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1 PIANO DELLE PERFORMANCE 2011 - 2013 1. PREMESSA Ai sensi dell’art.10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, le pubbliche amministrazioni sono tenute annualmente alla redazione di un documento programmatico triennale - denominato Piano della performance, da adottare in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio - con il quale sono individuati gli indirizzi e gli obiettivi strategici e operativi e definiti, con riferimento agli obiettivi finali e intermedi e alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance dell'amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale e i relativi indicatori della performance. Più in particolare, il Piano delle Performance deve perseguire tre finalità: 1) assicurare la qualità della rappresentazione della performance, dal momento che in esso sono esplicitati il processo e le modalità con i quali si sono definiti gli obiettivi dell’amministrazione, nonché l’articolazione complessiva degli stessi; 2) assicurare la comprensibilità della rappresentazione della performance, esplicitando il “legame” che sussiste tra i bisogni della collettività, la missione istituzionale, le priorità politiche, le strategie, gli obiettivi e gli indicatori dell’amministrazione; 3) assicurare l’attendibilità della rappresentazione della performance, circostanza che si concretizza solo se è verificabile ex post la correttezza metodologica del processo di pianificazione (principi, fasi, tempi, soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi, indicatori, target). Per tali ragioni, il Piano delle Performance dell’AGEA riporterà nell’ordine: a) la descrizione della “identità” dell’amministrazione, cioè di quegli elementi che consentono di identificare l’ente (mandato istituzionale e missione) e le sue competenze (declinazione della missione e del mandato in aree strategiche, obiettivi strategici e operativi); b) l’evidenza delle risultanze dell’analisi del contesto interno ed esterno

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PIANO DELLE PERFORMANCE 2011 - 2013

1. PREMESSA

Ai sensi dell’art.10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, le pubbliche

amministrazioni sono tenute annualmente alla redazione di un documento programmatico

triennale - denominato Piano della performance, da adottare in coerenza con i contenuti e il

ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio - con il quale sono individuati gli

indirizzi e gli obiettivi strategici e operativi e definiti, con riferimento agli obiettivi finali e

intermedi e alle risorse, gli indicatori per la misurazione e la valutazione della performance

dell'amministrazione, nonché gli obiettivi assegnati al personale dirigenziale e i relativi

indicatori della performance.

Più in particolare, il Piano delle Performance deve perseguire tre finalità:

1) assicurare la qualità della rappresentazione della performance, dal momento che in

esso sono esplicitati il processo e le modalità con i quali si sono definiti gli obiettivi

dell’amministrazione, nonché l’articolazione complessiva degli stessi;

2) assicurare la comprensibilità della rappresentazione della performance, esplicitando il

“legame” che sussiste tra i bisogni della collettività, la missione istituzionale, le

priorità politiche, le strategie, gli obiettivi e gli indicatori dell’amministrazione;

3) assicurare l’attendibilità della rappresentazione della performance, circostanza che si

concretizza solo se è verificabile ex post la correttezza metodologica del processo di

pianificazione (principi, fasi, tempi, soggetti) e delle sue risultanze (obiettivi,

indicatori, target).

Per tali ragioni, il Piano delle Performance dell’AGEA riporterà nell’ordine:

a) la descrizione della “identità” dell’amministrazione, cioè di quegli elementi che

consentono di identificare l’ente (mandato istituzionale e missione) e le sue

competenze (declinazione della missione e del mandato in aree strategiche, obiettivi

strategici e operativi);

b) l’evidenza delle risultanze dell’analisi del contesto interno ed esterno

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all’amministrazione, dalle quali si ricavano informazioni importanti sull’evoluzione

dei bisogni della collettività e, in generale, sulle attese degli stakeholders;

c) la descrizione delle fasi, dei soggetti e dei tempi del processo di redazione del Piano,

onde garantire la piena trasparenza del Ciclo di gestione della performance (articolo

11, comma 3, Dlgs 150/2009);

d) le modalità con cui l’amministrazione ha garantito il collegamento e integrazione del

Piano della performance con il processo e i documenti di programmazione

economico-finanziaria e di bilancio (articolo 5, comma 1, e articolo 10, comma 1, del

Dlgs 150/2009);

e) ogni eventuale criticità relativa all’attuazione del Ciclo di gestione della performance

di cui all’articolo 4 del Dlgs 150/2009.

Ai fini della sua elaborazione, pertanto, recependo le linee guida impartite dall’Organismo

Indipendente di Valutazione dell’AGEA, si è proceduto all’individuazione delle criticità e

alla formulazione delle conseguenti proposte risolutive, che sono state rese coerenti alle

esigenze di crescita e miglioramento dell’Ente e tradotte negli obiettivi strategici individuati

con il presente Piano.

La consuetudine di un ripetuto confronto con l’apparato gestionale ha, in sintesi, consentito

di redigere un documento che, coerentemente con gli indirizzi di ordine politico, si propone

di costituire un valido impulso nel processo evolutivo dell’AGEA, quale amministrazione

pubblica a servizio, del settore agricolo, di grande rilievo, per il nostro Paese.

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2. L’AGEA E IL SUO MANDATO ISTITUZIONALE

L'Agea è un ente pubblico non economico, istituito con decreto legislativo 27 maggio 1999,

n. 165 - successivamente modificato dal d.lgs. n.188/2000 e dalla legge 21 dicembre 2001,

n.441 - subentrato, a decorrere dal 16 ottobre 2000, in tutti i rapporti attivi e passivi alla

soppressa AIMA – Azienda di Stato per gli Interventi nel Mercato Agricolo.

Ha sede legale a Roma ed è dotata di una sede di rappresentanza a Bruxelles.

L’AGEA è l’ Organismo di Coordinamento e vigilanza degli Organismi Pagatori ai sensi

dei Regolamenti (CE) n. 1290/2005 del Consiglio e n. 885/2006 della Commissione ed, a tal

fine, promuove l’applicazione armonizzata della normativa comunitaria, verificando la

conformità e i tempi delle procedure istruttorie e di controllo seguite dagli organismi

pagatori oltre che monitorando le attività svolte dagli stessi.

Oltre alla funzione di Organismo di Coordinamento, l’Agenzia è l’ente italiano responsabile,

nei confronti dell’Unione Europea, degli adempimenti connessi alla gestione degli aiuti

derivanti dalla politica agricola comune (PAC), nonché degli interventi sul mercato e sulle

strutture del settore agricolo finanziati dai fondi comunitari (FEAGA - Fondo Europeo

Agricolo di Garanzia - e FEASR - Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale).

Il processo innovativo che ha reso necessario l’intervento del legislatore per l’istituzione di

un nuovo ente, in particolare, prevede, in coerenza con una progressiva attuazione del

principio della devolution, un graduale percorso di attribuzione alle Regioni e alle Province

autonome delle funzioni di erogazione degli aiuti comunitari, riconoscendo ad apposite

strutture create dalle stesse la funzione di Organismi pagatori regionali (OPR).

Fino all’istituzione e al riconoscimento degli OPR, l’Agea è Organismo Pagatore dello

Stato Italiano per l’erogazione, in favore dei produttori agricoli, di aiuti, contributi e premi

comunitari previsti dall’Unione Europea e finanziati dai fondi comunitari, e non attribuita ad

altri organismi pagatori nazionali (ad es. l’Ente Nazionale Risi per il settore risicolo e il

SAISA – Agenzia delle Dogane per le Restituzioni alle Esportazioni); gestisce inoltre gli

ammassi pubblici, i programmi di miglioramento della qualità dei prodotti agricoli per gli

aiuti alimentari e per la cooperazione economica con altri Paesi.

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A distanza di oltre un decennio dall’istituzione dell’AGEA, tuttavia, è stato rilasciato il

previsto riconoscimento solo ai seguenti OPR:

� ARTEA per la Regione Toscana;

� AGREA per la Regione Emilia-Romagna;

� AVEPA per la Regione Veneto;

� ARCEA per la Regione Calabria;

� ARPEA per la Regione Piemonte;

� Regione Lombardia Agricoltura per la Regione Lombardia;

� Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige;

� APPAG Trento.

Nell'espletamento delle funzioni di Organismo Pagatore, l’AGEA si avvale anche di altri

organismi a cui sono stati delegati particolari compiti. Tra questi figurano anche i Centri di

Assistenza Agricola (CAA), i quali svolgono le attività di supporto nella predisposizione

delle domande di ammissione ai benefici comunitari e nazionali su mandato degli

imprenditori interessati. I CAA rappresentano lo strumento con il quale l'Organismo

Pagatore assicura il costante rapporto con i produttori e una migliore e più diretta assistenza

agli stessi ai fini della corretta predisposizione delle domande di aiuto.

In relazione alle sopra descritte funzioni precipue dell’ AGEA è opportuno evidenziare che,

pur essendo l’Agenzia un unicum, ai sensi della normativa comunitaria la funzione di

Organismo pagatore deve essere nettamente distinta dal ruolo di organismo di

coordinamento. Tale distinzione si rinviene chiaramente nella struttura dell’Agenzia, per la

quale si rimanda al successivo capitolo 4.

***

Con una serie di interventi normativi susseguitisi negli ultimi anni, nuove e ulteriori funzioni

sono state ex lege attribuite all’AGEA.

