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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI VALDAGNO Lungo Agno Manzoni, 17 – 36078 Valdagno (Vicenza) tel. 0445/401636 fax 0445/488980 Indirizzo E-mail Internet: [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2009/10

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI VALDAGNO Lungo Agno Manzoni, 17 – 36078 Valdagno (Vicenza)

tel. 0445/401636 fax 0445/488980 Indirizzo E-mail Internet:

[email protected]

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2009/10

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INDICE

pagg.

Indice 2

Premessa 3

Territorio 7

Il Circolo Didattico in prospettiva prevede … 10

Presentazione del Circolo 11

Risorse umane 12

Risorse strutturali 20

Principi generali ispiratori 22

Offerta formativa 23

Ampliamento offerta formativa 33

Formazione docenti 40

La scuola organizza 42

La scuola valuta 46

Contratto formativo 49

Note finali 50

Allegati 51

Sezione mobile

Parti integranti: Progettazione Curricolare, Patto Educativo di

Corresponsabilità, Regolamento di Circolo, Carta dei Servizi.

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PREMESSA La scuola è uno dei problemi centrali, se non il problema centrale della nostra società, un problema da vivere con passione, su cui animare il dibattito e la discussione, su cui investire la nostre migliori energie. Troppo spesso sento invece che questa centralità non è avvertita: di scuola si parla, si dibatte, si discute in ambito scientifico sia pure a livelli alti, oppure dal punto di vista delle norme e delle procedure, cioè da un punto di vista troppo burocratico. Spesso la scuola è al centro di dibattiti che non sono sostenuti da una attenzione forte dei media. Al massimo si promuove qualche inchiesta sui settimanali, pochi, più ac-creditati e ciò perché sul problema scuola non si percepisce un forte impegno del Pae-se. Quando si parla di scuola in prima pagina si tratta della scuola del bullismo e della scuola dei telefonini. Si rincorrono le occasionali patologie e si trascurano i problemi veramete importanti e il prezioso lavoro quotidiano del personale della scuola, presidi, docenti, personale ausiliario, che spesso fanno fronte al vuoto di cambiamento con una didattica innovativa e in presa diretta con la società. Si parla dell’albero che cade e non della foresta che cresce. La mia testimonianza vuole essere la voce della scuola che c’è, di quella che in questo momento sta facendo lezione in mezzo a mille difficoltà; ecco di questa dobbiamo co-minciare a parlare e a questo tipo di scuola dobbiamo riferirci. Della scuola italiana non possiamo fare di ogni erba un fascio. Dobbiamo smetterla di piangerci addosso, di parlare sempre male della nostra scuola. Nella Direzione Didattica di Valdagno non ci sono cali di iscrizione, ma abbiamo forti progettualità all’interno, abbiamo forti “visioni”: Non abbiamo un POF immaginario, ma un POF strategico, programmato, con degli o-biettivi chiari da realizzare. E questo è possibile grazie al lavoro dei docenti che collaborano non per decreto ma perché si sono organizzati con una buona gestione dei tempi di lavoro e in modo tale da poter recuperare risorse economiche all’interno e all’esterno. E’ la scuola che sta nel territorio. E’ la scuola capace di mettere insieme le sue risorse per realizzare determinati fini. Una scuola che non rischia le sfide dei cambiamenti, rimanendo immutabile e autorefe-renziale, è una scuola destinata inevitabilmente a perdere consenso e stima. Una scuola che vuole essere in grado di gestire, nella consapevolezza della propria au-tonomia, la propria organizzazione, dando ad essa obiettivi strategici di lungo respiro, è la scuola per cui vale la pena di testimoniare la propria esperienza professionale, tal-volta anche con rischio, perché le scuole sono organizzazioni che, vivendo della ric-chezza delle persone che le popolano, hanno bisogno di amore e passione. Il Dirigente Scolastico Prof. Enzo Pellizzari

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POF

Il POF è il documento che evidenzia:

- rappresentatività: rende nota la progettazione che la scuola elabora e descrive i tratti essenziali della sua identità culturale;

- espressività: rende esplicita una procedura di programmazione educativa attra-verso l’individuazione delle diverse fasi con cui scandire il processo di elabora-zione e poi di attuazione;

- opzionalità: il piano contiene scelte formative che, pur essendo rispettose dei quadri formativi nazionali e territoriali, evidenzia la capacità di scelte opzionali e flessibili sotto il profilo organizzativo e di programmazione metodologico-didattica;

- garanzia: assicura che le procedure e i livelli di partecipazione siano rispettati e che le prerogative delle singole componenti siano garantite e attuate sia sotto il profilo professionale che istituzionale.

Tre grandi aree disciplinari Le singole discipline sono considerate nella loro specificità ma vengono proposte all’interno di tre grandi aree disciplinari: area linguistico-artisticoespressiva; area sto-rico-geografica; area matematico-scientifico-tecnologica. Viene così sottolineata l’importanza di un insegnamento disciplinare non frammentato, ma capace di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza. Si favoriscono l’interdisciplinarietà e il lavo-ro collegiale tra insegnanti di discipline diverse. Non “ricette” ma criteri di buona scuola La lista degli obiettivi è stata sfoltita e non scade nei dettagli. Tiene conto degli orien-tamenti europei, ma è anche attenta ai contenuti più significativi della nostra tradizione culturale. La didattica delle Indicazioni, senza trascurare una solida competenza stru-mentale, intende accrescere l’autonomia di pensiero, di studio e di apprendimento dell’alunno. Le nuove Indicazioni intendono essere rispettose dell’autonomia degli in-segnanti: definiscono i criteri che una buona proposta didattica deve rispettare, ma non prescrivono in modo dettagliato e minuzioso come devono lavorare gli insegnanti. “Le scuole dovranno educare istruendo gli studenti e mettere al centro l’alunno-persona: solo così si riduce il rischio che gli istituti diventino progettifici dove si perde di vista la specificità di ciascun ragazzo. Il curricolo diventa più snello e si privilegiano

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italiano, matematica, storia e geografia a inglese, informatica e impresa. Prima di pas-sare ad altro, infatti, è fondamentale conoscere l’essenziale”. Tutto questo significa semplicemente stabilire una priorità, concentrando gli sforzi perché queste basi di cultura e conoscenza siano acquisite prima che sia troppo tardi, perché la scuola sappia far rintracciare a ogni studente il senso di quello che fa e di quello che è. La scuola italiana vuole dare pari opportunità a tutti: questo non significa livellare ver-so il basso ma anzi stimolare ciascuno a dare il meglio. E’ in questa direzione che va vinta la sfida dell’integrazione dei figli dell’immigrazione. Non servono proclami: ser-ve quel lavoro quotidiano nelle aule che può vincere le diffidenze e le differenze. Un lavoro che aiuti ad acquisire prima di tutto la padronanza della lingua italiana e quegli strumenti culturali e professionali con i quali costruire il proprio futuro dentro il nostro Paese. Perché, come scriveva Don Milani, “io sono sicuro che la differenza fra il mio figliolo e il vostro non è nella quantità né nella qualità del tesoro chiuso dentro la mente e il cuore ma in qualcosa che è sulla soglia fra il dentro e il fuori, anzi è la soglia stessa: la Parola”. La nostra è, quindi, anche una scuola dell’accoglienza. Sono pochi i Paesi in cui si at-tua come da noi una politica seria per l’integrazione dei diversamente abili. Occorre però che la scuola non sia lasciata sola in questo compito caricando tutte le responsabi-lità sull’insegnante di sostegno. E’ necessario un patto tra le diverse istituzioni, la scuola, la famiglia, per creare condizioni che diano a tutti pari opportunità. La scuola italiana per essere veramente di tutti deve essere di qualità, una scuola per gli alunni, per aiutarli a conoscere, a sapere, a crescere come donne e uomini, come citta-dini consapevoli delle proprie potenzialità. Una scuola così è l’unico investimento cer-to per il futuro: il mondo, che si è sempre diviso tra chi ha e chi non ha, si dividerà sempre di più tra chi sa e chi non sa. Una scuola che intende educare istruendo non può però ridurre tutto il percorso della conoscenza alla semplice acquisizione di competenze. La scuola dovrà sempre di più essere il luogo di incontro e di crescita di persone. Persone sono gli insegnanti e persone sono gli allievi. Educare istruendo significa, quindi, essenzialmente tre cose:

- consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada di-sperso e possa essere messo a frutto;

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- preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle competenze indispensabili per essere protagonisti all’interno del contesto eco-nomico e sociale in cui vivono;

- accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie so-stenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della pro-pria personalità.

Solo se non si rinuncia ad educare istruendo si può mettere veramente a frutto l’unicità e l’irripetibilità di ogni singolo individuo. Solo così ogni persona può essere protagonista e costruire il proprio futuro in modi plurali, diversi e innovativi. Promuovere un processo costante di innovazione, fatto di buone pratiche e di piccoli passi concreti di miglioramento, è quello che la Direzione Didattica di Valdagno ha cercato di sviluppare in questa sua proposta.

Il Dirigente Scolastico Prof. Enzo Pellizzari

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TERRITORIO

La scuola per garantire un efficiente, efficace intervento formativo considera e valorizza anche le molteplici risorse esisten-ti sul territorio in modo tale che l’offerta formativa assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale.

Aspetto geografico

Offre ricchezza naturali-

stica: sviluppo di moltis-sime specie di ani-

mali e vegetali.

Il territorio del Circolo Didattico di Valdagno si trova nella parte intermedia della vallata attraversata dal torrente Agno, contornato dalla cornice naturale dei monti Lessini e Piccole Dolomiti.

Il Comune comprende le frazioni di Piana, Cerealto, Ca-stelvecchio, Campotamaso, S.Quirico, Massignani, Maglio e Novale con disseminate molte contrade, tipico fenomeno del-la vallata, testimonianze concrete della cultura, dell’economia e della religiosità di un tempo. Le contrade, in parte oggi ab-bandonate, sono raggiungibili percorrendo strade e sentieri collinari.

