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Pagina 1 di 39 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PIETRO PIETRO PIETRO PIETRO PAOLO PAOLO PAOLO PAOLO MENNEA MENNEA MENNEA MENNEAPIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A. S. 2015/2016 “UNA SCUOLA IN CAMMINO”

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA...Rita Levi-Montalcini (Torino, 22 aprile 1909 – Roma, 30 dicembre 2012]) è stata una neurologa e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“PIETROPIETROPIETROPIETRO PAOLO PAOLO PAOLO PAOLO MENNEA MENNEA MENNEA MENNEA”

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A. S. 2015/2016

“UNA SCUOLA IN CAMMINO”

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DOVE SIAMO

CITTÀ DI BARLETTA

Barletta è capoluogo, insieme ad Andria e Trani, della provincia Barletta-Andria-Trani in Puglia. Il comune di Barletta comprende anche la frazione di Canne, sito archeologico ricordato per la celebre battaglia vinta da Annibale e, dal 2005, città d'arte della regione Puglia per le sue caratteristiche architettoniche. Affacciata sulla costa adriatica e situata nella valle dell'Ofanto, la città ha un patrimonio monumentale risalente ad epoche e civiltà diverse: il castello, la cattedrale, il santo sepolcro, il colosso di bronzo, numerose chiese e palazzi rinascimentali. Per tutte queste caratteristiche Barletta è una delle città più interessanti della Puglia, nota anche per aver dato i natali al pittore impressionista Giuseppe de Nittis di cui Barletta conserva molti quadri.

Forte di una solida tradizione marinara, Barletta, capoluogo pugliese dell'omonima provincia che condivide con Andria e Trani, ben si è meritata il suo ruolo in primo piano della storia della Puglia: affacciata com'è sul mare Adriatico, giusto all'imboccatura del Golfo di Manfredonia e di fronte al promontorio del Gargano, già ai tempi delle Crociate era un ponte insostituibile verso la Terrasanta. Il conseguente traffico di mercanti, pellegrini e militari che transitavano da Barletta nel loro viaggio verso il Medio Oriente contribuì non poco a fare grande la fortuna della città.

IL COLOSSO DI BARLETTA

Del suo illustre passato Barletta conserva molti pregevoli tesori, tanto da rappresentare la meta ideale per un itinerario turistico capace di coniugare storia, arte e architettura a un'ospitalità calda e avvolgente come solo la gente di Puglia sa regalare. Basta una passeggiata per il centro storico di Barletta per rimanere a bocca aperta davanti all'imponenza dei suoi tanti, bellissimi monumenti. Come per esempio il famosissimo Colosso, o Eraclio, che fa bella mostra di sè a fianco della basilica.

CITTÀ D'ARTE

Proclamata Città d'arte per le sue bellezze architettoniche, Barletta ha davvero molto da offrire al visitatore: dal suo possente Castello, che ora ospita il Museo civico, il Museo della Memoria e la Biblioteca comunale, alla splendida Basilica del Santo Sepolcro, che sembra voler testimoniare ancora oggi quanto Barletta sia stata importante per i Crociati. Ma da vedere ci sono anche il Teatro Curci, il Palazzo della Marra, magnifico esempio di stile barocco, e naturalmente la celebre Cantina della Disfida, che gli storici ritengono abbia fatto da palcoscenico, nel 1503, allo scontro verbale da cui scaturì la mitica Disfida di Barletta, cioè il confronto all'ultimo sangue tra cavalieri francesi e italiani in cui questi ultimi, capitanati da Ettore Fieramosca e offesi nell'onore, dimostrarono con una vittoria implacabile il loro valore di soldati.

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PLESSO “SAN DOMENICO SAVIO”

VIA CANOSA, 161 SEDE DEGLI UFFICI E DI SCUOLA PRIMARIA

PLESSO “GIANNI RODARI”

VIA G. DONIZETTI, 2 SEDE DI SCUOLA PRIMARIA

PLESSO “CARLO MARIA GIULINI”

VIA G. VERDI, 1 SEDE DI SCUOLA DELL’INFANZIA

PLESSO “RITA LEVI MONTALCINI”

VIA CASALE, 20 SEDE DI SCUOLA SECONDARIA DI 1°

CHI SIAMO

UN “ISTITUTO COMPRENSIVO”

OVVERO

UNA ISTITUZIONE SCOLASTICA NATA IL 1 SETTEMBRE 2012

DALL’AGGREGAZIONE TRA DUE “SCUOLE” DI ORDINI E GRADI DI SCUOLA, STORICAMENTE

PRESENTI SUL TERRITORIO

4° CIRCOLO DIDATTICO “SAN DOMENICO SAVIO” - SCUOLA SECONDARIA DI GRADO“7°GRUPPO”

L’ISTITUTO COMPRENDE DIVERSE SEDI SCOLASTICHE, APPARTENENTI A I DIVERSI ORDINI E GRADI

DELLA SCUOLA “DI BASE”:

PERTANTO, IL NOSTRO “FIORE ALL’OCCHIELLO” È LA “CONTINUITA’ “ !

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I “NOSTRI” “EDUCATORI”

“SAN DOMENICO SAVIO”

Nato a San Giovanni di Riva presso Chieri il 2 aprile 1842, incontra appena adolescente don Bosco durante una delle sue passeggiate autunnali con i suoi ragazzi dell’Oratorio di Torino. Viene accolto da Don Bosco nel suo Oratorio di Valdocco e sotto la sua guida raggiunge le vette della santità. A Don Bosco aveva chiesto di aiutarlo a farsi santo: gli

diede la formula “salesiana” della santità giovanile: Allegria, esatto adempimento dei propri doveri, aiuto e carità verso i propri compagni.

Muore a Mondonio (AT) dove si era trasferita la famiglia, il 9 marzo 1857. Don Bosco ne scrisse la biografia. Pio XII lo proclamò santo il 12 giugno 1954.

La formula magica Il 24 giugno era il giorno onomastico di don Bosco, si fece festa solenne all'Oratorio, ognuno volle manifestare il suo affetto. E don Bosco, per ricambiare, disse: - Ognuno scriva su un biglietto il regalo che desidera da me. Vi assicuro che farò il possibile per accontentare tutti. Quando lesse i biglietti, don Bosco trovò domanda serie e pensate, ma trovò anche richieste stravaganti che lo fecero sorridere: qualcuno chiese cento chili di torrone « per averne per tutto l'anno ». Sul biglietto di Domenico Savio c'erano cinque parole: « Mi aiuti a farmi santo ». Don Bosco prese sul serio quella domanda. Chiamò Domenico e gli disse: - Ti voglio regalare la formula della santità. Stai attento:

• Primo: allegria. Ciò che ti turba e ti toglie la gioia non viene dal Signore.

• Secondo: doveri di studio e di attenzione a scuola, impegno nello studio, impegno nella preghiera. Tutto questo non farlo per ambizione, per sentirti lodare, ma per amore del Signore e per diventare un uomo.

• Terzo: far del bene agli altri. Aiuta i tuoi compagni sempre, anche se ti costa sacrificio.

La santità è tutta qui.

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“ GIANNI RODARI”

Gianni Rodari nacque ad Omegna, il 23 ottobre 1920 e morì il 14 aprile 1980. Opere Il romanzo di Cipollino, Roma, ed. di Cultura sociale 1951 Favole al telefono, Torino, Einaudi 1960 Il libro degli errori, Torino, Einaudi, 1964 Grammatica della fantasia, Torino, Einaudi 1973 Vita Gianni Rodari nasce ad Omegna, sul lago d'Orta il 23 ottobre 1920. Rimane orfano molto presto: il padre muore di polmonite quando il piccolo Gianni ha 10 anni. In seguito a ciò, la madre preferisce tornare a vivere al paese natio, Gavirate, dove Gianni vivrà dal 1930 fino al 1947.

Il pensiero pedagogico di Rodari affonda le radici nella sua intensa esperienza di maestro e durante il periodo di insegnamento. Egli si oppose alla rigidità della scuola

tradizionale, al grigiore delle aule e cercò di percorrere strade nuove stimolando la

creatività dei bambini raccontando loro storie fantasiose che non

poggiavano su basi reali o di buon senso. Rodari usava la tecnica del “binomio

fantastico” che consisteva nell’associazione casuale di due termini e nella costruzione di una storia di raccordo tra loro. Uno degli elementi che caratterizzò il

pensiero di Rodari fu la giocosità dell’insegnamento. A questo proposito Rodari scrisse un libro dedicato agli errori di ortografia visti come potenzialità espressive e non come deprecabili peccati.

“Se io avessi una botteguccia fatta di una sola stanza vorrei mettermi a vendere sai cosa? La speranza.”

“Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo? Se si mettessero insieme le lacrime versate nei cinque continenti per colpa dell'ortografia, si otterrebbe una cascata da sfruttare per la produzione dell'energia elettrica. Ma io trovo che sarebbe un'energia troppo costosa”.

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“CARLO MARIA GIULINI”

(Barletta, 9 maggio 1914 – Brescia, 14 giugno 2005) è stato un direttore d'orchestra italiano.

Diplomatosi in viola (1936) fu violista di fila nell'orchestra dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia dal 1934 esibendosi nella sala dell'Augusteo di Roma. In quell'ambito ebbe l'occasione di suonare sotto la direzione dei più grandi musicisti e direttori dell'epoca, tra cui Richard Strauss, Bruno Walter e Wilhelm Furtwängler. In seguito diplomatosi in composizione (1939) al Conservatorio Santa Cecilia a Roma, ha conseguito nel 1941 il diploma di perfezionamento in direzione d’orchestra, iniziando 3 anni dopo la carriera nei Concerti sinfonici dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia ed, in teatro, nel 1950 a Bergamo, dirigendo La Traviata.

Direttore stabile dell'Orchestra Sinfonica della RAI di Milano dal 1945 al 1952, per poi passare al Teatro alla Scala di Milano, prima come assistente di Victor De Sabata, quindi, nel 1953, come direttore stabile.

Tra il primo del 1972 e l'ultimo nel 1989 vinse sei Grammy Award.

