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ISTITUTO COMPRENSIVO “L. SETTINO” PLESSO: SCUOLA MEDIA ED ELEMENTARE STATALE (CASTIGLIONE COSENTINO) Via A. Lanza 87040 Castiglione Cosentino (CS) PIANO DI EMERGENZA a. s. 2017/2018

PIANO DI EMERGENZA - icsettino.edu.it · agibilità degli spazi ed alterano comportamenti e rapporti interpersonali. ... Scolastico la COMMISSIONE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO

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ISTITUTO COMPRENSIVO “L. SETTINO” PLESSO: SCUOLA MEDIA ED ELEMENTARE STATALE (CASTIGLIONE COSENTINO) Via A. Lanza 87040 Castiglione Cosentino (CS)

PIANO DI EMERGENZA a. s. 2017/2018

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INTRODUZIONE

In tutti gli edifici con alta concentrazione di persone si possono verificare situazioni di emergenza che modificano le condizioni di agibilità degli spazi ed alterano comportamenti e rapporti interpersonali. Ciò causa una reazione che, specialmente in ambito collettivo, può risultare pericolosa poiché, coinvolgendo un gran numero di persone, non consente il controllo della situazione creatasi e rende difficili eventuali operazioni di soccorso. Per prevenire tale situazione il D.M. 26/08/1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica” all’art.12.0 prevede che per ogni edificio scolastico deve essere predisposto un Piano di Emergenza e devono essere effettuate prove di evacuazione almeno due volte nel corso dell’anno scolastico. Il Piano di Emergenza è uno strumento operativo, specifico per ogni scuola, attraverso il quale vengono individuati i comportamenti da tenere e le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti dell’edificio scolastico. Il Piano di Emergenza è soggetto ad aggiornamento annuale in rapporto alla variazione delle presenze effettive ed alla loro distribuzione e deve essere aggiornato ogni qualvolta si modifichino in modo significativo le condizioni di esercizio sulle quali è stato impostato. Gli eventi che possono richiedere l’evacuazione parziale o totale di un edificio sono generalmente i seguenti:

Incendi che si sviluppano all’interno dell’edificio scolastico

(magazzini, laboratori, centrali termiche, biblioteche, archivi) Incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola e che

potrebbero coinvolgere l’edificio scolastico Terremoto Crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui Avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi Inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata la

necessità di uscire dall’edificio piuttosto che rimanere all’interno Fenomeni idrogeologici (frane o alluvioni).

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Per la stesura del piano viene istituita e presieduta dal Dirigente Scolastico la COMMISSIONE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA E PER L’ORGANIZZAZIONE DELLE PROVE DI EVACUAZIONE formata, oltre che dal Dirigente Scolastico, dai rappresentanti dei docenti e del personale non docente.

COMMISSIONE Dirigente Scolastico: Dott.ssa RIZZO Rosanna Docente (RLS): Prof.ssa BUCCIERI Filippina ASPP: Prof. SICILIANO Valentino RSPP: Prof. ing. TURANO Gerardo Non docente: Sig.ra SPAGNUOLO Giuliana

INIZIATIVE ATTIVATE Lezioni classi prime : ___________ Incontri altre classi : ___________ Incontro apri fila, serra fila e aiuto disabili : ___________ Incontro collegio docenti : ___________ Informazione consigli di classe : __________ Incontro personale non docente : ___________ Sistemazione cartografia : ___________ Prove di evacuazione : ___________ ____________

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La commissione ha il compito di svolgere opera di informazione su: Problematiche relative alle situazioni di emergenza Comportamenti da tenere in caso di pericolo e di conseguente

diffusione dell’ordine di evacuazione Caratteristiche e dislocazione delle vie di esodo e delle uscite di

sicurezza Distribuzione dei mezzi antincendio

La commissione attiva le seguenti iniziative: Lezioni dirette nelle classi prime Interventi informativi nelle altre classi Incontri con gli studenti apri fila, serra fila e aiuto disabili Informazione al collegio docenti, ai consigli di classe ed al

personale non docente Realizzazione e sistemazione della cartografia con indicazione

delle vie di esodo Organizzazione e valutazione delle prove di evacuazione Il presente Piano d’Emergenza è redatto con lo scopo di informare tutto il personale docente e non docente, nonché gli studenti, sul comportamento da tenere nel caso di un allontanamento rapido dall’edificio scolastico. Attraverso questo documento sono perseguiti i seguenti obiettivi: Indicare le procedure da seguire per evitare l’insorgere di

un’emergenza; Affrontare l’emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli

effetti e riportare la situazione in condizione di normale esercizio; Prevenire situazioni di confusione e di panico; Pianificare le azioni necessarie a proteggere le persone sia

all’esterno che all’esterno dell’edificio; Assicurare, se necessario, un’evacuazione facile, rapida e sicura. Sono parte integrante del presente Piano di Emergenza tutta la documentazione cartografica di cui dispone l’edificio e le schede comportamentali allegate. Nella documentazione cartografica, secondo quanto previsto dalla vigente normativa in materia, sono riportate:

- Ubicazione delle uscite d’emergenza e\o luoghi sicuri; - Individuazione dei percorsi di fuga;

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- Ubicazione dei presidi antincendio (estintori, idranti, ecc.); - Individuazione dei punti di raccolta esterni; - Individuazione della cartellonistica di sicurezza; - Individuazione di tutti i locali del piano evidenziando i più

pericolosi; - Individuazione dell’interruttore elettrico di piano; - Individuazione delle chiusure rapide del gas metano.

