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1 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ISTITUTO STATALE OMNICOMPRENSIVO “CIAMPOLI-SPAVENTA” Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado statale Istituto Tecnico Economico Scuola Secondaria di Secondo grado Istituto Tecnico Economico Liceo Scientifico Scienze Applicate Liceo Scientifico Istituto Professionale Servizi Socio-Sanitario

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA · 2016-07-19 · Valutazione e autoanalisi pag. 81 CAPITOLO VII ATTIVITA’ E ... Piano annuale di inclusione a.s.2015/2016 Regolamento d’Istituto

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

ISTITUTO STATALE OMNICOMPRENSIVO

“CIAMPOLI-SPAVENTA” Scuola dell’Infanzia,

Primaria e Secondaria di primo grado statale

Istituto Tecnico Economico

Scuola Secondaria di Secondo grado

Istituto Tecnico Economico

Liceo Scientifico Scienze Applicate

Liceo Scientifico

Istituto Professionale

Servizi Socio-Sanitario

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SOMMARIO

Dati anagrafici dell’Istituto pag. 5

Il Piano dell’Offerta Formativa pag. 8

CAPITOLO I STORIA E CONTESTO

Due storie una scuola “Il Ciampoli – Spaventa” pag. 9

Contesto socio – economico pag. 11

Condizioni ambientali e sicurezza nella scuola pag. 11

Spazi e mezzi pag. 12

Rapporti dell’Istituto con il territorio pag. 13

CAPITOLO II STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Organigramma pag. 14

Coordinatori dei Consigli di classe pag. 19

Le Competenze dei Coordinatori pag. 19

Individuazione delle Funzioni Strumentali pag. 21

CAPITOLO III I CURRICOLI

Traguardi fissati e risultati attesi pag. 22

Progettazione curricolare

Scuola primaria pag. 23

Scuola secondaria di primo grado pag. 24

Scuola secondaria di secondo grado pag. 25

CAPITOLO IV PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

Calendario scolastico pag. 31

Orario settimanale pag. 32

Flessibilità dell’orario scolastico pag. 33

Flessibilità del gruppo classe pag. 34

Funzionamento dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione

pag. 34

Programmazione curricolare pag. 34

Metodologie e tecniche didattiche pag. 35

Funzionamento della mensa pag. 37

Trasporto alunni pag. 37

Rapporti scuola famiglia pag. 37

Patto di corresponsabilità scuola-famiglia pag. 38

CAPITOLO V CURRICOLO VERTICALE Finalità e competenze comuni ai tre ordini di scuola pag. 39

Scuola dell’infanzia pag. 40

Scuola primaria pag. 43

3

Scuola secondaria di primo grado pag. 45

Scuola secondaria di secondo grado pag. 49

CAPITOLO VI VERIFICA VALUTAZIONE

Periodi valutativi pag. 53

Strumenti per la valutazione pag. 53

Valutazione dei risultati dell’attività didattica pag. 54

SCUOLA PRIMARIA pag. 54

Indicatori del documento di valutazione pag. 55

Scrutini finali pag. 56

Criteri per la definizione del giudizio sintetico pag. 57

Criteri per l’attribuzione dei livelli di competenza pag. 57

Criteri per l’espressione del giudizio relativo

al comportamento pag. 58

Griglia comune di osservazione del processo

di apprendimento pag. 59

Griglia comune di osservazione del processo di apprendimento degli

alunni BES pag 60

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO pag. 61

Indicatori di riferimento per le valutazioni periodiche pag. 62

Criteri per la Valutazione delle prove di verifica pag. 63

Scrutini finali pag. 64

Griglia di osservazione del Comportamento pag. 65

Esami pag. 67

SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO pag. 68

Verifica e Valutazione pag. 68

Criteri per la valutazione delle prove di verifica pag. 70

Scrutini finali pag. 71

Credito Scolastico pag. 73

Criteri per l’attribuzione del Credito Scolastico pag. 73

Esame di stato pag. 74

Griglie di Valutazione del rendimento scolastico

e del comportamento pag. 76

PROVE INVALSI pag. 80

Autovalutazione d’Istituto pag. 80

Valutazione e autoanalisi pag. 81

CAPITOLO VII ATTIVITA’ E SERVIZI A SOSTEGNO DELLO STUDENTE

Attività di sostegno, recupero e prevenzione del debito scolastico

Scuola secondaria di I grado pag. 82

Scuola secondaria di II grado pag. 82

Sostegno e integrazione di alunni diversamente abili, alunni con DSA o BES 83

Integrazione e inclusione pag. 83

CAPITOLO VIII AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 84

Attivita’ di accoglienza pag. 84

4

attività di orientamento scolastico e professionale pag. 84

aggiornamento e formazione pag. 85

Progetti- POTENZIAMENTO ORGANICO pag. 85

Progetti attuati nei vari ordini di scuola

Scuola dell’infanzia pag. 86

Scuola primaria pag. 86

Scuola secondaria di primo grado pag. 87

Scuola secondaria di secondo grado pag. 88

Progetti Verticali pag. 89

Visite guidate

Scuola dell’infanzia pag. 90

Scuola primaria pag. 90

Scuola secondaria di primo grado pag. 91

Scuola secondaria di secondo grado pag. 91

ALLEGATI

Progetti (agli atti della scuola per la visione)

Patto di corresponsabilità

Linee guida e protocolli per l’inclusione

Piano annuale di inclusione a.s.2015/2016

Regolamento d’Istituto e allegati

Organigramma incarichi di sicurezza

5

DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO

CIAMPOLI SPAVENTA

ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO

SEDE CENTRALE

Via Ciampoli, n. 2

66041 Atessa (CH)

Dal mese di ottobre 2015, causa lavori di messa in

sicurezza dell’edificio della scuola secondaria di primo

grado di Atessa, la sede centrale è situata in via della

Stazione n. 9 – 66041 Atessa (CH)

Tel. 0872 865453/0872865696

Fax 0872 866596

[email protected]

Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico

Venerdì dalle ore 12.00 alle ore 14.00

previo appuntamento

Spaventa martedì dalle ore 12.00 alle ore 14.00

previo appuntamento

Orario di ricevimento del collaboratore vicario del

Dirigente scolastico

Lunedì e giovedì dalle 11.00 alle 13.00

Previo appuntamento

Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico

Tutti i giorni dalle 11.30 alle 13.00

Lunedì pomeriggio dalle 15.30 alle 17.00

E-mail Segreteria Istituto

[email protected]

Sito web

www.omnicomprensivoatessa.gov.it

Scuola dell’Infanzia

Rione meridionale

Via Lugi Cinalli, 17 - 66041 Atessa (CH)

Tel. 0872 850487

Fax 0872 362164

[email protected]

Piana La Fara

Via del Sangro, 17 - 66041 Atessa (CH)

Tel./Fax 0872 895204

[email protected]

San Luca

Via San Luca, 60/B - 66041 Atessa (CH)

Tel./Fax 0872 897497

[email protected]

C.da Aia Santa Maria, 76 - 66041 Atessa (CH)

6

Aia Santa Maria Rocconi

Tel./Fax 0872 850480

[email protected]

Fonte Cicala

Via D. Ciampoli, 4 - 66041 Atessa (CH)

Tel. 0872 866406

[email protected]

Scuola Primaria

Monte San Silvestro

Via Ennio Flaiano, 12 - 66041 Atessa (CH)

Tel./Fax 0872 895205

3881299001

[email protected]

Piana La Fara

Via Del Sangro, 15 - 66041 Atessa (CH)

Tel./Fax 0872 888475

[email protected]

Capoluogo

Via Luigi Cinalli, 9 - 66041 Atessa (CH)

Tel./Fax 0872 866223

[email protected]

Rione Santa Maria

Via D. Ciampoli,8/A - 66041 Atessa (CH)

Tel. 0872 850483

[email protected]

Scuole secondarie di primo grado

Sede di Atessa

Via Ciampoli, n. 2 - 66041 Atessa (CH)

Tel.0872 865453

Fax 0872 866596

[email protected]

Sede di Montemarcone

Via Flaiano, 14 - 66041 Atessa (CH)

Tel./Fax 0872 897981

[email protected]

Scuola secondaria di secondo grado Istituto Tecnico Economico

Liceo Scientifico

Liceo Scientifico Scienze Applicate

Istituto Professionale Servizi Socio Sanitario

Via Della Stazione, n.9, 66041 Atessa (CH)

Tel. 0872 865696

Fax 0872 850325

[email protected]

7

ALUNNI PER PLESSO

INFANZIA

PLESSO ALUNNI SEZIONI

FONTE CICALA 75 3

RIONE MERIDIONALE 50 2

AIA SANTA MARIA 31 2

SAN LUCA 74 3

PIANA LA FARA 26 1

totale infanzia 256 11

SCUOLE PRIMARIE

PLESSO ALUNNI CLASSI

CAPOLUOGO 155 9

RIONE SANTA MARIA 147 7

MONTE SAN SILVESTRO 140 9

PIANA LA FARA 66 5

totale primaria 508 30

SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO

PLESSO ALUNNI CLASSI

ATESSA 217 10

MONTEMARCONE 97 5

totale primaria 314 15

SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO PLESSO “S.SPAVENTA”

INDIRIZZO ALUNNI CLASSI

ITE 145 7

LS 108 5

LS SA 53 3

IPSS 57 3

totale primaria 363 18

Totale alunni n. 1441

8

IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Premessa

Il Piano dell’offerta formativa (POF) è il documento con cui la scuola si definisce nei confronti delle

famiglie, degli studenti e della realtà locale.

Rappresenta l’identità culturale dell’istituzione scolastica, in quanto contiene tutto ciò che essa vuole

realizzare, utilizzando l’insieme delle risorse umane, professionali, territoriali, tecnologiche ed

economiche a disposizione, valorizzandole al massimo, per creare rapporti interni costruttivi e capaci di

interagire con la realtà esterna.

In tale ottica, si configura come uno strumento flessibile, trasparente, aperto, soggetto ad eventuali

modifiche ed aggiornamenti per meglio rispondere alle richieste del sistema formativo ed

organizzativo della scuola.

Il POF viene deliberato e reso operativo dal Collegio dei Docenti sulla base delle risultanze del RAV

e viene, inoltre, verificato attraverso un processo di autovalutazione interna, in itinere e a conclusione di

ogni anno scolastico.

Il Piano Il Piano dell’offerta formativa vuole garantire la risposta adeguata alle sempre nuove esigenze della

scuola ed è espressione della identità culturale e progettuale dell’Istituto stesso. Identità che si configura

nella flessibilità dell’organizzazione; nelle scelte didattiche innovative e al passo con le riforme;

nella collegialità realizzata anche attraverso le forme di partecipazione dei docenti a dipartimenti e a

gruppi di lavoro; nella responsabilità relativa alla fattibilità della progettazione, ai processi

decisionali, alla trasparenza ed alla produzione e diffusione della documentazione, anche attraverso il

web; nella integrazione riconducibile alla coerenza progettuale ed alla relazione costruttiva e

funzionale della scuola con il territorio, con il quale l’Istituto interagisce, attraverso Protocolli di intesa,

Convenzioni, Accordi di programma e di rete stipulati con gli Enti locali, altre scuole, Università,

istituzioni varie.

Il Piano elaborato dall’Istituto Omnicomprensivo “Ciampoli - Spaventa” è in linea con le finalità

imprescindibili dell’educazione e della formazione degli alunni, mediante la conoscenza della pluralità

dei linguaggi, di cui è variegata la società attuale. Esso è, infatti, connotato dall’ ampliamento

dell’offerta formativa, dalla personalizzazione dell’insegnamento e dall’inclusione degli allievi con

bisogni educativi speciali attraverso la valorizzazione delle intelligenze multiple. Si pone come finalità

la formazione di persone critiche ed autonome, capaci di operare scelte consapevoli nel rispetto degli

altri ed avendo come obiettivo il bene comune, mediante un percorso unitario integrato che si snoda fra i

diversi ordini di scuola.

Tale percorso è favorito dalla realizzazione di progetti educativo – didattici finalizzati allo sviluppo

di atteggiamenti positivi, creativi e critici mediante la conoscenza e l’uso dei diversi linguaggi, che

offrono a ciascuno la possibilità di esprimere le proprie potenzialità e competenze in un contesto di

crescita globale ed armonico.

9

CAPITOLO I

STORIA E CONTESTO

DUE STORIE UNA SCUOLA

IL “CIAMPOLI- SPAVENTA”

LA STORIA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO “D. CIAMPOLI”

A partire dall’anno scolastico 2012-2013, infatti, per via del dimensionamento della rete scolastica

disposto con delibere della Giunta Regionale n. 954 del 29.12.2011 e n.999 del 30.12.2013 , l’istituto

Comprensivo “D. Ciampoli” ha accorpato il Circolo didattico di Atessa, che comprendeva vari plessi

di Scuola dell’Infanzia e di Scuola Primaria, dislocati sul territorio, e successivamente l’Istituto

Superiore “S. Spaventa” di Atessa. Con la recente riforma della scuola esso assume la denominazione di

Istituto Omnicomprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo e secondo grado

Statale “Ciampoli – Spaventa”.

L’Istituto Comprensivo di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Statale

“Domenico Ciampoli” è il risultato di alcune trasformazioni avvenute dopo il 12 ottobre 1944, quando

ad Atessa nasce la Scuola Media Statale che, nel 1949 viene intitolata alla figura dell’illustre

concittadino Domenico Ciampoli.

La Scuola Media Statale “Ciampoli”, che comprendeva le sezioni staccate di Bomba, Casalanguida e

Montemarcone, in seguito al dimensionamento delle scuole nel gennaio 1999, diviene “Istituto

Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media”, conservando la sola sezione staccata di scuola

media di Montemarcone e inglobando la Scuola Materna di Fonte Cicala e la Scuola Elementare di

Rione Santa Maria.

LA STORIA DELL’ ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “S. SPAVENTA”

Atessa, il cui territorio è il più esteso fra tutti i comuni della provincia di Chieti, a partire dagli anni

settanta ha vissuto un intenso sviluppo economico, legato alla nascita di piccole, medie e grandi

industrie, nonché ad imprese che forniscono servizi. A questa trasformazione della struttura economica

corrisponde, allo stesso tempo, un cambiamento culturale e sociale, influenzato anche dall’evoluzione

tecnologica, dai mass – media, dall’intensificarsi del dibattito culturale nell’ambito sociale e nelle

istituzioni. In tale contesto, ricco di potenzialità, nell’anno scolastico 1960-61, nasce l’Istituto Tecnico

Commerciale ad indirizzo amministrativo come sezione staccata dell’Istituto Commerciale Statale di

Lanciano. Il costante aumento delle iscrizioni permette, nell’anno scolastico 1971-72, di ottenere

l’autonomia amministrativa. Successivamente, negli anni 1972-73, viene aggregata la sezione staccata

dell’Istituto Commerciale di Casalbordino fino al Iº settembre 1994.

Dobbiamo arrivare all’anno scolastico 1994-95, quando questo Istituto, acquisendo l’autonomia dalla

sede centrale di Lanciano, viene aggregato all’Istituto Tecnico Commerciale “S. Spaventa” già presente

ad Atessa..

A causa della mutata e più articolata fisionomia sociale e culturale venutasi a delineare nel territorio

atessano, per soddisfare i nuovi bisogni e le ulteriori richieste di formazione, è istituita, dall’anno

scolastico 2005-06, presso la medesima sede dell’Istituto Superiore “S. Spaventa”, una sezione di Liceo

Scientifico. Con l’introduzione del nuovo indirizzo, l’Istituto può rispondere a molteplici esigenze:

corrispondere alle aspettative di un’utenza sempre più esigente attraverso un’offerta formativa

più ampia ed articolata di quella precedente;

incentivare gli studi in campo scientifico e tecnologico;

10

assicurare una maggiore utilizzazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;

potenziare l’apprendimento delle lingue straniere;

valorizzare scambi di esperienze e di collaborazioni tra i diversi indirizzi e percorsi;

creare continuità culturale, suscitando interessi e valorizzando le doti naturali dei giovani, per

far sì che scelgano i percorsi formativi più adatti a conciliare le vocazioni personali e le

possibilità occupazionali, riuscendo a costruire i propri progetti di vita e di lavoro.

Dall’anno scolastico 2012/13 l’offerta formativa dell’Istituto è stata ampliata con l’introduzione del

Liceo Scientifico- opzione Scienze Applicate, opportunità che garantisce un maggiore apporto di

stimoli e competenze all’intero Istituto e tiene conto delle risorse e delle esigenze legate al territorio.

Dall’ anno scolastico 2013 - 2014 l’introduzione dell’Istituto Professionale per i Servizi Socio-Sanitari

ha ulteriormente ampliato l’Offerta Formativa, cogliendo criticamente i mutamenti culturali, sociali,

economici del territorio di appartenenza e soddisfacendo l’evoluzione dei relativi bisogni rilevati. In

seguito alla riforma che ha investito la scuola superiore, gli Istituti presenti nella nostra scuola sono

stati riordinati in relazione al proprio assetto e potenziati secondo le norme contenute nei relativi

regolamenti a partire dalle classi prime.

Tutte le innovazioni che nel corso del tempo hanno coinvolto l’Istituto Statale di Istruzione Superiore

“S. Spaventa” dimostrano quanto questa scuola non sia una realtà statica, ma dinamica, avendo una

naturale propensione per la ricerca del nuovo, con il preciso e puntuale intento di realizzare una

strategia del momento formativo che si ponga in relazione e risponda alle esigenze dello sviluppo e del

progresso della società, attenta, per vocazione, ai bisogni individuali e sociali.

L'Istituto Statale di Istruzione Superiore "Silvio Spaventa", ubicato in un edificio di nuova costruzione

modernamente attrezzato, si presenta come una scuola inserita nella realtà locale, consapevolmente

aperta ai nuovi modelli di istruzione che consentono di alternare momenti di formazione a momenti di

lavoro, di svago, di impegno sociale ed in grado di affrontare in maniera tempestiva e competente i

cambiamenti di una realtà in continua evoluzione.

11

IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO

Negli ultimi decenni, sul nostro territorio, sono avvenute trasformazioni profonde che vanno ad

intrecciarsi con le trasformazioni generali determinate dalle innovazioni tecnologiche e dal fenomeno

della cosiddetta “globalizzazione”. A questi due principali fattori di cambiamento se ne aggiungono

altri, quali l’aumento dell’età media della popolazione, il crescente flusso migratorio, l’aumento del

livello di disoccupazione (associato agli anni della crisi attuale) con il rischio di emarginazione sociale.

In questo quadro, le Istituzioni sono impegnate ad individuare e ad assicurare ai cittadini di domani le

nuove competenze necessarie per operare in una società della comunicazione digitale basata sempre più

su una conoscenza competitiva e dinamica del mondo.

Il vasto territorio nel quale opera la nostra scuola si presenta variegato e complesso, con specificità

culturali e sociali di grande valenza. Pregevoli sono le testimonianze storiche del passato che, insieme

alle scoperte archeologiche più recenti, danno lustro al paese e ne arricchiscono la storia. La presenza di

chiese e conventi, intra ed extra moenia, i musei, la biblioteca, gli altri centri di interesse culturale e le

varie associazioni operanti sul nostro territorio costituiscono l’identità culturale del nostro paese e della

memoria collettiva; essi, inoltre, unitamente alle strutture ricreative e ricettive presenti, offrono ai

cittadini la possibilità di vivere momenti di aggregazione, di svago, di sport e movimento, secondo i

moderni stili di vita.

La conformazione del territorio ha influenzato in maniera rilevante la distribuzione demografica e le

attività lavorative. Il diffondersi delle industrie, nella zona pedecollinare, ha prodotto una notevole

trasformazione nel contesto socio-economico: nel giro di pochi decenni, si è infatti passati da

un’economia prevalentemente agricola ad uno sviluppo industriale largamente diffuso, con consistenti

vantaggi economici per le famiglie.

L’accresciuto benessere economico, tuttavia, non è sempre accompagnato da un innalzamento del

livello socio-culturale delle nuove generazioni con conseguenti problemi di ordine sociale e culturale.

Problemi ancor più complessi se si considera la crisi economica internazionale e il crescente

fenomeno immigratorio, che ha determinato l’introduzione nel territorio di nuclei familiari sempre più

consistenti, provenienti non solo dalle regioni limitrofe, quali la Campania e la Puglia, ma anche dai

paesi dell’Est europeo e del Nord Africa. In questo contesto la scuola è chiamata, più di ogni altra

istituzione, a rivolgere profonda attenzione a ciò che accade, per essere in grado di attuare

adeguatamente l’accoglienza e l’integrazione sociale e culturale di tutti gli alunni. Va inoltre rilevato

che, pur essendo cresciuto il livello di scolarizzazione delle famiglie, molti ragazzi mostrano difficoltà

nell’impegno riflessivo, nell’attenzione e nell’ascolto, anche a causa di una limitata presenza a casa dei

genitori stessi, impegnati nel lavoro quasi a tempo pieno e spesso separati, e di un uso poco funzionale

degli strumenti elettronici e multimediali con ricadute negative sulla capacità di riflessione e/o di

concentrazione.

CONDIZIONI AMBIENTALI

E SICUREZZA NELLA SCUOLA

In merito alle certificazioni e alla sicurezza degli edifici e al superamento delle barriere

architettoniche, la situazione non è uniforme: le strutture dell’ex Comprensivo (per un totale di 11

plessi) non possiedono alcuna certificazione relativamente all’agibilità e antincendio e sono

parzialmente adeguate.

L’edificio della Scuola secondaria di II grado possiede in modo parziale le certificazioni, ma manca

soprattutto la certificazione relativa all’antincendio.

Ciò nonostante, nell’ambito della sicurezza, l’Istituto, nel rispettare il dettato normativo del D. L.

81/08 e successive integrazioni e modifiche, si adopera per diffondere e radicare negli allievi e negli

12

operatori scolastici la cultura della prevenzione. Viene elaborato un piano di evacuazione che

pianifica le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e

sicuro di tutti dagli edifici e assegna al personale scolastico compiti specifici di controllo e di intervento.

Il Dirigente Scolastico designa le figure sensibili che sono chiamate a svolgere specifiche funzioni di

prevenzione e gestione dell’emergenza. L’Istituto aveva in precedenza redatto il “Documento per la

valutazione dei rischi” in data 23/10/2000, aggiornato nel corso degli anni con ultima revisione

nell’anno scolastico 2013-2014, per la progressiva messa a norma degli impianti e per l’adeguamento

delle strutture, attivandosi a rappresentare all’Amministrazione Comunale le carenze che le sedi

dell’Istituto evidenziavano, anche attraverso incontri periodici con il Responsabile della “Sicurezza,

Prevenzione e Protezione” e l’Amministrazione stessa. Nell’a.s. 2014/15 sono state messe in sicurezza

sotto il profilo antisismico le strutture della scuola primaria e secondaria di primo grado di

Montemarcone.

Nel corrente a.s. è in fase di revisione il documento per la valutazione dei rischi anche perché

inizieranno i lavori di adeguamento strutturale dell’edificio che ospita la scuola secondaria di primo

grado di Atessa.

Nelle scuole di primo e secondo grado inizieranno, senza oneri aggiuntivi, attività di formazione

rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso.

SPAZI E MEZZI

Scuola dell’Infanzia Tutti e cinque i plessi dispongono di un atrio e di un ampio salone. Le aule adibite ai laboratori sono tre

per Aia Santa Maria e una per Rione Meridionale e Fonte Cicala. Tutte hanno il refettorio. L’aula per

l’attività motoria è presente nel plesso di Rione Meridionale e in quello di Aia Santa Maria .Tutte

utilizzano mezzi multimediali ed hanno spazi esterni fruibili, eccetto Fonte Cicala e Rione Meridionale.

Scuola Primaria Dispone di laboratorio multimediale, lavagna interattiva multimediale (LIM) (tutti i plessi), atrio (tutti i

plessi), laboratorio scientifico (Atessa Capoluogo), laboratorio teatrale (Atessa Capoluogo), aula docenti

(Atessa Capoluogo), palestra (Atessa Capoluogo, Monte San Silvestro), mensa (tutti i plessi), cortile o

giardino per attività motoria (Rione Santa Maria, Piana La Fara).

Scuola Secondaria di primo grado Atessa Dispone di una palestra comunale con spazio esterno per attività sportive, di una sala degli insegnanti e

di un’aula di sostegno. Da qualche anno, la scuola è provvista anche di un moderno laboratorio

linguistico che, oltre ad offrire ampie possibilità di approccio didattico per le lingue straniere, dispone di

molteplici funzioni multimediali che ne consentono l’utilizzo in tutti gli ambiti disciplinari. La scuola è

dotata, inoltre, di diverse LIM a disposizione delle classi.

Scuola Secondaria di primo grado Montemarcone Dispone di una palestra, di un laboratorio di informatica, di un’aula riservata per l’insegnamento

individualizzato, per le attività di tecnologia e di arte e immagine e di due lavagne interattive

multimediali.

Scuola Secondaria di secondo grado Atessa La scuola è ubicata in un edificio di nuova costruzione ed è stata “inaugurata” nel mese di aprile ’98. La

struttura si presenta accogliente, luminosa, con corridoi ampi ed aule spaziose. E’ dotata delle seguenti

strutture: 20 aule didattiche, tutte insonorizzate; aula magna, ampia struttura con 200 posti a sedere, un

maxischermo, videoproiettore e impianto di diffusione sonoro; laboratorio multimediale dotato di 20

13

postazioni tutte fornite di PC dell’ultima generazione potenti e veloci, tutti collegati ad Internet, utili

alla realizzazione di progetti didattici innovativi e di particolare significato; 2 laboratori di Informatica,

entrambi dotati di PC che supportano programmi complessi sia di word processor che di contabilità;

tutti i computer sono collegati in rete con accesso a Internet; laboratorio di Fisica e Chimica; laboratorio

linguistico formato da 30 postazioni-alunno. Ogni postazione è dotata di video, registratore, cuffie e

collegamento satellitare; biblioteca; palestra di 630 mq. LIM (Lavagna interattiva multimediale)

La scuola, essendo di recente costruzione, ha recepito tutta la normativa vigente per quanto riguarda

l’abbattimento delle barriere architettoniche. Pertanto, è idonea ad accogliere ragazzi diversamente abili.

RAPPORTI TRA L’ISTITUTO

E IL TERRITORIO

Accordi con l’Amministrazione

comunale

Funzionamento della scuola

Finanziamenti per attività che qualificano il

servizio scolastico

Rapporti di collaborazione

Arma dei Carabinieri

Vigili del fuoco

Protezione Civile

Associazioni culturali

Cooperative

ASL

Organizzazioni di categoria

(CONFINDUSTRIA…..)