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In primo luogo, con decreto legislativo 29 marzo 2004, n.99 all’AGEA è stato attribuito - in

attuazione del Titolo II, capitolo 4 del Regolamento CE n.1782/2003 (successivamente

abrogato dal Regolamento CE n.73/2009):

1. il ruolo di “Autorità competente” dello Stato membro Italia per il coordinamento dei

controlli di cui al Sistema Integrato di Gestione e Controllo (SIGC);

2. mediante trasferimento dal Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari, il

coordinamento e la gestione del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN), nel

quale è compreso l'insieme dei processi istruttori, organizzativi, amministrativi e di

controllo del comparto agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca e i relativi

servizi di natura consulenziale, amministrativa, tecnica e specialistica, nonché la

componente informatica ad essi strumentale; a tal fine, l’AGEA è stata autorizzata

con legge n.231/2005, previo espletamento di una procedura ad evidenza pubblica

per l’individuazione del partner privato, alla costituzione di una società – a capitale

misto pubblico-privato con partecipazione pubblica maggioritaria di AGEA – cui

affidare la gestione e lo sviluppo del SIAN.

Nata a fine 2005 per effetto di tali disposizioni, la società SIN s.r.l. – società partecipata al

51% dall’Agea e al 49% dal socio privato – quale sistema di servizi complesso e

interdisciplinare a supporto delle competenze istituzionali del comparto agricolo,

agroalimentare, forestale e della pesca, rappresenta una novità assoluta nel processo di

governance della politica agricola nazionale. Nel marzo 2006 l’AGEA ha bandito la gara per

individuare il socio privato di minoranza della SIN; la relativa aggiudicazione è avvenuta

nell'anno successivo – con rapporto novennale, ma contrattualmente rinegoziabile ogni tre

anni – in favore del Raggruppamento Temporaneo d'Impresa, avente per capogruppo-

mandataria Almaviva, e mandanti Auselda, Sofiter, Cooprogetti, IBM, Agriconsulting,

Agrifuturo e Isaf.

In quanto società mista, SIN s.r.l. coniuga perfettamente la propria mission, finalizzata

all'erogazione di servizi sempre più efficienti a favore della pubblica amministrazione,

centrale e locale, delle imprese e dei cittadini con le capacità industriali di ricerca,

innovazione e sviluppo, oltre che commerciali, messe a disposizione dal partner privato.

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Per una miglior comprensione del volume di dati gestiti da SIN, si evidenzia che il patrimonio

informativo del SIAN è rappresentato dai seguenti numeri:

o circa 7 miliardi di euro mediamente erogati ogni anno per integrazioni al reddito

agricolo;

o 5.000 nodi periferici collegati via internet al sistema;

o 2.000.000 di aziende agricole gestite;

o 5.000 uffici periferici collegati via internet al sistema;

o 3.000 postazioni di lavoro (presso P.A. centrali, Regioni, Province, Centri di

Assistenza Agricola, Unioni, Associazioni, Corpo Forestale dello stato, Enti locali);

o Cooperazione con altre Pubbliche Amministrazioni (Regioni, Organismi Pagatori,

Ministero delle Finanze - Agenzia del Territorio, Agenzia delle Entrate, Camere di

commercio, Ministero dell'Interno, Ministero della salute, ISTAT, ICE) per

interscambio dati e servizi necessari alla realizzazione delle applicazioni per:

1.Il fascicolo aziendale

2.Il Geographic Information System (GIS)

3.Il Sistema Integrato di Gestione e Controllo (SIGC)

4.Procedimenti amministrativi

5.I Registri nazionali

6.Le politiche di sicurezza

Ulteriore attribuzione di funzioni all’AGEA si rinviene nell’art.18 del citato Dlgs n.99/2004,

il quale ha individuato nell’Agenzia l'autorità nazionale responsabile delle misure necessarie

per assicurare l'osservanza delle normative comunitarie, relative ai controlli di conformità alle

norme di commercializzazione nel settore degli ortofrutticoli, avvalendosi di Agecontrol

S.p.a..

La proprietà di tale Società, istituita per volere della Comunità Europea nel 1985 per

l’effettuazione di controlli nel settore degli aiuti comunitari alla produzione dell'olio di oliva

e dotata di adeguata autonomia finanziaria e operativa, è stata quindi, proprio con il predetto

decreto legislativo, integralmente trasferita all’AGEA, attuale Azionista Unico di

Agecontrol.

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Tale attività riguarda, in particolare:

• controlli di conformità sul mercato interno, nonché sui prodotti destinati all'esportazione

e all'importazione;

• gestione delle comunicazioni obbligatorie (notifiche di spedizione e richieste di

controllo) e delle domande di autorizzazione all'uso del logo comunitario e

all'autocontrollo;

• aggiornamento della Banca Nazionale Dati Operatori Ortofrutticoli (BNDOO);

• gestione degli aspetti sanzionatori.

Agecontrol effettua, inoltre, in aggiunta ad altri controlli funzionali alle attività di AGEA di

cui si dirà appresso, i controlli cosiddetti "di secondo livello", previsti nei confronti dei

soggetti ai quali AGEA ha delegato specifici compiti/servizi e in ulteriori comparti.

In tale ambito, Agecontrol ha il compito di accertare la correttezza dell'operato degli

organismi delegati allo svolgimento di attività istruttorie e controlli di primo livello in vari

settori. In particolare, le verifiche effettuate dall'Agenzia sono volte ad accertare la

rispondenza dei procedimenti messi in atto dai suddetti organismi rispetto a quanto

concordato e sottoscritto nelle convenzioni dagli stessi stipulate con AGEA.

Tali controlli, svolti nelle sole Regioni in cui non è presente un Organismo Pagatore

Regionale riconosciuto, interessano le attività svolte dai soggetti delegati, in particolare nei

seguenti comparti:

• domande di pagamento unico;

• piani di sviluppo rurale;

• riconversione e ristrutturazione dei vigneti.

Sulla base delle conoscenze e delle specifiche competenze amministrativo-contabili maturate

in oltre venti anni di attività ispettiva, a partire dal 2005 AGEA ha attribuito ad Agecontrol

compiti di controllo nei seguenti ulteriori comparti:

• programmi triennali di miglioramento presentati dalle Organizzazioni del settore oleicolo

(Reg. CE n. 2080/2005);

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• distribuzione, a opera di Enti e strutture caritative, di derrate alimentari agli indigenti

della Comunità Europea (Reg. CEE n. 3149/92);

• programmi di promozione e informazione dei prodotti agroalimentari nel Mercato

comunitario e nei Paesi terzi (Regg. CE nn. 1071/2005; 94/2002; 1346/2005;

2879/2000);

• utilizzo di burro comunitario (Reg. CE n. 1898/2005);

• fondi comunitari per il Tabacco (Reg. CE n. 2182/2002);

• controlli sullo zucchero in regime di Ammasso pubblico (Reg. CE n. 884/2006);

• controlli su varia misure eccezionali di sostegno del mercato agricolo.

Nel 2007, il campo di attività di Agecontrol è stato ulteriormente ampliato attraverso

l'affidamento dei controlli "ex-post", ai sensi del Reg. (CEE) n. 4045/89, successivamente

sostituito dal Reg.(CE)n.485/2008 - volti ad accertare la realtà e la regolarità delle operazioni

che fanno parte, direttamente o indirettamente, del sistema di finanziamento del FEAOG-

garanzia. In tale contesto, il personale ispettivo dell'Agenzia opera con la qualifica di

Ufficiale di Polizia Giudiziaria.

***

L’incremento delle attribuzioni funzionali dell’Ente ha reso necessario una riformulazione

dello Statuto, in coerenza con il mutato scenario operativo dell’Agenzia; l’adozione nel 2009

del nuovo Statuto – approvato con decreto interministeriale del 18 febbraio 2009 – che ha

ridelineato il modello organizzativo dell’Agenzia.

E’ in corso l’attuazione di un delicato piano di allineamento della precedente struttura di

AGEA con il nuovo Statuto.

Prima di analizzare nel dettaglio l’attuale struttura dell’Agenzia, si ritiene particolarmente

rilevante, ai fini del presente documento, accennare, in questa fase, alle risorse strumentali,

finanziarie e umane, assegnate dallo Stato per l’assolvimento del ruolo e delle funzioni

esercitate dall’AGEA.

A tal proposito, preme evidenziare che nell’ultimo periodo si è assistito, anche per effetto di

rilevanti interventi di contenimento delle risorse da parte del legislatore, a un progressivo e

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sensibile depauperamento dei mezzi dell’Agenzia, pur in presenza di sempre maggiori e

complesse attribuzioni.

Si riassume sinteticamente nella seguente tabella l’evoluzione negli ultimi anni delle

condizioni operative e del volume di risorse gestite dell’Agenzia in relazione al numero degli

utenti finali, con la precisazione che i dati sono rappresentati in riferimento agli anni solari

riportati (si veda anche la tabella del capitolo 4):

Anno Risorse finanziarie assegnate dallo Stato

Fondi comunitari e cofinanziati erogati da O.P.

AGEA

Risorse umane in dotazione organica

2007

€ 244.024.337,69

€ 3.319.507.742,56

356 dipendenti 20 dirigenti (1)

2008

€ 214.499.467,10

€ 3.313.996.436,11

317 dipendenti 17 dirigenti (2)

2009

€ 164.775.096,00

€ 4.235.638.842,24

317 dipendenti 17 dirigenti

2010

€ 172.364.000,00 (bilancio di previsione)

€ 3.837.185.211,39

284 dipendenti 16 dirigenti (3)

(1) dotazione organica risultante a seguito di applicazione dell’art.1, comma 93 della legge n.311/2004;

(2) dotazione organica rideterminata ai sensi dell’art.74, comma 1, lettera c) della legge n.133/2008;

(3) dotazione organica rideterminata ai sensi dell’art.2, comma 8 bis della legge n.25/2010.