Partecipò alle celebrazioni mozartiane del 1991 in Vaticano. Problemi di salute lo obbligarono ad abbandonare la direzione d'orchestra nel 1998. Ha continuato ad insegnare fino a poco tempo prima della morte. Nella primavera del 2005 è stato ricoverato presso la clinica Domus salutis di Brescia dove si è spento nel giugno del medesimo anno. È sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero di Bolzano.

Affrontò principalmente il repertorio ottocentesco, con rare ma significative puntate nella produzione della prima metà del Novecento, preferendo gli autori di maggior rigore formale e di massima intensità espressiva, quali Beethoven (la sua interpretazione della quinta sinfonia è stata scelta da una giuria di critici europei), Schubert, Brahms, Ravel.

Il suo rigoroso stile interpretativo, asciutto, austero e pensoso, con una preferenza per la dilatazione dei tempi interpretativi, si coniuga con una grande potenza espressiva.

Non aveva assolutamente l’aria del docente, men che meno quella del conferenziere, e il suo approccio fu subito chiaro, semplice e schietto: “Sono qui a vostra disposizione, fatemi le vostre domande e se sarò in grado vi risponderò“. Cosa interessava allora a Giulini, qual era la chiave delle densissime interpretazioni che abbiamo tutti imparato ad amare al di là di tante soluzioni, soprattutto sui tempi, che spesso lasciavano interdetti orchestre e pubblico? Semplicemente il valore umano e spirituale di quanto espresso in musica e una modalità non razionale ma empatica di fare musica insieme, direttore e orchestra. Eppure questi valori dovevano essere ben delineati nella mente e nello spirito del maestro, tant’è che le orchestre lo hanno sempre seguito in pieno, lasciandosi coinvolgere

da tanta “humanitas” così potente quanto umile e discreta, ma sempre diretta al risultato interpretativo più alto e coerente possibile.

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SONO “NOSTRI” EDUCATORI ANCHE “RITA LEVI - MONTALCINI”

A LEI ABBIAMO DEDICATO L’INTITOLAZIONE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “7° GRUPPO”

Rita Levi-Montalcini (Torino, 22 aprile 1909 – Roma, 30 dicembre 2012]) è stata una neurologa e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina nel 1986.

Negli anni cinquanta le sue ricerche la portarono alla scoperta e all'identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF, scoperta per la quale è stata insignita nel 1986 del premio Nobel per la medicina. Insignita anche di altri premi, è stata la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze. Il 1º agosto 2001 è stata nominata senatrice a vita "per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale". È stata socia nazionale dell'Accademia dei Lincei per la classe delle scienze fisiche ed è stata socia fondatrice della Fondazione Idis-Città della Scienza.

Oltre al premio Nobel, ha ricevuto numerosi altri riconoscimenti fra i quali cinque lauree honoris causa: dall'Università di Uppsala, dal Weizmann Institute di Israele, dalla Saint Mary University e dalla Constantinian University (USA), dalla Università Bocconi (Milano), dal Politecnico di Torino.

Nel 1963 è stata la prima donna scienziata a ricevere il Premio Max Weinstein, donato dallo United Cerebral Palsy Association per contributi eccezionali nel campo della ricerca neurologica. Ha ricevuto il William Thomson Wakeman Award dalla National Paraplegia Foundation (1974), il Lewis S. Rosentiel Award per il notevole lavoro nella ricerca medica dalla Brandeis University (1982), il Louisa Gross Horwitz Prize of Columbia University (1983), l'Albert Lasker Basic Medical Research Award (1986). È membro della American Academy of Arts and Sciences, la National Academy of Sciences, e della Accademia Nazionale delle Scienze.

Ha vinto inoltre il Premio internazionale Saint-Vincent e il premio Feltrinelli. Montalcini figura anche tra i membri onorari del CICAP,] fin dalla sua fondazione. ed è Membro dell'Albo d'Onore della UNINTESS di Mantova.

Il 30 settembre 2009, per i suoi studi sul sistema nervoso, ha ricevuto il Wendell Krieg Lifetime Achievement Award, riconoscimento internazionale istituito dalla più antica associazione internazionale dedicata allo studio del sistema nervoso, il Cajal Club.

È diventata anche Presidente Onorario del Comitato Nazionale per la Bioetica.

“Dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente”. “Ai giovani auguro la stessa fortuna che mi ha condotto a disinteressarmi della mia persona, ma di avere sempre una grande attenzione nei confronti di tutto ciò che mi circonda, a tutto quanto il mondo della scienza, senza trascurare i valori della società”. “Meglio aggiungere vita ai giorni che non giorni alla vita”.

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“PIETRO PAOLO MENNEA”

A LUI ABBIAMO DEDICATO L’INTITOLAZIONE DELL’ ISTITUTO COMPRENSIVO

(Barletta, 28 giugno 1952 – Roma, 21 marzo 2013) è stato un atleta, politico e saggista italiano.

Campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980 e detentore del primato mondiale della specialità dal 1979 al 1996 con il tempo di 19"72 che resta attuale primato europeo post mortem.

Conosciuto con il soprannome la Freccia del Sud, è l'unico duecentista della storia che si sia qualificato per quattro finali olimpiche consecutive. Insignito dell'ordine olimpico e membro della Hall of Fame della FIDAL.

Dopo la carriera atletica, svolse attività politica e scrisse molti saggi di vari argomenti nonché esercitò le professioni di avvocato e commercialista avendo ottenuto quattro lauree.

Un atleta che ha iniziato a correre da ragazzo con un fisico che non prometteva niente di buono e in una città che non aveva neanche una pista d’atletica decente, è certo un uomo che ha grande coraggio, ma soprattutto una forza di volontà fuori dal comune.

“Il successo personale, quello di pochi attimi, è effimero. Preferisco impegnarmi sempre in tutto quello che faccio, con applicazione, dedizione e sacrificio. Così facendo i risultati arrivano per forza, in qualunque settore della vita”.

“La fatica è parte integrante per avere successo nello sport e nella vita”.

AL GRANDE ATLETA “DEL CUORE” SI COLLEGA L’IDEA DEL PERCORSO SCOLASTICO INTESO COME “CAMMINO”, UN ITINERARIO DI CRESCITA IN “UNA SCUOLA IN CAMMINO”, AL PASSO CON I TEMPI, CHE CONTINUAMENTE DELINEANO L’EVOLVERSI DELLA SOCIETA’, NELLA QUALE TUTTI GLI ALUNNI SONO, IN OGNI FASCIA DI ETA’, ANCHE “CITTADINI”.

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“QUANDO SI VA VERSO UN OBIETTIVO È MOLTO IMPORTANTE PRESTARE ATTENZIONE AL “CAMMINO”.

E’ IL “CAMMINO” CHE CI INSEGNA SEMPRE LA MANIERA MIGLIORE DI ARRIVARE, E CI ARRICCHISCE MENTRE LO PERCORRIAMO.

ED E’ COSI’ QUANDO SI HA UN OBIETTIVO NELLA VITA.ESSO PUO’ ESSERE MIGLIORE O PEGGIORE, IN BASE AL CAMMINO CHE SCEGLAIMO PERV RAGGIUNGERLO E AL MODO IN CUI LO PERCORRIAMO”.

PAOLO COELHO - “IL CAMMINO DI SANTIAGO”

I PRINCIPI FONDAMENTALI A CUI SI ISPIRA

LA VISION EDUCATIVA

LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA

Attenendosi alle premesse e finalità generali del testo delle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo, questo Istituto individua le seguenti dimensioni fondamentali della formazione e maturazione degli alunni, nel passaggio tra scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado:

CENTRALITA’ DELLA PERSONA

NUOVA IDEA DI CITTADINANZA NELLO SCENARIO DELLA SOCIETA’ ATTUALE

AFFERMAZIONE DI VALORI DI UNA CULTURA DELL’UMANESIMO

FORMAZIONE DELL’IDENTITA’ PERSONALE NELL’OTTICA DELLA CITTADINANZA EUROPEA

CONTINUITA’ E UNITARIETA’ DELLA FORMAZIONE

Finalità educative

• Promuovere il benessere come pre-condizione per l’apprendimento. • Favorire la formazione della personalità secondo le caratteristiche individuali. • Mettere ogni alunna/o in condizione di apprendere, rimuovendo gli ostacoli di

tipo economico e sociale, per eliminare disuguaglianze di opportunità. • Garantire ad ogni alunna/o, attraverso la personalizzazione dell’apprendimento,

possibilità elettive di coltivare le proprie capacità e le propensioni peculiari. • Favorire la comunicazione al fine di sviluppare un ricco processo di

socializzazione. • Avviare lo sviluppo di atteggiamenti positivi di tolleranza, di comprensione e di

interesse per l’altro. • Promuovere atteggiamenti di valorizzazione delle originalità e del pensiero

diverso dal proprio. • Educare all’accettazione della “diversità” sia essa di tipo fisico e/o psicologico

che di tipo culturale, sviluppando la solidarietà e la cooperazione.

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• Far scoprire il bisogno di regole che garantiscano il raggiungimento degli obiettivi comuni nel proprio contesto sociale e la necessità di rispettarle.

• Contribuire a sviluppare le abilità necessarie per interpretare criticamente la realtà, per intervenire consapevolmente su di essa ed interiorizzare le esperienze.

• Promuovere un processo formativo unitario che coinvolga le esperienze della scuola di base.

• Far scoprire che il raggiungimento di un traguardo implica un lavoro ed uno sforzo.

• Favorire la conoscenza e il rispetto dei valori universali dell’uomo.

Finalità etico morali o di relazione

Acquisizione di comportamenti civilmente e socialmente responsabili nel rispetto della realtà umana e ambientale. Tale acquisizione si articola in: a) conoscenza e rispetto delle regole fondamentali della vita associata e della vita democratica; b) capacità di stabilire rapporti interpersonali improntati alla tolleranza, alla collaborazione e all’amicizia e alla partecipazione corretta alle attività e ai momenti della vita scolastica:

• saper dialogare • saper esprimere la propria opinione • saper lavorare insieme agli altri per portare a termine un lavoro • saper accettare i ragazzi che esprimono opinioni diverse dalla propria • saper riconoscere eventuali errori • saper accettare tutti nella loro diversità • saper giudicare senza pregiudizi • saper accettare le norme della comunità scolastica e civile;

c) prendere coscienza di sé e della realtà circostante; d) capacità di prendere in considerazione l’espressione altrui (orale, scritta, gestuale,…) e di confrontarsi con essa.

