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POF a.s. 2011/2012 1
I.S.I.S.S.
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
DELLA PIANA DI LUCCA
Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “A. Benedetti” di Porcari
LICEO SCIENTIFICO “E. MAJORANA” DI CAPANNORI
Via Roma 121 - Porcari (Lucca)
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno scolastico 2011/2012
Telefono ISISS (e “Benedetti”): 0583 299784
Telefono “Majorana”: 0583 936151 - 0583 429436
Indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Indirizzo web : www.isisspianalucca.it
POF a.s. 2011/2012 2
INDICE
Pag. 2 Indice
“ 4 Premessa
“ 4 Nota “storica”
“ 7 Nota sul territorio
“ 8 I nuovi ordinamenti degli Istituti Tecnici
Risultati di apprendimento degli insegnamenti comuni agli indirizzi del settore economico
“ 10 Indirizzo “Amministrazione, Finanze e Marketing” Profilo professionale
“ 12 Quadro orario settimanale 1° Biennio comune a tutte le articolazioni “
“ 12 Quadro orario settimanale articolazione “Amministrazione, Finanze e Marketing”
2° Biennio e 5° Anno
“ 13 Quadro orario settimanale articolazione “Relazioni internazionali per il
Marketing” 2° Biennio e 5° Anno
“ 13 Quadro orario settimanale articolazione “Sistemi informativi aziendali”
2° Biennio e 5° Anno
Risultati di apprendimento degli insegnamenti comuni agli indirizzi del settore tecnologico
“ 15 Indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” Profilo professionale
“ 16 Quadro orario settimanale Indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”
Ragioneria
“ 17 Profilo professionale generale del Ragioniere
“ 17 Profilo professionale specifico del Ragioniere (riferimento progetto IGEA)
“ 18 Progetto IGEA (Indirizzo Giuridico Economico Aziendale)
” 19 Quadro orario settimanale del Progetto IGEA
“ 20 Progetto MERCURIO
“ 21 Profilo professionale specifico del Ragioniere (riferimento Progetto MERCURIO)
“ 21 Quadro orario settimanale del Progetto MERCURIO
Geometri
“ 22 Profilo professionale generale del Geometra
“ 22 Profilo professionale specifico del Geometra (riferimento Progetto CINQUE PNI)
“ 23 Progetto CINQUE PNI (Piano Nazionale Informatica)
“ 24 Quadro orario settimanale del Progetto Cinque PNI
Corsi Serali
“ 25 Corsi serali per ragionieri e Geometri dell’ITCG “A. Benedetti”
“ 26 Quadro orario settimanale del Corso Modulare Classi 3° e 5° Geometri
POF a.s. 2011/2012 3
Liceo Scientifico
“ 26 Piano di Studi del Liceo Scientifico e definizione degli obiettivi
didattico-educativi
“ 27 Il nuovo ordinamento del Liceo Scientifico
“ 27 Quadro orario settimanale Liceo Scientifico
“ 28 Quadro orario Sperimentazioni:-PNI Matematica - orientamento Sociologico
“ 28 Quadro orario Sperimentazione: PNI Matematica e PNI Matematica e Fisica
“ 29 I contenuti delle materie del Liceo Scientifico
La programmazione didattica
“ 30 Premessa
“ 30 Il quadro di riferimento europeo delle competenze chiave per l‘apprendimento
permanente
“ 31 Le competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine del’istruzione
obbligatoria
“ 32 Obiettivi trasversali cognitivi
“ 33 Linee metodologiche
“ 34 Area di progetto: Scientificità e II Millennio
“ 36 La valutazione
“ 37 Indicazioni per il recupero del debito formativo
“ 38 Credito scolastico. Credito formativo
“ 39 Tabella del credito scolastico
“ 40 Dal Piano delle attività dell’anno scolastico 2010/2011
“ 40 Criteri di valutazione per lo svolgimento degli scrutini
e per l’attribuzione del credito scolastico
“ 41 Specificazione dei fattori di valutazione (per gli obiettivi cognitivi)
“ 41 Determinazione della corrispondenza tra voti e livelli di
conoscenza/competenza/capacità
“ 45 Voto di condotta
“ 46 Informazione alle famiglie
“ 46 Integrazione alunni diversamente abili. Educazione alla Salute
“ 47 Accoglienza. Orientamento
“ 48 Stage aziendali – Alternanza scuola-lavoro
“ 49 Visite guidate e Viaggi di istruzione
“ 50 Organizzazione didattica
Allegati
Allegato nº 1: Nota di sintesi dei progetti inseriti nel P.O.F. dell’a.s. 2011/12
Allegato nº 2: Le competenze delle materie dell’ Istituto Tecnico Commerciale (ITC)
Allegato nº 3: Le competenze delle materie dell’ Istituto Tecnico per Geometri (ITG)
Allegato nº 4: Le competenze delle materie del Liceo Scientifico
Allegato nº 5: Curricula a termine non ancora modificati dagli effetti della legge 133/2008
POF a.s. 2011/2012 4
PREMESSA
L’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore della Piana di Lucca (ISISS Piana di Lucca),
formato dall’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri (ITCG) “A. Benedetti” di Porcari e dal
Liceo Scientifico “E. Majorana” di Capannori con sede a Porcari (LU), in via Roma, n. 121, è una
Istituzione scolastica aggregata (secondo il D.P.R. n. 157 del 2/3/1998), costituita con decreto del
Provveditore agli Studi di Lucca n. 3700 del 12/4/1999 in attuazione della delibera del Consiglio
Regionale della Toscana n. 63 del 23/3/1999 (approvazione del Piano Regionale di
dimensionamento delle istituzioni scolastiche) che ha dato applicazione alla normativa sulla
riorganizzazione della rete scolastica ( L. n. 59/97, L. n. 549/95, L. n. 662/96, D.M. 24/7/98) e sul
dimensionamento delle istituzioni scolastiche (D. Lgs. n. 112/98, D.P.R. n. 233/98, Reg. Regione
Toscana n. 4/98).
A decorrere dall’1/9/2000 all’“ISISS” Piana di Lucca “A. Benedetti – E. Majorana” è stata
riconosciuta l’autonomia con decreto del Ministero della Pubblica Istruzione – Direzione Regionale
della Toscana, prot. N. 768/B. 56 – C55 del 30/8/2000.
NOTA “STORICA”
Da due scuole territoriali all’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore della Piana di
Lucca.
Storia dell’Istituto Tecnico “Arrigo Benedetti” di Porcari e del Liceo Scientifico “Ettore
Majorana” di Capannori.
La “preistoria” dell’Istituto Tecnico Commerciale per Geometri ha inizio nell’anno scolastico
1975/76 con l’allestimento di alcune classi prime dell’Istituto Tecnico “F. Carrara” di Lucca in
alcuni locali del Collegio Cavanis di Porcari: il primo nucleo fu dunque solo una sezione staccata
dell’Istituto Lucchese.
Il graduale incremento delle iscrizioni e l’estensione del potenziale bacino d’utenza portarono, in
pochi anni, al riconoscimento ministeriale di un nuovo organismo scolastico, autonomo e
indipendente, sia a livello logistico - organizzativo che giuridico - istituzionale. E’ all’anno
scolastico 1979/80 che possiamo far risalire l’inizio della storia vera e propria dell’ITCG di Porcari.
Il suo primo Preside, il prof. Pietro Sarti (prematuramente scomparso) si adoperò per dotare
rapidamente l’Istituto delle varie strutture come il laboratorio e la biblioteca, mentre veniva
affiancato da un Commissario governativo, nell’attesa che venissero istituiti gli organi
amministrativi e consiliari di autogoverno.
Contemporaneamente si pose il problema dell’intitolazione del nuovo Istituto. Il Collegio dei
Docenti, nel maggio del 1980, decise di ricercare tale nome tra i personaggi lucchesi della cultura
contemporanea. Ben presto si giunse a un’ampia convergenza sul nome di Arrigo Benedetti: figura
moderna di intellettuale che ha saputo unire alla finezza e all’eleganza del letterato la passione e
l’impegno civile, tanto da diventare uno dei padri del grande giornalismo italiano del secondo
dopoguerra, instancabile animatore di importanti iniziative editoriali e fondatore, nell’ambito di
queste ultime, di un gruppo ancora oggi fra i più prestigiosi del nostro Paese.
L’autorizzazione ministeriale a tale proposta si ebbe nell’anno scolastico 1986/87 a dieci anni dalla
morte del personaggio prescelto: da quel momento tutti gli atti amministrativi dell’Istituto vennero
compiuti sotto la dicitura Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “A. Benedetti” di
Porcari.
Trascorsi i quattro anni della gestione Sarti, la presidenza fu assunta, in successione annuale,
dall’anno scolastico 1983/84, dai proff. Pasquale Bianchi, Giacomo Ricci, Ernesto Giallatini e Carlo
Alberto di Grazia, cui ha fatto seguito la gestione biennale del prof. Egidio Piazza e, dall’anno
POF a.s. 2011/2012 5
scolastico 1989/90 all’anno scolastico 1995/96, la gestione della prof.ssa Giuliana Fiori.
Dall’anno scolastico 1996/97 all’anno scolastico 2002/03 la presidenza è stata assunta dal prof.
Vittorio Barsotti al quale, a decorrere dal 1° settembre 2000, per effetto della Legge sull’autonomia
è stata attribuita la qualifica di Dirigente scolastico dell’ISISS.
Nei successivi anni scolastici la Dirigenza è stata assunta: nel 2003/04 e 2004/05 dal prof. Mario
Regoli; nel 2005/06 dalla prof.ssa Nadia Lombardi; nel 2006/07 dal professor Franco Vigolo.
Dall’anno scolastico 2007/08 il Dirigente è il professor Luigi Lippi.
Le variazioni di dirigenza dell’Istituto sono certo da ascrivere alla sua posizione piuttosto decentrata
e periferica. Dobbiamo comunque rilevare che tutto ciò non ne ha compromesso l’efficienza, la
funzionalità e la continuità: non si giustificherebbe altrimenti l’andamento regolare ed equilibrato
delle iscrizioni, che nella sostanza rimane tale, nonostante l’attuale generalizzata contrazione
demografica.
Del resto, bisogna riconoscere che i vari operatori della scuola mantengono costante nel tempo e nel
territorio l’attività di informazione e di sensibilizzazione, introducendo nell’attività didattica
strategie e tecnologie sempre più al passo con le trasformazioni in atto.
Il buon nome dell’Istituto cominciò, poi, abbastanza presto a essere a cuore degli stessi studenti: già
nel 1984 una loro rappresentanza fu autorizzata a presenziare insieme ad alcuni insegnanti al premio
Pirandello ad Agrigento, altri negli anni successivi hanno partecipato con successo ai vari concorsi e
progetti indetti da amministrazioni locali, associazioni artigianali, enti morali e culturali sugli
svariati temi del vivere civile.
Il Liceo Scientifico di Capannori nasce negli anni Settanta, come sezione staccata del “Vallisneri” di
Lucca, con sede alla “Madonnina”, nelle aule del convento dei frati; inizia con due corsi.
Si sente però in breve la necessità dell’autonomia che viene riconosciuta e accordata il 1° settembre
1979.
La scelta del nome “Ettore Majorana”, cioè quello di un grande fisico italiano della scuola di Enrico
Fermi, scomparso nel 1938 in circostanze mai chiarite durante una traversata in mare, fu un
riconoscimento alla validità e agli interessi del corso di studi; l’inaugurazione venne fatta con la
partecipazione del giovane prof. Ruggero Bertani, della Facoltà di Fisica dell’Università di Firenze.
Un gruppo ristretto di professori, tra cui in particolare Pasquale Bianchi, docente di matematica e
fisica e facente funzioni di Preside, capì che era necessario dare alla scuola caratteristiche proprie e
strutture adeguate: una biblioteca sempre più aggiornata, una grande aula per audiovisivi con
schermo cinematografico, laboratori di fisica, chimica, scienze naturali, di lingue e successivamente
di informatica, con personale specifico, aule in numero sempre maggiore in conformità con il
progressivo aumento degli utenti e soprattutto uno spirito di serena partecipazione e collaborazione
e il senso della scuola come una realtà al cui progresso cooperano tutte le componenti.
Assai prima che si istituzionalizzassero tipi di progettazione di istituto come il PEI e il POF, già
negli anni ottanta questa scuola sentiva la necessità di legarsi alle problematiche socio-culturali ed
economiche sia generali che del nostro territorio in particolare, e si presentava come un piccolo
punto di riferimento e centro di aggregazione, interagendo con le altre Istituzioni.
Sono nate così iniziative culturali come la partecipazione a concorsi indetti dal Ministero, dagli enti
locali, dalle altre scuole anche al di fuori del territorio in senso stretto, al fine di far maturare negli
alunni una maggiore apertura; le proiezioni cinematografiche, anziché rimanere fatti episodici
limitati ad alcune classi o comunque all’istituto, sono divenuti momenti di incontro, discussione e
verifica dell’attività di un intero anno scolastico, soprattutto nelle grandi assemblee tenute presso il
Cinema Centrale di Lucca, precedentemente preparate da un’attività di educazione all’immagine
rigorosamente pianificata e gestita insieme con il prof. Marco Vanelli.
POF a.s. 2011/2012 6
Anche il tema della Resistenza, anziché oggetto di mera celebrazione accademica, si è articolato
con proiezioni cinematografiche e incontri con l’Istituto Storico Lucchese della Resistenza e con
persone che avevano vissuto dal vivo questa esperienza. Lo stesso tema della mafia è stato
l’occasione per un incontro con professori universitari e studiosi del settore. Ugualmente si sono
ripetute esperienze di allargamento della sfera scolastica, introducendo incontri con studiosi di
rilievo (come Margherita Hack, Enzo Tiezzi, Marcello Buiatti ecc.) aperti al territorio, e nel
contempo, in collaborazione con la grande personalità di Danilo Dolci, ha preso corpo un’attività di
“maieutica” tesa a sviluppare e rafforzare all’interno dell’Istituto una corretta forma di
comunicazione.