3. IL CONTESTO OPERATIVO DELL’AGEA

L’analisi del contesto operativo definisce sia il tessuto economico e sociale che caratterizza

la mission dell’Agenzia sia la sua organizzazione interna.

Il contesto esterno dell’Agenzia è rappresentato da una variegata pluralità di soggetti

operanti in ambito sia europeo che nazionale, in considerazione del duplice ruolo dell’Agea

di Organismo pagatore e di Organismo di coordinamento che deve garantire nei confronti

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dell’Unione europea l’uniforme applicazione dei regolamenti comunitari in materia di

erogazione e controllo dei pagamenti alle imprese agricole (7 miliardi di euro a circa

2.000.000 di beneficiari).

Gli stakeholders esterni dell’AGEA – che si distinguono in attivi, rappresentati da quei

soggetti portatori di interessi che operano all’interno della sfera di azione dell’Agenzia, e in

passivi, individuabili nei portatori di “minacce” (condizioni esterne dannose per il

raggiungimento dell'obiettivo) – possono essere suddivisi in tre macro-categorie:

• istituzioni pubbliche: i Servizi della Commissione europea, il Ministero delle

Politiche Agricole, Ministero dell’Economia e delle Finanze, le Regioni, gli

Organismi pagatori regionali, le Società partecipate.

• gruppi organizzati: i Centri di assistenza agricola (C.A.A.), le Organizzazioni

professionali degli agricoltori.

• gruppi non organizzati: i singoli beneficiari di contributi e aiuti comunitari, altri

soggetti privati con i quali l’AGEA si trova a relazionarsi in virtù delle attività di

competenza.

Lo scenario che si presenta è particolarmente complesso in quanto rapportato sia a

dimensioni vaste e articolate a livello nazionale, sia al ruolo di governo a competenza

generale attribuito, in termini funzionali all’Agenzia che ha, pertanto, l’obiettivo di

ricondurre a sistema la pluralità delle azioni svolte dai diversi soggetti mediante un insieme

di relazioni a diverse scale per la programmazione strategica della sua mission.

In relazione a quanto sopra, emerge quale criticità, un dispersivo livello di comunicazione e

di partecipazione con i portatori di interesse.

Tale situazione rende opportuna l’attivazione di azioni mirate:

- alla promozione di forme innovative di governo delle relazioni tra i diversi

soggetti chiamati a partecipare e a cogestire la mission dell’Agenzia;

- alla creazione di gruppi di lavoro su specifiche tematiche a partecipazione

mista pubblico-privato;

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- alla valorizzazione del ruolo degli stakholders, quali soggetti non solo

portatori di interessi diffusi e condivisi, ma anche e soprattutto di una

responsabilità sociale;

- allo sviluppo di strumenti dedicati per l’informazione.

***

Il contesto interno con il quale deve operare e relazionarsi l’AGEA, nell’ambito di un

dettagliato processo di analisi, si può scomporre in quattro elementi essenziali:

1. l’organizzazione della sua struttura (che costituirà oggetto di approfondita analisi nel

successivo capitolo 4);

2. le risorse umane di cui Essa è dotata (in relazione alle quali appare opportuno formulare

più specifiche considerazioni nel successivo capitolo 9);

3. le risorse strumentali ed economiche di cui dispone l’AGEA.

In proposito, si evidenzia che le risorse economiche dell’Agenzia sono costituite:

- dalle assegnazioni a carico dello Stato per le necessità del proprio funzionamento e per i

servizi del SIAN gestiti dall’Agea;

- dalla quota parte degli utili delle società da Essa partecipate, come da bilancio

previsionale 2011.

Le somme di provenienza dell’Unione europea finalizzate al pagamento degli aiuti e

contributi comunitari, anticipate dallo Stato italiano e successivamente rimborsate

dall’Unione Europea non costituiscono, né possono costituire entrate dell’AGEA

utilizzabili per le proprie necessità operative.

Con il decreto legislativo n. 112/2008 convertito nella legge n. 133/2008 sono state imposte

strategie di contenimento delle spese delle Pubbliche amministrazioni, al fine di conseguire

risparmi nell’utilizzo delle risorse impiegate.

Il perdurare della crisi economico-finanziaria iniziata nel 2008, con conseguenze evidenti sui

processi di sviluppo e di crescita del Paese, ha determinato il Governo - in attuazione del

decreto legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito nella legge 30 luglio 2010, n.122 - ad

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adottare una manovra finanziaria che prevede riduzioni della spesa pubblica per limitare gli

effetti del disavanzo.

In conseguenza della crisi, l’andamento dell’assegnazione delle risorse finanziarie destinate

al funzionamento dell’Agenzia presenta un forte decremento, rilevabile in particolare nel

periodo 2007 – 2011, come risulta nel seguente prospetto.

ANNO

ASSEGNAZIONI A CARICO

DELLO STATO

VARIAZIONI (%)

2006 € 205.680.000,00 ----------

2007 € 244.024.337,69 + 18,64 %

2008 € 214.499.467,10 -12,10 %

2009 € 164.775.096,00 - 23,18 %

2010 € 172.364.000,00 + 4,60%

2011 € 121.332.210,00 - 29,61 %

Si è, infatti, passati da un’assegnazione per l’anno 2007 di € 244.024.337,69 all’attuale

assegnazione di € 121.332.210,00 con un abbattimento percentuale del 50,28% nell’ultimo

quinquennio.

Preme segnalare, quindi, che l’individuazione degli obiettivi, sia strategici, con valenza

triennale, sia operativi, con valenza annuale, deve essere coerente con la vigente legislazione

finanziaria e di bilancio.

E’ di tutta evidenza quindi che, da tale considerazione, scaturisce direttamente una rilevante

criticità: la minore assegnazione di risorse si ripercuote negativamente sull’attività

dell’Agenzia, che deve limitare i propri interventi.

4. la “salute finanziaria” dell’Ente: da un’analisi combinata dell’andamento finanziario

dell’ultimo quinquennio si può rilevare l’assenza di deficit operativi pur essendo necessario

sottolineare alcune note critiche rinvenibili:

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- nella discrasia tra le funzioni, sensibilmente aumentate, e le risorse finanziarie e umane,

notevolmente ridotte ex lege;

- nell’ancora esiguo numero di Organismi Pagatori Regionali, in tendenza opposta a quella

voluta dal legislatore in coerenza con il principio di devolution;

- nel permanere, tuttavia, in capo all’Organismo Pagatore AGEA lo svolgimento di alcune

funzioni di competenza degli Organismi Pagatori Regionali.

4. L’ARTICOLAZIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DE LL’AGEA

L’organizzazione dell’Agenzia, quale ente pubblico non economico, è definita nello Statuto

e nel Regolamento del Personale.

Gli ORGANI dell’Agenzia, tassativamente individuati nel decreto legislativo 27 maggio

1999, n.165, durano in carica tre anni, sono rinnovabili una sola volta e sono i seguenti:

- il Presidente che, nominato con le procedure di cui all'articolo 3 della legge 23 agosto

1988, n. 400, e successive modificazioni, ha la rappresentanza legale dell'Agenzia,

sovrintende al suo funzionamento e vigila sulla esecuzione delle deliberazioni del consiglio

di amministrazione;

- il Consiglio di amministrazione il quale - costituito dal Presidente e da quattro

componenti, tutti nominati con decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali -

esercita il complesso delle competenze per l'amministrazione e la gestione dell'Agenzia, che

non siano espressamente riservate ad altri organi;

- il Consiglio di rappresentanza, previsto dallo Statuto di Agea nella composizione di

dieci membri, di cui quattro in rappresentanza delle organizzazioni professionali agricole,

due in rappresentanza del movimento cooperativo, uno in rappresentanza delle industrie di

trasformazione, uno in rappresentanza del settore commerciale, uno in rappresentanza delle

organizzazioni sindacali, uno in rappresentanza delle organizzazioni tecniche del settore.

Esso è nominato dal Ministro delle politiche agricole e forestali sulla base delle designazioni

dei predetti organismi.

Tale Organo ha ex lege il compito di valutare la rispondenza dei risultati dell'attività

dell'Agenzia agli indirizzi impartiti e di proporre al Consiglio di amministrazione i

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provvedimenti necessari per assicurarne l'efficienza e l'efficacia, di esprimere pareri e

formulare proposte al Consiglio di amministrazione medesimo. Al fine di tutelare i diritti dei

destinatari degli aiuti, il Consiglio di rappresentanza valuta le procedure adottate

dall'Agenzia e rappresenta al Ministro, con analitica relazione, le problematiche rilevate per

gli eventuali provvedimenti di competenza.

Di tale organo, data la sua funzione di propulsione e di valutazione dell’operare di Agea, si

attende con interesse la costituzione da parte dell’Autorità competente, il Ministro MIPAAF.

- il Collegio dei revisori dei conti – composto da tre membri effettivi e due supplenti

iscritti nel registro di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 88 e

nominati con decreto del Ministro per le politiche agricole – esplica il controllo sull'attività

dell'Agenzia ai sensi della normativa vigente. Il presidente, scelto tra i dirigenti incaricati di

funzioni dirigenziali generali, è designato dal Ministro dell'economia e delle finanze ed è

collocato fuori ruolo.