Finalità logico formative

a) Acquisizione di un abito mentale di tipo scientifico, dell’abitudine ad impostare ricerche secondo l’iter del metodo scientifico:

• essere capace di osservare fatti e fenomeni • essere capaci di definire e di operare per problemi • essere capace di analizzare un fatto o un fenomeno complesso • essere capace di porre in relazione i dati e di confrontare fatti e fenomeni uguali,

affini e diversi • essere capaci di formulare ipotesi e di verificarne la validità • essere capace di criticare il proprio operato • essere capace di comunicare i risultati con un linguaggio specifico ed appropriato.

b) Acquisizione dell’abitudine a saper osservare fenomeni complessi, concreti ed astratti, al fine di coglierne le strutture portanti ed organizzative c) Acquisizione della capacità di cogliere la struttura delle cose e di saperla utilizzare in contesti uguali, affini e diversi

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Finalità cognitive ed espressive

a) Acquisizione delle conoscenze fondamentali relative alle varie discipline:

• conoscenza e comprensione della struttura e dei campi di applicazione di ciascuna disciplina;

• conoscenza e comprensione dei paradigmi di contenuto che sono alla base del sapere di ciascuna disciplina.

b) Acquisizione dei concetti guida per la comprensione del reale: es. spazio, tempo, quantità, relazione, seriazione … c) Conoscere e comprendere lo specifico dei linguaggi verbali e non verbali e saperli utilizzare:

• produzione di comunicazioni, utilizzandolo specifico linguaggio del codice scelto; • traslazione di una comunicazione da un codice all’altro; • capacità di espressione attraverso codici e registri linguistici differenti: es.

fantastico, favolistico, scientifico …

GLI OBIETTIVI GENERALI DEL NOSTRO “CAMMINO”

La “Programmazione Educativa”, che costituisce parte integrante del presente P.O.F., delinea i traguardi fondamentali e trasversali a tutte le discipline del Curricolo, coinvolgendo la personalità degli alunni nella loro interrelazione, che concorre alla maturazione “globale” di ogni persona.

Nel precisare tali OBIETTIVI GENERALI è necessario rivolgere l’intenzionalità educativa verso le “COMPETENZE CHIAVE” della formazione “EUROPEA”.

Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio di istruzione o di formazione e servire come base al proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazione permanente. Si riferiscono, dunque, a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna persona:

� la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale); � la cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale); � la capacità di inserimento professionale (capitale umano).

• Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

• Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

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• Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). • Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. • Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. • Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. • Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. • Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

La conquista delle COMPETENZE CHIAVE, che costituisce l’orizzonte generale e la prospettiva di crescita e formazione al termine della scuola dell’obbligo, si inserisce, oggi, nel panorama formativo disegnato dalla

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPA 2020 Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva La Commissione propone per il 2020 cinque obiettivi misurabili dell’UE, che guideranno il processo e verranno tradotti in obiettivi nazionali. Tali obiettivi, che riguardano l’occupazione, la ricerca e l’innovazione, il cambiamento climatico e l’energia, l’istruzione e la lotta contro la povertà, rappresentano la direzione da seguire e ci consentiranno di valutare la nostra riuscita.

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LE COMPETENZE CHIAVE

costituiscono gli OBIETTIVI GENERALI “A LUNGO TERMINE” e gli OBIETTIVI TRASVERSALI della formazione, recepiti dalle recenti NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO

GLI OBIETTIVI GENERALI “CURRICOLARI” DEL NOSTRO “CAMMINO”

Gli obiettivi “generali” ed “ a lungo termine”, che costituiscono ambiti della “trasversalità” e della “continuità” dei percorso formativi, nel passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e alla scuola secondaria di 1° grado, si concretizzano e si contestualizzano negli

OBIETTIVI E COMPETENZE CURRICOLARI

Articolati, di anno in anno, attraverso i Curricoli Disciplinari così delineati nell’Offerta Formativa di Base

SCUOLA DELL’INFANZIA

CAMPI DI ESPERIENZA

IL SE’ E L’ALTRO

Campo formativo che intende formare l’identità personale, la consapevolezza di sé, la relazionalità con gli altri, adulti e pari, le prime basi di socialità e cittadinanza attraverso il vivere insieme quotidiano,le regole e le buone consuetudini della convivenza e del rispetto reciproco, il primo approccio con una “comunità”.

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Campo formativo che intende sviluppare coscienza e consapevolezza della propria corporeità, esplorandone potenzialità e modalità espressive, nella maturazione di armoniose competenze di base, finalizzate alla conquista delle prime padronanze e di buone basi di autostima e fiducia in sé.

IMMAGINI, SUONI E COLORI

Campo formativo che intende far scoprire gli ambiti della fantasia e della creatività espressiva, mediante un primo approccio con semplici tecniche e procedure proprie dei linguaggi non verbali ( musica, canto, disegno, pittura, immagini artistiche di vario genere, videoanimazione, con l’uso di una varietà di canali, anche tecnologici, agganciati alla realtà e alle esperienze ).

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I DISCORSI E LE PAROLE

Campo formativo che intende sviluppare le prime fondamentali autonomie di uso consapevole della lingua italiana, nelle sue strutture essenziali e con diverse finalità comunicativo - espressive, anche fantasiose e creative, attraverso l’ascolto, la comprensione, la comunicazione, la produzione scritta, con l’uso di simboli convenzionali e non, frutto dell’integrazione tra linguaggi verbali e non verbali, anche tecnologici.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Campo formativo che induce alle prime esperienze di “quantificazione” e “misurazione” della realtà circostante, attraverso l’esplorazione di fenomeni, eventi, situazioni concrete della quotidianità, ed attraverso l’osservazione mirata di aspetti che attengono alle cause, agli effetti, ai mutamenti nel tempo, all’orientamento nel tempo e nello spazio, nella essenzialità della “lettura” di “vissuti” della vita scolastica ed extrascolastica, anche inoltrandosi nel mondo virtuale.

SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

DISCIPLINE

Nel contesto di un PERCORSO UNITARIO E CONTINUO tra scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado, si articolano due livelli diversificati di competenze, che vengono graduate “dal semplice al complesso”, “dall’aggancio alla realtà e alla concretezza ai processi progressivi di astrazione”, dall’”uso funzionale di strumenti e linguaggi alla conquista di strutture ed alfabeti sempre più raffinati e specifici”, dalle “peformance guidate e semplificate alla conquista di autonomie e metodi di studio”, nelle aree specifiche di apprendimento di CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE.

ITALIANO

Ascolto e parlato / Lettura / Scrittura / acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo / Elementi di grammatica e riflessione sugli usi della lingua

“Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio”.

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LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA ( francese nella scuola secondaria di 1° grado ) Ascolto (comprensione orale) / Parlato (produzione e interazione orale ) /Lettura ( comprensione scritta ) /Scrittura ( produzione scritta ) /Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento )

“L’apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria, oltre alla lingua materna e di scolarizzazione, permette all’alunno di sviluppare una competenza plurilingue e pluriculturale e di acquisire i primi strumenti utili ad esercitare la cittadinanza attiva nel contesto in cui vive, anche oltre i confini del territorio nazionale”.

STORIA

Uso delle fonti / Organizzazione delle informazioni /Strumenti concettuali /Produzione scritta e orale

“Nel nostro Paese la storia si manifesta alle nuove generazioni nella straordinaria sedimentazione di civiltà e società leggibile nelle città, piccole o grandi che siano, nei tanti segni conservati nel paesaggio, nelle migliaia di siti archeologici, nelle collezioni d’arte, negli archivi, nelle manifestazioni tradizionali che investono, insieme, lingua, musica, architettura, arti visive, manifattura, cultura alimentare e che entrano nella vita quotidiana”.

GEOGRAFIA

Orientamento / Linguaggio della geo – graficità / Paesaggio / Regione e sistema territoriale

“La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il pianeta che le ospita. E’ disciplina “di cerniera” per eccellenza perché consente di mettere in relazione temi economici, giuridici, antropologici, scientifici e ambientali di rilevante importanza per ciascuno di noi”.

MATEMATICA Numeri / Spazio e figure / Relazioni e funzioni, dati e previsioni

“Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando la capacità di mettere in stretto rapporto il “pensare” e il “fare” e offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall’uomo, eventi quotidiani”.

SCIENZE Esplorare e descrivere oggetti e materiali / Oggetti, materiali e trasformazioni / Osservare e sperimentare sul campo / L’uomo, i viventi e l’ambiente / scuola secondaria di 1° grado : Fisica e chimica / Astronomia e Scienze della Terra / Biologia “La moderna conoscenza scientifica del mondo si è costruita nel tempo, attraverso un metodo di indagine fondato sull’osservazione dei fatti e sulla loro interpretazione, con spiegazioni e modelli sempre suscettibili di revisione e di riformulazione”.

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MUSICA

Ascolto, comprensione e decodifica / acquisizione degli alfabeti musicali nell’orizzonte della multimedialità e delle produzioni tecnologico-virtuali / Fruizione di produzioni artistico – musicali / produzioni vocali, corali e strumentali, con e senza l’uso di strumenti e tecnologie

“La musica, componente fondamentale e universale dell’esperienza umana, offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché all’interazione fra culture diverse”.

ARTE E IMMAGINE

Esprimersi e comunicare / Osservare e leggere le immagini, concrete, virtuali, artistiche, tecnologiche, multimediali / Comprendere ed apprezzare le opere d’arte

“La disciplina arte e immagine ha la finalità di sviluppare e potenziare nell’alunno le capacità di esprimersi e comunicare in modo creativo e personale, di osservare per leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di acquisire una personale sensibilità estetica e un atteggiamento di consapevole attenzione verso il patrimonio artistico”.