L’attività teatrale ha portato alla realizzazione di lavori qualificati come testi, sceneggiatura, regia,
scenografia, recitazione, recitati pubblicamente nel territorio. Anche sul piano sportivo le iniziative
si sono realizzate con lo stesso spirito di creare e mantenere una collaborazione e partecipazione
attiva e leale.
Nell’ a.s. 1998/1999 il Liceo Scientifico “E. Majorana” ha ottenuto la costituzione della nuova sede,
più moderna e razionale, adiacente alla Scuola media “Carlo Piaggia” e nel 2011 un ulteriore
riconoscimento da parte delle Istituzioni (Provincia e Comune) con la costruzione di un
ampliamento.
Per la descrizione sintetica dei Progetti POF dell’anno scolastico in corso si rinvia
all’Allegato n° 1.
POF a.s. 2011/2012 7
NOTA SUL TERRITORIO
L’ITCG “A. Benedetti” è collocato ai piedi della collina di Porcari, al centro di un’ampia e fitta rete
di servizi, in posizione facilmente raggiungibile sia dall’area centro-orientale della piana lucchese,
sia dai comuni limitrofi delle province di Pisa e di Pistoia.
La presenza di numerose industrie di varia natura e dimensione, oltre ad essere fonte di ricchezza e
di prestigio per l’intera zona, ha costituito e costituisce tuttora un grande incentivo e un valido
stimolo per il conseguimento di diplomi di tipo tecnico commerciale e per geometri.
Gli studenti dell’Istituto hanno infatti sempre avuto ampie possibilità di inserimento nel mondo del
lavoro locale, non solo nelle industrie ma anche nei servizi che tali insediamenti sempre
comportano. Non bisogna poi dimenticare che, proprio qui vicino, è situata la bellissima collina di
Montecarlo, famosa in tutto il mondo per i suoi vigneti: le aziende agricole, specialmente quelle che
negli ultimi decenni hanno avvertito l’esigenza di razionalizzare e modernizzare le loro strutture,
hanno costituito e costituiscono un valido settore di assorbimento per i neo ragionieri e geometri
diplomati all’ITCG “A. Benedetti” di Porcari.
Il Liceo Scientifico “E. Majorana” è situato nel comune di Capannori, al centro di un territorio,
quello della Piana di Lucca, fortemente urbanizzato e industrializzato. Il ceto sociale predominante
è il ceto medio, fatto d’impiegati e piccoli imprenditori. Oltre al permanere del tradizionale settore
calzaturiero, costituito da piccole e medie imprese, si è sviluppato, negli ultimi decenni, il settore
cartario, dove sono concentrate le imprese più grandi, a carattere multinazionale.
Le bellezze paesaggistiche delle colline a nord e a sud del territorio comunale, insieme ai
monumenti artistici presenti nelle frazioni, hanno promosso un’attività, quella agrituristica,
sconosciuta fino a qualche anno fa.
Il forte movimento migratorio che sta interessando il territorio comunale in questi ultimi anni trova,
in parte, occupazione nella piccola e media impresa.
POF a.s. 2011/2012 8
I NUOVI ORDINAMENTI DEGLI ISTITUTI TECNICI
Con l’anno scolastico 2010/2011 è entrata in vigore la Riforma della Scuola Secondaria Superiore,
come previsto per gli Istituti Tecnici dal regolamento emanato con Decreto del Presidente della
Repubblica in data 15 marzo 2010, n.88.
Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Tecnici (D.P.R. 15.03.2010, n.88
Allegato A)
L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e
tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio,
l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale
identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo
sviluppo economico e produttivo del Paese.
I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree di
indirizzo.
L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita
attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di
istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.
Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e
applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per
risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue,
assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati
ottenuti.
I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli
studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università, al sistema
dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per
l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.
I nuovi ordinamenti sono applicati gradualmente, a partire dalle classi prime, fino a giungere a
regime nell’anno scolastico 2014/2015 e prevedono per tutti gli indirizzi degli Istituti Tecnici un
orario settimanale pari a 32 ore di lezione per ciascun anno di corso.
In questa fase di transizione le classi prime e seconde sono soggette ai nuovi ordinamenti, mentre le
classi del triennio proseguono con i vecchi ordinamenti, sebbene il loro orario sia stato riportato a
32 ore settimanali (Decreto Interministeriale 01/06/2010).
I nuovi Istituti Tecnici sono suddivisi in due settori: Economico (comprendente due indirizzi) e
Tecnologico (comprendente nove indirizzi).
Il corso Ragioneria è confluito nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” dell’Istituto
Tecnico Economico, mantenendo le specializzazioni precedentemente esistenti mediante le
articolazioni previste a partire dal terzo anno.
Il corso Geometri è confluito nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio” dell’Istituto
Tecnico Tecnologico.
POF a.s. 2011/2012 9
RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI
AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE ECONOMICO (D.P.R. 15.03.2010, n.88 Allegato B)
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze:
- Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i
principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.
- Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
- Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una
prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
- Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e
responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente.
- Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le
connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni
intervenute nel corso del tempo.
- Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta
fruizione e valorizzazione.
- Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle
strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
- Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi
comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi
ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue
(QCER).
- Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e
l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e
collettivo.
- Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
- Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare
situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
- Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e
naturali e per interpretare dati.
- Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare.
- Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale
con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona,
dell’ambiente e del territorio.
- Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
- Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.
- Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali.
- Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per
intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
POF a.s. 2011/2012 10
INDIRIZZO “AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”
Profilo professionale (D.P.R. 15.03.2010, n.88 Allegato B1)
Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei
sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione,
finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo - finanziari e
dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle
linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia
all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto
internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
- rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili
in linea con i principi nazionali ed internazionali;
- redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
- gestire adempimenti di natura fiscale;
- collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
- svolgere attività di marketing;
- collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
- utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e
marketing.
Nell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing”, il profilo si caratterizza per il
riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere e
appropriati strumenti tecnologici sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali
nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi.
Nell’articolazione “Sistemi informativi aziendali”, il profilo si caratterizza per il riferimento sia
all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e
all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale
attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di
archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, finanza e
Marketing” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze:
1. Riconoscere e interpretare:
- le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per coglierne le ripercussioni in un dato
contesto;
- i macrofenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di
un’azienda;
- i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto fra
epoche storiche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture
diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare
riferimento alle attività aziendali.
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi con riferimento alle
differenti tipologie di imprese.
4. Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare
soluzioni efficaci rispetto a situazioni date.
5. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione delle risorse
umane.
POF a.s. 2011/2012 11
6. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata.
7. Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione,
analizzandone i risultati.
8. Inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con
riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato.
9. Orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo - finanziari, anche per collaborare nella ricerca
di soluzioni economicamente vantaggiose.
10. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti comunicazione integrata d’impresa, per
realizzare attività comunicative con riferimento a differenti contesti.
11. Analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce
dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa.
Nelle articolazioni: ”Relazioni internazionali per il marketing” e “Sistemi informativi aziendali”,
le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza
con la peculiarità del profilo di riferimento.
POF a.s. 2011/2012 12
“AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”
QUADRO ORARIO: 1° BIENNIO (comune a tutte le Articolazioni)
Ore settimanali
Materie d’insegnamento 1
a
classe 2a
classe
Lingua e letteratura italiana 4 4
Lingua inglese 3 3
Storia 2 2
Matematica 4 4
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (Scienze della Terra e
Biologia) 2 2
Scienze integrate (Fisica) 2 -
Scienze integrate (Chimica) - 2
Geografia 3 3
Informatica 2 2
Seconda lingua comunitaria 3 3
Economia aziendale 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2
Religione - Materia / Attività alternativa 1 1
Totale 32 32
ARTICOLAZIONE
“AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING”
QUADRO ORARIO: 2° BIENNIO E QUINTO ANNO
(secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario)
Ore settimanali
Materie d’insegnamento 3
a
classe 4a
classe 5a
classe
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3
Storia 2 2 2
Matematica 3 3 3
Informatica 2 2 -
Seconda lingua comunitaria 3 3 3
Economia aziendale 6 7 8
Diritto 3 3 3
Economia politica 3 2 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione - Materia / Attività alternativa 1 1 1
Totale 32 32 32
POF a.s. 2011/2012 13
ARTICOLAZIONE
“RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING”
(sarà introdotta a partire dall’anno scolastico 2011/12)
QUADRO ORARIO: 2° BIENNIO E QUINTO ANNO
(secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario)
Ore settimanali
Materie d’insegnamento 3
a
classe 4a
classe 5a
classe
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3
Storia 2 2 2
Matematica 3 3 3
Seconda lingua comunitaria 3 3 3
Terza lingua straniera 3 3 3
Economia aziendale e geo-politica 5 5 6
Diritto 2 2 2
Relazioni internazionali 2 2 3
Tecnologie della comunicazione 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione - Materia / Attività alternativa 1 1 1
Totale 32 32 32
ARTICOLAZIONE
“SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI”
QUADRO ORARIO: 2° BIENNIO E QUINTO ANNO
(secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario)
Ore settimanali
Materie d’insegnamento 3
a
classe 4a
classe 5a
classe
Lingua e letteratura italiana 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3
Storia 2 2 2
Matematica 3 3 3
Seconda lingua comunitaria 3 - -
Informatica 4 5 5
Economia aziendale 4 7 7
Diritto 3 3 2
Economia politica 3 2 3
Scienze motorie e sportive 2 2 2
Religione - Materia / Attività alternativa 1 1 1
Totale * 32 32 32
* di cui, in compresenza con l’insegnante tecnico pratico, 9 ore settimanali complessive da
distribuirsi nell’intero triennio tra gli insegnamenti dell’area di indirizzo (da stabilirsi nell'ambito
dell'autonomia dell'istituzione scolastica).
POF a.s. 2011/2012 14
RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEGLI INSEGNAMENTI COMUNI
AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO (D.P.R. 15.03.2010, n.88 Allegato C)
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze:
- Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i
principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.
- Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
- Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in
prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
- Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e
responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente.
- Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le
connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni
intervenute nel corso del tempo.
- Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta
fruizione e valorizzazione.
- Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle
strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
- Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi
comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi
ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue
(QCER).
- Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e
l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio - sportiva per il benessere individuale e
collettivo.
- Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
- Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare
situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
- Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e
naturali e per interpretare dati.
- Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare.
- Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale
con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona,
dell’ambiente e del territorio.
- Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e
dei servizi.
- Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
- Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.
- Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali.
- Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per
intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
POF a.s. 2011/2012 15
INDIRIZZO “COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO”
Profilo professionale (D.P.R. 15.03.2010, n.88 Allegato C9)
Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”:
- ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie
delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la
rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e
pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali;
- possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere,
nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;
- ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché
dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;
- ha competenze relative all’amministrazione di immobili.
È in grado di:
- collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di
organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità;
- intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi
e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;
- prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il risparmio
energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, redigere la valutazione di
impatto ambientale;
- pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza
nei luoghi di vita e di lavoro;
- collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività
svolte.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, ambiente e
territorio” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze:
1. Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione.
2. Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni
più adeguate ed elaborare i dati ottenuti.
3. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e
manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse
al risparmio energetico nell’edilizia.
4. Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi.
5. Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell'ambiente.
6. Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al
territorio.
7. Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi.
8. Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
POF a.s. 2011/2012 16
“COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO”
QUADRO ORARIO
(secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario)
Ore settimanali
Materie d’insegnamento I° biennio II° biennio V° anno
1a classe 2
a classe 3
a classe 4
a classe 5
a classe
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Matematica
+ complementi di Matematica
4 4 3 3 3
- - 1 1 -
Diritto ed economia 2 2 - - -
Scienze integrate (Scienze della Terra e
Biologia) 2 2 - - -
Scienze integrate: Fisica
di cui in compresenza
3 3 - - -
2*
Scienze integrate: Chimica
di cui in compresenza
3 3 - - -
2*
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica
di cui in compresenza
3 3 - - -
2*
Tecnologie informatiche
di cui in compresenza
3 - - - -
2*
Scienze e tecnologie applicate ** - 3 - - -
Gestione del cantiere e sicurezza
dell'ambiente di lavoro - - 2 2 2
Progettazione, costruzioni e impianti - - 7 6 7
Geopedologia, Economia ed Estimo - - 3 4 4
Topografia - - 4 4 4
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione – Materia/ Attività alternativa 1 1 1 1 1
Totale *** 32 32 32 32 32
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell’area di indirizzo dei percorsi
degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che
prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono
programmare le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla
base del relativo monte-ore.
** I risultati di apprendimento della disciplina denominata “Scienze e tecnologie applicate”,
compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all’insegnamento che
caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio.
*** di cui, in compresenza con l’insegnante tecnico pratico, 17 ore settimanali complessive nel
secondo biennio e 10 nel quinto anno da distribuirsi tra gli insegnamenti dell’area di indirizzo.
POF a.s. 2011/2012 17
RAGIONERIA
Profilo professionale generale del Ragioniere
Il ragioniere, figura professionale che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle attività
economiche e aziendali, è chiamato nella realtà moderna ad assolvere importanti funzioni che
interessano gran parte delle attività economiche e sociali. Egli si occupa infatti, nella vita delle
aziende pubbliche e private, dei problemi che caratterizzano la gestione aziendale sotto i profili
organizzativo, contabile, economico e giuridico.