Nelle schede comportamentali allegate sono riportati i comportamenti che ogni figura deve tenere al fine di un ordinato allontanamento dall’edificio scolastico in caso di pericolo. Il Piano di Emergenza è formato dalle seguenti schede ed elaborati grafici: SCHEDA 1

“CARATTERISTICHE GENERALI” Contiene i dati tecnici dell’edificio scolastico. SCHEDA 2

“POPOLAZIONE ESISTENTE” Contiene i dati relativi alla popolazione presente all’interno dell’edificio scolastico, totali e suddivisi per piani/padiglioni. SCHEDA 3

“ASSEGNAZIONE INCARICHI” Contiene i nomi del personale addetto al controllo delle

operazioni di evacuazione ed al controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita, al controllo periodico dei mezzi antincendio e all’interruzione delle erogazioni.

SCHEDA 4

“CHIAMATA DI SOCCORSO” Contiene i nomi di coloro che sono incaricati di effettuare

le chiamate di soccorso; sono riportati i numeri telefonici delle strutture da attivare ed uno schema per fornire le informazioni.

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SCHEDA 5 “VIE DI ESODO ED USCITE DI SICUREZZA”

Contiene l’elenco delle vie di esodo e delle uscite di sicurezza con indicazione delle persone e dei locali che ne usufruiscono.

SCHEDA 6

“ISTRUZIONI E NORME DI COMPORTAMENTO” Contiene le istruzioni e le norme di comportamento da

rispettare in caso di emergenza. SCHEDA 7

“MODALITA’ OPERATIVE” Contiene le procedure da seguire in caso di emergenza da

parte delle persone presenti all’interno dell’edificio scolastico.

SCHEDA 8

“MODULO DI EVACUAZIONE” Contiene il modulo di evacuazione da tenere all’interno del

registro di classe. SCHEDA 9

“ELABORATI GRAFICI” Contiene le planimetrie dell’edificio scolastico con

indicazione dei vari ambienti scolastici, delle scale e delle uscite di sicurezza, dei percorsi di esodo, delle attrezzature antincendio.

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SCHEDA 1: CARATTERISTICHE GENERALI

Numero di presenze contemporanee: 140 (centoquaranta) Strutture portanti: cemento armato Superfici: - Piano terra mq. 95 - Palestra mq. 288 - Auditorium mq. 165 - Piano primo mq. 589 - Piano secondo mq. 658 _____________ TOTALE mq. 1795 Numero massimo dei piani fuori terra: n° 2 Altezze massime: - Edificio scolastico: ml. 15 Impianto protezione scariche atmosferiche: SI’ (*) Mezzi di estinzione degli incendi: - Attacchi motopompe: SI’ - Rete di idranti: SI’ (*) - Estintori: SI’ Alimentazione centrale termica: metano (*) (*) Mancano dichiarazione di conformità e collaudo dell’impianto.

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SCHEDA 2: POPOLAZIONE ESISTENTE

TOTALE: n° 140 (centoquaranta) Dirigente scolastico n° 1 (uno) Personale docente n° 19 (diciannove) Personale non docente n° 4 (quattro) Studenti n° 116 (centosedici) PRESENZE AI PIANI Piano terra Personale docente n° 0 (zero) Personale non docente n° 0 (zero) Studenti n° 0 (zero) TOTALE PIANO TERRA n° 0 (zero) Piano primo Personale docente n° 11 (undici) Personale non docente n° 2 (due) Studenti n° 68 (settantotto) TOTALE PIANO PRIMO n° 81 (ottantuno) Piano secondo Personale docente n° 9 (nove) Personale non docente n° 2 (due) Studenti n° 48 (quarantotto) TOTALE PIANO SECONDO n° 59 (cinquantanove)

TOTALE PIANI n° 140 (centoquaranta)

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MASSIMO AFFOLLAMENTO AI PIANI Piano terra Personale docente n° 0 (zero) Personale non docente n° 2 (due) Studenti n° 0 (zero) Altre persone (*) n° 0 (zero)

MASSIMO PIANO TERRA n° 2 (due) Palestra Personale docente n° 4 (quattro) Personale non docente n° 1 (uno) Studenti n° 35 (trentacinque) Altre persone (*) n° 0 (zero)

MASSIMO PALESTRA n° 40 (quaranta) Auditorium Personale docente n° 10 (dieci) Personale non docente n° 2 (due) Studenti n° 68 (sessantotto) Altre persone (*) n° 0 (zero)

MASSIMO AUDITORIUM n° 80 (ottanta) Piano primo Personale docente n° 13 (tredici) Personale non docente n° 2 (due) Studenti n° 86 (ottantasei) Altre persone (*) n° 10 (dieci)

MASSIMO PIANO PRIMO n° 111 (centoundici)

Piano secondo Personale docente n° 14 (quattordici) Personale non docente n° 2 (due) Studenti n° 67 (settantotto) Altre persone (*) n° 9 (nove)

MASSIMO PIANO SECONDO n° 92 (novantadue) (*) numero massimo di altre persone (altri docenti, genitori, lavoratori esterni) che possono essere contemporaneamente presenti nel piano.

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SCHEDA 3: ASSEGNAZIONE INCARICHI

INCARICO NOMINATIVO (*) NOTE

1. Emanazione ordine di

evacuazione

ASPP: SICILIANO Valentino

CAVALIERE Ada - MONARDO Anna Chiara

LAVIA Rossella – TARASI Ernestina

Secondo questa

successione in

assenza di quelli che

precedono

2. Diffusione ordine di

evacuazione

SPAGNUOLO Giuliana

CESARIO Antonio

VENTURA Stefania

Ciascun addetto

espleta il proprio

incarico

relativamente al

piano e alla propria

area di servizio e

supplisce in assenza

di quelli che lo

precedono secondo

la successione

indicata di lato

3. Controllo operazioni di

evacuazione:

- primo piano, auditorium

e palestra

- secondo piano

SPAGNUOLO Giuliana - VENTURA Stefania

CESARIO Antonio

CESARIO Antonio - SPAGNUOLO Giuliana

VENTURA Stefania

4. Chiamate di soccorso

SPAGNUOLO Giuliana

MARSICO Eleonora

CAVALIERE Ada

CARRICATO Vittoria

5. Interruzione

erogazione:

- gasolio

- energia elettrica

- acqua

VENTURA Stefania - CESARIO Antonio

CESARIO Antonio - VENTURA Stefania

SPAGNUOLO Giuliana - VENTURA Stefania

6. Attivazione e controllo

periodico di estintori e/o

idranti:

- primo piano, auditorium

e palestra

- secondo piano

CARRICATO Vittoria - TARASI Ernestina -

COZZOLINO Ermelinda

CAVALIERE Ada - SERGIO Franca

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7. Luci di emergenza e interruttori differenziali

- primo piano, auditorium

e palestra

- piano secondo

TARASI Ernestina - CARRICATO Vittoria -

COZZOLINO Ermelinda

CAVALIERE Ada - SERGIO Franca

Ciascun addetto

espleta il proprio

incarico

relativamente al

piano e alla propria

area di servizio e

supplisce in assenza

di quelli che lo

precedono secondo

la successione

indicata di lato

8. Controllo quotidiano

della praticabilità delle vie

di uscita

SPAGNUOLO Giuliana

VENTURA Stefania

CESARIO Antonio

9. Controllo apertura

porte e cancelli sulla

pubblica via ed

interruzione del traffico

SPAGNUOLO Giuliana

VENTURA Stefania

CESARIO Antonio

10. Responsabili Primo Soccorso (RPS)

- primo piano, auditorium

e palestra

- secondo piano

SPAGNUOLO Giuliana - VENTURA Stefania -

TARASI Ernestina - MARSICO Eleonora -

GUARASCIO R.A. Rita

CAVALIERE Ada - LO DUCA Angelamaria -

SERGIO Franca - SPAGNUOLO Giuliana

11. Responsabili Prevenzione Incendi (RMPPI)

- primo piano, auditorium

e palestra

- secondo piano

TARASI Ernestina - CARRICATO Vittoria -

COZZOLINO Ermelinda

CAVALIERE Ada - SERGIO Franca

12. Responsabile aree di raccolta

- area antistante cancello

- campetto

SICILIANO Valentino – LAVIA Rossella

CAVALIERE Ada - MONARDO Anna Chiara

Il secondo in

assenza del primo

13. Responsabile servizio prevenzione e protezione (RSPP)

Addetto servizio prevenzione e protezione (ASPP)

TURANO Gerardo

SICILIANO Valentino

(*) Per ogni incarico va designato un titolare ed almeno un sostituto.

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SCHEDA 4: CHIAMATA DI SOCCORSO

Responsabile: SPAGNUOLO Giuliana

MARSICO Eleonora

CAVALIERE Ada

CARRICATO Vittoria

Strutture da attivare in caso di emergenza

Pronto soccorso 118

Vigili del fuoco 115

Comune

Sindaco

0984 442007

0984 442775

0984 442915

Guardia medica 0984 442677

Farmacia Morrone 0984 442187

Polizia 113

Carabinieri 112

Carabinieri S.Pietro in G. 0984 471006

ENEL pronto intervento 800 900 806

Protezione civile 800 222 211

Centro antiveleni Reggio C. 0965/811624

Direzione didattica 0984 471008

Dirigente scolastico 0984 471536

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Schema di chiamata

Sono ___________________________________________________ (nome e qualifica)

telefono dalla Scuola _________________________________________ del comune di __________________________________________ ubicata in Via ___________________________________________ (via e N° civico)

nella scuola si è verificato ________________________________ (descrizione sintetica della situazione)

i locali interessati sono ___________________________________ (indicare il numero dei locali)

le persone coinvolte sono in numero di ____________________

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SCHEDA 5: VIE DI ESODO ED USCITE DI SICUREZZA

Uscita di sicurezza n° 1 (Auditorium)

Piano terra n° 80 ( LOCALI 34, 35, 36 )

TOTALE n° 80

Uscita di sicurezza n° 2 (Palestra)

Piano terra n° 40 ( LOCALE 33)

TOTALE n° 40

Scala A ed uscita di sicurezza n° 3 (Scala Laterale) Piano secondo n° 28 ( LOCALI 11, 13, 14, 15, 16, 17 )

Piano primo n° 0 ( NESSUNO )

Piano terra n° 2 ( LOCALI 37, 38, 39 )

TOTALE n° 30

Scala B ed Uscita di sicurezza n° 4 (Scala centrale) Piano secondo n° 64 ( LOCALI 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 12 )

Piano primo n° 48 ( LOCALI 27, 28, 29, 30, 31, 32 )

TOTALE n° 112

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Uscita di sicurezza n° 5 (Ingresso) Piano secondo n° 0 ( NESSUNO )

Piano primo n° 63 ( LOCALI 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26 )

TOTALE n° 63

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SCHEDA 6: ISTRUZIONI E NORME DI COMPORTAMENTO Il panico In tutti gli edifici con alta concentrazione di persone si possono avere situazioni di emergenza che modificano le condizioni di agibilità degli spazi ed alterano comportamenti e rapporti interpersonali degli utenti. Ciò causa una reazione che, specialmente in ambito collettivo, può risultare pericolosa poiché non consente il controllo della situazione creatasi, coinvolgendo un gran numero di persone e rendendo difficili eventuali operazioni di soccorso. Questi comportamenti sono da tutti conosciuti con il termine “panico”, che identifica il comportamento di persone quando vengono a trovarsi in condizioni di pericolo imminente. Il panico si manifesta con diversi tipi di reazioni emotive: timore e paura, oppressione, ansia fino ad emozioni convulse e manifestazioni isteriche, nonché particolari reazioni dell'organismo quali accelerazioni del battito cardiaco, tremore alle gambe, difficoltà di respirazione, aumento o caduta della pressione arteriosa, giramenti di testa e vertigini. Tutte queste condizioni possono portare le persone a reagire in modo non controllato e razionale. In una situazione di pericolo, sia essa presunta o reale, e in presenza di molte persone, il panico può manifestarsi principalmente in due modi: il coinvolgimento delle persone nell'ansia generale, con

invocazioni di aiuto, grida, atti di disperazione; l'istinto all'autodifesa con tentativi di fuga che comportano

l'esclusione degli altri, anche in forme violente, con spinte, corse, affermazione dei posti conquistati verso la salvezza.