La STRUTTURA ORGANIZZATIVA dell’Agenzia attualmente operante è quella prevista

nello Statuto del 2002, essendo ancora in itinere il delicato processo di riorganizzazione in

coerenza con il sistema delineato dal successivo Statuto approvato con decreto

interministeriale del 18 febbraio 2009. L’Agenzia, pertanto, si trova a operare con una

struttura non più adeguata alla continua evoluzione della sua mission istituzionale. A Essa

sarà ineludibile conseguentemente darsi la struttura definita dal decreto interministeriale

testé evocato, in quanto da tal provvedimento prevista una struttura ritenuta quale sistema

organizzato più flessibile e meglio adeguabile ai cambiamenti della regolamentazione

comunitaria e non comunitaria in tema di agricoltura.

Nell’organizzazione degli Uffici, l’Agenzia si conforma ai principi generali fissati dal

decreto legislativo n. 165/2001 e dal Reg. Ce n. 885/2006.

La sua struttura organizzativa è articolata in strutture di primo livello, ossia di livello

dirigenziale generale e in strutture di secondo livello.

Relativamente alle strutture di primo livello, l’Agenzia risulta attualmente così strutturata:

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- A. UFFICIO MONOCRATICO , ufficio dirigenziale di livello generale - istituito nell'ambito

dell'Agenzia con decreto legge 22 ottobre 2001, n.381, convertito in Legge n.441/2001 -

preposto all'esercizio delle funzioni dell’Organismo pagatore, al fine di assicurare che le

funzioni di organismo di coordinamento e quelle di organismo pagatore siano attuate

mediante gestioni distinte e contabilità separate, in ottemperanza a quanto stabilito dalla

normativa comunitaria. Sono alle dirette dipendenze dell'Ufficio monocratico il Servizio

Internal Audit (ufficio dirigenziale non generale), lo Sportello all'Utenza e il servizio

Quote Latte (ambedue uffici di staff).

OUTPUT ORDINARI: ATTI DI ALTA GESTIONE.

L’Ufficio Monocratico si articola nelle seguenti Aree, cui è preposto un dirigente di

prima fascia:

1. AREA FUNZIONALE AMMINISTRATIVA, che garantisce i servizi necessari al

funzionamento di tutti gli Uffici dell'Agenzia ed è sottoarticolato in tre uffici di

livello dirigenziale (gestione dei contratti e delle convenzioni con enti e soggetti

esterni, adempimenti fiscali e tenuta delle registrazioni ai fini dell'IVA, gestione

dell'Economato e cassa, gestione e amministrazione del personale dell'Agenzia

nonché dei servizi comuni e del protocollo della corrispondenza, gestione del servizio

di ragioneria e predisposizione del bilancio nazionale preventivo e consuntivo,

gestione del contenzioso comunitario).

OUTPUT ORDINARI: ATTI CONTRATTUALI CON CONCESSIONARI, GESTORI DI

PUBBLICI SERVIZIO E SOCIETA’ PARTECIPATE, ATTI DI BILANCIO, RECUPERO CREDITI,

ADEMPIMENTI GIURIDICI ED ECONOMICI NEI CONFRONTI DEL PERSONALE.

2. AREA FUNZIONALE AUTORIZZAZIONE PAGAMENTI , che esegue, in attuazione della

normativa comunitaria e di quella nazionale di applicazione, l'autorizzazione al

pagamento dei previsti aiuti finanziati dai Fondi FEAGA e FEASR. Si articola in

cinque uffici dirigenziali non generali, che curano altrettanti macrosettori (Gestione

domanda unica e ortofrutta; Ammassi, distillazione, vino e altri aiuti comunitari;

PAC prodotti animali, seminativi e foraggi; Promozione, miglioramento e aiuti

sociali; Sviluppo Rurale);

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OUTPUT ORDINARI: DISPOSIZIONI DI EROGAZIONE AIUTI E PROVVIDENZE

COMUNITARIE, FORNITURE DI AIUTI ASSISTENZIALI AGLI INDIGENTI, RAPPORTI CON

REGIONI E OPR, AZIONI DI PROMOZIONE.

3. AREA FUNZIONALE CONTROLLI , che assicura gli strumenti e le procedure

necessarie alla corretta esecuzione e al rispetto dei termini di pagamento e di

rendicontazione all'U.E.. L'Area è articolata in tre Uffici di livello dirigenziale non

generale (Contabilizzazione Pagamenti Bilancio Comunitario; Esecuzione

pagamenti; Certificazione FEP Sistemi Informativi e Tecnologici).

OUTPUT ORDINARI: CONTABILIZZAZIONE ENTRATE/USCITE FONDI COMUNITARIE,

LIQUIDAZIONI CONSEGUENTI ALLE DISPOSIZIONI DELL’AREA AUTORIZZAZIONE

PAGAMENTI, AZIONI PER LO SVILUPPO E L’INTEGRAZIONE DEL SIAN, ADEMPIMENTI

DI CERTIFICAZIONE DEL FONDO EUROPEO PESCA.

- B. AREA FUNZIONALE COORDINAMENTO che – nettamente distinta dall’Organismo

Pagatore – svolge le funzioni di Organismo di Coordinamento di cui ai Regolamenti (CE) n.

1290/05 del Consiglio e n. 885/06 della Commissione e agisce come unico rappresentante

dello Stato Italiano nei confronti della Commissione Europea per tutte le questioni relative ai

fondi FEAGA e FEASR. E' responsabile della rendicontazione all'UE dei pagamenti

effettuati dagli OP riconosciuti. Svolge attività di promozione e monitoraggio sulla corretta

applicazione della normativa comunitaria da parte degli OP riconosciuti allo scopo di

assicurare procedure omogenee di gestione dei fondi comunitari. E' sottoarticolata in cinque

uffici di livello dirigenziale non generale (Aiuti Nazionali e Autorizzazione

Pagamento; Armonizzazione Procedure e Rapporti con gli Organismi Pagatori;

Coordinamento dei Controlli Specifici; Rapporti Finanziari; Sistema Integrato di Gestione e

Controllo - SIGC)

OUTPUT ORDINARI: GESTIONE RAPPORTI CON L’UNIONE EUROPEA, AZIONI PER

L’APPLICAZIONE OMOGENEA DELLA NORMATIVA COMUNITARIA TRA I VARI OP,

DOCUMENTAZIONI CONTABILI PER LA COMMISSIONE EUROPEA, GESTIONE CONTROLLI DI

COMPETENZA AGEA.

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Il seguente organigramma rappresenta sinteticamente l’attuale struttura dell’Agenzia:

In ordine al contesto operativo interno, si segnalano, quali criticità per le performance:

1) la parziale inadeguatezza della struttura organizzativa dell’Agenzia alle modifiche

introdotte dalla normativa comunitaria;

2) la riduzione del numero degli Uffici sia di primo livello che di secondo livello,

conseguente alla riduzione della dotazione organica dei dirigenti con conseguente

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accentramento delle numerose funzioni assegnate all’Agenzia in pochi uffici. Si evidenzia, in

proposito, che l’Unione Europea richiede che alcune funzioni previste da regolamenti

comunitari e affidate all’Agenzia siano nettamente distinte dalle altre e, quindi, attribuite a

Uffici dedicati esclusivamente alla cura di tali funzioni.

5. ANALISI SWOT.

Lo studio del contesto economico-sociale che è stato sviluppato consente di enucleare i punti

di forza e di debolezza del complesso “sistema AGEA”, anche con il supporto della

metodologia SWOT (Strenghts, Weakness, Oppotunities, Threats). Tale strumento di analisi

viene adottato per verificare la rispondenza della strategia da programmare al contesto di

riferimento.

Detta analisi contribuisce a evidenziare gli aspetti salienti che costituiscono lo stato attuale,

l’insieme dei nodi/problemi e delle risorse/opportunità, con i quali il “sistema AGEA” deve

confrontarsi per promuovere crescita e sviluppo, determinando un miglioramento di tendenza

rispetto al passato.

Per consentire una lettura più efficace dei risultati emersi da tale analisi, si è ritenuto utile

organizzare le informazioni all’interno di una matrice nella quale vengono messi in relazione

i punti di forza e di debolezza del “sistema AGEA” con il territorio cui si riferiscono e con

riferimento agli obiettivi prioritari di intervento.

Alle “matrici di sintesi” di seguito riportate viene qui affiancata una descrizione delle

principali problematiche e cioè dei nodi da superare da una parte e delle potenzialità su cui

puntare per promuovere lo sviluppo dall’altra.

CONTESTO INTERNO

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

- Posizionamento strategico dei servizi sul territorio;

- Buona professionalità del personale;

- Propensione alla formazione - ….

- Mancata riorganizzazione della struttura;

- Riduzione numero uffici livello dirigenziale;

- Riduzione risorse finanziarie assegnate;

- Basso indice di ricambio generazionale

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CONTESTO ESTERNO

OPPORTUNITÀ MINACCE

- Innovazione forme di governo delle relazioni connesse alla mission;

- Creazione gruppi di lavoro integrati pubblico-privato;

- Valorizzazione del ruolo degli stakeholders;

- Sviluppo strumenti dedicati all’informazione ….

- Sfavorevole congiuntura nazionale;

- Sovraccarico di funzioni rispetto alla struttura;

- Conseguenze derivanti dalla mancata istituzione degli OPR;

- ….