La complessità del ruolo e delle mansioni che il lavoro della contabilità di direzione aziendale
comporta e l’ampio ventaglio delle attività svolte dai ragionieri nel campo della libera professione
fanno sì che la preparazione specifica dell’attuale ragioniere debba fondarsi da un lato su una
consistente cultura generale unita a buone capacità linguistico - espressive e logico-interpretative,
dall’altro su conoscenze specifiche ampie e sistematiche dei processi che regolano la vita interna
delle aziende e i rapporti tra esse e l’ambiente in cui operano. Nella formazione di tale ragioniere
assume un aspetto rilevante la padronanza delle tecniche informatiche e di comunicazione che lo
sviluppo tecnologico mette a disposizione in misura sempre maggiore.
Le materie del biennio tendono principalmente alla formazione generale e culturale degli allievi,
mentre nel triennio si accentua progressivamente la preparazione strettamente professionale.
Tale formazione consente al diplomato ragioniere sia la prosecuzione degli studi con il possibile
accesso a tutte le facoltà universitarie (particolarmente indicate Economia e Commercio,
Giurisprudenza, Scienze politiche), sia l’inserimento in situazioni di lavoro diversificate:
- accesso, tramite concorso, agli impieghi pubblici nelle Amministrazioni statali e locali per
prestare la propria opera nell’attività dei servizi tecnici amministrativi e contabili;
- impiego alle dipendenze delle numerose aziende private operanti nei più diversi settori
economici, dalla produzione industriale al commercio e ai servizi (sia nei tradizionali settori
del credito, delle assicurazioni e dei trasporti che in quelli del cosiddetto terziario avanzato);
- svolgimento della libera professione con relativa iscrizione al collegio professionale, dopo il
conseguimento della laurea breve, lo svolgimento di un tirocinio di tre anni presso un
professionista e il superamento di un esame di abilitazione.
Profilo professionale specifico del Ragioniere (con particolare riferimento al progetto IGEA)
Il ragioniere, esperto in problemi di economia aziendale, in possesso di una consistente cultura
generale unita a buone capacità linguistico-espressive e logico-interpretative, avrà conoscenze
ampie e sistematiche dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo
economico, giuridico, organizzativo e contabile.
In particolare egli dovrà essere in grado di:
- utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra-contabili per una corretta rilevazione dei
fenomeni gestionali;
- leggere, redigere ed interpretare ogni significativo documento aziendale;
- gestire il sistema informativo aziendale e/o i suoi sottosistemi anche automatizzati, nonché
collaborare alla loro progettazione o ristrutturazione;
- elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i diversi processi decisionali;
- cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali per adeguarvisi, controllarli o
suggerire modifiche.
POF a.s. 2011/2012 18
Progetto IGEA (Indirizzo Giuridico Economico Aziendale)
Le motivazioni che hanno portato alla nascita del Progetto IGEA e che attengono ad un
rinnovamento culturale, formativo e professionalizzante derivano principalmente dalle
sollecitazioni del mondo del lavoro e dalle aspettative della società più in generale che richiedono
da parte del futuro ragioniere l’acquisizione di nuove competenze e tecniche di informazione,
comunicazione, produzione, organizzazione ed automazione.
Alla base del progetto si pongono:
- l’esigenza di una più ampia padronanza linguistica, sia della lingua italiana sia di due lingue
straniere, particolarmente utili in un contesto europeo sempre più integrato;
- l’esigenza di una maggiore conoscenza delle strutture logiche ed applicative della matematica e
dell’informatica, sempre più presenti nell’organizzazione aziendale;
- l’esigenza di una formazione professionale che sia nel contempo ampia e consenta
l’indispensabile flessibilità per adeguarsi alle sempre mutevoli problematiche economico-
aziendali;
- la complessità e la rilevanza assunta dalle operazioni di gestione aziendale e la svolta impressa
dagli studi di economia aziendale alle tecniche contabili che, da strumento di rilevazione
prevalentemente consuntivo, hanno assunto la valenza di strumenti di previsione, controllo e
guida per un’efficace conduzione aziendale;
- l’esigenza di possedere con certezza puntuali e concreti riferimenti giuridici ed economici.
Tutto ciò si è concretizzato in una serie di innovazioni apportate dal progetto:
- si è introdotta la suddivisione nel biennio delle discipline in un’area comune ed un’area di
indirizzo;
- sono aumentate le ore di insegnamento settimanale, riservando ampio spazio all’attività di
laboratorio;
- viene inserito nell’area comune del biennio l’insegnamento di Diritto ed Economia;
- l’insegnamento di due lingue straniere è impartito per cinque anni;
- il corso di Matematica è stato revisionato sostanzialmente ed in esso trova speciale collocazione
l’insegnamento dell’Informatica (secondo il Piano Nazionale per l’Informatica);
- vengono istituite due nuove materie: Scienza della Materia, che unifica Fisica e Chimica, e
Scienze della Natura, che riunisce Scienze naturali e Geografia fisica per l’insegnamento integrato
dell’area scientifica;
- le due discipline Ragioneria e Tecnica sono accorpate nell’unico insegnamento di Economia
Aziendale, di durata quinquennale;
- viene creata un’area operativa, detta Trattamento testi e dati, in sostituzione di Dattilografia e
Stenografia per fare acquisire le abilità necessarie ad operare in ambienti sempre più informatizzati;
- è stata prevista l’“Area di Progetto”, un nuovo modello didattico che, con il contributo di più
discipline e spazi orari flessibilmente individuati, si propone di ricondurre ad unità le conoscenze
apprese attraverso attività progettuali che simulino situazioni reali.
Dall'anno scolastico 2005/06 è presente la figura dell'insegnante tecnico-pratico di fisica che, nelle
classi del biennio, affianca l'insegnante di scienze nel laboratorio.
POF a.s. 2011/2012 19
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE – QUADRO ORARIO SETTIMANALE
INDIRIZZO GIURIDICO ECONOMICO AZIENDALE (D.M. 31 GENNAIO 1996)
Per la descrizione dettagliata delle competenze disciplinari si rinvia all’Allegato n° 2
Ore settimanali Triennio (nel primo biennio sono vigenti i nuovi ordinamenti)
Materie d’insegnamento Triennio Valutazione
3a
classe
4a
classe
5a
classe
Religione–Materia/Attività alternativa 1 1 1 Giudizio
Lingua e lettere italiane 3 3 3 s.o.
Storia 2 2 2 o.
Prima lingua straniera (Inglese) 3 3 3 s.o.
Seconda lingua straniera (Francese) 3 3 3 s.o.
Geografia economica 3 2 3 o.
Matematica e laboratorio 4 3* 3 s.o.
Diritto 3 3 3 o.
Economia politica 2* 2 - o.
Scienze delle finanze - - 2* o.
Economia aziendale e laboratorio 6* 8* 7* s.o.
Educazione fisica 2 2 2 p.o.
Totale 32 32 32
s = scritta; o = orale; p = pratica.
* Riduzione oraria applicata ai sensi del Decreto Interministeriale dell’1/6/2010.
POF a.s. 2011/2012 20
Progetto MERCURIO
L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni è stata tale da modificare profondamente le competenze
informatiche richieste agli specialisti del settore. In particolare è mutato il ruolo dell’informatica nei
processi produttivi. Nelle aziende, infatti, il computer è diventato, oltre e più che un sostituto
dell’attività umana, un indispensabile strumento per il lavoro individuale e d’ufficio ed un prezioso
supporto alle decisioni.
Sono queste le motivazioni che hanno portato alla nascita del Progetto MERCURIO che ha
ristrutturato il curricolo dell’indirizzo per Ragionieri Periti Commerciali e Programmatori,
introdotto nel 1981.
Se la figura professionale del ragioniere programmatore ha trovato, negli anni, soddisfacente
collocazione nelle posizioni di lavoro informatico-gestionale, l’evoluzione tecnologica degli ultimi
anni ha, tuttavia, portato a definire meglio il ruolo e la funzione di questo esperto in economia
aziendale, capace di tradurre le analisi dei problemi gestionali in termini di programmi eseguibili su
calcolatori.
Il compito della programmazione viene oggi assegnato a figure professionali con una più ac-
centuata preparazione specifica, mentre si richiedono figure intermedie di tecnici in possesso di
solide conoscenze aziendali e di abilità relative allo sviluppo di software, capaci di:
- collaborare con i responsabili aziendali nella scelta di strumentazioni informatiche;
- utilizzare cono facilità prodotti applicativi anche complessi;
- effettuare interventi di manutenzione e adattamento dei programmai utilizzati.
Sulla base delle indicazioni espresse dal mondo della scuola e dal sistema produttivo, il Progetto
MERCURIO intende formare persone con competenze sia amministrativo-contabili che
informatiche, capaci di inserirsi in contesti ambientali diversi ma caratterizzati dalla presenza di
sistemi informativi automatizzati. Le principali innovazioni del progetto riguardano:
- il rinnovamento dei programmi di Italiano e Storia, che recepisce gli esiti delle più recenti
sperimentazioni didattiche;
- l’introduzione, per l’Inglese, della prova scritta nelle classi quarta e quinta;
- l’accorpamento di Ragioneria e Tecnica Commerciale in un’unica materia denominata Economia
Aziendale, insegnata nei cinque anni di corso;
- la revisione dei programmi di Matematica, in relazione al Piano Nazionale Informatica;
- la riorganizzazione dei programmi di Diritto ed Economia (materie insegnate per cinque anni di
corso), adeguati alle finalità dell’indirizzo ed ai programmi di Economia Aziendale;
- la ristrutturazione dei programmi di Informatica, in cui la programmazione diventa strumentale
per una professionalità rivolta all’uso attivo dei prodotti anziché al loro sviluppo;
- la revisione del quadro orario con la conferma di ampi spazi riservati all’attività di progettazione
e di laboratorio.
Molte delle innovazioni apportate rispecchiano le scelte già operate per il Progetto IGEA (in
ordinamento dal 1996), con cui è comune il biennio, in modo da facilitare il passaggio degli alunni
da un indirizzo all’altro e da rendere uniforme il quadro formativo del settore economico.
Particolare funzione formativa è assegnata all’attività di “laboratorio”, inteso non semplicemente
come il luogo in cui si effettuano applicazioni della teoria svolta in classe, ma piuttosto come parte
essenziale di un metodo centrato sullo sviluppo di capacità progettuali e sull’abitudine a lavorare in
gruppi. La figura dell’insegnante tecnico-pratico assume, in questo contesto, il duplice ruolo di
supportare, sotto il profilo tecnologico, l’attività che si svolge in laboratorio e di fungere da
elemento di collegamento tra i docenti delle diverse discipline interessate.
POF a.s. 2011/2012 21
Profilo professionale specifico del Ragioniere (con particolare riferimento al progetto
MERCURIO)
Il ragioniere specializzato in informatica, in possesso di una consistente cultura generale, unita a
buone capacità linguistico - espressive e logico-interpretative, avrà conoscenze ampie e sistematiche
dei processi che caratterizzano la gestione aziendale sotto il profilo economico, giuridico,
organizzativo, contabile e informatico. In particolare egli dovrà essere in grado di:
- cogliere gli aspetti organizzativi e procedurali delle varie funzioni aziendali per collaborare a
renderli coerenti con gli obiettivi del sistema-azienda;
- operare all’interno del sistema informativo aziendale automatizzato per favorirne la gestione e
svilupparne le modificazioni;
- utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili per una corretta rilevazioni dei
fenomeni gestionali;
- redigere e interpretare i documenti aziendali interagendo con il sistema di archiviazione;
- collocare i fenomeni aziendali nella dinamica del sistema economico-giuridico.
Dall’anno scolastico 2005/06 all’ITC “Benedetti” sono state introdotte ore di
compresenza/codocenza (in seguito indicata come “codocenza”) al fine di permettere di trattare
alcuni argomenti da punti di vista differenti e complementari e di poter curare il linguaggio
specifico in modo migliore. Una conseguenza pratica della codocenza è che diminuisce il numero di
ore che impegnano gli studenti.
Dall’anno scolastico 2011/12 l’introduzione dei nuovi ordinamenti nel primo biennio e le riduzioni
orarie nelle classi del triennio degli Istituti Tecnici non hanno consentito di mantenere le codocenze.
Istituto Tecnico Commerciale – Quadro orario settimanale
Progetto MERCURIO
Ore settimanali Triennio (nel primo biennio sono vigenti i nuovi ordinamenti)
Materie d’insegnamento Triennio Valutazione
3a classe 4a classe 5a classe
Religione – Materia/Attività alternativa 1 1 1 Giudizio
Lingua e lettere italiane 3 3 3 s.o.
Storia 2 2 2 o.
Inglese 3 3 3 s.o.
Matematica e laboratorio 4* (1) 4*(1) 5 (2) s.o.
Informatica 5 (2) 4*(2) 5* (3) s.o.
Diritto 3 3 2 o.
Economia politica 3 2 - o.
Scienze delle finanze - - 2* o.
Economia aziendale e laboratorio 6*(2) 8*(2) 7* (2) s.o.
Educazione fisica 2 2 2 p.o.
Totale (di cui di laboratorio) 32 (5) 32 (5) 32 (7)
s = scritta; o = orale; p = pratica.
* Riduzione oraria applicata ai sensi del Decreto Interministeriale dell’1/6/2010.
Per la descrizione dettagliata delle competenze disciplinari si rinvia all’Allegato n° 2
POF a.s. 2011/2012 22
GEOMETRI
Profilo professionale generale del Geometra
Il geometra nella realtà moderna è chiamato a svolgere un’ampia gamma di attività professionali
che non si limitano alle semplici applicazioni tecniche, ma possono comportare anche alte e
responsabili funzioni. Si tratta, infatti, di una figura professionale che compie molteplici operazioni
attinenti alla costruzione, conservazione e trasformazione del patrimonio immobiliare e alla sua
consistenza non solo fisica, ma anche giuridica ed economica, svolgendo compiti di riordinamento,
accertamento e valutazione degli immobili.