EDUCAZIONE FISICA

Il corpo e la sua relazione con lo spazio ed il tempo / Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo – espressiva / Il gioco, lo sport, le regole, il fair – play / Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

“Nel primo ciclo l’educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l’ambiente, gli altri, gli oggetti. Contribuisce, inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere”.

TECNOLOGIA

Vedere ed osservare / Prevedere e immaginare / Intervenire e trasformare.

“Lo studio e l’esercizio della tecnologia favoriscono e stimolano la general attitudine umana a porre e a trattare problemi, facendo dialogare e collaborare abilità di tipo cognitivo, operativo, metodologico e sociale”.

RELIGIONE CATTOLICA Dio e l’uomo / La Bibbia e le Fonti / Il linguaggio religioso / I valori etici e religiosi “il confronto esplicito con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo insostituibile per la piena formazione della persona. Esso permette, infatti, l’acquisizione e l’uso appropriato di strumenti culturali che, portano al massimo sviluppo il processo di simbolizzazione che la scuola stimola e sviluppa in ogni disciplina, consente la comunicazione anche su realtà altrimenti indicibili e inconoscibili”.

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DISCIPLINA TRASVERSALE

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA COSTITUZIONE

Nell’ambito delle diverse discipline del Curricolo di base, nella specificità

degli aspetti e delle dimensioni che sono proprie dei diversi “saperi” ed

“alfabeti”, trovano spazio conoscenze, abilità e competenze attinenti aile

seguenti dimensioni:

regole, valori, principi della sana e corretta convivenza sociale

il rispetto di sé e degli altri e della dignità personale ed altrui

il rispetto delle “cose” proprie ed altrui, del patrimonio personale e

collettivo, dell’ambiente proprio e comune, dei luoghi e degli ambienti

della comunità

consuetudini e stili di vita della quotidianità, a tutela di sé e degli altri

approccio corretto e rispettoso verso ogni “diversità” e “differenza”

dimensione “interculturale” ed esercizio attivo della solidarietà,

dell’accoglienza, della condivisione, della cooperazione, della

collaborazione

approccio “inclusivo” verso le situazioni di “debolezza” e “fragilità”

consapevolezza di diritti e doveri dell’esercizio della cittadinanza attiva

cittadinanza nazionale, europea, internazionale

forme, modalità, strumenti, processi, soggetti, sedi della democrazia

strutture e poteri nello Stato italiano e confronto con altre realtà

territoriali

la Costituzione : principi e funzioni nella società democratica italiana

AMBITI TRASVERSALI DI EDUCAZIONE

AFFETTIVITA’ / INTERCULTURALITA’ / SALUTE E SICUREZZA / LEGALITA’

/ECOLOGIA , AMBIENTALE, SOSTENIBILITA’ / ALIMENTAZIONE E

BENESSERE

La “trasversalità” degli obiettivi formativi comporta che nella definizione

dei percorsi curricolari annuali, tali ambiti di “trasversalità” trovano

spazio nelle diversità dei “campi di esperienza” e delle “discipline” del

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Curricolo, in base alla varietà e alla specificità dei linguaggi, degli

alfabeti, degli strumenti di studio e di conoscenza che caratterizzano i

diversi “punti di vista” degli “oggetti” del “sapere”, del “saper fare” e del

“saper essere”.

NEL QUADRO GENERALE DEL CURRICOLO DI BASE DELLE INDICAZIONI

NAZIONALI, SI DELINEA L’OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE DI QUESTO

ISTITUTO, CHE NELLA SUA NATURA DI ISTITUTO “COMPRENSIVO”, INDIVIDUA

NELLA SEDE DEI

CONSIGLI D’INTERSEZIONE, D’INTERCLASSE E DI CLASSE

E NEI “DIPARTIMENTI VERTICALI” PER LA CONTINUITA’

LE SEDI COMPETENTI

PER L’ELABORAZIONE E LA REVISIONE ANNUALE DEI PERCORSI DIDATTICI

CURRICOLARI

NEL QUADRO DELLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO E NEL

RISPETTO DEI BISOGNI FONDMENTALI DELL’UTENZA SCOLASTICA.

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L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ATTRAVERSO LA PROGETTUALITA’ DEL P.O.F.

IL CURRICOLO FORMATIVO DI BASE SI ARRICCHISCE, ANNUALMENTE, IN BASE ALLE RISORSE DISPONIBILI E ALLA FLESSIBILITA’ DELL’OFFERTA FORMATIVA STESSA, DI ESPERIENZE DI APPRENDIMENTO E DI MATURAZIONE, ATTRAVERSO LE

AREE DI PROGETTUALITA’

che costituiscono delle dimensioni attraverso cui lo sviluppo di conoscenze, saperi, abilità e competenze di base, viene implementato e potenziato mediante particolari esperienze di apprendimento che hanno soprattutto lo scopo di diversificare i canali e le circostanze di vita scolastica, sia in orario scolastico, sia in orario extrascolastico, affinchè si promuovano il successo formativo, l’inclusione e la “scuola di tutti e di ciascuno

per la valorizzazione delle differenze

per il recupero delle difficoltà di apprendimento

per il potenziamento di apprendimenti e competenze

per l’arricchimento culturale e formativo

per la crescita dell’autostima, della fiducia in sé, delle autonomie, delle padronanze

per la valorizzazione di particolari interessi e propensioni personali

per la promozione di valori di convivenza, cooperazione, cittadinanza attiva

per l’integrazione della scuola nel territorio e per la formazione attraverso le “aule scolastiche decentrate” nel territorio

per l’innalzamento del successo formativo attraverso la formazione di “competenze specifiche” del Curricolo di base

per la maturazione di “eccellenze”

per la valorizzazione di altre opportunità formative che integrino le esperienze scolastiche, promuovendo efficaci supporti e stimoli di ricerca, sperimentazione e innovazione

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PROGETTUALITA’ DEL P. O. F.

ARRICCHIMENTO ED AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

LE ARTI

(CORO STABILE, STRUMENTO MUSICALE, DANZA E TEATRO, IL LATINO) E LA CULTURA (FILOSOFIA)

LA “MUSICA” COSTITUISCE IL “FILO CONDUTTORE” DI QUEST’AREA, CHE VANTA

L’ESPERIENZA DECENNALE DEL “PICCOLO CORO STABILE SAN DOMENICO SAVIO”, GUIDATO DALL’INS. NESTA MARIA TERESA (coordinatrice organizzativa ins.Giannella Caterina ).

IL “CORO” HA UN CURRICULUM MOLTO RICCO E VARIEGATO, CHE COMPRENDE ESPERIENZA DIVERSIFICATE, MOLTE DELLE QUALI DI CARATTERE “COMPETITIVO” : IN OCCASIONE DI DIVERSE “GARE” E DI “CONCORSI” SPECIFICI DEL SETTORE MUSICALE ( A LIVELLO LOCALE E NAZIONALE ) IL “CORO” HA OTTENUTO DIVERSI RICONOSCIMENTI.

SEMPRE NEL SETTORE DELLA “MUSICA” SI DISTINGUE IL “GRUPPO FLAUTISTICO C.M.

GIULINI” GUIDATO DALL’INS. SUPERBO CAROLINA ( coordinatrice organizzativa ins. Buono Grazia ), CHE HA PARTECIPATO A DIVERSE MANIFESTAZIONI E VANTA LA CREAZIONE DI UN METODO DI LETTURA “GESTUALE” DELLO SPARTITO MUSICALE

ALTRA AREA DI ECCELLENZA E’ RAPPRESENTATA DALL’ESSERE SEDE DEL “CIRCUITO”

DELL’”ORCHESTRA REGIONALE INFANTILE2, NATA NELL’A.S.2012/13 PRESSO LA REGIONE PUGLIA IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE “MUSICAINGIOCO” ( maestro GARGIULO Andrea – metodo J. A. Abreu ).

LA CITTADINANZA

LEGALITA' E SICUREZZA, SOLIDARIETA' E INTERCULTURA, AMBIENTE ED ECOLOGIA, TECNOLOGIA, LINGUE STRANIERE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

AREA DI ECCELLENZA E’ L’ESPERIENZA MATURATA NELL’AMBITO DELLA “LEGALITA’” CON L’INS. CAVALIERE MARIA, CHE NELL’A.S.2012/13, HA ATTUATO IL PROGETTO IN RETE “RADIO KREATTIVA” : LA LEGALITA’ ATTRAVERSO I CANALI ELETTRONICI DELLA “WEB RADIO”.

AREA DI ECCELLENZA E’ ANCHE L’EDUCAZIONE AMBIENTALE, CHE VANTA LA CONTINUITA’ NEL TEMPO DELLA PROGETTUALITA’ DI “ZOOANTROPOLOGIA DIDTTICA”, COORDINATA DALL’INS. FILANNINO MARIA.

LA SALUTE

SPORT, S. B. A. A. M. E ALFABETIZZAZIONE MOTORIA, SCACCHI, MOTRICITA' E BENESSERE, YOGA, BENESSERE E INCLUSIONE, ALIMENTAZIONE

QUESTO SETTORE COSTITUISCE AREA DI ECCELLENZA POICHE’ HA REGISTRATO,NEGLI ANNI, UNA CONTINUITA’ DI SUCCESSI E RICONOSCIMENTI ATTRAVERSO LA PREPARAZIONE ATLETICA E LA PARTECIPAZIONE A GARE E COMPETIZIONI DEGLI ALUNNI, CON IL COORDINAMENTO DEL MAESTRO LAMINAFRA GIUSEPPE.

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AMBITO DI ECCELLENZA E’ ANCHE QUELLO DELLO “YOGA”, CHE RAPPRESENTA UN PUNTO DI RIFERIMENTO A LIVELLO LOCALE GRAZIE ALLA PROFESSIONALITA’ ESPERTA DELLE INSEGNANTI DEBENEDETTO MARIA ROSARIA E VERDE MARIA, RESPONSABILI DI UNA PROGETTUALITA’ SPERIMENTALE OPERANTE DA DIVERSI ANNI SCOLASTICI.