Il Circolo Didattico si colloca nel territorio denominato Alto Vicentino, situato nella parte nord-occidentale della pro-vincia di Vicenza.

Aspetto sociale

Offre Comunicazione,

scambio con scuole di un paese d’Europa

Il territorio conta 27.042 abitanti (ultima rilevazione); il totale degli alunni del nostro Circolo è 1.152 (a.s.2007/2008).

Negli ultimi anni sta gradualmente crescendo il numero di immigrati provenienti da paesi europei ed extraeuropei (gli alunni stranieri presenti nelle nostre scuole sono 210, il 18,23%. Per un’analisi approfondita dei dati relativi agli A.I.S., alunni immigrati stranieri, si veda il prospetto allegato n.° 1). La scuola diviene l’occasione principale di socializza-zione e di confronto della ”diversità” culturale.

Nella maggioranza delle famiglie entrambi i genitori lavo-rano trascorrendo molto tempo fuori casa cercando aiuto per l’accudimento-educazione dei figli presso parenti o servizi.

La città è gemellata con la località di Prien Am Chiemsee che si trova in Germania.

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Offre opportunità di

incontri e scambi tra scuole

Dal punto di vista economico si rileva una certa disomo-geneità in quanto accanto ad aree di normale sviluppo ci sono zone in fase di recessione. Questo comporta la difficoltà per molti abitanti di raggiungere un’attività lavorativa vicino alla propria residenza e di cercare lavoro fuori zona.

La realtà industriale più significativa è stata per lungo tempo quella della “Marzotto”, presente in vallata dalla se-conda metà dell’800. Si contano poi industrie nei settori della meccanica, dell’elettromeccanica, dell’impiantistica e delle materie plastiche.

La principale via di comunicazione è la statale 246 che si snoda dal Comune di Montecchio Maggiore fino a Recoaro Terme, resa più agevole da altre opere viarie: traforo e strada destra-Agno.

Il recente traforo tra Valdagno e Schio, avvicina e facilita le realtà socio-economiche dei due paesi.

Offre Spunti di ricerca – studio artistico e

storico

Il piccolo centro storico della città è ricco di ville (Villa Zanuso, Villa Valle, Villa Negri), palazzi (Palazzo Dalle Ore, Palazzo Nanti, Palazzo Festari), piazze (Piazza Dante, Piazza del Campanile, Piazza del Municipio, Piazza Roma) e ancora la Galleria dei Nani, la Chiesetta di S. Maria del Carmine, il Duomo, il Vecchio Ospedale S. Lorenzo, Chiesetta di S. Cri-stoforo.

Servizi culturali

I quartieri principali sono: Dalmazia – Rio, Oltreagno, Ponte dei Nori. Il Circolo può usufruire di vari servizi del territ orio: • Archivio storico comunale; • Biblioteca civica; • Museo civico paleontologico dott. D. Dal Lago; • Museo delle macchine tessili; • Galleria civica d’arte moderna; • Scuola di musica; • Università degli adulti – anziani; • Cinema – teatro Super (offre spazio per iniziative teatrali); • Associazione informagiovani;

Manifestazioni ed iniziative

• Festa d’autunno; • Maschere in Piazza; • Dipinginterra.

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Servizi ricreativo – sportivi:

• Piscina coperta; • Palazzetto dello sport; • Palestre scolastiche e pista di atletica; • Stadio e campi da calcio; • Pista hockey; • Tennis club.

Parchi: • Villa Serena; • Favorita.

Aree verdi attrezza-te e non:

• Nei vari quartieri della città

Servizi socio- sani-tari:

• U.L.S.S. n. 5; • Cooperativa Itaca; • Cooperativa Primula

Servizi Ente locale: • Mensa • Trasporto; • Iniziative culturali.

Il Circolo Didattico comprende

• n. 3 scuole dell’infanzia statali: “Belfiore”, “ Castelvecchio”, “ Don Minzoni” • n. 4 scuole primarie statali “Borne”, “ Manzoni”, “ Piana” “ Ponte Nori”

(ogni scuola costituisce un plesso).

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IL CIRCOLO DIDATTICO DI VALDAGNO IN PROSPETTIVA

PREVEDE

1. Proseguire ed ampliare il rapporto con le associazioni sportive presenti nel ter-

riotorio. Il progetto "Più sport a scuola" attivato nella nostra direzione didattica prevede una

serie di interventi che mirano a presentare e provare attivamente alcuni sport che altri-menti molti bambini non avrebbero occasione di conoscere.

Inoltre conta di poter sviluppare il valore motorio, socializzante e comportamentale dello sport.

Tale progetto comprende anche il Progetto Regionale "Più sport a scuola". Le società sportive coinvolte sono: − Hockey Valdagno − Valdagno basket − Volley Valdagno − A: C. Valdagno − Polisportiva − Veloclub Piana

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PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO

ALUNNI E PLESSI

Il Circolo di Valdagno accoglie, nell’a.s. 2009/10, 1.181 alunni così suddivisi:

• Scuola dell’infanzia n° 218

• Scuola primaria n.° 963

SCUOLA DELL’INFANZIA:

• Plesso “Belfiore” - Via Tripoli, 2/B tel. 0445/407306 n°. alunni 112

• Plesso “Castelvecchio” - Via Chiesa Castelvecchio tel. 0445/970166 “ 24

• Plesso “Don Minzoni” - Via Ottone Menato, 1 tel. 0445/404638 “ 82

Nel Circolo rientrano tre scuole dell’Infanzia paritarie:

• Scuola dell’Infanzia “Fondazione Marzotto”

• Scuola dell’Infanzia “S. Clemente”

• Scuola dell’Infanzia “Piana”

SCUOLA PRIMARIA:

• Plesso “Borne” - Via Bolivia, 1 tel. 402672 n. alunni 299

• Plesso “Manzoni” - Via Lungo Agno Manzoni, 17 tel. 401636 “ 336

• Plesso “Piana” - Via Chiesa, tel. 430339 “ 110

• Plesso “Ponte Nori” - Via Granezza tel. 401105 “ 218

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RISORSE UMANE

DIRIGENTE SCOLASTICO INSEGNANTI DI SCUOLA DELL’INFANZIA

n. 16 di sezione n. 2 di sostegno n. 1 di religione

INSEGNANTI DI SCUOLA PRIMARIA

n. 45 Tempo Pieno n. 33 Modulo n. 12 Sostegno n. 3 Religione Cattolica n. 4 Specialisti Lingua Straniera e 10 specializzati

ASSISTENTI U.L.S.S.

n. 4 Scuola Primaria per 58 ore PERSONALE AMMINISTRATIVO

n. 1 Direttore Amministrativo n. 6 Assistenti Amministrativi

COLLABORATORI SCOLASTICI

n. 26 Collaboratori scolastici

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GLI ORGANI COLLEGIALI

CONSIGLIO DI CIRCOLO

Il Consiglio di Circolo gestisce gli aspetti organizzativi e finanziari del Circolo; ha po-tere deliberante, su proposta della Giunta, per l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti della disponibilità del bilancio nelle seguenti materie:

- adozione del regolamento interno di Circolo; - programmazione acquisti, rinnovi e conservazione delle attrezzature scolastiche; - adozione calendario scolastico; - stabilisce i criteri generali per la programmazione delle attività para-inter-

extrascolastiche, per le visite guidate e i viaggi di istruzione; - promuove contatti con altre scuole; - programma le iniziative assistenziali; - indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi; - esercita le funzioni in materie di sperimentazione ed aggiornamento; - delibera le iniziative dirette all'educazione alla salute e alla prevenzione delle tossi-

codipendenze. (…dal testo unico Decreto Legislativo 16.04.1994 n. 297) COMPONENTE DOCENTI

Baldrighi Giovanna Berti Roberta Danzo Esterina Faccini Michela Filotto Gabriella Franceschi Barbara Piacentini M.Edda Turcato Stefania

COMPONENTE GENITORI

Castagna Loretta Cristofoli Giuliana Dalla Valle Cornelio Presidente Gabrelli Gianna Marangon Roberto Pretto Flavio Trattenero Pietro Zarantonello Anna COMPONENTE A.T.A. Cailotto Igino Vallortigara Stefania

MEMBRO DI DIRITTO Pellizzari Enzo Dirigente Scolastico

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CONSIGLIO DI INTERSEZIONE E DI INTERCLASSE

Il Consiglio di Interclasse presenta le attività educative e di verifica riguardo l’andamento scolastico.