La situazione che emerge dalla suddetta analisi può essere così sintetizzata (da sviluppare

dopo l’individuazione degli obiettivi strategici) :

- una popolazione di utenti di dimensioni notevoli (circa 2.000.000 di utenti) con tendenza

all’aumento, in quanto è in crescita la trasmigrazione di produttori/aziende agricole dagli

Organismi Pagatori regionali all’Organismo Pagatore AGEA;

- la distribuzione della popolazione di utenti su tutto il territorio nazionale determina costi

maggiori nell’organizzazione dei servizi;

- l’andamento di una finanza pubblica restrittiva e la necessità, invece, di una marcata

inversione di tendenza per soddisfare l’esigenza di potenziamento delle risorse strutturali

coerente con i fabbisogni della popolazione di utenti;

- la capacità di rinnovare il sistema economico–sociale di AGEA nel suo insieme è

attualmente di dimensione modesta, per la frammentazione dei soggetti che vi

partecipano, per le restrizioni del sistema economico nonché per la presenza di una

popolazione di utenti non sempre pronta a recepire le potenzialità dell’innovazione.

Nel contempo sono presenti nel “sistema AGEA” potenzialità, opportunità e risorse sulle

quali occorre far leva per accelerare i processi di sviluppo. A tal fine si avverte forte

l’esigenza di:

- un consolidamento dei processi di aggregazione e di cooperazione delle istituzioni e dei

soggetti operanti nel “sistema AGEA”;

- una capillare struttura articolata sul territorio, garantita dai Centri di assistenza agricola;

- un’implementazione della rete degli Sportelli al pubblico nelle Regioni;

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- assicurare significativi livelli di competenza e professionalità delle risorse umane, con

elevata propensione alla formazione;

- una continua innovazione delle tecnologie informatiche, telematiche e di comunicazione.

6. INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI (goal) .

L’analisi del contesto economico-sociale dell’Agenzia con l’individuazione delle

potenzialità/vocazioni/opportunità da valorizzare e dei nodi critici del sistema, che

attenuano la possibilità di un suo più sostenuto sviluppo, unitamente all’individuazione degli

obiettivi e alla valutazione della strategia in atto, rappresentano la base attraverso la quale

delineare gli obiettivi e la strategia da assumere per il periodo 2011-2013.

Posto che, come chiarisce l’art. 5 del D.lgs.150/2009, occorre che venga rispettato il

requisito di coerenza degli obiettivi con quelli di bilancio, considerato il trend di decremento

delle risorse finanziarie destinate al funzionamento dell’Agenzia, il rispetto del testé detto

requisito di coerenza postula la necessità che l’operatività dell’Agenzia si abbia secondo una

linea tendenziale di crescente produttività.

Secondo tale prospettiva, obiettivo strategico di Agea è il duplice conseguimento di una più

efficace gestione dell’insieme delle attività atte a rispondere alle aspettative degli agricoltori,

e di una significativa riduzione del fenomeno delle negative correzioni e rettifiche finanziarie

di fine anno.

Tale duplice obiettivo è definibile di ordine politico e amministrativo, nel contempo.

Di ordine politico, in quanto teso a evitare, o a contenere al massimo il cosiddetto “danno

erariale” nazionale; di ordine amministrativo, in quanto coinvolge l’organizzazione e la

potenzialità gestionale funzionali e strumentali al conseguimento degli obiettivi strategici.

A tal fine, si declinano di seguito gli indirizzi strategici volti a definire il ruolo che l’Agenzia

intende svolgere nel prossimo futuro, secondo un vision statement tale da migliorare

progressivamente sia il rapporto con gli stakeholders, sia la percezione del senso di

appartenenza da parte delle componenti della compagine organizzativa.

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� OBIETTIVO N.1 – Miglioramento della soddisfazione degli utenti

L’attività dell’Agenzia è orientata a garantire la “qualità nei servizi resi all’Utenza”

al fine di facilitare gli adempimenti richiesti. La soddisfazione dei bisogni dell’utente

deve essere perseguita mediante l’incremento dell’efficacia e della qualità dei servizi

e adeguando tutti i processi produttivi alle particolari esigenze dell’utente. A tale

scopo è importante conoscere dell’utente la sua singolarità e la particolare sua

aspettativa per erogare servizi rispondenti ai suoi bisogni e creare un’elevata

customer satisfaction, che costituisce una rilevante componente integrativa del

profilo contenutistico della qualità totale.

Favorire l’accesso agli utenti e la diffusione delle informazioni significa anche:

- individuare in tempo reale i servizi sui quali sono necessari nuovi investimenti;

- recepire direttamente indicazioni per riorganizzare i processi interni;

- poter riprogrammare tempestivamente gli obiettivi di comunicazione;

- sviluppare più velocemente la coscienza del diritto alla privacy e la realizzazione di

strumenti di garanzia condivisa.

L’obiettivo strategico consiste dunque nel “presidiare la centralità del rapporto e la

qualità dei servizi erogati”.

� OBIETTIVO N.2 – Ampliamento delle funzioni di coordinamento

L’Agenzia, in qualità di Organismo di coordinamento, ha sinora svolto in via

prevalente le attività :

- di coordinamento degli Organismi Pagatori istituiti dalle Regioni;

- di verifica di coerenza delle attività degli Organismi Pagatori rispetto alle linee

guida definite dalla Commissione Europea;

- di promozione dell’applicazione armonizzata della normativa comunitaria,

monitorando la conformità e i tempi delle procedure istruttorie e di controllo seguite

dagli Organismi pagatori riconosciuti;

- di applicazione per tutti gli Organismi Pagatori del SIGC nonché degli altri servizi

utilizzabili in ambito SIAN da parte degli Organismi Pagatori.

L’obiettivo strategico che si intende definire consiste nel rafforzamento del ruolo

istituzionale dell’Organismo di Coordinamento e nel conferimento di un maggiore

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impulso alle azioni finalizzate all’ampliamento del numero di Sportelli di servizio al

pubblico AGEA presso le Regioni.

Tali Sportelli faciliteranno la comunicazione tra AGEA e gli imprenditori agricoli

regionali, attraverso lo svolgimento delle seguenti attività a favore dei beneficiari dei

contributi PAC, Sviluppo Rurale (PSR) e altri, relativi all'agricoltura mediante:

• verifica/accertamento di situazioni anomale presenti nel "Fascicolo aziendale" o

nella domanda di aiuto/pagamento;

• informazioni relative ai propri procedimenti amministrativi;

• aggiornamento della base grafica GIS delle superfici oggetto di domanda di

aiuto/pagamento;

• apertura/ aggiornamento del "Fascicolo aziendale" e presentazione di atti

amministrativi.

� OBIETTIVO N.3 – Azioni di promozione e sviluppo del SIAN L’AGEA ex lege ha ricevuto già dal 2004 il compito di gestire il Sistema informativo

agricolo nazionale (SIAN), provvedendo in particolare al coordinamento e allo

sviluppo dello stesso.

Deve pertanto costantemente impegnarsi alla ricognizione delle esigenze di sviluppo

del Sistema e all’attuazione delle stesse, onde assicurare il mantenimento dei livelli

d’avanguardia di tale patrimonio informativo. Deve altresì provvedere a garantire la

fruibilità della banca dati ai soggetti autorizzati, disciplinandone le modalità di

utilizzo e alimentazione.

Per la realizzazione di tale obiettivo l’AGEA dovrà operare in sinergia con la SIN.

� OBIETTIVO N.4 – Ottimizzazione delle risorse e controllo di gestione Nell’attuale sfavorevole congiuntura economica lo Stato ha imposto alle Pubbliche

amministrazioni strategie di contenimento delle spese. In tal quadro ha fortemente

ridotto l’assegnazione delle risorse finanziarie destinate al funzionamento

dell’Agenzia e la dotazione organica dell’Ente.

Tale situazione, che non riduce la spinta verso un progressivo e costante

miglioramento delle sempre maggiori prestazioni dell’Agenzia, induce a individuare,

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quale ulteriore obiettivo strategico dell’AGEA, quello dell’ottimizzazione delle

risorse a disposizione.

Per il perseguimento di tale indirizzo strategico l’Agenzia dovrà promuovere lo

strumento del controllo di gestione. Esso consentirà una verifica oggettiva

dell’efficacia, dell’efficienza e dell’economicità dell’azione amministrativa. In tale

direzione saranno di prezioso ausilio per l’Agenzia l’azione e i suggerimenti che

l’autorevole Organismo Indipendente di Valutazione dell’AGEA vorrà non far

mancare .

� OBIETTIVO N.5 – Operatività a regime del progetto “refresh”

Nel 2009 è stato completato il progetto cd. “refresh”, un’imponente iniziativa

innovativa - svoltasi nell’arco di un triennio - di rilevazione dell’utilizzo del territorio

condotta con condivisione piena degli agricoltori, i quali sono così pervenuti alla

certificazione – con conseguente opponibilità giuridica – dell’effettiva loro

consistenza aziendale con particolare riferimento all’estensione dei terreni e

all’utilizzo degli stessi.

Tale imponente opera ha consentito di costituire la più straordinaria banca dati di

conoscenza del territorio nazionale, che l’Agenzia non solo utilizza quotidianamente

per la verifica delle aziende agricole che presentano domanda per l’accesso agli aiuti

e ai premi comunitari, ma mette a disposizione anche delle altre Pubbliche

Amministrazioni (Agenzia del territorio, Corpo Forestale, Protezione Civile, …) che

si avvalgono di tale patrimonio per il raggiungimento dei propri scopi, consentendo

un cospicuo risparmio per l’erario pubblico.