Allo stesso tempo, possono essere compromesse alcune funzioni comportamentali quali l'attenzione, il controllo dei movimenti, la facoltà di ragionamento. Tutte queste reazioni costituiscono elementi di grave turbativa e pericolo.

Il comportamento per superarlo I comportamenti di cui abbiamo parlato possono essere modificati e ricondotti alla normalità se il sistema in cui si evolvono è preparato e organizzato per far fronte ai pericoli che lo insidiano. Il piano d’evacuazione, con il percorso conoscitivo necessario per la sua realizzazione, può dare un contributo fondamentale in questa direzione consentendo di:

essere preparati a situazioni di pericolo;

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stimolare la fiducia in se stessi; indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti

razionali e corretti; controllare la propria emozionalità e saper reagire all'eccitazione

collettiva. In altre parole, tende a ridurre i rischi indotti da una condizione di emergenza e facilita le operazioni di allontanamento da luoghi pericolosi.

Possibili rischi La possibilità che si verifichi una situazione di pericolo che renda necessaria l'evacuazione dell'intera popolazione scolastica, o di una parte di essa, dall'edificio scolastico e dagli spazi limitrofi può manifestarsi per le cause più disparate. La tipologia degli incidenti ipotizzabili è, infatti, piuttosto varia e dipende non solo dalla presenza di zone a rischio all'interno della scuola, ma anche dalla sua collocazione nel territorio e dal verificarsi di eventi dolosi o calamità naturali. Gli eventi che potrebbero richiedere l'evacuazione parziale o totale di un edificio, sono generalmente i seguenti: incendi che si sviluppano all'interno dell'edificio scolastico (ad

esempio nei magazzini, nei laboratori, nelle centrali termiche, nelle biblioteche o in locali in cui sia presente un potenziale rischio d'incendio);

incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola (ad esempio in fabbriche, boschi, pinete, ecc.) e che potrebbero coinvolgere l'edificio scolastico;

terremoto; crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici

contigui; avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi; inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata da parte

delle autorità competenti la necessità di uscire dall'edificio piuttosto che rimanere all'interno;

ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal SPP.

L’ambiente scolastico La conoscenza dell'ambiente scolastico è il presupposto fondamentale per costruire il piano di evacuazione. La prima operazione da compiere quindi è quella di individuare le caratteristiche spaziali e distributive dell'edificio (ad esempio il numero di piani ed aule per piano), utilizzando le piante e le planimetrie a disposizione,

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integrandole ove ci fossero delle carenze ed aggiornando gli eventuali cambiamenti (modifiche nelle destinazioni d'uso, spostamento di muri, chiusura di porte, ecc.). Nelle piante dei diversi piani dovranno essere opportunamente indicati tutti i luoghi in cui si possono verificare le situazioni di pericolo ipotizzate nel paragrafo precedente (laboratori, palestre, biblioteche, magazzini, centrali termiche, ecc.), le strutture e gli impianti di sicurezza (scale ed uscite di sicurezza, estintori, idranti, ecc.) nonché i luoghi sicuri in cui possono trovare rifugio gli occupanti della scuola (cortili interni o esterni, ecc.). Per consentire una precisa lettura degli elaborati grafici, questi dovranno essere accompagnati da una sintetica relazione descrittiva. Occorre inoltre possedere un quadro preciso della popolazione presente nell'edificio, considerando per ogni piano il numero di docenti, allievi e personale non docente, per i quali sarà individuata la fascia oraria di massima presenza. Le informazioni raccolte e le analisi effettuate costituiscono la parte introduttiva del piano.

Predisposizione incarichi Per non essere colti impreparati al verificarsi di una situazione di emergenza, ed evitare dannose improvvisazioni, è necessario porre in atto le seguenti predisposizioni che garantiscono i necessari automatismi nelle operazioni da compiere, nonché un corretto e sicuro funzionamento di tutti i dispositivi atti a prevenire un sinistro o a garantirne un'evoluzione in sicurezza. Per l’assegnazione degli incarichi al personale docente e non, si rimanda alla Scheda 3. Per quanto concerne gli alunni, in ogni classe, sono stati individuati alcuni ragazzi a cui attribuire le seguenti mansioni: 2 ragazzi apri-fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta; 2 ragazzi serra-fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell'aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro; gli stessi faranno da tramite con l'insegnante e la direzione delle operazioni per la trasmissione del modulo di evacuazione; 2 ragazzi con il compito di aiutare i disabili ad abbandonare l'aula ed a raggiungere il punto di raccolta. Tali incarichi vanno sempre assegnati ed eseguiti sotto la diretta sorveglianza dell'insegnante.

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ASSEGNAZIONE INCARICHI ALUNNI

SCUOLA PRIMARIA

I A

Alunni

apri-fila

MAGNELLI Jessica

Aiuto disabili: Docenti di sostegno e curriculare

PUGLIESE Elisa

Alunni

serra-fila

MAGNELLI Marcello

MAGNELLI Karola

II A

Alunni

apri-fila

PANZA Cristina

Aiuto disabili: PANZA Cristina

MUNNO Giuseppe

Alunni

serra-fila

GRECO Francesco

LIO Aurora

III A

Alunni

apri-fila

MAGARO’ Agata

Aiuto disabili: LUPO Matilde VIVONA Silvio

MARSICO Federica

Alunni

serra-fila

BENNARDO Francesco

SPIZZIRRI Francesco

IV A

Alunni

apri-fila

FORTINO Giuseppe

Aiuto disabili: Docenti di sostegno e curriculare

LIO Alessandra

Alunni

serra-fila

MADEO Vincenzo

GABRIELE Linda

V A

Alunni

apri-fila

DE SETA Lorenzo

LOVECCHIO Raul

Alunni

serra-fila

PANZA Elena

LUPO Agnese

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ASSEGNAZIONE INCARICHI ALUNNI