In tale prospettiva la preparazione specifica dell’attuale geometra si basa prevalentemente
sull’acquisizione di capacità grafico-progettuali relative ai settori del rilievo e delle costruzioni e sul
possesso di concrete conoscenze riguardanti l’organizzazione e la gestione del territorio. La sua
formazione, integrata da idonee capacità linguistico -espressive e logico-matematiche, è completata
da buone conoscenze economico-giuridiche ed amministrative. Inoltre, mentre è indispensabile
l’acquisizione di una sempre più larga base di cultura generale, si evidenzia anche la necessità sia di
acquisire una padronanza delle tecniche informatiche e di comunicazione che lo sviluppo
tecnologico mette a disposizione in misura sempre maggiore, sia di approfondire le competenze nei
campi più disparati in cui la professione di geometra porta ad operare. Questo fa sì che la scuola
debba compiere delle scelte riguardo ai curricoli che propone. Tutte le materie del biennio tendono
principalmente alla formazione generale e culturale degli allievi, mentre nel triennio si accentua
progressivamente la preparazione strettamente professionale.
Tale formazione consente al diplomato geometra sia la prosecuzione degli studi con possibile
accesso a tutte le facoltà universitarie (particolarmente indicate Architettura, Ingegneria Civile,
Agraria, Geologia), sia l’inserimento in situazioni di lavoro diverse:
- accesso, tramite concorso, agli impieghi pubblici nelle Amministrazioni statali e locali per
prestare la propria opera nell’attività dei servizi tecnici e catastali;
- impiego alle dipendenze delle numerose aziende private operanti nel campo delle
costruzioni;
- svolgimento della libera professione con relativa iscrizione al collegio professionale, dopo
un tirocinio di almeno due anni presso un professionista e di cinque anni presso una ditta e il
superamento di un esame di abilitazione.
Profilo professionale specifico del Geometra, con particolare riferimento al Progetto CINQUE
PNI
Per quanto riguarda il profilo più strettamente professionale del geometra, inteso come esperto del
patrimonio immobiliare, questi dovrà essere in grado di:
- progettare, realizzare, conservare, trasformare e migliorare opere civili di caratteristiche coerenti
con le competenze professionali, con particolare riferimento a quelle del territorio;
- operare anche in gruppi di lavoro, nell’organizzazione, assistenza, gestione e direzione di cantieri;
- organizzare e redigere computi metrici preventivi e consuntivi e tenere regolamentari registri di
cantiere, anche con l’ausilio di mezzi informatici;
- progettare e realizzare modesti impianti tecnologici (idrici, igienico-sanitari) anche in funzione
del risparmio energetico;
- effettuare rilievi utilizzando i metodi e le tecniche tradizionali e conoscendo quelle più recenti,
con applicazioni relative alla rappresentazione del territorio urbano ed extraurbano;
- elaborare carte tematiche e inserirsi in gruppi di lavoro per progettazioni urbanistiche;
- intervenire, sia in fase progettuale che esecutiva, sul territorio per la realizzazione di infrastrutture
(strade, attraversamenti, impianti ecc.), di opere di difesa e salvaguardia, di interventi idraulici e di
bonifica di modeste dimensioni;
- valutare, anche sotto l’aspetto dell’impatto ambientale, immobili civili e interventi territoriali di
difesa dell’ambiente, effettuare accertamenti e stime catastali.
POF a.s. 2011/2012 23
Progetto CINQUE PNI (Piano Nazionale Informatica)
Le motivazioni che hanno portato alla nascita del Progetto CINQUE PNI e che attengono ad un
rinnovamento culturale, formativo e professionalizzante derivano principalmente dalle
sollecitazioni del mondo del lavoro che richiede da parte del futuro geometra un’approfondita
conoscenza delle seguenti tre aree specialistiche ed operative: area del rilievo, area della
costruzione, area del territorio. In esse infatti si esplica tutta la multiforme gamma di attività del
geometra e intorno ad esse deve svilupparsi, in termini di programmata integrazione, la didattica
delle varie discipline: risultano così notevolmente approfonditi sia il livello di analisi delle singole
materie sia le reciproche interconnessioni.
Le principali innovazioni apportate dal progetto riguardano:
- lo studio sia nel biennio che nel triennio di una lingua straniera, anche diversa da quella
studiata nella scuola media;
- l’introduzione del Diritto e dell’Economia fin dal biennio per un’adeguata conoscenza della
legislazione inerente al campo di attività;
- la prosecuzione dello studio della Matematica, affiancata dall’Informatica fino alla classe
quinta;
- nell’ambito delle materie professionali, la nuova articolazione delle discipline attinenti alle
costruzioni e agli impianti e la completa ristrutturazione delle discipline economico-
estimative.
In relazione a quest’ultima innovazione, alcuni degli argomenti presenti nella materia Tecnologia
delle costruzioni dell’ordinamento tradizionale sono stati ridistribuiti nelle tre discipline Disegno e
progettazione, Costruzioni, Impianti al fine di collegare i contenuti ai presupposti concettuali che ne
costituiscono il fondamento; l’area estimativa è stata ristrutturata con l’inserimento della cattedra di
Estimo nella nuova disciplina Geopedologia-Economia-Estimo così da privilegiare lo studio
dell’ambiente, dell’economia e delle problematiche estimative estese al territorio rispetto agli
argomenti relativi alla gestione dell’azienda agricola.
Dall’anno scolastico 2002/03 all’Istituto Tecnico per Geometri “Benedetti” sono state introdotte
anche alcune ore di compresenza/codocenza (in seguito indicate come “codocenza”) al fine di
permettere di trattare alcuni argomenti da punti di vista differenti e complementari e di poter curare
il linguaggio specifico in modo migliore. Una conseguenza pratica delle codocenze è che
diminuisce il numero di ore che impegnano gli studenti.
Dall’anno scolastico 2011/12 l’introduzione dei nuovi ordinamenti nel primo biennio e le riduzioni
orarie nelle classi del triennio degli Istituti Tecnici non hanno consentito di mantenere le codocenze.
Dall'anno scolastico 2005/06 è presente la figura dell'insegnante tecnico-pratico di fisica che, nelle
classi del biennio, affianca l'insegnante di scienze nel laboratorio.
POF a.s. 2011/2012 24
ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI – QUADRO ORARIO SETTIMANALE
PROGETTO CINQUE CON PNI
Ore settimanali Triennio (nel primo biennio sono vigenti i nuovi ordinamenti)
Materie d’insegnamento Triennio Valutazione
3a
Classe
4a
Classe
5a
classe
Religione- Materia/attività alternativa 1 1 1 Giudizio
Lingua e lettere italiane 3 3 3 s.o.
Storia 2 2 2 o.
Lingua straniera (Inglese) 2 2 2 s.o.
Elementi di diritto ed economia 2 2 2 o.
Matematica e informatica 3 3 2 s.o.
Fisica e laboratorio s.o.
Geografia, scienze e laboratorio o.
Chimica e laboratorio s. o.
Disegno e progettazione 3 3 3* sg.o.
Costruzioni 4*
4*
4* sg.o.
Topografia e fotogrammetria 4* 4* 4* sg.o.p.
Impianti 2*
2 3 sg.o.
Geopedologia, economia, estimo 4*
4*
4* s.(**)o.
Educazione fisica 2 2 2 p.o.
Totale 32 32 32
s = scritta; o = orale; p = pratica; sg = scritto – grafica.
(**) La prova scritta non è prevista al terzo anno
* Riduzione oraria applicata ai sensi del Decreto Interministeriale dell’1/6/2010.
Per la descrizione dettagliata delle competenze disciplinari si rinvia all’Allegato n° 3
POF a.s. 2011/2012 25
CORSI SERALI PER RAGIONIERI E GEOMETRI DELL’ITCG “A.
BENEDETTI”
Dall’anno scolastico 1998/1999 l’I.T.C.G. “A.Benedetti” organizza corsi serali per adulti.
Fino all’anno scolastico 2004/2005 presso l’I.T.C.G. “A.Benedetti” funzionavano le classi prima e
seconda in un corso di durata annuale, finanziato con il Fondo Sociale Europeo (FSE) denominato
Quadrifoglio (ex Mosaico) organizzato, in rete, dal CTP (Centro Territoriale Permanente) e da
alcuni istituti superiori della provincia di Lucca, tra i quali il nostro.
Dall’anno scolastico 2005/2006 è possibile conseguire i crediti indispensabili per l’ammissione al
triennio serale attraverso percorsi curricolari in rete con altri Istituti della Provincia.
Sono previsti i seguenti corsi serali:
- la classe terza, in cui la didattica sia orientata a privilegiare gli aspetti minimi essenziali di
ogni disciplina e a favorire l’eventuale svolgimento dell’esame di idoneità alla classe quinta;
- la classe quinta, che conclude il corso di studi.
Nell’anno in corso è attivata la classe quinta geometri (corso ordinario).
ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI – QUADRO ORARIO SETTIMANALECORSO
ORDINARIO MODULARE – CLASSE TERZA E CLASSE QUINTA
Materie d’insegnamento 3^ classe 5^ classe
Lingua e lettere italiane 3 3
Storia 2 2
Costruzioni 3 7
Estimo - 5
Diritto - 3
Tecnologia delle costruzioni 2 3
Topografia 4 7
Chimica 2 -
Fisica 2 -
Tecnologia rurale 6 -
Economia e contabilità - -
Matematica 4 -
Educazione fisica 2 2
Totale 31 32
Totale ore in codocenza 3 3
Totale ore alunni 28 29
POF a.s. 2011/2012 26
LICEO SCIENTIFICO
Piano di Studi del Liceo Scientifico e definizione degli obiettivi didattico - educativi
Ogni tipo di scuola ha come fine ultimo e fondamentale la formazione dell’uomo e del cittadino.
L’insegnamento liceale offre, in questa ottica, una notevole gamma di potenzialità formative, grazie
ad un piano di studi fondato sulla riflessione critica dei valori e delle idee che rappresentano il
nostro patrimonio culturale e costituiscono la nostra storia.
Tutte le discipline concorrono all’acquisizione di apprendimenti non limitati a uno specifico ambito,
ma capaci di fornire competenze comunicative e concettuali più ampie, tali da coniugare il concetto
di scientificità con quello di complessità.
Offrire adeguata risposta culturale alle urgenze del tempo presente non può infatti prescindere da
un’educazione alla complessità, fondata su un rinnovamento della didattica che valorizzi indagini
conoscitive in grado di abbracciare un orizzonte globale, riflesso della società contemporanea. Ciò è
possibile indagando i fenomeni della realtà secondo una prospettiva “olistica”, che rompa gli
schemi legati agli specialismi ed alla frammentazione del sapere, per creare un nuovo equilibrio
tendente a collegare il sapere stesso in modo unitario, e sviluppando una forma mentis atta a leggere
il reale in modo problematico, dinamico e dialettico.
Gli obiettivi generali di tale impostazione formativa si propongono di far acquisire allo studente:
- una dimensione olistica nell’analisi dei fenomeni, atta a sviluppare la consapevolezza del
concetto di complessità e dell’intrinseco legame uomo-natura/natura-cultura;
- la nozione del concetto di “scientificità”, inteso come progettualità critica e consapevole,
in grado di governare le competenze tecniche;
- un metodo di studio interdisciplinare:
o per aiutare a conoscere ed interpretare criticamente i problemi e le dinamiche del
mondo
o per formare cittadini attivi e consapevoli della realtà territoriale nelle sue
relazioni socio- economiche con il mondo;
- competenze da spendere direttamente sul territorio;
- una “forma mentis” di apertura e incontro con l’altro;
- strumenti culturali idonei per un orientamento consapevole nel mondo dell’università;
- la capacità di sviluppare il dialogo e il senso di collaborazione e di solidarietà.
POF a.s. 2011/2012 27
Il NUOVO ORDINAMENTO DEL LICEO SCIENTIFICO
Al Liceo “E. Majorana”, per le classi del biennio è attivo l’indirizzo di Liceo Scientifico riformato
secondo la Legge 133/2008 e a termine i due indirizzi che introducono il Piano Nazionale
Informatica (PNI): PNI per Matematica e PNI per Matematica e Fisica.
Permane inoltre la classe quinta del corso con orientamento in senso Sociologico, iniziato nell’anno
scolastico 2003/2004 come progetto autonomo, nell’ambito del 20% del curricolo PNI Matematica.
Si fa presente che il numero complessivo di ore curricolari settimanali del corso con orientamento
in senso Sociologico nel quinquennio è di 146, come quello dell’indirizzo PNI Matematica, da cui
deriva.
Dall'anno scolastico 2005/06 può essere assegnata la figura dell'insegnante tecnico-pratico di fisica
nelle classi con tre ore settimanali, ove vi siano risorse disponibili. Questa figura affianca, in un’ora
settimanale, l'insegnante di fisica con particolare riguardo alle tematiche del laboratorio.
“LICEO SCIENTIFICO” - QUADRO ORARIO SETTIMANALE
Nuovo Ordinamento
Ore settimanali
Materie d’insegnamento Biennio Triennio
1a
classe
2a
classe
3a
classe
4a
classe
5a
classe
Religione – Materia/Attività alternativa 1 1 1 1 1
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
L Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3
Lingua e cultura straniera (Inglese) 3 3 3 3 3
Storia e geografia 3 3 - - -
Storia - - 2 2 2
Filosofia - - 3 3 3
Matematica * 5 5 4 4 4
Fisica 2 2 3 3 3
Scienze naturali ** 2 2 3 3 3
Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Totale
27 27 30 30 30
* Con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienza della terra
POF a.s. 2011/2012 28
INDIRIZZO PNI MATEMATICA – CON ORIENTAMENTO IN SENSO SOCIOLOGICO
Ore settimanali
Materie d’insegnamento Triennio Valutazione
5a
classe
Religione – Materia/Attività alternativa 1 Giudizio
Lingua e lettere italiane 4 s.o.
Lingua e cultura latina 3 s.o.