Associazioni sportive

BCC Sangro Teatina Atessa

Ambiente e industria

Pro loco

Teatro

Museo

Associazioni ambientaliste

Stage conoscitivi

Alternanza scuola lavoro

Accordi e convenzioni

Università per tirocinio formativo

Scuole in rete

Corsi di aggiornamento

Biblioteca

BPER Banca popolare dell’Emilia Romagna

Enti e/o istituzioni deputate alla formazione

14

CAPITOLO II

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

ORGANIGRAMMA

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa ROSINA CARTA

COLLABORATORI

Collaboratori del Dirigente

Prof.ssa Anna Rucci

Primo collaboratore

dell’Istituto

Prof. Antonio Zizi

Secondo collaboratore del

Dirigente scolastico

Responsabili Di Plesso

(Scuola dell’Infanzia)

Pesce Istria Maria

Referente Scuola Dell’ infanzia

Rosalina Piergiovanni

Daniela D’Ippolito

Maria Istria Pesce

Maria Rosaria Sciubba

Domenica Tucci

Daniela D’Ippolito

Maria Istria Pesce

Maria Rosaria Sciubba

San Luca

Fonte Cicala

Rione Meridionale

Piana La Fara

Aia Santa Maria

Fonte Cicala

Rione Meridionale

Piana La Fara

Responsabili di plesso

(Scuola Primaria)

Filomena Bomba Referente scuola Primaria

Assunta Di Francesco Piana La Fara

Giovanna Petrullo Rossi Atessa Capoluogo

Giuseppina Carozza Rione Santa Maria

Filomena Bomba Monte San Silvestro

Responsabili di plesso

(Scuola secondaria di primo

grado)

Anna Rucci Referente per la scuola

secondaria di primo grado

Anna Rucci Sede di Atessa

Clara Montefalcone Sede di Montemarcone

Referente per la scuola

secondaria di secondo

grado

Mariangela Menna Responsabile ITE

Fulvio Guglielmi Responsabile Liceo Scientifico

Gianpaolo Rosati

Responsabile Socio Sanitario

Funzioni Strumentali al

piano dell’offerta formativa

Di Nella Maria Rosa

AREA 1 : Gestione del piano

dell’offerta formativa e

coordinamento gruppo PTOF

Raffaella Tozzi

Mery Gallucci

AREA 2: Valutazione degli

apprendimenti degli alunni e

supporto al lavoro dei docenti

Sara Iachini

Maria Travaglini

Maria Angelucci

AREA 4: Continuità educativa

e orientamento scolastico

15

Dipartimenti disciplinari

Membri del dipartimento

Linguistico

(lingua italiana, storia,

geografia, approfondimento)

Tutti i docenti dell’istituto

dell’area in oggetto

Lingue straniere

(Lingua inglese, lingua

francese, lingua spagnola)

Tutti i docenti dell’istituto

dell’area in oggetto

Scientifico tecnologico

(matematica, scienze,

tecnologia, informatica, fisica)

Tutti i docenti dell’istituto

dell’area in oggetto

Altri linguaggi espressivi

(arte e immagine, musica,

religione, scienze motorie)

Tutti i docenti dell’istituto

dell’area in oggetto

Economico aziendale

(Economia aziendale, diritto,

economia, scienze delle

finanze

Tutti i docenti dell’istituto

dell’area in oggetto

Sostegno

(docenti di sostegno)

Tutti i docenti di sostegno

dell’istituto

Gruppi di lavoro

Di Pretoro Maria Rita

Picciotti Anna

Tucci Rosanna

Tobianchi Anna Maria

Fattore Chiara Gemma

D’Amato Ermelinda

Tano Paola

Gruppo di lavoro per la

gestione del POF 2015/16,

elaborazione e stesura del

PTOF

Ciccarelli Elena

Iachini Sara

Fidelibus Adele

Musacchio Maria Luisa

Carunchio Maria Lucia

Cinquina Maria Pia

Travaglini Maria

Angelucci Maria

Talone Graziella

Renzi Antonella

Felice Anna Maria

De Iuliis Teodora

Varrenti Manuela

Gruppo di lavoro Continuità e

orientamento

Tozzi Raffaella

Cericola Marilena

Menna Mariangela

Pesce Maria Istria

Gallucci Mery

Rucci Anna

Tucci Rosanna

Di Nella Maria Rosa

Tenaglia Elena

Bomba Filomena

Pellicciotta Elena

Nucleo di autovalutazione

d’Istituto

Carunchio Maria Lucia

De Grandis Carmela

Un genitore: Sebastiano Pizzi

Commissione elettorale

16

Scuola primaria: docente di

sostegno e docente del team di

classe

Scuola dell’Infanzia: docente della

sezione di appartenenza

dell’alunno e docente di sostegno

Scuola Secondaria di primo e

secondo grado: coordinatore di

classe, il/i docente/i di sostegno

della classe

Rosati Gianpaolo

Zizi Antonio

Il gruppo sarà coadiuvato dal

Neuropsichiatra, dalle assistenti

amministrative e dai genitori

Gruppo H

Di Giulio Katia

Guglielmi Fulvio

Tano Sara

Talone Graziella

Castelfranco Pia

De Palma Nicoletta

Zizi Antonio

Montefalcone Clara

Di Francesco Assunta

Carozza Giuseppina

Petrullo Rossi Giovanna

Bomba Filomena

Braccia Marinella

Felice Anna Maria

Di Nella Maria Rosa

Un rappresentante dei genitori e un

rappresentante neuropsichiatra

ASL

Gruppo GLI

Responsabili di settori specifici

Sulpizio Camilla Antonietta

Scuola secondaria di primo

grado/scuola primaria e infanzia

Castelfranco Pia

Scuola secondaria di secondo grado

Organizzazione visite e viaggi

di istruzione

Tobianchi Anna Maria

Scuola Primaria

Menna Maria Domenica

Scuola secondaria di primo grado

De Simone Fiorella

Scuola secondaria di secondo grado

Educazione alla salute

Carunchio Maria Lucia Educazione alla legalità

Petrullo Rossi Giovanna Educazione stradale Tenaglia Maria Elena

Scuola primaria Tano Paola

Scuola secondaria di primo grado

Ruffo Eutimio Tarzia

Scuola secondaria di secondo grado

Registro elettronico

Pili Claudia

Scuola secondaria di primo grado

Lisanti Rosa Maria

Scuola secondaria di secondo grado

Laboratorio linguistico

17

Bomba Filomena

Carozza Giuseppina

Tenaglia Maria Elena

Scuola Primaria

Tozzi Raffaella

Scuola secondaria di primo grado

Montemarcone Pellicciotta Elena Scuola secondaria di secondo

grado

Laboratorio di informatica

Musacchio Maria Luisa Laboratorio scientifico scuola

secondaria di secondo grado

Rossi Franca

Laboratorio trattamento testi

scuola secondaria di secondo

grado Lolli Layla

Scuola secondaria di primo grado

Picciotti Anna

Scuola secondaria di secondo grado

Biblioteca / comodato d’uso

Tenaglia Maria Elena

Scuola primaria e secondaria di primo

grado

Verna Barbara

Scuola secondaria di secondo grado

Invalsi

Docenti:

Castelfranco Pia

Carunchio Maria Lucia

Lizzi Ersilia

Due genitori:

Totaro Ennio

Ciccarelli Elena

Organo di Garanzia

Di Iorio Vincenzo

Scuola secondaria primo grado

Di Biase Lucia

Scuola secondaria di secondo grado

Centro sportivo studentesco

Carozza Giuseppina, Bomba

Filomena, Di Francesco Assunta,

Petrullo Rossi Giovanna

(Scuola primaria) Rucci Anna, Gallucci Mery,

Montefalcone Clara

Secondaria di primo grado

Pachioli Vincenzo, Rosati Gianpaolo

(ITE e IPSS)

De Luca Roberta, Guglielmi Fulvio

(Liceo scientifico)

Commissione orario

Comitato di valutazione: Il Collegio dei docenti si riserva di individuare due docenti come

previsto dalla L. 107/2015. Scuola dell’infanzia Fonte

Cicala Di Guglielmo Miranda Tutor Carbonetti Liliana

Scuola dell’infanzia Antonini Antonio Tutor Di Camillo Laura

Scuola primaria Monte San

Silvestro Arrizza Maria Tutor Bomba Filomena

Scuola primaria Rione Santa

Maria Coia Rita Tutor Liberatore Maria Pia

Scuola primaria Capoluogo Cocchini Giovanna Tutor Di Pasquale Ida

18

Scuola primaria Monte San

Silvestro Di Santo Lidia

Tutor De Laurentis Maria

Domenica

Scuola primaria Rione Santa

Maria Racciatti Gesmina Tutor Ranalli Paola

Scuola secondaria di primo

grado sede di Montemarcone Tano Sara Tutor Cocco Pinelli Antonio

Scuola secondaria di primo

grado sede di Montemarcone Tullio Angela Tutor Iachini Sara

Scuola secondaria di primo

grado sede di Atessa Di Giulio Katia Tutor Tucci Rosanna

Scuola secondaria di secondo

grado Guglielmi Fulvio Tutor Musacchio Marialuisa

Scuola secondaria di secondo

grado Ruffo Tarzia Eutimio Tutor Cericola Marilena

19

COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE A.S. 2015/2016 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

CLASSE SEDE COORDINATORE

I A ATESSA Di Rocco Gabriella

II A ATESSA Paciocco Raffaella

III A ATESSA Tucci Rosanna

I B ATESSA Ciccarelli Elena

II B ATESSA Menna Maria Domenica

III B ATESSA Lolli Layla

I C ATESSA D’Amato Ermelinda

II C ATESSA Lizzi Ersilia

III C ATESSA Gallucci Mery

II D ATESSA Cimini Angela

I A MONTE MARCONE Tozzi Raffaella

II A MONTE MARCONE Montefalcone Clara

III A MONTE MARCONE Iachini Sara

I B MONTE MARCONE Tano Paola

III B MONTE MARCONE Leone Maria Grazia

SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO

CLASSE SCUOLA COORDINATORE

I Scienze applicate Salvatore Cinzia

II Scienze applicate Musacchio Maria Luisa

IV Scienze applicate De Luca Roberta

I Liceo scientifico Ruffo Tarzia Eutimio

III Liceo scientifico Castelfranco Pia

IV Liceo scientifico Picciotti Anna

V A Liceo scientifico Cericola Marilena

V B Liceo scientifico Verna Barbara

I A ITE D’Orazio Paola

II A ITE Cinquina Maria Pia

III A ITE Pellicciotta Elena

IV A ITE Polidori Concetta

V A ITE Di Pretoro Maria Rita

III B ITE Menna Mariangela

IV B ITE Carunchio Maria Lucia

I A IPSS De Felice Angela

II A IPSS Rosati Gianpaolo

III A IPSS Talone Graziella

LE COMPETENZE DEI COORDINATORI

Il coordinatore ha la responsabilità di essere punto di riferimento stabile e continuativo per le diverse

componenti del Consiglio e rappresenta uno degli elementi fondamentali per il funzionamento del

Consiglio stesso e pertanto dovrà:

Promuovere, coordinare, organizzare, in via costante, i rapporti con i colleghi della classe nel

campo della didattica e degli interventi culturali e interdisciplinari;

20

Tenere un collegamento costante con gli altri livelli organizzativi (coordinatori di dipartimento,

collaboratori del Dirigente, DSGA, responsabili dei laboratori, il Dirigente, per i problemi di

carattere logistico, didattico, disciplinare);

Raccogliere e incanalare le richieste provenienti dai colleghi, dagli studenti e dai genitori

(convocazioni, iniziative didattico-culturali da gestire e da organizzare in orario curricolare o

extracurricolare, richieste di corsi di sostegno o recupero, proposte diverse, predisposizione

tabelle di valutazione, progettazione, ecc.);

Raccogliere e tenere ordinata tutta la documentazione concernente l’organizzazione e l’attività

didattica della classe;

Curare, in collaborazione con il referente, l’alternanza scuola –lavoro.

IL COORDINATORE

rispetto al Dirigente e ai docenti:

Indirizza l’attività del Consiglio perché sia coerente con le indicazioni del POF;

Presiede le riunioni del Consiglio dedicate alla programmazione didattica e alla verifica dei

risultati della programmazione stessa;

Segnala al Consiglio ogni sospetta incoerenza;

Segue la continuità del progetto formativo di classe, soprattutto quando ci sono cambiamenti dei

docenti del Consiglio di classe;

Può chiedere la convocazione straordinaria del Consiglio;

Garantisce che le verbalizzazioni delle riunioni del Consiglio siano corrette , chiare ed

esaurienti;

Firma ogni verbale in assenza del Dirigente;

È tenuto informato dai colleghi sull’andamento didattico e comportamentale della classe e di

singoli studenti;

Tiene informato il Dirigente sulla situazione della classe e in particolare sugli studenti che si

caratterizzano come non regolari;

Coordina il lavoro con gli altri consigli di classe (per esempio per progetti specifici trasversali e

verticali);

Cura la comunicazione delle decisioni del consiglio agli studenti e alle famiglie;

Cura l’attuazione delle decisioni assunte dal consiglio;

Cura e controlla tutti gli atti compresa la documentazione relativa alla valutazione bimestrale

(pagellino) e alla valutazione intermedia e finale (scheda di valutazione);

Per le classi quinte cura tutta la documentazione per l’Esame di Stato conclusivo del secondo

ciclo diistruzione;

rispetto agli studenti:

Effettua il controllo mensile delle assenze, degli ingressi in ritardo e delle uscite anticipate

degli studenti e convoca i genitori interessati nel caso si siano verificate situazioni non regolari;

In caso di frequenza irregolare, segnala all’ufficio i nominativi degli alunni interessati;

Coordina i lavori annuali relativi al nuovo Esame di Stato;

Coordina i lavori finalizzati all’INVALSI (solo per le classi interessate);

Cura la comunicazione delle decisioni del Consiglio agli studenti e alle famiglie;

Cura l’attuazione delle decisioni assunte dal Consiglio;

rispetto ai genitori:

Presiede gli incontri con le famiglie e, nella fase collegiale, illustra l’andamento didattico e

comportamentale della classe; richiede la presenza del Dirigente o dei collaboratori se l’ordine

del giorno prevede questioni che presuppongano competenze o responsabilità dirette ;

Presiede le riunioni annuali del Consiglio di classe di insediamento dei nuovi rappresentanti dei

genitori e per l’analisi delle proposte di adozione dei libri di testo;

21

È il primo docente referente per le richieste dei genitori che riguardano l’andamento generale

della classe;

Nel caso di situazioni didattiche caratterizzate da diffuse difficoltà di apprendimento e carenze

di profitto convoca a nome del Consiglio di classe i genitori per un colloquio individuale

riportando ad essi le valutazioni dei docenti;

Cura la comunicazione delle decisioni del Consiglio agli studenti e alle famiglie;

Cura l’attuazione delle decisioni assunte dal Consiglio.

INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI STRUMENTALI AL POF

Ai sensi dell’art. 33 del CCNL - Comparto Scuola – 2006 / 2009, il Collegio dei Docenti ha identificato

le funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa, tenendo presenti le aree previste dallo stesso

articolo.Le funzioni strumentali al POF scaturiscono dalle esigenze dell’Istituto emerse alla luce delle

esperienze già fatte e dalle risorse presenti. Le funzioni punteranno a raggiungere finalità e risultati in

rapporto alle aree individuate, in modo più consapevole, responsabile e con disponibilità totale,

costituendo maggiori occasioni di affrontare e risolvere i problemi dell’Istituto, sia all’interno che

all’esterno. Per poter esplicare al meglio i compiti previsti, alcune aree sono ripartite, su richiesta degli

interessati, fra due docenti.

Vengono individuate le seguenti aree:

1. Gestione del Piano dell’offerta formativa 2015/2016 ed elaborazione del PTOF, autovalutazione

2. Valutazione degli apprendimenti degli alunni e sostegno ai docenti

3. Coordinamento e gestione nell’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali, aggiornamento sito

web

4. Continuità educativa e orientamento scolastico

COMPETENZE E REQUISITI NECESSARI PER L'ATTRIBUZIONE DELLE

FUNZIONI STRUMENTALI

Requisiti professionali:

1. esperienze maturate in campi culturali

2. constatazione della disponibilità di tempo, di interesse, di impegno speso negli ambiti della

funzione svolta o da svolgere

3. disponibilità di tempo a permanere nella scuola oltre l'orario di insegnamento

Competenze professionali:

1. esperienze maturate nello svolgimento della funzione

2. attività relative al Piano dell'Offerta Formativa

3. competenze relazionali e comunicative

4. competenze progettuali, organizzative, gestionali

5. capacità di attuare in modo completo i compiti richiesti dalle specifiche aree

Competenze specifiche in rapporto alle aree. VALUTAZIONE Strumenti di valutazione del lavoro svolto dalle funzioni strumentali al POF saranno:

- La relazione redatta da ciascun docente incaricato della funzione

- Il materiale prodotto e acquisito tanto nel lavoro a scuola che nelle attività di formazione

La valutazione espressa sarà finalizzata anche all’eventuale conferma dell’incarico per gli anni

successivi. DURATA Un anno scolastico

22

CAPITOLO III

I CURRICOLI TRAGUARDI FISSATI E RISULTATI ATTESI

All’interno dell’Istituto Omnicomprensivo gli obiettivi formativi dei vari ordini di scuola sono

programmati come traguardi relativi alle aree di sviluppo del bambino e del ragazzo sul piano affettivo,

sociale, intellettuale, comportamentale e cognitivo.

I traguardi sono concepiti nella forma di atteggiamenti, di comportamenti, di abilità da sollecitare e da

promuovere.

Essi riguardano la maturazione dell’identità, la conquista dell’autonomia, lo sviluppo delle competenze

attraverso l’acquisizione di conoscenze, linguaggi e metodologie, l’acquisizione della capacità di

comunicare e stare con gli altri per il progressivo inserimento nella società come protagonista attivo.

La scuola promuove, in un percorso unitario, le opportunità per la formazione integrale dell’alunno

come persona, in un processo di costruzione e di organizzazione di un sapere sempre più ampio e

approfondito.

Gli alunni sono guidati al raggiungimento dei suddetti traguardi e al miglioramento dei risultati,

anche attraverso attività di sostegno, di sviluppo e di recupero, con l’adozione di flessibilità, di

compensazione e di nuove discipline.

Nell’ambito dell’orientamento scolastico ci si attende che l’alunno maturi una coscienza di sé e della

realtà circostante, in vista delle scelte successive.

Mediante l’attività progettuale, i traguardi vanno riferiti alla crescita umana e culturale degli allievi, alla

valorizzazione delle potenzialità, all’arricchimento dei contenuti disciplinari, all’acquisizione

dell’atteggiamento di ricerca, allo sviluppo della creatività in contesti di insegnamento-apprendimento

piacevoli.

23

PROGETTAZIONE CURRICOLARE

SCUOLA PRIMARIA Al fine di costituire gli ambiti disciplinari da attribuire ai vari docenti, si prevede di dedicare ad ogni

disciplina il seguente numero di ore settimanali:

Scuole Primarie Rione S. Maria, Atessa Capoluogo, Piana La Fara (dal lunedì al

venerdì con 2 rientri pomeridiani)

Disciplina Classe 1ª Classe 2ª Classi 3ª, 4ª, 5ª

Italiano 8 ore 7 ore 7 ore

Matematica 7 ore 7 ore 6 ore

Inglese 1 ora 2 ore 3 ore

Tecnologia 1 ora 1 ora 1 ora

Scienze 2 ore 2 ore 2 ore

Storia 2 ore 2 ore 2 ore

Geografia 2 ore 2 ore 2 ore

Arte e immagine 1 ora 1 ora 1 ora

Musica 1 ora 1 ora 1 ora

Scienze motorie e sportive 1 ora 1 ora 1 ora

Religione 2 ore 2 ore 2 ore

Totale monte ore discipline 28 ore 28 ore 28 ore

Mensa 2 ore 2 ore 2 ore

Totale complessivo 30 ore 30 ore 30 ore

Scuola Primaria Monte San Silvestro

(dal lunedì al sabato) Disciplina Classe 1ª Classe 2ª Classi 3ª, 4ª, 5ª

Italiano 9 ore 8 ore 8 ore

Matematica 7 ore 7 ore 7 ore

Inglese 1 ora 2 ore 3 ore

Tecnologia 1 ora 1 ora 1 ora

Scienze 2 ore 2 ore 2 ore

Storia 2 ore 2 ore 2 ore

Geografia 2 ore 2 ore 2 ore

Arte e immagine 1 ora 1 ora 1 ora

Musica 1 ora 1 ora 1 ora

Scienze motorie e sportive 2 ore 2 ore 1 ore

Religione 2 ore 2 ore 2 ore

Totale monte ore disciplinare 30 ore 30 ore 30 ore

Nel rispetto di quanto previsto dalla normativa, l’orario settimanale della Scuola Primaria di Rione S.

Maria, di Atessa Capoluogo e di Piana La Fara comprende il monte ore delle discipline e quelle dedicate

alla mensa. Per la Scuola di Monte San Silvestro il monte ore delle discipline, come riportato in tabella,

è strutturato in 30 ore settimanali.

Le ore a disposizione sono finalizzate alle sostituzioni dei docenti assenti, al recupero e/o al

potenziamento delle diverse abilità, in particolare nelle discipline di italiano e matematica e alle attività

progettuali; esse, inoltre, vengono utilizzate anche per le attività alternative all’ora di Religione

Cattolica per i bambini che non si avvalgono di tale disciplina.

24

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Articolazione settimanale quantitativa delle singole discipline

Italiano, storia, geografia 9

Attività di approfondimento in materie letterarie 1

Inglese 3

Seconda lingua comunitaria: francese/spagnolo 2

Matematica e scienze 6

Tecnologia 2

Musica 2

Arte e immagine 2

Scienze motorie e sportive 2

Religione cattolica

1

Totale ore settimanali 30

A partire dall’anno scolastico 2009/2010, sulla base di quanto previsto dall’articolo 5, comma

1, del D.L. 112/2008, della Legge 133/2008 e del D.P.R. n. 89 del 20/03/2009, l’orario annuale

obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di primo grado è strutturato per tutte le classi in 30 ore

settimanali, ripartite in sei giorni. Non si attuano rientri pomeridiani, tranne che per alcuni progetti

extracurricolari e per la sperimentazione.

Si precisa, inoltre, che la riforma della scuola, abolita la sperimentazione linguistica, ha introdotto per

tutte le classi lo studio della lingua inglese come prima lingua straniera. La seconda lingua

comunitaria adottata dall’Istituto è il francese per tutte le classi della sede centrale di Atessa e lo

spagnolo per la sede di Montemarcone.

25

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

INDIRIZZI DI STUDIO PRESENTI NELL’ISTITUTO:

Settore tecnico:

- Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing

Settore professionale:

- Servizi Socio Sanitari

Licei:

- Liceo Scientifico

- Liceo Scientifico Scienze Applicate

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO

PROFILO: Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei

macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e

processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e

controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale.

Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per

operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento

organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.

Attraverso il percorso generale, è in grado di:

rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed

extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;

redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;

gestire adempimenti di natura fiscale;

collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;

svolgere attività di marketing;

collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;

utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza

e marketing.

26

Il Corso Amministrazione Finanza e Marketing è articolato in cinque anni e prevede l’insegnamento

delle materie professionali sin dal primo anno, l’ampliamento delle discipline scientifiche, in particolare

dell’Informatica, e l’insegnamento di due lingue straniere (Inglese e Francese) dalla prima alla quinta

classe.

QUADRO ORARIO

Discipline

ore

1° biennio 2° biennio

anno

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Storia 2 2 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Seconda lingua comunitaria 3 3 3 3 3

Matematica 4 4 3 3 3

Scienze integrate (Scienze della

Terra e Biologia) 2 2

Economia aziendale 2 2 6 7 7

Diritto ed economia 2 2

Informatica 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività

alternative 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Fisica Chimica) 2 2

Geografia 3 3

Diritto 3 3 3

Economia politica 3 2 2

Totale ore 32 32 32 32 32

Sbocchi formativi : possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie

Sbocchi lavorativi: attività impiegatizia presso banche, pubbliche amministrazioni ed imprese private;

possibilità di esercitare la libera professione.

LICEO SCIENTIFICO PROFILO:

“Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione

umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica

e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a

maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per

individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle

tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1).

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento

comuni, dovranno:

- aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico

e scientifico;

- comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i

nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli

propri dell’indagine di tipo umanistico;

- saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;

27

- comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della

matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in particolare

nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;

- saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione

di problemi;

- aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali

(chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso sistematico del

laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze

sperimentali;

- essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel

tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione

critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche, in particolare

quelle più recenti;

- saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

QUADRO ORARIO

Discipline

ore

1° biennio 2° biennio

anno

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura

italiana

4

4 4 4 4

Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3

Filosofia 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Lingua e cultura

straniera 3 3 3 3 3

Matematica1 5 5 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali2 2 2 3 3 3

Disegno e Storia

dell’Arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e

sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o

attività alternative 1 1 1 1 1

Storia 2 2 2

Totale ore 27 27 30 30 30

Sbocchi formativi: possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie.

Sbocchi lavorativi: possibilità di partecipare a concorsi pubblici e privati;

formazione generale utile per l’inserimento nel mondo del lavoro presso enti pubblici e privati.

1 Con Informatica al primo Biennio

2 Biologia, Chimica e Scienze della Terra

28

LICEO SCIENTIFICO

opzione SCIENZE APPLICATE PROFILO:

Il Liceo Scientifico con opzione Scienze Applicate fornisce allo studente competenze particolarmente

avanzate nel campo scientifico–tecnologico, con particolare riferimento alle scienze matematiche,

fisiche, chimiche, biologiche, all’informatica e alle loro applicazioni.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento

comuni, dovranno:

- aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di

laboratorio;

- elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure

sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;

- analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;

- individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici,

matematici, logici, formali, artificiali);

- comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;

- saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di

specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo

scientifico;

- saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.

QUADRO ORARIO

3 Con Informatica al primo Biennio

4 Biologia, Chimica e Scienze della Terra

Discipline

ore

1° biennio 2° biennio 5° anno

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura

italiana

4

4 4 4 4

Lingua e cultura

straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica3 5 4 4 4 4

Informatica 2 2 2 2 2

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali4 3 4 5 5 5

Disegno e Storia

dell’Arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e

sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o

attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore 27 27 30 30 30

29

Sbocchi formativi: possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie.

Sbocchi lavorativi: possibilità di partecipare a concorsi pubblici e privati;

formazione generale utile per l’inserimento nel mondo del lavoro presso enti pubblici e privati.

ISTITUTO PROFESSIONALE

PROFILO:

Gli studenti a conclusione del percorso di studio saranno in grado di :

collaborare alla gestione di progetti di un’impresa sociale;

essere esperto di igiene, di alimentazione e di sicurezza al fine di promuovere un corretto stile di

vita delle persone;

essere esperto di tecniche di animazione sociale;

essere esperto nella tutela della persona con disabilità ed il suo nucleo familiare;

essere capace di promuovere reti di supporto all’inclusione sociale;

acquisire capacità di gestione dell’impresa socio-sanitaria.

Strutturazione del percorso formativo:

Il Corso Servizi Socio-Sanitari è articolato in cinque anni ed è caratterizzato dallo studio di quelle

discipline che consentono di acquisire le competenze specifiche per poter agire con autonomia e

responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e la altre figure

professionali coinvolte nei processi di lavoro.

QUADRO ORARIO

Discipline

ore

1° biennio 2° biennio 5° anno

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Storia 2 2 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3 3 3

Seconda lingua comunitaria 2 2 3 3 3

Matematica 4 4 3 3 3

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Diritto ed economia 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Scienze integrate (Chimica) 2

Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze Umane e Sociali 4 4

Storia dell’arte ed espressioni grafiche 2

Educazione musicale 2

Metodologie operative 2 2 3

Igiene e cultura medico-sanitario 4 4 4

Psicologia generale ed applicata 4 5 5

Diritto e pratica commerciale,

legislazione socio-sanitaria 3 3 3

Tecnica amministrativa ed economia

sociale 2 2

Geografia 1

30

Totale ore 32 33 32 32 32

Sbocchi formativi : possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie

Sbocchi lavorativi: attività impiegatizia nelle pubbliche amministrazioni ed imprese private;

possibilità di esercitare la libera professione; lavorare in studi medici; lavorare in strutture residenziali;

essere impiegato in cooperative sociali.

31

CAPITOLO IV

PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

PREMESSA

La struttura organizzativa che caratterizza l’Istituto Omnicomprensivo “ Ciampoli - Spaventa” attua da

diversi anni la sperimentazione dei vari aspetti organizzativi in funzione dell’autonomia. La

progettazione e la realizzazione degli stessi vengono affidate ai dipartimenti, gruppi di lavoro e figure

individuali, anche in rapporto alle funzioni strumentali al POF.

L’organizzazione dell’offerta formativa riguarda i seguenti aspetti della vita dell’Istituto:

Calendario scolastico

Orario settimanale

Flessibilità dell’orario scolastico

Flessibilità del gruppo classe e sezione

Funzionamento dei consigli di intersezione, interclasse e classe

Funzionamento della mensa

Trasporto alunni

Rapporti scuola-famiglia

Utilizzazione di spazi e mezzi

CALENDARIO SCOLASTICO

Secondo le disposizioni normative che consentono alle istituzioni scolastiche di

anticipare la riapertura delle scuole di alcuni giorni per l’attuazione del

curricolo, l’Istituto ha deliberato di usufruire dell’anticipo della data di inizio

delle lezioni solo per l’ITE e l’IPSS.