RAPPRESENTANTI DEI GENITORI ELETTI: classe PLESSO BORNE classe PLESSO PIANA 1.A Soldà Vittorina (Soldà) 1.A Roccoberton Fabio 1.B Bicego Annalisa (Tiso) 2.A Zarantonello Loredana (Benetti) 1.C Pretto Claudia (Visonà) 3.A Borriero Barbara (Zenere) 2.A Gecchelin Enrico) 4.A Gregoletto Bartolome 2.B Pellizzari Nicola 5.A Fenanti Morena (Benetti G.) 2.C Saccardo Chiara (Fazia) 3.A Petrin Carlo Giovanni PLESSO PONTE NORI 3.B Visonà Marco (Visonà E.) 1.A Gregoletto Giovanna (Arnas) 3.C Ceolato Giampaolo 1.B Soldà Amelì (Manni) 4A Perlotto M.Teresa (Follesa) 2.A Penzo Maria (Grendele) 4B Lorenzi Marina (Gavasso) 2.B Albiero Sabrina (Ceolato) 4.C Caioltto Carla (Casarotto) 3.A Dal Pozzolo Alessandra (Tiso) 5.A Osti Fulvia (Guerra) 3.B Gaiarsia Elisabetta (Vencato) 5.B Sgorbati Anna (Camponogara) 4.A Grendene Domenico 5.C Garattoni Massimo 4.B Segato Daniela (Antoniazzi) 5.A Lucato Barbara (Antoniazzi) PLESSO MANZONI 5.B Giangreco Antonino 1.A Redavide Luigia (Ciambrone) 1.B Mari Daniela ( Griffani) Sezione PLESSO BELFIORE 1.C Bruni Cinzia (Sonetti) A Caldini Tiziana (Lora G.) 2.A Centomo Antonio B Golin Pamela (Golin A.) 2.B Gioppo Manuela ( Savi) C Pivato Chiara (Campagno) 2.C Santaliana Giorgio D Dal Brun Monica (Colla) 3.A Cadinetti Cristina (De Toni)) 3.B Anzolin Cristina (Masiero) PLESSO CASTELVECCHIO 3.C Zenere alessandra (Lesca) A Bertoldi Roberta (Visonà d.Pozza)

4.A Fin Federica (Ceolato) 4.B Grazio Francesca Maria (Risi) PLESSO DON MINZONI 4.C Zoso Paola (Santagiuliana) A Perich Paola(Novello) 4.D Zarantonello Marzia (Talin) B Cracco Romina (Crepaldi) 5.A Gasparella Tatiana (Moretto) C Pretto Flavio 5.B Pretto Roberta (Mazza) 5.C Peserico Loredana (Massignani)

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COMITATO GENITORI

E’ composto da tutti i genitori del Circolo. Direttivo del Comitato

Presidente del C.C. (membro di diritto) Dalla Valle Cornelio PRESIDENTE DEL COMITATO Perlotto Maria Teresa VICE PRESIDENTE Fongaro Stefano SEGRETARIO Soldà Amelì Scuola primaria 2 rappresentanti per plesso Scuola dell’infanzia 1 rappresentante per plesso

Ha il compito di agevolare e di estendere i rapporti reciproci tra scuola e famiglia. Il gruppo è apartitico e apolitico. Si propone i seguenti scopi: • Realizzare iniziative di supporto all'Istituzione scolastica favorendo la partecipa-zione dei genitori alla vita della scuola tramite iniziative di carattere culturale, sporti-vo, ludico ricreativo. • Coinvolgere Istituzioni ed Enti nell'attività della scuola per favorire l'integrazio-ne della scuola stessa nel proprio ambiente. • Essere di supporto organizzativo e finanziario all'attività didattica dei singoli plessi e del Circolo.

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ORGANIGRAMMA DOCENTI

Dirigente Scolastico: Prof. Enzo Pellizzari Staff di Dirigenza: Pozza Paola Vicario Codato Giovanna Maria Collaboratore Fiduciari Scuola dell’Infanzia

Soldà Carmen Belfiore Ceramella Flavia Castelvecchio Zordan Natalina Don Minzoni

Fiduciari Scuola Primaria

Berti Roberta Borne Franceschi Barbara Manzoni Bertoldi Cinzia Piana Urbani Milvia Ponte Nori

FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.

Area 1 ATTIVITA’ SPORTIVE Ins. Zarantonello Christian Area 2 PROGETTI EUROPEI E TIC “ Bicego Giovanna Area 3 SALUTE DISAGIO- “ Solda’ Carmen Area 4 EDUCAZIONE AMBIENTALE “ Franceschi Paola Area 5 HANDICAP “ Giuda Clementina Area 6 AGGIORNAMENTO FORMA-

ZIONE E VALUTAZIONE “ Bomitali Paola

Area 7 SALUTE E SICUREZZA “ Sassaro Daniela

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INCARICHI E COMMISSIONI

Consigli intersezione Presidente Segretario Belfiore Sezione A Marangon Ivana

Sezione B Pavan Paola Sezione C Piacentini Edda Sezione D Franceschi Paola

Soldà Carmen Sprea Francesca Soldà Sandra Turcato Stefania

Castelvecchio Sezione unica Ceramella Flavia Don Minzoni Sezione A Scalabrin Patrizia

Sezione B Martini Lucia Sezione C Fongaro Carla

Zordan Natalina Divina Mari G. Codato Giovanna

Consigli Interclasse

Presidente

Segretario

Borne

1^ A Bicego Giovanna 2^ A Fornasa Cristina 3^ A Giarolo Michela 4^ A Sinibaldi Rosa A. 5^ A Peripolli Antonella 2^ B Limoli Isabella 3BC-1B Frezzato Cinzia 5BC-1C Carlotto Umberta 4BC- 2C Berti Roberta

La Mannna Rosa (Gianatiempo Rocchina) Cracco Mariangela Triana Maria Rosaria Bertoldi Eles Paternò Carmela Melappioni Cosetta Zambon Paola Perin Marisa Filotto Gabriella

Manzoni

1^ A Pozza Paola 1^ B Iiurilli Rita 2’ A Franceschi Barbara 3^ A Infante Maria Rosaria 4^ A Concato Martina 4^ B Ciardullo Edvige 5^ A Zimbello Giuseppa 2BC –1C Costa Luciana 3^BC Zambaia Liala 4^ CD Pretto Paola 5^ BC Nicoletti Claudia

Piazza Placida Faccini Michela Ceron Anna Albano Silvana Pedullà Carmen Caselli Antonella Puleo Santinella Repele Daniela Danzo Esterina Reniero Imelda Sassaro Daniela

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Ponte Nori 1^ A Baldrighi Giovanna 2^ A Gallo R. Anna 3^ A Campi Tiziana 4^A Cannella Carmelina 5^ A Barinelli Emanuela 1^2^3^B Urbani Milvia 4^ B Bomitali Paola 5^ B Bezzi Piera

Filippi Nives Povolo Angela Dal Lago Simonetta Zarantonello Adriana Ferrara Chiara Bernardi Laura Pamato Margherita Ceron Nicoletta

Piana

1^2^3^4^5^ Bertoldi Cinzia

Grandi Elisa Veronica

Verbalizzanti Verbalizzazione Collegio dei Docenti : Codato Giovanna Verbalizzazione Consiglio di Circolo : Vallortigara Stefania Referenti Commissione Organiz-zativa

Dirigente scolastico, Pozza Paola (Vicario), Codato Giovanna (collaboratore), Berti Roberta (Borne), Franceschi Barbara (Manzoni), Bertoldi Cinzia (Piana), Urbani Milvia (Ponte No-ri), Soldà Carmen (Belfiore), Ceramella Flavia (Castelvec-chio), Zorda Natalina (Don Minzoni)

Commisione POF Berti Roberta (Borne), Zimbella Giuseppa(Manzoni), Cisotto Maddalena (Piana), Bernardi Laura (Ponte Nori), Turcato Ste-fania (Belfiore), Cramella Flavia (Castelvecchio), Fongaro Carla (Don Minzoni)

Ambiente Zordan Liliana (Borne), Soldà Mirta (Manzoni), Battistin Fio-renza (Piana), Dal Lago Simonetta (Ponte Nori), Franceschi Paola (Belfiore), Savegnago Loretta (Castelvecchio), Scala-brin Patrizia (Don Minzoni)

Commissioni di acco-glienza alunni stranieri di Plesso

Farina Emanuela (Borne), Infante M. Rosaria (Manzoni), Grandi Elisa, (Piana), Marconi Angiolisa (Ponte Nori) Piacen-tini Edda (Belfiore)

Commissione elettorale Carlotto Umberta (Borne), Costa Luciana (Manzoni), Continuità Martini Anna Luisa (Borne), Zambaia Liala (Manzoni), Ven-

cato Marisa (Piana), Ceron Nicoletta (Ponte Nori), Pavan Pao-la (Belfiore), Savegnago Loretta (Castelvecchio), Divina Ma-ria (Don Minzoni)

Salute e Disagio

Maselli Patrizia (Borne), Sassaro Daniela (Manzoni), Battistin Fiorenza (Piana), Zarantonello Adriana (Ponte Nori), Soldà Sandra (Belfiore), Ceramella Flavia (Castelvecchio), Scala-brin Patrizia (Don Minzoni)

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Educazione civica e al-la cittadinanza

Peripolli Anonella (Borne) Concato Martina (Manzoni), Fari-na Emanuela ( Piana), Ferrara Chiara (Ponte Nori)

Informatica Filotto Gabriella (Borne), Repele Daniela, (Manzoni), Batti-stin Marta (Piana), Berinelli Emanuela (Ponte Nori)

Lingua Straniera Ceron Anna (Manzoni) Commissione sicurezza

Zambon Paola (Borne), Ciardullo Edvige, (Manzoni), Battistin Cheti (Piana), Bezzi Piera (Ponte Nori), Sprea Francesca (Bel-fiore), Savegnago Loretta (Castelvecchio), Codato Giovanna (Don Minzoni)

Sport Frezzato Cinzia (Borne), Iurilli Rita, (Manzoni), Mattiello M.Pia (Piana), Zarantonello Cristian (Ponte Nori), Ceramella Flavia (Castelvecchio) Martini Lucia (Don Minzoni)

Sussidi Limoli Isabella (Borne), Massarelli Donata (Manzoni), Batti-stin Daniele, (Piana), Cannella Carmelina (Ponte Nori), Ma-rangon Ivana (Belfiore), Ceramella Flavia (Castelvecchio), Fongaro Carla(Don Minzoni)

Teatro Bernardi Laura (Ponte Nori)

R.S.U. Rappresentanza Sindacale Unitaria

COMPONENTI Ins.te Pozza Paola Sig. Cailotto Igino

COLLEGIO DOCENTI

SCUOLA PRIMARIA Tutti gli insegnanti in servizio SCUOLA DELL’INFANZIA Tutti gli insegnanti in servizio

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RISORSE STRUTTURALI Gli edifici si presentano diversificati. La situazione è la seguente:

SCUOLA DELL’INFANZIA “BELFIORE”

La scuola dispone di un salone, n. 4 aule articolate con servizi igienici e spogliatoio. La scuola è dotata di laboratori: - biblioteca Vi sono inoltre una cucina, un giardino attrezzato e un magazzino.

