufficiente
Molto scarse e
gravemente lacunose
Non riesce ad applicare le
conoscenze neppure in
compiti semplici.
Comunica in modo molto
stentato, con errori che talora
oscurano il significato.
Non sa effettuare le analisi e le
sintesi più elementari.
3
Assolutamente
insufficiente
Nessuna
Nessuna
Comunica in modo stentato
con errori che oscurano il
significato. Non riesce ad
applicare neppure le più
elementari conoscenze.
1 - 2
Molto negativo
TABELLA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
INDICATORI VOTI Non rispetta: persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari; è stato/a
protagonista di azioni di danneggiamento. Non è corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell’utilizzo dei media; interviene
nelle discussioni in modo poco pertinente , con modalità inopportune, non rispettando il
proprio turno . Non è attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti . Non è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. Non è disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare, a seguire attività finalizzate
all’integrazione. Sono presenti diverse note disciplinari nel registro di classe e sono stati presi, a suo carico,
provvedimenti disciplinari .
Da 1 a 5
E’ parzialmente e/o superficialmente rispettoso delle persone, delle leggi, delle regole,
delle consegne, degli impegni, delle strutture, degli orari; è stato protagonista di isolate
azioni di danneggiamento. E’ parzialmente e/o superficialmente corretto/a nel comportamento, nel linguaggio,
nell’utilizzo dei media; non sempre interviene nelle discussioni rispettando tempi e
modalità. E’ parzialmente e/o superficialmente attento/a ai compagni e alle proposte educative dei
docenti . E’ parzialmente e/o superficialmente leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. E’ parzialmente e/o superficialmente disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare,
a seguire attività finalizzate all’integrazione. Sono presenti , a suo carico, diverse note disciplinari nel registro di classe .
6
80
Episodicamente NON è rispettoso delle persone, delle leggi, delle regole, delle consegne,
degli impegni, delle strutture, degli orari . Episodicamente NON è corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell’utilizzo dei
media. Episodicamente NON è attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti.
Episodicamente NON è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni . Episodicamente NON è disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare, a seguire
attività finalizzate all’integrazione. Sono presenti , a suo carico, alcune note disciplinari nel registro di classe .
7
Ha quasi sempre rispetto per persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari . E’ quasi sempre corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell’utilizzo dei media. E’ quasi sempre attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti. E’ quasi sempre leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. E’ quasi sempre disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare, a seguire attività
finalizzate all’integrazione.
8
Rispetta: persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari. E’ corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell’utilizzo dei media. E’ attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti. E’ leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. E’ disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare, a seguire attività finalizzate
all’integrazione.
9
Ha pieno rispetto per persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari. E’ corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell’utilizzo dei media. E’ molto attento/a al comportamento, al linguaggio, all’utilizzo dei media. E’ profondamente leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. E’ pienamente disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare, a seguire attività
finalizzate all’integrazione.
10
PROVE INVALSI
A partire dall’anno scolastico 2009/2010, sono previste prove strutturate dall’INVALSI a carattere
nazionale di italiano e matematica per le classi seconda e quinta della scuola Primaria, per la classe
terza della Scuola Secondaria di primo grado. e per la classe seconda della scuola Secondaria di
secondo grado La somministrazione delle suddette prove avverrà nel mese di maggio, secondo un
calendario prestabilito su tutto il territorio nazionale. Resta, invece, fissata a giugno la prova Nazionale
INVALSI per la classe terza della Scuola Secondaria di primo grado, quale quarta prova dell’esame di
Stato.
AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
L’autovalutazione partirà dal RAV e dal Piano di miglioramento e avverrà con il coinvolgimento di più
soggetti, individuali o collegiali, e nell’interazione con il territorio. Il docente referente della funzione
specifica, in ottemperanza della circolare n. 47 del 2014 e della direttiva n. 11 del 18/09/2014,
programmerà un piano di lavoro per il monitoraggio del percorso di attuazione del Piano dell’offerta
formativa. Nel corso dell’anno scolastico, avrà incontri con i responsabili dei progetti inseriti nel Piano
per verificare lo stato di attuazione dei progetti, affrontare problemi e difficoltà, pianificare le fasi
successive del lavoro ed operare una verifica finale ed elabora il rapporto di autovalutazione d’Istituto.
Il gruppo di lavoro per la valutazione interna ed esterna, unitamente al gruppo per la gestione del Piano
dell’offerta formativa (articolazione interna del Collegio dei Docenti), provvederà alle seguenti attività
di monitoraggio:
o redazione di questionari per la valutazione dell’attuazione del Piano da somministrare ad alunni,
genitori e personale della scuola al termine dell’anno scolastico;
o redazione di questionari specifici da somministrare agli alunni a conclusione dei singoli progetti;
o redazione di un questionario relativo all’orientamento scolastico;
o organizzazione della distribuzione e della raccolta dei questionari;
81
o tabulazione e visualizzazione grafica dei risultati;
o distribuzione di una scheda-modello per monitoraggio periodico dell’attuazione dei progetti e delle
attività interdisciplinari e analisi della stessa dopo la compilazione da parte dei responsabili dei
progetti;
o questionario per la rilevazione dei bisogni formativi;
o questionario per la valutazione dei corsi di aggiornamento effettuati;
o individuazione e presentazione di eventuali altri strumenti valutativi.
I Consigli di classe, Interclasse e Intersezione verificheranno nelle riunioni periodiche lo stato di
attuazione del Piano per quanto li concerne. Il Collegio dei Docenti effettuerà valutazioni collegiali
sull’attuazione del Piano. I genitori e gli alunni saranno coinvolti con la compilazione dei questionari di
cui si è già detto, che prevedono anche risposte aperte e spazi per l'indicazione di bisogni e proposte per
il Piano del successivo anno scolastico. I questionari sono impostati sull’individuazione di indicatori di
difficoltà in vista del successivo monitoraggio finalizzato a:
o Individuare gli aspetti da migliorare, sviluppare o recuperare.
o Valutare i risultati dell’azione educativa e didattica dell’Istituto.
o Acquisire disponibilità concrete dei soggetti alla partecipazione e all’elaborazione del POF e alla
collaborazione nella sua realizzazione.