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE INCARICO NOMINATIVI NOTE

I D

Alunni

apri-fila

ARGENTO Gaia Aiuto disabili: GUIDA MARIA Docenti di sostegno

OSOSINSKI Karol

Alunni

serra-fila

PERRI Giorgia

CARDELLECCHIO Kevin

II D

Alunni

apri-fila

INTRIERI Cristopher

MAGARO’ Giuseppe

Alunni

serra-fila

SOW Kadim

BRACUTI Cristian

III D

Alunni

apri-fila

D’ONGHIA Claudia

MARSICO Rita

Alunni

serra-fila

PASSARELLI Francesco

PREITE Giacomo

(*) Per ogni incarico va destinato un titolare ed almeno un sostituto.

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ISTRUZIONI DI SICUREZZA ALLA DIRAMAZIONE DELL’ALLARME:

MANTIENI LA CALMA

INTERROMPI SUBITO OGNI ATTIVITA’

LASCIA TUTTO L’EQUIPAGGIAMENTO

INCOLONNATI DIETRO GLI APRI FILA

NON SPINGERE, NON GRIDARE E NON CORRERE

SEGUI LE VIE DI FUGA INDICATE

RAGGIUNGI LA ZONA DI RACCOLTA

NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO SE L’INCENDIO SI È SVILUPPATO IN CLASSE, ESCI

SUBITO CHIUDENDO LA PORTA

SE L’INCENDIO È FUORI DELLA TUA CLASSE ED IL FUMO RENDE IMPRATICABILI LE VIE DI USCITA:

CHIUDI BENE LA PORTA E CERCA DI SIGILLARE LE FESSURE CON PANNI POSSIBILMENTE BAGNATI

APRI LA FINESTRA E CHIEDI SOCCORSO

SE IL FUMO NON TI FA RESPIRARE FILTRA L’ARIA ATTRAVERSO UN FAZZOLETTO, MEGLIO SE BAGNATO, E SDRAIATI SUL PAVIMENTO

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NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO SE TI TROVI IN UN LUOGO CHIUSO: MANTIENI LA CALMA NON PRECIPITARTI FUORI RESTA IN CLASSE E RIPARATI SOTTO IL BANCO ALLONTANATI DA FINESTRE, PORTE CON VETRI ED

ARMADI SE SEI NEI CORRIDOI O NELLE SCALE RIENTRA

NELLA CLASSE PIÙ VICINA DOPO IL TERREMOTO, ALL’ORDINE DI

EVACUAZIONE, ABBANDONA L’EDIFICIO SENZA USARE L’ASCENSORE E RAGGIUNGI LA ZONA DI RACCOLTA ASSEGNATA.

SE SEI ALL’APERTO: MANTIENI LA CALMA ALLONTANATI DALL’EDIFICIO, DAGLI ALBERI, DAI

LAMPIONI E DALLE LINEE ELETTRICHE CERCA UN POSTO DOVE NON HAI NULLA SOPRA DI

TE NON AVVICINARTI AD ANIMALI SPAVENTATI.

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SCHEDA 7: MODALITA’ OPERATIVE Le procedure previste dal piano possono considerarsi valide per tutti i possibili rischi identificati nel primo paragrafo ed affinché il piano garantisca la necessaria efficacia, gli adulti dovranno rispettare le seguenti regole: esatta osservanza di tutte le disposizioni riguardanti la sicurezza; osservanza del principio che tutti gli operatori sono al servizio degli

allievi per salvaguardarne l'incolumità; abbandono dell'edificio solo ad avvenuta evacuazione di tutti gli allievi.

All'interno dell'edificio scolastico ogni persona presente (personale docente, non docente ed allievi) dovrà comportarsi ed operare per garantire a se stesso ed agli altri un sicuro sfollamento in caso di emergenza. Per raggiungere tale scopo oltre agli incarichi assegnati ognuno dovrà seguire determinate procedure. DIRIGENTE SCOLASTICO Dovrà vigilare correttamente sulla corretta applicazione:

dell'ordine di servizio relativo al controllo quotidiano della praticabilità delle vie di uscita, da effettuare prima dell'inizio delle lezioni;

delle disposizioni inerenti la eliminazione dei materiali infiammabili; del divieto di sosta agli autoveicoli nelle aree della scuola non

espressamente dedicate a tale uso e che, in ogni caso, creino impedimenti all'esodo;

dell'addestramento periodico del personale docente e non all'uso corretto di estintori ed altre attrezzature per l'estinzione degli incendi.

Avrà cura di richiedere all'Ente Locale competente, con tempestività, gli interventi necessari per la funzionalità e manutenzione:

dei dispositivi di allarme; dei mezzi antincendio; di ogni altro dispositivo o attrezzatura finalizzata alla sicurezza.

Infine, avrà cura di emanare l’ordine di evacuazione e sovrintendere alle operazioni di sgombero.

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DOCENTI Dovranno:

informare adeguatamente gli allievi sulla necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel piano al fine di assicurare l'incolumità a se stessi ed agli altri;

illustrare periodicamente il Piano di Emergenza e tenere lezioni teorico pratiche sulle problematiche derivanti dall'instaurarsi di una situazione di emergenza nell'ambito dell'edificio scolastico;

intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico;

controllare che gli allievi apri-fila e serra-fila eseguano correttamente i compiti;

comunicare immediatamente al Dirigente Scolastico le sopraggiunte situazioni di pericolo;

in caso di evacuazione, interrompere immediatamente ogni attività, prendere e portare con sé il registro di classe per effettuare un controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta, guidare gli studenti verso l’uscita di sicurezza, seguendo il percorso segnalato coadiuvati da apri-fila, serra-fila ed aiuto disabili.