Scuola dell’Infanzia 14 settembre 2015 30 giugno 2016

Scuola Primaria 14 settembre 2015 07 giugno 2016

Scuola Secondaria di 1°grado 14 settembre 2015 07 giugno 2016

Scuola secondaria di 2°grado Liceo Scientifico 14 settembre 2015 07 giugno 2016

ITE/ IPSS 7 settembre 2015 07 giugno 2016

Scuola Secondaria di primo grado 12 settembre 2013 -11 giugno 2014

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ORARIO SETTIMANALE

L'orario delle lezioni è formulato dal Dirigente in base all'art. 396 del D.L.vo n. 294 del 16.4.1994 e

tiene presenti i criteri generali di seguito riportati. L’orario delle lezioni sarà organizzato avendo come

fine principale la creazione delle condizioni migliori per favorire l’apprendimento e l’attività educativa.

Esso pertanto privilegerà il criterio della didatticità, al quale tutti gli altri saranno subordinati. In tale

ambito, e tenuto conto anche delle limitazioni imposte dal frazionamento dell’orario di servizio di

alcuni docenti in più scuole, si terranno presenti le seguenti proposte stabilite dal Collegio dei docenti:

l’orario delle lezioni deve essere coerente con le esigenze esplicitate nel POF;

le attività didattiche degli alunni devono essere ripartite in modo equilibrato, sia nell’arco della

singola giornata, sia nel contesto dell’intera settimana, con alternanza tra le attività teoriche e quelle

espressivo – motorie;

l’orario settimanale della scuola secondaria, se possibile, non deve prevedere nello stesso giorno lo

svolgimento di entrambe le lingue comunitarie;

l’orario settimanale dei singoli docenti deve essere ripartito in modo equo;

ogni docente della scuola secondaria, se possibile, entrerà una volta alla seconda unità oraria e

uscirà almeno una volta un’ora prima del termine delle lezioni;

l’orario relativo ai laboratori e alle cosiddette aule speciali “ musica, lab. Linguistico, lab.

Informatica, palestra” sarà formulato in modo da favorire la massima flessibilità e l’utilizzo di tutti i

docenti che ne abbiano necessità

Orario Scuola dell’Infanzia

È strutturato in 40 ore settimanali ripartite in otto ore giornaliere per cinque giorni con il servizio di

mensa, escluso il sabato.

Orario Scuola Primaria Sulla base di quanto previsto dall’articolo 4, comma 4, lettera b) del D.L. 112/2008 e della legge

133/2008, l’orario settimanale è articolato secondo la tabella riportata a pag. 30 per un totale di 30 ore in

tutte le classi. Essendo adottata la settimana corta dal lunedì al venerdì, ad eccezione della primaria di

Monte San Silvestro, sono previsti rientri il lunedì e il mercoledì con servizio mensa.

Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario:

RIONE MERIDIONALE- AIA SANTA MARIA- ROCCONI – PIANA LA

FARA- SAN LUCA - FONTE CICALA

Inizio lezioni: dalle ore 8,00 alle ore 16,00

Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario:

CAPOLUOGO Inizio lezioni: ore 8,05 martedì, giovedì e venerdì

8,05 lunedì e mercoledì

Termine: ore 13,05 martedì, giovedì e venerdì

ore 15,35 lunedì e mercoledì – mensa dalle ore 12,35 alle 13,35

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Sulla base di quanto previsto dall’articolo 4, comma 4, lettera b) del D.L. 112/2008 e della legge

133/2008, l’orario settimanale è articolato secondo la tabella riportata a pag. 30 per un totale di 30 ore in

tutte le classi. Essendo adottata la settimana corta dal lunedì al venerdì, ad eccezione della primaria di

Monte San Silvestro, sono previsti rientri il lunedì e il mercoledì con servizio mensa.

Orario Scuola Secondaria di primo grado Sulla base di quanto previsto dall’articolo 5, comma 1, del D.L. 112/2008 e della Legge 133/2008,

l’orario annuale obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di primo grado è di complessive 990

ore, corrispondente a 29 ore settimanali più 1 ora da destinare ad attività di approfondimento riferita

agli insegnamenti di materie letterarie. Pertanto, l’orario settimanale della Scuola Secondaria è

strutturato per tutte le classi di Atessa e Montemarcone in 30 ore settimanali, ripartite in sei giorni.

Orario Scuola Secondaria di secondo grado

FLESSIBILITÀ DELL’ORARIO SCOLASTICO: l’orario può subire modifiche temporanee, per attività di

recupero e/o potenziamento a classi aperte. Per i vari ordini di scuola si ipotizza anche la possibilità di

concentrare, in alcune particolari occasioni, in un unico giorno della settimana, le ore di progetto per

Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario:

PIANA LA FARA Inizio lezioni: ore 8,05 martedì, giovedì e venerdì

8,15 lunedì e mercoledì

Termine: ore 13,05 martedì, giovedì e venerdì

ore 15,45 lunedì e mercoledì – mensa dalle ore 12,45 alle 13,35

Le attività didattiche delle due sedi si svolgono dal lunedì al sabato con il seguente orario:

SEDE DI ATESSA: ore 8,20 - 13,20

SEDE DI MONTEMARCONE: ore 8,20 - 13,20

Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al sabato con il seguente orario:

MONTE SAN SILVESTRO Inizio lezioni: ore 8,15 tutti i giorni

Termine: ore 13,15 tutti i giorni

Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al venerdì con il seguente orario:

RIONE SANTA MARIA

Inizio lezioni: ore 8,15 martedì, giovedì e venerdì

8,15 lunedì e mercoledì

Termine: ore 13,15 martedì, giovedì e venerdì

ore 15,45 lunedì e mercoledì – mensa dalle ore 12,45 alle 13,35

Le attività didattiche si svolgono dal lunedì al sabato con il seguente orario:

Inizio lezioni: ore 8.05 tutti i giorni

Termine Liceo scientifico: ore 13.10 triennio e in 3 giorni 12.10 biennio

Termine ITE/IPSS: ore 13.10 lunedì, mercoledì, venerdì e sabato; 13.30 martedì e giovedì.

Termine IPSS ore 13.10 lunedì, mercoledì, venerdì e sabato; 13.30 martedì e giovedì; classe II A ore

14.10 venerdì

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poter effettuare attività che richiedono una mattinata intera quali tornei, incontri con esperti,

manifestazioni, celebrazione di giornate particolari, comunicazione di risultati, viaggi di istruzione della

durata di un giorno, svolgendo tutti gli insegnamenti curricolari nei restanti cinque giorni.

FLESSIBILITÀ DEL GRUPPO CLASSE E SEZIONE: in occasione di attività programmate in modo congiunto

dai vari Consigli di classe, nelle ore di laboratorio o nel corso di attività progettuali, le classi stesse

vengono divise sia in senso orizzontale che verticale, in due o più gruppi e ciascuno di essi prende parte

ad attività progettuale specifica.

FUNZIONAMENTO DEI CONSIGLI DI CLASSE, INTERCLASSE E

INTERSEZIONE

PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

I Consigli di classe, Interclasse e Intersezione vengono convocati periodicamente, secondo il piano

annuale delle attività, per discutere e deliberare sull’andamento didattico e disciplinare delle sezioni e

delle classi, e, nei casi previsti, per procedere alle verifiche e alle valutazioni di competenza.

I consigli di Classe, coerentemente con gli obiettivi educativi e con riferimento ai bisogni degli alunni,

definiscono:

gli obiettivi didattici trasversali realisticamente perseguibili all'interno delle singole discipline;

le modalità di lavoro trasversali (strategie, metodi);

i comuni criteri di misurazione e di valutazione;

compiere la valutazione periodica e finale degli alunni con la sola presenza dei docenti;

le attività integrative trasversali individuate per facilitare il perseguimento degli obiettivi;

i carichi massimi di lavoro settimanale per disciplina;

le modalità e i tempi degli interventi di recupero che si intendono effettuare;

adottare provvedimenti disciplinari a carico degli alunni;

pronunciarsi su ogni altro argomento attribuito dalle leggi o dai regolamenti alla sua competenza.

L’ordine del giorno di ogni singolo consiglio riporterà gli argomenti da trattare nella seduta relativa e

sarà distinto, nel caso dei consigli di classe della scuola secondaria, in punti da trattare con la sola

presenza dei docenti e punti da trattare con la presenza dei genitori rappresentanti dei consigli stessi.

I rappresentanti dei genitori possono, nei locali della scuola ed in orario

antecedente l’inizio dei Consigli di classe, riunirsi con gli altri genitori

degli alunni della classe medesima.

I consigli saranno presieduti dal Dirigente Scolastico oppure, in sua

assenza, dal Coordinatore di classe nominato dal Dirigente stesso. Di

ogni seduta sarà redatto il verbale, entro il termine massimo di cinque

giorni. I Consigli di sezione, Interclasse e classe possono riunirsi in

modo congiunto con il gruppo H o con la presenza di specialisti esterni.

Ugualmente possono riunirsi in modo congiunto, su esplicita richiesta, i consigli di classi diverse.

Per la Scuola dell’Infanzia si prevedono circa cinque Consigli di Intersezione, per la Scuola Primaria

sei Consigli di Interclasse. Per la Scuola Secondaria di primo e secondo grado i Consigli di Classe

saranno programmati in relazione alle disposizioni normative e contrattuali.

PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE

La programmazione curricolare colloca l'intervento dei singoli docenti nel processo educativo ed

esalta la ricchezza culturale e operativa delle discipline per il raggiungimento degli obiettivi comuni

mediante:

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la descrizione dei livelli di partenza accertati e delle attività di recupero da realizzare per colmare le

lacune emerse in termini di conoscenze e abilità pregresse;

l'individuazione degli obiettivi didattici della singola disciplina;

l'organizzazione dei contenuti, dei metodi e degli strumenti in rapporto agli obiettivi;

la definizione delle modalità di personalizzazione dei percorsi di sostegno curricolare degli alunni

in difficoltà;

la definizione del percorso temporale dell'azione didattica;

l'indicazione delle verifiche da attivare per la valutazione del processo didattico e del processo di

apprendimento.

La copia degli atti della programmazione didattica di ciascun consiglio di classe è depositata presso

l'ufficio di Presidenza.

METODOLOGIE E TECNICHE DIDATTICHE

"Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita".

Proverbio Cinese.

I docenti, per rispondere ai diversi stili di apprendimento degli alunni dell’intero Istituto

Omnicomprensivo, utilizzano una gamma molto ampia di metodologie didattiche, rinnovate

periodicamente per soddisfare le esigenze dei bambini e dei ragazzi.

Il metodo non direttivo

Centrato sulla motivazione ad apprendere, finalizzato all'autorealizzazione del soggetto. Esso è attento

alla qualità della relazione interpersonale (empatia, accettazione incondizionata, fiducia).

Il metodo di animazione o groupwork

I processi di apprendimento sono centrati sul gruppo: gruppi di discussione, gruppi di lavoro ecc.

Il mastery learning

Pone attenzione a favorire il raggiungimento della padronanza e il rinforzo dovuto al successo. Si

programmano interventi individualizzati e si formulano obiettivi specifici.

Il metodo interrogativo

Il formatore ricorre alla maieutica, sviluppa un dialogo profondo; le domande seguono un ordine che si

sviluppa in una serie di tappe e l'allievo viene guidato al ragionamento.

Il metodo attivo

L'allievo apprende solo attraverso la propria attività, scopre in maniera autonoma, è posto di fronte al

problema visto nella sua interezza e complessità. Il formatore fornisce consulenza, aiuto durante il

processo di apprendimento.

Giochi tra pari

Molte delle interazioni fra coetanei si svolgono in situazioni di gioco di gruppo, dove le capacità verbali

e il simbolismo permettono di costruire nuove versioni della realtà e negoziare regole. Il gioco svolge

un ruolo importante, permettendo di esprimere in modo socialmente accettato l’aggressività, ma

soprattutto insegna a modulare le azioni in base ai contesti, a chiarire le intenzioni.

Role- play

Il gioco di ruolo è una tecnica di apprendimento attivo che rientra nell'ambito delle simulazioni, intese

come la riproduzione in un contesto d'aula reale o virtuale di problemi o situazioni autentiche e

analoghe a quelle riscontrabili nella vita reale. Il role-play prevede l'interazione diretta tra partecipanti

che devono assumere dei ruoli ed ipotizzare delle soluzioni a problemi dati, sulla base di elementi

precedentemente forniti o che gli stessi partecipanti devono trovare su propria iniziativa.

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Peer-Tutoring

Il peer-tutoring o tutoraggio tra pari è una tecnica didattica che si basa su due circostanze che spesso si

verificano in classe: le differenze di livello intellettivo tra i discenti e la loro capacità di collaborare. Il

docente raggruppa una coppia di studenti e stabilisce una relazione asimmetrica tra di essi (il tutor e il

discente) ed un obiettivo formativo comune che sia riconosciuto ed accettato da entrambi.

Cooperative learning

Un'ampia definizione di apprendimento collaborativo è l'acquisizione da parte degli individui di

conoscenze, abilità o atteggiamenti che sono il risultato di un'interazione di gruppo, o un apprendimento

individuale come risultato di un processo di gruppo. Una collaborazione di successo prevede accordi su

obiettivi e valori comuni e mettere insieme competenze individuali a vantaggio del gruppo. Perché ci sia

un'efficace collaborazione o cooperazione, ci deve essere una reale interdipendenza tra i membri di un

gruppo nella realizzazione di un compito, un impegno nel mutuo aiuto, un senso di responsabilità per il

gruppo e i suoi obiettivi e deve essere posta attenzione alle abilità sociali e interpersonali nello sviluppo

dei processi di gruppo.

Learning-by-doing

Learning by doing, imparare facendo è la tecnica dove imparare non è solo memorizzare, ma anche e

soprattutto comprendere attraverso il fare, attraverso l'operare, attraverso le azioni.

Corners

Gli angoli offrono la possibilità di usare il tempo e lo spazio in classe in modi nuovi e diversi. Vengono

organizzati piccoli gruppi di lavoro in postazioni specifiche al fine di sviluppare certe abilità (es. la

conversazione, la simbolizzazione). I luoghi sono progettati specificatamente per soddisfare i bisogni e

gli interessi degli studenti.

E’ fondamentale attivare metodi diversi:

♦ per sviluppare processi di apprendimento diversi e più autonomi (non solo quello per ricezione, ma

anche per scoperta, per azione, per problemi, ecc.)

♦ per garantire un’offerta formativa personalizzabile (l’allievo che non impara con un metodo, può

imparare con un altro)

♦ per promuovere e/o consolidare l’interesse e la motivazione degli studenti (alla lunga ogni metodo

annoia, soprattutto un adolescente).

Scuola senza zaino

Scuola senza zaino è una esperienza didattica innovativa presente nel nostro Istituto in un plesso di

Scuola Primaria ormai da diversi anni.

Essa prevede la realizzazione di un “ambiente formativo”, nel quale il rinnovo degli arredi e l’utilizzo di

nuovo materiale didattico si coniuga con l’impiego di metodologie didattiche innovative e con

l’allestimento di laboratori all’interno delle classi.

Il primo fondamentale cambiamento riguarda la valorizzazione dello spazio e del corpo. Il ripensamento

dello spazio-aula porta a costruire un ambiente formativo configurato su diverse aree di lavoro, dove

poter svolgere più attività in contemporanea; un ambiente articolato e polivalente, dove l’alunno non è

fermo, ma libero di muoversi secondo un ordine e un’organizzazione condivisa per toccare, manipolare,

sentire, costruire, imparare. facendo.

Il progetto si basa sul metodo di lavoro del GCA (Global Curriculum Approach), fondato sui tre valori

dell’ospitalità, della responsabilità e della comunità di ricerca, e su quattro caratteri: la globalità della

persona, la globalità del sapere, la globalità come integrazione delle differenze e la globalità

dell’ambiente.

Sono centrali l’autonomia degli alunni e la costruzione del sapere che genera competenze, l’attenzione

ai sensi e al corpo che sviluppa la persona intera, la diversificazione dell’insegnamento, la co-

progettazione e la cooperazione tra docenti e alunni che alimentano la formazione continua.

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I diversi strumenti didattici, sviluppati nelle scuole senza zaino, stimolano vari stili e metodi di

insegnamento e l’attenzione agli spazi rende autonomi gli alunni.

FUNZIONAMENTO DELLA MENSA

Dal lunedì al venerdì compreso, per la Scuola dell’Infanzia e nei giorni di lunedì e mercoledì, per la

Scuola Primaria, ad eccezione del plesso di Monte San Silvestro, è operante il servizio mensa. Per la

Scuola Secondaria, invece, che non effettua rientri pomeridiani obbligatori, non è previsto il servizio

mensa; dell’interscuola usufruisce, invece, qualche alunno della sede di Atessa che ne ha fatto richiesta.

La partecipazione degli alunni alla mensa è obbligatoria e l’organizzazione è a carico del Comune. I

docenti assistono gli alunni durante il pranzo secondo un orario prestabilito.

TRASPORTO ALUNNI

Fino alla Scuola secondaria di 1° grado il trasporto è assicurato dai Comuni, che ne assumono ogni

responsabilità relativa alla sicurezza degli alunni. Viene richiesto, nei medesimi termini, il trasporto

delle classi per la partecipazione degli alunni dell’Istituto ai Giochi Sportivi Studenteschi e ad altre

manifestazioni.

Per le visite guidate, invece, l’Istituto procede ad appalto di pullman presso agenzie di viaggi.

L’Amministrazione comunale vi contribuisce in parte, versando alla scuola una somma forfettaria. Per

la Scuola secondaria di 2°grado il costo del trasporto è a carico delle famiglie.

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

Ritenendo essenziale l’apporto che la famiglia può dare per l’individuazione delle esigenze

formative e per il raggiungimento di risultati positivi, la Scuola organizza occasioni di incontro scuola –

famiglia.

Sono previsti incontri collegiali e incontri di tipo individuale.

Gli incontri collegiali, per i tre ordini di scuola, saranno in numero di

cinque, scaglionati nel modo seguente:

1° incontro: a ottobre, in occasione delle elezioni dei rappresentanti dei

genitori nei diversi consigli. (Scuola dell’Infanzia 21;Scuola Primaria 22;

Scuola secondaria di I grado 20; Scuola secondaria di II grado23)

2° incontro: a novembre/dicembre, in un momento intermedio del primo

quadrimestre. (Scuola Primaria 3 dicembre; Scuola secondaria di I grado 19

novembre; ITE e IPSS 27 novembre, Liceo 26 novembre) In questo

incontro, generalmente, viene comunicato il consiglio orientativo ai genitori

degli alunni delle classi terze della secondaria. Tale informazione viene comunque data con largo

anticipo rispetto al termine fissato per le iscrizioni alla scuola secondaria di secondo grado.

3° incontro a febbraio, per la consegna delle schede del primo quadrimestre. (Scuola Primaria 11;

Scuola secondaria di I grado 10; Liceo 4, ITE e IPSS 5)

4° incontro: in un momento intermedio del secondo quadrimestre, generalmente nel mese di aprile.

(Scuola Primaria 21; Scuola secondaria di I grado 15; Liceo 13, ITE e IPSS 14)

5° incontro: al termine dell’anno scolastico, per la consegna delle schede di valutazione. (Scuola

Primaria 20 giugno; Scuola secondaria di I grado 11 giugno classi III di Atessa e Montemarcone, IA,

IIA Atessa e IA, IB, IIA Montemarcone 21 giugno, IC, IIC e IID Atessa 22 giugno ; Scuola secondaria

di II grado)

Per la Scuola dell’Infanzia si terranno assemblee di genitori a settembre, dicembre e gennaio mentre per

gli incontri individuali si terranno a novembre e maggio.

Gli incontri individuali avverranno nel modo seguente:

nella Scuola dell’Infanzia al termine di ogni giornata scolastica su richiesta

nella Scuola Primaria il giovedì dopo la programmazione pomeridiana, previa

prenotazione

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nella Scuola Secondaria in orario antimeridiano, nell’ora settimanale di ricevimento

di ciascun docente inserita nel quadro orario e comunicato alle famiglie.

PATTO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA

Scuola e famiglia hanno bisogno di stabilire fra di loro rapporti non episodici, ma costruiti dentro un

progetto educativo condiviso e continuo. Il rapporto non deve limitarsi ad affrontare situazioni

problematiche, bensì deve essere teso a costruire un percorso educativo basato sulla corresponsabilità.

A tale scopo, all’inizio di ogni anno scolastico, viene elaborato, condiviso e sottoscritto da entrambe le

agenzie educative un “Patto” con regole e norme che nascono da un dialogo costante tra genitori e

docenti su obiettivi irrinunciabili in riferimento al comportamento corretto e rispettoso del vivere

sociale da parte dei bambini e dei ragazzi.

L’allegato è parte integrante del documento.

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CAPITOLO V

IL CURRICOLO VERTICALE

In linea con le scelte di fondo che identificano l’Istituto, quali la costruzione di un unico percorso

formativo, la realizzazione di una progettualità globale e di un’azione didattica unitaria nelle singole

scuole e nella realtà del “Comprensivo”, nonché in risposta alle Indicazioni Nazionali sul Curricolo

(D.L. 19 febbraio 2004, n. 59, aggiornate dalle Indicazioni per il Curricolo di cui al D.M. del 31 luglio

2007 e al DM 254 del 16/11/2012) che, in seguito alla “Revisione dell’assetto ordinamentale,

organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione”, vanno applicate fino

ad un massimo di tre anni, l’Istituto ha proceduto alla elaborazione di un Curricolo Verticale,

nell’ottica dell’unitarietà e della verticalità e nel pieno rispetto delle differenze e delle peculiarità dei tre

ordini di scuola. Nell’elaborazione di tale Curricolo, che si presenta, ovviamente, come un work in

progress, sono stati coinvolti tutti i docenti del Gruppo per la Continuità educativa e per l’Orientamento

non solo dell’Istituto Omnicomprensivo ma anche della Direzione Didattica e della Scuola dell’Infanzia

paritaria di Atessa. Dopo la condivisione del progetto generale, teso non solo e non tanto ad elaborare

una progettualità di riferimento, ma soprattutto a stabilire percorsi comuni entro i quali far camminare i

discenti dal loro ingresso nella Scuola dell’Infanzia fino al termine della Scuola Secondaria di secondo

grado, sono stati creati dei gruppi di lavoro divisi per ambiti disciplinari. Questi gruppi, con stretto

riferimento alle Indicazioni nazionali fornite dal Ministero, hanno elaborato dei curricoli tenendo conto

di obiettivi di apprendimento e di traguardi per lo sviluppo delle competenze. Il lavoro è stato condiviso

e approvato dai singoli Istituti ed è stato allegato al Piano dell’offerta formativa di ciascuna scuola, di

cui costituisce parte integrante. I docenti, nelle loro programmazioni disciplinari e di classe o di sezione,

hanno tenuto conto delle linee guida elaborate nel documento del Curricolo Verticale dell’Istituto. Il

“Curricolo verticale” è stato opportunamente rivisitato ed integrato dai docenti dei vari ordini di scuola,

secondo gli ambiti disciplinari di appartenenza e alle normative vigenti. In particolare, oltre alle

modifiche relative a tali ambiti, esso è stato integrato con uno specifico progetto di “Cittadinanza e

Costituzione”, il cui insegnamento, previsto dall’articolo 1 del Decreto Legge n. 137/2008, convertito

con modificazioni dalla Legge n. 169/2008, è inserito nell’area disciplinare storico-geografica ed è

obbligatorio a partire dall’anno scolastico 2010/2011. Il curriculo verticale elaborato dall’Istituto

costituisce parte integrante del POF. E’ stata, altresì, avviata, all’interno della rete ”formarsi facendo”

che vede coinvolte le istituzioni di Tornareccio, Palena, Quadri e Paglieta, una sperimentazione -

ricerca che si concluderà nel corrente anno scolastico.

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FINALITÀ E COMPETENZE COMUNI AI TRE ORDINI DI SCUOLA

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

FINALITÀ

La conquista e l’organizzazione dell’autonomia

La capacità di esprimere emozioni attraverso la corporeità

La crescita e la valorizzazione della persona umana

La capacità di lavorare in gruppo per la realizzazione di un compito

L’elevazione del livello di educazione

La formazione dell’uomo, del cittadino, del lavoratore

Il potenziamento della capacità di ciascuno e di tutti di partecipare ai valori delle diverse

culture, della convivenza sociale e del lavoro contribuendo anche al loro sviluppo

La rimozione delle cause che ostacolano il libero e pieno sviluppo della persona umana

L’organizzazione programmatica degli interventi educativi tale che rispettino i principi

dell’unità e dell’orientamento.

COMPETENZE

L’acquisizione e lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità di base

L’apprendimento di nuovi mezzi espressivi

Il potenziamento delle capacità relazionali e di orientamento

L’educazione ai principi fondamentali della convivenza civile

Il raggiungimento della consapevolezza che la diversità è occasione per apprendere

Il consolidamento dei saperi di base

Lo sviluppo delle competenze e delle capacità individuali.

SCUOLA DELL’INFANZIA

La Scuola dell’Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni

d’età e si contraddistingue principalmente come ambiente d’apprendimento educativo e significativo in

un quadro di pieno riconoscimento della dignità infantile.

La nostra scuola, nella prospettiva della maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale

che rappresenta ciò che lo studente a 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere il ragazzo e il cittadino

che ci si attende da lui al termine del Primo Ciclo di istruzione, utilizza il seguente percorso educativo,

delineato nelle Indicazioni per il Curricolo per la Scuola dell’Infanzia.

Finalità istituzionali

promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia della competenza e della cittadinanza

sviluppare l’identità per imparare a conoscersi, a stare bene con se stessi e sentirsi sicuri

nell’affrontare esperienze nuove in contesti diversi

sviluppare l’autonomia per avere fiducia nelle proprie capacità, realizzare le attività senza

scoraggiarsi, esprimere le proprie emozioni, esplorare e conoscere la realtà, comprendere le

regole della vita quotidiana

sviluppare la competenza per imparare, riflettere sulle proprie esperienze e saperle rielaborare

sviluppare il senso della cittadinanza per poter scoprire gli altri ed entrare in relazione con loro

attraverso il confronto, il rispetto, la condivisione di regole sociali.

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(dalle Indicazioni Nazionali)

Finalità azione educativa

I principi fondamentali ai quali si ispira l’attività di tutte scuole del Circolo trovano fondamento in

quelli esplicitati dalle Indicazioni, in particolare creare le condizioni favorevoli atte a promuovere lo

sviluppo integrale ed armonico del bambino tenendo conto:

delle reali e personali esigenze

dei propri bisogni

dei propri ritmi

dei propri tempi di crescita

Oltre al curricolo di base, esplicitato nelle Indicazioni nazionali attraverso i seguenti ambiti formativi:

1. il sé e l’altro (il vivere insieme)

2. il corpo e il movimento (identità-autonomia-salute)

3. linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte e musica)

4. i discorsi e le parole (comunicazione)

5. la conoscenza del mondo (ordine, misura, tempo, natura)

Le scuole dell’Istituto propongono percorsi e una molteplicità di esperienze formative volte ad

incrementare le conoscenze del bambino affinché sia in grado di fruire in modo critico di tutto quello

che la realtà naturale, sociale presenta ed offre.

ATTIVITÀ LABORATORIALI

Laboratorio creativo: rappresentare la realtà, le conoscenze e i

propri vissuti in modo originale e fantastico.

Laboratorio espressivo: (grafico pittorico, manipolativo,

costruttivo, drammatico teatrale): favorire l’acquisizione di tecniche

strumentali di comunicazione non verbale.

Laboratorio linguistico: contribuire allo sviluppo del linguaggio, al

suo arricchimento ed al pieno utilizzo in situazione reale/fantastica.