Lingua e letteratura straniera (Inglese) 3 s.o.
Geografia - o.
Storia 3 o.
Filosofia 3 o.
Matematica PNI 5 s.o.
Fisica 2 o.
Scienze naturali, chimica, geografia 2 o.
Disegno e storia dell’arte 2 g.
Educazione fisica 2 p.o. *
Totale 30
s = scritto; o = orale; g = grafico; p = pratico.
* Il voto scaturisce da diverse tipologie di prove (scritte, orali, pratiche) ed è unico anche
nelle valutazioni infra-annuali (trimestre, quadrimestre).
LICEO SCIENTIFICO INDIRIZZO “PNI MATEMATICA” E (FRA PARENTESI) “PNI
MATEMATICA E FISICA”
Ore settimanali
Materie d’insegnamento Triennio Valutazione
3a
classe
4a
classe
5a
classe
Religione – Attività alternativa 1 1 1 Giudizio
Lingua e lettere italiane 4 4 4 s.o.
Lingua e cultura latina 3 3 3 s.o.
Lingua e letteratura straniera (Inglese) 3 3 4 s.o.
Geografia - - - o.
Storia 2 2 3 o.
Filosofia 2 3 3 o.
Matematica PNI 5 5 5 s.o.
Fisica (tra parentesi corso PNI) 2(3) 3(3) 3(3) s.o.*
Scienze naturali, chimica, geografia 3 4 2 o.
Disegno e storia dell’arte 2 2 2 g.
Educazione fisica 2 2 2 p.o.*
Totale (fra parentesi con PNI Fisica) 29(30) 32 32
s = scritto; o = orale; g = grafico; p = pratico.
* Il voto scaturisce da diverse tipologie di prove (scritte, orali, pratiche), ed è unico anche
nelle valutazioni infra-annuali (trimestre, quadrimestre).
POF a.s. 2011/2012 29
I CONTENUTI DELLE MATERIE DEL LICEO SCIENTIFICO
Materia Contenuti
Lingua e letteratura italiana Nel biennio: educazione linguistica e avvio all’educazione letteraria.
Nel triennio: storia della letteratura.
Lingua e cultura latina Lingua, letteratura, letture dei classici.
Lingua e cultura straniera Biennio: Funzioni linguistiche e strutture grammaticali con avvio alla lettura
Triennio: Aspetti storici e letterari della civiltà anglo-sassone.
Storia e Geografia Nel biennio: le civiltà antiche e la civiltà medioevale.
Cultura, economia, politica dei continenti extraeuropei.
Storia Nel triennio: storia moderna e contemporanea.
Filosofia Lo sviluppo storico del pensiero culturale; approccio critico-razionale ad una
visione scientifica del mondo; rapporto tra sapere scientifico e sapere tecnico; i
modelli di indagine scientifica; progresso e sviluppo nella scienza e nella
tecnica; significati applicativi e sociali del sapere oggettivo; approfondimenti
tematici, autori, lettura dei testi.
Matematica
Algebra, geometria razionale e analitica, algebra lineare, calcolo matriciale,
statistica e probabilità, trigonometria, analisi matematica.
Fisica (in tutti gli indirizzi) Meccanica, acustica, ottica, termologia, elettricità, magnetismo, relatività e
fisica quantistica.
Scienze, Chimica,
Astronomia
In prima: Scienza della Terra e Primi Elementi di Chimica.
In seconda: Biologia.
In terza: Biologia e Chimica
In quarta: Chimica .Nel corso P.N.I. si aggiunge la Chimica organica. In
quinta: Geografia astronomica e Geologia.
Educazione fisica Teoria e pratica di atletica leggera, nuoto, calcio, pallavolo, pallacanestro,
partecipazione ai campionati studenteschi.
Disegno e Storia dell’Arte Proiezioni ortogonali, assonometrie, prospettive, teoria delle ombre, storia
dell’arte antica, medioevale, moderna.
Per la descrizione dettagliata delle competenze disciplinari si rinvia all’Allegato n° 4
Per i curricola a termine non ancora modificati dagli effetti della legge 133/2008 si rinvia
all’Allegato n° 5
POF a.s. 2011/2012 30
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Premessa
La progettazione didattico-educativa dell’Istituto si sviluppa in coerenza con gli orientamenti
istituzionali definiti a livello europeo e nazionale, adattandoli allo specifico contesto sociale e
territoriale in cui la scuola opera.
Gli elementi costitutivi di tale progettazione individuano l’orizzonte generale in cui si muovono e a
cui si ispirano le attività dei Consigli di classe e dei singoli insegnanti. Ciò consente di rendere i
vari insegnamenti il più possibile omogenei, pur rispettando la libertà di ogni docente di adattare il
programma stabilito in comune alla reale situazione della classe in cui opera. Gli elementi
costitutivi dei programmi (obiettivi, strumenti e metodologie, verifica e valutazione), espressi in
modo organico e funzionale al lavoro da svolgere, sono resi noti agli studenti nell’ottica della
chiarezza e della consapevolezza.
Il quadro di riferimento europeo delle competenze chiave per l'apprendimento permanente
allegato alla raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
(2006/962/CE).
Dato che la globalizzazione continua a porre l'Unione europea di fronte a nuove sfide, ciascun
cittadino dovrà disporre di un'ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile
a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forte interconnessione.
Le competenze sono definite come una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate
al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo
sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.
Le competenze chiave sono considerate ugualmente importanti, poiché ciascuna di esse può
contribuire a una vita positiva nella società della conoscenza. Molte delle competenze si
sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito favoriscono la competenza
POF a.s. 2011/2012 31
in un altro. Le competenze nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura, della scrittura e
del calcolo e nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) sono pietre angolari
per l'apprendimento; l'imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Pensiero
critico, creatività, iniziativa, capacità di risolvere i problemi, valutazione del rischio, assunzione di
decisioni e capacità di gestione costruttiva dei sentimenti svolgono un ruolo decisivo.
Le competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria.
La L 27.12.06, n. 296, art 1 c 622 ha innalzato l'obbligo di istruzione a dieci anni. Nel documento
tecnico, allegato al DM della Pubblica Istruzione del 22.08.07, n 139, sono indicate le competenze
chiave di cittadinanza attese al termine dell'istruzione obbligatoria, che ha durata pari a dieci anni e
si conclude, di norma, con il biennio della scuola secondaria di secondo grado. Con l'obiettivo
generale di favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e
significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale, la
progettazione formativa dell'Istituto persegue lo sviluppo delle seguenti competenze:
Imparare a imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale e
informale), anche in funzione dei tempi disponibili , delle proprie strategie e del proprio metodo di
studio e di lavoro.
Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di
studio e di lavoro utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e
le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e
verificando i risultati raggiunti.
Comunicare:
- comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di
complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali)
- rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati
d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei,
informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo
all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei
diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole
nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo
quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi,
individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni
utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
POF a.s. 2011/2012 32
Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche
appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura
sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti e la loro
natura probabilistica.
Acquisire e interpretare l'informazione: acquisire ed interpretare criticamente
l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone
l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione sono riferiti a quattro assi
culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico–tecnologico,storico-sociale). Essi costituiscono “il
tessuto” sul quale l'azione didattica dei Consigli di Classe costruisce percorsi di apprendimento
orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che
costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di
apprendimento permanente, che prosegue con il triennio, o anche ai fini della futura vita
lavorativa.
I saperi sono articolati in abilità/capacità e conoscenze, con riferimento al sistema di descrizione
previsto dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006 per
l’adozione del Quadro europeo dei Titoli e delle Qualifiche (EQF). In questo ambito le
“Conoscenze” indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento.
Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di
lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche; le “Abilità”, indicano le capacità
di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le
abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che
implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti); le “Competenze” indicano la
comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche,
in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono
descritte in termine di responsabilità e autonomia.
OBIETTIVI TRASVERSALI COGNITIVI DEL TRIENNIO
Triennio
Ciascun Consiglio di classe elabora la propria programmazione riferendosi ai seguenti obiettivi
trasversali:
- leggere, decodificare, interpretare correttamente testi e documenti;
- comunicare in modo efficace utilizzando la terminologia e la peculiarità strutturale dei vari
linguaggi disciplinari, tecnici e specialistici;
- elaborare dati e rappresentarli efficacemente anche per favorire i processi decisionali;
- tradurre in operatività le conoscenze teoriche acquisite muovendo dall’applicazione di principi e
di regole;
- cogliere collegamenti multidisciplinari tra gli argomenti e le conoscenze acquisite;
- interpretare fatti e fenomeni per giungere all’espressione di giudizi criticamente motivati;
- effettuare scelte e prendere decisioni cercando le informazioni opportune e appropriandosene;
- porre in relazione e gestire concetti astratti nei processi di analisi e di sintesi rapportandoli alle
informazioni provenienti dall’esperienza.
POF a.s. 2011/2012 33
LINEE METODOLOGICHE
In relazione alla definizione delle finalità e degli obiettivi trasversali cognitivi si determinano le
metodologie che, a livello operativo, consentono il conseguimento delle mete prefissate.
Tenendo conto dell’attività didattica svolta nel nostro Istituto, così come emerge dal Collegio dei
docenti, dai Gruppi disciplinari, dai Consigli di classe, da interventi o strategie didattiche adottate
dai singoli insegnanti, si rilevano a livello di metodi:
• il metodo induttivo, che, basandosi sull’osservazione e su esperienze vissute o conosciute, possa
avviare gradualmente alla fase dell’apprendimento logico-deduttivo;
• il criterio della gradualità, che, procedendo dalla situazione semplice alla più complessa, possa
far pervenire ad obiettivi più elevati, secondo i tre livelli del processo cognitivo: conoscenza –
comprensione – rielaborazione;
• il metodo della ricerca, intesa come approccio problematico alla realtà da esaminare, attraverso
l’analisi del rapporto dinamico tra cause ed effetti, anche in vista di un’acquisizione sempre più
critica dei contenuti;
• l’operatività, per concretizzare ed applicare quanto gli alunni hanno appreso teoricamente in
maniera sempre più autonoma;
• l’espletamento di attività, per collegare il mondo della scuola col mondo esterno, al fine di
coglierne, in tempi reali, le problematiche, le dinamiche e i progressi;
• l’attivazione di corsi di recupero, per un sostegno più individualizzato ed efficace (nel nostro
Istituto tale strategia è stata adottata, anche se non in modo sistematico, prima dell’obbligatorietà
degli interventi integrativi, disposti dalle nuove normative);
• i collegamenti multidisciplinari fra le materie (dove possibile anche interdisciplinari), per
dimostrare l’organicità del sapere pur attraverso la molteplicità dei suoi vari aspetti;
• il criterio della trasparenza, per rendere partecipi gli alunni del tipo e delle fasi del lavoro
intrapreso e dei criteri di valutazione, anche in vista dell’acquisizione della capacità di
autovalutarsi.
La definizione delle suddette metodologie ha, in questa sede, valore indicativo-programmatico. La
loro organizzazione può variare e combinarsi in base alle differenti situazioni del processo di
insegnamento-apprendimento, alle diverse esigenze degli alunni e alle reali fisionomie delle classi.
POF a.s. 2011/2012 34
AREA DI PROGETTO: SCIENTIFICITÀ E III MILLENNIO
Il progetto nasce dall’esigenza di una riflessione approfondita e consapevole sul significato del
termine SCIENTIFICITA’ -soprattutto in un liceo scientifico- alla luce dell’esigenza, sentita come
urgente, di una didattica rinnovata che risponda alla ricerca di una identità culturale del liceo, alle
esigenze del nostro tempo ed alla necessità di misurarci con altre realtà scientifiche più strutturate
nel territorio. Diventano allora decisive indagini conoscitive che “ABBRACCINO” un orizzonte
globale, riflesso della società contemporanea, secondo una prospettiva unitaria che, nel rispetto
delle singole individualità e valorizzando le progettualità presenti da anni nella scuola, rompa gli
schemi legati agli specialismi ed alla frammentazione del sapere per creare una “forma mentis” atta
a leggere la realtà in modo problematico, dinamico e dialettico. In quest’ottica risulta fondamentale
nell’ impostazione curricolare e metodologica il legame della scuola con il territorio, e la creazione
di un unico progetto d’Istituto che leghi le due aree, umanistica e scientifica, nei metodi e nelle
finalità comuni. Il progetto si articola su due livelli: il primo legato all’aspetto strettamente
didattico, di completamento ed espansione del curricolo nelle due aree, salvaguardando i saperi di
base ed i nuclei fondanti delle discipline, il secondo dedicato alla progettualità degli studenti.
Premesso questo, gli obiettivi generali di tale percorso formativo si propongono di:
1) far acquisire una dimensione unitaria nell’analisi dei fenomeni atta a sviluppare la
consapevolezza del concetto di interdisciplinarità
2) Acquisire un metodo adeguato per aiutare a conoscere ed interpretare i problemi e le
dinamiche del mondo.
3) Fornire strumenti per un orientamento consapevole nel mondo dell’università o del lavoro
4) Educare al presente acquisendo la consapevolezza dell’intrinseco legame con il territorio,
nel suo aspetto naturale e sociale.
5) Promuovere un metodo di studio atto a stimolare la riflessione sulla società presente e a
formare cittadini “attivi” e consapevoli della realtà territoriale nelle sue relazioni socio-
economiche con il “mondo “.
6) Acquisire una cultura della consapevolezza come risposta creativa all’attuale crisi ecologica.
7) Favorire una “forma mentis” di apertura e incontro con l’altro.