VALUTAZIONE E AUTOANALISI Per una valutazione complessiva del processo di insegnamento-apprendimento degli alunni e della
qualità dell’offerta formativa , ci si avvarrà delle direttive che prevedono l’effettuazione di verifiche
periodiche, affidate all’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (INVALSI),
mediante l’utilizzo di test somministrati in un’unica data. All’interno della realizzazione del P.O.F.
l’autoanalisi si colloca al vertice dei problemi di gestione-supervisione del sistema scuola, ed è intesa
come motore-supporto del cambiamento-miglioramento dell’organizzazione scolastica. Nel nostro
Istituto la funzione fondamentale della valutazione si identifica con una attenta analisi del processo di
natura eminentemente regolativa di “eventi”, messi in relazione: politiche scolastiche, decisioni
programmate e coerenti, interventi operativi. I parametri a cui si farà riferimento per valutare il livello di
efficienza- efficacia del P.O.F. saranno i seguenti:
o livello di partecipazione degli alunni alle varie attività curricolari ed extracurricolari
o gli elementi di conoscenza acquisiti durante i processi di verifica-valutazione degli alunni e del
sistema scuola
o livello di partecipazione dei genitori
o funzionalità dell’orario, delle attrezzature e degli spazi
o rispetto delle scadenze, tempestività e chiarezza delle decisioni a livello collegiale, modulare,
individuale
o rapporti con le famiglie
o analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e i risultati raggiunti.
Il Piano viene controllato e aggiornato anche in relazione ad una periodica valutazione degli esiti
formativi realizzata mediante strumenti diversificati:
autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle attività
analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti da svolgersi in sede di
collegio docenti e di consiglio di Circolo per gli aspetti di rispettiva competenza
questionari rivolti agli alunni e alle famiglie per verificare l’accettazione dell’organizzazione
didattica
incontro con esperti allo scopo di controllare e regolare i processi in atto
esiti delle indagini condotte dall’INVALSI nell’ambito delle rilevazioni nazionali sul sistema di
istruzione.
I risultati complessivi della valutazione saranno comunicati ai soggetti esterni coinvolti nelle attività
scolastiche quale momento di rendicontazione degli investimenti realizzati in termini di risorse e servizi
nella scuola.
82
CAPITOLO VII
ATTIVITA’ E SERVIZI A SOSTEGNO DELLO STUDENTE
ATTIVITÀ DI SOSTEGNO, RECUPERO E PREVENZIONE DEL DEBITO SCOLASTICO
L’Istituto Omnicomprensivo assume il recupero e la prevenzione dei debiti formativi come elementi
ordinari e permanenti della propria attività, secondo quanto indicato dal D.M. n. 80 del 3 ottobre 2007 e
dalla O.M. n. 92 del 5 novembre 2007. Pertanto già nelle fasi iniziali dell’anno scolastico i singoli
docenti organizzano e realizzano interventi di sostegno allo scopo di prevenire l’insuccesso scolastico.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Nella scuola secondaria di primo grado le attività di recupero hanno lo scopo fondamentale di prevenire
l’insuccesso scolastico e perciò vanno realizzate in ogni periodo dell’anno a cominciare dalle fasi
iniziali, pertanto i docenti avranno cura di effettuare già nei primi giorni di lezione un’approfondita
analisi delle situazioni di svantaggio nelle proprie discipline; in base alle esigenze riscontrate,
definiranno, in itinere e all’interno di ciascun segmento educativo, gli interventi di recupero più
adeguati.
SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO
Ogni docente, nell’ambito della propria disciplina, in base alle esigenze riscontrate, definirà, in itinere e
all’interno di ciascun segmento educativo, gli eventuali interventi di consolidamento, potenziamento e
sviluppo più adeguati. Subito dopo la consegna alle famiglie della prima scheda di rilevazione
intermedia dei livelli di apprendimento (a metà di novembre) potrebbero essere istituiti sportelli
didattici relativi a tutte le discipline nelle quali uno o più alunni abbiano manifestato carenze, ritardi,
problemi di apprendimento. Il docente che terrà il c.d. sportello didattico nel corso del primo
quadrimestre terrà aggiornato l’apposito registro nel quale annoterà la presenza degli alunni e l’attività
svolta; al termine dell’intervento redigerà una relazione conclusiva con una valutazione dell’intervento
didattico e formulerà giudizi sui risultati conseguiti da ogni studente.
In sede di scrutinio del primo quadrimestre, il consiglio di classe provvederà a definire le modalità di
intervento del recupero (corsi di recupero, assistenza allo studio individuale, utilizzo della quota del
20% dell’orario curricolare), che sarà attivato, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, in
tutte le materie che presentino alunni classificati con votazione inferiore alla sufficienza. Di detti
interventi il consiglio di classe stabilirà i contenuti, i modelli didattico-metodologici, le forme di
verifica, i criteri di valutazione, la durata, la data della verifica e le modalità di comunicazione alle
famiglie.
Nei corsi di recupero il gruppo deve essere costituito da minimo 4 alunni e massimo 10 con una
tolleranza fino al 50% degli alunni della classe, in quanto l’intervento deve essere il più possibile
individualizzato e deve consentire l’utilizzo di metodologie didattiche diverse.
Nel caso che il numero degli alunni con debito formativo superasse il 50% dell’intera classe, il recupero
avverrà nelle ore curricolari, trattandosi di problemi che coinvolgono la maggioranza della classe.