Laboratorio delle lingue straniere: avvicinare i bambini alla scoperta di altri modi di esprimersi e di

comunicare.

Laboratorio motorio: acquisire la consapevolezza della

propria realtà corporea e porsi in relazione con gli altri, lo

spazio, gli oggetti.

Laboratorio multimediale:

stimolare la curiosità del bambino e favorire un primo approccio

gradevole e divertente alle nuove

tecnologie.

Laboratorio scientifico: avviare i bambini ad affrontare realtà

problematiche,ad esplorare il mondo e i propri strumenti di indagine

scientifica.

CAMPI DI ESPERIENZA ED OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

PER I BAMBINI DELL’ULTIMO ANNO

IL SÉ E L’ALTRO

Esprimere le proprie emozioni

Acquisire la capacità di relazionarsi in modo positivo con adulti e coetanei

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Riconoscere e rispettare il punto di vista dell’altro

Condividere un progetto comune e contribuire alla sua realizzazione

Acquisire il senso di appartenenza

Accettare e condividere semplici regole

Rafforzare la fiducia in se stessi

Collaborare con i compagni

Accettare le diversità (disabilità fisiche, differenze etniche…)

Conoscere realtà lontane dalla propria per confrontare situazioni

IL CORPO IN MOVIMENTO

Eseguire percorsi

Localizzare collocare se stessi,persone e oggetti in situazioni spaziali

Muoversi con destrezza in uno spazio

Conoscere e distinguere le varie parti del corpo

Avere cura della propria persona

Adottare strategie per la soluzione di problemi

Discriminare e verbalizzare le sensazioni

Esprimere le emozioni attraverso il corpo

Accrescere la fiducia nelle proprie possibilità

Riconoscere,riprodurre il corpo in modo completo

Riconoscere,riprodurre il corpo nelle diverse posizioni spaziali

LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE

Comunicare, esprimere emozioni sfruttando le varie possibilità

che il linguaggio del corpo consente

Esprimersi attraverso la pittura e utilizzare diverse tecniche espressive

Esprimersi attraverso il disegno,la pittura e altre attività manipolative

Saper discriminare e qualificare gli stati emotivi suscitati dall’ascolto di brani musicali

Inventare storie,esprimersi attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione

I DISCORSI E LE PAROLE

Esprimere verbalmente stati d’animo,emozioni

Pronunciare correttamente le parole e apprenderne di nuove

Parlare, descrivere, raccontare e dialogare

Associare la comunicazione verbale alla produzione d’immagini

Ascoltare fiabe, racconti, brevi esposizioni

Verbalizzare le proprie conoscenze ed esperienze usando termini appropriati

Riferire esperienze ed avvenimenti secondo l’esatta successione temporale

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Conoscere il proprio ambiente di vita nella sua dimensione naturale

Conoscere e rispettare le prime regole di convivenza sociale

Scoprire e rispettare l’ambiente naturale circostante

Osservare,manipolare e descrivere gli oggetti utilizzando le proprietà percettive dei sensi

Sapersi orientare nello spazio e nel tempo

Scoprire relazioni causa-effetto

Riconoscere fenomeni legati alla stagione

Confrontare a colpo d’occhio le quantità

Scegliere il percorso più idoneo per risolvere un problema

43

Intervenire in modo opportuno nelle conversazioni

Classificare, seriare e raggruppare

SCUOLA PRIMARIA Attraverso l’analisi dei documenti relativi alla riforma e, in particolare, alle “ Nuove Indicazioni per il

Curricolo” emanate dal MIUR, si evidenzia la costituzione di un iter progettuale caratterizzato da

elementi innovativi.

L’organizzazione del Curricolo nella Scuola Primaria prevede una progettazione didattica degli

apprendimenti strutturati e orientati progressivamente ai saperi disciplinari. Le discipline non sono

aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre,

volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro

insegnamento.

Iter progettuale per le unità di apprendimento

Le Unità di apprendimento bimestrale sono state strutturata in MACRO e MICRO UDA:

le Macro UDA strutturate per classi parallele sono state suddivise in Competenze generali e Competenze disciplinari. Le Micro Uda, scaturite dalle Macro, riguardano le singole classi e comprendono:

Nuclei fondanti

Conoscenze e abilità

Contenuti e attività

Verifiche in itinere e finali

La valutazione precede (accertamento prerequisiti), accompagna (valutazione in itinere) e segue

(valutazione bimestrale e quadrimestrale) i percorsi curricolari, secondo quanto stabilito dalla normativa

e dal gruppo “Valutazione” dell’Istituto.

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE

SCUOLA PRIMARIA (dalle Nuove Indicazioni Nazionali e dal Curricolo Verticale dell’Istituto)

Lingua Italiana

L’allievo:

- Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni

e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più

possibile adeguato alla situazione

- Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le

informazioni principali e lo scopo.

- Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le –

informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.

- Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per

l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche

dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.

- Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in

lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.

- Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni

di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.

- Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e

utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.

- Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico;

riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.

44

- È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti

(plurilinguismo).

- Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione

logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali

connettivi.

Lingua Inglese

L’alunno:

- Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.

- Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio

ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

- Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi

memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.

- Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo

eventualmente spiegazioni.

- Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua

straniera.

Storia

L’alunno:

- riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.

- Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e

comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

- Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare

successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.

- Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.

- Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni

pertinenti.

- Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.

- Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

- Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.

- Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia

dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto

con la contemporaneità.

- Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero

romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità

Geografia

L’alunno:

- Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e

punti cardinali.

- Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre,

realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di

viaggio.

- Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie

digitali, fotografiche, artistico-letterarie).

- Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste,

colline, laghi, mari, oceani, ecc.)

- Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con

particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi

europei e di altri continenti.

45

- Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul

paesaggio naturale.

- Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e

antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza

Matematica

L’alunno :

- Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare

l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

- Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in

natura che sono state create dall’uomo.

- Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure,

progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.

- Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti

di misura (metro, goniometro...).

- Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava

informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici

- Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.

- Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.

- Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul

processo risolutivo, sia sui risultati.

- Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.

Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il

punto di vista di altri.

- Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,

percentuali, scale di riduzione, ...).

- Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative,

che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili

per operare nella vita quotidiana.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Gli obiettivi generali del processo formativo sono:

Favorire l’educazione integrale della persona

Prendere coscienza della propria identità e procedere alla costruzione di un progetto di vita

personale

Maturare gradualmente il distacco dal proprio contesto immediato per proiettarsi in un ambiente

allargato che va dalla società al villaggio globale

Porsi in modo critico di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni esterne

Mettersi in relazione con soggetti “diversi” da sé

Dimostrarsi disponibili all’ascolto delle ragioni altrui, al rispetto, alla tolleranza, alla

cooperazione e alla solidarietà

Rispettare codici e regolamenti stabiliti

Rispettare l’ambiente, curarlo, conservarlo e migliorarlo

Interiorizzare i valori di libertà e uguaglianza

Padroneggiare le conoscenze e le abilità delle diverse discipline.

Il percorso progettuale concordato e tracciato dai docenti della Scuola Secondaria di primo grado segue

anch’esso le Nuove Indicazioni della riforma sul curricolo nelle fasi già esposte per la Scuola

dell’Infanzia e per la Scuola Primaria.

46

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (desunti dalle Indicazioni Nazionali sul curricolo e rielaborate nel Curricolo Verticale)

Si riportano di seguito alcuni degli obiettivi tratti dalle Indicazioni Nazionali sul curricolo per le classi

del biennio e per quelle del terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado.

ITALIANO – APPROFONDIMENTO in materie letterarie

1 Comprendere testi d’uso quotidiano e riorganizzare le informazioni raccolte in appunti e

schemi, tabelle, testi di sintesi vari.

2 Comprendere ed interpretare in forma guidata e/o autonoma testi letterari e non (espositivi,

narrativi, descrittivi, regolativi, ecc.).

3 Produrre testi scritti, a seconda degli scopi e dei destinatari, espositivi, epistolari, espressivi,

poetici, regolativi, informativi, testi d’uso.

4 Svolgere progetti tematici e produrre testi adeguati sulla base di un progetto stabilito.

5 Approfondire gli aspetti strutturali della lingua italiana.

LINGUA INGLESE

1 Interagire in semplici scambi dialogici relativi alla vita quotidiana dando e chiedendo

informazioni/ Interagire in conversazioni concernenti situazioni note.

2 Usare un lessico adeguato e strutture e funzioni comunicative appropriate.

3 Identificare informazioni specifiche in testi semi-autentici/autentici di diversa natura

4 Produrre messaggi e testi orali e scritti usando un registro adeguato.

5 Riconoscere le caratteristiche significative di alcuni aspetti della cultura anglosassone e operare

confronti con la propria.

6 Relazionare su aspetti della civiltà anglosassone .

SECONDA LINGUA COMUNITARIA FRANCESE

1 Comprendere semplici e chiari messaggi orali riguardanti la vita quotidiana.

2 Interagire in semplici conversazioni concernenti situazioni note.

3 Leggere e comprendere brevi testi d’uso e semplici descrizioni.

4 Produrre semplici e chiari messaggi/testi orali e scritti utilizzando il lessico conosciuto.

5 Usare strutture e funzioni linguistiche in modo pertinente .

6 Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.

STORIA

1 Utilizzare termini specifici del linguaggio disciplinare.

2 Comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica e delle categorie di

interpretazione storica.

3 Distinguere e selezionare vari tipi di fonte storica, ricavare informazioni da una o più fonti.

4 Scoprire specifiche radici storiche nella realtà locale e regionale.

5 Acquisire la consapevolezza di essere portatore di diritti e doveri.

6 Comprendere che i diritti umani sono una conquista da difendere e rispettare.

GEOGRAFIA

1 Orientarsi sul terreno con l’uso della carta topografica, della pianta, della bussola.

2 Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio, utilizzando carte ed immagini.

3 Analizzare, mediante osservazione diretta/indiretta, un territorio per conoscere e comprendere la

sua organizzazione.

4 Individuare aspetti e problemi dell’interazione uomo-ambiente nel tempo.

MATEMATICA

1 Conoscere ed utilizzare correttamente tecniche di calcolo.

47

2 Riconoscere relazioni, applicare proprietà, sviluppare procedimenti.

3 Riconoscere situazioni problematiche, individuando i dati da cui partire e l’obiettivo da

conseguire .

4 Individuare i procedimenti risolutivi di un problema e verificarne i risultati.

5 Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a

semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione.

6 Comprendere e utilizzare termini, simboli e rappresentazioni grafiche.

SCIENZE

1 Conoscere fatti, fenomeni e proprietà.

2 Identificare in termini essenziali i rapporti tra uomo, animali e vegetali in ambienti noti.

3 Identificare analogie, differenze, rapporti e relazioni.

4 Formulare e valutare ipotesi. Applicare leggi, regole e procedure.

5 Conoscere ed utilizzare simboli, formule e termini scientifici.

TECNOLOGIA

1 Riconoscere, analizzare e descrivere oggetti, utensili, macchine, impianti, reti e assetti

territoriali nelle loro procedure costruttive.

2 Rappresentare graficamente un oggetto in modo intuitivo o con il supporto di mezzi tecnologici.

3 Riconoscere ed analizzare il settore produttivo di provenienza di oggetti presi in esame.

4 Costruire bozzetti o modelli riferiti ad oggetti d’uso comune.

MUSICA

1 Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici e eseguire semplici brani

ritmici e melodici.

2 Riprodurre con la voce brani corali ad una o più voci anche con appropriati arrangiamenti

strumentali.

3 Improvvisare sequenze ritmiche e melodiche a partire da stimoli di diversa natura (musicali,

grafici, verbali, ecc.).

4 Riconoscere e analizzare con linguaggio appropriato le fondamentali strutture del linguaggio

musicale e la loro valenza espressiva.

ARTE E IMMAGINE

1 Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui sono stati

prodotti.

2 Inventare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi.

3 Individuare e classificare simboli e metafore utilizzate nel campo dell’arte e della pubblicità.

4 Riconoscere e leggere le tipologie principali dei beni artistico-culturali.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

1 Utilizzare efficacemente le proprie capacità in condizioni facili e normali di esecuzione.

2 Usare consapevolmente il linguaggio del corpo utilizzando vari codici espressivi, combinando

la componente comunicativa e quella estetica.

3 Rispettare il codice deontologico dello sportivo e le regole delle discipline sportive praticate.

4 Riconoscere il corretto rapporto tra esercizio fisico - alimentazione – benessere.

RELIGIONE CATTOLICA

1 Riconoscere le dimensioni fondamentali dell’esperienza di fede di alcuni personaggi biblici.

2 Confrontare spiegazioni religiose e scientifiche del mondo e della vita.

3 Individuare nelle testimonianze di vita evangelica scelte di libertà per un proprio progetto di

vita.

4 Motivare le risposte del cristianesimo ai problemi della società di oggi.

48

OBIETTIVI COMPORTAMENTALI

Comportamento di lavoro

Impegno

Eseguire con regolarità il proprio lavoro

Eseguire con motivazione ed interesse il proprio lavoro

Saper affrontare le difficoltà

Portare a termine il lavoro assegnato.

Attenzione

Saper prestare attenzione.

Capacità di organizzazione del lavoro

Saper procurarsi e predisporre gli strumenti del lavoro

Saper ordinare le fasi di lavoro

Saper affrontare una situazione di lavoro.

Responsabilità nel lavoro

Tener conto delle indicazioni e dei suggerimenti degli insegnanti

Saper assolvere agli incarichi di fiducia

Saper individuare le cause dei propri risultati scolastici

Intervenire in modo pertinente e produttivo.

Comportamento sociale

Integrazione sociale

Avere una giusta percezione di sé e degli altri

Sapersi comportare verso gli altri con generosità, rispetto, collaborazione, apprezzamento e lealtà

Saper affrontare con serenità le relazioni sociali, le situazioni nuove, le situazioni difficili, le

situazioni conflittuali

Saper rispettare le regole che la comunità si dà per garantire il rispetto dei diritti di ciascun

individuo e la possibilità per ognuno di adempiere in pieno ai propri doveri.

OBIETTIVI COMUNI DELL’AREA COGNITIVA

Educazione alla comunicazione 1 Conoscere gli elementi specifici delle discipline

2 Comprendere ed usare i linguaggi specifici

3 Produrre correttamente lavori orali, scritti e grafici.

Sviluppo del senso estetico e della creatività 1 Utilizzare il linguaggio in maniera creativa

2 Conoscere le tecniche utili a sviluppare la creatività

3 Padroneggiare le tecniche utili a sviluppare la creatività

4 Tradurre in linguaggio grafico le conoscenze, le osservazioni e le emozioni

5 Conoscere le proprie potenzialità creative.

Capacità di osservazione, analisi e sintesi 1 Saper osservare fatti, fenomeni, testi

2 Saper analizzare fatti, fenomeni, testi

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3 Saper ricomporre fatti, fenomeni, testi.

Conoscenza, comprensione, rispetto dell’ambiente, del proprio corpo, delle regole

della comunità civile 1 Comprendere il rapporto uomo-ambiente

2 Saper individuare i problemi personali e quelli sociali

3 Saper assumere comportamenti finalizzati al mantenimento della salute di se stessi e degli altri

ed alla salvaguardia dell’ambiente.

Conoscenza di sé e della realtà circostante 1 Saper individuare i propri interessi e le proprie difficoltà

2 Conoscere le proprie sensazioni e i propri sentimenti

3 Saper esprimere riflessioni, opinioni e valutazioni;

4 Saper indagare sulle attività lavorative e sui percorsi formativi presenti nel proprio territorio.

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

FINALITÁ E OBIETTIVI L’Istituto con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il

concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività

educative e si impegna a garantire l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel

rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.

FINALITA’ FORMATIVE

Il progetto di studio e di vita, del nostro Istituto attribuirà massima importanza all’attività didattica

curriculare, in quanto essenziale alla formazione culturale e all’acquisizione degli strumenti del sapere.

Infatti, esso si propone di:

formare il cittadino, promuovendone il senso di responsabilità, l’impegno personale, la

partecipazione e la condivisione del progetto formativo;

fornire all’allievo una solida formazione di base in termini di conoscenze, competenze ed abilità

per permettergli di proseguire con successo gli studi universitari o di inserirsi adeguatamente

nel modo del lavoro;

aiutarlo ad acquisire un metodo di studio personale e ad organizzare il proprio lavoro,

sollecitarlo ad un apprendimento continuo in vista del costante aggiornamento al quale sarà

chiamato nella futura carriera lavorativa;

educarlo all’interculturalità e ad una visione globale del mondo. Le attività aggiuntive

extracurriculari, complementari ed integrative serviranno ad ampliare interessi, a sviluppare

attitudini personali, a sollecitare la motivazione, a creare senso d’appartenenza al mondo della

scuola.

COMPETENZE DEL BIENNIO

CRITERI INDICATORI

IMPARARE AD

IMPARARE

1. Raccogliere le

informazioni

1.a Sceglie ed utilizza varie fonti e varie modalità di informazione e di

formazione.

1. b Utilizza i consigli dell’ insegnante.

2. Organizzare

l’apprendimento

2.a Gestisce i tempi a disposizione2.a Gestisce i tempi a disposizione

2.b Sceglie opportune strategie di 2.b Sceglie opportune strategie di studio

50

2.c Acquisisce/consolida un prop 2.c Acquisisce/consolida un proprio metodo di studio e di lavoro

.

PROGETTARE 1. Pianificare il

percorso 1.a Utilizza le conoscenze apprese per attivare percorsi significativi.

1.b Organizza il lavoro tenendo presenti vincoli e materiali a disposizione.

1.c Definisce strategie di azione per operare.

2. Revisionare 2.a Individua errori e punti critici.

2.b Apporta correzioni e modifiche.

COMUNICARE 1.Comprendere

(ascolto-lettura)

1.a Decodifica messaggi di diverso genere: colloquiale, letterario, tecnico e

scientifico;

1.b Decodifica correttamente consegne date scritte e orali;

1.c Riconosce diverse tipologie di testo;

1.d Attribuisce la giusta funzione a ciascuna tipologia testuale;

1.e Decodifica linguaggi diversi: verbale, matematico, scientifico, simbolico,

tecnico;

1.f Contestualizza linguaggi diversi

1.g Individua i punti centrali di una esposizione orale;

2. Rappresentare

(parlato-scrittura)

2.a Utilizza coerentemente i diversi linguaggi;

2.b Sceglie le diverse tipologie testuali tenendo presente il destinatario;

2.c Conosce i diversi supporti disponibili per la comunicazione (cartacei,

informatici e multimediali);

2.d Utilizza i diversi supporti disponibili per la comunicazione (cartacei,

informatici e multimediali);

2.e Attiva i diversi supporti per la comunicazione al fine di esprimere le proprie

conoscenze.

COLLABORARE E

PARTECIPARE

1. Interagire in gruppo 1.a Interviene congruamente nel discorso;

1.b Esprime il proprio punto di vista;

1.c Accetta i diversi punti di vista.

1.d Valorizza le proprie ed altrui capacità

1.e Gestisce le emozioni e la conflittualità.

2. Partecipare 2.a Collabora all’apprendimento comune.

2.b Contribuisce alla realizzazione delle attività collettive.

AGIRE IN MODO

AUTONOMO E

RESPONSABILE

1. Essere autonomo 1.a Conosce le regole e i limiti della società scolastica.

1.b Conosce i propri doveri.

1.c Rispetta i propri doveri.

1.d Rispetta le regole della società scolastica.

1.e Rispetta i propri pari.

1.f Rispetta le figure istituzionali.

1.g Fa valere i propri diritti e i propri bisogni nell’ambito della vita sociale.

1.h Riconosce i diritti e i bisogni altrui.

2. Essere responsabile 2.a Si inserisce in modo consapevole ed attivo nella vita sociale scolastica.

2.b Rispetta gli impegni assunti.

RISOLVERE

PROBLEMI

1. Saper affrontare

situazioni

problematiche

1.a Individua un problema;

1.b Raccoglie dati;

1.c Riconosce e individua fonti e risorse disponibili;

1.d valuta e seleziona i dati;

51

1.e Valuta i diversi aspetti di un problema dato;

1.f Costruisce e verifica ipotesi a partire da modelli dati;

1.g Costruisce e verifica ipotesi autonomamente;

1.h Utilizza coerentemente contenuti e metodi delle diverse discipline;

1.i Propone soluzioni.

INDIVIDUARE

COLLEGAMENTI

E RELAZIONI

1. Individuare

collegamenti

1.a Individua collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi,

anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo.

1.b Individua analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti.

2. Rappresenta

collegamenti e

relazioni

2.a Rappresenta collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi,

anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari e lontani nello spazio e ne tempo.

2.b Rappresenta analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti.

2.c Elabora argomentazioni coerenti.

ACQUISIRE ED

INTERPRETARE

L’INFORMAZIONE

1. Acquisire

l’informazione

1.a Individua i canali attraverso cui reperire l’informazione.

1.b Acquisisce l’informazione da vari ambiti e strumenti comunicativi.

2. Interpretare

l’informazione

2.a Distingue fatti da opinioni.

2.b Valuta l’attendibilità e l’utilità dell’informazione.

2.c Valuta la spendibilità dell’informazione.

52

OBIETTIVI GENERALI DEL TRIENNIO

Obiettivi socio – affettivi e di relazione

Obiettivi cognitivi ed operativi

1. Acquisizione di conoscenze (memoria dei contenuti disciplinari appresi e compresi dall'alunno).

2. Acquisizione di competenze (possesso di abilità che consentono all’alunno di utilizzare le

conoscenze acquisite):

a. competenze linguistiche

b. competenze comunicative

c. competenze espressive

d. competenze logiche

e. competenze operative

3. Acquisizione di capacità:

a. capacità di analisi

b. capacità di sintesi

c. capacità di rielaborazione

d. capacità di autonomia di giudizio

DIDATTICA E FORMAZIONE La programmazione didattica nasce dalla necessità di raccordare le indicazioni dei programmi

ministeriali e gli orientamenti educativi con la realtà pratica dell'insegnamento e i bisogni socio-culturali

degli allievi.

Partecipare al lavoro

organizzato

individuale o di

gruppo accettando

ed esercitando

il coordinamento

Costituire gruppi di lavoro (centrati sul compito) come espressione di

un’azienda complessa di pianificazione, svolgimento del compito e gestione

delle relazioni

Tale obiettivo presuppone:

la consapevolezza della diversificazione dei ruoli nella rete di relazione e

dell’emergenza della leadership

la promozione dell’integrazione come dinamica tra uguaglianza e

differenza nonché come equilibrio tra bisogni individuali e di gruppo

che genera capacità di collaborazione tramite:

partecipazione attiva

produzione di relazioni di fiducia e di affidamento

alle idee degli altri come competizione di ipotesi di

soluzione di problemi

flessibilità

negoziazione di obiettivi, metodi, ruoli, leadership

condivisione delle decisioni

53

CAPITOLO VI

VERIFICA E VALUTAZIONE

PERIODI VALUTATIVI

L’anno scolastico è diviso in 2 quadrimestri con verifiche interquadrimestrali:

I quadrimestre : settembre- gennaio

I verifica interquadrimestrale: novembre

II quadrimestre: febbraio-giugno

II verifica interquadrimestrale: aprile

Strumenti per la valutazione sono: ► per la Scuola dell’Infanzia

registro di sezione

scheda per la verifica delle competenze possedute per i bambini di tre, quattro e cinque anni

scheda dei traguardi di sviluppo delle competenze per i bambini di cinque anni (scheda di

passaggio)

► per la Scuola Primaria registro elettronico

agenda di programmazione

scheda quadrimestrale di valutazione degli apprendimenti in cui sono considerati i seguenti

aspetti: socio-relazionale, affettivo, operativo, cognitivo. La valutazione è indicata con voti

numerici espressi in decimi ed è illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione

raggiunto dall’alunno.

scheda di religione

certificazione delle competenze rilasciata a conclusione del V anno, ai sensi della C.M. n. 28 del

15 marzo 2007

► per la Scuola Secondaria di primo grado registro elettronico

registro dei verbali dei consigli di classe

scheda intermedia, nei mesi di novembre e aprile, nella quale la valutazione è indicata con voti

numerici solo per le discipline in cui sono presenti lacune

scheda quadrimestrale proposta dal Ministero e/o strutturata dalla scuola, nella quale la

valutazione degli apprendimenti è indicata con i soli voti numerici espressi in decimi

scheda di religione

certificazione delle competenze rilasciata a conclusione del primo ciclo d’istruzione, ai sensi della

C.M. n. 28 del 15 marzo 2007

► per la Scuola Secondaria di secondo grado registro elettronico

registro dei verbali dei consigli di classe

scheda intermedia, nei mesi di novembre e aprile nella quale la valutazione è indicata con voti

numerici solo per le discipline in cui sono presenti lacune

pagella primo quadrimestre, nella quale la valutazione degli apprendimenti è indicata con i soli

voti numerici espressi in decimi

scheda di religione

certificazione delle competenze rilasciata a conclusione del biennio

54

VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELL'ATTIVITÀ

DIDATTICA

SCUOLA PRIMARIA

La valutazione costituisce un momento essenziale dell’attività didattica, soprattutto in vista della

crescita culturale e umana dello studente ed è finalizzata a: progettare la futura programmazione,

indicare le linee su cui impostare il lavoro didattico, apportare le necessarie revisioni e i dovuti

correttivi in base alle situazioni reali, raccogliere informazioni e dati circa l’apprendimento degli alunni

e avere sotto controllo il livello medio della classe e i risultati di ciascun allievo, promuovere un

processo di autovalutazione e di crescita personale dello studente. La valutazione nei tre ordini di

scuola sarà attuata con mezzi, strumenti e tempi diversificati a seconda se essa sarà riferita alle attività

curricolari o alla progettazione extracurricolare.

La valutazione riferita alle attività curricolari presenta caratteristiche ben precise: è diagnostica,

continua, formativa, sommativa, orientativa.

Tiene conto della situazione di partenza di ciascun alunno, dei progressi ottenuti con interventi di

recupero, sostegno, consolidamento, potenziamento. Nelle sue fasi: iniziale, intermedia, finale fa

riferimento ad aspetti osservabili, distinti in tre ambiti differenti, quali:

Comportamento sociale:

Percezione del sè

Capacità relazionali

Comportamento di lavoro

Impegno

Attenzione

Responsabilità

Metodo di studio

Senso critico

Preparazione culturale nel senso di conoscenza di

ambiti disciplinari e di acquisizione di concetti, competenze, contenuti, metodi.

Per comportamento sociale s’intende l’aprirsi al confronto con l’altro attraverso la conoscenza dei

diversi contesti ambientali e socio-culturali, dimostrarsi disponibili all’ascolto delle ragioni altrui, al

rispetto, alla tolleranza, alla cooperazione, alla solidarietà. Riguarda la sfera delle relazioni e viene

valutato nel voto di condotta riportato sulla scheda di valutazione individuale.

Il comportamento di lavoro è l’essere consapevole e responsabile delle proprie azioni, per accrescere

l’impegno e l’attenzione, per acquisire un corretto metodo di lavoro e il senso critico del proprio

operato. Ciascun docente valuta il comportamento di lavoro nel voto della specifica disciplina.

L’area cognitiva implica l’acquisire conoscenze e sviluppare abilità, usare conoscenze e abilità per

orientarsi nella complessità del presente, per comprendere opinioni e culture diverse, per capire i

problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

In ottemperanza della legge Gelmini, a partire dall’anno scolastico 2008/2009, il comportamento di ogni

studente è oggetto di specifica valutazione, che tiene conto degli atteggiamenti manifestati nell’ambito

del comportamento sociale.

Il “Regolamento sulla valutazione degli studenti”, approvato dal Consiglio dei Ministri e in vigore

dall’anno scolastico 2009-2010, detta, inoltre, ulteriori elementi sulla valutazione.