ALTRA AREA DI ECCELLENZA E’ QUELLA DELLA DISCIPLINA “SCACCHI”, CHE VANTA UNA SERIE DI SUCCESSI E RICONOSCIMENTI GRAZIE AL COORDINAMENTO DELL’INS. FRISARIO LUCIA.

L’INCLUSIONE

P.O. REGIONALE “DIRITTI A SCUOLA” / PROGETTUALITA’ ART.9 C.C.N.L. COMPARTO SCUOLA “AREE A RISCHIO” / PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

SETTORE PARTICOLARMENTE CURATO GRAZIE AL COORDINAMENTO DELLE INSEGNANTI MUSCIAGNA MARIA E SCARLINO ESTER ( esperta nel settore DSA ), CHE HA ATTIVATO UN “OSSERVATORIO” OPERATIVO NEL RICONOSCIMENTO E NELLA STESURA DEI P. E. I.

LINGUAGGI, INNOVAZIONE ED ECCELLENZE

IL GLOBALISMO AFFETTIVO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIAE CONTINUITA’ CON LA SCUOLA PRIMARIA / ESPERTI PER UNA SCUOLA ESPERTA :si prevedono specifici itinerari in orario curricolare ed extracurricolare partendo dalle proposte e richieste delle famiglie, anche per aumentare il tempo scuola settimanale, e attraverso pareri e proposte dei Consigli d’Intersezione, di Classe e d’Interclasse

IL “GLOBALISMO AFFETTIVO” E’ AREA DI ECCELLENZA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, CHE E’ SEDE DI FORMAZIONE E PUNTO DI RIFERIMENTO NEL “CIRCUITO” INTERREGIONALE AVVIATO DAL MAESTRO DE LILLO VITO : TUTTE LE DOCENTI APPLICANO QUOTIDIANAMENTE E COSTANTEMENTE IL “METODO”, CHE DALL’A.S.2013/14, SI PONE IN “CONTINUITA’” CON LE CLASSI PRIME DELLA SCUOLA PRIMARIA.

LA DIMENSIONE EUROPEA E LE COMPETENZE CHIAVE

(CERTIFICAZIONI TRINITY E CAMBRIDGE) (P. O. N. / F. S. E. “COMPETENZE PER LO SVILUPPO” 2007/13 / AUTORIZZATI C/1 FSE 2013/428) (P. O. N. F. E. S. R. “Ambienti per l’apprendimento” 2007/2013 / AUTORIZZATI).

L’AREA DELLA “LINGUA INGLESE” COLTIVA NUMEROSE ECCELLENZE GRAZIE ALL’APPOSITO “GRUPPO” CHE COMPRENDE DIVERSE PROIFESSIONALITA’ ESPERTE : INSS. DARGENIO CARMELA, DEBENEDETTO………, VERDE MARIA …….LA SCUOLA E’ ANCHE SEDE DI PROGETTUALITA’ “COMENIUS”.

SEMPRE ATTIVA E’ LA PROGETTUALITA’ P. O. N. (FSE E FESR) GRAZIE ALLE NUMEROSE ESPERIENZE MATURATE DALLE DOCENTI D’ALTO FRANCESCA E FIORELLA MARIA TERESA (autrice anche del sito web scolastico )

FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE

PRIORITÁ / SALUTE E SICUREZZA / INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO / COMPETENZE DI INSEGNAMENTO CON L. I. M. E TECNOLOGIE / COMPETENZE METODOLOGICO – DIDATTICHE GENERALIZZATE

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LE AREE DI INTERVENTO PER GLI ALUNNI PIU’ “DEBOLI”

B. E. S. E DIDATTICA “INCLUSIVA”

BES-Bisogni Educativi Speciali

Alunni con Bisogni Educativi Speciali

La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.

L’Inclusione scolastica vuole essere il processo attraverso il quale gli impedimenti vengono rimossi in modo che ciascun individuo possa essere valorizzato, incontrando le condizioni per esprimere al meglio le proprie potenzialità.

Ciò non significa negare il fatto che ognuno di noi è diverso o negare la presenza di disabilità che devono, ma vuol dire

spostare l’analisi e l’intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione.

Pertanto sulla base dell’analisi del tessuto sociale il nostro Istituto si propone un progetto mirato, atto a ricevere in modo adeguato alunni con bisogni educativi speciali, offrendo a ciascuno una reale e fattiva integrazione. Da qui matura l’esigenza di sviluppare e approfondire percorsi specifici che, inseriti in un progetto scolastico, possano anche diventare occasione di formazione per i docenti.

La nostra realtà scolastica accoglie alunni provenienti da un ambiente socio-culturale medio, con nuclei familiari attenti alla crescita affettiva e psico-sociale dei figli; dall’altra si trova ad operare anche con alunni in situazione di disagio familiare e/o sociale.

Emerge, inoltre, una situazione di forte bisogno in cui si trovano alcuni alunni che, pur essendo privi di certificazione, si caratterizzano come soggetti BES in quanto denotano cali motivazionali nel percorso di apprendimento, difficoltà di integrazione, ristretto codice linguistico, scarso interesse della famiglia alla vita scolastica dei figli, che, in molti casi, e, manifestano con atteggiamenti di aggressività fisica e verbale.

I BES (alunni con Bisogni Educativi Speciali) nel nostro Istituto riguardano, dunque:

• alunni con disabilità

• alunni con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento)

• alunni con deficit del linguaggio

• alunni con disturbo oppositivo provocatorio

• alunni con disturbo della condotta in adolescenza

• alunni con disagio socio-culturale

• alunni stranieri non alfabetizzati

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Come previsto dalla C. M. n. 8 del 6/03/2013 del MIUR ogni scuola è chiamata ad elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES.

Il PAI del nostro Istituto indica le scelte organizzative e metodologiche finalizzate all’attuazione di percorsi capaci di favorire pari opportunità per tutti gli alunni e si propone di individuare strategie didattiche ed organizzative che favorendo il percorso di apprendimento dei soggetti con BES, risulti capace di offrire loro un contesto più efficace.

Finalità

Il nostro Istituto Comprensivo si pone come finalità prioritaria quella di un’integrazione globale attraverso la sperimentazione di percorsi formativi in grado di assicurare continuità nel passaggio tra i vari ordini di Scuola e in quello indispensabile tra il mondo della Scuola e quello sociale inteso nel senso più ampio.

E inoltre :

• finalizzare tutta l’attività educativa, formativa e riabilitativa ad un “progetto di vita” che tenga conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno della società;

• elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, integrazione, orientamento.

Obiettivi generali

• Favorire negli alunni processi di apprendimento e di acquisizione di competenze.

• Rendere il soggetto diversamente abile il più autonomo possibile.

• Passare da un modello di crescita “protettivo” ad uno di “crescita autonoma” facendo sì che l’alunno possa sperimentare, il più spesso possibile, attività svolte autonomamente.

Obiettivi specifici

• Attivazione dei G. L. I. (Gruppo di Lavoro l’Inclusione) per redigere e monitorare i bisogni specifici e gli esiti dei processi di integrazione, e per coordinare la programmazione dei servizi scolastici in “rete” con quelli sanitari, socio assistenziali, dell’Ente Locale, e in raccordo con le famiglie degli alunni.

• Attivazione del G. L. I. per ciascun alunno disabile, al fine di favorire contatti e passaggi di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio. Formulazione del Piano Educativo Individualizzato (concordato in sede di GLI con gli appartenenti al gruppo di lavoro) e della Programmazione didattico-educativa funzionale all’integrazione.

• Organizzazione di spazi capaci di garantire comunicazione, socializzazione, collaborazione e quindi motivazione, attraverso l’organizzazione di attività ludico-laboratoriali che consentano il recupero di opportunità di apprendimento anche attraverso l’uso di linguaggi non verbali.

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LA DIDATTICA INCLUSIVA Risorse/strumenti/metodologie didattiche

• Apprendimento cooperativo: sviluppa forme di cooperazione e di rispetto reciproco

fra gli allievi e veicola le conoscenze/abilità/competenze • Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie) • Didattica laboratoriale (non serve il laboratorio come luogo fisico!)

Favorisce la centralità del bambino/ragazzo Realizza la sintesi fra sapere e fare, sperimentando in situazione

• Procedere in modo strutturato e sequenziale: proporre attività con modello fisso e dal semplice al complesso si faciliteranno nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti.

• Sostenere la motivazione ad apprendere • Lavorare perché l’alunno possa accrescere la fiducia nelle proprie capacità • Per alunni “lenti”:

predisporre verifiche brevi, su singoli obiettivi; semplificare gli esercizi (evitare esercizi concatenati); consentire tempi più lunghi o ridurre il numero degli esercizi nello stesso tempo (strategia da scegliere secondo la personalità del bambino/ragazzo).

• Per alunni che manifestano difficoltà di concentrazione: fornire schemi/mappe/diagrammi prima della spiegazione (aiuteremo la mente a selezionare, categorizzare, ricordare, applicare quanto recepito durante la spiegazione); evidenziare concetti fondamentali/parole chiave sul libro; spiegare utilizzando immagini; utilizzare materiali strutturati e non (figure geometriche, listelli, regoli…); fornire la procedura scandita per punti nell’assegnare il lavoro.

• Didattica multisensoriale: uso costante e simultaneo di più canali percettivi (visivo, uditivo, tattile, cinestesico) incrementa l’apprendimento

• Tecnologie multimediali (computer, notebook per utilizzare software specifici) LIM Utilizzi multiformi: permette di accedere a quantità infinita di informazioni, visualizzazione di filmati o immagini; interazione visiva di testi o esercizi (costruzione di testi collettivi); costruzione di unità di lavoro informatizzate con possibilità di personalizzarle per il gruppo classe e utilizzandole in modo flessibile (eventuale consegna agli alunni copia della lezione o delle attività proposte in formato cartaceo o digitale); favorisce e promuove l’interazione lasciando spazio alla creatività degli studenti affinchè realizzino ricerche o unità di lavoro multimediali in modo autonomo, singolarmente o in piccolo gruppo→favorisce apprendimento costruttivo ed esplorativo; per gli alunni con difficoltà risulta essere uno strumento compensativo (videoscrittura, realizzazione di schemi e mappe, tabelle…).