E’ dunque obiettivo primario di AGEA, che ormai opera a regime con tale banca dati

unica nel suo genere, mantenere inalterato il valore di tale patrimonio e porre in

essere tutte le attività finalizzate al suo aggiornamento, perché possa continuare a

essere uno strumento all’avanguardia e in progressivo sviluppo al servizio

dell’agricoltura italiana, e di altri settori operativi della Pubblica Amministrazione, e

non solo.

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7. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI (GOAL) I N OBIETTIVI

OPERATIVI.

Nel processo di profonda trasformazione che stanno affrontando le Pubbliche

Amministrazioni, l’introduzione di un sistema di management pubblico impone la necessità

di dirigere per obiettivi e, pertanto, ogni dirigente deve impostare la sua azione attraverso

l’individuazione e il perseguimento di obiettivi strategici specifici che consentano la

realizzazione delle linee generali di azione e delle priorità che l’Ente intende seguire nel

prossimo futuro nei vari ambiti della sua mission.

- OBIETTIVI OPERATIVI DERIVANTI DALL’OBIETTIVO STRAT EGICO N. 1

- “Miglioramento della soddisfazione degli utenti”

Tale obiettivo strategico consiste nel presidiare la centralità del rapporto e la qualità dei

servizi erogati. La sua articolazione passa per gli obiettivi operativi assegnati allo

� UFFICIO MONOCRATICO, in qualità di preposto all’Organismo Pagatore.

Le azioni che la sua struttura si propone di realizzare nel 2011 sono:

– la Carta dei servizi, da realizzare attraverso il diretto coinvolgimento degli utenti;

tale obiettivo, che richiederà un’intensa attività di “marketing” esterno e anche

interno, oltre che l’adeguamento della cultura organizzativa dell’Agenzia, tenderà

perseguire con un riequilibrio della domanda e dell’offerta di servizi di qualità (da

realizzarsi a cura dell’Organismo Pagatore);

– la semplificazione degli adempimenti, da realizzarsi assumendo modalità

omogenee di applicazione della normativa comunitaria e nazionale, sia mediante

l’emanazione di circolari, sia attraverso una tempestiva risposta alle istanze pervenute

(da realizzarsi a cura dell’Area Autorizzazione pagamenti);

– la responsabilizzazione e il coinvolgimento del personale, anche dirigenziale, nel

processo di qualità mediante l’organizzazione di corsi di insegnamento dei metodi e

degli strumenti della qualità totale, da realizzarsi a cura dell’Area Amministrativa

(gestione del personale).

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- OBIETTIVI OPERATIVI DERIVANTI DALL’OBIETTIVO STRATE GICO N.2

- “Ampliamento delle funzioni di coordinamento”.

Per la realizzazione di tale obiettivo strategico saranno coinvolte nel 2011 le seguenti

strutture:

� L’AREA COORDINAMENTO

Sarà compito di tale Area promuovere e creare le condizioni – nell’ottica del

consolidamento della rete degli intermediari – per l’apertura di nuovi Sportelli AGEA

presso le Regioni, che consentiranno sia di esplicitare il rapporto della Regione con il

cittadino, sia di garantire l’omogeneità del trattamento e la razionalizzazione delle

risorse senza la necessità di creare altre organizzazioni, contribuendo quindi

concretamente anche al contenimento delle spese della pubblica amministrazione.

� UFFICIO MONOCRATICO - ORGANISMO PAGATORE

Tale struttura dovrà assicurare il necessario apporto giuridico amministrativo nella

fase di attivazione degli Sportelli e successivamente dovrà garantire l’operatività

degli stessi con Circolari e Direttive riguardanti i settori agricoli interessati.

- OBIETTIVI OPERATIVI DERIVANTI DALL’OBIETTIVO STRATE GICO N. 3

- “Azioni di promozione e di sviluppo del SIAN”.

Nel corso dell’anno 2011 il management dell’AGEA si propone quale obiettivo operativo

connesso alla pianificazione strategica relativa alla gestione del SIAN, l’attuazione di

incisive iniziative, cui saranno congiuntamente chiamati a interagire:

� L’AREA COORDINAMENTO

struttura che dovrà, sotto un profilo prettamente tecnico – essendo in essa incardinato

l’ufficio che cura il SIGC -, recepire prontamente le segnalazioni degli stakeholders

esterni (in primis l’Unione Europea) e interni e tradurle in azioni di miglioramento e

di sviluppo del Sistema, favorendo anche l’interscambio e il riuso di prodotti e

servizi.

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� UFFICIO MONOCRATICO

struttura che sarà chiamata ad agire sotto un duplice profilo: quello puramente

tecnico-giuridico di legittimità con il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari

e Forestali in concomitanza di accordi di cooperazione interamministrativa con

soggetti istituzionali quali le Regioni, gli Organismi pagatori e i Centri di assistenza

Agricola; quello squisitamente informatico – essendo incardinato nell’Area Controlli

l’ufficio cui è affidato il compito di promuovere lo sviluppo del SIAN – al fine di

monitorare e aggiornare le banche dati esistenti oltre che assicurare anche

l’integrazione nel SIAN di altri sistemi informativi del comparto.

- OBIETTIVI OPERATIVI DERIVANTI DALL’OBIETTIVO STRATE GICO N. 4

- “Ottimizzazione delle risorse e controllo di gestione”.

Per l’anno 2011 il management dell’AGEA si propone quale obiettivo operativo, ai fini

dell’ottimizzazione delle risorse disponibili, una gestione dinamica e accorta del personale e

delle risorse finanziarie in budget, oltre che la massima valorizzazione delle sinergie con le

Società partecipate.

Fanno parte di tale obiettivo la retrocessione pressoché totale a SIN di suo personale

distaccato presso AGEA e anche la risoluzione dei rapporti di lavoro interinali ancora in

essere in AGEA

In particolare, sono chiamati a realizzare tale obiettivo:

� l’UFFICIO MONOCRATICO

Tale struttura, che è caratterizzata dal massiccio contatto con il mondo dei produttori

agricoli, dovrà giungere alla condizione di percepire più tempestivamente i segnali

degli stakeholders interni ed esterni e convogliare prontamente le risorse di cui

dispone, umane e strumentali, laddove la situazione lo richiederà. Tale obiettivo

richiederà la partecipazione attiva del personale tutto, che dovrà essere motivato e

coinvolto nella fase di progettualità e di esecuzione delle azioni.

Inoltre, dovrà realizzare nel 2011 l’entrata a regime di un sistema di contabilità

analitica per centri di costo, per il quale sono da attuare azioni di formazione e

tutoraggio iniziale in favore del personale: ciò consentirà un ulteriore passo verso la

gestione delle risorse pubbliche mediante l’ausilio di strumenti già largamente

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praticati nel settore privato. Il collegamento delle risorse umane, strumentali e

finanziarie impiegate con i risultati conseguiti consentirà a tutta l’Agenzia il

monitoraggio dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’azione amministrativa.

Infine dovrà promuovere l’attivazione del controllo di gestione, creando un sistema

affidabile di misurazione che concorra a migliorare le decisioni manageriali e quindi

si traduca in risultati in termini di efficienza, efficacia ed economicità.

� L’AREA COORDINAMENTO, L’AREA CONTROLLI E L’AREA

AMMINISTRATIVA, ciascuna per quanto di competenza, dovranno fornire il loro

apporto per la realizzazione dell’obiettivo in esame.

- OBIETTIVI OPERATIVI DERIVANTI DALL’OBIETTIVO STRATE GICO N. 5

- “Operatività a regime del progetto refresh”.

Nel corso del 2011 il management dell’AGEA si propone quale obiettivo operativo, ai fini

della conservazione del valore del patrimonio derivante dal sistema refresh, l’aggiornamento,

mediante telerilevamento, degli appezzamenti di un terzo del territorio nazionale e alla

conseguente foto interpretazione.

Ai fini della realizzazione di tale obiettivo sono coinvolti:

� L’AREA COORDINAMENTO

Tale Area dovrà, nel corso del 2011, porre in essere ogni azione finalizzata sia a

monitorare le fasi di attuazione del processo di aggiornamento gestito tecnicamente

dalla Società partecipata SIN, sia garantire successivamente l’armonizzazione, la

condivisione, la diffusione e la definizione di regole comuni per il pieno utilizzo di

tale banca dati.

Peraltro, attraverso la capillare informativa sulle potenziali utilità e sui vantaggi

offerti dalla banca dati, potrà promuovere e consolidare programmi di collaborazione

con altre Amministrazioni pubbliche, contribuendo concretamente ad assicurare

ulteriori modalità di contenimento delle spese erariali.

� UFFICIO MONOCRATICO - ORGANISMO PAGATORE AGEA

Tale struttura, nel corso del 2011, avvalendosi della banca dati generata progetto

refresh e dai suoi aggiornamenti, dovrà perseguire lo snellimento dell’azione

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amministrativa finalizzata alla liquidazione della domanda unica per la PAC e delle

domande correlate ai PSR per l’anno corrente.

La maggiore fluidità dei controlli amministrativi dovrà produrre benefici sia a livello

degli uffici operativi che gestiscono le domande di accesso alle erogazioni

comunitarie, sia a livello dell’ufficio del contenzioso che dovrà rilevare una tendenza

deflattiva delle vertenze.