Il docente che terrà il corso di recupero manterrà aggiornato l’apposito registro nel quale annoterà la
presenza degli alunni e l’attività svolta; subito dopo l’effettuazione delle prove di verifica ne
comunicherà gli esiti al Dirigente scolastico e, su delega di quest’ultimo, ne informerà le famiglie.
Nell’eventualità che gli interventi di recupero siano realizzati utilizzando in tutto o in parte la quota del
20% prevista dal D.M. n. 47 del 13 giugno 2006 i consigli di classe organizzeranno,
contemporaneamente, approfondimenti per gli studenti che non necessitano di interventi finalizzati al
recupero. I corsi di recupero potranno essere organizzati anche per classi parallele, nel rispetto delle
modalità previste dall’art. 2, c. 8, della O.M. n. 92 del 5 novembre 2007.
Dopo la conclusione degli interventi di cui sopra, saranno istituiti sportelli didattici per gli studenti che
non siano ancora riusciti a colmare i debiti e per quelli che, pur risultando sufficienti al termine del
primo quadrimestre, abbiano successivamente manifestato carenze, ritardi, problemi di apprendimento.
A conclusione di questi ulteriori interventi sarà effettuata una seconda prova di verifica.
83
In caso i debiti non risultassero ancora colmati, sarà cura dello studente, prima dello scrutinio finale,
recuperare il ritardo e chiedere al docente della disciplina una terza ed ultima prova di verifica.
In sede di scrutinio finale, per gli alunni che presentano insufficienze in numero inferiore a quelle
definite nel paragrafo “Scrutini finali”, il consiglio di classe rinvierà la formulazione del giudizio finale
e predisporrà corsi di recupero definendo le procedure in tutte le articolazioni indicate per i corsi di
recupero di fine primo quadrimestre. Il consiglio di classe informerà, su quanto deliberato, le famiglie
degli alunni interessati, mettendole altresì al corrente di quanto stabilito dall’art. 8 della O.M. n. 92 del
5 novembre 2007, cui si fa integrale riferimento. Il recupero, considerato come parte integrante del
processo formativo, viene realizzato anche all’interno della programmazione ordinaria nelle forme della
personalizzazione e della diversificazione degli interventi didattici:
in itinere, nell’ambito dell’attività didattica della mattina:
gruppi di aiuto reciproco organizzati nell’ambito della classe su compiti ben
definiti;
unità didattiche di rinforzo con il docente della classe.
classi parallele: corsi con alunni appartenenti a sezioni diverse.
SOSTEGNO E INTEGRAZIONE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI,
ALUNNI CON DSA O BES Non vi sono barriere architettoniche che limitano l’accesso e la frequenza a tutti gli spazi della scuola.
Ascensore, accessi ampi e servizi igienici adeguati sono la garanzia affinché tutti gli ambienti possano
essere fruiti dai ragazzi diversamente abili.
L’alta informatizzazione dei laboratori e la presenza in ogni aula di personal computer permettono ai
ragazzi di avere a disposizione le tecnologie avanzate per una didattica appropriata alle diverse
esigenze.
La scuola utilizza ormai da anni insegnanti specializzati nelle varie tipologie di handicap che operano
per una reale integrazione didattica ed educativa.
INTEGRAZIONE E INCLUSIONE Molte iniziative sono state attuate in risposta ai diversi bisogni educativi e alle richieste che le nuove
generazioni propongono progressivamente e costantemente. Ritiene, pertanto, importante valorizzare il
patrimonio di esperienze sperimentate e documentate in questo campo per continuare a mantenere alto il
livello di attenzione e di interesse verso la ricerca e lo sviluppo inclusivo di nuove proposte educative,
decisionali e organizzative rivolte agli alunni con BES.
Per realizzare la cultura dell’inclusione, l’Istituto ha esaminato le principali normative di riferimento
(Legge 104/92, 170/2010, C.M. n.8/2013, Direttiva 27/12/2012, C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, nota prot.
1551 del 27 giugno 2013, Nota prot. 2563 del 22 novembre 2013 ) e ha redatto il Piano Annuale per
l’Inclusività (P.A.I.) come momento di riflessione di tutta la comunità educante, per dare risposte
adeguate alle esigenze degli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Con la sigla BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da tutti quegli alunni che
presentano difficoltà richiedenti interventi individualizzati non obbligatoriamente supportati da una
diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà tali da far prefigurare un
intervento mirato e personalizzato. Il panorama dei bisogni è molto ampio, non si riferisce solo a cause
specifiche, la loro natura non è stabile nel tempo poiché possono venire meno o essere superati. Si può
trattare di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento e/o di disturbi evolutivi
specifici, di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché
appartenenti a culture diverse. Le linee di intervento vengono declinate in ordine alle diverse tipologie.
L’insieme dei provvedimenti adottati chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro
dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.
( PAI Allegato)
84
CAPITOLO VIII
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA
L’istituto organizza, all’inizio di ogni anno scolastico, una serie di attività di accoglienza con le quali gli
insegnanti delle classi prime aiutano i nuovi studenti a:
inserirsi nell’Istituto, conoscere gli spazi e le figure scolastiche;
apprendere le regole di comportamento;
conoscere il corso di studi scelto, i metodi e gli strumenti di insegnamento.
Nei primi giorni dell’anno i ragazzi vengono impegnati in una serie di attività che favoriscono la
conoscenza reciproca tra studenti della stessa classe e tra studenti e docenti.
ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE
L’orientamento scolastico, svolto nell’arco dell’intero triennio della Scuola Secondaria di primo grado,
e nelle classi quarte e quinte della secondaria di secondo grado ha una centralità nell'azione educativa e
didattica dell'Istituto, in quanto favorisce l’iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo e lo pone in
condizioni di conquistare la propria identità di fronte al contesto sociale tramite un processo formativo
continuo, cui debbono concorrere unitariamente le varie strutture scolastiche e i vari aspetti
dell’educazione. Orientare significa:
o costruire la propria identità;
o aiutare il ragazzo ad essere consapevole delle sue attitudini, delle sue possibilità, dei suoi limiti e
condizionamenti;
o mettere in grado il ragazzo di operare correttamente le proprie scelte, delineando il proprio
progetto di vita;
o informare sulle varie alternative che il mondo del lavoro e della scuola oggi offrono;
o offrire ai genitori contributi, quali elementi utili per la conoscenza dei figli, nelle loro potenzialità
ed interessi.
In ottemperanza al D.M. del 9 agosto 1999, n. 323, art 3, comma 2, tutti gli insegnanti concorreranno,
dunque, a potenziare le valenze orientative delle discipline e le iniziative volte ad aiutare gli alunni a
renderli consapevoli delle loro attitudini e delle loro possibilità e a favorire le scelte future. Saranno
promosse iniziative di informazione sulle prospettive occupazionali, a sostegno delle scelte, e si
attiveranno i necessari rapporti con i genitori per coinvolgerli nel processo di orientamento. Per
raggiungere i propri obiettivi la scuola propone:
o Predisposizione di attività per migliorare la comunicazione dei ragazzi e per stimolare la loro
curiosità sul mondo delle professioni
o Ricerca e descrizione della realtà produttiva del territorio
o Attività atte ad organizzare, migliorare il metodo di studio
o Guida alla compilazione di un curricolo personale
o Visite guidate a scuole e ad ambienti di lavoro
o Incontri con operatori scolastici e studenti delle scuole superiori del territorio e con figure
professionali
o Redazione di profili professionali e conoscenza del mercato del lavoro
o Test attitudinali specifici e questionari
o Laboratori di orientamento con le scuole superiori del territorio.
Il nostro Istituto ha messo in atto, a tale riguardo, un progetto che viene integralmente riportato in una
scheda allegata.
85
AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE
L’Istituto omnicomprensivo, anche sulla base del Rav e del Piano di miglioramento, prevede di
effettuare, nel corso dell’anno scolastico 2015-2016, i seguenti corsi di formazione e aggiornamento:
o Partecipazione a corsi di formazione esterni;
o Progetti di formazione e aggiornamento in rete sulla valutazione;
o Corso di formazione sulla didattica delle discipline, con particolare riferimento alla matematica e
alla storia;
o Corso di formazione base sull’utilizzo della LIM
o Corso per il personale ATA per la de materializzazione degli uffici
o Corso per il conseguimento della patente europea del computer ECDL base
Si rinvia al Piano di Formazione
AREA PROGETTI
L’Istituto elabora annualmente una serie di progetti. Parte di essi è rivolta a tutti gli studenti. Un’altra
parte riguarda solo gli studenti delle classi i cui consigli hanno aderito ai progetti stessi. Alcuni progetti,
infine, si rivolgono a tutto il territorio. L’insieme dei progetti è riportata in allegato al presente
documento.
PROGETTI ORGANICO POTENZIATO
La legge 107/15 ha introdotto la dotazione organica finalizzata alla piena attuazione dell’autonomia scolastica. Di
conseguenza, nel nostro Istituto, sono state individuate delle aree di intervento per il potenziamento dell’offerta
formativa, quindi sono stati individuati i campi di potenziamento e ne sono scaturiti i seguenti PROGETTI
(ALLEGATI “PROGETTI ORGANICO POTENZIATO”):
PRIMO CICLO
3 - POTENZIAMENTO
SCIENTIFICO
OPERATIVA…MENTE
POTENZIAMENTO
ARTISTICO MUSICALE
ARTISTI FRA SUONO E
MUSICA
SECONDARIA I GRADO
3 - POTENZIAMENTO
SCIENTIFICO
MATEMATICAMENTE
2 - POTENZIAMENTO
LINGUISTICO
VERSO L’EUROPA
SECONDARIA II GRADO
7- Potenziamento laboratoriale-
LAB INFORMATICO
INFORMA-AZIONE 3.0
7- Potenziamento laboratoriale-
LAB SCIENTIFICO
LABORATORIO SCIENTIFICO
2- POTENZIAMENTO
LINGUISTICO
CLIL
86
PROGETTI ATTUATI NELLE SINGOLE SCUOLE
N. Progetti Classi coinvolte Docente
responsabile
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA PRIMARIA MONTE SAN SILVESTRO
1 Accoglienza Tutte Tutti gli insegnanti
di classe
2 “Scuola blu: il fiume fonte di vita” Tutte BOMBA
3 “Io e te, insieme per…” Tutte Bomba
4 “Zumba kids” Tutte D’Alonzo Maria Elena