SCUOLA DELL’INFANZIA CASTELVECCHIO

La scuola si trova dislocata (distanza 7 chilometri) rispetto a Valdagno città, al centro di una piccola frazione montana. L’edificio è sede di un’ex-scuola elementare e comprende quattro aule, un atrio, una sala mensa, una cucina, relativi servizi, un magazzino (dispensa) La scuola è dotata di laboratori: - biblioteca - colore La scuola è circondata da un prato recintato.

SCUOLA DELL’INFANZIA “DON MINZONI”

La scuola dispone di un salone, 3 aule con relativi servizi, 3 piccole stanze (una per uf-ficio, una per attività di piccolo gruppo, una per biblioteca). Vi sono una cucina e un giardino attrezzato.

SCUOLA PRIMARIA GIOVANNI XXIII° “BORNE” Vi sono situate n. 15 classi, relativi servizi, servizi per alunni diversamente abili, n. 1 aula multifunzionale, 4 ampi atri, una cucina con refettorio, una palestra, un ascensore. Alcune aule sono state attrezzate in laboratori: - audiovisivi - informatica - linguistico per alunni stranieri L’edificio è circondato da un cortile.

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SCUOLA PRIMARIA “MANZONI”

In questa sede è ubicata la Direzione Didattica, con l’Ufficio di Segreteria e l’archivio, la biblioteca magistrale, l’aula insegnanti, il salone per riunioni e varie iniziative. Vi sono n. 16 classi, relativi servizi, un atrio, una mensa con refettorio, due palestre, un ascensore. Alcune aule sono state attrezzate in laboratori: - audiovisivi - aula d’inglese - espressivo - informatica - linguistico per alunni stranieri La scuola è dotata di uno spazio esterno: due cortili per l’intervallo.

SCUOLA PRIMARIA C. COLOMBO “PIANA” Vi sono situate n.5 classi, n. 1 aula multifunzionale, relativi servizi, un atrio, una cuci-na con un refettorio, una palestra, scantinato adibito a magazzino, un ascensore. Un’aula è stata attrezzata in laboratorio: - informatica L’edificio è circondato da un cortile.

SCUOLA PRIMARIA G. MARCONI “PONTE NORI” Vi sono situate n. 10 classi, n. 1 aula insegnanti e n. 1 aula multifunzionale, relativi servizi, un atrio, un refettorio, una palestra, un ascensore.

Alcune aule sono state attrezzate in laboratori: - audiovisivi - biblioteca - informatica - linguistico per alunni stranieri

L’edificio è circondato da un cortile. Tutte le scuole sono munite di sussidi specifici per i laboratori e le attività di

classe/sezione (cfr. la programmazione di plesso).

RISORSE FINANZIARIE

Le entrate deriveranno da finanziamenti statali ordinari e straordinari, finanzia-

menti da Enti Locali, finanziamenti da Enti vari e genitori, avanzo di amministrazione, fondo di Istituto.

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PRINCIPI GENERALI ISPIRATORI

UGUAGLIANZA/INTEGRAZIONE La scuola si impegna: a impedire che le diversità (di sesso, etnia, lingua, religione,

opinioni politiche, condizioni psico – fisiche e socio-economiche) possano limitare l’esercizio effettivo del diritto all’istruzione

Adotta la “diversità” come una risorsa, ricchezza data dall’originalità di ciascuno

Favorisce il rispetto della persona e dell’ambiente

Allontana i rischi di dispersione scolastica.

Previene i rischi di malessere e disagio diffuso anche nei bambini per cause socio-ambientali (impoverimento relazioni, tendenza alla sfera privata, velocità nel possedere, senso di insicurez-za)

COLLABORAZIONE Valorizza la gestione del servizio, coinvolgendo genitori, personale

docente e non docente, personale di segreteria e del territo-rio.

TRASPARENZA La scuola si esplicita negli aspetti • pedagogico • educativo-didattico • amministrativo • economico

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OFFERTA FORMATIVA

Premessa Il Piano dell’Offerta Formativa nel rispetto delle Indicazioni Nazionali definisce

gli obiettivi e le attività che ogni singola istituzione attua. L’Offerta Formativa considera: − le risorse del territorio e le possibilità di utilizzazione; − le effettive disponibiltà delle risorse umane, strumentali e finanziarie; − i princípi ispiratori condivisi da insegnanti, genitori, rappresentanti del Con-

siglio di Circolo.

IDENTITA’ PEDAGOGICA DEL CIRCOLO

Il Circolo intende ispirarsi ai seguenti princípi pedagogici:

Centralità della per-sona:

Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici,etici,spirituali, religiosi.

Particolare cura è necessario dedicare alla formazio-ne della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevi-tabili conflitti indotti dalla socializzazione.

La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di porre la persona al centro dell’azione educativa, ma è al contrario condizione indi-spensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno.

Accoglienza: In stretta connessione con il principio di rassicura-zione affettiva del bambino/alunno e del genitore, in parti-colare nei tempi di inserimento per favorire e facilitare il processo di separazione e in ogni altra occasione di biso-gno.

Il bambino/alunno è accolto con il suo bagaglio di valori, competenze, sicurezze e paure, con la propria origi-nalità e diversità, intese come fonte di ricchezza.

Il bambino: cittadino del domani attraverso la sensibi-lizzazione e formazio-ne di conoscenze e

Compito della scuola è: 1. Insegnare le regole del vivere e del convivere 2. Perseguire costantemente l’obiettivo di costruire

un’alleanza educativa con i genitori e di stabilire rela-zioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si

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competenze relative al-la cittadinanza e alla costitizione

supportino vicedenvolmente nelle comuni finalità edu-cative, per favorire altresì la stretta connessione di ogni scuola con il suo territorio.

3. Affiancare il compito “dell’insegnare ed apprendere” quello “dell’insegnare a essere”. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continua-mente insieme. 4. Educare alla convivenza proprio attraverso la valorizza-zione delle diverse identità e radici culturali di ogni studen-te. 5. Conoscere e trasmettere le nostre tradizioni e memorie nazionali 6. Formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo.

Continuità Implica un rapporto di interazione formativa con la famiglia, tra ordini di scuola e con fattori extrascolastici.

Con la famiglia Un’efficace azione educativa si

realizza in un clima di fiducia, dialogo e collaborazione

tra ordini di scuola (scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola media)

Il bambino stesso è continuità pertanto si intende conoscere il prima e il dopo del processo di crescita psico-fisica del bambino, dell’azione educa-tiva vissuta, avviata, per adattare ade-guatamente nuove, successive proposte scolastiche

Avviare con i bambini attività di collegamento , conoscenza con la scuo-la di ordine successivo.

Con gli attori extrascolastici

La scuola è in stretta connessione con il suo territorio. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme.

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OBIETTIVI GENERALI

PER

PER

LA SCUOLA DELL’INFANZIA LA SCUOLA PRIMARIA a) Maturazione dell’identità b) conquista dell’autonomia c) sviluppo delle competenze

a) formazione dell’uomo e del cittadi-no

b) promozione prima alfabetizzazione culturale

c) interazione formativa con la fami-glia

d) educazione alla convivenza demo-cratica

Il raggiungimento degli obiettivi generali e specifici (allegati alla programma-

zione educativo-didattica di plesso) viene favorito e promosso attraverso attività didat-tico-educative istituzionali che nella scuola dell’Infanzia fanno riferimento ai campi di Esperienza (ambiti di sapere) e nella scuola primaria alle Discipline: il tutto costituisce il CURRICOLO FONDAMENTALE.

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CURRICOLO FONDAMENTALE

SCUOLA DELL’INFANZIA Obiettivi formativi prioritari di Circolo

SCUOLA PRIMARIA

Obiettivi formativi prioritari di Circolo

1. Il benessere psico-fisico: allo sco-po di favorire il piacere di stare a scuola

2. La comunicazione:allo scopo di

promuovere relazioni fra bambini e bambini, fra bambini e adulti nel rispetto delle differenze (a livello motorio-cognitivo-affettivo-espressivo…)

3. L’educazione ad alcuni valori, in

particolare − il rispetto dell’altro e dell’ am-

biente − la sensibilità per la pace − il gusto del bello

1. Stare bene insieme:conoscersi, im-parare a collaborare, ad essere soli-dali, a rispettarsi reciprocamente

2. Potenziare nell’alunno la crescita

personale e la coscienza del sé nel rispetto delle diversità individuali

3. Educare al rispetto e alla salva-

guardia dell’ambiente 4. Educare istruendo

SCUOLA DELL’INFANZIA Campi di Esperienza

SCUOLA PRIMARIA

Discipline – Educazioni

• I Discorsi e le Parole • Il Corpo in Movimento • Linguaggi, creatività, espressione • La conoscenza del mondo • Il sé e l’altro

• Italiano • Lingua comunitaria (Inglese) • Storia • Geografia • Matematica • Scienze naturali e sperimentali • Tecnologia e informatica • Musica • Arte ed Immagine • Corpo, movimento, sport • Religione Cattolica

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Orario Curricolare SCUOLA PRIMARIA TEMPO PIENO Classe 1 ̂ Classe 2 ̂ Classe 3^ 4^ 5 ̂ITALIANO 10 9 8 LINGUA INGLESE 1 2 3 STORIA 1 1 2 GEOGRAFIA 1 1 2 MATEMATICA 7 7 7 SCIENZE 2 2 2 MUSICA 1 1 1 IMMAGINE 1 1 1 MOTORIA 2 2 1 RELIGIONE 2 2 2 LABORATORI 2 2 1 TOTALI

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ORARIO 30 ORE Classe 1 ̂ Classe 2 ̂ Classe 3^ 4^ 5 ̂ITALIANO 10 9 8 LINGUA INGLESE 1 2 3 STORIA 1 2 2 GEOGRAFIA 1 1 2 MATEMATICA 7 7 7 SCIENZE 2 2 2 MUSICA 1 1 1 IMMAGINE 1 1 1 MOTORIA 2 2 1 RELIGIONE 2 2 2 LABORATORIO 2 1 1 TOTALI