Nella Scuola Primaria gli alunni saranno valutati collegialmente dai docenti contitolari della classe e la

valutazione terrà conto del livello di conoscenza e del rendimento scolastico complessivo degli alunni

nelle singole discipline. La valutazione nelle singole materie sarà espressa in voti numerici e solo per

l’insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato

dall’insegnante. I docenti di sostegno parteciperanno alla valutazione di tutti gli alunni. Nella Scuola

55

Primaria gli alunni potranno essere non ammessi alla classe successiva solo in casi eccezionali e

motivati. Il voto in condotta sarà espresso attraverso un giudizio del docente o dei docenti contitolari.

VERIFICA

Modalità generali di svolgimento delle prove e delle registrazioni.

Nello svolgimento delle prove di verifica e nelle relative annotazioni si farà riferimento

fondamentalmente ai seguenti criteri:

annotazione degli esiti registrati con riferimento alle competenze disciplinari o, secondo le

decisioni del docente, a specifici obiettivi di apprendimento

complessivamente non meno di tre registrazioni per disciplina, per quadrimestre, ricavate da

prove orali o scritte, grafiche operative o di altro tipo

le registrazioni dovranno essere distribuite nell’arco temporale del quadrimestre

tutte concorrono alla definizione del voto quadrimestrale.

Alunni Stranieri

Per la valutazione degli alunni stranieri ci si attiene ai seguenti parametri indicati nell’articolo 11 dello

schema di regolamento per la valutazione degli alunni:

conoscenza della lingua italiana

considerazione del livello di partenza dell’alunno

processo di conoscenza

motivazione

impegno potenzialità di apprendimento.

Non è possibile, pertanto, far riferimento a obiettivi standard che ignorino:

gli adattamenti dei programmi per i singoli alunni

le storie personali scolastiche

le sue potenzialità

Alunni con bisogni educativi speciali

Gli alunni diversamente abili e quelli con Disturbo Specifico dell’Apprendimento di ogni ordine e

grado dell’Istituto vengono valutati in base ad attività previste nel PDP e nel PEI e ai progressi

registrati.

INDICATORI DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE

ITALIANO

Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente

Leggere e comprendere testi di tipo diverso

Produrre e rielaborare testi scritti

Riconoscere la struttura della lingua e arricchire il lessico.

INGLESE

Ascoltare e comprendere semplici messaggi

Leggere e comprendere brevi testi

Saper sostenere una facile conversazione utilizzando un lessico gradualmente più ampio

Conoscere e confrontare la propria cultura con quella inglese.

STORIA

Orientarsi e collocare nel tempo fatti ed eventi

Conoscere, ricostruire e confrontare eventi e trasformazioni storiche

Ricostruire quadri di civiltà individuando relazioni anche con il territorio

Ricavare conoscenze da fonti.

56

GEOGRAFIA

Orientarsi nello spazio vissuto e rappresentato

Osservare, descrivere e confrontare paesaggi geografici con l’uso di carte e rappresentazioni

Individuare problemi di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.

MATEMATICA

Riconoscere, rappresentare e risolvere situazioni problematiche

Padroneggiare abilità di calcolo orale e scritto

Operare con figure geometriche, grandezze, misure

Utilizzare semplici messaggi logici, statistici e informatici per rappresentare relazioni e stati.

SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI

Osservare, porre domande, fare ipotesi e verificarle

Riconoscere e descrivere fenomeni fondamentali del mondo fisico, biologico e tecnologico

Progettare e realizzare esperienze concrete e operative

Osservare ed interpretare le trasformazioni ambientali prodotte dall’uomo.

TECNOLOGIA

Osservare, descrivere e conoscere oggetti e strumenti del mondo tecnologico

Progettare e realizzare esperienze concrete e operative

Conoscere ed usare i termini del linguaggio specifico.

MUSICA

Ascoltare, analizzare e rappresentare fenomeni sonori e linguaggi musicali

Esprimersi con il canto e semplici strumenti.

ARTE E IMMAGINE

Produrre messaggi con l’uso di linguaggi e materiali diversi, elaborandoli creativamente

Leggere e comprendere immagini di diverso tipo

Riconoscere e apprezzare i principali beni culturali e ambientali.

SCIENZE MOTORIE SPORTIVE

Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse

Partecipare alle attività di gioco sport, rispettandone le regole.

Forme di comunicazione

A scadenza quadrimestrale, la copia integrale del documento di valutazione viene adeguatamente

illustrata e consegnata dai docenti alle famiglie degli alunni con lo scopo di:

fornire informazioni riguardanti il processo formativo degli alunni

comunicare i livelli di competenza raggiunti

favorire il massimo coinvolgimento dei soggetti interessati.

SCRUTINI FINALI

Valutazione dell’alunno

La valutazione del processo formativo dell’alunno viene collocata dai docenti al centro dei problemi di

apprendimento-insegnamento. La sua funzione non è tanto quella di limitarsi a fotografare la situazione

iniziale o di percorso del bambino, quanto di intervenire su di essa per modificare comportamenti non

desiderabili e promuovere quelli più pertinenti.

In tal modo il percorso valutativo coincide con la valorizzazione del potenziale posseduto dall’alunno ed

è funzionale allo sviluppo delle sue prestazioni scolastiche intese come acquisizione e applicazione di

conoscenze, abilità e atteggiamenti, come sviluppo di competenze personali.

57

Il processo di valutazione è articolato in:

VALUTAZIONE INIZIALE

Costituisce un’analisi preventiva dei prerequisiti

posseduti dall’alunno ed ha anche lo scopo di

effettuare una ricognizione delle conoscenze che

l’allievo possiede all’inizio di un determinato

itinerario di studi.

VALUTAZIONE DI PROCESSO O DI

PERCORSO

Ha lo scopo di fornire informazione continua e

analitica circa il modo in cui ogni alunno procede

nell’itinerario di apprendimento.

VALUTAZIONE DI PRODOTTO

. È il compito di valutazione più complesso e

significativo perché permette di effettuare un

consuntivo del livello di competenza raggiunto

dagli alunni per rilevare se l’apprendimento ha

prodotto una maturazione in termini personali e

sociali, oltre che culturali.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

informa se le conoscenze e abilità , oltre ad essere

state apprese e rielaborate , sono utilizzate in contesti

concreti e problematici, anche non scolastici.

CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL GIUDIZIO SINTETICO

In base alla L. 30 OTTOBRE 2008 n°169, che prevede la sostituzione del giudizio sintetico con il voto

in decimi, il Collegio ha elaborato una tabella per assegnare un valore decimale ad una valutazione che

mantiene criteri qualitativi e descrittivi.

Concordemente si è deciso di assegnare un significato al voto, affinché un “sette o un otto”comunichi ,

per quanto possibile in modo univoco, le stesse informazioni.

Per rilevare l’acquisizione delle conoscenze fondamentali della disciplina si utilizzerà la seguente

tassonomia:

VOTO TASSONOMIA DEGLI APPRENDIMENTI

5

L’alunno dimostra di possedere conoscenze frammentarie ed abilità carenti,

metodo di lavoro da acquisire

6

L’alunno dimostra di possedere conoscenze e abilità appena sufficienti,

impegno discontinuo, difficoltà nel metodo di studio

7

L’alunno dimostra di avere conoscenze ed abilità sufficienti, necessitano a

volte di chiarimenti; impegno sufficiente, metodo da migliorare

8

L’alunno possiede conoscenze e abilità acquisite in modo soddisfacente,

impegno buono, metodo di studio e di lavoro da affinare

9

L’alunno dimostra di possedere una sicura conoscenza dei contenuti e una

piena padronanza delle procedure.

10

L’alunno dimostra di possedere abilità sicure, conoscenze pienamente

acquisite, impegno regolare, metodo di studio e di lavoro produttivo

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DI LIVELLI DI COMPETENZA

Al termine di un percorso didattico, per una comunicazione degli esiti di apprendimento che risulti

univoca, chiara ed utile, sia alle famiglie che agli alunni, la valutazione finale sarà effettuata utilizzando

la seguente tassonomia condivisa:

58

VOTO LIVELLI DI COMPETENZA

5

conoscenza insufficiente di dati fatti e termini disciplinari.

6

conoscenze essenziali dei dati, fatti e termini disciplinari

7

acquisizione delle conoscenze e abilità fondamentali delle discipline

8

capacità di comprendere e applicare in situazioni particolari diverse, quanto

appreso

9

capacità di ricercare, cogliere relazioni, organizzare le informazioni e le

abilità

capacità di comprendere e applicare in situazioni particolari diverse, quanto

appreso

10

capacità di elaborare in modo personale, creativo e originale quanto ha

appreso

capacità di ricercare, cogliere relazioni, organizzare le informazioni e le

abilità

capacità di comprendere e applicare in situazioni particolari diverse, quanto

appreso

Nella scala numerica individuata si è deciso di partire dal 5 fino a giungere al 10 per potenziare

nell’alunno lo sviluppo sereno e propositivo, poiché una votazione inferiore al 5 nella scuola primaria

può influire negativamente sui processi di motivazione incidendo:

sulla formazione della propria identità

sulla percezione e fiducia nelle proprie capacità

sulla stima dei compagni ed adulti

sulle scelte future.

CRITERI PER L’ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO RELATIVO AL COMPORTAMENTO

Per la valutazione del comportante si farà riferimento ai seguenti criteri:

1. rispetto delle persone, degli ambienti, delle strutture

2. rispetto delle regole

3. partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche

4. disponibilità ad apprendere

5. relazioni positive

6. costanza nell’impegno

7. rispetto delle regole e partecipazione dietro sollecitazione

GIUDIZIO DESCRIZIONE DEL COMPORTAMENTO

OTTIMO Rispetto pieno dei punti 1, 2, 3, 4, 5, 6

DISTINTO Rispetto pieno dei punti 1, 2, 3, 6

SODDISFACENTE Rispetto pieno dei punti 1, 2

BUONO Rispetto parziale del punto 1, 2

SUFFICIENTE Rispetto parziale del punto 7

59

GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEL PROCESSO DI

APPRENDIMENTO Per la valutazione del rendimento scolastico degli alunni si terrà conto dei seguenti descrittori:

1. comprensione

2. conoscenza dei contenuti e uso dei linguaggi

3. metodo di lavoro

4. capacità logiche

5. produzione

COMPRENSIONE

10/10 comprende i vari messaggi con intuizione, prontezza, sicurezza e correttezza

9/10 comprende i vari messaggi in modo immediato, corretto e completo

8/10 comprende i vari messaggi con chiarezza e facilità

7/10 comprende i vari messaggi con una certa facilità

6/10 comprende il senso globale dei vari messaggi

5/10 rivela incertezze nella comprensione dei vari messaggi

4/10 incontra molte difficoltà nella comprensione dei vari messaggi

CONOSCENZA DEI CONTENUTI E USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI

10/10 evidenzia una conoscenza chiara, completa ed approfondita; utilizza con sicurezza e in modo

appropriato i linguaggi specifici

9/10 evidenzia una conoscenza completa, ampia e sicura; utilizza in modo appropriato i linguaggi

specifici

8/10 evidenzia una conoscenza completa; utilizza correttamente i linguaggi specifici

7/10 evidenzia una conoscenza apprezzabile, soddisfacente, abbastanza completa e/ma non sempre

sicura; generalmente utilizza in modo appropriato i linguaggi specifici

6/10 evidenzia una conoscenza essenziale/ sufficiente/ accettabile; utilizza un lessico semplice

5/10 evidenzia una conoscenza insufficiente, insicura, incerta, parziale, limitata

4/10 evidenzia una conoscenza inadeguata, frammentaria, lacunosa, gravemente insufficiente

METODO DI LAVORO

(usa, opera, applica strumenti, tecniche, procedimenti, regole, conoscenze…)

10/10 applica un metodo di lavoro efficace e personale in situazioni nuove e complesse

9/10 applica un metodo di lavoro efficace, sicuro in situazioni conosciute anche complesse

8/10 applica un metodo di lavoro in modo corretto, adeguato

7/10 applica un metodo di lavoro abbastanza corretto, quasi sempre corretto

60

6/10 applica un metodo di lavoro accettabile in situazioni semplici, evidenziando sufficienti

capacità organizzative (accettabile)

5/10 applica un metodo di lavoro in modo incerto, scorretto, lacunoso, parziale

4/10 non ha acquisito un adeguato metodo di lavoro; evidenzia scarse capacità organizzative; non

sa eseguire in modo autonomo semplici consegne

CAPACITÀ LOGICHE

10/10 rielabora gli argomenti in modo organico e critico, esprimendo con prontezza significativi

giudizi e valutazioni personali

evidenzia ottime capacità di stabilire relazioni tra gli argomenti di studio, anche in contesti

diversi

9/10 rielabora gli argomenti in modo organico, esprimendo appropriate valutazioni personali

evidenzia più che buone capacità di stabilire relazioni tra gli argomenti di studio, anche in

contesti diversi

8/10 rielabora gli argomenti in modo valido esprimendo a volte valutazioni personali e motivate

evidenzia buone capacità di stabilire relazioni tra gli argomenti di studio, anche in contesti

diversi

7/10 rielabora gli argomenti poco complessi e, in alcune situazioni, esprime giudizi pertinenti

evidenzia sufficienti capacità di stabilire relazioni tra gli argomenti di studio

6/10 sintetizza semplici argomenti, esprimendo a volte opinioni pertinenti

5/10 esprime raramente (in modo confuso) giudizi personali

4/10 evidenzia difficoltà ad esprimere valutazioni personali

PRODUZIONE

10/10 produce elaborati pienamente rispondenti alla consegna, completi , precisi, ricchi, corretti e

originali

9/10 produce elaborati pienamente rispondenti alla consegna, significativi, precisi, ampi, corretti e

originali

8/10 produce elaborati rispondenti alla consegna, completi, precisi, ampi e corretti

7/10 produce elaborati rispondenti alla consegna, lineari e abbastanza corretti

6/10 produce elaborati non sempre corretti e non sempre rispondenti alla consegna

5/10 produce elaborati con l’aiuto di schemi di riferimento e domande guida

4/10 evidenzia difficoltà nella produzione anche di semplici elaborati

GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEL PROCESSO DI

APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI BES

61

Nella tabella seguente, ciascun voto è stato declinato sotto un duplice aspetto: quello relativo alle

conoscenze dell'allievo e alle sue capacità/abilità e quello riguardante l'area della identità

personale/maturazione globale, che riassume, in modo estremamente sintetico, le caratteristiche

attitudinali dell'alunno, riferite in particolar modo all' area della socialità e della relazionalità.

VOTO ESPRESSO IN DECIMI CORNICE VALUTATIVA

CINQUE Conoscenze minime disciplinari raggiunte in modo

parziale; abilità pregresse modeste; identità

personale adeguata.

SEI Conoscenze disciplinari di base strutturate in modo

accettabile; maturazione globale essenziale.

SETTE Competenze disciplinari consolidate; maturazione

globale adeguata.

OTTO Competenze disciplinari ed interdisciplinari coerenti

e funzionali; maturazione globale consapevole.

NOVE Competenze meta-apprenditive significative e

approfondite; maturazione globale organica ed

efficace.

DIECI Padronanza delle competenze completa e critica;

maturazione globale elevata.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Nella Scuola Secondaria di primo grado gli studenti saranno valutati nelle singole materie con voti

numerici. L’insegnamento della religione cattolica continuerà ad essere valutato attraverso un giudizio

sintetico del docente. Per essere ammessi all’anno successivo, comunque, sarà necessario avere almeno

il sei in ogni materia. Per l’ammissione all’esame di Stato gli alunni dovranno conseguire la sufficienza

in tutte le materie, compreso il voto in condotta. La valutazione del comportamento, indicata con voti

numerici espressi in decimi, è attribuita collegialmente dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione

complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno

di corso o all’esame conclusivo del ciclo. La valutazione del comportamento da riportare sulla scheda

intermedia sarà espressa con un solo voto, che sarà anche corredato da una breve nota illustrativa nella

scheda di valutazione quadrimestrale (Solo per la secondaria di primo grado). In sede di valutazione

finale, nella Scuola Secondaria di primo grado, verrà compilata un’ulteriore scheda per comunicare alle

famiglie, i cui figli saranno stati ammessi alla classe successiva per voto di consiglio, le reali valutazioni

nelle discipline in cui presentano lacune. Nel corso dell’anno i genitori saranno opportunamente

informati dal Coordinatore di classe sulle eventuali e ripetute valutazioni negative dei propri figli e

gli incontri verranno formalizzati attraverso breve verbalizzazione delle problematiche evidenziate e

degli interventi da attuare. Per gli alunni con bisogni educativi speciali si attueranno le seguenti

modalità valutative. Per gli alunni con disabilità si terrà conto, oltre che del comportamento, anche

delle discipline e delle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato. Inoltre si prevede,

per gli alunni disabili, la predisposizione di prove di esame differenziate, corrispondenti agli obiettivi

minimi ministeriali e agli obiettivi riferiti al percorso individualizzato, idonei a valutare il progresso

dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Per gli alunni in

situazione di difficoltà specifica di apprendimento debitamente certificate, si prevede che, in sede di

svolgimento delle attività didattiche, siano attivate adeguate misure dispensative e compensative e che

la relativa valutazione sia effettuata sulla base del percorso individualizzato che terrà conto delle

particolari situazioni ed esigenze personali degli alunni.

62

INDICATORI DI RIFERIMENTO PER LE VALUTAZIONI PERIODICHE

DEL RENDIMENTO SCOLASTICO NELLE DIVERSE DISCIPLINE

ITALIANO

Comprendere, analizzare, interpretare ed esporre diverse tipologie testuali (orali e scritte). Produrre testi

diversi, corretti, coerenti e coesi. Selezionare e rielaborare informazioni, esperienze ed argomenti di

studio. Riconoscere e analizzare le strutture linguistiche.

APPROFONDIMENTO in materie letterarie

Potenziare le abilità di base e analizzare gli aspetti strutturali della lingua italiana.

INGLESE

Interagire in semplici scambi dialogici relativi alla vita quotidiana e non dando e chiedendo

informazioni. Usare un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate. Identificare informazioni

specifiche in testi noti e non. Riconoscere le caratteristiche significative di alcuni aspetti della cultura

anglosassone e operare confronti con la propria.

SECONDA LINGUA COMUNITARIA (Francese / Spagnolo)

Comprendere semplici e chiari messaggi orali riguardanti la vita quotidiana. Leggere e comprendere

brevi testi d’uso e semplici descrizioni. Produrre brevi testi scritti e orali, utilizzando il lessico noto.

Confrontare modelli di civiltà e di cultura diversi.

STORIA

Conoscere gli argomenti trattati. Rielaborare e organizzare le conoscenze. Confrontare quadri storici di

civiltà studiate, anche in rapporto al presente. Conoscere ed usare la terminologia specifica. Conoscere

le principali norme della vita sociale nel rispetto dei diritti dell’uomo e del cittadino. rispetto dei diritti

dell’uomo e del cittadino

GEOGRAFIA

Orientarsi nello spazio, usando gli strumenti propri della disciplina. Analizzare ed essere consapevoli

delle caratteristiche di un territorio e degli organi che lo governano. Conoscere ed usare la terminologia

specifica.

MATEMATICA

Conoscere ed utilizzare correttamente tecniche di calcolo. Conoscere relazioni, applicare proprietà,

sviluppare procedimenti. Individuare dati e procedimenti risolutivi di un problema. Comprendere e

utilizzare termini, simboli e rappresentazioni grafiche.

SCIENZE

Conoscere fatti, fenomeni e proprietà. Identificare analogie, differenze, rapporti e relazioni. Formulare e

valutare ipotesi. Applicare leggi, regole e procedure. Conoscere ed utilizzare simboli, formule e termini

scientifici.

TECNOLOGIA

Conoscere, analizzare e descrivere oggetti, utensili, macchine, impianti, reti e assetti territoriali.

Rappresentare graficamente un oggetto con il supporto di mezzi tecnologici. Riconoscere ed analizzare

il settore produttivo di provenienza di un oggetto o alimento. Costruire bozzetti o modelli riferiti ad

oggetti d’uso comune.

63

MUSICA

Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici e eseguire semplici brani ritmici e

melodici. Riprodurre con la voce brani corali ad una o più voci anche con appropriati arrangiamenti

strumentali. Improvvisare sequenze ritmiche e melodiche a partire da stimoli di diversa natura

(musicali, grafici, verbali, ecc.). Riconoscere e analizzare con linguaggio appropriato le fondamentali

strutture del linguaggio musicale e la loro valenza espressiva.

ARTE E IMMAGINE

Leggere e interpretare i contenuti di messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui sono stati prodotti.

Inventare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi. Individuare e classificare

simboli e metafore utilizzate nel campo dell’arte e della pubblicità. Riconoscere e leggere le tipologie

principali dei beni artistico-culturali.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Utilizzare efficacemente le proprie capacità in condizioni facili e normali di esecuzione. Usare

consapevolmente il linguaggio del corpo utilizzando vari codici espressivi, combinando la componente

comunicativa e quella estetica. Rispettare il codice deontologico dello sportivo e le regole delle

discipline sportive praticate. Riconoscere il corretto rapporto tra esercizio fisico- alimentazione-

benessere.

RELIGIONE CATTOLICA

Conoscenza dei contenuti essenziali della religione. Capacità di riconoscere ed apprezzare i valori

religiosi. Capacità di riferimento corretto alle fonti bibliche e ai documenti. Comprensione ed uso del

linguaggio specifico.

COMPORTAMENTO

Osservare orari e impegni presi. Utilizzare un linguaggio corretto. Partecipare alle attività proposte con

attenzione. Intervenire nelle discussioni, nei tempi e nei modi stabiliti. Rispettare le consegne, i

regolamenti e i beni comuni. Relazionarsi in modo collaborativo con i compagni e con gli adulti. Essere

leale nei rapporti, nelle verifiche e nelle prestazioni.

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA

► Scritte:

Italiano:

Aderenza alla traccia e alla tipologia testuale

Contenuto ricco e significativo

Proprietà e ricerca lessicale

Utilizzo corretto delle strutture morfosintattiche

I docenti di italiano hanno concordato di effettuare le seguenti prove scritte nel quadrimestre:

due produzioni personali, in riferimento alle varie tipologie testuali;

due produzioni di riflessione linguistica;

una prova di comprensione della lingua scritta.

Lingua straniera:

Conoscenza ed uso delle strutture e funzioni linguistiche

Comprensione di un testo ed individuazione delle informazioni esplicite

Produzione di frasi corrette ed appropriate

Osservazione, approfondimento e confronto degli aspetti di civiltà

64

I docenti di lingue comunitarie effettueranno due verifiche scritte a quadrimestre, sulla base degli

obiettivi da conseguire indicati nelle singole unità di apprendimento.

Matematica:

Conoscenza degli elementi specifici della matematica

Osservazione di fatti, individuazione e applicazione di relazioni e proprietà

Identificazione e comprensione di problemi, formulazione di ipotesi e di soluzioni e

loro verifica

Comprensione ed uso dei linguaggi specifici

I docenti di matematica hanno concordato di effettuare un numero di prove scritte compreso tra due e

quattro per quadrimestre, in cui saranno valutati uno o più obiettivi, a seconda della tipologia della

prova.

► Orali:

Conoscenza degli elementi specifici delle discipline

Capacità di esporre in modo chiaro, corretto e con ordine logico fatti, esperienze e

informazioni

Conoscenza ed uso dei linguaggi specifici

Capacità di rielaborazione personale e di riflessione critica su quanto appreso

I giudizi sono formulati in maniera discorsiva e schematica, articolati in base ai criteri fissati in ogni

area ed in ogni ordine di scuola, in rapporto agli obiettivi programmati. Nella scuola secondaria la

valutazione delle prove scritte viene elaborata utilizzando varie forme di espressione, in quanto il

giudizio sintetico è riservato all’insieme delle prove ed alla scheda di valutazione. La comunicazione

alle famiglie avviene attraverso le assemblee, i colloqui individuali e gli strumenti già descritti.

Particolare cura viene posta nel linguaggio usato perché la comprensione sia semplice e la

comunicazione sia chiara per alunni e genitori. L’attuazione dei progetti curricolari ed

extracurricolari - la cui frequenza diventa obbligatoria in seguito all’adesione volontaria richiesta ai

genitori che devono, di conseguenza, motivare le eventuali assenze dei propri figli o sottoscrivere la

rinuncia al progetto con assunzione di responsabilità - necessita di un continuo monitoraggio condotto,

in contemporanea, a livello organizzativo e a livello didattico-educativo. La valutazione relativa

all’efficacia didattica dei progetti, in termini di acquisizione di competenze, di crescita della

motivazione allo studio e, in definitiva, di maturazione globale dell’alunno, viene riferita agli obiettivi

programmati per ciascun progetto e, allo stesso tempo, alla rilevazione degli indicatori di successo

previsti. Tra gli indicatori se ne enucleano alcuni comuni a tutti i progetti:

o la motivazione

o il coinvolgimento personale

o l’attivazione creativa

o la cooperazione e il rispetto dell’altro

o l’attenzione e la capacità di ascolto

o la socializzazione

o l’atteggiamento di ricerca e di scoperta

o la capacità di trasferire quanto interiorizzato in ambito disciplinare.

L’osservabilità nel tempo dei suddetti indicatori e la misura in cui si affermano definiscono

l’efficacia della progettualità, la sua interazione tra attività curricolare ed extracurricolare e il

raggiungimento delle finalità del Piano. Momento significativo della verifica è costituito dalla

presentazione e visualizzazione dei risultati alle famiglie, alle classi parallele e al territorio, anche

nell’ambito della continuità educativa e dell’orientamento scolastico.

GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DEGLI

ALUNNI: la Scuola Secondaria di primo grado utilizza la stessa griglia degli apprendimenti valida per

la Scuola Primaria. (si veda pag. 59)

65

SCRUTINI FINALI La valutazione finale degli alunni di scuola secondaria di primo grado è disciplinata dall’art. 11 del

decreto legislativo n. 59/2004 e dalla legge 169/2008.

Per l’ammissione alla classe successiva e all’esame finale del ciclo sono richiesti:

la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale, salvo particolari deroghe deliberate dal

Collegio

un voto non inferiore a sei decimi per il comportamento e per ciascuna disciplina.

Pertanto l’alunno che avrà fatto registrare assenze superiori al 25% dei giorni di lezione non sarà

ammesso alla classe successiva salvo che non ricorrano le condizioni di cui all’art. 13, c. 9, della O.M.

21.5.20015 e fatte salve le delibere del consiglio di classe. E’ riconosciuta ai consigli di classe la facoltà

di derogare a questo vincolo in casi eccezionali ed espressamente motivati(certificati medici).

Risulteranno non promossi alla classe successiva gli alunni per i quali i Consigli di classe – dopo aver

fatto proprie le proposte di voto dei docenti nelle cui discipline l’alunno non ha conseguito la

sufficienza- riterranno che non siano stati raggiunti gli obiettivi didattici ed educativi minimi nelle

varie materie e che nella partecipazione alla vita scolastica non abbiano fatto rilevare elementi positivi

che possano concorrere a determinare una valutazione complessiva positiva.

Risulteranno comunque non promossi alla classe successiva gli alunni che avranno presentato:

a) una insufficienza grave e tre insufficienze lievi

b) voto di comportamento inferiore a 6 decimi.

Ogni Consiglio di Classe, attenendosi alla normativa vigente, si riserva comunque di valutare caso per

caso eventuali ripetenze di alunni che presentano risultati negativi.

Nel caso di promozione di alunni che presentino, all’atto dello scrutinio, alcune lacune, la scheda di

valutazione sarà affiancata da un documento esplicativo, elaborato dal Gruppo di Valutazione, con

l’elenco delle discipline in cui sono evidenziate le carenze da recuperare. Gli alunni che avranno

ricevuto tale segnalazione in fase di giudizio finale, sosterranno una prova per accertare l’avvenuto

recupero effettuato durante i mesi di sospensione delle attività didattiche.

Le motivazioni della decisione di non promozione dovranno essere riportate a verbale.

GRIGLIA DI OSSERVAZIONE

DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI Poiché dall’anno scolastico 2008/09, in ottemperanza della legge Gelmini, la valutazione è espressa in

decimi, l’Istituto ha approntato una tabella in riferimento al comportamento sociale degli alunni, al

fine di uniformare la valutazione del comportamento in tutta la scuola, secondo i parametri di seguito

riportati. I docenti hanno concordato di attribuire il voto massimo di 10 solo per evidenziare le

eccellenze nell’ambito del comportamento e delle conoscenze disciplinari del processo-percorso

formativo.