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L’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

DIPARTIMENTI VERTICALI

PER LA PROGRAMMAZIONE, LA PROGETTAZIONE, IL MONITORAGGIO, LA VERFICA, LA VALUTAZIONE

NELLA “CONTINUITA’”

ITALIANO

( COMPETENZE STRUMENTALI ORTOGRAFICHE, SINTATTICHE, GRAMMATICALI / COMUNICAZIONE / ED ESPRESSIVITA’ / ASCOLTO, LETTURA, ANALISI, SINTESI E

COMPRENSIONE / PRODUZIONE SCRITTA )

INGLESE

( COMPETENZE STRUMENTALI ORTOGRAFICHE, SINTATTICHE, GRAMMATICALI / COMUNICAZIONE, LESSICO E PRONUNCIA / ASCOLTO, LETTURA E COMPRENSIONE /

PRODUZIONE SCRITTA )

LOGICA E MATEMATICA

( COMPRENSIONE E SOLUZIONE DEI PROBLEMI / STRUMENTALITA’ OPERATIVA DI BASE / AUTONOMIA E PADRONANZA DELLE PROCEDURE )

ORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPORALE E METODO DI STUDIO

( COMPETENZE DI ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO E ENEL TEMPO CON L’USO DEGLI STRUMENTI DI BASE / METODO DI STUDIO E LOGICA / AUTONOMIA DI STUDIO IN STORIA, GEOGRAFIA E SCIENZE / COLLEGAMENTI CAUSA-EFFETTO E RAGIONAMENTO LOGICO-

OPERATIVO )

“EDUCAZIONI” / LINGUAGGI NON VERBALI / INDIRIZZO MUSICALE

( CONSAPEVOLEZZA DELLE PROCEDURE / PADRONANZE OPERATIVE )

Ogni docente può optare per un solo Dipartimento : è opportuno che i Dipartimenti siano rappresentati dalle specifiche “competenze” professionali e che la distribuzione dei docenti sia equilibrata tra gli stessi, sia numericamente sia anche in rapporto alla presenza di docenti appartenenti ai 3 ordini di scuola, per la promozione ed il potenziamento della “continuità”.

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ORARIO SETTIMANALE CAMPI DI ESPERIENZA / DISCIPLINE

I DISCORSI E LE PAROLE

ITALIANO

Scuola Infanzia

5h

Scuola Primaria

1a / 2

a 3

a 4

a 5

a

8h ore / 7

h ore

Scuola Secondaria 1° G.

6h

INGLESE

FRANCESE

1a / 2

a / 3

a 4

a 5

a

1h ora / 2

h ore / 3

h ore

2h

2h

LA CONOSCENZA DEL MONDO

NUMERO E SPAZIO

MATEMATICA

3h

4h

1a 2

a / 3

a 4

a 5

a

7h ore / 6

h ore

6h

LA CONOSCENZA DEL MONDO

OGGETTI, FENOMENI, VIVENTI

STORIA

GEOGRAFIA

SCIENZE

2h

2h

2h

2h

2h

2h

2h

2h

IMMAGINI,SUONI, COLORI

ARTE E IMMAGINE

MUSICA

TECNOLOGIA

4h

1h

1h

1h

2h

2h

2h

IL SE’ E L’ALTRO

RELIGIONE CATTOLICA

2h

2h

1h

IL CORPO E IL MOVIMENTO

EDUCAZIONE FISICA

3h

1h

2h

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ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E CONTINUITA’

L’Istituto – proprio in virtù del suo essere ‘Comprensivo’ – è interessato ad ogni dimensione dell’ UNITARIETA’ e della CONTINUITA’ nel passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria alla scuola secondaria di 1° grado. L’ Istituto ha strutturato la propria organizzazione didattica ispirandosi ai seguenti criteri:

� garantire percorsi curricolari attenti alle priorità, formativa ed educativa � perseguire obiettivi fondamentali di base in modo progressivo e “a spirale” � favorire la flessibilità nel rispetto dei diversificati bisogni degli alunni � praticare processi di individualizzazione, ove necessari � attuare le innovazioni sempre con la necessaria gradualità; � garantire ogni possibile continuità con il contesto organizzativo preesistente,

specie se già orientato verso l’innovazione; � utilizzare con intelligente flessibilità tutte le risorse disponibili (umane e

finanziarie) � arricchire il patrimonio di esperienze di crescita e maturazione degli alunni � dialogare e interagire con il territorio � ampliare la disponibilità di professionalità e competenze

SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia del nostro Istituto,”Carlo Maria Giulini”, organizza le attività educative e didattiche operando, nei limiti del possibile, attraverso sezioni omogenee per età. Le docenti progettano percorsi ed esperienze anche per “sezioni aperte”, in grado di rispondere in modo tendenzialmente personalizzato ai diversi bisogni formativi degli alunni e delle alunne valorizzare le diverse competenze professionali. In tutte le sezioni si pratica stabilmente il Metodo Sperimentale del GLOBALISMO AFFETTIVO, da diversi anni ambito di sperimentazione dell’Università degli Studi di Bari, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, e in via di costante espansione.

• Orario settimanale 40 ore settimanali così articolate: da lun. a ven. – dalle ore 8,00 alle ore 16,00 (tutti gli alunni) Si osserva la flessibilità oraria nel periodo iniziale di “accoglienza” e per

situazioni particolari.

SCUOLA PRIMARIA

Entrambe le scuole primarie, “Gianni Rodari” e “San Domenico Savio”, gestiscono il “Curricolo Locale” attraverso il progetto stabile “ESPERTI PER UNA SCUOLA ESPERTA”, che viene progettato ed organizzato a partire dalle specifiche richieste delle famiglie, nell’ambito dell’orario curricolare ed extracurricolare. La progettazione organizzativo-didattica si ispira a criteri di “flessibilità”, che rispetta, nei limiti del possibile, la “continuità”, ma valutando di anno in anno anche modifiche eventualmente necessarie per creare “equilibri” che evitino la “prevalenza” consistente. Il criterio generale della “prevalenza” viene gestito in modo tale da valorizzare tutte le professionalità che si alternano nelle singole classi, creando una situazione di “team” che, sebbene non più coincidente con “moduli standard”, intende sostenere una operatività di “squadra”. L’organizzazione oraria di ogni giornata e di ogni settimana scolastica viene gestita con “flessibilità”, allo scopo di favorire l’adeguamento dei tempi necessari per le varie esperienze didattiche, sempre aperte all’interazione con il territorio e con gli stimoli “esterni” che possano generare condizioni di apprendimento più motivanti e coinvolgenti.

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• Orario settimanale 27 ore settimanali così articolate:

lunedì – martedì – mercoledì - giovedì – venerdì : dalle ore 8,15 alle ore 13,15 sabato – dalle ore 8,15 alle or 10,15

28^ ora settimanale arricchimento e Ampliamento curricolare dell’Offerta Formativa ove attivata, facoltativa

( progetto “Esperti per una scuola Esperta”)

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Nel nostro Istituto il triennio conclusivo del primo ciclo di istruzione riveste una importanza strategica perché ha il compito di attestare con un Esame di Stato le competenze acquisite dagli alunni dopo 11 anni di permanenza nelle nostre scuole. In particolare, con l’introduzione della Prova Nazionale di italiano e matematica, abbiamo potuto misurare in modo assolutamente oggettivo la preparazione specifica degli alunni rispetto alla media nazionale e del territorio: i risultati sono stati molto soddisfacenti, in quanto nettamente superiori ai dati statistici di confronto. La nostra Scuola Secondaria di primo grado è riuscita a strutturare una progettazione didattica unitaria che prevede attività potenziate per tutte le classi. Il raggiungimento di questo obiettivo è stato possibile sia in virtù della piena e responsabile utilizzazione delle risorse di organico, sia grazie alla flessibilità professionale dei docenti. Viene offerta agli studenti la possibilità di frequentare fino a un massimo di 33 ore settimanali (nelle terze possono arrivare anche a 36) articolando l’orario di lezione in base al seguente schema.

• 30 ore antimeridiane, per cinque giorni settimanali, che costituiscono il “core curriculum” della scuola e sono quindi irrinunciabili e obbligatorie.

• 1 ora settimanale di insegnamento dello strumento (pianoforte, flauto, chitarra e violino) e 1 ora di attività orchestrale per gli studenti inseriti nel corso di orientamento musicale; tali attività si svolgono settimanalmente nel pomeriggio.

• Attività laboratoriali pomeridiane, ciascuna della durata di un’ ora e mezza, finalizzate sia per consolidare abilità e conoscenze essenziali, sia per sviluppare e approfondire il proprio patrimonio di conoscenze e competenze. Va sottolineato che la frequenza dei laboratori pomeridiani è vincolata alla consapevole valutazione dei docenti circa i percorsi di consolidamento-ampliamento da proporre a ciascuno studente; resta ferma la facoltà dei genitori di rinunciare formalmente all’offerta laboratoriale che viene loro proposta.

Nel concreto, per gli alunni delle classi prime e seconde abbiamo privilegiato attività che favoriscono l’acquisizione di linguaggi e tecniche espressive (teatro, scultura, oggettistica) e linguaggi multimediali (mappe digitali, cinema) per il potenziamento dell’attività sportiva. Nelle classi terze, oltre agli spazi per la preparazione all’esame di Stato (che prevede il rientro all’intera classe) abbiamo confermato le positive esperienze del corso di avvio alla conoscenza della lingua latina e dei corsi finalizzati alla certificazione esterna delle competenze acquisite (Ket, Dele). In tutte le classi sono stati selezionati alunni che partecipano alla redazione del Giornale di Istituto “Passaggi di Tempo”.

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ORGANIZZAZIONE FUNZIONI STRUMENTALI AL P. O. F.