8) Favorire competenze da spendere direttamente sul territorio
9) Valorizzare il concetto di “scientificità”, inteso come progettualità critica e consapevole, in
grado di governare le competenze tecniche
10) Istaurare un legame tra la lingua straniera ed il linguaggio scientifico
POF a.s. 2011/2012 35
Attività di completamento ed espansione del curricolo
Scientificità & terzo millennio
A . Scientifica:
progetto pilota ACARISS con
moduli di
OLIMPIADI
NANO TECNOLOGIE
ED. AMBIENTALE
LABORATORI
DIDATTICI
A. Umanistica:
progetto pilota
STORIA LOCALE con moduli
di
SCRITTURA
CREATIVA
PET-FCE
VACANZA STUDIO
Star bene a scuola e
dintorni …..
POF a.s. 2011/2012 36
LA VALUTAZIONE
E’ una attività complessa che si conclude periodicamente con la formulazione di un giudizio
collegiale sui risultati conseguiti dall’alunno in relazione alla programmazione predisposta dagli
organi collegiali e dai singoli docenti dell’Istituto. Essa si basa sia su elementi cognitivi, cioè
l’apprendimento delle conoscenze, sia su elementi non cognitivi, come l’impegno, la
partecipazione, il metodo di studio.
Il percorso didattico che porta al giudizio collegiale prevede i seguenti passaggi:
1. accertamento, da parte del docente, del livello di preparazione posseduto dagli studenti
(valutazione diagnostica); questa fase è particolarmente significativa all’inizio di un ciclo o prima di
affrontare nuovi argomenti;
2. accertamento, durante il lavoro, del modo in cui procede l’apprendimento (verifica formativa);
fornisce allo studente indicazioni per l’autovalutazione senza demonizzare l’errore e consente al
docente interventi integrativi (di recupero e sostegno) e di modifica della programmazione;
3. accertamento delle conoscenze, delle abilità, delle capacità di applicazione degli studenti, al
termine di una o più unità didattiche (verifica sommativa); quest’ultima è poi tradotta nel voto
numerico che esprime sinteticamente il giudizio sulla prova dell’alunno.
Gli strumenti di cui ci si serve per una verifica parziale o globale dell’andamento della classe e dei
singoli alunni sono: dialoghi, esercizi scritti e orali, relazioni, questionari, controllo dei compiti a
casa.
Gli strumenti per verificare le conoscenze e le abilità acquisite sono: interrogazioni individuali;
prove oggettive; esercitazioni scritte, orali e pratiche; prove in laboratorio; uso dei macchinari;
compiti svolti in classe e a casa.
Oltre alle prove stabilite da ogni insegnante in base alla sua programmazione verranno effettuate,
ove lo si ritenga opportuno, delle verifiche intermedie e/o finali comuni per classi parallele al fine di
controllare il raggiungimento degli obiettivi minimi concordati dagli insegnanti della stessa materia.
Sia per quanto riguarda la programmazione che la valutazione sono considerati fondamentali gli
incontri tra gli insegnanti della stessa disciplina o area, in cui periodicamente si confrontano i criteri
di valutazione e le prove fornite dagli studenti.
Con delibera del Collegio dei docenti del 12/06/08 si è adottato il voto unico, che scaturirà da
diversa tipologie di prove (scritte, orali, grafiche o pratiche) a seconda delle diverse discipline,
anche nelle valutazioni intermedie.
POF a.s. 2011/2012 37
INDICAZIONI PER IL RECUPERO DEL DEBITO FORMATIVO
Il debito formativo è la situazione di carenza formativa in cui viene a trovarsi – negli scrutini
intermedi e finali - l'alunno che presenti un’insufficienza in una o più discipline, comunque non tale
da determinare una carenza nella preparazione complessiva.
Nello scrutinio finale la valutazione dell’alunno viene sospesa dal Consiglio di classe, in attesa di
ulteriori verifiche tenendo conto della possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e di
contenuto delle discipline interessate durante la pausa estiva.
Le verifiche per il recupero del debito formativo, effettuate da docenti dell'area disciplinare
interessata, si tengono prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo.
Durante tutto il periodo dell’attività didattica possono essere effettuati interventi di recupero e/o
sostegno per quegli alunni che rivelino in una o più discipline difficoltà o lacune che impediscano il
normale processo di apprendimento e siano ritenuti non in grado di svolgere un percorso autonomo.
Dette attività sono programmate dai docenti e dai Consigli di classe tenendo conto delle necessità
riscontrate, della programmazione del Collegio dei docenti e delle peculiarità delle singole
discipline.
Esse, organizzate per classi o per gruppi di alunni, si svolgono a diversi livelli:
- predisposte dal singolo insegnante nel normale svolgimento delle lezioni (c.d. recupero
in itinere);
- nella settimana di recupero/approfondimento programmata dal Collegio dei docenti,
durante l’orario di lezione di ciascun insegnante (tali attività sono obbligatorie per gli
alunni che hanno riportato valutazioni non sufficienti negli scrutini intermedi);
- predisposte dal singolo insegnante in orario extracurricolare;
- predisposte come disponibilità del docente ad affrontare argomenti specifici con gruppi
di alunni su loro richiesta al di fuori dell’orario di lezione (c.d. “sportello”).
Gli allievi destinatari di interventi di recupero possono essere organizzati anche in gruppi
interclasse, omogenei per tipologia e natura delle carenze evidenziate, o anche di indirizzi diversi,
nel caso di numeri particolarmente esigui, di numero complessivo di norma non superiore a 15
unità.
Compatibilmente con le risorse disponibili, la scuola predisporrà un calendario di interventi
secondo le indicazioni di cui sopra, dando mandato al Dirigente Scolastico di attuare quanto
previsto predisponendo nelle forme più opportune le attività, valutando la sostenibilità, l'efficienza e
l'efficacia dell'azione didattica, anche in relazione ad una equa ripartizione delle risorse fra le varie
aree disciplinari sotto illustrate.
POF a.s. 2011/2012 38
AREE DISCIPLINARI
RAGIONIERI E GEOMETRI
N° AREA MATERIE
1 Umanistico – letteraria italiano, storia, lingua straniera, religione
2 Matematico – scientifica matematica, fisica, chimica, scienze, ed.
fisica
3 Tecnica (Rag.) economia aziendale, geografia, diritto,
informatica, scienze delle finanze, economia
politica
4 Tecnica (Geom.) geopedologia, costruzioni, topografia,
disegno, impianti, diritto.
LICEO
N° AREA MATERIE
1 Linguistico – letteraria italiano, latino, inglese.
2 Umanistico-antropica geografia, storia, filosofia, storia dell’arte,
religione.
3 Matematico – scientifica matematica, fisica, scienze, disegno, ed.
fisica.
Possono inoltre essere previste attività di approfondimento su argomenti sia curricolari che
extracurricolari.
Credito scolastico (con riferimento all’esame di Stato, serve a valorizzare il lavoro compiuto
durante il percorso scolastico e a riconoscere i risultati raggiunti prima dell’esame, riducendo il
rischio di un esito casuale dello stesso).
Si tratta di un punteggio attribuito dal Consiglio di classe – nello scrutinio finale degli ultimi tre
anni di corso – a ogni alunno promosso. Esso si aggiunge ai punteggi riportati nelle prove
dell’esame di Stato ed esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta
nell’anno scolastico, con riguardo al profitto (media dei voti) e tenendo in considerazione:
a. l’assiduità della frequenza scolastica;
b. l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari ed
integrative;
c. eventuali “crediti formativi”.
Credito formativo (fa parte del “credito scolastico” e consente di far valere anche quelle attività
esterne alla scuola che hanno contribuito alla formazione del candidato all’esame di Stato).
Consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze
coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato. La “coerenza” può essere individuata
nell’omogeneità con i contenuti del corso di studi, nell’approfondimento, nell’ampliamento, nella
concreta attuazione di essi ed è accertata dal Consiglio di classe sulla base delle tipologie di
esperienze individuate con decreto del Ministro della Pubblica Istruzione.
POF a.s. 2011/2012 39
Tabella del credito scolastico (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio
1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M = 6 3-4 3-4 4-5 6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
Nota: M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo
del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina
o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.
Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del
secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto
di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla
determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla
precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M
dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al
dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il
riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento
della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
POF a.s. 2011/2012 40
DAL PIANO DELLE ATTIVITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO 2011/2012
Il Collegio dei docenti ha deliberato di dividere l’A.S. 2011/2012 in due “periodi”: il primo
quadrimestre dall’inizio delle lezioni (14 settembre 2011) al 18 gennaio, e il secondo quadrimestre
dal 19 gennaio alla fine delle lezioni (09 giugno 2012) e di sospendere le attività didattiche dal 23
gennaio al 28 gennaio. In tale settimana si svolgeranno corsi di recupero e/o approfondimento per
permettere il tempestivo recupero delle carenze rilevate negli scrutini intermedi. Le prove di
verifica dei debiti formativi saranno svolte dai singoli docenti nelle proprie ore curricolari entro il 4
febbraio e i risultati comunicati dai Consigli di classe alle famiglie.
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI E PER
L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Per i criteri di valutazione per lo svolgimento degli scrutini:
I voti proposti non sono il risultato di una semplice misurazione del profitto, ma tengono già conto
di tutti gli elementi di valutazione, indicati nel POF.
L'impegno, la diligenza, la frequenza assidua, la partecipazione alla vita della scuola, i risultati
conseguiti rispetto ai livelli di partenza, con particolare attenzione al recupero di iniziali
insufficienze, i crediti formativi ed eventuali situazioni personali dell'allievo che possono aver
temporaneamente inciso sul profitto, costituiscono elementi che concorrono a una più approfondita
valutazione del profitto dell'alunno.
Per l’attribuzione del credito scolastico: Si delibera di assegnare il punteggio alto della banda di
oscillazione agli alunni con media pari ad almeno 0,5 oltre il voto intero limite inferiore della
fascia, tranne che in caso di giudizio particolarmente negativo (riguardante l’assiduità nella
frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative, l’assenza di crediti formativi); di assegnare il punteggio basso della
banda di oscillazione agli alunni con media inferiore a 0,5 oltre il voto intero limite inferiore della
fascia, tranne che in caso di giudizio particolarmente positivo (riguardante l’assiduità nella
frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative, la presenza di crediti formativi).
Il giudizio finale di promozione o di giudizio sospeso terrà complessivamente conto, sulla base
dell’andamento scolastico pregresso, alla luce della situazione di fatto presentata dai singoli docenti,
nell’ottica degli obiettivi curricolari generali e di quelli specifici della classe, della possibilità di
frequentare proficuamente la classe successiva, evitando forme di automatismi nella valutazione.
Sarà cura del C.d.C. predisporre le opportune comunicazioni alle famiglie.
Ferma restando l’autonomia decisionale dei C.d.C e riconfermate integralmente le griglie di
valutazione indicate nel POF, l’assegnazione del corso di recupero sarà deliberata tenendo conto di:
- entità e distribuzione delle insufficienze nelle diverse aree didattiche;
- cause (motivazioni) delle stesse ed eventuale distinzione tra competenze richieste per le
prove scritte e per quelle orali ove previsto;
- possibilità di colmare autonomamente le lacune, utilizzando le specifiche indicazioni
fornite per il recupero.
L’attività di recupero estiva sarà deliberata nell’ambito del C.d.C. in sede di scrutinio finale:
saranno comunicati alle famiglie, secondo le normali procedure attivate dall’istituzione scolastica,
la sospensione del giudizio, il calendario degli interventi e delle prove, le indicazioni metodologiche
per il recupero, la specifica per l’accettazione del percorso o per la comunicazione di avvalersi
autonomamente di altre attività.
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SPECIFICAZIONE DEI FATTORI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Conoscenze:
Risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono un
insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Le conoscenze
sono descritte come teoriche e/o pratiche.
Abilità:
La capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e
risolvere problemi. Le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e
creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
Capacità:
Rielaborazione critica, significativa e responsabile di determinate conoscenze e abilità anche in
relazione e in funzione di nuove acquisizioni.
ULTERIORI FATTORI DI VALUTAZIONE
Alla valutazione periodica e finale oltre alle competenze specifiche concorrono i seguenti fattori: il
metodo di studio; l’impegno individuale; l'interesse e la partecipazione al dialogo educativo, alla
condivisione delle esperienze, ai processi di valorizzazione culturale e civile; il progresso
conseguito nell’apprendimento in relazione alle situazioni iniziali e alle attitudini personali.
CORRISPONDENZA TRA VOTI E DESCRITTORI DELLE CONOSCENZE, DELLE
ABILITÀ, DELLE CAPACITÀ, EMERGENTI DA VERIFICHE SINGOLE O DALLA
VALUTAZIONE COMPLESSIVA PERIODICA O FINALE
PER IL VOTO “1”
Non emergono in modo evidente elementi significativi per la valutazione riconducibili a
conoscenze, abilità (specifiche), capacità.
DESCRITTORI PER IL VOTO “2”
Conoscenze Presenta conoscenze frammentarie. Non conosce i termini disciplinari.
Non riconosce gli elementi essenziali della consegna, anche se presenti in forma
elementare.
Abilità
(specifiche)
Non riesce ad applicare le conoscenze nelle situazioni proposte.
Commette diffusi errori che oscurano il significato del discorso e del procedimento.
Non risulta in grado di ricondursi ad una procedura pertinente, anche seguendo
indicazioni introduttive.
Capacità Non risulta in grado, neppure seguendo indicazioni introduttive, di comprendere la
consegna da eseguire; di orientarsi in un testo/situazione per individuarne gli elementi
principali; di organizzare le conoscenze; di effettuare valutazioni.
POF a.s. 2011/2012 42
DESCRITTORI PER IL VOTO “3”
Conoscenze Presenta conoscenze molto ridotte. Riconosce pochissimo i termini disciplinari.
Non riconosce gli elementi essenziali della consegna, anche se presenti in forma
elementare.
Abilità
(specifiche)
Non riesce ad applicare le conoscenze nelle situazioni proposte.
Commette diffusi errori che oscurano il significato del discorso o del procedimento.