Esperto esterno: Carafa
Simona
5 “Gioco – Sport” minibasket Tutte Carozza
6 Scuola in movimento 1^ A – 1^B -2^ Sulpizio
7 I valori scendono in campo 3^ A – 3^ B
8 Accoglienza alunni stranieri 3^ A – 3^ B Di Fazio Carmelina,
D’Alonzo Maria Elena
9 Lettura Tutte Tutti gli insegnanti
di classe
SCUOLA PRIMARIA RIONE SANTA MARIA
1 Libri da ascoltare e da leggere 2^ A – 2^ B Liberatore Maria Pia
2 “Fiabe e favole classiche” 1^ A Di Nanno Elisabetta
Esperto esterno:
Gargarella Elio, Rucci
Nadia
3 “Saranno lettori” 5^ A – 5^ B Tobianchi Anna
1 Accoglienza “A scuola tutti insieme” Tutte Vincenti Amalia
2 “La strada vista da me” Tutti i bambini di 5 anni
frequentanti la Scuola
dell’Infanzia
Carbonetti Liliana
3 Musicoterapia Tutti i plessi tranne quello di
Rione Meridionale Tumini Domenica
(esperto esterno)
4 “English is funny” Tutti i bambini di 5 anni
frequentanti la Scuola
dell’Infanzia
Di Mele
5 “Emozioni in gioco” Tutte Pesce Maria Istria,
D’Ippolito Daniela,
Piergiovanni Rosalina,
Sciubba Maria Rosaria,
Tucci Domenica
87
4 “La lezione vien mangiando” Terze Giarrocco Ida
5 “Per un mondo migliore” 3^ A – 4^ A Giarrocco Ida
Docenti esterni: Zizi
Antonio
6 “Io e il territorio: leggo, conosco,
rappresento”
2^A – 2^ B Pellicciotti Maria
Cristina
SCUOLA PRIMARIA PIANA LA FARA
1 “Un sorso tira l’altro” Tutte Di Francesco
Assunta
SCUOLA PRIMARIA ATESSA CAPOLUOGO
1 Giornalino di plesso “La Gazzetta del
Grembiule”
Tutte Castellano Maria
Grazia
2 “A Scuola senza zaino” per una scuola
comunità
Tutte Travaglini Maria
3 La lezione vien mangiando 3^ A – 3^ B Angelucci Maria
4 In classe con l’arte 4^ A Moretta Anita
Esperto esterno: Flocco
Graziella
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ATESSA 1 Accoglienza Tutte Tucci Rosanna
2 Orientamento Classi terze Iachini Sara
3 Progetto Lettura Tutte Tucci Rosanna
4 “Ragazzi in musica” Tutte Zizi Antonio
5 Progetto “Neve” Classi prime e seconde Cocco Pinelli - Zizi
6 Progetto Solidarietà “Tante gocce …” Tutte Grappasonno Rita
7 Corso di lingua latina Terze Ciccarelli Elena
8 La matematica in gioco Tutte Tano Paola
9 Giochi Sportivi Studenteschi Classi seconde e terze Cocco Pinelli
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – MONTEMARCONE
1 Accoglienza Tutte Tucci Rosanna
2 Orientamento Classi terze Iachini Sara
3 Progetto Lettura Tutte Tucci Rosanna
4 Giochi sportivi studenteschi Classi seconde e terze Cocco Pinelli
Antonio
5 La matematica in gioco Tutte Tano Paola
88
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO – ATESSA
6 Progetto “Neve” Classi prime e seconde Cocco Pinelli - Zizi
7 Corso di lingua latina Terze Iachini Sara
8 Progetto Solidarietà “Tante gocce …” Tutte Grappasonno Rita
1 ECDL Patente Europea Del computer Alunni, personale docente ed
ATA dell’Istituto e corsisti
esterni
Il D.S. Prof.ssa Carta
Rosina
2 Corso PET e FIRST (Preliminary
English Test)
Tutte Fidelibus Adele
3 Orientamento (in “entrata” e in
“uscita”)
Alunni, genitori e insegnanti
delle classi terze delle scuole
secondarie di primo grado;
alunni delle classi terze,
quarte e quinte delle scuole
secondarie di secondo grado.
Carunchio Maria Lucia
Cinquina Maria Pia
Fidelibus Adele
Musacchio Maria Luisa
4 Visite guidate e viaggi d’istruzione Tutti gli alunni dell’Istituto Castelfranco Pia
5 Centro Sportivo Scolastico Tutti gli alunni dell’Istituto Di Biase Lucia
6 Solidarietà Tutti gli alunni dell’Istituto De Grandis Carmela
7 Legalità Tutte le classi Carunchio Maria
Lucia
8 Quotidiano in classe 2° ITE; 3°A/B ITE; 4° A e 4°
B ITE; 4°ALS/LSA; 5°ALS
Carunchio Maria
Lucia
9 Olimpiadi della matematica Studenti del Liceo scientifico
e delle scienze applicate
De Luca Roberta
10 Adolescenza a rischio? No, grazie Classi prime, seconde e terze
dell’Istituto
De Simone Fiorella
11 Intercultura e integrazione Classi dell’Istituto Talone Graziella
Lisanti Rosa Maria
12 Intercultura Studenti che frequentano un
anno all’estero
Di Pretoro Maria
Rita
Fidelibus Adele
13 Stage alternanza scuola - lavoro
destinato ad alunni diversamente abili
Alunni diversamente abili
dell’Istituto
Iacovelli Francesco
14 Educazione finanziaria “Banking
game”
4°A/B ITE Carunchio Maria
Lucia
15 Servizio Biblioteca D’Istituto Alunni e docenti dell’Istituto Picciotti Anna
16 Sportello di Ascolto CIC Alunni dell’Istituto Guglielmi Fulvio
17 Progetto CLIL Classi VA ITE
Classe VA - VB Liceo
Scientifico
Lisanti Rosa Maria e
Polidori Concetta
Fidelibus Adele
89
PROGETTI VERTICALI
18 Stappiamo e raccogliamo con l’AIRC Tutte le classi dell’Istituto De Simone Fiorella
19 Progetto Neve Alunni delle classi prime e
seconde dell’Istituto
Cocco Pinelli
Zizi Antonio
Di Biase Lucia
20 Genius/ Genius + Success Per le sole eccellenze delle