8. INDICATORI DI PERFORMANCE PER CIASCUN GOAL E OBI ETTIVO.

Al fine di verificare in termini concreti il livello di efficacia, efficienza ed economicità

dell’attività svolta nel corso dell’anno da ciascun ufficio, si rende indispensabile individuare

degli indicatori di risultato.

Per la peculiarità dell’attività di AGEA e soprattutto in relazione alla natura degli obiettivi di

pianificazione strategica e gestionale-operativa che l’Agenzia si è data, gli indicatori non

possono essere standardizzati per tutti gli obiettivi individuati.

Pertanto, in relazione ad alcuni di essi, occorrerà - per la complessità del risultato che si

intende realizzare, spesso sperimentale o innovativo – ricorrere all’adozione di particolari

drivers, che riflettono il grado di avanzamento dell’attività o del progetto mediante

assegnazione di un coefficiente numerico percentuale alla realizzazione di ogni singola parte.

INDICATORI DI PERFORMANCE OBIETTIVO N.1 – Miglioramento della soddisfazione degli utenti Obiettivo operativo Struttura - ufficio Indicatore Carta dei servizi Ufficio Monocratico - percentuale di utenti

soddisfatti (> 90 %); Semplificazione degli adempimenti

OP AGEA – Area Autorizzazione pagamenti

- Nr. di circolari emanate all’anno (> 30); - Percentuale di istanze riscontrate all’anno (> 80%)

Processi formativi del personale

Ufficio Monocratico – Area Amministrativa

- Nr. ore annue medie pro capite (> 10) - Percentuale dipendenti formati (>70%)

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INDICATORI DI PERFORMANCE OBIETTIVO N.2 – Ampliamento delle funzioni di coordinamento Obiettivo operativo Struttura - ufficio Indicatore Implementazione Sportelli AGEA/Regioni

Area Coordinamento - Nr. di sportelli aperti nell’anno (=1) - Avanzamento lavori per apertura ulteriori sportelli (>40% per almeno altri 2 sportelli)

Implementazione Sportelli AGEA/Regioni – supporto giuridico/amm.vo

Ufficio Monocratico - Tempi per la definizione della procedura (<180 gg.)

INDICATORI DI PERFORMANCE OBIETTIVO N.3 – Azioni di promozione e di sviluppo del SIAN Obiettivo operativo Struttura - ufficio Indicatore Azioni di miglioramento e sviluppo del SIAN

Area Coordinamento - Nr. di procedure o iniziative di miglioramento e di sviluppo proposte o realizzate (> 2 )

Realizzazione accordi interamministrativi

Ufficio Monocratico - Nr. di accordi/anno proposti o realizzati (>2 )

Azioni di monitoraggio e interazione con altre banche dati

Ufficio Monocratico- Area Controlli

- Nr. azioni/anno proposte o realizzate (> 2 )

INDICATORI DI PERFORMANCE OBIETTIVO N.4 – Ottimizzazione delle risorse e controllo di gestione Obiettivo operativo Struttura - ufficio Indicatore Azioni di miglioramento operativo a risorse inalterate

Ufficio Monocratico e Area Coordinamento

- Nr. interventi di adeguamento del numero di unità di personale degli uffici nei periodi di maggiore attività (> 20 ordini di servizio)

Controllo di gestione (1° fase) - introduzione sistema di contabilità analitica

Ufficio Monocratico e Area Coordinamento

- Ore di formazione (> 4 ore annue pro capite); - Percentuale personale formato (>80%)

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INDICATORI DI PERFORMANCE OBIETTIVO N.5 – Operatività a regime del progetto “refresh” Obiettivo operativo Struttura - ufficio Indicatore Refresh – aggiornamento dati relativi a 1/3 territorio nazionale

Area Coordinamento

Refresh – aggiornamento dati relativi a 1/3 territorio nazionale

Ufficio Monocratico – Area Autorizzazione pagamenti

- Riduzione della percentuale di anomalie dovute alla consistenza territoriale delle aziende (- 5 %)

Refresh – aggiornamento dati relativi a 1/3 territorio nazionale

Ufficio Monocratico – Area Amministrativa

- Riduzione del contenzioso collegato alle anomalie dovute alla consistenza territoriale delle aziende (- 5 %)

9. RICOGNIZIONE DELLE RISORSE ORGANIZZATIVE.

La realizzazione degli obiettivi da parte dell’AGEA è intrinsecamente connessa e dipendente

dalle risorse di cui l’Agenzia dispone.

Le risorse umane, in particolare, sostengono il “sistema AGEA” e sono chiamate a un

costante sforzo, teso al continuo miglioramento delle prestazioni dell’Agenzia.

I dirigenti e il personale dipendente rappresentano gli Stakeholders interni.

Vengono riportate di seguito, in quanto ritenute particolarmente significative, le variazioni

intervenute nel periodo dal 1 gennaio 2005 a oggi nelle dotazioni organiche dei dirigenti e

dei dipendenti, a seguito di rideterminazioni disposte da normative intervenute nel periodo

considerato.

DOTAZIONE ORGANICA DIRIGENTI:

• al 1 gennaio 2005: 20 unità di cui 5 unità di prima fascia e 15 unità di seconda fascia;

• al 31 dicembre 2008: 17 unità di cui 4 unità di prima fascia e 13 unità di seconda fascia;

• al 30 giugno 2010: 16 unità di cui 4 di prima fascia e 12 unità di seconda fascia.

L’andamento storico del numero del personale di area dirigenziale mostra un decremento di

2 dirigenti di prima fascia e di n. 3 dirigenti di seconda fascia nel periodo dal 1 gennaio 2005

al 31 dicembre 2010.

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Peraltro, si evidenzia che alla data del presente documento, la situazione del personale di

area dirigenziale presente è la seguente: 3 unità di dirigenti di prima fascia e 9 dirigenti di

seconda fascia. L’Amministrazione sta attuando ogni possibile iniziativa per la copertura dei

posti vacanti

DOTAZIONE ORGANICA PERSONALE APPARTENENTE ALLE AREE:

• al 1 gennaio 2005: 356 unità di cui 223 unità di area C; 106 di area B e 27 di area A;

• al 31 dicembre 2008: 317 unità di cui 210 di area C; 94 di area B e 13 di area A;

• al 30 giugno 2010: 284 unità di cui 195 di area C, 86 di area B e 3 di area A.

Riguardo al personale appartenente alle Aree alla data del presente documento la situazione

dei dipendenti di ruolo è la seguente: n. 191 unità (di cui tre assunti part time) di area C; 75

unità (di cui 2 assunti part time) di area B e 5 unità di area A per un totale di 271 unità, a

fronte di una dotazione organica di 284 unità .

Nel periodo dal 1 gennaio 2005 al 31 dicembre 2010 si registra quindi un decremento della

dotazione organica del personale appartenente alle aree pari a n.72 unità.

In ordine alle risorse umane di cui dispone AGEA, si segnala la seguente criticità: le attuali

limitazioni all’assunzione e al vincolo di turn-over pari, per gli anni 2010 e 2011, al 20% del

numero di unità di personale collocato in quiescenza e della relativa spesa non consentono il

ricambio generazionale, se non di un numero di unità nettamente inferiore a quelle collocate

in quiescenza. Tutto ciò a fronte delle aumentate competenze dell’Agenzia che, oltre a

svolgere i ruoli di organismo di coordinamento e di organismo pagatore, è anche:

- Organismo nazionale di intervento sul mercato agricolo;

- Autorità competente per il coordinamento del sistema di controlli introdotto dalla riforma

della PAC;

- Autorità nazionale responsabile dei controlli di conformità dei prodotti ortofrutticoli;

- Ente nazionale responsabile dell’attuazione dei controlli obbligatori ex post.

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10. SPECIFICAZIONE DELLE STRATEGIE E DEI PIANI DI AZION E PER OBIETTIVO

Nella sezione che segue, a ciascuno degli obiettivi operativi sono associate una o più

macroazioni, la cui descrizione dettagliata in termini di Piano di azione (attività,

responsabilità, tempistica e indicatori) è riportata nelle seguenti schede:

OBIETTIVO STRATEGICO N. 1– Miglioramento della soddisfazione degli utenti

Obiettivo strategico Obiettivi operativi Macro azioni Strutture

coinvolte

Carta dei servizi Elaborazione del documento carta dei servizi Agea

Area Autorizzazione Pagamenti

Semplificazione degli adempimenti

Adozione disposizioni in applicazione della normativa nazionale e comunitaria (circolari) Misure organizzative per la riduzione dei tempi di riscontro delle istanze pervenute

Area Autorizzazione Pagamenti

Miglioramento della soddisfazione degli

utenti

Responsabilizzazione e coinvolgimento del personale

Analisi dei fabbisogni formativi- definizione priorità e attuazione degli interventi

Area Amministrativa

OBIETTIVO STRATEGICO N. 2 – Ampliamento delle funzioni di coordinamento

Obiettivo strategico Obiettivi operativi Macro azioni Strutture coinvolte

Apertura nuovi Sportelli Agea-Regione

Progettazione e attuazione di interventi organizzativi

Area Coordinamento

Ampliamento delle

funzioni di Coordinamento

Apertura nuovi Sportelli Agea-Regione

Adempimenti di natura amministrativa e giuridica e predisposizione della convenzione

Ufficio Monocratico

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OBIETTIVO STRATEGICO N. 3 – Azioni di promozione e di sviluppo del SIAN