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ORARIO 27 ORE Classe 1 ̂ Classe 2 ̂ Classe 3^ 4^ 5 ̂ITALIANO 10 9 7 LINGUA INGLESE 1 2 3 STORIA 1 1 2 GEOGRAFIA 1 1 2 MATEMATICA 6 6 6 SCIENZE 2 2 2 MUSICA 1 1 1 IMMAGINE 1 1 1 MOTORIA 2 2 1 RELIGIONE 2 2 2 TOTALI

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- ATTIVITÀ ALTERNATIVE alla Religione Cattolica − Ai bambini/alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione

Cattolica vengono proposte attività alternative; − Attività di recupero e di sviluppo in collegamento con le attività disciplinari; − Attività programmata in accordo con i Genitori; − Attività in altri gruppi − Uscita da scuola anticipata su richiesta dei genitori. - ATTIVITÀ DI INFORMATICA Potenziamento della cultura informatica nei laboratori del Circolo - ATTIVITÀ DI INTERCULTURA Si realizzano: - messa in atto del protocollo di accoglienza - fogli informativi per genitori stranieri sul funzionamento della scuola e modu-

listica bilingue - documento di valutazione - attivazione del laboratori linguistici - ore aggiuntive di insegnamento - utilizzo di materiali specifici predisposti - raccolta di unità didattiche e materiali strutturati di facilitazione didattica - approfondimenti interculturali mediante ricerche libere, attività di laboratorio,

cineforum - ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA

Iniziano sia nella scuola dell’infanzia che nella scuola primaria l’anno scolastico precedente con la visita del bambino alla scuola che frequenterà (tempo di am-bientamento) e continuano durante l’anno scolastico con attività progettate. Per l’accoglienza degli alunni stranieri si rimanda al Protocollo d’Accoglienza.

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- ATTIVITÀ PER LA CONTINUITÀ

CON I BAMBINI • Visita alla scuola primaria da parte dei bambini della scuola dell’infanzia

• possibile incontro con i ragazzi della scuola media per i bambini della scuola primaria

• giornata di ambientamento presso la scuola media

TRA DOCENTI SCUOLA DELL’INFANZIA E DOCENTI DI SCUOLA PRIMARIA

• passaggio di informazioni sul bambino per la for-mazione classe prima

• passaggio di documenti • informazioni di ritorno

TRA DOCENTI SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA MEDIA

• passaggio di informazioni sull’alunno • passaggio di documenti • informazioni di ritorno

- ATTIVITÀ DI PREVENZIONE DEL DISAGIO

Nel Circolo è stato attivato un progetto con l’ULSS che prevede l’intervento di-retto di uno psicologo presso le scuole primarie limitatamente a situazioni specifiche di difficoltà sul piano comportamentale e relazionale. L’attività si attua attraverso

- colloquio di presentazione del bambino,da parte degli insegnanti,alla psico-loga

- colloquio della psicologa con i genitori - colloquio della psicologa con gli insegnanti - osservazioni della psicologa sui singoli bambini - restituzione ai genitori - incontro congiunto tra genitori, psicologa ed insegnanti.

In questa attività di prevenzione del disagio due, in particolar modo, sono gli aspetti importanti da sottolineare:

- il coinvolgimento dei genitori e la conseguente consapevolezza dell’esistenza di un problema

- la possibilità di costruire un’idea condivisa da tutti i soggetti coinvolti (geni-tori, insegnanti, psicologa) sulla situazione del bambino.

E’ evidente cheil ruolo dello psicologo con l’intervento diretto nelle scuole di-viene molto utile sia come supporto agli insegnanti sia come strumento fonda-mentale di aggancio per coinvolgere i genitori sulle problematiche dei figli.

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ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E INTEGRAZIONE La persona in situazione di disabilità richiede livelli di attenzione e strumenti di in-tervento che coinvolgono istituzioni diverse. Tale impegno è da considerarsi un prezio-so investimento per una maggiore maturazione umana e sociale di tutta la comunità, con l’obiettivo di trasformare la disabilità in risorsa. Codesta Direzione Didattica, difatti, si pone come facilitatore, al fine di ridurre l’handicap e valorizzare il funzionamento dell’alunno. Il funzionamento educativo de-riva dall’intreccio di esperienze di ambienti, relazioni, attività, iniziative del soggetto e biologia. In tale idea di scuola inclusiva questo piano dell’offerta formativa si pone all’avanguardia proponendo incontri formativi sull’ICF (International Statistical Clas-sification of Diseases and Related Health Problems) modello internazionale utilizzato per la compilazione della Diagnosi Funzionale dei nuovi bambini certificati. Quello dell’ICF è sicuramente un modello concettuale che, uscendo dalla vecchia logi-ca etichettante, propone il riconoscimento bio-psico-sociale della persona. Nel dibattito internazionale, difatti, si parla di Bisogni Educativi Speciali e non più di certificazio-ne delle difficoltà, così come si evidenzia la necessità di progettare un percorso educa-tivo di crescita e recupero che duri tutta la vita. Quando si parla, dunque, di alunni con Bisogni Educativi Speciali ci si riferisce a persone che vivono una situazione particola-re, che risultano ostacolati nell’apprendimento, nello sviluppo della propria persona e i bisogni educativi comuni non modificano il loro funzionamento. Individuare e definire i Bisogni Educativi diventa l’ obbligo morale di tale scuola che si impegnerà a far pro-pria la prospettiva inclusiva per organizzare tutti gli ingredienti tecnici, pedagogici, educativi e didattici che rispondano adeguatamente alle necessità dei suoi utenti. Alla Diagnosi Funzionale, cui provvede l’unità multidisciplinare della UssL, seguirà il Profilo Dinamico Funzionale, (per i nuovi certificati verrà adeguato al modello in-ternazionale ICF), che è un documento preliminare alla formulazione del P.E.P. / P.E.I. con il quale viene definita la situazione di partenza e le tappe di sviluppo cognitivo o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell’alunno. Viene redatto per la prima volta all’inizio del primo anno di frequenza, aggiornato a conclusione della Scuola dell’Infanzia, della scuola primaria, della scuola media e durante il corso di i-struzione secondaria superiore. Sulla base del PDF si struttura il Piano Educativo Individualizzato o Personalizzato, (per i nuovi certificati verrà adeguato al modello internazionale ICF), che non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio pro-getto di vita, in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto di integrazione scolastica. Allo scopo della compilazione di tali documenti, ma anche di verificare situazione ini-ziale e finale di ciascun bambino, si organizzeranno incontri con l’equipe multidisci-plinare dell’UssL e la presenza dei genitori, nei primi e negli ultimi mesi dell’anno sco-lastico. Anche quest’anno ci sarà la costituzione del “Gruppo H” , composto da insegnanti, operatori dei servizi, genitori, personale USSL che presiederà alla programmazione generale dell’integrazione scolastica e avrà il compito di collaborare alle iniziative e-ducative e di integrazione. All’interno di codesto gruppo ciascuna occasione di pro-

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gettualità sarà accolta come possibilità di crescita e confronto. Il progetto “Giù il Mu-ro” giunto al secondo anno di realizzazione, implicherà un ciclo di film esaminanti la “Diversità” e un gemellaggio con una realtà associativa del territorio i cui fruitori sono, appunto, persone diversamente abili. .Per tale realtà progettuale si continuerà ad essere in stretto contatto con il CTI , (Cen-tro Territoriale per l’Integrazione), al quale si riconoscono molte iniziative interessanti e finanziamenti vantaggiosi. La diversità sta al centro della scuola, e con essa l’handicap, che ne rappresenta il pa-radigma; proprio nei confronti degli alunni in difficoltà, la nostra scuola sollecita un utilizzo più razionale delle risorse umane promuovendo, presso ciascun plesso, labora-tori vari, attività di piccolo / grande gruppo e interventi individua

. - ATTIVITÀ PER LA SICUREZZA

Si realizzano: - piani di emergenza in caso di incendio; - piano di emergenza in caso di terremoto; - correlative procedure da adottare; - assegnazione compiti tra tutto il personale delle scuola; - corsi di aggiornamento per formare il personale sulla sicurezza e primo soccor-

so.

- ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI (previste nella programmazione):

• giornata dell’accoglienza • spettacolo teatrali e/o cinematografici, concerti proposti dal Comune o altro • visite guidate • viaggi di istruzione • escursioni • feste a scuola: tra docenti e bambini • “ “ “ e genitori • manifestazioni organizzate dal Comune, da Associazioni o da altre scuole • giornata ludico-sportiva • partecipazione a concorsi • incontri con gli esperti • mostre • iniziative con la Biblioteca Civica Villa Valle

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DOCUMENTI ALL’ALBO DELLA DIREZIONE:

� Programmazione educativa-didattica di Circolo (scuola primaria e scuola dell’infanzia).

� Documento Piano dell’Offerta Formativa. � Regolamento di Circolo � Carta dei servizi � Copia delle delibere della Giunta Esecutiva e del Consiglio di Circolo � Copia delle delibere del Collegio dei Docenti � Codice disciplinare

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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA In tale ambito si ritiene di esplicitare Progetti “speciali” che non si sommano ai

tradizionali percorsi formativi dei curricoli, ma accorpano alcuni di essi in forma in-tegrata e orientata allo sviluppo di specifiche competenze prevedendo anche eventu-ale flessibilità di organizzazione.