Anche seguendo indicazioni introduttive, è in grado di ricondurre il caso esaminato ad
una regola/teoria pertinente solo in modo incompleto e sconnesso.
Capacità Non risulta in grado, se non in minima parte e solo seguendo indicazioni introduttive,
di comprendere la consegna da eseguire; di orientarsi in un testo/situazione per
individuarne gli elementi principali; di organizzare le conoscenze; di effettuare
valutazioni.
DESCRITTORI PER IL VOTO “4”
Conoscenze Presenta conoscenze limitate e parziali. Conosce o riconosce solo parzialmente i
termini disciplinari essenziali. Coglie solo alcuni degli elementi della consegna data,
incorrendo in inesattezze rilevanti, anche seguendo indicazioni introduttive.
Abilità
(specifiche)
Sa applicare solo parzialmente le conoscenze nelle situazioni proposte. Anche
seguendo indicazioni introduttive, solo parzialmente identifica e ricostruisce la
consegna data e riconduce il caso esaminato ad una regola/teoria pertinente. Commette
diversi errori che alterano il significato complessivo del discorso e/o del procedimento.
Capacità Anche seguendo indicazioni introduttive, è in grado solo parzialmente di comprendere
la consegna da eseguire; di orientarsi in un testo/situazione per individuarne gli
elementi principali; di organizzare le conoscenze; di effettuare valutazioni.
DESCRITTORI PER IL VOTO “5”
Conoscenze Presenta conoscenze incerte e/o superficiali. Conosce e riconosce solo parzialmente i
termini disciplinari essenziali. Riesce a fornire definizioni solo parzialmente corrette
dei concetti fondamentali. Coglie gli elementi portanti di una consegna, ma incorre in
alcune inesattezze.
Abilità
(specifiche)
Anche seguendo indicazioni introduttive, commette qualche errore nell’applicare le
conoscenze nelle situazioni proposte; nel ricostruire la consegna e nell’identificare gli
obiettivi specifici richiesti; nel ricondurre i casi proposti a teorie/regole pertinenti;
nell’esporre il contenuto.
Capacità Seguendo indicazioni introduttive, riesce, con qualche incertezza, ad affrontare la
consegna; ad orientarsi in un testo/situazione e a individuarne gli elementi principali;
ad organizzare le conoscenze; ad effettuare valutazioni.
POF a.s. 2011/2012 43
DESCRITTORI PER IL VOTO “6”
Conoscenze Presenta le conoscenze minime corrette. Conosce e riconosce i principali termini
disciplinari. Riesce a fornire definizioni corrette dei concetti basilari. Comprende gli
elementi portanti di una consegna, con inesattezze solo su aspetti secondari.
Abilità
(specifiche)
Riesce, pur con qualche incertezza, ad applicare le conoscenze nelle situazioni
proposte; ad identificare gli obiettivi specifici richiesti dalla consegna; a ricondurre i
casi proposti a teorie/regole pertinenti; ad esporre il contenuto.
Capacità Riesce, pur con qualche incertezza, a svolgere la parte principale della consegna; ad
orientarsi in un testo/situazione e a individuarne gli elementi principali; ad organizzare
le conoscenze; ad effettuare valutazioni coerenti.
DESCRITTORI PER IL VOTO “7”
Conoscenze Possiede conoscenze appropriate e discretamente approfondite. Fornisce definizioni
corrette dei concetti. Comprende gli elementi portanti di una consegna.
Abilità
(specifiche)
Riesce, pur con qualche imprecisione, ad applicare le conoscenze nelle situazioni
proposte; a identificare gli obiettivi richiesti dalla consegna; a ricondurre i casi
proposti a teorie/regole pertinenti; ad esporre il contenuto.
Capacità Riesce, pur con qualche imprecisione, a eseguire la consegna; ad orientarsi in un
testo/situazione, riconoscendone i vari elementi e i principali collegamenti; ad
effettuare valutazioni coerenti.
DESCRITTORI PER IL VOTO “8”
Conoscenze Possiede conoscenze estese e approfondite. Fornisce definizioni corrette dei concetti.
Individua gli elementi di una consegna all'interno di un quadro analitico dei contenuti.
Abilità
(specifiche)
Riesce, con efficacia, ad applicare le conoscenze nelle situazioni proposte; a
raggiungere gli obiettivi specifici richiesti dalla consegna; ad esporre i contenuti
rappresentandoli con chiarezza comunicativa.
Capacità Riesce con sicurezza ad elaborare in modo organizzato quanto richiesto dalla
consegna, ad orientarsi nei rapporti fra i vari elementi, ad effettuare valutazioni
coerenti.
POF a.s. 2011/2012 44
DESCRITTORI PER IL VOTO “9”
Conoscenze Possiede conoscenze estese e ben approfondite. Fornisce definizioni corrette dei
concetti. Caratterizza i vari elementi di una consegna formulando un quadro analitico
dei contenuti.
Abilità
(specifiche)
Applica le conoscenze raggiungendo pienamente gli obiettivi richiesti; argomenta i
contenuti con chiarezza e sintesi comunicativa.
Capacità Elabora la consegna individuando gli elementi fondanti e affrontando anche
situazioni articolate. Si orienta con sicurezza nella complessità dei rapporti fra i vari
elementi. Interpreta il contenuto anche con valutazioni critiche personali.
DESCRITTORI PER IL VOTO “10”
Conoscenze Possiede conoscenze organiche e molto approfondite. Fornisce definizioni corrette
ed esaurienti dei concetti. Caratterizza i vari elementi di una consegna formulando un
quadro analitico dei contenuti.
Abilità
(specifiche)
Applica organicamente le conoscenze raggiungendo pienamente gli obiettivi
richiesti. Argomenta i contenuti con estrema chiarezza e sintesi comunicativa.
Capacità Elabora pienamente la consegna individuando nel modo più opportuno gli elementi
fondanti, affrontando con efficacia anche situazioni nuove e articolate. Si orienta con
sicurezza e riesce a individuare relazioni complesse, anche non evidenti, fra gli
elementi. Interpreta il contenuto con valutazioni critiche personali.
Nota: Per il livello cui corrispondono più voti l’attribuzione del voto più alto deriva dal maggior
grado di conoscenze, abilità e capacità raggiunto dallo studente relativamente alle varie voci.
POF a.s. 2011/2012 45
VOTO DI CONDOTTA
Ai sensi del Decreto legge n.137 del 1 /09/2008 convertito con modificazioni dalla legge n. 169 del
30/10/2008 (art. 2) “Fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni in materia di diritti
, doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in
sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto
il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed
agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede.” “A
decorrere dall’anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento è effettuata mediante
l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi.” “La votazione sul comportamento degli
studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva
dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso
e all’esame conclusivo del ciclo. ... con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della
ricerca sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del comportamento al
voto inferiore a sei decimi, nonché eventuali modalità applicative ...” In via transitoria, in attesa di
chiarimenti da parte del Ministero della Pubblica Istruzione sul voto di condotta, per gli scrutini
interperiodali, viene sottoposta ai C. di c. la griglia seguente, sulla quale sarà presa delibera
definitiva a seguito di detti chiarimenti.
5 Voto che è possibile attribuire in seguito all’erogazione di sanzioni di allontanamento dalla
comunità scolastica.
6 Voto che è possibile attribuire in presenza o meno di rapporti disciplinari seguiti da
ammonizioni scritte o censure scritte, o anche in presenza di provvedimenti di allontanamento
dalla comunità scolastica, qualora si ravvisino segni evidenti di miglioramento.
7 Voto che è possibile attribuire in assenza di rapporti disciplinari seguiti da censure deliberate
dal consiglio di classe, qualora il Consiglio di classe ravvisi alcuni atteggiamenti non del tutto
consoni ad un costruttivo andamento scolastico.
8 Voto che è possibile attribuire in presenza di un comportamento corretto e rispettoso, ma
sostanzialmente passivo, oppure in presenza di spiccata vivacità, compensata da interesse e
partecipazione adeguati.
9 Voto che è possibile attribuire in presenza di un comportamento corretto e rispettoso, con
interesse e partecipazione rilevante.
10 Voto che è possibile attribuire quando il comportamento corretto e rispettoso è accompagnato
da un senso di responsabilità notevole e da interesse e partecipazione esemplare.
Nota: Sul piano comportamentale i Consigli di classe rileveranno la correttezza nei rapporti
interpersonali, l’impegno individuale e il grado di partecipazione al lavoro di gruppo, la puntualità e
la precisione nell’eseguire i lavori assegnati. I Consigli di classe dovranno aiutare gli alunni ad
acquisire un efficace metodo di studio (biennio) e capacità progettuali (elaborazione, gestione e
verifica di progetti di crescente complessità) (triennio).
POF a.s. 2011/2012 46
INFORMAZIONE ALLE FAMIGLIE
I risultati del lavoro, effettuato dai Consigli di classe e dai singoli docenti circa il processo di
apprendimento degli alunni, verranno portati a conoscenza delle famiglie, per mezzo di:
- una scheda informativa compilata dai Consigli di classe nella riunione a metà del primo
quadrimestre;
- la pagella, consegnata dopo la fine del primo quadrimestre;
- una scheda informativa compilata dai Consigli di classe nella riunione a metà del secondo
quadrimestre;
- i risultati finali, riportati sui tabelloni di fine anno;
- i colloqui settimanali e generali con i genitori.
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’Istituto attento ai bisogni educativi speciali degli alunni diversamente abili ne favorisce
l’autonomia, la socializzazione, il miglioramento dell’immagine di sé e l’acquisizione di
conoscenze e competenze adeguate alle loro potenzialità.
L’organismo interno che orienta gli interventi individualizzati e supporta il lavoro dei consigli di
classe ed i gruppi di lavoro operativi è il Gruppo H, formato dagli insegnanti di sostegno.
Per ogni alunno disabile viene costruito un fascicolo personale da aggiornare durante la sua
permanenza nell’Istituto, contenente Diagnosi funzionale, Programmazione educativa
personalizzata per ogni anno scolastico , Profilo dinamico funzionale con eventuali aggiornamenti e
verifiche interperiodali.
Pur nella individualizzazione dei progetti di orientamento, i percorsi scolastici costruiti sono
riconducibili a due tipi di itinerario:
Il primo tipo è il percorso curriculare di tipo A e riguarda gli alunni diversamente abili che
frequentano l’istituto per ottenere il diploma di secondo ciclo perseguendo obiettivi
riconducibili alla ordinaria programmazione curriculare.
Il secondo tipo è il percorso curriculare differenziato di tipo B e coinvolge gli alunni
diversamente abili che, nell’ottica di una continuità educativa e didattica,frequentano
l’istituto per ottenere un attestato di frequenza con credito formativo.
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
L'attività di Educazione alla Salute è una realtà presente nel nostro Istituto e ben radicata da oltre un
decennio.
Tale attività non deve essere intesa come una semplice informazione sulle patologie più diffuse o
come una sorta di educazione sanitaria, ma come un progetto inteso a promuovere lo "star bene a
scuola", a sviluppare l'idea di una scuola che "si occupa" dei suoi allievi, al di là delle attività
curricolari, per arricchirsi di una serie di altri servizi che la rendano un ambiente accogliente,
attento alle esigenze poste dagli studenti ed aperto alle loro proposte e a quelle delle loro famiglie.
L'Educazione alla Salute in questi anni sta cercando di ovviare alle difficoltà di questi tempi nella
difficile coniugazione tra le esigenze di carattere generale e la richiesta di attenzione ai bisogni
individuali. È in questo senso che sono state attivate varie iniziative come il lavoro con "gruppi
classe" o con i grandi gruppi "assemblea animata" su argomenti di Educazione alla Salute come:
educazione sessuale, prevenzione AIDS, prevenzione nuove droghe (Vedi Allegato 1). Tali
iniziative hanno una peculiarità e cioè quella di rendere gli alunni protagonisti di attività condotte
con la metodologia della "educazione tra pari".
POF a.s. 2011/2012 47
ACCOGLIENZA
Nella fase di avvio dell’anno scolastico la programmazione educativo-didattica prevede un periodo
in cui viene svolta attività di accoglienza per gli alunni iscritti nelle classi prime.
Tale iniziativa si propone i seguenti obiettivi: contribuire a stemperare stati di ansia e di
disorientamento che possono essere indotti dall’impatto iniziale con una nuova istituzione
scolastica; favorire l’inserimento dell’alunno nella scuola e nella classe come soggetto attivo
secondo forme di partecipazione costruttiva; promuovere la crescita personale ed una consapevole
organizzazione del metodo di lavoro che facilitino il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti
per le varie discipline.
ORIENTAMENTO
Il termine orientamento contiene molteplici significati, diverse possibilità di interpretazione e di
traduzione in azioni concrete.
La Direttiva del Ministero della Pubblica Istruzione n.487 del 6/8/97 ha stabilito che l'orientamento
deve essere una componente fondamentale dei processi educativi delle scuole di ogni ordine e grado
e deve consentire ai giovani una scelta consapevole dei percorsi di studio e del tipo di lavoro più
adatti alle proprie capacità.
Nella scuola superiore le attività di orientamento riguardano perciò sia il biennio sia il triennio
(oltre alle attività volte a far conoscere l’offerta formativa dell’ ISISS alle scuole del territorio).
Nel biennio, a seguito della riforma sull'obbligo scolastico, le attività di orientamento hanno
l'obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti per valutare il corso di studi intrapreso per
confermare la scelta o per modificarla verso un altro indirizzo di studi o verso la formazione
professionale o l'apprendistato.
Nel triennio, l'orientamento ha l'obiettivo di fornire agli studenti gli strumenti per poter scegliere
consapevolmente l'indirizzo da seguire dopo aver terminato la scuola superiore: la prosecuzione
degli studi e quindi la scelta tra le diverse facoltà universitarie, il campo della formazione
professionale post-diploma o l'inserimento nel mondo del lavoro.