classi III e IV dell’Istituto
Il D.S. Prof.ssa Carta
Rosina
21 Alternanza Scuola Lavoro Classi III e IV dell’intero
Istituto
De Luca Roberta
Talone Graziella
Pachioli Vincenzo
1 Visite guidate e viaggi di istruzione Tutte Sulpizio - Castelfranco
2 Educazione stradale Tutte Petrullo
3 Scuola a domicilio Alunni che non possono
frequentare
Dirigente Scolastico
4 Continuità educativa Classi ponte Travaglini – Angelucci
5 Educazione alla legalità Tutte le classi Referenti di plesso e
Coordinatori di classe
6 Scuola Sicura Tutte le classi Referente della Sicurezza
7 Progetto neve Secondaria di primo e
secondo grado (classi prime
e seconde)
Zizi – Cocco Pinelli – Di
Biase
VISITE GUIDATE
SCUOLA E PLESSO CLASSI LOCALITA’ DATA
EFFETTUAZIONE
Scuola dell’Infanzia
SAN LUCA 3/4 anni
5 anni
Lanciano: le Caltapie:
centro creativo delle arti
16 maggio 2016
18 maggio 2016
RIONE MERIDIONALE 5 anni Oasi di Serranella 18 maggio 2016
FONTE CICALA 5 anni Oasi di Serranella 18 maggio 2016
Scuola Primaria
CAPOLUOGO
MONTE SAN
SILVESTRO
VA/VB
VA/VB
Napoli, San Gregorio
Armeno, Napoli sotterranea
Fine novembre/inizi
dicembre 2015
MONTE SAN
SILVESTRO
IIIA – IIIB
Lanciano: polo museale 15 marzo 2016
MONTE SAN
SILVESTRO
IVA-IVB Lanciano: polo museale 27 aprile 2016
90
MONTE SAN
SILVESTRO
IVA-IVB-
VA-VB
Fiume Sinello 3 maggio 2016
CAPOLUOGO
MONTE SAN
SILVESTRO
VA/VB
VA/VB Caserta: reggia e seterie di
San Leucio
Inizi aprile 2016
PIANA LA FARA II – III – IV-
V
Pescara: museo delle genti
d’Abruzzo
Marzo 2016
PIANA LA FARA III –IV-V Bomba: diga e bacino
artificiale
aprile 2016
PIANA LA FARA Tutto il plesso Pescasseroli: Parco
nazionale d’Abruzzo
aprile 2016
PIANA LA
FARA/MONTE SAN
SILVESTRO
Tutte le classi
III
Atessa: parcheggio
multipiano
maggio 2016
PIANA LA FARA
RIONE SANTA MARIA
V
VA-VB
Roma: centro storico,
palazzo Montecitorio
6 maggio 2016
RIONE SANTA MARIA IA - IB Tornareccio: Fattoria
Didattica Finocchio
18 novembre 2015
RIONE SANTA MARIA IIA - IIB Termoli: caseificio Del
Giudice
fine novembre 2015
RIONE SANTA MARIA IIA-IIB Bomba: museo etnografico prima settimana di
maggio 2016
RIONE SANTA MARIA III - IV Montedimezzo Vastogirardi
(IS): riserva naturale
4 maggio 2016
RIONE SANTA MARIA VA - VB Chieti: Museo La Civitella 30 marzo 2016
RIONE SANTA MARIA
VA - VB Atessa: teatro comunale 27 maggio 2016
RIONE SANTA MARIA III-IV Atessa: teatro capoluogo 1 giugno 2016
CAPOLUOGO IA/B IIA/B
IIIA/B IVA
VA/B
Fara San Martino aprile/maggio 2016
CAPOLUOGO IIIA-IIIB Tornareccio: Monte Pallano Aprile/maggio 2016
CAPOLUOGO IIA- IIB Rocca San Giovanni: zoo
safari
Aprile/maggio 2016
Scuola Secondaria di primo grado
SCUOLA CLASSI LOCALITA’ DATA
EFFETTUAZIONE
ATESSA IA/IB/IC Parco Nazionale
d’Abruzzo, Lazio e Molise
16 aprile 2016
Durata: 1 giorno
ATESSA IIA/IIB/IIC/
IID
Roma: Cinecittà 23 aprile 2016
Durata: 1 giorno
ATESSA/
MONTEMARCONE
IIIA/IIIB/III
C
Trento Lavarone Rovereto
e Verona lago di Garda
Dal 14 aprile 2015 al
18 aprile 2015
91
Scuola Secondaria di Secondo grado
IIIA/B
MONTEMARCONE IA/IB/IIA Urbino: centro storico e
Museo del Bali
16 aprile 2016
Visite guidate del la scuola secondaria di primo grado
MONTEMARCONE IA-IB Collemeluccio parco
naturale
Da definire
MONTEMARCONE IIA-IIB Pastificio De Cecco Del
Verde
Da definire
MONTEMARCONE IIIA-IIIB Centrale idroelettrica di
Altino e diga di Bomba
Da definire
MONTEMARCONE IIIA/IIIB Polo Spaventa Da definire
USCITA DIDATTICA
SCUOLA CLASSI LOCALITA’ DATA
EFFETTUAZIONE
Liceo Scientifico 5°A- 5°B Monaco Seconda metà di aprile;
6 giorni con 5
pernottamenti
Liceo Scientifico 4°A Torino Prima metà di aprile;
4 giorni con 3
pernottamenti
Scienze Applicate 4°A Torino Prima metà di aprile;
4 giorni con 3
pernottamenti
Liceo Scientifico 3°A
Torino Prima metà di aprile;
4 giorni con 3
pernottamenti
ITE 4° B Torino Prima metà di aprile;
4 giorni con 3
pernottamenti
Scienze Applicate 1°A Matera e Altamura Prima metà di marzo; 1
giorno
Liceo Scientifico 1°A Matera e Altamura Prima metà di marzo; 1
giorno
ITE 1°A Matera e Altamura Prima metà di marzo; 1
giorno
IPSS 1°A Matera e Altamura Prima metà di marzo; 1
giorno
IPSS 2°A Matera e Altamura Prima metà di marzo; 1
92
giorno
Visite guidate del la scuola secondaria di secondo grado
IPSS 1°A Visita al Parco
archeologico e
naturalistico di Monte
Pallano
Maggio
Scienze Applicate 1°A Visita al Parco
archeologico e
naturalistico di Monte
Pallano
Maggio
ITE 1°A Visita al Parco
archeologico e
naturalistico di Monte
Pallano
Maggio
93
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Per la migliore realizzazione del servizio educativo, ogni istituzione scolastica è dotata di una
Struttura.Organizzativa al fine di garantire ai cittadini il diritto all'istruzione sancito dalla Costituzione.