PROGETTI DI CIRCOLO :

Progetto: 1. PROGETTO EUROPA

Obiettivi didattici e formativi:

- promuovere una strategia di sviluppo della dimen-sione europea dell’educazione in termini di valori, motivazioni e conoscenze, che assuma come ele-menti fondamentali la valorizzazione dell’autonomia delle scuole e il partenariato con il territorio

- promuovere la conoscenza del Consiglio europeo e della sua Costituzione

- svolgere un percorso educativo-didattico e-learning sulla conoscenza dell’Europa

Responsabile: Partecipanti:

- ins. Bicego Giovanna - insegnanti del Circolo interessati - classi scuola primaria

Progetto: 2. PROGETTO Educazione civica Educazione alla cit-tadinanza e alla Co-stituzione (Isegoria)

Obiettivi didattici e formativi:

- promuovere percorsi di educazione alla cittadinan-za con riflessioni “attorno” alla Costituzione

- favorire l’educazione alla responsabilità e al rispet-to delle regole

Responsabile: Partecipanti: Esperti:

- Dirigente Solastico - insegnanti del Circolo interessati - classi scuola primaria (classi quinte B e C – Plesso

Manzoni) - Studio Progetto

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Progetto: 3. L’INTERCULTURA NELLA SCUOLA dell’infanzia e prima-ria

Obiettivi didattici e formativi:

- favorire un opportuno inserimento nella scuola di alunni stranieri appena arrivati in Italia

- favorire e sostenere l’apprendimento della lingua italiana, con interventi specifici e programmati e l’utilizzo di materiali diversi

- promuovere attività di ricerca e riflessione sulle tematiche interculturali

- conoscere e far conoscere elementi della nostra i-dentità socio-culturale e di culture diverse, che so-no entrate a far parte del nostro tessuto sociale

- favorire l’inserimento delle famiglie straniere nel tessuto sociale valdagnese

Responsabile: Partecipanti: Esperti:

- Dirigente Scolastico - sezioni e classi del Circolo - mediatori culturali, personale di associazioni

Progetto: 4. SPAZIO MAMME Scuola infanzia

Obiettivi didattici e formativi:

- favorire un opportuno inserimento nella scuola di alunni stranieri appena arrivati in Italia

- favorire e sostenere l’apprendimento della lingua italiana, con interventi specifici e programmati e l’utilizzo di materiali diversi

- favorire l’inserimento delle famiglie straniere nel tessuto sociale valdagnese

Responsabile: Partecipanti: Esperti:

- ins. Piacentini Edda - mamme dei bambini stranieri delle sezioni del

Circolo (plessi Belfiore e Don Minzoni) - mediatori culturali e personale dell’ULSS

Progetto: 5. EDUCAZIONE AL-LA SALUTE

(Come avere Denti da Campione)

Obiettivi didattici e formativi:

- fornire corrette informazioni sulla prevenzione oro dentale

- favorire una corretta igiene orale

Responsabile: Partecipanti: Esperti:

- ins. Soldà Carmen - classi del circolo e specificatamente le classi se-

conde della primaria - personale ULSS

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Progetto: 6. LO PSICOLOGO A SCUOLA PRATICA PSICO-MOTORIA

Obiettivi didattici e formativi:

- creare un percorso privilegiato per l’accesso pre-coce dei genitori alla consultazione psicologica e alle opportunità di formazione alla “genitorialità”

- favorire lo sviluppo della funzione simbolica at-traverso il piacere di agire, giocare e creare

- favorire lo sviluppo dei processi di rassicurazione tramite il piacere di tutte le attività ludiche

- favorire lo sviluppo dei processi di decentrazione permettendo l’apertura al piacere di pensare e al pensiero operatorio

- favorire la riduzione dell’handicap

Responsabile: Partecipanti: Esperti:

- ins. Soldà Carmen - alunni, genitori, insegnanti - personale ULSS

Progetto: 7. EDUCAZIONE AL-LA SESSUALITÀ (promosso dal Comitato Genitori)

Obiettivi didattici e formativi:

- aiutare genitori e alunni alla comprensione degli a-spetti psicologici e delle problematiche relative alla sessualità. - aiutare il bambino ad elaborare una prima idea di ses-sualità collegata al mondo degli affetti e delle relazioni -aiutare gli alunni ad essere consapevoli delle proprie emozioni , saperle esplicitare e condividerle nel rispet-to reciproco

Responsabile: Partecipanti: Esperto:

- Ins. Sassaro Daniela genitori e alunni delle classi quinte

- Psicologa Dott.ssa Armida dalla Vecchia Progetto: 8. GIÙ IL MURO

Obiettivi didattici e formativi:

- realizzare un’idea di scuola idonea alla valorizza-zione delle differenze e al superameno dei pregiu-dizi

- trasformare le differenze in fattori di confronto produttivo e di interazione creativa

- favorire l’ascolto, lo scambio, la comunicazione e la cooperazione tra docenti

- promuovere la riflessione e la sensibilizzazione sul tema della disabilità

Responsabile: Partecipanti: Esperti:

- gruppo H di Circolo - classi del Circolo, genitori, operatori ULSS, inse-

gnanti -

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Progetto: 9. LABORATORIO PSICOPEDAGOGI-CO

Obiettivi didattici e formativi:

- attivare uno sportello per affrontare problematiche emergenti durante l’anno scolastico

Responsabile: Partecipanti: Esperto

- Dirigente Scolastico - alunni, genitori, insegnanti - Dott.ssa Eberle Rosanna e Dott.ssa Pretto Paola

(Psicologa del Circolo) Progetto: 10. LO SPORT A SCUOLA (Più sport a scuola)

Obiettivi didattici e formativi:

- sviluppare il valore motorio, socializzante e com-portamentale dello sport

- avvicinare gli alunni, anche se svantaggiati, allo sport

- promuovere il valore educativo della pratica sporti-va

- aumentare la fiducia in se stessi nell’ambiente ac-quatico

- favorire la dimestichezza con l’acqua acquisendo padronanza e coordinazione dei movimenti

- favorire l’autonomia Responsabile:

Partecipanti: Esperti:

- ins. Zarantonello Christian - cl. 1^, 2^,3^, 4^, 5^ della scuola primaria e sezioni

scuola dell’infanzia - Verzi Michele, tecnici e federati delle società spor-

tive

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Progetto: 11.SICURI IN CIT-TA’ EDUCAZIONE STRADALE, (Pedibus, Pensa si-curo)

Obiettivi didattici e formativi:

- sensibilizzare gli alunni al rispetto responsabile di norme che tutelano la sicurezza di tutti sulle stra-de

- sensibilizzare gli alunni alla conoscenza delle norme di comportamento da rispettare come pas-seggeri sui mezzi pubblici di trasporto

- “Gioco sicuro” Educare all’utilizzo appropriato dei giocattoli e delle aree giochi

- “Casa sicura” miglioramento della sicurezza negli ambienti domestici

- “Strada sicura” comprendere le regole stradali ed assumere comportamenti corretti

- - movimento: il PediBus permette di fare regolare esercizio fisico; - sicurezza: i bambini del PediBus fanno parte di un gruppo grande e visibile sorvegliato da adulti; - educazione stradale: il PediBus consente ai bambini di imparare ad orientarsi nel loro quartie-re; - socializzazione: il PediBus dà la possibilità ai bambini di parlare e farsi nuovi amici; - aria: il PediBus contribuisce a ridurre il traffico e migliorare la qualità dell’aria; - autonomia: il PediBus aiuta i bimbi a diventare più indipendenti; - coinvolgimento di bambini, genitori, insegnanti, tecnici comunali, associazioni di volontariato, cir-coscrizioni e abitanti del quartiere; - risparmio: il PediBus permette di consumare meno energia e combustibili fossili.

Responsabile: Partecipanti: Esperti:

- ins. Sassaro Daniela - classi 1^, 3^ e 5^ della scuola primaria - agenti di Polizia Municipale

Progetto: 12. A SCUOLA DI BYTE

Obiettivi didattici e formativi:

- dotare i laboratori informatici di Circolo dell’hardware e del software necessari.

- sostenere il lavoro degli insegnanti con una perso-na in grado di gestire i laboratori informatici del Circolo

Responsabile: Partecipanti: Esperto:

- ins. Bicego Giovanna - plessi del Circolo - Penzo Giorgio

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Progetto: 13. Aggiornamento e for-mazione del personale

Obiettivi didattici e formativi:

- promuovere l’aggiornamento e la formazione di tutto il personale della scuola (docenti, personale di segreteria e personale ausiliario)

Responsabile: Partecipanti: Esperti:

- Dirigente Scolastico - Personale della Direzione Didattica - (vedere prospetto Corsi di aggiornamento e for-

mazione) Progetto: 14. SICUREZZA

Obiettivi didattici e formativi:

- Promuovere una “cultura” della sicurezza negli ambienti della scuola

- Favorire buone pratiche in tutti i plessi della dire-zione didattica

Responsabile: Partecipanti: Esperti:

- Dirigente Scolastico - Alunni, personale ATA e docenti - Ing. Palombarini Giuseppe

Progetto: 15. TEATRO Io come te

Obiettivi didattici e formativi:

- Potenziare nell’alunno la crescita personale e la coscienza di sé

- Sviluppare la capacità di relazione con l’altro - Risoluzione pacifica dei conflitti

Responsabile: Partecipanti: Esperto:

- ins. Bernardi Laura - le classi terze, quarte, quinte -

Progetto: 16. IL LINGUAGGIO DEL CIBO

Obiettivi didattici e formativi:

- conoscere e prendere confidenza con il cibo nei suoi significati nutrizionali, psicologici, etici, ga-stronomici, sociali, tradizionali e salutari

- sperimentare le associazioni emotive e cognitive che permettono di avere con il cibo un giusto e-quilibrio e distanza

Responsabile: Partecipanti: Esperto

- Ins. Sassaro Daniela - sezioni e classi del Circolo - Personale ULSS

Progetto: 17. INSEGNARE L’AMBIENTE

Obiettivi didattici e formativi:

- far crescere nei bambini la conoscenza del territo-rio in cui vivono e il rispetto per l’ambiente