Le “funzioni” sono distribuite in AREE funzionali all’attuazione del P. O. F.:

AREA 1

Gestione del P. O. F. N° 2 docenti di scuola primaria

• Gestione,Coordinamento-Monitoraggio e Valutazione delle attività previste dal POF;

• Aggiornamento e diffusione della conoscenza del POF; • Raccolta progetti curriculari ed extracurriculari; • Coordinamento della progettazione curriculare ed extracurriculare; • Verifica dell’avviamento dei progetti e/o delle attività di laboratorio, dello stato di avanzamento

delle attività intraprese e comunicazione al C.d.D.; • Coordinamento con altre funzioni strumentali, con i referenti dei progetti, con i coordinatori di

classe/interclasse/intersezione; • Coordinamento con la Presidenza; • Coordinamento attività progettuali inerenti: • all’educazione alla legalità • all’educazione ambientale e all’educazione alla salute

*********************************************************************************************************************** AREA 2

N° 1 docente di scuola primaria

Attività a Sostegno dei docenti

Gestione della comunicazione

Area delle Nuove Tecnologie e della documentazione didattica

• Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione e aggiornamento; • Responsabile dei laboratori di informatica; • Stesura orario per l’utilizzo dei laboratori • Gestione delle aule multimediali della scuola, vigilando sul corretto utilizzo delle postazioni da

parte dei docenti e degli alunni; • Coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie; • Coordinamento delle attività relative all’utilizzo del registro elettronico • Supporto ai docenti in tutte

le problematiche inerenti all’utilizzo del registro elettronico e delle nuove tecnologie. • Raccordo con la ditta di manutenzione per la gestione tecnica dei computer; • Coordinamento con le altre funzioni

strumentali, con i referenti dei deiprogetti, con i coordinatori di classe/interclasse/intersezione • Coordinamento con il DS, il DSGA e i servizi di segreteria; • Coordinamento attività progettuali inerenti all’educazione motoria e sportiva

***********************************************************************************************************************

AREA 3 Interventi e servizi per studenti

Visite guidate e viaggi d’istruzione N° 2 docenti di scuola primaria

• Coordinamento delle attività extrascolastiche; • Coordinamento e gestione dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate; • Gemellaggi, organizzazione della partecipazione a concorsi e manifestazione culturali etc; • Predisposizione di itinerari consoni alle attività didattiche, per classi parallele e coordinamento

delle proposte dei dipartimenti e dei consigli di classe, interclasse, intersezione; • Realizzazione di progetti formativi d’intesa conEnti ed Istituzioni esterne alla Scuola; • Coordinamento dei rapporti con Enti Pubblici, Aziende e Associazioni; • Coordinamento con altre funzioni strumentali; • Coordinamento con i referenti dei progetti e i coordinatori di classe/interclasse/intersezione • Coordinamento con la Presidenza e con il D. S. G. A. • Coordinamento attività progettuali inerenti all’intercultura e alla solidarietà

***********************************************************************************************************************

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AREA 4

Interventi e servizi per studenti

Continuità ed orientamento N° 1 docente di scuola primaria

• Coordinamento e gestione delle attività di continuità e orientamento; Verticale continuità con la scuola primaria e orientamento dopo la scuola secondaria di I° grado;

• Pianificazione e coordinamento dei rapporti con le famiglie ai fini della continuità e dell’orientamento;

• Accoglienza ed Integrazione; • Coordinamento con altre funzioni strumentali, con i coordinatori di

classe/interclasse/intersezione • Coordinamento attività progettuali inerenti la musica

***********************************************************************************************************************

AREA 5

N° 3 docenti di scuola primaria

Interventi e servizi per studenti Supporto Psico- educativo

• Gestione, coordinamento di attività e servizi per l’integrazione degli alunni disabili, con DSA e

con BES; • Interventi contro la dispersione scolastica; • Azione di coordinamento per la funzionalità dei PEP; • Affidamento del materiale per gli alunni disabili; • Proposte per l’acquisto di materiale ed apparecchiature; • Rapporti con il USP gruppo H; • Predisposizione e coordinamento gruppo interno di lavoro formato dai docenti di sostegno e dal

DS per condividere e verificare criteri e modalità d’intervento a favore dell’integrazione; • Rapporti di carattere organizzativo con il GLIS e l’ASL; • Coordinamento del GLH operativo e d’istituto e raccolta di tutta la documentazione degli alunni

diversamente abili • Progettazione e realizzazione di percorsi/progetti di recupero per alunni diversamente abili, con

DSA o con disagio • Predisposizione del piano di miglioramento dei BES • Raccolta assenze monitoraggio della frequenza e azioni conseguenti,secondo la normativa

vigente; • Contatti con le famiglie e con i consigli di classe/interclasse/intersezione; • Coordinamento e rapporti con Enti pubblici,Soggetti Istituzionali e non per accordi, intese e

convenzioni; • Coordinamento con altre funzioni strumentali; • Coordinamento con la Presidenza e con il DSGA.

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ORGANIGRAMMA ORGANIZZATIVO

ORGANIZZAZIONE SERVIZI DI SEGRETERIA

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Direttore dei Servizi Generali Amministrativi

Coordinamento generale

Indirizzi Organizzativi

Gestione Programma Annuale

Fascicoli personali dipendenti

Gestione contratti personale

Gestione organici del personale

Assenze e permessi

Gestione nomine annuali e temporanee

Graduatorie

Stato giuridico del personale

Pratiche INPDAP - INPS

Gestione pratiche Sicurezza e Privacy

AREA PERSONALE

Assistenti Amministrativi

Protocollo

Chiamata supplenti

Dichiarazione dei Servizi,

Domande Computo/Riscatto dei Servizi

Ricostruzione Carriera

Collaborazione altre pratiche inerenti al personale

Infortuni del personale

AREA CONTABILE

Assistenti Amministrativi

Vicario del Direttore Servizi Generali Amministrativi

Acquisti e Bandi di gara

Stipendi e annessi

Pratiche manutenzione sussidi e attrezzature

Dematerializzazione e gestione Sito Web

AREA PROGETTI

Assistenti Amministrativi

Coordinamento viaggi di istruzione

Arricchimento e Ampliamento del P.O.F.

Progetti vari

Progetti Regionali e Comunitari

Contratti e rapporti con esperti esterni

Organi Collegiali

Piano Offerta Formativa e Documenti

AREA ALUNNI

Assistenti Amministrativi

Collaboratori scolastici

Operatori L.S.U.

Fascicoli e certificati alunni

Pratiche alunni diversamente abili e B.E.S.

Iscrizioni

Libri di testo

Rapporti con il Comune

Mensa scolastica

Documenti Valutazione alunni

Privacy

Vigilanza alunni

Vigilanza ambienti ed edifici

Pulizia

Collaborazione con la Segreteria

Collaborazione con i docenti

Servizi esterni

Pulizia ambienti ed edifici

Servizi specifici

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I FATTORI DI QUALITA’ DEI SERVIZI DI SEGRETERIA

La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone, altresì, l’osservanza ed il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: - Celerità - Trasparenza - Informatizzazione dei servizi di segreteria - Tempi d’attesa agli sportelli - Flessibilità degli orari degli Uffici a contatto con il pubblico.

GLI ORARI DEGLI UFFICI PER IL PUBBLICO (personale, studenti, famiglie)

ORARIO ANTIMERIDIANO: dalle 10.30 alle 12.30 (salvo urgenze)

ORARIO POMERIDIANO: mercoledì dalle 14.30 alle 17.30

PROCEDURE PER I RECLAMI E LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO

I reclami possono essere presentati in forma orale, scritta, via e-mail e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.

I reclami orali debbono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati.

Il Capo d’istituto dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, in forma orale o scritta, con la massima celerità possibile, compatibilmente con le esigenze di servizio.

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LA VALUTAZIONE E L’AUTOVALUTAZIONE

L'Istituto Comprensivo riconosce al processo di valutazione un momento di assoluta

centralità.

La valutazione avrà come oggetto sia la crescita dell'alunno sul piano formativo e cognitivo

(apprendimento), sia il curricolo e la qualità del servizio scolastico erogato

(organizzazione).

Apprendimento

� Conoscenze, abilità e modi dell'apprendimento: ascolto e comprensione, linguaggio, metodo di studio, metodo di lavoro, competenze specifiche;

� Atteggiamento nei confronti dell'esperienza scolastica: interesse, impegno, � partecipazione; � Relazionalità: collaborazione, responsabilità, rispetto, tolleranza, prevenzione dei

conflitti.

Curricolo

� Pianificazione del curricolo: discipline tradizionali, ampliamento dell'offerta formativa, continuità, sostegno e recupero, calendario, orari e tempo scuola;

� Progettazione didattica: organizzazione delle attività, unitarietà dell'insegnamento, documentazione delle attività;

� Valutazione scolastica: valutazione del curricolo, valutazione formativa, valutazione sommativa, riprogettazione;

Area dell'organizzazione

� Servizi: servizi offerti, servizi ricevuti; � Risorse umane: progettualità e responsabilità, formazione, informazione e

documentazione, dirigenza; � Risorse materiali: ambienti, attrezzature, budget; � Partecipazione: accoglienza, comunicazione, scuola-famiglia, processi decisionali,

rapporti esterni.

I processi

I processi di valutazione verranno articolati in tre momenti specifici:

� valutazione iniziale: accerta i bisogni di partenza e la fattibilità delle scelte � valutazione intermedia: accerta la qualità dell'azione e le esigenze in itinere � valutazione finale: accerta gli esiti e gli effetti ottenuti. � valutazione sommativa: sarà frequente nell'ambito delle singole discipline. Si

svolgerà quadrimestralmente e sarà discussa a livello di Consigli di Classe, di Intersezione e di Interclasse.

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La valutazione del servizio erogato

La Valutazione della qualità del servizio erogato verrà effettuata tenendo conto di

Indicatori di risultato e Indicatori di funzionamento.