Una volta raggiunta la zona di raccolta faranno pervenire alla direzione delle operazioni, tramite i ragazzi individuati come serra-fila, il modulo di evacuazione con i dati sul numero degli allievi presenti ed evacuati, su eventuali dispersi e/o feriti. Tale modulo dovrà essere sempre custodito all'interno del registro. Gli insegnanti di sostegno, con l'aiuto, ove occorra, di altro personale, cureranno le operazioni di sfollamento unicamente dello o degli alunni disabili loro affidati, attenendosi alle precedenze che il piano stabilisce per gli alunni in difficoltà. Tali prescrizioni vanno definite sulla base del tipo di menomazione, che può essere anche non motoria, e dell'esistenza o meno di barriere architettoniche all'interno dell'edificio. Considerate le oggettive difficoltà che comunque qualsiasi tipo di disabilità può comportare in occasione di una evacuazione, è opportuno predisporre la loro uscita in coda alla classe. PERSONALE NON DOCENTE Gli addetti di segreteria saranno nominativamente incaricati di seguire specifici aspetti del piano, specie per quanto attiene alle segnalazioni ed ai collegamenti con l'esterno. Uno o più operatori avranno l'incarico di disattivare gli impianti (energia elettrica, gas, centrale termica, impianto idrico) e, successivamente, di controllare che nei vari piani dell'edificio tutti gli alunni siano sfollati (controllare in particolare: servizi, spogliatoi,

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laboratori, ecc.). Le uscite sulla pubblica via saranno presidiate da personale designato a tale compito, che provvederà all'interruzione del traffico, qualora necessaria, altro dovrà essere incaricato di attivare gli estintori e/o gli idranti. Nell'edificio in cui, dato l'esiguo numero delle classi, manchi il personale di segreteria, o, per qualsivoglia ragione, manchino gli operatori scolastici, i compiti saranno suddivisi tra gli insegnanti del plesso, anche mediante l'accorpamento di più classi. In tale caso, le funzioni previste per il Dirigente Scolastico saranno svolte da un insegnante appositamente incaricato. Dovrà, in sintesi: Adempiere agli incarichi assegnati. Controllare le operazioni di evacuazione ed in particolare: Evitare che il flusso diventi caotico Vigilare sulle uscite di sicurezza Verificare che nessuno studente sia rimasto all’interno della scuola

STUDENTI Dovranno adottare il seguente comportamento non appena avvertito il segnale d'allarme:

interrompere immediatamente ogni attività; mantenere l'ordine e l'unità della classe durante e dopo l'esodo; tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, ecc.); disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami (la fila sarà

aperta dai due compagni designati come apri-fila e chiusa dai due serra-fila);

rimanere collegati tra loro seguendo le modalità illustrate; seguire le norme di comportamento previste dal Piano di Emergenza seguire le indicazioni dell'insegnante che accompagnerà la classe per

assicurare il rispetto delle precedenze; camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza

spingere i compagni; collaborare con l'insegnante per controllare le presenze dei compagni

prima e dopo lo sfollamento; attenersi strettamente a quanto ordinato dall'insegnante nel caso che

si verifichino contrattempi che richiedano una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano.

VARIE L'esperienza dimostra che per un istituto scolastico, come per altri ambienti con affollamento di persone, il rischio maggiore è quello derivante dal panico durante l'esodo forzato, e non regolato, causato da situazioni di pericolo

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imprevedibili. In tali situazioni vanno subito avviate le operazioni tendenti a tranquillizzare i ragazzi. Essendo l’edificio scolastico occupato contemporaneamente da scuole elementari e medie, ogniqualvolta si manifesti una situazione di pericolo, sarà richiesto un particolare impegno da parte di tutto il personale nel controllo dell'esodo dei bambini. A tal proposito, essendo l’edificio scolastico a più piani, si è ritenuto opportuno collocare le classi degli allievi più giovani al piano terra, in modo che queste possano evacuare per prime al momento dell'emergenza. Si consegue un proficuo addestramento all'evacuazione e si familiarizza con le modalità di abbandono dei locali facendo utilizzare alle classi, al termine delle lezioni, le uscite di emergenza assegnate. Infine, riguardo alla stesura del piano, si dovrà garantire:

il suo aggiornamento annuale in rapporto alle modifiche delle presenze effettive e/o ad eventuali interventi che vadano a modificare le condizioni di esercizio;

la possibilità di renderlo facilmente consultabile da chiunque abbia interesse alla sua attuazione;

la messa a disposizione per visite ispettive e verifiche da parte degli organismi di controllo e vigilanza.