Atteggiamenti e comportamenti osservabili voti

1. Non rispetta orari e/o impegni presi.

2. Utilizza un linguaggio scurrile e gesti scorretti.

3. Dimostra scarsa partecipazione nelle attività e spesso disturba le lezioni, ostacolando

il dialogo educativo.

4. Interviene nelle discussioni in modo poco pertinente con modalità inopportune, non

rispettando il proprio turno.

5. Spesso non rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi,

attrezzature, spazi, ambiente…); è stato protagonista di azioni di danneggiamento

(mostra un comportamento poco controllato – non ha acquisito un adeguato

5

5 Ai sensi della legge 8 agosto 1995, n. 352, gli studenti che, al termine delle lezioni, a giudizio del consiglio di classe, non

possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell’inizio delle lezioni

dell’anno scolastico successivo, prove suppletive, che si concludono con un giudizio di ammissione o non ammissione alla

classe successiva.

66

autocontrollo).

6. Non si relaziona in modo positivo con compagni e con adulti

7. Non è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni.

8. Sono presenti delle note disciplinari nel registro di classe e sono stati presi, a suo

carico, provvedimenti disciplinari.

1. Spesso non osserva orari e/o impegni presi.

2. Spesso utilizza un linguaggio non idoneo, gesti poco corretti e non adeguati alla

circostanza.

3. Dimostra scarsa partecipazione nelle attività e sovente svolge azioni di disturbo che

compromettono l’attenzione generale.

4. Non sempre interviene nelle discussioni rispettando tempi e modalità.

5. Talvolta non rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi,

attrezzature, spazi, ambiente…); è stato protagonista di isolate azioni di

danneggiamento ((talvolta mostra un comportamento poco controllato).

6. Si relaziona in modo poco collaborativo con compagni e con adulti.

7. Episodicamente non è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni.

8. Sono presenti, a suo carico, note disciplinari nel registro di classe.

6

1. Non sempre rispetta orari e/o impegni presi.

2. Episodicamente utilizza un linguaggio non corretto.

3. Partecipa alle attività proposte, dimostrando un’attenzione discontinua.

4. Interviene nelle discussioni in modo pertinente.

5. Talvolta non rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi,

attrezzature, spazi, ambiente…)

6. Si relaziona in modo corretto con compagni e con adulti.

7. Non assicura rapporti leali in tutti i contesti.

7

1. Osserva orari e impegni presi.

2. Utilizza un linguaggio corretto.

3. Partecipa alle attività proposte, dimostrando adeguata attenzione.

4. Interviene nelle discussioni rispettando tempi e modalità.

5. È leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni.

6. Rispetta le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi, attrezzature,

spazi, ambiente…)

7. Si relaziona in modo collaborativo con compagni e con adulti.

8

1. Osserva con puntualità orari e impegni presi.

2. Utilizza un linguaggio sempre corretto.

3. Partecipa con attenzione alle lezioni, mostrando un interesse costante.

4. Interviene nelle discussioni in modo personale e costruttivo.

5. Rispetta sempre le consegne, i regolamenti e i beni comuni (materiali, arredi,

attrezzature, spazi, ambiente…)

6. Si relaziona sempre in modo positivo con compagni e con adulti, rispettando i ruoli

di ciascuno; mostra di aver interiorizzato le regole del vivere comune.

7. È leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni.

9

1. Osserva con senso di responsabilità orari e impegni presi.

2. Utilizza un linguaggio sempre corretto.

3. Partecipa attivamente e positivamente al dialogo educativo in ogni momento.

4. Interviene nelle discussioni stabilendo ponti logici e arricchendo in modo originale e

costruttivo le conversazioni

5. Rispetta in ogni situazione le consegne, i regolamenti e i beni comuni, (materiali,

arredi, attrezzature, spazi, ambiente…).

6. Si relaziona con maturità in ogni contesto con compagni e con adulti rispettando i

ruoli di ciascuno; mostra di aver interiorizzato le regole del vivere comune.

7. È profondamente leale nei rapporti, nelle verifiche e nelle varie attività.

10

67

GLI ESAMI

La normativa in vigore, eliminando l’esame conclusivo della Scuola Primaria, prevede un unico esame

di stato alla fine della Scuola Secondaria di primo grado. Gli alunni sosterranno dunque l’esame al

termine del terzo anno, attraverso prove di cui si riportano più avanti criteri e modalità.

L’esame sarà svolto in coerenza con i criteri e le modalità della progettazione educativa e didattica.

L’aspetto fondamentale di questo esame consisterà nella sua caratterizzazione educativa, in quanto sarà

offerta all’alunno la possibilità di dare prova della sua capacità di rielaborazione e di organizzazione

delle conoscenze acquisite, anche in vista delle scelte successive.

In tal senso procederà la relazione finale del Consiglio di classe, che indicherà i programmi

effettivamente svolti, le linee didattiche seguite, gli interventi effettuati, compresi quelli eventuali di

sostegno, di integrazione e individualizzazione e la sintesi della programmazione del triennio.

La scheda di valutazione consentirà una conoscenza completa del risultato cui ciascun alunno è

pervenuto, sia in relazione allo sviluppo delle capacità che al possesso dei contenuti culturali e alle

competenze acquisite. La chiarezza e la precisione dei voti di ammissione costituiranno una condizione

essenziale per il corretto svolgimento dell’esame.

Per gli alunni diversamente abili potranno essere svolte prove differenziate o semplificate, in coerenza

con quanto definito nel Piano Educativo Individualizzato.

Per effetto della Legge 176/2007, viene reintrodotto il giudizio di idoneità o non idoneità per

l’ammissione agli esami di licenza sulla base della valutazione degli apprendimenti conseguiti al

termine dell’anno scolastico. La stessa Legge 176/2007 introduce una quarta prova scritta, la cosiddetta

“Prova nazionale” di italiano e matematica.

All’esito dell’esame, secondo la circolare n. 49 del 20 maggio 2010, concorrono i risultati delle prove

scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale INVALSI, e il giudizio di idoneità all’ammissione. Il

voto finale sarà costituito dalla media aritmetica dei voti espressi in decimi ottenuti nelle singole

prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5.

► Prove scritte

Italiano

Le tracce per le prove, in numero di tre, nel rispetto del D.M. 26-8-1981, riguarderanno:

esposizione in cui l'alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di fantasia (diario, lettera,

racconto…);

trattazione di un argomento di interesse culturale o sociale che consenta l'esposizione di riflessioni

personali;

relazione su un argomento di studio attinente a qualsiasi disciplina.

Matematica

La prova dovrà riferirsi a più aree tematiche e a diversi tipi di conoscenze, per cui sarà articolata su

quattro quesiti che non comportino soluzioni dipendenti l’una dall’altra. I quesiti potranno riferirsi agli

aspetti numerici, geometrici, a nozioni elementari nel campo della statistica e della probabilità ed uno

avrà attinenza con attività svolte dagli allievi nel corso del triennio, nel campo delle scienze

sperimentali o della tecnologia.

La Commissione d’esame stabilirà se e quali strumenti di calcolo far usare.

Lingua inglese / seconda lingua comunitaria

Le due prove di lingua straniera dovranno dare agli allievi la possibilità di dimostrare le loro capacità di

comunicazione e si articoleranno su due tracce elaborate sulle seguenti indicazioni: riassunto di un brano; composizione di lettera personale su traccia data; composizione di un dialogo su traccia che indichi la situazione, i personaggi e lo sviluppo

dell’argomento; completamento di un dialogo;

68

risposte a domande relative ad un brano che viene proposto per la lettura/comprensione. La C.M. n. 46 del 26 maggio 2011 modifica come segue le precedenti disposizioni attuate per la

seconda lingua comunitaria. “Poiché l’insegnamento della seconda lingua è giunto a sistema in modo

consolidato, la fase transitoria prevista dalla C.M. n. 28/2007 è superata. Pertanto, il Collegio Docenti

prevederà per la seconda lingua straniera un’autonoma valutazione all’interno dell’Esame di Stato per

garantire pari dignità ai due insegnamenti”. La Commissione d’esame delibererà sulla modalità di

esecuzione delle due prove scritte di lingua inglese e seconda lingua comunitaria (prove distinte da

svolgere in un solo giorno o in due giorni).

Prova nazionale

La prova nazionale riguarderà le discipline di italiano e matematica, ad integrazione delle prove scritte

già previste per le stesse.

Verrà somministrata su tutto il territorio nazionale nello stesso giorno e concorrerà ad integrare gli

elementi di valutazione degli alunni. La prova è divisa in due sezioni:

o la prima, relativa all’italiano, comprende due parti: a) comprensione della lettura - testo narrativo

con quesiti; b) riflessione sulla lingua - serie di quesiti su conoscenze grammaticali. I quesiti sono

a scelta multipla e a risposta aperta.

o la seconda, relativa alla matematica, propone anch’essa quesiti a scelta multipla e a risposta aperta

sulle seguenti aree: numeri, geometria, relazioni e funzioni, misure, dati e previsioni.

► Colloquio pluridisciplinare

II colloquio sarà impostato in modo da offrire all’alunno la possibilità di dimostrare, nel momento

conclusivo del percorso triennale, le proprie capacità di rielaborare in modo personale, di organizzare le

conoscenze e di stabilire collegamenti nei vari ambiti disciplinari, in un’atmosfera serena e distensiva.

Si farà in modo da far emergere e valorizzare la personalità del candidato, privilegiando le aree

disciplinari a lui più congeniali e si formuleranno domande-guida che consentiranno al candidato di

sviluppare il discorso in modo personale. Potranno essere un punto di partenza anche la presentazione di

un elaborato tecnico o artistico, l’esecuzione di un brano musicale, il racconto di un’esperienza anche in

rapporto alla progettualità, la lettura di un brano o messaggio, l’illustrazione di una mappa concettuale

preparata dal candidato. La sottocommissione si preoccuperà di verificare se il candidato possiede la

chiarezza espressiva, i linguaggi specifici delle discipline, la maturità di pensiero, la capacità di

rielaborare in modo personale e di orientarsi nei diversi ambiti disciplinari, operando collegamenti e,

soprattutto, la formazione umana e sociale.

Attribuzione lode

In sede d’esame finale agli alunni particolarmente meritevoli che conseguiranno il punteggio di 10

decimi potrà essere assegnata la lode dalla commissione, che deciderà all’unanimità.

La lode, al termine dell’esame conclusivo I ciclo di istruzione, viene attribuita dalla Commissione

esaminatrice all’unanimità secondo criteri stabiliti nella seduta di insediamento della Commissione

stessa.

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione costituisce un momento essenziale dell’attività didattica anche, e soprattutto, in vista

della crescita culturale e umana dello studente ed è finalizzata a:

progettare il futuro della programmazione, indicare le linee direttrici su cui impostare il lavoro

didattico, apportare le necessarie revisioni e i dovuti correttivi in base alle situazioni reali;

raccogliere informazioni e dati circa le prestazioni offerte dagli studenti e avere sotto controllo il

livello medio della classe e i risultati di ciascun allievo;

promuovere un processo di autovalutazione nello studente e di crescita personale.

69

Dalla “lettura” della propria situazione scolastica, attraverso un progressivo senso di consapevolezza,

l’alunno verrà aiutato e sostenuto dai docenti a rimuovere o superare ostacoli nel suo percorso

formativo.

Tipologia di valutazione

La verifica è attuata dai docenti in modo trasparente per controllare il livello di conoscenze, di capacità

e competenze acquisite dagli allievi.

Si distingue in tre momenti:

la verifica diagnostica ha lo scopo di accertare il possesso dei pre-requisiti inerenti le

conoscenze, le abilità e le competenze minime richieste per raggiungere gli obiettivi

didattici programmati nella classe di appartenenza ed ha lo scopo di effettuare interventi

mirati al loro eventuale recupero.

la verifica formativa rappresenta il momento fondamentale della progettazione

didattica. Si pone come fine di valutare il processo di insegnamento-apprendimento e

permette al docente di verificare l'adeguatezza dei metodi utilizzati, di accertare in itinere

il raggiungimento degli obiettivi intermedi programmati e di verificare il rispetto dei

tempi di apprendimento previsti. La verifica formativa è inoltre utile per organizzare

l'attività di recupero.

la verifica sommativa ha lo scopo di classificare gli allievi. Tutti gli strumenti di

verifica conosciuti sono validi per i docenti che faranno ricorso a verifiche strutturate,

prove semi-strutturate e prove non strutturate.

Modalità di verifica:

le valutazioni saranno scritte, orali e pratiche ;

le prove sommative dovranno essere almeno due per lo scritto e due per l’orale per ogni

quadrimestre;

prove strutturate, test, questionari scritti contribuiranno anche alla valutazione orale;

le prove saranno opportunamente scaglionate e distribuite nel corso del quadrimestre per evitare,

il più possibile, un sovraccarico per gli allievi;

gli elaborati saranno riconsegnati entro 15 giorni dalla data di effettuazione, esplicitando il voto

con un breve giudizio motivato.

Criteri di valutazione

In riferimento ai criteri generali individuati per omogeneizzare il più possibile i comportamenti e le

deliberazioni finali dei diversi Consigli di Classe si è concordato di tener presenti:

le tassonomie relative agli ambiti cognitivi e gli indicatori relativi agli aspetti socio – affettivi

dell’allievo;

il progresso rispetto alla situazione iniziale;

l’impegno e l’applicazione;

la partecipazione al dialogo educativo;

il metodo e la capacità di organizzare, con una certa autonomia, lo studio;

l’esito dei corsi di recupero;

il carattere unitario dei cicli (il biennio con funzione orientativa e formativa, il triennio

maggiormente caratterizzante);

la valenza culturale e professionale delle discipline;

la valutazione delle insufficienze nel quadro globale del profitto;

la valutazione delle insufficienze nel quadro globale del comportamento.

70

Ogni Consiglio di Classe, coerentemente con quanto sopra indicato, rispetterà i seguenti parametri:

il raggiungimento degli obiettivi formativi formulati nel piano di programmazione annuale;

gli standard minimi di livello cognitivo fissati nelle riunioni per materie;

gli esiti di un congruo numero di verifiche (almeno 2 prove scritte e 2 orali per ogni

quadrimestre);

la scala di valutazione concordata in sede di Collegio Docenti.

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE DI VERIFICA

► Scritte: Italiano:

Padronanza delle strutture sintattiche e morfologiche;

Correttezza ortografica

Uso adeguato della punteggiatura

Proprietà e ricchezza lessicale

Conoscenza dell’argomento

Aderenza alla traccia e alle tipologie testuali, rispetto delle consegne;

Sintesi espositiva; uso efficace dei documenti (per la stesura del saggio breve)

Lingua straniera: organizzazione del testo in modo logico, coerente, coeso.

Uso adeguato dei nessi logici

Equilibrio fra le parti

Assenza di contraddizioni e ripetizioni

Utilizzo adeguato ed efficace delle conoscenze personali

Esposizione corretta dei fatti

Argomentazioni motivate

Approfondimenti personali e/o apporti critici

Lingua straniera:

Organizzazione del testo (coesione/coerenza)

Correttezza morfosintattica

Lessico appropriato

Rielaborazione e personalizzazione delle risposte

Matematica:

Conoscenza dei contenuti e utilizzo specifico

Competenze procedurali e comunicative

Competenze elaborative

Comprensione ed uso dei linguaggi specifici

Completezza della risoluzione

Disegno: ELABORATI GRAFICI DISEGNO-prova grafica

Grado di correttezza concettuale

Applicazione dei procedimenti esecutivi e dei codici propri della rappresentazione

grafica

Precisione nell’esecuzione di elaborati grafici

Informatica – prova pratica:

Leggibilità

71

Ordine nell'esposizione,

Correttezza formale,

Motivazione logica dei passaggi e del procedimento,

Uso del linguaggio specifico

Conoscenza di: definizioni, concetti, metodologie inerenti la traccia

Sviluppo e trattazione coerente dei quesiti proposti

Competenza nell’uso di tecniche e strumenti di analisi propri della materia

Capacità di analisi e di sintesi nella risoluzione dei quesiti

Capacità di analisi delle situazioni reali in relazione alle tecniche studiate

Economia Aziendale:

Comprensione del testo, realizzazione del percorso dimostrativo e congruenza dei

dati

Competenza nell’applicazione delle procedure e dei calcoli

Conoscenza dei contenuti disciplinari

Competenza espressiva

Presentazione dell’elaborato

Educazione fisica:

attività pratica

Sicurezza nello svolgimento dell’esercizio

Sincronia

Precisione e stile

► Orale: (tutte le discipline che contengono la valutazione orale)

Acquisizione dei contenuti

Conoscenza degli elementi specifici delle discipline

Capacità di esporre in modo chiaro, corretto e con ordine logico fatti, esperienze e

informazioni

Conoscenza ed uso dei linguaggi specifici

Analisi, sintesi e rielaborazione

I giudizi sono formulati in maniera discorsiva e schematica, articolati in base ai criteri fissati in ogni

area ed in ogni ordine di scuola, in rapporto agli obiettivi programmati.

I docenti hanno concordato di effettuare almeno due verifiche scritte e due per l’orale per ogni

quadrimestre.

SCRUTINI FINALI Il Consiglio di classe, ascoltata la proposta di voto formulata dall’insegnante o dagli insegnanti delle

materie nelle quali il profitto risulta non sufficiente, sarà tenuto a:

esaminare il giudizio motivato che accompagna la proposta di voto;

valutare i risultati dei corsi integrativi frequentati;

valutare la frequenza e la partecipazione ad attività integrative organizzate dalla scuola.

Ai fini della validità dell’anno scolastico, per la valutazione dello studente, è richiesta la frequenza di

almeno tre quarti delle lezioni.

Pertanto l’alunno che avrà fatto registrare assenze superiori al 25% dei giorni di lezione non sarà

ammesso alla classe successiva (per gli alunni di quinta: agli esami di Stato) salvo che non ricorrano le

72

condizioni di cui all’art. 13, c. 9, della O.M. 21.5.20016e fatte salve le delibere del consiglio di classe e

del Collegio (Delibera n. 41 del 14 maggio 2015):

- Il Collegio stabilisce che sarà validato l’anno scolastico con un massimo di 15 giorni di assenza

per malattia oltre il limite previsto dalla normativa vigente, se le assenze stesse sono state

giustificate con apposito certificato medico consegnato contestualmente al rientro - Il Collegio dei docenti stabilisce altresì di dare mandato ai rispettivi Consigli di classe di valutare

i singoli casi in caso di superamento di tale limite e che questo limite sia non vincolante per

alunni in situazione di handicap ( con sostegno).

Le assenze inferiori a cinque giorni, se giustificate con certificato medico contestualmente al primo

giorno di rientro, non saranno conteggiate ai fini del calcolo per la validità dell’anno scolastico. Ai fini

dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del II ciclo di istruzione,

nessun voto può essere inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con

l’attribuzione di unico voto secondo l’ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe

successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del II ciclo di istruzione, il voto di comportamento

non può essere inferiore a 6/10.

Il voto di comportamento concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo

di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla

determinazione della media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.

Risulteranno non promossi alla classe successiva gli alunni per i quali i Consigli di classe – dopo aver

fatto proprie le proposte di voto dei docenti nelle cui discipline l’alunno non ha conseguito la

sufficienza e tenuto conto di quanto specificato al precedente punto 1- riterranno che non siano stati

raggiunti gli obiettivi didattici ed educativi minimi nelle varie materie e che nella partecipazione alla

vita scolastica non abbiano fatto rilevare elementi positivi che possano concorrere a determinare una

valutazione complessiva positiva.

Risulteranno comunque non promossi alla classe successiva gli alunni che avranno presentato:

c) tre insufficienze gravi;

d) due gravi e due lievi;

e) una grave e tre lievi;

f) cinque lievi;

g) voto di comportamento inferiore a 6 decimi.

Le motivazioni della decisione di non promozione dovranno essere riportate a verbale.

Il voto di comportamento/condotta inferiore a sei decimi nello scrutinio di giugno implica la non

promozione alla classe successiva.

Sospensione del giudizio

Il Consiglio di Classe può inoltre deliberare la sospensione del giudizio in presenza di insufficienza in

una o più discipline.

Per gli studenti per i quali è stata stabilita la “sospensione del giudizio” il Consiglio di classe valuta la

possibilità di recuperare le carenze emerse mediante

- lo studio personale da svolgere autonomamente

- lo studio individuale assistito attraverso un numero esiguo di ore in cui il docente monitorerà il

lavoro assegnato e svolto autonomamente dall’allievo.

- attraverso la frequenza di un corso di recupero. (vd. CAPITOLO VII- RERCUPERI)

I corsi di recupero saranno organizzati a partire dalla seconda metà del mese di giugno.

I genitori che non intendono avvalersi delle iniziative di recupero extracurricolari organizzate

dall’Istituto dovranno comunicarlo per iscritto, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi

alle verifiche programmate per il recupero dell’insufficienza, che devono svolgersi prima dell’inizio

dell’anno successivo. Dopo aver esaminato le prove di verifica (scritte e/o orali), il Consiglio di Classe

delibera l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva.

6 Ai sensi della legge 8 agosto 1995, n. 352, gli studenti che, al termine delle lezioni, a giudizio del consiglio di classe, non

possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell’inizio delle lezioni

dell’anno scolastico successivo, prove suppletive, che si concludono con un giudizio di ammissione o non ammissione alla

classe successiva.

73

La promozione conseguita ad Agosto implica l’attribuzione del punteggio minimo del credito

scolastico, della banda di oscillazione della tabella ministeriale relativa alla media dei voti.

CREDITO SCOLASTICO Il credito scolastico è un punteggio che esprime la valutazione del livello di preparazione complessiva

raggiunta dallo studente al termine dell’anno scolastico, considerando anche l’assiduità della

frequenza, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo.

Il punteggio viene assegnato per un totale massimo di 25 punti nei tre anni, sulla base dei voti al termine

di ciascuno degli ultimi tre anni del corso di studi. Il rapporto tra media dei voti e credito è fissato

rigidamente da una tabella ministeriale che, all’interno della media dei voti, presenta bande di

oscillazione da un punteggio minimo ad uno massimo.

Per l’attribuzione del punteggio minimo o massimo si tiene conto anche di eventuali crediti formativi

posseduti dall’alunno.

Il credito scolastico è dato da:

- media dei voti comprensiva del voto di comportamento (frequenza, interesse, impegno,

partecipazione al dialogo educativo);

- attività complementari/crediti formativi.

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO Il Credito formativo viene assegnato ogni anno dal Consiglio di classe in base alle esperienze

effettuate dallo studente, individuate dal Ministero della Pubblica Istruzione con proprio decreto, che

siano

- qualificate, certificate e debitamente documentate;

- fatte al di fuori della scuola;

- coerenti con il tipo di studi frequentato, in termini di approfondimento o di ampliamento dei

contenuti tematici previsti dal curricolo;

- riferite a attività culturali, artistiche e formative.

I documenti che certificano le attività lavorative devono indicare l’ente a cui sono stati versati i

contributi di assistenza e previdenza oppure le disposizioni normative che escludano l’obbligo del

versamento. Infine, le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero debbono essere

convalidate dall’autorità diplomatica o consolare.

Si precisa che la documentazione fornita dall'alunno può risalire fino e non oltre i due anni

precedenti; pertanto non saranno accettati certificati datati tre o più anni prima della consegna e che

non siano chiari e completa a norma di legge.

I consigli di classe procederanno alla valutazione dei crediti formativi sulla base dei seguenti parametri

ed indicazioni:

a) il punteggio complessivo si ottiene sommando i singoli crediti; il punteggio massimo attribuibile al

credito formativo è di punti 1;

b) il punteggio complessivo risultante dalla somma dei punteggi relativi ai crediti scolastici e a quelli

formativi va arrotondato per eccesso, se la parte decimale è maggiore o uguale a 5, per difetto se la parte

decimale è inferiore a 5;

c) se il punteggio complessivo arrotondato risulta maggiore del limite superiore assegnato alla banda di

oscillazione, il credito scolastico è pari al limite superiore della banda, fermo restando il limite massimo

dei 25 punti complessivamente attribuibili;

Altri crediti formativi:

74

Patentino di Arbitro, esami conservatorio, concorsi culturali, attività sportive agonistiche riconosciute

dalle federazioni sportive nazionali ecc.)

Stage

Esperienze lavorative

Corsi di formazione

Corsi di informatica (ECDL ecc.)

Certificazione in lingua straniera

Si darà altresì la priorità alle attività svolte e documentate all'interno dell'Istituto quali: PET, ECDL,

STAGE AZIENDALI, etc..

Per quanto riguarda le attività sportive, i certificati devono far riferimento ad attività sportiva

agonistica.

Per le attività musicali si riconosceranno attestati relativi alla frequenza del Conservatorio.

Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente

tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche

l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e

alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.

Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento

della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

CREDITO SCOLASTICO ( CANDIDATI INTERNI)

Media dei

voti

Credito scolastico – Punti

1° anno 2° anno 3° anno

M=6 3-4 3-4 4-5

6< M ≤7 4-5 4-5 5-6

7< M ≤8 5-6 5-6 6-7

8< M ≤9 6-7 6-7 7-8

9< M ≤10 7-8 7-8 8-9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno

scolastico.

ESAME DI STATO L’Esame di Stato prevede come fine ”la verifica della preparazione di ciascun candidato riguardo agli

obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo di studi”, inoltre, “la certificazione rilasciata

deve dare larga trasparenza alle competenze, conoscenze e capacità acquisite secondo il piano di studi

seguito, tenendo conto delle esigenze di circolazione dei titoli di studio nell’ambito dell’Unione

Europea”. Anche l’Esame di Stato è regolato da vari provvedimenti che ne hanno modificato negli anni,

in parte, le caratteristiche: L. 1/07; D.M. 42/07, D.M. 80/07, C.M. 90/07, C.M.77/08, C.M.85/09, D.M.

8/09, O.M. 40/09 e DPR 122/09.

L’ammissione all’Esame di Stato Per poter sostenere l’esame è necessaria l’ammissione, accompagnata da un articolato giudizio,

introdotta dalla legge n. 1 dell'11 gennaio 2007.

Potranno sostenere l'esame gli studenti dell'ultimo anno che nello scrutinio finale abbiano

riportato una votazione non inferiore a 6/10 in ciascun disciplina, o gruppo di discipline valutate

con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, e un voto di condotta non

inferiore a 6/10 (art.6, comma 1, D.P.R. 22 giugno 2009, n.122).

75

Il voto di condotta partecipa, quindi, alla valutazione globale ed è soggetto a vincoli normativi

(Art. 4 del D.M. n.5 del 16/01/ 2009 e Art. 7 del Reg. attuativo del 13/3/2009) e a criteri

oggettivi deliberati dal Collegio dei Docenti ed esemplificati nella griglia di valutazione dei

comportamenti presente nel POF.

Nella scuola secondaria il voto di comportamento, definito dal consiglio di classe, concorre alla

valutazione complessiva dello studente, in quanto determina, autonomamente, la non

ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato nel caso sia inferiore a sei decimi,

indipendentemente dalla votazione conseguita nelle singole discipline di studio. (art. 2, comma

3, decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169; art. 2,

comma 3 del D.M. 16/01/2009, n. 5; Circolare n.10 del 23/01/2009).

Il voto di comportamento concorre anche alla determinazione dei crediti scolastici (articolo 4,

comma 2, D.P.R. 22 giugno 2009,n.122 ).

E’ richiesta, ai sensi dell’art.14, comma 7 del DPR 22 giugno 2009, n.122, la frequenza di

almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Si veda la parte relativa alle assenze

riguardante gli SCRUTINI FINALI.

La valutazione dell’insegnamento dell’Educazione Fisica concorre alla determinazione della

media dei voti (Circolare n.10 del 23/ 01/2009)

Per la Religione Cattolica la valutazione è espressa senza attribuzione di voto numerico, ma il

docente di religione, con gli altri insegnanti, attribuisce il punteggio per il credito scolastico

(Art. 6 del Reg. attuativo del 13/3/2009) e per la condotta.