Nella scuola operano: il Dirigente Scolastico, con compiti di Direzione e Coordinamento di tutte le
attività d’Istituto, affiancato dai Docenti Collaboratori, con il compito di coadiuvare il Dirigente nella
gestione e organizzazione dell’Istituto; il Direttore Amministrativo, con compiti di coordinamento dei
servizi generali ed amministrativo - contabili.
AREA DOCENTE Nel rispetto delle norme costituzionali e degli ordinamenti della scuola stabiliti dalle leggi dello Stato,
ai docenti è garantita la libertà d'insegnamento. L'esercizio di tale libertà è inteso a promuovere la piena
formazione della personalità degli alunni e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno di essi, nel rispetto
della coscienza morale e civile degli alunni stessi.
La funzione docente si fonda sull'autonomia culturale e professionale e si esplica nelle attività
individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio.
I docenti, elaborano, attuano e verificano, relativamente agli aspetti pedagogico - didattici, il piano
dell'offerta formativa, adattandone l'articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo
conto del contesto socio-economico di riferimento.
I docenti sono impegnati nelle attività curricolari di insegnamento per l'orario di cattedra e sono tenuti
alle attività di programmazione, di progettazione, di preparazione e correzione delle prove, ai rapporti
individuali con le famiglie. I docenti devono, altresì, essere disponibili per attività didattiche integrative
e per il supporto educativo e formativo ai giovani.
L'orario di servizio dei docenti è quello stabilito dal C.C.N.L.; inoltre il docente è tenuto a trovarsi in
aula 5 minuti prima dell'inizio della prima ora di lezione e ad assistere all’uscita degli alunni.
COLLEGIO DEI DOCENTI Organo collegiale responsabile dell'impostazione didattico - educativa, in rapporto alle particolari
esigenze dell'istituzione scolastica e in armonia con le decisioni del Consiglio d’Istituto
Il Collegio dei docenti è la sede istituzionale per:
l'elaborazione del Piano dell'offerta formativa (POF);
le deliberazioni su: programmazione educativa, adeguamento dei programmi d'insegnamento
alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare, iniziative per il sostegno
di alunni diversamente abili e di figli di lavoratori stranieri;
la scansione temporale ai fini della valutazione degli alunni;
l'adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di interclasse o di classe e scelta dei sussidi
didattici;
l'approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole;
la valutazione periodica dell'andamento complessivo dell'azione didattica;
le proposte per la formazione delle classi, assegnazione dei docenti e orario di lezioni;
lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, in
collaborazione con gli specialisti;
i pareri su iniziative per l'educazione alla salute e all’ambiente;
l'elezione dei propri rappresentanti nel consiglio di istituto;
l'elezione dei docenti che compongono il comitato per la valutazione del servizio degli
insegnanti;
l'identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al POF.
94
COLLEGIO DOCENTI
Preside Prof.ssa Carta Rosina Dirigente scolastico
Antonimi Antonio, Carbonetti Liliana, De Francesco Maria Assunta, Di
Camillo Laura, Di Guglielmo Miranda, Di Pomponio Antonella,
D’Ippolito Daniela, Fattore Chiara Gemma, Felice Anna Maria,
Finocchio Ivana, Iezzi Paola, La Penna Maria, Liberatore Anna,
Lombardi Maria, Nicolucci Isabella, Pesce Maria Istria, Piergiovanni
Rosalina, Pinnella Carla, Renzi Antonella, Sciubba Maria Rosaria, Tano
Maria Rita, Tucci Domenica, Vincenti Amalia, Zinni Antonella
Docenti Infanzia
Angelucci Maria, Arrizza Maria, Medoro Anna Maria, Bomba Filomena, Carozza Giuseppina, Castellano Maria Grazia, Cislaghi Anna Maria, Cocchini Giovanna, Coia Rita, D’Alonzo Maria Elena, D’Auria Teresa, De Cesare Nicoletta, De Iuliis Teodora, Di Fazio Carmelina, Di Francesco Assunta, Di Giuseppe Piera, Di Nanno Elisabetta, Di Natale Serena, Di Nella Maria Rosa, Di Paolo Massimo, Di Pasquale Ida, Di Santo Lidia, Di Toro Filomena, Franceschini Ines, Giarrocco Ida, Giarrocco Nicolina, Giuliani Manuela, Liberatore Maria Pia, Mariotti Maura, Di Castelnuovo Laura, Pellicciotti Maria Cristina, Petrullo Rossi Giovanna, Piaggione Paola, Rainaldi Maria Cristina, Ranalli Fiorina, Ranalli Paola, Rosato Carla, Sabatano Elena, Sulpizio Camilla Antonietta, Tenaglia Maria Elena, Tobianchi Anna Maria, Travaglini Maria, Vannelli Maria Donata, Varrenti Manuela, D’Eramo Giuseppina, Antenucci Francesca, Di Fabio Lorenza, Tosches Elena, Di Gaetano Maria, Cavorso Maria Antonietta, De Laurentiis Maria Domenica, Finocchio Lisa, Racciatti Gesmina, Sabatini Francesca, Scaccia Sara
Docenti Primaria
Cecco D’Ortona Felicetta, Ciccarelli Elena, Cirigliano Alessandro,
Cocco Pinelli Antonio, D’Amato Ermelinda, Di Giulio Katia, Di Iorio
Vincenzo, Gallucci Mery, Gamberale Anna Maria, Giangiulio Angela
Anna, Grappasonno Rita, Iachini Sara, Impicciatore Silvana, Leone
Maria Grazia, Lizzi Ersilia, Lolli Layla, Menna Maria Domenica,
Montefalcone Clara, Pantaleone Mirella, Pasquini Rosanna, Pili
Claudia, Rucci Anna, Tano Paola, Tano Sara, Tozzi Raffaella, Tucci
Rosanna, Tullio Angela, Tullio Lorenzo, Vitelli Guido, Zizi Antonio,
Polidoro Mario Antonio, D’Orazio Chiara, Cimini Angela, Paciocco
Raffaella, Bruno Luisella, Di Rocco Gabriella, Scrocco Elisa Felicita,
Barducci Carolina, Falasca Catia, Mosca Antonio
Docenti secondaria primo
grado
Cardano Antonella, Carunchio Maria Lucia, Castelfranco Pia, Cericola
Marilena, Cinquina Maria Pia, D’alessandro Nicola, D’andreamatteo
Denise, D’Antonio Belinda, D’Antonio Raffaello, De Felice Angela, De
Grandis Carmela, De Luca Roberta, De Palma Nicoletta, De Simone
Fiorella, Di Biase Lucia, Di Pretoro Maria Rita, D’Orazio Paola, Falorio
Elisabetta, Fidelibus Adele, Guglielmi Fulvio, Iacovelli Francesco,
Lisanti Rosa Maria, Marcolongo Valentina, Menna Mariangela,
Musacchio Maria Luisa, Ognissanti Soccorsa, Pellicciotta Elena, Pesci
Carla, Picciotti Anna, Polidori Concetta, Rosati Giampaolo, Ruffo Tarzia,
Salvatore Cinzia, Sarcina Alessia, Talone Graziella, Verna Barbara, Di
Fazio Rita. Capestrano Maria Grazia, D’ercole Patrizio, Fianchetti
Innocenzo, Gheno Rossana, Orioli Stefano, Pachioli Vincenzo, Rossi
Franca Anna e Ursi Lucia.