Obiettivo strategico Obiettivi operativi Macro azioni Strutture

coinvolte Recepimento, sotto il profilo tecnico delle segnalazioni degli stakeholders esterni

Elaborazione piano di azioni migliorative e di sviluppo del sistema

Area Coordinamento

Accordi di cooperazione interamministrativa con i soggetti utilizzatori del Sistema

Predisposizione, sotto il profilo tecnico amministrativo/giuridico delle convenzioni per la disciplina dei rapporti con i soggetti utilizzatori del sistema

Ufficio Monocratico

Azioni di

promozione e di sviluppo del SIAN

Monitoraggio e aggiornamento delle banche dati

Elaborazione di un piano di miglioramento del Sistema e di un piano di monitoraggio del Sistema

Ufficio Monocratico - Area Controlli

OBIETTIVO STRATEGICO N. 4 – Ottimizzazione delle risorse e controllo di gestione

Obiettivo strategico Obiettivi operativi Macro azioni Strutture coinvolte

Ottimizzazione delle risorse e controllo di

gestione

Controllo di gestione

Prima fase Attivazione sistema di contabilità economico-patrimoniale e analitica per centri di costo

Ufficio Monocratico - Area Amministrativa

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OBIETTIVO STRATEGICO N. 5 – Operatività a regime del progetto refresh

Obiettivo strategico Obiettivi operativi Macro azioni Strutture

coinvolte Aggiornamento mediante telerilevamento, degli appezzamenti di un terzo del territorio nazionale

Elaborazione di un piano di monitoraggio del processo di aggiornamento della banca dati

Area Coordinamento

Operatività a regime del progetto refresh

Semplificazione dell’azione amministrativa conseguente all’utilizzazione della banca dati progetto refresh

Miglioramento dell’attività degli Uffici operativi Riduzione delle pratiche di contenzioso

Ufficio Monocratico - Area Autorizzazione Pagamenti Area Amministrativa

11. DEFINIZIONE DI UNO O PIU’ CRUSCOTTI AZIENDALI PER M ONITORARE GLI

INDICATORI DI RISULTATO

Si rinvia la definizione dei cruscotti aziendali a un successivo stadio di sviluppo del

Piano delle Performance.

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12. TRADUZIONE DEGLI OBIETTIVI OPERATIVI IN OBIETTIVI D I GRUPPO E

INDIVIDUALI – SPECIFICAZIONE DEI METODI DI ACQUISIZ IONE DELLE

INFORMAZIONI PER L’ACCERTAMENTO DELLE PERFORMANCE

ORGANIZZATIVE E INDIVIDUALI

Gli obiettivi operativi elaborati dal vertice gestionale dell’Agenzia devono essere perseguiti

dalla struttura sottordinata, nella situazione contingente caratterizzata, purtroppo, da risorse

umane e strumentali inalterate. I dirigenti di seconda fascia, titolari degli uffici incardinati

nelle Aree funzionali chiamate alla realizzazione degli obiettivi secondo “l’Albero delle

performance” che sarà graficamente rappresentato nel successivo capitolo 14, saranno

coinvolti dai rispettivi Capi Area in relazione alle attività di competenza di ciascuno al fine

di fornire il proprio apporto in termini di conoscenze ed esperienza maturati.

Ciascun dirigente di seconda fascia inoltre potrà garantire il proprio contributo per il

perseguimento dell’obiettivo operativo prefissato avvalendosi del personale in dotazione

all’ufficio governato.

In proposito, si evidenzia che è già operativo in AGEA da diverso tempo un complesso

sistema di valutazione delle performance individuali sia per il personale di qualifica

dirigenziale che per il personale appartenente alle Aree funzionali.

Tale sistema, che prevede l’assegnazione (annuale per i dirigenti, quadrimestrale per i

dipendenti) di obiettivi individuali (per il personale dirigenziale, di miglioramento, di routine

e di recupero) consente un monitoraggio dell’attività in corso d’anno e una valutazione

(annuale per i dirigenti, quadrimestrale per singolo dipendente) del contributo fornito dal

personale in servizio, a opera dei dirigenti sovraordinati (Capi Area per i dirigenti, dirigenti

per i dipendenti).

L’Agenzia pertanto applica da tempo il criterio della premialità, rivelandosi – in

quanto a principi - in linea con gli indirizzi impartiti dal Dipartimento della Funzione

Pubblica.

L’intero sistema di valutazione, in una successiva fase di analisi, recepirà ovviamente gli

aggiornamenti conseguenti alle disposizioni che innovano in materia e opererà la necessaria

individuazione dei metodi di acquisizione delle informazioni che meglio consentano di

accertare il livello do performance organizzativo e individuale.

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13. ESPLICITAZIONE DELLE MODALITA’ DI RACCORDO E DI INT EGRAZIONE CON

I SISTEMI DI CONTROLLO ESISTENTI E CON I DOCUMENTI DI

PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

Ai fini del sistema di valutazione delle performance si rivela di strategica importanza il

sistema di controllo di gestione, che consente di verificare l’efficacia, l’efficienza e

l’economicità dell’azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi

interventi di correzione, il rapporto costi/risultati. Nell’ambito del controllo di gestione

spicca in particolare, fra gli strumenti di controllo, il reporting ovvero il sistema che fornisce

un flusso continuo di informazioni sull’andamento economico della gestione e consente

successivamente l’analisi degli scostamenti per l’attuazione dei conseguenti interventi

correttivi.

Presso l’Agenzia attualmente non è operativo il sistema del controllo di gestione, ma si

evidenzia che l’Ente è allo stato impegnato, come si deduce dalla precedente declinazione

degli obiettivi, nella realizzazione della prima fase del complesso progetto di attuazione del

controllo di gestione consistente nell’introduzione del sistema di contabilità analitica per

centri di costo.

14. SINTESI E PRESENTAZIONE DELL’ALBERO DELLE PERFORMAN CE

Di particolare importanza ai fini di una valida elaborazione del Piano delle performance si

rivela il processo attraverso il quale si è pervenuti alla definizione dei contenuti dello stesso,

con particolare attenzione ai soggetti coinvolti.

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La seguente tabella rappresenta sinteticamente la costruzione del processo di elaborazione

del Piano:

Nr.

FASE DEL PROCESSO

SOGGETTI COINVOLTI

ORE/UOMO DEDICATE ALLE FASI

ARCO TEMPORALE DI ATTUAZIONE DELLA FASE

1 Definizione dell’identità del- l’organizzazione

Vertici gestionali

15

4 gg.

2 Analisi del contesto esterno e interno

Vertici gestionali

35

10 gg.

3 Definizione degli obiettivi strategici e delle strategie

Presidente

4 Definizione degli obiettivi e dei piani operativi

Vertici gestionali

50

8 gg.

5 Comunicazione del piano all’interno e all’esterno

Da attuare a conclusione dell’iter di approvazione

Di fondamentale importanza si è rivelato l’apporto dei vertici gestionali in quanto gli stessi,

dotati di una visione generale della struttura e delle esigenze degli uffici sottordinati, forti di

una conoscenza ampia del bacino di utenza oltre che di una precisa percezione delle

conseguenze derivanti dalle ridotte assegnazioni finanziarie dell’Agenzia per l’anno

corrente, hanno concorso significativamente allo studio e all’affinamento delle strategie

operative che occorre attuare per la realizzazione delle linee generali di azione impartite.

Si ritiene a tal punto utile per avere una percezione immediata sia delle priorità che hanno

generato la pianificazione strategica, sia della programmazione gestionale operativa,

l’Albero delle Performance di cui alla tavola qui di seguito allegata in cui è sintetizzato il

contenuto del presente Piano.

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15. MECCANISMI DI MONITORAGGIO DELL’OIV E INDICAZIONE D I AZIONI PER IL

MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE

Nel percorso di realizzazione del Ciclo di gestione della performance grande rilevanza ha

l’Organismo Indipendente di Valutazione, cui in particolare compete il compito di

“diagnosticare il livello di evoluzione” del Ciclo stesso e “fare in modo che gli organi di

indirizzo politico-amministrativo e i dirigenti siano responsabili dell’attuazione di specifiche

azioni volte al suo miglioramento” (delibera CIVIT n.112).

A tale proposito, l’AGEA pone a disposizione di detto Organismo uno strumento di cui

l’Agenzia si avvale già da tempo, pur in altro ambito e per differenti finalità, ma che

agevolmente può adattarsi alle necessità di monitoraggio proprie dell’OIV: ci si riferisce a

una STRUTTURA TECNICA PERMANENTE , composta dai vertici gestionali dell’Ente, che

attualmente riferisce settimanalmente al Presidente dell’Agea le problematiche emergenti

dalla gestione dell’Agenzia per le quali devono essere adottate soluzioni coerenti con le linee

generali di azione impartite dall’Organo di indirizzo politico.

La medesima struttura è posta a disposizione dell’Organismo Indipendente di Valutazione,

con il quale interagirà – si propone con cadenza trimestrale – per consentire allo stesso

l’effettuazione periodica di valutazioni sullo stadio di attuazione del presente Piano operativo

e la conseguente indicazione di eventuali interventi migliorativi finalizzati a un totale

perseguimento, nel tempo stabilito, degli obiettivi prefissati.

Si renderà talora opportuno, su richiesta dell’Organismo di Valutazione, integrare la predetta

struttura tecnica permanente con esponenti delle Società partecipate dall’AGEA, che per le

funzioni rispettivamente svolte, concorrono alla realizzazione della mission dell’Agenzia.

Il Presidente

(Firmato)