Gli Indicatori di risultato individuati sono:

� frequenza � tassi di promozione � abbandoni � durata degli studi � risultati di Apprendimenti e Comportamenti

Gli Indicatori di funzionamento riguardano

� l'attività concreta degli alunni (partecipazione, disponibilità, impegno) � l'attività concreta del personale scolastico (condivisione, collaborazione,

responsabilità) � rapporti tra operatori scolastici e l'utenza � la qualità dei servizi e dell’organizzazione della vita scolastica � la qualità del clima relazionale

Il Percorso di Valutazione si avvale di strumenti specifici contenuti nel Documento di

Valutazione d’Istituto, riferito ai percorsi curricolari, agli scrutini e agli Esami nella scuola

secondaria di 1° grado.

L’Istituto predispone appositi questionari per la rilevazione, il monitoraggio e la

valutazione dei riscontri esterni relativi alla qualità dei servizi scolastici, nell’ottica

dell’Autovalutazione d’Istituto, finalizzata all’elaborazione di un Piano Complessivo di

Miglioramento.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE

SCUOLA PRIMARIA

Oggetto della valutazione:

- Il processo di apprendimento

- Il rendimento scolastico

- Il comportamento

Tipi di valutazione:

VALUTAZIONE DIAGNOSTICA

Analisi delle situazioni iniziali dei requisiti di base per impostare un percorso di apprendimento :

- Osservazioni sistematiche e non

- Prove semi – strutturate (stimolo chiuso risposta aperta)

- Prove oggettive o strutturate a risposta chiusa * (libere elaborazioni)

Si intendono prove di verifica delle abilità e/o conoscenze dell’alunno, in cui le risposte possibili

sono predefinite. Per l’elaborazione di tali prove si utilizzano quesiti (item) presenti del tipo:

vero/falso; a scelta multipla; a completamento; a corrispondenza. Nella loro formulazione si

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tengono presenti i seguenti criteri di riferimento: usare un linguaggio preciso, non complicare la

formulazione di domande con forme negative, evitare di formare item molto lunghi, non richiedere

contemporaneamente prestazioni relative a conoscenze non esattamente definibili.

VALUTAZIONE FORMATIVA

E’ finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Tale

strumento è utile ai docenti per monitorare il percorso di apprendimento in itinere e scegliere le

soluzioni migliori, riprogettando, se necessario, il percorso di:

- Osservazioni sistematiche e non

- Prove semi – strutturate (stimolo chiuso risposta aperta)

- Verifiche oggettive o strutturate a risposta chiusa degli obiettivi intermedi e finali

concordate per classi parallele.

- Analisi di congruenza tra obiettivi e risultati

- Libere elaborazioni.

VALUTAZIONE SOMMATIVA

Si effettua alla fine di ogni quadrimestre e serve per accertare in che misura sono stati raggiunti

gli obiettivi, ed esprimere un giudizio sul livello di maturazione dell’alunno, tenendo conto sia dei

livelli di partenza sia dei traguardi attesi. Questa valutazione fa un bilancio consuntivo degli

apprendimenti degli alunni e, attraverso l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e delle

competenze acquisite a livello di maturazione culturale e personale mediante u giudizio analitico.

Essa svolge una funzione comunicativa non solo per l’alunno, ma anche per le famiglie.

Il decreto legge 137 del 01 settembre 2008 ha riportato la valutazione espressa in decimi .

Nella C.M. n. 10 del 23 gennaio 2009: “valutazione degli apprendimenti e del

comportamento” si sottolinea che i criteri essenziali per una valutazione di qualità

sono: • La finalità formativa;

• la validità, l’attendibilità, l’accuratezza, la trasparenza, l’equità;

• la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio;

• la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti;

• il rigore metodologico delle procedure;

• la valenza informativa.

In tale ottica è necessario che tali criteri siano il riferimento per i tre sistemi di valutazione:

- la valutazione in itinere

- la valutazione periodica e finale

- gli interventi di rilevazione esterna degli apprendimenti da parte dell’INVALSI.

QUANDO E COME SI VALUTA

La valutazione scolastica si attua sistematicamente durante l’anno scolastico attraverso prove di

verifica variamente strutturate e alla fine dei quadrimestri con gli scrutini.

Nella scuola primaria le prove di verifica riguardano osservazioni sistematiche dei comportamenti,

attività fisiche e psico-motorie, rappresentazioni grafiche, esercitazioni individuali orali e scritte,

attraverso griglie di misurazione predisposte opportunamente, i criteri di valutazione in base a

indicatori e descrittori condivisi.

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ESEMPIO DI TABELLA MISURAZIONE / VALUTAZIONE DOCIMOLOGICA DELLE PROVE

VOTO PROVA SU

6 ITEMS

PROVA SU

7 ITEMS

PROVA SU

8 ITEMS

PROVA SU

9 ITEMS

PROVA SU

10 ITEMS

PROVA SU

11 ITEMS

PROVA SU

12 ITEMS

10 6/6 7/7 8/8 9/9 10/10 11/11 12/12

9 5-6/6 6/7 7/8 8/9 9/10 10/11 11/12

8 4-5/6 5/7 6/8 7/9 8/10 9/11 10-9/12

7 4/6 4/7 5/8 6/9 7/10 8/11 8/12

6 3/6 3/7 4/8 5/9 6/10 9/11 7/12

5 Meno di 4 Meno di 5 Meno di 5 Meno di 6 Meno di 6 Meno di 7 Meno di 7

ESEMPIO DI TABELLA DI MISURAZIONE/VALUTAZIONE DOCIMOLOGICA DELLE PROVE

VOTO PROVA SU

13 ITEMS

PROVA SU

14 ITEMS

PROVA SU

15 ITEMS

PROVA SU

16 ITEMS

PROVA SU

17 ITEMS

PROVA SU

18 ITEMS

PROVA SU

19 ITEMS

PROVA SU

20 ITEMS

10 13/13 14/14 15/15 16/16 17/17 18/18 19/19 20/20

9 12/13 13/14 14/15 15-14/16 16-15/17 17-16/18 18-17/19 19-18/20

8 11-10/13 12-11/14 13-12/15 13-12/16 14-13/17 15-14/18 16-15/19 17-16/20

7 9/13 9-10/14 11-10/15 11-10/16 12-11/17 13-12/18 14-13-12/19 15-14-13/20

6 8/13 8/14 9/15 9/16 10/17 10-11/18 11/19 11-12/20

5 Meno di 8 Meno di 8 Meno di 9 Meno di 9 Meno di 10 Meno di

10

Meno di

10

Meno di

10

Ogni verifica deve riportare il tipo di valutazione previste per la prova, in modo tale che il voto

attribuito sia trasparente.

Es. se una prova prevede la risoluzione di 13 domande si applicherà la tabellina delle prove

strutturate su 13 ITEMS.

VOTO PROVA SU 13 ITEMS

10 13/13

9 12/13

8 11-10/13

7 9/13

6 8/13

5 Meno di 8

Per cui si attribuirà il

- voto 10 agli alunni che non hanno fatto errori

- voto 9 agli alunni che hanno fatto 1 solo errore

- voto 8 agli alunni che non hanno fatto 2/3 errori

- voto 7 agli alunni che non hanno fatto 4 errori

- voto 6 agli alunni che non hanno fatto 5 errori

- meno di 5 errori sarà considerato insufficiente.

PER IL DETTATO ORTOGRAFICO

ERRORI VOTO CLASSE 2^-3^

VOTO ERRORI

10 0

9 1/2

8 3/4

7 5

6 6

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ERRORI VOTO CLASSE 4^

VOTO ERRORI

10 0

9 1/2

8 3/4

7 5

6 6

5 7/8

ERRORI VOTO CLASSE 5^

VOTO ERRORI

10 0

9 1

8 2

7 3

6 4

5 5

Si precisa che a seconda della gravità dell’errore il voto può variare da 1 punto a 0,5 punti

D. S. A. / B. E. S.

Per gli alunni disabili il Consiglio di classe valuterà in base quanto stabilito nel P. E. I., in

accordo con i familiari dello studente.

Per gli alunni D. S. A. e B. E. S. (certificati) il Consiglio di Classe valuterà in base a quanto

stabilito nel PDS, in accordo con i familiari dello studente.

TEMPI E MODALITA’ DI VERIFICHE

Ogni docente e ogni Consiglio di Classe dovrà attenersi a quanto disposto:

• Esplicitare agli alunni e alle famiglie i criteri di valutazione (durante i Consigli di Classe con

la partecipazione delle famiglie spiegare e consegnare copia da diffondere agli altri genitori);

• Utilizzare il Diario o il quaderno per le comunicazioni;

• Registrare tutti i voti, anche quelli negativi poiché essi concorrono alla valutazione finale;

• Non somministrare prove ad personam fatte con lo scopo di far recuperare quelle

insufficienti; tutte le prove devono avere carattere di ufficialità e vanno somministrate nello

stesso momento a tutti gli alunni;

• Prevedere le seguenti verifiche quadrimestrali:

DISCIPLINA VERIFICHE SCRITTE/PRATICHE INTERROGAZIONI ORALI

ITALIANO 3 2

MATEMATICA 2 2

SCIENZE 2 1

GEOGRAFIA 2 1

STORIA 2 1

INGLESE 2 1

ARTE 1 /

MUSICA 1 /

MOTORIA 1 /

IRC 3 /

L’utilizzo di tali tabelle sarà sottoposto a verifica nel corso del primo quadrimestre per valutare la

validità o l’opportunità di apportare modifiche.

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INDICE

• CHI SIAMO / DOVE SIAMO / I “NOSTRI EDUCATORI”

• LA PROGRAMMAZIONE EDUCATVA: GLI OBIETTIVI GENERALI DELLA

FORMAZIONE

• IL CURRICOLO FORMATIVO DI BASE: I TRAGUARDI DI COMPETENZA DEI

TRE ORDINI DI SCUOLA NELLA CONTINUITA’

• ARRICCHIMENTO ED AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA / LE AREE

FONDAMENTALI DI PROGETTUALITÁ / LE AREE DI INTERVENTO PER GLI

ALUNNI PIU' DEBOLI

• L'ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

• L'ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI SPAZI EDUCATIVO-DIDATTICI

• VERIFICA, VALUTAZIONE, AUTOVALUTAZIONE