- monitorare il curricolo di educazione ambientale messo a punto lo scorso anno per verificarne l’efficacia educativa

Responsabile: Partecipanti: Esperti:

- ins. Franceschi Paola - sezioni e classi del Circolo - Guide della Comunità Montana

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Progetto: 18. Acqua Oro Blu

Obiettivi didattici e formativi:

- Sviluppare la conoscenza critica nei più piccoli , fecendoli ragionare che l’acqua non deve essere sprecata

- Porre attenzione sul problema della carenza idrica - Far conoscere il percorso di depurazione

dell’acqua Responsabile:

Partecipanti: Esperti:

- ins. di classe - sezioni e classi quarte e quinte del Circolo - AVS

Progetto: 19. Terra e Acqua

Obiettivi didattici e formativi:

- Stimolare la curiosità - Cogliere le differenze del mondo vegetale - Conoscere il ciclo dell’acqua

Responsabile: Partecipanti: Esperti:

- ins. di classe - sezioni del Plesso Don Minzoni -

Progetto: 20. Acqua

Obiettivi didattici e formativi: Responsabile

- Conoscere l’importanza dell’acqua e le funzioni per la vita dell’uomo

- Collaborare con gli altri ad un progetto comune - Individuare le trasformazioni dell’acqua a seguito

di variazioni di temperatura - Sviluppare la capacità di porre in relazione, di

formulare previsioni e di fare le prime ipotesi Ins. Ceramella Flavia, Savegnago Loretta

Partecipanti: Esperti

- La sezione - Guida della Comunità Montana

Calendario delle attività extracurricolari

• Castagnata • Natale • Sfilata di Carnevale • Uscite guidate nel territorio • Visite alla biblioteca • Festa di fine anno • Mostra di fine anno • Iniziative di incontro con il quartiere

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FORMAZIONE DOCENTI

Corsi di Aggiornamento di Circolo: Titolo: Si impara a parlare parlando e a leggere leggendo (Programmazione italiano classi prime e seconde) Personale interessato: - Docente Relatore: - Dott.ssa Eberle Rosanna Periodo: - Settembre 2009 – Aprile 2010 Titolo: Valutazione Alunni - Valutazione Sistema (Autovalutazione modello CAF) Personale interessato: - Docente Relatore: - Ins. Bomitali Paola Periodo: - Novembre 2009 – maggio 2010 Titolo: Sicurezza Personale interessato: - Docente Relatore: - Ing. Palombarini Giuseppe Periodo: - Novembre 2009 – maggio 2010 Titolo: Educazione motoria Personale interessato: - Docente Relatore: - Verzi Michele Referente: - Ins.te Zarantonello Christian Periodo: - novembre 2009 Titolo: Insegnanti mentori come figure di sistema (Università di Padova c/o facoltà scienze della comunicazione) Personale interessato: - Docente Referente: - Ins.te Bomitali Paola Periodo: - ottobre 2009 – marzo 2010 Titolo: Psicologia della scrittura Personale interessato: - Docente Relatore: - Dirigente scolastico Referente: - Dirigente scolastico Periodo: - aprile - maggio 2010 Titolo: Corso di matematica Personale interessato: - Docente Relatore: - Dirigente scolastico Referente: - Dirigente scolastico Periodo: - ottobre - dicembre 2009

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Titolo: Indicazioni per il curricolo: il curricolo per competenze Personale interessato: - Docente Relatore: - Dirigente scolastico Referente: - Dirigente scolastico Periodo: - ottobre 2009 – aprile 2010 Titolo: Corso di cittadinanza e Costituzione Personale interessato: - Docente Relatore: - Referente: - Dirigente scolastico Periodo: - aprile - maggio 2010

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LA SCUOLA ORGANIZZA......

I TEMPI E GLI SPAZI DELLA SCUOLA

La predisposizione degli orari, delle attività dei singoli moduli/classi/sezioni si fonda sul rispetto del bambino, dei suoi ritmi di apprendimento, del suo benessere psi-co-fisico.

Le scuole dell’Infanzia Belfiore e Don Minzoni offrono la frequenza scolastica dalle ore 7.45 alle ore 16.15.

La scuola dell’infanzia di Castelvecchio apre alle ore 7.45 e chiude alle 15.15. I genitori devono accompagnare e venire a riprendere i propri figli personalmen-

te, oppure usufruire del servizio di scuolabus. Qualora ne facciano esplicita richiesta, i genitori possono prendere in consegna i

figli anche prima o dopo il pranzo.

ORARI DI FREQUENZA SCUOLA PRIMARIA

Plesso tipo di

scuola Mattino rientri pomeridiani

Entrata Uscita Giorno Classi rientro Uscita

Borne Sett lunga

8.00 13.00 1C-2C-3C-4C-5C

Sett. corta con un rientro

8.00 13.00 tranne il mercole-

dì (12.00)

mercoledì 1B 2B 3B 4B 5B 13.00-13.20

16.00

T. Pie-no

8.15 12.00 Da lunedì a venerdì 1A-2A-3A-4A-5A 14.00 16.00

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Manzoni Sett. lun-ga

8.00 13.00 1C 2C 3C 4C 5C

Sett. cor-ta con un rientro

8.00 13.00 tranne il mercole-

di (12.00)

Mercoledì 2B 13.00-13.20

16.00

Sett. cor-ta con due rien-tri

8.00 13.00 tranne il mart. e il giov

(12.00).

Martedì e giovedi 3B 4D 5B 1340-14.00

16.00

T. Pieno 8.00 12.00 da lunedì a venerdì 1AB-2A-3A-4AB-5A 14.00 16.00

Piana T. Pieno 8.00 12.00 da lunedì a venerdì 1A-2A-3A-4A-5A 14.00 16.00

P. Nori Moduli 800 13.00 1B-2B-3B-4B-5B

T. Pieno 8.00 12.00 da lunedì a venerdì 1A-2A-3A-4A-5A 14.00 16.00

SERVIZI AGGIUNTIVI

I seguenti servizi sono stati organizzati d’intesa con l’Ente Locale: MENSA: (la scuola dell’Infanzia dì Castelvecchio è dotata di cucina interna). TRASPORTO: Mensa e trasporto sono a carico dei Genitori

ORARIO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Il dirigente scolastico svolge le proprie funzioni con un orario organizzato in modo flessibile a seconda delle necessità.

Riceve su appuntamento.

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SEGRETERIA

ORARI DI RICEVIMENTO PER IL PUBBLICO Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

11.30-13.00 11.30-13.00 11.30-13.00 11.30-13.00 11.30-13.00 11.30-13.00

15.45-16.45 15.45-16.45 15.45-16.45 15.45-16.45 15.45-16.45

ORARI DEI COLLABORATORI SCOLASTICI

Gli orari dei collaboratori scolastici variano a seconda del Plesso e delle esigen-ze di servizio.

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MODALITA’ DI ORGANIZZAZIONE

Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace l’intervento educativo:

• Attività collettiva di classe • attività a piccoli gruppi: lavoro di gruppo, ampliamento, recupero, rinforzo,

sostegno. • attività per gruppi formati da bambini di classi diverse (classi aperte) • interventi individualizzati N.B.: Per la specificità dell’organizzazione spazi - tempi si rinvia alla pro-

grammazione di plesso.

CALENDARIO SCOLASTICO

Viene consegnato a tutti i genitori all’inizio dell’anno scolastico ( v. allegato n°. 2)

UTILIZZO DOCENTI

La scuola dell’Infanzia sta rivedendo l’organizzazione della scuola valorizzando le competenze dei docenti; pur mantenendo fisse in ogni sezione due titolari di riferi-mento, vengono utilizzate figure insegnanti per competenza, affidando loro anche bambini di altre sezioni (principio di contitolarità e flessibilità).

SCUOLA PRIMARIA I docenti sono stati assegnati ai vari team in base alla designazione del Dirigente

Scolastico sulla base dei criteri espressi dal Consiglio di Circolo.

TEMPI CON I GENITORI

• ricevimento Genitori • Incontro con i bambini nuovi iscritti (Scuola dell’Infanzia) • Assemblee generali • Assemblee di classe/sezione • Assemblee con i rappresentanti • Incontri in occasione di feste

Sono possibili per esigenze qualsiasi dell’insegnante o del genitore colloqui in-dividuali in itinere e su appuntamento.

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LA SCUOLA VALUTA E SI AUTOVALUTA La valutazione nella scuola oggi è collegiale, cioè espressa e condivisa da tutti gli insegnanti di una determinata classe;

il bambino viene così considerato da diversi punti di vista che devono integrarsi e confrontarsi tra loro.

è formativa, cioè serve agli insegnanti, ai bambini e ai genitori per comprendere come il soggetto sta apprendendo, com’è il suo grado di autonomia e di socializzazio-ne. Il giudizio espresso mira non tanto ad etichettare un alunno, quanto ad offrire delle indicazioni ai docenti per adeguare l’intervento educativo alle esigenze emerse, ai genitori per comprendere come sta maturando il figlio nell’ambiente scolastico.

non è aritmetica, cioè la somma dei risultati delle verifiche, ma tiene conto della par-tecipazione, della capacità espositiva, dei processi messi in atto, delle competen-ze dimostrate nell’affrontare e risolvere una situazione problematica. L’insieme di queste osservazioni mette i docenti nelle condizioni di esprimere un giudizio di tipo formativo.

tiene conto delle differenti potenzialità di un alunno, nonché dei diversi punti di partenza.

deve essere trasparente e perciò offrire alle famiglie delle informazioni chiare su co-me i docenti sono arrivati ad esprimere i loro giudizi, che sono comunque prov-visori in quanto i bambini sono in continuo cambiamento.