Le attività che l'ISISS organizza annualmente si possono sintetizzare nelle seguenti:
- predisposizione del materiale informativo da distribuire alle scuole secondarie di primo grado del
bacino d'utenza dell'Istituto;
- partecipazione agli incontri con le famiglie e gli studenti delle scuole secondarie di primo grado per
illustrare le caratteristiche, i corsi di studio e le attività dell'Istituto;
- organizzazione di giornate di “scuola aperta”, per fornire informazioni sui corsi dell’Istituto e
permettere a studenti e genitori di visitare gli ambienti di studio e di assistere a seminari ed
esercitazioni sulla didattica;
- organizzazione di stage di una mattinata per gli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di
primo grado;
- partecipazione ad iniziative e rassegne organizzate dagli Enti locali;
- attuazione di una serie di iniziative rivolte agli studenti delle classi quarte e quinte ai fini
dell'orientamento universitario come la partecipazione agli stand orientativi organizzati
dall'Università degli Studi di Pisa, gli incontri presso le sedi dell'Istituto con rappresentanti delle
facoltà e con ex studenti che frequentano l'Università, la predisposizione e somministrazione di test
orientativi che consentano agli studenti di valutare le proprie inclinazioni.
POF a.s. 2011/2012 48
STAGE AZIENDALI - ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Obiettivi
Gli obiettivi che hanno spinto l’ISISS a progettare stage integrati scuola-lavoro possono così
riassumersi:
- far conoscere agli alunni l’ambiente di lavoro delle aziende sia in termini fisici, che di rapporti
interpersonali;
- avvicinare gli alunni alla realtà operativa del mondo del lavoro, verificando la connessione delle
conoscenze apprese con le problematiche di natura pratica;
- migliorare le componenti logico-critiche degli alunni tramite l’osservazione dell’ambiente di lavoro;
- arricchire la scuola di nuove metodologie didattiche sulla base dei risultati delle esperienze scuola-
lavoro;
- permettere agli alunni di farsi conoscere nel mondo del lavoro, per consentire più facili sbocchi
occupazionali;
- far conoscere al mondo esterno gli alunni come espressione della scuola di provenienza.
Modalità di sviluppo degli stage
Scelta degli alunni da inviare ai corsi.
La scelta degli alunni non è basata su criteri casuali, né su particolari meriti scolastici, ma
semplicemente sulla volontà individuale, tenendo però fermi alcuni principi:
- coinvolgere il maggior numero possibile degli alunni di una classe, come espressione di differenti
personalità ed interessi;
- permettere a tutti, e non solo ai più meritevoli, di usufruire di questa opportunità;
- sollecitare negli alunni volontà e spirito di sacrificio nell’accettazione del regolamento degli stage
anche per evitare abbandoni.
Si prevedono stage formativi anche per i ragazzi portatori di handicap iscritti alle classi terminali
del ciclo di studio liceale.
Soggetti interessati I soggetti interessati al progetto sono le imprese pubbliche e private, le associazioni di categoria e
gli ordini professionali. Di ogni ente viene contattato come referente il responsabile tecnico o
amministrativo, con lo scopo di fornire assistenza agli alunni impegnati nel progetto.
Organizzazione del lavoro
Il lavoro si articola in tre fasi
1. Determinazione dei settori operativi e modalità di inserimento.
2. Attuazione degli stage.
3. Valutazione dell’esperienza.
Nella prima fase si individuano le imprese o gli enti che, oltre ad essere giudicati idonei al progetto,
sono anche disponibili alla collaborazione, con contatti diretti, telefonici ed epistolari, tenendo
conto del grado di istruzione e dell’interesse manifestato dall’alunno loro indirizzato.
La seconda fase, attualmente della durata di quattro settimane, si effettua in uno o più momenti da
svolgersi in misura più ridotta durante il periodo delle lezioni e in forma più intensiva nel periodo
estivo. Durante lo svolgimento sono previste visite ispettive da parte dei membri della
Commissione.
La terza fase è quella della verifica, che avviene con incontri di approfondimento dell’esperienza tra
gli alunni e i docenti coinvolti, sulla base dell’analisi delle relazioni conclusive redatte dagli
studenti , delle schede valutative compilate dalle imprese e del foglio di presenza.
Questa fase è particolarmente importante perché mette in evidenza le motivazioni e l’adattabilità
degli studenti al mondo del lavoro, consentendo di verificare l’utilità dell’esperienza.
POF a.s. 2011/2012 49
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Tipologia dell’attività
a) Viaggi di integrazione culturale;
b) Viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo;
c) Visite guidate;
d) Viaggi connessi ad attività sportive.
I viaggi dei tipo a) e b), che possono avvenire sia in Italia che all'estero, comprendono una gamma
di situazioni che vanno dall'esercitazione didattica fuori sede, tipica delle scuole di istruzione
tecnica, alla partecipazione a manifestazioni culturali di varia natura (come il gemellaggio con
scuole di paesi stranieri) fino al viaggio di istruzione vero e proprio. In sede di Consiglio di classe,
acquisito il parere non vincolante della rappresentanza dei genitori e degli alunni, sentite le
indicazione didattiche dei docenti, manifestata la disponibilità da parte di uno o più docenti ad
accompagnare la classe, si provvede, tramite l’apposita Commissione, a stilare un preciso
itinerario, tenendo conto degli obiettivi fondamentali che il "viaggio" intende perseguire. Gli
abbinamenti e la scelta dell'agenzia organizzatrice (che avviene secondo le norme vigenti e con una
prassi ben definita) seguono soprattutto i criteri dell'economicità, della sicurezza e della qualità
della prestazione.
I viaggi di tipo c) sono le cosiddette visite guidate presso complessi aziendali, mostre, monumenti,
musei, gallerie, località di interesse storico-artistico, parchi naturali, ecc. In questo elenco devono
essere comprese anche le cosiddette "uscite brevi", nell'arco di una sola mattinata, che non hanno le
caratteristiche del viaggio organizzato vero e proprio.
I viaggi di tipo d) (viaggi connessi ad attività sportive) si configurano talora come semplice
partecipazione a manifestazioni sportive; fra questi viaggi rientrano anche campeggi, settimane
bianche, campi scuola, trekking, soggiorni presso strutture ricettive di tipo agrituristico.
All'interno delle varie tipologie dei viaggi di istruzione e delle visite guidate, l'ISISS tiene ben fermi
gli obiettivi di fondo che in ogni caso si riconducono all'interesse culturale che tali attività devono
in sé avere; pertanto essi sono finalizzati a:
- conoscere luoghi di indubbio interesse storico-artistico, urbanistico, architettonico, naturalistico al
fine di porre l'alunno a contatto con realtà stimolanti, di raffinarne il gusto e di stimolarne la crescita
culturale;
- incrementare, specie per le classi terminali, l'interesse alla diversità, alle realtà culturali non
nazionali, al fine di conoscere, di comprendere e di apprezzare le altrui culture e forme espressive;
- rispettare il patrimonio artistico in genere, l'ambiente e qualsiasi luogo ed entità (es. strutture
ricettive e mezzi di trasporto) con cui l’alunno entra in contatto;
- incrementare la socializzazione ed attuare un migliore rapporto tra gli alunni e tra questi e i docenti;
- rispettare ogni regola che la piccola comunità itinerante intende darsi:
- arricchire il bagaglio culturale acquisito nello studio delle discipline con le esperienze dirette che
scaturiscono dal viaggio stesso.
L’attività si svolge in conformità delle norme vigenti e del regolamento approvato dagli organi
collegiali.
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ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Ufficio di Presidenza
Ne fanno parte il Capo d’Istituto, prof. Luigi Lippi, ed i Collaboratori da lui nominati: per l’anno
scolastico 2011/2012, sono i proff. Cesare Lazzari (che è anche delegato alla rappresentanza, alla
firma dei documenti e al coordinamento dei processi gestionali e logistici dell'Istituto in caso di
assenza o impedimento del Dirigente) e Tiziana Formichella.
Tale organo:
• coordina le attività di tutti gli organi;
• organizza le risorse umane e finanziarie, secondo i criteri stabiliti dal Consiglio di istituto per un
funzionamento razionale della scuola;
• controlla tutti i processi avviati con un’efficace distribuzione dei compiti ai Collaboratori, che
costituiscono il collegamento tra i docenti e la Dirigenza.
Collegio dei docenti
Ne fanno parte il Capo d’Istituto e tutti gli insegnanti che operano nell’Istituto.
Tale organo:
• cura la programmazione didattico-educativa;
• definisce, convalida e cura il Piano dell’Offerta Formativa;
• definisce e convalida il Piano annuale delle Attività;
• nomina Commissioni di lavoro e si avvale della sistematica collaborazione di queste nella
programmazione didattico-educativa.
Consigli di classe
Ne fanno parte il Capo d’Istituto, tutti gli insegnanti della classe, due alunni e due genitori eletti
dalle rispettive componenti.
Ogni Consiglio di classe:
• applica, nel rispetto della libertà di insegnamento, le linee di intervento adottate dal Collegio dei
docenti;
• avanza proposte di tipo disciplinare, interdisciplinare, di sperimentazione, ecc.
• verifica periodicamente l’efficacia dei risultati ottenuti ed assume iniziative riguardo al recupero
e al sostegno;
• effettua gli scrutini periodici e finali per la valutazione degli alunni;
• ricerca una linea di condotta tale da promuovere comportamenti corretti da parte degli alunni;
• attua la partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita della scuola con i mezzi più idonei.
Commissioni di lavoro
Ne fanno parte docenti dell’Istituto eletti dal Collegio dei docenti.
Ogni Commissione:
• elabora progetti da sottoporre all’approvazione del Collegio dei docenti, dei Consigli di classe e
del Consiglio di istituto e ne cura l’esecuzione;
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• concorre all’organizzazione delle attività dell’Istituto.
In particolare la
Commissione POF (Piano dell’Offerta Formativa) composta dal Capo d’Istituto,dai referenti dei
Dipartimenti come funzioni strumentali “Gestione POF”:
• elabora e propone al Collegio dei docenti il Piano dell’Offerta Formativa;
• coordina i Gruppi disciplinari;
• indica ed elabora gli strumenti di supporto alle varie sperimentazioni in atto.
Dipartimenti disciplinari
I dipartimenti disciplinari, istituiti nell’a.s. 2010/2011 con delibera del Collegio dei docenti dell'
8/09/2010 sulla base dei regolamenti attuativi della riforma della scuola secondaria superiore, sono
così strutturati:
Liceo:
Area umanistica e artistica. Referente prof.ssa Marta Da MassaCarrara
Area delle discipline matematiche, fisiche, naturali e sportive. Referente prof. Roberta Roberti
Istituto Tecnico:
Area linguistico- letteraria. Referente prof.ssa Carmen Motroni
Area delle discipline matematiche, fisiche, naturali e sportive. Referente prof.ssa Tiziana
Formichella
Area delle discipline giuridiche, economiche e tecniche. Referente prof. Giovanni Maggiani
Ne fanno parte i docenti dell’Istituto divisi per aree. Essi non sostituiscono il Collegio, ma sono
occasione di riflessione, di scambio di pareri, di elaborazioni propositive, per agevolare la
successiva discussione in Collegio. I dipartimenti costituiscono quindi un efficace modello
organizzativo per favorire un maggior raccordo tra i vari ambiti disciplinari e per realizzare
interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all’innovazione metodolgica,
all’orientamento, alla valutazione degli apprendimenti e alla scelta dei libri di testo.
Gruppi disciplinari
Ne fanno parte i docenti, divisi per materie affini.
Ogni Gruppo disciplinare:
- attua le linee programmatiche elaborate dal Collegio dei docenti, coordinandole con
l’attività dei Consigli di classe;
- opera scambi di esperienze didattiche e culturali, creando un accordo sulla programmazione
disciplinare;
- elabora materiali utili per la valutazione e stabilisce, quando sia opportuno, criteri comuni
per le prove di verifica.
Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa (ex art. 30 C.C.N.L. del 24/07/2003)
Ne fanno parte docenti dell’Istituto designati dal Collegio dei docenti e nominati dal Capo d’Istituto
Essi coordinano le attività finalizzate al raggiungimento di obiettivi individuati dal Collegio dei
docenti, nell’ambito del Piano dell’Offerta Formativa e si occupano, per l’anno scolastico
2011/2012, di:
“Gestione P.O.F.” - prof.ssa Roberta Roberti, prof.ssa Marta Da Massa Carrara.
“Orientamento” - prof. Giuseppe Dal Canto, Prof.ssa Elisa Greco (Liceo Scientifico), prof.
Alessandro Giusti (ITCG).
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“Gestione Bandi”- prof. Lorenzo Cesana.
“Gestione sito Web” - prof. Maurizio Sorrentino.
“Supporto Attività extrascolastica”- prof.ssa Loretta Santori, prof. Giuseppe Dal Canto.
Consiglio d’ Istituto
Ne fanno parte il Capo d’Istituto, otto rappresentanti degli insegnanti, due del personale non
insegnante, quattro rappresentanti dei genitori (uno dei quali lo presiede) e quattro degli studenti,
eletti dalle rispettive componenti.
Tale organo:
- cura l’organizzazione e la programmazione dell’attività della scuola nelle materie previste
dalla legge;
- approva il Piano dell’Offerta Formativa;
- delibera il Programma annuale, le sue eventuali variazioni e il Conto consuntivo;
- dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento
amministrativo e didattico.
Giunta esecutiva
Ne fanno parte il Capo d’Istituto (che la presiede) ed il Direttore dei Servizi Amministrativi, come
membri di diritto, un rappresentante dei docenti, uno del personale non docente, un rappresentante
dei genitori e uno degli studenti, eletti dal Consiglio di istituto.
Tale organo:
- predispone il Programma annuale;
- prepara i lavori del Consiglio di istituto e cura l’esecuzione delle delibere dello stesso.