Docenti secondaria di
secondo grado
95
CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di classe è l’organo collegiale che elabora la programmazione educativa e didattica della
classe
e ne verifica l’attuazione in sintonia con le linee del Piano dell’offerta formativa. E' composto da tutti i
docenti della classe e da due rappresentanti degli alunni e dei genitori, eletti annualmente. E’ la sede
per: formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di
sperimentazione;
realizzare il coordinamento didattico ed i rapporti interdisciplinari;
adottare provvedimenti disciplinari a carico degli alunni;
agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni;
compiere la valutazione periodica e finale degli alunni con la sola presenza dei docenti;
pronunciarsi su ogni altro argomento attribuito dalle leggi o dai regolamenti alla sua
competenza. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente nomina i coordinatori e i segretari dei rispettivi Consigli di
classe a soprintendere a tutte le attività delegate al suddetto organo collegiale.
Compiti del coordinatore:
coordinamento di tutte le attività della classe;
conduzione dei consigli di classe su delega del Dirigente Scolastico;
cura della elaborazione della programmazione annuale in sede di Consiglio di
classe;
cura della stesura del documento di presentazione agli esami per le classi quinte;
gestione del rapporto con i genitori degli alunni della classe.
COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI.
Il Comitato di valutazione sarà composto secondo quanto indicato nella L.107/2015.
Scheda n. 6
ORGANISMI GESTIONALI, DECISIONALI E DI CONTROLLO
Per gli Omnicomprensivi non è previsto il Consiglio d’Istituto.
Viene nominato il Commissario straordinario ad acta, individuato per l’anno scolastico 2015/2016 nella
persona della Dottoressa Costanza Cavaliere, Dirigente Scolastico presso l’Istituto Superiore “Algeri
Marino” di Casoli.
96
AREA DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI
C. C. N. L. 26/05/99 e Contratto Integrativo Nazionale del 31/08/99
Direttore dei servizi generali ed amministrativi.
Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con
autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo
funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli
obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze.
Organizza autonomamente l’attività del personale ATA nell’ambito delle direttive del dirigente
scolastico. Attribuisce al personale ATA, nell’ambito del piano delle attività, incarichi di natura
organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando necessario. Svolge con autonomia
operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti
amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili.
Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica
specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può
svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale.
Possono essergli affidati incarichi ispettivi nell’ambito delle istituzioni scolastiche.
Assistente Amministrativo.
Esegue attività lavorative richiedenti specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle
procedure con l’utilizzazione di strumenti di tipo informatico.
Ha autonomia operativa con margini valutativi nella predisposizione, istruzione e redazione degli atti
amministrativo-contabili della istituzione scolastica ed educativa nell’ambito delle direttive e delle
istruzioni ricevute.
Svolge attività di diretta ed immediata collaborazione con il responsabile amministrativo coadiuvandolo
nelle attività e sostituendolo nei casi di assenza.
Ha competenza diretta della tenuta dell’archivio e del protocollo. Ha rapporti con l’utenza ed assolve i
servizi esterni connessi con il proprio lavoro. Nelle istituzioni scolastiche ed educative dotate di
magazzino è addetto, con responsabilità diretta, alla custodia, alla verifica, alla registrazione delle
entrate e delle uscite del materiale e delle derrate in giacenza.
In relazione alla introduzione di nuove tecnologie, anche di tipo informatico, partecipa alle iniziative
specifiche di formazione e aggiornamento.
Può essere addetto ai servizi di biblioteca e al controllo delle relative giacenze, nonché dello stato di
conservazione del materiale librario. Può svolgere: attività di coordinamento di più addetti inseriti in
settori o aree omogenee; attività di supporto amministrativo alla progettazione e realizzazione di
iniziative didattiche decise dagli organi collegiali.
Collaboratore scolastico. Esegue, nell’ambito di specifiche istruzioni con responsabilità connessa alla
corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono
preparazione professionale non specialistica. E’ addetto ai servizi generali della scuola con compiti di
accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e
successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali,
degli spazi scolastici e degli arredi, di vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e
l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui
locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Presta ausilio materiale agli alunni diversamente abili
nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse, nonché nell’uso
dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall'art’
46.