Nelle classi/sezioni del Circolo si procede alla rilevazione:

• della situazione iniziale di ogni singolo alunno/bambino (storia familiare e sco-lastica)

• del livello conoscitivo di partenza di ogni alunno nelle singole discipline (scuola primaria) e campi di esperienza (scuola dell’Infanzia)

• si effettua a scadenze periodiche mediante il confronto tra il livello di partenza e quello raggiunto in modo di seguire adeguatamente, momento per momento, l’apprendimento, l’evoluzione del bambino/alunno

• si avvale del confronto tra insegnanti; dell’osservazione occasionale e sistemati-ca attraverso strumenti di verifica

• propone l’uso di vari tipi di prove per verificare gli apprendimenti: strutturate, semistrutturate, aperte

• permette di stendere le relazioni sull’andamento della classe/sezione. Gli insegnanti, dalla lettura dei risultati raggiunti dal bambino, valutano il proprio in-tervento aggiustandolo e rivedendolo, se necessario.

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Scheda di valutazione:

� é suddivisa in sezioni per singole discipline � la valutazione è quadrimestrale � per le classi prime, il Collegio dei Docenti ha scelto di non esprimere nel primo

quadrimestre un giudizio analitico sulle singole discipline, poichè ritenuto pre-maturo; verrà compilata la parte finale della scheda, dove verranno considerati l’atteggiamento del bambino a scuola, l’interesse, l’impegno, la disponibilità ad apprendere

nello spazio dedicato al “comportamento” verrà valutato il rispetto delle regole, in classe e negli spazi scolastici, da parte dei bambini utilizzando le seguenti voci: comportamento

� Responsabile � Disciplinato � Abbastanza disciplinato � Poco disciplinato � Corretto � Abbastanza corretto � Poco corretto � Controllato � Abbastanza controllato � Poco controllato � Vivace � Da migliorare

� Il Collegio Docenti ha deliberato inoltre di valutare “Cittadinanza e Costituzio-

ne” all’interno delle aree storico – geografica e storico - sociale. � Per quanto riguarda il giudizio globale quadrimestrale verranno valutate le se-

guenti voci: rispetto delle regole, rapporti con adulti e compagni, atteggiamento verso le difficoltà, partecipazione, ascolto e attenzione, impegno, autonomia, in-dicazioni per il futuro, comunicazione, preparazione.

Riparte e si rafforza il sistema di valutazione delle scuole italiane. Esso è stato riordi-nato con il decreto legislativo n. 286 del 19 novembre 2004, assumendo la denomina-zione di "Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI). I risultati della valutazione saranno messi a disposizione delle relative istituzioni scola-stiche, rispettando il grado di scuola e i criteri di rappresentatività del campione, anche per favorire i processi di autoanalisi e autovalutazione di istituto. Sono tre le parole chiave che caratterizzano la direttiva INVALSI 2007/08: conoscen-ze, contesto sociale e caratteristiche degli studenti. Una rilevazione dei dati di contesto e delle condizioni socio-culturali degli studenti è alla base per la lettura dei dati sugli apprendimenti.

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Le scuole hanno recepito questo segnale di cambiamento. Le classi sottoposte nel 2009/10 a test di italiano e matematica saranno la II e la V della scuola primaria. Lo sforzo da parte della Direzione Didattica di innalzare il livello di apprendimento degli studenti e di ridurre la dispersione scolastica è nella direzione tracciata dalla di-rettiva del Ministero della Pubblica Istruzione.

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO L’Istituto si propone di iniziare un percorso di indagine per conoscere il livello di ap-prendimento degli alunni ed aprirsi ad una nuova riflessione.

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CONTRATTO FORMATIVO

Al fine di facilitare la convivenza, la relazione, la collaborazione tra dirigente scolastico, insegnanti, alunni, genitori e collaboratori scolastici, la scuola esplicita in modo chiaro e trasparente diritti e doveri: l’operato di ognuno (contratto formativo). Il dirigente scolastico: • promuove, organizza, coordina, valorizza le risorse umane e professionali; • favorisce il clima di collaborazione a tutti i livelli; • garantisce il rispetto delle competenze dei singoli all’interno dell’organizzazione; • motiva a migliorare la qualità delle prestazioni Il docente: • esprime l’offerta formativa; • motiva l’intervento educativo-didattico; • esplicita le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; • informa il bambino/alunno sulle proposte educativo-didattiche; • cura la relazione; • si aggiorna L’alunno: • partecipa attivamente alle esposizioni scolastiche; • collabora, rispettando le regole della convivenza; • apprende e elabora le proposte culturali e formative: • acquisisce gradualmente un metodo di lavoro autonomo e uno stile personale Il genitore • conosce l’offerta formativa; • esprime proposte; • collabora nelle attività progettate dagli insegnanti; • valorizza il tempo dedicato dai figli a casa per i compiti. Il collaboratore scolastico • si prende cura della pulizia degli ambienti scolastici; • assiste; • vigila; • collabora nell’intervento educativo; • aiuta i bambini/alunni portatori di handicap; • cura l'igiene personale dei bambini della scuola dell'infanzia.

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NOTE FINALI

Il piano è stato redatto dalla Commissione P.O.F.

Per la documentazione ha collaborato il personale di Segreteria.

Il documento:

• può essere modificato, integrato per esigenze sopravvenute;

• è depositato all’albo della Direzione Didattica e di ogni plesso;

• è fruibile dai Genitori interessati;

• una versione ridotta dello stesso sarà diffusa a tutte le famiglie degli alun-

ni, al personale scolastico, enti e istituzioni del Territorio;

• viene predisposta una sezione mobile nella quale verranno inserite modifi-

che ed integrazioni che si rendessero necessarie in corso d’anno;

• sarà in consultazione nel sito della Scuola:

www.direzionedidatticavaldagno.it

Si allegano il Regolamento di Circolo, la Carta dei Servizi, il Regolamento per le visite

d’istruzione (Allegati n. 3, n. 4, n. 5)

Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA è stato deliberato dal Collegio dei

Docenti in SEDE CONGIUNTA in data 4 novembre 2009.

Approvato dal Consiglio di Circolo in data 11 novembre 2009

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Allegato n. 1: dati sugli alunni immigrati stranieri

SCUOLA DELL’INFANZIA

Totale alunni 218

N° alunni stranieri 79

Percentuale 36,24%

Provenienza N^ alunni Nati in Italia

1. Albania 4 4

2. Algeria 3 3

3. Bangladesh 4 3

4.Burkina Faso 1 1

5. Cina 1 1

6.Costa D’Avorio 1 1

7. Ghana 12 11

8. India 21 17

9. Marocco 12 10

10.Moldavia 1 1

11. Niger 1 1

12.Nigeria 5 4

13. Romania 1 1

14. Senegal 1 1

15. Serbia 9 8

16. Tunisia 1 1

17. Ucraina 1

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SCUOLA PRIMARIA

Totale alunni 963

N° alunni stranieri 197

Percentuale 20,46%

Provenienza N^ alunni Nati in Italia

1. Albania 18 14

2. Argentina 1 0

3. Bangladesh 10 4

4.Bosnia 2 2

5. Brasile 2 0

6.Burkina Faso 1 1

7. Cina 2 2

8. Costa d’Avorio 3 3

9. Croazia 4 4

10.Ghana 35 32

11. India 53 22

12.Liberia 1 1

13. Marocco 15 13

14. Moldavia 4 0

15. Niger 2 1

16. Nigeria 4 3

17. Polonia 1 0

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18. Romania 3 2

19.Senegal 4 4

20. Serbia 26 17

21. Slovacchia 1 0

22. Spagna 1 0

23. Srilanka 1 1

24. Tunisia 3 2

Sintesi di Circolo

Totale alunni 1.181

n. alunni stranieri 276

Percentuale 23,37%

Provenienza N^ alunni Nati in Italia

1. Albania 22 18

2. Algeria 3 3

3. Argentina 1 0

4.Bangladesh 14 7

5. Bosnia 2 2

6.Brasile 2 0

7Burkina Faso 2 2

8. Cina 3 3

9. Costa d’Avorio 4 4

10.Croazia 4 4

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11. Ghana 47 43

12.India 79 39

13. Liberia 1 1

14. Marocco 27 23

15.Moldavia 5 1

16. Niger 3 2

17. Nigeria 9 7

18. Polonia 1 0

19.Romania 4 3

20. Senegal 5 5

21. Serbia 35 25

22. Slovacchia 1 0

23. Spagna 1 0

24. Srilanka 1 1

25. Tunisia

4 3

26. Ucraina

1 0

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Allegato n°. 2: calendario scolastico

Giorno Data Attività Scolastiche – interru-zioni – festività

Osservazioni

Lunedì 14 settembre Inizio lezioni Martedì 13 ottobre Elezioni del Consiglio di Interse-

zione (scuola infanzia) Seguiranno indicazioni

Mercoledì 14 ottobre Elezioni del Consiglio di Inter-classe (scuola primaria)

Seguiranno indicazioni

Sabato (inizio) Fino a

31 ottobre Festività Festa di tutti i santi

lunedì (fine) 02 novembre Sospensione delle lezioni Delibera della regione veneto lunedì 23 Novembre Sospensione delle lezioni Festa Santo Patrono Lunedi (inizio) fi-no a Martedi (fine)

07 08

Dicembre Sospensione delle lezioni Festività

Delibera della regione veneto Immacolata Concezione

giovedì (inizio) fi-no a martedi (fine)

24 06

Dicembre Gennaio

Vacanze Natalizie

Delibera Regione Veneto

Lunedì (inizio) fi-no a Mercoledì (fine)

15 17

Febbraio

Ponte di Carnevale

Delibera Regione Veneto

Giovedì (inizio) fino al Martedì (fine)

01 06

Aprile

Vacanze pasquali

Delibera Regione Veneto

Sabato 01 maggio Festività Festa del lavoro Mercoledì 02 Giugno Festività Festa della Repubblica Mercoleì 09 giugno Conclusione anno scolastico

scuola primaria

Martedi 30 giugno Termine attività – scuola dell’Infanzia

Delibera Consiglio di Circolo

Giorni di lezione modulo lungo corto T.P. Infanzia

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