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PROCEDURE PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO All’insorgere di un qualsiasi pericolo ovvero appena se n’è venuti a conoscenza, chi lo ha rilevato deve adoperarsi da solo o in collaborazione con altre persone (insegnanti, personale non docente, studenti) per la sua eliminazione. Nel caso non sia in grado di poter affrontare il pericolo deve darne immediata informazione al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, al suo sostituto, che valutata l’entità del pericolo, deciderà di emanare l’ordine di evacuazione dell’edificio. L’ordine di evacuazione dell’edificio è contraddistinto da un suono emesso dall’impianto di diffusione sonora. Nel caso in cui mancasse la corrente elettrica, l’incaricato della diffusione dell’ordine di evacuazione dovrà comunicare l’ordine di evacuazione a voce, aula per aula. Incaricato della diffusione del segnale di allarme è la Sig.ra SPAGNUOLO Giuliana. All’emanazione del segnale di evacuazione dell’edificio scolastico, tutto il personale presente dovrà comportarsi come segue: 1) la Sig.ra SPAGNUOLO Giuliana è incaricata di richiedere telefonicamente il soccorso degli enti che le verranno segnalati dal Dirigente Scolastico o, in sua assenza, dal suo sostituto; 2) il personale non docente di piano, per il proprio piano di competenza, provvede a: a. aprire tutte le eventuali uscite che hanno apertura contraria al senso dell’esodo; b. impedire l’accesso nei vani ascensore o nei percorsi non previsti dal Piano di Emergenza; c. disattivare l’interruttore elettrico di piano; d. disattivare l’erogazione del gas metano; 3) l’insegnante presente in aula raccoglie il registro delle presenze e si avvia verso la porta di uscita della classe per coordinare le fasi dell’evacuazione; 4) lo studente apri-fila inizia ad uscire dalla classe tenendo per mano il secondo studente e così via fino all’uscita dello studente chiudi-fila, il quale provvede a chiudere la porta indicando in tal modo l’uscita di tutti gli studenti dalla classe; 5) nel caso qualcuno necessiti di cure all’interno della classe, gli studenti incaricati come soccorritori provvederanno a restare insieme all’infortunato fino all’arrivo delle squadre di soccorso esterne. Gli studenti che rimarranno in aula dovranno posizionare abiti, preferibilmente bagnati, in ogni fessura della porta della classe e aprire le finestre solo per il tempo strettamente necessario alla segnalazione della loro presenza in aula; 6) ogni classe dovrà dirigersi verso il punto di raccolta esterno prestabilito seguendo le indicazioni riportate nelle planimetrie di piano e di aula, raggiunto tale punto l’insegnante di ogni classe provvederà a fare l’appello

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dei propri studenti e compilerà l’apposito modulo che consegnerà al responsabile del punto di raccolta; 7) il responsabile del punto di raccolta esterno riceve tutti i moduli di verifica degli insegnanti, compilerà a sua volta un apposito modulo che consegnerà al Dirigente Scolastico o al suo sostituto per la verifica finale dell’esito dell’evacuazione. In caso di studenti non presenti alla verifica finale, il Dirigente Scolastico o il suo sostituto informerà le squadre di soccorso esterne per iniziare la loro ricerca. NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO DIRIGENTE SCOLASTICO All’insorgere di un pericolo: 1) dirigetevi con uno o più aiutanti verso il luogo del pericolo e cercate di eliminarlo; 2) se non ci riuscite date l’ordine di chiamare i soccorsi: • Polizia 113 • Carabinieri 112 • Vigili del fuoco 115 • Ambulanza 118 3) nel caso di pericolo di grave entità, date l’ordine di evacuare l’edificio, attuando la procedura di emergenza prestabilita; 4) dirigetevi verso l’ingresso principale dell’edificio ed attendete i soccorsi. Al loro arrivo indicategli il luogo del sinistro; 5) attendete in questo posto le comunicazioni che vi saranno trasmesse dai responsabili dei punti di raccolta. In caso di smarrimento di qualsiasi persona, prendete tutte le informazioni necessarie e comunicatele alle squadre di soccorso, al fine della loro ricerca. In caso di incendio ricordarsi di: 1) camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga; 2) non usare mai l’ascensore; 3) non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo; 4) sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati; 5) non aprire le finestre. RESPONSABILI DEI PUNTI DI RACCOLTA All’ordine di evacuazione dell’edificio:

1) nel caso non siate insegnanti: a. dirigetevi verso il punto di raccolta percorrendo l’itinerario previsto dalle planimetrie di piano;

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b. acquisite, dagli insegnanti di ogni classe, la presenza dei loro studenti e trascrivetela nell’apposito modulo (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendete tutte le informazioni necessarie e trasmettetele al Dirigente Scolastico); c. comunicate al Dirigente Scolastico la presenza complessiva degli studenti;

2) nel caso siate insegnanti: a. effettuate l’evacuazione della vostra classe, come previsto dalla procedura di emergenza; b. arrivati al punto di raccolta, procedete secondo quanto previsto dal punto 1; In caso di incendio ricordarsi di: 1) camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga; 2) non usare mai l’ascensore; 3) non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo; 4) sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati; 5) non aprire le finestre. PERSONALE NON DOCENTE DI SEGRETERIA All’ordine di evacuazione dell’edificio: 1) abbandonate il vostro ufficio evitando di portare oggetti personali con voi (eventualmente prendete il solo soprabito); 2) chiudete la porta e dirigetevi verso il punto di raccolta seguendo l’itinerario prestabilito dalle planimetrie di piano; In caso di incendio nel vostro ufficio provvedete a: 1) spegnerlo mediante l’uso di un estintore. Se non siete nella condizione di effettuare questa procedura cercate aiuto; 2) avvertire immediatamente il Dirigente Scolastico o il suo sostituto, in caso di incendio di vaste proporzioni. In caso di incendio ricordarsi di: 1) camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga; 2) non usare mai l’ascensore; 3) non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo; 4) sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati; 5) non aprire le finestre.

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PERSONALE NON DOCENTE DI PIANO All’insorgere di un pericolo: 1) individuate la fonte del pericolo, valutatene l’entità e se ci riuscite cercate di fronteggiarla; 2) se non ci riuscite, avvertite immediatamente il Dirigente Scolastico o il suo sostituto e attenetevi alle disposizioni impartite; All’ordine di evacuazione dell’edificio: 1) togliete la tensione elettrica al piano agendo sull’interruttore segnalato nella planimetria di piano; 2) favorite il deflusso ordinato del piano (eventualmente aprendo le porte di uscita contrarie al verso dell’esodo); 3) interdite l’accesso alle scale ed ai percorsi non di sicurezza; 4) dirigetevi, al termine dell’evacuazione del piano, verso il punto di raccolta esterno previsto dalle planimetrie di piano. In caso di incendio ricordarsi di: 1) camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga; 2) non usare mai l’ascensore; 3) non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo; 4) sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati; 5) non aprire le finestre.