Sono ammessi, inoltre, su richiesta, ai sensi dell’articolo 6, comma 2 del DPR 22 giugno 2009,

n.122, direttamente agli esami di Stato del secondo ciclo “gli alunni della penultima classe che

hanno riportato, nello scrutinio finale, non meno di otto decimi in ciascuna disciplina o gruppo

di discipline e non meno di otto decimi nel comportamento, che hanno seguito un regolare corso

di studi di istruzione secondaria di secondo grado e che hanno riportato una votazione non

inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non inferiore a otto decimi

nel comportamento negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere

incorsi in ripetenze nei due anni predetti. Le votazioni suddette non si riferiscono

all’insegnamento della religione cattolica.”

In caso di ammissione all’Esame di Stato per voto di Consiglio, il credito scolastico verrà

calcolato sulla media dei voti reali riportati dagli alunni.

In base all’ Art. 6 dell’O.M. n. 92 del 5/11/07, il docente della disciplina propone il voto in base ad un

giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultimo

quadrimestre e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione

dimostrati nell’intero percorso formativo.

La proposta di voto tiene altresì conto delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, nonché

dell’esito delle verifiche relative ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero

precedentemente effettuati. Infatti, in base all’Articolo 9 dell’O.M. n. 92 del 5/11/07 comma 2: “A

decorrere dall’anno scolastico 2008-2009, per gli studenti dell’ultimo anno di corso che nello scrutinio

del primo trimestre o del primo quadrimestre presentino insufficienze in una o più discipline, il

consiglio di classe predispone iniziative di sostegno e forme di verifica, da svolgersi entro il termine

delle lezioni, al fine di porre gli studenti predetti nella condizione di conseguire una valutazione

complessivamente positiva in sede di scrutinio di ammissione all’esame di Stato”.

Sono ammessi agli Esami di Stato anche i candidati esterni (privatisti) che abbiano

regolarmente presentato domanda.

I candidati esterni provvisti di idoneità o di promozione all'ultima classe o di ammissione alla

frequenza di detta classe, ottenuta in precedenti esami di maturità o di abilitazione o di qualifica

professionale quadriennale, dello stesso corso di studio, sostengono l'esame preliminare sulle

materie dell’ultimo anno.

76

Sostengono altresì l’esame preliminare sulle materie dell’ultimo anno i candidati esterni che

abbiano frequentato l’ultimo anno di corso nell’anno o negli anni scolastici precedenti e,

ammessi all’esame di Stato, non abbiano conseguito il relativo Diploma.

Anche i candidati esterni che abbiano superato nell’anno o negli anni precedenti l’esame

preliminare e, ammessi all’esame di Stato, non abbiano sostenuto le relative prove o non le

abbiano superate, debbono sostenere l’esame preliminare (parere dell’Ufficio legislativo in data

16-2-2010).

L'esito positivo degli esami preliminari, anche in caso di mancato superamento dell'esame di

Stato, vale come idoneità all'ultima classe del tipo di istituto di istruzione secondaria di secondo

grado cui l'esame si riferisce. L'esito dei medesimi esami preliminari, in caso di non ammissione

all'esame di Stato, può valere, a giudizio del consiglio di classe o delle apposite commissioni

d'esame di cui all'art. 4 della O.M. n.44 del 5-5-2010, come idoneità ad una delle classi

precedenti l’ultima ovvero come idoneità all’ultima classe. Tale disposto si applica anche in caso

di mancata presentazione agli esami di Stato

L’esame preliminare viene sostenuto con i docenti della classe a cui si è stati abbinati.

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

INDICATORI DI RIFERIMENTO PER LE VALUTAZIONI

DEL RENDIMENTO SCOLASTICO E DEL COMPORTAMENTO

SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

COMPETENZA DESCRITTORE LIVELLO VOTO

• Imparare ad

imparare

organizza il proprio

apprendimento, individuando,

scegliendo ed

utilizzando varie fonti e varie

modalità di informazione e di

formazione (formale, non formale

ed informale), anche in funzione

dei tempi disponibili, delle proprie

strategie e del

proprio metodo di studio e di

lavoro.

ESPERTO

ADEGUATO

SUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

10-9

8-7

6

4-5

• Progettare elabora e realizza progetti

riguardanti lo sviluppo delle

proprie attività di

studio e di lavoro, utilizzando le

conoscenze apprese per stabilire

obiettivi significativi e

realistici e le relative priorità,

valutando i vincoli e le possibilità

esistenti, definendo

strategie di azione e verificando i

risultati raggiunti

ESPERTO

ADEGUATO

SUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

10-9

8-7

6

4-5

77

• Comunicare

o comprende messaggi di genere

diverso (quotidiano, letterario,

tecnico, scientifico)

e di complessità diversa, trasmessi

utilizzando linguaggi diversi

(verbale,

matematico, scientifico, simbolico,

ecc.) mediante diversi supporti

(cartacei,

informatici e multimediali)

ESPERTO

ADEGUATO

SUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

10-9

8-7

6

4-5

o rappresenta eventi, fenomeni,

principi, concetti, norme,

procedure, atteggiamenti,

stati d’animo, emozioni, ecc.

utilizzando linguaggi diversi

(verbale, matematico,

scientifico, simbolico, ecc.) e

diverse conoscenze disciplinari,

mediante diversi

supporti (cartacei, informatici e

multimediali).

ESPERTO

ADEGUATO

SUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

10-9

8-7

6

4-5

• Collaborare e

partecipare

interagisce in gruppo,

comprendendo i diversi punti di

vista,

valorizzando le proprie e le altrui

capacità, gestendo la conflittualità,

contribuendo all’apprendimento

comune ed alla realizzazione delle

attività collettive, nel

riconoscimento

dei diritti fondamentali degli altri.

ESPERTO

ADEGUATO

SUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

10-9

8-7

6

4-5

• Agire in modo

autonomo e

responsabile:

sa inserirsi in modo attivo e

consapevole

nella vita sociale e far valere al suo

interno i propri diritti e bisogni

riconoscendo al

contempo quelli altrui, le

opportunità comuni, i limiti, le

regole, le responsabilità.

ESPERTO

ADEGUATO

SUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

10-9

8-7

6

4-5

• Risolvere problemi

affronta situazioni problematiche

costruendo e verificando ipotesi,

individuando le fonti e le risorse

adeguate, raccogliendo e valutando

i dati, proponendo

soluzioni utilizzando, secondo il

tipo di problema, contenuti e

metodi delle diverse

discipline.

ESPERTO

ADEGUATO

SUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

10-9

8-7

6

4-5

• Individuare

collegamenti e relazioni

individua e rappresenta,

elaborando

argomentazioni coerenti,

collegamenti e relazioni tra

ESPERTO

ADEGUATO

10-9

8-7

78

fenomeni, eventi e concetti diversi,

anche appartenenti a diversi ambiti

disciplinari, e lontani nello spazio e

nel tempo, cogliendone la natura

sistemica, individuando analogie e

differenze, coerenze ed incoerenze,

cause ed effetti e la loro natura

probabilistica.

SUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

6

4-5

• Acquisire ed

interpretare

l’informazione

Acquisisce ed interpreta

criticamente

l'informazione ricevuta nei diversi

ambiti ed attraverso diversi

strumenti comunicativi,

valutandone l’attendibilità e

l’utilità, distinguendo fatti e

opinioni.

ESPERTO

ADEGUATO

SUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

10-9

8-7

6

4-5

GRIGLIA COMUNE DI OSSERVAZIONE DEI PROCESSI DI

APPRENDIMENTO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ VOTO IN DECIMI

Complete,

coordinate, ampliate

con approfondimenti

autonomi

Affronta autonomamente

anche compiti complessi,

applicando le conoscenze e

le procedure in modo

corretto e creativo

Comunica in modo proprio,

efficace ed articolato.

Organizza in modo autonomo

le conoscenze, stabilisce

relazioni tra ambiti

pluridisciplinari, documenta e

analizza il proprio lavoro in

modo critico, cerca soluzioni

adeguate per situazioni nuove.

9 – 10

Ottimo/eccellente

Complete,

approfondite e

coordinate

Esegue compiti complessi

e sa applicare i contenuti e

le procedure, pur con

qualche incertezza in

nuovi contesti

Comunica in modo chiaro ed

appropriato. In modo

autonomo sa organizzare e

analizzare le conoscenze

acquisite ; compie anche

alcuni collegamenti e sa

valutare in modo abbastanza

personale.

8

Buono

Complete, ma non

approfondite

Esegue correttamente

compiti semplici ; sa

applicare i contenuti e le

procedure anche in compiti

più complessi pur con

alcune incertezze

Comunica in modo adeguato,

anche se semplice. Non ha

piena autonomia, ma è un

diligente ed affidabile

esecutore ; coglie gli aspetti

essenziali, ma incontra

difficoltà nei collegamenti. Se

aiutato effettua valutazioni

parziali e non approfondite.

7

Discreto

Complessivamente

accettabili, ma non

estese e/o profonde

Esegue semplici compiti

senza errori sostanziali ;

affronta compiti più

complessi con incertezza

Comunica in modo semplice e

non del tutto adeguato. Coglie

gli aspetti fondamentali, ma le

sue analisi sono lacunose

6

Sufficiente

79

Superficiali, incerte

e non del tutto

complete

Applica le conoscenze

minime senza commettere

gravi errori, ma talvolta

con imprecisione

Comunica in modo non

sempre coerente e appropriato.

Analizza con difficoltà temi,

questioni e problemi. Guidato

e sollecitato sintetizza le

conoscenze e sulla loro base

effettua semplici valutazioni.

5

Mediocre

Frammentarie e

piuttosto superficiali

Riesce ad applicare le

conoscenze in compiti

semplici, ma commette

errori anche gravi

nell’esecuzione.

Comunica in modo stentato ed

improprio

Ha difficoltà a cogliere i

concetti e le relazioni

essenziali, quindi le analisi e

sintesi sono parziali ed

imprecise. Soltanto se guidato

e sollecitato, effettua qualche

semplice valutazione.

4

Gravemente insufficiente

Molto scarse e

gravemente lacunose

Non riesce ad applicare le

conoscenze neppure in

compiti semplici.

Comunica in modo molto

stentato, con errori che talora

oscurano il significato.

Non sa effettuare le analisi e le

sintesi più elementari.

3

Assolutamente

insufficiente

Nessuna

Nessuna

Comunica in modo stentato

con errori che oscurano il

significato. Non riesce ad

applicare neppure le più

elementari conoscenze.

1 - 2

Molto negativo

TABELLA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

INDICATORI VOTI Non rispetta: persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari; è stato/a

protagonista di azioni di danneggiamento. Non è corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell’utilizzo dei media; interviene

nelle discussioni in modo poco pertinente , con modalità inopportune, non rispettando il

proprio turno . Non è attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti . Non è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. Non è disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare, a seguire attività finalizzate

all’integrazione. Sono presenti diverse note disciplinari nel registro di classe e sono stati presi, a suo carico,

provvedimenti disciplinari .

Da 1 a 5

E’ parzialmente e/o superficialmente rispettoso delle persone, delle leggi, delle regole,

delle consegne, degli impegni, delle strutture, degli orari; è stato protagonista di isolate

azioni di danneggiamento. E’ parzialmente e/o superficialmente corretto/a nel comportamento, nel linguaggio,

nell’utilizzo dei media; non sempre interviene nelle discussioni rispettando tempi e

modalità. E’ parzialmente e/o superficialmente attento/a ai compagni e alle proposte educative dei

docenti . E’ parzialmente e/o superficialmente leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. E’ parzialmente e/o superficialmente disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare,

a seguire attività finalizzate all’integrazione. Sono presenti , a suo carico, diverse note disciplinari nel registro di classe .

6

80

Episodicamente NON è rispettoso delle persone, delle leggi, delle regole, delle consegne,

degli impegni, delle strutture, degli orari . Episodicamente NON è corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell’utilizzo dei

media. Episodicamente NON è attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti.

Episodicamente NON è leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni . Episodicamente NON è disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare, a seguire

attività finalizzate all’integrazione. Sono presenti , a suo carico, alcune note disciplinari nel registro di classe .

7

Ha quasi sempre rispetto per persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari . E’ quasi sempre corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell’utilizzo dei media. E’ quasi sempre attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti. E’ quasi sempre leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. E’ quasi sempre disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare, a seguire attività

finalizzate all’integrazione.

8

Rispetta: persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari. E’ corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell’utilizzo dei media. E’ attento/a ai compagni e alle proposte educative dei docenti. E’ leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. E’ disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare, a seguire attività finalizzate

all’integrazione.

9

Ha pieno rispetto per persone, leggi, regole, consegne, impegni, strutture, orari. E’ corretto/a nel comportamento, nel linguaggio, nell’utilizzo dei media. E’ molto attento/a al comportamento, al linguaggio, all’utilizzo dei media. E’ profondamente leale nei rapporti, nelle verifiche, nelle prestazioni. E’ pienamente disponibile a migliorare, a partecipare, a collaborare, a seguire attività

finalizzate all’integrazione.

10

PROVE INVALSI

A partire dall’anno scolastico 2009/2010, sono previste prove strutturate dall’INVALSI a carattere

nazionale di italiano e matematica per le classi seconda e quinta della scuola Primaria, per la classe

terza della Scuola Secondaria di primo grado. e per la classe seconda della scuola Secondaria di

secondo grado La somministrazione delle suddette prove avverrà nel mese di maggio, secondo un

calendario prestabilito su tutto il territorio nazionale. Resta, invece, fissata a giugno la prova Nazionale

INVALSI per la classe terza della Scuola Secondaria di primo grado, quale quarta prova dell’esame di

Stato.

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

L’autovalutazione partirà dal RAV e dal Piano di miglioramento e avverrà con il coinvolgimento di più

soggetti, individuali o collegiali, e nell’interazione con il territorio. Il docente referente della funzione

specifica, in ottemperanza della circolare n. 47 del 2014 e della direttiva n. 11 del 18/09/2014,

programmerà un piano di lavoro per il monitoraggio del percorso di attuazione del Piano dell’offerta

formativa. Nel corso dell’anno scolastico, avrà incontri con i responsabili dei progetti inseriti nel Piano

per verificare lo stato di attuazione dei progetti, affrontare problemi e difficoltà, pianificare le fasi

successive del lavoro ed operare una verifica finale ed elabora il rapporto di autovalutazione d’Istituto.

Il gruppo di lavoro per la valutazione interna ed esterna, unitamente al gruppo per la gestione del Piano

dell’offerta formativa (articolazione interna del Collegio dei Docenti), provvederà alle seguenti attività

di monitoraggio:

o redazione di questionari per la valutazione dell’attuazione del Piano da somministrare ad alunni,

genitori e personale della scuola al termine dell’anno scolastico;

o redazione di questionari specifici da somministrare agli alunni a conclusione dei singoli progetti;

o redazione di un questionario relativo all’orientamento scolastico;

o organizzazione della distribuzione e della raccolta dei questionari;

81

o tabulazione e visualizzazione grafica dei risultati;

o distribuzione di una scheda-modello per monitoraggio periodico dell’attuazione dei progetti e delle

attività interdisciplinari e analisi della stessa dopo la compilazione da parte dei responsabili dei

progetti;

o questionario per la rilevazione dei bisogni formativi;

o questionario per la valutazione dei corsi di aggiornamento effettuati;

o individuazione e presentazione di eventuali altri strumenti valutativi.

I Consigli di classe, Interclasse e Intersezione verificheranno nelle riunioni periodiche lo stato di

attuazione del Piano per quanto li concerne. Il Collegio dei Docenti effettuerà valutazioni collegiali

sull’attuazione del Piano. I genitori e gli alunni saranno coinvolti con la compilazione dei questionari di

cui si è già detto, che prevedono anche risposte aperte e spazi per l'indicazione di bisogni e proposte per

il Piano del successivo anno scolastico. I questionari sono impostati sull’individuazione di indicatori di

difficoltà in vista del successivo monitoraggio finalizzato a:

o Individuare gli aspetti da migliorare, sviluppare o recuperare.

o Valutare i risultati dell’azione educativa e didattica dell’Istituto.

o Acquisire disponibilità concrete dei soggetti alla partecipazione e all’elaborazione del POF e alla

collaborazione nella sua realizzazione.

VALUTAZIONE E AUTOANALISI Per una valutazione complessiva del processo di insegnamento-apprendimento degli alunni e della

qualità dell’offerta formativa , ci si avvarrà delle direttive che prevedono l’effettuazione di verifiche

periodiche, affidate all’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (INVALSI),

mediante l’utilizzo di test somministrati in un’unica data. All’interno della realizzazione del P.O.F.

l’autoanalisi si colloca al vertice dei problemi di gestione-supervisione del sistema scuola, ed è intesa

come motore-supporto del cambiamento-miglioramento dell’organizzazione scolastica. Nel nostro

Istituto la funzione fondamentale della valutazione si identifica con una attenta analisi del processo di

natura eminentemente regolativa di “eventi”, messi in relazione: politiche scolastiche, decisioni

programmate e coerenti, interventi operativi. I parametri a cui si farà riferimento per valutare il livello di

efficienza- efficacia del P.O.F. saranno i seguenti:

o livello di partecipazione degli alunni alle varie attività curricolari ed extracurricolari

o gli elementi di conoscenza acquisiti durante i processi di verifica-valutazione degli alunni e del

sistema scuola

o livello di partecipazione dei genitori

o funzionalità dell’orario, delle attrezzature e degli spazi

o rispetto delle scadenze, tempestività e chiarezza delle decisioni a livello collegiale, modulare,

individuale

o rapporti con le famiglie

o analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e i risultati raggiunti.

Il Piano viene controllato e aggiornato anche in relazione ad una periodica valutazione degli esiti

formativi realizzata mediante strumenti diversificati:

autoanalisi dei diversi team docenti impegnati nelle attività

analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti da svolgersi in sede di

collegio docenti e di consiglio di Circolo per gli aspetti di rispettiva competenza

questionari rivolti agli alunni e alle famiglie per verificare l’accettazione dell’organizzazione

didattica

incontro con esperti allo scopo di controllare e regolare i processi in atto

esiti delle indagini condotte dall’INVALSI nell’ambito delle rilevazioni nazionali sul sistema di

istruzione.

I risultati complessivi della valutazione saranno comunicati ai soggetti esterni coinvolti nelle attività

scolastiche quale momento di rendicontazione degli investimenti realizzati in termini di risorse e servizi

nella scuola.

82

CAPITOLO VII

ATTIVITA’ E SERVIZI A SOSTEGNO DELLO STUDENTE

ATTIVITÀ DI SOSTEGNO, RECUPERO E PREVENZIONE DEL DEBITO SCOLASTICO

L’Istituto Omnicomprensivo assume il recupero e la prevenzione dei debiti formativi come elementi

ordinari e permanenti della propria attività, secondo quanto indicato dal D.M. n. 80 del 3 ottobre 2007 e

dalla O.M. n. 92 del 5 novembre 2007. Pertanto già nelle fasi iniziali dell’anno scolastico i singoli

docenti organizzano e realizzano interventi di sostegno allo scopo di prevenire l’insuccesso scolastico.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Nella scuola secondaria di primo grado le attività di recupero hanno lo scopo fondamentale di prevenire

l’insuccesso scolastico e perciò vanno realizzate in ogni periodo dell’anno a cominciare dalle fasi

iniziali, pertanto i docenti avranno cura di effettuare già nei primi giorni di lezione un’approfondita

analisi delle situazioni di svantaggio nelle proprie discipline; in base alle esigenze riscontrate,

definiranno, in itinere e all’interno di ciascun segmento educativo, gli interventi di recupero più

adeguati.

SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO

Ogni docente, nell’ambito della propria disciplina, in base alle esigenze riscontrate, definirà, in itinere e

all’interno di ciascun segmento educativo, gli eventuali interventi di consolidamento, potenziamento e

sviluppo più adeguati. Subito dopo la consegna alle famiglie della prima scheda di rilevazione

intermedia dei livelli di apprendimento (a metà di novembre) potrebbero essere istituiti sportelli

didattici relativi a tutte le discipline nelle quali uno o più alunni abbiano manifestato carenze, ritardi,

problemi di apprendimento. Il docente che terrà il c.d. sportello didattico nel corso del primo

quadrimestre terrà aggiornato l’apposito registro nel quale annoterà la presenza degli alunni e l’attività

svolta; al termine dell’intervento redigerà una relazione conclusiva con una valutazione dell’intervento

didattico e formulerà giudizi sui risultati conseguiti da ogni studente.

In sede di scrutinio del primo quadrimestre, il consiglio di classe provvederà a definire le modalità di

intervento del recupero (corsi di recupero, assistenza allo studio individuale, utilizzo della quota del

20% dell’orario curricolare), che sarà attivato, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, in

tutte le materie che presentino alunni classificati con votazione inferiore alla sufficienza. Di detti

interventi il consiglio di classe stabilirà i contenuti, i modelli didattico-metodologici, le forme di

verifica, i criteri di valutazione, la durata, la data della verifica e le modalità di comunicazione alle

famiglie.

Nei corsi di recupero il gruppo deve essere costituito da minimo 4 alunni e massimo 10 con una

tolleranza fino al 50% degli alunni della classe, in quanto l’intervento deve essere il più possibile

individualizzato e deve consentire l’utilizzo di metodologie didattiche diverse.

Nel caso che il numero degli alunni con debito formativo superasse il 50% dell’intera classe, il recupero

avverrà nelle ore curricolari, trattandosi di problemi che coinvolgono la maggioranza della classe.

Il docente che terrà il corso di recupero manterrà aggiornato l’apposito registro nel quale annoterà la

presenza degli alunni e l’attività svolta; subito dopo l’effettuazione delle prove di verifica ne

comunicherà gli esiti al Dirigente scolastico e, su delega di quest’ultimo, ne informerà le famiglie.

Nell’eventualità che gli interventi di recupero siano realizzati utilizzando in tutto o in parte la quota del

20% prevista dal D.M. n. 47 del 13 giugno 2006 i consigli di classe organizzeranno,

contemporaneamente, approfondimenti per gli studenti che non necessitano di interventi finalizzati al

recupero. I corsi di recupero potranno essere organizzati anche per classi parallele, nel rispetto delle

modalità previste dall’art. 2, c. 8, della O.M. n. 92 del 5 novembre 2007.

Dopo la conclusione degli interventi di cui sopra, saranno istituiti sportelli didattici per gli studenti che

non siano ancora riusciti a colmare i debiti e per quelli che, pur risultando sufficienti al termine del

primo quadrimestre, abbiano successivamente manifestato carenze, ritardi, problemi di apprendimento.

A conclusione di questi ulteriori interventi sarà effettuata una seconda prova di verifica.

83

In caso i debiti non risultassero ancora colmati, sarà cura dello studente, prima dello scrutinio finale,

recuperare il ritardo e chiedere al docente della disciplina una terza ed ultima prova di verifica.

In sede di scrutinio finale, per gli alunni che presentano insufficienze in numero inferiore a quelle

definite nel paragrafo “Scrutini finali”, il consiglio di classe rinvierà la formulazione del giudizio finale

e predisporrà corsi di recupero definendo le procedure in tutte le articolazioni indicate per i corsi di

recupero di fine primo quadrimestre. Il consiglio di classe informerà, su quanto deliberato, le famiglie

degli alunni interessati, mettendole altresì al corrente di quanto stabilito dall’art. 8 della O.M. n. 92 del

5 novembre 2007, cui si fa integrale riferimento. Il recupero, considerato come parte integrante del

processo formativo, viene realizzato anche all’interno della programmazione ordinaria nelle forme della

personalizzazione e della diversificazione degli interventi didattici:

in itinere, nell’ambito dell’attività didattica della mattina:

gruppi di aiuto reciproco organizzati nell’ambito della classe su compiti ben

definiti;

unità didattiche di rinforzo con il docente della classe.

classi parallele: corsi con alunni appartenenti a sezioni diverse.

SOSTEGNO E INTEGRAZIONE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI,

ALUNNI CON DSA O BES Non vi sono barriere architettoniche che limitano l’accesso e la frequenza a tutti gli spazi della scuola.

Ascensore, accessi ampi e servizi igienici adeguati sono la garanzia affinché tutti gli ambienti possano

essere fruiti dai ragazzi diversamente abili.

L’alta informatizzazione dei laboratori e la presenza in ogni aula di personal computer permettono ai

ragazzi di avere a disposizione le tecnologie avanzate per una didattica appropriata alle diverse

esigenze.

La scuola utilizza ormai da anni insegnanti specializzati nelle varie tipologie di handicap che operano

per una reale integrazione didattica ed educativa.

INTEGRAZIONE E INCLUSIONE Molte iniziative sono state attuate in risposta ai diversi bisogni educativi e alle richieste che le nuove

generazioni propongono progressivamente e costantemente. Ritiene, pertanto, importante valorizzare il

patrimonio di esperienze sperimentate e documentate in questo campo per continuare a mantenere alto il

livello di attenzione e di interesse verso la ricerca e lo sviluppo inclusivo di nuove proposte educative,

decisionali e organizzative rivolte agli alunni con BES.

Per realizzare la cultura dell’inclusione, l’Istituto ha esaminato le principali normative di riferimento

(Legge 104/92, 170/2010, C.M. n.8/2013, Direttiva 27/12/2012, C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, nota prot.

1551 del 27 giugno 2013, Nota prot. 2563 del 22 novembre 2013 ) e ha redatto il Piano Annuale per

l’Inclusività (P.A.I.) come momento di riflessione di tutta la comunità educante, per dare risposte

adeguate alle esigenze degli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

Con la sigla BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali portati da tutti quegli alunni che

presentano difficoltà richiedenti interventi individualizzati non obbligatoriamente supportati da una

diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferiti a situazioni di difficoltà tali da far prefigurare un

intervento mirato e personalizzato. Il panorama dei bisogni è molto ampio, non si riferisce solo a cause

specifiche, la loro natura non è stabile nel tempo poiché possono venire meno o essere superati. Si può

trattare di svantaggio sociale e culturale, di disturbi specifici di apprendimento e/o di disturbi evolutivi

specifici, di difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché

appartenenti a culture diverse. Le linee di intervento vengono declinate in ordine alle diverse tipologie.

L’insieme dei provvedimenti adottati chiarisce come la presa in carico dei BES debba essere al centro

dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.

( PAI Allegato)

84

CAPITOLO VIII

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA

L’istituto organizza, all’inizio di ogni anno scolastico, una serie di attività di accoglienza con le quali gli

insegnanti delle classi prime aiutano i nuovi studenti a:

inserirsi nell’Istituto, conoscere gli spazi e le figure scolastiche;

apprendere le regole di comportamento;

conoscere il corso di studi scelto, i metodi e gli strumenti di insegnamento.

Nei primi giorni dell’anno i ragazzi vengono impegnati in una serie di attività che favoriscono la

conoscenza reciproca tra studenti della stessa classe e tra studenti e docenti.

ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE

L’orientamento scolastico, svolto nell’arco dell’intero triennio della Scuola Secondaria di primo grado,

e nelle classi quarte e quinte della secondaria di secondo grado ha una centralità nell'azione educativa e

didattica dell'Istituto, in quanto favorisce l’iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo e lo pone in

condizioni di conquistare la propria identità di fronte al contesto sociale tramite un processo formativo

continuo, cui debbono concorrere unitariamente le varie strutture scolastiche e i vari aspetti

dell’educazione. Orientare significa:

o costruire la propria identità;

o aiutare il ragazzo ad essere consapevole delle sue attitudini, delle sue possibilità, dei suoi limiti e

condizionamenti;

o mettere in grado il ragazzo di operare correttamente le proprie scelte, delineando il proprio

progetto di vita;

o informare sulle varie alternative che il mondo del lavoro e della scuola oggi offrono;

o offrire ai genitori contributi, quali elementi utili per la conoscenza dei figli, nelle loro potenzialità

ed interessi.