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PROCEDURA PER L'EVACUAZIONE DELLE PERSONE DISABILI IN EMERGENZA ASPETTI GENERALI La presenza di persone con disabilità, in generale, può essere data da lavoratori (studenti compresi) o da persone presenti occasionalmente. Inoltre, bisogna aggiungere i lavoratori e gli studenti che, anche per periodi brevi, si trovano in uno stato di invalidità anche parziale (es. donne in stato di gravidanza, persone con arti fratturati, ecc.). Sarà cura delle persone che si trovano nelle condizioni appena citate di avvertire i colleghi Addetti Antincendio per segnalare la propria situazione; tale segnalazione permette agli Addetti stessi di poter meglio intervenire e di poter meglio gestire la situazione di emergenza. Si deve, inoltre, ricordare che una persona non identificabile come disabile in condizioni ambientali normali, se coinvolta in una situazione di crisi potrebbe non essere in grado di rispondere correttamente, adottando, di fatto, comportamenti tali da configurarsi come condizioni transitorie di disabilità. Affinché un “soccorritore” possa dare un aiuto concreto è necessario che sia in grado di comprendere i bisogni della persona da aiutare, anche in funzione del tipo di disabilità che questa presenta e che sia in grado di comunicare un primo e rassicurante messaggio in cui siano specificate le azioni basilari da intraprendere per garantire un allontanamento celere e sicuro dalla fonte di pericolo. Gli elementi che possono determinare le maggiori criticità in questa fase dipendono fondamentalmente: dalle barriere architettoniche presenti nella struttura edilizia (scale, gradini, passaggi stretti, ecc.) che limitano o annullano la possibilità di raggiungere un luogo sicuro in modo autonomo; dalla mancanza di conoscenze appropriate da parte dei soccorritori e degli Addetti Antincendio, sulle modalità di percezione, orientamento e fruizione degli spazi da parte di questo tipo di persone. Queste condizioni si possono verificare contemporaneamente e, pertanto, vanno affrontate e risolte insieme: alla prima va contrapposta una corretta pianificazione degli interventi da apportare nel tempo all’edificio, la seconda si affronta predisponendo misure gestionali opportune, e formando in modo specifico il personale incaricato. MISURE DA ATTUARSI PRIMA DEL VERIFICARSI DELL’EMERGENZA Il primo passo da compiere è quello di individuare, sia attraverso la conoscenza dell’ambiente di lavoro che durante l’effettuazione delle prove di evacuazione periodiche, le difficoltà che l’ambiente può determinare per handicap di carattere motorio, sensoriale o cognitivo. Gli elementi che possono determinare le criticità in questa fase dipendono fondamentalmente:

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dagli ostacoli di tipo edilizio presenti nell’ambiente, quali ad esempio: la presenza di gradini od ostacoli sui percorsi orizzontali; la non linearità dei percorsi; la presenza di passaggi di larghezza inadeguata e/o di elementi

sporgenti che possono rendere tortuoso e pericoloso un percorso; la lunghezza eccessiva dei percorsi; la presenza di rampe delle scale aventi caratteristiche inadeguate, nel

caso di ambienti posti al piano diverso da quello dell’uscita; dagli ostacoli di tipo impiantistico o gestionale, quali ad esempio: presenza di porte che richiedono uno sforzo di apertura eccessivo o

che non sono dotate di ritardo nella chiusura (sistema che consentirebbe un utilizzo più agevole da parte di persone che necessitano di tempi più lunghi per l’attraversamento delle porte stesse);

organizzazione/disposizione degli arredi, macchinari o altri elementi in modo da non determinare impedimenti ad un agevole movimento degli utenti;

mancanza di misure alternative all’esodo autonomo lungo le scale, nel caso di ambienti posti al piano diverso da quello dell’uscita.

MISURE DA ATTUARSI AL MOMENTO DEL VERIFICARSI DELL’EMERGENZA I criteri generali da seguire nell’evacuazione delle persone disabili sono i seguenti: attendere lo sfollamento delle altre persone; accompagnare, o far accompagnare, le persone con capacità motorie

o sensoriali ridotte all’esterno dell’edificio (questo compito deve essere assolto dagli studenti/docenti designati ad assistere i disabili e dall'addetto antincendio che ha competenza sul piano dove si trova il disabile);

se non è possibile raggiungere l’esterno dell’edificio, provvedere al trasporto del disabile fino ad un luogo idoneo, possibilmente un locale dotato di finestra appartenente ad un compartimento diverso da quello dove si è sviluppato il focolaio antincendio, in attesa dei soccorsi segnalare al Centralino o ad un altro Addetto Antincendio l’avvenuta evacuazione del disabile o l’impossibilità di effettuarla.

Si ricorda che è importante impartire ordini chiari, precisi e con tono di voce deciso.

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SCHEDA 8: MODULO DI EVACUAZIONE

A.S.: _____________ ZONA DI RACCOLTA: ____________________________ CLASSE: ____________ STUDENTI PRESENTI: ________ STUDENTI EVACUATI: ________ STUDENTI FERITI: ____________________________ (cognome e nome)

____________________________

____________________________

____________________________ STUDENTI DISPERSI: ____________________________ (cognome e nome)

____________________________

____________________________

____________________________

Docente

______________________

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SCHEDA 9: ELABORATI GRAFICI Il piano è, inoltre, corredato della seguente cartografia:

1. Planimetria dell’area con ubicazione dell’edificio scolastico ed individuazione della zona di raccolta.

2. Pianta dell’edificio scolastico con indicazione delle aule,

dei servizi di segreteria e del numero delle persone presenti.

3. Pianta dell’edificio scolastico con indicati i luoghi in cui

possono verificarsi situazioni di pericolo (laboratori, aule speciali, biblioteca, archivio, quadri elettrici, centrale termica, magazzini)

4. Pianta dell’edificio scolastico con indicazione delle scale

e delle uscite di sicurezza.

5. Pianta dell’edificio scolastico con indicazione dei

percorsi di esodo per le singole aule.

6. Pianta dell’edificio scolastico con indicazione delle

attrezzature antincendio.