In ottemperanza al D.M. del 9 agosto 1999, n. 323, art 3, comma 2, tutti gli insegnanti concorreranno,

dunque, a potenziare le valenze orientative delle discipline e le iniziative volte ad aiutare gli alunni a

renderli consapevoli delle loro attitudini e delle loro possibilità e a favorire le scelte future. Saranno

promosse iniziative di informazione sulle prospettive occupazionali, a sostegno delle scelte, e si

attiveranno i necessari rapporti con i genitori per coinvolgerli nel processo di orientamento. Per

raggiungere i propri obiettivi la scuola propone:

o Predisposizione di attività per migliorare la comunicazione dei ragazzi e per stimolare la loro

curiosità sul mondo delle professioni

o Ricerca e descrizione della realtà produttiva del territorio

o Attività atte ad organizzare, migliorare il metodo di studio

o Guida alla compilazione di un curricolo personale

o Visite guidate a scuole e ad ambienti di lavoro

o Incontri con operatori scolastici e studenti delle scuole superiori del territorio e con figure

professionali

o Redazione di profili professionali e conoscenza del mercato del lavoro

o Test attitudinali specifici e questionari

o Laboratori di orientamento con le scuole superiori del territorio.

Il nostro Istituto ha messo in atto, a tale riguardo, un progetto che viene integralmente riportato in una

scheda allegata.

85

AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE

L’Istituto omnicomprensivo, anche sulla base del Rav e del Piano di miglioramento, prevede di

effettuare, nel corso dell’anno scolastico 2015-2016, i seguenti corsi di formazione e aggiornamento:

o Partecipazione a corsi di formazione esterni;

o Progetti di formazione e aggiornamento in rete sulla valutazione;

o Corso di formazione sulla didattica delle discipline, con particolare riferimento alla matematica e

alla storia;

o Corso di formazione base sull’utilizzo della LIM

o Corso per il personale ATA per la de materializzazione degli uffici

o Corso per il conseguimento della patente europea del computer ECDL base

Si rinvia al Piano di Formazione

AREA PROGETTI

L’Istituto elabora annualmente una serie di progetti. Parte di essi è rivolta a tutti gli studenti. Un’altra

parte riguarda solo gli studenti delle classi i cui consigli hanno aderito ai progetti stessi. Alcuni progetti,

infine, si rivolgono a tutto il territorio. L’insieme dei progetti è riportata in allegato al presente

documento.

PROGETTI ORGANICO POTENZIATO

La legge 107/15 ha introdotto la dotazione organica finalizzata alla piena attuazione dell’autonomia scolastica. Di

conseguenza, nel nostro Istituto, sono state individuate delle aree di intervento per il potenziamento dell’offerta

formativa, quindi sono stati individuati i campi di potenziamento e ne sono scaturiti i seguenti PROGETTI

(ALLEGATI “PROGETTI ORGANICO POTENZIATO”):

PRIMO CICLO

3 - POTENZIAMENTO

SCIENTIFICO

OPERATIVA…MENTE

POTENZIAMENTO

ARTISTICO MUSICALE

ARTISTI FRA SUONO E

MUSICA

SECONDARIA I GRADO

3 - POTENZIAMENTO

SCIENTIFICO

MATEMATICAMENTE

2 - POTENZIAMENTO

LINGUISTICO

VERSO L’EUROPA

SECONDARIA II GRADO

7- Potenziamento laboratoriale-

LAB INFORMATICO

INFORMA-AZIONE 3.0

7- Potenziamento laboratoriale-

LAB SCIENTIFICO

LABORATORIO SCIENTIFICO

2- POTENZIAMENTO

LINGUISTICO

CLIL

86

PROGETTI ATTUATI NELLE SINGOLE SCUOLE

N. Progetti Classi coinvolte Docente

responsabile

SCUOLA DELL’INFANZIA

SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA MONTE SAN SILVESTRO

1 Accoglienza Tutte Tutti gli insegnanti

di classe

2 “Scuola blu: il fiume fonte di vita” Tutte BOMBA

3 “Io e te, insieme per…” Tutte Bomba

4 “Zumba kids” Tutte D’Alonzo Maria Elena

Esperto esterno: Carafa

Simona

5 “Gioco – Sport” minibasket Tutte Carozza

6 Scuola in movimento 1^ A – 1^B -2^ Sulpizio

7 I valori scendono in campo 3^ A – 3^ B

8 Accoglienza alunni stranieri 3^ A – 3^ B Di Fazio Carmelina,

D’Alonzo Maria Elena

9 Lettura Tutte Tutti gli insegnanti

di classe

SCUOLA PRIMARIA RIONE SANTA MARIA

1 Libri da ascoltare e da leggere 2^ A – 2^ B Liberatore Maria Pia

2 “Fiabe e favole classiche” 1^ A Di Nanno Elisabetta

Esperto esterno:

Gargarella Elio, Rucci

Nadia

3 “Saranno lettori” 5^ A – 5^ B Tobianchi Anna

1 Accoglienza “A scuola tutti insieme” Tutte Vincenti Amalia

2 “La strada vista da me” Tutti i bambini di 5 anni

frequentanti la Scuola

dell’Infanzia

Carbonetti Liliana

3 Musicoterapia Tutti i plessi tranne quello di

Rione Meridionale Tumini Domenica

(esperto esterno)

4 “English is funny” Tutti i bambini di 5 anni

frequentanti la Scuola

dell’Infanzia

Di Mele

5 “Emozioni in gioco” Tutte Pesce Maria Istria,

D’Ippolito Daniela,

Piergiovanni Rosalina,

Sciubba Maria Rosaria,

Tucci Domenica

87

4 “La lezione vien mangiando” Terze Giarrocco Ida

5 “Per un mondo migliore” 3^ A – 4^ A Giarrocco Ida

Docenti esterni: Zizi

Antonio

6 “Io e il territorio: leggo, conosco,

rappresento”

2^A – 2^ B Pellicciotti Maria

Cristina

SCUOLA PRIMARIA PIANA LA FARA

1 “Un sorso tira l’altro” Tutte Di Francesco

Assunta

SCUOLA PRIMARIA ATESSA CAPOLUOGO

1 Giornalino di plesso “La Gazzetta del

Grembiule”

Tutte Castellano Maria

Grazia

2 “A Scuola senza zaino” per una scuola

comunità

Tutte Travaglini Maria

3 La lezione vien mangiando 3^ A – 3^ B Angelucci Maria

4 In classe con l’arte 4^ A Moretta Anita

Esperto esterno: Flocco

Graziella

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – ATESSA 1 Accoglienza Tutte Tucci Rosanna

2 Orientamento Classi terze Iachini Sara

3 Progetto Lettura Tutte Tucci Rosanna

4 “Ragazzi in musica” Tutte Zizi Antonio

5 Progetto “Neve” Classi prime e seconde Cocco Pinelli - Zizi

6 Progetto Solidarietà “Tante gocce …” Tutte Grappasonno Rita

7 Corso di lingua latina Terze Ciccarelli Elena

8 La matematica in gioco Tutte Tano Paola

9 Giochi Sportivi Studenteschi Classi seconde e terze Cocco Pinelli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – MONTEMARCONE

1 Accoglienza Tutte Tucci Rosanna

2 Orientamento Classi terze Iachini Sara

3 Progetto Lettura Tutte Tucci Rosanna

4 Giochi sportivi studenteschi Classi seconde e terze Cocco Pinelli

Antonio

5 La matematica in gioco Tutte Tano Paola

88

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO – ATESSA

6 Progetto “Neve” Classi prime e seconde Cocco Pinelli - Zizi

7 Corso di lingua latina Terze Iachini Sara

8 Progetto Solidarietà “Tante gocce …” Tutte Grappasonno Rita

1 ECDL Patente Europea Del computer Alunni, personale docente ed

ATA dell’Istituto e corsisti

esterni

Il D.S. Prof.ssa Carta

Rosina

2 Corso PET e FIRST (Preliminary

English Test)

Tutte Fidelibus Adele

3 Orientamento (in “entrata” e in

“uscita”)

Alunni, genitori e insegnanti

delle classi terze delle scuole

secondarie di primo grado;

alunni delle classi terze,

quarte e quinte delle scuole

secondarie di secondo grado.

Carunchio Maria Lucia

Cinquina Maria Pia

Fidelibus Adele

Musacchio Maria Luisa

4 Visite guidate e viaggi d’istruzione Tutti gli alunni dell’Istituto Castelfranco Pia

5 Centro Sportivo Scolastico Tutti gli alunni dell’Istituto Di Biase Lucia

6 Solidarietà Tutti gli alunni dell’Istituto De Grandis Carmela

7 Legalità Tutte le classi Carunchio Maria

Lucia

8 Quotidiano in classe 2° ITE; 3°A/B ITE; 4° A e 4°

B ITE; 4°ALS/LSA; 5°ALS

Carunchio Maria

Lucia

9 Olimpiadi della matematica Studenti del Liceo scientifico

e delle scienze applicate

De Luca Roberta

10 Adolescenza a rischio? No, grazie Classi prime, seconde e terze

dell’Istituto

De Simone Fiorella

11 Intercultura e integrazione Classi dell’Istituto Talone Graziella

Lisanti Rosa Maria

12 Intercultura Studenti che frequentano un

anno all’estero

Di Pretoro Maria

Rita

Fidelibus Adele

13 Stage alternanza scuola - lavoro

destinato ad alunni diversamente abili

Alunni diversamente abili

dell’Istituto

Iacovelli Francesco

14 Educazione finanziaria “Banking

game”

4°A/B ITE Carunchio Maria

Lucia

15 Servizio Biblioteca D’Istituto Alunni e docenti dell’Istituto Picciotti Anna

16 Sportello di Ascolto CIC Alunni dell’Istituto Guglielmi Fulvio

17 Progetto CLIL Classi VA ITE

Classe VA - VB Liceo

Scientifico

Lisanti Rosa Maria e

Polidori Concetta

Fidelibus Adele

89

PROGETTI VERTICALI

18 Stappiamo e raccogliamo con l’AIRC Tutte le classi dell’Istituto De Simone Fiorella

19 Progetto Neve Alunni delle classi prime e

seconde dell’Istituto

Cocco Pinelli

Zizi Antonio

Di Biase Lucia

20 Genius/ Genius + Success Per le sole eccellenze delle

classi III e IV dell’Istituto

Il D.S. Prof.ssa Carta

Rosina

21 Alternanza Scuola Lavoro Classi III e IV dell’intero

Istituto

De Luca Roberta

Talone Graziella

Pachioli Vincenzo

1 Visite guidate e viaggi di istruzione Tutte Sulpizio - Castelfranco

2 Educazione stradale Tutte Petrullo

3 Scuola a domicilio Alunni che non possono

frequentare

Dirigente Scolastico

4 Continuità educativa Classi ponte Travaglini – Angelucci

5 Educazione alla legalità Tutte le classi Referenti di plesso e

Coordinatori di classe

6 Scuola Sicura Tutte le classi Referente della Sicurezza

7 Progetto neve Secondaria di primo e

secondo grado (classi prime

e seconde)

Zizi – Cocco Pinelli – Di

Biase

VISITE GUIDATE

SCUOLA E PLESSO CLASSI LOCALITA’ DATA

EFFETTUAZIONE

Scuola dell’Infanzia

SAN LUCA 3/4 anni

5 anni

Lanciano: le Caltapie:

centro creativo delle arti

16 maggio 2016

18 maggio 2016

RIONE MERIDIONALE 5 anni Oasi di Serranella 18 maggio 2016

FONTE CICALA 5 anni Oasi di Serranella 18 maggio 2016

Scuola Primaria

CAPOLUOGO

MONTE SAN

SILVESTRO

VA/VB

VA/VB

Napoli, San Gregorio

Armeno, Napoli sotterranea

Fine novembre/inizi

dicembre 2015

MONTE SAN

SILVESTRO

IIIA – IIIB

Lanciano: polo museale 15 marzo 2016

MONTE SAN

SILVESTRO

IVA-IVB Lanciano: polo museale 27 aprile 2016

90

MONTE SAN

SILVESTRO

IVA-IVB-

VA-VB

Fiume Sinello 3 maggio 2016

CAPOLUOGO

MONTE SAN

SILVESTRO

VA/VB

VA/VB Caserta: reggia e seterie di

San Leucio

Inizi aprile 2016

PIANA LA FARA II – III – IV-

V

Pescara: museo delle genti

d’Abruzzo

Marzo 2016

PIANA LA FARA III –IV-V Bomba: diga e bacino

artificiale

aprile 2016

PIANA LA FARA Tutto il plesso Pescasseroli: Parco

nazionale d’Abruzzo

aprile 2016

PIANA LA

FARA/MONTE SAN

SILVESTRO

Tutte le classi

III

Atessa: parcheggio

multipiano

maggio 2016

PIANA LA FARA

RIONE SANTA MARIA

V

VA-VB

Roma: centro storico,

palazzo Montecitorio

6 maggio 2016

RIONE SANTA MARIA IA - IB Tornareccio: Fattoria

Didattica Finocchio

18 novembre 2015

RIONE SANTA MARIA IIA - IIB Termoli: caseificio Del

Giudice

fine novembre 2015

RIONE SANTA MARIA IIA-IIB Bomba: museo etnografico prima settimana di

maggio 2016

RIONE SANTA MARIA III - IV Montedimezzo Vastogirardi

(IS): riserva naturale

4 maggio 2016

RIONE SANTA MARIA VA - VB Chieti: Museo La Civitella 30 marzo 2016

RIONE SANTA MARIA

VA - VB Atessa: teatro comunale 27 maggio 2016

RIONE SANTA MARIA III-IV Atessa: teatro capoluogo 1 giugno 2016

CAPOLUOGO IA/B IIA/B

IIIA/B IVA

VA/B

Fara San Martino aprile/maggio 2016

CAPOLUOGO IIIA-IIIB Tornareccio: Monte Pallano Aprile/maggio 2016

CAPOLUOGO IIA- IIB Rocca San Giovanni: zoo

safari

Aprile/maggio 2016

Scuola Secondaria di primo grado

SCUOLA CLASSI LOCALITA’ DATA

EFFETTUAZIONE

ATESSA IA/IB/IC Parco Nazionale

d’Abruzzo, Lazio e Molise

16 aprile 2016

Durata: 1 giorno

ATESSA IIA/IIB/IIC/

IID

Roma: Cinecittà 23 aprile 2016

Durata: 1 giorno

ATESSA/

MONTEMARCONE

IIIA/IIIB/III

C

Trento Lavarone Rovereto

e Verona lago di Garda

Dal 14 aprile 2015 al

18 aprile 2015

91

Scuola Secondaria di Secondo grado

IIIA/B

MONTEMARCONE IA/IB/IIA Urbino: centro storico e

Museo del Bali

16 aprile 2016

Visite guidate del la scuola secondaria di primo grado

MONTEMARCONE IA-IB Collemeluccio parco

naturale

Da definire

MONTEMARCONE IIA-IIB Pastificio De Cecco Del

Verde

Da definire

MONTEMARCONE IIIA-IIIB Centrale idroelettrica di

Altino e diga di Bomba

Da definire

MONTEMARCONE IIIA/IIIB Polo Spaventa Da definire

USCITA DIDATTICA

SCUOLA CLASSI LOCALITA’ DATA

EFFETTUAZIONE

Liceo Scientifico 5°A- 5°B Monaco Seconda metà di aprile;

6 giorni con 5

pernottamenti

Liceo Scientifico 4°A Torino Prima metà di aprile;

4 giorni con 3

pernottamenti

Scienze Applicate 4°A Torino Prima metà di aprile;

4 giorni con 3

pernottamenti

Liceo Scientifico 3°A

Torino Prima metà di aprile;

4 giorni con 3

pernottamenti

ITE 4° B Torino Prima metà di aprile;

4 giorni con 3

pernottamenti

Scienze Applicate 1°A Matera e Altamura Prima metà di marzo; 1

giorno

Liceo Scientifico 1°A Matera e Altamura Prima metà di marzo; 1

giorno

ITE 1°A Matera e Altamura Prima metà di marzo; 1

giorno

IPSS 1°A Matera e Altamura Prima metà di marzo; 1

giorno

IPSS 2°A Matera e Altamura Prima metà di marzo; 1

92

giorno

Visite guidate del la scuola secondaria di secondo grado

IPSS 1°A Visita al Parco

archeologico e

naturalistico di Monte

Pallano

Maggio

Scienze Applicate 1°A Visita al Parco

archeologico e

naturalistico di Monte

Pallano

Maggio

ITE 1°A Visita al Parco

archeologico e

naturalistico di Monte

Pallano

Maggio

93

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Per la migliore realizzazione del servizio educativo, ogni istituzione scolastica è dotata di una

Struttura.Organizzativa al fine di garantire ai cittadini il diritto all'istruzione sancito dalla Costituzione.

Nella scuola operano: il Dirigente Scolastico, con compiti di Direzione e Coordinamento di tutte le

attività d’Istituto, affiancato dai Docenti Collaboratori, con il compito di coadiuvare il Dirigente nella

gestione e organizzazione dell’Istituto; il Direttore Amministrativo, con compiti di coordinamento dei

servizi generali ed amministrativo - contabili.

AREA DOCENTE Nel rispetto delle norme costituzionali e degli ordinamenti della scuola stabiliti dalle leggi dello Stato,

ai docenti è garantita la libertà d'insegnamento. L'esercizio di tale libertà è inteso a promuovere la piena

formazione della personalità degli alunni e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno di essi, nel rispetto

della coscienza morale e civile degli alunni stessi.

La funzione docente si fonda sull'autonomia culturale e professionale e si esplica nelle attività

individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio.

I docenti, elaborano, attuano e verificano, relativamente agli aspetti pedagogico - didattici, il piano

dell'offerta formativa, adattandone l'articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo

conto del contesto socio-economico di riferimento.

I docenti sono impegnati nelle attività curricolari di insegnamento per l'orario di cattedra e sono tenuti

alle attività di programmazione, di progettazione, di preparazione e correzione delle prove, ai rapporti

individuali con le famiglie. I docenti devono, altresì, essere disponibili per attività didattiche integrative

e per il supporto educativo e formativo ai giovani.

L'orario di servizio dei docenti è quello stabilito dal C.C.N.L.; inoltre il docente è tenuto a trovarsi in

aula 5 minuti prima dell'inizio della prima ora di lezione e ad assistere all’uscita degli alunni.

COLLEGIO DEI DOCENTI Organo collegiale responsabile dell'impostazione didattico - educativa, in rapporto alle particolari

esigenze dell'istituzione scolastica e in armonia con le decisioni del Consiglio d’Istituto

Il Collegio dei docenti è la sede istituzionale per:

l'elaborazione del Piano dell'offerta formativa (POF);

le deliberazioni su: programmazione educativa, adeguamento dei programmi d'insegnamento

alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare, iniziative per il sostegno

di alunni diversamente abili e di figli di lavoratori stranieri;

la scansione temporale ai fini della valutazione degli alunni;

l'adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di interclasse o di classe e scelta dei sussidi

didattici;

l'approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole;

la valutazione periodica dell'andamento complessivo dell'azione didattica;

le proposte per la formazione delle classi, assegnazione dei docenti e orario di lezioni;

lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, in

collaborazione con gli specialisti;

i pareri su iniziative per l'educazione alla salute e all’ambiente;

l'elezione dei propri rappresentanti nel consiglio di istituto;

l'elezione dei docenti che compongono il comitato per la valutazione del servizio degli

insegnanti;

l'identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al POF.

94

COLLEGIO DOCENTI

Preside Prof.ssa Carta Rosina Dirigente scolastico

Antonimi Antonio, Carbonetti Liliana, De Francesco Maria Assunta, Di

Camillo Laura, Di Guglielmo Miranda, Di Pomponio Antonella,

D’Ippolito Daniela, Fattore Chiara Gemma, Felice Anna Maria,

Finocchio Ivana, Iezzi Paola, La Penna Maria, Liberatore Anna,

Lombardi Maria, Nicolucci Isabella, Pesce Maria Istria, Piergiovanni

Rosalina, Pinnella Carla, Renzi Antonella, Sciubba Maria Rosaria, Tano

Maria Rita, Tucci Domenica, Vincenti Amalia, Zinni Antonella

Docenti Infanzia

Angelucci Maria, Arrizza Maria, Medoro Anna Maria, Bomba Filomena, Carozza Giuseppina, Castellano Maria Grazia, Cislaghi Anna Maria, Cocchini Giovanna, Coia Rita, D’Alonzo Maria Elena, D’Auria Teresa, De Cesare Nicoletta, De Iuliis Teodora, Di Fazio Carmelina, Di Francesco Assunta, Di Giuseppe Piera, Di Nanno Elisabetta, Di Natale Serena, Di Nella Maria Rosa, Di Paolo Massimo, Di Pasquale Ida, Di Santo Lidia, Di Toro Filomena, Franceschini Ines, Giarrocco Ida, Giarrocco Nicolina, Giuliani Manuela, Liberatore Maria Pia, Mariotti Maura, Di Castelnuovo Laura, Pellicciotti Maria Cristina, Petrullo Rossi Giovanna, Piaggione Paola, Rainaldi Maria Cristina, Ranalli Fiorina, Ranalli Paola, Rosato Carla, Sabatano Elena, Sulpizio Camilla Antonietta, Tenaglia Maria Elena, Tobianchi Anna Maria, Travaglini Maria, Vannelli Maria Donata, Varrenti Manuela, D’Eramo Giuseppina, Antenucci Francesca, Di Fabio Lorenza, Tosches Elena, Di Gaetano Maria, Cavorso Maria Antonietta, De Laurentiis Maria Domenica, Finocchio Lisa, Racciatti Gesmina, Sabatini Francesca, Scaccia Sara

Docenti Primaria

Cecco D’Ortona Felicetta, Ciccarelli Elena, Cirigliano Alessandro,

Cocco Pinelli Antonio, D’Amato Ermelinda, Di Giulio Katia, Di Iorio

Vincenzo, Gallucci Mery, Gamberale Anna Maria, Giangiulio Angela

Anna, Grappasonno Rita, Iachini Sara, Impicciatore Silvana, Leone

Maria Grazia, Lizzi Ersilia, Lolli Layla, Menna Maria Domenica,

Montefalcone Clara, Pantaleone Mirella, Pasquini Rosanna, Pili

Claudia, Rucci Anna, Tano Paola, Tano Sara, Tozzi Raffaella, Tucci

Rosanna, Tullio Angela, Tullio Lorenzo, Vitelli Guido, Zizi Antonio,

Polidoro Mario Antonio, D’Orazio Chiara, Cimini Angela, Paciocco

Raffaella, Bruno Luisella, Di Rocco Gabriella, Scrocco Elisa Felicita,

Barducci Carolina, Falasca Catia, Mosca Antonio

Docenti secondaria primo

grado

Cardano Antonella, Carunchio Maria Lucia, Castelfranco Pia, Cericola

Marilena, Cinquina Maria Pia, D’alessandro Nicola, D’andreamatteo

Denise, D’Antonio Belinda, D’Antonio Raffaello, De Felice Angela, De

Grandis Carmela, De Luca Roberta, De Palma Nicoletta, De Simone

Fiorella, Di Biase Lucia, Di Pretoro Maria Rita, D’Orazio Paola, Falorio

Elisabetta, Fidelibus Adele, Guglielmi Fulvio, Iacovelli Francesco,

Lisanti Rosa Maria, Marcolongo Valentina, Menna Mariangela,

Musacchio Maria Luisa, Ognissanti Soccorsa, Pellicciotta Elena, Pesci

Carla, Picciotti Anna, Polidori Concetta, Rosati Giampaolo, Ruffo Tarzia,

Salvatore Cinzia, Sarcina Alessia, Talone Graziella, Verna Barbara, Di

Fazio Rita. Capestrano Maria Grazia, D’ercole Patrizio, Fianchetti

Innocenzo, Gheno Rossana, Orioli Stefano, Pachioli Vincenzo, Rossi

Franca Anna e Ursi Lucia.

Docenti secondaria di

secondo grado

95

CONSIGLIO DI CLASSE

Il Consiglio di classe è l’organo collegiale che elabora la programmazione educativa e didattica della

classe

e ne verifica l’attuazione in sintonia con le linee del Piano dell’offerta formativa. E' composto da tutti i

docenti della classe e da due rappresentanti degli alunni e dei genitori, eletti annualmente. E’ la sede

per: formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di

sperimentazione;

realizzare il coordinamento didattico ed i rapporti interdisciplinari;

adottare provvedimenti disciplinari a carico degli alunni;

agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni;

compiere la valutazione periodica e finale degli alunni con la sola presenza dei docenti;

pronunciarsi su ogni altro argomento attribuito dalle leggi o dai regolamenti alla sua

competenza. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente nomina i coordinatori e i segretari dei rispettivi Consigli di

classe a soprintendere a tutte le attività delegate al suddetto organo collegiale.

Compiti del coordinatore:

coordinamento di tutte le attività della classe;

conduzione dei consigli di classe su delega del Dirigente Scolastico;

cura della elaborazione della programmazione annuale in sede di Consiglio di

classe;

cura della stesura del documento di presentazione agli esami per le classi quinte;

gestione del rapporto con i genitori degli alunni della classe.

COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI.

Il Comitato di valutazione sarà composto secondo quanto indicato nella L.107/2015.

Scheda n. 6

ORGANISMI GESTIONALI, DECISIONALI E DI CONTROLLO

Per gli Omnicomprensivi non è previsto il Consiglio d’Istituto.

Viene nominato il Commissario straordinario ad acta, individuato per l’anno scolastico 2015/2016 nella

persona della Dottoressa Costanza Cavaliere, Dirigente Scolastico presso l’Istituto Superiore “Algeri

Marino” di Casoli.

96

AREA DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI

C. C. N. L. 26/05/99 e Contratto Integrativo Nazionale del 31/08/99

Direttore dei servizi generali ed amministrativi.

Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con

autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo

funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli

obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze.

Organizza autonomamente l’attività del personale ATA nell’ambito delle direttive del dirigente

scolastico. Attribuisce al personale ATA, nell’ambito del piano delle attività, incarichi di natura

organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando necessario. Svolge con autonomia

operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti

amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili.

Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica

specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può

svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale.

Possono essergli affidati incarichi ispettivi nell’ambito delle istituzioni scolastiche.

Assistente Amministrativo.

Esegue attività lavorative richiedenti specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle

procedure con l’utilizzazione di strumenti di tipo informatico.

Ha autonomia operativa con margini valutativi nella predisposizione, istruzione e redazione degli atti

amministrativo-contabili della istituzione scolastica ed educativa nell’ambito delle direttive e delle

istruzioni ricevute.

Svolge attività di diretta ed immediata collaborazione con il responsabile amministrativo coadiuvandolo

nelle attività e sostituendolo nei casi di assenza.

Ha competenza diretta della tenuta dell’archivio e del protocollo. Ha rapporti con l’utenza ed assolve i

servizi esterni connessi con il proprio lavoro. Nelle istituzioni scolastiche ed educative dotate di

magazzino è addetto, con responsabilità diretta, alla custodia, alla verifica, alla registrazione delle

entrate e delle uscite del materiale e delle derrate in giacenza.

In relazione alla introduzione di nuove tecnologie, anche di tipo informatico, partecipa alle iniziative

specifiche di formazione e aggiornamento.

Può essere addetto ai servizi di biblioteca e al controllo delle relative giacenze, nonché dello stato di

conservazione del materiale librario. Può svolgere: attività di coordinamento di più addetti inseriti in

settori o aree omogenee; attività di supporto amministrativo alla progettazione e realizzazione di

iniziative didattiche decise dagli organi collegiali.

Collaboratore scolastico. Esegue, nell’ambito di specifiche istruzioni con responsabilità connessa alla

corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono

preparazione professionale non specialistica. E’ addetto ai servizi generali della scuola con compiti di

accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e

successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali,

degli spazi scolastici e degli arredi, di vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e

l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui

locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Presta ausilio materiale agli alunni diversamente abili

nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse, nonché nell’uso

dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall'art’

46.